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rassegna del 6-12-2011

Date post: 20-Feb-2016
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rassegna del 6-12-2011
33
BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 7 FERRARA________________________________________pag. 8 11 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 12 - 15 RAVENNA_______________________________________pag. 16 - 18 REGGIO E._______________________________________pag. 19 - 23 MODENA________________________________________pag. 24 - 25 PIACENZA_______________________________________pag. 26 - 39 AGENZIE________________________________________pag. 30 - 33 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 06-12-2011
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Page 1: rassegna del 6-12-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 7

FERRARA________________________________________pag. 8 11

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 12 - 15

RAVENNA_______________________________________pag. 16 - 18

REGGIO E._______________________________________pag. 19 - 23

MODENA________________________________________pag. 24 - 25

PIACENZA_______________________________________pag. 26 - 39

AGENZIE________________________________________pag. 30 - 33

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 06-12-2011

Page 2: rassegna del 6-12-2011

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

BOLOGNA - Corriere 6-12-2011

La presidente

Eccessivo prendersela conuna realtà come la nostrahanno un milione dipersone: ci sono Regionida 300 mila abitanti....

Ormai siamo visti comela causa di tutti i maliMa è troppo tardi: nonci resta che rassegnarci

Soluzione troppoaffrettata: era meglioun interventoalla fine del mandato

Riforma contro laCostituzione: non ci sisveglia e si mandano acasa 100 eletti dal popolo

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Gli assessori Un po’ di fatalismo e molta amarezza. «Siamo l’agnello sacrificale»

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La Draghetti: «Sbagliato, serviva ben altro»

Hera, nuovo patto:«Soci pubblicinon sotto il 51%»

I protagonisti

«Ognuno nella sua vita ha un Termi-nator», dice con serafica rassegnazionel'assessore provinciale al Bilancio, MariaBernardetta Chiusoli. Per lei e per tuttala giunta di Palazzo Malvezzi il cyborgvenuto dal futuro per uccidere la mam-ma del capo dei ribelli (in questo caso,metaforicamente, Beatrice Draghetti) èMario Monti. L’uomo che, chissà poiperché, si è messo in testa di abolire leProvince. Un obiettivo per nulla facile.Dalla scomparsa dei dinosauri ad oggi,le Province italiane sono state, forse, laspecie umana che ha più fieramentecombattuto il rischio estinzione.Dopo decenni di inutili (e poco con-

vinti) tentativi di tutti i governi anchequesta volta la reazione contro l’ipotesidi abrogazione di giunta e consigli pro-vinciali è stata una levata di scudi. L’uni-ca a farsene una ragione è proprio l’as-sessore al Bilancio: «Ormai siamo visticome la causa di tutti i mali dell’univer-so ma ormai l’embolo è partito, quindinon c’è nulla da fare, anche se questadei risparmi mi sembra più un’illusioneche una previsione seria». E se l’annoprossimo dovesse abbandonare il po-sto? «Pocomale, sono un tecnico presta-to alla politica, tornerei a fare il mio me-stiere». Da tutti gli altri componenti del-la giunta, invece, arriva una chiamata al-le armi contro la proposta del premier.Una rivolta di giunta anche perché, co-me recita l’antico adagio, non sarà mai iltacchino a chiedere di anticipare il Nata-le. «Oggi, in nome della demagogia, bi-sogna dare in pasto al popolo un agnellosacrificale che sono le Province», è l’in-terpretazione dell’assessore all’Agricol-tura, Gabriella Montera che non si lasciaintimidire: «Sono attesa da un anno la-crime e sangue perché dovrò compilare

il nuovo piano faunistico venatorioquindi se non facessi più l’assessore laqualità della mia vita migliorerebbe tan-tissimo». Il punto, però, è un altro: «Ildifetto è in origine, cioè l’idea urba-no-centrica del governo del territorioche ha, per esempio, il sindaco VirginioMerola — continua la Montera —. Mistupisce che un governo così rigorosoabbia così frettolosamente risolto il pro-blema del governo di area vasta».La pasionariaMontera non è la più in-

viperita del gruppo. A vincere il premioè l’assessore alle Attività produttive, Gra-ziano Prantoni: «Non è che uno si alza lamattina e decide di chiudere cento entieletti dal popolo, manco fossimo un con-siglio comunale con infiltrazioni mafio-se— tuona Prantoni — Questa è una ri-forma che non sta in piedi, è palesemen-te anticostituzionale». Più pacato il tito-lare delle deleghe all'Ambiente, Emanue-le Burgin, che rispolvera il classico be-naltrismo (oggi a te, domani a lui, mai ame): «Si taglia una giunta che costa 400mila euro all’anno mentre il parlamentocosta tre miliardi, mah...». E se Montiriuscisse nel suo scopo? «Tornerò a fareil ricercatore nell’impresa privata da do-ve provengo».Tra l’incudine e il martello Giuseppe

De Biasi. Assessore di Palazzo Malvezzial Lavoro in quota Idv, il partito che haraccolto le firme per l’abolizione delleProvince. «Il provvedimento è moltosecco e impone passaggi veloci, mi sem-bra un po’ troppo affrettato mentre ser-virebbe un riordino più strutturale: fran-camente avrei preferito un intervento ri-solutivo a finemandato». Ma questa vol-ta sarà più difficile arrivare a fine corsa.

M. M.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La giunta si risvegliasul viale del tramonto«Tutta demagogia...»

Il primo cittadino

❜❜Così sì che ci sarà unariduzione dei costi, ma sisalva il principio che serveun ente intermedio. È laproposta che caldeggiavo

Hanno detto

BilancioL’assessore MariaBernardettaChiusoli

MobilitàGrazianoPrantoni, ingiunta dal 2004

DipietristaGiuseppe DeBiasi ha la delegaal Lavoro

Il Consiglio comunale di Bologna hadeliberato di approvare il contrattodi sindacato e di voto per Hera Spae di disciplina dei trasferimenti diazioni fra i soci pubblici. Ventuno ivoti favorevoli (Pd, Amelia per BO,Idv, Bo2016); contrari i quattroleghisti, sette i non votanti tra Pdl egrillin’. Approvata anchel’immediata esecutività. L’adesioneal patto di sindacato, recita ladelibera, «comporta il blocco allealienazioni di azioni in modo taleche i soci pubblici mantengano unapartecipazione complessiva alcapitale sociale della società noninferiore al 51%». L’entità delvincolo di non trasferibilità delleazioni di proprietà del Comune,precisa la delibera, sarà «definitopuntualmente solo in esito alperfezionamento dellasottoscrizione da parte di tutti glienti aderenti» e comunque a partiredal minimo stabilito dal contratto disindacato in 143.740.722 azioni.Decisa anche «la cessazione degliaffidamenti diretti dei servizipubblici attualmente svolti daHera», ma sono state rinviate «asuccessiva e separata deliberazionele decisioni in merito allaliberalizzazione o all’affidamento inesclusiva dei servizi pubbliciattualmente gestiti da Hera, previoespletamento di gare ad evidenzapubblica». I membri del consigliod’amministrazione scenderanno da18 a 13.

Asticella a 170 kW

«Per il momento possosemplicemente dire che auspi-cherei un coraggio maggioreper le riforme costituzionali,servirebbe una spinta più de-cisa per un progetto di riorga-nizzazione dell’assetto istitu-zionale che è assolutamentenecessario ma deve esserecompleto». La presidente del-la Provincia, Beatrice Draghet-ti, è costretta a fare buon visoa cattivo gioco. Alla sua giun-ta Mario Monti ha messo ladata di scadenza: al massimonovembre del 2012 poi tantisaluti.La Draghetti parla mentre

sta raggiungendo la riunionenazionale dell’Upi, l’UnioneProvince Italiane che ha giàpromesso le barricate control’ipotesi di abrogazione digiunta e consigli provincialicontenuta del decreto sal-va-Italia. «Mi sembra eccessi-vo prendersela con Provincecome la nostra che rappresen-tano quasi un milione di per-sone — continua la numerouno di Palazzo Malvezzi —quando restano Comuni di 35per sone e Reg ion i con300.000 abitanti, rischio di es-sere ripetitiva ma ci sarebbebisogno di una riforma di più

ampio respiro che dovrà esse-re discussa in parlamento».Di tutt’altra opinione, inve-

ce, il sindaco Virginio Merolache già la scorsa estate con laproposta della federazioni diComuni aveva immaginatol’estinzione della giunta di Pa-lazzo Malvezzi. Ora Merolagongola e benedice la ricet-ta-Monti: «È sempre stata lamia opinione — ha affermatoil primo cittadino —. C’è sìuna riduzione dei costi dellapolitica, ma si salva il princi-pio che serve un ente interme-dio per coordinare il lavorodel sindaco. È la proposta che

caldeggiavo, andiamo avan-ti». In tutto, la riforma a livel-lo nazionale dovrebbe porta-re un risparmio di circa 500milioni.La Provincia di Bologna di

denari ne ha già risparmiatiquasi 30. Con la decisione del-la scorsa settimana di congela-re il progetto di costruzionedella nuova sede. Una buonapratica che, però, non sembrasufficiente per sfuggire alla fo-ga iconoclasta di Monti. Laroad map illustrata dal pre-mier prevede due passaggimolto veloci. Il primo spettaalle Regioni che, entro il 30aprile, dovranno distribuirele funzioni che fino ad ora fa-cevano capo alle Province.Agli enti di secondo livello re-steranno «solo le funzioni diindirizzo politico e di coordi-namento delle attività dei Co-muni nelle materie e nei limi-ti indicati con legge statale oregionale», recita il documen-to approvato a Roma. La giun-ta e tutte le cariche verrannoabolite entro il 30 novembredell’anno prossimo. I circa950 dipendenti di PalazzoMal-vezzi verranno trasferiti traRegione e Comune. E venia-mo ai possibili risparmi. Il bi-lancio previsionale della Pro-vincia per il 2012 è di 150 mi-lioni. La voce costi della politi-

ca (giunta, consiglio e unaparte del personale) conta cir-ca 2 milioni, qui dovrebbe es-serci il risparmio più consi-stente. Perché, se l’ipotesinon subirà modifiche, a no-vembre scenderanno i titolidi coda sulla giunta di otto as-sessori e l’assemblea di 36consiglieri (la legge ne preve-de un massimo di 45). Al loroposto dieci componenti, no-minati dai consigli elettivi,senza retribuzione. Quantifi-care le minori uscite sugli al-tri comparti, invece, è piùcomplicato. Le funzioni che laRegione ha affidato a PalazzoMalvezzi sono le politiche diformazione che valgono circa32 milioni. Viale Aldo Moropotrà riprendersi le deleghe oaffidarle al Comunema di cer-to non potrà azzerare i fondi.Un’altra delle uscite riguardala viabilità, con la manuten-zione straordinaria sui 1.400chilometri di strade e gli inter-venti di edilizia scolastica: nelprevisionale 2012 la Provin-cia ha disponibilità di circa 8milioni in conto capitale. Diffi-cile che qui si riesca a tirare lacinghia. Domani, intanto, èconvocato il consiglio provin-ciale, il primo sul viale checonduce al tramonto.

Marco Madonia© RIPRODUZIONE RISERVATA

Provincia (quasi) addioIl sindaco: «Finalmente»

Il taglio Costi della politica: risparmio di 2 milioni. Rebus sui 950 dipendenti

CITTA’ DI CASTEL MAGGIORE (BO)Sito internet: http://www.comune.castel-maggiore.bo.it

CIG 3576267CE0ESTRATTO PROCEDURA APERTA per affidamento servi-zio assicurativo RCT/RCO periodo 29/2/2012 - 28/2/2015- aggiudicazione prezzo più basso ai sensi dell’art. 82 delD. Lgs. 163/06. IMPORTO: € 210.000,00=. SCADENZA:5/1/2012 H. 12,00 APERTURA BUSTE9/1/2012 H. 9,30.Castel Maggiore, 25/11/2011

IL SEGRETARIO GENERALE - Dr.ssa Valeria Boschi

ALMA MATER STUDIORUMUNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Via Zamboni, 33 – 40126 BolognaTel 051/2099154 – Fax 051/2099309

Estratto Bando di garaSi rende noto che è indetto bando di garaper il “Servizio di Global Service per unaparte del patrimonio immobiliaredell'Università di Bologna. Importo com-plessivo dell’appalto: Euro 59.400.000,00IVA esclusa. Tipo di procedura: Ristretta.Criterio di aggiudicazione: Offerta econo-micamente più vantaggiosa.Termine per il ricevimento delle offerte:20/01/2012 Ora 12:00.Data di trasmissione alla GUCE:22/11/2011. Data di pubblicazione inGURI n. 141 del 30/11/2011.Tutte le informazioni relative al bandosono disponibili sul sito www.unibo.it.

Il DirigenteDott. Marco Degli Esposti

3Primo PianoCorriere di Bologna Martedì 6 Dicembre 2011

BO

Codice cliente: 211252

Page 3: rassegna del 6-12-2011

3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

BOLOGNA - Corriere 6-12-2011

PostacchiniOgnuno èrimasto delle sueidee, ma da quiad aprilesi cercheràdi trovareuna condivisione

In commissione il segretario del Comune boccia la petizione del comitato

T Days Via Indipendenza senza traffico lo scorso fine settimanaHa detto

People mover, «l’istruttoria non è più possibile»

Imprese, la Sirasalva la FaralLeader caldaie

Niente scontrino?L’assessore:«Sportello on lineper segnalarlo»

Un lungo pomeriggio di in-contri serrati. Il sindaco Virgi-nio Merola e l’assessore allamobilità Andrea Colombo daun lato. Dall’altro, nell’ordi-ne, Confesercenti, Cna eAscom. Oggetto del contende-re: il piano di pedonalizzazio-ne che la giunta vuole avviaread aprile e che secondo i com-mercianti rischia di svuotareil centro rovinando gli affari.Alla fine, il Comune si mostradisponibile ad aprire le tratta-tive: tempi e modi (ed even-tuali correttivi) si possono di-scutere da qui alla primavera.Ma l’impianto generale el’obiettivo — ridurre la circo-lazione di auto e moto — nonè in discussione. Ascom ab-bozza, parla di incontro «in-terlocutorio», ma non chiudeal dialogo.Decisamente più soddisfat-

ti Cna e Confesercenti. «A noitoccava l’onere di presentareuna proposta, siamo stati vo-tati per questo — dice alla fi-ne Colombo —. Da parte no-stra c’è l’impegno a sottopor-re il piano a un percorso dicoinvolgimento. Si parte agennaio con una serie di in-contri conoscitivi». Pace fattacon Ascom che nello scorsoweekend ha disertato la pre-

sentazione della nuova pedo-nalità in Sala Borsa? «Abbia-mo chiarito che il nostro nonè un piano definitivo, ma unaproposta — risponde Colom-bo—. Il nostro obiettivo peròrimane fermo: migliorare laqualità urbana».Insomma, la mappa delle

aree destinate ad essere chiu-se al traffico non è la Bibbia eci sono i margini per una trat-tativa. E così il presidente diAscom Enrico Postacchiniesce dall’incontro con il voltoun po’ tirato, ma non escludeche il clima possa migliorare:«Ognuno è rimasto delle sueidee, ma da qui ad aprile sicercherà di trovare una condi-visione. Noi avremo il ruoloche abbiamo sempre avuto:cercare una convergenza».Posto che difficilmente la

giunta riporrà nel cassetto ilsogno di una Bologna un po’più pedonale di ora, da qui inavanti la partita si giocheràsul terreno della mediazione.Le associazioni hanno giàpronta una lista di correttiviper ridurre l’impatto del pro-getto firmato da Colombo. Se-condo Ascom si potrebbe pro-cedere «per piccole aree». Ser-gio Ferrari di Confesercentichiede di avviare la riforma

«con un ritmo lento» e pro-muove la pedonalizzazione to-tale di alcune aree, come Pra-tello e via Azzo Gardino. Boc-cia, invece, la chiusura per 24ore ai non residenti della cer-chia del Mille.Massimo Ferrante di Cna si

dice disponibile a «raddoppia-re gli sforzi per rendere piùbello il centro con iniziativeed eventi». Chiede però chesia consentita »la mobilità dimerci e servizi, le attività dicarico-scarico, o la consegnaa domicilio dei farmaci salvavita». Difficile prevedere se al-la fine si troverà una quadra.

Nel frattempo, infiamma ildibattito politico. Sel chiedeuna stretta preventiva: «Oc-correrà riflettere sugli oltre70 mila pass per l’accesso allaZtl, cominciando a metteredei paletti anche per i residen-ti», è la proposta choc del con-sigliere comunale Lorenzo Ci-priani. Sul fronte opposto, Le-ga e Pdl si preparano a com-battere il piano. Daniele Carel-la (Pdl) non usa mezze paro-le: «Abbiamo un assessorecompletamente incompeten-te in materia di mobilità».

Pierpaolo Velonà© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tregua con Ascom dopo un vertice fiume a Palazzo

Dopo le tensioni, una pioggia di sìAl via la Fondazione Cineteca

Infrastrutture Statuto alla mano, l’opera è ormai «un fenomeno naturale». Ma il fronte del no ora pensa al referendum o a un ricorso

Per tre milioni

Monti: progetto legalità

Comitato No People mover

Colombo e la pedonalità:non è un piano definitivo

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Ieri il voto finale in consiglio comunale a grande maggioranza: rientrata la fronda Pd, Pdl e Lega nord si sono astenuti

L’istruttoria pubblica sul Peoplemover non s’ha da fare. Le quasiquattromila firme raccolte dai comi-tati contro la monorotaia stazio-ne-aeroporto si infrangono sul mu-ro dello Statuto comunale.«Il progetto non rientra in nessu-

na delle due categorie di procedi-menti per le quali è possibile richie-dere l’attivazione dell’istruttoriapubblica», annuncia il segretario ge-nerale del Comune Luca Uguccioni,gelando le aspettative di firmatari,comitati e gruppi consiliari proistruttoria. Come i consiglieri dellalista Amelia-Sel che chiedono «unconsiglio comunale straordinariosul People mover», mentre Pd egiunta pensano piuttosto a «un con-fronto aperto», magari un conve-

gno in Sala Borsa. Il sindaco, del re-sto, è stato chiaro anche ieri all’as-semblea dei presidenti di Legacoop:«Non faremo mancare le informa-zioni, ma la decisione è già presa». Icomitati, però, si preparano a passa-re dalla buone alle cattive: «Non ciinteressa la finta partecipazione,senza istruttoria siamo pronti alleazioni legali».Lo stop del Comune all’istrutto-

ria sul People mover arriva in com-missione. Quattro pagine tecniche,scritte e illustrate dal segretarioUguccioni, che spiegano le ragionidel no alla richiesta avanzata da ol-tre 3.700 cittadini. «La partecipazio-ne è prevista solo per atti normativio atti amministrativi aventi caratte-re generale, il progetto del People

mover invece si è spinto ormai mol-to oltre la fase pianificatoria e pro-grammatica».Per Palazzo d’Accursio, insom-

ma, è troppo tardi per chiedereun’istruttoria su un’opera per cui or-mai «si sono costituiti dei dirittisoggettivi di credito da parte di sog-getti che hanno partecipato a dellegare». La monorotaia ormai «è unatto amministrativo, un fenomeno

naturale», spiega Uguccioni, tra lefacce perplesse dei consiglieri di op-posizione.

Il Pd, che in fondo non si stracciale vesti per il no all’istruttoria, provaa concedere una sponda ai comitati.«Noi pensiamo che si debba comun-que dare la parola ai cittadini, orga-nizzando un momento di confrontoaperto e partecipato», dice il capo-gruppo, Sergio lo Giudice. Il vendo-liano Mirco Pieralisi, deluso dallostop all’istruttoria, pensa invece a«un consiglio comunale straordina-rio per dare risposta alle domandedi oltre 3.700 cittadini». Mentre l’as-sessore Matteo Lepore, pronto a di-scutere di ogni soluzione, suggeri-sce «un convegno a gennaio in SalaBorsa con tutte i soggetti interessatial tema People mover».Il piano B dovrebbe essere defini-

to nei dettagli alla capigruppo di do-mani, ma difficilmente vedrà la fir-ma delle opposizioni. Marco Lisei(Pdl) e Federica Salsi (Movimentocinque stelle) puntano il dito con-tro quello che definiscono, all’uni-sono, «l’ennesimo teatrino di mag-gioranza per ratificare decisioni giàprese».

Più o meno quello che pensano icomitati contrari alla monorotaia,che dopo lo stop all’istruttoria sonopronti ad affilare le armi. Quelle ve-re. «Non ci interessa la finta parteci-pazione — dice Vanni Pancaldi delcomitato — finora abbiamo cercatoil confronto, ma se la politica nonvuole percorrere questa strada noisiamo siamo pronti a percorrere tut-te le altre, comprese le vie legali, perfermare quest’opera». Le ipotesi sultavolo sono molte, dal ricorso allaCorte dei conti fino all’Antitrust,senza dimenticare il referendum.«Anche se i tempi da qui a gennaiosono decisamente stretti. Valutere-mo la strada migliore da percorrere,ma non ci fermeremo».

Francesco [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli addetti ai lavori

Dopo le tensioni torna ilsereno nel centrosinistrasul destino della Cinetecache ottiene il via libera delconsiglio per diventareFondazione. «Su questadelibera non devono esserciragionamenti di parte, mauna riflessione unica per ilbene della città», dicel’assessore alla CulturaAlberto Ronchi presentandoall’aula la trasformazionedella Cineteca inFondazione. Un appello chea quanto pare funziona,visto che alla fine ladelibera passa con 22 voti(Pd, Sel, Idv e il civicoStefano Aldrovandi),l’astensione benevola del

centrodestra e il no del soloMovimento cinque stelle.Soddisfatto il sindacoVirginio Merola, secondocui «la trasformazione dellaCineteca è il primo bancoprova dell’innovazioneriformista di cui abbiamobisogno». Scomparsi i

dubbi dei consiglieri del Pdche avevano sollevato leloro perplessità incommissione. TantoRaffaella Santi Casali cheRossella Lama, nonostante itoni accessi dei giorniscorsi, sottolineano infattiche il loro atteggiamento

voleva essere un «segno diaffetto e attenzione» versoil destino della Cineteca.Anche se la DemocraticaLama non rinuncia a unastoccata all’assessoreRonchi: «Non ho apprezzatogli attacchi al Pd un po’troppo personali che sono

arrivati, io ho sempre fattoosservazioni nel merito».Benedetto Zacchiroli, anchelui nella compagine pd deidubbiosi, è ormai convintodella bontà del progetto:«Voto sì con convinzione,chi lavorerà nellaFondazione avrà in noi itifosi migliori». Soddisfatto,ma in attesa delle prossimemosse del Comune, anche ilmovimento Profilm.«Attendiamo ora al piùpresto la creazione deltavolo tecnico-scientifico acui siamo stati invitati, peranalizzare la stesura dellaconvenzione sui puntidell’ufficio cinema diBologna e della produzioneaudiovisiva, elementi suiquali è concentrata lapreoccupazione deglioperatori del settore».

F. Ro.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sindacoOk a ogni informazione,ma la decisione è presa

Cinema

Faral, azienda diCampogalliano, nelModenese, una dellemaggiori realtà nellaproduzione di radiatori inalluminio pressofuso, tornaa essere italiana. Dopotredici anni in cui alcomando si sono succedutela Zendher, importantegruppo svizzero del settore,e la holding tedesca Bavaria,è stata salvata dal bologneseValerio Gruppioni,presidente di Sira Group,attivo nelle pressofusioni inalluminio e nella produzionedi termosifoni.Un’operazione da 3 milionidi euro per l’azienda diPianoro nella quale èprevisto il subentro nelramo d’azienda per tre annicon impegno d’acquisto. Orala sfida più impegnativariguarderà gli investimentinecessari per migliorare lostabilimento e far ripartire laproduzione. Continuerannoa lavorare 45 dei 70dipendenti, ma l’obiettivo èarrivare presto a 53. Inoltre,secondo il programmalanciato da Gruppioni, nel2012 si punta a un fatturatodi 25 milioni. La Sira Groupè uno dei leader mondialinella produzione di radiatoriper riscaldamento e nel 2003è stata una delle primeimprese italiane a lanciarsisul mercato cinese.

M. G.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Scontrini fiscali evasi, mercecontraffatta, attività commercialisu cui grava lo spettrodell’infiltrazione mafiosa. Se ilpiano dell’assessore comunale alCommercio Nadia Monti andrà inporto, l’anno prossimo saràpossibile denunciare questifenomeni rivolgendosi «a unosportello online che possaraccogliere le segnalazioni deicittadini». Un piano ambizioso, percontrastare — con ilcoinvolgimento di tutti —l’illegalità collegata alle attivitàcommerciali. «Attendiamo l’okdefinitivo della Regione — ha dettoieri la Monti a Radio città del Capo— dopo ci sarà un confronto con leassociazioni economiche per capirecome poter dialogare. A quel puntoapriremo sia lo sportello telematicosia il centro d’iniziativa cheabbiamo in mente». L’ok di vialeAldo Moro è necessario perché ilnuovo sportello dovrà esserecompatibile con la recente leggeregionale sulla lotta alleinfiltrazioni mafiose e sulla legalitàresponsabile. Ancora da capire, nelcaso in cui il progetto andasse inporto, che fine faranno le denunceraccolte dallo sportello: «Una voltaottenuto il via libera — continual’assessore — dovremo stabilireche tipo di rapporti instaurare conle forze dell’ordine». L’obiettivo èresponsabilizzare il cittadino chetroppo spesso si rende complicedel mancato rilascio delloscontrino o chiude gli occhidavanti ai prodotti contraffatti,offrendo ai più motivati unostrumento veloce ed efficace percombattere il crimine e l’evasione:«In realtà, molto spesso i cittadinisi sentono frustrati — dice Monti— perché sanno che l’iter delladenuncia è lungo e complesso». Larisposta della Regione è attesa agennaio. La speranza, una voltaottenuto il via libera, è dicoinvolgere tutti Quartieri, oltrealle forze dell’ordine e alleassociazioni economiche.

P. V.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Traffico Le proposte dei commercianti. Ma ora è Sel ad alzare il tiro: rivedere anche i pass dei residenti in centro

Soddisfatto, ma in attesadelle prossime mossedel Comune, ancheil movimento Profilm

A sinistra,GianlucaFarinelli:resta allaguida dellaCineteca

7CronacaCorriere di Bologna Martedì 6 Dicembre 2011

BO

Codice cliente: 211252

Page 4: rassegna del 6-12-2011

4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

BOLOGNA - Carlino 6-12-2011••23MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

SpettacoliCULTURA / SOCIETÀ

BOLOGNA

di LORELLA BOLELLI

IL TRAVAGLIO è durato esatta-mente un’ora e 24 minuti. Il primovagito della Fondazione Cinetecaha risuonato in consiglio comunalealle 19.37 quando la presidente Si-mona Lembi ha fatto la conta deivotanti (34), dei voti espressi (25),dei sì (22), dei no (i tre del Movi-mento 5 Stelle — «Ma non faremoostruzionismo, saremo, al contra-rio attenti e propositivi», è stata ladichiarazione di voto di MassimoBugani), delle astensioni (i 9dell’opposizione di centrodestra).Ma come ha detto Daniele Carel-la, come al solito fuori di politiche-se, «solo perchè sono stato elettodall’altra parte». Ciò su cui infattitutti hanno convenuto in manieracompatta è stata l’esemplarità delmetodo seguito per addivenire aun risultato che l’assessore AlbertoRonchi ha fortissimamente voluto

e tenacemente perseguito, non sot-traendosi mai al confronto, in com-missione e in pubbliche audizioni,accogliendo alla fine anche suggeri-menti e migliorie arrivati da chinon fa parte della sua coalizione.«Sono uomo di sinistra e me ne van-to — ha spiegato nel suo interven-to introduttivo di dodici minuti —ma mi sono rivolto all’intero consi-glio perché la questione in oggettonon ammette ragionamenti di fa-zione, è per la città. E io che nonsono politically correct e nel mio la-voro metto passione vera e autenti-ca, ho massimo rispetto dei consi-glieri, essendolo io stesso stato perdieci anni tra le fila della minoran-za».

«LEI NON e’ simpatico né umile— è andato giù pari nel suo inter-vento Marco Lisei (Pdl) — ma ledò atto che l’approfondimento c’èstato e anche se non sono del tuttopersuaso sul tema della produzione

avendo preferito in statuto un arti-colo che ne stralciasse l’esercizio enon la semplice non menzione chepuò innescare conflitti d’interessequalora entrino soggetti privati in-teressati al settore, riconosco cheparte del documento iniziale è sta-to cambiato». E proprio lo spirito

di concertazione e negoziazionecon cui è stato condotto l’iter hastrappato il sì, oltre che del Pd com-patto, di Sel e Idv, anche di Stefa-no Aldrovandi per Bologna 2016:«Non ha mai citato Berlusconi,non ha mai contrapposto idee ad al-tre idee. Sono solo dispiaciuto — siè rivolto a Ronchi — che non sia

stata ribadita la definizione di pub-blica, che non è una diminutio maanzi un’ulteriore valorizzazione».

IL TIMORE che proprio questadimensione possa perdersi nel cam-bio d’abito giuridico ha alimentatol’intervento di Rossella Lama(Pd), la cui richiesta d’approfondi-menti aveva provocato il doppiopassaggio in commissione: «Nonho apprezzato gli attacchi persona-li e al partito visto che il businessplan impegna per cinque anni risor-se comunali pari a dieci milioni e350.000 euro».Come dire, non cic-che. «C’è stato almeno un confron-to con le istituzioni Musei e Biblio-teche?», si è e ha chiesto. Ora la pal-la passa a Merola cui spetta la re-sponsabilità della nomina del cda,sempre in accordo col consiglio cuipermane la missione di vigilare sulnuovo organismo che lo stesso pri-mo cittadino ha definito «il primobanco di prova dell’innovazione dicui abbiamo bisogno».

Palazzo d’Accursio, ore 19.37:la Cineteca diventa FondazioneDopo le polemiche, disco verde ieri dal consiglio comunale

Giovani in fila all’ingresso delLumière e, nel tondo, il

direttore della Cineteca GianLuca Farinelli

MAGGIORANZA COMPATTAVentidue sì, nove astenutie tre grillini contrari. OraMerola dovrà nominare il cda

ALLE 18 al Melbook Storedi via Rizzoli viene presenta-to il libro della mostra di Ma-rio Cresci Dentro le cose incorso a Palazzo dei Pio di Car-pi fino al 29 gennaio. Cresci eil curatore Luca Panaro da-ranno vita a un dialogo sull’at-tuale ricerca dell’artista. Cre-sci presenta un’ampia serie diopere fotografiche inedite,frutto di un lavoro di ricercache nasce dalla natura dellospazio espositivo.

L’EVOLUZIONE della chi-tarra dal ’500 ai giorni nostri.All’oratorio di San FilippoNeri (ore 18) Riccardo Farol-fi suonerà una dopo l’altrauna chitarra rinascimentale,una barocca, una chitarra del’700, una romantica e una clas-sica odierna. Un viaggio attra-verso castelli e palazzi di corteprincipesche, giardini e villedi famiglie patrizie, accade-mie e salotti.

ALFONSO Fantato, ex vice-presidente dell’associazioneex internati, Guido Armelli-ni, direttore dell’UniversitàPrimo Levi, e Luca Alessan-drini, direttore dell’istitutoregionale Parri, alle 20 in viaNazario Sauro 24 si interroga-no sul tema ‘Storia e memo-ria sono ancora elementi ne-cessari per capire e progettareil futuro?’. Seguono letture ac-compagnate dalla musicaklezmer di Paolo Buconi.

Una chitarrafra i secoli

L’obiettivodi Cresci

La memoriae il futuro

13 DICEMBREWWW.TEATROEUROPA.IT - TEL. 051.372540

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

BOLOGNA - Informazione 6-12-2011

MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 5

L’incognita bilancio “frena” il piano. I faccia a faccia proseguiranno tra gennaio e marzo

Pedonalità, avanti a piccoli passiConfesercenti: c’è tempo per il confronto. Cna col ComuneCerchia dei Mille chiusa 24

ore su 24 ai non residenti estop ai motorini in centro sto-rico, t-days. Questi i temi “cal -di” del piano pedonalità del Co-mune discussi ieri dall’ammini -strazione con le principali asso-ciazioni di categoria (Confeser-centi, Ascom e Cna) nel primodi una serie di incontri che pro-seguiranno tra gennaio e mar-zo.

Confesercenti Bologna escedall'incontro con il sindaco Vir-ginio Merola e l'assessore allaMobilità, Andrea Colombo,con la sensazione che l'ammi-nistrazione è sì determinata adandare avanti con il piano dellapedonalità ma questo avverràcon "ritmo lento", anche pervia dei chiari di luna in bilancio.E questo dà anche l'idea che cisia tempo per far passare tuttauna serie di richieste. «Tempi emodalità» di attuazione del pia-no, «il sindaco ci ha detto chesono parte di un percorso»,spiega il presidente di Confe-sercenti, Sergio Ferrari.

Dal canto suo, l'associazionedegli esercenti ha insistito sutre concetti. Primo: la preoccu-

Giunta pronta alla mediazione: «Piano non è granitico». E Monti difende la ca te g o r i a

«T-days, meno affari? Colpa della crisi»Colombo tira le somme ed apre alle attività economiche: si può migliorare

IL BILANCIO DEL WEEKEND

La formula del t-days può sicura-mente migliorare ma è certo

questa la causa dei minori accessi incentro e del calo delle vendite deinegozi. Semmai, il vero problema èla crisi economica. All’indomani delsecondo weekend di pedonalizza-zione, una sorta di prova generale diquello che sarà il centro con il pianodella pedonalità, è l’assessore comu-nale alla Mobilità, Andrea Colombo,a tirare le somme dell’iniziativa e areplicare alle critiche delle associa-zioni di categoria che hanno lamen-tato un calo di affluenza del 10%, ri-spetto al fine settimana preceden-te.

L’assessore, finito al centro dellecritiche perchè giudicato troppo ri-gido e non incline alla mediazione(a differenza del sindaco Merola),ammette che qualche sbavatura c’èstata. I t-days, dice, «sono un bam-bino che sta crescendo e c’è sempreda migliorare. Ma allo stesso tempo,Colombo sottolinea che in centro«c’erano così tante persone che sec’è stato un calo degli affari non èdovuto ad un problema di accessi-bilità. Il problema è la crisi econo-

mica, per cui le famiglie fanno faticaa spendere».

Dalle frequenze di Radio Tau, l’as-sessore fa il paragone con il wee-kend pedonale di settembre, rispet-to al quale «c’erano 20 gradi in menoma non 20.000 persone in meno».Anzi, questi due giorni hanno dimo-strato che «c’è una gran voglia diriappropriarsi del centro storico apiedi, a prescindere dalla tempera-tura e dagli eventi. Il vero evento è lage n t e » .

Per smontare l’immagine che lovuole refrattrario al confronto, Co-lombo assicura che quello presen-tato non è un piano “gra n i t i c o ”: gliaggiustamenti sono possibili. Manon si chieda un referendum comeha fatto la Lega che avrebbe volutochiamare i cittadini ad esprimersisul piano della pedonalità (e di con-seguenza su Colombo) dopo qual-che mese di sperimentazione. Unreferendum c’è già stato, ricordal’assessore al Carroccio: nel 1984.

Tra i punti che possono essere og-getto di modifica Colombo cita l’ac-cesso ai garage del centro, o la co-struzione di nuovi parcheggi (anche

se non esiste l’emergenza), mentrenessuno sconto sarà fatto sul tagliodei pass: procederà ma non più percategorie e punterà a tagliare il nu-mero dei permessi collegati ai mezziper disabili che oggi sono dieci.

È l’assessore comunale al Com-mercio, Nadia Monti, a rassicurarele associazioni di categoria. «Una ec-cessiva rigidità non va mai bene - a-pre Monti - Sicuramente ci sarà unaattenta valutazione di ciò che potràessere messo in piedi sul piano in-frastrutturale». Niente paura, è ilmessaggio, perchè il centro pedona-le si farà ma fornendo tutti gli accor-gimenti per garantire l’accesso incentro. Ad esempio, migliorando lelinee del trasporto pubblico (Atcpermettendo) e prevedendo agevo-lazioni.

Monti spezza una lancia a favoredei commercianti. «Sono anche da-tori di lavoro e contribuiscono allaricchezza della città». Assieme all’as-sessore al Bilancio Silvia Giannini,Monti fa sapere di stare valutandoanche un sistema di sgravi fiscali, suTarsu e Cosap, a favore della nascitadi nuove imprese.

n L’Ascom non cede: incontrointerlocutorio, le perplessità restanoCerchia del Mille, stop alle motoe fine settimana a piedi i temi “caldi”

Sel: Pass “a zone” per i residenti del centroPass “a zone” per i residenti. È la richiesta di Sel in consiglio comunale

che invita la giunta a dare una stretta ai 70.000 permessi Ztl acominciare da chi vive in centro. «Se abito in piazza Aldrovandi è giusto

che io abbia il pass per il varco di San Vitale ma non per quello di viaSant’Isaia» è la considerazione del consigliere Lorenzo Cipriani. C’è ancheuna stoccata ad Ascom: «Lo sciopero delle luminarie non è stato capito».

n Accessoai garage, nuoviparcheggi,agevolazioniper i bus e sgravifiscali: ecco la baseper la mediazione

PIANO

pazione per la prospettatachiusura della cerchia del Mille24 ore su 24, «molto pericolosaper le aziende che potrebberotrovarsi in situazioni di grandis-simo disagio»; secondo: lapreoccupazione-contrar ietàper lo stop alla circolazione deimotorini, specie quando c'èancora un servizio bus «non dei

peggiori, però di certo non mo-derno»; terzo: con i t-days, icommercianti non fanno piùaffari. È vero, ammette Ferrari,che sabato e domenica «c'è sta-ta una considerevole presenzadi persone, ma questo è per unatto di amore verso il centrodella città. Ma sul piano econo-mico i t-days non sono un mo-

do per aumentare i consumi»,anzi i negozi hanno lamentatominori incassi e altri non hannonotato la differenza.

Ad ogni modo, «i nostri asso-ciati non ci stanno chiedendodi dar vita a forme di protesta»,come è capitato in casa Ascom,aggiunge Ferrari. «Noi siamo indialogo e speriamo di ritrovaresu questa linea di dialogo anchele altre associazioni perchè ab-biamo la convinzione che sipossa raggiungere una buonariuscita per tutti».

Confesercenti riferisce di unMerola che si è appuntato tuttoe a cui l'associazione di catego-ria (oltre a Ferrari, c'era Massi-mo Zucchini, vicepresidente ereferente per i locali della not-te) ha portato la sua priorità:piccole pedonalizzazioni inte-gra l i .

L’Ascom si è invece presenta-ta da Merola con dei numeri.Nella cerchia del Mille, fa pre-sente il direttore Giancarlo To-nelli, le imprese dell’a s so ci a-zione danno lavoro a 35.000persone. «Chiediamo che il Co-mune dia la stessa attenzioneche dà ai lavoratori di altre im-prese» è la premessa fatta da To-nelli, anche in considerazionedella crisi del terziario. Dopo laprotesta contro i t-days (Ascomha spento le luminarie in via In-dipendenza e via d’Az eglio),l’associazione rinuncia alle bar-ricate. «Un conto sono i t-daysdi sabato e domenica, un contoè la pedonalità, ovvero rendereaccessibile alcune zone dellaCerchia del Mille solo ai resi-denti. Cambia molto». Comepure cambia molto prevedere it-days una tantum o «calarli in u-na zona chiusa 24 ore». Boccia-to anche lo stop ai motorini.

«Un incontro interlocutorio»è il commento del presidente E-nrico Postacchini dopo il facciaa faccia con Merola. Insomma,si è rimasti ognuno sulle pro-prie posizioni con l’impegno dirivedersi di nuovo tra gennaio emarzo. Nei prossimi giorni l’as -sociazione manderà un contri-buto scritto.

Spinge per la mediazione laCna, i cui iscritti sono in mag-gioranza favorevoli alla pedo-nalizzazione. «In una visioneconvincente e condivisa - con-ferma il segretario MassimoFerrante dopo l’incontro - noifaremo la nostra parte, ancheraddoppiando gli sforzi».

Intanto, si allarga il fronte deicontrari al piano della pedona-lità. A Pdl e Lega si aggiunge an-che Fli che annuncia una rac-colta di firme assieme a Confa-b i t a re .

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 6-12-2011

CRONACABOLOGNA � IV

MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

la Repubblica

I NODI DELLA GIUNTA

Via libera dal consiglio comunalela Cineteca diventa FondazioneFarinelli: “Finalmente, ce l’abbiamo fatta”. Poi brinda con Ronchi

L’ASSESSORE

AlbertoRonchi,assessorecomunalealla Cultura

FONDAZIONE

Tensioni tra Pde giunta sullaFondazione Cineteca,con alcuni consiglieria chiedere chiarimentisul progetto

SOPRAELEVATA

Una “fronda” di ottoconsiglieri Pd scriveuna lettera al sindacoper ridiscuteredi alcuni aspettidella monorotaia

I punti di tensione

SILVIA BIGNAMI

ALLA fine la maggioranza tiene evota compatta il sì alla trasforma-zione della Cineteca in Fondazio-ne. La «travagliata» delibera è sta-ta approvata ieri sera alle 20 dalconsiglio comunale, sotto gli oc-chi del sindaco Virginio Merola,presente a “vigilare” su una vota-zione fino all’ultimo incerta per letensioni tra alcuni consiglieri Pd el’assessore Alberto Ronchi. L’u-nica scintilla scocca quando laDemocratica Rossella Lama se laprende con l’assessore: «Devodirle che non ho apprezzato i suoiattacchi al mio partito, anche dinatura personale». Ma Ronchipassa oltre, e chiude un pomerig-gio d’ansia con un brindisi nelcortile di Palazzo d’Accursio in-sieme al direttore Gianluca Fari-nelli e a una parte dei dipendentidella nuova Fondazione, presen-ti in consiglio dalle 14 per assiste-re al voto.

Si chiude così il braccio di ferrosulla trasformazione della Cine-teca. Secondo lo statuto approva-to da Palazzo d’Accursio, la nuo-va società sarà inizialmente al100% di proprietà del Comune,mentre negli anni aprirà all’in-gresso di soci privati, anche se lamaggioranza resterà sempre

pubblica. Agli atti passa un votolargamente positivo: 22 sì (Pd,Sel, Idv e lista Aldrovandi) 9 aste-nuti (Pdl e Lega Nord), 3 contrari(Movimento a Cinque Stelle).Una vittoria di Ronchi, impegna-to per settimane nella discussio-ne della delibera e del nuovo sta-tuto, tra i rimpalli in commissio-ne, le contrarietà di un cartello diregisti e produttori spaventatidalla concorrenza della nuova Ci-neteca e le richieste di chiarimen-ti bipartisan sul business plan.Premiata la pazienza dell’asses-sore, che ha riveduto e corretto lostatuto inserendo le modifichechieste da consiglieri di maggio-ranza e di minoranza, e che ieri inaula ha rivendicato il suo “meto-do”: «Questa è una delibera perl’intera città, per questo mi rivol-go a tutto il consiglio. Non ci sonoragionamenti di parte, ma una ri-flessione sul bene della città».

Uno sforzo di “partecipazio-ne” che gli riconoscono anche iconsiglieri di minoranza, dal gril-lino Massimo Bugani, che purealla fine voterà contro la Fonda-zione, al berlusconiano DanieleCarella. «Nonostante l’assessorenon brilli per simpatia gli va datoatto di averci coinvolto» dice il ca-pogruppo Pdl Marco Lisei. Eppu-re i nervi restano tesi. Il direttore

della Cineteca Farinelli resta pertutto il pomeriggio a seguire il di-battito con il nuovo direttore del-la Cultura Francesca Bruni. «Co-sa mi aspetto? Speriamo bene.Questa città fa sempre fatica acambiare» dice passeggiando inanticamera. Gli occhi sono pun-tati soprattutto sul Pd, che diecigiorni fa in commissione ha bloc-cato il via libera alla delibera chie-dendo ulteriori chiarimenti, e su-scitando l’irritazione di Ronchi.«C’è fibrillazione tra i Democrati-ci, sono meglio i grillini» aveva

detto in quell’occasione l’asses-sore. Parole che non sono andategiù ad alcuni eletti Pd, tanto chefino al voto nessuno tra i Demo-cratici scommette sul sì compat-to dei consiglieri. Non è un casoche anche il sindaco interrompala sua maratona di riunioni con icommercianti per essere presen-te in aula e mettere il suo suggelloal voto: «Questa delibera dimo-

stra una rinnovata capacità di re-gia sia da parte della giunta chedel consiglio. La trasformazione èil primo banco di prova per l'in-novazione di cui abbiamo biso-gno. Questa discussione che èstata utile, sarà responsabilità delsindaco la nomina del nuovo cdasecondo l'indirizzo del consigliocomunale». Alla fine va tutto li-scio. La consigliera Pd Lama bac-chetta Ronchi e con puntiglio ri-pete le sue perplessità su moltiaspetti tecnici del business plan,ma alla fine vota a favore. Seguitaanche da Raffaella Santi Casali eBenedetto Zacchiroli. C’è spaziopersino per un piccolo incidente,quando l’ufficio stampa del Co-mune, ormai certo del sì alla Fon-dazione, invia la nota con l’ap-provazione della delibera pochiminuti prima del voto. Quandotutto è finito Ronchi non replicanemmeno alle accuse della La-ma: «Dice che ho attaccato il Pd?Ma no, non mi pare di averlo fat-to. Forse si tratta anche di simpa-tie personali, del resto c’è chi miha dato dell’antipatico esplicita-mente. Va bene così, l’importan-te è il risultato per la città». Sorri-de anche Farinelli, che porta a ca-sa il sogno coltivato da anni: «Fi-nalmente, ce l’abbiamo fatta».

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Il Pd, dopo le scintilledella vigilia, vota compatto.La Lama: “Ma non hoapprezzato gli attacchidell’assessore al mio partito”

LA FONDAZIONE CINETECA

L’ingresso della Cineteca,trasformata in Fondazione,in via Azzogardino

Via Serrabella.

Situate a 1,5 km dalla fondovalle Savena, in posizione dominante e panoramica, disponiamo di 3 ville di nuova realizzazione su due livelli

con ingresso indipendente, giardino privato, box doppio e ascensore. Particolare attenzione è stata dedicata al risparmio energetico

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 6-12-2011

BOLOGNA � V

@MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙ

www.cinetecadibologna.ithttp://it-it.facebook.com/nopeoplemover

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Il caso Il segretario generale del Municipio boccia la richiesta di 3700 cittadini. Il fronte del no: andremo al Tar

People mover, salta la partecipazione“C’è il progetto, niente istruttoria”

MONOROTAIA

I cantieridel PeopleMover, chedovrebbecollegarestazione eaeroporto,aprirannoa febbraio

«L’ISTRUTTORIA sulPeople mover non èammissibile». A

sorpresa, il segretario generaleLuca Uguccioni boccia la consul-tazione pubblica sulla monoro-taia aeroporto-stazione chiestadal comitato No-People movercon 3.700 firme. Una sentenza chegela i consiglieri comunali. Il Pd siaffretta ad assicurare un “mo-mento alternativo di partecipa-zione”. Delusi i vendoliani. Men-tre il comitato del no all’infra-struttura è già pronto a un ricorsoal Tar contro la bocciatura dell’i-struttoria e contro un’opera «di-

versa da quella approvata dal con-siglio comunale anni fa, e senzaun piano economico finanziariodi copertura», dice la portavocedel comitato Maddalena Piccolo.

La doccia fredda arriva ierimattina in commissione affariistituzionali. Dopo i chiarimentichiesti da Sel, Idv, e dagli otto“frondisti” del Pd sull’unica infra-struttura ancora in piedi, tocca al

segretario generale bocciare l’i-struttoria chiesta dei critici delPeople mover. «Non sarebbe le-gittima secondo l’articolo 5 delloStatuto e 38 del regolamento co-munale. Le istruttorie si possonofare su progetti in via di pianifica-zione e di carattere generale. SulPeople mover c’è invece già unprogetto definitivo approvato dalconsiglio comunale». Troppo tar-

di, insomma. Il capogruppo PdSergio Lo Giudice corre subito airipari: «Prendiamo atto che non sipuò fare l’istruttoria, ma assicure-remo un altro momento di parte-cipazione ai cittadini». Parolecondivise anche dal segretario PdRaffaele Donini. Mirko Pieralisi,Sel, propone un consiglio comu-nale straordinario: «Comunqueuna forma di partecipazione ana-

loga all’istruttoria». Storce il nasola presidente del consiglio comu-nale Simona Lembi: «Discutere-mo cosa fare, ma non possiamofare una istruttoria finta». MarcoLisei, capogruppo Pdl, boccia«una partecipazione che sia solouno scambio di chiacchiere», e at-tacca il segretario generale: «E’ giàla terza volta che con i suoi parerioffre un salvacondotto alla mag-gioranza, che vuole andare avanticon il People mover». Il sindacoVirginio Merola ributta la palla alconsiglio («Compito loro discute-re di un nuovo momento di parte-cipazione») e conferma l’inten-zione di andare avanti: «La deci-sione è presa, la discussione fat-ta». Ma il coordinatore Matteo Le-pore propone «un grande conve-gno, magari in Sala Borsa, perchiarire tutti i dubbi su progetto esull’assetto societario». Un tavolodi confronto che slitterebbe agennaio, quando «sarà più chiarol’assetto societario», e poco primadel via ai cantieri, che il Ccc vor-rebbe aprire a febbraio. Non ab-bastanza per il comitato del no al-la monorotaia: «Con un parereformale si rischia di bloccare lapartecipazione dei cittadini – av-verte la Piccolo - siamo pronti al ri-corso al Tar, e anche a riprenderela raccolta di firme».

(s.b.)

La sentenza gelai consiglieri.Sel chiede garanzieil Pd: convegnoin Sala Borsa

FUSIONE ATC-FER

Si sfiora la crisi incommissione sul votoper la fusione di Atc eFer, a causadell’astensionedei vendoliani di Sel

VIA PETRONI

Tensioni inmaggioranza anchesull’ordinanza di viaPetroni, con Sel achiedere un interventodi pedonalizzazione

La polemica

Ambientalistidelusi dalla giuntaVERDI e Legambienteprendono malissimo lostop all'istruttoria pub-blica sul People mo-ver. «Siamo delusi dal-l'indicazione data dalsegretario generale diPalazzo d'Accursio», èil commento dellosconsolato FilippoBortolini, presidentedel partito del Sole cheride. «La volontà di3.700 cittadini chehanno firmato per l'i-struttoria sia democra-ticamente rispettata»,chiede Legambiente.

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FERRARA - Nuova Ferrara 6-12-2011

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FERRARA - Estense.com 6-12-2011 pt1

Niente pubblicità per le analisi sull’acqua

Zadro: “Le concentrazioni oltre 10 volte inferiori al limite più restrittivo” La seduta del consiglio comunale si è aperta con l’approvazione dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Daniele Civolani (Sa) sul tema “No alla proposta di legge n. 3442 dell’on. Gregorio Fontana”. L’assemblea ha poi esaminato e accolto le due delibere in calendario: il ‘Bilancio 2012 dell’Istituzione dei Servizi educativi, Scolastici e per le Famiglie’ e la serie di ‘Esenzioni e agevolazione per la fruizione dei ser-vizi museali da parte dell’utenza nell’anno 2012’. In chiusura è stata respinta, al termine del dibattito, la mozione presentata dal consigliere Valentino Tavolazzi (Ppf ) ‘relativa ai controlli Pfoa/Pfos’.È su questo ultimo punto che si è acceso il dibattito. Il consigliere di Progetto per Ferrara ha illustrato come il Pfoa “è tossico, mutageno, cancerogeno, teratogeno, se respirato, bevuto o mangiato. Il Cnr ne ha rin-tracciato la presenza fino alla foce del Po. E’ scaricato a Spinetta Marengo (in provincia di Alessandria) dalla Solvay. Dal Bormida il Pfoa finisce nel Tanaro ed infine nel Po. La situazione di Ferrara è particolarmente critica, proprio perché il 70% dell’acqua potabile viene prelevata dal Po”.Per quanto riguarda le altre legislazioni, la mozione ricordava che nel nostro paese non ci sono limiti di legge. In Europa solo Gran Bretagna (10.000 ng/l) e Germania (300 ng/l) hanno definito linee guida e soglie di sicurezza. Negli Usa il limite provvisorio è 400 ng/l (USEPA 2011), ma alcuni stati, autonomamente, si sono dotati di linee guida e soglie provvisorie. Nel New Jersey il limite indicato è 40 ng/l (NJDEP 2007). Il dato ferrarese di novembre (20,1 ng/l) non é pertanto esaltante, al contrario suggerisce vigile attenzione e trasparenza, da parte di chi deve garantire i cittadini. E’ ovvio che, come per la diossina anch’essa bioaccu-mulabile, l’obbiettivo é l’assenza totale, al di là dei limiti di legge eventualmente imposti.In un’ottica di precauzione la mozione chiedeva alla giunta di attivarsi presso gli enti deputati al controllo dell’acqua e al governo del servizio idrico integrato e presso lo stesso gestore, per far effettuate analisi con frequenza mensile di Pfoa e Pfos nell’acqua potabile e che i risultati – oltre a venir valutati da parte degli organi preposti (Asl, Arpa, Ato, altri) – vengano pubblicati nel sito del Comune.A Tavolazzi ha risposta l’assessore all’Ambiente Rossella Zadro, che ha ricordato come “Hera ha strutturato già da diversi anni rapporti di collaborazione con istituti e gli enti di ricerca nazionali per avere un suppor-to tecnico-scientifico di elevata qualità” in materia di controlli (metodiche analitiche accreditate Sinal). Le collaborazioni hanno portato a concentrare le ricerche attuali su un insieme di 10 sostanze, tra cui i due temuti acidi.“I valori (mensili) rilevati nell’acqua di Ferrara – assicura la Zadro – sia durante il 2010 che il 2011 sono ab-bondantemente sotto tutti i valori (sempre non normati) individuati in altri ambiti europei o internazionali (vedesi tabella allegata riportante i dati 2011). Inoltre, per affermare che tale inquinante, per altro presente anche in contenitori per alimenti ecc, agisce con effetti dannosi per la salute è necessario basarsi su studi scientifici, validati, riproducibili ed accettati dalla comunità scientifica”.E comunque “le concentrazioni rilevate nell’acqua potabile di Ferrara risultano in ogni caso oltre 10 volte inferiori al limite più restrittivo”. Dati praticamente opposti a quelli forniti da Tavolazzi, secondo il quale invece si registrerebbero concentrazioni da 10 a 200 volte superiori a quelli dei principali fiumi europei con picchi di 200 ng/L ed un range attuale che oscilla tra i 60 e i 174ng/L”.Al termine del dibattito la mozione è stata respinta. Hanno votato a favore tutte le opposizioni (PpF, Pdl, Io amo Ferrara, Rif.Com.Italiani e Lega nord), si è astenuta Sa e hanno votato contro Pd e Idv.“Il voto contrario del Pd a divulgare i dati in rete è incomprensibile e segue analogo voto negativo del di-cembre 2010 – commenta Tavolazzi -. Non ci piace, inoltre, che tali controlli siano effettuati solo da Hera,

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FERRARA - Estense.com 6-12-2011 pt2

che è parte in causa nella gestione del servizio idrico e sulla quale ricadono eventuali investimenti necessa-ri. L’Asl, dopo la prima analisi affidata all’Istituto Mario Negri di Milano, non ci risulta ne abbia fatto altre, no-nostante il dirigente Buriani avesse suggerito di allargare il monitoraggio ad altre matrici oltre l’acqua, agli alimenti umani e ad altri contaminanti simili al Pfoa. Il controllo non può essere delegato solo al gestore”.“La metodologia è rigorosa e certificata – replica nel suo intervento l’assessore -. Le analisi vengono effet-tuate sia sull’acqua grezza che su quella già depurata e potabile con frequenza mensile. Siamo tra i pochi comuni, forse gli unici, proprio perché beviamo acqua del Po, ad avere attivato da tempo una filosofia che va alla ricerca di migliorare sempre, in prospettiva, anticipando anche le norme. E i sistemi di filtraggio sono efficaci ed altrettanto rigorosi. Ciò, per altro, ha un costo che ci stiamo accollando noi. L’acqua di Fer-rara è seriamente controllata e chi la gestisce altrettanto controllato da chi amministra”.

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FORLI’ - Carlino 6-12-2011

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FORLI’ - Corriere 6-12-2011

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FORLI’ - Carlino 6-12-2011

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FORLI’ - Voce 6-12-2011

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RAVENNA - Corriere 6-12-2011

10M A RT E D Ì

6 DICEMBRE 2011

TELEFONO

0546 23120FAX 0546 27150 Emai l : faenza@corr iereromagna. i t

LE REAZIONI ALLA MANOVRA MONTI

MALUMORE E NERVOSISMO

«Non è così che si risolvono i problemi»Malpezzi ha fatto i conti: 1,4 milioni in meno di trasferimenti. E su Facebook il tam tam è negativo

FAENZA. «Il 2012 sta ar-rivando: moriremo tutticome i cinesi, senza dirit-ti, mentre stiamo lavo-rando, pieni di acciacchi.E’ questa la fine del mon-do». Lo troviamo scrittoda un faentino su Face-book il giorno dopo la ma-novra “Salva Italia” delpremier Mario Monti. E’riduttivo dire che è statapresa male dai cittadini,dagli enti locali e anchedal sindaco GiovanniMalpezzi. Insomma datanti nel ceto medio. Figu-riamoci dal ceto basso,nuovi poveri compresi.Che sono tanti.

Insoddisfazione e rab-

bia. In città risulta esserciparecchio malumore, in-soddisfazione e anchemolta rabbia. Un perico-loso nervosismo aleggiaper l’operato del governo:non tanto per le cose fatte,

ma per quelle non fatte, eche magari ci si aspettavadi vedere realizzate, sen-tendo parlare di equità.Pare una bella iniziativatassare i beni di lusso: lebarche oltre dieci metri,gli aerei privati e le auto-mobili di un certo livello.Ma, scrive un faentino suFacebook, «sai quantogliene frega a questi si-gnori di pagare tali tasse.Non rinunceranno certoal l’aereo privato Ma sirende conto il premierche chi già fatica a salda-re le bollette e dovrà pa-g a r e a n c h e a u m e n t ode ll ’Iva, sanità, Ici, po-trebbe dover rinunciare aluce, gas, acqua, medici-ne, casa? E’ questa la mi-sura equa... Dove viveMonti, in cima ad unmonte, su un altro piane-ta?».

I sacrifici. E pensare che

ha detto: «Abbiamo avutocura nel distribuire i sa-crifici». Distribuire il sa-crificio? «C’è una belladifferenza tra chi storce-rà il naso per la tassa sul-lo yacht e chi corre il ri-schio di non scaldarsi

d’inverno». La delusioneè arrivata immediata unp o’ dappertutto, dal mo-mento che il sindaco diBari, Michele Orlando,ha trasmesso in diretta sutwitter gli esiti della ma-novra mentre era, dome-nica, all’incontro tra go-verno ed enti locali: «Ab-biamo perso del tempo: èfinita male», scriveva aconclusione della sua cro-naca da palazzo Chigi.

Non sono soluzioni. Ilsindaco di Faenza, Gio-vanni Malpezzi, ieri hacommentato: «Non è cer-to con queste misure chesi risolvono i problemi de-gli enti locali. Saremo an-cora chiamati a cercarenuove fonti di entrata, apartire dalla fiscalità edalle tariffe». Sull’Ici o I-mu, come l’hanno ribat-tezzata, «era meglio lachiamassero Isi (Imposta

statale sugli immobili) -sottolinea il primo citta-dino - perchè il grosso lotratterrà l’Erario, anchein virtù degli estimi cata-stali aumentati. E’ ancoratutto da verificare, ancheperchè ci sono diverse in-terpretazioni, discordan-ze sulle aliquote della pri-ma casa: per Faenza po-trebbe essere del 4 permille o del 3.6. Ancoranon l’abbiamo decifrato».

Nuovi tagli. Ma la medi-cina più amara è quelladei tagli: «Da una primalettura – dichiara il primocittadino – arriveranno 1milione e 400mila euro inmeno di trasferimenti,che si andranno ad ag-giungere a quelli già esi-stenti in seguito al pattodi stabilità, che non è sta-to toccato, solo appesanti-to».

Francesco Donati

Il sindaco Giovanni Malpezzi

NOMINE DI DIRIGENTI

Toro Rosso, nuovo “governo tecnico”FAENZA. Mentre i reduci della Minardi si cimen-

tano con i kart alle Canarie, a Faenza è in fibrilla-zione la Scuderia Toro Rosso che dal glorioso teammanfredo ha “ereditato” teconologie, professionali-tà e strutture. Si rafforza il “governo tecnico” condue nomine chiave per la progettazione e l’aerodi -namica. Si tratta di Luca Furbatto che dopo aver la-vorato alla McLaren dal 2000 è stato assistant projectleader alla progettazione della vettura. Ha 39 anni edè il nuovo capo designer: Ben Butler tornerà alla RedBull a Milton Keynes. L’altro è Jon Tomlinson, in-glese 38enne che ha fatto parte del team Williams(responsabile dell’aerodinamica dal 2007), e primaancora di Jordan e Renault. Sui piloti (decisione en-tro dicembre) il boss Franz Tost ha ammesso che visono quattro nomi in corsa per due sedili: SebastienBuemi e Jaime Alguersuari, che hanno corso nell’ul -tima stagione, il francese Jean-Eric Vergne che hadebuttato nelle prove libere dell’ultimo Gp in Corea,e Daniel Ricciardo, al momento in forze all’Hrt.

Nasce il “Pastina & friends”: con 10 piloti parteciperà alla 24 ore kart endurance di sabato prossimo. Domani la partenza da Pisa

Il mitico “Minardi team” parte per la CanarieAlla “rimpatriata” organizzata da Roberto Bandini, ex spalla di Minardi, anche Pier Luigi MartiniFAENZA. L’aereo è pre-

notato per domani da Pi-sa alle 14.20. L’arrivo alleCanarie è fissato alle 18.Poi sull’isola sarà subitouna rumba di rombi.Rombi di motori ovvia-mente. E’ nel paradiso va-canziero spagnolo chedalle 13 di venerdì allastessa ora di sabato si cor-rerà la “24h kart endu-rance” alla quale è iscrit-to anche il “Pastina &friends team” com pos toda gran parte del miticoMinardi team di Formula1.

Vecchi amici si ritrova-

no. Sarà una sorta di rim-patriata tra vecchi amicidi box. Ad organizzarla,Roberto Bandini, detto“Pa st i na ”, storica spalladi Giancarlo Minardi, en-trambi presenti ieri al ri-storante “La tana del lu-po” per la presentazionedella spedizione. A rac-colta sono stati chiamatipiloti di kart, ex piloti,drivers, collaboratori, a-mici e tecnici dell’i n d i-menticata squadra faen-tina, protagonista nei cir-cuiti di mezzo mondo.«Credo che l’amicizia siaun valore assoluto dell’u-manità e dentro di noi –ha commentato Bandini -:voglio dedicare questamissione a tutti coloroche hanno il coraggio dicrederci». E Minardi con-divide: «Si parte sull’on-da di quella che è stata u-

na magnifica esperienza,con lo stesso spirito e rap-porto che ci ha semprecontraddistinti».

Cene, ritrovi e adesso

una gara vera. Pastina ècolui che tiene ancora u-nito il gruppo, organizzaannualmente cene e ritro-vi, ma stavolta ha volutofare le cose in grande,dando l’assalto a una garavera, alla quale ha iscrit-to la bellezza di dieci pi-loti che si daranno il cam-bio. Lo fa prendendosi u-na pausa dall’attuale atti-vità di gestore di sexyshop a Castel Bolognese.

Si punta alla vittoria.

«Non si pensi a una sem-plice gita spensierata - harimarcato -. Tutto è pia-nificato in modo profes-sionale per puntare alsuccesso finale: strategiadi gara, rifornimenti,messa a punto dei mezzi,tattiche, contatti radio,preparatori atletici, cam-bi di pilota, turni di gui-da, ognuno della duratadi trenta minuti». La pro-va si protrarrà per alme-no 1.500 giri sul circuitodel Grand karting club. Inpista ci saranno ventiteam internazionali.

Piloti e campioni. Del“Pastina & friends” fannoparte i piloti automobili-stici Pier Luigi Martini,fedelissimo di GiancarloMinardi, con all’at ti vo119 gran premi di Formu-la 1 e la vittoria alla “24ore di Le Mans”; GabrieleLancieri, imolese, mili-tante nel campionato Gtopen; Mirko Venturi, plu-ridecorato kartista, at-tualmente nel Super tro-feo Lamborghini; MarcoZirpoli, pilota di Formula3, provato anche dallaFerrari; Andrea Pedrinigià driver in Formula 3. E

ancora i campioni karti-sti Massimo Carli, EnricoBernadotto, Davide Me-landri, Alex Linguerri,Silvano Calonici. La spe-dizione sarà accompa-gnata dal direttore spor-tivo, Sergio Zambelli,dall’addetto alla strate-gia, Andrea Buscaroli,dai preparatori StefanoElia e Marco Costantini,da ll’addetto stampa Fa-bio Villa, da Roberto Ve-nieri, che si occupa dellagestione del team, e dallesupporter logistiche Jes-sica, Leda e Caterina. Nu-merosi gli sponsor. (f.d.)

Roberto “Pastina” Bandini, il pilota Gabriele Lancierie Giancarlo Minardi. In primo piano un kart similea quelli da utilizzarsi alla Canarie

CNA30 anni di fedeltàQuesta sera, a partire dal-le ore 20 al Mic in vialeBaccarini 19, la Cna or-ganizza la tradizionalecerimonia di premiazio-ne delle oltre 250 impreseiscritte da più di 30 anniall’associazione. Sarannopresenti il presidenteprovinciale, Mauro Cas-sani, il sindaco GiovanniMalpezzi, il presidentedella Provincia, ClaudioCasadio, e il presidentedella Cciaa, GianfrancoBessi. Al termine della ce-rimonia seguirà il recitaldell’attore comico, Enri-co Bertolino.

COLLINATutelare lupi e allevatoriDa un pò di tempo a que-sta parte nelle colline lapresenza del lupo si stafacendo più costante, edanche i danni al bestiamedomestico a lui addebi-tati, anche se in certi casipossono essere frutto discorribande di branchi dicani rinselvatichiti. Que-sta situazione potrebbeanche determinare il cre-scere di una psicosi dellupo o portare a campa-gne anti-lupo. Il consi-gliere regionale del Pdl,Gianguido Bazzoni, ha ri-volto un’interrogazionealla giunta regionale persollecitare un’iniziativache, con l’obiettivo finaledi tutelare il lupo e ras-sicurare gli allevatori,porti ad una ricognizioneprecisa delle famiglie dilupi nel nostro appenninoe a conoscere esattamen-te la consistenza dei canirandagi rinselvatichiti.

R I S O R G I M E N TODono del RotaryUn gruppo del RotaryClub ha visitato il Museodel risorgimento e dell’e-tà contemporanea di Pa-lazzo Laderchi e ha do-nati un disegno a spol-vero per realizzare un di-pinto su ceramica raffi-gurante Giuseppe Mazzi-ni. L’opera è attribuita alfaentino Giuseppe Calzi(1846-1908), patriota e ar-tista, uno degli organiz-zatori della creazione delMuseo. Al termine l’as-sessore Claudia Zivieriha ringraziato il Rotaryper la donazione. Il di-segno è già stato espostoal pubblico nel salonecentrale del Museo.

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RAVENNA - Voce 6-12-2011

“Una filodiffusione che fa concorrenza”NATALE Commercianti sul piede di guerra: “Abbiamo pagato per sentire la promozione degli sconti delle altre città”

na filodiffusione criticata,quella che in questi giornista andando in onda nelcentro di Milano Marittima.

E i commercianti sono sul piede diguerra. “Non è pos-sibile che la radiocon la quale è statosiglato l’accordo -interviene il titolaredi Camprini Sport -faccia pubblicità ainegozi delle città li-mitrofe, nelle quali sono già stati avviatigli sconti. Personalmente ho pagato 500euro per l’organizzazione degli eventie per le luminarie, ma ascoltare le pro-mozioni dei negozi miei concorrenti èassurdo. Lodevoli gli addobbi che sonostati realizzati in centro quest’anno, mabisognerebbe trovare e valorizzare ognipeculiarità delle nostre località: da Pi-narella a Cervia, per arrivare a MilanoMarittima, dove non può essere tuttopagato solo dai commercianti”. E dellastessa opinione anche il titolare del ne-gozio di abbigliamento Griffi: “Non èbello sentire la pubblicità dei nostri di-retti concorrenti, con i relativi prezziche propongono, a pochi passi dallenostre vetrine, per un servizio che inol-tre noi paghiamo”. E ancora: “Non èpiacevole - continua il titolare di Area51 - che i nostri clienti possano essereallontanati dalle nostre attività per unservizio che noi abbiamo finanziato”.Sul tema interviene anche Confeser-centi: “E’ innegabile che in questi annisia il centro di Cervia che Milano Ma-rittima hanno visto un chiaro decre-mento di presenze e una scarsità di e-venti natalizi. Il dicembre 2010 ha fattotoccare il fondo ad entrambi i centri,dopodiché dobbiamo rilevare che si ècercato di rialzare la testa perché, gli o-peratori economici, si sono rimboccatile maniche e hanno cercato di metterein piedi eventi per animare le vie. Il la-voro più importante lo ha fatto laProject Pro Loco di Milano Marittima,la quale, grazie al contributo degli ope-ratori economici, ha deciso di investire

Usul Natale 2011 individuando nel pre-sepe, realizzato dall’Accademia di Bre-ra, un progetto che potesse far parlaredella città. Da parte pubblica, abbiamoappreso con favore dell’accordo con laGazzetta dello Sport che ha caratteriz-

zato con ‘Luci Ro-sa’ viale Gramsci ela rotonda PrimoMaggio. Sul centrodi Cervia c’è statolo sforzo del con-sorzio Cervia Cen-tro di individuare

un’iniziativa che, oltre all’albero, vedràanche la presenza di una squadra dihockey. Per quanto riguarda i fuochid’artificio non ci sentiamo di esprimerecontrarietà, ma devono però essere fattiil più vicino possibile al 1° gennaio”.

Anna Budini

Confesercenti“Dopo anni di piccodi presenze stiamorialzando la testa”

Un Natale criticato I commercianti bocciano la filodiffusione di viale Gramsci

IL MONITO “SPESA SUPERFLUA DI 6MILA EURO IN UN MOMENTO DI DIFFICOLTÀ FINANZIARIA”

“Contrari ai fuochi d’artificio dell’Epifania”Federalberghi affonda il colpo: “Nessun beneficio”CERVIA “Siamo contrari all’organizza-zione dei fuochi d’artificio dell’Epifa-nia”. E’ questo il monito di Federalber-ghi Cervia che ritiene: “Nell’attuale mo-mento di difficoltà finanziaria dell’am-ministrazione comunale è necessario,in via prioritaria, verificare le voci dispesa del bilancio, provvedendo ad e-liminare quelle che non producono be-nefici”.E proprio in quest’ottica gli albergatoriaffondano il colpo: “Siamo fermamentecontrari alla decisione di organizzare i

fuochi d’artificio nel periodo invernale,a inizio del nuovo anno (probabilmentein data 5 gennaio 2012). Infatti lo spet-tacolo pirotecnico, per il quale è previ-sta una spesa di 6mila euro, non con-tribuisce alla promozione dell’offertaturistica, ma funge solo da intratteni-mento per un limitato numero di resi-denti - spiega Federalberghi - Pur es-sendo contenuto il costo dell’iniziativa,riteniamo importante adottare come li-nea guida il principio di utilizzare almeglio le risorse disponibili e, dunque,

di evitare spese improduttive. Si po-trebbe, a nostro avviso, investire duran-te il periodo natalizio in attività più ef-ficaci e lungimiranti dal punto di vistaturistico, ovvero capaci di dare visibilitànel tempo, oltre alla semplice fruizionedell’evento, all’offerta cervese e neltempo stesso creare un intrattenimentoanche per la cittadinanza. Siamo dispo-nibili a collaborare a progetti innovativida cui potranno trarre beneficio, nonsolo gli operatori turistici, ma anche gliimprenditori e i residenti”.

Cultura La storiadi Cervia secondoEnzio StradaCERVIA E’ in programma, domanipomeriggio (ore 17) nella sala con-ferenze del nuovo Palazzo comuna-le in piazza XXV Aprile, un nuovoincontro della manifestazione “IlSale della Storia”. Verrà presentatoil libro di Enzio Strada“Cervia. Spi-golature, curiosità e inediti dal 1500al 1945”, con la partecipazionedell’autore.Enzio Strada, dopo aver pubblicatotre libri sulla storia di Villa Infernoe Montaletto, ha voluto donare allasua città natale quanto ancora ave-va nel suo computer: un “grosso fi-le” in cui per anni, ha raccolto emesso da parte un’incredibile seriedi spigolature, di curiosità, di inedititrovati in numerosi archivi italianie stranieri, riguardanti Cervia negliultimi cinque secoli. Cos’ha di par-ticolare questo libro? La scoperta diuna storia dei cervesi che ha davve-ro tratti di grande originalità.L’iniziativa “Il Sale della Storia” èpromossa dall’associazione cultu-rale Casa delle Aie, in collaborazio-ne con la Consulta del Volontariato,il Gruppo Culturale Civiltà Salinara,il circolo pescatori La Pantofla, ilGruppo Archeologico Cervese, l’as-sociazione culturale Umberto Fo-schi e la Libera Università per Adul-ti, con il patrocinio del Comune diCervia. L’ingresso è libero.

LA LETTERA-PROTESTA Genitori imbufaliti “Noi non abbiamo sostenutola proposta sui tre istituti comprensivi deliberati dalla Giunta Zoffoli”

“Il terzo circolo didatticoè contrario alla riorganizzazione”CERVIA Una lettera firmata da ungruppo di genitori del terzo circolodidattico di Cervia sulla deliberadella Giunta che ha dato il via liberaai tre istituti comprensivi sul terri-torio cervese. “Non c’è nessuna con-cordanza sulla proposta del Comu-ne - si legge nella lettera-protesta -infatti il terzo circolo ha bocciato,con 15 voti contrari e uno favorevo-le, la proposta di delibera, ora di-ventata a tutti gli effetti delibera, delComune di Cervia. Dei 3 istituticomprensivi, 2 sono sottodimensio-nati rispetto alla legge nazionale,mentre uno sarebbe sottodimensio-nato anche rispetto ad un’eventualederoga della Regione Emilia Roma-gna. Alla fine l’amministrazione co-munale ha ripreso (dopo avernepresentate una decina) la prima i-potesi: tre istituti comprensivi (2 sulterritorio cervese e uno intercomu-nale con Ravenna), e la scuola me-dia Ressi Gervasi divisa a metà -continua la lettera-protesta - Inrealtà l’ipotesi originaria, che avevafatto allarmare genitori e i docenti eche aveva fatto scaturire la raccoltafirme e il tavolo tecnico con il sin-

daco e l’assessore Bianchi, è statapeggiorata. Con questa delibera ilterzo circolo didattico di MilanoMarittima perde quasi la metà deisuoi alunni e si attesta a quota 799,sotto il parametro nazionale di millealunni, e sotto l’indicazione delladelibera regionale che propone nel20% la deroga al parametro. Conquesto processo di ridimensiona-mento, Milano Marittima perdereb-be la presidenza e i ragazzi, nel pas-saggio alla scuola media, avrebbero

sicuramente una scelta ridottaquantomeno sulla seconda linguastraniera. Inoltre va notato che,mentre il secondo circolo si è e-spresso a maggioranza per l’ipotesipresentata dal Comune di Cervia, ilterzo circolo didattico, quasi all’u-nanimità, ha respinto la propostadella Giunta Zoffoli - si legge nellalettera-protesta firmata dai genitoridel terzo circolo - Inoltre fa riflettereun altro dato: già da alcuni mesi l’i-stituto comprensivo di San Pietro inVincoli ha votato lo scorporo dellascuola media Zignani a favore dellacreazione di un istituto autonomoche raccogliesse quasi la metà delterzo circolo didattico di MilanoMarittima, secondo quanto prospet-tato dall’amministrazione comunaledi Ravenna. Il circolo didattico diMilano Marittima (che non è certoun feudo elettorale di Zoffoli) nonne sapeva nulla e adesso si trova de-stinato alla scomparsa, con meno di800 alunni che si potranno iscriverealla scuola. Noi a questo punto ciponiamo una domanda: anche ilComune di Cervia non ne sapevanulla?”.

“Milano Marittimaperde quasi la metàdei suoi alunni”

MARINAI IN FESTA

Santa BarbaraPatrona del mareCERVIA Domenica i marinai diCervia hanno festeggiato SantaBarbara, patrona della Marina Mi-litare. All’iniziativa erano presentiil Comandante della LocamareGuardia Costiera di Cervia, Vin-cenzo Petrella; l’assessore GianniGrandu; il personale in servizio ei marinai in congedo dell’Anmi diCervia e del Battaglione SanMarco dell’Emilia Romagna.La Santa Messa è stata officiatada don Umberto Paganelli, chenella sua omelia, ha ripercorso levicende della Santa, ricordandol’impegno quotidiano della Mari-na Militare e della Guardia Co-stiera per la salvaguardia dellavita umana in mare. La celebra-zione si è conclusa con la depo-sizione di una corona al monu-mento dei marinai a ricordo deisuoi caduti e, per l’occasione, èstata recitata la Preghiera delMarinaio.Santa Barbara è la patrona ditutti i marinai e la sua festa vienecelebrata su tutte le navi, in por-to o in navigazione. E questal’occasione per rinnovare lo spiri-to di amicizia e di solidarietà checontraddistingue i marinai.

CERVIA MARTEDÌ6. DICEMBRE 201126

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RAVENNA - Voce 6-12-2011

Piazza Nuova rischia la chiusuraBAGNACAVALLO Contratto in scadenza. Condizioni di rinnovo troppo gravose per chi ha creato il locale. L’addio il 31

e presto non cambia qualcosa,il 31 dicembre Piazza Nuovachiude. Non la settecentesca el-lisse della piazza. Chiuderà il ri-

storante, aperto nel 1996 da MaurizioBragonzoni che hatrasformato la vec-chia osteria in unlocale così impor-tante da fare la for-tuna della città. Leragioni di una ser-rata da scongiurarestanno dentro i fogli di un contratto diaffitto in scadenza con l’Ente tutela viniromagnoli, che ha dal Comune di Ba-gnacavallo - proprietario dei muri - lagestione dell’osteria. Una gestione affi-data a Bragonzoni nel ‘96, che con lascadenza a fine mese l’Ente ha intenzio-ne di rinnovare solamente per un anno.E a condizioni considerate poco prati-cabili per chi quell’osteria la gestisce conpassione, giorno e notte, da 15 anni. Diufficiale trapela poco. Ma se non cambiaqualcosa, se l’Ente vini non modificheràle intenzioni, Bragonzoni il 31 dicembredovrà abbandonare. “E’ un assurdo, ilComune intervenga”, protesta FrancoZannoni, capogruppo Pdl: “La giuntanon può permettere che si perda unarealtà gastronomica e culturale ricono-sciuta da tutti. Deve promuovere subitoun tavolo, perché l’Ente vini modifichile sue pretese, rinnovando a Bragonzonila gestione dell’osteria”.

Perché Maurizio - perdonateci la pa-rolaccia - è una sineddoche: è la parteper il tutto. Non c’è osteria senza Mau-rizio Bragonzoni, non c’è Piazza Nuovasenza l’osteria. E ci sarà meno Bagnaca-vallo se non ci sarà più Piazza Nuova.Ormai, dire “Piazza Nuova” è dire l’oste-ria, e dire l’osteria di Maurizio Bragon-zoni. Ci passano e ci sono passati tutti ibassoromagnoli in quelle sale dove untempo c’erano le botteghe dei macellaie dei pescivendoli. Sono arrivati e arri-vano qui fin da fuori provincia. Gli attoridel teatro, gli ospiti del Ravenna Festival,le coppie innamorate che davanti a unacandela si sono chiesti in sposi. Ma an-

Sche gli amici per una serata di chiac-chiere davanti a un piatto, sorseggiandoquel rosso che Maurizio ti ha appenaconsigliato. Guascone sotto i ricci ribellie insieme discreto, Bragonzoni. Registadi un locale che dagli inizi, di racconti

tirati fino a nottecon un tagliere disalumi sotto il na-so, è diventato ri-storante ricono-sciuto e centro dicultura, con le mo-stre, i concerti, gli

spettacoli in quel teatro sotto il cielo cheè la piazza. Non può un mancato con-tratto interrompere tutto. Se Bragonzonilasciasse l’osteria, chi oserebbe racco-glierne il testimone? Arriverebbero per-sone preparate, forse. Ma Piazza Nuovanon sarebbe più Piazza Nuova.

Zannoni (Pdl): il Comune ha il dovere di scongiurare la serrata

Osteria Al timone da 15 anni, il creatore del locale, Maurizio Bragonzoni, starebbe per lasciare

MASSA LOMBARDA FINISCE IN MANETTE PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE UN 40ENNE ROMENO

Scappa dopo l’incidente. Preso, spintona i carabinieriMASSA LOMBARDA Prima è fuggito do-po un incidente stradale. Poi, una voltaraggiunto dai carabinieri, anziché scu-sarsi ha cominciato a strattonare i mi-litari, rifiutandosi persino di mostrarei documenti. Un siparietto che è costa-to caro a un 40enne romeno - V.R. lesue iniziali - arrestato nella prima se-rata di domenica a Massa Lombarda.Davanti al giudice per il rito direttissi-mo, ieri mattina il legale dell’uomo,l’avvocato Sonia Lama, ha chiesto i ter-mini a difesa. Il processo è stato quindi

aggiornato e il 40enne rimesso in li-bertà.

Tutto era andato in scena domenicanel tardo pomeriggio. Rimasto coinvol-to in un incidente stradale con solidanni alle auto, ha prima fatto per fer-marsi, poi si è allontanato come seniente fosse. E’ stato l’altro automobi-lista coinvolto a inseguirlo per un brevetratto, mentre allertava i carabinieri. So-no stati i militari del Radiomobile a in-dividuare il 40enne, raggiungendolo acasa. L’uomo alla vista delle divise si è

rifiutato di mostrare i documenti. Nonne voleva sapere di tirare fuori unasemplice carta di identità o una paten-te. Niente di niente. In compenso, dopoavere spintonato un carabiniere, hatentato di fuggire a piedi, subito plac-cato dagli stessi militari. Per questoshow, il romeno è stato arrestato per re-sistenza a pubblico ufficiale e rifiuto difornire indicazioni sulla propria iden-tità personale. Oltre all’arresto, al 40en-ne sono state contestate numerose vio-lazioni al codice della strada.

In Rocca Tirone guidala nuova commissioneBilancioLUGO Rimane in mano all’Italia deivalori la presidenza della commis-sione Bilancio del Comune di Lugo.Dopo parecchi mesi di poltrona va-cante, dovuti alle dimissioni del ca-pogruppo in Rocca, Luciano Ron-chini, nominato assessore nellanuova giunta provinciale, la primaCommissione del Comune di Lugoha eletto il suo nuovo presidentenella persona del nuovo capogrup-po dell’Italia dei valori, BeniaminoTirone. Tirone è stato eletto anchegrazie all’astensione del capogruppodi Futuro e libertà, Guido Baldrati,che non ha seguito i colleghi di op-posizione in un voto contrario. “E’stato un gesto di responsabilità - ri-vendica - Diversamente saremmoandati avanti altri mesi inutilmente,senza la presidenza di una commis-sione così importante come quelladedicata al Bilancio, e in particolareproprio in questa delicata fase, nellaquale il Comune sta elaborando lasua ‘finanziaria’ per il prossimo an-no”. Se, infatti, i rapporti in commis-sione sono di sei a quattro esponen-ti, a favore della maggioranza, l’as-senza al momento del voto del con-sigliere pd, Emilio Petrone, avrebbecreato una condizione di stallo e lamancanza di una maggioranza qua-lificata per eleggere il nuovo presi-dente, come è invece accaduto.

VISTI PER VOI Voci potenti e delicate nel concerto di domenica scorsa all’auditorium capitale della lirica di Romagna

Delli Carri, Cavazzin e Giossiincantano il pubblico di BagnaraBAGNARA Il soprano bolognese MonicaDelli Carri, il tenore di Varese Diego Ca-vazzin e il baritono bergamasco MarzioGiossi (è saltata la presenza del mezzosoprano) sono stati domenica all’audi-torium di Bagnara i migliori “Ambascia-tori del bel canto” imprimendo ai branid’opera grande intensità espressiva econfermando che questo palco inducegli artisti a dare il meglio di sé. Lo ha fat-to il tenore che si affacciava per la primavolta a questa ribalta, spingendo l’acce-leratore su “Questa o quella” dal “Rigo-letto”, modulandosi poi in chiave più li-rica ne “E lucean le stelle” e “Che gelidamanina”, e infine chiudendo con il bottocon “Nessun dorma”, non senza averproposto anche l’aria “Cielo e Mar” da“La Gioconda” di Ponchielli, cavallo dibattaglia di celebri tenori del passato.Quando sono liberi da impegni teatraliGiossi e la Delli Carri tornano volentieriall’auditorium, spinti dall’amicizia perdon Bonello e dal clima speciale che visi respira. Entrambi hanno ciò che oc-corre per incantare: una voce educata,capacità di calarsi nei ruoli ed esperien-za di palcoscenico. La Delli Carri è statauna travagliata Santuzza, sedotta e ab-bandonata nella “Cavalleria rusticana”

e una struggente evocatrice dell’infanziain “Iris”, entrambe di Mascagni. Omaggia Pietro Mascagni, genio musicale di cuiBagnara conserva un enorme epistola-rio, particolarmente graditi all’associa-tivismo mascagnano che promuove ilconcerto. Giossi, che ha chiuso con “Ne-mico della patria” di Giordano, un’ariache combina straordinariamente testoe musica di dirompente attualità (il con-testo di “Andrea Chenier” è la rivoluzio-ne francese), più che altro ha frugato nelricco repertorio baritonale di Verdi

traendone arie poco note come “O vec-chio cuor che batti” ed “E’ dunque que-sta l’iniqua mercè” da “I due Foscari”,qualcosa dai “I masnadieri” e infine re-galando al pubblico il duetto “Udiste…Mira d’acerbe lacrime” in cui ha percor-so insieme al soprano il travaglio emo-tivo del Conte di Luna e di Leonora peril Trovatore condannato a morte. I can-tanti erano accompagnati dal pianistaEnrico Zucca che alla bravura unisce lasimpatia e che si è ritagliato due bei pri-mi piani con gli struggenti brani “Il con-certo di Aranjuez” di Rodrigo, composi-tore spagnolo non vedente che racchiu-se in pagine immortali gli splendori delpalazzo spagnolo, e “Oblivion” dell’ar-gentino Astor Piazzolla, esaltati dallamagia del pianoforte. Ha presentatoFausto Ferrari, affabulatore e amico divecchia data. Gli artisti, insieme intornoal piano, hanno intonato un classicobrano natalizio, ricevendo un omaggio“dal vento in poppa” di buon auspicioper le loro carriere dalle mani di don Bo-nello e del sindaco Galli, uniti per la cul-tura, che hanno annunciato il grandeconcerto gospel del 16 dicembre (ore20,30) nella Chiesa Arcipretale.

Attilia Tartagni

Aspettando Natale: il16 musica gospel nellaChiesa Arcipretale

BASSA ROMAGNA

Garelli al timone di TeamLUGO Si è concluso il percorso diapprovazione delle modificheall’assetto societario di TeamSpa da parte dei Consigli dei Co-muni soci, ovvero tutti i Comunidell’Unione e il Comune di Russi.Team Spa perciò diventa, comeannunciato, Team Srl con un am-ministratore unico, nella personadi Daniele Garelli, già dirigentedell’Area Servizi finanziari dell’U-nione. Laureato in Economia ecommercio, Garelli è stato re-sponsabile dei Servizi finanziaridei Comuni di Lugo, Bagnacaval-lo e Fusignano, direttore genera-le del Comune di Bagnacavallo erevisore dei conti per molti entidel territorio. L’amministratoreunico, così come i componentidel comitato di controllo previ-sto per la nuova società, sono in-dividuati all’interno dell’Unione enon percepiranno alcun com-penso aggiuntivo per la funzionericoperta in Team. La necessitàdi ristrutturare l’assetto di Teamè nata dall’esigenza di renderlapiù adatta alla nuova organizza-zione dell’Unione, semplifican-done la struttura e razionalizzan-do i costi.

LUGO MARTEDÌ6. DICEMBRE 201123

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

REGGIO E. - 24Emilia 6-12-2011

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REGGIO E. - 24Emilia 6-12-2011

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REGGIO E. - Carlino 6-12-2011

••5REGGIOMARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

POLITICA MOLTEAZIENDELOHANNOSTOPPATO SENEOCCUPERANO IDIRIGENTI

Il Pd salva facebook per i dipendentiSecondo sito più cliccato in Comune, mozione Pdl voleva bloccarlo

PROVINCIA

Un impegnoper l’acqua pubblicaPd e Idv approvanounordine del giorno

LA POLEMICA DELRIO REPLICA ALLA LEGA SUL CONTRATTO SCADUTO E IL PREZZO CONTESTATO

Capannone Festareggio, l’affitto lo decide l’Agenzia delle entrate

INMOLTI LUOGHI DI LAVORO FACEBOOKÈ GIÀSTATOBLOCCATO, COME EMERSO IERI ANCHEDALDIBATTITO IN CONSIGLIO. MA LAMAGGIORANZAHARESPINTO LA PROPOSTA

NIENTE stop a Facebook per idipendenti comunali. Il Pd fa qua-drato - con qualche problema - eboccia la mozione dell’azzurra An-namaria Terenziani che volevabloccare il sito (il secondo più clic-cato negli uffici comunali). Via li-bera invece alla proposta del Pd(Luca Vecchi, Andrea Capelli, Va-leria Montanari) che si limita adaffidare ai dirigenti dei compiti divigilanza sulla ‘‘naviganzione’’dei dipendenti.Niente filtri quindi per l’accessoal social network sui pc della retecomunale. Ma la mozione Pdl hadiviso la maggioranza. Sono stati13 i voti a favore, 18 contrari e unastenuto. Con Ernesto D’Andrea

e Roberto Pierfederici che si sonoschierati con la mozione della Te-renziani, che ha ottenuto anchel’astensione di Gigliola Venturi-

ni.L’ordine del giorno Pd proponedi «effettuare una valutazionesull’utilizzo effettivo della rete daparte dei dipendenti per poi valu-tare necessarie misure di raziona-

lizzazione» e a «evidenziare le si-tuazione critiche di utilizzo», sol-lecitando i dirigenti a intervenire.Tutta da verificare, in questo ca-so, la capacità di intervenire versoi dipendenti fannulloni (a difesaanche di chi lavora). Acceso il di-battito in cui è intervenuto l’asses-sore Paolo Gandolfi che ha in pra-tica lasciato facoltà di decidere alConsiglio ricordando che, essen-do l’amministrazione presentesul social network con varie pagi-ne, per alcuni uffici Facebook rap-presenta uno strumento di lavo-ro. L’odg della maggioranza è sta-to approvato con 27 sì e 3 no (Li-borio Cataliotti, Anna Maria Te-renziani e Marco Eboli del Pdl). NIENTE FILTRI Facebook libero

IL CONSIGLIOprovinciale ha approvatonei giorni scorsi un ordinedel giorno sul temadell’acqua (favorevoli Pd eIdv, Lega contraria, astenutiPdl e Udc). Il documento,correlato a un precedenteordine del giorno Idv, èfirmato dai capigruppoEmanuele Magnani (Idv) ePaolo Croci (Pd). Ildocumento «impegna laPresidente e l’assessorecompetente a rispettare lavolontà popolare, emersadall’esito referendario, eproporre ogni possibilesoluzione che elimini ilcosto dovuto al gestore perl’acquisizione delle risorsenecessarie per l’attuazionedei piani di investimento(remunerazione del capitaleinvestito), riducendo diconseguenza anche letariffe; a proporre,attraverso il rappresentantein sede Ato, un percorsotrasparente, aperto a unarappresentanza delComitato Acqua BeneComune.

SARÀ l’Agenzia delle entrate a risolvere il pasticcio delcontratto scaduto del capannone della società aeroporto,usato per le attrezzature di Festareggio. Lo ha detto il sin-daco Graziano Delrio, replicando a un’interrogazione deileghisti Giovannini e Irali. Per il capannone viene pagatoun affitto di soli 3mila euro per 7mila mq, con un contrat-to mai rinnovato tra Società Aeroporto e La Reggiana Im-mobiliare (è subentrata Aliante Servizi srl, società delPd). Delrio ha detto che «la precedente gestione ha portatoavanti una trattativa sul rinnovo senza arrivare a un ac-

cordo, ma non ha chiesto lo sgombero». Ad oggi, ha dettoDelrio, il Cda della società aeroporto «è disponibile a unrinnovo solo sulla base di un canone adeguato e in lineacon una stima oggettiva». Stima che sarà disponibile entroNatale. Sul piano di investimenti privati sfumato, Delrioha difeso la correttezza degli enti pubblici, parlando di ri-spetto di «vincoli oggettivi». C’è poi la disponibilità ad af-frontare i problemi in una commissione consiliare. Confer-mando che per l’area è previsto, «come scritto anche nelPoc, un mantenimento della vocazione aeroportuale».

APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNOALTERNATIVO DEL PD CHE PROPONE UNAVALUTAZIONE SULL’USO EFFETTIVO DELLARETE DA PARTE DEI DIPENDENTI COMUNALI

MAGGIORANZA DIVISAD’Andrea ePierfedericivotano con le opposizioni,astenuta la Venturini

CAMPOVOLO Il capannone

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22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

REGGIO E. - Informazione 6-12-2011

8 MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 L’INFORMAZIONE il DomaniCRONACA DI REGGIOT E L E R I S CA L DA M E N T O Due proposte presentate al tavolo istituzionale

Iren pensa a nuove fornituree alla rivoluzione delle bollettema i costi sono a carico dei clientiFornitura personalizzata e

ripartizione indiretta perquelle centralizzate. Sono duedelle proposte allo studio epresentate da Iren al Tavolo dilavoro sul teleriscaldamento a-perto in Comune. Due novitàche puntano alla riduzione deiconsumi e alla semplificazio-ne della lettura della bollette,le cui spese però sono a caricodei cittadini. Unica concessio-ne è la dilazione dei costi diret-tamente in bolletta.

Le nuove proposte sono sta-ta presentate al Tavolo istitu-zionale sul teleriscaldamentoa cui prendono parte anche leassociazioni che rappresenta-no i consumatori e l’a s s e s s o recomunale alle risorse del ter-ritorio, Ugo Ferrari. Tra gli o-biettivi del tavolo c’è quello dimettere a punto una nuova fat-tura più trasparente e trovaresoluzioni per migliorare il ser-vizio.

La prima delle proposta di I-

L e g a m b i e n te

«Rifiutie inceneritori,la Regionepassi ai fatti»

L’AZIENDA

Due le proposte in campo:la prima riguarda leforniture “per sonalizzate”, laseconda la possibilità diripartire l’importo in modopiù preciso per chi ha unsistema centralizzato

Le spese per l’installazione delle strumentazioni cherenderanno possibili i nuovi servizi sono a carico delcittadino. I pagamenti possono essere dilazionati einseriti direttamente nelle fatture

L’esponente dell’Idv si rivolge al Comune in qualità di socio di Iren

Fantuzzi: «Attenti al rischio Edison»Urge un aggiornamento sulla trattativa italo-francese

«I talia dei Valori Reg-gio Emilia invita il

Comune capoluogo, inqualità di socio di Iren, arichiedere al più prestoalla propria partecipataun aggiornamento sullasituazione della trattativaitalo-francese su Edison,di cui Iren è socia attra-verso Delmi, investimen-to che non si è affatto ri-velato remunerativo eche potrebbe generare al-tre serie problematiche».

A dirlo è il responsabileDipartimento Economiae Finanza dell’Idv EmiliaRomagna Francesco Fan-tuzzi.

«La proroga di un mesedella trattativa e la possi-bilità offerta da Edf che ilpresidente sia di nominaitaliana non hanno infattisciolto i fondamentali no-di sotto descritti», osservail responsabile del Dipar-timento di Economia e Fi-

nanza. E spiega: «L'in-fluenza che l'ulteriore di-lazione avrà sul già nega-tivo andamento dei titoliazionari. Il debito di un

miliardo di euro di Edipo-wer, sulla cui attribuzionenon c'è accordo; il proba-bile futuro aumento di ca-pitale, per il quale i fran-cesi vogliono un impe-gno formale (intanto Irenha ulteriormente incre-mentato il proprio inde-bitamento); le decisionidella Consob sull'Opa E-dison».

Più volte intervenutosulla questione, Fantuzzisottolinea di «non poterpertanto che ribadire chetale investimento confer-mi quanto le scelte stra-tegiche di Iren non pos-sano più prescindere da-gli interessi del proprio a-zionista pubblico e dellanostra collettività: bastaspeculazioni di questo ge-nere, che rischiano di es-sere scaricate sulle nostrebollette, senza alcunaconsapevolezza da partedei cittadini».

n Le scelte strategichedi Iren non possono piùprescindere dagliinteressi del proprioazionista pubblico

La Provincia approva un odg presentato da Pd e Idv

«Avviare la valutazionedella gestione del servizio acqua»

I l Consiglio provinciale, pre-sieduto da Gianluca Chieri-

ci, ha approvato un ordine delgiorno sul tema dell'acqua (fa-vorevoli Pd e Idv, contraria laLega e astenuti Pdl e Udc). Ildocumento, presentato comecorrelato a un precedente or-dine del giorno dell'Italia deiValori, porta in calce la firmadi Emanuele Magnani, capo-gruppo dell'Idv, e Paolo Croci,capogruppo del partito De-m o c ra t i c o .

Il documento «impegna la presidente e l'assessore compe-tente della Provincia di Reggio a rispettare la volontà popo-lare, emersa dall’esito referendario, e proporre ogni possibilesoluzione che elimini il costo dovuto al gestore per l'acqui-sizione delle risorse necessarie per l'attuazione dei piani diinvestimento (remunerazione del capitale investito), ridu-cendo di conseguenza anche le tariffe; a proporre, attraversoil proprio rappresentante in sede Ato, l’attivazione di un per-corso trasparente, aperto a una rappresentanza del ComitatoAcqua Bene Comune, nel quale avviare un confronto ed unapprofondimento (anche alla presenza dell’Azienda affidata-ria del Servizio) in cui valutare la gestione del servizio in tuttala sua complessità, ed in particolare: i risultati di altre espe-rienze italiane ed europee che hanno compiuto scelte diri-pubblicizzazione del servizio, anche attraverso l’ascolto deirappresentanti delle amministrazioni coinvolte o di espertiindividuati da Ato, dal Comitato Acqua Bene Comune o daIren; i bilanci del servizio idrico integrato del nostro territo-rio, allo scopo di comprendere, alla luce dell’esito referen-dario, quali possano essere altre possibili soluzioni di finan-ziamento degli investimenti da porre in essere per la gestionedel sistema idrico provinciale, coinvolgendo anche l’i n t e racittadinanza, in virtù dell’eliminazione, a seguito appuntodelle ultime votazioni referendarie della remunerazione ga-rantita del 7% sui capitali investiti; una proposta operativa sul-la quale Ato, od altro soggetto subentrante, titolato a decide-re, potrà deliberare un indirizzo in materia di tariffe e gestionedel servizio».

Sullo stesso tema aveva presentato un ordine del giorno cor-relato anche il gruppo della Lega Nord, che non è passato.

ren è rivolta ai clienti con for-nitura “r ipar tita”. Iren sta pen-sando ad una “fornitura perso-nalizzata”, puntando su nuoveapparecchiature che permet-teranno la telelettura dei con-sumi del singolo appartamen-to e pertanto con una divisio-ne dei costi come se si trattas-se di una fornitura individua-le.

Il costo delle nuove stru-mentazioni (che rimarrannodi proprietà del condominio)potrò essere dilazionati diret-tamente in bolletta. SecondoIren in questo modo il cittadi-no potrà esercitare un maggio-re controllo sui consumi diret-tamente dalle nuove strumen-tazioni, senza attendere rendi-contazioni condominiali e po-trà maggiormente personaliz-zare l’utilizzo del servizio.

Novità anche per le fornitu-re “c e n t ra l i z z a t e ”. Il progettoprevede di passare a quella

che tecnicamente viene defi-nita “ripartizione indiretta”.Ogni termosifone potrà esse-re dotato di valvole che per-metteranno da un lato un con-trollo dei consumi e dall’a l t rola fornitura di dati più precisiper ripartire il consumo con-

dominiale, superando così latradizionale ripartizione a mil-lesimi.

Le proposte saranno ora og-getto di analisi da parte delleassociazioni presenti al Tavolodi confronto sul teleriscalda-mento.

Una svolta decisa sulle politiche di gestione dei rifiutimettendo in campo tutte le azioni per la loro riduzione.E’ la richiesta di Legambiente che interviene nel di-battito su rifiuti e inceneritori aperto in Regione dallapubblicazione dei dati di Moniter e dalle dichiarazionidegli assessori regionali Lusenti e Freda. Entrambi,ricorda Legambiente, «hanno richiamato la necessitàdi perseguire l’obiettivo della discarica zero e il ricorsoal termovalorizzatore come soluzione sempre più re-siduale. Ora occorre passare dalle parole ai fatti».«Già dopo l'insediamento della nuova giunta - affermal’associazione - Legambiente aveva chiesto l'attuazione

di politiche serie di aumento della raccolta differen-ziata. Purtroppo tali azioni sono ancora lasciate allabuona volontà di pochi comuni virtuosi, che spessonon trovano grande collaborazione nelle Multiutility no-strane». Anche sul numero degli inceneritori l’asses -sore Freda «aveva promesso un piano che quanti-ficasse obiettivi di raccolta differenziata regionale e ilconseguente fabbisogno di impianti - ricorda Legam-biente - Ad oggi non si è visto nulla su questo versante,mentre a Parma si sta costruendo un termovaloriz-zatore che é già il doppio dei fabbisogni territoriali e aModena si pensa di costruire una nuova linea inutile».

Ticket sanitari:termina sabatola raccolta delleautocertificazioniLa Direzione dell’Ausl informa chesabato 10 dicembre 2011 è l’ul -timo giorno utile, per coloro cheancora non abbiano presentato imoduli, per consegnare le autocer-tificazioni nelle farmacie della pro-vincia. Fino al 31 dicembre 2011 èpossibile compilare le autocertifi-cazioni in modo assistito presso iCaaf e Patronati e, in qualsiasi mo-mento, agli sportelli Saub dell’A-zienda Usl di Reggio. Si ricorda chedal 2 ottobre scorso, al momentodella prenotazione o al momentodi ritirare farmaci è obbligatoriopresentare la propria autocertifica-zione sul reddito lordo del nucleofamiliare fiscale di appartenenza.Da questa data, a chi non è inpossesso della propria autocerti-ficazione, viene assegnato il ticketmassimo. Dal 2 ottobre bastaquindi avere la propria autocerti-ficazione al momento della preno-tazione di una visita, di un esamespecialistico, del ritiro di farmacicon ricetta del Servizio sanitario. Incaso contrario, sarà possibile pre-sentare l’autocertificazione al pri-mo accesso alle strutture sanitarie.

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

REGGIO E. - Unità 6-12-2011

Sono 250mila i reggiani cheattendono ancora l’applica-zione dell’esito referenda-rio di giugno. Il «no» alla

privatizzazione dei servizi pubblicilocali d’interesse generale, a parti-re dalla gestione dell’acqua, e il noai profitti del mercato sui beni co-muni è stato forte e chiaro.

Ma dal 14 luglio, quando la Cor-te di cassazione ha approvato uffi-cialmente il risultato dei referen-dum, nulla è cambiato. Ora un do-cumento sul tema dell’acqua pub-blica, presentato da Pd e Idv e ap-provato ieri dal Consiglio provin-ciale, impegna la presidente SoniaMasini e l’assessore all’AmbienteMirko Tutino «a rispettare l’esito re-ferendario e a proporre ogni possi-bile soluzione che elimini il costodovuto al gestore per l'acquisizio-ne delle risorse necessarie per l'at-tuazione dei piani di investimento,riducendo di conseguenza anchele tariffe». Lo stesso documento im-pegna gli amministratori a propor-re, attraverso il proprio rappresen-tante in sede Ato, l’attivazione diun percorso trasparente, aperto alComitato Acqua Bene Comune,nel quale avviare un confronto ed

un approfondimento in cui valutarela gestione del servizio. «C'è grandeincertezza normativa – ha spiegatol'assessore Tutino – perché dopo ilreferendum il governo Berlusconiha emesso un decreto che ha in par-te ribaltato gli effetti del voto. Gra-zie all'esperienza decennale del per-sonale della nostra ex municipalizza-ta abbiamo standard elevati di quali-tà dell'acqua e livelli bassi di disper-sione. Ora però siamo ad un bivio.Una volta scaduta l'attuale rapportocon Iren, se si dovesse andare aduna gara potrebbero arrivare grandigruppi industriali esteri che laddovesono arrivati hanno portato un mo-dello assai distante dal nostro, ridu-

cendo gli investimenti e allontanan-do le decisioni. Ciò che ci preoccupaè cosa può avvenire alla scadenzadel piano 2008-2013. Se continue-ranno i processi di fusione non soche potere contrattuale avrà il siste-ma reggiano». Solo qualche giornofa l’assemblea federale di Sel avevaespresso sconcerto per il mancato ac-coglimento del responso referenda-rio, impegnandosi poi a dare seguitoalla volontà popolare. «Siamo difronte – precisa Sel – a una chiaraviolazione della Costituzione. Rite-niamo che la partecipazione demo-cratica alle scelte politiche e alla ge-stione dei beni comuni sia imprescin-dibile». ❖

Maggiore trasparenza e nuo-ve opportunità di risparmio per ilservizio di teleriscaldamento. Ierile associazioni dei consumatori,gli amministratori condominiali, isindacati e i rappresentanti delGruppo Iren si sono riuniti al tavo-lo di lavoro sul teleriscaldamentoconvocato dall’assessore comuna-

le alle Risorse del territorio Ugo Fer-rari. Sono emerse alcune novità peril servizio, considerato da Ferrari co-me «un obiettivo strategico per isuoi benefici sull’ambiente, sull’effi-cienza energetica e sulla maggioresicurezza delle abitazioni». Il Grup-po Iren sta pensando ad una fornitu-ra “personalizzata”, puntando su

nuove apparecchiature che permet-teranno la telelettura dei consumidel singolo appartamento, sia perquanto riguarda il calore che l’ac-qua igienico-sanitaria, e pertantouna divisione dei costi come se sitrattasse di una fornitura individua-le. Novità anche per le forniture“centralizzate”. Il progetto prevededi passare a quella che tecnicamen-te viene definita «ripartizione indi-retta». Ogni termosifone potrà esse-re dotato di valvole termostatiche edi rilevatori che permetteranno lafornitura di dati più precisi per ripar-tire il consumo condominiale. TA.S.

www.unita.it

Nonostante nel luglio scorso i cittadini si siano espressi affinché il servizioresti pubblico, le bollette sono rimaste invariate. Sel: «È anticostituzionale»

BreviREFERENDUMACQUAPd e Idv spronano la Provincia:«Si riducano subito le tariffe»

I comitati per il referendum dell’acqua pubblica alzano la voce

TATIANA SALSIREGGIO [email protected]

Teleriscaldamento, da Irenconsumi personalizzati

MANOVRAMasini: «Non solo noi»

La manovra non piace alla presiden-te della Provincia Sonia Masini che,dopo i pesanti tagli alle Province,parla di sforzi necessari per poi di-chiarare: «Ciascuno deve fare la pro-pria parte, compresi Comuni e Re-gioni che sono troppi e non vengo-no, invece, toccati».

MOBILITÀPista ciclopedonale

Una nuova pista ciclopedonale perReggio, tra via Curie e via Einstein.L’opera, presentata ieri dal sindacoGraziano Delrio e dall’assessore allaMobilità Paolo Gandolfi, compren-de percorsi per pedoni, biciclette edue rotatorie per un’estensione di1.400 metri. L’investimento com-plessivo è di 300mila euro.

LEGAMBIENTEGruppo d’acquisto solare

Nuovo appuntamento di presenta-zione del gruppo di acquisto solareLegambiente. Stasera l’incontro ènella sala del consiglio comunale diCastelnovo Monti. Altre due seratedi presentazione sono previste aMontecchio (13 dicembre) e a Fab-brico (15 dicembre). Lo scopo è quel-lo di ottenere agevolazioni (circa il30% di sconto) per l’installazione diun impianto fotovoltaico.

SPAZIO GERRAL’opera di Kentridge

William Kentridge è al centro dell’in-contro che si svolgerà domani alle18, allo Spazio Gerra, a cui partecipe-rà Daniela Palazzoli, storica dell’artee curatrice della video mostra «Flu-xus».

FESTAREGGIONuovo canone

È in via di definizione un nuovo ca-none per l’utilizzo dell’area aeropor-tuale in occasione di FestaReggio. Ilsindaco Graziano Delrio ha precisa-to che il cda della società Aeroportoè disponibile a un rinnovo del con-tratto «solo sulla base di un canoneadeguato e in linea con una stimaoggettiva dell’area». L’Agenzia del-le entrate farà una stima.

Reggio EmiliaIX

MARTEDÌ6 DICEMBRE

2011

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

MODENA - Informazione 9-11-2011 MODENA - Informazione 9-11-2011

8 MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 L’INFORMAZIONE il DomaniCRONACA DI MODENAALTRI ALLEATI IN RIVOLTA Questa sera il vertice di maggioranza

Zone F, ora anche i Comunisti italiani dettano le regole«Così non si danno risposte: valutare caso per caso»

Alla vigilia dell’incontro dimaggioranza sul piano ca-

sa previsto per stasera intervie-ne un altro alleato ‘m i n o re ’ delPd. Dopo il Psi di Mario Cardo-ne anche i Comunisti italiani diMario Ori fanno sentire lapropria voce, a dimostrazionedel disagio della parte degli al-leati di maggioranza che il Pdha ‘tras cu ra to ’ per discuterecon Sel.

Eppure loro, i ‘piccoli’, fino-ra sono sempre rimasti fedelialla giunta, ma il Pd li ha coin-volti nella discussione sulle zo-ne F a decisioni ormai prese.

Ecco l’intervento di Ori.«Se da un lato è innegabile

che in città vi sia una forte do-manda, inevasa, di abitazio-ni a basso costo, rivolta, perragioni strutturali oltrechécongiunturali, più verso l’af -fitto che verso l'acquisto (an-che se convenzionato o in va-rio modo agevolato), dall'al-tro riteniamo che risponderea tale domanda disponendo-si a costruire “dove possibile”sia di fatto una scelta “bana -le” e potenzialmente contro-producente. Così come appa-re stridente barattare l'ok aduna simile scelta in cambio di

contropartite in termini di in-carichi di governo locale at-tuali o futuri.

Invitiamo dunque tutte leforze politiche che sostengonola Giunta comunale modene-se ad assumere un approcciopiù ampio ed organico, per ilquale avanziamo qui som-mariamente alcuni elementiche riteniamo qualificanti.

– Innanzitutto deve essereavviato senza attendere oltreil percorso di definizione delnuovo Piano Strutturale Co-munale. Dato che occorronodiversi anni, era necessariopartire ieri.

– Il percorso di costruzionedel PSC deve vedere il più am-pio coinvolgimento di tutta lacittadinanza, a cominciaredalle espressioni professiona-li, dall'associazionismo, aicomitati. In questa fase di a-nalisi approfondita, ampiaed organica troverebbero rea-

lizzazione i contributi dellediverse espressioni della so-cietà (come l’apprezzabile la-voro di ModenaAttiva sullefalde idriche);

– Nel frattempo, per dar ri-sposta alla domanda di abi-tazioni nella fase di passag-gio, occorre innanzitutto di-sporre di un quadro organicodelle necessità in terminiquantitativi e qualitativi,composto a partire dai datidisponibili presso diverse fon-ti (Comune, Acer, organizza-zioni sindacali e sociali, coo-perative di abitazione...); larisposta al quale può e devepassare da una gestione uni-taria di diversi strumenti, trai quali ricade sicuramenteanche il PEEP (nella misurarichiesta dalla domanda ef-fettivamente individuata),come pure l'edilizia pubblicae l'affitto convenzionato; mapossono e devono essere valu-

tati anche approcci innovati-vi (“social housing”; recuperodi aree, spazi ed edifici già adestinazione produttiva ocommerciale oggi inutilizza-ti attraverso il sostegno agli u-tilizzatori riuniti in coopera-t i va ) .

– In un approccio vasto puòrientrare anche l'intensifica-zione urbanistica nelle areedove il carico urbanistico èmolto basso (abbastanza dif-fuse in città, soprattutto neiquartieri cresciuti negli anni70 e 80), coinvolgendo la pic-cola impresa edilizia e la pic-cola proprietà, ad esempio at-traverso strumenti di conven-zionamento che consentano(ad esempio) l'innalzamentodi un ulteriore piano di pa-lazzine a due-tre piani incambio dell'impegno ad affit-tare su base convenzionata, omeglio ancora mettere a di-sposizione dell'amministra-

zione, le nuove unità immo-biliari così ottenute per alme-no 10 anni.

– All'interno del quadro, ov-viamente potrà anche ricade-re l'eventuale utilizzo di qual-che “zona F” non più di inte-resse per le attrezzature pub-bliche, però solo previa valu-tazione caso per caso; ognisingola zona ha infatti pro-prie caratteristiche, pregi evulnerabilità, e non può que-sto essere l'unico né il princi-pale strumento. Anche perchériteniamo che non darebberealmente risposta alle esi-genze abitative della città.

Auspichiamo dunque chesu queste basi si possa affron-tare un dibattito reale e fran-co nel merito e trovare una ri-sposta davvero efficace ad unproblema reale e profondo».

(Mario Ori, segretarioprovinciale Partito

dei Comunisti Italiani)

PARTITOCONTRO GIUNTA

P O L E M I CA L’attacco dell’assessore dopo che Boschini aveva detto «Basta con i toni accesi»

Rossi (Pd) prende le distanze da Sitta«Silingardi? Risorsa da valorizzare»

di Giuseppe Leonelli

E’ passata appena una setti-mana da quando il segre-

tario cittadino del Pd Giusep -pe Boschini, riferendosi al di-battito sul piano-casa, afferma-va: «Abbiamo lasciato alle spallei toni accessi, sbrigativi e pola-rizzati e aperto un confronto dimerito vero in città».

Un new deal che Daniele Sit-ta ha spezzato clamorosamenteieri attaccando apertamente ilresponsabile del forum ambien-te Paolo Silingardi. «Modena at-tiva si sta specializzando nelcreare problemi al Comune - hadetto l’assessore -. Ormai è la ve-ra opposizione in città». E anco-ra: «Al Pd va bene avere dirigen-ti come Silingardi?».

Paolo Silingardi ieri ha pre-ferito non rispondere alle accu-se passando la palla al partito,del resto era al Pd che Sitta si ri-volge va.

Il consigliere ‘ribelle’Eppure anche il segretario

Boschini è rimasto in silenzio ecosì l’unico intervento che si re-gistra al l ’attacco frontaledell’assessore è quello del con-sigliere Fabio Rossi.

«Se le voci dei cittadini dissi-denti trovano casa nel Pd attra-verso Modena Attiva il partitodeve valorizzarle - afferma Ros-si, contestando apertamentel’approccio di Sitta -. Al di là deldibattito sui contenuti, le posi-zioni di Silingardi e di ModenaAttiva sono un patrimonio e u-

na risorsa. Un partito come ilnostro deve tenere assieme ani-me diverse. In altre epoche lepolemiche restavano nelle se-grete stanze, oggi escono alloscoperto. Forse così i processidecisionali sono viziati dallecorse sui giornali, ma l’opinio -ne pubblica è finalmente parte-cipe. Bisogna ribaltare il con-cetto di Sitta - chiude Rossi -. Nelmomento in cui Silingardi, par-la da esponente Pd, esprime u-na sensibilità del partito e non ilparere dell’opposizione».

L’opposizione IdvE le frasi di Sitta trovano an-

che la replica del consigliereIdv Eugenia Rossi, la prima aschierarsi dall’interno del parti-to contro l’assessore ed uscirequindi dal Pd stesso accompa-gnata da Fraulini.

«Nessun diritto di primogeni-tura e nessuna gelosia da partedell'opposizione ‘ve ra ’, quellache ci ha visto coerenti opposi-tori e tenaci divulgatori delladevastante politica urbanisticadel Pd a partire dal 2007, neiconfronti di Modena attiva rico-nosciuta da Sitta come ‘su p-plenza dell'opposizione’ - affer-ma la Rossi -. Ricordo però chese la sveglia fosse suonata prima

per molti po-litici ora nonci troverem-mo più a di-s c u t e r e ecombattere ilfa l l i m e n t a reprogetto chela giunta con-tinua a perse-guire con au-tolesionisticaper vicacia.

Ben venga Modena attiva, non asupplire, ma anzi a rafforzarel'opposizione. Qualcuno final-mente sta ravvedendosi e in-grossando le fila di chi da tempochiede a gran voce un cambio dirotta deciso, e non solo per al-cune zone, ma per tutta Mode-na. Mi permetto ancora una os-servazione non peregrina. Ilpeccato originale delle situazio-ni particolari che esplodono o-ra è rappresentato dal mancatorispetto delle regole che ha ca-ratterizzato la politica urbanisti-ca di Pighi e Sitta, da cui è nata ladelibera di trasformazione dellezone F da attrezzature generaliin edificabili e, come nel caso diVia Canizzaro e Via Aristotele,addirittura la previsione di edi-ficabilità in una zone verdi eumbrifere. Prima si progetta lacittà tutta, secondo regole con-divise, trasparenti e chiare in u-na visione complessiva e orga-nica, poi si procede alla indivi-duazione dei particolari ambitidi intervento. Non viceversa,cioè prima la trattativa privata epoi l'imposizione alla città.Questo corretto iter eviterebbela costruzione di una città disor-dinata e cementificata».

IL PUNTO

Oppositori interni e alleatiriluttanti: Pd alla stretta finale

SEGUE DALLA PRIMA

E intanto l’altro capitolo aperto, quello del confrontocon Sel su un piano di emergenza per la casa, si è ormai

arenato sulla questione delle zone edificabili F e delle falde.La giunta non cede, se non molto parzialmente con un per-corso partecipativo che terrà in stand by per sei mesi l’a re adi via Cannizzaro (applicando in realtà una decisione giàpresa dal Consiglio comunale) e i vendoliani non possonoportare a casa un risultato politico così limitato, oltre tuttomentre il popolo della sinistra comincia ad accusarli di vo-ler fiancheggiare i “cementificator i”. Quindi l’aus pica torafforzamento della maggioranza, su cui hanno insistitoa lungo i principali dirigenti del Pd, non ci sarà. Che cosasignifica tutto questo per il futuro del governo cittadino?Nell’immediato poco o nulla, visto che Sel non fa parte del-la giunta e non si sente rappresentata dal consigliere elettoalle ultime comunali nelle sue file. Ma in prospettiva saràproprio il tema ambientale a tenere banco nel dibattito po-litico. L’ha appena detto anche il segretario nazionale Ber-sani agli stati generali del Pd sulla cultura: l’uso del ter-ritorio a prescindere, come unico volano dello sviluppo,non è più una ricetta percorribile. Bisogna avviarsi, a fa-tica, anche sulla strada della riqualificazione. Argomentocomplesso ma ineludibile, insomma, per un partito già og-gi in fibrillazione sulla questione delle primarie e dei pos-sibili candidati a sindaco nella prossima legislatura. Eccoperché lo scontro con «Modena attiva» ha un significatoche va ben oltre le singole persone o contingenze. E le frasidi Sitta – secondo cui i ribelli si stanno ormai specializzan-do «nel creare problemi al Comune» – mettono il dito nellapiaga, affrettando i tempi della resa dei conti. Resta da dire,sul fronte opposto, che se in giunta percepiscono “Modenaa t t i va ” come vera opposizione, vuole dire che il peso po-litico della minoranza di centro-destra, sempre più rissosae frammentata, diventa ogni giorno più limitato. In com-penso è il Pd che provvede a farsi danni da solo.

(Eugenio Tangerini)

Ieri Daniele Sitta ha ri-marcato con stizza il du-

plice ruolo di Paolo Silin-gardi: coordinatore del fo-rum Ambiente del Pd citta-dino da una parte e leaderdi Modena Attiva dall’a l t ro .Evidentemente il ForumAmbiente democratico inquanto talei s p i r a i l‘doppio in-car ico’. In-fatti ancheVanni Bul-garelli fi n oa poco tem-p o f a h aco ord ina tou n fo r u mAmbientePd, per lap re c is i on equella pro-vinciale. Er e c e n t e-mente è stato addiritturapromosso a coordinatoredi tutti i 10 Forum program-matici. Ma se fuori dal suoForum Silingardi veste ipanni del ‘r ibelle’, il collegaVanni Bulgarelli si ‘trasfor -ma’ in Presidente del Comi-tato territorio Modena diHera. La stessa Hera che ge-stisce quell’incener itoreoggetto di infiniti dibattititra gli ambientalisti Pd. Suldoppio incarico di Bulga-relli però nessuno finora hachiesto lumi al partitone.

(g.leo.)

Pd, se i Forumambiente ispiranoil ‘doppio ruolo’

In alto Sitta e Silingardi. Sopra Fabio ed Eugenia Rossi. A destra Boschini

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

MODENA - Informazione 9-11-2011 MODENA - Informazione 9-11-2011

L’INFORMAZIONE il Domani MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 9CRONACA DI MODENA

EMERGENZACRIMINALITÀ

PREFETTURA In aumento rispetto al 2010. In calo scippi e rapine

Sicurezza, boom di furti nei quartieri:presi di mira negozi e abitazioni

Nei primi diecimesi del 2011,

secondo laPrefettura, sonoaumentati i furti

nelle case(+14,5%) e nei

negozi (+12,7%).In diminuzione,invece, rapine

(-18,7%), scippi(-15,7%) e furtid’auto (-22,1%)

A umentano i reati neiquartieri modenesi, so-

prattutto i furti nei negozi enelle abitazioni. A renderlonoto è stata ieri la Prefetturaal termine della riunione delcomitato provinciale perl'Ordine e la Sicurezza pubbli-ca, al quale ha partecipato ilprefetto Benedetto Basile, ilsindaco Giorgio Pighi, i verti-ci delle forze dell’ordine e ipresidenti delle quattro Cir-coscrizioni. Nel periodo gen-naio-ottobre 2011, si legge inuna nota di viale Martiri, ri-spetto alla stessa fase del2010, «a fronte di un lieve au-mento del totale dei delitticommessi, prevalentementeascrivibile ai reati predatorii,in particolare ai furti presso e-sercizi commerciali (+12,7%)e abitazioni (+14,5%), si regi-stra una diminuzione degliscippi (-15,7%) delle rapinenegli esercizi commerciali(-18,7%) e delle auto rubate(-22,1%)». Pighi, l’as s e s so realla sicurezza Antonino Mari-no e i presidenti delle Circo-scrizioni «hanno confermato- spiega ancora la Prefettura -questa tendenza in termini di

percezione del fenomeno cri-minoso, in presenza di una in-sufficienza delle risorse, siain termini economici che diuomini a disposizione. I resi-denti dei quartieri hanno sot-tolineato il disagio in partico-lare in presenza di alcuni fe-nomeni specifici come la pro-stituzione, lo spaccio di stu-pefacenti e il degrado urba-no». I rappresentanti delleforze dell'ordine hanno fatto

presente che è stata rafforza-ta l'attività di controllo so-prattutto nelle zone più criti-che della città anche con l'in-tervento di reparti prove-nienti da fuori provincia,mentre altre operazioni di po-lizia sono previste a breve.Per quanto riguarda il pattoper “Modena sicura”, invece,il prefetto Basile ha illustratole iniziative messe in atto dal-la cabina di regia, «che già da

tempo - prosegue la nota - hainiziato i lavori e presso laquale è attualmente allo stu-dio la mappatura delle zonesensibili, cioè con maggioreincidenza di criminalità, lariattivazione del servizio del‘poliziotto di quartiere’ attra -verso il coinvolgimento an-che della polizia municipale el'ottimizzazione dell'uso del-le apparecchiature di video-sor veglianza».

CONSIGLIO COMUNALE Approvato ieri il nuovo piano: previste otto giornate per ogni esercizio o negozio

Commercio, via libera alla turnazione delle aperture domenicaliVia libera al nuovo piano del com-mercio di Modena. Il Consiglio co-munale ieri ha approvato quasiall’unanimità la delibera presen-tata dall’assessore Graziano Pini,che prevede una turnazione delleaperture domenicali, basata su ot-to aperture per ogni esercizio.Hanno votato a favore Pd, Sinistraper Modena, Pdl, Mpa, Mode-na5stelle.it e Lega moderna, men-tre si sono astenuti Lega Nord eIdv (Udc assente). Vittorio Balle-strazzi (Modena5stelle.it) ha sa-lutato l'accordo come «una ma-novra che va finalmente incontro atutti i commercianti», ma ha fattosapere che verificherà gli effettidell'accordo attraverso interroga-

zioni periodiche. «E’ un'accordocon tutte le associazioni, ottenutofaticosamente, ma che sembraandare incontro alle esigenze diuna larga parte della popolazione- afferma il leader del Pdl, Adolfo

Morandi- riconosciamo che si e'cercato di tutelare al massimo l'in-teresse pubblico». Ma, sottolinea,«resta il fatto che il valore del ri-poso della domenica andrebbesalvaguardato. Questa delibera

trova il nostro accordo e comegruppo daremo parere favorevo-le». Eugenia Rossi, dell'Idv, inve-ce, invoca una «maggiore libera-lizzazione» e critica il procedimen-to come «troppo spezzettato: re-stano sacche di privilegi e disser-vizi», afferma. Di tutt'altro parere èil capogruppo di Lega moderna,Nicola Rossi, che coglie l'occasio-ne per «fare i complimenti all'as-sessore in maniera molto convin-ta. Troppo spesso le competenzedell'assessore sono rimaste na-scoste, probabilmente anche permotivi interni alla giunta. Non ap-poggiare questa delibera signifi-cherebbe non appoggiare ne'commercianti ne' consumatori».

Il Consiglio ieriha approvato il

nuovo piano peril commercio

che regolerà, trale altre cose,

anc hele aperture

domenicali peri negozi

IN BREVE

Fiera antiquaria,oggi l’incontroSi svolgerà questo po-meriggio, a partire dalle15,30, l’incontro degliambulanti della Fiera an-tiquaria ‘Città di Mode-na’ nella sede di Con-fesercenti in via Fanti.L’obiettivo dell’a s s o c i a-zione è quello di discu-tere assieme ai commer-cianti del futuro dellamanifestazione del NoviSad dopo che è statasospesa, almeno per ilmomento, la deliberacon la quale il Comuneha annunciato il man-cato rinnovo delle con-cessioni alla fine delmese. L’obiettivo di oggisarà preparare una seriedi proposte da illustraredomani durante unanuova riunione tra leparti in Municipio. Seentro la fine del mesenon si dovesse trovareuna soluzione condivisacon il Comune deca-drebbe anche il nomedella fiera ‘Città di Mo-dena’, una delle mani-festazioni più antiched’Italia.

«Più controllinei market etnici»«Pochi sono gli strumen-ti a disposizione del-l'amministrazione per e-vitare che i negozi et-nici si concentrino nellastessa zona. Tuttaviastiamo studiando nuovemodalità d'intervento estrumenti nei confrontidegli esercizi che cau-sano, anche indiretta-mente, problemi di si-curezza e degrado. A talfine sarà nostro impe-gno chiedere un mag-giore sforzo di presenzaalla polizia municipale edi Stato». Lo ha dettoieri in Consiglio comu-nale l’assessore alle Po-litiche economiche Gra-ziano Pini rispondendoall'interrogazione urgen-te di Sandro Bellei delPdl.

SA N I T À Presentati i dati dell’Osservatorio provinciale sull’Hiv gestito da Ausl e Policlinico: 15 casi ogni anno

Aids, il virus è stabile ma ci si ammala più tardiCresce l’età media di chi contrae l’infezione: 39 anni per gli uomini e 42 per le donne

Non esistono categorie oetà a rischio per contrar-

re l’Aids, almeno secondo ilreport dell'Osservatorio pro-vinciale sull'infezione Hiv, ge-stito da Azienda USL e AziendaOspedaliero-Universitaria Po-liclinico di Modena, e illustra-to ieri mattina dalla Commis-sione provinciale per la lottaall’Aids. Stabile il trend d’infe -zione da HIV in provincia, con59 nuovi casi nel 2010. Fra il2008 e il 2010, il 69% ha con-tratto l’infezione per trasmis-sione eterosessuale, il 20% pertrasmissione omosessuale e il2% per tossicodipendenza. Siè passati da un'età mediadell’infezione di 23 anni pergli uomini e 22 per le donnenel 1985, a 39 e 42 anni nel2010, mentre è leggermentesuperiore la percentuale diuomini che contrae la malattiarispetto alle donne. Purtrop-po il 50% effettua il test aven-do già una situazione immuni-taria compromessa e che ne-cessita della terapia farmaco-logica, mentre un test preco-ce permette un netto miglio-ramento dell’aspettativa di vi-ta. In provincia di Modenanell’ultimo quinquennio sono

stati diagnosticati in media cir-ca 15 nuovi casi ogni anno diAids conclamato. In provinciasono ammalati quasi 36 perso-ne su 100.000 abitanti, controle 41 a livello regionale. I cen-tri “test & counselling” a tti viin provincia di Modena sonopresso il Policlinico - Ambula-torio di Malattie Infettive; Car-pi presso il Ser.T. del Distrettosanitario; Mirandola presso ilSer.T. del Distretto sanitario.Parte inoltre la campagna di i-niziative regionale. "In unastoria d'amore la tua storia ti

accompagna sempre. Tienifuori l'Aids", è uno dei messag-gi veicolati. Fra le iniziativepreviste, lo sconto sulle confe-zioni di profilattici nelle far-macie fino al 31 dicembre. Di-versi gli eventi culturali: il pro-gramma è consultabile sul sitowww.ppsmode na.it/aids.mentre su www.helpaids.it èpossibile ottenere consulenzeon line, e il telefono verde 800856080 permette la prenota-zione, anonima e gratuita, deltest HIV in tutta la regione.

(Simona Lonero)

I COMMENTI Galli (Provincia): «Tenere alta la guardia»

«Abitudini sessuali sbagliate,serve maggiore informazione»«O gni persona sessualmente attiva è potenzialmente a

rischio» è il messaggio di Cristina Mussini direttoreClinica malattie infettive Policlinico di Modena, a marginedella riunione della Commissione provinciale per la lottaall’Aids.

«Si è abbassatapurtroppo la per-cezione del r i-schio di morte -continua la diret-trice – e ormai as-sistiamo ad un ri-torno della pro-miscuità di com-portamenti deglianni ’80. Senza es-sere moralisti, bi-sogna tornare a ri-cordare che que-

sto mette a rischio, ci vuole responsabilità nel tutelarsi conl’uso del preservativo». «Dobbiamo continuare a mantenerealta l’attenzione e a incrementare prevenzione e informazio-ne. - afferma Mario Galli, vice presidente della Provincia diModena con delega alla Salute e sicurezza delle persone- Rin-grazio in particolare le associazioni di volontariato».

(s. l.)

La commissione riunita in Provincia

I dati sull’andamento delle infezioni da Hiv nella nostra provincia

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

PIACENZA - Libertà 6-12-2011

Provincia LIBERTÀMartedì 6 dicembre 2011

20

Rdb, da domani scioperoA Milano, stamattina, i

vertici di Rdb e gli istitutidi credito si incontreran-

no ancora. Fino a ieri sera,la firma della banca Bnl al

piano di salvataggio delgruppo mancava. Da do-

mani scatta lo sciopero.

[IL SERVIZIO a pagina 24]

«Il piromane è stato ripreso»«La telecamera di sicu-

rezza di un deposito haripreso la persona che

ha dato fuoco al nostrocamion. Si vede una fi-

gura che rompe il vetroe sale in cabina». Parla laproprietaria del mezzo.

[MARINO a pagina 26]

Mancano

25giorni

all’aperturadel nuovo

ponte sul Trebbia [01/01/2012]

Travo, il ricordo dell’aviereL’ala di coda del G91. È il monumento cheTravo ha deciso di installare in ricordo del

“pioniere dell’aria”Giuseppe Castellani.

[NOVARA a pagina 23]

■ «Meraviglia la scarsa cono-scenza dimostrata dai consiglie-ri Villani e Pollastri circa i proce-dimenti amministrativi che laPubblica Amministrazione è te-nuta a rispettare. La Regionenon ha autorizzato alcuna trivel-lazione per idrocarburi nei par-chi di Piacenza e Parma perchéla competenza in tal senso è delMinistero dello Sviluppo Econo-mico, lo stesso che ha ritenuto i-donea ai fini della ricerca la su-perficie proposta dalla SocietàMac Oil nell’istanza presentatanel luglio 2008, all’interno dellaquale ricadono porzioni del Par-co Regionale Fluviale dello Stiro-ne, del Parco Regionale Fluvialedel Trebbia e della Riserva Natu-rale Geologica del Piacenziano».E’ la risposta dell’assessore re-gionale all’ambiente Sabrina

Freda a un’interrogazione pre-sentata dai consiglieri regionalidi cui avevamo riferito. «Ai sensidelle leggi vigenti - prosegue laFreda - alla Regione è richiestodi esprimersi circa la compatibi-lità ambientale delle attività diricerca proposte da Mac Oil nel-l’ambito del permesso di ricerca“Fiorenzuola d’Arda”, conducen-do la procedura di valutazione diimpatto ambientale propedeuti-ca al conferimento del titolo mi-nerario da parte del Ministero.Allo stato attuale - continua - laRegione ha effettuato gli adem-pimenti iniziali della procedura,provvedendo alla pubblicizza-zione del progetto e svolgendo laprima seduta di Conferenza diServizi, a cui sono state invitatetutte le Amministrazioni territo-riali interessate dal permesso».

■ Fissato per domani pomerig-gio l’esame della salma di Rober-to Villa, il 67enne di Sarmato chedomenica mattina, du-rante una battuta di cac-cia insieme a un amico, èannegato nel Po mentrecercava di recuperareun’anatra colpita e cadu-ta in mezzo al fiume. Ilpubblico ministero Leti-zia Platè ha disposto gliaccertamenti medico-le-gali per stabilire le causedella morte. Un atto chedarà completezza alle in-dagini svolte dai carabi-nieri di San Nicolò, seb-bene vi siano pochi dubbi sul fat-to che il pensionato sia annegatoquando la sua barchetta si è ri-baltata dopo aver urtato un tron-co che affioravano in superficie.

Una volta recuperato, il corpoè stato portato alla camera mor-tuaria del cimitero di Piacenza.Qui sarà effettuato l’esame delmedico legale. Domenica matti-

na, dalle parti di Foce Tidone, nelcomune di Sarmato, Villa era acaccia con l’amico Gabriele Fos-sati di Rottofreno. Era stato que-st’ultimo a centrare l’anitra in vo-lo. Il 67enne era salito su una bar-ca per recuperare il volatile, maqualcosa è andato storto. Dallariva il compagno ha sentito le ur-

la e le richieste d’aiuto diVilla, ma non ha potutofare nulla per salvarlo.

A trovare il corpo sen-za vita sono stati altri duecacciatori a cui Fossati a-veva chiesto aiuto. Davi-de Copelli di Rottofrenoe Thierry Covati di Sar-mato, che si trovavano inzona, sono saliti su unabarca e hanno iniziato asetacciare il Po. Dopoun’ora di ricerche hannoindividuato il corpo del

cacciatore semisommerso dalleparti di Veratto, già in territorio diRottofreno. Sono riusciti a recu-perarlo con l’aiuto dei pompieridi Piacenza.

Il recupero del corpo del cacciatorecaduto nel Po (foto Bersani)

LA TRAGEDIA COSTATA LA VITA A ROBERTO VILLA,67 ANNI

La procura dispone l’autopsia sul corpo del cacciatore annegato

RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI POLLASTRI E VILLANI

L’assessore all’ambiente Freda:«La Regione non haautorizzato trivellazioni nei parchi del Piacentino»

Una delle stradeche sarebbe stataoggetto degliaccertamentiscaturitidall’espostosul progetto direalizzazione diun parco eolicoa Lavezzera diFerriere

FERRIERE - Sono il sindaco di Fer-riere Antonio Agogliati e il tecni-co comunale Carlo Bruno Labatigli indagati nell’ambito dell’in-dagine sulla realizzazione di unparco eolico in località Lavezze-ra, al passo del Mercatello. Dagliinquirenti viene osservato unostretto riserbo,ma secondoquanto appresol’accusa sarebbedi abuso d’uffi-cio e riguarde-rebbe alcuni la-vori di movi-mento terra nel-la zona interessata dal progettoper l’installazione delle pale.

«La questione riguarda unastrada sulla quale credo sia statopresentato un esposto dagli am-bientalisti», afferma Agogliati,rappresentato dall’avvocato Lui-gi Salice. Confermando d’aver ri-cevuto una comunicazione dallaprocura, il primo cittadino inten-de precisare che «per quanto ri-guarda l’impianto eolico, il Co-mune di Ferriere non ne ha an-cora autorizzata la realizzazio-

ne». E aggiunge: «Siamo in attesadi una risposta dalla Regione E-milia-Romagna per quanto ri-guarda il problema degli usi civi-ci».

L’indagine non è ancora con-clusa e il sostituto procuratore E-milio Pisante, che coordina l’atti-

vità delegata aicarabinieri diBobbio, ha chie-sto una prorogadi sei mesi perapprofondire gliaccertamenti.Di sicuro il lavo-ro degli inqui-

renti si sta intensificando e lo di-mostra il sopralluogo effettuatouna decina di giorni fa dalle par-ti del Mercatello a cui ha presoparte lo stesso magistrato, affian-cato dai carabinieri, dal corpo fo-restale e al quale erano presentiesponenti del comitato TutelaPaesaggio e il tecnico iscritto nelregistro degli indagati.

Nell’esposto presentato dal co-mitato nel novembre 2010, e rim-pinguato da nuove osservazioninei mesi scorsi, il comitato pone

il problema di lavori voluti dalComune di Ferriere per il ripristi-no della viabilità comunale nel-l’ambito di un piano di protezio-ne civile: secondo l’amministra-zione comunale si tratterebbe disistemare tracciati già esistentiall’interno di un’attività di pre-

venzione degli incendi boschivi,mentre il comitato sostiene chele piste, in parte realizzate ex no-vo, sarebbero funzionali all’in-stallazione degli aerogeneratori.

Il tema degli usi civici, come lostesso Agogliati ricorda, porta in-vece verso Bologna. Agli uffici re-

gionali è stato chiesto un chiari-mento sulla presenza di terrenisoggetti a questi antichi vincolicollettivi al momento in cui, il 23dicembre del 2010, la Conferen-za dei servizi riunitasi nella sededella Provincia di Piacenza e-spresse parere favorevole al pro-

getto presentato dalla societàFonteolica. Gli usi civici compor-tano un vincolo paesaggistico ela loro presenza andrebbe a in-garbugliare la vicenda: in tal ca-so la Soprintendenza per i beniarchitettonici e paesaggistici diParma e Piacenza rivendichereb-be il diritto a esprimere un pare-re, imponendo di rivedere quan-to già deciso dalla Conferenzadei servizi. Non solo. La sede perla valutazione d’impatto am-bientale passerebbe da Piacenzaa Bologna. Con il rischio di doverricominciare tutto daccapo. Unaprospettiva tutt’altro che remo-ta, secondo quanto ha dichiaratoin una recente intervista Alessan-dro Maria Di Stefano, responsa-bile del Servizio valutazione am-bientale della Regione. «Alla lucedella situazione relativa agli usicivici e al vincolo ambientale - a-veva spiegato a Libertà - noi rite-niamo che la Provincia di Piacen-za non sia competente sulla pro-cedura di Via e attendiamo di sa-pere come intende comportar-si».

red. pro.

La precisazione«Il Comune non ha ancoradato alcuna autorizzazione al progetto»

■ «Facciamo volare l’am-bizione. Servono amore epassione anche verso il pro-prio territorio, ricordandocidei nostri doveri».

Chi si esprime in questitermini è Antonello Capora-le, giornalista di “Repubbli-ca” che domani alle 21 al-l’Auditorium della Fonda-zione di Piacenza in viaSant’Eufemia 12, presenteràil libro “Controvento: il teso-ro che il Sud non sa di avere”(Mondadori), ovvero cosa sinasconde dietro il grande af-fare dell’eolico, intervistatodal capocronista di “Libertà”Giorgio Lambri. Verranno

letti alcuni brani del libro da“Quarta Parete” e sarannoproiettate foto e filmati. L’i-niziativa è promossa dal Co-mitato Tutela Paesaggio in-sieme alle altre realtà attivesul territorio, No Tube, Co-mitato Acqua Bene Comu-ne, Legambiente e i Comita-ti contro l’eolico industrialesull’Appennino. «Il libro –spiega Caporale che su que-sto tema si è impegnato for-temente – non racconta sol-tanto delle vicende intornoall’eolico legate al Sud delPaese, ma affronta temi cheriguardano l’Italia intera,perché i problemi in tal sen-

so sono ovunque, in ognicittà e in ogni borgata. Ilvento fino a vent’anni fa cirefrigerava d’estate e ci di-sturbava d’inverno: oggiporta energia, ma anchetanti soldi. Se il vento e il so-le sono di tutti, i guadagnisono solo di alcuni per colpadi un’assenza totale di cono-scenza e un diffuso malaffa-re, che ha spinto la classe di-rigente ad accettare una sor-ta di elemosina da parte dialcuni privati che sull’eolicointendono fare soldi».

Caporale va oltre e spiegache: «In un periodo comequello attuale, di crisi

profonda e di recessione,non si è mai guardato aquanto potrebbe fruttare ilvento: questo è accaduto so-prattutto per la mancanza diambizione dei nostri gover-nanti».

E aggiunge: «Le energierinnovabili sono come la pa-ce: chi potrebbe dirsi con-trario? E’ però vero che c’èmodo e modo: il grande te-ma è quello del paesaggioperché ci sono alcune loca-lità e certi luoghi dove pos-sono essere posizionate paleeoliche e pannelli fotovoltai-ci, e altri luoghi in cui questinon andrebbero collocati. In

Italia – prosegue Caporale –ci sono 25milioni di edifici,ma i pannelli vengono mes-si sulla fertile pianura salen-tina e sulle colline delle Mar-che, deturpando il paesag-gio e consumando nuovoterritorio. Dovremmo ricor-

darci che oltre alla banalitàdel male esiste anche la ba-nalità del bene».

Il libro di Caporale non èun saggio, bensì è scritto informa romanzata: «Mi sonoscocciato – conclude – diviaggiare nei mali dell’Italia:ho sempre scritto saggi sulnostro Paese. Questa voltaho deciso di passare al ro-manzo con uno stile più len-to e più colloquiale. E pensoche mi sia riuscito piuttostobene». «Il rapido sviluppodell’industria dell’energiaeolica nel Sud – conclude ilgiornalista di “Repubblica” –non corrisponde però a unprocesso di trasformazioneeconomico e sociale: un’al-tra occasione mancata per ilMeridione. E nel Piacentino?Stasera ne sapremo qualco-sa di più.

Il giornalista Antonello Caporale

Eolico a Ferriere,sindaco e tecnico indagatiAntonio Agogliati si difende: «La questione riguarda una strada, non l’impianto»

«Serve amore per il proprio territorio»Energie alternative e ambiente, il giornalista Caporale presenta domani il suo libro

A Parma

Culla fioritaa Libertà,è natoGiovanni Borghi

■ Culla fiorita a Libertà.La grande famiglia di Li-bertà ha da ieri un altrocomponente. È nato ierialle 10.08 nella clinica o-stetrica dell’ospedaleMaggiore di Parma il pic-colo Giovanni, figlio delcollega Michele Borghi edi Francesca. Ai genitori lefelicitazioni di tutta la re-dazione e dei dipendentidell’Editoriale Libertà.

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

PIACENZA - Libertà 6-12-2011 PIACENZA - Libertà 6-12-2011

Cronaca di Piacenza

Consigliocomunale

■ Ancora polemiche sull’isolapedonale. Ieri la questione ha te-nuto banco in consiglio comuna-le. Al centro c’è sempre la propo-sta del presidente dell’Unionecommercianti, Alfredo Parietti, dianticipare di un’ora - dalle 19 al-le 18 - l’apertura della Zona atraffico limitato nel periodo del-le feste natalizie, con sospensio-ne della Ztl il sabato pomeriggio.

«Ci vorrebbe un sondaggio se-rio tra i piacentini per dimostra-re una volta per tutte dove sta ilbuon senso», ha affermato Gu-glielmo Zucconi (Piacenza Tutta)con l’intento di contestare la pro-posta: «Ero ieri pomeriggio (do-menica per chi legge, ndr) inpiazza Cavalli e ho provato a im-maginare le auto circolanti inmezzo alla folla», ha riferito Zuc-coni secondo cui «la crisi delcommercio non si combatte au-mentando l’inquinamento, mamigliorando il rapporto qua-lità/prezzo, cercando di far ab-bassare gli affitti dei negozi, manon si accresce il fatturato facen-do passare le macchine». Zucco-ni ha rinfacciato ai commercian-ti di fare proposte per il rilanciodel centro città dove «non c’è maiun minimo di autocritica» La Ztl«cerchiamo piuttosto di ampliar-la, con aree pedonalizzate, pensoa via Calzolai e via Sopramuro».

A Zucconi ha dato man forteRoberto Colla (Per Piacenza con

Reggi) bocciando l’anticipo diun’ora dell’apertura della Ztl,mentre dal centrodestra è arriva-ta la replica di Carlo Mazzoni(Pdl) che già nelle scorse settima-ne aveva presentato una mozio-ne sulla falsariga della proposta-Parietti: «Nessuno ha mai pensa-to di riaprire piazza Cavalli», haribattuto lapidario agli esponen-

ti della maggioranza.A definire «inutile» la richiesta

dell’Unione commercianti è sta-to però anche Carlo Mazza(gruppo misto), «anche perché»,ha spiegato, «in centro non c’è unbuco dove posteggiare la mac-china». A Zucconi ha fatto peral-tro osservare che «via Calzolai ègià pedonale», mentre sull’isola

in via Sopramuro si è detto d’ac-cordo.

In tema di viabilità, il consiglioè tornato a occuparsi del par-cheggio coperto per le biciclettealla stazione che tante polemicheaveva sollevato alla sua inaugu-razione, un anno fa, per la deci-sione dell’amministrazione di i-stituire una tariffa di pedaggio

per il servizio di deposito e sorve-glianza (affidato a una cooperati-va). Ieri in discussione una mo-zione di Stefano Frontini (Pia-cenza Libera) per l’impiego nelparcheggio delle bici di persona-le Lsu (Lavoratori socialmente u-tili) così da ridurre i costi di ge-stione.

Proposta bocciata sostenutadal centrodestra, ma non dallamaggioranza che ha respinto lamozione. L’assessore alla mobi-lità Pierangelo Carbone ha osser-vato come la struttura necessitidi un servizio continuativo dalprimo mattino a sera inoltrata,dunque non adatto per Lsu. Hacolto anche l’occasione per e-sprimere un giudizio positivo sulparcheggio della stazione che«assicura un servizio di livelloqualitativo in una zona che pri-ma era in condizioni critichementre ora non c’è alcuna ap-prensione da parte dei pendola-ri a entrare e uscire, è diventatoun punto normale della città».

Di questioni legate alla sostaha parlato anche Colla, dei “par-cheggi rosa” però, quelli istituitiun tempo per riservare spazi alleauto guidate da donne, ma finitinel dimenticatoio. Propone allagiunta di rilanciarli, in particola-re a favore di donne incinte e conbimbi piccoli.

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

Apertura della Ztl, la maggioranzaai commercianti: proposta insensataZucconi (Pc Tutta) e Colla (Per Pc con Reggi) contestano Parietti difeso però dal PdlBici alla stazione, dopo un anno Carbone promuove il deposito: riqualificata l’area

IMPATTO DA VERIFICARE

La manovra Montifrena il bilancio 2012■ La manovra del governoMonti costringe il Comuneha rimettere mano al bilan-cio di previsione 2012. Ieri inconsiglio comunale c’era al-l’ordine del giorno un docu-mento - le linee guida per ladeterminazione di aliquotetributarie e tariffe per i servi-zi - funzionale all’apprododel bilancio in aula. Le no-vità decise però a Roma inparticolare in materia di Ici,hanno costretto la giunta aritirare la delibera. Sfumacosì l’obiettivo di approvareil bilancio entro il 31 dicem-bre. Se ne riparlerà a gen-naio, una volta approfonditigli effetti della manovraMonti sul Comune. Intanto acontestare la durezza dellemisure del governo sono sta-ti ieri in consiglio sia CarloPallavicini (Prc) sia Giulia Pi-roli (Pd), mentre Marco Tassi(Pdl) ha lamentato manomorbida nel taglio agli entiinutili.

FRONTINI (PC LIBERA)

«Un poliambulatorio nelcentro civico Besurica»■ Approvata di misura ieriin consiglio una mozione diStefano Frontini (PiacenzaLibera) per la realizzazione«in tempi ragionevoli» di unpoliambulatorio nel centrocivico Besurica.

Brevidall’aula

Ancora polemica sul canilePassa una mozione Udc per migliorare le cucce degli animali

■ Approvata ieri in consigliocomunale una mozione di An-tonio Levoni (Udc) che impe-gna la giunta a «individuare erealizzare efficaci soluzioni neibox del canile municipale do-ve alloggiano i cani per evitareloro il contatto con l’acquaghiacciata e inoltre risolvere lostesso problema per gli abbe-veratoi» e a «perseguire siner-gie» con l’Ausl e le associazio-ni di volontariato «al fine dimeglio garantire un’adeguatavivibilità a tutti gli animali ri-coverati».

Una mozione che fa sue le

lamentele sulla gestione cheda tempo si levano da un grup-po di volontari del canile cheieri erano in aula per assisterealla sedute. Il voto favorevole èarrivato in modo bipartisan,ma dopo un’accesa discussio-ne che ha portato ad ammor-bidire il testo del documento enon senza dure contestazioni

arrivate da Piacenza Tutta e daalcuni del Pd (Claudio Ferrariin testa, con Mario Bulla) chesi sono espressi contro parlan-do di richieste frutto di stru-mentalità che fa leva sull’emo-tività legata agli animali. Tantopiù che, come ha osservatol’assessore ai servizi al cittadi-no Katia Tarasconi, le condi-

zioni del canile sono adeguatealle esigenze come attestatodagli organismi competenti al-le verifiche scientifiche sotto ilprofilo igienico-sanitario, os-sia i veterani dell’Ausl.

Valutazioni che sono statecontestate dalle volontariedell’associazione Arca di NoèSilvia Felice e Daniela Gatti, già

protagoniste di polemiche neimesi passati, e da Gilberte Ro-bert, delegata locale dell’Oipa(Organizzazione della prote-zione animali), che si sono la-mentate delle condizioni deicani specie nella stagione in-vernale.

La Tarasconi ha difeso inve-ce a spada tratta l’attività deglioperatori comunali nella strut-tura di via Bubba, definito «unbuon canile». «Si può semprefare di più», ha considerato,«ma le condizioni dei cani o-spitati sono adeguate».

gu. ro.

Spazio 4,proposta di Vallone per la gestione dell’area:«Affidarne la cura ad anziani,ricavandoci degli orti»Il consigliere di Quartiere prende spunto dal bando di gara in corso■ (mir) Il Comune ha pub-blicato il bando per l’assegna-zione della gestione di Spazio4 per i prossimi tre anni. Ilconsigliere di minoranza dellaCircoscrizione 4 Giovanni Val-lone lancia un’idea inedita perl’utilizzo dell’area, proponen-do che venga tenuta in consi-derazione da coloro che par-teciperanno alla gara.

«Le attività del centro di ag-gregazione giovanile - spiega -si sviluppano solo nelle orepomeridiane o serali e l’areaverde di pertinenza è ampiaed accessibile, sia da via Man-zoni che dal nuovo stradelloper l’ingresso al campetto dicalcio della Libertas. Parte del-l’area stessa è stata oggetto dirichiesta da parte di numero-si anziani del Quartiere 4, peradibirla ad orti o come luogodi riposo/incontro nei mesi e-stivi. Perché dunque - chiede -non assegnare agli anziani delquartiere che ne faranno ri-chiesta, nella fascia oraria delmattino, la cura e manuten-zione del verde circostante ilfabbricato di via Manzoni, 21,concedendo in cambio aglistessi, una porzione di terre-no scoperto da sistemare adorto per uso personale o qua-le punto di aggregazione nellastagione estiva? ».

Secondo Vallone sarebbe un

modo per riqualificare la zo-na, a partire dallo stesso Spa-zio 4: «Sbirciando tra le magliedella rete metallica di recin-zione si intravede la sagoma diuna mucca al pascolo, la car-cassa di un vecchio autobusdismesso in sosta tra il verde,abbandonato e senza tracce di

una frequente manutenzionee qualche ruota usata di auto-carro. La partecipazione deglianziani potrebbe consentiredi rendere il contesto mag-giormente decoroso e soprat-tutto fruibile a tutti i cittadini,in particolare quelli della zo-na».

■ (mir) Stavolta non c’è sta-to bisogno di una decina di in-contri-scontri, dell’interventodella prefettura e di tutte letensioni degli anni scorsi. Co-mune e sindacati hanno trova-to in sole tre riunioni l’intesaper la distribuzione del premio di risultato ai 683 dipendentidi Palazzo Mercanti e degli altri uffici su cui è articolata l’am-ministrazione. Un confronto favorito dal fatto che la propo-sta comunale ricalcava di fatto quella firmata nel 2010, allo-ra raggiunta però dopo un travaglio lungo e complesso. Que-st’anno tutto è filato via liscio, con la parte della produttivitàconfermata a 300mila euro. “Un risultato molto importante –commenta l’assessore Luigi Gazzola – che siamo riusciti a rea-lizzare grazie allo straordinario lavoro effettuato dall’ufficioPersonale, che è riuscito a ottenere due obiettivi molto impor-tanti: ha reso il sistema di valutazione ancora più equo e giu-sto, riuscendo a ritagliare quelle risorse che ci hanno permes-so di garantire lo stesso livello di salario accessorio, nono-stante i tagli e le difficoltà che tutti conoscono”. Oggi il diret-tore generale Massimo Gambardella, in qualità di presidentedella delegazione trattante di parte pubblica, avrà mandato difirmare l’accordo con i sindacati di categoria. I quali, nei gior-ni scorsi, hanno ottenuto l’ampio consenso sia dai lavorato-ri degli uffici, sia dagli agenti della polizia municipale.

Il negoziato

Premio di risultato,trovato l’accordo traComune e sindacati

«Luminarie ferme per le lungaggini dell’Enel»La protesta dei negozianti del centro storicoIl problema in corso Vittorio Emanuele, via Venti e via Chiapponi■ (mir) Inizio del periodonatalizio senza le tradizionaliluminarie per il centro storico.Per la rabbia dei negozianti,che per tempo avevano allesti-to le lampade colorate che so-litamente accompagnano loshopping di piacentini e non.

“Tutta colpa – affermano icommercianti di via XX Set-tembre, via Chiapponi e corsoVittorio Emanuele – delle lun-gaggini dell’Enel, a cui abbia-mo chiesto come ogni anno gliallacci extra per poter alimen-tare le luci. Abbiamo i docu-menti che provano come la ri-chiesta sia stata avanzata ametà novembre e che il paga-mento dell’importo che ci èstato richiesto sia stato effet-tuato il 28 dello scorso mese.Abbiamo tutte le carte in rego-la”. Cosa è successo quindi? “Inun settimana non sono riusci-ti a compiere una semplice o-perazione – rispondono i ne-gozianti arrabbiati – per laquale due operai impieghereb-bero pochissimo tempo, ovvia-mente se avessero ricevutol’incarico. Purtroppo non èmai arrivato nessuno perchèEnel ha 15 giorni tempo per e-vadere la pratica ed evidente-mente hanno deciso di pren-derseli tutti, senza tenere con-to delle nostre esigenze”. Comevi muoverete? “Il contratto

purtroppo parla chiaro – pre-cisano i commercianti - quindiformalmente non abbiamomolto a cui appellarci, ma ave-vamo chiesto che ci venisse at-tivato tutto nel minor tempopossibile proprio perché sitrattava di qualcosa che avevaanche un interesse pubblico.

Sarebbe stato più bello per tut-ti poter passeggiare sabato edomenica in un’atmosferamaggiormente suggestiva, ol-tre a noi ci ha perso il centrostorico e tutta Piacenza. Auspi-chiamo magari che questo no-stro appello possa consentiredi accelerare la pratica”.

■ (mir) Sarà pronta e opera-tiva tra qualche mese, ma fa giàdiscutere. E’ la baita-bar che stasorgendo nel nuovo “Parco del-la pace” di via Raffalda, la gran-de area verde che il Comune havoluto al posto della vecchia ca-scina diroccata. La minoranza di centrodestra nel consiglio del-la Circoscrizione 2 ha presentato un’interrogazione (primo fir-matario Sergio Pecorara del Popolo della libertà) per sapere chedestino avrà la struttura in questione: “La gestione della baitaè già stata assegnata – domandano – ed eventualmente con chemetodo, tramite un bando? Quale sarà la durata del contratto,a quanto ammonterà l’affitto annuale da corrispondere al Co-mune? Infine, saranno presenti servizi igienici pubblici? “.

Quesiti a cui i consiglieri di opposizione al Quartiere 4 chie-dono che sia direttamente a giunta comunale a rispondere, inmodo da poter avere informazioni dirette e tempestive. “Sull’ar-gomento – sostengono – abbiamo già ricevuto sollecitazionida parte dei cittadini”.

Proprio nei giorni scorsi l’area verde era stata oggetto di unsopralluogo da parte dell’assessore Ignazio Brambati e del vi-cesindaco Francesco Cacciatore, che avevano annunciato l’im-minente fine dei lavori di realizzazione del parco, fermo restan-do che il verde sarà approntato definitivamente nel 2012 conl’arrivo della bella stagione.

Via Raffalda

Baita bar nel parco,il centrodestra attacca:

«Chi sarà il gestore?»

Tassi (Pdl) su palazzo uffici:Cacciatoremi stupisce,il suo dietrofront ci dà ragione■ (gu. ro. ) «Palazzo uffici è u-na cattedrale nel deserto, noi loabbiamo sempre sostenuto e unanno fa abbiamo passato in aulauna notte per cercare di far rece-dere la giunta dal progetto. Oral’assessore competente, dopoche ci avete accusato di perditedi tempo, dice, sconfessando lasua maggioranza, che sarebbemeglio metterlo nel cassetto, è lariprova che a volte a combatterecontro i mulini a vento si otten-gono risultati».

Marco Tassi (Pdl) ha cantatovittoria, ieri in consiglio comuna-le, alla luce del colpo di freno im-presso su palazzo uffici dal vice-sindaco e assessore all’urbanisti-ca Francesco Cacciatore. Una

«sorprendente inversione di rot-ta», l’ha definita Tassi dicendosinon interessato a capire se a spie-garla «c’entra la candidatura di

Cacciatore alle primarie» delcentrosinistra quale aspirantesindaco del Pd (insieme all’asses-sore Paolo Dosi).

Ma palazzo uffici ha tenutobanco anche per le critiche delsindaco Reggi all’amministrazio-ne provinciale dopo che questaha espresso parere negativo allapratica sostenendone la nonconformità ad alcune normativeurbanistiche. Carlo Mazzoni(Pdl) ha giudicato «scorretto» ilsindaco nelle sue accuse dislealtà istituzionale a via Garibal-di e in particolare all’indirizzo delpresidente Trespidi e dell’asses-sore alla pianificazione PatriziaBarbieri. A Gli ha dato man forteMaria Lucia Girometta (Pdl).

Marco Tassi (Pdl) (foto Lunini)

Volontarie e frequentatrici del canile ieritra il pubblico in consiglio (foto Lunini)

LIBERTÀMartedì 6 dicembre 201114

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28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

PIACENZA - Libertà 6-12-2011 PIACENZA - Libertà 6-12-2011Provincia

■ Il presidente della Pro-vincia, Massimo Trespidi,potrebbe non vedere la plu-riannunciata partecipazionedi Piacenza a Expo 2015, nétantomeno il sogno dellaSordello - Cattagnina, pernon parlare della metro leg-gera tra Piacenza e Milano,diventata negli ultimi mesiun vero e proprio leit motiv.

Dal 30 novembre, addiogiunta, ci sarà solo un miniconsiglio nominato dai sin-daci.

Se il presidente, in questeore confuse, si chiude in cor-so Garibaldi e fa sapere solodall’ufficio stampa di voleraspettare la lettura del testointegrale del provvedimento,Roberto Pasquali e MarcoBergonzi scendono a Roma.Il primo è il presidente delconsiglio provinciale, il se-condo è il capogruppo delPd. Tutti e due hanno fattosentire la propria voce all’as-semblea dell’Unione provin-ce italiane di ieri. Oggi, an-che l’assessore provinciale allavoro, Andrea Paparo, scen-derà verso la Capitale.

“NESSUN RISPETTO PER CHI CI HAELETTI” «Avremmo dovuto in-contrare il ministro Cancel-lieri ma non si è presentatadopo il regalo che ha fatto al-le Province - esplode Pa-squali -. Parliamoci chiaro:un Governo di nominati nonpuò creare l’ennesimo entedi nominati. Non è rispetto-so verso chi ha eletto i consi-glieri di corso Garibaldi. Miauguro che questo Governoci ripensi».

“ORA LA GIUNTA CORRERÀ PERPALAZZO MERCANTI” Il consi-gliere provinciale Bergonziteme una ripercussione sul-

la macchina elettorale. «Lamaggioranza delle persone,forse, vorrebbe abolire leProvince, ma nessuno vor-rebbe vedere abolita la pro-pria. Dobbiamo leggere be-ne il provvedimento, ma cre-do che questa evaporazionedella Provincia avrà una ri-percussione forte sulle ele-zioni comunali a Piacenza.Credo che, temendo di per-dere la poltrona, scatterà u-na corsa a palazzo Mercan-ti».

“MINI CONSIGLI? SOLO FUMO NE-GLI OCCHI” Il fatto che presi-denti, giunte e consigli pro-vinciali rimangano in caricaal più tardi fino al 30 novem-bre è, al momento, l’inter-pretazione che la maggiorparte dei presidenti dellaProvincia ha ricavato dallalettura delle norme nellabozza di manovra approvatadal governo.

«Così non si risolvono iproblemi dei costi della poli-tica, questo è fumo negli oc-

chi, un consigliere provin-ciale prende circa mille euroall’anno» dice il capogruppodel Pd, Filippo Bertolini.

«Questo testo altro non èche la conseguenza di un cli-

ma sbagliato - commentaThomas Pagani della LegaNord -. L’abolizione degli or-gani politici, nel caso di Pia-cenza, porta solo a più spese.C’è confusione, questa è una

riforma poco pensata, uncollage di vecchie proposte».

“QUESTA È SOLO UNA PROVINCIA“BOLLITA”” Non sono dellostesso parere Idv e Udc, cheaprono all’ipotesi. «Quelladell’abolizione delle Provin-ce è una nostra battaglia -spiega Samuele Raggi (Idv) -La manovra cerca di allegge-rire le spese, è un piccolopasso ma è comunque unpasso in avanti. Anche per-ché enti immobili comequello di Piacenza non favo-riscono il territorio».

«La nostra Provincia ècompletamente inutile, nonci sono progetti o program-mi, questa è una provinciabollita» incalza GianluigiBoiardi di Nuovo ulivo. Bru-no Ferrari (Udc) dice che «itagli devono partire primada Roma».

Luigi Francesconi, dellostesso partito, sottolinea tut-tavia che «è ora di smetterladi far pagare ai cittadini or-ganismi inutili. Nella via delrisanamento al Paese, anchela Provincia dovrà fare la suaparte».

Malac.

La Regione dice no a due nuove centraline sul TrebbiaBocciati da Bologna i progetti di società piacentine. Il sindaco di Ottone: ha vinto il buon senso

zione di impatto ambientaleoccorrono quattro mesi; quiaspettiamo da quattro an-ni».

Intanto, il comitato di di-fesa fiumi si dice almenosoddisfatto per la vittoria sul

■ La Regione boccia dueprogetti di centraline idroe-lettriche sul Trebbia, presen-tati circa un anno e mezzo fada due società piacentine, laSaind Ingegneria srl di SanNicolò e la Trebbia Energiesrl di Piacenza.

«Questa è la vittoria delbuon senso e delle norme»esulta il sindaco di Ottone,Giovanni Piazza, che, mesifa, aveva inoltrato a Provin-cia e Regione la sua fermacontrarietà ai progetti. Re-sta, tuttavia, aperta la richie-sta di impianto sul torrenteGramizzola, ancora nel Co-mune di Ottone.

«Aspettiamo una rispostadalla Regione dal 2007,quando il progetto fu pre-sentato per la prima volta –commenta Gianmarco Ran-cati di No tube, nella sede diLegambiente -. Solitamenteper una procedura di valuta-

fronte Trebbia. Il servizio va-lutazione impatto e promo-zione sostenibilità ambien-tale, infatti, ha comunicatonei giorni scorsi all’autoritàdi bacino del Po, alla Provin-cia, al servizio tecnico di ba-

cino, alla comunità monta-na dell’Appennino, ad Arpa,Enel, Anas, Soprintendenza,Ausl che non si procederà«all’istruttoria tecnica am-ministrativa, per la verifica-ta improcedibilità» delle i-stanze. Si procederà quindiall’archiviazione di entram-be le domande. «Le propo-ste sono state rifiutate – in-terviene Fabrizio Binelli diLegambiente – perché le o-pere di sbarramento previ-ste in progetto non possonoessere giudicate necessarieper la difesa idraulica. Il fiu-me Trebbia è inoltre classifi-cato tra le acque dolci su-perficiali idonee alla vita deipesci. Nel piano proposto, i-noltre, non viene rispettatala prescritta distanza del“doppio tratto sotteso” per-ché i progetti si sarebberotrovati troppo vicini a quellogià esistente sul Boreca di

sei chilometri».L’unico business possibile

per il Trebbia, quindi, restaquello turistico. «Sì, il mioComune ha aderito al pattodei sindaci della Comunitàeuropea: siamo gli unici inprovincia, dopo il Comunecapoluogo – precisa Piazza -. Questo significa voler par-lare di ambiente a 360 gradi.Siamo favorevoli alle rinno-vabili, ma solo se le cose so-no fatte con logica. Dobbia-mo parlare del bilancio e-nergetico delle pubblicheamministrazioni. Il fiumenon è un affare per chi vuo-le fare cassa, se non propo-nendo iniziative di carattereturistico. Parlare di vocazio-ne turistica non significaperò pensare a un paese vi-vo solo per un mese all’an-no, dobbiamo impegnarcitutti».

elma

La sala delconsiglio della

Provincia inoccasione del

150/moanniversario

Provincia,tra mugugnie “sì”al colpo di spugnaManovra: Trespidi aspetta il testo, Pasquali e Bergonzi a RomaBertolini, Pd: è fumo negli occhi. Per Idv e Udc «passo avanti»

La conferenza stampa di ieri a Legambiente con il sindaco Piazza (foto Malacalza)

Tagesmutter,le aspiranti sono 45Entra Natale la selezione, ieri la firma delle sette associazioni coinvolte

Il presidenteTrespidi

coni

rappresentantidelle

associazioniche hanno

firmatol’accordo

■ Con la firma, ieri pomerig-gio, di un protocollo d’intesa trala Provincia di Piacenza e le pri-me sette organizzazioni che han-no aderito (Acsi. Scrl -Ali di Far-falle; Associazione Agave ServiziEducativi; Associazione Barbafa-miglie; SocietàCooperativa So-ciale Baby Club;L’Arco SocietàCooperativa So-ciale; Lumen As-sociazione eCooltour So-cietà Cooperati-va), si è dato l’avvio alla speri-mentazione del progetto “Tage-smutter”.

Le Organizzazioni che hannosottoscritto il Protocollo hannopartecipato e concluso un per-corso formativo, finalizzato alla

gestione del Progetto, organizza-to dall’Associazione Domus incollaborazione con il “CentroServizi Opere Educative” dellaFondazione Monsignor LorenzoDalponte, entrambe di Trento,per un totale di 10 incontri e 55 o-

re di formazio-ne.

«Entro Natale– ha spiegato ilPresidente dellaProvincia Mas-simo Trespidi –si terrà la sele-zione, operata

dalla società Domus di Trento,delle prime 45 aspiranti Tage-smutter che parteciperanno alcorso che inizierà a gennaio 2012per concludersi nei primi mesidel nuovo anno. Sono 105 – haaggiunto – le persone che hanno

manifestato interesse a diventare“madri di giorno”; quelle ritenu-te idonee e non ammesse al pri-mo corso, potranno parteciparead un secondo momento forma-tivo successivo. Sottoscrivendo ildocumento – ha proseguito ilPresidente della Provincia – le as-sociazioni si impegnano alla ge-stione del Progetto, osservando-ne le caratteristiche gestionali eorganizzative assumendone iconseguenti obblighi e responsa-bilità, mentre la Provincia di Pia-cenza si è impegnata a sostenerela qualificazione del Progetto at-traverso azioni formative, un’a-zione di costante coordinamentofra le Organizzazioni allo scopodi monitorare la sperimentazio-ne e ad avviare una massiccia a-zione di comunicazione su tuttoil territorio provinciale. La Pro-

vincia, inoltre - ha aggiunto Mas-simo Trespidi - istituirà uno spe-cifico Albo, cui potranno essereiscritte le organizzazioni non lu-crative ora e in futuro sottoscrit-trici del Protocollo».

Le prime Tagesmutter potran-no quindi operare già dall’estate2012.

Il Progetto “Tagesmutter” è fi-nalizzato a offrire alle famiglie

con figli, di età compresa fra 0 e14 anni, un supporto inclusivo enon discriminante nella cura deifigli, sia per conciliare gli impe-gni lavorativi con quelli familiariche per conciliare il complessodegli impegni familiari, facilitan-do l’incontro tra la domanda el’offerta e garantendo sostenibi-lità di costi per le famiglie. Ma co-me funziona, nella pratica, il ser-

vizio di Tagesmutter?«I bambini vengono accolti e

accuditi nell’abitazione della Ta-gesmutter – spiega il direttore ge-nerale della Provincia CinziaBricchi, che ha curato la realizza-zione del progetto – che devepossedere le caratteristiche di u-na abitazione, con le certificazio-ni a norma di legge, per quantoriguarda l’abitabilità, gli impian-ti e gli elettrodomestici. Nell’abi-tazione, poi, devono essere di-sponibili arredi, stoviglie e giochicon ordinarie caratteristiche disicurezza e finalizzate a garantireil gioco, il sonno, il cambio e i pa-sti dei bambini accolti. I genitorisi rivolgono ai gestori del proget-to e sottoscrivono una richiestadi accesso specificando le pro-prie esigenze quanto alla durata,agli orari e a ogni altro elementoche sia ritenuto necessario o ri-levante da segnalare. Il Progettodeve garantire la massima flessi-bilità degli orari nell’arco delle 24ore e nell’arco dell’anno, festivitàcomprese».

Mamme di giornoLe prime potranno entrare in servizio già dall’estate 2012

Passo dello Zovallo,completati i lavori dopo una frana sulla provinciale 654

Il presidente dellaProvincia Trespididurante il sopralluogoal Passo dello Zovallo

■ Terminati i lavori di conso-lidamento lungo la Provinciale654 di Valnure, nel tratto prossi-mo al passo dello Zovallo, a se-guito della frana che aveva in-teressato il tracciato. Questamattina il sopralluogo del pre-sidente della Provincia Massi-mo Trespidi e dell’assessoreSergio Bursi. Sul posto anche ilvicesindaco di Ferriere Giovan-ni Malchiodi e il consigliereprovinciale Bruno Ferrari.

Il tratto di strada oggetto deilavori guarda al monte Ragolae si trova a circa 1.400 metri al-tezza. Due chilometri più a

monte inizia il perimetro dellaprovincia di Parma.

L’importo complessivo deilavori è di 350mila euro Ivacompresa. L’impresa appalta-trice: la Bonvicini Spa.

«Si tratta – ha detto Trespidi –di un intervento importante, adimostrazione del fatto chequesta è un’amministrazione

del fare, concreto ed efficace,vicina ai problemi e sul territo-rio».

L’opera è stata realizzata incirca due mesi e mezzo. Per pri-ma cosa si è effettuato il disgag-gio (distacco controllato dellerocce a monte del versante), laregimazione delle acque e lapulizia dei canali superficiali. A

seguire gli operai hanno prov-veduto al consolidamento del-la scarpata di valle, con l’instal-lazione di pali disposti “a incro-cio” e di reti stabilizzanti, chia-mate “barriere Lasar”. A com-pletamento dell’intervento so-no stati riasfaltati circa duechilometri di strada, sostituiti500 metri di barriere di sicurez-

za ed è stata rifatta la segnaleti-ca orizzontale, dall’abitato diFerriere al passo dello Zovallo.

Al sopralluogo di fine lavoridi questa mattina presente an-che il personale tecnico: il diri-gente della Provincia Emanue-le Tuzzi, con il geometra RinoCorti, il capocantoniere Dome-nico Scrivani, il cantoniere Lui-gi Leccardi e il titolare dell’im-presa che ha effettuato l’inter-vento, Renato Bonvicini.

LIBERTÀMartedì 6 dicembre 2011 21

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29Rassegna Stampa Emilia Romagna del 6 - 12 - 2011

PIACENZA - Libertà 6-12-2011 PIACENZA - Libertà 6-12-2011

Necrologie

L’OPINIONE

Sport, leva turistico-economicadi sviluppo per Piacenza

o Sport è mezzo di integra-zione sociale e culturaledella politica comunale, ma

è anche leva di promozione turi-stica e culturale. Ma a Piacenza igrandi spazi all’aperto della cittàe soprattutto le manifestazionisportive e le società sportive so-no stati fino ad oggi una grandeoccasione mancata o non piena-mente sfruttata, da parte delleamministrazioni che negli ultimianni si sono via via succedute.L’importante relazione annualede ‘Il Sole 24 ore’ sugli indici disportività, ci ha declassato in unsolo anno dalla Nona (9a) allaVentesima (20a) posizione. Inter-pretando i dati, si assiste ad unpeggioramento complessivodelle componenti di sviluppodello sport, dell’impiantistica,delle attività connesse (anche esoprattutto commerciali).

E’un dato da poco solo se nonsi riesce incredibilmente a capirequello che è ormai scontato, ecioè che lo sport rappresenta u-no dei maggiori fattori economi-ci.Nulla si inventa, bisogna usareconoscenza, intelligenza e vogliadi fare. A Parma e a Cremona so-no diventati città europea dellosport pur non disponendo di ec-cellenze sportive in tutti glisport, diversamente da noi. E i ri-sultati si sono visti, economici,turistici, di notorietà: niente peri-pezie, solo piani intelligenti e i-dee divenute realtà.

A Trento, Bolzano, Rimini han-no fatto dello sport un fenome-no di crescita.Ecco quindi che unpiano strategico per la nostracittà non può nascere altro checon intenti che abbiano risvoltieconomici e turistici, sfruttandoquella che possiamo definire la"leva sportiva". La leva sportiva.Lo sport per un Comune, nonpuò più essere ridotto e ricon-dotto allo ‘stemmino’ dato comepatrocinio o al contributo elargi-to annualmente alle associazionie società sportive (tra l’altro sem-pre più risicato per via di tagli al-

L le spese).Lo sport per un Comune deve

essere un Investimento. Cometale, e come in un’azienda, deveprodurre:produrre un movimen-to sportivo maggiormente con-tento, strutture ed impianti piùfunzionali, attività di marketingcapaci di creare turismo e feno-meni sociali (coinvolgimento po-polazione,manifestazioni in ogniquartiere..). Questo accade nellecittà più virtuose, e i risultati sivedono.

Come si può fare? Affidandosia chi ha già esperienza in questocampo,ascoltando direttamentele società sportive, oggi interlo-cutori sordi e mai stimolati (gliStati Generali dello sport sono o-vunque pensati, e da noi mai fat-ti.). Infine,ma non per minore im-portanza, la sinergia con il CONIprovinciale, con l’Università, conle Federazioni e con gli organi i-stituzionali delle altre città, pro-vince e regioni è fondamentale:le pubbliche relazioni, spesso, fa-voriscono sia le iniziative che larisoluzione dei problemi in mo-do molto più efficace e efficien-te. E con la preannunciata chiu-sura dei comitati provinciali delCONI, gli assessorati dovrannoaccollarsi nuovi compiti e re-sponsabilità.

PIACENZA1. La nostra città è u-na città da A1,non solo per la po-sizione logistica che farebbe in-vidia a chiunque (pensiamo acittà scomode da

raggiungere), ma per l’eccel-lenza dello sport. Quanti posso-no vantare 5 squadre quasi al‘top level’sportivo? Due squadredi volley in A1, una squadra dibasket in Legadue, una squadradi rugby in A1, una squadra dibaseball in A2 e poi il Piacenzacalcio e un movimento calcisticoimponente, la pallanuoto, il ten-nis, la scherma e l’atletica, lagrande boxe e così via.

Un bacino su cui nessuno haincredibilmente investito, mache ha potenzialità per ritorni e-

conomici e di marketing territo-riale fuori dall’immaginabile.

Commercianti ed industriali,anche tramite le associazioni dicategoria, devono essere coin-volti in un piano di marketingstrategico che porti ritorni turi-stici ed economici. Sembrascontato,.. ma a Piacenza parenon esserlo.

GLI IMPIANTI SPORTIVI E I RAP-PORTI CON INDUSTRIALI ED INVE-STITORI NELLO SPORT E NEL NO-STRO TERRITORIO.La gestione de-gli impianti comunali è stata fi-no ad oggi frutto dell’improvvi-sazione. E’ mancata cioè, un’at-tenta programmazione, unavisione complessiva dell’impor-tanza che la pratica sportivapuò rivestire nella nostra città.Si è pensato solamente a gesti-re e non a programmare. Negliultimi 5 anni abbiamo vistoun’impennata degli investimen-ti nel settore sport grazie ad im-prenditori, quasi sempre lascia-ti soli ma che hanno destinatonotevoli risorse, spesso a fondoperduto, nello sport e nel nostroterritorio, senza che i loro pre-ziosi (quanto unici e rari in que-sto periodo) apporti di capitalefossero strategicamente usaticome investimenti comunali.

Insufficienza di sinergie, chead oggi hanno prodotto solo ri-sultati sportivi (la componenteche oggi c’è e domani chissà).Non dobbiamo e non possiamopermetterci di andare incontroal domani con rassegnazione.Disponiamo di idee, intelligen-ze e valori sui quali progettarenuove sfide e una nuova unitàterritoriale.

Lo sport è un’importante le-va. Scommettiamo su idee nuo-ve, scommettiamo su Piacenza,scommettiamo sulla Piacenzache verrà.

Marco ScianòConsulente sportivo

Filiberto PutzuConsigliere comunale del Comune

di Piacenza

III ANNIVERSARIO

Valeria Cassaniin Skabic

Stelio e i familiari ti ricordano

sempre nei loro pensieri e nei loro

cuori.

Piacenza, 6 dicembre 2011

VI ANNIVERSARIO

Stefano Magnani

Come nessuno hai colmato inostri cuori, fai luce e dai senso alnostro cammino.

I tuoi cari

Monticelli d'Ongina - Pianello,

6 dicembre 2011

Il tempo non cancellerà il tuoricordo.

Ciao

Loris

V A Mec 00/01

Si susseguono giorni, mesi eanni, ma tu rimani sempre neinostri cuori.

I tuoi amici di San Lorenzo

Dieci anni ... tanti da viveresenza te, un soffio per il ricordosempre vivo.

Vale ed Eli

Caro

Loris

sempre ti ricordiamo.Marinella, Graziella,

Gianni, Silvia, Stefano eGianmaria

X ANNIVERSARIO

Loris Efosi

In questi anni sei rimasto sem-pre nel cuore e nei pensieri di tuttinoi che ti abbiamo tanto amato.

Mamma, papà,Laura, Roberto e Vanessa

Un santa messa sarà celebrataoggi stesso, martedì, alle ore 19nella chiesa di San Lorenzo.

Castell'Arquato, 6 dicembre 2011

Amorevolmente assistito daisuoi cari è mancato

Dino Mottinidi 81 anni

L'annunciano:— la sorella Valda,— la cognata Angela,i nipoti tutti.

Con successivo avviso sarannoresi noti il giorno e l'ora dei fune-rali.

Piacenza, (casa di curaPiacenza),

6 dicembre 2011(Impr. Buscarini di F. Spingardi & C. - via XXIV Maggio, 72 tel. 0523.324801)

LUIGI, RAFFAELA, FRANCE-SCO e TOMMASO porgono le lorocondoglianze.

DAVIDE e CATERINA sono vici-ni a Carlo e famiglia e porgono sen-tite condoglianze.

ALBERTO RIGONI è vicino aCarlo in questo momento e porge alui e famiglia le più sentite condo-glianze.

ACHILLE e CRISTINA sono vici-ni a Carlo, Teresa, Francesco eAnna per la perdita del caro

Piero

MARTA e FELICE CATALDOporgono condoglianze per la perdi-ta del caro

Piero

PAOLA e LUIGI sono vicini all'a-mica Franca e a Carlo per la graveperdita del caro amico

Piero

Condividiamo il vostro dolorericordando con affetto l'amico

PieroMarisa, Liliana

e Pinuccio

I CONDOMINI del CONDOMI-NIO "LE FARNESIANE 2" in PIA-CENZA, unitamenteall'AMMINISTRATORE, porgonosentite condoglianze alla famigliae ai parenti tutti per la perdita delloro caro.

La vita che mi hai ridatoora te la rendonel canto.

E' mancato all'affetto dei suoicari

Piero Marinidi 83 anni

Ne danno il doloroso annuncio:— la moglie Franca,— il figlio Carlo con Teresa,

Francesco e Anna,i parenti tutti.

I funerali avranno luogo oggistesso, martedì, alle ore 15 nellachiesa parrocchiale di Sant'Anna,ove la cara salma sarà fatta perve-nire dall'ospedale di Piacenza, indial cimitero di Gragnano.

Eventuali offerte da devolvereall'hospice "La Casa di Iris".

I familiari ringraziano di cuore imedici e tutto il personale infer-mieristico del reparto di geriatriadell'ospedale di Piacenza per lecure, la disponibilità e l'umanitàdimostrate.

Si ringraziano anticipatamentetutte le care persone che, con laloro presenza e altre delicateforme, hanno condiviso e condivi-deranno questo momento di dolo-re.

Piacenza - Gragnano,6 dicembre 2011

(Impr. LorenzonPc - via Veneto, 69tel. 0523.754576Gossolengo - Rivergaro)

Giuseppe Rapaccioli

I TITOLARI della DITTA IDROPIACENZA porgono sentite condo-glianze ai familiari.

TINA è vicina ad Angela e fami-liari con affetto.

DOMENICA e RENATA con lerispettive FAMIGLIE porgono sen-tite condoglianze.

L'AVIS di RUSTIGAZZO porge aidonatori Pino, Gabriele e ai fami-liari tutti sentite condoglianze.

ENRICO, WALLY, CLAUDIO eCHIARA sono vicini a Gabriele eporgono sentite condoglianze.

BIANCA, RENATO e LINA par-tecipano al lutto di Gabriele edAngela e porgono sentite condo-glianze.

RITA, LAURA ed ELENA conPIER partecipano con affetto allutto di Angela e familiari porgen-do le più sentite condoglianze.

Partecipiamo al dolore diGabriele e porgiamo ai familiarisentite condoglianze.

Luigina, Marialuisa efamiglia

SANTINA, PINA, AGOSTINO,ANDREINA, ELENA e LUCA sonovicini a Gabriele, Angela, Pippo,Laura e loro famiglie e porgono lepiù sentite condoglianze.

Siamo affettuosamente vicini aGabriele, Angela e familiari inquesto triste momento.

Porgiamo sentite condoglianzeFiorenzo, Maria, Patrizia,

Maurizio, Piera e Natalina

Ricordando con affetto la caracugina

Giuseppina

ci stringiamo ai familiari tutti.Anna Bramieri e i figli con

le rispettive famiglie

Ricorderemo sempre con tantoaffetto la cara

zia Giuseppina

Partecipiamo al dolore di Pino,Gabriele e Angela.

Franco, Marisa,Vittorina e Clementina

Un bacio grande alla

nonna Peppa

I tuoi pronipoti Matteo,Giacomo, Gabriele

I familiari della cara

Giuseppa Bramierived. Bramieri

di 100 anni

ricordano che i funerali avrannoluogo oggi stesso, martedì 6 c.m.,alle ore 15,30 nella parrocchiale diRustigazzo, ove la cara salma saràfatta giungere dall'ospedale civiledi Fiorenzuola d'Arda; seguirà latumulazione nel cimitero locale.

Il presente serve di anticipatoringraziamento a quanti si uniran-no al mesto rito.

Fiorenzuola d'Arda - Rustigazzodi Lugagnano, 6 dicembre 2011(Impr. Pascal Villa Carpaneto P.no, tel. 0523.850551)

Bisogna dirlo chiaramente

La manovra targata Monti va cambiatadi SAMUELE RAGGI*

onviene dirlo chiaramen-te, senza demagogia maanche senza ambiguità:

così com’è la manovra del gover-no Monti non va bene. L’impo-stazione di fondo non funziona.Da un governo nato in circostan-ze eccezionali e con eccezionalimodalità, forte di una maggio-ranza eccezionale, una sola cosaera lecito attendersi: che rinne-gasse ogni continuità con le po-litiche del precedente governoche si hanno portato a questa si-tuazione.

Nello specifico, il mancato a-deguamento delle pensioni al-l’inflazione è una misura feroce einiqua, in quanto contribuisce aimpoverire chi si trova già in unaposizione di debolezza econo-mica. Inoltre la tassa sui beni dilusso è la bruttissima copia di u-na assai timida patrimoniale e latassa dell’ 1,5 per cento per i ca-pitali scudati è qualcosa di peg-gio, una presa in giro. Infine lasforbiciata ai costi della politica èrinviata a data da destinarsi: nonè una novità.

Se ritengo fortemente critica-bile quello che contiene la ma-novra, questo vale ancora di piùper quello che non è contenuto.Ci sarebbe voluto qualcosa dimaggiormente incisivo e real-mente equo. Quello che non c’è,prima di tutto, è una patrimonia-le.Gli italiani sono poco più di 60milioni. Il 10 per cento di essi, cir-ca 6 milioni di persone, secondola Banca d’Italia possiede una ric-chezza netta di 3.870 miliardi dieuro, poco meno del doppio delnostro Pil.Se a questo 10 per cen-to di popolazione applicassimouna leggera patrimoniale (1 per

Ccento) ricaveremmo un gettito di39 miliardi di euro all’anno.

Una somma difficilmente rica-vabile con altre misure, pure le-gittime e magari utili come lariforma pensioni, o aumento Iva,ripristino dell’Ici per tutti,eccete-ra. Sarebbe bene che se ne ricor-di anche il governo Monti, sevuole davvero dare una svolta aquesto Paese.Quello che non c’èè un taglio alle spese militari:continuiamo a comprare armicome se stessimo preparandociad un’invasione aliena.

L’Italia spende oltre 25 miliardidi euro per la difesa militare, paria circa l’1,4 per cento del proprioPIL. Percentuale ben più rilevan-te dello 0,9 dichiarato ufficial-mente,che divide la spesa su mi-nisteri diversi, occultando l’am-montare reale del bilancio mili-tare. Già dal prossimo anno, laspesa militare può essere ridottadi almeno 1,5 miliardi di euro at-traverso l’uscita dal programmaJSF, il ritiro dall’Afghanistan, lacancellazione del programmaper ulteriori 4 fregate FREMM, lacancellazione del programmamissilistico MEADS.

Non si dica che è utopia: altriPaesi hanno annunciato signifi-cative ristrutturazioni della pro-pria spesa militare, come la GranBretagna dove un governo con-servatore ha deciso tagli di 4-5miliardi l’anno.E’semmai sempli-ce realismo, accompagnato dal-l’idea di costruire relazioni fra ipopoli non basate sulla guerra,ma sulla più utile e persino più e-conomicamente convenientecooperazione.Quel che serve peruscire tutti insieme dalla crisi.

Quello che non c’è è un passoqualsiasi per abolire i privilegidella Chiesa, dall’Ici in giù. E’ di

circa 50 mila il numero degli im-mobili ecclesiastici presenti intutta Italia. Di questi almeno 30mila sono adibiti ad attività im-prenditoriali.Già nel 2005 la Cas-sazione stabilì che l’esenzionedall’Ici poteva essere applicatasolo quando all’interno dell’im-mobile si svolgesse un’attivitàmeritoria e legata al culto. Quel-lo che non c’è è un taglio veroai privilegi e alle spese della po-litica: unico punto pervenuto, ildimagrimento delle province.Doveva essere il punto centraledella manovra, grandi attese, maalla fine nulla. Rimasti invariatistipendi, vitalizi, privilegi vari,numero dei parlamentari ecce-tera. Vari studi stimano un ri-sparmio che potrebbe toccare i10 miliardi.

Quello che non c’è è un passodeciso verso la banda larga e lagreen economy: solo belle paro-le e vaghi propositi. Quello chenon c’è è il coraggio di aumen-tare l’Irpef almeno a chi prendepiù di 200 mila euro l’anno, eche se pure ne scuce un paio al-la comunità in crisi non si suici-da di certo.

Quello che non c’è è l’introdu-zione del pagamento per l’asse-gnazione delle frequenze tv.Quello che non c’è è una severalegge penale tributaria, davverocurioso per un governo i cuimembri hanno tutti studiato olavorato negli Usa, dove le peneper gli evasori fiscali arrivano a15 anni. Quello che non c’è in-somma ma servirebbe è il co-raggio di cambiare passo, di mo-strare una nuova visione, unacultura diversa, un’ipotesi alter-nativa di futuro.

*Consigliere provincialeItalia dei Valori

LIBERTÀMartedì 6 dicembre 201144

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AGENZIE AGENZIE

(ER) COMUNE BOLOGNA. NANNI (IDV): DISUMANO ATTACCO CHIESA AI GAYIL DIPIETRISTA: SI RITORNA A UN TRISTE PASSATO DISCRIMINATORIO

(DIRE) Bologna, 5 dic. - “E’ disumano e non ha nulla di cristianol’attacco delle gerarchie ecclesiastiche alle associazioni gay”che hanno chiesto di entrare nella Consulta della famiglia delComune di Bologna. La pensa cosi’ il capogruppo dell’Idv inProvincia, Paolo Nanni. “Siamo tutti figli di Dio, tutti fatti a sua immagine esomiglianza e tutti meritano attenzione e pari considerazione”,insiste il dipietrista. Dunque, “formalizzarsi su chi deve starfuori e su chi deve star dentro la Consulta per la famiglia e’solo e soltanto un ritornare alle ideologie discriminatorie chehanno fatto il triste e tutto da dimenticare il passato dellaChiesa e di tanti suoi Ministri”, conclude Nanni in una nota.

(ER) HERA. FORLI’: NOSTRO ‘PRESSING’ E’ CONDIVISO, MEROLA STIMOLAIDV SPRONA BALZANI: BASTA COI SOCI NASCOSTI DIETRO LE FIDUCIARIE

(DIRE) Forli’, 5 dic. - “E’ la prima volta che si tentano diorientare gli indirizzi industriali di Hera, una societa’ chedeve restare a maggioranza pubblica, nel senso di unaconservazione delle risorse. L’iniziativa di cui il sindaco diImola Daniele Manca si fa portavoce di fronte all’azienda non e’di Forli’, ma di tutti i sindaci soci, anche grazie al grandestimolo del collega bolognese Virginio Merola”. Cosi’ il Comunedi Forli’, per bocca dell’assessore all’Ambiente Alberto Bellini,porta oggi in commissione la delibera del nuovo patto disindacato di Hera in vista del rinnovo degli accordiistituzionali con l’utility bolognese a partire dal primogennaio. Dopo aver gia’ illustrato di recente la posizione del Comunedi fronte alla stampa insieme con il sindaco Roberto Balzani,Bellini illustra le carte insieme con il dirigente comunaleStefano Foschi in tempo utile proprio per il voto di oggipomeriggio in Consiglio. E’ l’Idv del segretario TommasoMontebello che, anche oggi, sprona la Giunta a chiedere unulteriore taglio del Cda dell’utility, dove inserirvi una“parita’” di genere, un maggiore potere di indirizzo dei Consiglicomunali ma anche e soprattutto “una maggiore trasparenza suisoci nelle societa’ controllate, vietando ad Hera di entrare insocieta’ con soci nascosti dietro l’anonimato di societa’fiduciarie”. Bellini dice di trovare “interessante” la proposta,ma di doverla “valutare” e condividere collegialmente. (SEGUE)

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AGENZIE AGENZIE

(ER) COMMERCIO MODENA. OK DEL CONSIGLIO AD APERTURE DOMENICALISI’ DI PD, PDL, LEGA MODERNA, MPA; IDV E LEGA SI ASTENGONO

(DIRE) Modena, 5 dic. - Ok al nuovo piano del commercio diModena. Il Consiglio comunale ha approvato quasi all’unanimita’la delibera presentata dall’assessore Graziano Pini, che prevedeuna turnazione delle aperture domenicali, basata su otto apertureper ogni esercizio. Hanno votato a favore Pd, Sinistra perModena, Pdl, Mpa, Modena5stelle.it e Lega moderna, mentre si sonoastenuti Lega Nord e Idv (Udc assente). Vittorio Ballestrazzi(Modena5stelle.it) ha salutato l’accordo come “una manovra che vafinalmente incontro a tutti i commercianti”, ma ha fatto sapereche verifichera’ gli effetti dell’accordo attraversointerrogazioni periodiche. “E’ un’accordo con tutte le associazioni, ottenutofaticosamente, ma che sembra andare incontro alle esigenze di unalarga parte della popolazione- afferma il leader del Pdl, AdolfoMorandi- riconosciamo che si e’ cercato di tutelare al massimol’interesse pubblico, e non e’ che dobbiamo essere sempre ecomunque contro le scelte dell’amministrazione”. Ma, sottolinea,“resta il fatto che il valore del riposo della domenica andrebbesalvaguardato. Questa delibera trova il nostro accordo e comegruppo daremo parere favorevole”. Da’ fiducia a Pini anche ilcapogruppo del Movimento per le autonomie, Sergio Celloni, cheannuncia il proprio voto favorevole, “con tutte le perplessita’del caso, perche’ comunque la grande distribuzione restaavvantaggiata”. (SEGUE)

(ER) COMMERCIO MODENA. OK DEL CONSIGLIO AD APERTURE DOMENICALI -2-

(DIRE) Modena, 5 dic. - Eugenia Rossi, dell’Idv, invece, invocauna “maggiore liberalizzazione” e critica il procedimento come“troppo spezzettato: restano sacche di privilegi e disservizi”,afferma. Il consigliere della Lega Nord, Stefano Barberini,sceglie di astenersi in segno di protesta nei confronti “deitanti favoritismi fatti durante questi anni nei confronti dellagrande distribuzione”. Di tutt’altro parere, invece, e’ il capogruppo di Legamoderna, Nicola Rossi, che coglie l’occasione per “fare icomplimenti all’assessore in maniera molto convinta. Troppospesso le competenze dell’assessore sono rimaste nascoste,probabilmente anche per motivi interni alla giunta. Non

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appoggiare questa delibera significherebbe non appoggiare ne’commercianti ne’ consumatori. Per questo diamo un convinto votofavorevole alla delibera”.

(ER) HERA. BALZANI: “IL RISCHIO E’ POLITICO”, E MEDIA CON L’IDVSINDACO ‘SCUOTE’ DIPIETRISTI, MEDIAZIONE-SUPER PRIMA DEL VOTO

(DIRE) Forli’, 5 dic. - “Questa sarebbe una grande conquista, mail rischio politico che non finisca tutto bene c’e’. Del resto,non siamo gli unici proprietari di Hera. Crediamo pero’ che formealternative di gestione dei rifiuti, a partire da un riciclospinto, siano economicamente e industrialmente compatibili. Esono anche condivise tra i soci pubblici”. Cosi’ il sindaco diForli’, Roberto Balzani, introduce oggi pomeriggio in Consigliocomunale il ‘pacchetto’ di delibere in vista del rinnovo delpatto di sindacato pubblico di Hera, in scadenza a fine anno.Balzani nel suo intervento non cita mai “la societa’post-incenerimento”, su cui i colleghi di Imola e Cesena hannoqualche dubbio, preferendo concentrarsi sugli altri modelli inballo per tentare di condizionare le politiche di Hera: nienteappalti al massimo ribasso e tutela delle coop sociali neicontratti di subfornitura, ma anche rilancio del porta a porta. Buona parte del dibattito consiliare, in realta’, Balzani, ilsuo assessore all’Ambiente Alberto Bellini, il capogruppo del PdVeronica Zanetti e il consigliere-segretario Marco Di Maiol’hanno trascorsa per mediare con il gruppo Idv (i consiglieriTommaso Montebello ed Enrico Balestra, a loro volta a colloquiodal vice sindaco e collega di partito Giancarlo Biserna),inizialmente piuttosto battagliero sugli emendamenti da tempopresentati. “Basta col tira e molla, serve chiarezza”, ha dettoBalzani incalzando in aula Montebello. Alla fine il frutto dellamediazione e’ arrivato eccome. (SEGUE)

(ER) HERA. BALZANI: “IL RISCHIO E’ POLITICO”, E MEDIA CON L’IDV -2-

(DIRE) Forli’, 5 dic. - L’emendamento per “vietare ad Hera dientrare in societa’ con soci nascosti dietro l’anonimato disocieta’ fiduciarie” si e’ trasformato in mozione in modo dapoterlo votare davvero, quello per assegnare piu’ potere politicoai Consigli comunali e’ finito nella delibera (approvata amaggioranza, astenuti i ‘grillini’ di DestinAzione Forli’ el’Udc, contraria la Lega Nord) sugli “indirizzi politici” daspedire a Hera, i due emendamenti per ridurre componenti ecompensi nel Cda dell’utility sono stati trasferiti nelladelibera sul patto vero e proprio. Su quest’ultima ha annunciato il voto contrario DestinAzione,che si invece e’ astenuta sugli indirizzi politici: “Apprezziamoil lavoro svolto, ma bisogna essere piu’ solerti su Hera, anche esoprattutto alla luce delle nuove finestre normative sul frontedei servizi”, ha sottolineato nel corso del suo intervento il

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consigliere Raffaella Pirini.

(ER) CINETECA BOLOGNA. IN AULA PD COMPATTO, DIVENTA FONDAZIONERIENTRATE LE DEFEZIONI, ANCHE SINDACO INTERVIENE IN AULA

(DIRE) Bologna, 5 dic. - La Cineteca di Bologna diventafondazione. Lo ha deciso il Consiglio comunale oggi approvandocon 22 voti favorevoli (il sindaco, il Pd, Idv, Sel, Bologna2016), i tre voti contrari del Movimento 5 stelle e nove astenuti(Pdl, Lega Nord) la delibera. E inserendo le modifiche chiestedalla maggioranza, in particolare da alcuni consiglieri del Pd,che in commissione avevano posto delle questioni sulla tutela delpatrimonio che Palazzo D’Accursio passa al nuovo organismo. Allafine, l’appello dell’assessore alla Cultura Alberto Ronchi, cheha chiesto la condivisione della scelta “per il bene dellacitta’”, e’ stato ascoltato dall’intera maggioranza, nonostanteanche nell’ultima commissione il dibattito si fosse infuocato, inparticolare a causa delle richieste e delle specifiche poste daparte di Raffaella Santi Casali, Rossella Lama e BenedettoZacchiroli. In Consiglio, oggi, e’ intervenuto persino il sindaco,Virginio Merola che ha parlato della “rinnovata capacita’ diregia sia da parte della Giunta che del consiglio” sullaquestione Cineteca. La trasformazione, ha detto il primocittadino, “e’ il primo banco di prova per l’innovazione di cuiabbiamo bisogno”, su questo tema “c’e’ stata una dicussionevera”. L’assessore Ronchi, ha proseguito il sindaco, “ha accoltoproposte migliorative e alla fine di questa dicussione che e’stata utile, sara’ responsabilita’ del sindaco la nomina delnuovo cda secondo l’indirizzo del Consiglio comunale”.


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