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RELATORE PROF. GIULIA ROSSOLILLO CORRELATORE PROF. VITTORIO FORTUNATI

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN COMUNICAZIONE INTERCULTURALE E MULTIMEDIALE L’EUROPEISMO FRANCESE ALLA PROVA DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE DIBATTITI,MISTIFICAZIONI E REMORE DI POLITICA INTERNA. RELATORE PROF. GIULIA ROSSOLILLO CORRELATORE PROF. VITTORIO FORTUNATI - PowerPoint PPT Presentation
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN COMUNICAZIONE INTERCULTURALE E MULTIMEDIALE L’EUROPEISMO FRANCESE ALLA PROVA DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE DIBATTITI,MISTIFICAZIONI E REMORE DI POLITICA INTERNA RELATORE PROF. GIULIA ROSSOLILLO CORRELATORE PROF. VITTORIO FORTUNATI TESI DI LAUREA DI: ELISA GIRARDO ANNO ACCADEMICO 2004/2005
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Page 1: RELATORE PROF. GIULIA ROSSOLILLO CORRELATORE PROF. VITTORIO FORTUNATI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN COMUNICAZIONE INTERCULTURALE E MULTIMEDIALE

L’EUROPEISMO FRANCESE ALLA PROVA DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE

DIBATTITI,MISTIFICAZIONI E REMORE DI POLITICA INTERNA

RELATORE PROF. GIULIA ROSSOLILLOCORRELATORE PROF. VITTORIO FORTUNATI

TESI DI LAUREA DI: ELISA GIRARDO

ANNO ACCADEMICO 2004/2005

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LE FASI CHE HANNO PORTATO ALLA FIRMA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE

• Il trattato di Nizza, con l’allegato n°4, demanda al Consiglio europeo di Laeken / Bruxelles dell’anno successivo il compito di concordare una dichiarazione contenente iniziative adeguate in merito alla delimitazione delle competenze tra l’Unione e gli Stati membri;

• la Dichiarazione di Laeken nel dicembre 2001 dove si individua nella Convenzione, con a capo Giscard, lo strumento per la predisposizione di un progetto di trattato. Tale organo sarà formato da 105 membri.

• Il 18 luglio 2003 attraverso una serie di sedute i 105 convenzionali consegnano alla Commissione il progetto di trattato che adotta una Costituzione per l’Europa.

• Il 29 ottobre 2004 a Roma la Conferenza intergovernativa formata dai capi di stato dei 25 stati membri, sottoscrive il testo costituzionale

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Composizione del Trattato Costituzionale

Preambolo

448 articoli

1^ parte

2^ parte

3^ parte

4^ parte

Protocolli

Dichiarazioni varie

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TITOLO I TITOLO II TITOLO III TITOLO IV

Competenze dell'Unione

PARTE I

Definizione e obiettivi

dell'Unione

Diritti fondamentali e cittadinanza dell'Unione

Istituzioni dell'Unione

Esercizio delle competenze dell'Unione

La vita democratica dell'Unione

Finanze dell'Unione

L'Unione e l'ambiente circostante

Appartenenza all'Unione

TITOLO V TITOLO VI TITOLO VII

Artt. 33 - 44 Artt.45 - 52 Artt. 53 - 56 Art. 57 Artt.58 - 60

TITOLO VIII TITOLO IX

Artt. 11 - 18 Artt. 19 - 32 Artt. 9 - 10 Artt. 1 - 8

PREAMBOLO

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PARTE II

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE

Artt.80-86

Artt .111 - 114

Disposizioni generali che disciplinano

l'interpretazione e l'applicazione della Carta

Cittadinanza GiustiziaSolidarietà Uguaglianza Libertà Dignità

TITOLO I

TITOLO II

TITOLO III TITOLO IV

TITOLO V TITOLO VI

TITOLO VII

Artt.

61 - 65

Artt.

66 - 79 Artt.87 -

98 Artt.99 -

106

Artt.

107- 110

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PARTE III

LE POLITICHE E IL FUNZIONAMENTO DELL'UNIONE

TITOLO V TITOLO VITITOLO VII

Artt. 292 - 329 Artt. 330 - 423 Artt. 424 - 436

Funzionamento dell'Unione Disposizioni comuni

TITOLO I TITOLO II TITOLO III TITOLO IV

Disposizioni di applicazione

generale

Non discriminazione e cittadinanza

Politiche e azioni interne Associazioni dei Paesi e territori

l'Oltremare

Azione esterna dell'Unione

Artt. 115 - 122 Artt. 123 - 129 Artt. 130 - 285 Artt. 286 - 291

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PARTE IV

DISPOSIZIONI GENERALI E FINALIArtt. 437 - 448

 

PROTOCOLLI E ALLEGATI

ATTO FINALE:• Dichiarazioni relative a disposizioni della Costituzione• Dichiarazioni relative ai protocolli allegati alla Costituzione

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IL PROCESSO DI RATIFICA

La ratifica del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa è iniziata nell’Unione europea a partire dal 30 ottobre 2004.

L’art. IV-447 afferma che:

“Il Trattato costituzionale è ratificato dalle Alte Parti Contraenti conformemente alle rispettive norme costituzionali”

“Entra in vigore il 1° novembre 2006, se tutti gli strumenti di ratifica sono stati depositati; altrimenti, il primo giorno del secondo mese successivo all’avvenuto deposito dello strumento di ratifica da parte dello Stato firmatario che procede per ultimo a tale formalità”.

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A LIVELLO COMUNITARIO IL PROCESSO DI RATIFICA DI UN TRATTATO PUÒ

AVVENIRE SECONDO DUE MODALITÀ:

Il metodo parlamentale adottato in Italia

indiretto e rappresentativo

La via del referendum adottato in Francia

diretto e partecipativo

Non è possibile dire quale delle due procedure sia preferibile, spetta ai governi dei singoli stati, in base alle legislazioni vigenti nel paese, decidere quale delle due

utilizzare.

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L’ITER REFERENDARIO ADOTTATO IN FRANCIA DA JACQUES CHIRAC

L’articolo 11 della Costituzione francese prevede l’istituto referendario nella formula spesso denominata come “il referendum del Presidente della Repubblica”.

È stato il Decreto n° 218 del 9 marzo 2005 a permettere che il referendum venisse indotto in data 29 maggio 2005.

Gli elettori avrebbero dovuto rispondere con un sì o con un no al seguente quesito:

“Approvate il progetto di legge che autorizza la ratifica del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa?”.

Inizia in Francia la “primavera referendaria” nella quale si sono espressi i tenants du oui e i partisans du non.

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IL DIBATTITO POLITICO IN FRANCIA:

IL SÌ E IL NO

I partiti francesi si sono così schierati:

L’UMP, l’UDF, la maggioranza del partito socialista e dei verdi schierati per il Sì

Il fronte nazionale, mouvement pour la France, il partito comunista e l’ala frondista del partito socialista per il No

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Alcuni tra i sostenitori del no hanno proposto alcune soluzioni per un’ipotetica “nuova” Unione Europea.

Molto interessante l’opinione di Laurent Fabius

Nel dibattito francese sono intervenuti anche uomini politicistranieri tra cui Oskar Lafontaine e Frattini.

Infine a far sentire la loro voce e ad esprimere la loro opinionesono intervenuti anche storici, opinionisti e studiosi tra cui Geremek, Alfred Grosser e Monique Canto-Sperber.

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CONCLUSIONI

Il referendum si è svolto il 29 maggio 2005.

Queste le percentuali

C’è bisogno d’Europa: oggi più di un tempo. Ma di un’Europa plasmata con il consenso dei popoli.

OUI 45,32%

NON 54,68%

L’esito negativo esprime

Hanno influito sul risultato

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84 DÉPARTEMENTS SUR 100 ONT VOTÉ NON

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E’ l’unico modo per avanzare verso un’Europa politica;

Permetterà di uscire dall’immobilismo di un’Europa a 25 che, con la sola regola dell’unanimità, non può più funzionare;

E’ il primo passo verso la democrazia, in quanto elezioni europee permetteranno di eleggere il presidente della Commissione e i cittadini dell’Unione avranno dei diritti comuni come, per esempio, poter proporre una legge attraverso la raccolta di un milione di firme;

Si farà un passo avanti verso un’Unione più democratica e più sociale;

La Francia potrà mantenere e aumentare il suo ruolo politico a livello mondiale.

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l’Europa in questo momento si trova ad avere dei problemi tra cui il numero e la mancanza di un aspetto politico, la Costituzione così come si presenta non è in grado di risolverli;

Il testo costituzionale è funzionale a un’Europa liberale e liberista, per questo non adeguato a rispondere alla mancanza di democrazia in cui si trova oggi l’Unione;

Votare no è l’unico modo che hanno i francesi per poter esprimere che tipo di Europa vogliono e per far sentire la loro voce a livello europeo;

Il trattato non ha nulla che possa eliminare il grosso limite del voto all’unanimità che, per esempio per quanto riguarda la politica fiscale, paralizza l’Europa.

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ALCUNI TRA I “TENANTS

DU OUI”

Nicholas Sarkozy presidente UMP;

François Bayrou presidente

UDF;

François Hollande

vicesegretario dei PS;

Lionel Jospin.

Il presidente della Repubblica Jaques Chirac;

ALCUNI TRA I “ PARTISANS

DU NON”

Henri Emmanuelli;

Laurent Fabius ex vicesegretario

generale;

Jean Marie Lepen presidente del

Fronte Nazionale;

Phlippe Villiers presidente di Mouvement pour la France;

Marie-George Buffet segretario del partito comunista.

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I 105 CONVENZIONALI IL “PRAESIDIUM” DELLA

CONVENZIONE

Presidente Valéry Giscard d’Estaing Presidente

Vicepresid. Giuliano Amato e J. Luc Dehaene Vicepresidenti

15 Rappresentanti dei governi degli Stati membri

13 Rappresentanti dei governi dei Paesi candidati

30 Parlamentari degli Stati membri

26 Parlamentari dei Paesi candidati

16 Rappresentanti del Parlamento europeo

2 Rappresentanti della Commissione europea

Rappresentanti di:

- Governi nazionali aventi la presidenza di turno del Consiglio

- Parlamenti nazionali (2 membri)

- Parlamento europeo (2 membri)

- Commissione europea (2 membri)

- Un rappresentante dei Paesi candidati, in qualità di invitato

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La sua proposta è quella di un’Unione a cerchi:

- Il primo comprendente la Francia e gli altri paesi fondatori che governino a livello economico, finanziario, sociale e di difesa;

- Il secondo, formato dall’Unione attuale, che proseguirà gradualmente lungo la via economica, politica e sociale;

- Il terzo dovrebbe comprendere la periferia dell’Europa, tra cui la Turchia, e avrebbe come obiettivi il mantenimento della pace, la salvaguardia della democrazia e la garanzia dello sviluppo.

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I dubbi

I timori Le incertezze

Le ansie

Le difficoltà a orientarsinella mondializzazione

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La paura di perdere:- L’identità

- La sicurezza - La coesione

socio- economica

Le remore sull’allargamentoextra-europeo dell’Europa

I problemi di politicainterna

Il populismo propagandistico

dell’estrema destra e della sinistra


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