RASSEGNA AGENZIE STAMPA
Rassegna Stampa V CYBER DEFENCE SYMPOSIUM - Chiavari 10-11 maggio 2016
La guerra si combatte online. A Chiavari, un convegno per difendersi dagli attacchi
Tra i suoi partecipanti, esperti del Ministero della Difesa, dell’FBI e della NATO, ma anche
esponenti del mondo giuridico e delle telecomunicazioni
Gli attacchi informatici sono un problema che ha risvolti economici, geopolitici e militari. La necessità di dotarsi di un sistema di difesa online, interessa non solo gli Stati Uniti, ma anche il nostro Paese. Il quinto Cyber Defence Symposium è organizzato dalla scuola di telecomunicazioni delle forze armate di Chiavari e vede tra i suoi partecipanti esperti del ministero della Difesa, dell’FBI e della NATO, ma anche relatori appartenenti del mondo giuridico e della società civile. Il prossimo 10 e 11 maggio nella cittadina genovese si parlerà di strategie, ricerca e formazione. LE NUOVE FRONTIERE DELLA GUERRA CIBERNETICA Nel 2013, degli hacker legati al governo iraniano hanno attaccato i sistemi di controllo informatico di una piccola diga a 25 miglia da New York, riuscendo a manovrare in remoto il cancello che regola il passaggio dell’acqua. I dipendenti del governo sono riusciti a disconnettere in tempo la diga, ma da quel momento diventa subito chiaro che la guerra cibernetica ha implicazioni anche offline. Insomma, si discuterà di Iran e degli effetti del recente accordo nucleare con gli Stati Uniti, ma anche di come «prevedere una minaccia in costante evoluzione attraverso il ruolo dell’intelligence». LA VITA DI TUTTI I GIORNI Il ransomware è un programma che, limitando l’accesso dei sistemi informatici infettati, obbliga il proprietario a pagare un riscatto. Diffusi a partire dal 2013, sono la nuova frontiera della criminalità informatica. Al convegno si parlerà di come difendersi dai nuovi malware, ma anche di come proteggere i sistemi di posta elettronica e delle telecomunicazioni. Oltre all’incontro, la scuola di telecomunicazioni si dedica anche alla formazione continua: un master in cyber defence e digitali forencsis in collaborazione con l’università di Modena e Reggio Emilia, e il primo “centro di valutazione e formazione cyber” italiano.
KK25/STREUTERS
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Rassegna Stampa V CYBER DEFENCE SYMPOSIUM - Chiavari 10-11 maggio 2016
Speciale difesa: a Chiavari il V Cyber Defence Symposium organizzato dalla Scuola telecomunicazioni delle Forze armate
Roma, 10 mag 15:45 - (Agenzia Nova) - Ha preso il via oggi presso l’Auditorium di Piazza San Francesco di Chiavari, il V Cyber Defence Symposium. Lo riferisce lo Stato maggiore della Difesa. L’annuale manifestazione, che si concluderà domani, è stata organizzata dalla Scuola telecomunicazioni Forze armate di Chiavari ed è giunta quest’anno alla sua quinta edizione, rappresenta un importante appuntamento che coinvolge il mondo militare e civile con rappresentanti di vari settori, industriale e giuridico, nonché il mondo accademico universitario, al fine di raccogliere lo stato dell’arte del settore attraverso la condivisione delle proprie esperienze nel campo della Cyber Defence e Information Security. Al Simposio, moderato da Michele Colajanni, Direttore del Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, da Barbara Carfagna, giornalista Rai e da Luisa Franchina, Presidente dell'Associazione italiana infrastrutture critiche (Aicc), interverranno tra gli altri Andrea Rigoni, consulente Nato e Co-direttore del progetto Cyber Defence in Georgia, e Giuseppe Corasaniti della Procura Generale della Corte di Cassazione, studioso tra i più esperti di problemi giuridici della comunicazione e dell’informatica e di Diritto informatico. A conferma dell’internazionalità dell’evento interventi anche di Rami Houssaini di British Telecom, Preston Ackerman dell’Fbi statunitense e Mike Anderson di Rsa. Il Cyber Defence Symposium rientra tra le attività formative e divulgative relative al settore della Cyber Defence, che vedono la Scuola Telecomunicazioni impegnata in prima linea quale polo formativo interforze, nell’ambito dello Stato maggiore della Difesa, concretizzatesi con la stipula di una convenzione con l’Università di Modena e Reggio Emilia per la realizzazione di Master in Cyber Defence e Digital Forensics e l’accordo con l’Università di Genova, firmato nel gennaio di quest’anno, per la creazione all’interno della propria sede del primo "Centro di Valutazione e formazione Cyber" italiano. Un esempio della sempre più diffusa volontà di creare sinergie istituzionali in un sistema integrato anche sovranazionale, al passo con i tempi, in grado di affrontare efficacemente le complesse e multiformi sfide della minaccia Cyber. (Res) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
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Speciale difesa: sinergia ed integrazione per un efficace contrasto alla minaccia cyber Roma, 12 mag 15:15 - (Agenzia Nova) - Si è concluso ieri il simposio sulla difesa Cyber organizzato dalla Scuola Telecomunicazioni delle Forze armate di Chiavari (Ge). Lo riferisce lo Stato maggiore della Difesa. Al centro del dibattito la condivisione e la sinergia di esperienze e conoscenze tra il mondo militare e civile da porre in atto contro le minacce informatiche. La creazione di sinergie istituzionali in un sistema integrato, anche sovranazionale, in grado di affrontare efficacemente le complesse e multiformi sfide della minaccia cyber è stato uno dei temi al centro del quinto Cyber Defense Symposium tenutosi all'Auditorium San Francesco di Chiavari, in provincia di Genova, il 10 e 11 maggio. L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti del settore industriale, accademico ed esperti giuridici. Al Simposio, moderato da Michele Colajanni, direttore del Centro di ricerca interdipartimentale sulla sicurezza dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, da Barbara Carfagna, giornalista Rai, e da Luisa Franchina, Presidente dell'Associazione italiana infrastrutture critiche) sono intervenuti tra i vari qualificati relatori, Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana Difesa, Andrea Rigoni, consulente Nato e co-direttore del progetto Cyber Defense in Georgia, Giuseppe Corasaniti della Procura generale della Corte di cassazione, studioso tra i più esperti di problemi giuridici della comunicazione e dell’informatica e di Diritto informatico. A conferma dell’internazionalità dell’evento sono intervenuti Rami Houssaini di Ritis Telecom, Preston Ackerman dell’Fbi statunitense e Mike Anderson di Rsa. Il comandante della Scuola, il capitano di vascello Giuseppe Cannatà, ha affermato che “le Forze armate, da sempre consapevoli della problematica della sicurezza delle proprie reti informatiche, hanno da tempo individuato ed impostato l’organizzazione, i mezzi, definito le procedure da mettere in campo e delineato l’iter formativo per gli addetti al settore”. “Grazie all’ esperienza pluriennale nel settore formativo - ha continuato il Comandante - la Scuola Telecomunicazioni di Chiavari è pronta ad affrontare, anche in virtù della conoscenza e condivisione reciproca tra le diverse realtà che operano nel settore, le rinnovate ed accresciute sfide che la minaccia cyber presenta nei confronti della Nazione”. (Res) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
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Cyber Defence Symposium, l'evento a Chiavari
V edizione organizzata da Scuola Telecomunicazioni Forze
Armate
Roma, 5 mag. (askanews) - Servono "sinergie istituzionali in un sistema integrato anche
sovranazionale, al passo con i tempi, in grado di affrontare efficacemente le complesse e
multiformi sfide della minaccia Cyber".
È questo uno dei temi di cui si discuterà martedì 10 e mercoledì 11 maggio durante il V Cyber
Defence Symposium, organizzato presso l'Auditorium di Piazza San Francesco a Chiavari
(Genova). La manifestazione, organizzata ogni anno dalla Scuola Telecomunicazioni Forze
Armate di Chiavari è giunta quest'anno alla quinta edizione. Coinvolge il mondo militare e
civile con rappresentanti di vari settori, industriale e giuridico, nonché il mondo accademico
universitario.
L'obiettivo, si spiega una nota, è fare il punto su ciò che avviene nel settore "attraverso la
condivisione delle proprie esperienze nel campo della Cyber Defence e Information Security".
Al Simposio, moderato dal professor Michele Colajanni, direttore del Centro di Ricerca
Interdipartimentale sulla Sicurezza dell' Ateneo di Modena e Reggio Emilia, da Barbara
Carfagna, giornalista Rai e da Luisa Franchina Presidente Aiic (Associazione Italiana
Infrastrutture Critiche) interverranno tra gli altri, Andrea Rigoni Advisor Nato e Co-direttore del
progetto Cyber Defence in Georgia, il professor Giuseppe Corasaniti della Procura Generale
della Corte di Cassazione, studioso di problemi giuridici della comunicazione e dell'informatica
e di Diritto informatico.
Prevista anche la presenza di alcuni ospiti internazionali come il professor Rami Houssaini di
British Telecom, Preston Ackerman dell'Fbi Usa e di Mike Anderson di Rsa.
Il Cyber Defence Symposium, prosegue il comunicato, "rientra tra le attività formative e
divulgative relative al settore della Cyber Defence, che vedono la Scuola Telecomunicazioni"
impegnata "quale polo formativo interforze, nell'ambito dello Stato Maggiore Difesa,
concretizzatesi con la stipula di una convenzione con l'Università di Modena e Reggio Emilia
per la realizzazione di Master in Cyber Defence e Digital Forensics e l'accordo con l'Università
di Genova, firmato nel gennaio di quest'anno, per la creazione all'interno della propria sede del
primo Centro di Valutazione e formazione Cyber italiano".
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pubblicato il 10/mag/2016 19:56
La lotta al terrorismo al centro del Cyber Defence
Symposium
A Chiavari gli esperti del settore difesa a confronto
Chiavari (askanews) - Per contrastare la guerra cibernetica lanciata dal terrorismo
internazionale bisogna puntare sulla cooperazione tra le intelligence dei vari Stati. Lo ha detto
Pietro Batacchi, direttore di Rid, Rivista Italiana Difesa, durante il quinto Cyber Defence
Symposium in programma fino a mercoledì nell'Auditorium San Francesco di Chiavari, in
provincia di Genova.
"Esistono una serie di organizzazioni sempre più sofisticate e ricche che sono in grado di
utilizzare sia strumenti Cyber, quindi di guerra cibernetica ma anche strumenti guerra
elettronica".
Per questo, sempre secondo il direttore di Rid, occorre aumentare gli investimenti nel settore
della cyberdifesa e promuovere la cooperazione internazionale.
"Ci possiamo difendere investendo nel settore, aumentando le barriere di sicurezza, ma
soprattutto cooperando con i paesi amici e alleati, scambiando informazioni e intelligence e
coordinando gli sforzi del settore".
Il Cyber Defence Symposium, organizzato dalla Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate
di Chiavari, rappresenta un importante appuntamento che da cinque anni coinvolge il mondo
militare e civile, con rappresentanti dell'industria, accademici ed esperti giuridici, per
analizzare le nuove minacce informatiche e condividere le proprie esperienze nel campo della
cyberdefence e information security.
L'accordo stipulato a gennaio con l'Università di Genova per la creazione del primo centro di
valutazione e formazione cyber italiano è un esempio della sempre più diffusa volontà di
creare sinergie istituzionali in un sistema integrato in grado di affrontare efficacemente le
complesse e multiformi sfide della minaccia cyber come spiega il capitano di vascello
Giuseppe Cannatà, comandante della Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate di
Chiavari.
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"L'idea fondamentale, che è al vaglio dello Stato Maggiore della Difesa e del Segretariato
Generale della Difesa, è di realizzare un centro di valutazione e addestramento sulla
cyberdifesa che trova la sua sede nella Scuola di Telecomunicazioni, un'entità capace di
formare la gente ed esercitarla nell'attività di difesa cibernetica sulle reti".
Cybersecurity: Corasaniti, no allarmismi ma serve consapevolezza rischi
(2)/Rpt
testo
(Per/AdnKronos)
(AdnKronos) - **"Attenzione al rischio delle mail di 'phishing'"**, avverte
Corasaniti spiegando che si tratta di "quelle mail nelle quali un sedicente
istituto bancario dice che a causa di alcuni problemi dovremmo inserire i
nostri dati personali altrimenti un tale servizio verrà disabilitato. Ancora
molte persone ci cascano". Inoltre, "attenzione ai 'pacchi', cioè alle frodi
commerciali", perchè, purtroppo, sottolinea l'esperto di diritto informatico,
"ancora tante persone continuano a comprare su internet acquistando da
siti non professionali e non garantiti".
L'esperto, intervenuto in questi giorni **ad un simposio sulla cyberdefence
organizzato a Chiavari (Genova) dalla Scuola Telecomunicazioni delle
Forze Armate** ha parlato dei rischi connessi al mondo cyber, le
possibilità di azione nel cyberspazio. attenzione anche ai social network, in
quanto "meno controllabili. Un like può introdurre un virus. Più grave è
invece la realizzazione di falsi profili a nome di altre persone. In questo
modo si apre la porta all'acquisizione di informazioni riservate e diventa
poi necessario rivolgersi alla Polizia delle comunicazioni. Intervenire
velocemente consente una maggiore possibilità di soluzione del caso".
Insomma, "va fatto ancora molto sulla prevenzione. Dobbiamo fare molto
per adeguarci all'Europa. Il nuovo regolamento europeo sulla tutela dei
dati personali richiede strategie di protezione che oggi sono ineludibili".
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Privacy: Corasaniti, legge per soddisfare nuova normativa Ue Specifiche misure sicurezza per evitare diffusione 'sensibili' GENOVA (ANSA) - GENOVA, 11 MAG - Sarà presto necessaria una legge specifica per soddisfare la nuova normativa europea pubblicato il 29 aprile scorso in materia di trattamento dei dati personali. Una novità che riguarderà anche e in particolar modo giornalisti e magistrati che si trovano a dover affrontare dati e informazioni sensibili soprattutto nelle intercettazioni. Il tema è stato affrontato dal professor Giuseppe Corasaniti della Procura Generale della Corte di Cassazione, studioso tra i più esperti di problemi giuridici della comunicazione e dell'informatica e di Diritto informatico e 'padre' del codice deontologico dei giornalisti italiani durante il 5° Cyber Defence symposium organizzata dalla Scuola Telecomunicazioni Forze Armate di Chiavari. "Occorrerà - ha detto Corasaniti parlando delle intercettazioni - prevedere misure specifiche di sicurezza, tecniche ad hoc che impediscano la diffusione di dati che non possono più circolare". La direttiva, ha spiegato Corasaniti "contiene un 'considerando' che introduce un autogoverno nella gestione della privacy in favore delle giurisdizioni nazionali che si sostituiscono alle autorità garanti nazionali". Si arriverà dunque alla costituzione di organismi specifici all'interno del sistema giudiziario dello Stato membro con compiti analoghi a quelli del garante della privacy.(ANSA). CH/ S56 QBXW
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Difesa: Cyber range anche in Italia contro warfare
Batacchi (Rid), più investimenti per la cyberdifesa
GENOVA
(ANSA) - GENOVA, 11 MAG - Nasce anche in Italia, in Liguria, la Smart Environment Firing Range, ovvero il centro di addestramento alla difesa informatica, una struttura dove verranno studiati possibili scenari d'attacco e relative difese. La nascita della Cyber range è stata annunciata durante la quinta edizione del Cyber Defence symposium organizzato dalla Scuola Telecomunicazioni Forze Armate di Chiavari. Nella range, di cui si è dotata da tempo la Nato creando in Estonia la Cooperative Cyber Defense Centre of Excellence, verranno simulati cyber attacchi complessi per valutare la bontà degli strumenti a difesa. La Cyber range diventerà così uno strumento fondamentale anche e soprattutto per la lotta al terrorismo internazionale. Secondo Pietro Batacchi, direttore della Rivista italiana Difesa, "esistono molte organizzazioni sempre più sofisticate e dotate di mezzi economici importanti che utilizzano strumenti di guerra cibernetica ma anche strumenti guerra elettronica". Per questo, ha detto ancora Batacchi, "occorre aumentare gli investimenti nel settore della cyberdifesa aumentando le barriere di sicurezza ma soprattutto cooperando con i paesi amici e alleati, scambiando informazioni e intelligence e coordinando gli sforzi del settore". Per questo la Cyber range sarà "una realtà di eccellenza, che conferma la Scuola di Chiavari al top in Italia in un settore, quello della cyber defence/war, sempre più importante alla luce del mutamento degli scenari e delle nuove minacce, sia quelle legate al terrorismo che quelle che teorizzano l'utilizzo del cyber spazio a fini bellici ovvero come dimensione della pianificazione e della condotta delle operazioni militari". (ANSA).
CH/ S56 QBX
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Cyber Defence Symposium Giunto alla quinta edizione, organizzata dalla Scuola Telecomunicazioni Forze Armate di
Chiavari
Martedì 10 e mercoledì 11 maggio, con inizio alle ore 09.30, presso l’Auditorium di Piazza San Francesco 1 in
Chiavari(GE), si terrà il V Cyber Defence Symposium.
L’annuale manifestazione, organizzata dalla Scuola Telecomunicazioni Forze Armate di Chiavari, giunta quest’anno alla
sua quinta edizione, rappresenta un importante appuntamento che coinvolge il mondo militare e civile con rappresentanti
di vari settori, industriale e giuridico, nonché il mondo accademico universitario, al fine di raccogliere lo stato dell’arte del
settore attraverso la condivisione delle proprie esperienze nel campo della Cyber Defence e Information Security.
Al Simposio, moderato dal professor Michele Colajanni, direttore del Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla
Sicurezza dell’ Ateneo di Modena e Reggio Emilia, da Barbara Carfagna, giornalista Rai e dall’ing. Luisa Franchina
presidente A.I.I.C. (Associazione Italiana Infrastrutture Critiche) interverranno tra gli altri, Andrea Rigoni Advisor NATO e
Co-direttore del progetto Cyber Defence in Georgia, Giuseppe Corasaniti della Procura Generale della Corte di
Cassazione, studioso tra i più esperti di problemi giuridici della comunicazione e dell’informatica e di Diritto informatico.
A conferma dell’internazionalità dell’evento interventi anche del prof. Rami Houssaini di British Telecom, Mr. Preston
Ackerman dell’FBI americana e di Mr Mike Anderson di RSA.
Il Cyber Defence Symposium rientra tra le attività formative e divulgative relative al settore della Cyber Defence, che
vedono la Scuola Telecomunicazioni impegnata in prima linea quale polo formativo interforze, nell’ambito dello Stato
Maggiore Difesa, concretizzatesi con la stipula di una convenzione con l’Università di Modena e Reggio Emilia per la
realizzazione di Master in Cyber Defence e Digital Forensics e l’accordo con l’Università di Genova, firmato nel gennaio
di quest’anno, per la creazione all’interno della propria sede del primo “Centro di Valutazione e formazione Cyber”
italiano. Un esempio della sempre più diffusa volontà di creare sinergie istituzionali in un sistema integrato anche
sovranazionale, al passo con i tempi, in grado di affrontare efficacemente le complesse e multiformi sfide della minaccia
Cyber
Redazione
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TGR LIGURIA GIORNO 9 MAGGIO ORE 14:00
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TGR LIGURIA GIORNO 10 MAGGIO DIRETTA DA CHIAVARI ORE 14:00
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RAI NEWS 24 GIORNO 10 MAGGIO DIRETTA DA CHIAVARI ORE 14:20
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You tube – Il sole 24 ore- Aska News 10 maggio 2016
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Intervento Simonelli (CISCO)
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Intervento Campora (LEONARDO)
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You tube – Il sole 24 ore- Aska News 10 maggio 2016
Intervento Fabio Battelli (DELOITTE)
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il Secolo XIX multimedia 10 maggio 2016
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Repubblica.it
Sicurezza
Cyber defence symposium 2016: strategia e sicurezza al tempo dell'infosfera
A Chiavari il punto sulla difesa nell'epoca del cyber warfare. Tra i relatori, nomi internazionali ed esperti della Difesa, tra cui Rigoni, Ackerman e Anderson di RSA
di BETTINA BUSH 10 maggio 2016
CHIAVARI - Anche le guerre adesso si fanno sul web, è questo il nuovo territorio immateriale dove si giocano le partite più importanti. Se ne parla oggi e mercoledì nel quinto Cyber Defence Symposium a Chiavari, il convegno organizzato dalla Scuola Telecomunicazioni di Chiavari per fare il punto della situazione, e soprattutto per parlare di sicurezza nel nuovo mondo delle comunicazioni e di internet. A parlare molti relatori, nomi internazionali, esperti di web del Ministero della Difesa, tra questi Andrea Rigoni, advisor Nato, e co-direttore del progetto Cyber Defence in Georgia, Preston Ackerman della FBI, Rami Houssaini di British Telecom, Mike Anderson di RSA, ma anche esperti del mondo accademico, giuridico, ed economico. Barbara Carfagna, giornalista, e moderatrice insieme a Michele Colajanni, e Luisa Franchina, ha parlato dell'importanza dell'intelligenza artificiale, e citando il filosofo italiano Luciano Floridi che insegna a Oxford, ha spiegato che siamo nel pieno della quarta rivoluzione,
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quella cominciata con il grande Alan Turing, matematico inglese e padre dell'informatica, che segue le altre di Copernico, Darwin, e Freud. E' lui che ha dato il via alla nuova era nei Cinquanta con una grande ambizione, quella di creare una macchina che riproducesse il cervello umano, un mondo lontano che oggi ci sembra preistoria: "Siamo velocemente passati dalla storia all'iper-storia con un'immensa moltiplicazione di dati - spiega Carfagna - nella nostra vita abbiamo cambiato paradigma: i dati aumentano, ma il cervello rimane lo stesso. Anche l'ambiente dove abitiamo è cambiato, oggi abitiamo nella cosiddetta infosfera, lo spazio dove tutto è connesso, non c'è più la priorità dell'uomo, dati e numeri dettano legge. Sono le informazioni il nuovo oro". Con le nuove regole cambiano i punti di riferimento, strategie, conflitti e relazioni, ma tutto passa dal web, come ha spiegato Piero Battacchi, direttore della Rivista Italiana della Difesa, che ha illustrato la nascita di nuovi fenomeni, tra questi il terrorismo di massa; un altro argomento di attualità riguarda gli Stati, sempre più numerosi sull'orlo del fallimento, situazioni che solo poco tempo fa sembravano impossibili, incredibili, simili alla sceneggiatura di un film di fantascienza. Ebbene se il futuro abita nel presente, diventa sempre più importante capire come muoversi bene da ogni punto di vista, a partire da quello giuridico per affrontare il delicato tema della divulgazione e della conservazione dei dati, il tema affrontato dal magistrato Giuseppe Corasaniti, esperto di problemi giuridici della comunicazione. Stefano Lupo ha descritto il nuovo cyber warfare dell'Iran, Andrea Campora di Leonardo-Finmeccanica ha spiegato come poter sviluppare al meglio una buona difesa dello cyber spazio italiano, mentre Paolo Lezzi di Inthecyber parlerà delle nuove strategie per verificare l'efficacia dei sistemi di difesa di tutti coloro che usano la rete, persone, aziende, e istituzioni, un altro argomento non da poco, in un territorio, quello del web dove confini e cambiamenti sono in continua evoluzione.
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TELE PACE 10 Maggio 2016
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La guerra si combatte online. A Chiavari,
un convegno per difendersi dagli attacchi Tra i suoi partecipanti, esperti del Ministero della Difesa, dell’FBI e della NATO, ma
anche esponenti del mondo giuridico e delle telecomunicazioni
REUTERS
06/05/2016
Gli attacchi informatici sono un problema che ha risvolti economici, geopolitici e militari. La
necessità di dotarsi di un sistema di difesa online, interessa non solo gli Stati Uniti, ma anche il
nostro Paese. Il quinto Cyber Defence Symposium è organizzato dalla scuola di
telecomunicazioni delle forze armate di Chiavari e vede tra i suoi partecipanti esperti del ministero
della Difesa, dell’FBI e della NATO, ma anche relatori appartenenti del mondo giuridico e della
società civile. Il prossimo 10 e 11 maggio nella cittadina genovese si parlerà di strategie, ricerca e
formazione.
LE NUOVE FRONTIERE DELLA GUERRA CIBERNETICA
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Nel 2013, degli hacker legati al governo iraniano hanno attaccato i sistemi di controllo informatico
di una piccola diga a 25 miglia da New York, riuscendo a manovrare in remoto il cancello che
regola il passaggio dell’acqua. I dipendenti del governo sono riusciti a disconnettere in tempo la
diga, ma da quel momento diventa subito chiaro che la guerra cibernetica ha implicazioni anche
offline.Insomma, si discuterà di Iran e degli effetti del recente accordo nucleare con gli Stati
Uniti, ma anche di come «prevedere una minaccia in costante evoluzione attraverso il ruolo
dell’intelligence».
LEGGI ANCHE Gli Usa simulano la cyberguerra
LA VITA DI TUTTI I GIORNI
Il ransomware è un programma che, limitando l’accesso dei sistemi informatici infettati,
obbliga il proprietario a pagare un riscatto. Diffusi a partire dal 2013, sono la nuova frontiera
della criminalità informatica. Al convegno si parlerà di come difendersi dai nuovi malware, ma
anche di come proteggere i sistemi di posta elettronica e delle telecomunicazioni.
Oltre all’incontro, la scuola di telecomunicazioni si dedica anche alla formazione continua: un
master in cyber defence e digitali forencsis in collaborazione con l’università di Modena e Reggio
Emilia, e il primo “centro di valutazione e formazione cyber” italiano.
Infiltrati e cyber intelligence: così la
Difesa italiana dà la caccia agli hacker Agenti virtuali sotto copertura e analisi dei dati per individuare minacce emergenti. Le tendenze
uscite da un incontro sulla cyberdifesa delle forze armate
REUTERS
12/05/2016
CAROLA FREDIANI Quando nell’underground digitale è sbucato dal nulla un gruppo che diceva di aver sottratto dati
preziosi a una nota compagnia petrolifera italiana, gli analisti di una società specializzata in
investigazioni online hanno subito cercato di valutare la credibilità dell’affermazione. Bollandola
come bassa, non solo perché il team di hacker era sconosciuto, ma anche perché stava svendendo il
presunto bottino al primo di passaggio.
Gli analisti in questione appartengono a una azienda, iSight Partners, che fa solo questo: 350
persone sparse in tutto il mondo, di cui un centinaio tra linguisti e psicologi. Oltre che uno zoccolo
duro di ricercatori di sicurezza informatica e analisi forense, la cui missione è quella di esaminare
attacchi informatici, ma anche di monitorare e dove possibile infiltrare gruppi di cybercriminali,
mercenari al soldo degli Stati e terroristi. Un misto, in salsa digitale, tra il Robert Redford del film I
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tre giorni del Condor (l’analista che leggeva pubblicazioni in tutte le lingue per la Cia) e il
Leonardo Di Caprio poliziotto sotto copertura del più recente The Departed. Solo che a fare tutto
ciò è una società privata e questo genere di attività viene chiamata Cyber Threat Intelligence.
L’ASCESA DELLA CYBER INTELLIGENCE Ogni mese questi analisti producono 150 report, racconta alla Stampa Paolo Cecchi, manager per
l’Italia di FireEye, azienda americana di cybersicurezza che all’inizio dell’anno si è comprata
proprio iSight. FireEye, insieme ad altre aziende specializzate in indagini sul Web, infiltrazione di
gruppi digitali e social media o analisi dei big data, era tra i relatori del Cyber Defence Symposium,
un incontro organizzato nei giorni scorsi a Chiavari dalla Scuola di Telecomunicazioni delle Forze
Armate.
Evento cui hanno partecipato ministero della Difesa, reparti speciali dei Carabinieri, polizia postale,
rappresentanti dell’Fbi e altri soggetti interessati alla cyber difesa. Insomma, un distillato delle
tendenze istituzionali e industriali nel settore. E quest’anno l’aria che tira è quella della cyber
intelligence. Che può voler dire cose diverse: analisi di dati su fonti aperte e tentativi di correlare
diversi elementi estraendone delle informazioni rilevanti. Ma anche andare a cercarsi le
informazioni direttamente da fonti umane, infiltrando social network, chat, forum e siti sia del Web
di superficie che di quello profondo.
La tendenza è globale e basta vedere gli annunci di lavoro per Cyber Intelligence Analyst Specialist,
ce ne sono a iosa tra Stati Uniti e UK
Sempre sulla scacchiera mondiale, nel campo del data mining e dell’analisi e profilazione delle
minacce, in questo momento sono in ascesa aziende come Palantir o Recorded Future, su cui non a
caso ha scommesso In-Q-Tel, il fondo per investimenti tech dell’intelligence statunitense. In Europa
a tirare la volata a questa tendenza si aggiunge la paura di possibili attentati terroristici.
BARBE FINTE ONLINE L’infiltrazione di gruppi online ha un nome altisonante, Virtual Humint (Humint sta per Human
Intelligence), ma è solo la riedizione digitalizzata e in parte automatizzata delle “barbe finte”, come
le ha chiamate al convegno di Chiavari Andrea Brancaleoni, manager dell’azienda varesotta Area
spa, ospite fisso di questo genere di appuntamenti. Negli ultimi anni Area - attiva sul fronte
internazionale delle intercettazioni passive e attive, si ricorda ancora la polemica del 2011 per una
trattativa al riguardo con la Siria di Assad, ma anche più recentemente ne avevamo parlato su La
Stampa in relazione all’Egitto - ha sviluppato una piattaforma per, appunto, “digitalizzare le barbe
finte sui social network”. Ovvero per creare sui social media degli infiltrati virtuali, molteplici
identità fittizie ma credibili controllate da un solo operatore. «Un agente può creare dieci identità -
ha dichiarato Brancaleoni - due magari progrediscono nel tempo maturando un profilo più
articolato, e altre otto fanno da contorno. Gli agenti da una postazione centralizzata si infiltrano
dove serve, usando anche nodi Tor». Ovvero, ma questo è ormai risaputo, anche l’intelligence e le
forze di polizia usano software e reti come Tor per nascondere la propria identità e le indagini.
ADDESTRATORI VIRTUALI Ci sono anche strumenti fatti apposta per allenarsi alle infiltrazioni online. Uno di questi si chiama
SEAFIRE ed è stato finanziato dal V reparto del Segretariato generale della Difesa, anche se per ora
si tratta di uno studio di fattibilità per realizzare un cyber range. Che cosa è un cyber range? È un
sistema che virtualizza degli ambienti - ad esempio la rete di un ministero - per addestrare il
personale alla cosiddetta cyberwarfare. «È il corrispettivo cyber di un tradizionale poligono», ha
dichiarato Luigi Mancini, professore all’università Sapienza di Roma che lavora al progetto insieme
all’università di Modena e Reggio-Emilia e all’azienda Selta. In questo ambiente virtuale ci si può
allenare a rispondere ad attacchi, ma anche a svolgere investigazioni sotto copertura, in modo da
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provare metodi e nuovi strumenti in un ambiente controllato. La sede di questo “poligono virtuale”
sarà a Chiavari, ma verrà collegato (via Vpn) con vari nodi sparsi sul territorio.
Tra le aziende in prima fila al simposio delle forze armate anche InTheCyber, una sorta di spinoff
del colosso israeliano Maglan, o meglio del suo ramo europeo, che dallo scorso settembre si è reso
indipendente e si è rinominato InTheCyber
mantenendo lo stesso staff (e sede a Lugano). Non a caso è sempre InTheCyber, come già faceva
Maglan, a co-organizzare la settima conferenza nazionale sulla cyberwarfare che si svolgerà il
prossimo 22 giugno alla Camera dei Deputati. Tema di quest’anno, manco a dirlo: strategie e
tecnologie contro il terrorismo.
TROJAN PER TUTTI Tra gli strumenti investigativi citati in modo indiretto al convegno ci sono ovviamente anche i
trojan, i software spia di cui si è molto parlato nel corso di questo anno, prima in relazione
all’affaire Hacking Team e poi alla sentenza della Corte di Cassazione. Quest’anno, diversamente
dalle edizioni scorse, Hacking Team non era presente al simposio, ma l’interesse verso quei prodotti
non è calato e, anzi, secondo le voci di corridoio sono varie le aziende che si stanno facendo avanti
per provare a prendersi fette di mercato, anche se la maggior parte non si espone. A parlare
esplicitamente di trojan al convegno è stata però la già citata Area, che li ha affiancati all’idea di
impiantare identità virtuali nei gruppi oggetto di indagine. A produrre invece sistemi e sonde per
l’intercettazione di telefonate, VoIp, chat, email ci sono aziende come Cy4 Gate (da non confondere
con Cys4, l’azienda di Marco Carrai), joint venture tra due imprese italiane, Elettronica spa ed
Expert Systems, che avrebbe messo in piedi anche un sistema per fare Virtual Humint
(infiltrazione).
INTELLIGENCE PRIVATA Ma cosa può comportare la necessità di affidarsi a società private per indagini anche delicate?
«Oggi ci sono aziende che fanno infiltrazioni e si muovono come agenzie di intelligence, è una
realtà nuova, giusta o sbagliata che sia, che fino a dieci anni fa non c’era», ha dichiarato al
convegno Michele Colajanni, direttore del Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e
Prevenzione dei Rischi (CRIS) dell’università di Modena e Reggio-Emilia. «Lo Stato si trova ad
avere dei limiti rispetto a una realtà per cui è ancora impreparato».
Sicuramente il ruolo dei privati in questo campo è in crescita anche in altri Paesi. E non è scevro di
problemi. Emblematico il caso di Black Cube, azienda israeliana che nel 2015 era citata dal
Financial Times come esempio di un nuovo tipo di business, specializzato nella cyber intelligence,
dall’analisi del malware all’infiltrazione del dark web. E che un mese fa ha avuto quattro dipendenti
indagati (due arrestati) in Romania. L’accusa è che abbiano cercato di spiare, per conto di non si sa
bene chi, il capo dell’anticorruzione rumena, Laura Kovesi
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Rassegna Stampa V CYBER DEFENCE SYMPOSIUM - Chiavari 10-11 maggio 2016
.it
Cyber defence, prevenire le nuove minacce Eloisa Moretti Clementi
10 maggio 2016
Chiavari - La cyber defence al centro della nuova edizione del simposio organizzato dalla Scuola
Telecomunicazioni delle Forze armate di Chiavari, in programma oggi e domani all'Auditorium
San Francesco di Chiavari: nel corso del primo appuntamento, aperto dal comandante della
Scuola, il capitano di vascello Giuseppe Cannatà, sono intervenuti esperti di sicurezza informatica
delle aziende Cisco e FireEye e di sicurezza internazionale, intelligence e cyber defence, oltre a
esponenti delle Forze armate e consulenti Nato.
Moderato dalla giornalista del Tg1 Barbara Carfagna, il simposio proseguirà mercoledì con la
partecipazione di Giuseppe Corasaniti, sostituto procuratore presso la Corte di Cassazione,
esponenti della Polizia postale, Carabinieri del Ros e intelligence investigativa.
Della "cyber defence del sistema Italia: formazione, collaborazione e interscambio" ha parlato il
genovese Andrea Campora, senior vice president Linea di Business Cyber security & ICT
Solutions nella Divisione security & Information Systems di Leonardo-Finmeccanica, il nuovo
modello organizzativo e operativo che dal primo gennaio 2016 ha ridefinito la struttura di
Finmeccanica, al fine di renderla più coerente con le esigenze di clienti e mercati e quindi più
pronta a sostenere la specifica missione di creazione di valore per tutti gli stakeholder, oltre a
riscriverne l’identità.
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10 maggio 2016
A Chiavari, poligono anti hacker Lorenzo Cresci
Chiavari - Oltre 100 ricercatori impegnati, quattro realtà protagoniste per realizzare
alla Scuola telecomunicazioni di Caperana il centro nazionale italiano per
l’addestramento alla difesa informatica, la cosiddetta “Cyber defence”. La nascita in
Riviera del primo poligono virtuale nazionale è stata trattata ieri, nel corso del “V cyber
defence symposium”, all’auditorium San Francesco di Chiavari, annunciando i passi in
avanti, a partire dagli studi di fattibilità, per arrivarne alla realizzazione.
Sarà, come era già stato anticipato, una grande infrastruttura di calcolo dove verranno
simulati gli scenari di attacco più insidiosi e studiate le migliori difese possibili. Ovvero,
quello che negli Stati Uniti, per esempio, esiste da anni e che la Nato ha realizzato anche a
Tallinn, in Estonia, per le esercitazioni tra gli Stati membri. Un progetto, quello del
poligono, che già nel gennaio scorso aveva vissuto un impulso importante, con la firma di
un accordo quadro tra Università di Genova e ministero della Difesa (guidato dalla
genovese Roberta Pinotti) per la realizzazione di un centro di formazione cyber.
Ieri il capitano di fregata Carmelo Romeo, segretario generale della Difesa, ha parlato di
tecnologie militari e degli studi per arrivare anche allo sviluppo della cosiddetta “Cyber
range”, ovvero il poligono virtuale, che oltre a simulare attacchi di grande complessità,
permette di valutare l’efficacia degli strumenti di difesa e fare ricerca nel settore della
cyber-security. Il che significa non operare solo nell’ambito militare, anzi.
A partire dalla pubblica amministrazione, per arrivare alle aziende private, il tema della
sicurezza informatica è guardato con crescente interesse e non a caso l’Università di
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Rassegna Stampa V CYBER DEFENCE SYMPOSIUM - Chiavari 10-11 maggio 2016
Genova ha già avviato, da un paio d’anni, un master per formare esperti nella
progettazione e gestione di sistemi informatici.
11 MAGGIO 2016
Chiavari, si è concluso il Cyber Defence Symposium Redazione / Chiavari, Notizie / 146 views 36 history / 0 Comments
Si è concluso oggi pomeriggio all’Auditorium San Francesco di Chiavari il simposio promosso dalla Scuola di Telecomunicazioni delle Forze armate di Caperana. Si è concluso oggi pomeriggio all’Auditorium San Francesco di Chiavari il simposio promosso dalla Scuola di Telecomunicazioni delle Forze armate di Caperana. Le tematiche trattate nella due giorni di convegno sono state le nuove frontiere nella lotta al terrorismo informatico e le strategie civili e militari per difendersi dagli attacchi virtuali e soprattutto reali. Moderato dalla giornalista del Tg1 Barbara Carfagna, il symposium ha visto oggi la partecipazione di Giuseppe Corasaniti, sostituto procuratore presso la Corte di Cassazione, esponenti della Polizia postale, Carabinieri del Ros e intelligence investigativa.
CRONACA
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CRONACA
"Servono maggiori investimenti per la cyberdifesa"
'Cyber range', nasce in Liguria il centro di
addestramento alla difesa informatica mercoledì 11 maggio 2016
GENOVA - Nasce anche in Italia, in Liguria, la Smart Environment Firing Range, ovvero
il centro di addestramento alla difesa informatica, una struttura dove verranno studiati
possibili scenari d'attacco e relative difese. La nascita della Cyber range è stata annunciata
durante la quinta edizione del Cyber Defence symposium organizzato dalla Scuola
Telecomunicazioni Forze Armate di Chiavari.
Nella range, di cui si è dotata da tempo la Nato creando in Estonia la Cooperative Cyber
Defense Centre of Excellence, verranno simulati cyber attacchi complessi per valutare la
bontà degli strumenti a difesa. La Cyber range diventerà così uno strumento fondamentale
anche e soprattutto per la lotta al terrorismo internazionale. Secondo Pietro Batacchi, direttore
della Rivista italiana Difesa, "esistono molte organizzazioni sempre più sofisticate e dotate di
mezzi economici importanti che utilizzano strumenti di guerra cibernetica ma anche strumenti
guerra elettronica".
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Per questo, ha detto ancora Batacchi, "occorre aumentare gli investimenti nel settore della
cyberdifesa aumentando le barriere di sicurezza ma soprattutto cooperando con i paesi amici e
alleati, scambiando informazioni e intelligence e coordinando gli sforzi del settore". Per questo
la Cyber range sarà "una realtà di eccellenza, che conferma la Scuola di Chiavari al top in Italia
in un settore, quello della cyber defence/war, sempre più importante alla luce del mutamento
degli scenari e delle nuove minacce, sia quelle legate al terrorismo che quelle che teorizzano
l'utilizzo del cyber spazio a fini bellici ovvero come dimensione della pianificazione e della
condotta delle operazioni militari".
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STATO MAGGIORE DIFESA
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STATO MAGGIORE MARINA
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Sinergia e integrazione per un efficace contrasto alla
minaccia Cyber
Autore: Stefano Schiappacasse 12/05/2016 17:05
Si è concluso ieri il simposio sulla difesa Cyber organizzato dalla Scuola Telecomunicazioni
delle Forze Armate di Chiavari(GE).
Al centro del dibattito la condivisione e la sinergia di esperienze e conoscenze tra il mondo militare
e civile da porre in atto contro le minacce informatiche.
La creazione di sinergie istituzionali in un sistema integrato, anche sovranazionale, in grado di affrontare efficacemente le complesse e multiformi sfide della minaccia cyber è stato uno dei temi
al centro del quinto Cyber Defense Symposium tenutosi all'Auditorium San Francesco di
Chiavari, in provincia di Genova, il 10 e 11 maggio.
L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti del settore industriale, accademico ed esperti giuridici.
Al Simposio, moderato dal Professor Michele Colajanni, Direttore del Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza dell’ Ateneo di Modena e Reggio Emilia, dalla Dottoressa
Barbara Carfagna, giornalista Rai e dall’Ing. Luisa Franchina Presidente A.I.I.C. (Associazione
Italiana Infrastrutture Critiche) sono intervenuti tra i vari qualificati relatori, il dottor Pietro Batacchi
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direttore della Rivista Italiana Difesa, il dottor Andrea Rigoni Advisor NATO e Co-direttore del
progetto Cyber Defense in Georgia, il Prof. Giuseppe Corasaniti della Procura Generale della Corte di Cassazione, studioso tra i più esperti di problemi giuridici della comunicazione e dell’informatica e di Diritto informatico.
A conferma dell’internazionalità dell’evento sono intervenuti il prof. Rami Houssaini di Ritis
Telecom, Mr. Preston Ackerman dell’FBI americana e Mr. Mike Anderson di RSA.
Il comandante della scuola, il capitano di vascello Giuseppe Cannatà, ha affermato “Le Forze Armate, da sempre consce della problematica della sicurezza delle proprie reti informatiche, hanno da tempo individuato ed impostato l’organizzazione, i mezzi, definito le procedure da mettere in campo e delineato l’iter formativo per gli addetti al settore”.
“Grazie all’esperienza pluriennale nel settore formativo - continua il Comandante - la Scuola Telecomunicazioni di Chiavari è pronta ad affrontare, grazie anche alla conoscenza e condivisione reciproca tra le diverse realtà che operano nel settore, le rinnovate ed accresciute sfide che la
minaccia cyber presenta nei confronti della Nazione”.
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V CYBER DEFENCE SYMPOSIUM - Chiavari 10-11 maggio 2016
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IL NUOVO LEVANTE 13 maggio 2016
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