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Date post: 30-Mar-2016
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Martedì 4 giugno 2013 I XVII VIVI LA CITTÀ CONGEDO «Fantastica Lecce!», parola di Cazzato n Un’edizione tra le più copiate e plagiate, tra quelle più usate nelle pubblicazioni, nei blog e nelle tv, parola di editore. Ci riferiamo al fortunato libro di Mario Cazzato «Guida della Lecce fantastica» (Congedo, 194 pagine, 10 euro), giunto alla sua seconda ristampa. Il noto studio- so offre, al curioso lettore, un sussidio strano, incre- dibile, insolito, enigmatico, imprevedibile, dissacrante per conoscere la capitale salentina del barocco. [din.lev.] LUPO I colori di «Kora» narrati da Elisabetta Liguori n «Kora. Una storia a colori» è il titolo dell’agile volume di Elisabetta Liguori (Lupo, 30 pagine, 10 euro), illustrato dai bellissimi disegni dello spagnolo Carlos Arrojo. Un piccolo e intenso libro (in foto), edito in collaborazione con il Comune di Soleto, «che sa avvolgere ed emozio- nare il lettore», ha scritto l’assessore Rita Durante. In realtà l’autrice, esperta in problematiche minorili, vi ha racchiuso un messaggio forte e pieno di speranza. [din.lev.] PENSA ORIGINALE E DOCUMENTATA RICERCA DI SILVANA ARCUTI, DOCENTE ALL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO Donne di strada nel Medioevo «Segnate a vista» in oscuri ghetti di DINO LEVANTE N ella Divina comme- dia Dante Alighieri, volutamente, non ne ha scritto. Non le mette in uno dei tanti gironi dell’Inferno perché, in quel pe- riodo, erano considerate «pie- tose». Meno di nulla, picchiate, vituperate, violentate, allonta- nate, ghettizzate, insomma non facenti parte del contesto socia- le. Ci riferiamo alle prostitute, alle bagasce, volgarmente chiamate put- tane; a chi esercita, da secoli, il più antico mestie- re dell’umani- tà. A quel feno- meno, che ha attraversato le vi- cende, la storia più in generale, dinastie e papati compresi, e che ancora oggi è alquanto at- tivo, sebbene sotto mentite spo- glie, ha dedicato una dettagliata ricerca Silvana Arcuti, docente di Storia medievale nell’Univer- sità del Salento. I risultati di quel lungo lavoro sono ora con- fluiti nel volume Segnate a vi- sta. Donne di strada nel Medioe- vo (Pensa MultiMedia, 156 pa- gine, 16 euro), inserito nella col- lana «Paideia», diretta da Hervé A. Cavallera. Ci fu anche un pe- riodo durante il quale si distin- se la donna lussuriosa, che ri- cerca il solo piacere della carne, e dunque peccaminosa, dalla semplice prostituta che vende il suo corpo per indigenza, per la- voro e per sopravvivere, dunque perdonabile. Inoltre la frequen- tazione delle donne «di facili costumi» si tollerò e si con- divise, divenendo addirittu- ra una sorta di scuola per la virilità maschile. In maniera scorrevole e documentata, grazie all’utilizzo di fonti ine- dite rare e difficilmente reperibili, il testo della Arcuti ricostruisce la condizione delle don- ne che «non merita- vano rispetto alcu- no», collocandola nel più ampio contesto sociale e dottrinale, giuridico e teologico. E proprio la Chiesa eb- be modo di proporre modelli alternativi e da imitare, basti pensare a Ma- ria Maddalena, il tipico modello di donna redenta che diventa santa, esempio per le altre. Nell’appendice viene ripro- posto il Segno delle meretrici, saggio pubblicato nel 1890 dal letterato e giurista genovese Giulio Rezasco (1813-1894), un significativo contributo alla sto- ria della marginalità femminile nelle città italiane medioevali. Le storie di quei particolari ceti umili ed emarginati, di quelle donne che vivevano come fran- ge sociali neglette, non avevano suscitato particolari interessi fra gli studiosi e rimanevano confinate nell’ambito della semplice curiosità erudita. Una riabilitazione storica, anche contro i femminicidi. Come rivisitare lo Strutturalismo Quaderno di Versus a cura di Caputo l Si intitola «L’albero e la rete. Ricognizione dello Strutturali- smo», il quaderno numero 115 di «Versus» (Bompiani, 130 pagine, 15 euro). La rivista quadrimestrale di studi semiotica, diretta dal noto cattedratico e scrittore Umberto Eco, è stata interamente curata da Cosimo Caputo, docente di Semio- tica all’Università del Salento. Il pe- riodico internazionale di filosofia e teoria dei linguaggio, fondato nel 1971, oltre all’introduzione e ad un saggio di Caputo, ospita contributi dei docenti universitari Daniele Gambarara ed Emanuele Fadda (Calabria), Sémir Badir (Liegi), Francesco Galofaro (Centro univer- sitario bolognese di etnosemiotica), Francesco Bellucci (Siena). I testi partono dalla rilettura dell’opera di Ferdinand de Saussure e dagli svi- luppi che la semiotica ha avuto nel secondo Novecento, tenendo conto di un’analisi più completa e avve- duta degli scritti dei maestri fon- datori «imponendo una rivisitazio- ne dello Strutturalismo o una rico- gnizione che non esclude una rifon- dazione», scrive Caputo. Completa il volume monografico la sezione «Segnalazioni e recensioni». [din.lev.] Manni Memorie e racconti di Carmela Fiore . Vivere sul mare è una fortuna, in sé. Così come a Otranto vive Carme- la Fiore, autrice della raccolta di rac- conti «Storie in bianco e nero» (Man- ni, 160 pagine, 15 euro). Fortu- nata doppiamen- te perché da an- ni coltiva la pas- sione della scrit- tura. Con lo stes- so editore ricor- diamo i libri di poesie «Su carta di cielo» (‘98) e «Il rumore del tempo» (2005), e in prosa «Im- pronte» (2001). In quest’antologia di 19 racconti, la narratrice «ha raggiunto il punto più profondo della memoria», scrive An- tonio Errico nell’introduzione. [din.lev.] In volo verso l’amore Un romanzo di Giovanna Politi pubblicato da Kimerik l La lotta alla monotonia quotidiana, l’insoddisfazione, l’eterna ricerca di un significato della vita, e su tutto l’amore, quello con l’iniziale maiuscola. Emma Regoli è il personaggio principale del recente romanzo di Giovanna Politi Chi vola bas- so non può toccare il cielo (Ki- merik, 104 pagine, 12 euro). Una singolare impiegata di provincia, apparentemente in- namorata del giovane Paolo, con il quale sta da due anni. Tutto procede un po’ stancamente, si trascina, con una vita senza pul- sioni, priva di stimoli innovati- vi che la rendono piacevole e al tempo stesso imprevedibile. Il cambiamento nei giorni prece- denti al Natale, quando si attua un vero piano di rivolta, come una sorta di atto rivoluzionario: lascia Paolo e abbandona il la- voro fisso. Superati gli atteggia- menti protettivi tanto della ot- timista madre quanto dell’ado- rabile padre, si gira pagina, si sceglie di fare di testa propria, nel bene e nel male. Emma coltiva la passione per la scrittura, dà vita a un roman- zo, vivendo un travaglio interio- re non privo di colpi di scena e di sorprese che meraviglieran- no il lettore. La narrazione ele- gante e raffinata, intercalata da aforismi della stessa autrice, porterà all’evolversi della crisa- lide. [din.lev.] IL VOLUME Pagine di Politi Capone Gli «ospitalieri» in Terrasanta . Teutonici, di Malta, del Santo Sepol- cro, sono stati tanti i militari guidati dalla stella cometa della fede. I soldati che han- no combattuto seguendo la propria co- scienza sono al centro del volume di Orazio Ferrara «Il saio e la spada. Ordini cavallere- schi e ospitalieri medievali» (Capo- ne, 130 pagine, 10 euro). L’autore, si- ciliano trapanese vissuto in provin- cia di Salerno, è salentino d’ado- zione. Nel Me- dioevo i mona- ci-guerrieri rappresentarono l’estrema di- fesa della cristianità in Terrasanta come ai confini d’Europa (tra gli ospedalieri da ri- cordare quelli di S. Antonio Abate). [din.lev.] Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: [email protected] STORIE La copertina del volume scritto da Silvana Arcuti e pubblicato da Pensa nella collana «Paideia» diretta da Hervè Cavallera IL TESTO La Chiesa propose modelli alternativi come Maria Maddalena Lecce
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Page 1: Recensione

Martedì 4 giugno 2013 I XVII

VIVIL ACITTÀCONGEDO

«Fantastica Lecce!», parola di Cazzaton U n’edizione tra le più copiate e plagiate, tra quelle più

usate nelle pubblicazioni, nei blog e nelle tv, parola dieditore. Ci riferiamo al fortunato libro di Mario Cazzato«Guida della Lecce fantastica» (Congedo, 194 pagine, 10euro), giunto alla sua seconda ristampa. Il noto studio-so offre, al curioso lettore, un sussidio strano, incre-dibile, insolito, enigmatico, imprevedibile, dissacranteper conoscere la capitale salentina del barocco. [din.lev.]

LUPO

I colori di «Kora» narrati da Elisabetta Liguorin «Kora. Una storia a colori» è il titolo dell’agile volume di

Elisabetta Liguori (Lupo, 30 pagine, 10 euro), illustratodai bellissimi disegni dello spagnolo Carlos Arrojo. Unpiccolo e intenso libro (in foto), edito in collaborazionecon il Comune di Soleto, «che sa avvolgere ed emozio-nare il lettore», ha scritto l’assessore Rita Durante. Inrealtà l’autrice, esperta in problematiche minorili, vi haracchiuso un messaggio forte e pieno di speranza.[din.lev.]

PENSA ORIGINALE E DOCUMENTATA RICERCA DI SILVANA ARCUTI, DOCENTE ALL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO

Donne di stradanel Medioevo«Segnate a vista» in oscuri ghetti

di DINO LEVANTE

Nella Divina comme-dia Dante Alighieri,volutamente, non neha scritto. Non le

mette in uno dei tanti gironidell’Inferno perché, in quel pe-riodo, erano considerate «pie-tose». Meno di nulla, picchiate,vituperate, violentate, allonta-nate, ghettizzate, insomma nonfacenti parte del contesto socia-le. Ci riferiamo alle prostitute,

alle bagasce,volgar mentechiamate put-tane; a chiesercita, dasecoli, il piùantico mestie-re dell’umani -tà.

A quel feno-meno, che ha attraversato le vi-cende, la storia più in generale,dinastie e papati compresi, eche ancora oggi è alquanto at-tivo, sebbene sotto mentite spo-glie, ha dedicato una dettagliataricerca Silvana Arcuti, docentedi Storia medievale nell’Univer -sità del Salento. I risultati diquel lungo lavoro sono ora con-fluiti nel volume Segnate a vi-sta. Donne di strada nel Medioe-vo (Pensa MultiMedia, 156 pa-gine, 16 euro), inserito nella col-lana «Paideia», diretta da HervéA. Cavallera. Ci fu anche un pe-

riodo durante il quale si distin-se la donna lussuriosa, che ri-cerca il solo piacere della carne,e dunque peccaminosa, dallasemplice prostituta che vende ilsuo corpo per indigenza, per la-voro e per sopravvivere, dunqueperdonabile. Inoltre la frequen-tazione delle donne «di facilicostumi» si tollerò e si con-divise, divenendo addirittu-ra una sorta di scuola per lavirilità maschile.

In maniera scorrevole edocumentata, grazieall’utilizzo di fonti ine-dite rare e difficilmentereperibili, il testo dellaArcuti ricostruisce lacondizione delle don-ne che «non merita-vano rispetto alcu-no», collocandola nelpiù ampio contestosociale e dottrinale,giuridico e teologico. Eproprio la Chiesa eb-be modo di proporremodelli alternativi eda imitare, basti pensare a Ma-ria Maddalena, il tipico modellodi donna redenta che diventasanta, esempio per le altre.

Nell’appendice viene ripro-posto il Segno delle meretrici,saggio pubblicato nel 1890 dalletterato e giurista genoveseGiulio Rezasco (1813-1894), unsignificativo contributo alla sto-ria della marginalità femminile

nelle città italiane medioevali.Le storie di quei particolari cetiumili ed emarginati, di quelledonne che vivevano come fran-ge sociali neglette, non avevanosuscitato particolari interessifra gli studiosi e rimanevanoconfinate nell’ambito dellasemplice curiosità erudita. Unariabilitazione storica, anchecontro i femminicidi.

Come rivisitarelo StrutturalismoQuaderno di Versus a cura di Caputo

l Si intitola «L’albero e la rete.Ricognizione dello Strutturali-smo», il quaderno numero 115 di«Versus» (Bompiani, 130 pagine, 15euro). La rivista quadrimestrale distudi semiotica, diretta dal notocattedratico e scrittore UmbertoEco, è stata interamente curata daCosimo Caputo, docente di Semio-tica all’Università del Salento. Il pe-riodico internazionale di filosofia eteoria dei linguaggio, fondato nel1971, oltre all’introduzione e ad unsaggio di Caputo, ospita contributidei docenti universitari DanieleGambarara ed Emanuele Fadda

(Calabria), Sémir Badir (Liegi),Francesco Galofaro (Centro univer-sitario bolognese di etnosemiotica),Francesco Bellucci (Siena). I testipartono dalla rilettura dell’opera diFerdinand de Saussure e dagli svi-luppi che la semiotica ha avuto nelsecondo Novecento, tenendo contodi un’analisi più completa e avve-duta degli scritti dei maestri fon-datori «imponendo una rivisitazio-ne dello Strutturalismo o una rico-gnizione che non esclude una rifon-dazione», scrive Caputo. Completail volume monografico la sezione«Segnalazioni e recensioni». [din.lev.]

ManniMemorie e racconti

di Carmela Fiore.Vivere sul mare è una fortuna, in

sé. Così come a Otranto vive Carme-la Fiore, autrice della raccolta di rac-conti «Storie in bianco e nero» (Man-

ni, 160 pagine,15 euro). Fortu-nata doppiamen-te perché da an-ni coltiva la pas-sione della scrit-tura. Con lo stes-so editore ricor-diamo i libri dipoesie «Su cartadi cielo» (‘98) e«Il rumore deltempo» (2005), ein prosa «Im-pronte» (2001).

In quest’antologia di 19 racconti, lanarratrice «ha raggiunto il punto piùprofondo della memoria», scrive An-tonio Errico nell’introduzione. [din.lev.]

In volo verso l’amoreUn romanzo di Giovanna Politi pubblicato da Kimerik

l La lotta alla monotoniaquotidiana, l’insoddisf azione,l’eterna ricerca di un significatodella vita, e su tutto l’a m o re,quello con l’iniziale maiuscola.Emma Regoli è il personaggioprincipale del recente romanzodi Giovanna Politi Chi vola bas-so non può toccare il cielo (Ki -merik, 104 pagine, 12 euro).

Una singolare impiegata diprovincia, apparentemente in-namorata del giovane Paolo, conil quale sta da due anni. Tuttoprocede un po’ stancamente, sitrascina, con una vita senza pul-sioni, priva di stimoli innovati-vi che la rendono piacevole e altempo stesso imprevedibile. Ilcambiamento nei giorni prece-

denti al Natale, quando si attuaun vero piano di rivolta, comeuna sorta di atto rivoluzionario:lascia Paolo e abbandona il la-voro fisso. Superati gli atteggia-menti protettivi tanto della ot-timista madre quanto dell’ado -rabile padre, si gira pagina, sisceglie di fare di testa propria,nel bene e nel male.

Emma coltiva la passione perla scrittura, dà vita a un roman-zo, vivendo un travaglio interio-re non privo di colpi di scena edi sorprese che meraviglieran-no il lettore. La narrazione ele-gante e raffinata, intercalata daaforismi della stessa autrice,porterà all’evolversi della crisa-lide. [din.lev.]IL VOLUME Pagine di Politi

CaponeGli «ospitalieri»

in Terrasanta.Teutonici, di Malta, del Santo Sepol-

cro, sono stati tanti i militari guidati dallastella cometa della fede. I soldati che han-no combattuto seguendo la propria co-scienza sono alcentro del volumedi Orazio Ferrara«Il saio e la spada.Ordini cavallere-schi e ospitalierimedievali» (Capo-ne, 130 pagine, 10euro). L’autore, si-ciliano trapanesevissuto in provin-cia di Salerno, èsalentino d’ado -zione. Nel Me-dioevo i mona-ci-guerrieri rappresentarono l’estrema di-fesa della cristianità in Terrasanta come aiconfini d’Europa (tra gli ospedalieri da ri-cordare quelli di S. Antonio Abate). [din.lev.]

Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziativenel campo dello spettacolo e del divertimento a:[email protected]

S TO R I ELa copertinadel volumescrittoda SilvanaArcutie pubblicatoda Pensanella collana« Pa i d e i a »direttada HervèCavallera

IL TESTOLa Chiesa proposemodelli alternativi

come Maria Maddalena

Lecce

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