RASSEGNA STAMPA Aggiornamento: 12 marzo 2014
Chiude la reumatologia
del San Filippo Neri a Roma
Rassegna stampa
Chiude la reumatologia del San Filippo Neri a Roma
Roma, 5 marzo 2014
Testata Titolo Data Giornalista
Agenzie
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Informazione Sanità
Roma, chiude reumatologia s.
Filippo neri : stop a cure per 100
pazienti 5 marzo 2014
Prima press
Chiude la reumatologia del San
Filippo Neri a Roma: sono 100 i
pazienti impossibilitati a proseguire
le cure
5 marzo 2014
Agenparl
Sanita' lazio: assotutela, san
filippo neri: zingaretti e le
promesse elettorali
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Roma, ospedale san filippo
neri: la promessa non
mantenuta di zingaretti
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«La Regione tace
sul S. Filippo Neri»
9 marzo 2014
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Chiude la reumatologia del san
filippo neri a roma: sono 100 i
pazienti impossibilitati a proseguire
le cure 5 marzo 2014
Ilcittadinonews.it
ROMA – Chiude la Reumatologia del
San Filippo Neri: in 100
impossibilitati a proseguire le cure
5 marzo 2014
Roma notizie
Chiude la reumatologia del san
filippo neri: sono 100 i pazienti
impossibilitati a proseguire le cure
5 marzo 2014
Ilgiornaledel lazio
Chiude la reumatologia del San
Filippo Neri a Roma: sono 100 i
pazienti impossibilitati a proseguire
6 marzo 2014
le cure Il CUP blocca le prenotazioni
per le prestazioni reumatologiche
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San Filippo Neri, chiude un reparto
centro pazienti costretti ad
emigrare 6 marzo 2014
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“amputati” del S.Filippo Neri 8 marzo 2014
Sirene online San Filippo: terapie interrotte
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Chiude Reumatologia del San
Filippo Neri a Roma: cento pazienti
in cerca di cure
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Intervista a Antonella Celano sulla
chiusura della Reumatologia del San
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Controluce.it Chiude la reumatologia del San
Filippo Neri e Roma 5 marzo 2014
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Filippo Neri a Roma: sono 100 i
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Chiude la reumatologia del san
filippo neri: sono 100 i pazienti
impossibilitati a proseguire le cure
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Chiude la reumatologia del san
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Di lei Chiude la reumatologia del San
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pazienti impossibilitati a proseguire
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Ok Roma San Filippo Neri, 100 pazienti senza
cure 6 marzo 2014
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Intervista a Antonella Celano sulla
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Filippo Neri
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Zingaretti e le promesse elettorali 7 marzo 2014
Asmara onlus
Chiude Reumatologia del San
Filippo Neri a Roma: cento pazienti
in cerca di cure 7 marzo 2014
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Lazio: niente piu' cure al san filippo
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Disabiliabili
Il San Filippo Neri abbandona i
pazienti reumatologici:addio ai
farmaci biologici! 10 marzo 2014
AGENZIE DI STAMPA
5 marzo 2014
Chiude la reumatologia del San Filippo
Neri a Roma: sono 100 i pazienti
impossibilitati a proseguire le cure
(PRIMAPRESS) ROMA - Sono 100 i pazienti reumatici in cura con farmaci biologici, fino a qualche
giorno fa presso il reparto di reumatologia dell’Ospedale San Filippo Neri che, proprio a causa della
chiusura di questo reparto, sono in cerca di una nuova struttura dove proseguire le cure. “Ricordiamo,
afferma Antonella Celano, Presidente A.P.MA.R., Associazione Persone con Malattie Reumatiche,
che le terapie biologiche, le uniche in grado di tenere sotto controllo diverse malattie reumatiche quali
l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, la psoriasi e tante altre ancora, non possono essere
interrotte. Le cure biologiche hanno cadenza periodica e interrompere i cicli di terapia significa
consentire la ripresa della malattia e di tutte le sue manifestazioni”.
La notizia della chiusura del reparto del San Filippo Neri è stata ufficializzata il 20 febbraio attraverso la
pubblicazione sul bollettino della Regione Lazio. Questo ha portato al blocco delle cure e alla difficoltà
dei pazienti di trovare un nuovo centro di riferimento vista la cronica congestione delle strutture
reumatologiche della Capitale. I pazienti denunciano il blocco del CUP che non da disponibilità per la
prenotazione di prestazioni reumatologiche che prevedano l’impiego dei farmaci biologici.
“Chiediamo alla Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria - aggiunge Antonella Celano
– di intervenire urgentemente per dare una risposta ai pazienti e garantire la continuità delle cure. Non
comprendiamo perché il reparto di Reumatologia del San Filippo Neri possa essere stato chiuso dal
momento che è stato il riferimento per oltre 3500 pazienti reumatici oltre ai 100 pazienti con malattie
reumatiche autoimmuni e ha sempre operato con piena soddisfazione dei pazienti”. (PRIMAPRESS)
5 marzo 2014
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SPECIALIZZATI
Chiude Reumatologia del San Filippo Neri a Roma: cento pazienti in cerca di cure La notizia della chiusura del reparto di Reumatologia del San Filippo Neri di Roma
è stata ufficializzata il 20 febbraio scorso con la pubblicazione sul bollettino della
Regione Lazio. Una delle conseguenze è stato ovviamente il blocco delle cure e la
conseguente difficoltà dei pazienti di trovare un nuovo centro di riferimento vista la
cronica congestione delle strutture reumatologiche della Capitale. E i pazienti
denunciano il blocco del Cup che non da disponibilità per la prenotazione di
prestazioni reumatologiche che prevedano l’impiego dei farmaci biologici.
I pazienti reumatici che erano in cura con farmaci biologici nel reparto sono cento e
ora sono in cerca di una nuova struttura dove proseguire le cure. «Ricordiamo - dice
Antonella Celano, presidente dell’Apmar, l’Associazione persone con malattie
reumatiche - che le terapie biologiche, le uniche in grado di tenere sotto controllo
diverse malattie reumatiche quali l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, la
psoriasi e tante altre ancora, non possono essere interrotte. Le cure biologiche
hanno cadenza periodica e interrompere i cicli di terapia significa consentire la
ripresa della malattia e di tutte le sue manifestazioni».
Celano chiede pertanto alla Direzione regionale Salute e integrazione sociosanitaria
di intervenire urgentemente per dare una risposta ai pazienti e garantire la
continuità delle cure. «Non comprendiamo – conclude - perché il reparto di
Reumatologia del San Filippo Neri possa essere stato chiuso dal momento che è
stato il riferimento per oltre 3.500 pazienti reumatici oltre ai cento pazienti con
malattie reumatiche autoimmuni e ha sempre operato con piena soddisfazione dei
pazienti».
7 marzo 2014
RADIO-TV-CANALI ONLINE
Intervista ad Antonella Celano sulla chiusura del San Filippo Neri
http://www.youtube.com/watch?v=apZb2qr-hcc
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5 marzo 2014
Chiude la reumatologia del San Filippo
Neri a Roma: sono 100 i pazienti
impossibilitati a proseguire le cure
(PRIMAPRESS) ROMA - Sono 100 i pazienti reumatici in cura con farmaci biologici, fino a qualche
giorno fa presso il reparto di reumatologia dell’Ospedale San Filippo Neri che, proprio a causa della
chiusura di questo reparto, sono in cerca di una nuova struttura dove proseguire le cure. “Ricordiamo,
afferma Antonella Celano, Presidente A.P.MA.R., Associazione Persone con Malattie Reumatiche,
che le terapie biologiche, le uniche in grado di tenere sotto controllo diverse malattie reumatiche quali
l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, la psoriasi e tante altre ancora, non possono essere
interrotte. Le cure biologiche hanno cadenza periodica e interrompere i cicli di terapia significa
consentire la ripresa della malattia e di tutte le sue manifestazioni”.
La notizia della chiusura del reparto del San Filippo Neri è stata ufficializzata il 20 febbraio attraverso la
pubblicazione sul bollettino della Regione Lazio. Questo ha portato al blocco delle cure e alla difficoltà
dei pazienti di trovare un nuovo centro di riferimento vista la cronica congestione delle strutture
reumatologiche della Capitale. I pazienti denunciano il blocco del CUP che non da disponibilità per la
prenotazione di prestazioni reumatologiche che prevedano l’impiego dei farmaci biologici.
5 marzo 2014
“Chiediamo alla Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria - aggiunge Antonella Celano
– di intervenire urgentemente per dare una risposta ai pazienti e garantire la continuità delle cure. Non
comprendiamo perché il reparto di Reumatologia del San Filippo Neri possa essere stato chiuso dal
momento che è stato il riferimento per oltre 3500 pazienti reumatici oltre ai 100 pazienti con malattie
reumatiche autoimmuni e ha sempre operato con piena soddisfazione dei pazienti”. (PRIMAPRESS)
5 marzo 2014
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Chiude la reumatologia del San Filippo
Neri a Roma: sono 100 i pazienti
impossibilitati a proseguire le cure
(PRIMAPRESS) ROMA - Sono 100 i pazienti reumatici in cura con farmaci biologici, fino a qualche
giorno fa presso il reparto di reumatologia dell’Ospedale San Filippo Neri che, proprio a causa della
chiusura di questo reparto, sono in cerca di una nuova struttura dove proseguire le cure. “Ricordiamo,
afferma Antonella Celano, Presidente A.P.MA.R., Associazione Persone con Malattie Reumatiche,
che le terapie biologiche, le uniche in grado di tenere sotto controllo diverse malattie reumatiche quali
l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, la psoriasi e tante altre ancora, non possono essere
interrotte. Le cure biologiche hanno cadenza periodica e interrompere i cicli di terapia significa
consentire la ripresa della malattia e di tutte le sue manifestazioni”.
5 marzo 2014
La notizia della chiusura del reparto del San Filippo Neri è stata ufficializzata il 20 febbraio attraverso la
pubblicazione sul bollettino della Regione Lazio. Questo ha portato al blocco delle cure e alla difficoltà
dei pazienti di trovare un nuovo centro di riferimento vista la cronica congestione delle strutture
reumatologiche della Capitale. I pazienti denunciano il blocco del CUP che non da disponibilità per la
prenotazione di prestazioni reumatologiche che prevedano l’impiego dei farmaci biologici.
“Chiediamo alla Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria - aggiunge Antonella Celano
– di intervenire urgentemente per dare una risposta ai pazienti e garantire la continuità delle cure. Non
comprendiamo perché il reparto di Reumatologia del San Filippo Neri possa essere stato chiuso dal
momento che è stato il riferimento per oltre 3500 pazienti reumatici oltre ai 100 pazienti con malattie
reumatiche autoimmuni e ha sempre operato con piena soddisfazione dei pazienti”. (PRIMAPRESS)
6 marzo 2014
Intervista ad Antonella Celano sulla chiusura del San Filippo Neri
http://www.youtube.com/watch?v=apZb2qr-hcc
6 marzo 2014
7 marzo 2014
7 marzo 2014
LAZIO: NIENTE PIU' CURE AL SAN FILIPPO NERI
di Gianni Lannes
Malati di serie A, di serie B, e fuori serie. In Italia, nei tempi correnti basta una delibera di
una qualsiasi Regione, in questo caso il Lazio, firmata da un direttore per annullare
improvvisamente le cure mediche a chi ne ha bisogno e diritto, in violazione dell'articolo 32
della Costituzione.
I "curati a metà" sono i malati di artrite reumatoide e di altre patologie autoimmuni simili, in
cura presso alcuni ospedali pubblici, che si sono visti dimezzare la dose dei farmaci
biologici. La Regione Lazio vanta un enorme deficit e quindi ha tagliato le spese sanitarie
essenziali.
L'artrite reumatoide è una gravissima malattia autoimmunitaria altamente invalidande che,
se non curata in tempo, colpisce e distrugge le membrane sinoviali delle articolazioni,
procurando fortissimi dolori, gonfiore e infermità.
In parlamento e in questa regione ci sono onorevoli lautamente pagati dai cittadini per fare
il loro semplice dovere a difesa della collettività. Proprio in tali casi cosiddetti
9 marzo 2014
"rappresentanti del popolo" devono attivarsi immediatamente per garantire il sacrosanto
diritto alla salute. La politica serve solo e soltanto a risolvere i problemi della gente e a
realizzare il bene comune. Invito il presidente della regione Zingaretti a rivedere
urgentemente questa determina, e agaranrtiree le cure necessarie ai pazienti. Ecco una
testimonianza:
di Nicoletta Carcaterra
Vi premetto che il reparto di reumatologia dell'ospedale in oggetto ha sempre svolto in modo eccellente le
proprie funzioni, lo stesso reparto è stato infatti inserito nella lista dei Centri Antares, il che vuol dire che è
stato abilitato alla prescrizione e alla distribuzione dei farmaci biologici.
I pazienti che si curano con i farmaci biologici hanno bisogno di continui e cadenzati controlli e di assidua
assistenza.
I farmaci biologici vengono ritirati dai pazienti direttamente presso le farmacie dei centri ospedalieri in cui gli
stessi sono in cura, pertanto il costo di questi farmaci è totalmente a carico degli ospedali.
Senza alcun preavviso qualche giorno fa i malati di artrite reumatoide che si sono recati presso il reparto di
reumatologia dell'azienda ospedaliera San Filippo Neri di Roma, si sono visti negare visite e farmaci ed è stato
consegnato loro un foglio con una lista di altri ospedali a cui rivolgersi.
I pazienti in preda alla disperazione hanno denunciato questo fatto al gruppo su Facebook denominato "I curati
a metà (malati di artrite reumatoide)" che conta ad oggi più di undicimila iscritti:
https://www.facebook.com/groups/47522755662/
e la fondatrice Sig.ra Nicoletta Carcaterra (colei che vi sta scrivendo) si è messa subito in contatto con la
Regione Lazio nella persona della Sig.a Lombardozzi che le ha spiegato che il direttore e commissario
dell'ospedale San Filippo Neri, Dott. Sommella, ha voluto cancellare il reparto di reumatologia dai Centri Antares
(vedi allegato), pertanto detto reparto non è più abilitato alla prescrizione dei farmaci biologici, ma la
Lombardozzi ha comunque assicurato che i 100 pazienti in terapia biologica avrebbero comunque continuato a
ritirare i farmaci e a farsi visitare presso il reparto di reumatologia di detto ospedale.
Stessa assicurazione è stata telefonicamente riportata dalla predetta Lombardozzi al primario del reparto di
reumatologia Dott. Granata.
Lo stesso giorno, e cioè il 6 marzo 2014 è uscito il comunicato stampa del Dott. Sommella (allegato), nel quale
annuncia la chiusura del reparto e la sistemazione dei 100 pazienti in terapia biologica presso altri centri
Antares (vedi lettera agli altri ospedali pure allegata).
Lunedì prossimo 10 marzo 2014 ci sarà un incontro in Regione con il dott. Sommella in cui si definirà la
chiusura del reparto di reumatologia.
Non sono chiari i motivi che spingono il Dott. Sommella a voler eliminare un reparto eccellente che segue con
cura i propri malati, probabilmente per liberarsi del carico pesante dei costi dei farmaci biologici.
Sperando nel Vostro aiuto vi porgo cordiali saluti.
https://it-it.facebook.com/notes/nicoletta-carcaterra/nicoletta-e-la-sua-malattia/272301803162
10 marzo 2014