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Istituto Statale ‘Biagio Pascal’ Via Brembio,97 - Via dei Robilant,2 – Roma
REGOLAMENTO DEI LABORATORI NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONE
DEGLIINFORTUNI NEI LABORATORI CHIMICI
Sommario Pag.
1. Premessa ……………………………………………………............................ 3
2. Misure generali di tutela ……………………………………………………… 3
3. Principali norme di sicurezza ……………………………………………...….. 4
4. Norme elementari per la prevenzione degli infortuni …………….…………… 6
4.1 Accesso ai laboratori ………………………………………………………. 7
4.2 Attività fuori orario ……………………………………………………....... 7
4.3 Norme di comportamento degli studenti …………………………………... 8
4.4 Informazione e formazione ………………………………………………... 9
4.5 Dispositivi di protezione individuale (DPI) ………………………………. 10
4.6 Dotazione per emergenze …………………………………………………. 10
5. Manipolazione di sostanze pericolose ………………………......……………… 11
5.1. Norme generali …………………………………………………………….. 11
5.2 Utilizzo di prodotti Cancerogeni (classificati R45 od R49)
e di prodotti Tossici ………………………………………………………… 12
5.3 Sostanze che reagiscono violentemente con l'acqua ……………………...... 13
5.4 Sostanze ossidanti ………………………………………………………….. 13
5.7 Sostanze esplosive, infiammabili …………………………………………... 13
5.8 Valori limite di sogli (TLV) …………………………………………............ 14
6. Simboli e indicazioni di pericolo ………………………………………………. 14
6.1 Generalità ………………………………………………………………….. 14
6.2. Elenco delle frasi di rischio ………………………………………………… 15
6.3. Elenco dei consigli di prudenza …………………………………………..... 20
6.4. La nuova regolamentazione ………………………………………………… 22
6.5. I vecchi e i nuovi pittogrammi di pericolo ………………………………... 23
6.6. Elenco delle frasi H ………………………………………………….……. 24
6.7. Elenco dei consigli P ……………………………………………………… 26
6.8. Informazioni supplementari sui pericoli ………………………………...... 30
6.9. Elementi dell'etichetta e informazioni supplementari per talune sostanze
e miscele………………………………………………………………….……. 31
6.10. La nuova etichetta ………………………………………………….…….. 32
7. Immagazzinamento e trasporto di prodotti e materiali …………………….…….…. 33
7.1 Stoccaggio nei magazzini …………………………………………..……… 33
7.2 Trasporto……………………………………………………..……………. 34
8. Uso di apparecchiature ed attrezzature …………………………………………..… 34
8.1 Norme generali
8.1 Utilizzo di apparecchiature pericolose ……………………………………... 35
8.2 Radiazioni ………………………………………………………………….. 36
9. Incidenti ed infortuni …………………………………………………………......... 37
9.1 Comportamenti da tenere in caso di incidente ……………….……….…… 37
9.2 Registrazione degli incidenti e degli infortuni ………………….………… 37
1. Premessa
Le attività che si svolgono in un laboratorio chimico sono tali da richiedere in ogni fase di qualsiasi
operazione che venga svolta, rispetto assoluto delle norme di sicurezza relativamente al rischio
connesso con la specifica attività che si sta compiendo.
Per il particolare tipo di operazioni che vi si eseguono e per la particolarità delle apparecchiature e
soprattutto delle sostanze che si utilizzano, è sempre da temere il pericolo di infortuni.
Occorrerà quindi curare che la scelta e la disposizione degli ambienti e degli arredi,
l’organizzazione del lavoro in generale ed i procedimenti operativi adottati, i dispositivi di sicurezza
disponibili e quelli in particolare che vengono utilizzati volta per volta, siano sempre rispondenti
all’esigenza di minimizzare il rischio di incidenti e di infortuni.
Chi opera in un laboratorio chimico deve sempre tenere presente che oltre a salvaguardare la
propria salute ed incolumità fisica, deve salvaguardare anche quella degli altri operatori, compagni,
colleghi che utilizzano le stesse strutture ed attrezzature; per ottenere ciò è di fondamentale
importanza la conoscenza di tutto quanto sia inerente all’attività che si è prossimi a svolgere (dal
protocollo di esecuzione alla individuazione di eventuali fasi critiche; dalla sicurezza degli ambienti
alla reattività e rischi connessi all’uso delle sostanze e apparecchiature; dalle norme di sicurezza ai
mezzi per eliminare o minimizzare i rischi di contaminazione e/o infortuni, etc)
Perché ogni soggetto che operi in un laboratorio chimico posso lavorare in sicurezza è
indispensabile che sia messa a disposizione ogni strumento di informazione necessario.
In particolare, quando si eseguono reazioni non abbastanza conosciute o si trattano prodotti chimici
poco noti, occorre partire dal presupposto che il rischio sia massimo, abbondando nelle misure di
sicurezza, e considerando pericolosa qualsiasi sostanza di cui non si conoscono a fondo le
caratteristiche.
Altro aspetto di estrema importanza per chi opera in un laboratorio chimico è un corretto rapporto
con le problematiche ambientali (scarichi, smaltimento dei rifiuti ecc.), con l'obiettivo prioritario di
evitare danni alla propria ed all’altrui salute.
2. Misure generali di tutela
Le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza sono le stesse valide per tutti gli
ambienti di lavoro e devono essere attuate tenendo presente l'ordine gerarchico di priorità
richiamato nel D.Lgs n. 81/2008:
- Valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza;
- Eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove
ciò non è possibile, loro riduzione al minimo;
- Riduzione dei rischi alla fonte;
- Programmazione della prevenzione mirando ad un complesso che integra in modo coerente nella
prevenzione le condizioni tecniche operative ed organizzative del laboratorio nonché l'influenza dei
fattori dell'ambiente di lavoro;
- Sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
- Rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature
e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, anche per attenuare il lavoro monotono e
quello ripetitivo;
- Priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
- Limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al
rischio;
- Utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici, sui luoghi di lavoro;
- Controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici;
- Allontanamento del lavoratore dall'esposizione a rischio, per motivi sanitari inerenti alla sua
persona;
- Misure igieniche;
- Misure di protezione collettiva ed individuale;
- Misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei
lavoratori e di pericolo grave ed immediato;
- Uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
- Regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine ed impianti, con particolare riguardo
ai dispositivi di sicurezza in conformità all’indicazione dei fabbricanti;
- Informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori ovvero dei loro
rappresentanti, sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro;
- Istruzioni adeguate ai lavoratori.
3. Principali norme di sicurezza
Le principali norme di sicurezza da rispettare nei laboratori chimici sono le seguenti:
- Le porte dei laboratori devono essere apribili verso l'esterno.
- Gli ingressi e le uscite, comprese quelle di sicurezza, devono essere facilmente accessibili ed
adeguatamente segnalate ed i corridoi devono essere lasciati sgombri.
- Le zone pericolose devono essere segnalate opportunamente.
- Tutti gli apparati elettrici devono avere il collegamento elettrico a terra.
- I cavi elettrici (compresi quelli di alimentazione delle apparecchiature di laboratorio mobili),
devono essere sempre adeguatamente protetti.
- Gli estintori di incendio devono essere bene in vista e facilmente raggiungibili.
- La cassetta di pronto soccorso deve trovarsi in un luogo bene in vista e deve essere sempre
completa del necessario materiale di primo intervento.
- Su ogni apparecchio telefonico devono essere indicati i numeri dell'EMERGENZA SANITARIA,
dei VIGILI DEL FUOCO e del CENTRO ANTIVELENI.
- Ogni locale deve essere bene aerato.
- Ogni laboratorio deve disporre di docce oculari facilmente raggiungibili.
- I Dispositivi di Protezione Individuale necessari devono essere sempre disponibili e facilmente
accessibili.
- Ricorrere sempre a dispositivi di protezione collettiva (cappe, aspirazioni localizzate, schermi,
ecc.).
- Leggere preventivamente ed attentamente le etichette sui contenitori, con particolare riferimento ai
pittogrammi di pericolo, alle indicazioni di pericolo H, ai consigli di prudenza P e alle ulteriori
informazioni sui pericoli EUH su essi riportati.
- Leggere preventivamente ed attentamente le schede di sicurezza (SDS) dei prodotti chimici che si
intende utilizzare. Tali schede, che devono essere fornite dal venditore dei prodotti, devono essere a
disposizione dell'utilizzatore nel laboratorio o in sua prossimità.
- Etichettare sempre ed in modo corretto tutti i contenitori, in modo da poterne riconoscere in ogni
momento il contenuto e la sua pericolosità.
- Qualora si intenda riutilizzare un contenitore precedentemente usato con prodotti diversi da quelli
che si intende introdurre, bonificarlo accuratamente, rimuovere completamente l'etichetta relativa al
vecchio prodotto, ed applicare quella del nuovo.
- Mantenere sempre perfettamente chiusi tutti i contenitori con prodotti chimici.
- Non abbandonare materiale non identificabile nelle aree di lavoro.
- Adottare sempre il criterio di sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o che è meno
pericoloso.
- Lavorare su piani di lavoro (banchi e cappe) di materiale adatto.
- Comunicare con le altre persone presenti nel laboratorio per avvisare della lavorazione che si
effettua nel caso in cui essa presenti dei pericoli.
- Mantenere ordine e pulizia nel laboratorio. Evitare la presenza eccessiva di apparecchi, strumenti e
materiali sui piani di lavoro. Rimuovere prontamente vetreria e attrezzature quando non servono
più. Evitare la conservazione di prodotti chimici che non servono.
- Non introdurre in laboratorio materiali ed oggetti estranei all'attività lavorativa.
- Astenersi dal mangiare, bere, e dal detenere alimenti o bevande in laboratorio.
- Non fumare.
- Riferire sempre prontamente al Direttore del laboratorio condizioni di non sicurezza o eventuali
incidenti, anche se non hanno avuto conseguenze.
- Non lavorare da soli, nell'area, in situazioni a rischio (sostanze o apparecchiature o reazioni
pericolose, ecc.).
- Verificare sempre se particolari processi lavorativi richiedano l'applicazione di procedure
operative specifiche predisposte (ad es. operazioni con apparecchi sotto pressione, o a temperature
molto elevate, ecc.).
- Non lasciare senza controllo reazioni chimiche in corso: esse dovranno essere interrotte in assenza
di personale, a meno che non siano state predisposte apposite strutture e procedure.
- Non pipettare con la bocca, ma utilizzare le apposite attrezzature.
- Non toccare le maniglie delle porte e altri oggetti del laboratorio con i guanti con cui si sono
maneggiate sostanze chimiche. E' assolutamente vietato mantenere indossati i guanti fuori dei
laboratori.
- Non tenere nelle tasche forbici, provette di vetro o altro materiale tagliente o contundente.
- Evitare l'uso di lenti a contatto poiché possono essere causa di un accumulo di sostanze nocive, o
in presenza di determinate sostanze possono saldarsi alla cornea; in caso di incidente, possono
peggiorarne le conseguenze o pregiudicare le operazioni di primo soccorso.
- Evitare l'uso dei tacchi alti e delle scarpe aperte. I capelli lunghi devono essere tenuti raccolti. I
gioielli, specialmente se penzolanti, (orecchini, bracciali ecc.) potrebbero rappresentare fattori di
rischio.
- Non ostruire i quadri elettrici ed i quadri contenenti i dispositivi di intercettazione e regolazione
dei fluidi (gas da bombole, metano, acqua).
- Non ostruire le attrezzature antincendio e di soccorso. Non ostruire né bloccare le uscite
d'emergenza.
- Vietare a persone non addette l'accesso a zone a rischio.
4. Norme elementari per la prevenzione degli infortuni
Coloro che usano un comportamento inadeguato in laboratorio non mettono a repentaglio solo la
propria salute, ma anche quella degli altri.
4.1 Accesso ai laboratori.
L'accesso ai laboratori è consentito solo ai Dirigenti Scolastic, ai docenti di chimica e scienze,
nonché agli ITP responsabili delle esercitazioni di chimica, agli aiutanti tecnici e al personale
ausiliario espressamente indicato dal DSGA, agli studenti negli orari di svolgimento delle
esercitazioni didattiche.
Il D.S. nomina all’inizio di ogni anno scolastico il coordinatore delle attività di laboratorio.
I docenti non espressamente autorizzati che intendono accedere ai locali ed usufruire delle
attrezzature per periodi limitati, devono avanzare, previo accordo con il coordinatore del
laboratorio, richiesta scritta al D.S e al DSGA per l’autorizzazione alla collaborazione degli aiutanti
tecnici e del personale ausiliario.
Il personale addetto ai controlli di sicurezza, alla manutenzione e riparazione dei locali o delle
attrezzature, ha libero accesso solo se accompagnato dal personale autorizzato.
I locali devono rimanere chiusi quando non vi si svolge attività didattica o non è presente il
personale addetto. In assenza di tale personale è vietato a chiunque accedervi.
Gli studenti accedono ai locali solo se accompagnati da un docente responsabile.
Eventuali visite ai locali devono essere autorizzate dal coordinatore delle attività di laboratorio e
comunque guidate da personale autorizzato.
4.2 Attività fuori orario.
L'attività di laboratorio dovrebbe essere sospesa al di fuori dell'orario normale di lavoro. Qualora
ciò non fosse possibile è necessario attenersi alle seguenti norme:
- L'attività sperimentale deve essere svolta in presenza di almeno un'altra persona.
- Tutte le apparecchiature che devono rimanere in funzione al di fuori dell'orario di normale attività
dei laboratori (in particolare le apparecchiature elettriche) devono essere contrassegnate da un
cartello "LASCIARE IN FUNZIONE", con indicazione dell'operatore responsabile dell'esperienza,
del tipo di operazione in corso di esecuzione e delle eventuali sostanze pericolose utilizzate (in
particolare quelle infiammabili, tossico nocivo, incompatibili con l'acqua ecc.).
- Non si deve lasciare flusso di acqua nei refrigeranti fuori orario di lavoro, se ciò è assolutamente
indispensabile, occorre tenere presente che la pressione della rete idrica può subire notevoli
variazioni tra giorno e notte. Un espediente che riduce praticamente a zero i rischi di allagamento è
quello di adottare un’apposita valvola riduttrice di pressione che permette di ottenere un flusso
praticamente indipendente dalla pressione di rete, tutti i tubi in gomma o plastica devono essere
controllati (evitare l'uso di spezzoni di tubo sospetti di potere cedere o rompersi) e devono essere
accuratamente fissati con fascette stringitubo.
- Occorre prevedere anche possibili interruzioni di corrente, e le conseguenze dovute al ripristino
delle condizioni di funzionamento.
4.3 Norme di comportamento degli studenti
- È proibito agli studenti accedere al laboratorio in assenza dell'insegnante o del personale preposto.
- Gli studenti devono eseguire solo ciò che è stato indicato dal docente responsabile.
- Gli studenti sono collegialmente responsabili dei danni provocati al materiale di uso comune fatto
salvo i casi di palese responsabilità individuale.
- In caso di sottrazione, mancata riconsegna o scarsa diligenza nell’utilizzo del materiale e delle
attrezzature date in consegna all’alunno o da lui utilizzate durante l’esercitazione, l’insegnante o
l’ITP dovranno tempestivamente farne rapporto alla Dirigenza per i necessari provvedimenti.
- Gli studenti non possono manovrare macchine, usare attrezzature e/o prodotti chimici se non
dietro personale controllo dell’insegnante.
- All’inizio di ogni esercitazione ciascuno studente deve controllare che il proprio posto di lavoro
sia in condizioni adeguate e che le varie attrezzature siano funzionali; se riscontra anomalie è tenuto
ad informare l’insegnante o l’ITP.
- Al termine dell’esercitazione le varie attrezzature e utensilerie vanno riconsegnate in perfetta
efficienza al Docente o ITP responsabile che dovrà fare i necessari controlli coadiuvato dall’aiutante
tecnico.
-L’uso di sedie e sgabelli è consentito solo nella sala bilance.
In laboratorio è vietato:
-bere
-fumare;
-mangiare;
-correre;
-fare scherzi di qualsiasi genere:
-prendere iniziative personali circa le attività da svolgere senza consultare i docenti presenti;
-aspirare soluzioni dalle pipette utilizzando la bocca o assaggiare sostanze;
-smaltire i reflui senza seguire le indicazioni dell’insegnante;
-usare gli appositi contenitori per smaltire la vetreria rotta;
-toccare con le mani bagnate parti elettriche anche se ritenute ben protette.
-usare lenti a contatto;
-usare tacchi alti e scarpe aperte;
-usare gioielli, specie se penzolanti (orecchini, bracciali, ecc.).
In laboratorio è obbligatorio:
-attenersi sempre alle norme di sicurezza illustrate dagli insegnanti;
-indossare il camice. Chi ne fosse sprovvisto non potrà essere autorizzato a svolgere alcuna
esercitazione, potrà invece essere impegnato dall'insegnante in altra attività didattica; ogni volta che
l'alunno dimentica di portare il camice per le esercitazioni di laboratorio programmate, tale
comportamento deve essere registrato dall'insegnante sul registro di classe così che se ne possa
tenere conto da un punto di vista disciplinare qualora il mancato rispetto di questa regola fosse
ripetuto ed abituale.
-usare guanti, occhiali o quant’altro si renda di volta in volta necessario per la propria protezione
individuale, seguendo le indicazioni dell’insegnante per la specifica esercitazione.
-tenere raccolti i capelli lunghi.
-riporre zaini, cartelle e capi di vestiario fuori dalla zona di lavoro in modo da non intralciare gli
spazi intorno ai banchi e le vie d’uscita in caso di emergenza.
-segnalare immediatamente agli insegnanti ogni incidente che si verifica, anche se di lieve entità.
4.4. Informazione e formazione
Il Direttore del laboratorio istruisce adeguatamente il personale, che afferisce al laboratorio di
competenza, compresi studenti, ospiti e altro personale; detti soggetti sono tenuti a seguire le azioni
di informazione e formazione. L'istruzione deve essere in relazione alle attività che verranno svolte,
e si propone l'obiettivo che tutti siano informati e formati su:
− rischi riferiti al posto di lavoro e alle mansioni;
− possibili danni derivanti dall'utilizzo di attrezzature o sostanze pericolose senza le dovute
precauzioni;
− misure di prevenzione e protezione da attuare in ogni specifica situazione;
− misure antincendio e vie di fuga; piano d'emergenza.
Il Direttore del laboratorio è tenuto a fornire ogni strumento al fine di conseguire tali scopi,
compresa la consegna del presente manuale ad ogni persona che deve operare nel laboratorio. Copia
delle documentazioni per la sicurezza nei laboratori vanno ivi affisse in un’apposita bacheca e
pubblicate sul sito dell’istituto.
Tutto il personale e gli studenti, afferenti ad uno specifico laboratorio, devono:
− fare costante riferimento al proprio Responsabile (il docente che conduce l’esperienza didattica);
− osservare le norme operative di sicurezza vigenti e sottostare a tutte le disposizioni che vengano
impartite ai fini della protezione collettiva e individuale;
− segnalare immediatamente al Responsabile qualsiasi malfunzionamento dei presidi di prevenzione
e di protezione.
In particolare il personale ATA e gli studenti, afferenti ad uno specifico laboratorio, devono:
− collaborare attivamente con il personale docente al fine di mantenere efficiente il sistema di
sicurezza predisposto;
− partecipare a tutti i corsi finalizzati alla sicurezza ed alla salute organizzati dalla struttura;
− prendere visione del presente regolamento prima di accedere ai laboratori.
4.5 Dispositivi di protezione individuale (DPI)
Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere
indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di
minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio
destinato a tale scopo.
I DPI sono specifici per i vari tipi di rischio e devono essere marcati CE. Costituiscono dotazione
personale, ad eccezione di quelli più complessi e di uso eccezionale (ad es. autorespiratori).
Devono essere custoditi in laboratorio in un apposito arrnadietto, a portata di mano per un pronto e
comodo utilizzo quando occorrano.
Il lavoratore è obbligato ad utilizzare correttamente tali dispositivo, ad averne cura e non apportarvi
modifiche, segnalando difetti o inconvenienti che dovesse eventualmente riscontrare.
Per l'uso di alcuni DPI è fatto obbligo di sottoporsi a programmi di formazione e di addestramento.
Dotazione di DPI per il personale che opera in laboratorio con prodotti chimici:
- Protezione degli occhi e del volto: visiera leggera
- Protezione delle vie respiratorie: mascherine per polveri;
- Protezione degli arti superiori: guanti per rischi chimici in nitrile;
- Protezione del corpo: camici in tyveksottoil ginocchio.
4.6 Dotazione per emergenze
- Materiali assorbenti per sostanze chimiche.
- Dispositivi lavaocchi.
- Cassetta di medicazione.
- Coperte antifiamma.
- Estintori.
- Idranti (utilizzabili solo dal personale appositamente addestrato).
5. Manipolazione di sostanze pericolose
5.1. Norme generali
- Assicurare che tutti i contenitori di sostanze chimiche siano etichettati secondo le norme relative
all’etichettatura attualmente vigenti secondo la Direttiva 67/548/CEE che riportano l'esatto nome
chimico del contenuto, i simboli di pericolo e le frasi di rischio e i consigli di prudenza ("frasi R e
S"). Tali norme saranno, entro il 2015, integralmente sostituite dalle nuove emanate con il
Regolamento 1272/2008 (CLP) che dovranno riportare, oltre l'esatto nome chimico del contenuto, i
pittogrammi di pericolo, nonché le indicazioni di pericolo H, consigli di prudenza P e le ulteriori
informazioni di pericolo EUH.
- Tutte le sostanze e preparati utilizzati nei laboratori devono essere corredate di un’apposita scheda
di sicurezza conservata in un luogo apposito, noto ed accessibile a tutti gli operatori del reparto.
- Prima di iniziare una nuova esercitazione leggere sempre attentamente l'etichetta e la scheda di
sicurezza dei prodotti che si devono usare durante l'esercitazione e seguire le indicazioni di pericolo
ed i consigli di prudenza (non usare mai il contenuto di confezioni prive di etichetta o che non siano
etichettate opportunamente).
- Chiudere sempre bene i contenitori dei prodotti dopo l'uso.
- È proibito conservare nei frigoriferi prodotti infiammabili altrimenti conservati in speciali
frigoriferi antideflagranti.
- Anche i campioni utilizzati per l’analisi didattica devono essere tenuti ben chiusi, accuratamente
etichettati con il nome della sostanza, e dell'operatore.
- Prestare particolare cura nel preparare ed usare sempre i quantitativi minimi necessari di sostanze
e preparati, per evitare sprechi, rischi maggiori per chi lavora, inquinamento all'ambiente con lo
smaltimento di quanto non si è utilizzato.
- Evitare di mescolare fra loro casualmente sostanze diverse, evitare comunque di mescolare fra
loro sostanze diverse se non si è certi della loro compatibilità, (in caso di dubbio provvedere a
consultare prima le schede di sicurezza).
- Usare sempre le sostanze pericolose sotto cappa chimica con sufficiente aspirazione, accertandosi
dell'idoneità della stessa all'uso (cappe idonee per la manipolazione disostanze tossiche e
infiammabili in particolare), e accertandosi che la cappa sia in funzione e opportunamente chiusa.
Utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale adeguati.
- Non dirigere l'apertura delle provette, durante il riscaldamento verso se stessi o persona vicina.
- Non usare mai fiamme libere in presenza di sostanze infiammabili.
- Le superfici dei banchi o dei pavimenti su cui siano cadute eventuali sostanze chimiche devono
essere bonificate ed asciugate subito (avvisare sempre gli Assistenti Tecnici e gli Insegnanti,
segnalando esattamente cosa si è versato).
- Gli acidi versati si possono neutralizzare con bicarbonato di sodio (NaHCO3), gli alcali con acido
cloridrico diluito (HCl 5%).
- Non versare materiali infiammabili nei cestini porta rifiuti.
- Sostituire, quando possibile, i prodotti pericolosi con altri che non lo siano o che siano meno
pericolosi.
- Tenere un inventario aggiornato di tutte le sostanze chimiche.
- Tutte le operazioni e lavorazioni con materiali pericolosi (in relazione alle loro proprietà chimico-
fisiche o alla loro pericolosità per la salute, quali tossici, nocivi, ecc., o sospettati tali) devono essere
effettuate sotto cappa da laboratorio chimico (della cui efficienza di aspirazione occorre essere certi
a seguito di verifiche periodiche) tenendo il pannello scorrevole frontale abbassato il più possibile.
- Le pesate delle polveri di sostanze pericolose devono essere effettuate sotto cappa, ovvero
preparando sotto cappa i materiali da pesare trasferendoli successivamente su una bilancia esterna,
ovvero, se indispensabile, in un locale dedicato adibito all'uso delle bilance in condizioni di calma
d'aria; si raccomanda la protezione della zona operativa con carta, allo scopo di raccogliere
eventuali residui da eliminare nei modi dovuti.
- Nessun prodotto chimico deve essere eliminato attraverso il sistema fognario.
5.2 Utilizzo di prodotti Cancerogeni (classificati R45 od R49) e di prodotti Tossici.
Con riferimento specifico al Titolo VII del D.Lgs. 626/94 e successive modificazioni, riguardante le
attività lavorative in cui i lavoratori possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni, è
necessario attenersi a quanto segue:
- Tutte le lavorazioni che comportino l'impiego di sostanze o preparati recanti la dicitura: “R45 Può
provocare il cancro”, “R49 Può provocare il cancro per inalazione”, “R40 Può provocare effetti
irreversibili” oppure “R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie”, sono state cancellate o
effettuate sostituendo detti prodotti con altri meno nocivi per la salute.
Con l’entrata in vigore del Regolamento CLP, le sostanze classificate ed etichettate come
pericolose, elencate nell’Allegato I alla Direttiva 67/548/CEE e s.m.i., sono state riclassificate e
rietichettate secondo criteri armonizzati e ricomprese nell’Allegato VI al Regolamento.
Per le sostanze cancerogene e per quelle mutagene le indicazione di pericolo (H) recano la dicitura:
"H350 Può provocare il cancro (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo)", "H351 Sospettato di provocare il cancro (indicare la
via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo
pericolo)", "H340 Può provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è accertato
che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)", "H341 Sospettato di
provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo)".
5.3 Sostanze che reagiscono violentemente con l'acqua
Bisogna prestare molta attenzione nell'uso in laboratorio delle sostanze che reagiscono
violentemente con l'acqua o che a suo contatto sviluppano sostanze facilmente infiammabili, quali:
Sodio,idruro di sodio,Potassio,idruro di calcio,Litio,Idruro alluminato di litio,Sodio ammide
(ammiduro di sodio), Butil – litio,Carburo di calcio.
Bisogna evitare per quanto possibile il loro utilizzo sostituendole con altre sostanze meno
pericolose.
Se proprio è necessario il loro utilizzo, è necessario utilizzarne il quantitativo minimo con solventi
inerti o anidri, preferibilmente in atmosfera di azoto.
Evitare di gettarne i residui nei lavandini e nei bidoni per la spazzatura (devono invece essere
opportunamente distrutte [consultare le schede di sicurezza]).
Bisogna evitare scrupolosamente di conservarne in laboratorio ritagli e residui (è inutile e
pericoloso).
5.4 Sostanze ossidanti
Le operazioni che comportano l'impiego di sostanze ossidanti, (permanganato, bicromato, acqua
ossigenata, acido perclorico, acido nitrico fumante) devono essere eseguite sotto cappa e dietro ad
uno schermo di protezione.L'operatore deve usare occhiali di sicurezza e guanti di protezione.
In particolare si raccomanda molta attenzione quando si eseguono reazioni in cui si impiega l'acqua
ossigenata in presenza di piridina o di acido acetico.
5.5 Sostanze esplosive, infiammabili, ecc.
Molte sono le sostanze appartenenti a queste categorie che trovano normale impiego in laboratorio,
tra di esse vi sono in particolare:
Perclorati,Acetilene ed acetiluri,Perossidi,Nitrati e ipocloriti organici,Cloruro di azoto,N-cloro-
ammine,Biossido di cloro,Composti metallo organico,Idruro-alluminato di litio,Diazo composti,
azidi idrazine, ecc.,Perossidi organici.
Per tutte valgono le seguenti indicazioni generali:
- Cercare di evitare l'uso di sostanze di questa categoria, se possibile sostituirle con altre meno
pericolose.
- Maneggiare le sostanze solo in piccola quantità.
-Prima dell'uso leggere accuratamente le indicazioni specifiche della scheda di sicurezza e seguirle
scrupolosamente.
- Evitare surriscaldamenti, la vicinanza di fiamme, la formazione di scintille, gli urti gli sfregamenti
(con spatole, agitatori ecc.).
- Disporre robusti schermi di protezione attorno alle apparecchiature.
- Usare guanti protettivi ed occhiali di sicurezza.
5.6 Valori limite di sogli (TLV)
I valori limite di soglia (TLV = Threshold Limit Values) indicano, per agenti chimici o fisici, i
livelli di esposizione e le condizioni al di sotto delle quali si ritiene che la maggior parte dei
lavoratori sani possa rimanere esposta ripetutamente, giorno dopo giorno, senza effetti negativi per
la salute.
Per alcuni agenti chimici e fisici esistono Direttive CE che definiscono tali valori.
Per i campi elettrici, magnetici, elettromagnetici, sono indicati valori soglia nel "Documento
congiunto dell'ISPESL e dell'ISS sulla problematica della protezione dei lavoratori e della
popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici e a campi elettromagnetici a frequenze
comprese fra 0 Hz e 300 GHz".
Una gamma molto ampia di agenti è tabulata dalla ACGIH (American Conference of Governmental
Industrial Hygienists) in un manuale tradotto in Italia dalla AIDII (Associazione Italiana degli
Igienisti Industriali per l'igiene industriale e per l'ambiente).
I principali dati sono generalmente riferiti a medie ponderate nel tempo (TLV-TWA = Time
WeightedAverage, con ponderazione sulla giornata lavorativa convenzionale di otto ore e su 40 ore
lavorative settimanali; TLV-STEL = Short TermExposure Limit, con ponderazione su 15 minuti, da
non ripetersi più di 4 volte al giorno e con intervalli di almeno 60 minuti), e a valori che non devono
mai essere superati nemmeno per brevissimo tempo (TLV-C= Ceiling).
6. Simboli e indicazioni di pericolo
6.1 Generalità
Le etichette dei prodotti chimici sono un’importante fonte di informazionesulla loro pericolosità.
I prodotti chimici sono etichettati allo scopo di informarci sui rischi a cui siamo esposti e sui danni a
cui possiamo andare incontro per la nostra salute, per l’ambiente e per i nostri beni.
Oltre che i pericoli, le etichette ci indicano anche le precauzioni da prendere per il loro utilizzo,
conservazione e smaltimento e su cosa fare in caso di incidente o infortunio causati dal loro uso.
Precise norme emanate a livello europeo dal 1967 - e in vigore in Italia dal 1974 – hanno stabilito
quali informazioni vanno poste sull’etichetta e quale formato questa deve avere. Queste regole si
sono via via evolute e adeguate nel tempo in base alle nuove conoscenze della scienza e della
tecnica.
Finora l’Etichetta di Pericolo sulle confezioni dei prodotti chimici domestici o industriali si
presentava come il modello che segue:
Sono riportate: Il nome, l’indirizzo, il numero telefonico del fabbricante, distributore, importatore. I
pericoli più importanti segnalati con dei simboli di pericolo. Le frasi R che indicano i rischi
particolari del prodotto. Le frasi S che riportano i consigli di prudenza e condotta in caso
d’incidente.
6.2. Elenco delle frasi di rischio
R 1 Esplosivi allo stato secco.
R 2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione.
R 3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione.
R 4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili.
R 5 Pericolo di esplosione per riscaldamento.
R 6 Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria.
R 7 Può provocare un incendio.
R 8 Può provocare l'accensione di materie combustibili.
R 9 Esplosivo in miscela con materie combustibili.
R 10 Infiammabile. [Sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è uguale o superiore
a 21 °C e minore o uguale a 55 °C]
R 11 Facilmente infiammabile. [Sostanze e preparati che possono facilmente infiammarsi in seguito
a un breve contatto con una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi
anche dopo l'allontanamento di tale sorgente. Sostanze e preparati liquidi il cui punto di
infiammabilità è inferiore a21°C ma che non sono estremamente infiammabili.]
R 12 Estremamente infiammabile. [Sostanze e preparati liquidi che hanno punto di infiammabilità
inferiore a 0° C e un punto di ebollizione (o, nel caso di un intervallo di ebollizione, il punto iniziale
di ebollizione) inferiore o uguale a 35 'C. Sostanze e preparati gassosi che a temperatura e pressione
ambiente si infiammano a contatto con l'aria.]
R 14 Reagisce violentemente con l'acqua.
R 15 A contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili.
R 16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti.
R 17 Spontaneamente infiammabile all'aria.
R 18 Durante l'uso può formare con l'aria miscele esplosive/infiammabili.
R 19 Può formare perossidi esplosivi.
R 20 Nocivo per inalazione.
R 21 Nocivo a contatto con la pelle.
R 22 Nocivo per ingestione.
R 23 Tossico per inalazione.
R 24 Tossico a contatto con la pelle.
R 25 Tossico per ingestione.
R 26 Molto tossico per inalazione.
R 27 Molto tossico a contatto con la pelle.
R 28 Molto tossico per ingestione.
R 29 A contatto con l'acqua libera gas tossici.
R 30 Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso.
R 31 A contatto con acidi libera gas tossico.
R 32 A contatto con acidi libera gas altamente tossico.
R 33 Pericolo di effetti cumulativi.
R 34 Provoca ustioni.
R 35 Provoca gravi ustioni.
R 36 Irritante per gli occhi.
R 37 Irritante per le vie respiratorie.
R 38 Irritante per la pelle.
R 39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.
R 40 Possibilità di effetti irreversibili.
R 41 Rischio di gravi lesioni oculari.
R 42 Può provocare sensibilizzazione per inalazione.
R 43 Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.
R 44 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
R 45 Può provocare il cancro.
R 46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie
R 48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata.
R 49 Può provocare il cancro per inalazione.
R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R 51 Tossico per gli organismi acquatici.
R 52 Nocivo per gli organismi acquatici.
R 53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
R 54 Tossico per la flora.
R 55 Tossico per la fauna.
R 56 Tossico per gli organismi del terreno.
R 57 Tossico per le api.
R 58 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente.
R 59 Pericoloso per lo strato di ozono.
R 60 Può ridurre la fertilità.
R 61 Può danneggiare i bambini non ancora nati.
R 62 Possibile rischio di ridotta fertilità.
R 63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.
R 64 Possibile rischio per i bambini allattati al seno.
R 65 Può causare danni polmonari se ingerito.
COMBINAZIONI DELLE FRASI R
R 14/15 Reagisce violentemente con l'acqua liberando gas estremamente infiammabili.
R 15/21 A contatto con l'acqua libera gas tossici estremamente infiammabili.
R 20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle.
R 20/22 Nocivo per inalazione e ingestione.
R 20/21/22 Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R 21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione.
R 23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R 23/25 Tossico per inalazione e ingestione.
R 23/24/25 Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R 24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R 26/27 Molto tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R 26/28 Molto tossico per inalazione e per ingestione.
R 26/27/28 Molto tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R 27/28 Molto tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R 36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie.
R 36/38 Irritante per gli occhi e la pelle.
R 36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle.
R 37/38 Irritante per le vie respiratorie e la pelle.
R 29/23 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R 39/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle.
R 39/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R 39/23/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la
pelle.
R 39/23/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione.
R 39/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per
ingestione.
R 39/23/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la
pelle e per ingestione.
R 39/26 Molto tossico: pericolo di effetti molto gravi per inalazione.
R 39/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle.
R 39/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R 39/26/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con
la pelle.
R 39/26/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione.
R 39/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per
ingestione.
R 39/26/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione , a contatto
con la pelle e per ingestione.
R 40/20 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione.
R 40/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle.
R 40/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione.
R 40/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle.
R 40/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione ed ingestione.
R 40/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione.
R 40/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per
ingestione.
R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
R 48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione.
R 48/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con
la pelle.
R 48/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione.
R 48/20/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e a contatto con la pelle.
R 48/20/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e ingestione.
R 48/21/22 Nocivo: pericolo di' gravi danni atta salute in caso di esposizione prolungata a contatto
con la pelle e per ingestione.
R 48/20/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alta salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
R 48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.
R 48/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata, a contatto con
la pelle.
R 48/25 Tossico: pericolo di gravi danni atta salute in caso di esposizione prolungata per ingestione.
R 48/23/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e a contatto con la pelle.
R 48/23/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione ed ingestione.
R 48/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto
con la pelle e per ingestione.
R 48/23/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti
negativi per l'ambiente acquatico.
R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per
l'ambiente acquatico.
R 52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per
l'ambiente acquatico.
6.3. Elenco dei consigli di prudenza
S 1 Conservare sotto chiave.
S 2 Conservare fuori della portata dei bambini.
S 3 Conservare in luogo fresco.
S 4 Conservare lontano da locali di abitazione.
S 5 Conservare sotto... (liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante).
S 6 Conservare sotto... (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante).
S 7 Conservare il recipiente ben chiuso.
S 8 Conservare al riparo dall'umidità.
S 9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato.
S 12 Non chiudere ermeticamente il recipiente.
S 13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
S 14 Conservare lontano da... (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore).
S 15 Conservare lontano dal calore.
S 16 Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare.
S 17 Tenere lontano da sostanze combustibili.
S 18 Manipolare ed aprire il recipiente con cautela.
S 20 Non mangiare né bere durante l'impiego.
S 21 Non fumare durante l'impiego.
S 22 Non respirare le polveri.
S 23 Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosoli [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del
produttore].
S 24 Evitare il contatto con la pelle.
S 25 Evitare il contatto con gli occhi.
S 26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e
consultare un medico.
S 27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con... (prodotti
idonei da indicarsi da parte del fabbricante).
S 29 Non gettare i residui nelle fognature.
S30 Non versare acqua sul prodotto.
S 33 Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche.
S35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni.
S36 Usare indumenti protettivi adatti.
S37 Usare guanti adatti.
S 38 In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto.
S 39 Proteggersi gli occhi/la faccia.
S 40 Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto usare ... (da precisare da
parte del produttore).
S 41 In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi.
S 42 Durante le fumigazioni/polimerizzazioni usare un apparecchio respiratorio adatto [termine(i)
appropriato(i) da precisare da parte del produttore].
S 43 In caso di incendio usare ... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se
l'acqua aumenta il rischio è precisato: "Non usare acqua).
S 44 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile,
produrre l'etichetta).
S 46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico esibendo il contenitore o l'etichetta.
S 47 Conservare a temperatura non superiore a ....°C (da precisare da parte del fabbricante).
S 48 Mantenere umido con ... (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante).
S 49 Conservare soltanto nel recipiente originale.
S 50 Non mescolare con ... (da specificare da parte del fabbricante).
S 51 Usare soltanto in luogo ben ventilato.
S 52 Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.
S 53 Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso.
S 56 Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o
speciali autorizzati.
S 57 Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale.
S 59 Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero o il riciclaggio.
S 60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.
S 61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di
sicurezza.
S 62 Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o
l'etichetta.
COMBINAZIONE DI FRASI S
S 1/2 Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini.
S 3/7 Tenere il recipiente ben chiuso in luogo fresco.
S 3/9/14 Conservare in luogo fresco e ben ventilato lontano da ... (materiali incompatibili da
precisare da parte del fabbricante).
S 3/9/14/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato lontano da
... (materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante).
S3/9/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato.
S3/14 Conservare in luogo fresco lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del
fabbricante).
S7-S8 Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dall'umidità.
S7-S9 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.
S7/47 Tenere il recipiente ben chiuso e a temperatura non superiore a ...°C (da precisare da parte del
fabbricante).
S20-S21 Non mangiare, né bere, né fumare durante l'impiego.
S24-S25 Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
S29-S56 Non gettare i residui nelle fognature.
S36-S37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti.
S36-S37-S39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S36-S39 Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S37-S39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S47-S49 Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore a... °C (da
precisare da parte del fabbricante).
6.4. La nuova regolamentazione
La CE ha emanato il Regolamento 1272/2009 - chiamato CLP (Classification, Labeling, Packaging)
- in cui le informazioni che devono apparire sulla etichetta vengono modificate per uniformarsi al
sistema di comunicazione dei pericoli globale GHS (Globally Harmonized System) valido cioè in
tutti i paesi del mondo.
Già a partire dal dicembre 2010 le etichette che conosciamo hanno cominciato ad essere modificate.
Nel corso di questi anni abbiamo visto comparire, sulle confezioni e sui contenitori dei prodotti
chimici pericolosi che utilizziamo, delle nuove etichette. L’adeguamento alla nuova normativa sarà
progressivo nel tempo per permettere alle aziende di applicare il nuovo Regolamento e di smaltire i
prodotti già etichettati secondo il vecchio ordinamento.
Pertanto potremo vedere ancora vecchie e nuove etichette fino al 2017.
Alcuni dei nuovi pittogrammi assomigliano ai vecchi simboli, attenzione però che non
rappresentano per forza gli stessi pericoli e che non sono sistematicamente associati agli stessi
prodotti chimici.
Nella nuova etichetta oltre ai nuovi pittogrammi compaiono le parole di avvertimento o
“avvertenze”:
- pericolo;
- attenzione;
dove la scritta “pericolo” sta ad indicare i prodotti chimici più pericolosi.
Anche le “Frasi R di rischio” e le “Frasi S o Consigli di prudenza” vengono sostituite
rispettivamente dalle “Indicazioni di pericolo H” e dai “Consigli di prudenza P”, che come in
precedenza hanno il compito di indicare i pericoli e le misure di prevenzione da mettere in atto per
la conservazione, la manipolazione, lo smaltimento e cosa fare in caso di incidente. Nella nuova
etichetta inoltre vengono aggiunte alle Indicazioni H e P “Ulteriori informazioni sui pericoli EUH”
cioè frasi associate a sostanze o miscele pericolose con proprietà chimico-fisiche o tossicologiche
specifiche.
6.6. Elenco delle frasi H
Pericoli fisici
H200 – Esplosivo instabile.
H201 – Esplosivo; pericolo di esplosione di massa.
H202 – Esplosivo; grave pericolo di proiezione.
H203 – Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione.
H204 – Pericolo di incendio o di proiezione.
H205 – Pericolo di esplosione di massa in caso d'incendio.
H220 – Gas altamente infiammabile.
H221 – Gas infiammabile.
H222 – Aerosol altamente infiammabile.
H223 – Aerosol infiammabile.
H224 – Liquido e vapori altamente infiammabili.
H225 – Liquido e vapori facilmente infiammabili.
H226 – Liquido e vapori infiammabili.
H227 – Liquido combustibile
H228 – Solido infiammabile.
H229 – Recipiente sotto pressione: può esplodere per riscaldamento.
H230 – Può scoppiare anche in assenza di aria.
H231 – Può scoppiare anche in assenza di aria, a elevata pressione e/o temperatura
H240 – Rischio di esplosione per riscaldamento.
H241 – Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento.
H242 – Rischio d'incendio per riscaldamento.
H250 – Spontaneamente infiammabile all'aria.
H251 – Autoriscaldante; può infiammarsi.
H252 – Autoriscaldante in grandi quantità; può infiammarsi.
H260 – A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente.
H261 – A contatto con l'acqua libera gas infiammabili.
H270 – Può provocare o aggravare un incendio; comburente.
H271 – Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente.
H272 – Può aggravare un incendio; comburente.
H280 – Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato.
H281 – Contiene gas refrigerato; può provocare ustioni o lesioni criogeniche.
H290 – Può essere corrosivo per i metalli.
Pericoli per la salute
H300 – Letale se ingerito.
H301 – Tossico se ingerito.
H302 – Nocivo se ingerito.
H303 – Può essere nocivo in caso di ingestione.
H304 – Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.
H305 – Può essere nocivo in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.
H310 – Letale per contatto con la pelle.
H311 – Tossico per contatto con la pelle.
H312 – Nocivo per contatto con la pelle.
H313 – Può essere nocivo per contatto con la pelle.
H314 – Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H315 – Provoca irritazione cutanea.
H316 – Provoca una lieve irritazione cutanea.
H317 – Può provocare una reazione allergica cutanea.
H318 – Provoca gravi lesioni oculari.
H319 – Provoca grave irritazione oculare.
H320 – Provoca irritazione oculare.
H330 – Letale se inalato.
H331 – Tossico se inalato.
H332 – Nocivo se inalato.
H333 – Può essere nocivo se inalato.
H334 – Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato.
H335 – Può irritare le vie respiratorie.
H336 – Può provocare sonnolenza o vertigini.
H340 – Può provocare alterazioni genetiche.
H341 – Sospettato di provocare alterazioni genetiche.
H350 – Può provocare il cancro.
H351 – Sospettato di provocare il cancro.
H360 – Può nuocere alla fertilità o al feto.
H361 – Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto.
H362 – Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno.
H370 – Provoca danni agli organi.
H371 – Può provocare danni agli organi.
H372 – Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.
H373 – Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.
Pericoli per l'ambiente
H400 – Molto tossico per gli organismi acquatici.
H410 – Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H411 – Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H412 – Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H413 – Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H420 - Nuoce alla salute pubblica e all’ambiente distruggendo l’ozono dello strato superiore
dell’atmosfera.
6.7. Elenco dei consigli P
Consigli di prudenza di carattere generale
P101 – In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del
prodotto.
P102 – Tenere fuori dalla portata dei bambini.
P103 – Leggere l'etichetta prima dell'uso.
Consigli di prudenza - Prevenzione
P201 – Procurarsi istruzioni specifiche prima dell'uso.
P202 – Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze.
P210 – Tenere lontano da fonti di calore, superfici calde, scintille, fiamme libere o altre fonti di
accensione. Non fumare.
P211 – Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di accensione.
P220 – Tenere/conservare lontano da indumenti/…/materiali combustibili.
P221 – Prendere ogni precauzione per evitare di miscelare con sostanze combustibili.
P222 – Evitare il contatto con l'aria.
P223 – Evitare qualunque contatto con l’acqua.
P230 – Mantenere umido con...
P231 – Manipolare in atmosfera di gas inerte.
P232 – Proteggere dall'umidità.
P233 – Tenere il recipiente ben chiuso.
P234 – Conservare soltanto nel contenitore originale.
P235 – Conservare in luogo fresco.
P240 – Mettere a terra / massa il contenitore e il dispositivo ricevente.
P241 – Utilizzare impianti elettrici / di ventilazione / d'illuminazione / ... / a prova di esplosione.
P242 – Utilizzare solo utensili antiscintillamento.
P243 – Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche.
P244 – Mantenere le valvole e i raccordi liberi da grasso e olio.
P250 – Evitare le abrasioni / gli urti / ... / gli attriti.
P251 – Non perforare né bruciare, neppure dopo l’uso.
P260 – Non respirare la polvere / i fumi / i gas / la nebbia / i vapori / gli aerosol.
P261 – Evitare di respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/aerosol.
P262 – Evitare il contatto con gli occhi, la pelle o gli indumenti.
P263 – Evitare il contatto durante la gravidanza / l'allattamento.
P264 – Lavare accuratamente .... dopo l'uso.
P270 – Non mangiare, né bere, né fumare durante l'uso.
P271 – Utilizzare soltanto all'aperto o in luogo ben ventilato.
P272 – Gli indumenti da lavoro contaminati non devono essere portati fuori dal luogo di lavoro.
P273 – Non disperdere nell'ambiente.
P280 – Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/Proteggere il viso.
P282 – Utilizzare guanti termici / schermo facciale / Proteggere gli occhi.
P283 – Indossare indumenti completamente ignifughi o in tessuti ritardanti di fiamma.
P284 – [Quando la ventilazione del locale è insufficiente] indossare un apparecchio di protezione
respiratoria.
P231 + P232 – Manipolare in atmosfera di gas inerte. Tenere al riparo dall'umidità.
P235 + P410 – Tenere in luogo fresco. Proteggere dai raggi solari.
Consigli di prudenza - Reazione
P301 – IN CASO DI INGESTIONE:
P302 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE:
P303 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli):
P304 – IN CASO DI INALAZIONE:
P305 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
P306 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI:
P308 – IN CASO DI ESPOSIZIONE O DI POSSIBILE ESPOSIZIONE
P310 – Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI/un medico/…
P311 – Contattare un CENTRO ANTIVELENI/un medico/…
P312 – Contattare un CENTRO ANTIVELENI/un medico/ …/in caso di malessere.
P313 – Consultare un medico.
P314 – In caso di malessere, consultare un medico.
P315 – Consultare immediatamente un medico.
P320 – Trattamento specifico urgente (vedere... su questa etichetta).
P321 – Trattamento specifico (vedere … su questa etichetta).
P330 – Sciacquare la bocca.
P331 – NON provocare il vomito.
P332 – In caso di irritazione della pelle:
P333 – In caso di irritazione o eruzione della pelle:
P334 – Immergere in acqua fredda / avvolgere con un bendaggio umido.
P335 – Rimuovere le particelle depositate sulla pelle.
P336 – Sgelare le parti congelate usando acqua tiepida. Non sfregare la parte interessata.
P337 – Se l'irritazione degli occhi persiste:
P338 – Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P340 – Trasportare l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la
respirazione.
P342 – In caso di sintomi respiratori:
P351 – Sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
P352 – Lavare abbondantemente con acqua/….
P353 – Sciacquare la pelle / fare una doccia.
P360 – Sciacquare immediatamente e abbondantemente gli indumenti contaminati e la pelle prima
di togliersi gli indumenti.
P361 – Togliere immediatamente tutti gli indumenti contaminati.
P362 – Togliere gli indumenti contaminati.
P363 – Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli nuovamente.
P364 – E lavarli prima di indossarli nuovamente.
P370 – In caso di incendio:
P371 – In caso di incendio grave e di quantità rilevanti:
P372 – Rischio di esplosione in caso di incendio.
P373 – NON utilizzare mezzi estinguenti se l'incendio raggiunge materiali esplosivi.
P374 – Utilizzare i mezzi estinguenti con le precauzioni abituali a distanza ragionevole.
P375 – Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza.
P376 – Bloccare la perdita se non c'è pericolo.
P377 – In caso d'incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile
bloccare la perdita senza pericolo.
P378 – Usare … per estinguere.
P380 – Evacuare la zona.
P381 – Eliminare ogni fonte di accensione se non c'è pericolo.
P390 – Assorbire la fuoriuscita per evitare danni materiali.
P391 – Raccogliere il materiale fuoriuscito.
P301 + P310 - IN CASO DI INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO
ANTIVELENI/un medico/…
P301 + P312 - IN CASO DI INGESTIONE: contattare un CENTRO ANTIVELENI/un
medico/…/in caso di malessere.
P301 + P330 + P331 - IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito.
P302 + P334 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: immergere in acqua fredda / avvolgere
con un bendaggio umido.
P302 + P352 - IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: Lavare abbondantemente con
acqua/….
P303 + P361 + P353 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): Togliere gli
indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia.
P304 + P340 – IN CASO DI INALAZIONE: Trasportare l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a
riposo in posizione che favorisca la respirazione.
P305 + P351 + P338 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per
parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P306 + P360 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI: sciacquare immediatamente e
abbondantemente gli indumenti contaminati e la pelle prima di togliersi gli indumenti.
P308 + P311 – In caso di esposizione o di possibile esposizione: contattare un CENTRO
ANTIVELENI/un medico/…
P308 + P313 – In caso di esposizione o di possibile esposizione, consultare un medico.
P332 + P313 – In caso di irritazione della pelle: consultare un medico.
P333 + P313 – In caso di irritazione o eruzione della pelle: consultare un medico.
P335 + P334 – Rimuovere le particelle depositate sulla pelle. Immergere in acqua fredda /
avvolgere con un bendaggio umido.
P337 + P313 – Se l'irritazione degli occhi persiste, consultare un medico.
P342 + P311 – In caso di sintomi respiratori, contattare un CENTRO ANTIVELENI/un medico/…
P361 + P364 – Togliere immediatamente gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli
nuovamente.
P362 + P364 – Togliere gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente.
[Introdotto da IV ATP]
P370 + P376 – In caso di incendio: bloccare la perdita se non c'è pericolo.
P370 + P378 – In caso di incendio, utilizzare… per estinguere.
P370 + P380 – Evacuare la zona in caso di incendio.
P370 + P380 + P375 – In caso di incendio: evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i
mezzi estinguenti a grande distanza.
P371 + P380 + P375 – In caso di incendio grave e di grandi quantità: evacuare la zona. Rischio di
esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza.
Consigli di prudenza - Conservazione
P401 – Conservare...
P403 – Conservare in luogo ben ventilato.
P404 – Conservare in un recipiente chiuso.
P405 – Conservare sotto chiave.
P406 – Conservare in recipiente resistente alla corrosione / provvisto di rivestimento interno
resistente.
P407 – Mantenere uno spazio libero tra gli scaffali / i pallet.
P410 – Proteggere dai raggi solari.
P411 – Conservare a temperature non superiori a ... °C / ... °F.
P412 – Non esporre a temperature superiori a 50 °C / 122 °F.
P413 – Conservare le rinfuse di peso superiore a ... kg / ... lb a temperature non superiori a ... °C / ...
°F.
P420 – Conservare lontano da altri materiali.
P422 – Conservare sotto...
P402 + P404 – Conservare in recipiente chiuso.
P403 + P233 – Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.
P403 + P235 – Conservare in luogo fresco e ben ventilato.
P410 + P403 – Proteggere dai raggi solari. Conservare in luogo ben ventilato.
P410 + P412 – Proteggere dai raggi solari. Non esporre a temperature superiori a 50 °C / 122 °F.
P411 + P235 – Conservare in luogo fresco a temperature non superiori a ... °C / ... °F.
Consigli di prudenza - Smaltimento
P501 Smaltire il prodotto/recipiente in .... [… in conformità alla regolamentazione
locale/regionale/nazionale/internazionale (da specificare)].
6.8. Informazioni supplementari sui pericoli
Proprietà fisiche
EUH 001 – Esplosivo allo stato secco.
EUH 006 – Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria.
EUH 014 – Reagisce violentemente con l'acqua.
EUH 018 – Durante l'uso può formarsi una miscela vapore-aria esplosiva/infiammabile.
EUH 019 – Può formare perossidi esplosivi.
EUH 044 – Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
Proprietà pericolose per la salute
EUH 029 – A contatto con l'acqua libera un gas tossico.
EUH 031 – A contatto con acidi libera gas tossici.
EUH 032 – A contatto con acidi libera gas molto tossici.
EUH 066 – L'esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle.
EUH 070 – Tossico per contatto oculare.
EUH 071 – Corrosivo per le vie respiratorie.
Proprietà pericolose per l'ambiente
EUH 059 – Pericoloso per lo strato di ozono.
6.9. Elementi dell'etichetta e informazioni supplementari per talune sostanze e miscele
EUH 201 – Contiene piombo. Non utilizzare su oggetti che possono essere masticati o succhiati dai
bambini.
EUH 201A – Attenzione! Contiene piombo.
EUH 202 – Cianoacrilato. Pericolo. Incolla la pelle e gli occhi in pochi secondi. Tenere fuori dalla
portata dei bambini.
EUH 203 – Contiene cromo(VI). Può provocare una reazione allergica.
EUH 204 – Contiene isocianati. Può provocare una reazione allergica.
EUH 205 – Contiene componenti epossidici. Può provocare una reazione allergica.
EUH 206 – Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono liberarsi gas
pericolosi (cloro).
EUH 207 – Attenzione! Contiene cadmio. Durante l'uso si sviluppano fumi pericolosi. Leggere le
informazioni fornite dal fabbricante. Rispettare le disposizioni di sicurezza.
EUH 208 – Contiene... Può provocare una reazione allergica.
EUH 209 – Può diventare facilmente infiammabile durante l'uso.
EUH 209A – Può diventare infiammabile durante l'uso.
EUH 210 – Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta.
EUH 401 – Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso.
6.10. La nuova etichetta
ACETONE
Avvertenze: Pericolo Indicazioni di pericolo: EUH066 L'esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle. H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili. H319 Provoca grave irritazione oculare. H336 Può provocare sonnolenza o vertigini. Consigli di prudenza: P501 Smaltire il prodotto/recipiente in un punto di raccolta rifuiti pericolosi o speciali autorizzati. P312 In caso di malessere, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico. P370+P378 In caso di incendio: estinguere con : CO2, schiuma, polveri chimiche. Usare acqua
nebulizzata sotto il controllo di personale specializzato. P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso. P210 Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate. Non fumare. P304+P340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione
Riporta: I pittogrammi di pericolo. L'avvertenza: indica il grado di pericolo. Indicazioni di pericolo
H. I consigli di prudenza P. Ulteriori informazioni di pericolo EUH
Alcuni pericoli non sono indicati da un pittogramma ma vengono segnalati dalle Frasi H
(Indicazioni di Pericolo) o dalle Frasi EUH (Ulteriori informazioni di pericolo). E’ il caso della
miscelazione di prodotti incompatibili, quali per esempio la Varechina con sostanze acide, che
provoca lo sviluppo di un gas tossico, il Cloro. Questo è un tipico incidente chimico, comune sia in
ambiente domestico che lavorativo.
Tale rischio viene segnalato dalla frase: EUH031 A contatto con acidi libera un gas tossico.
7. Immagazzinamento e trasporto di prodotti e materiali
7.1 Stoccaggio nei magazzini
L'immagazzinamento dei prodotti, in funzione delle caratteristiche di pericolo, deve seguire precise
regole:
- I prodotti e preparati devono essere riposti negli appositi armadi o sulle apposite scaffalature,
divisi per categoria di rischio, evitando in particolare la vicinanza di prodotti incompatibili
(comburenti separati dagli infiammabili, acidi separati dagli alcali ecc.: per informazioni specifiche
sulle condizioni di stoccaggio e le incompatibilità con altri reagenti deve essere consultata la scheda
di sicurezza in particolare al punto n° 7 "Manipolazione e stoccaggio" e al punto n° 10 "Stabilità e
reattività");
- I solventi ed i prodotti infiammabili devono essere custoditi in armadi metallici muniti di fori di
aerazione o impianto di aspirazione e di bacino di contenimento, e non devono superare i 5 litri per
laboratorio (20 litri in totale massimi per l'intero volume dell'edificio secondo il Decreto 26 agosto
1992);
- I prodotti tossici, e quelli nocivi devono essere custoditi in appositi armadi metallici aspirati;
- Gli acidi concentrati vanno conservati su scaffali muniti di bacinelle di contenimento in materiale
resistente agli acidi e di capacità adeguata a contenere il reagente in caso di rottura accidentale;
- Deve essere garantita una buona ventilazione, naturale o forzata, dei locali di deposito, per
garantire che non si raggiungano concentrazioni pericolose di gas o di vapori;
- I depositi devono essere protetti dalle alte temperature estive con opportuni ombreggiamenti o
raffrescamento;
- Devono essere a portata di mano degli operatori i mezzi idonei per intervenire in caso di incidenti
ipotizzabili (sostanze assorbenti per eventuali versamenti, estinguenti adatti e Dispositivi di
Protezione Individuale che garantiscano contro ogni eventuale rischio).
7.2 Trasporto
Le confezioni di prodotti, particolarmente i recipienti in vetro, non devono essere trasportate
tenendole direttamente in mano, ma devono essere poste in contenitori che le proteggano ed evitino
eventuali spandimenti in caso di rottura (è sufficiente effettuare il trasporto dentro secchi di plastica
muniti di manico con un buono strato di materiale inerte sul fondo).
Le confezioni di prodotti fra loro incompatibili non devono essere poste nello stesso contenitore o,
meglio, devono essere trasportate in tempi diversi.
Quando si debbono trasportare carichi di un certo peso, è necessario utilizzare gli appositi carrelli.
I materiali pesanti liquidi e solidi, devono essere trasportati ai vari piani degli edifici mediante
ascensore.
Nessuno deve entrare nell’ascensore quando questo contiene materiali.
Le operazioni di trasporto con ascensore dovrebbero essere eseguite da due persone: una provvede
al carico del materiale al piano di partenza, l'altra provvede alla chiamata dell’ascensore ed al suo
scarico al piano di arrivo.
Le bombole di gas compresso devono essere munite, durante il trasporto, di cappellotti di
protezione e devono essere trasportate su carrelli muniti di catena di fissaggio.
8.Uso di apparecchiature ed attrezzature
8.1 Norme generali
- Usare con cura le attrezzature e le apparecchiature seguendo le indicazioni degli insegnanti.
- Non cercare di fare funzionare apparecchiature che non si conoscono.
- Non toccare con le mani bagnate apparecchi elettrici sotto tensione.
- Nel caso si verifichino versamenti di acqua sul banco di lavoro o sul pavimento, isolare
l’alimentazione elettrica del bancone o della zona allagata.
- Leggere e rispettare sempre le indicazioni dei cartelli di segnalazione e informazione posti sulle
attrezzature e strumentazioni dei laboratori.
- In caso di cattivo funzionamento o di guasto chiamare subito l'insegnante evitando qualsiasi
intervento o tentativo di riparazione.
- Alla fine di ogni esercitazione provvedere a spegnere (o a fare spegnere dal personale del
laboratorio, nel caso che non se ne conosca perfettamente il funzionamento) pulire e riporre tutte le
apparecchiature che sono state utilizzate.
- Di norma non è consentito lasciare il posto di lavoro lasciando in funzione apparecchiature o
strumentazioni elettriche, apparecchiature riscaldate con fiamme a gas, apparecchiature che
utilizzano flussi di acqua per il raffreddamento, accertarsi che qualcuno le sorvegli in
continuazione, o solo in caso eccezionale, opportunamente autorizzato dal responsabile del
laboratorio, che siano rispettate tutte le disposizioni per garantire al massimo l'impossibilità che si
verifichino incidenti.
- Non manomettere le attrezzature e le apparecchiature di soccorso.
- Non scaldare su fiamma diretta recipienti graduati e vetreria a parete spessa.
- Usare con attenzione la vetreria calda (utilizzare appositi guanti anticalore e/o pinze).
- Non appoggiare recipienti, bottiglie o apparecchi vicini al bordo del banco di lavoro.
- Non usare vetreria da laboratorio (becher) per bere.
- Non tenere in tasca forbici, tubi di vetro o altri oggetti taglienti o appuntiti.
- Quando si deve infilare un tubo di vetro in un tubo di gomma o in un tappo, proteggersi le mani
con guanti adatti resistenti alla perforazione e al taglio.
- Apparecchiature in vetro complesse devono essere smontate prima di essere trasportate e devono
essere rimontate nella posizione di destinazione.
- Non cercare di forzare con le mani l'apertura di giunti smerigliati bloccati: lasciare a bagno in
acqua calda o usare un bagno ad ultrasuoni per liberare il giunto bloccato.
8.2 Utilizzo di apparecchiature pericolose
- Prima dell'uso, consultare le istruzioni di cui ogni apparecchiatura deve essere corredata e che
devono essere prontamente disponibili in qualsiasi momento.
- In fase di acquisto di nuove apparecchiature considerare sempre tutte le loro caratteristiche che
coinvolgono aspetti di sicurezza ed assicurarsi che esse siano pienamente soddisfacenti anche sotto
questo punto di vista.
- Possibilmente schermare adeguatamente le apparecchiatura in vetro utilizzate sotto vuoto o sotto
pressione o con parti in movimento, ed utilizzare sempre gli occhiali protettivi, dopo essersi
comunque assicurati prima dell'uso che la vetreria sia perfettamente integra.
- Per l'utilizzo in pressione di apparecchiature in vetro assicurare di non superare i valori di
pressione previsti dal costruttore, inserendo valvole di sicurezza o altri dispositivo quali guardie
idrauliche, assicurando altresì la compatibilità dei prodotti usati. L'uso di apparecchiatura sotto
pressione è oggetto di procedure specifiche.
- Usare, quando possibile, riscaldatori elettrici (preferibilmente a circolazione d'olio) piuttosto che
fiamme libere. Qualora vengano usate fiamme libere, queste devono essere dotate di dispositivo di
sicurezza.
- Utilizzare apparecchiatura e strumentazioni elettriche a norma.
- Utilizzare centrifughe solo se dotate del dispositivo di sicurezza, previsto dalle norme, atto ad
impedire il funzionamento con il coperchio aperto; utilizzare solo rotori omologati dalla ditta
costruttrice.
- Non usare cavi elettrici volanti, prolunghe, prese multiple.
- Per potenze superiori a 1 kW, è necessario utilizzare prese munite di interruttore onnipolare.
- Le bombole di norma devono essere collocate all'esterno, collegate con i punti d'utilizzo mediante
tubazioni fisse. In casi eccezionali (brevità del tempo d'utilizzo e di presenza, dimensioni molto
piccole) è ammesso operare previa valutazione dei rischi, identificando nel laboratorio le posizioni
meno a rischio, assicurando sempre il buon ancoraggio a strutture fisse; comunque tenere le
bombole in laboratorio il minor tempo possibile, evitandone la presenza quando non sono
utilizzate ed evitando la presenza di scorte (da tenere nel deposito esterno).
- Le autoclavi (intese sia come reattori che come sterilizzatori), in relazione al modo di
funzionamento ed al loro volume, come tutti gli apparecchi a pressione di gas o vapore ed i
generatori di vapore, sono soggette alla normativa per le apparecchiatura in pressione. E' comunque
indispensabile, tanto per le autoclavi soggette alla normativa, quanto per quelle escluse in base alle
loro caratteristiche, effettuare i controlli e le manutenzioni periodiche indicate dal costruttore.
E' opportuno che le autoclavi siano utilizzate solo da personale esperto adeguatamente formato ed
osservi tutte le specifiche norme di utilizzo e di sicurezza predisposte dal costruttore e che devono
essere disponibili in prossimità dell'apparecchio.
8.3 Radiazioni
Le radiazioni non ionizzati che in modo significativo possono essere presenti nei laboratori sono:
RADIAZIONI UV - Occorre proteggere soprattutto gli occhi. Se possibile, fare in modo che le
lampade siano spente quando si accede all'interno di ambienti o apparecchiatura che le contengono.
Le lampade con emissione di radiazioni a lunghezza d'onda inferiori a 320 nm devono essere
schermate e il Responsabile deve informare della pericolosità della lampada tutti coloro che
accedono al laboratorio. Utilizzare occhiali protettivi in situazioni di esposizione alla lampada.
9. Incidenti ed infortuni
9.1 Comportamenti da tenere in caso di incidente
In caso di incidente che coinvolga sostanze chimiche, come per qualsiasi tipo di incidente, attenersi
sempre e subito alle norme contenute nel piano d'emergenza, del quale tutto il personale deve aver
preso visione prima di accedere al laboratorio.
Se l'incidente è di lieve entità, come azione di primo intervento agire prontamente avendo cura di:
- togliere gli indumenti e gli eventuali DPI contaminati, usando le necessarie precauzioni;
- decontaminare la cute eventualmente contaminata utilizzando acqua corrente; se sono stati
interessati gli occhi, fare ricorso ai lavaocchi;
- in caso di necessità fare ricorso alla cassetta di medicazione;
- non disperdere le sostanze contaminanti nell'ambiente, raccoglierle con la protezione dei DPI
richiesti dalla situazione; se si tratta di liquidi ricorrere agli appositi prodotti assorbenti; pulire bene
le superfici interessate. Se sono presenti gas, vapori o polveri aerodisperse, realizzare la massima
ventilazione del locale, aprendo le finestre ed utilizzando tutti i mezzi disponibili di aerazione
meccanica.
- Attenersi al Piano d'emergenza anche per dar luogo all'informativa ivi prevista.
9.2 Registrazione degli incidenti e degli infortuni
Ogni incidente grave, anche quelli che non provocano conseguenze per la salute, deve essere
registrato attraverso la compilazione di un rapporto di infortunio, per poter servire come base di dati
per la prevenzione di possibili infortuni futuri. Il controllo sulla compilazione del rapporto di
infortunio è affidata ai docenti in servizio.
La prima compilazione del rapporto di incidente viene affidata a chi "è informato dell'incidente"
perché vi ha assistito o ne ha raccolto le prime testimonianze, (eventualmente con l'assistenza degli
insegnanti e dagli assistenti tecnici presenti nel turno di laboratorio), questi dovranno tentare di
abbozzarne le cause, la dinamica, le misure che a prima vista potevano essere adottate per evitarlo o
ridurne la gravità, le possibili altre conseguenze dannose che avrebbero potuto derivarne, anche se,
casualmente sono state evitate.
La compilazione deve essere eseguita subito o comunque il più presto possibile perché lasciare
trascorrere troppo tempo potrebbe alterare il ricordo, la percezione esatta dell'accaduto.
Il rapporto così redatto, viene integrato eventualmente dal Responsabile di Reparto che lo fa
pervenire al "Servizio Aziendale di Prevenzione e Protezione".
Il Servizio Aziendale di Prevenzione e Protezione ne da informazione al Preside e lo utilizza per le
elaborazioni delle procedure da adottare per migliorare le condizioni di sicurezza.
Occorre cercare di utilizzare un criterio la più possibile uniforme nel valutare la soglia di gravità o
di rischio che fa in modo che un incidente debba essere segnalato.
Dando per scontato che vada segnalato qualsiasi incidente che ha provocato un infortunio, anche
lieve, che non comporti la registrazione obbligatoria sul registro degli infortuni, va valutato l'evento
incidentale e vanno segnalati tutti gli incidenti che avrebbero potuto causare, anche se in un
concorso di altri eventi (più o meno probabili) delle conseguenze di una qualche gravità.
Per gli infortuni devono essere effettuate anche le registrazioni previste dalle norme di legge
vigenti.