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Rassegna stampa 2013 12 dicembre orig - SUPSI€¦ · di competenza di Didattica dell’italiano e...

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Rassegna stampa Dicembre 2013
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Rassegna stampaDicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Rassegna stampaDicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Sommario rassegna stampa

Giornale del Popolo, 2 dicembre 2013Giornata di festa sabato per 389 laureati della SUPSI

Giornale del Popolo, 3 dicembre 2013Punteggiatura, come usarla correttamente

laRegioneTicino, 3 dicembre 2013Fra salario e dividendo

laRegioneTicino, 3 dicembre 2013Le pari opportunità ad Arbedo-Castione

laRegioneTicino, 4 dicembre 2013A Locarno si festeggia la giornata della punteggiatura

Giornale del Popolo, 10 dicembre 2013Il ricavato di “Frontaliers” a sostegno dei disabili

Giornale del Popolo, 10 dicembre 2013Totem della Memoria a Giornico

Giornale del Popolo, 14 dicembre 2013Petruzzella presidente SUPSI

laRegioneTicino, 14 dicembre 2013SUPSI, arriva Petruzzella

laRegioneTicino, 14 dicembre 2013Titoli Bachelor SUPSI

laRegioneTicino, 16 dicembre 2013Campus SUPSI, “passo coraggioso”

Giornale del Popolo, 17 dicembre 2013L’Associazione dei diplomati della SUPSI

laRegioneTicino, 17 dicembre 2013Voci medievali per le scuole

Giornale del Popolo, 18 dicembre 2013L’arrivo della SUPSI senza aggravi di gestione

laRegioneTicino, 18 dicembre 2013Il futuro del business è eco

laRegioneTicino, 20 dicembre 2013Ci si prepara al girotondo delle cattedre

Giornale del Popolo, 23 dicembre 2013Un totem multimediale per riscoprire il passato

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laRegioneTicino, 23 dicembre 2013Totem inaugurato

Rivista di Lugano, 27 dicembre 2013Alberto

Rivista di Lugano, 27 dicembre 2013Informatica forense alla SUPSI

Corriere del Ticino, 28 dicembre 2013Fisco, padroncini e frontalieriSe ne parla in una conferenza

Azione, 30 dicembre 2013Comunicazione su misura per disabili

Azione, 30 dicembre 2013Solidarietà tra generazioni

Corriere del Ticino, 30 dicembre 2013La metropolitana nel futuro della leventina

Corriere del Ticino, 31 dicembre 2013Ci sarà bisogno di più insegnanti

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

LOCARNO Consegna diplomi al Fevi

Giornata di festa sabato per 389 laureati della SUPSI

Giornata di festa sabato scorso per 389 laureati che nel 2013 hanno ter-minato con successo il proprio cur-riculum di studi. Presso il palazzetto Fevi di Locarno, si è infatti svolta la cerimonia di consegna dei diplomi Bachelor della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Ora ai diplomati si prospetta «un futuro professionale e personale al quale i laureati devono guardare con più fiducia e ottimismo», ha sot-tolineato Franco Gervasoni, diretto-re SUPSI, nel suo discorso introdut-tivo. Presenti anche Paolo Caroni, vice sindaco di Locarno, e Manuele Bertoli, direttore del DECS e membro del Consiglio della scuola. I diplo-

La cerimonia di consegna dei diplomi sabato sera

al Fevi.

mi sono stati consegnati da Alberto Cotti, presidente del Consiglio della SUPSI, accompagnato dai direttori dei cinque dipartimenti e delle due scuole affiliate: Luca Colombo (Di-partimento ambiente costruzioni e design); Michele Mainardi (Diparti-mento formazione e apprendimen-to); Ivan Cinesi (Dipartimento sani-tà); Wilma Minoggio (Dipartimento scienze aziendali e sociali); Giam-battista Ravano (Dipartimento tec-nologie innovative); Christoph Bren-ner (Conservatorio della Svizzera italiana) e Ruth Hungerbühler (Scuo-la Teatro Dimitri). I 389 diplomati si suddividono nei 20 corsi di laurea Bachelor proposti dalla SUPSI: Ar-chitettura (22), Architettura d’interni (16), Comunicazione visiva (31), Con-servazione (4), Cure infermieristiche (37), Ergoterapia (8), Fisioterapia (14), Economia aziendale (50), Ingegne-ria civile (12), Ingegneria elettronica (14), Ingegneria gestionale (11), Inge-gneria informatica (22), Ingegneria meccanica (9), Insegnamento nella scuola dell’infanzia (16), Insegna-mento nella scuola elementare (31), Lavoro sociale (46), Music Perfor-mance (11), Music and Movement (2), Physiotherapie (Landquart) (24) e Teatro (9).

L’elenco dei diplomati è consultabile sul nostro sito internet: www.gdp.ch.

Giornale del popolo, Lunedì 2 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Negli Stati Uniti il 24 settembre di ogni anno è il National Punctuation Day: una giornata per sensibilizzare ogni tipo di scrivente sul rispetto della punteggiatura. In Ticino l’iniziativa viene proposta domani, mercoledì 4. La giornata del-la punteggiatura sarà organizzata dal Centro di competenza di Didattica dell’italiano e delle lingue nella scuola del DFA. Divisa in due par-ti, prevede al mattino una sessione a invito con alcuni laboratori riservati a bambini di scuola elementare, e al pomeriggio (dalle 14 alle 18, al Teatro di Locarno) una sessione aperta al pub-blico con una serie di relazioni accademiche e divulgative.

La peculiarità dell’iniziativa è di affrontare la punteggiatura dal punto di vista della sua didattica, coerentemente con la missione di formazione e di ricerca applicata del DFA. Le relazioni del pomeriggio, infatti, saranno l’oc-casione per presentare il volume a cura di Silvia Demartini e Simone Fornara “La punteggia-tura dei bambini”. La sessione pomeridiana, moderata da Dario Corno, avrà come ospite d’eccezione Giuseppe Patota, professore di Storia della lingua italiana presso l’Università di Siena-Arezzo e autore di libri divulgativi di grande successo. La sua conferenza permetterà di toccare altri nodi cruciali dell’italiano parla-to e scritto di oggi, tra luoghi comuni di vecchia data e nuove forme di comunicazione. Iscrizio-ni all’indirizzo [email protected].

Punteggiatura,come usarlacorrettamente

GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE

Giornale del popolo, Martedì 3 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

La paga degli azionisti-dipendenti dopo la riforma d’imposizione delle imprese

FrasalarioedividendoLe recenti modifiche di leggeagevolano fiscalmentei dividendi. Si temono peròeffetti deleteri per le cassedelle assicurazioni sociali.

di Priscilla De Lima

Previdenza sociale e pianificazione fi-scale sono temi ostici anche per gli ad-detti ai lavori. Lo testimonia la novanti-na di partecipanti al convegno organiz-zato ieri pomeriggio dal Centro di com-petenze tributarie della Supsi dedicatoalle indennità in capitale versate daldatore di lavoro, al prelevamento in ca-pitale negli anni successivi al riscatto,alla cessazione dell’attività lucrativaindipendente e alla giusta determina-zione del salario e del dividendo. «Sitratta per lamaggior parte di fiduciari –specifica il responsabile del Centro Sa-muele Vorpe –. Questo perché, nono-stante gli argomenti trattati non sianodelle vere e proprie novità, spesso sonoquestioni problematiche. Inoltre la pre-videnza diventa sempre più importan-te, considerato l’invecchiamento dellapopolazione».Oltre alle questioni tecniche dei primipunti all’ordine del giorno, a far discu-tere maggiormente è l’ultimo argo-mento, approfondito dall’economistaRaoul Paglia: l’attribuzione di dividen-di invece dei salari per gli azionisti-di-pendenti delle società di capitali. Que-sto fenomeno porta dei vantaggi dopo

Se n’è discusso al Centro di competenze tributarie diretto da Samuele Vorpe

la Riforma dell’imposizione delle im-prese – approvata dalle Camere federa-li nel 2007 ed entrata in vigore nel 2010– al centro della quale vi era l’attenua-zione della doppia imposizione econo-mica. «Lemodifiche di legge agevolanofiscalmente i dividendi – ci spiega Vor-pe –. Per le piccole-medie imprese in

cui spesso vi è un unico azionista che èanche amministratore, diventa quindipiù conveniente distribuirsi il salariosotto forma di dividendo. Questo per-ché, oltre al risparmio sulle imposte, visono imancati pagamenti di contributisociali».Ma spieghiamoci meglio. Fino all’en-

trata in vigore della Riforma i dividendierano tassati integralmente due volte,dapprima in quanto utili delle impresee poi alla loro distribuzione in quantoredditi dei titolari delle quote. In segui-to invece, i dividendi versati a una per-sona fisica non sono più imponibili al100per cento se questa personadetienealmeno il 10 per cento del capitale azio-nario o sociale di una società di capitalio di una società cooperativa, bensì al 60per cento. Quindi unprimo risparmio siottiene a livello fiscale. Ma soprattutto,comesostieneRaoulPaglianella sua ri-cerca sul tema dividendo-salario, vi èun notevole risparmio a livello di onerisociali: se gli stipendi sono artificial-mente troppobassi, le cassedi compen-sazione perdono contributi importanti.La questione è piuttosto recente e at-tualmente non vi è chiarezza fra la pro-porzione necessaria fra salario e divi-dendo. «Le autorità conoscono il pro-blema, ma ancora non hanno capitocome affrontarlo – conclude Vorpe –.L’Ufficio federale delle assicurazionisociali ha emesso delle direttive chetendono a mettere un freno a questatendenza – che tocca potenzialmenteunapartemolto importantedell’econo-mia ticinese, dove secondo Vorpe unaparte superiore al 60-70% delle societàsono piccole-medie imprese, ndr –. Almomento però non vi sono ancora statidegli interventi veri e propri». Ancheperché risulta difficile dimostrare cheun piccolo imprenditore abbia dichia-rato un salario non veritiero.

laRegioneTicino, Martedì 3 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Lepari opportunitàadArbedo-Castione

Le autorità di Arbedo-Castione hannoincontrato recentemente i diciottennidel Comune. Ad accoglierli il presidentedel Consiglio comunale Livio Cortesi e ilsindaco Luigi Decarli. Questi ha postol’accento su vantaggi e impegni dellamaggiore età: l’indipendenza tra i primi,l’auspicio alla partecipazione attiva allapolitica sociale tra i secondi. Ospite dellaserataDanusciaTschudidellaSupsi, cheha parlato di pari opportunità, in parti-colare sulle situazioni che determinanola scelta della professione. Le autorità comunali hanno incontrato i 18enni

laRegioneTicino, Martedì 3 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

ALocarno si festeggiala giornatadella punteggiaturaIspirato dal ‘National PunctuationDay’celebrato ogni 24 settembre negli StatiUniti, oggi in Ticino si festeggia la gior-nata della punteggiatura, evento dedi-cato a quegli strani e impronunciabilisegni considerati dagli studiosi uno de-gli aspetti centrali per la costruzionedel testo scritto.Organizzata dal Centro di competenzadi Didattica dell’italiano e delle linguenella scuola del Dipartimento forma-zione e apprendimento (Dfa) della Sup-si, la giornata sarà divisa in due parti;

questa mattina una sessione a invitocon alcuni laboratori riservati a bambi-ni di scuola elementare; dalle 14 al Tea-tro di Locarno, invece, evento aperto alpubblico con una serie di relazioni ac-cademiche e divulgative, alle quali siaggiunge una sorpresa letteraria di Da-niele Dell’Agnola.La peculiarità dell’iniziativa è di affron-tare la punteggiatura dal punto di vistadella sua didattica, coerentemente conla missione di formazione e di ricercaapplicata del Dfa.

laRegioneTicino, Mercoledì 4 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Il ricavato di “Frontaliers”a sostegno dei disabili

GUARDIE DI CONFINE Un progetto concreto e un’associazione omonima

Con 150mila franchi

e l’aiuto di Berna dal 2008

è stato avviato il progetto

che sta portando

diversi miglioramenti

nell’interazione

con le persone disabili.

di NICOLA MAZZI

Un progetto concreto in favo-re delle persone disabili. È questo REACT che è stato presentato ieri a Paradiso e che coinvolge le Guardie di confine, la Fondazione Informati-ca per la Promozione della Persona Disabile, la Fondazione Provvida Madre di Balerna e la neonata asso-ciazione REACT.

Ma facciamo un passo indietro ri-cordando come il ricavato della ven-dita di CD e DVD dei “Frontaliers” è andato in beneficenza anche per finanziare questo progetto. Si tratta dello sviluppo di tecnologie atte a migliorare l’interazione delle perso-ne disabili per consentire loro di co-municare e interagire col prossimo e l’ambiente circostante.

Come ha precisato il comandante delle Guardie di confine Mauro An-tonini «con i “Frontaliers” abbiamo

raggiunto gli obiettivi che ci erava-mo prefissati e cioè l’aumento degli sdoganamenti spontanei, la raccol-ta di denaro da dare in beneficenza (circa 300mila franchi in totale) e un nuovo modo di comunicare. E con il progetto REACT siamo convinti di aver fatto la scelta giusta».

Il presidente dell’associazione omonima Franco Gervasoni evi-denzia come lo scopo sia quello di «promuovere e sostenere attività di

ricerca applicata e l’implementazio-ne dei rispettivi risultati nell’ambi-to delle tecnologie che favoriscono una migliore interazione comunica-tiva delle persone disabili».

In particolare l’associazione RE-ACT sostiene la ricerca indirizzata alla realizzazione di innovativi di-spositivi elettronici e informatici creati nell’ambito del progetto RE-ACT dalla Fondazione Informatica per la Promozione della Persona

Il grande successo degli sketch ha generato una grande solidarietà.

Disabile (FIPPD) e dalla Scuola Uni-versitaria Professionale della Sviz-zera Italiana (SUPSI).

L’idea è anche quella di perso-nalizzare sempre più la tecnologia a disposizione in modo da miglio-rare l’interazione individuale delle persone con disabilità. «E vogliamo essere complementari alle altre at-tività presenti sul territorio, met-tere in rete le competenze e soste-nere i giovani ricercatori in questo campo». Parole condivise anche da Andrea Salvadè della SUPSI il quale ha evidenziato che il proget-to è nato nel 2008 e si è sviluppato e concretizzato negli ultimi anni, anche grazie ai proventi derivati dai “Frontaliers” e da un contributo fe-derale. E Gabriele Scascighini della FIPPD ha illustrato le implicazioni pratiche. In estrema sintesi si tratta di far interagire più persone nello stesso momento grazie a un disposi-tivo input wireless (un pulsante con trasmissione radio) e un dispositivo di ricezione e interfaccia col PC che permette di ampliare l’interazione simultanea. Infatti le grandi novi-tà sono appunto queste ultime: la possibilità di avere un sistema wifi e quella di poter far lavorare-interagi-re-giocare i disabili tra di loro.

Altre informazioni si possono ave-re sul sito www.reacti.ch.

Giornale del popolo, Martedì 10 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Sabato 21 dicembre sarà una gior-nata piena a Giornico. Prima di tutto per il tradizionale mercato di Natale, poi per un regalo che il Museo della Leventina intende fare ai visitatori. In attesa di riproporsi al pubblico con una nuova esposizione permanente nella primavera del 2014, al piano ter-ra della sua sede oramai quasi com-pletamente rinnovata e ristrutturata, il Museo presenterà in anteprima sabato, a partire dalle 11, il Totem del-la Memoria audiovisiva della RSI. Si tratta di una postazione multimedia-le e interattiva creata dalla RSI in col-laborazione con la SUPSI allo scopo rendere accessibili al pubblico docu-menti audio e video appartenenti al suo vasto archivio. Quello installato al Museo di Giornico sarà il primo a livello cantonale e comprende eventi culturali, sportivi, naturali che hanno segnato la storia della Leventina negli ultimi 80 anni. Alla presentazione del Totem parteciperanno Dino Balestra, direttore della RSI, Franco Gervaso-ni, direttore SUPSI, Fran Celio, presi-dente del Museo di Leventina, Luigi Pedrazzini, presidente della CORSI e Marco Solari, rappresentante della Fondazione Accentus.

Totem dellaMemoriaa Giornico

MUSEO DI LEVENTINA

Giornale del popolo, Martedì 10 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Petruzzella presidente SUPSI

Ieri il Consiglio della Scuola universita-ria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) ha designato Alberto Petruzzel-la quale nuovo Presidente del Consiglio SUPSI a partire dal luglio 2014. Petruz-zella, responsabile Regione Ticino di Credit Suisse, già membro del Consiglio SUPSI dal 2011, subentra a Alberto Cotti, che lascia la sua carica di Presidente del Consiglio al termine del mandato di 12 anni di attività.

Ticino

Giornale del popolo, Sabato 14 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Supsi, arrivaPetruzzellaAlberto Petruzzella sarà, dal 1° luglio2014, il nuovo presidente del Consigliodella Supsi. La nomina è stata decisaieri dallo stesso Consiglio.Alberto Petruzzella, responsabile Re-gioneTicinodi Credit Suisse e giàmem-bro del Consiglio Supsi dal 2011, suben-tra adAlberto Cotti, che lascia la sua ca-ricaal terminedelmandatodi 12annidiattività. Anni in cui, tra l’altro, è entrataa farpartedellaSupsi l’Alta scuolapeda-gogica, è stato creato il Dipartimentosanità (bachelor in cure infermieristi-che, fisioterapia ed ergoterapia), e c’è

stata l’apertura verso il Grigioni e il Val-lese. La Supsi conta oggi 900 collabora-tori, 4mila studenti in formazione dibase (Bachelor e Master), 5mila in for-mazione continua e 28 milioni di volu-mi nelle attività di ricerca applicata econsulenza al territorio. Il progetto deinuovi campus, cheprevede lacostruzio-ne di tre nuovi edifici alla Stazione, aVi-ganello e a Mendrisio, è ancora aperto eoccuperà pertanto il nuovo presidente,che rimarrà in carica (rinnovabile) per 4anni e che dovrà affrontare pure la rior-ganizzazione strutturale della Supsi.

laRegioneTicino, Sabato 14 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Titoli Bachelor SupsiSi è svolta sabato 30 novembre, presso ilPalazzetto Fevi di Locarno, la cerimoniadi consegna dei diplomi Bachelor dellaScuola universitaria professionale dellaSvizzera italiana (Supsi).Il discorso introduttivo è stato effettuatodaldirettoreSupsiFrancoGervasoni, se-guito dall’avv. Paolo Caroni, vicesindacodellaCittàdiLocarno, edalconsiglierediStato Manuele Bertoli intervenuto allacerimonia in qualità di direttore del Di-partimento dell’educazione, della cultu-ra e dello sport (Decs) e di membro delConsiglio della scuola.I diplomisonostati consegnatidaAlber-to Cotti, presidente del Consiglio dellaSupsi, accompagnato dai direttori deicinque Dipartimenti e delle due scuoleaffiliate: Luca Colombo (Dipartimentoambiente, costruzioni e design); MicheleMainardi (Dipartimento formazione eapprendimento); Ivan Cinesi (Diparti-mento sanità); Wilma Minoggio (Dipar-timento scienze aziendali e sociali);GiambattistaRavano (Dipartimento tec-nologie innovative); Christoph Brenner(Conservatorio della Svizzera italiana) eRuth Hungerbühler (Scuola Teatro Di-mitri).

Architetturad’interni

Alba Alessandro, Italia; Bertenasco Fe-derica, Italia; Buzzella Debora, Italia;Carpinelli Claudia, Chiasso; Criniti Va-lentina, Italia; D’Antino Andrea, Biasca;Genini Martina, Sigirino; Grütter Valen-tina, Lugano-Cassarate; Kaufmann KimOrlando,Besazio;KovacPerica,Locarno;Marraffino Giuseppe, Bellinzona; Marti-notti Arianna, Carona; Miguel GrünigMariana, Lugano; Novak Camozzi Ran-ka, Lopagno; Previtali Francesca, Luga-no; Spocci Tea, Bellinzona.

Comunicazionevisiva

Angelucci Leonardo, Mezzovico-Vira;BaroneAntonella, Liechtenstein; Bolzo-ni Ilaria, Italia; Caligari Miriam, Italia;Camagni Ylenia, Italia; Caravatti Natha-lie, Massagno; Castiglioni Giulia, Italia;Croci Federica, Italia; De Alberti Lucia,Italia; Di PoiGiona, Bellinzona; EspositoSylvain,Magadino; FrizzoDavide, S. Vit-tore; Genchev Miriam, Roveredo (Gr);Giacomini Simona, Cassarate; IelminiMartina, Lugano; Käser Joëlle, Minusio;Liscio Sandra, Pazzallo; Molteni Loren-zo, Italia; Pampuri Nicola, Giubiasco;Pesce Costa Antonio Giorgio, Lugano;Piazzi Giulia, Italia; Piccinali Rebecca,Italia; Pigna Giselle, Gerra Piano; PolliNicolas, BrusinoArsizio; PomaMartina,Riva S. Vitale; Rosati Beatrice, Italia; Ro-tunno Antonio, Italia; Salmina Fabio,Locarno; Tambani Sabrina, Italia; Vaeri-ni Nadia, Gordola; Zanotta Valentina,Novazzano.

Conservazione

Boselli Lara, Italia; Cantoni Mattia, Gen-tilino;FranscellaSofia,Muralto;ReichlinFrancesca, Origlio.

Architettura

Amoroso Raffaele, Italia; Bachmann Jo-nas, Bruzella; Bellati Luca, Italia; BordoliNicholas, Italia;BrancaGiulio, Italia;Bru-gnettiNatalia,Agno;CazzanigaLuca, Ita-lia; Cola Riccardo, Italia; Danieli Fabio,Italia; De Martin Modolado, Italia; Fari-nelli Ilaria, Italia; Fera David, Italia; FieniFabio,Cassarate;GreppiStefano,S.Anto-nino; Lazzari Federico, Italia; MeregalliManuel, Italia; Pazzinetti Enea, Verscio;PopovKiril,Cadenazzo;RoncelliMichele,Bellinzona;SpozioLorenzo, Italia;Vairet-tiNicole, Italia; VicariAlessio, Italia.

Ingegneria civile

Albarelli Mattia, Calonico; Ardenghi Eli-sa, Italia; Bassi Luca, Italia; Canetta Ste-fano,Novaggio;DelFrateLuca, Italia; Fe-sta Michele, Lugano; Forni Andrea, Am-brì; Guglielmana Tatiana, Italia; IlakMarko, Bellinzona; Malisia Federico, Bi-gnasco; Schuler Nathan, Morcote; ZügerSimon, Claro.

Insegnamentonella scuoladell’infanzia

Allemann Tahita, Morbio Inferiore;Bianchi Simona, Gerra Piano; BlaschitzAnita, Origlio; Bongiovanni Sonia, Ca-mignolo; Delcò Martina, Bellinzona;Dotta Elisa, Canobbio; Enne Giada,Arzo; Formenti Giulia, Balerna; Fuma-galli Michelle, Agno; Ghidossi Jasmin,Gnosca; Guizzetti Aline, Personico;Niggl Anna Chiara, Bissone; PawlowskiSofia, Quartino; Roos Alessia, Lugano;SalernoBarbara,Agno; Spagnolo Jasmi-ne, Coldrerio.

Insegnamentonella scuola elementare

Baggett Aline, Contone; Barloggio Lore-na, San Nazzaro; Bazzi Elia, Malvaglia;Bianchi Stefania, Italia; Bonsignore Sa-brina, Breganzona; Buser Federico, Pre-gassona; Cancelli Vilmos, Castione; Ca-nella Amalia, Maggia; Canello Serena,Muzzano; Canta Fosca, Lodrino; CavalliLara, Ligornetto; Cistaro Barbara, Italia;Coldesina Alessia, Rivera; DifrancescoDaniele, Paradiso; Do Cabo Stefania, Mi-nusio; Ferrini Giulia, Rancate; GuarnieriDamiano, Bedigliora; Jaccard Thierry,Bedigliora-Nerocco; Martinoni Lucia,Minusio; Miggiano Giulia, Pregassona;Milesi Patrick, Tesserete; Mosca Luca,Biasca; Noseda Stefania, Davesco-Sora-gno; Pistone Simona, Locarno; PorriniElisa, Losone; Regazzi Lisa, Locarno;Spensieri Francesca, Sementina; StoccoKarin, Stabio; TamòCamilla,Arbedo;To-gni Roxana, Gordola; Viotto Valérie Ca-milla, Caslano.

Cure infermieristiche

Agosti Silvia, RivaS. Vitale; AlloiMaura,Cagiallo; Azak Serkan, Sementina; Bar-berio Valentina, Vacallo; BernasconiRuben, Cagiallo; Bertoli Gianmaria, No-vaggio; Bossi Giuditta, Italia; BrancaSilvana, Camorino; Bresolin Sara, Riaz-zino; Casciano Jessica, Giubiasco; Ca-stillo Selva Raquel, Canobbio; CiternesiJessica, Viganello; Colombo Andrea,Italia; Corti Elisa, Italia; Dashi Andue-na, Giornico; Di Stefano Matteo, Lugag-gia; Dotti Virna, Mendrisio; EstevesMo-rais Jessica, Novazzano; Ferrari Sabri-na, Comano; Gengaro Stella Nicole, Lu-gano-Pazzallo; Ghilardelli Sabrina, Ita-lia; Granafei Angela, Italia; Kessel Ewa,Riva S. Vitale; Lage Alves Veronica,Mendrisio; Lambrughi Annalisa, Italia;Maier Stephanie, Ligornetto; MargheriAndrea, Bellinzona; Novakovic Zeljka,Sala Capriasca; Peng Arianna, Rovere-do (Gr); Pinna Maria Jennifer, Italia;Rante Lembang Ombelli Desi, Cami-gnolo; Rivola Eleonora, S. Antonino;Rudel Giovanna, Massagno; SommaDaniela Angela, Italia; Vescovo Ales-sandra Chiesa, Italia; Zamblera Sheela,Cadro; Zehnder Alessia, Castione.

Ergoterapia

Bertossi Maria, Vico Morcote; ChiariniSamantha, Contone; Di Fulvio Angela,Torricella; Gatto Claudia, Locarno-Solduno; Jelmoni Elena, Camorino; Pa-nora Aline, Breganzona; Vanini Flavio,Morbio Inferiore; Vuerich Denise, Tor-ricella.

Fisioterapia

Debernardi Stefano, Italia; Frattini Luca,Italia; Gaffuri Joel, Rancate; Jaccard Mi-chèle, BoscoLuganese;MargniAnnalisa,Comano; Masiero Denise, Italia; OlivieriDiana, Italia; OminiMorena, Brione Ver-zasca; Panzeri Mauro, Cureglia; Provve-di Vanessa, Italia; Riederer Manuela,Gordola;RisiNathalie,Giubiasco; SabljicIvan, Bellinzona; Saric Daiana, Cevio.

PhysiotherapieGraubünden,Landquart

Albert Angela, Giswil; Baur Bettina, Sä-riswil; Bischof Rebecca, Gossau; Cma-ger Sanja, Wetzikon; Demarmels Mari-na, Salouf; Etter Annelies, Lurtigen;Germann Stefanie, Herisau; GhisoniRomina, Sursee; Gisler Beatrice, Flüe-len; Hochstrasser Ria, Oberrohrdorf;Isenrich-Müller Katharina, St. Gallen;Langer Thomas, Zizers; Lechner Ladi-na, Chur; Metzler Karin, Heerbrugg; Mi-chel Jasmin, St. Gallen; Moser Mirco,Untervaz; Müller Martina, Mels; Peduz-zi Neris, Meilen; Perl Ursina, Chur;Reich Ursina, Bonaduz; Schwarzer An-gela, Landquart; Senn Sandra, Täuf-felen; Stoffel Katja, Vals; Zahner Esther,S. Moritz.

Economiaaziendale

Aiani Andrea, S. Antonino; Amadò Gre-gory, Sessa; Antonietti Alessio, Cimo;Baeschlin Sebastian, Tegna; BallabioMarco, Agno; Bernasconi Eleonora, S.Pietro; Bertolotti Fabia, Bellinzona; Ca-pozza Massimo, Bellinzona; Carlino Se-rena,Manno; Casalena Lorenzo, Arbedo;Cataldo Tatiana, Biasca; Cattelan Sacha,Agno; Cavallari Claudio, Minusio; ContiTommaso, Chiasso; Crivelli Cora, Origlio;Djukic Dragan, Minusio; Epichev Pavel,Paradiso; Fasoletti Valentina, Bironico;Fenu Mattia, Morbio Inferiore; FerraraDaniele, Balerna; Ferrari Emil, Someo;Ferrari Manuele, Riva S. Vitale; GadottiStella,Massagno;GaricMarina,Bellinzo-na; Gianinazzi Daniele, Pregassona; Jo-sephMary Sulexana, Viganello; Kanaga-ratnam Janushia, Stabio; Karlovic Ivana,Gordola;KrasniqiDefrim,Lugano;KriesiSabrina, Sementina; Lukic Ivan, Locar-no; Martinez Sara, Bellinzona; MicucciChristopher, Osogna; Papacciuoli Lara,Italia; Pepeljak Nijaz, Morbio Inferiore;Pianezzi Chiara, Vezia; Poroli-ChidiniFabrizio, Bedano; Puglisi Lorenzo, Savo-sa; Rabaglio Gabriele, Lugano; RanicAleksandar, Lugano; Rielo Luca, Biogno-Beride; Sassu Giovanni, Campione d’Ita-lia; Schena Laura, Giubiasco; Schira Ste-fano, Curio; Simioni Olmo, Ginevra; Sti-val Daniele, Ligornetto; Talayman Tho-mas, Balerna; Tripodina Marco, MorbioInferiore; Vismara Alan, Lugaggia; Yeni-günMeltem,Giubiasco.

Lavoro sociale

Albisetti Giorgia, Porza; Attisani Danie-la, Bellinzona; Baer Gabriela, Losone;Barca Jessica, Savosa; Bertoli Gloria,Mu-ralto; Bonetti Ilaria, Lugano; Brenna Eli-sa, S. Antonino; Brizio Stefania, Riviera;Bürki Alice, Cureglia; Calisan Firuze, Lu-gano; Candolfi Nathalie, Locarno; Cap-pelli Giovanni, Rivera; Carenini Denise,Cugnasco; Caruso Tatiana, Italia; Cere-ghetti Lara, Rovio; Ciofalo Tanja, Massa-gno; CognoGloria, Pazzallo; CoiroDebo-rah, Sorengo; Cortesi Daniela, Li Curt;Costantini Pietro, Rovio; Delucchi Debo-rah, Canobbio; Giovannoni Sheila, Loso-ne; Giudici Annalise, Viganello; GrassiPamela,GerraPiano;KrasniqiVlora, Lu-gano; Lanfranconi Monica, Italia; LuviniSophie Rachel, Campione d’Italia; Men-carani Ilaria, Seseglio; Molteni Giulia,Massagno; Palomba Isabella, Figino; Pa-

nicola Enrico, Caslano; Passi Fabienne,Arzo; Pesenti Tamara, Arzo; Pestoni Sil-via, Arbedo; Petrovic Svetlana, MonteCarasso; Prati Valentina, Melide; PrioriDavide, Tenero; Rusca Alex, Arogno;Schrembs Petra, Minusio; Sciacca Ales-sia, Camorino; Tartaglia Antonio, Italia;Tartaglia Giorgia, Italia; Tomasetti Ma-nuela, Minusio; Villa Laura, Cadro; Wei-shaupt Erich, Mendrisio; Zanetti Omar,Faido.

Ingegneria elettronica

Capone Andrea, Losone; Cunzolo Paolo,Italia; CvetkovDragan, Italia; DrazzaRo-berto, Italia; Iannibelli Nicola, Losone;Lätsch Steve, Muralto; Marielli Kevin,Contone; Murillo Palma Roger Danilo,Camorino; Nava Nicolò, Italia; NiklausAndrea, Bedano; Pagano Tiziano, Pre-gassona; Pettinato Gian Mattia, Italia;Tamagni Igor, Lumino; Trazzi Cristian,Italia.

Ingegneria gestionale

Bernasconi Andrea, Sementina; BolliniGiuliano, Italia; Borioli Athos, Arbedo;Dal LagoMarco, Italia; D’Aurora Giovan-ni, Italia; Fumagalli Luca, Rancate; Im-hof Jessica, S. Vittore; Innocenti Patrick,Italia; Pellascio Andrea, Losone; Pon-tiVasco,Salorino;SpinosaClaudio,Riaz-zino.

Ingegneria informatica

BalachandranCharlesThuvaragan, Bel-linzona; Bertoldi Cristian, Pregassona;Bervini Rasael, Melano; Bonesana Clau-dio, Bedano; Cardoso Mirko, Airolo; Ca-stellani Aron, Locarno; Costante Gianlu-ca, Tenero; Di Blasi Alessandro, Ascona;Filippone Carlo, Breganzona; GuerraPaula, Giubiasco; Koefer Nathan, Torri-cella; Mandica Claudio, Italia; Mastro-matteoFabioPaolo, Sonvico;MatteiYari,Comano; Nava Stefano, Italia; OukhchiNizar, Cadro; Palija Ognjen, Torricella;Pestoni Nauel, Ambrì; Piccioni Fabio,Vacallo; Scannapieco Alessio, Giubiasco;Tettamanti Marco, Monte; VaccalluzzoManlio, Italia.

Ingegneriameccanica

AnderlindSven,Viganello; CattaneoSte-fano, Italia; Hefti Damian, S. Antonino;Negrini Luca, Arbedo; Pezzotta Davide,Italia; Pozzi Edoardo Günther, Italia;Scarfò Marco, Pregassona; SpaggiariMarco, Italia; Zelioli Carlo, Italia.

Musicperformance

Alegre Vicente Sergio, Spagna; CrabtreeCharles, Stati Uniti d’America; JeszenskyLara, Lugano; LopezMariechristine, Sta-ti Uniti d’America; Novakovic Momir,Serbia; Pal Lavinia, Romania; PazosPin-torPatricia,Spagna;PerrettaEliseo,Giu-biasco; Roccasalva Livia, Lugaggia; ZheSun, Cina; ZambolinMattia, Italia.

Music andMovement

FarinottiDoris, Gordola; ValsangiacomoTeresa, Viganello.

ScuolaTeatroDimitriTitoloBachelor inTheatre

Albin Florian, Francia; Avila MartinezElvioYair,S.Gallo;BorissovaPolina,Ger-mania; Duret Fanny, Conches; FerreraArno, Arogno; Gnant Max, Uerikon; KaltRoxane, Zurigo; Nicolas Anaïs, Francia;SuttonMyriam, Canada.

PremiTalenThesis 2013

Alleman Tahita, valutazione: 6; Carpi-nelli Claudia, valutazione: A (ottimo);Coldesina Alessia, valutazione: 6; Cvet-kovDragan, valutazione: 6;DuretFanny,valutazione: 6; Franscella Sofia, valuta-zione: A (ottimo); Fumagalli Luca, valu-tazione: 6;GrassiPamela, valutazione: 6;Malisia Federico, valutazione: B (moltobuono); Mastromatteo Fabio Paolo, va-lutazione: 6; Metzler Karin, valutazione:6; Novakovic Zeljka, valutazione: 6; Pa-nora Aline, valutazione: 6; PazzinettiEnea, valutazione:B (moltobuono);Pez-zotta Davide, valutazione: 6; ProvvediVanessa, valutazione: 6; Roccasalva Li-via, valutazione: 5,53; Tambani Sabrina,valutazione: A (ottimo); Vismara Alan,valutazione: 6.

laRegioneTicino, Sabato 14 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

CampusSupsi, ‘passo coraggioso’Il Municipio di Mendrisio ha rotto gli in-dugi. Ed è pronto a esercitare il diritto dicomperachedaràmodoalComunediac-quisireunadelleareechiaveper l’amplia-mento del campus universitario. La cittàapre alla Supsi e lo fa in un comparto, aduepassidalla stazione ferroviaria, «fon-damentale». L’operazione ‘vale’ 8,4milio-ni. Per il sindaco Carlo Croci si tratta di«un passo di coraggio». Infatti il Canto-ne – «che ci ha fornito conferma scrittache procederà» – non ha ancora presen-tato ilmessaggio al parlamento. Assuntol’onere (a metà con la Scuola), l’autorità

locale mette già in conto che se tra 10anni la Supsi non arriverà, «rivenderemoil terreno». Adesso è importante agire,mettendo in cantiere l’inizio lavori per il2014-2015.Ancheperché laprogettazionedel campusavanza.Motivi sufficienti perlaGestioneperavallare lacompravendita(la consigliera di Is con riserva). Questasera toccherà al legislativo suggellare ladecisione.Aulaconsiliarechiamataator-naresudueargomenti rimasti insospesola seduta passata: il Piano particolareg-giato del quartiere di Tremona e l’esten-sione ai Verdi delle Commissioni perma-

nenti. Proposta, quest’ultima, scaturitadaunamozionedeglistessiVerdieche,aivoti, era andata alla pari. Solleverà dibat-tito anche la pianificazione di Tremona.Per la maggioranza delle Petizioni lostrumento a disposizione è “preciso echiaro”, in linea con quanto già fatto adArzo e Mendrisio. Si invita, però, a “ve-gliare affinché non si permettano inter-venti deturpanti o invadenti”. Più drasti-co il parere della minoranza (GiulianaPasta, Lega-Udc.-Ind.), che vede delle di-screpanze. A osteggiare bonus e deroghepureun centinaio di cittadini.

laRegioneTicino, Lunedì 16 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

L’Associazionedei diplomatidella SUPSI

È NATA DI RECENTE

Nata con l’intento di favorire e sviluppare la creazione di contatti professionali, personali e universi-tari tra i diplomati della SUPSI, la neo costituita Associazione SUPSI Alumni è stata presentata a un nu-meroso pubblico di diplomati pres-so il Padiglione Conza di Lugano. Una vera e propria festa, presentata da Christa Rigozzi, durante la quale non sono mancate le sorprese, gli intrattenimenti e gli spettacoli. La comunità dei diplomati SUPSI con-ta oggi oltre 4mila persone nei di-versi ambiti formativi della scuola, sia a livello di formazione di base, che di formazione continua.

Giornale del popolo, Martedì 17 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Vocimedievali per le scuoledi Serse Forni

Musica, narrazione e voci dalMedioevo.Il tutto inuno spettacolo “cucito” sumi-sura per i ragazzi delle Scuole dell’in-fanzia e delle Elementari della regione.È in corso al Teatro di Locarno la 47esi-ma edizione dei Concerti per le scuole.IeriAdolfoTomasini – cheha ricevuto ilmandato dal Municipio cittadino percontinuare ad organizzare la rasse-gna – ne ha presentato ai giornalisti icontenuti. L’appuntamento, con 6 repli-che per un totale di 2’200 alunni, è pro-posto in collaborazione con il Dfa dellaSupsi e con il sostegno del Cantone tra-

mite il Fondo Swisslos. «L’idea nascedall’esperienza vissuta a settembre conPiazza parola, dedicata a Boccaccio. Lafiaba, scritta e interpretata da SaraGiu-livi e Silvia Demartini, ricercatrici alDfa, è affiancata dalla musica del grup-po Greensleeves, che ha un repertoriodi brani del Medioevo, del Rinascimen-to europeo e celtici. Essenziale purel’apporto dell’organista Giovanni Gal-fetti, docente al Dfa. Lo spettacolo, cheaffronta un genere non facile, è statoapprezzato e applaudito dai bambini edai docenti». Luca Botturi, membro delConsiglio di direzione del Dfa, ha ag-giunto: «Abbiamo aperto una porta su

unmondo a cui solitamente i più picco-li non hanno occasione di affacciarsi. Èstata una scommessa che tutti assiemeabbiamo vinto. La rassegna, giunta al15esimo anno, è la più longeva fra quel-le che comeDfa appoggiamo».Giulivi eDemartini, dal canto loro, han-no constatato con gioia l’emozione su-scitata dalle loro narrazioni. MentrePaolo Tomamichel, dei Greensleeves,ha sottolineato il piacere di esibirsi difronte a un pubblico tanto esigente. To-masini ha già annunciato nuovi appun-tamenti per il 2014: a marzo un connu-bio tra cinema emusica e ad aprile dueconcerti dell’Osi.Musica e narrazione dedicate agli alunni di Elementari e Infanzia

laRegioneTicino, Martedì 17 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Il Villaggio dell’anziano Morbio - Va-callo, che sta prendendo corpo con la collaborazione fra la Fondazione San Rocco e il Comune, ed al quale è inte-ressato fra l’altro anche Coldrerio, pure impegnato nella realizzazione di una casa anziani, piace parecchio al Can-tone.

Lo ha fatto sapere l’altra sera il Mu-nicipio ai consiglieri comunali riuniti in seduta rispondendo ad una inter-pellanza di Edo Pellegrini che appunto chiedeva di fare il punto alla situazio-ne. «Un progetto molto apprezzato dal Dipartimento Sanità e socialità, parti-colarmente interessante per le caratte-ristiche che contiene. Un villaggio che vede due case anziani complementari fra loro, un’offerta sanitaria all’avan-guardia che possa promuovere l’invec-chiamento attivo, un’offerta di servizi socio-sanitari complessiva per le perso-ne anziane della regione che possa fa-vorire l’intergenerazionalità e le diver-sità, promuovere un’offerta esaustiva di servizi in linea con i nuovi bisogni degli anziani.

Nel corso degli scorsi mesi si sono in-tensificati gli incontri definendo diver-si dettagli. L’accordo prevede la firma di una convenzione fra Fondazione e

La casa anziani al postodel centro sportivo

VACALLO Ipotesi al vaglio del Municipio. Sport tutto a Morbio

Comune che contenga oltre ai diversi dettagli, l’ubicazione della stessa». Ed a questo proposito il sindaco Marco Rizza ha spiegato che le ipotesi di lavo-ro sono tre: «Il terreno dietro al centro sociale, il terreno del centro sportivo e il sedime che comprende il vecchio pa-lazzo scolastico fino all’attuale stabile che ospita l’oratorio. Per quanto riguar-da il terreno del campo sportivo, è sta-to preso in considerazione per il fatto che già oggi il campo da calcio risulta essere fuori delle norme imposte dalla federazione ticinese di calcio. Già oggi non si potrebbe più svolgere partite uf-

Il centro sportivo di Vacallo.

L’arrivo della Supsisenza aggravi di gestione

MENDRISIO Luce verde all’acquisto dell’area Riri per 8,4 milioni

Per il campus dell’Usi

adesso si attendono

le mosse del Cantone.

Per i 400 posteggi

serviranno altri 13 milioni,

operazione neutra

per la gestione cittadina.

di ROLF STEPHANI

Con un’adesione corale il Consi-glio comunale di Mendrisio ha dato il via libera all’acquisto per 8,4 mi-lioni di franchi del terreno di circa 7 mila metri quadrati che ospita lo storico stabilimento della Riri. Vi si insedierà il Dipartimento Ambien-te Costruzioni e Design (Dacs) della Scuola universitaria professionale (Supsi) per la quale sono ora attesi i passi che muoverà il Cantone, che ha assicurato che il messaggio con l’investimento sarà pronto a breve termine. Rassicurazioni ribadite nel corso della seduta da parte del sin-daco Carlo Croci a conferma delle garanzie giunte nero su bianco dal Consiglio di Stato. Croci, così come il relatore del rapporto della gestione Pascal Cattaneo (PPD) e il portavoce del PLR Giovanni Poloni , ha poi rile-vato che i rischi di un abbandono del progetto ci sono, ma si tratta di rischi calcolati. In ogni caso la città si è tu-telata adottando con la Supsi anche un’eventuale strategia di abbandono del progetto, con una ripartizione equa di attivi e passivi nel caso di una successiva necessità di aliena-re l’area. Il diritto d’acquisto andava comunque esercitato entro il mese di maggio dell’anno prossimo. La consapevolezza di un investimento strategico, con l’ampliamento del campus universitario e con l’avvio di un insediamento chiamato anche a riqualificare il comparto della sta-zione, è rimasta intatta ed il voto co-rale conferma l’analogo esito di due anni orsono quando si diede il via al progetto.

Il sindaco Croci ha pure fugato i timori di un possibile aggravio dei costi di gestione sul quale avevano posato l’attenzione i Verdi con Ti-ziano Fontana. Mendrisio su questo punto ha una posizione chiara: ha fatto fronte all’affitto triennale per le esigenze dei pompieri, traslocati in attesa del Centro di pronto interven-to; ha messo a disposizione l’area ex Bianchi, acquisita da tempo e parte-ciperà alle spese di realizzazione (13 milioni) dei 400 posteggi (250 intesi come ParkandRide). L’operazione, con gli incassi per i 150 stalli, risulta neutra, senza oneri supplementari sulla gestione corrente. Posizione dalla quale non s’intende cedere, in-somma, anche di fronte a una even-tuale chiamata dall’alto per finan-ziare la gestione del Dacs.

Commissioni a 11

Il Legislativo diretto da Cesare Sisini a maggioranza (29 voti con-trari, 24 favorevoli e 3 astensioni) ha

respinto la proposta di mantenere a nove membri le commissioni per-manenti. È dunque stata accolta la mozione de I Verdi che potranno di conseguenza far parte di Gestione, Petizioni e Opere pubbliche, forma-te da 4 rappresentanti di PPD e PLR. Pur formando gruppo, e dunque avendo diritto di entrare nelle com-missioni, i Verdi ne erano rimasti fuori per la ripartizione matemati-

ca. La questione non è però chiusa. Intanto la decisione verrà sottopo-sta agli Enti locali. Il vice sindaco Samuel Maffi ha pure spiegato che semmai il cambiamento entrerà in vigore con la prossima adozione del Regolamento comunale aggregato. Per Gianluca Padlina (PPD) il cam-bio in corsa non è invece attuabile visto che la legge indica che le com-missioni vanno formate ad inizio

Ora tocca al Governo cantonale presentare messaggio e investimento.

legislatura. E nel caso si dovrebbe perciò attendere la prossima tornata elettorale Un argomento, insomma, sul quale occorre far chiarezza, an-che perché quanto capitato ai Verdi, l’esclusione, potrebbe ripresentarsi, sostiene Padlina, anche in altre cir-costanze.

Tremona ha un piano

Luce verde anche per il piano par-ticolareggiato di Tremona, osteggia-to da Lega e Verdi e alla variante di adeguamento del posteggio Civ, ap-provati con 4 astensioni. Il dibattito, lanciato dal rapporto di minoranza presentato da Giuliana Pasta (Lega) e appoggiato da Tiziano Fontana (Verdi) è stato centrato in particolare sul rispetto delle indicazioni dell’in-ventario Isos dei beni di tutelare e sul confronto con altri nuclei cittadini. I piani di Tremona, in sostanza sono apparsi meno restrittivi, ma come ha assicurato il capo dicastero Pierma-ria Calderari, l’intento di salvaguar-dare le peculiarità del nucleo è un obiettivo che, in questo caso, verrà perseguito tramite le norme di at-tuazione. Il messaggio è stato difeso dal gruppo PPD con Fiorenza Tren-to, dal PLR, con Edoardo Latini e dai socialisti di IS con Giancarlo Nava. Bocciati tutti i tre gli emendamenti proposti dalla Lega.

ficiali in quanto troppo stretto di b19 metri e troppo corto di 10 metri.nostra squadra di terza divisione giole partite ufficiali sul campo di Mora pagamento. Modifiche da intraprdere in breve tempo e difficilmente tuabili per la mancanza di terreno utUna necessità quindi di ripensare adestinazione di un’importante area.questo senso abbiamo già intrapredegli incontri con il Municipio di Mbio al fine di valutare la possibilitàstringere una collaborazione per spstare tutto lo svolgimento delle attivsportive all’aperto (calcio e atletica) centro sportivo di Morbio».

Nel corso dei lavori il Legislativo approvato il preventivo 2014, che stiun deficit d’esercizio di 370 mila francon un moltiplicatore d’imposta fissal 90 per cento e a fronte di uscite crenti per 11,5 mila franchi. Approvanche cinque crediti: per sistemarpassaggi pedonali (122 mila fr.), pecanalizzazioni (85 mila fr.), le condodell’acqua (97,5 mila fr.), per la piazzaraccolta differenziata (114 mila fr.) tti interventi a Largo Elvezia; infine 1mila fr. serviranno per ristrutturarespazi della casa comunale ed eliminle barriere architettoniche.

Giornale del popolo, Mercoledì 18 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

La Helsinn Advanced Synthesis presenta il suo primo ‘rapporto di sostenibilità’

Il futurodelbusinessè ‘eco’Unamoderna e correttagovernance aziendalenon può prescindere daun’adeguata gestionedelle risorse ambientalie sociali

di Priscilla De Lima

Il businessnonpuò sopravvivere inunasocietà e in un pianeta in degrado. Lasostenibilità è quindi sempre più unconcetto che le aziendedevono integra-re nelle loro strategie a lungo termine.Lo ha capito bene la Helsinn AdvancedSynthesis che ha presentato ieri nellasede di Biasca il rapporto di sostenibili-tà 2012. La ditta specializzata nella pro-duzione di principi attivi per l’industriafarmaceutica, è la prima organizzazio-ne privata con sede nel Canton Ticino afarlo secondo le linee guida del GlobalReporting Initiative (organizzazioneinternazionale con sede adAmsterdamche punta a diffondere rapporti di so-stenibilità che includono gli impattieconomici, ambientali e sociali delle at-tività di un’organizzazione), ha sottoli-neato l’amministratore delegato Ric-cardo Braglia: «Abbiamo bisogno diun nuovo approccio al business, che in-tegri anche gli aspetti sociali e ambien-tali dell’attività. Lo scopo è riuscire aconciliare dei risultati finanziari sem-pre maggiori e un impatto sempre mi-nore». I risultati del rapporto hanno giàpermessodi ridurre il consumodi com-bustibili fossili (-1,3%), di acqua (-15%) edi elettricità (-3,6%).

Attiva da trent’anni

Nato nel 1983, il polo produttivo di Bia-sca nell’arco di trent’anni ha visto unacontinua crescita in termini di dimen-sione, produttività e offerta di posti dilavoro. Attualmente impiega 149 perso-ne, in gran parte residenti nel Soprace-neri. Unite ai 172 dipendenti della sedeprincipale a Lugano, fanno 320 posti dilavoro, altamente specializzati, offerticomplessivamente dal GruppoHelsinnin Ticino. Quest’anno in Rivieral’azienda, che haun fatturato di 318mi-lioni di franchi, ha inaugurato il nuovoimpianto per la produzione di citotos-sici (per realizzare materie prime per

Sviluppo progressivo in trent’anni, in Riviera impiega quasi 150 persone

prodotti farmaceutici antitumorali)con un investimento di 20 milioni inparte sostenuto dal Cantone.«Helsinn è la prima ditta che ha credu-ta nel potenziale della nostra zona in-dustriale – ha riconosciuto il sindacoJean-François Dominé –. Purtropposiamo stati più copiati che sostenutidal resto del cantone, che ci ha toltocosì alcuni di quei vantaggi e innova-zioni che ci rendevano più interessantie competitivi. Noi crediamo tuttavianella nostra zona industriale e infattistiamo lavorando per realizzare la se-

conda fase proprio qui accanto». In Ti-cino la Helsinn – che ha succursali an-che a Dublino e nel New Jersey, cosìcomedegli uffici a Pechino –ha trovatole condizioni economiche, politiche esociali ideali per le proprie attività, conquesto primo rapporto intende pro-muovere maggiormente la sostenibili-tà delle proprie scelte aziendali, ha sot-tolineato Braglia.Anche le autorità cantonali, pur nonsostenendola attivamente con degliaiuti finanziari, si rallegrano della scel-ta ‘ecologica’ della Helsinn. «Per noi

che ci occupiamodello sviluppo econo-mico, la vicinanza alla realtà locale èfondamentale – ha commentato il di-rettore della Divisione dell’economiadel Dipartimento delle finanze e del-l’economia Stefano Rizzi –. Da tempostiamo lavorando alla creazione di unavera epropri agenzia cantonale dimar-keting territoriale. Aziende come que-sta sono un ottimo esempio di valoreaggiunto e innovazione tecnologica,proprio quello che in futuro vorremmoriuscire ad attirare in Ticino in modopiùmarcato».

SUPSI

‘Responsabilitàsociale e impresa,patto da favorire’La Supsi, tramite il Centro di competen-ze ‘Welfare e lavoro’ (Wel) del Diparti-mento scienze aziendali e sociali, già daanni si occupa della responsabilità so-ciale delle imprese. «Per noi è evidentechequesto concetto debba fare parte delbusiness delle aziende – ci spiega la re-sponsabiledelWel JennyAssi–.Helsinnè un esempio emblematico di una dittache l’ha integrato nel proprio Dna e orahaanchecapitochebisognacomunicar-lo al pubblico». Negli ultimi anni il temadella responsabilità sociale delle impre-se si è diffusomolto, sia a livello univer-sitario, sia inambitopolitico, economicoe sociale. IlWel dispone di poche risorseper effettuare una mappatura delleaziende ticinesechehannoacuore la re-sponsabilità sociale, ma crede forte-mente che ve ne siano e che andrebberoin qualchemodopremiate.

Incentivare le collaborazioni

«Abbiamo bisogno di nuove collabora-zioni tra pubblico e privato per promuo-verequesto tema, chealmomentososte-niamodal punto di vista formativo con inostri studenti di economia», precisaAssi, che auspica di inaugurare prestouna collaborazione col Cantone emaga-ri con le associazioni di categoria. «At-tualmente ci limitiamo ad aiutare leaziende a prendere coscienza dell’im-portanza di questo processo. Dal mo-mentochesi cominciaametterlo in rete,si habenprestounamigliore visionedelsuo insieme e si riescono a trovare dellemisurepiù efficaci». In altreparole:mol-te grandi imprese sono già ora sensibilialla sostenibilità ecologica delle proprieattività e fanno parecchio per promuo-verla. Ma vi sono anche altre misure daprendere in considerazione, come la ge-stione delle risorse umane. Agire inmodo socialmente responsabile perun’azienda significa infatti andare oltrei propri obblighi giuridici, investendo dipiù nei rapporti con l’ambiente, i dipen-denti, la comunità locale, i partner com-merciali, i clienti e le istituzioni.

laRegioneTicino, Mercoledì 18 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Ci si prepara al girotondodelle cattedreCi sono abbastanza docentiin grado di sostituiregli insegnanti che vannoin pensione?

Red

Le porte delle aule si aprono e si chiu-dono per tutti. Definitivamente per idocenti che vanno in pensione. Già, maquanti saranno nei prossimi anni? E cisono abbastanza iscritti al Dipartimen-to formazione e apprendimento (Dfa)della Supsi in grado di sostituirli? Do-mande a cui non è facile dare risposta.

Anche perché, spiega il governo rispon-dendo a un’interrogazione del gran-consigliere Luca Pagani (Ppd), per farluce sulla problematica è attualmentein corso uno studio del Centro innova-zione e ricerca sui sistemi educativi(Cirse) del Dfa. Il fatto è che, rileva ilConsiglio di Stato, “considerata la pos-sibilità di scaglionare l’età di pensiona-mento tra i 60 e i 65 anni (in certi casigià a partire da 58 anni)” risulta essere“particolarmente difficile prevederecon precisione, anno per anno, il fabbi-sogno di docenti per alcuni settori sco-lastici e il fabbisogno nelle diverse di-scipline”.

Nonostante ciò, l’esecutivo snocciolauna serie di dati utili per inquadrare,perlomeno in maniera sommaria, il fe-nomeno.Daqui al 2017 nelle scuole del-l’infanzia dovrebbero andare inpensio-ne 39 docenti, mentre alle elementari sistima siano 243. Gli studenti attual-mente o prossimamente in formazionein grado di prendere il loro posto – an-che qui si tratta di previsioni – dovreb-bero essere 214. A loro si aggiungono i24 insegnanti già formati e attualmentedisoccupati. Passiamo alle Scuole me-die. Da qui al 2017 lasceranno il posto220 ‘prof’. Abilitati e in grado di sosti-tuirli dovrebbero essere 304. Per le

scuole medie superiori la situazioneschizzata è la seguente: 78 professorisaluteranno la cattedra, 99 i diplomatipronti a ricevere le chiavi dell’aula. Sti-me che andranno giocoforza correttenei prossimi anni. L’approfondimento aopera del Cirse, sottolinea infatti il Con-siglio di Stato, “permetterà di avereun’idea più chiara della situazione deiprossimi anni e consentirà allo stessotempo di pianificare in maniera più ef-ficace le ammissioni presso il Dfa”. Inol-tre “per affrontare la tematica è statocreato un tavolo di discussione perma-nente tra ilDfa e ilDipartimento educa-zione, cultura e sport”.Il governo risponde TI-PRESS

laRegioneTicino, Venerdì 20 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

La storia si rivive (e si può anche studiare) al museo. Gli ultimi ot-tant’anni delle Leventina sono rac-contati da cinquecento audio-visivi, estratti dall’archivio della RSI con la collaborazione del suo direttore Theo Mäusli. Basta un click su un video, che è un totem moderno (non un tronco decorato), e ci si immerge nelle immagini del recente passa-to. Un revival che risale solo a ieri, ma sembra già remotissimo. Il più vecchio è un filmato amatoriale del 1935, girato alla fine dell’inverno sulla Tremola, quando non c’erano ancora gli spazzaneve a turbina, ma le pale e i picconi a demolire cumuli di neve.

La presentazione di questo inte-ressante servizio storico-culturale è stata tenuta sabato al museo le-ventinese di Giornico, alla presenza delle autorità e di tantissima gente che la saletta non è riuscita a conte-nere. L’ha illustrato Tosca Dusina, che ne è stata anche la realizzatrice insieme a un gruppo di esperti di storia locale. Il menù di questo go-dibilissimo (e istruttivo) “libro per immagini” è diviso per temi, ognu-no dei quali ne valorizzai l’identità,

Un totem multimedialeper riscoprire il passato

GIORNICO Lo schermo firmato RSI arricchisce il Museo Leventina

la ritualità, la cronaca e il territorio con i personaggi che l’hanno illu-strato. Naturalmente non poteva mancare l’hockey e l’Ambrì, pro-posto in una gara del ’49. Scorrono sulle immagini d’antan viticoltori e casari, tradizioni e feste, gallerie e code sulla cantonale e, più recenti, sull’autostrada. C’è anche la squa-dra dell’Inter che si allena a Faido, ai temi d’oro del turismo. Ci sono le dighe e le centrali, i militari e le escursioni, la funicolare del Ritom (1935) e naturalmente la cronaca attuale con l’AlpTransit.

Il totem RSI con le autorità e i dirigenti del museo.

Per gli utenti (leventinesi, ticine-si in genere e naturalmente turisti) sarà un piacere cliccare per rive-dersi più giovani, ritrovare paesaggi mutati e magari riscoprire episodi sconosciuti, finiti nel dimentica-toio del tempo. «Proprio il tempo è un territorio da esplorare insieme alla gente, che ne è la protagonista» ha rilevato Dino Balestra, diretto-re della RSI, che ha curato il totem con la preziosa collaborazione del-la SUPSI (rappresentata da Franco Gervasoni). Dal canto suo Luigi Pe-drazzini, presidente della CORSI, ha ribadito la funzione della coope-rativa: «Abbiamo creduto in questa realizzazione che favorisce il dialo-go fra la RSI e la popolazione».

Alla manifestazione, introdotta da Diana Tenconi e da Franco Celio (curatrice e presidente del museo), era presente anche Flavio Cotti, presidente emerito della Confe-derazione, seduto in seconda fila «senza alcuno sfarzo, proprio come si usa nella democratica Svizzera». L’apprezzamento è venuto da Mar-co Solari, presidente di Ticino Turi-smo e della Fondazione Accentus, uno dei finanziatori del totem). (T.V.)

Giornale del popolo, Lunedì 23 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Inaugurazione del Totem tematico de-dicato alla Valle Leventina sabato almuseo etnografico di Giornico. Alla ce-rimonia per le nuove sale conmaterialeaudiovisivo Rsi erano presenti Luigi Pe-drazzini (presidente Corsi), Dino Bale-stra (direttore Rsi), Franco Gervasoni(direttore Supsi), ToscaDusina (curatri-ce Totem), FrancoCelio (presidenteMu-seo di Leventina), l’ex consigliere fede-rale Flavio Cotti e Marco Solari nelle ve-sti di presidente di Ticino Turismo. Dal-la postazione multimediale creata daRsi e Supsi per rendere accessibili alla

popolazione oltre 500 documenti audioe video, si possono rivivere gli eventiculturali, sportivi, naturali che hannosegnato la storia della Leventina, cosìcome ascoltare o rivedere testimonian-ze di vita delle comunità locali di ieri edi oggi. Ogni visitatore ha così l’oppor-tunità di immergersi nellamemoria deiluoghi e degli eventi più significatividella valle, interagendo con lo schermotattile. Per la fruizione collettiva il sup-portoprevede lapossibilitàdiproiettarei filmati sul grande schermo della nuo-va salamultimediale polivalente. Dusina, curatrice progetto, con Celio, Balestra, Gervasoni e Solari

Totem inaugurato

laRegioneTicino, Lunedì 23 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Il consiglio della scuola univer-sitaria professionale della Sviz-zera italiana (Supsi) ha desi-gnato Alberto Petruzzella qualenuovo presidente a partire dal1° luglio. Petruzzella, responsa-bile Regione Ticino di CreditSuisse, già membro del consi-glio Supsi dal 2011, subentraad Alberto Cotti, che lasciadopo 12 anni di attività. A ri-prendere le «redini» dellascuola universitaria per i pros-simi 4 anni, con mandato rin-novabile fino ad un massimo di12, è quindi Alberto Petruzzel-la. Nato nel 1967, di naziona-lità svizzera, è titolare di una li-cenza in diritto ottenuta nel1991 presso l’università di Lo-sanna. È attivo presso il CreditSuisse di Lugano dal 1998. Tra

Alberto

i numerosi mandati svolti, Pe-truzzella è membro di comitatodell’Aiti e dell’associazionebancaria ticinese (Abt) ed èmembro del consiglio di fonda-zione del centro studi bancaridi Vezia. È inoltre responsabileper lo Swiss venture club (Svc)in Ticino e presidente dellagiuria del premio all’imprendi-tore della Svizzera italiana del-lo Svc. Tra le nuove sfide chevedranno impegnato il nuovopresidente vi è anche la riorga-nizzazione strutturale della Su-psi, oggi composta da 5 diparti-menti e 3 scuole affiliate, mache prevede il raggruppamentodel dipartimento sanità con ildipartimento scienze aziendalie sociali a patire dal 1° ottobre2014. Al presidente AlbertoCotti il consiglio della Supsiesprime, anche a nome di tuttele collaboratrici e i collabora-tori, i sentimenti di profondagratitudine per l’eccellente la-voro svolto e augura al nuovopresidente di poter vivere ana-loghe soddisfazioni.Nella foto: Alberto Cotti e Al-berto Petruzzella (a destra).

Rivista di Lugano, Venerdì 27 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Nei giorni scorsi si è tenuta lacerimonia di consegna dei pri-mi undici diplomi in informati-ca forense Supsi.Si tratta di un percorso forma-tivo nuovo in Ticino, rivolto aiprofessionisti del settore (inge-gneri informatici, sistemisti,manager d’azienda o avvocati eperiti tecnici) e che offre l’op-portunità di acquisire le tecni-che e le metodologie ingegne-

ristiche necessarie per affronta-re in modo professionale inve-stigazioni digitali.Il responsabile del corso, Ales-sandro Trivilini, ha espressoentusiasmo e soddisfazione perl’ottima riuscita di questa pri-ma esperienza. Sono aperte leiscrizioni alla seconda edizionedel Cas in Digital forensics Su-psi. Maggiori informazioni sulsito www.supsi.ch/forense.

Informatica forense alla Supsi

Rivista di Lugano, Venerdì 27 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Sabato 28 dicembre 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

LorisFedele

Educare un bambino, farlo giocare, la-sciarlo esprimere, permettergli di co-municare con gli altri, sono compiti chetutti ci assumiamo. Ma se il giovane ècolpito da gravi forme di disabilità cisentiamo spiazzati e dobbiamo chiede-re aiuto. Per un bambino in grado disfruttare tutte le sue possibilità motoriegiocare con i cubetti,metterli uno sopral’altro o cose del genere, è relativamentefacile. Con poche istruzioni e qualchesuggerimento da parte dell’adulto pre-sto riuscirà nell’impresa. Appena sapràparlare potrà anche comunicare conchi lo sta seguendo, a tutto beneficio delsuo sviluppo intellettuale. È bendiversoper il disabile, chemagari è paraplegico,o non riesce a parlare, o ha delle diffi-coltà cognitive. La Fondazione infor-matica per la promozione della personadisabile (Fippd) è nata qualche decen-nio fa in Ticino proprio per cercare diabbattere quelle barriere, fisiche e co-municative, che isolano chi deve af-frontare la vita con un handicap. Perraggiungere l’obiettivo, servendosi delcomputer ha fatto sviluppare e adattaretutta una serie di strumenti informaticied elettronici da utilizzare in casa, ascuola, nei laboratori protetti e anchenegli ospedali. Il suo braccio operativo

è stato il Centro informatica disabilità.Si sono inventate tecnologie aggiuntive,con l’aiuto di esperti in pedagogia cura-tiva e di informatici, che poi sono stateprovate sul campo. Ogni persona condisabilità ha caratteristiche individualiuniche e necessita di accessi ai disposi-tivi informatici diversi da quelli comu-ni. Le tecnologie e le strategie impiegatenon hanno nulla di miracolistico, percui è indispensabile che ogni disabileche ne faccia uso sia assistito da perso-nale specializzato. La ricerca sia concet-tuale sia tecnica è sempre in evoluzionee cerca di adattarsi ai tempi e alle nuovesituazioni.

All’inizio delmese di dicembre unanuova associazione, la React, che vuoleoperare in favore dei disabili, si è pre-sentata al pubblico ticinese con unaconferenza stampa. Ha per ora collabo-rato nell’applicazione didattica di unprogetto di ricerca, frutto della collabo-razione tra la Fippd e la Supsi, sovven-zionato dalla Commissione tecnologieinnovative della Confederazione. Unoggetto di questa ricerca sono state leetichettewireless (RadioButton) in gra-do di comunicare via etere con un siste-ma di controllo centrale. Le etichettesono state incorporate in sensori, comei pulsanti disponibili sul mercato. Il di-sabile pigia sul pulsante e così trasmette

a distanza l’ordine a un ricevitore checonsente di trasformare i segnali prove-nienti dal suo gesto in numerose azionisvolte da un computer adeguatamentepredisposto. L’etichetta e il ricevitore,un dispositivo chiamato USBKeyPRO,frutto del qualificato aiuto di una dittaprivata, sono prototipi ancora in fase disviluppo. Li sta collaudando l’ortope-dagogista Anna Amenta, attiva da unadecina d’anni nella Fondazione Provvi-da Madre di Balerna, un istituto al-l’avanguardia nell’impiego delle tecno-logie che favoriscono la comunicazionealternativa aumentativa e la didatticaper i disabili.

Ma non c’è solo questo. Il settore èin piena evoluzione e nonmancano ini-ziative degne di nota e di sostegno. Unprimo esempio ha a che fare con lo svi-luppo della robotica a fini didattici.L’uso dei kit robotici in commerciopermette di sviluppare a scuola attivitàsperimentali originali. Ma fino a pochianni fa l’accesso all’utilizzazione del kitpiù in uso, il Lego Mindstorms NXT,era precluso ad alunni con severa disa-bilità motoria. Per abbattere questabarriera ilMinistero italiano istruzione,università e ricerca ha lanciato e finan-ziato un concorso di idee con relativeapplicazioni, da sperimentare sotto il ti-tolo «Amico robot» in una rete di scuo-

le lombarde e piemontesi. È stato inter-pellato anche il Canton Ticino e Ga-briele Scascighini (per la Fippd) ha rac-colto la sfida e l’ha vinta. Con l’aiuto diGabriele Hofmann e Jerôme Guzzi eutilizzando un suo strumento, l’appli-cativo AccessX già sviluppato dal Cen-tro informatica disabilità, è riuscito arealizzare dei dispositivi di accessibilitàa Mindstorms NXT anche per i disabilimotori. In pratica il disabile che nonriusciva a utilizzare le comuni apparec-chiature di input come il mouse, la ta-stiera e il telecomando, si è ritrovato latastiera rappresentata in una finestrasullo schermo del computer, suddivisain zone a cui sono associate azioni (spo-stamento del mouse, funzioni di click,doppio click, digitazione testo, selezio-ne menu, apertura documenti e cosìvia) che permettono un accesso agli ap-plicativi esterni. Quindi solo premendosu uno o due pulsanti il disabile colnuovo dispositivo riesce a far compiereazioni ai robot comandati dal computere anche a programmarli. Con ciò puòinserirsi nel gioco e nelle attività deicompagni normodotati apportando ilproprio contributo attivo e creativo.Chi, pur con gravi difficoltà motorie, èin grado di controllare movimenti delcapo o della mano seleziona le zonescelte sullo schermo inmodalità diretta,

col puntamento. Chi ha disabilità mo-torie più complesse usa la modalità ascansione, con uno, 2 due o tre segnalirilevati da appositi sensori (multipleswitches). Non è facile spiegare questeprocedure senza l’aiuto dell’immaginema quanto detto vi basti per capire co-me la robotica educativa possa favorireforme di coinvolgimento e di inclusio-ne sociale, garantendo ai disabili le stes-se opportunità dei compagni. «Nellapedagogia specializzata» dice Scasci-ghini «non è la menomazione l’oggettodell’azione educativa, ma l’elaborazio-ne che il soggetto e l’ambiente circo-stante fanno, o possono fare, della me-nomazione iniziale».

Unaltroprogettodi ricerca, targatoSupsi-Idsia e Fippd, ha sviluppato unapiattaforma che integra un piccolo ro-bot mobile e-puck in un approccio pe-dagogico ispirato al concetto costruzio-nista della pedagogia (Piaget, Papert) epensato per bambini disabili. Sempredall’Idsia (Istituto Dalle Molle di studisull’intelligenza artificiale) viene un al-tro progetto ancora non realizzato cheprevede di dare una sorta di navigatoreGps al disabile o all’anziano in carroz-zella, per permettergli di muoversi au-tonomamente, per esempio, inunospe-dale. Comunicazione e azione, due vocifondamentali per i disabili.

ComunicazionesumisuraperdisabiliRobotica educativa Recenti iniziative nel Canton Ticino hanno rilanciato una tematica in grande evoluzione

Tecnologieinnovativein fasedisvilupponellacomunicazioneperdisabili.(ProvvidaMadrediBalerna)

Azione, Lunedì 30 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

StefaniaHubmann

Per assicurare anche in futuro rapportifra generazioni basati sulla solidarietàreciproca, occorre sì appellarsi al con-cetto di intergenerazionalità, ma supe-rando l’immagine di uno scambio limi-tato emagari forzato tra gli estremi, valea dire tra i più giovani e gli anziani. Arappresentare una risorsa per il benes-sere individuale e collettivo sono i lega-mi fra tutte le generazioni che compon-gono la nostra società e che l’aumentodella speranza di vita ha reso più nume-rose. Come dimostra un’approfonditaricerca condotta dal Dipartimento discienze aziendali e sociali della Supsisulla situazione nel cantone Ticino, l’at-tuale livello di solidarietà fra individuidi età diverse deve essere sostenuto at-traverso iniziative di vario genere legateal territorio e promosse da enti pubblicie privati.

È la prima ricercaestesa e approfonditasul tema, realizzatasul territoriocantonale

Lo studio Intergenerazionalità: una ri-sorsa per la società, presentato a fine no-vembre nel corso di un convegno svol-tosi a Lugano, è il primo su questo temarealizzato nel nostro Cantone. Condot-ta da Jenny Assi, docente e ricercatricealla Supsi, responsabile del Centrocompetenze welfare e lavoro, l’indagineha approfondito diversi aspetti della vi-ta quotidiana delle persone, analizzan-do similitudini e differenze tra tutte lefasce d’età. Da rilevare, inoltre, che sitratta della prima ricerca di così ampieproporzioni svolta in Ticino. Tra set-tembre e novembre 2012 sono state in-tervistate telefonicamente 1200 persone(campione rappresentativo della popo-lazione secondo il genere, l’età e la re-gione di residenza) con il supporto delsistema Cati (Computer Assisted Tele-phone Interviewing) e la partecipazionedi alcuni studenti della Supsi. Ciò hapermesso al team diretto da Jenny Assi– affiancata da Angela Lisi, Paola Solcà,Mario Lucchini e con la collaborazionedi Cecilia Testa – di seguire tutte le fasidell’indagine assicurando alla medesi-ma un elevato livello metodologico estatistico.

Lo spunto per la ricerca, effettuatasu mandato del Consiglio degli anzianidel cantone Ticino e del Consiglio can-tonale dei giovani, è stato offerto dal-l’anno europeo dell’invecchiamento at-tivo e della solidarietà tra generazioni(2012). Si è quindi partiti dal binomio

anziani-giovani dei committenti peranalizzare in tutte le fasce d’età la soli-darietà tra generazioni, i bisogni, l’in-clusione sociale, il tempo libero, il be-nessere, i valori e l’utilizzo delle infra-strutture locali (luoghi pubblici, cine-ma, ristoranti, centri sportivi, servizi sa-nitari, piste ciclabili e così via).Una verae propria fotografia di una realtà che ingenere è esclusa dalle grandi ricerchenazionali come ad esempio, su questotema, lo studio Pnr52 (Programma na-zionale di ricerca) del 2009 dedicato aL’infanzia, la gioventù e le relazioni trale generazioni in una società inmutazio-ne. Ed è proprio quest’ultimo aspetto,l’evoluzione della società, che determi-na la necessità di studiare i rapporti trale generazioni individuando le possibilistrategie per continuare a preservarligarantendo inquestomodoautonomia,benessere e legami. «L’invecchiamentodemografico, la precarietà del mondodel lavoro e i mutamenti delle strutturefamiliari (in particolare l’aumento dellefamiglie monoparentali) – spiega la re-sponsabile dello studio Jenny Assi –espongono la popolazione a un mag-gior rischio di perdere o perlomeno divedersi ridurre quei legami familiari ed

extra-familiari che sono fonte di benes-sere e sostegno (pratico, emotivo e fi-nanziario)».

Come e dove si tessono questi lega-mi? «Non sono aspetti semplici da ap-profondire – prosegue la ricercatrice –perché si tratta di problemi nuovi anco-ra poco studiati anche se stanno assu-mendo un’importanza crescente. Dallanostra ricerca emerge che i legami so-ciali esistono e sono forti, principal-mente all’interno della famiglia ma an-che tra amici, colleghi e nel vicinato. Leassociazioni sportive, politiche e cultu-rali, così come il volontariato e l’attivitàdei centri diurni svolgono una funzioneimportante soprattutto per le personedella terza età. La pratica del volontaria-to è infatti l’unica attività che aumentacon il passare degli anni (fino a 75). Èquindi essenziale rafforzare questi mo-menti d’incontro». Se una parte delcompito spetta al singolo, lo studiodellaSupsi sottolinea come altri impulsi deb-bano venire dalle associazioni presentisul territorio e dai Comuni, evitando sepossibile di focalizzarsi sul contatto fragli estremi, giovani e anziani. Paola Sol-cà richiama l’attenzione ad esempio sul-la «generazione sandwich (50-60 anni),

schiacciata tra impegno professionale,famiglia e cura dei genitori anziani equindi priva di tempo libero. Nuoveiniziative stanno nascendo soprattuttonella Svizzera tedesca per promuoveremaggiore solidarietà nei suoi confronti.Iniziative che sfruttano in particolare lecompetenze e la disponibilità di tempodei giovani anziani. In Ticino è statofondato di recente sull’esempio propriodella Svizzera tedesca il movimentoAvaEva che riunisce una nuova genera-zionedinonne».

Altri esempi di buone pratiche so-no stati illustrati durante il convegnocon ospiti provenienti dalla Svizzerafrancese e dall’Italia. Il direttore delCentre de loisirs et culture di Martignyha presentato l’iniziativa della cittadinavallesana, dove il Comune ha messo adisposizione una villa per attività desti-nate a bambini, adolescenti, adulti e an-ziani.Unpunto d’incontro che coinvol-ge tutta la comunità. Interessante anchel’aspetto dell’invecchiamento attivo,per garantire la partecipazione alla vitasociale, economica e culturale della po-polazione più anziana. In Italia lo ha af-frontato la fondazione Sodalitas, pro-motrice del progetto Active Ageing e

del Laboratorio sulla gestione dell’età allavoro, altro settore chiave dell’interge-nerazionalità. Per JennyAssi nell’ambi-to professionale è necessaria ancoramolta sensibilizzazione. «Il passaggio dicompetenze fra le diverse generazionidi dipendenti genera benefici ma leaziende faticanoa rendersene conto».

Nelle conclusioni dello studio, in-serite nella pubblicazione riassuntiva di«FocusON», le proposte operative deiricercatori si soffermano anche sullapossibilità di istituire la figura di delega-to cantonale sulle questioni intergene-razionali così come già esiste per le que-stioni di genere e pari opportunità e perl’integrazionedegli stranieri. «Progetti einiziative intergenerazionali nei prossi-mi anni tenderanno ad aumentare, spe-riamo anche partendo dai risultati dellanostra ricerca» spiega Jenny Assi. «Uncoordinamento fra Cantone, Comuni,associazioni e aziende sarà quindi indi-spensabile, così come una definizionedei temi prioritari da sviluppare.L’obiettivo generale è di favorire uncambiamento culturale sul significatostesso di intergenerazionalità in modoche includa scambi, reciprocità e legamifra tutte le fasced’età».

SolidarietàtragenerazioniStudi La Supsi ha analizzato in un campione di 1200 individui i rapporti tra persone di diverse età per metterea fuoco possibili strategie di mantenimento dei legami. Nascono progetti e iniziative

Imomenti d’incontro vanno rafforzati dai singoli,maanchedaenti eassociazioni. (SUPSI)

Azione, Lunedì 30 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Lunedì 30 dicembre 2013

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

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SUPSI – Rassegna stampa, dicembre 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Martedì 31 dicembre 2013

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SUPSI, Servizi centrali della Direzione – Rassegna stampa, dicembre 2013


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