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REGIONE EMILIA ROMAGNA: LE POLITICHE PER...

Date post: 23-Jun-2020
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REGIONE EMILIA ROMAGNA: LE POLITICHE PER L’INNOVAZIONE 1 Premessa L’obiettivo del presente documento è quello di fornire una base di discussione per i lavori della giornata del 28 ottobre 2011 “Le politiche regionali per l’innovazione”. Di seguito vengono presentati in modo sintetico alcuni dati relativi agli strumenti di policy oggetto di approfondimento nella presente sessione di lavori. Nella logica della partecipazione al processo di definizione del nuovo Programma per le Attività Produttive si intende, infatti, alimentare il confronto invitando i partecipanti alle tavole rotonde ad esprimere proprie opinioni in merito e fornire ulteriori contributi che potranno essere meglio approfonditi negli incontri successivi.
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REGIONE EMILIA ROMAGNA:LE POLITICHE PER L’INNOVAZIONE

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Premessa

L’obiettivo del presente documento è quello di fornire una base di discussione per i lavori della giornata del 28 ottobre 2011 “Le politiche regionali per l’innovazione”.

Di seguito vengono presentati in modo sintetico alcuni dati relativi agli strumenti di policy oggetto di approfondimento nella presente sessione di lavori.

Nella logica della partecipazione al processo di definizione del nuovo Programma per le Attività Produttive si intende, infatti, alimentare il confronto invitando i partecipanti alle tavole rotonde ad esprimere proprie opinioni in merito e fornire ulteriori contributi che potranno essere meglio approfonditi negli incontri successivi.

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Introduzione: le politiche europee per l’innovazione

L’Europa, anche di fronte alla dovuta attenzione alla necessità di ridurre i disavanzi pubblici e ripristinare l’equilibrio dei conti dei singoli stati membri, non ha smesso di interrogarsi sul ruolo che può rivestire nel sostenere la crescita e sulle leve che può attivare per innestare un processo di sviluppo virtuoso che tenda ad elevare il benessere della popolazione.

Già prima della crisi economica, il Consiglio Europeo sottolineava come l’insufficiente livello di innovazione, rappresentasse una delle cause principali della scarsa crescita economica e ribadiva, quale priorità fondamentale per l’Unione Europea, quella di sostenere una maggiore spinta all’innovazione e all’imprenditorialità all’interno dei sistemi territoriali regionali. Nell’attuale periodo di programmazione 2007-2013, sono vigenti due appositi programmi che offrono un sostegno finanziario diretto per gli “innovatori” (imprese, start up, istituti di ricerca, ecc.), il Programma quadro per la competitività e l’innovazione 2007-2013 (Competitiveness and Innovation framework Programme - CIP) ed il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (FP7). In particolare il Programma quadro per la competitività e l’innovazione 2007-2013 ha riunito in un quadro comune gli specifici programmi comunitari nei settori chiave per la promozione della produttività, della capacità d’innovazione e della crescita sostenibile, dando contemporaneamente risposta ai problemi ambientali che vi si accompagnano. In particolare, gli obiettivi generali delineati all’interno del Programma sono riconducibili a:

− promuovere la competitività delle imprese, in particolare delle PMI;

− promuovere tutte le forme di innovazione, compresa l’eco-innovazione;

− accelerare lo sviluppo di una società dell’informazione sostenibile, competitiva, innovativa e capace d’integrazione;

− promuovere l’efficienza energetica e fonti energetiche nuove e rinnovabili in tutti i settori, compreso quello dei trasporti.

Tali obiettivi sono stati perseguiti attraverso l’attuazione dei tre sotto-programmi specifici che compongono il Programma quadro 2007-2013: il programma per l’innovazione e l’imprenditorialità; il programma di sostegno alla politica in materia di ICT; il programma Energia Intelligente – Europa. Tra questi, il Programma per l’Innovazione e l’Imprenditorialità, si è rivolto principalmente alle piccole e medie imprese dei settori dell’industria e dei servizi, proponendo una serie di obiettivi , cui sono state legate specifiche azioni di intervento, tra i quali i principali si riferiscono a:

− Favorire l’accesso al credito per l’avviamento e la crescita delle PMI e per l’investimento in progetti di innovazione;

− Sostenere l’innovazione nelle imprese, incoraggiando i raggruppamenti, le reti di innovazione, l’adozione di tecnologie innovative, nuovi tipi servizi per l’innovazione e sostenendo i servizi di trasferimento transnazionale delle conoscenze e delle tecnologie e i servizi di gestione della proprietà intellettuale ed industriale;

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− Sostenere la creazione di un ambiente favorevole alla cooperazione tra le PMI;

− Migliorare la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione, promuovendo la mentalità, la capacità e la cultura manageriale e favorendo il bilanciamento dei rischi e dei vantaggi legati all’attività imprenditoriale, in particolare per i giovani imprenditori;

Con la strategia Europa 2020, per un’ Europa Intelligente, sostenibile e solidale, l’accento a livello europeo sull’innovazione quale leva di competitività del sistema viene ulteriormente ripreso: «Una crescita intelligente è quella che promuove la conoscenza e l'innovazione come motori della nostra futura crescita. Ciò significa migliorare la qualità dell'istruzione, potenziare la ricerca in Europa, promuovere l'innovazione e il trasferimento delle conoscenze in tutta l'Unione, utilizzare in modo ottimale le tecnologie dell'informazione e della comunicazione e fare in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita, creare posti di lavoro di qualità e contribuire ad affrontare le sfide proprie della società europea e mondiale. Per raggiungere lo scopo, tuttavia, la nostra azione deve essere associata a imprenditoria, finanziamenti e un'attenzione particolare per le esigenze degli utenti e le opportunità di mercato» (Comunicazione della Commissione COM(2010) 2020).

In questo quadro tra le iniziative prioritarie individuate dalla Commissione particolare interesse merita la costituzione dell’Unione dell’Innovazione che sottolinea la strategicità di identificare un approccio condiviso nell’ambito del quale l’obiettivo dell’innovazione sia la chiave di volta entro cui leggere tutti i sistemi di politiche messe in atto a diversi livelli, europeo nazionale e regionale.

Nell’approccio distintivo dell’Europa al tema innovazione si evidenzia la necessità di perseguire un concetto ampio di innovazione che riguardi non solo gli aspetti più strettamente legati alla ricerca, (tema al quale il percorso per la definizione del Nuovo Piano delle Attività Produttive ha dedicato un incontro ad hoc) ma anche, in termini più generali, i modelli aziendali, il design, le strategie di marca e il sistema dei servizi e che coinvolga tutte le parti interessate nel ciclo dell’innovazione (imprese delle filiere, sistema pubblico e cittadini) secondo forme di “specializzazione intelligente”.

In chiave prospettica va evidenziato, inoltre,come nelle previsioni di bilancio dell’Unione Europea1

per il periodo 2014-2020 la Commissione indichi un sostegno finanziario mirato alle PMI, attraverso la creazione di un programma specifico “Programma per la competitività e le PMI” (2,4 miliardi di euro) che farà seguito alla parte dell'attuale “Programma quadro per la competitività e l'innovazione” e sarà imperniato principalmente su misure finalizzate a promuovere PMI più dinamiche e competitive a livello internazionale. Tali misure includeranno:

− Azioni volte ad individuare strumenti finanziari innovativi per agevolare l’accesso delle PMI ai finanziamenti, in particolare attraverso l’attivazione di due strumenti. Uno strumento di capitale proprio per gli investimenti in fase di sviluppo che – tramite intermediari finanziari –fornirà finanziamenti di capitale proprio rimborsabili, prevalentemente sotto forma di ventur capital, ed uno strumento di prestito che prevederà la copertura dei prestiti attraverso accordi diretti o accordi di condivisione del rischio con intermediari finanziari;

1 COM(2011) 500 final

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− azioni per sostenere uno sviluppo della politica in materia di PMI, attraverso un rafforzamento del principio della “corsia preferenziale per le piccole imprese” all’interno dei processi politici e decisionali della UE e degli Stati Membri;

− azioni a favore del turismo, sviluppando interventi volti a sostenere una maggiore adozione delle ICT nelle imprese, a contrastare la stagionalità del settore, a promuovere prodotti e destinazioni del “turismo sostenibile”, ad elevare le competenze degli operatori, a favorire la creazione di partenariati;

− azioni per sostenere un “uso commerciale” delle nuove idee nel settore tessile, calzaturiero e sportivo, nonché in altri settori dei beni di consumo;

− servizi di sostegno alle imprese tramite l’Enterprise Europe Network, lo sportello unico per le PMI europee (servizi di consulenza, per l’internazionalizzazione, per l’agevolazione di partnership trasfrontaliere, ecc.);

− azioni di sostegno imprenditoriale alle PMI nei mercati al di fuori dell’UE che favoriscano un innalzamento delle conoscenze e competenze imprenditoriali rispetto al quadro normativo vigente nel paese terzo;

− azioni per promuovere l’imprenditorialità, sostenendo lo sviluppo di competenze e attitudini manageriali, in particolare tra i giovani, le donne e i nuovi imprenditori.

L’attenzione al tema dell’innovazione trova riscontro anche nella programmazione della politica di coesione europea non solo nell’attuale programmazione, ma anche, in chiave prospettica, nella imminente programmazione per il periodo 2014-2020 che vedrà una concentrazione dei finanziamenti su un minor numero di priorità di intervento maggiormente correlate alla strategia Europea 2020. In tale ambito, il nuovo Proposal della Commissione (oggetto di discussione nel corso del prossimo anno) che riporta le disposizioni relative al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale2 delineandone il campo di intervento, stabilisce le priorità di investimento per ogni obiettivo tematico. Le regioni più sviluppate e quelle in transizione dovranno destinare la maggior parte delle loro dotazioni all’efficienza energetica, alle energie rinnovabili, nonché alla competitività delle PMI e all’innovazione (almeno l’80% delle risorse, di cui il 20% destinato all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili). Tra le priorità di investimento del FESR per accrescere la competitività delle PMI e l’innovazione, vengono indicate:

− la promozione degli investimenti delle imprese in R&I, il sostegno allo sviluppo di prodotti e servizi, il sostegno all’innovazione sociale e l’applicazione nei servizi pubblici, la stimolazione della domanda, delle reti, dei cluster e la promozione dell’innovazione “aperta” attraverso la specializzazione intelligente;

− la promozione dell’imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende;

− lo sviluppo di nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione.

2 COM(2011) 614 Final.

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Le politiche regionali per l’innovazione

La struttura produttiva della Regione Emilia Romagna, nel corso dell’ultimo decennio ha vissuto una fase di sostanziali modificazioni. Nell’ambito di un progressivo processo selettivo della base imprenditoriale regionale, il sistema emiliano romagnolo ha avviato trasformazioni significative nella fisionomia delle imprese locali a fronte delle nuove sfide lanciate dai mercati internazionali.

A determinare tali trasformazioni hanno contribuito, in primo luogo, i processi di crescita e di ristrutturazione organizzativa intrapresi da una cospicua quota di imprese, determinati da un’aumentata consapevolezza da parte del sistema industriale regionale dell’importanza di effettuare investimenti in ricerca e innovazione al fine di accrescere la propria competitività.

Non sono state soltanto le grandi imprese ad innovare e a sviluppare attività di R&S, anche le PMI emiliano-romagnole hanno intrapreso percorsi virtuosi in questo senso, innovando prodotti e processi produttivi. Tuttavia, in particolar modo quelle PMI operanti in settori maturi o ad elevata specializzazione produttiva, parte rilevante del tessuto produttivo regionale, hanno investito molto nella conoscenza legata al prodotto, al ciclo produttivo, alle esigenze del mercato, mentre mostrano tutt’ora maggiori difficoltà a modificare i propri approcci organizzativi.

I sistemi di impresa che nel passato si sono impegnati in processi di ristrutturazione hanno dimostrato una maggiore capacità nello sviluppare network complessi e relazioni travalicanti il livello locale e regionale. Anche in questo caso, l’evoluzione positiva nei comportamenti non è stata a titolarità esclusiva delle grandi imprese, ma anche di quelle piccole e medie imprese che hanno dimostrato di aver accresciuto la propria apertura commerciale internazionale, con relazioni che non si sono limitate unicamente al mercato locale.

Un sistema regionale che evolve, quindi, grazie ad una maggiore consapevolezza da parte delle imprese circa l’importanza dell’innovazione come fattore di competitività e grazie anche ad un “ambiente” più ricco di stimoli e di esternalità positive.

In questo quadro è intervenuta, a partire da settembre 2008, la crisi economica che ha colto la regione Emilia Romagna in un momento di crescita, colpendola duramente data la sua forte esposizione alla domanda internazionale. Fino all’inizio della crisi, tutti gli indicatori concordano nell'indicare che l'economia dell'Emilia-Romagna si era collocata su un sentiero di crescita virtuosa, caratterizzata dalla dinamica sostenuta della produttività in molti settori industriali e terziari, dal forte sforzo tecnologico (spese in ricerca e sviluppo, domande di brevetti, …) e dal rafforzamento della competitività internazionale. La crisi ha in parte bloccato questo processo di crescita, ma non sembra avere eroso le basi della competitività regionale. I segnali anche recenti di pronta reazione alle occasioni offerte dai mercati internazionali e lo sforzo delle imprese per conservare i propri investimenti materiali ed immateriali sono al riguardo significativi.

Su tutti questi aspetti, le politiche regionali hanno giocato, e continueranno a giocare dato il periodo di crisi e la necessità di individuare nuovi stimoli alla crescita del sistema d’impresa, un ruolo importante. La Regione Emilia Romagna ha, infatti, optato per focalizzare la propria politica di sviluppo economico sulla creazione di una economia regionale fondata sull’innovazione e sulla produzione e diffusione di conoscenza attraverso l’attivazione di molteplici leve. Di queste, le azioni

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messe in campo dalla Regione rivolte alle imprese, sono state tese a:

− stimolarne l’attenzione nei confronti del rapporto innovazione-competitività e delle sue declinazione operative;

− sostenere la messa in rete di funzioni avanzate, la condivisione di strategie organizzative e di investimenti comuni;

− stimolare processi di aggregazione di domanda di innovazione;

− favorire progetti di sviluppo strategico, realizzati da reti di imprese;

− offrire risorse economiche per abbassare il rischio che inevitabilmente contraddistingue un’attività di innovazione o di ricerca.

− illustrare le possibilità di azione e prefigurare i risultati di un impegno attivo delle imprese nei confronti dell’innovazione.

Tali obiettivi sono stati perseguiti attraverso l’attuazione di leggi, piani e i programmi specifici, avviati dalla Regione e volti a sostenere la promozione dell’innovazione delle PMI regionali.

Per le finalità dell’incontro odierno si evidenziano in particolare gli incentivi messi in campo all’interno del passato Programma Triennale per le Attività Produttive, poi , in parte ripresi e potenziati all’interno del Programma Operativo regionale obiettivo Competitvità e Occupazione(POR FESR) 2007-2013 tuttora attivo.

Nello specifico il Primo Asse del Programma Triennale per le Attività Produttive 2003-2005attraverso, l’Azione B - Finanziamenti per la realizzazione di progetti aziendali di investimento, anche integrati (interventi regionali e Leggi Nazionali 1329/1965 – 598/1994), ha inteso favorire gli investimenti aziendali in impianti, in particolare di innovazione, nonché l’acquisizione di servizi qualificati in materia di certificazione, progettazione, organizzazione e informatizzazione, commercializzazione; nonché favorire gli investimenti aziendali in tecnologie informatiche, telematiche e sistemi per il commercio elettronico, al fine di consentire l’eventuale presentazione di un Progetto Integrato Aziendale.

Il secondo Asse dello stesso Programma è stato invece dedicato al sostegno all’evoluzione organizzativa e all’adozione della certificazione di qualità progettazione di qualità integrata, ambito poi ripreso con azioni specifiche anche nella programmazione successiva nella quale si è posta attenzione crescente al tema dell’innovazione organizzativa delle imprese e allo sviluppo in rete delle stesse. Da anni la Regione sostiene lo sviluppo di reti di impresa, attraverso progetti che favoriscano processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizio che, tramitel’aggregazione, possano aumentare la competitività sul mercato delle imprese in rete, razionalizzando costi, unendo capacità, favorendo lo scambio di conoscenze e competenze funzionali all’innovazione sia di prodotto/servizio che di processo.

Nell’attuale periodo di programmazione, al centro delle politiche regionali si consolida l’obiettivo di promuovere il cambiamento verso una “nuova industria” competitiva soprattutto attraverso il fattore della conoscenza e dell’innovazione, facendo convergere gli ambiti di intervento volti a

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favorire la crescita delle imprese attraverso processi di innovazione in uno specifico asse del POR FESR 2007-2013. In questo contesto , la Regione incentiva la diffusione di un utilizzo avanzato delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per creare reali vantaggi competitivi alle imprese e determinare significativi mutamenti nell’organizzazione di molte funzioni aziendali sviluppate in rete e nella loro evoluzione tecnologica. La Regione intende, inoltre, sostenere quei processi di cambiamento caratterizzati dall’affermarsi in maniera sempre più rilevante di modelli a reti di impresa, che richiedono sia l’introduzione di adeguati strumenti tecnologici sia l’adozione di soluzioni organizzative avanzate.

In particolare, l’Asse 2 “Sviluppo Innovativo delle Imprese” del POR FESR ha l’obiettivo di favorire la crescita delle imprese attraverso processi di innovazione, supportando l’evoluzione del sistema produttivo verso la società della conoscenza. L’Asse si articola in tre linee d’attività:

− II.1 sostegno a progetti di introduzione di ICT nelle PMI;

− II.2 supporto a progetti e servizi per la creazione di reti di imprese, per l’innovazione tecnologica ed organizzativa, finalizzati alla collaborazione produttiva, progettazione, logistica e servizi connessi;

− II.3 promozione e sostegno all’utilizzo di strumenti innovativi di gestione finanziaria nelle PMI.

Le prime due linee d’attività, in particolare, favoriscono processi di sviluppo e innovazione del management aziendale finalizzati a migliorare la qualità della gestione delle imprese in termini di orientamento strategico, efficienza operativa, sviluppo organizzativo, del marketing e dell’innovazione tecnologica, anche attraverso l’utilizzo di nuove strumentazioni e metodologie ICT.

I progetti ad oggi finanziati hanno come obiettivo l’innovazione e lo sviluppo organizzativo da realizzarsi attraverso un percorso di trasmissione di conoscenze alle imprese con prestazioni di contratti di management esterno (Temporary Management) che riguarda prevalentemente la riorganizzazione dei processi e del personale, anche attraverso l’introduzione di nuovi strumenti ICT, la conduzione di azioni di internazionalizzazione e di cambiamento delle modalità di marketing, la realizzazione di altre azioni di miglioramento continuo in ambito aziendale.

Accanto agli esiti quantitativi di tale approccio (elevato numero di imprese coinvolte, reti attivate, ecc.), di cui si riportano di seguito i principali dati, un momento di confronto sui risultati raggiunti attraverso la molteplicità degli strumenti messi in atto, sul grado di attualità o sui margini di miglioramento dell’efficacia degli stessi è evidentemente il punto di partenza per il nuovo esercizio programmatorio ancor più dato il difficile contesto del momento in cui la Regione si trova a definire il Nuovo Piano per le Attività Produttive.

Ora la crescita del Paese è ai livelli minimi e gli scenari futuri sembrano delineare criticità strutturali difficilmente superabili con i tradizionali strumenti di sviluppo industriale.

Quanto una Regione come l’Emilia Romagna può giocare un ruolo di primo piano nell’identificare nuove leve per la crescita dell’innovazione del suo sistema imprenditoriale? In che modo gli strumenti messi in campo fino ad oggi debbono essere rivisti alla luce dell’evoluzione delle esigenze del sistema impresa?

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Se l’attenzione al tema innovazione rimane al centro delle politiche regionali, l’identificazione di strumenti di intervento efficaci, in grado di massimizzare il loro impatto sul sistema economico regionale diventa, in un momento di risorse contingentate, quanto mai strategico.

Quale deve essere il ruolo delle politiche per le reti di imprese? Quali i termini e i modi per

migliorare l’efficacia dello strumento implementato? Quanto il sostenere le reti è strumento per

agevolare una rottura nel modo di fare impresa?

Quali gli strumenti più adatti a stimolare l’innovazione nell’organizzazione dell’impresa? L’ iniezione

di competenze manageriale è funzionale in questo senso? Quanto l’introduzione di competenze

manageriali riesce a stimolare una domanda di nuovo figure organizzative in impresa?

Quale ruolo deve avere lo sviluppo dell’ICT nel migliorare l’organizzazione di impresa?

E ancora quali gli strumenti di policy più idonee ad agevolare l’accesso al credito degli investimenti

di innovazione?

Quali sono e in che modo vanno potenziati i punti di contatto tra le politiche per l’innovazione in

impresa e le politiche per la ricerca?

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Allegato statistico

Le pagine di seguito sintetizzano le statistiche concernenti gli interventi oggetto di approfondimento in questa sede.

Misura 1.1 Azione B- Finanziamenti per la realizzazione di progetti aziendali di investimento (Legge

1329/65 e Legge 598/94)

Domande ammissibili, investimenti , contributi e commissioni per bando

Data di apertura bando 20/10/2005 21/08/2006 16/07/2007 30/06/2008 27/01/2011*

Data di chiusura bando bando 31/05/2006 31/12/2006 16/11/2007 30/06/2009

• domande ammissibili Legge 1329/65 (Sabatini)

461 263 364 242 2

• domande ammissibili Legge 598/94

714 501 1.049 698 1

Totale • domande ammissibili 1.175 764 1.413 940 3

Investimenti ammissibili Legge 1329/65 (Sabatini)

161.010.283 113.475.527 143.969.240 117.918.934 5.061.288

Investimenti ammissibili Legge 598/94

207.847.386 144.167.582 339.470.834 293.747.298 9.669.757

Totale investimenti ammissibili 368.857.669 257.643.109 483.440.074 411.666.232 14.731.045

Contributi in conto interessi Legge 1329/65 (Sabatini)

7.322.292 5.162.261 8.761.855 6.733.883 53.798

Contributi in conto interessi Legge 598/94

7.780.296 6.012.007 17.415.352 13.360.674 -4.371

Totale Contributi in conto interessi (capitolo 23010)

15.102.587 11.174.269 26.177.207 20.094.557 49.427

Contributi accesso garanzia Legge 1329/65 (Sabatini)

249.086 130.397 120.824 183.157 5.332

Contributi accesso garanzia Legge 598/94

244.928 189.115 525.157 598.427 5.067

Totale contributi accesso garanzia (capitolo 23057)

494.013 319.513 645.981 781.584 10.398

Commissioni stimate Legge 1329/65 (Sabatini)

1.451.842 768.311 973.196 777.482 0

Commissioni stimate Legge 598/94

1.551.280 705.911 1.346.128 1.342.543 0

Totale commissioni stimate (capitolo 23053)

3.003.123 1.474.221 2.319.324 2.120.025 0

*Data riunione comitato

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

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Interventi per lo sviluppo e la qualificazione dell’artigianato

Domande ammissibili, investimenti , contributi e commissioni per bando1° BANDO

15/06/2006 -31/05/2007

2° BANDO 01/04/2008 -31/07/2008

3° BANDO 02/01/2009 -30/06/2009

TOTALE

Operazioni accolte

3.618 2.129 1.765 7.512

Investimento ammesso

525.010.564,39 334.043.706,03 213.688.099,63 1.072.742.370,05

Contributo deliberato

45.212.593,80 26.078.208,59 10.669.152,56 81.959.954,95

Importo garanzia diretta

97.037.179,00 45.302.100,00 48.316.990,00 190.656.269,00

Importo controgaranzia

44.007.360,00 22.629.233,00 24.296.343,00 90.932.936,00

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

BANDO ART. 9 – 2010 - LEGGE REGIONALE 6/6/2006 promozione Nuove cooperative

Domande ammissibili, investimenti , contributi e commissioni per bando

Domande presentate 80

Domande finanziate 74 (di cui 70 cooperative e 4 consorzi di

cooperative)

di cui N° cooperative femminili 26

di cui N° cooperative giovanili 6

di cui N° cooperative di immigrati 5

di cui N° sono cooperative sociali 29

Ammontare degli investimenti ammessi 3.918.155,13

Ammontare del contributo concesso 1.500.000

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Alcuni dati relativi a cooperative nate da lavoratori colpiti da crisi aziendali, disoccupati o precari

N° progetti finanziati 32

di cui N° cooperative femminili 10

di cui N° cooperative giovanili 5

di cui N° cooperative di immigrati 4

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Ammontare degli investimenti ammessi 1.455.274,57

Ammontare del contributo concesso 582.109,83

Soci coinvolti 273 di cui 118 donne

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Progetti ammessi per provincia(distribuzione %)

Bologna 27%Ferrara 1%Forlì-Cesena 18%Modena 19%Parma 8%Piacenza 5%Ravenna 7%Reggio Emilia 11%Rimini 4%Totale Domande 100%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Ambiti d’attività delle cooperative finanziate

Ambiti attività n.impr %

Ambiente 5 7%

Cura alla persona 28 38%

Energia 6 8%

Salute 3 4%

Altro 32 43%

Totale 74

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Fondo Foncooper

Domande ammissibili, investimenti , contributi e commissioni per bando

Da settembre 2008 ad oggi

Domande ricevute 52

Domande accolte 40

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4

Contributo concesso 10.500.000,00

Investimento complessivo ammesso 15.000.000,00

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Misura 2.1 Azione B -Progetti per reti di imprese

Quadro dei progetti ammessi per provincia, valore della spesa ammessa e contributo concesso

Provincia • Valore complessivo spesa ammessa dei progetti

Contributo complessivo

concesso

Media Valore progetti

Media contributo concesso

Bologna 80 17.013.455,08 8.133.050,44 212.668,19 101.663,13Ferrara 13 2.729.724,86 1.297.549,38 209.978,84 99.811,49Forlì-Cesena 12 2.309.938,00 1.108.770,24 192.494,83 92.397,52Modena 46 9.380.149,19 4.377.961,53 203.916,29 95.173,08Parma 15 3.355.584,60 1.607.632,61 223.705,64 107.175,51Piacenza 14 2.389.671,60 1.147.042,37 170.690,83 81.931,60Ravenna 28 6.409.021,00 3.029.890,08 228.893,61 108.210,36Reggio Emilia 25 5.417.774,02 2.536.499,53 216.710,96 101.459,98Rimini 7 1.485.689,00 713.130,72 212.241,29 101.875,82Totale 240 50.491.007,35 23.951.526,90 210.379,20 99.798,03

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Suddivisione delle spese dei progetti ammessi per tipologia di spese ammissibili

Consulenze specialistiche 36%

Personale dipendente 29%

Hardware e software 19%

Spese generali 5%

Formazione personale dipendente 4%

Brevetti e licenze 2%

Spese impiantistiche e opere civili 2%Consulenza amministrative per compilazione domanda 1%Spese per fideiussione bancaria o assicurativa 1%Spese notarili 1%Totale 100%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

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5

Suddivisione dei raggruppamenti di imprese ammessi per numero di imprese componenti il

raggruppamento

157

36

21

7 4 8 3 1 2 10

20

40

60

80

100

120

140

160

3 4 5 6 7 8 9 10 11 20

• imprese totali = 933

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Percentuale di progetti ammessi per tipologia di raggruppamento proponente

ATI da costituire

86,7%

ATI già costituite

2,5%

Consorzio8,8%

Contratto di Rete da

costituire1,3%

Contratto di Rete già

costituito0,8%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

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6

Classe dimensionale per addetti delle 933 imprese beneficiarie *

0 11,9%

1-5 29,6%

6-10 15,4%

11-20 17,9%

21-50 16,7%

51-80 4,8%

81-100 1,4%

>100 2,4%

* Dati riferiti alle imprese al momento della concessione dei contributi. I dati non rispecchiano le successive

modificazioni

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Percentuale di progetti ammessi per settore ATECO 2007

44,6%

17,5%

14,6%

10,4%

5,8%

3,3%

1,3%

2,5%

0% 10% 20% 30% 40% 50%

C – Attività Manifatturiere

M – Att. professionali, scientifiche e tecniche

J – Servizi di informazione e comunicazione

F – Costruzioni

N – Noleggio, ag. viaggio, serv. supp. imprese

H – Trasporto e magazzinaggio

G - Commercio

Altro

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

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7

POR FESR 2007-2013 – Asse 2_ attività II 1.1 sostegno a progetti di introduzione di ICT nelle PMI_attività

II 1.2_Sostegno a progetti e servizi per la creazione di reti di imprese, per l’innovazione tecnologica e

organizzativa nelle PMI

Progetti presentati e i progetti ammessi, numerosità e valore progettuale

• Valore dei progetti (mgl €)

Progetti presentati 704 • 110.000

Progetti ammessi al finanziamento 547 •84.000

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Progetti ammessi per provincia(distribuzione %)

Bologna 28%Ferrara 6%Forlì-Cesena 11%Modena 21%Parma 7%Piacenza 2%Ravenna 10%Reggio Emilia 12%Rimini 4%Totale Domande 100%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Progetti ammessi per macrosettore(distribuzione %)

Attività connesse all'estrazione di minerali 2,2%

Attività manifatturiere 56,3%

Costruzioni 9,0%

Manutenzione e riparazione auto 1,1%

Servizi alla produzione 28,7%

Movimentazione merci 2,6%

Smaltimento rifiuti 0,2%

Totale Domande 100%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

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8

Progetti ammessi per classe di addetti(distribuzione %)

0-5 23%

6-10 18%

11-20 24%

21-50 32%

Oltre 50 2%

Totale Domande 100%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Obiettivi previsti dai progetti presentati

Obiettivi relativi all’Innovazione Organizzativa

• % su progetti ammessi

Sviluppo commerciale verso nuovi mercati e nuovi canali distributivi

316 57,77%

Sviluppo di funzioni avanzate (ricerca e sviluppo, progettazione, marketing, ecc.)

267 48,81%

Riorganizzazione e razionalizzazione dei sistemi di fornitura (produttiva e di servizio)

248 45,34%

Valorizzazione dei sistemi di gestione della qualità nei processi produttivi, nelle prestazioni lavorative, nell'ambiente, e nella sicurezza

194 35,47%

Aumento dell'efficienza e della produttività 398 72,76%

Ampliamento della capacità produttiva e l'introduzione di nuovi processi produttivi

203 37,11%

Diversificazione produttiva 121 22,12%

Trasmissione di impresa 29 5,30%

Obiettivi relativi agli Strumenti Informatici e Telematici

• % su progetti ammessi

Implementazione e diffusione di metodi di acquisto e vendita on line di prodotti e servizi

140 25,59%

Sviluppo di nuove forme avanzate nel rapporto clienti/fornitori

233 42,60%

Condivisione di sistemi di cooperazione e collaborazione tra aziende in particolare negli ambiti della co-progettazione, dell'attività di co-markership, della razionalizzazione logistica

91 16,64%

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9

Riorganizzazione e miglioramento dell'efficienza dei processi produttivi all'interno della singola impresa e dei processi di innovazione di prodotto con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dell'innovazione di prodotto e di processo

300 54,84%

Sviluppo di sistemi che favoriscano l'integrazione e lo scambio di informazioni

362 66,18%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

POR FESR 2007-2013 – Asse 2_ attività II 1.2_Innovazione tecnologica delle PMI e delle reti di PMI

dell’Emilia Romagna- anno 2011

Principali caratteristiche dei progetti presentati

Totale progetti presentati 1.569

da:

microimprese 31,7%

piccole imprese 47,1%

medie imprese 21,2%

Progetti presentati da PMI singole 1.543

ATI non ancora costituite 20

Contratto di rete non ancora costituito 6

Spese presentate 433.663.689,27

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Domande presentate per settore di attività

• % C – Attività Manifatturiere 1.159 73,9%J – Servizi di informazione e comunicazione 145 9,2%

M – Attività professionali, scientifiche e tecniche 97 6,2%

F – Costruzioni 56 3,6%Altro 112 7,1%

Totale progetti presentati 1.569 100,0%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

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10

Domande presentateper macrosettore manifatturiero

• % C25 - Fabbricazione di prodotti in metallo 302 26,06%C28 - Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature n.c.a. 186 16,05%

C10 - Industrie alimentari 113 9,75%

C22 - Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 71 6,13%

C18 - Stampa e riproduzione di suporti registrati 55 4,75%

C26 - Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica ed ottica; apparecchi elettromedicali; apparecchi di misurazione e di orologi

54 4,66%

C27 - Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche

48 4,14%

Altro 330 28,46%

Totale progetti di imprese manifatturiere 1.159 100%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Suddivisione dei progetti presentati per tipologia di investimento

• % Innovazione tecnologica 811 51,7%Innovazione di prodotto 254 16,2%

Innovazione di servizio 161 10,3%

Innovazione organizzativa 156 9,9%

Innovazione tecnologica dei processi produttivi (energia) 122 7,8%

Transizione alla tecnologia digitale 30 1,9%

Sicurezza dei luoghi di lavoro 21 1,3%

Innovazione commerciale 14 0,9%

Totale progetti presentati 1.569 100,0%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

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Suddivisione delle domande presentate per provincia (sede operativa del capofila) (distribuzione %)

Bologna 25%Ferrara 4%Forlì-Cesena 12%Modena 18%Parma 8%Piacenza 5%Ravenna 9%Reggio Emilia 13%Rimini 6%Totale Domande 100%

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

Domande per voci di spesa

Importo in € % • % su 1.569 domande

A - Macchinari, attrezzature, e impianti ad alto contenuto di innovazione tecnologica

307.929.777,97

70,84% 1.352 86,17%

B - Hardware e software 59.562.660,11 13,70% 1.175 74,89%

C - Licenze per brevetti e/o software da fonti esterne 18.447.706,74 4,24% 538 34,29%

D - Spese impiantistiche per realizzazione rete telematica / informatica

8.490.818,83 1,95% 647 41,24%

E - Consulenze amministrative per presentazione domanda di contributo e documentazione di rendicontazione - Max € 2.000,00

2.495.805,62 0,57% 1.360 86,68%

F - Consulenze esterne specialistiche 37.736.920,00 8,68% 1.256 80,05%

TOTALE 434.663.689,27

100,00% ******

*********

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

POR FESR 2007-2013 – Asse 2_ attività II 1.2 Nuove imprese

Domande ammissibili, investimenti , contributi e commissioni per bando

luglio agosto settembre ottobre

Domande pervenute 36 14 35 15

Domande ammesse 24 10 - -

Contributo concesso 2.257.962,64 969.452,0 - -

Valore complessivo

spesa ammessa

4.414.460,18 1.938.900 - -

Fonte: elaborazioni su dati Regione Emilia Romagna

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