RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 7 - anno 86 20 febbraio 2017
Re
g. T
rib
. n
. 6
73
de
l 16
dic
em
bre
19
97
lino guanciale
la porta rossa
Vita da strada
Fabrizio Casinelli
Il suicidio nel nostro Paese è la seconda causa di morte tra i ragazzi. Quasi cinquecento giovani ogni anno si tolgono la vita. Le motivazioni sono tante, ma quasi sempre ci sono dei campanelli di allarme che l'ambiente familiare e la scuola non dovrebbero assolutamente sottovalutare.
Nel 2016 il numero dei suicidi è tornato a crescere. Una vera e propria strage silenziosa. Ed è tutta colpa nostra. È colpa di chi non si accorge del malessere che vivono quotidianamente i nostri figli. Una generazione instabile, incerta e insoddisfatta, sopraffatta dal dramma della precarietà, quella fotografata dall'Istat con l'indice di disoccupazione che tra i più giovani tra i quindici e i ventiquattro anni ha toccato il 40,1%.
Una generazione costretta a credere a chi in televisione racconta storie, regala facili sorrisi e nasconde la realtà.
"È una realtà sbagliata una dimensione dove conta la praticità che non premia i talenti, le alternative, sbeffeggia le ambizioni e insulta i sogni" . Queste sono le parole scritte da Michele, il trentenne suicida a Udine. Colpisce come un pugno allo stomaco la lettera d'addio di questo ragazzo che cercava risposte e che invece ha trovato soltanto parole.
Dovremmo chiedere scusa in tanti a Michele. Dovrebbero chiedergli scusa le istituzioni, sempre troppo impegnate a capire come potersi amministrare e puntualmente lontane dai drammi dei cittadini.
Dovrebbe chiedergli scusa la scuola, quella "buona scuola" che non esiste. La stessa che troppo spesso non riconosce le qualità degli studenti a cui uccide i sogni. Dovrebbero chiedergli scusa tutti quei soloni che negli ultimi anni si sono sperticati nello scrivere, nel raccontare e nel dipingere di un Paese in crescita, felice. Un Paese che invece ha solo una capacità, quella di illudere e deludere.
Buona settimana.
SOMMARIO
RADIOCORRIERETVSETTIMANALE DELLA RAIRADIOTELEVISIONE ITALIANAReg. Trib. n. 673del 16 dicembre 1997Numero 7 - anno 8620 febbraio 2017
DIRETTORE RESPONSABILEFABRIZIO CASINELLIRedazione - RaiVia Umberto Novaro 1800195 ROMATel. 0633178213
www.radiocorrieretv.itwww.rai-com.comwww.ufficiostampa.rai.it
HEADLINE GIORNALISTIMarina Cocozza
Hanno collaboratoSimonetta Faverio Carlo CasoliClaudia Turconi Antonio Ranalli*
Grafica, impaginazioneCinzia GerominoClaudia Tore
FotograficoBarbara PellegrinoFabiola Sanesi
PalinsestiMichele TrobbianiFilippo BlandinoMaria Rita Burghi
VITA DA STRADA5
I FANTASMIDI PORTOPALO
8
STANDING OVATION
16
RADIO
26
CULTURA
24
DOPOFICTION
20
START!
22
RAI DIRE NIUS
18
LA PORTA ROSSA
12
N. 720 FEBBRAIO 2017
Antonella Clerici raddoppia e aggiunge alla "Prova del cuoco" il nuovo show del
venerdì sera su Rai1
Il meglio della programmazione
di Rai5
Il giovedì non si dorme perché si sta in compagnia
di Nino Frassica, Flavio Insinna, Nathalie Guetta e i
protagonisti delle fiction
La tecnologia, le reti e le piattaforme digitali
possono contribuire allo sviluppo della nostra
società e migliorare la vita di tutti. Lo raccontano
Francesco Mandelli e Federico Russo il venerdì
su Rai2
Radio 6 Teca dedica un intero mese di programmazione a cura di Silvana
Matarazzo a Bertolt Brecht, a
sessant'anni dalla scomparsa
Una striscia quotidiana veloce e divertente all'insegna
dell'improvvisazione con il Mago Forest, Mia Ceran e e le "interruzioni" della Gialappa's
Un thriller appassionante e adrenalinico che trascina nell'incredibile esperienza
del sovrannaturale. Con Lino Guanciale e
Gabriella Pession, dal 24 febbraio su Rai2
«Un'esperienza che mi porto dentro come un'avventura
immensa e faticosa...». Giuseppe Fiorello è il
protagonista della miniserie il 20 e 21 febbraio su Rai1
MUSICA
30
RAGAZZI
28
Il protagonista della nostra rubrica musicale
è Ron
Tutte le novità della programmazione della tv
dedicata ai ragazziALMANACCO
32
CINEMA IN TV
34
Le storiche copertine del RadiocorriereTv
Una selezione dei film in programma sulle reti Rai
TV RADIOCORRIERE8 9
SALENEL SANGUEIL
«Un'esperienza che mi porto dentro come un'avventura immensa e
faticosa, con il desiderio di riportare a galla i sogni e le speranze di quei trecento poveretti rimasti in fondo al mare. E soprattutto raccontare la verità, anche senza lieto fine».
Giuseppe Fiorello veste i panni del protagonista nella drammatica
miniserie "I fantasmi di Portopalo" su Rai1 il 20 e 21 febbraio
GIUSEPPE FIORELLO
TV RADIOCORRIERE10 11
istituzioni rimasero molto distanti... Per me sono stati quasi
dieci anni di "gestazione" perché non era facile raccontare
la storia di questo naufragio: qui non si salva nessuno, non
c'è un salvataggio. Emergono l'impegno civile dei cittadini e
l'importanza di dire sempre la verità.
Cosa l'ha ha colpita del suo personaggio?L'idea di un uomo che è stato costretto a lasciare il lavoro
che amava. La prima volta che incontrai Salvo Lupo mi
disse: "Sono stato un uomo col sale nel sangue e tanto sale
mi è ancora rimasto sulla pelle. Non posso continuare a fare
il pescatore, è tutto cambiato" . Non è più uscito in mare con
gli amici dal giorno in cui si è assunto la responsabilità della
denuncia. I pescatori sono accomunati dal forte legame col
mare, mentre stavamo girando la scena del ritrovamento di
pezzi umani in una rete erano tutti visibilmente commossi.
E lei come ha vissuto il periodo della lavorazione?Non si può dire che il mestiere di attore sia faticoso, perché
non è popolare dirlo. Invece, devo ammettere che questo
è stato un lavoro molto complicato. Girare in mare non è
facile. Un'esperienza che mi porto dentro come una grande
avventura, immensa e faticosa, con il desiderio di riportare a
galla i sogni e le speranze di quei trecento poveretti rimasti
in fondo al mare. E soprattutto raccontare la verità, anche
senza lieto fine.
Cura il soggetto e la sceneggiatura del film. Come mai questa scelta?In realtà oggi posso scegliere di raccontare quello che mi
emoziona, non mi basta più imparare un copione. Voglio
assumermi la responsabilità di quello che faccio.
"I fantasmi di Portopalo" lo hanno coinvolto così tanto che, oltre a calarsi nei panni del protagonista, Giuseppe Fiorello ha scelto di firmare anche soggetto e sceneggiatura della miniserie che Rai1
trasmette in prima serata il 20 e 21 febbraio. Una storia vera, liberamente tratta dall'omonimo libro del giornalista Giovanni Maria Bellu, che documentò con inequivocabili immagini ciò che accadde nel giorno di Santo Stefano del 1996 quando si consumò quella che venne poi ricordata come la strage di Natale. Su un peschereccio partito dalla Libia duecentottantatré clandestini provenienti da Pakistan, India e Sri Lanka non riuscirono mai a raggiungere la Sicilia dove erano diretti perché nella notte furono inghiottiti dal Mediterraneo al largo di Siracusa. Una tragedia "scomoda" che si preferì insabbiare. Fiorello veste i panni di Saro, il pescatore che durante una delle tante uscite in mare si ritrovò nella rete alcuni oggetti personali e i documenti di un giovane cingalese coetaneo di sua figlia. Per cinque anni mantenne il segreto tormentato dai sensi di colpa. Poi incontrò il giornalista che, basandosi sul suo racconto, aprì un'inchiesta.
Perché i pescatori non parlarono, non denunciarono?L'avvio di qualsiasi indagine avrebbe significato la chiusura dello spazio di pesca per un tempo indeterminato. Così decisero di tacere, ma Saro (Salvo Lupo, ndr) trovò il coraggio di rompere l'omertà. Si scoprì che in precedenza altri pescatori, dopo aver ritrovato i corpi di alcuni naufraghi, avevano preferito ributtarli in mare temendo le conseguenze. Lui no, non ce la fece a portarsi quel peso sul cuore.
Il tema dei migranti è di stretta attualità.. "I Fantasmi di Portopalo" non è solo un film di impegno civile, ma soprattutto racconta con chiarezza che la società civile è la vera politica del Paese. È un argomento facile da strumentalizzare. Personalmente sono contrario alla gestione dell'immigrazione fatta di muri e blocchi, credo che se gestita bene rappresenti un valore aggiunto. Certo, se lasciamo queste persone stipate in una palestra o a vagare, la reazione della società civile è la paura. Non dobbiamo avere paura di loro, ma della politica che non sa gestire il fenomeno.
Il suo "incontro" con "I fantasmi di Portopalo" non è recente. Come è stato l'approccio?Ho scoperto il libro di Bellu e alcuni elementi mi hanno fortemente colpito. Quel naufragio fu la "madre" di tutti i naufragi e rappresentava anche il naufragio dell'anima. Volevo raccontare questa storia per chiarire alcune cose. L'eroe è stato solo Salvo Lupo, però quella degli altri pescatori siciliani non fu omertà ma paura di gestire una situazione troppo grande perché bisogna ricordare che
I FANTASMI DI PORTOPALO
La miniserie prodotta da Picomedia va in onda su Rai1 il 20 e 21 febbraio alle 21.20. Sceneggiatura di Giuseppe Fiorello con Alessandro Pondi, Paolo Logli,
Salvatore Basile. La regia è di Alessandro Angelini.
Nel cast Giuseppe Fiorello nel ruolo di Saro, Giuseppe
Battiston che interpreta il giornalista Giacomo Sanna,
Roberta Caronia nei panni di Lucia, la moglie di Saro. E
ancora: Stefania Montorsi, Angela Curri, Bayga Lankapura,
Rosario Minardi, Jessica Rinaldi e Fulvio Emanuele.
IL COMMISSARIO INVISIBILE
Un thriller appassionante e adrenalinico che trascina nell'incredibile esperienza del sovrannaturale. Carlo
Lucarelli e Giampiero Rigosi firmano la serie
tv "La porta rossa", nella prima serata di Rai2 dal 24 febbraio. Una storia avvincente e travolgente
che vede nel ruolo dei protagonisti Lino Guanciale e Gabriella
Pession
FICTION
TV RADIOCORRIERE14 15
Esiste la vita dopo la morte? È la domanda che tutti si fanno da secoli. Gli appassionati di thriller non potranno rinunciare
a "La porta rossa", sei puntate adrenaliniche nella prima serata di Rai2 a partire dal 24 febbraio firmate da un maestro del noir come Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi. La serie tv si ambienta in una Trieste misteriosa e segue l'esperienza sovrannaturale del commissario Leonardo Cagliostro che, ucciso in uno scontro a fuoco, si muove in una sorta di incredibile limbo che invece di trascinarlo nell'aldilà come si conviene a un defunto, lo lascia invece invisibilmente terreno. Tutto inizia quando in un capannone abbandonato le forze dell'ordine trovano due cadaveri riversati per terra e isolano il perimetro del crimine mentre sopraggiungono a sirene spiegate altre auto della polizia. Cagliostro osserva la scena, che gli ricorda una delle tante che ha visto in dieci anni di carriera. Ma questa volta è diverso, perché si tratta del suo stesso omicidio. «Leggendo il copione, già alla seconda pagina ho scoperto che morivo – racconta Lino Guanciale che dà il volto al commissario "invisibile" -. Mi sono reso conto che sarebbe stata una serie complessa e ce l'ho messa tutta perché è un ruolo che credo raramente nella vita ti capita di interpretare. Abbiamo trattato il fantasma come se ci fosse davvero. In questo modo la presenza si è avvertita di più». Cagliostro, dopo essere stato ammazzato, dovrà scoprire chi l'ha tradito e allo stesso tempo salvare la vita di sua moglie Anna, interpretata da Gabriella Pession, che di professione fa il magistrato. «Con i miei personaggi - spiega l'attrice - mi piace ispirarmi
ai quadri. Il mio è molto tenue. Sul set ho voluto che si avesse l'impressione di un luogo intimo mentre mi muovevo in quella casa in cui il mio personaggio aveva vissuto con il marito che è stato ucciso. Per rendere più credibile il lutto che questa donna stava vivendo, abbiamo deciso che non dovessi essere truccata né pettinata. Era importante che la mia faccia esprimesse sofferenza. Questa fiction racconta una discesa agli inferi di Anna, per lei la morte ha azzerato tutto e si trova a intraprendere un percorso a ritroso». Una porta rossa appare dal nulla per permettere al commissario di andarsene via dal mondo, ma quello che Cagliostro vede sulla soglia lo blocca. Immagini confuse che appartengono al futuro: sua moglie Anna sul punto di essere uccisa da una persona il cui volto è nascosto, ma il poliziotto intuisce essere il suo stesso assassino. E così resiste, non oltrepassa la porta, non può e non vuole andarsene dal mondo lasciando Anna in pericolo. Deve indagare sulla propria morte, trovare il suo assassino ed evitare che anche Anna venga uccisa. Solo una ragazza, la medium Vanessa interpretata da Valentina Romani, sarà in grado di comunicare con lui. «È stato un viaggio interessante e complicato - commenta Carlo Lucarelli -. Siamo partiti da una detective story, siamo passati al fantasy, abbiamo trattato la storia d'amore, i problemi adolescenziali... Tutte cose molto diverse. Contemporaneamente abbiamo fatto un noir con realismo e fantasy. La difficoltà è stata quella di trovare un equilibrio. Capire cosa succede dopo la morte, scoprire chi ha ucciso chi e perché... Siamo convinti di esserci riusciti».
1514 TV RADIOCORRIERE
Nello spot di presentazione lo aveva ripetuto un'infinità di volte che il venerdì 17, per tutti data da scongiuri, per lei equivale a un qualsiasi giorno del calendario. Così Antonella Clerici, incurante della superstizione, inaugura "Standing ovation" e raccoglie subito grandi
consensi. Il nuovo show del venerdì sera sulla rete ammiraglia è un piacevole appuntamento con la musica e lo spettacolo pensato per le famiglie.
Antonella, spieghiamo bene lo spirito di "Standing Ovation".È il primo spettacolo in cui ragazzi dagli otto ai diciassette anni che hanno una grande passione per la musica si esibiscono in coppia con un componente della propria famiglia. Lo fanno dinanzi alla giuria composta da tre affascinanti personaggi dello spettacolo come Loredana Berté, Romina Power e Nek e a un pubblico di trecento persone chiamato ad esprimere le proprie preferenze con "standing ovation" mozzafiato. Le dieci coppie sfidanti sono state scelte fra oltre duemila che si erano candidate e nel corso delle puntate racconteranno e canteranno i brani della loro vita, grandi canzoni della musica italiana e internazionale. E le "standing ovation" del pubblico ne decreteranno sconfitte e trionfi.
Come stanno vivendo la competizione le coppie in gara?Con molta serenità perché non si tratta di una competizione. Qui non si vince nulla. C'è solo il senso della solidarietà tra due membri della stessa famiglia che amano la musica. E i nostri ragazzi possono aver scelto fratelli, genitori, zii oppure nonni. Questo non importa. La cosa interessante è il racconto della loro storia, l'incontro con la musica che è stato determinante. Ce lo facciamo raccontare e, puntata dopo puntata, entriamo nelle loro storie e condividiamo l'emozione di potersi esibire con l'ospite che viene a trovarci, come è successo nella prima puntata per il trio de Il Volo.
Tra l'altro i tre sono sue "creature". Li ricordiamo ragazzini in "Ti lascio una canzone"…Sono orgogliosissima di loro. Hanno fatto meritatamente tanta strada grazie al talento e alla passione. Hanno studiato, hanno raggiunto risultati strepitosi e nonostante la fama non si sono montati la testa.
Come ha scelto i giurati?Conoscevo poco Romina, ma l'ho sempre considerata una donna dalla personalità poliedrica. Nek è un ottimo musicista dal carattere d'oro e Loredana rimane un'icona della musica. Nessuno dei tre può lasciarsi influenzare dal parere del pubblico perché la nostra giuria rimane isolata all'interno della music box mentre in platea si consuma la standing ovation.
Antonella Clerici raddoppia e aggiunge alla "Prova del cuoco" il nuovo show del venerdì sera su Rai1 "Standing ovation". «I protagonisti
sono dieci ragazzi – spiega – che hanno scelto un familiare con cui condividono la passione della musica per esibirsi in coppia». Nella giuria Romina Power, Nek e Loredana Berté, ma il parere del folto
pubblico di trecento persone è determinante
CON NOICANTA TUTTA LA FAMIGLIA
ANTONELLA CLERICI
17TV RADIOCORRIERE
18 19
Metti una giornalista vera come Mia Ceran, affiancale un buontempone come il Mago Forest che si spaccia
per un suo collega con il nome di Michele
Foresta e lascia come sottofondo le voci
irriverenti della Gialappa's. Il risultato è
"Rai dire Niùs", ogni giorno alle 21.00
in punto su Rai2 subito dopo il Tg2, dal
lunedì al venerdì. Carlo Taranto, Marco
Santin e Giorgio Gherarducci, reduci dal
successo condiviso con Nicola Savino della
maratona sanremese del DopoFestival,
non hanno avuto neanche il tempo di
realizzare che giorno fosse e si sono trovati
catapultati in questa nuova avventura.
Carlo Taranto sintetizza: «Selezioniamo
delle notizie vere e le facciamo raccontare
da Forest a modo suo, poi mediamo tra
quello che dice lui e l'intervento di Mia».
Gherarducci aggiunge: «Sono in tutto
quindici minuti dove non mancano le
bufale che girano su internet. E ce ne
sono diverse perché il web non ha censure
e fa circolare di tutto, la maggior parte
passano per i social perché le può postare
chiunque». Per quanto riguarda Ceran,
dopo la lunga conduzione a UnoMattina,
il pubblico ha continuato a seguirla in
"Quelli che il calcio" e ora eccola a "Rai
dire Niùs" in veste di inviata: «Quando ho
iniziato la mia carriera di giornalista avevo
la passione per la politica. Poi la politica è
cambiata e ho perso l'iniziale entusiasmo,
ora mi sperimento in altre direzioni. Il capo
progetto Massimo Venier, per convincermi,
mi ha detto: "Metti il dito sul mappamondo
e ogni settimana racconterai una storia da
lì?". Ovviamente ho accettato». Il nuovo
programma si avvale di uno studio che
vorrebbe essere quello di un vero tigì
patinato, dove la Gialappa's interagisce
con la "strana coppia" Forest-Ceran. Inutile
parlare di un'eventuale scaletta da seguire.
«Siamo il "refresh" del Tg2 - spiega Marco
Santin - e questo crea un'imprevedibilità
assoluta perché le notizie sono scelte con
criteri assolutamente soggettivi».
ANCHE IL N O S T R O è unT I G G I '
Una squadra eterogenea tiene banco ogni sera dopo il Tg2 delle 20.30 con "Rai
dire Niùs". Si tratta del Mago Forest e Mia Ceran, interrotti dagli irresistibili interventi
della Gialappa's. Una striscia quotidiana veloce e divertente
all'insegna dell'improvvisazione
INTRATTENIMENTO
1918 TV RADIOCORRIERE
2120
I COMMENTI FACCIAMOLIIN SALOTTO
Nino Frassica, Flavio Insinna e
Nathalie Guetta hanno lanciato la
nuova abitudine di dare un seguito
alle serie televisive che Rai1
trasmette il giovedì sera. A partire
dalle 23.35 infatti li troviamo sul
divano di "DopoFiction" insieme agli
interpreti dei grandi personaggi,
pronti a stuzzicarli con ironia e
leggerezza
Se qualcuno avesse immaginato di spegnere la tv dopo la fiction del giovedì sera su Rai1 per andare a nanna, sarà costretto a ripensarci perché alle 23.35 ci si sposta in salotto. Ad aspettarci Nino Frassica, Flavio
Insinna e Nathalie Guetta con "DopoFiction". I tre, dopo aver
seguito attentamente la prima serata televisiva, sono pronti a
commentarla con alcuni noti protagonisti delle più importanti
serie tv in programmazione seduti sul divano insieme a loro. I
primi ospiti sono stati Daniele Liotti, il nuovo protagonista di "Un
passo dal cielo", e la beniamina del pubblico Elena Sofia Ricci,
la Suor Angela di "Che Dio ci aiuti". Di settimana in settimana
gli attori che vestono i panni dei personaggi delle fiction si
prestano a raccontare aneddoti e curiosità legati agli episodi
in programmazione e tanto altro ancora. A fare le domande con
leggerezza e simpatia ci pensano Nino, Flavio e Nathalie, i tre
divertenti padroni di casa appassionati di fiction. Si indaga nel
"dietro le quinte" di coloro che lavorano per la produzione di
una serie televisiva attraverso testimonianze, aneddoti e anche
qualche gossip legato alla grande macchina della produzione.
Non manca l'interazione grazie al "sondaggio" tra i telespettatori
e gli ospiti in studio per decretare "La fiction più amata dagli
italiani". L'arco di tempo su cui la memoria si può sbizzarrire
spazia da quando la Tv era in bianco e nero e si rimaneva in casa
a vedere gli "sceneggiati" fino alle ultime serie televisive ed è
possibile partecipare al sondaggio anche attraverso i social.
"DopoFiction" è un'idea di Nino Frassica scritto con Nicoletta
Berardi, Ermanno Labianca, Alessandro Migliaccio e con Paolo
Logli, Valerio Lundini e la consulenza di Tiziana Torti. Regia di
Roberto Croce. Scenografia di Alessandra D'Ettore e costumi di
Susanna Monicelli.
DOPOFICTION
2120 TV RADIOCORRIERE
TV RADIOCORRIERE22 23
Federico Russo è infaticabile. Appena archiviata la striscia quotidiana di Rai1 "PrimaFestival", che ha condotto con successo insieme a Tess Masazza, eccolo alle prese con la seconda
edizione di "Start!" su Rai2 con Francesco Mandelli. In tutto cinque puntate il venerdì in seconda serata dal 24 febbraio con appuntamento alle 23.15. L'obiettivo della trasmissione è di far conoscere gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione ogni giorno per migliorare la nostra vita. A differenza della prima stagione, che era incentrata sulle app e sui servizi che aiutano il singolo individuo a risolvere piccoli e grandi problemi quotidiani, questa volta Mandelli e Russo racconteranno come la tecnologia, le reti e le piattaforme digitali possono contribuire allo sviluppo della nostra società. Ogni puntata sarà dedicata a un tema specifico spaziando tra cultura, scuola, ambiente, smart cities e scienza. Un viaggio settimanale per scoprire la vita digitale nel nostro Paese attraverso personaggi e nuovi progetti. Si comincia con la scuola. Francesco e Federico si rendono conto che l'ignoranza è il problema più serio nel mondo contemporaneo e allora decidono di tornare sui banchi di scuola. Tra compiti di matematica e di informatica, si troveranno di fronte alle nuove tecnologie che aiutano l'apprendimento scolastico, grazie a professori digitali e applicazioni innovative. Come al solito, Federico seguirà Francesco nelle sue avventure alla scoperta della scuola dei nostri anni per comprendere al meglio la direzione che sta prendendo questa imprescindibile istituzione. "Start!" è scritto da Federico Russo e Francesco Mandelli in collaborazione con Domenico Brandellero e Massimo Chiellini. Regia di Marco Porotti. Produttore esecutivo Arianna Romagnolo. Head of production Claudia Riva. Il programma è prodotto da Zerostories e realizzato da TIM.
La tecnologia, le reti e le piattaforme digitali possono contribuire allo sviluppo della
nostra società e migliorare la vita di tutti. Lo raccontano Francesco Mandelli e Federico Russo nella seconda stagione di "Start!" il
venerdì in seconda serata su Rai2
L'ERA DIGITALE
È UNA REALTÀ
DAL WEB
24 25
C i sono edifici che hanno un'anima così grande da poterne regalare un po' a ogni visitatore. Sono i centri vivi della cultura e dell'esperienza artistica. La nuova serie di documentari "Cattedrali della cultura", che Rai Cultura propone a partire da mercoledì 22 febbraio alle 13.20 su Rai5, è un progetto in sei episodi che dà voce ad altrettanti edifici, per la prima volta messi in scena
nel loro vivere quotidiano, in un racconto quasi in prima persona. Affrontano la sfida sei grandi registi, da Wim Wenders a Robert Redford, che con il proprio approccio artistico raccontano sei luoghi chiave per il pensiero umano. Si comincia con la Filarmonica di Berlino, icona della modernità, con la regia di Wim Wenders e si prosegue con la Biblioteca Nazionale Russa, impero silenzioso delle idee (Michael Glawogger, ndr) e il Carcere di Halden, prigione modello che rieduca alla vita e al pensiero (Michael Madsen, ndr). Le ultime tre "Cattedrali" sono il Salk Institute, monastero della scienza in California (Robert Redford, ndr), il Palazzo dell'Opera di Oslo, una simbiosi futurista di arte e vita (Margreth Olin, ndr) e il Centre Pompidou, una macchina della cultura moderna per la regia di Karim Aïnouz. Protagonista del primo episodio è la Filarmonica di Berlino. Agli inizi degli anni Sessanta due strutture confinanti, la Filarmonica di Berlino e il Muro di Berlino, offrivano visioni del futuro contrastanti: una di inclusione e possibilità, l'altra di esclusione e paura. Mezzo secolo dopo, è la leggendaria Filarmonica di Hans Scharoun ad essere ancora in piedi. Nel cuore del centro culturale di Berlino, Potsdamer Platz, questo luogo è una spettacolare icona di modernità e idealismo. Wenders mostra l'edificio attraverso gli occhi dei suoi abitanti, ognuno dei quali ha una profonda connessione con lo spazio. Origliamo le prove dell'orchestra nella sala concerti centrale, dove Scharoun ha radicalmente reinventato il palco osando posizionarlo al centro dell'auditorium. Durante il film, "Jeux" di Debussy fa da perfetta colonna sonora al design ricercato della Filarmonica.
"Cattedrali della cultura" è la nuova serie di documentari proposti da Rai Cultura su Rai5 dal 22 febbraio. In tutto sei episodi dove vengono raccontati altrettanti edifici cult. Il primo è la La Filarmonica di Berlino con la regia di Wim Wenders. Poi la Biblioteca Nazionale Russa, il
Carcere di Halden, il Salk Institute, il Palazzo dell'Opera di Oslo e il Centre Pompidou
I LUOGHI CHIAVE
DEL PENSIERO
UMANO
Un'indagine intorno alla musica e al mestiere del musicista, in compagnia di Massimo Bernardini. A partire dal 23 febbraio alle 21.15 su Rai5 torna, in forma di magazine, il programma di Massimo Bernardini, Filippo Arriva e Giorgio Cappozzo "Nessun
Dorma". Il conduttore di "Tv Talk", dopo il racconto di grandi eventi musicali in diretta affrontato nella prima edizione del programma, in questa nuova serie diretta da Tiziana Pellerano intraprende un viaggio intorno alla musica e ai musicisti, senza distinzioni di genere ma con una particolare attenzione a quella cosiddetta colta. La chiave è l'incontro caldo e informale tra gli artisti ospiti e il giovane pubblico presente in studio. I ragazzi saranno selezionati tra musicisti e musicofili provenienti dalle maggiori istituzioni musicali
torinesi tra Conservatorio, scuole musicali jazz e leggere della città, amici del Regio, dell'Unione Musicale, e dell'orchestra Rai, componenti di cori polifonici, formazioni cameristiche, complessi bandistici e band giovanili. Ogni puntata prevede esibizioni live degli artisti ospiti con cui il conduttore esplora il "mestiere del musicista", la tecnica, la comparazione tra stili e generi, i contesti storici e geografici e gli aspetti più concreti e quotidiani di chi lavora con la musica. Il pubblico avrà un rapporto "attivo" con la scena, e sarà interpellato e coinvolto nelle esibizioni. Le puntate sono arricchite anche da contributi video, con Bernardini nella veste di "inviato" nei luoghi della musica per incontrare dietro le quinte gli artisti più rappresentativi della scena italiana e internazionale. Ampio spazio anche al materiale di repertorio tratto dalle Teche Rai, per valorizzare i contenuti trattati in puntata e indagare il rapporto tra la regia televisiva e la materia musicale dagli anni Cinquanta ad oggi. Tema al centro della puntata d'esordio, la musica da camera, con particolare attenzione al ruolo dei singoli musicisti e del loro strumento. Ospite della puntata, la pianista italiana di fama internazionale Beatrice Rana, che accompagnata dal Quartetto Modigliani eseguirà una composizione di Schumann e suonerà al pianoforte anche una delle Variazioni Goldberg di Bach. Dal Quartetto nella musica classica a quello nel jazz: Massimo Bernardini approfondirà poi il tema della puntata con i professori dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che da Mahler ci porteranno al jazz di Bolling, avvalendosi anche del repertorio storico Rai col Modern Jazz Quartet. In studio, alcuni musicisti delle scuole jazz di Torino si esibiranno live per evidenziare il rapporto tra il repertorio classico e il linguaggio dello swing. Ospiti, gli studenti del Conservatorio, del Dams e di altre istituzioni musicali di Torino. Sul finale Bernardini, con i ragazzi in studio, approfondirà il ruolo e la centralità del pianoforte nella musica da camera aiutato dal maestro Michele dall'Ongaro.
Dal 23 febbraio su Rai5 torna "Nessun
dorma", il programma di Massimo Bernardini.
La nuova serie intraprende un viaggio
tra i vari generi musicali e i giovani talenti. Si comincia con la musica da
camera e sarà ospite della puntata la
pianista italiana di fama internazionale
Beatrice Rana, accompagnata dal
Quartetto Modigliani
IL MESTIERE DI MUSICISTA
È una delle figure-chiave della politica e dell'economia italiana nel periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale all'inizio degli anni Sessanta. Nominato nel maggio del 1945 commissario straordinario dell'Agip col compito di metterla in liquidazione, ha il merito di intuirne le grandi potenzialità e presto ne diventa il capo indiscusso. La svolta decisiva avviene
nel biennio 1950-51, dopo la scoperta, nel marzo del 1949, del giacimento di Cortemaggiore. È Enrico Mattei, protagonista di "Storie sospette", il programma di Rai Cultura in onda domenica 26 febbraio alle 19.00 su Rai Storia. Mattei trova e utilizza il metano ed è il solo in grado di farlo ancora prima che una legge lo autorizzi. Solo nel febbraio 1953 sarà istituito l'Eni e sarà uno dei fattori decisivi uesto, con ogni probabilità, il fattore decisivo del miracolo economico italiano. Dapprima appoggiato dagli Stati Uniti, Mattei diventa in breve tempo il bersaglio preferito delle Sette Sorelle, le compagnie petrolifere anglo-americane che vedono minacciato il loro potere dall'iniziativa del nostro dinamico manager di Stato. Mattei, infatti, si rivolge ai Paesi arabi e a quelli dell'Est europeo per definire una serie di accordi petroliferi reciprocamente vantaggiosi, a detrimento degli interessi del cartello. Al culmine di questa politica, che suscita inevitabilmente contrasti e polemiche, Mattei muore il 27 ottobre del 1962 facendo ritorno con il suo Morane-Saulnier da Catania. A pochi minuti da Milano il suo velivolo precipita nelle campagne di Bascapè in provincia di Pavia. A lungo ritenuto un tragico incidente dovuto alle avverse condizioni atmosferiche, solo di recente, e grazie all'azione di un magistrato coraggioso, si è potuto appurare con certezza che in realtà si trattò di un attentato.
Enrico Mattei è il protagonista di "Storie sospette", su Rai Storia il 26 febbraio. Il manager italiano, inizialmente appoggiato dagli Stati Uniti, si rivolse ai Paesi arabi e dell'Est europeo per definire una serie di accordi petroliferi suscitando contrasti e polemiche. Il 27 ottobre del 1962, a pochi minuti da Milano, il suo
velivolo precipitò nelle campagne in provincia di Pavia
NON FU UN TRAGICO INCIDENTE
CULTURA
TV RADIOCORRIERE 25
TV RADIOCORRIERE26 27
A partire dal 20 febbraio la giornalista Silvana Matarazzo rende omaggio a Bertolt Brecht con un intero mese di programmazione a lui dedicata su Radio 6 Teca, il canale web di Radio Rai che si occupa della diffusione e valorizzazione dei materiali sonori degli Archivi dell'Audioteca Rai,
Il drammaturgo tedesco, che morì a Berlino Est sessant'anni fa, il 14 agosto del 1956, è stato una delle figure centrali del teatro del Novecento sia sotto il profilo artistico che culturale. Aderì presto al marxismo sviluppando una ricerca per un teatro "scientifico", di approfondimento antropologico e sociale, d'indagine sul rapporto fra comportamenti umani e interessi economici, capace di contribuire a mobilitare le coscienze per cercare di modificare e migliorare il mondo.Contrariamente al teatro tradizionale, classico, che rappresenta eventi immutabili, quello epico o narrativo da lui proposto vuole spingere lo spettatore, non più destinatario passivo di una messa in scena, a partecipare in maniera critica a quello che sta accadendo di fronte o intorno a lui, grazie a una particolare tecnica di recitazione basata sullo "straniamento", antitetica all'immedesimazione del "metodo Stanislavskij". L'attore, infatti, non deve aderire in maniera totale al personaggio che interpreta, ma mostrarlo, cioè far capire al pubblico, anche grazie all'introduzione di cartelli, filmati o "songs", che quello a cui sta assistendo non è un'illusione scenica, ma la rappresentazione di una realtà rispetto alla quale è chiamato a intervenire per esprimere un giudizio critico, per modificarla.Nello Speciale su Brecht si potranno ascoltare molte opere dell'autore tedesco, gli interventi di Giorgio Strehler e Luigi Squarzina, che hanno firmato memorabili spettacoli brechtiani, nonché interviste a critici e intellettuali, testimoni del successo che Brecht ha avuto in Italia per un lunghissimo periodo. Ma, oltre a questi importanti documenti storici, saranno proposte delle conversazioni, realizzate appositamente per l'occasione da Silvana Matarazzo con la germanista Antonella Gargano, con il critico teatrale del Sole 24 Ore Renato Palazzo e con attori e registi che hanno interpretato e messo in scena le opere di Brecht, come Eros Pagni, Andrea Jonasson, Antonio Calenda, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, e con un collaboratore di Strehler, Giovanni Soresi. Quest'ultimo rievocherà il debutto in Italia, al Piccolo di Milano, nel 1956, dell'Opera da tre soldi, alla presenza di Brecht, nascosto tra il pubblico. Proprio grazie a queste interviste si cercherà di fare il punto sul "continente Brecht", come affermava Strehler negli anni Novanta, per capire se la lezione, politica e morale, del grande drammaturgo e teorico tedesco sia ancora attuale.Lo Speciale Brecht è fruibile e raggiungibile al link www.radio6teca.rai.it in steaming dal 20 febbraio, dal lunedì al venerdì, alle 11.00 e in replica alle 17.00. È possibile l'ascolto in podcast oppure on demand diffuso anche nell'offerta di Radio Digitale DAB+, nelle zone raggiunte dal segnale.
E IL PUBBLICO DICA
LA SUA
Radio 6 Teca dedica un intero mese di programmazione realizzata da Silvana Matarazzo a Bertolt Brecht, a sessant'anni dalla scomparsa. Il drammaturgo
tedesco è stato tra i preferiti di Giorgio Strehler, che ne diresse "L'opera da tre soldi" al Piccolo di Milano. Lo Speciale propone anche le interviste ad alcuni
attori che hanno interpretato i capolavori brechtiani
RADIO
2726 TV RADIOCORRIERE
Il magazine di Rai Gulp "Next Tv 3.0", il sabato alle 11.55, è alla sua terza
edizione. Condotto dalla giovanissima Annamaria Baccaro, si rivolge ai
nativi digitali e spazia dallo sport all'alimentazione, dagli animali ai viaggi e alle culture giovanili. E ogni settimana lo chef Alessandro Circiello indirizza alle
buone abitudini alimentari
IiIperconnessi, ipermediatici, multitasking: ecco la generazione web. Nasce per loro, con l'intento di sperimentare nuovi linguaggi, "Next Tv 3.0", il programma giunto alla terza edizione che è stato sviluppato dalla
web factory di Rai Gulp ed è tornato il sabato alle 11.55.
La trasmissione è dedicata ai "nativi digitali", sempre più
incuriositi da tutto ciò che gli circonda, ma che hanno
bisogno degli stimoli giusti per approfondire. Perché come ha
affermato in passato lo scrittore Andrea Camilleri "l'ingegno
creativo dei ragazzi è un terreno fertilizzato: basta buttare
pochi semi in un terreno così predisposto, dove la prontezza
di spirito è materia prima".
Al timone della trasmissione c'è la giovanissima conduttrice
Annamaria Baccaro, diventata subito una delle beniamine
degli adolescenti. La forza di "Next Tv 3.0" è sicuramente
nello studio del linguaggio dei ragazzi, che testimonia
la loro centralità società contemporanea. Le espressioni
RAGAZZI
RIMANIAMOCONNESSI
giovanili risultano segnali del nostro tempo e ne colgono le
trasformazioni. Del resto il divario generazionale passa anche
attraverso il linguaggio.
Il programma spazia dallo sport all'alimentazione, dagli
animali ai viaggi e alle culture giovanili. Sul fronte sportivo
sono state avviate due importanti rubriche volte a promuovere
l'attività sportiva tra i giovani. Una è quella dedicata ai ruoli del
gioco del calcio, in collaborazione con l'Associazione Italiana
Calciatori: nel corso delle diverse puntate calciatori delle
squadre di Serie A si confrontano con gli atleti delle formazioni
giovanili per spiegare al pubblico a casa le caratteristiche
del proprio ruolo in campo. Inoltre sono in corso le lezioni
di sci con l'ultimo appuntamento fissato per il 25 febbraio. Il
magazine ha realizzato delle vere e proprie video-lezioni in
collaborazione con i maestri dell'Amsi (Associazione nazionale
maestri di sci, ndr).
Molto apprezzata la rubrica dedicata al mondo degli animali,
che presenta caratteristiche e particolarità non solo degli
amici a quattro zampe come cani e gatti, ma anche mammiferi
più particolari o esotici. In quella dedicata ai viaggi, invece,
vengono proposte ogni settimana città italiane o europee da
visitare con tutta la famiglia. Ciascuna viene presentata con
schede accurate e immagini relativi ai monumenti e ai luoghi
più caratteristici. La trasmissione segue anche manifestazioni
particolarmente amate dai giovani, come "Romics!", "Lucca
Comics & Games", o il raduno internazionale "Città di Mondovì"
dedicato alle mongolfiere.
Ogni settimana lo chef Alessandro Circiello presenta uno
spazio dedicato alle buone abitudini alimentari promuovendo
una sana e corretta alimentazione attraverso la conoscenza
degli alimenti, le loro caratteristiche organolettiche e
nutrizionali, con consigli pratici per la loro manipolazione,
conservazione e preparazione e analizzando il rapporto,
sempre più stretto, tra nutrizione e salute.
LE INIZIATIVE DI NEXT TV 3.0
Nel corso di queste tre edizioni il programma è stato impegnato anche in importanti iniziative volte a mettere in guardia i ragazzi sui rischi derivanti
dall'uso del web e dai pericoli del cyberbullismo. Inoltre,
da alcune settimane viene proposto un quiz dedicato
all'Europa. Si tratta di una delle iniziative che saranno
intraprese dal programma per il 60° anniversario dalla
firma dei trattati di Roma, che si celebrerà il 25 marzo
2017. Tutte le puntate possono essere riviste sul sito
www.raigulp.rai.it dove vengono inseriti anche contenuti
extra. "Next Tv 3.0" è un programma scritto da Carlo
Aluffi e Gianluca Cerasola, con la regia di Marco Lorenzo
Maiello. Produttore esecutivo è Cristina Cuzzupoli. Capo
progetto e coordinamento editoriale a cura di Lorenzo
Di Dieco. 2928 TV RADIOCORRIERE
MUSICA
Ron continua a sostenere la ricerca sulla
Sla con il doppio album "La forza di dire sì",
che contiene il brano sanremese "L'ottava
meraviglia" e l'inedito "Ai confini del mondo",
oltre a pezzi celebri del suo repertorio
reinterpretati insieme a ventiquattro artisti
italiani. Tutti amici e colleghi con cui
dividerà il palco per il concerto benefico del
6 marzo a Milano, prima tappa del tour nei
teatri italiani
PER UNABUONACAUSA Si chiama "La forza di dire sì" l'edizione
speciale del doppio album di Ron che è uscito in questi giorni. Contiene "L'ottava meraviglia" con cui si è esibito
recentemente a Sanremo e un secondo inedito,
"Ai confini del mondo", oltre ai brani più celebri
del suo repertorio reinterpretati insieme ad altri
ventiquattro artisti italiani. Il doppio disco è
nato dalla volontà di sostenere, ancora una volta,
l'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica
per la quale il cantautore è impegnato da tempo.
Il 6 marzo si esibirà live al Teatro Arcimboldi di
Milano con un concerto-evento benefico a sostegno
della ricerca sulla Sla e insieme a lui sul palco ci
saranno gli amici e colleghi pronti a sostenere una
buona causa: Annalisa, Luca Barbarossa, Loredana
Bertè, Luca Carboni, Elodie, Giusy Ferreri, La Scelta,
Nek, Francesco Renga e Syria.
Con il concerto benefico milanese Ron inaugurerà
un tour che lo porterà in giro per i teatri italiani
con i live dei suoi successi. Il 24 marzo sarà a
Gallipoli e il 25 a Cosenza, l'8 aprile a Torino, il 10
a Firenze e il 29 a Cogliate. Il 3 maggio è atteso
all'Auditorium Parco della Musica di Roma e l'8
maggio al Teatro delle celebrazioni di Bologna.
3130 TV RADIOCORRIERE
3534
CINEMA IN TV
Un divertente gioco degli equivoci nella commedia romantica "Ricatto d'amore". Lampedusa, isola di sbarchi e migranti, è al centro del documentario di Gianfranco Rosi "Fuocoammare". Ricco di colpi di scena il pluripremiato
thriller spagnolo "La ila minima" e vacanza irripetibile per "Spring breakers"
SCOCCHERÀ LA SCINTILLA?
Sandra Bullock e Ryan Reynolds sono i protagonisti di "Ri-catto d'amore", una commedia romantica diretta nel 2009 da Anne Fletcher. Margaret (Sandra Bullock, ndr) è una po-tentissima agente editoriale canadese che lavora a New York, sfruttando e maltrattando il suo assistente Andrew (Ryan Reynolds, ndr). Quando la manager, per problemi con l'ufficio immigrazione, rischia di essere rimandata nella sua terra d'origine, dichiara di essere in procinto di sposarsi proprio con Andrew. Lui accetta di partecipare all'imbroglio, ma naturalmente pone delle condizioni. I due partono per l'Alaska per incontrare la strana famiglia di Andrew e qui lei dovrà affrontare situazioni bizzarre e imprevedibili. Il finto matrimonio si trasformerà in amore vero?
Lo scenario de "La isla minima" è un piccolo villaggio nel profondo Sud della Spagna, tra paludi e risaie, opera da qualche anno un serial killer, responsabile della scompar-sa di alcune adolescenti. Quando nel 1980 due giovani sorelle spariscono durante la festa del paese, la madre non si rassegna e si batte per ottenere un'indagine seria e approfondita. Per cercare di risolvere il caso, vengono mandati da Madrid due detective della omicidi che han-no una grande esperienza alle spalle, ma differiscono nei metodi e nello stile e ben presto dovranno fronteggiare ostacoli per i quali non sono preparati. Vincitore di dieci premi Goya, questo thriller diretto nel 2014 da Alberto Rodriguez, regala suspense e colpi di scena oltre ad un bel ritratto della Spagna negli anni del passaggio dalla dittatura alla democrazia.
Lo spring break è la tradizionale settimana di vacanza che gli studenti americani hanno all'inizio della primave-ra. Quattro studentesse di un college di provincia aspet-tano da tempo di fare una vacanza indimenticabile. Per procurarsi i soldi, armate di pistole ad acqua, decidono di rapinare un fast food. Partite per la Florida e per le sue spiagge assolate, le quattro sexy amiche sempre in bikini, durante una notte di pazzie a base di alcool, ses-so e droga, vengono arrestate a un posto di blocco per detenzione di sostanze stupefacenti. Portate davanti al giudice, verranno rilasciate grazie alla cauzione pagata da Alien, un criminale del posto, che le coinvolgerà in alcuni dei suoi lavoretti sporchi. E così i giorni di vacanza diventeranno davvero indimenticabili…
Gianfranco Rosi, già Leone d'Oro a Venezia nel 2013 con "Sacro Gra", continua nel suo viaggio intorno al mondo per occuparsi di luoghi e persone invisibili. Per "Fuocoamma-re" sceglie Lampedusa, il confine simbolico dell'Europa, dove migliaia di migranti arrivano per iniziare una nuova vita. Per girare questo documentario, che ha vinto l'Orso d'Oro a Berlino e ha ricevuto la nomination agli Oscar, il regista si è trasferito per più di un anno sull'isola per raccontare i diversi destini di chi a Lampedusa ci abita da sempre e di chi invece ci arriva per andare altrove. Lo fa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino di dodici anni, che va a scuola e si diverte con la sua fionda, ama i giochi di terra anche se tutto intorno a lui parla di mare. Quel mare dove si sta compiendo una delle più grandi tragedie umane dei nostri tempi.
22 FEBBRAIO ORE 21.15 - ANNO 2009REGIA DI ANNE FLETCHER
24 FEBBRAIO ORE 21.15 ANNO 2016REGIA DI FRANCESCO ROSI
25 FEBBRAIO ORE 21.15 - ANNO 2014 REGIA DI ALBERTO RODRIGUEZ
26 FEBBRAIO ORE 23.00 – ANNO 2012 REGIA DI HARMONY KORINE
TV RADIOCORRIERE