Rassegna Stampa del 16 marzo 2011
Da “Corriere dell’Ofanto” di mercoledì 16 marzo 2011
Concorsi Provincia BT. Trasparenza degli atti e trasparenza
morale
BARLETTA - In merito alla vicenda dei concorsi alla Provincia di Barletta-Andria-Trani, è stata diffusa del
segretario generale, dott.ssa Maria De Filippo, una nota interna indirizzata al presidente Francesco Ventola
con la quale la stessa, accompagnata da tutti i dirigenti dell’ente, si esercita in una sorta di "autoassoluzione",
asserendo la "bontà degli atti e delle procedure messe in atto dalla macchina amministrativa".
La dott.ssa Maria De Filippo si dice sorpresa del coinvolgimento, nelle indagini in corso, di diversi dirigenti che,
a suo dire, hanno operato "nella massima trasparenza". Tutto trasparente, dunque.
Invece, noi di Sinistra Ecologia e Libertà esprimiamo con più forza i dubbi e le perplessità riguardo a questa
triste vicenda che non chiarisce ancora i tanti lati oscuri concretizzati da tante coincidenze quantomeno sospette.
Sono tante, afferiscono a rapporti familiari o di amicizia tra i vari soggetti coinvolti. La dottoressa Maria De
Filippo si limita ad una enumerazione di procedure e atti che, posti cosi come sono, possono voler dire tutto o
nulla. Diversamente, noi di Sinistra Ecologia e Libertà riteniamo di dover fare una riflessione di ordine etico e
morale, magari soffermandoci su una riflessione che riguarda i rapporti di "amicizia" preesistenti persino alla
creazione dell’ente provinciale tra i vari "attori" di questa "commedia".
Sinistra Ecologia e Libertà prosegue la propria battaglia politica all’insegna della trasparenza e della legalità, in
difesa dei tanti giovani che hanno investito le proprie risorse intellettuali ed anche economiche nell’affrontare i
concorsi, esorta gli organismi della Magistratura incaricati di fare chiarezza a non soffermarsi ad una lettura delle
carte, bensì a prodigarsi in una indagine più profonda, esaminando più attentamente i legami, a qualsiasi livello,
intercorrenti o intercorsi tra i soggetti sospettati di condotte illecite.
È in gioco la democrazia, è in ballo il futuro dei nostri giovani a cui è impedita persino la possibilità di coltivare
legittimamente delle speranze per il futuro, avvertendo la frustrazione nel sentirsi merce di scambio per bande di
affaristi senza scrupoli.
Occorre ridare una speranza ai giovani, alla gente che oramai è avvinta dall’idea che tutto è "falso", che vincono
sempre gli stessi. Sinistra Ecologia e Libertà Barletta è al loro fianco nel rappresentare quella "rabbia".
RAFFAELE PATELLA (Responsabile Dipartimento Legalità e Sicurezza - Sinistra Ecologia e Libertà Barletta)
Rassegna Stampa del 16 marzo 2011
Da “Barlettalife” di mercoledì 16 marzo 2011
Se tu, neo-assunta, venissi molestata sul lavoro…
Quando la non-morale prevarica le giuste riflessioni
IDA VINELLA
Martedì 15 Marzo 2011
Immaginiamo una ragazza, una giovane neo-assunta non ancora trentenne, vittima di una molestia sul luogo di
lavoro: un luogo importante, autorevole, e una professione per cui ha speso fatica e impegno. Immaginiamo
una storia infelice, privata, che – divenuta di dominio pubblico – ha portato la donna a rifugiarsi in casa,
nell'anonimato e nel silenzio, senza denunciare mai l'accaduto.
227mila vittime negli ultimi tre anni. Quasi nessuna di esse denuncia l'episodio. Secondo l'Istat la metà delle
donne italiane fra i 14 e i 65 anni è stata soggetta almeno ad una molestia sul luogo di lavoro. E' quello che si
vocifera, con forza, sarebbe avvenuto nel Palazzo della Provincia e che i più hanno definito, non molto
gentilmente, 'palpata', è atto deprecabile ma senza ipocrite stigmatizzazioni del giorno dopo.
Mentre i più hanno ignorato o sarcasticamente sottovalutato la vicenda come sintomo di un generale
maschilismo che predomina l'attualità del Bel Paese, le associazioni hanno preso – pur se tardivamente – severe
posizioni nei confronti dell'accaduto. «Quanto sarebbe accaduto presso la sede legale di Andria della Provincia
Barletta-Andria-Trani è grave e deplorevole – scrive il presidente dell'associazione 'Io Ci Sono!' Savino Montaruli
- siamo vicini alla dipendente molestata e ci auguriamo che la sua denuncia formale alle forze dell'ordine
rappresenti un deterrente per quanti dovessero continuare a pensare di potersi appropriare dell'altrui dignità e,
in virtù di non si sa quali poteri conferiti, credere che le Istituzioni possano essere un luogo di gioco e di
divertimento o peggio ancora di appagamento dei propri appetiti, economici, di potere e di piacere, trovando
magari anche chi tollera, condivide e sminuisce». Anche l'A.Di.M.A. (Associazione Difesa Mamme Andriesi) si è
mobilitata in difesa della giovane vittima, esprimendo solidarietà e sollecitando la denuncia per prevenire
ulteriori episodi del genere. Per ultima arriva la dichiarazione di Annabella Corsini del movimento 'La Buona
Politica': «E' necessario svegliare la nostra società dall'intorpidimento dovuto a secoli di machismo. Non
possiamo certo accontentarci del tam tam mediatico. Ben presto una notizia più nuova e ghiotta lascerà cadere
nell'oblio il fattaccio. E' il momento di responsabilizzarci».
Dove sono le donne scese in piazza lo scorso 13 febbraio per rivendicare la dignità femminile? Dove sono le
comuni cittadine che lottano per la loro indipendenza e che dovrebbero solidarizzare per difendersi contro
questo malessere? Il malessere è maschio; la solidarietà è femmina. Rincresce davvero pensare che siamo giunti
nel 2011 e che ancora si debba parlare di 'pari opportunità', si debbano richiedere a gran voce le quote rose, si
debbano scrivere articoli per condannare l'assuefatto maschilismo delle istituzioni.
Immaginiamo una ragazza, vittima di una molestia. Sollecitiamo una denuncia per punire il colpevole e liberare
finalmente dal silenzio la protagonista di questa vicenda, e forse non consideriamo il timore di una neo-
assunta che rischierebbe così il proprio posto di lavoro, che uscendo allo scoperto verrebbe ancora una volta
assalita da quel 'tam tam mediatico' di cui si parlava. Questi incresciosi episodi – veri o presunti che siano - in
un mondo perfetto, dovrebbero diventare automatico spunto per una riflessione morale, per una
responsabilizzazione di tutti quanti, per la risoluzione di un problema vecchio quanto il mondo. E non focolai
di inutili discussioni e sessiste banalizzazioni.
Rassegna Stampa del 16 marzo 2011
Da “Andrialive” di mercoledì 16 marzo 2011
Le Forze dell'ordine della Bat a scuola di inglese e di
informatica
L'iniziativa promossa dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani
L’Assessorato alla Formazione Professionale della Provincia di Barletta Andria Trani, in partnership con
l’Associazione Abigar di Trani, sta mettendo a punto un intervento formativo gratuito dal titolo
“Informazione e Conoscenza per una Polizia moderna”, rivolto alle Forze dell’Ordine di stanza in ambito
provinciale. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dall'assessore provinciale Bat, Pompeo Camero.
«L’azione formativa, puramente gratuita - spiega l'assessore - nasce con l’intento di offrire un contributo
finalizzato a sostenere il lodevole cammino, intrapreso dai dieci Comuni della Provincia, sulla strada delle
autonomie, per stare in Europa, per progredire e crescere al servizio della comunità. In particolare il Corso
si rivolgerà a n. 50 operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza,
della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e delle Polizie Municipali». «Va subito
precisato che la sede prescelta per lo svolgimento é a Trani in Via Malcangi n. 170 –172 - aggiunge la nota
- e che l’evento formativo non è finalizzato alla qualifica di una figura professionale, bensì all’acquisizione
di competenze informatiche e nella lingua inglese, per un aggiornamento delle competenze di base.
L’azione formativa prende spunto e si collega alla Convenzione col Ministero della Difesa sottoscritta in
data 06/06/2006 dalla Regione Puglia a seguito di “Protocollo d’intesa, siglato in data 21/11/2001”, per la
realizzazione di un progetto formativo denominato “Euroformazione Difesa”, rinnovata recentemente in
data 23/04/2010. È oramai, dunque, consapevolezza condivisa che, per favorire l’attivazione ed il
mantenimento di dinamiche di sviluppo, sia necessaria la promozione delle risorse umane, in termini di
sostegno all’acquisizione ed al mantenimento di conoscenze, abilità e competenze fondamentali nei
contesti sociali e produttivi nei quali si opera. A tal proposito, si parla sempre più spesso di “società
dell’informazione e della conoscenza”, quale dimensione associativa in cui, rilievo sempre più dominante,
assumono le conoscenze legate prevalentemente ai processi connessi alla rivoluzione digitale ed alla
globalizzazione dei mercati». «Le attuali tendenze di mercato - recita il documento - dimostrano
ampiamente come sia in crescita, anche nella VI Provincia, il bisogno di partecipazione attiva al “villaggio
globale”, garantito dalle grandi reti, dai grandi motori di ricerca e dalla crescita quotidiana delle tecnologie
della comunicazione. La necessità, quindi, di una formazione mirata e di un aggiornamento costante è
oramai il problema principale che tutti abbiamo di fronte, così come le Forze dell’Ordine, in
considerazione della rapidità dei cambiamenti e della loro crescente complessità. La finalità, pertanto,
dell’azione in disamina è quella di consentire all’Operatore l’apprendimento delle nozioni di base sulla
lingua inglese e sull’informatica, nonché l’acquisizione di competenze in materia di prevenzione e
sicurezza sui luoghi di lavoro. A consolidamento del percorso didattico, chiuderà l’intervento formativo un
laboratorio di 20 ore con l’intento di rafforzare l’approfondimento culturale avviato, volto a valorizzare le
caratteristiche personali dei discenti e di acquisizione del rigore espositivo, attraverso la coerenza logica e
l’uso di un linguaggio essenziale, preciso, non ambiguo (riprendendo le linee guida proposte dalla Unione
Europea “Istruzione e Formazione 2010”, ai fini della prosperità e coesione sociale in Europa)». «E’ in
corso di programmazione - conclude la nota anche un incontro di presentazione del corso per la cui
partecipazione è prevista la valutazione delle domande sulla base dei requisiti di accesso con un colloquio;
verranno messi a punto test d’ingresso a risposta multipla di cultura generale. Al termine del percorso
formativo verrà rilasciato un attestato di frequenza, a coloro che avranno seguito regolarmente l’attività
formativa».
Rassegna Stampa del 16 marzo 2011
Da “Barlettalife” di mercoledì 16 marzo 2011
Intervista a Giovanni Alfarano: «Puniti dal pendolarismo politico»
Tra le risposte il malessere del centrodestra che cerca il riscatto politico-amministrativo
Si susseguono le interviste di Barlettalife ai rappresentanti politici impegnati nella fase propedeutica alla competizione elettorale del prossimo maggio. Nella intervista rilasciataci dal consigliere
Regionale Giovanni Alfarano c'è ogni possibile domanda che al meglio illustri il momento politico del centrodestra.
Dott. Alfarano cinque anni di consigliere comunale del PdL ed un anno alla Regione Puglia. Potremmo dire che si
sta costruendo una buona spina dorsale politica. Cosa ha imparato da questo ruolo?
Ho imparato che bisogna essere umili, seri e coerenti nell'esercizio delle proprie funzioni. I 5 anni
all'opposizione sono stati difficilissimi in rapporto alla debolezza numerica che ha, in parte, reso meno forte
l'azione politica. Questa esperienza mi sta rafforzando perché mi da la possibilità tutti i giorni di conoscere fino
in fondo tutte le tematiche che riguardano i nostri cittadini. Per un amministratore pubblico è importante e
fondamentale essere preparato.
Un viso pulito, modi distinti e affabili, anche un po' di timido rossore che non la fa in assoluto assomigliare ad un
politico di superata generazione. Affida anche al suo aspetto fisico l'attrazione di consensi?
Sicuramente l'aspetto esteriore è importante nella visione complessiva perché, come si suol dire, anche l'occhio
vuole la sua parte. Tuttavia mi sento di sottolineare come è essenziale essere seri, affidabili, coerenti. Nei nostri
giorni è fondamentale essere trasparenti e propositivi considerata la moltitudine di problemi.
Dito nella piaga, anzi penna nella piaga. L'imprenditore Tatò ha dichiarato, infine, che imprescindibili motivi
aziendali lo hanno indotto a rifiutare la candidatura. Ovviamente nessuno ci crede. E riteniamo che neppure Lei
che ha condotto le propositive trattative, possa pensarlo. Ci dice qualche verità che non assomigli al politichese?
Secondo me Bartolo Tatò è un'ottima persona oltre che essere un grande imprenditore. Però non avendo
l'esperienza politica, considerato che non si è mai occupato di politica attiva, io ritengo che alcune situazioni
siano state valutate in maniera diversa da quella che avrebbero meritato. Purtroppo chi decide di intraprendere
un'esperienza politica non può pensare che si possa mettere su una pianificazione di tipo aziendale. La politica
segue delle verità e dei percorsi differenti: il mio rammarico è proprio questo, non essere riuscito a trasmettere
a Bartolo Tatò delle grandi possibilità che lui avrebbe avuto in una campagna elettorale diversa, caratterizzata
dalla voglia di cambiamento della stragrande maggioranza dei cittadini.
Ritengo che i Suoi tre " NO" alla richiesta di una Sua candidatura e quasi imposti dal Ministro Fitto, non sono da
sottovalutare. Ebbene quale delle tre declinazioni è stata la più complicata da contrapporre?
In definitiva, la ragione essenziale dei miei tre "no", come lei mi chiede, è dipesa dal mio grande senso di
responsabilità verso i 14.000 elettori che mi hanno chiesto di fare il consigliere regionale e questo ho
rappresentato al ministro Fitto.
All'interno del Centrodestra barlettano c'è un po' di maretta. Dovrà ammettere che la collegialità in favore della
terza candidatura, quella della coordinatrice locale del PdL, ancora non c'è. Ci sono fermi i suoi proclami di
assoluta convinzione per la scelta. Afferma, come intima Gerry Scotti imponendo la scelta definitiva al
concorrente: L'accendiamo? Accendiamo definitivamente la scelta di Maria Grazia Vitobello?
Tutti i partiti della coalizione del centro destra, circa 10 giorni fa, hanno sottoscritto un documento politico con
Rassegna Stampa del 16 marzo 2011
il quale riconoscevano nella persona della prof.ssa Maria Grazia Vitobello il miglior candidato sindaco che il
centro destra cittadino potesse mettere in campo. Nel centro destra posso affermare in maniera netta che tutti i
partiti hanno cercato con grande senso di responsabilità un dialogo che avesse come obiettivo principale non la
divisione ma la necessità di determinare le migliori condizioni per dare vita ad uno schieramento alternativo.
Tutti sanno che Barletta è gestita da circa vent'anni dal centro sinistra. Questo significa che tutti sono
consapevoli delle difficoltà esistenti per ribaltare questo trend.
Il terzo polo è nuovo innesto nella politica barlettana. Ne state ricercando "l'amicizia" politica? Se arrivasse un
diniego dopo quello dell'UDC, Vi riterreste indeboliti? O avete altre risorse a cui ricorrere?
Da alcuni mesi, il terzo polo sta cercando di darsi una propria identità politica. Ad oggi non ci sono dei segnali
concreti che ci danno la possibilità di pensare al terzo polo come una singola entità. I partiti che lo
rappresentano mantengono ciascuno la propria autonomia. Tutto questo rende difficile e tardiva la possibilità
di un accordo politico. Io personalmente provo grande amarezza e disagio nel vedere come una forza moderata
come l'Udc si allea alle forze del centro destra nella città di Bisceglie, Trinitapoli e Spinazzola mentre resiste
nella città di Barletta. Perché ciò?
Mi corregga senz'altro. Ma il fervore politico provinciale e regionale che si è palpato reale nelle amministrative
andriesi, non si sta riscontrando a Barletta. Dove sono Sergio Silvestris, Francesco Amoruso, Francesco Ventola
ed altri parlamentari, consiglieri regionali del Centrodestra? Insomma. Cosa ha Barletta per essere così
continuamente isolata. E' una strategia preordinata?
Bella domanda, le dico caro amico Sarcinelli: si tratta di una domanda simpatica. Sicuramente ci sono degli
interrogativi che meriterebbero una risposta. In particolare se in questa città il centro destra non riesce a
vincere le elezioni amministrative comunali da circa vent'anni qualche problema sicuramente ci sarà. Non ho la
volontà di addebitare le responsabilità a chicchessia. Tuttavia tutti quanti noi abbiamo il dovere di fare quanto
necessario per dare a questa città una classe dirigente nuova e stabile. Affermo questo perché il centro destra
cittadino è stato condizionato in negativo negli ultimi tempi da un inaccettabile pendolarismo politico. Tutto
questo ha condizionato la stabilità con ripercussioni anche sulla stessa credibilità del movimento. Ecco perché
non sono stati raggiunti i risultati.
Il segretario provinciale del PD Andrea Patruno, dà il centrodestra spacciato in questa kermesse elettorale,
vedendo sin dal primo turno vincente il candidato del Centrosinistra. Con quali argomenti si oppone a questa
nefasta previsione?
Il centro sinistra cittadino ha fallito, basti pensare che il sindaco uscente Maffei è stato costretto a
riguadagnarsi lo status di candidato sindaco attraverso la procedura delle primarie. Se l'amministrazione
Maffei,nei 5 anni trascorsi, avesse raggiunto gli obiettivi, sicuramente avrebbe ricevuto una riconferma
immediata. Invece così non è stato. Oggi Maffei promette ai cittadini le stesse cose promesse 5 anni fa così
tutto questo condiziona in negativo la città di Barletta che non riesce a guadagnarsi l'autorevolezza necessaria
per elevarsi su scala provinciale.
Ci dice anche Lei qualcosa di Centrodestra che convinca gli elettori anche di centrosinistra a votare per voi?
Questa città ha bisogno di una svolta politico-amministrativa; la prima cosa che bisogna mettere in atto è una
modifica strutturale del bilancio contabile che va modellato sui nuovi bisogni dei cittadini in considerazione
della grave crisi economica in atto. Le risorse finanziarie vanno ottimizzate. La città ha bisogno di interventi
essenziali che le consentano di essere più pulita, illuminata, attraente. A questo va aggiunto una nuova
programmazione urbanistica e ambientale che favorisca quei processi di crescita economica del territorio oltre
che un miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini.