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Rapporto 2013 dell'Osservatorio TRAIL Abruzzo con focus sulle … · 2014. 8. 4. · RAPPORTO 2013...

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Rapporto 2013 dell'Osservatorio TRAIL Abruzzo con focus sulle potenzialità di sviluppo del Centro servizi Mercato Ortofrutticolo "La Valle della Pescara" con il supporto tecnico di Uniontrasporti
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con il supporto tecnico di Uniontrasporti

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Il Rapporto 2013 dell’Osservatorio TRAIL Abruzzo con Focus sulle potenzialità di sviluppo del Centro Servizi Mercato Ortofrutticolo “La Valle della Pescara”, consegnato per la stampa nel mese di Marzo 2014 è inserito sul sito internet: http://www.trail.abruzzo.it

Si autorizza la riproduzione, la diffusione e l'utilizzazione anche parziale del volume con l'obbligo della citazione della fonte.

2014 - UNIONCAMERE ABRUZZO - Unione regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura –Osservatorio regionale trasporti, infrastrutture e logistica Abruzzo- – Teramo

Sede: Via Savini 50, 64100 Teramo

Tel. 0861-335212-335277

E-mail: [email protected]

web: www.unioncamereabruzzo.it, www.trail.abruzzo.it

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L'Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura dell'Abruzzo (Unioncamere Abruzzo) è l'organismo, costituto nel 1969 con sede a Teramo, che associa e rappresenta le Camere di Commercio di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo e quindi il sistema degli interessi generali delle imprese abruzzesi, svolgendo funzioni di supporto e di promozione dell'economia, coordinando i rapporti con la Regione Abruzzo e gli enti locali.

La Giunta di Unioncamere Abruzzo è costituito dagli attuali Presidenti in carica delle Camere di Commercio di: Chieti (Dr. Silvio Di Lorenzo), L’Aquila (Dr. Lorenzo Santilli), Pescara (Dr. Daniele Becci) e Teramo (Dr. Giustino Di Carlantonio).

L'assemblea è composta attualmente dai Presidenti e membri delle Giunte camerali di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo.

Il Presidente di Unioncamere Abruzzo è il Dr. Giustino Di Carlantonio.

Organo di Unioncamere è il Comitato dei Segretari Generali in carica delle Camere di Commercio di Chieti (Dr.ssa Paola Sabella), L’Aquila (Dr.ssa Fausta Emilia Clementi), Pescara (Dr. Roberto Pierantoni) e Teramo (Dr. Giampiero Sardi).

Il Dr. Giampiero Sardi è anche Segretario Generale di Unioncamere Abruzzo dal 1° dicembre 2005.

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L’Osservatorio regionale trasporti, infrastrutture e logistica Abruzzo, è gestito e finanziato da Unioncamere Abruzzo dall’anno 2007.

Direttore responsabile è il Dr. Giampiero Sardi.

Coordinatore è il Dr. Giuseppe Di Donato.

Responsabile della segreteria tecnico organizzativa è il Dr. Stefano Bove.

Unioncamere Abruzzo, per la realizzazione del progetto, si è avvalso della consulenza tecnico - scientifica di Uniontrasporti, organismo del sistema delle Camere di Commercio italiane.

Nell’anno 2009 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Unioncamere Abruzzo e Regione Abruzzo –Direzione trasporti, infrastrutture, mobilità e logistica per l’istituzione dell’Osservatorio regionale trasporti, infrastrutture e logistica Abruzzo.

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Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere e dalle Camere di Commercio locali, nata nel 1990 per sostenere lo sviluppo del sistema dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture. E’ un organismo tecnico, di supporto all’elaborazione delle linee di politica dei trasporti a livello nazionale e locale, alla promozione degli interessi collettivi; fornisce servizi qualificati mirati al potenziamento dei sistemi infrastrutturali locali, alla crescita degli operatori e supporta i progetti di fattibilità e di finanza di progetto.

Il Comitato di redazione del presente Rapporto nell’ambito dell’Osservatorio TRAIL Abruzzo è composto dal Dr. Giuseppe Di Donato e dal Dr.Stefano Bove di Unioncamere Abruzzo e dai rappresentanti delle Camere di Commercio abruzzesi quali il Dr. Gianluca De Santis (CCIAA di Chieti), la Dr.ssa Antonella Di Stefano (CCIAA di L’Aquila), la Dr.ssa Pia Pohjolainen (CCIAA di Pescara) e il Dr. Lorenzo Pingiotti e il Dr. Umberto Rosini (CCIAA di Teramo). Rappresentante al Comitato di Uniontrasporti è il Dr.Alessandro Africani.

Il Comitato di redazione è pienamente disponibile ad accogliere precisazioni, correzioni e contenuti tecnici utili all'aggiornamento del Rapporto pubblicato sul portale www.trail.abruzzo.it

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SOMMARIO

Introduzione ..................................................................................... 9

1 Programmazione infrastrutturale e scenari evolutivi abruzzesi ................ 11

1.1 Stato dell’arte infrastrutture aeroportuali .......................................................................... 14 1.2 Stato dell’arte delle infrastrutture viarie ............................................................................ 14 1.3 Stato dell’arte delle infrastrutture portuali ........................................................................ 14 1.4 Stato dell’arte delle infrastrutture interportuali e logistiche ......................................... 15 1.5 Le imprese di trasporto in Abruzzo ....................................................................................... 16

2 Focus: il Centro Agroalimentare Valle della Pescara ............................. 18

2.1 Il centro agroalimentare Valle della Pescara: caratteristiche ......................................... 18 2.2 Breve descrizione dei trend del comparto agroalimentare in Italia ............................... 20 2.2.1 Le imprese dell’agroalimentare .................................................................................... 21 2.2.2 I consumi alimentari delle famiglie .............................................................................. 23 2.2.3 La domanda estera e il saldo della bilancia commerciale ........................................ 24 2.2.4 Gli scambi con l’area balcanica .................................................................................... 25 2.3 La situazione economico finanziaria del Centro Agroalimentare di Pescara ................. 27 2.4 Alcuni spunti per il rilancio del centro agroalimentare di Pescara ................................. 29

ALLEGATO 1 – Le schede intervento modificate nel 2013 ............................. 31

ALLEGATO 2 – La Macroregione Adriatico Ionica ........................................ 58

ALLEGATO 3 – La banda larga in Abruzzo ................................................. 61

BIBLIOGRAFIA ................................................................................... 65

WEBGRAFIA ..................................................................................... 65

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Introduzione

L’Osservatorio regionale trasporti, infrastrutture e logistica Abruzzo, istituto nell’anno 2007 dall’Unione regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura d’Abruzzo presenta un Rapporto 2013 dell’Osservatorio TRAIL Abruzzo con Focus sulle potenzialità di sviluppo del Centro servizi mercato ortofrutticolo “ La Valle della Pescara” delineando lo stato infrastrutturale regionale e le dinamiche registrate sulla piattaforma www.trail.abruzzo.it nel 2013, in , conseguenza del lavoro quotidiano di monitoraggio degli interventi in atto nel sistema infrastrutturale della regione Abruzzo.

L’entità degli interventi sulle diverse tipologie infrastrutturali presenti nella regione Abruzzo, dipende dalle politiche in atto e dalle congiunture economiche che possono favorire, limitare, ritardare o addirittura impedire la programmazione degli interventi nelle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, portuali, in considerazione della crisi economica e finanziaria mondiale e delle leggi nazionali che si ripercuotono anche a livello regionale, con la riduzione delle disponibilità finanziarie locali per gli investimenti.

Sulla base di quanto avviato con i precedenti Rapporti regionali, anche quest’anno, al di là di una puntuale descrizione dello stato dell’arte infrastrutturale del territorio abruzzese, sono stati approfonditi temi centrali per lo sviluppo della Regione. Primo fra tutti il ruolo del Centro Agroalimentare “ La Valle della Pescara “, un nodo il cui rilancio potrebbe intercettare opportunità di sviluppo, generando valore per l’economia regionale, nella prospettiva della macro-regione Adriatico-Ionica in corso di approvazione da parte della Commissione Europea con la nuova programmazione comunitaria 2014-2020 e la Strategia Europa 2020.

Infine, in allegato vengono proposte delle sintesi dei principali progetti realizzati dal Sistema camerale nel settore delle infrastrutture nel corso del 2013.

Un vivo ringraziamento è rivolto alla Regione Abruzzo –Direzione Trasporti ,Mobilità e Viabilità per la collaborazione fattiva a fornire informazioni e documenti utili all’Osservatorio Trasporti, Infrastrutture e Logistica d’Abruzzo (TRAIL Abruzzo), alla luce dello specifico protocollo d’intesa stipulato nel 2010 per l’istituzione dell’Osservatorio e ad Uniontrasporti società in house del sistema camerale italiano che ha supportato Unioncamere Abruzzo nella redazione del presente lavoro.

Giustino Di Carlantonio

Presidente di UNIONCAMERE ABRUZZO

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1 Programmazione infrastrutturale e scenari evolutivi abruzzesi

La Regione Abruzzo ha approvato il Documento di programmazione economico finanziaria regionale( DPEFR) per il periodo 2013-2015 con delibera della Giunta regionale - D.G.R n. 779/C del 26 novembre 2012.

Gli interventi infrastrutturali per l’assetto del territorio trovano la loro base programmatica nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT)-Parte Infrastrutture, a cui è assegnato il compito di strumento unico di programmazione di settore che ricopre la duplice dimensione che caratterizza la politica dei trasporti:

- quella strategica di lungo periodo, che prevede la realizzazione delle grandi infrastrutture regionali viarie, ferroviarie, marittime e aeroportuali, che interessano l’assetto generale del territorio;

- quella tattica di medio e breve periodo relativa all’implementazione di infrastrutture leggere su tutto il territorio finalizzate a migliorare i servizi e più in generale la mobilità, anche a fini turistici, che di norma è di competenza regionale.

Per quanto riguarda quest’ultimo livello, esplicitato nel Report N° 3 relativo al Piano Triennale dei Servizi Minimi (PTSM) il suo iter procedurale di redazione definitiva ha subito negli scorsi mesi varie interruzioni, legate alla necessità di rivisitare le strategie in relazione sia alle nuove normative emanate dal governo (cfr. oltre, paragrafo successivo), sia alle criticità di mobilità emerse nell’area del cratere del sisma del 6 aprile 2009, sia infine all’esigenza di configurare una rete regionale di TPL razionalizzata in maniera da tener conto anche della riduzione dei trasferimenti statali attuata dalle manovre finanziarie statali dell’ultimo biennio.

Il lungo iter amministrativo, di valutazioni ed osservazioni, del PRIT si è concluso a luglio 2012 con l’adozione definitiva del documento da parte della Giunta Regionale e l’invio al Consiglio Regionale per la sua l’approvazione.

Come noto, il Report 5 del PRIT aggiorna la strategia generale di riassetto delle infrastrutture e degli interventi infrastrutturali alla luce dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni, anche a seguito dell’ evento sismico del 6 aprile 2009 e dei provvedimenti connessi (il D.L. 28 aprile 2009 n.39, l’Atto aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro siglato in data 28.5.2009, il programma urgente per la risoluzione di criticità connesse con la viabilità della città di L’Aquila, di cui all’articolo 8 dell’OPCM 3 settembre 2009 n.3805).

La strategia si basa su una visione dell’Abruzzo quale regione cerniera tra la “Direttrice Adriatica” e la “Trasversale Tirreno – Adriatico” con ulteriore funzione di “bridge” fra l’Adriatico, i Balcani ed il Medio Oriente. A tal fine, l’obiettivo principale della politica dei trasporti, esplicitato nel PRIT-Infrastrutture, è quello di collegare la rete infrastrutturale regionale con il Corridoio Adriatico (vale a dire, il sistema multimodale della “Direttrice Adriatica”) da una parte e con la direttrice tirrenica (ovvero, il “Corridoio Europeo 1: Berlino-Palermo”) dall’altra e, tramite l’adriatico, con i Balcani, al fine di promuovere la saldatura e l’integrazione con le aree maggiormente dinamiche per favorire una maggiore competitività del territorio interessato e di conseguenza una maggiore efficienza economica.

In sostanza, il PRIT disegna un sistema infrastrutturale regionale interconnesso con la rete SNIT nazionale e le reti TEN europee ed in grado di sostenere il rilancio e la competitività del sistema produttivo regionale. Ne consegue che il quadro di scelte

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strategiche e di interventi infrastrutturali del PRIT Infrastrutture (Report n. 5) è articolato in sei grandi linee di azione:

- il decongestionamento dell'asse di trasporto adriatico, soprattutto per la modalità stradale, e lo sviluppo degli assi di collegamento interni paralleli alla direttrice adriatica;

- la connessione della costa con le aree interne;

- la realizzazione delle connessioni mancanti del sistema regionale e dei sistemi locali di trasporto con le infrastrutture dello SNIT (Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti);

- lo sviluppo delle relazioni di traffico marittimo ed aereo;

- l’integrazione modale e tariffaria di tutti i sistemi di trasporto attraverso l’organizzazione del sistema ferroviario regionale, e l’incremento della rete dei trasporti a fune, con l'obiettivo di sviluppare ed integrare le zone interne e i centri turistici con le aree più fortemente sviluppate;

- la razionalizzazione e lo sviluppo della rete interportuale e dei centri merci ed in generale della logistica e sviluppo della telematica nell'intero settore ed in particolare nel trasporto merci.

La traduzione operativa di queste linee strategiche si traduce in linee di azione di medio periodo, che puntano:

- al potenziamento dei nodi portuali ed aeroportuali per la realizzazione di un sistema dell’accessibilità{ multimodale integrato (“Porte di accesso” regionali), ed in particolare dell’Aeroporto d’Abruzzo con attrezzature di 2° livello, del porto di Ortona, come porto commerciale, con attrezzature e servizi di rango transnazionale e del porto di Vasto, come porto industriale, a servizio delle aree produttive della Val di Sangro e di Vasto - S. Salvo;

- all’integrazione tra le attrezzature puntuali/nodi intermodali regionali della rete logistica. A tal fine, l’Aeroporto d’Abruzzo va orientato verso una maggiore sinergia con i sistemi metropolitani nazionali; il sistema portuale Ortona/Vasto è proiettato a servire i flussi nel medio-basso adriatico, nonché dello stesso territorio e del Lazio con la costa balcanica. Va completata la messa in rete degli Interporti/centri merci (Val Pescara, Marsica) con il fascio infrastrutturale di livello regionale, nazionale ed europeo;

- al rafforzamento delle infrastrutture trasversali, migliorando la filiera logistica intorno ai porti di Ortona e Vasto con un’efficiente rete di infrastrutture e servizi coordinati che interessano l’intero territorio regionale ponendosi a servizio delle varie direttrici di traffico e migliorando i collegamenti (infrastrutture e servizi) verso i nodi di Roma (Civitavecchia) e Napoli.

Le previsioni strategiche programmatiche contenute nel PRIT-Infrastrutture nel breve e medio periodo trovano attuazione negli strumenti programmatici quali l’Atto Aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro (aggiornato con la nuova Intesa approvata con DGR n.471 del 06.07.11 e adeguata con la DGR n147 del12.03.2012) ed il Fondo FAS 2007-2013.

Nella necessità di concentrare le risorse su progetti di immediata fattibilità e risultato, i due documenti programmatici prevedono due grandi priorità:

• il completamento del sistema interportuale regionale (interporti di Chieti-Pescara e centro smistamento merci della Marsica), e la sua messa in rete e connessione con le altre infrastrutture portuali regionali, nazionali ed europee;

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• il potenziamento delle direttrici ferroviarie Est-Ovest, dai Balcani al Tirreno e del Corridoio Adriatico (attraverso l’ammodernamento della connessione Roma-Pescara, l’adeguamento della linea Bologna-Bari nella tratta intorno ad Ortona e della tratta Sulmona - L’Aquila - Rieti),

• il potenziamento delle porte d’accesso al “sistema Abruzzo” costituito dalla rete dei porti, delle infrastrutture logistiche e dell’aeroporto, in particolare del porto di Ortona, dell’Interporto d’Abruzzo nell’area Chieti-Pescara e dell’Aeroporto d’Abruzzo;

• il rafforzamento delle direttrici stradali del corridoio adriatico (Nord-Sud) e dei corridoi trasversali Adriatico-Tirreno (Est-Ovest), attraverso interventi di potenziamento della pedemontana Marche-Abruzzo-Molise e del sistema delle arterie stradali (SS 17 Appulo-Sannitica, SS 652 Fondovalle Sangro, SS 80 Teramo-Mare, SS260 Picente, SS 261 Subequana, SS 690 Avezzano-Sora);

• il rafforzamento del sistema portuale ed aeroportuale, con l’adeguamento dei porti di Roseto, Pescara, Giulianova, Vasto e dell’aeroporto dell’Aquila.

Un’importante azione di programmazione sulla rete viaria “minore”, di competenza regionale, è svolta dalla Regione ai sensi della L.R. 12/1999, attraverso il Piano Triennale della viabilità, che svolge anche compiti di monitoraggio della rete viaria regionale ai fini del conseguimento degli standards di qualità e degli obiettivi di sicurezza.

Rispetto a quanto programmato e deliberato nel 2013 si sono succeduti alcuni atti che hanno portato avanti, almeno in parte, la programmazione regionale.

Il 4 marzo 2013 con deliberazione della Giunta regionale abruzzese numero 161 vi è stato un primo atto integrativo tra gli interventi di completamento dei porti abruzzesi. La Giunta ha deliberato la Redazione del nuovo Piano Regolatore del porto di Pescara disponendo di erogare un finanziamento pari a Euro 409.000,00 e promuovendo il Comune di Pescara come soggetto attuatore.

Il 15 aprile 2013 presso la presidenza del Consiglio dei ministri è stato siglato il 2° atto aggiuntivo alla intesa generale quadro tra Governo e Regione Abruzzo. Nell’intesa generale Quadro del 20 dicembre 2002 venivano contemplati interventi volti alla risoluzione di strozzature infrastrutturali presenti nei settori della viabilità, della rete ferroviaria e nel sistema idrico integrato per un volume di investimenti di circa 1.143,70 milioni di euro da reperirsi attraverso il ricorso a fonti diverse. Nel mese di maggio 2009 p stato stipulato l’atto aggiuntivo all’intesa generale quadro che ha arricchito di contenuto la precedente programmazione.

L’atto firmato nell’aprile 2013 riprende in parte quanto già contemplato nel 2009 ed innova contemplando interventi distribuiti in 7 settori1: come evidenziato nelle tabelle dello stesso Atto, la sezione propositiva della presente Intesagenerale Quadro comporta investimenti per Euro 962,74 milioni dei quali 207,13 milioni già nelle disponibilità degli enti attuatori.

Nella seduta del 13 dicembre 2013 con deliberazione numero 916 vi è stata l’approvazione preliminare dello schema di disciplinare tra la Regione Abruzzo e la SAGA spa (società di gestione dell’aeroporto di Pescara).In tale delibera la Giunta Regionale ha deliberato di dare atto che il progetto di completamento dell’aeroporto di Pescara – Riqualificazione area landside è ricompreso nel PAR FAS 2007/2013 e di approvare il contributo di euro 3.960.000,00 previsto

1 Vedi tabella allegato all’Atto reperibile all’indirizzo di seguito riportato: http://www.regione.abruzzo.it/xprogrammazione/docs/IGQ/Nuova_IGQ_approvata_CdM.pdf

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Nella stessa seduta con deliberazione numero 918 vi è stata la delibera della Giunta Regionale relativa al progetto di completamento dell’aeroporto di Pescara – Riqualificazione area airside, anch’esso ricompreso nel PAR FAS 2007/2013 e di approvare il contributo di euro 4.420.000,00 previsto

1.1 Stato dell’arte infrastrutture aeroportuali Per quel che riguarda il potenziamento dell’aeroporto dei Parchi nel corso della stagione estiva del 2013, lo scalo risultava messo a norma per effettuare voli commerciali su Milano e Firenze, tramite la compagnia Darwin Airlines. L’inaugurazione dello scalo, prevista per sabato 28 settembre è stata però bloccata, in quanto il ministero dei Trasporti aveva richiesto alla società di gestione X-Press, una integrazione della documentazione economico finanziaria. Pertanto è stato fissato un incontro previsto il primo ottobre a Roma presso la sede Enac tra il sindaco di L’Aquila e il direttore generale dell’Enac, allo scopo di fare luce su quanto verificatosi. Nell’ ottobre 2013 è stato consegnato alla Xpress il certificato di apertura al traffico commerciale, da parte dell’Enac. Per la fine 2013 era prevista l’attivazione di una serie di voli per Milano e Firenze, ma la struttura allo stato attuale rimane inattiva. Per quel che riguarda l’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo nel dicembre 2013, in seguito all’approvazione di due delibere di Giunta Regionale sono stati concessi 8 milioni di euro per il potenziamento dell’infrastruttura

1.2 Stato dell’arte delle infrastrutture viarie Le infrastrutture viarie vedono nel 2013 la realizzazione bretella di collegamento tra il Centro Agroalimentare “La Valle della Pescara” e il Raccordo Autostradale Chieti-Pescara questo intervento favorisce il decongestionamento del traffico dei mezzi pesanti che quotidianamente gravitano sul Centro Agroalimentare e migliora le condizioni di sicurezza per gli automobilisti, tramite la realizzazione di una bretella di collegamento tra la SS 602 di “Forca di Penne” ed il Raccordo Autostradale Chieti-Pescara in località Dragonara.Nel giugno 2007 veniva sottoscritta la convenzione, circa l’inizio dei lavori relativi alla bretella di collegamento, ma nell’anno successivo subentrarono delle problematiche relative a proposte di variazioni di tracciato. Nel febbraio 2010 fu ripreso il progetto con la definitiva decisione di realizzare lo svincolo della bretella presso Dragonara. L’inizio dei lavori fu annunciato nel settembre 2012, mentre a novembre del 2012 venne affidato il progetto esecutivo. Il mese di agosto 2013 segna la data dell’inaugurazione della bretella tra la SS 602 e il raccordo autostradale in località Dragonara. Numerosi sono stati i piccoli e grandi interventi che nel corso del 2013 si sono realizzati lungo le strade abruzzesi, si rimanda quindi ad una lettura dell’allegato 1 (le schede intervento) per approfondimenti specifici per singole infrastrutture

1.3 Stato dell’arte delle infrastrutture portuali Per il porto di Pescara vi sono importanti sviluppi nel corso del 2013. All’inizio dell’anno (15 gennaio 2013) sono stati consegnati i lavori di dragaggio del porto alla Sidra di Roma, da parte del Provveditorato interregionale alle opera pubbliche, per un totale di 200mila metri cubi. Nel marzo 2013 data prevista per l’inizio dei lavori, l'avvio dei lavori di dragaggio non è avvenuto, a causa del mancato pronunciamento dei dati delle analisi da parte dell'Arta. Tali lavori sono infatti iniziati nel mese di aprile 2013 e, secondo un parziale bilancio effettuato dalla direzione lavori marittimi della Sidra, mostrano allo stato attuale un prelievo pari a 100mila metri cubi, su un totale di 200mila. A settembre i lavori di dragaggio, secondo fonti di stampa, hanno raggiunto un prelevamento pari a 150 mila metri cubi rispetto ai 200 mila previsti dall’appalto iniziale. Tali operazioni di dragaggio nel dicembre 2013 risultavano ancora in corso

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1.4 Stato dell’arte delle infrastrutture interportuali e logistiche Il 2013 vede per l’interporto d’Abruzzo due importanti date a gennaio 2013 iniziano i lavori relativi alla realizzazione del casello autostradale A-25 all’interporto che risultano terminati nel mese di dicembre, ma l’infrastruttura ancora funzionante. Nell’ottobre 2013 inoltre è partito il nuovo collegamento ferroviario merci tra l’interporto e la piattaforma intermodale del gruppo Conship (terminal di Melzo) in Lombardia. L'iniziativa rientra nel contratto di rete "Abruzzo Intermodability".

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1.5 Le imprese di trasporto in Abruzzo

Gli ultimi dati disponibili ad oggi da Infocamere sulle imprese di trasporto, sono relativi al terzo trimestre 2012. Se confrontiamo tale periodo con lo stesso del 2011, notiamo in Abruzzo un calo delle imprese attive su “Trasporto terrestre” che passano da 2.775 a 2.709, ben 66 unità in meno. Vi è stato comunque un lieve aumento delle imprese che operano nel settore del “Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti”, che fanno registrare un incremento di 18 unità. Gli altri settori restano sostanzialmente stabili. Il dato maggiormente preoccupante, comunque è relativo al calo del numero di addetti pari a 184 nel solo “Trasporto terrestre”

Calando l’analisi a livello provinciale notiamo che la provincia di Pescara con 887 unità è il territorio con il più alto numero di imprese a livello regionale (pari al 31%). Segue il chietino con 818, circa il 28% e il teramano con il 22%; fanalino di coda la provincia de L’Aquila con 538 imprese pari al 19% del totale regionale.

Per quanto riguarda il numero di addetti le aziende attive sulla provincia di Chieti danno lavoro al 40% dell’intero territorio regionale pari a 6.336 unità. Segue Pescara con 4.146, L’Aquila che con il 17% ha un numero di addetti pari a 2.690 e infine Teramo con 2.504.

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Tabella 1: Imprese di trasporto in Abruzzo

Trasporto terrestre e mediante condotte

Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti

Provincia Valore Produzione Registrate Attive Addetti tot.

Registrate Attive Addetti tot.

CHIETI

Val. prod. assente 629 579 1.649

70 57 333

fino a 250 m E. 40 38 166

25 17 199

250 - 500 m E. 20 19 85

14 14 117

500 m - 1 ml E. 18 18 155

8 8 94

1 - 2,5 ml E. 23 19 344

12 11 130

2,5 - 5 ml E. 16 16 346

5 5 289

5 - 10 ml E. 9 8 367

1 1 281

10 - 25 ml E. 5 5 412

- - -

25 - 50 ml E. 1 1 360

- - -

più di 50 ml E. 2 2 1.009

- - -

L'AQUILA

Val. prod. assente 484 434 1.063

29 23 264

fino a 250 m E. 28 26 127

12 10 347

250 - 500 m E. 8 8 58

1 1 1

500 m - 1 ml E. 11 11 57

4 4 130

1 - 2,5 ml E. 8 8 111

2 1 15

2,5 - 5 ml E. 6 6 110

1 1 35

5 - 10 ml E. 2 2 72

- - -

10 - 25 ml E. 3 3 300

- - -

PESCARA

Val. prod. assente 709 672 1.720

85 74 446

fino a 250 m E. 28 24 98

19 13 94

250 - 500 m E. 18 17 142

8 7 48

500 m - 1 ml E. 17 17 173

13 11 179

1 - 2,5 ml E. 22 21 225

8 6 97

2,5 - 5 ml E. 9 9 136

4 4 45

5 - 10 ml E. 6 6 206

3 2 62

10 - 25 ml E. 1 1 61

1 1 20

25 - 50 ml E. 2 2 394

- - -

TERAMO

Val. prod. assente 502 476 1.113

57 54 250

fino a 250 m E. 23 20 88

15 12 120

250 - 500 m E. 18 17 101

2 2 19

500 m - 1 ml E. 10 10 94

5 5 56

1 - 2,5 ml E. 19 17 212

3 3 55

2,5 - 5 ml E. 7 7 145

2 1 25

5 - 10 ml E. 4 4 122

1 1 5

10 - 25 ml E. 1 1 99

- - -

Totale CHIETI

763 705 4.893

135 113 1.443

Totale L'AQUILA 550 498 1.898

49 40 792

Totale PESCARA 812 769 3.155

141 118 991

Totale TERAMO 584 552 1.974

85 78 530

TOTALE 2.709 2.524 11.920

410 349 3.756

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 1188 Unioncamere Abruzzo

2 Focus: il Centro Agroalimentare La Valle della Pescara

2.1 Il centro agroalimentare La Valle della Pescara: caratteristiche Il Centro Agroalimentare "La Valle della Pescara" rappresenta un punto di riferimento nella distribuzione ortofrutticola regionale, in continuità con quanto sviluppato negli anni dal vecchio Mercato Ortofrutticolo all’ingrosso di Pescara attivo dal 1959 al 29 febbraio 2004. È collocato nel territorio del Comune di Cepagatti (PE), tra la Strada Statale 602, l’Autostrada A 25 Torano - Pescara ed il fiume Pescara.

Il Centro Agroalimentare è di proprietà della Società Consortile a r.l. Centro Agro-Alimentare La Valle della Pescara, Società a capitale pubblico e privato. La parte pubblica è costituita dall’ARSSA - Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo2, Camere di Commercio di Pescara e Chieti, dalle Province di Pescara e Chieti e dai Comuni di Pescara e Cepagatti; la parte privata è costituita da banche (CARIPE e CARICHIETI), dalla Fi.R.A. S.p.A., dall’Associazione dei grossisti ortofrutticoli e dalla S.M.A. s.r.l.

Grafico 1: Compagine societaria del Centro Agroalimentare La Valle e della Pescara scarl

77,40%

4,30%

4,12%3,81%

1,23%

9,13%

Regione Abruzzo

CCIAA di Chieti

CCIAA di Pescara

Provincia di Pescara

Provincia di Chieti

Altri soci

Fonte: Telemaco Infocamere

I servizi sono gestiti dalla società Mercantile Abruzzese (S.M.A.) srl, che vede tra i soci l’Associazione dei grossisti ortofrutticoli e la società Centro Agroalimentare La Valle della Pescara.

2 L’ARSSA compare con una quota di capitale pari al 77,40% fino all’Assemblea dei Soci del 15 giugno 2012 che approva il Bilancio consuntivo 2011. La quota passa alla Regione Abruzzo che compare come titoale nel verbale dell’AdS del 30 aprile 2013 di approvazione del Bilancio consuntivo 2012.

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 1199 Unioncamere Abruzzo

Grafico 2: Compagine societaria della Società mercantile Abruzzese srl

45,0%

40,0%

7,5%7,5%

Agros

Centro Agroalimentare Valle della Pescara

Coldif Soc. coop a rl

Alternativa 83

Fonte: Telemaco Infocamere

Il Centro Agroalimentare si estende su una superficie di circa 17 ettari che comprendono circa 34 mila mq di superficie coperta, una centrale frigorifera di 2.000 mq, 36 stands (tabella 1).

Il nuovo Centro è il risultato di uno studio minuzioso, curato nei dettagli, sul nuovo concetto di mercato imperniato soprattutto sul quotidiano lavoro di operatori e mezzi, tesi alla tempestività, lontani dal traffico cittadino.

Le Celle Frigo sono dotate di grandi portelli in acciaio che consentono una perfetta conservazione della merce, inoltre, hanno una capacità di stoccaggio complessivo pari a 21.000 quintali. Il loro sistema di controllo elettronico delle temperature è gestito da un sistema computerizzato.

Tabella 2: Caratteristiche fisiche del Centro Agroalimentare La Valle della Pescara

Superficie totale (mq) 177.295

Superficie Coperta (mq) 33.769

Superfici per strade, piazzali e parcheggi (mq) 101.205

Superfici a verde e varie (mq) 42.285

Deposito imballaggi (mq) 2000 scoperto + 840 coperto

Sala lavorazione merce (mq) 625

Centrale frigorifera (mq) 2.000

Stand Operatori economici (n.) 36

Tettoia produttori (posti) 220 Fonte: SMA

A circa 10 anni dalla sua apertura il centro agroalimentare pescarese ha un volume di affari di 75 milioni di euro all’anno ed una movimentazione di merce pari a circa 1,2 milioni di quintali.

Il centro è un importante punto di riferimento per i produttori non solo locali; in esso operano 24 ditte di grossisti con 200 dipendenti, 2 cooperative di facchinaggio con 80 dipendenti, 4 società di trasporto, 600 produttori agricoli e circa 2000 clienti giornalieri tra dettaglianti, ambulanti, ristoratori ecc (tabella 2).

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 2200 Unioncamere Abruzzo

Tabella 3: Caratteristiche fisiche del Centro Agroalimentare La Valle della Pescara

Fatturato Totale (€) 75.000.000

Movimentazione annuale di merce (q.li) 1.200.000

Ditte di Grossisti operanti (n.) 24

Personale (n.) 200

Aziende di facchinaggio (n.) 2

Società di trasporto 4

Clienti giornalieri 2.000 Fonte: SMA, Confcommercio

Le merceologie maggiormente trattate sono ortaggi e fresca; in quantità minori sono movimentate anche frutta secca e agrumi. Nella tabella 3 sono riportati i quantitativi di derrate introdotte fino al 2009, ultimo anno disponibile, suddivisi per tipo di merce (tabella 3). Le merci maggiormente movimentate sono ortaggi e frutta fresca

Tabella 4: Derrate introdotte nel mercato agroalimentare La Valle della Pescara (quintali)

Merce Anno

2006 2007 2008 2009

Frutta fresca 470.000 435.000 445.000 450.000

Frutta secca 1.500 1.200 1.450 1.600

Agrumi 235.000 250.000 240.000 258.000

Ortaggi 510.000 470.000 480.000 488.000

Totale 1.216.500 1.156.200 1.166.450 1.197.600 Fonte: Mercati Associati: Nuova Guida Agroalimentare, 2011

Per le contrattazioni il mercato opera dal lunedì al sabato dalle 5:00 alle 9:30. La domenica è possibile accedere solo per lo scarico della merce dalle 7:00 alle 10:00. La vendita al pubblico avviene tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 6:30 alle 9:30.

2.2 Breve descrizione dei trend del comparto agroalimentare in Italia L’agroalimentare è uno dei settori che maggiormente contribuiscono all’immagine positiva del made in Italy. Insieme al metalmeccanico e al tessile-manifatturiero è tra i principali comparti in termini di fatturato, numero di imprese e occupazione del nostro sistema economico.

Rispetto ad altri il settore ha dimostrato di avere una maggiore capacità di resistenza alla crisi economica che sta interessando tutta l’Europa registrando risultati positivi fino al 2011 quando anche la spesa delle famiglie e dei consumatori in generale ha tenuto. Dal 2012, però, gli effetti della congiuntura negativa si sono fatti sentire e anche pesantemente con una caduta della produzione del -3,3% e una contrazione del valore aggiunto del 4,4%.

In continuità, il 2013 si chiude in fase di forte criticità. I due fattori che principalmente incidono sull’andamento negativo dell’agricoltura italiana sono i costi di produzione elevati e la debolezza della domanda interna. A queste criticità si sono aggiunte anche cause imprevedibili come le eccezionali ondate di mal tempo che hanno portato molti danni alle colture.

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 2211 Unioncamere Abruzzo

Nell’ambito dell’analisi del settore si possono distinguere due segmenti: il primo è quello dell’agricoltura che ha subito nell’anno le ricadute più pesanti della crisi; il secondo è quello dell’industria agroalimentare che ha fatto registrare il lieve miglioramento su base congiunturale nel quarto trimestre del 2013 (+2,5% rispetto al terzo trimestre) che su base tendenziale rivela una migliore prestazione rispetto al settore manifatturiero (+2,9% contro + 0,6%).

Di seguito si fornisce una breve descrizione delle caratteristiche dei due comparti in termini di tessuto imprenditoriale, di domanda interna e consumi e di import export facendo un particolare riferimento all’area balcanica, che in un ottica di rilancio del Centro Agroalimentare di Pescara risulta il mercato più vicino per l’implementazione i nuove attività e l’apertura di nuovi mercati, anche in previsione della realizzazione del Corridoio Adriatico – Baltico e della Macroregione Adriatico – Ionica che vede l’Abruzzo tra le regioni maggiormente interessate.

2.2.1 Le imprese dell’agroalimentare

Il tessuto imprenditoriale nell’agricoltura a fine 2013 contava 772.975 imprese registrate (tabella 4). Rispetto al totale delle imprese registrate il peso del settore è pari al 12,8%, con evidenti differenze in base alla ripartizione geografica. Ad esempio nelle Isole la quota è pari al 18,6% determinata in gran parte dalla Sardegna dove il peso delle imprese agricole rispetto al tessuto imprenditoriale regionale sfiora il 20%.

Percentuali molto alte si registrano anche al Sud dove l’incidenza media è del 17%, ma con punte prossime al 30% in Molise ed in Basilicata. In Abruzzo le imprese agricole rappresentano il 18,9% del totale.

Nel Nord Est l’incidenza è del 14,7%, con un’alta percentuale in Trentino Alto Adige (26,6%). La macroripartizione Centro registra una percentuale di imprese agricole pari al 10,1% del totale, con una maggiore concentrazione in Umbria (18,2%) e nelle Marche (16,9%). Per concludere, il Nord ovest è la ripartizione geografica con la minore presenza imprese agricole, non tanto in termini assoluti, ma in termini relativi rispetto all’intero settore imprenditoriale, dato che il peso è del 7,5%, molto al di sotto della media nazionale. Il Piemonte è la regione in quest’area che ha la maggiore incidenza di imprese agricole con il 12,6%.

Su base tendenziale è evidente lo stato di difficoltà del settore dal momento che rispetto al 2012 si contano oltre 32 mila imprese in meno (-4,1%).

A livello di partizione geografica, il Nord Est ha registrato la maggiore perdita di imprese in questo segmento con 10.110 imprese in meno che in termini di variazione percentuale corrisponde al -5,5%. Al di sopra del valore medio italiano c’è anche il Nord Ovest con una variazione in negativo del 4,4% (- 5.459 imprese).

Al disotto della media italiana, invece, si trovano il Centro e l’intero Mezzogiorno dove la tradizione agricola resta ancora molto forte.

In termini assoluti le maggiori perdite si sono avute in Veneto che ha registrato 4.696 imprese in meno (-6,4% sul 2012). Tuttavia, la lettura dei dati acquista maggiore significato se si valuta la contrazione a livello percentuale. Da questo punto di vista le regioni più colpite sono la Valle d’Aosta (-13%), la Liguria (-8,5%) e il Friuli Venezia Giulia (-6,7%). Registrano perdite superiori alla madia nazionale anche l’Emilia Romagna (-5,5%), il Piemonte (-4,5%) e l’Abruzzo (-4,4%). Migliore il risultato di Trentino Alto Adige (-2,5%) e di Lombardia (-3,1%). Le regioni del Centro e del Mezzogiorno si trovano tutte al di sotto della media italiana. La Sardegna (-2,1%) e la Calabria (-2,2%) sono le regioni che hanno mostrato una migliore tenuta, seguite poco lontano dal Molise (-2,8%) e dalla Toscana (-2,8%).

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 2222 Unioncamere Abruzzo

Tabella 5: Imprese agricole per regione, anno 2013 valori assoluti e variazione percentuale

Territorio Imprese

registrate al 31/12/2013

% sul totale del tessuto

imprenditoriale

Saldo annuale

Var % 2013/2012

Piemonte 57.323 12,6 -2.676 -4,5

Valle d’Aosta 1.510 11,1 -225 -13,0

Lombardia 49.038 5,2 -1.554 -3,1

Trentino Alto Adige 28.767 26,6 -749 -2,5

Veneto 68.641 13,9 -4.696 -6,4

Friuli Venezia Giulia 15.496 14,4 -1.118 -6,7

Liguria 10.743 6,5 -1.004 -8,5

Emilia Romagna 60.691 13,0 -3.547 -5,5

Toscana 40.979 9,9 -1.182 -2,8

Umbria 17.419 18,2 -562 -3,1

Marche 29.594 16,9 -1.208 -3,9

Lazio 44.523 7,2 -1.564 -3,4

Abruzzo 28.211 18,9 -1.308 -4,4

Molise 10.367 29,6 -259 -2,8

Campania 64.710 11,5 -2.722 -4,0

Puglia 79.944 21,0 -2.797 -3,4

Basilicata 18.348 30,4 -631 -3,3

Calabria 30.227 16,9 -671 -2,2

Sicilia 83.003 18,0 -3.656 -4,1

Sardegna 33.441 19,9 -724 -2,1

Nord ovest 118.614 7,5 -5459 -4,4

Nord est 172.595 14,7 -10.110 -5,5

Centro 132.515 10,1 -4.516 -3,3

Sud 231.807 17,0 -8424 -3,5

Isole 116.444 18,6 -4289 -3,5

Italia 772.975 12,8 -32.798 -4,1 Fonte: Elaborazione su dati Infocamere

Dinamiche del tutto opposte sono, invece, quelle che si registrano nel comparto dell’industria agroalimentare. A fine 2013 le imprese registrate erano 68.420 e rispetto all’anno precedente ci sono circa 800 imprese in più pari a +1,2%. Il fenomeno ha interessato in misura più o meno uguale tutte le regioni con eccezione di Trentino alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Molise e Basilicata che portano il segno negativo (tabella 5).

L’espansione ha riguardato tutte le macroaree del Paese, in particolare il Centro e le Isole con incrementi rispettivamente del 1,9% e del 1,7%. Segue il Nord Ovest con l’1,6% in più di imprese. Il Nord Est (0,4%) ed il Sud (0,6%) sono al di sotto del dato medio italiano. Il dato si spiega a causa dei molti segni negativi in corrispondenza delle regioni che appartengono a questa macroarea.

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 2233 Unioncamere Abruzzo

Tabella 6: Imprese agricole per regione, anno 2013 valori assoluti e variazione percentuale

Territorio Imprese

registrate al 31/12/2013

% sul totale del tessuto

imprenditoriale

Saldo annuale

Var % 2013/2012

Piemonte 4.528 1,0 50 1,1

Valle d’Aosta 139 1,0 2 1,5

Lombardia 6.818 0,7 124 1,9

Trentino Alto Adige 769 0,7 -3 -0,4

Veneto 4.035 0,8 6 0,1

Friuli Venezia Giulia 930 0,9 -2 -0,2

Liguria 2.102 1,3 38 1,8

Emilia Romagna 5.618 1,2 48 0,9

Toscana 3.519 0,8 76 2,2

Umbria 1.061 1,1 8 0,8

Marche 1.911 1,1 24 1,3

Lazio 4.645 0,7 99 2,2

Abruzzo 2.304 1,5 20 0,9

Molise 629 1,8 -8 -1,3

Campania 8.323 1,5 23 0,3

Puglia 5.803 1,5 54 0,9

Basilicata 1.043 1,7 -4 -0,4

Calabria 3.784 2,1 40 1,1

Sicilia 8.148 1,8 165 2,1

Sardegna 2311 1,4 42 1,9

Nord ovest 13.587 0,9 214 1,6

Nord est 11.352 1,0 49 0,4

Centro 11.136 0,9 207 1,9

Sud 21.886 1,6 125 0,6

Isole 10.459 1,7 207 1,7

Italia 68.420 1,1 802 1,2 Fonte: Elaborazione su dati Infocamere

A livello regionale la maggiore crescita in termini assoluti è quella registrata in Sicilia con 165 imprese in più rispetto al 2012. In termini percentuali la variazione è pari a 2,1%, inferiore solo alla Toscana e al Lazio che si attestano entrambe sul 2,2%. Quattro regioni hanno, al contrario chiuso l’anno con un decremento, si tratta di Trentino Alto Adige (-0,4%), Friuli Venezia Giulia (-0,25), Molise (-1,3%) e Basilicata (-0,45%).

2.2.2 I consumi alimentari delle famiglie Per quanto riguarda i consumi alimentari delle famiglie, la crisi e la mancanza di lavoro hanno determinato una riduzione della spesa. Secondo i dati Eurisko relativi ai primi 11 mesi dell’anno la spesa alimentare su base annua ha registrato una contrazione del 4% mentre i volumi sono ridotti del 2%. Il comparto maggiormente colpito è quello dei generi alimentari (-2,3% in termini di volume). Una particolarità che caratterizza l’andamento del settore è che il calo della spesa è superiore a quella dei volumi ad indicare una maggiore preferenza di prodotti in promozione o in

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formato convenienza al fine di approfittare di occasioni di risparmio. Calano i consumi di ortofrutticoli freschi (-2,3% in volume, -2,7% in valore), mentre restano stabili i consumi del segmento ortofrutta trasformata (+0,2%), grazie anche ad una maggiore richiesta di prodotti surgelati, particolare ortaggi.

2.2.3 La domanda estera e il saldo della bilancia commerciale Secondo i dati Istat a fine 2013 l’export agroalimentare ha raggiunto i 33,4 miliardi di euro di cui 5,973 derivanti dall’agricoltura e 27,468 dall’industria alimentare. L’import ha superato i 40 miliardi grazie soprattutto al contributo dell’industria alimentare che ha prodotto oltre 28 miliardi di euro contro i 12,6 dell’agricoltura.

Tabella 7: Import - Export del settore agroalimentare italiano, valori in migliaia di euro

Attività economica 2013 2012 var %

13/12

Import

Agroalimentare 40.689.207 39.607.423 2,7%

di cui

- Agricoltura 12.652.292 12.311.960 2,8%

- Industria alimentare 28.036.915 27.295.464 2,7%

Export

Agroalimentare 33.440.969 31.908.147 4,8%

di cui

- Agricoltura 5.973.231 5.822.179 2,6%

- Industria alimentare 27.467.738 26.085.967 5,3%

Saldo

Agroalimentare -7.248.239 -7.699.277 -5,9%

di cui

- Agricoltura -6.679.061 -6.489.781 2,9%

- Industria alimentare -569.177 -1.209.496 -52,9%

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

L’intero comparto dell’agroalimentare vale l’11,3% delle importazioni italiane e l’8,6% delle esportazioni. La quota maggiore è quella dell’industria pari al 7,8% dell’import e al 7% dell’export.

Rispetto al 2012 l’export risulta in crescita per quando riguarda sia l’agricoltura (+2,6%) sia l’industria alimentare (+5,3%). Il risultato va in direzione decisamente opposta rispetto alla variazione complessiva delle esportazioni nazionali che registrano una perdita seppur minima dello 0,1%. I settori che hanno maggiormente trainato l’export agroalimentare sono gli oli e grassi (+10%), altre bevande (+9,7%) ortaggi freschi e trasformati (+8%), vino e mosti (+7,6%), latte e derivati (+6,3%).

Anche l’import risulta in crescita di poco meno del 3%, laddove il valore complessivo delle importazioni italiane diminuisce del -5,5%. I prodotti che hanno maggiormente inciso sono latte e derivati (+9,9%), frutta fresca e trasformata (+9,5%), ortaggi freschi a trasformati (+8,2), riso cereali e derivati (+6,45).

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Il saldo commerciale mantiene il segno negativo con un deficit complessivo di oltre 7 miliardi di euro, anche se in recupero rispetto al 2012. La migliore prestazione è stata registrata dall’industria alimentare che ha visto dimezzare il suo deficit sceso a 570 milioni circa.

Per quanto riguarda la destinazione dell’export circa il 90% delle esportazioni verso l’Europa è destinato a paesi dell’Ue. Il continente europeo nel complesso raccoglie il 72% delle esportazioni dell’industria alimentare e l’88% dell’agricoltura. I principali partners sono Germania, Francia e Regno Unito. Tra i paesi extra europei prevalgono Stati Uniti e Svizzera.

Le importazioni seguono una dinamica analoga con il 65% delle importazioni complessive nell’agricoltura che provengono dall’Europa e l’81% dell’industria alimentare. Anche in questo caso Germania e Francia sono i principali mercati, seguiti dalla Spagna.

2.2.4 Gli scambi con l’area balcanica L’area balcanica rappresenta il nuovo mercato verso cui tendono molti imprenditori italiani. Il nostro Paese ha seguito sempre con molto interesse l’allargamento ad Est. I flussi migratori degli ultimi decenni, in particolare da Romania e Albania hanno creato una stretta interdipendenza economica, politica e culturale con il Sud Est Europa facilitata anche da fatto che alcuni degli Stati appartenenti a quest’area (Slovenia, Croazia, Bulgaria, Romania, Grecia) fanno parte dell’Unione europea, mentre altri si trovano nello status di Paesi candidati.

L’area balcanica ed il Sud Est Europa sono sempre stati molto importanti per lo sviluppo del Mezzogiorno. Le due aree risultano fortemente integrate sia per il decentramento di parte del processo produttivo verso aziende locali da parte di aziende manifatturiere italiane, sia per i flussi commerciali, sia per gli investimenti diretti, sia per la cooperazione.

Il Made in Italy ha sempre esercitato una forte attrattiva su questi Paesi, al punto che negli ultimi anni il traffico complessivo di merci nell’area balcanica si è incrementato con tassi superiori al 7% annuo.

Sotto l’aspetto trasportistico l’interscambio del Mezzogiorno con i Balcani (10% del valore complessivo degli scambi italiani con l’area e il 20% in termini di quantità trasportate via mare e via terra) è svolto quasi esclusivamente via mare. I traffici riguardano principalmente Albania, Grecia e Croazia sulla sponda adriatica e Bulgaria e Romania sul Mar Nero.

Nel 2013 le transazioni commerciali con i Paesi dell’area balcanica nel settore agroalimentare hanno rappresentato il 7% delle importazioni e il 6% delle esportazioni, in termini assoluti corrispondono rispettivamente a poco meno di 3 miliardi delle importazioni e 2 miliardi per le esportazioni (tabella 7).

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Tabella 8: Import - Export del settore agroalimentare italiano verso l’area balcanica, valori in migliaia di euro

Area balcanica 2013 2012 var % 13/13

Import

Totale Agroalimentare 2.940.875. 2.748.736 7,0%

di cui

- Agricoltura 1.290.300 1.284.738 0,4%

- Industria alimentare 1.650.575 1.463.998 12,7%

Export

Totale Agroalimentare 2.016.501 1.956.335 3,1%

di cui

- Agricoltura 396.342 422.005 -6,1%

- Industria alimentare 1.620.159 1.534.330 5,6%

Saldo

Totale Agroalimentare -924.374 -792.401 16,7%

di cui

- Agricoltura -893.958 -862.733 3,6%

- Industria alimentare -30.416 70.332 -143,2% Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Anche in questo caso si può vedere che le variazioni rispetto al 2012 sono positive e più importanti nell’industria agroalimentare (+12,7% delle importazioni e + 5,6% delle esportazioni). Per quanto riguarda l’agricoltura, invece, il 2013 si è chiuso sugli stessi livelli dell’anno precedente per quanto riguarda le importazioni con un lieve incremento dell’0,4%, mentre le esportazioni hanno conosciuto un calo consistente di oltre il 6%.

Conseguentemente anche i saldi della bilancia commerciale sono peggiorati, in particolare il saldo complessivo ha visto il disavanzo crescere di circa il 17% che in valore corrisponde al oltre 31 milioni di euro. Presi, singolarmente però i due comparti presentano andamenti diversi. L’agricoltura ha visto crescere un disavanzo che di per se era già negativo. L’industria alimentare invece ha chiuso il 2012 con un saldo positivo; nel corso del 2013 le importazioni sono aumentate più delle esportazioni e di conseguenza il saldo è diventato negativo di oltre 30 milioni di euro.

Dal punto di vista della geografia dei traffici i principali partner sono Grecia (29,9% import e 29,6% export), Romania (19,6% e 14,5%), Slovenia (16,4% e 15,5%) e Turchia (16,4% e 11,4%).

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Grafico 3: Import/export agroalimentare Italia verso area balcanica, anno 2013

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Per quanto riguarda l’Abruzzo l’import e l’export di prodotti agroalimentari verso i paesi balcanici rappresentano rispettivamente il 5,3% e il 3,0% del totale dei commerci con l’Estero (tabella 8).

Tabella 9: Commercio estero agroalimentare dell'Abruzzo con l'area balcanica anno 2013

Attività Euro

Agricoltura

Import 7.592.862

Export 3.922.707

Industria alimentare

Import 12.753.519

Export 11.255.515

Totale Agroalimentare

Import 20.346.381

Export 15.178.222 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

2.3 La situazione economico finanziaria del Centro Agroalimentare di Pescara Una prima lettura degli ultimi bilanci disponibili relativi agli anni 2010, 2011 e 2012 della società Centro Agroalimentare la Valle della Pescara scarl lasciano intravedere una ripresa nel 2012dei principali indicatori economico finanziari. Il ROE -Return On Equity – che esprime la redditività del capitale proprio, seppur negativo vede una ripresa nel 2012, il ROI - Return on investments – che indica la redditività e l'efficienza economica della gestione caratteristica a prescindere dalle fonti utilizzate, dopo un biennio negativo vede un +1,8% e l’EBITDA sul Valore della produzione arriva quasi a un +48%.

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Tabella 10: Indicatori eco-fin Bilanci consuntivi (Anni 2010-2011-2012) 2012 2011 2010

ROE -0,81% -10,73% -9,24%

ROI 1,88% -8,46% -7,92%

EBITDA/VALORE DELLA PRODUZIONE 47,90% -21,04% -10,35% Fonte: Elaborazione su dati infocamere

Inoltre dopo anni di perdita superiore al milione di euro, nel 2010 la perdita è stata pari a 1.300.448 Euro, mentre nel 2011 pari a 1.363.251, nel 2012 si è avuto un “leggero” miglioramento con una perdita netta di 102.423 Euro.

In realtà l’andamento del 2012 conferma il trend negativo degli anni precedenti, il miglioramento è dovuto sostanzialmente alla Plusvalenza realizzata per la vendita di un immobile di all’ex A.R.S.S.A. Tale vendita ha generato maggiori ricavi per oltre 1.200.000 Euro che deviano, se non depurati, gli indicatori economico finanziari e il margine operativo lordo della società (MOL).

Di seguito si propongono gli indicatori riportati in tabella 10 senza tener conto della plusvalenza e si evidenzia un ROE di circa un punto percentuale “peggiore” rispetto al 2011 e un ROI in sostanziale stabilità -6,01%. Questo lascia intendere una situazione cronica di default della società, alla quale porre rimedio dal lato del Conto economico e laddove possibile, attraverso tagli alle spese e ricontrattazione degli interessi passivi per indebitamenti nei confronti di istituti bancari.

Tabella 11: Indicatori eco fin depurati della Plusvalenza 2012 su vendita immobile all’ex ARSSA

ROE -11,71% EBITDA/VALORE DELLA PRODUZIONE -6,01% ROI -7,87%

Fonte: Elaborazione su dati infocamere Nel grafico che segue si vede anche l’andamento del valore della produzione, analogamente a quanto accade per il patrimonio netto il trend è negativo e registra un -4% seppur con una piccola ripresa dei ricavi dalle vendite tra il 2011 e il 2012.

Grafico 4: Trend Valore della produzione (anni 2010-2011-2012)

Fonte: Elaborazione su dati infocamere

Anche la struttura patrimoniale della società ha risentito, ovviamente della variazione economica negativa.

Se consideriamo il Patrimonio netto della società questo è diminuito del 10% negli ultimi tre anni, nonostante la plusvalenza sopra menzionata, se non consideriamo

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questa entrata straordinaria l’andamento è ancor più negativo arrivando a toccare quasi un -20%.

Grafico 5: Trend Patrimonio netto (anni 2010-2011-2012)

Fonte: Elaborazione su dati infocamere

La Posizione finanziaria netta (PFN) - vale a dire è la somma dei debiti verso i finanziatori (la banca e altri soggetti estranei all’attività d’impresa che vi hanno prestato dei soldi) al netto del saldo di conto corrente bancario (se positivo) e dei crediti finanziari (importo dei prestiti che voi avete concesso a soggetti estranei all’attività d’impresa) – è negativa. Nel 2012 si attesta sui meno 5.809.946 Euro. Come pure in sofferenza risulta il margine di tesoreria, cioè il valore che mostra la capacità di copertura dei debiti a breve attraverso le liquidità che l’impresa ha a disposizione che al 2012 era pari a meno 6.253.632 Euro. Vi è in questo caso da ripensare profondamente i debiti, soprattutto quelli con gli istituti bancari e ragionare sulla reale liquidità di un recupero crediti coerente con le possibilità economico finanziarie dei debitori della società

2.4 Alcuni spunti per il rilancio del centro agroalimentare di Pescara Lo scopo del Centro agroalimentare pescarese è quello di rilanciare il settore agroalimentare dell'intera regione e di conquistare un ruolo centrale nel territorio del Medio Adriatico. L’infrastruttura, per questo, costituisce un centro di commercio dotato di strutture avanzate per offrire una migliore qualità dei servizi e per immettere la realtà abruzzese in una "New Economy" che sappia coniugare l'interesse dei consumatori con quelli degli operatori economici.

La maggior parte dei prodotti ortofrutticoli consumati in Italia transita dai mercati agroalimentari, fulcro della filiera, senza i quali sarebbe impossibile mantenere un corretto e trasparente rapporto tra domanda e offerta e ottenere una modernizzazione della filiera stessa. Ma negli ultimi anni i mercati si sono evoluti, per offrire nuovi servizi legati non solo allo scambio di prodotti ma anche per dare servizi accessori ai propri clienti legati allo svolgimento di pratiche burocratiche, attività doganali legate alle operazioni di import ed export, fino alla realizzazione di veri e propri poli per la promozione dei prodotti locali.

Un esempio recente è il progetto promosso dal CAAB di Bologna che in sinergia con la società Eataly intende sviluppare all’interno del centro agroalimentare un polo per la valorizzazione dell’agroalimentare con punti degustativi, spazi didattici, aree museali.

Questo di Bologna non resta però un caso isolato dato che in diverse città localizzate in regioni con una forte vocazione agricola ed agroalimentare si stanno aprendo luoghi dove il prodotto della terra e le attività ad esso connesse vengono valorizzati e promossi. Al esempio è l’apertura a inizio 2014 a Napoli del Centro Eccellenze Campane un polo che raccoglie piccole imprese operanti nei diversi comparti del

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settore enogastronomico e nato con lo scopo di promuovere e valorizzare le eccellenze agroalimentari direttamente dal “produttore” al “consumatore”, senza passaggi intermedi, nella logica della filiera corta concentrando in un’unica struttura le migliori produzioni regionali.

Un progetto che sia finalizzato al rilancio del centro agroalimentare di Pescara dovrà avere come punto di arrivo i seguenti obiettivi:

• la necessità di istituire un centro capace di offrire servizi centralizzati per operare in forma sinergica sul mercato nazionale ed internazionale;

• migliorare l’efficienza delle strutture a vantaggio sia degli operatori –commercianti, produttori – che della filiera tutta, fino al consumatore finale;

• creare occupazione a partire dalle eccellenze locali;

Attraverso un’analisi più approfondita e dettagliata di quanto sia possibile fare in questa sede sarà possibile valutare le possibili destinazioni del Centro Agroalimentare di Val Pescara in modo che oltre ad essere un punto di riferimento per produttori e commercianti sia anche un centro di riferimento per lo sviluppo della filiera agroalimentare abruzzese e del Mezzogiorno.

Tra le diverse opzioni che potrebbero essere valutate attraverso una attenta analisi di scenario e dei flussi potenzialmente captabili dalla struttura pescarese vi sono quelle che potranno rendere il centro Agroalimentare di Pescara:

un riferimento per import/export delle produzioni delle regioni della fascia adriatica (Abruzzo, Molise, Puglia, Umbria) verso le aree dell’Est Europa e del mar Nero, nonché verso l’Asia e la Turchia;

un polo per la valorizzazione delle eccellenze locali (ad es fiera permanente) della produzione agroalimentare, dell’allevamento, della viticoltura, ecc.

un’area di riferimento per la valorizzazione e la commercializzazione di prodotti della quarta gamma.

una struttura in grado di ospitare grandi eventi culturali, fieristici

un centro per partecipare/gestire programmi scientifici inerenti proprio al settore agroalimentare, con importanti progetti finanziati dal ministero competente o in collaborazione con l'università, ecc..

Non possono essere esclusi progetti per l’integrazione con il vicino interporto della Valpescara o con i porti regionali per la dotazione di strutture per la lavorazione delle merci, condizionamento.

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ALLEGATO 1 – Le schede intervento modificate nel 2013

Intervento: Adeguamento e messa a norma dell’ Aeroporto Internazionale d’Abruzzo Obiettivo Rilevazione dei flussi di movimentazione merci-passeggeri, diretti verso l’Europa dell’Est che accompagnano i tentativi di delocalizzare i rapporti commerciali delle aziende abruzzesi. Descrizione Le singole azioni d’intervento, relative all’aeroporto riguardano: l’allungamento della pista, l’ampliamento dell’aerostazione, l’apertura di nuovi uffici, l’aumento dei parcheggi ed il potenziamento della viabilità. Il prolungamento della pista di volo (RWY), verrà effettuato sulla testata 04, in corrispondenza del comune di San Giovanni Teatino, per una lunghezza di circa 230 metri. A tale scopo si rende necessaria l’acquisizione del nuovo sedime come previsto dal Piano Regolatore Aeroportuale (Vedi nella voce “Foto e allegati” Atto aggiuntivo Intesa Generale Quadro). Si procederà, infine, alla realizzazione di una nuova recinzione e una nuova strada perimetrale. Rilevanza geografica Opera strategica di valenza regionale Documentazione tecnica L’adeguamento dell’Aeroporto d’Abruzzo, rientra in quelle priorità infrastrutturali inserite nell’Intesa Generale Quadro del 20 dicembre 2002, arricchita poi di contenuti con l’Atto Aggiuntivo, stipulato tra il Governo e la Regione Abruzzo il 28 maggio 2009. In quest’ultimo, vengono infatti definiti gli interventi, dotati di progettazione definitiva e delle corredate autorizzazioni. Nel nuovo Piano Nazionale per lo sviluppo aeroportuale, emanato dal ministro delle Infrastrutture e trasporti Corrado Passera, l’Aeroporto d’Abruzzo è stato inserito nella lista dei trentuno scali riconosciuti di interesse nazionale. Secondo le previsioni future della Saga, si potrà contare sugli interventi tramite risorse Fas, relativi all'allungamento della pista, parcheggi e ampliamento dell’aerostazione. (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 30 gennaio 2013). Stato di avanzamento Definitivo Progetto definitivo con tempi di realizzazione previsti per il 2014, in base alle Conferenze dei Servizi 2012 e agli aggiornamenti all\'Intesa Generale Quadro (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" D.G.R. n. 471 del 6 luglio 2011). Dicembre 2013. In seguito all’approvazione di due delibere di Giunta Regionale sono stati concessi 8 milioni di euro per il potenziamento dell’Aeroporto d’Abruzzo (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 12 dicembre 2013 e le delibere di Giunta 916 e 918 del 2013). Sempre durante il mese di dicembre 2013, risulta che i 5,5 milioni concessi, per la messa a norma dell'aeroporto, risultano bocciati in seguito ad una decisione della Corte Costituzionale (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 16 dicembre 2013) Finanziamento

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Completamento dell'Aeroporto Internazionale d\'Abruzzo: costo previsto 11 milioni 680 mila euro, a valere su risorse FAS, relative all'allungamento della pista, ampliamento dell'aerostazione, apertura di nuovi uffici, aumento di parcheggi e potenziamento della viabilità (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" PAR-FAS- 2007-2013). Allungamento della pista: 6,5 milioni di euro, di cui 3,5 disponibili, coperti da risorse PAR-FAS 2007-2013 (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" D.G.R. n. 471 del 6 luglio 2011). Ampliamento aerostazione: 1,5 milioni di euro finanziati già nel 2004 dalla Regione Abruzzo, che con il contributo dei soggetti privati, potrà contare almeno su 3 milioni di euro per il definitivo ampliamento. Si fa presente che le fonti di finanziamento in oggetto potrebbero essere suscettibili di variazioni. (Vedere news del 30 giugno 2011 nella voce \"Foto e allegati\") Dicembre 2013. In seguito all’approvazione di due delibere di Giunta Regionale sono stati concessi 8 milioni di euro per il potenziamento dell’Aeroporto d’Abruzzo (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 12 dicembre 2013 e le delibere di Giunta 916 e 918 del 2013). Sempre durante il mese di dicembre 2013, risulta che i 5,5 milioni concessi, per la messa a norma dell\'aeroporto, risultano bocciati in seguito ad una decisione della Corte Costituzionale (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 16 dicembre 2013) Comuni interessati all’intervento Chieti (CH), Pescara (PE), San Giovanni Teatino (CH) Province di appartenenza Chieti, Pescara Infrastrutture interessate - SS 5 Tiburtina - Porto di Pescara - Linea FS Pescara-Roma - Linea FS Bologna-Bari – Tratta abruzzese Martinsicuro (TE) – San Salvo (CH) - Interporto d’Abruzzo - A25 Torano-Pescara - Aeroporto Internazionale d’Abruzzo

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 3333 Unioncamere Abruzzo

Intervento: Potenziamento aviosuperfici Aeroporto dei Parchi Obiettivo Potenziamento delle strutture interne all’aeroporto, per fare in modo che da struttura civile assolva una funzione commerciale. Descrizione Le specifiche azioni di intervento effettuate durante il G8, sono state indirizzate all’allargamento della strada di accesso, messa in sicurezza della pista e altre opere inerenti la struttura. Per le future possibilità di sviluppo, allo scopo di attribuire all'aeroporto una funzione oltre che civile commerciale, la X-Press, nuovo organo di gestione, ha istituito voli per Milano e Firenze Rilevanza geografica Provinciale Documentazione tecnica L’Aeroporto dei Parchi nacque nel 1968 a Preturo, in un’area che fu assegnata all’Aereoclub, che istituiva corsi di volo. In seguito ad una controversia nata tra il Comune di L’Aquila e l’Aereoclub, il Comune riprese in gestione l’infrastruttura nel 2005. In seguito al sisma del 2009 che colpì la provincia di L’Aquila, l’aeroporto fu fondamentale nelle operazioni di soccorso civile. In quest'occasione furono effettuati anche lavori di miglioramento parcheggi, piste illuminate e la realizzazione di una nuova strada di collegamento. Nel 2010 la società Air Vallèè si aggiudicò la gestione dell’infrastruttura e nel 2011 l’Enac riconobbe una certificazione di seconda categoria per effettuare prestazioni antincendio e accogliere aerei fino a 12 metri con capienza da 20 a 42 posti. L’attuale gestione è passata alla società X-Press che allo scopo di attribuire all’infrastruttura una vocazione commerciale, ha istituito i voli per Milano e Firenze, tramite la compagnia Darwin Airlines. Stato di avanzamento Definitivo Settembre 2013. Nel corso della stagione estiva del 2013, lo scalo risultava messo a norma per effettuare voli commerciali su Milano e Firenze, tramite la compagnia Darwin Airlines. L’inaugurazione dello scalo, prevista per sabato 28 settembre è stata però bloccata, in quanto il ministero dei Trasporti ha richiesto alla società di gestione X-Press, una integrazione della documentazione economico finanziaria. Pertanto è stato fissato un incontro previsto il primo ottobre a Roma presso la sede Enac tra il sindaco di L’Aquila e il direttore generale dell’Enac, allo scopo di fare luce su quanto verificatosi. (Vedere nella voce “foto e allegati\" la news del 27 settembre 2013). Ottobre 2013. Consegnato alla Xpress il certificato di apertura al traffico commerciale, da parte dell’Enac (vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 25 ottobre 2013) Dicembre 2013. Per la fine dell’anno era prevista l’attivazione di una serie di voli per Milano e Firenze, ma la struttura allo stato attuale rimane inattiva. Finanziamento Lavori di potenziamento dell\'aeroporto Costo previsto: 2 milioni e 807 mila euro a valere su risorse FAS (PAR-FAS 2007-2013 D.G.R. 556 8 agosto 2011). Comuni interessati all’intervento L’Aquila Province di appartenenza L’Aquila Infrastrutture interessate - Aeroporto dei Parchi

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Intervento: Realizzazione bretella di collegamento tra il Centro Agroalimentare “La Valle della Pescara” e il Raccordo Autostradale Chieti-Pescara Obiettivo Decongestionamento del traffico dei mezzi pesanti che quotidianamente gravitano sul Centro Agroalimentare e miglioramento delle condizioni di sicurezza per gli automobilisti, tramite la realizzazione di una bretella di collegamento tra la SS 602 di “Forca di Penne” ed il Raccordo Autostradale Chieti-Pescara in località Dragonara. La necessità del compimento dell’opera in oggetto nasce dal fatto che la SS 602 è interessata da importanti flussi veicolari con elevata componente di mezzi pesanti che il Centro Agroalimentare contribuisce ad incrementare. A tale aspetto, si aggiunge l’incrocio della A25 con altre intersezioni a raso presenti lungo la SS 602, che contribuiscono al potenziamento della pericolosità del tracciato con forti rallentamenti e tempi di percorrenza elevati. Descrizione La struttura del tracciato, presenta una lunghezza complessiva di circa 2 Km. e costituisce il collegamento tra l'Asse Attrezzato e la SS 602, compresa di un ponte di 147 metri e tre sottopassi carrabili e pedonali. Rilevanza geografica Provincia di Chieti e Pescara Documentazione tecnica Il 6 giugno 2007 è stata sottoscritta la convenzione tra la Regione Abruzzo e la Provincia di Pescara, allo scopo di dare inizio ai lavori di realizzazione dell’opera. Nella redazione del progetto sarà osservata la seguente normativa di progettazione stradale: - CNR BU n. 77/80 “Istruzione per redazione dei progetti di strade” - CNR n. 78/80 “Norme sulle caratteristiche geometriche delle strade” - CNR n. 125/88 “Istruzioni per la pianificazione della manutenzione stradale” - D.P.C.M. 27/12/89 e succ. int. “Istruzioni per la V.I.A.” - D.P.R. n.495/16dic. 1992 C.d.S. - D. Min.I.T. del 5/11/01 “Norme sulla circolazione e sicurezza stradale” Stato di avanzamento Definitivo Nel giugno 2007 veniva sottoscritta la convenzione, circa l’inizio dei lavori relativi alla bretella di collegamento, ma nell’anno successivo subentrarono delle problematiche relative a proposte di variazioni di tracciato. Nel febbraio 2010 fu ripreso il progetto con la definitiva decisione di realizzare lo svincolo della bretella presso Dragonara. L’inizio dei lavori fu annunciato nel settembre 2012, mentre a novembre del 2012 venne affidato il progetto esecutivo. Il mese di agosto 2013 segna la data dell’inaugurazione della bretella tra la SS 602 e il raccordo autostradale in località Dragonara (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news dell’8 agosto 2013). Finanziamento Euro 6 milioni 713mila euro Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 10 febbraio 2010 Comuni interessati all’intervento Chieti (CH), Pescara (PE) Province di appartenenza Chieti e Pescara Infrastrutture interessate - R.A. Chieti-Pescara - A-25 Torano-Pescara - Centro Agroalimentare “La Valle della Pescara”

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Intervento: Dragaggio del Porto di Pescara Obiettivo La finalità dell’intervento è quella di effettuare costantemente lavori di ripristino dei fondali, al fine di facilitare le manovre di entrata ed uscita dei pescherecci. Descrizione Per fare in modo che la finalità citata abbia buon esito, tali interventi devono essere proiettati in una prospettiva di integrazione del Porto di Pescara con quello di Ortona, in quanto quest’ultimo è a vocazione commerciale. Rilevanza geografica Nazionale Documentazione tecnica Il PRIT della Regione Abruzzo, attribuisce al Porto di Pescara una funzione importante nel collegamento tra l'Adriatico ed il Tirreno, verso la cooperazione balcanica il cui sviluppo è legato alla soluzione attuale dei problemi di natura ambientale. La Regione Abruzzo con Delibera n. 556 dell’8 agosto 2011 nella programmazione degli interventi inseriti nel FAS 2007-2013, relativamente al dragaggio del porto canale ha previsto un costo di 2milioni e 800mila euro Stato di avanzamento Esecutivo Gennaio 2013. Consegnati i lavori di dragaggio del porto in data 15 gennaio 2013 alla Sidra di Roma, da parte del Provveditorato interregionale alle opera pubbliche, per un totale di 200mila metri cubi. L\'ultimazione dei lavori è prevista per il 10 aprile. (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 15 gennaio 2013). Marzo 2013. L'avvio dei lavori di dragaggio non è avvenuto, a causa del mancato pronunciamento dei dati delle analisi da parte dell'Arta. L'inizio dei lavori era previsto due mesi fa. (vedere nella voce \"foto e allegati\" la news del 6 marzo 2013). Giugno 2013. Avvenuta riapertura del porto alle imbarcazioni, nelle more di completamento di dragaggio. I lavori di dragaggio, ripresi nel mese di aprile 2013, secondo un parziale bilancio effettuato dalla direzione lavori marittimi della Sidra, mostrano allo stato attuale un prelievo pari a 100mila metri cubi, su un totale di 200mila. Secondo le previsioni i lavori dovrebbero terminare entro il mese di luglio. (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 12 giugno 2013). Settembre 2013. I lavori di dragaggio non sono terminati nel mese di luglio e mostrano, allo stato attuale, un prelevamento pari a 150 mila metri cubi rispetto ai 200 mila previsti dall’appalto iniziale. Secondo le previsioni i termini di conclusione dei lavori sono rimandati al mese di dicembre 2013. (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 19 settembre 2013). Dicembre 2013. Le operazioni di dragaggio sono ancora in corso e non risultano completate. Finanziamento Lavori di dragaggio del porto Costo previsto: 2 milioni e 800 mila euro a valere su risorse FAS (PAR FAS 2007-2013 D.G.R. 556 8 agosto 2011). Consultare il documento nella voce \"Foto e allegati\". Gennaio 2013. Interventi di dragaggio per 200mila metri cubi da parte della società Sidra di Roma, aggiudicataria dei lavori per un costo di 10milioni e 360mila euro. (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 15 gennaio 2013). Marzo 2013.Impegnate 609.000 euro per il completamento del porto di Pescara, in seguito alla D.G.R. n. 161 del 4 marzo 2013 (Vedere nella voce “Foto e allegati” la versione integrale del documento), Comuni interessati all’intervento Ortona (CH), Pescara (PE) Province di appartenenza Chieti e Pescara

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Infrastrutture interessate - R.A. Chieti-Pescara - Porto di Pescara - Porto di Ortona

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Intervento: Completamento Interporto d’Abruzzo Obiettivo L’obiettivo in parola opera nell’ottica della considerazione che la maggior caratterizzazione di “Transport Intensive” dei sistemi economici, fa dell’ottimizzazione della logistica, l’ultima frontiera della competitività. Peculiarità, questa, da ricercare attraverso un continuo miglioramento sia delle infrastrutture materiali che di quelle immateriali, la cui realizzazione non può prescindere dal supporto della logistica pubblica. Il fattore logistico, quale risorsa del territorio in grado di generare autonomamente reddito, senza la vicinanza del fattore produzione, diviene a pieno titolo, fattore strategico nel settore della pianificazione dei trasporti di un paese, cioè di quegli atti di governo che appartengono alla politica dei trasporti. I centri logistici territoriali, in particolare, per la loro natura, legata al ruolo di nodo fondamentale del sistema infrastrutturale/programmatico della rete regionale dei trasporti, caratterizzati da gestioni con composizioni societarie di tipo misto o a prevalenza pubblica, si possono qualificare come interlocutori privilegiati nei confronti del governo centrale e degli enti territoriali di competenza ed appartenenza, nella definizione di scelte e indirizzi programmatici comuni, tesi ad un potenziamento del sistema territoriale di sviluppo logistico delle economie locali. La finalità generale dell'intervento in atto è quella di dare piena funzionalità all'intera struttura, sia verso l'esterno tramite il miglioramento dei collegamenti infrastrutturali, sia verso l'attivazione definitiva delle opere ferroviarie, poste all'interno dell'interporto, al fine di raggiungere l'economicità di gestione del traffico intermodale e di quello tradizionale diretto all’Interporto. La realizzazione degli interventi permetterà all’Abruzzo di sfruttare le opportunità derivanti dall’aumento dei traffici tra l’Italia e i Paesi del Sud del Mediterraneo e dell’Est europeo e consentirà all'Interporto di svolgere la funzione di importante supporto logistico alla realizzazione di una veloce rete di trasporto lungo l’Adriatico. Descrizione L'infrastruttura dell’Interporto, con una superficie complessiva di 960.000 mq., trova insediamento nell’area del sistema urbano Chieti-Pescara. Tale area rappresenta il polo principale delle attività di interscambio e commercializzazione della Regione trovandosi all’incrocio dei due principali corridoi distributivi NORD-SUD ed EST-OVEST La scelta localizzativa, in grado di determinare la probabilità di successo del nodo stesso, è stata operata in quanto in grado di garantire l’insediamento in tangenza ad una direttrice autostradale, collegabile facilmente alla rete ferroviaria ed in prossimità dell’Aeroporto e del porto di Ortona, ma in primis per la sua posizione baricentrica rispetto ad un’area di interscambio più ampia rispetto ai confini regionali. L'infrastruttura, inserita nel sistema logistico regionale, è un esempio virtuoso di Public Private Partnership. Attualmente infatti sono in corso di realizzazione i lavori di ampliamento e completamento del sistema interportuale, la cui definitiva attivazione è prevista per i primi mesi del 2011. La piattaforma è inserita nello SNIT (Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti) e quindi riconosciuta come nodo dei grandi corridoi europei nell'ambito del sistema trasportistico nazionale e come componente del sistema logistico regionale Per quanto riguarda il collegamento con i sistemi viari, o meglio la connessione con la viabilità autostradale, è prevista la realizzazione di svincolo autostradale con casello dedicato interconnesso alla A25, con ubicazione in Manoppello Scalo a soli 1,5 km dal gate di ingresso dell’Interporto. Tale opera in grado di migliorare notevolmente l’afflusso e il deflusso del trasporto via gomma, avente origine o destino nell’area interportuale, agevolerà il linkaggio con gli altri sistemi viari a scorrimento veloce contribuendo a mitigare le emissioni acustiche ed atmosferiche, oltre che a decongestionare le altre arterie.

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Tra i servizi offerti, oltre ad uno stock di magazzini general purpose di 80.000mq. corrispondenti ai più alti standard della logistica moderna e ai piazzali con stalli per il rimessaggio dei mezzi pesanti, l’interporto grazie al terminal ferroviario servito da due ‘yard’ promuoverà l’intermodalità e il combinato terrestre, nonché nuovi sistemi di distribuzione in ambito urbano. In tale contesto va precisato che il raccordo ferroviario, pur se tecnicamente attivato, allo stato, per la entrata in esercizio è necessario procedere alla firma del Contratto di Raccordo, che consente l’utilizzo dello stesso per i traffici ferroviari nonché, in base al Protocollo d’Intesa a suo tempo sottoscritto, attivare la seconda Fase concernente il telecomando dello scambio di ingresso all’Interporto. Riguardo alla gestione dell’infrastruttura nell’interporto d’Abruzzo operano già due società, ciascuna con competenze e focus su un core business ben specifico: - La società Interporto Val Pescara SpA, che risulta essere concessionaria per la gestione del terminal ferroviario, o meglio risulta essere l’operatore che governa il processo logistico dell’ultimo miglio ferroviario; - La società Intermodale srl (Soc. di Progetto costituita ai sensi dell’art. 156 del D.Lgs. n. 163/2006) che risulta essere il concessionario per la realizzazione delle opere di cui al progetto di “Ampliamento dell’Interporto Chieti-Pescara ed opere esterne di collegamento alla viabilità principale” che andranno a completare l’infrastruttura. La stessa gestirà sia le opere realizzate con l’intervento prima fase finanziato con risorse comunitarie di cui al programma POP Abruzzo 94/06, sia quelle in fase di realizzazione di cui al progetto di finanza co-finanziato con risorse comunitarie del DocUP Abruzzo 2000-2006 e con risorse del privato concessionario. Rilevanza geografica Nazionale ed internazionale assegnata dal PGTL, nell'ambito del sistema del traffico merci Documentazione tecnica L’avvio dei lavori origina con il provvedimento di G.R. n. 5690/1995 che, in tal senso disponeva per l’utilizzo di risorse per 60 miliardi vecchie lire di cui ai fondi FERS del Programma Operativo Plurifondo Abruzzo 94-96. In tale contesto trovano, altresì, definizione gli ulteriori interventi integrativi di cui: - il primo intervento funzionale seconda e terza fase a valere sui finanziamenti di cui alle Leggi n. 240/90 e n. 341/95 per un importo complessivo di circa M€ 24,00;(concernente realizzazione del fascio ferroviario interno all’interporto e collegamento dellos tesso alla linea Pescara-Roma); - gli interventi di cui all’Intesa Istituzionale finanziati con risorse di cui all’APQ7 (delibera CIPE n. 84/2000) < interventi 1 e 2 > per complessivi circa M€ 10,32 (concernenti realizzazione di un parco e di infrastruttura nelle aree dell’Interporto). Il tutto si completa con l’attuale intervento. Su tale struttura realizzativa e finanziaria si sovrappone l’intervento di completamento, consistente, in linea generale, nella realizzazione di uno svincolo autostradale, realizzazione di magazzini modulari, denominati “M”, magazzini, denominati “T1, T2 e T3”, del tipo ferro-gomma e gomma-gomma, e relativi piazzali, piazzali containers, palazzina direzionale, ecc. promosso dall’inizativa di project –financing previsto un cofinanziamento pubblico-privato dell’importo complessivo di circa M€ 85 che trova copertura finanziaria, per la parte pubblica nelle risorse previste dal DocUP Abruzzo 2000/2006, ob. 2, misura 1.1. Il costo realizzativo dell'opera, ammonta, pertanto, a circa 150 milioni di euro, la cui copertura finanziaria è stata ed è assicurata dal concorso di risorse pubbliche comunitarie per circa M€ 85 (intesi quali risorse ripartite tra quote comunitarie/Nazionali/regionali) nazionali per circa M€ 34 oltre a risorse private per circa M€ 31 Il PRS 1998-2000 individua nel punto “Programma infrastrutture fisiche e telematiche” il rafforzamento delle infrastrutture regionali, come condizione per il miglioramento del tessuto produttivo locale. Il DocUP Abruzzo 2000-2006, Ob. 2, nella Misura 1.1. “Sistema Intermodale regionale” prevede

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aiuti (risorse FERS) finalizzati alla creazione di una logistica integrata, attraverso la realizzazione di un vero e proprio sistema logistico regionale pubblico principale in cui l'Interporto Chieti-Pescara localizzato in Manoppello Scalo, riveste una caratterizzazione strategica Il D.P.E.F.R. 2006/2008, approvato dal Consiglio Regionale in data 28/12/2005, con deliberazione n. 23/2, nell’ambito della politica dei trasporti e mobilità, in termini di interventi infrastrutturali, conferma le strategie di potenziamento e completamento dei centri intermodali indispensabili al conseguimento dell’integrazione e della diversificazione modale. La Giunta Regionale con Deliberazione n.207 del 5 marzo 2007, ha approvato il progetto di finanza relativo al completamento dell’Interporto Chieti-Pescara, nella versione aggiornata del settembre 2006 completa dei verbali della Conferenza dei Servizi Preliminare e del rapporto di controllo finale (del 21/12/2006) dell’Assistenza tecnica al RUP e comprensivo della documentazione tecnica, atti necessari per l’affidamento dei lavori mediante concessione (art. 9 DPR n. 554/99) Con determinazione dirigenziale n. DE3/20 del 06/05/2009 è stato approvato il progetto esecutivo concernente “Ampliamento dell’Interporto Chieti-Pescara ed opere esterne di collegamento alla viabilità principale” quale intervento da realizzare in progetto di finanza. Stato di avanzamento Esecutivo Interventi realizzati: L'impianto allo stato attuale dispone di una palazzina uffici di circa 3.000 mq., di quattro magazzini per circa 20.000 mq., in parte serviti da raccordo ferroviario, aree pertinenziali e di parcheggio, nonché viabilità interna e di raccordo con la SS 5 Tiburtina, di binario di raccordo con relativo fascio di presa e consegna che è in fase avanzata di realizzazione con previsione di entrata in esercizio nel primo semestre 2008. In questa fase è molto intensa anche l\'attività dei Comuni, nella quale il Comune di Manoppello ha messo a disposizione del 2007, 11 milioni di euro per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dell'area dell’Interporto, come la deviazione del tratto ferroviario Roma-Pescara all\'interno della zona interportuale e di uno svincolo dell\'autostrada A 25 munito di relativo casello. Interventi futuri: I futuri interventi dotati di progettazione esecutiva riguardano: 1) Il completamento infrastrutturazione dell’Interporto. L\'intervento, di circa 9 milioni di euro è stato assegnato al Comune di Manoppello, che ne sta curando la progettazione e l\'appalto delle opere, i cui lavori dovrebbero iniziare nel 2008. 2) Parco Naturale dell’Interporto. 3) Raccordo ferroviario linea FS Pescara-Sulmona-Roma, già realizzato, che sarà messo in esercizio nel primo semestre del 2008. 4) Raccordo ferroviario interno, magazzino, corrieri e spedizionieri, rete informatica e telematica 5) Connessione dell\'Interporto con la viabilità autostradale a mezzo della realizzazione di un casello dedicato. Nello stesso intervento di finanza mista (Docup 2000-2006) è prevista la costruzione di altri 50.000 magazzini, in gran parte raccordati con la ferrovia, nonchè della seconda piattaforma intermodale e di altre opere di completamento. Il programma, oggetto di project financing è assistito da cofinanziamento privato per il 30% e supportato da soluzione progettuale presentata dal Promotore. L'intervento complessivamente ammonta ad oltre 70 milioni di euro. Gennaio 2013. Lavori relativi alla realizzazione del casello autostradale A-25 all’interporto: termine di chiusura settembre 2013 (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 30 gennaio 2013). Nel mese di dicembre 2013, i lavori relativi alla realizzazione del casello autostradale risultano terminati, ma l’infrastruttura non è funzionante. (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 17 luglio 2013)

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Ottobre 2013. Partito il nuovo collegamento ferroviario merci tra l’interporto e la piattaforma intermodale del gruppo Contship (terminal di Melzo) in Lombardia. L'iniziativa rientra nel contratto di rete "Abruzzo Intermodability". (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 16 ottobre 2013), Finanziamento 1)Programma Operativo Plurifondo abruzzo 94-96 , sottoprogramma 1 “Comunicazioni”, Misura 1.3, Centri Intermodali. Progetto per la Realizzazione dell’Interporto Chieti-Pescara in L.tà Manoppello Scalo (PE). Intervento I° lotto – prima fase funzionale costituito da: realizzazione di viabilità, sottopassi, ampi piazzali, parcheggi, bretella di collegamento alla SS 5 Tiburtina Valeria, piattaforma intermodale per l’interscambio ferro-gomma di containers, piazzali di carico e stoccaggio, Centro direzionale, aree di servizi, magazzini ecc. Importo M€ 30,99 (fonte finanziaria programma comunitario risorse FERS); 2) Accordo di Programma Quadro n. 7- Completamento Interporto Val Pescara e Centro Smistamento Merci Marsica: - intervento APQ7/1: Infrastrutture stradali di completamento - Completamento Interporto Val Pescara Realizzazione di nastro stradale a servizio del centro autotrasporto, magazzini gomma-gomma e di 18.000 mq di parcheggio controllotao per mezzi commerciali (fonte finanziaria L. 208/98 - delibera CIPE n. 84/2000). - intervento APQ7/2: Parco Naturale dell’Interporto : realizzazione di 102.500 mq di parco naturale. Importo: M€ 1,38 (fonte finanziaria Legge n. 208/98 - delibera CIPE n. 84/2000). 3) Raccordo ferroviario alla linea FS Pescara-Sulmona-Roma : Realizzazione del raccordo ferroviario della lunghezza di circa 2 km, tra la linea ferroviaria Pescara-Sulmona-Roma e il fascio ferroviario interno all’Interporto. Importo: M€ 8,53 (fonte finanziaria Legge n. 240/90) 4) Fascio ferroviario interno, magazzino corrieri e spedizionieri, rete informatica e telematica: Realizzazione del fascio ferroviario di presa, consegna, riordino ed opere connesse; Importo: M€ 15,49 (fonte finanziaria Legge n. 341/95) 5) DocUP Abruzzo 2000/2006, Obiettivo 2, Misura 1.1- Inizativa di project –financing inerente alla realizzazione delle opere di completamento dell’Interporto costituite da: svincolo autostradale (sulla A25) per collegamento dell’Interporto alla viabilità primaria e con casello di ingresso/uscita, realizzazione di magazzini modulari, denominati “M” in ambito di area intermodale, seconda piattaforma intermodale, magazzini (con superficie coperta di circa 30.000 mq) in area monomodale autoportuale, banchini coperte sui magazzini, denominati “T1, T2 e T3”, del tipo ferro-gomma e gomma-gomma, relativi piazzali, piazzali containers, palazzina direzionale (con superficie coperta di circa 2.560 mq), opere a verde, ecc. Importo: M€ 85 (fonte finanziaria: Fondi comunitari di cui al DocUP Abruzzo 2000/2006 e risorse private). Importo: 74 milioni di euro di cui 52 milioni da fondi regionali e 22 milioni dai privati. Marzo 2011. Firmata la convenzione tra Regione Abruzzo e Strada dei Parchi per la realizzazione di uno svincolo viario e di un casello di autostradale sulla A 25 Pescara-Torano, all'altezza dell\'Interporto d\'Abruzzo, nel comune di Manoppello. Costo: 8 milioni di euro circa a totale carico della Regione. Fonte: Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 3 marzo 2011 Novembre 2011. Lavori urbanizzazione all\'interno dell\'Interporto: Importo 1,3 milioni di euro. I finanziamenti potrebbero essere oggetto di variazioni. (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 10 novembre 2011). Comuni interessati all’intervento Chieti (CH), Manoppello (PE), Pescara (PE) Province di appartenenza

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Chieti, Pescara Infrastrutture interessate - SS 5 Tiburtina - Linea FS Pescara-Roma - Interporto d’Abruzzo

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 4433 Unioncamere Abruzzo

Intervento: Raddoppio Linea FS Adriatica Bologna-Bari Obiettivo Aumento della capacità e velocizzazione della linea, riduzione dei tempi di percorrenza, eliminando tratti a binario unico, aumento della qualità e affidabilità degli impianti (rinnovo della linea a trazione elettrica, sottostazioni elettriche e impianti di sicurezza), realizzazione delle varianti di tracciato in sostituzione dei tratti di linea costiera, soggetti a interruzioni e a onerosi interventi di manutenzione, a seguito delle mareggiate e miglioramento degli standard delle stazioni. Descrizione Per quanto riguarda la Regione Abruzzo, tra gli interventi completati nel corso del 2005 sono significativi i raddoppi di binario sulla linea adriatica nei tratti Casalbordino-Ortona e Vasto San Salvo-Porto di Vasto. Allo stato attuale si sta per avviare, invece, il completamento del raddoppio a nord di Ortona, attraverso la costruzione di una galleria a semplice binario di circa 500 metri, la cui fine dei lavori è prevista per il 2010, pari ad un investimento di 14 milioni di euro. La realizzazione della galleria consentirà di completare l'ultimo lotto della tratta di ammodernamento della direttrice adriatica, che a nord dell'ingresso della stazione di Ortona ha impedito il normale prolungamento delle rotaie, su ambo i sensi di marcia dei treni, a causa di una strozzatura. Le fasi di realizzazione della nuova galleria, che affiancherà lato monte quella già esistente, dovranno essere monitorate e controllate da appositi organismi di vigilanza, al fine di evitare fenomeni di instabilità del terreno, con sistemi di consolidamento del Colle, volti alla protezione di tutte le sovrastrutture presenti, pubbliche e private. Rilevanza geografica Internazionale Documentazione tecnica La Direttrice Adriatica ha una grande valenza internazionale: la Direttiva comunitaria n.12/2001 la colloca all'interno della rete TERFN (Trans European Railway Freight Network) e individua, in tale infrastruttura e nei suoi collegamenti trasversali, che la congiungono ai porti del basso Tirreno e dello Ionio, l'asse fondamentale del trasporto ferroviario intermodale tra il Mezzogiorno d'Italia e l'Europa. Questo anche in considerazione dei porti del Sud Italia, come ingresso dei traffici da e per il Mediterraneo e il Sud-Est asiatico. L'intervento è inserito tra "le opere in corso" nel Contratto di Programma RFI 2007-2011 Stato di avanzamento Definitivo - Raddoppio linea FS adriatica tratto Casalbordino-Ortona: intervento ultimato nel 2005 per un importo di 171 milioni di euro - Raddoppio linea FS adriatica tratto Vasto San Salvo-Porto di Vasto: intervento ultimato nel 2005 per un importo di 220,5 milioni di euro - Adeguamento delle gallerie Castello e Cimitero a nord di Ortona Completamento realizzazione intervento 2014 (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" il secondo l\'atto aggiuntivo all\'Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Abruzzo, firmato il 16 aprile 2013). Dicembre 2013: Il progetto risulta inattivo - Realizzazione terzo binario tra le stazioni di Pescara Centrale e Porta Nuova Completamento realizzazione intervento: 2014 (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" il secondo atto aggiuntivo all\'Intesa generale quadro tra Governo e Regione Abruzzo firmato il 16 aprile 2013). Dicembre 2013: Il progetto risulta inattivo Finanziamento - Adeguamento delle gallerie Castello e Cimitero a nord di Ortona

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Costo: 30 milioni di euro (Vedere nella voce \"foto e allegati\" il secondo atto aggiuntivo all\'Intesa generale quadro) firmato il 16 aprile 2013 tra Governo e Regione Abruzzo. - Realizzazione terzo binario tra le stazioni di Pescara centrale e Porta nuova. Costo: 17 milioni di euro (Vedere nella voce \"foto e allegati\" il secondo atto aggiuntivo all\'Intesa generale quadro) firmato il 16 aprile 2013 tra Governo e Regione Abruzzo. Ottobre 2013. Nella legge di stabilita', approvata dal Consiglio dei ministri, è previsto il finanziamento di 400 milioni di euro per avviare una prima fase del programma di velocizzazione delle Ferrovie sulla dorsale Adriatica. (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 16 ottobre 2013) Comuni interessati all’intervento Casalbordino (CH), Ortona (CH), San Salvo (CH), Vasto (CH) Province di appartenenza Chieti Infrastrutture interessate - Linea FS Giulianova-Teramo - Linea FS Bologna-Bari: tratta abruzzese Martinsicuro (TE) – San Salvo (CH) - Distretto industriale Vibrata-Tordino-Vomano

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Intervento: Progetto Teramo mare Obiettivo Variante tramite realizzazione di una superstrada, alla SS80 che collega la città di Teramo dal versante interno alla costa, nelle rispettive uscite di Giulianova e Roseto, articolata nei seguenti lotti di progettazione: - Lotto 0: variante Madonna della Cona-Località Cartecchio, articolato nei tratti Teramo centro-Teramo ovest A 24 e Teramo centro- variante Madonna della Cona; - Lotto 1: Località Cartecchio-S. Nicolò a Tordino; - Lotto 2: S. Nicolò a Tordino-Bellante; - Lotto 3: Bellante-Mosciano S. Angelo; - Lotto 4: Mosciano-SS16 con rispettive uscite a Giulianova e Roseto. Descrizione Il Lotto Zero, costituisce un’alternativa alla congestione del traffico nel centro della città di Teramo, tramite una variante alla SS 80, che dalla Località Madonna della Cona si ricongiunge a Cartecchio, quale punto di imbocco della A 24 Roma-L’Aquila-Teramo e della superstrada Racc. SS 80 direzione A 14. Il primo tratto, pari ad una lunghezza di 2,7 Km., compreso tra lo svincolo di Teramo centro e Teramo ovest A 24 - A14, inaugurato il 24 marzo 2011, è costituito da 5 gallerie, di cui quattro monodirezionali e una bidirezionale, più due viadotti. Per maggiori informazioni vedere nella voce “Foto e Allegati” il file “dati dell’opera”. Il secondo tratto, in fase di realizzazione, compreso tra lo svincolo di Teramo centro e la variante di Madonna della Cona, darà un assetto definitivo al decongestionamento del traffico dalla parte interna della città di Teramo (Monti della Laga), verso la costa in direzione Giulianova. I problemi riscontrati sul secondo tratto del lotto zero, relativi alla zona archeologica della Cona, sono stati risolti con lo spostamento della strada, situata sugli scavi, per la quale l'Anas ha stanziato 900mila euro. per il secondo tratto sono stati investiti 5 milioni di euro. Riguardo ai lotti 1, 2 e 3 Racc. SS 80, risultano tutti ultimati e costituiscono il collegamento tra il Lotto Zero (bivio di Cartecchio A 24) e il lotto 4, quest'ultimo in fase di realizzazione (Mosciano S. Angelo SS 16, con rispettive uscite Giulianova e Roseto). Il lotto 4, pari ad una lunghezza di 6 Km., costituisce il completamento del collegamento tra Teramo e Giulianova, dotato di progettazione preliminare e in attesa di valutazioni del Cipe per la stesura definitiva. Rilevanza geografica Provincia di Teramo Documentazione tecnica Intesa Generale Quadro tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione Abruzzo del 20 dicembre 2002, nell'ambito della quale la Regione Abruzzo rientra nel progetto di Corridoio Plurimodale Adriatico, che interessa il completamento degli assi di connessione tra costa e zone interne a carattere interregionale, tramite il completamento della variante SS 80 tra Teramo e Giulianova (Teramo Mare). L'Accordo tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'ANAS del 30 luglio 2004, ha comportato la valutazione delle modalità circa l'inserimento delle grandi opere nel Programma Pluriennale dell'Anas 2003-2012. Nell'accordo sottoscritto il 30 gennaio 2007 tra il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Abruzzo l'intervento è proposto al finanziamento nel Programma Nazionale per il Mezzogiorno 2007-2013. L'intervento è inoltre inserito nel Piano Anas 2007-2011 Nella ridefinizione e rielaborazione del PRIT Report. 5 è compreso l'intervento del Lotto 4 Mosciano S. Angelo SS16 Giulianova, inserito nella Legge Obiettivo, per un importo pari a 44 milioni di euro su complessivi 64 milioni, come da Atto Aggiuntivo all’Intesa Quadro tra

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Governo e Regione Abruzzo del 28 maggio 2009. Stato di avanzamento Preliminare - Lotto 0: variante Madonna della Cona – Località Cartecchio 1° tratto: svincolo tra Teramo centro e Teramo ovest A 24 (Roma – L’Aquila – Teramo) Località Cartecchio, inaugurato il 24 marzo 2011. Per le precedenti annualità consultare la voce “aggiornamento schede” nella home page del sito web. 2° tratto: svincolo tra Teramo centro e variante Madonna della Cona, inaugurato il 29 ottobre 2013 - Lotto 1: Località Cartecchio-S. Nicolò a Tordino ultimato nel 1989; - Lotto 2: S. Nicolò a Tordino-Bellante. Intervento ultimato ad agosto 2006; - Lotto 3: Bellante-Mosciano S. Angelo, opera cantierata, ultimata il 21 dicembre 2006. - Lotto 4: Mosciano-SS16 con rispettive uscite a Giulianova e Roseto. Intervento inattivo dotato di progettazione preliminare, inserito nell’Atto integrativo all’Accordo di Programma Quadro tra Governo e Regione Abruzzo del 28 maggio 2009, per un importo pari a 64 milioni di euro. Realizzazione svincolo Gammarana lotto zero: inizio lavori previsto per la fine del 2013 (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 29 maggio 2013). Dicembre 2013. I lavori non risultano avviati Finanziamento Importo complessivo dell’opera: 36 milioni di euro (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" il file \"dati dell\'opera\") Secondo tratto Teramo centro - variante Madonna della Cona. Consegna all\'impresa: 28/5/2012 Importo lavori principali: 3.745.073,45 Importo totale: 5.675.825,41 Impresa esecutrice: MAR APPALTI S.R.L. Fonte: www.stradeanas.it/lavori) Lotto 4: Mosciano – SS 16 con rispettive uscite Giulianova-Roseto Importo 64 milioni di euro Fonte: - Atto Aggiuntivo Intesa Quadro tra Governo e Regione Abruzzo del 28 maggio 2009 (Vedere il documento nella voce (\"Foto e allegati”). Realizzazione svincolo Gammarana lotto zero: 900 mila euro relativi anche al completamento della pista ciclabile e della stazione, rientranti nel Masterplan della Gammarana (Vedere nella voce “Foto e allegati” la news del 29 maggio 2013). Comuni interessati all’intervento Bellante (TE), Canzano (TE), Giulianova (TE), Teramo (TE), mosciano Sant’Angelo (TE), Roseto degli Abruzzi (TE). Province di appartenenza Teramo Infrastrutture interessate - SS 80 Gran Sasso d’Italia - SS 16 Adriatica - Distretto industriale Vibrata-Tordino-Vomano - A-24 Roma-L’Aquila-Teramo - A-14 Bologna-Taranto

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Intervento: Consolidamento della SS 5 Tiburtina Obiettivo Sistemazione della strada soggetta a pericolosità del manto roccioso, nei rispettivi comprensori della Valle Peligna e della Valle Subequana, attraversati dalle rispettive SS 5 e SS 261. Descrizione Sul comprensorio della Valle Subequana, che a Molina Aterno, segna il punto di incontro tra la SS 5 e la SS 261, sono previste una serie di azioni finalizzate al consolidamento del manto roccioso di Mulino S. Antonio e alla realizzazione di una galleria artificiale di 300 metri. A causa della continua caduta massi nel tratto delle Gole di San Venanzio, sono stati effettuati a novembre 2007 interventi di prima urgenza, pari a 2 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza. Le future azioni, saranno invece indirizzate alla definizione di un progetto più ampio, relativo alla costruzione di un'altra galleria che colleghi Castel di Ieri a Raiano, pari ad una lunghezza di 4 chilometri. Rilevanza geografica Province di Pescara e L’Aquila Documentazione tecnica Il 6 giugno 2007 è stata sottoscritta la convenzione tra la Regione Abruzzo e la provincia di Pescara Marzo 2008. In un incontro tra i sindaci della Valle Subequana e il Comitato "Pro Valle Subequana", al fine di fronteggiare la caduta massi nel tratto della SS 5 che collega la Valle Subequana alla Valle Peligna, sono stati stanziati 1 milione di euro per la costruzione di una galleria artificiale. Sarà inoltre previsto un altro progetto relativo alla realizzazione di un'ulteriore galleria che da Castel di Ieri esca a Raiano. Aprile 2008. E' stato costituito con delibera di Giunta un gruppo di lavoro nell'ambito della Comunità montana Sirentina, per la realizzazione di una galleria artificiale lungo la SS 5 in località Mulino di S. Antonio. Maggio 2008. Confermati dal Comitato Pro valle Subequana i termini di ultimazione lavori per la realizzazione della galleria in località Mulino S. Antonio, relativi a giugno 2008. Ottobre 2008. I termini di ultimazione relativi alla galleria paramassi, risultano prorogati per gli attesi rilievi geologici e le perizie, in quanto si teme che si tratti di un punto delicato della roccia che costeggia la carreggiata. Stato di avanzamento Esecutivo Progetto esecutivo Agosto 2013. Consegnati all’impresa i lavori per la realizzazione delle reti paramassi, con ultimazione prevista per il 27/7/2014 (web: www.stradeanas.it/lavori) Finanziamento Importo complessivo del progetto: 70 milioni di euro, come dall’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Abruzzo, sottoscritta il 28 maggio 2009 (Vedere nella voce “Foto e allegati” la versione integrale del documento) Rilevamenti Anas: Importo lavori principali: euro 3.684.251,06 Importo totale: 4.282.192,82 Impresa esecutrice: CO.GE.PRI. SRL (web: www.stradeanas.it/lavori) Comuni interessati all’intervento Bussi sul Tirino (Pescara) Castel di ieri (L'Aquila) Castiglione a Casauria (Pescara) L’Aquila (L'Aquila)

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Molina Aterno (L'Aquila) Popoli (Pescara) Raiano (L'Aquila) Sulmona (L'Aquila) Province di appartenenza L’Aquila e Pescara Infrastrutture interessate - SS 5 Tiburtina - SS 17 Appulo Sannitica - SS 153 Valle del Tirino - A 25 Torano-Pescara

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Intervento: Adeguamento variante sud alle SS 17 e 80 Obiettivo La finalità dell'intervento è quella di decongestionare l'attuale intersezione a raso tra la strada SS 17 e la provinciale ex 17 ter, caratterizzata da elevati flussi veicolari provenienti dall'A 24 Roma-L'Aquila-Teramo e da L'Aquila in direzione Pescara. Descrizione Per la realizzazione dell'adeguamento della variante sud sono previste una serie di opere quali strade e rotatorie, che consentono di accedere internamente alla zona industriale per ricongiungersi alla SS 17. Tra queste rientrano il collegamento tra il secondo lotto di variante a Bazzano e la SS 17, quello tra la SS 17 e Sassa e i lavori di adeguamento della Mausonia, sia in prossimità di L'Aquila che allo svincolo di Bazzano. Sulla zona industriale situata nel versante sud aquilano, si dovrà realizzare uno svincolo che dalla superstrada SS 17 ter porterà alla Mausonia, aggirando l'abitato di Bazzano. Allo svincolo dovrebbe seguire una strada che da Bazzano, passando dietro Onna, andrebbe a congiungersi con la SS 17 tra San Gregorio e San Pio delle Camere. Si tratta, più precisamente, di un'asta di collegamento della SS 17 con il tratto terminale della Strada Consortile "Mausonia", il cui tracciato viene a coincidere con la futura Variante sud di L'Aquila sulla SS 17 ter, con relative rampe. L'asta di collegamento con la Mausonia, sarà lunga 12 m., con carreggiata di m. 7,50 e banchine laterali di m. 1,50, oltre ai cigli erbosi larghi m. 075. Sono previsti circa 100 m. di gallerie ed un viadotto, oltre a svariate opere d'arte, tre cui una per l'attraversamento del Torrente "Vera". Rilevanza geografica Strategica/Legge Obiettivo/Corridoio Adriatico interno. Documentazione tecnica L'intervento rientra nella Legge Obiettivo delle grandi opere ed è inserito nel Programma Triennale Anas 2003-2005. Nel mese di luglio del 2007 nella conferenza nazionale sulle infrastrutture sono stati reperiti alcuni finanziamenti inseriti nel Dpef, le cui somme riguardano alcune opere come la SS 17 ter, la SS 584, la SS 260 e la SS 17. Nel mese di ottobre 2007 è stata fissata la futura riunione del Cipe, prevista per il mese di novembre 2007, nella quale sarà coperto il progetto esecutivo della variante sud SS 17, per un importo di circa 10 milioni e 800 mila euro. La riunione svoltasi il 21 novembre del 2007 ha portato la conferma dello stanziamento di 10 milioni e 800 mila euro da parte del Ministero delle infrastrutture per la realizzazione dello svincolo di Bazzano tra la SS 17 ter e la Mausonia. Luglio 2008. Sottoscrizione della Convenzione tra Regione Abruzzo, Provincia di L'Aquila e Anas per la progettazione esecutiva, appalto e messa in esercizio del raccordo tra la Strada Consortile Mausonia e la SS 17 ter - lotto 2. Settembre 2008. L'Anas ha ha aggiudicato in via definitiva l'appalto per i lavori di costruzione sullo svincolo di Bazzano della variante sud di L'Aquila al Raggruppamento LIS S.r.l. - Marietta S.p.A. per un importo di 14 milioni di euro. Il viadotto di Bazzano presenta una lunghezza complessiva di 670 metri oltre le rampe, e due gallerie artificiali della lunghezza complessiva di 100 metri. In seguito ai danni arrecati dal sisma dell'aprile 2009, che ha colpito la provincia di L'Aquila è stato sottoscritto l'Atto Aggiuntivo all'Intesa Quadro del 28 maggio 2009 che prevede per la variante sud uno stanziamento pari a 40 milioni di euro. Sulla base di tale finanziamento, l'elaborazione del nuovo PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti Regione Abruzzo), presenta la suddivisione dei seguenti lotti di variante nella zona industriale Pile-Bazzano, fino a

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San Gregorio. Giugno 2009. Sottoscrizione del Contratto di Programma 2009 tra Ministero delle Infrastrutture e Anas SpA per il Piano di investimenti 2009. Vedere nella voce "Foto e Allegati" il Contratto di programma. Stato di avanzamento Esecutivo - Raccordo tra la SC Mausonia e la SS 17 ter, lotto 1, svincolo Bazzano/progetto esecutivo/Delibera Cipe n. 35/2005 Settembre 2008. Aggiudicato dall\'Anas l\'appalto in via definitiva al Raggruppamento Lis S.r.l. - Marietta SpA. Inizio lavori: autunno 2008, con durata di 22 mesi come stabilito da contratto; Novembre 2013. I rilevamenti effettuati dall\'Anas mostrano un avanzamento lavori pari al 74,39%, con ultimazione lavori prevista per l'1-12-2014 (Fonte: www.stradeanas.it/lavori). Finanziamento VARIANTE DI L`AQUILA - 2? LOTTO - RACCORDO TRA LA STRADA CONSORTILE MAUSONIA E LA S.S. 17 TER Importo lavori principali: 14.829.592,76 Importo totale: 17.292.567,73 Impresa esecutrice ATI LIS SRL-MARIETTA SPA Fonte: www.stradeanas.it/lavori Comuni interessati all’intervento Fossa (AQ), Ocre (AQ), San Pio delle Camere (AQ) Province di appartenenza L’Aquila Infrastrutture interessate - SS 80 del Gran Sasso d’Italia - SS 684 Tangenziale sud di L‘Aquila - SS 17 Appulo Sannitica

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Intervento: Lavori di miglioramento della SS 81 Obiettivo Adeguamento ed ammodernamento di quei tratti della SS 81, che si presentano inadeguati per essere integrati a quelli di nuova realizzazione della Pedemontana Abruzzo-Marche. Descrizione Le singole azioni di intervento sono localizzate nella Provincia di Teramo, nel tratto della SS 81 compreso tra la Frazione di Villa Lempa (Confine Provincia di Teramo) e la variante SS 80 in Località Contrada La Cona (Città di Teramo). A tale scopo, verranno realizzate le seguenti opere: adeguamento del ponte Vezzola; realizzazione di una rotonda all'incrocio tra la SS 81 e le strade che conducono da una parte a Castagneto, dall'altra a Scapriano; nuova pavimentazione e marciapiedi a Piano della Lenta. Rilevanza geografica Regioni Abruzzo, Marche e Molise Documentazione tecnica L’intervento, inserito nell’itinerario Dorsale collinare “Pedemontana Abruzzo-Marche” come intervento strategico di preminente interesse nazionale definito con Delibera Cipe del 21/12/2001 di cui alla legge 443/01 (L. Obiettivo), riguarda l’ammodernamento della SS 81 “Piceno Aprutina” con interventi in sede e in variante nel tratto compreso tra l’abitato di Villa Lempa (confine provincia di Teramo) prog.km.ca 13+900 e la Variante alla SS 80 (Contrada La Cona) prog.km.ca 33+300, limitatamente alle opere stralciate dall’appalto del 2008. Per i lavori in oggetto il Compartimento dispone di un progetto definitivo per appalto integrato aggiornato. Tali interventi stralciati risultano definiti a livello progettuale e dotati dei necessari pareri e autorizzazioni per consentirne la immediata realizzazione. Stato di avanzamento Definitivo Nella Conferenza dei servizi tenutasi nel dicembre 2007 venivano confermati i finanziamenti del Governo relativi al tratto Teramo-Villa Lempa della SS 81 pari a 19 milioni di euro, inseriti nel Piano investimenti Anas 2007-2011. Il 7 novembre 2008 veniva pubblicato il bando di gara dall'Anas relativo ai lavori di ammodernamento della SS 81 nel tratto Villa Lempa-Contrada La Cona. Allo stato attuale gli aggiornamenti effettuati dall'Anas, nel mese di novembre 2013, mostrano un avanzamento lavori pari al 47,60%, con ultimazione prevista per l\'1/12/2014 (Fonte: www.stradeanas.it/Lavori). Finanziamento Importo complessivo: 19 milioni di euro (Piano Anas 2007-2011 - Vedere nella voce \"Foto e allegati\") Costo attuale dell\'opera: 7milioni di euro (Atto aggiuntivo all\'Intesa generale Quadro del 28 maggio 2009 - Vedere nella voce \"Foto e allegati\".) Aggiornamenti Anas novembre 2013: Consegna all\'impresa: 22/8/2011 Importo lavori principali: 13.845.865,37 euro Importo totale: 16.739.255,36 Impresa esecutrice: CO.E.STRA S.P.A. (T.E.C.N.I.C. S.P.A.) www.stradeanas.it/lavori Comuni interessati all’intervento Bucchianico (CH), Castiglione Messer Raimondo (TE), Castilenti (TE), Chieti (CH), Fara San Martino (CH), Guardiagrele (CH), Ripa Teatina (CH), San Martino sulla Marrucina (CH), Teramo (TE), Ascoli Piceno (AP). Province di appartenenza Chieti, Pescara, Teramo Infrastrutture interessate

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- SS 81 Piceno Aprutina - SS 652 Fondovalle Sangro - SS 649 Fondovalle Alento - Pedemontana Abruzzo-Marche - Distretto industriale Vibrata-Tordino-Vomano

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RAPPORTO 2013 DELL'OSSERVTORIO TRAIL ABRUZZO CON FOCUS SULLE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO DEL CENTRO SERVIZI MERCATO ORTOFRUTTICOLO " LA VALLE DELLA PESCARA" . Marzo 2014 5533 Unioncamere Abruzzo

Intervento: Variante generale di tracciato SS 16 Obiettivo Decongestionamento del traffico sulla SS 16, tramite realizzazione di varianti localizzate in tutto il versante costiero, per l’intera tratta abruzzese, compresa tra Ponte Tronto (TE) e San Salvo (CH). Connessione con altri interventi transcollinari, localizzati tra il versante interno e la costa adriatica. Descrizione Singole azioni di intervento, relative alla messa in sicurezza, raddoppi, revisioni di tracciato, rotatorie e viadotti sulla SS 16, nelle rispettive Province di Teramo, Pescara e Chieti, tramite unificazione di alcune varianti, già aperte al traffico, con quelle di nuova realizzazione. Le Province di Teramo e Pescara, saranno interessate ai futuri interventi di collegamento tra Montesilvano (PE) e Silvi Marina (TE). Il progetto in esame, costituisce il proseguimento del tratto già realizzato Pescara – Montesilvano sud (Località Santa Filomena) e consentirà il collegamento tra i Comuni Montesilvano, Città S. Angelo e Silvi Marina. L’altro tratto di variante in esercizio è compreso tra la A 14/Pescara sud e la Località Foro dell’Alento nel comune di Francavilla (CH). Su quest’ultimo sono previste varianti di prosecuzione, da Pescara a Silvi Marina nord e da Francavilla Foro dell’Alento a sud di Ortona. A completare l’assetto di nuove varianti di tracciato, sulla costa adriatica è il collegamento tra Ortona e i confini con il Molise, sulla base di un vecchio progetto della Provincia di Chieti, che parte dal casello A 14 uscita Vasto nord fino a San Salvo (CH). Al progetto generale di variante della SS 16 è correlato un altro intervento localizzato nel versante interno, nella Provincia di Pescara, tra la SS 81 nei pressi di Penne e la SS 16 bis Vestina a Montesilvano, denominato “Variante SS 81 Mare – Monti di Penne”. Il progetto in esame, trae la sua importanza per la presenza di aree industriali localizz ate lungo la Valle del Tavo sulla SS 151, che necessitano di collegamenti con il versante costiero. I Comuni interessati al progetto, saranno quelli di Penne, Montesilvano, Collecorvino, Moscufo, Loreto Aprutino e Cappelle sul Tavo. Infine, si aggiungono interventi relativi a rotatorie, consolidamenti di viadotti sulla costa, che verranno a facilitare il decongestionamento del traffico lungo le varianti di nuova realizzazione. Rilevanza geografica Regione Abruzzo Documentazione tecnica In riferimento al progetto relativo al I° lotto di collegamento, Montesilvano – Città Sant’Angelo, nel mese di ottobre 2008 i Comuni di Montesilvano e Città Sant’Angelo hanno consegnato alla Provincia di Pescara lo studio definitivo, relativo alla costruzione del terzo viadotto di collegamento tra Montesilvano e il casello A 14 di Città Sant’Angelo. Sull’altra variante aperta al traffico, relativa alla circomvallazione Pescara-Francavilla/Foro dell’Alento, inaugurata nel 2007, i lavori sulla Galleria Piane effettuati a Marzo 2008 (eliminazione di allagamenti), si sono conclusi ad aprile 2008 con la riapertura dei 2 Km. di tratto tra lo svincolo Foro dell’Alento e la A 14. Sui nuovi tracciati di proseguimento, in direzione Pescara-Silvi e Francavilla-Ortona, in seguito alla riunione avutasi a febbraio 2008 tra le Amministrazioni Provinciali ed i rispettivi Comuni interessati all’intervento, è stata condivisa l’idea di inizio della progettazione, da avviare per i prossimi 3-4 mesi a decorrere da febbraio 2008. L’ultimo tratto di variante della costa adriatica riguardante il collegamento in direzione sud Ortona-Termoli, è oggetto di diverse ipotesi di tracciato, da inserire nel futuro Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT). Sulla base delle risultanze della riunione del marzo 2008 tra i Comuni di Vasto e San Salvo, è oggetto di valutazione attuale, l’ipotesi di un vecchio progetto della Provincia di Chieti, che prevede una variante di percorso dal casello autostradale A-14 Vasto nord fino a Termoli confine Molise.

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Per i collegamenti tra la costa adriatica e il versante interno, il progetto Mare Monti Penne-Montesilvano, sospeso nel 2002 è stato riavviato nel novembre del 2007, per essere nuovamente sospeso a febbraio 2008, per problemi di carattere ambientale dei lavori del I° lotto, che invadono la Riserva naturale del lago di Penne. Allo stato atttuale è in atto una revisione di progetto in seguito al sequestro del cantiere, disposto a marzo 2008 dalla Procura di Pescara. L’Anas ha confermato la volontà di voler modificare il progetto, tramite riduzione di altezza del viadotto da 60 metri originari a 34 metri e una serie di opere di mitigazione ambientale. Nell’ottobre del 2008 in una riunione svoltasi presso il Comune di Penne, circa la predisposizione di un piano di ripresa dei lavori, sono state prese in considerazione due ipotesi: quella di spostare la fascia di rispetto per togliere i vincoli ambientali o cambiare le norme del piano di assetto naturalistico. Nel mese di dicembre 2008 con pubblicazione sul B.U.R.A. della Delibera del Consiglio Comunale di Cappelle sul Tavo n. 14 del 30-7-2008 è stata disposta la ratifica dell’Accordo di Programma relativa alla variante di tracciato del progetto. (Vedi voce “Foto e allegati”) Riguardo ai collegamenti di variante, nel tratto costiero Giulianova-Tortoreto, nella Provincia di Teramo, la realizzazione della rotatoria della Bonifica del Salinello ha visto, nel mese di dicembre 2008 l'aggiudicazione della gara di appalto, in via definitiva. Per realizzare l'opera il Comune spenderà una cifra di poco superiore ai 500mila euro. Il nuovo assetto viario sarà realizzato grazie a un finanziamento regionale di un milione di euro, somma che in parte servirà anche per liquidare alcuni espropri. (Vedi articolo nella voce "foto e allegati"). Stato di avanzamento Preliminare -Variante SS 16: collegamento tra Montesilvano e Silvi Marina nord Progetto preliminare Fonte: Atto aggiuntivo all\'Intesa generale Quadro (vedere nella voce \"Foto e allegati\") - Realizzazione di tre ponti sul fiume Saline. Agosto 2013. Secondo le previsioni della Provincia di Pescara l\'inizio dei lavori è previsto per la fine di settembre (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 21 agosto 2013. Novembre 2013. Confermato dalla provincia di Pescara lo sblocco dell’iter relativo alla consegna dei lavori all’impresa per la realizzazione dei tre ponti sul Saline (vedere nella voce “foto e allegati” la news del 20 novembre 2013). - Lavori di adeguamento in variante da Francavilla sud (Foro di Ortona) alla variante di Ortona Allo stato attuale è stato redatto uno studio di fattibilità - Strada a scorrimento veloce variante SS 16 circonvallazione di Vasto-San Salvo Progetto preliminare redatto dalla Provincia di Chieti Tratte attualmente in esercizio: - Lavori di prolungamento della circonvallazione nord dalla Zona Zanni fino al cimitero di Montesilvano Colle/ I° lotto Montesilvano – Città Sant’Angelo Ottobre 2009: Lavori terminati il 20 ottobre 2009 con la realizzazione di una carreggiata a senso unico (vedere news del 20 ottobre 2009 nella voce \"Foto e allegati\"). - Realizzazione di un nuovo svincolo alla variante in località Via Tirino, aperto al traffico in data 27 novembre 2012 (Vedere nella voce \"Foto e Allegati\" la news del 28 novembre 2012) - Realizzazione del ponte SS 16 sul fiume Tronto a ottobre 2011, nel Comune di Martinsicuro ai confini con la Regione Marche (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 25 ottobre 2011). Variante SS 16/Pescara A 14 – Francavilla/Foro dell’Alento, inaugurata a marzo del 2007 INTERVENTI DI COLLEGAMENTO SUL VERSANTE INTERNO TRA LA VARIANTE SS 81/PENNE (PE) – E LA VARIANTE SS 16 BIS VESTINA/MONTESILVANO (PE) Tratta di nuova realizzazione suddivisa in 2 lotti di progettazione: - I° lotto: Contrada Blanzano (Comune di Penne) – Contrada Passo Cordone (Comune di Loreto

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Aprutino) Progetto esecutivo Opera sospesa dal 2002, riavviata a novembre 2007 e sospesa nuovamente a febbraio 2008 - II° lotto: Contrada Passo Cordone (Comune di Loreto Aprutino) – Montesilvano (Comune di Pescara). Progetto preliminare Finanziamento - Realizzazione di un nuovo svincolo alla variante in Località Via Tirino. Tratta aperta al traffico il 27 novembre 2012 (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 28 novembre 2012). Importo lavori principali: 2.705.578,92 Importo totale: 4.218.438,00 Impresa esecutrice: CO.GE.SUD. S.r.l. Fonte: www.stradeanas.it - Variante SS 16: collegamento tra Montesilvano (PE) e Silvi Marina nord (TE) Costo totale: 250 milioni di euro Fonte: Atto aggiuntivo all\'Intesa generale quadro (Vedi voce “Foto e allegati”) - Lavori di costruzione della variante agli abitati di Montesilvano e Città S. Angelo – 1° lotto bis – 1° stralcio carreggiata nord Importo netto IVA + spese generali: 39.127.930 euro Finanziamenti attuali: 15.813.000 Fabbisogno Anas: 23.314.930 euro Fonte: Piano investimenti Anas 2007-2011 (Vedi voce “Foto e allegati”) Costo complessivo: 78 milioni di euro Limitazione costo: 39.128.000 euro, di cui 15.813.000 euro finanziati da parte della Provincia di Pescara relativi al 1° lotto Montesilvano – Svincolo Città S. Angelo Fonte: Master plan 2008 (Vedi voce “Foto e Allegati”) - Realizzazione ponte SS 16 sul fiume Tronto, inaugurato nel mese di ottobre 2011, per un importo di 9,3 milioni di euro (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 25 ottobre 2011). - Lavori di realizzazione di tre nuovi ponti sul fiume Saline: Importo: 15,8 milioni di euro stanziati dal Cipe (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" la news del 21 agosto 2013; - Strada a scorrimento veloce variante SS 16 circonvallazione di Vasto-San Salvo Importo complessivo: 110 milioni di euro Fonte: - Atto aggiuntivo all\'Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Abruzzo del 28 maggio 2009 (Vedere nella voce \"Foto e allegati\") - Lavori di adeguamento in variante da Francavilla sud (Foro di Ortona)alla variante di Ortona. Costo stimato: 250 milioni di euro (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" Atto aggiuntivo all\'Intesa generale quadro). - Lavori di adeguamento plano altimetrico del tratto fra Contrada Planzano in Comune di Penne e Contrada Passo Cordone in Comune di Loreto Aprutino - 1 Lotto funzionale Importo lavori principali: 17,8 milioni di euro Importo totale lavori: 22.704.499,79 milioni di euro Progetto sospeso da febbraio 2008 Comuni interessati all’intervento Cappelle sul tavo (Pescara) Chieti (Chieti) Città Sant’Angelo (Pescara) Collecorvino (Pescara) Francavilla al mare (Chieti) Giulianova (Teramo)

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Loreto Aprutino (Pescara) Montesilvano (Pescara) Moscufo (Pescara) Ortona (Chieti) Penne (Pescara) Pescara (Pescara) San Salvo (Chieti) Silvi (Teramo) Tortoreto (Teramo) Vasto (Chieti) Fuori Regione: San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) Province di appartenenza Chieti, Pescara, Teramo Infrastrutture interessate - SS 81 Piceno Aprutina - SS 16 Adriatica - SS 151 Valle del Tavo - R.A. Chieti-Pescara - A 25 Torano-Pescara

Intervento: Lavori di costruzione tratto Gamberale-Civitaluparella SS 652 Obiettivo L'obiettivo dell'intervento è quello di facilitare i collegamenti tra l'Abruzzo e il Molise, nelle rispettive aree interne, apportando modifiche nelle varianti di tracciato dei percorsi montani, caratterizzati dalla tortuosità delle diverse strade di allaccio, compresa la tratta in questione. Il completamento della tratta Gamberale-Civitaluparella è essenziale per l'attività industriale nella Valle del Sangro. Descrizione Il progetto risulta di primaria e strategica importanza per lo sviluppo economico delle aree interne del Molise e della Vallata del Sangro, dove sono attive industrie con un alto livello occupazionale. Il ripristino del tratto mancante, nell’abitato di Quadri, consentirà di abbreviare i tempi di transito dei mezzi pesanti che trasportano merci tra le aree industriali della Val di Sangro in direzione Napoli e l’intero bacino tirreno. E' stata prevista la realizzazione di diverse opere, tra le quali: ricostruzione della carreggiata a due corsie, realizzazione del viadotto Sangro e della Galleria San Marco. Rilevanza geografica Strategica - Regioni Abruzzo e Marche Documentazione tecnica Intesa generale Quadro del 20 dicembre 2002 tra il Governo e la Regione Abruzzo. Legge Obiettivo del Programma infrastrutture strategiche. La Regione Abruzzo rientra nel Progetto di Corridoio Adriatico con riferimento alla realizzazione della Pedemontana Abruzzo Marche per quanto concerne la tratta San Martino sulla Marrucina – innesto con la S.S. 652, nello svincolo tra la strada a scorrimento veloce (SSV) ex Casmez e la SSV Fondovalle Alento, e per il completamento della S.S. 652 “Fondo Valle Sangro”, con la tratta Stazione di Civitaluparella – Gamberale ed il ripristino del viadotto “Barche”. Nell'accordo sottoscritto il 30 gennaio 2007 tra il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Abruzzo l'intervento è proposto al finanziamento nel Programma Nazionale per il Mezzogiorno 2007-2013, limitatamente a 61,10 milioni di euro. L'intervento è stato inserito nel Piano Anas 2007-2011, ed in quello del 2008. Il 30 giugno del 2009 è stato sottoscritto il Contratto di Programma tra Ministero delle Infrastrutture a Anas SpA, per il Piano di Investimenti 2009.

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La recente programmazione per il completamento della Fondovalle Sangro è riportata nell'Atto Aggiuntivo all'Intesa Quadro tra il Governo e la Regione Abruzzo del 28 maggio 2009, dove è previsto un importo complessivo del progetto pari a 160 milioni di euro. Stato di avanzamento Definitivo L\'intervento è dotato di progettazione definitiva per appalto integrato in fase di aggiornamento, il cui termine di ultimazione è previsto per il 2016, come riportato nell\'Atto Aggiuntivo all\'Intesa Generale Quadro del 28 maggio 2009 (Vedere nella voce \"Foto e allegati\"). Novembre 2013. Lo stato dei lavori secondo i dati Anas, mostra un avanzamento pari all\' 88,41%, i cui termini di ultimazione sono previsti per l\'1/12/2013 (Fonte: www.stradeanas.it/Lavori). Finanziamento - Lavori di costruzione del tratto compreso tra Gamberale e la variante di Quadri - 2° lotto - 2° stralcio - 2° tratto Importo complessivo: 160 milioni di euro (Vedere nella voce \"Foto e allegati\" Atto Aggiuntivo all\'Intesa Quadro). Aggiornamenti Anas novembre 2013: Importo lavori principali: 36.232.008,80 Importo totale: 39.350.588,17 Impresa esecutrice: TECNIS SPA \"COGIP SRL - ING PAVESI SPA (Fonte: www.stradeanas.it/lavori) Comuni interessati all’intervento Civitaluparella (CH), Gamberale (CH), Quadri (CH), San Martino sulla Marrucina (CH), Chieti (CH) Province di appartenenza Chieti Infrastrutture interessate - SS 652 Fondovalle Sangro - SS 81 Piceno Aprutina - SS 649 Fondovalle Alento

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ALLEGATO 2 – La Macroregione Adriatico Ionica

Già da alcuni anni la UE ha avviato il processo per la creazione delle macroregioni, strutture cooperative transnazionali che rappresentano il primo passo per la realizzazione di un’Europa unita a livello politico, in quanto superano la divisione tra Stati e spostano l’attenzione strategica sulle realtà geografiche che condividono cultura e interessi socioeconomici.

L’istituzione di una macroregione tende a creare uno spazio comune d’azione in cui realizzare uno stadio più avanzato di integrazione politica ed economica dei Paesi aderenti, al fine di individuare ed attivare strategie di sviluppo rientranti nell’obiettivo della coesione territoriale previsto nel Trattato di Lisbona.

In sostanza la macroregione costituisce, a livello comunitario, una modalità innovativa di cooperazione territoriale a livello interregionale e transnazionale capace di rafforzare il coordinamento delle azioni politiche in diversi settori, razionalizzando l'utilizzo delle risorse finanziarie, valorizzando il ruolo degli enti regionali e locali, coinvolgendo le organizzazioni della società civile, incentivando l'adesione e la partecipazione di paesi candidati o potenzialmente candidabili all'ingresso nella UE.

C’è consenso unanime sull’opportunità di procedere verso la costituzione delle “macroregioni europee” (euro-regioni) per il raggiungimento degli obiettivi generali della missione stessa dell’Europa unita: lo sviluppo sostenibile fondato sulla coesione territoriale e socioeconomica.

Il processo è stato avviato ormai da tempo ed è recentemente entrato nella sua fase operativa attraverso le esperienze in corso relative alle procedure di costituzione delle Macroregioni del Mar Baltico e del Danubio.

Anche l’Italia ha più volte ufficialmente sancito la sua volontà di adesione al percorso strategico proponendo il riconoscimento di una Macroregione Adriatico-Ionica, con la Dichiarazione di Ancona (5 maggio 2010), con la Dichiarazione di Bruxelles (23 maggio 2011), con l’Ordine del Giorno della Conferenza delle Regioni (23 giugno 2011), con il Parere del Comitato delle Regioni (11 ottobre 2011), con il voto del Senato su sette specifiche mozioni (11 gennaio 2012), ma anche con altre iniziative di vario tipo sia politiche che tecniche (Iniziativa Adriatico Ionica, Associazione Euroregione Adriatica, Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, Forum delle CCIAA dell’Adriatico e dello Ionio, Rete Virtuale ADRION, ecc.).

La Macroregione Adriatico Ionica, la terza individuata in ambito UE dopo quelle Baltica e Danubiana, interviene su un’area da secoli attraversata da frontiere continentali politiche, culturali, religiose e socio-economiche, il cui avvicinamento e il coinvolgimento delle sue diverse realtà in azioni di interesse comune può esaltare il meglio dell’esperienza comunitaria come fattore di pace e progresso.

La costruzione della Macroregione Adriatico Ionica rappresenta l’apertura di un bacino di interscambio che può contribuire ad un migliore equilibrio della stessa Unione Europea, mettendo in gioco le componenti balcaniche e mediterranee, temperando così l’eccessiva polarizzazione della UE odierna verso nord-est. È evidente il valore strategico che deve avere per l’Italia la miglior riuscita della Macroregione Adriatico Ionica, la prima delle tre che interessa direttamente la geopolitica nazionale naturale. L’Abruzzo ha la possibilità di rilanciare il tratto della sua collocazione adriatica come possibile linea di sviluppo in una funzione nazionale ed europea.

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La Macroregione è uno strumento importante per migliorare la qualità della spesa dei fondi comunitari, favorendo la promozione di progetti ad effettiva valenza strategica, che dovrà essere operativa con il prossimo ciclo di programmazione 2014-2020.

I quattro “pilastri” della strategia di sviluppo della Macroregione Adriatico-Ionica possono essere sintetizzati come segue3.

a. Protezione e tutela dell’ecosistema del mare e delle coste

Salvaguardia dei mari e delle risorse naturali contro un uso eccessivo dell'habitat non solo costiero e contro i rischi connessi al consumo di suolo, all'inquinamento dell’acqua e dell’aria, ai disastri naturali in genere, attraverso:

- la riduzione delle immissioni di agenti inquinanti nell’atmosfera e nei corpi idrici;

- la salvaguardia del paesaggio costiero, agricolo e collinare;

- la gestione attenta e consapevole delle risorse ambientali;

- l’abbattimento degli impatti connessi al trasporto marittimo e alla pesca;

- il controllo del consumo di suolo nei sistemi urbani costieri.

b. Completamento e miglioramento delle reti di trasporto e della mobilità

Implementazione ed efficientamento del sistema dei trasporti, in relazione al miglioramento delle connessioni alle reti lunghe, allo sviluppo del trasporto locale, all’aumento dell’interconnessione modale, attraverso:

- il completamento del corridoio baltico-adriatico verso sud;

- lo sviluppo razionale delle autostrade del mare;

- il rafforzamento e la specializzazione del sistema dei porti;

- l’interconnessione complessa delle reti di trasporto con i territori

attraversati;

- il miglioramento dell'efficienza e la creazione di nuove reti Ten-T;

- la realizzazione delle nuove piattaforme portuali e multimodali;

- lo sviluppo delle reti di energia in chiave di sostenibilità ambientale;

- la razionalizzazione dei corridoi ferroviari per il trasporto di persone e merci.

c. Rafforzamento e sviluppo della situazione socioeconomica

Miglioramento della situazione socioeconomica, del livello delle infrastrutture materiali e immateriali, del livello di integrazione sociale e di sicurezza dei sistemi urbani, attraverso:

- la creazione di una rete diffusa di servizi a favore del sistema delle imprese;

- l’implementazione di programmi per lo sviluppo del turismo sostenibile;

- la valorizzazione dell'ambiente agricolo, dell’agricoltura e dell’agroindustria;

- lo sviluppo controllato della pesca;

- la messa in valore delle risorse umane e territoriali; 3 Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo - Tavolo Tematico “Macroregione Adriatica-Infrastrutture” - CONTRIBUTO DELLA REGIONE ABRUZZO AL PIANO D’AZIONE PER LA MACROREGIONE

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- la razionalizzazione del sistema idrico-fognario e di smaltimento dei rifiuti;

- il potenziamento e la razionalizzazione dei sistemi urbani.

d. Crescita dei livelli di coesione interna e di competitività esterna

Miglioramento e valorizzazione del livello della cultura dei contesti locali e sviluppo integrato dei sistemi socioeconomici connessi, anche in vista di una caratterizzazione del prodotto-territorio per una sana competizione geografica, allo

scopo di ottenere un maggior valore aggiunto rispetto a quello ottenibile dai

singoli Paesi, attraverso:

- lo sviluppo delle relazioni socioeconomiche e territoriali tra le due sponde;

- l’attivazione di una stretta cooperazione tra i distretti industriali e

tecnologici;

- la diffusione dell'innovazione tecnologica nei settori produttivi;

- il miglioramento dei rapporti e della collaborazione tra le Università;

- il sostegno alla mobilità dei ricercatori, dei docenti e degli studenti.

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ALLEGATO 3 – La banda larga in Abruzzo

La disponibilità di un’adeguata rete di infrastrutture costituisce un importante strumento di sviluppo a disposizione dei territori e dei sistemi economici locali, essendo in grado di generare ricadute positive in termini di crescita economica e di allocazione efficiente delle sempre più limitate risorse a disposizione.

E’ ormai riconosciuto infatti che i servizi innovativi generati da Internet apportano grande valore sociale ed economico, in termini di qualità della vita e produttività. La Rete diffonde potenzialmente a tutti cultura e conoscenza, offrendo servizi essenziali e nuove opportunità in aree come il lavoro, l’istruzione, la salute, i rapporti sociali e quelli con le istituzioni.

In questo contesto, la disponibilità di servizi a banda larga4 ne è considerata condizione abilitante: la connettività a banda larga, infatti, riveste un ruolo centrale ai fini dello sviluppo, dell’adozione e dell’impiego delle tecnologie ICT nell’economia e nella società.

Negli ultimi anni è cresciuta notevolmente, anche a livello territoriale, la sensibilità alla tematica del digital divide infrastrutturale.

Il rapido sviluppo delle coperture broadband di rete fissa fa sì che ci troviamo oggi a dover affrontare essenzialmente tre problemi:

• Il completamento della copertura nelle aree più remote e, conseguentemente, meno remunerative per gli operatori;

• La garanzia di copertura effettiva del servizio, andando ad intervenire su tutte le aree dove vincoli tecnici impediscono di fatto l’erogazione del servizio a tutti i potenziali clienti (il passaggio dalle coperture “lorde” a quelle “nette”, richiede un certo numero di onerosi interventi di ammodernamento e bonifica);

• La definizione di un livello minimo di servizio garantito, che di fatto orienta anche le scelte tecnologiche, nella consapevolezza che la soglia prestazionale è destinata ad evolvere nel tempo.

La copertura a banda larga in Abruzzo

A giugno 2012, la copertura dei servizi ADSL ha raggiunto l’89% della popolazione italiana. L’Abruzzo, con l’85%, si posiziona al di sotto della media italiana, al tredicesimo posto tra le regioni italiane per questa tipologia di servizio (vedi figura seguente).

4 Il termine banda larga definisce un insieme di tecnologie che consentono di aumentare la velocità di comunicazione in generale, e l’accesso ad Internet in particolare, sfruttando infrastrutture e/o tecnologie innovative rispetto a quelle tradizionali (abilitate dalle linee telefoniche analogiche o digitali) e offrendo l’opportunità di usufruire di servizi ad alta interattività. Più precisamente con il termine Banda Larga si intendono le velocità superiori a 2 Mbps fino a 30 Mbps (es. ADSL 2+), mentre con il termine Banda Ultra Larga si intendono velocità uguali o superiori a 30 Mbps (VDSL, Fibra Ottica, LTE)

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Figura 1- Copertura ADSL nelle regioni (% popolazione)

Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, giugno 2012

La seconda generazione ADSL, che sfrutta la tecnologia ADSL2+, permette di fornire servizi a banda larga fino a 20 Mbps, che sono peraltro particolarmente indicati per il contesto industriale e produttivo in genere. Tale tecnologia, pur matura tecnologicamente, non è ancora disponibile per molte famiglie e imprese: a giugno 2012, questo tipo di servizi era disponibile per il 56% della popolazione dell’Abruzzo, inferiore anche in questo caso alla media italiana (67%).

Nella tabella seguente è presentata l’analisi della dinamica regionale della copertura della rete fissa negli ultimi 5 anni.

Tabella 12- Dinamica coperture ADSL/ADSL2+ in Abruzzo (% popolazione)

Coperture (% popolazione)

2008 2009 2010 2011 2012 (2Q

ADSL Abruzzo 82% 85% 85% 85% 85% Italia 87% 88% 88% 89% 89%

ADSL2+

Abruzzo 46% 47% 49% 49% 56% Italia 54% 59% 62% 64% 67%

Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, giugno 2012

Si evidenzia come negli ultimi cinque anni l’ADSL sia cresciuto di poco (dall’87% all’89% a livello nazionale, e dall’82% all’85% in Abruzzo, e tale % non è variata negli ultimi tre anni), mentre gli investimenti per l’allestimento delle centrali telefoniche con tecnologia ADSL2+ sono stati più consistenti: la copertura regionale è aumentata di 10 punti percentuali, a fronte però di un aumento di 13 punti percentuali a livello nazionale. Complessivamente quindi, mentre sull’ADSL il gap dell’Abruzzo si è ridotto (seppure di pochissimo), sull’ADSL 2+ il gap è aumentato.

La situazione della banda larga nelle province abruzzesi

A livello territoriale la situazione è ulteriormente differenziata. Nella tabella seguente è riportata la copertura dell’ADSL nelle diverse province.

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Tabella 13 - Copertura ADSL nelle province dell’Abruzzo (% popolazione)

Province Abruzzo Copertura ADSL 2Q'12

Provincia di Pescara 88%

Provincia di Teramo 86%

Provincia di Chieti 85%

Provincia de L'Aquila 81%

Abruzzo 85%

Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, giugno 2012

L’Aquila presenta la situazione più critica, a causa della conformazione orografica montuosa e della presenza di piccoli Comuni (il 90% dei Comuni della provincia dell’Aquila ha popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, contro il 76% di Pescara e il 60% di Teramo). Infatti la localizzazione lungo le vie di comunicazione ed una maggior concentrazione di popolazione in centri di dimensioni maggiori facilita gli investimenti degli operatori in rete fissa e quindi la copertura a banda larga. La provincia di Chieti e quella di Teramo sono sostanzialmente in media, mentre la provincia di Pescara è quella che presenta il livello di copertura più elevato, di poco al di sotto della media nazionale.

Anche la copertura dell’ADSL 2+, riportata nella tabella seguente, presenta la stessa differenziazione territoriale, ancora più marcata.

Tabella 14- Copertura ADSL2+ nelle province dell’Abruzzo (% popolazione)

Incuzzo Copertura ADSL2+ 2Q'12

Provincia di Pescara 61%

Provincia di Chieti 59%

Provincia di Teramo 58%

Provincia de L'Aquila 47%

Abruzzo 56%

Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, giugno 2012

La provincia dell’Aquila presenta una copertura pari al 47%, 9 punti percentuali sotto alla media regionale (e quindi ben 20 punti percentuali sotto la media nazionale), mentre le altre province hanno % superiori alla media regionale, fino al 61% di copertura della provincia di Pescara.

Le recenti evoluzioni delle tecnologie radio permettono ai collegamenti wireless di essere una valida alternativa a quelli su rete fissa, non solo per il mercato consumer ma anche per le aziende che necessitano di molta banda per poter operare ed essere competitive.

Al fine di determinare l’effettiva disponibilità del servizio è opportuno determinare la copertura broadband ottenuta sommando alla popolazione che può usufruire del servizio tramite rete fissa, quella che può usufruire solamente di collegamenti wireless (vedi tabella seguente).

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Tabella 15- Copertura broadband (wired e wireless) nelle province dell’Abruzzo (% popolazione)

Province Abruzzo ADSL Solo Wireless

Totale (wired + wireless)

Popolazione in digital divide

Provincia di Pescara 88% 6% 94% 6%

Provincia di Teramo 86% 7% 93% 7%

Provincia di Chieti 85% 6% 91% 9%

Provincia de L'Aquila 81% 10% 91% 9%

Abruzzo 85% 7% 92% 8%

Fonte: Osservatorio Banda Larga, Obiettivo Ultrabroadband - Between, giugno 2012

La copertura broadband così calcolata è pari al 92% della popolazione regionale (sotto la media nazionale, che è pari al 95%). Il contributo delle tecnologie wireless all’aumento del livello di copertura del territorio regionale è abbastanza significativo, essendo pari al 7%.

Analizzando le coperture broadband nelle diverse province, si evidenzia come le differenze in generale si riducano sensibilmente rispetto ai dati relativi all’ADSL. Infatti la situazione della provincia dell’Aquila migliora sensibilmente, riducendosi il gap rispetto alle altre province. Ciò dimostra come in Abruzzo il wireless contribuisca in modo non marginale al contenimento del digital divide infrastrutturale.

La popolazione in digital divide complessiva è quindi pari all’8%, con variazioni tra il 6% di Pescara (che risulta comunque, anche con il contributo del wireless, la provincia più coperta dalla banda larga) ed il 9% di Chieti e dell’Aquila. Le iniziative pubbliche per lo sviluppo della banda larga in Abruzzo

La Regione Abruzzo ha avviato da tempo un’iniziativa per il superamento del digital divide sul proprio territorio. Risale infatti al 2007 il documento di programmazione regionale in tema di banda larga per l’Abruzzo, chiamato Master Plan della banda larga universale della Regione Abruzzo per la riduzione del digital divide. Con esso la Regione si poneva l’obiettivo di estendere la banda larga a tutto il territorio regionale e a tutta la popolazione con una logica di servizio universale. L’obiettivo del piano era infatti quello di chiudere nel tempo più breve possibile il digital divide di prima generazione, dotando tutti i territori, anche quelli più svantaggiati e marginali, del livello di servizio base, con le tecnologie a più veloce implementazione ed intervenendo attraverso lo stimolo delle soluzioni tecnologiche più opportune.

In attuazione di tale Piano, la Regione, tramite la società a partecipazione pubblica Abruzzo Engineering, ha avviato un progetto che prevede lo sviluppo di un’infrastruttura di trasporto a banda larga per i 108 comuni della provincia dell’Aquila, per raggiungerli con una rete di distribuzione basata sull'integrazione di fibra ottica e tecnologie wireless.

L’Abruzzo ha inoltre beneficiato, come le altre Regioni, delle iniziative che sono state sviluppate a livello nazionale. Infatti nell’agosto del 2011 è stato firmato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Abruzzo l’Accordo di programma per lo sviluppo della Banda Larga, che prevede interventi (attraverso la società pubblica Infratel) finanziati con fondi FEASR e CIPE, per un totale di circa 10 Mln €, per il collegamento delle centrali telefoniche in fibra ottica, in vista del loro adeguamento con apparati ADSL da parte degli operatori, eventualmente con incentivi pubblici nelle zone cosiddette “a fallimento di mercato” (dove cioè gli operatori non hanno convenienza economica ad investire).

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BIBLIOGRAFIA - Ente nazionale per l’Aviazione Civile, “Annuario statistico”, Roma 2011

- Istituto Guglielmo Tagliacarne, “La dotazione delle infrastrutture nelle province italiane”, Roma, 2011

- Istituto Nazionale di Statistica, Pubblicazioni varie, anni vari.

- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti” –, Roma 2011

WEBGRAFIA ANAS: http://www.stradeanas.it/

AUTOSTRADE PER L’ITALIA: http://www.autostrade.it/

CAMERA DI COMMERCIO DI TERAMO: http://www.te.camcom.it/

CAMERA DI COMMERCIO DI CHIETI: http://www.ch.camcom.it/

CAMERA DI COMMERCIO DI PESCARA: http://www.pe.camcom.it/

CAMERA DI COMMERCIO DI L’AQULIA: http://www.aq.camcom.it/

ENTE NAZIONALE PER L’AVIAZIONE CIVILE: http://www.enac-italia.it/

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA: http://www.istat.it/

ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE: http://www.tagliacarne.it/

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

E DEI TRASPORTI: http://www.infrastrutturetrasporti.it

REGIONE ABRUZZO: http://www.regione.abruzzo.it/

RETE FERROVIARIA ITALIANA: http://www.rfi.it/

TRENITALIA: http://www.trenitalia.it/

UNIONCAMERE ITALIANA: http://www.unioncamere.it/

UNIONCAMERE ABRUZZO: http://www.unioncamereabruzzo.it/

UNIONE EUROPEA: http://europa.eu/index_it.htm

UNIONTRASPORTI: http://www.uniontrasporti.it/


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