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relazione

Date post: 06-Mar-2016
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relazione di progetto
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Gruppo di lavoro:

Francesco Musco Filippo Magni Denis Grasso

Gianluca Castagnetti Marta Pellegrini

Giulia Agosti

[ C O / A u l e t t a . L e t u e i d e e a b i t a n o q u i ]

[Auletta…Terre in Moto]

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1. Conoscere presente e passato per costruire il Futuro

“Il futuro parte dai ricordi dei vecchi e dalle loro sedie sugli usci delle case” Non si può rinascere dal sisma senza conoscere il proprio territorio. Non si può rinascere da un sisma se non si conosce dove si vuole andare. Non si può disegnare il futuro senza puntare sulle proprie forze e opportunità gestendo rischi e minacce. Proprio per questo il progetto Auletta Terre in Moto parte da un’attenta analisi di rischi e minacce del borgo e del suo territorio circostante, progettando una visione post-sisma innovativa in grado di interagire in profondità con il contesto di riferimento. Per evidenziare in modo sintetico le valutazioni compiute si è utilizzato lo strumento dell’Analisi SWOT.

Fattori interni Punti di forza Punti di debolezza

- Artigianato locale - Paesaggio di grande bellezza - Varietà degli ambienti naturali - Offerta turistico-ambientale variegata

(rafting, speleologia, escursionismo) - Prodotti tipici (Olio d’oliva,Carciofo bianco,

fagiolo ”scucchiulariello”, rafano, ciliegino di Auletta, vino moscatello)

- Fiume Tanagro - Centro storico con alto potenziale storico-

architettonico

- Età media alta - Bilancio demografico deficitario - Forte emigrazione giovanile - Assenza di elementi attrattori di forte

interesse - Mancanza di spazi pubblici - Scarsa qualità urbana - Isolamento della città storica - Dispersione insediativa - Degrado parziale di alcune aree produttive

limitrofe (agricole e industriali) - Servizi deficitari

Fattori esterni Opportunità Minacce

- Prossimità a siti Unesco - Infrastrutture viarie ( Autostrada, ferrovia) - Fondazione MIDA + RENA - Visibilità dall’autostrada - Terremoto - Territorio comunale all’interno del parco del

Cilento - Finanziamento pubblico di 2,5 milioni di Euro

per la riqualificazione Parco a Ruderi

- Paesi limitrofi simili per offerta turistico-

culturale - Turismo estivo di tipo balneare nella costiera

amalfitana\cilentana - Progressiva riduzione dei finanziamenti

pubblici - Lontananza da grandi centri urbani

L’Analisi SWOT mostra in modo chiaro un aspetto: Auletta ha la forza per rinascere dal sisma, per ritrovare un’Identità forte e moderna. Un’Identit{ oggi sempre più sbiadita a causa dell’emigrazione giovanile e della progressiva marginalizzazione del territorio dai grandi flussi di idee e ricchezza nazionali e globali. Non si può puntare sul passato per rientrare in questi grandi flussi. Attorno ad Auletta centinaia di altri borghi simili per qualità ambientale e offerta culturale. Attorno ad Auletta tante altre realtà colpite dal sisma e ancora in cerca di una nuova identità a 30 anni da quel 23 Novembre 1980. E’ necessario puntare sul nuovo, sul contemporaneo, su sperimentazione e innovazione. Solo così il sisma può diventare un’opportunit{. L’opportunità di costruire un nuovo modello di crescita. Un modello che non ripercorra le idee già utilizzate nelle politiche di sviluppo del Meridione. Un modello che sia del tutto diverso da quello di tutti gli altri borghi e citt{ dell’area. Un modello ambizioso e innovativo allo stesso tempo, che suona così pazzo da diventare realtà. Un sognare in grande con gli occhi concentrati alla realtà.

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2. Rigenerare Auletta con l’Arte: dai sogni alla realtà.

“Sono i grandi sogni a portare l’uomo lontano”

Sognare in grande. Solo sognando in grande si può rinascere definitivamente dal dolore del sisma che ancora oggi aleggia tra le vie di Auletta e dell’Irpinia. Solo sognando in grande Auletta può divenire punto di riferimento e nodo di distribuzione del Cilento. Il nostro grande sogno per questo progetto è sorretto dalla forza dell’Arte. L’Arte contemporanea, non più racchiusa in quadri e musei polverosi. Un’Arte Contemporanea che esce dai suoi luoghi tradizionali di fruizione e diventa vita nuova, nuova speranza, possibilità di riscatto per comunità in difficoltà lasciate ai margini dai modelli di sviluppo del ‘900. L’Arte è per questo progetto un grande sogno. Un sogno ben ancorato alla realtà. Un sogno che è già stato realizzato in altri borghi e altre città. Un sogno che per molte persone è già una concreta realtà. Ed è proprio da questi casi di successo che la nostra indagine parte. In questo paragrafo verranno spiegate le ragioni profonde che ci hanno portato all’Arte Contemporanea per rispondere ai bisogni progettuali di questo bando. In primo luogo una riflessione su cosa è diventata l’Arte e come questa si lega alla rigenerazione urbana. In seguito un’analisi dei dati Doxa per sottolineare come le tendenze del turismo contemporaneo siano profondamente cambiate rispetto ad un tempo e che oggi, per intercettare flussi turistici di una certa entità, è necessario proporre idee innovative fuori dai canoni tradizionali. Infine un’analisi dei casi di successo e fallimento in Italia ed in Europa, per trarne utili insegnamenti progettuali e gestionali per il nostro progetto. L’Arte è un sogno certo, ma cammina con i piedi ben ancorati al suolo.

2.1. Arte e Rigenerazione Urbana “I valori che accomunano i progetti d’arte negli spazi pubblici sono sempre collettivi, rivolti alla popolazione civile e accompagnati dal presupposto di migliorare la qualità della citta dei cittadini”. La citt{ è in trasformazione. Il modello di vita all’interno delle realt{ urbane sta cambiando, sia nelle piccole che nelle grandi realtà urbane. La città muta dal punto di vista fisico, economico, sociale: diminuiscono gli abitanti nelle grandi città a favore di un progressivo aumento della popolazione nei centri di medie e piccole dimensioni. Le comunicazioni telematiche hanno completamente ridisegnato il concetto di spazio. Si dissolvono le relazioni sul territorio, le geometrie diventano labili, variabili. Cambia il modo di produrre e ciò che si produce e di conseguenza anche i luoghi dove la produzione avviene. Le grandi fabbriche vengono dismesse e quei “vuoti” diventano progressivamente luoghi delle funzioni del tutto nuove. Aumentano e si diversificano le popolazioni, gli attori e le interazioni di cui bisogna tenere conto per una corretta pianificazione della città. Il cambiare della citt{ fa emergere l’esigenza da parte delle amministrazioni locali e di coloro che governano il territorio di dotarsi di nuovi e più appropriati strumenti per rispondere alle domande che una Società sempre più liquida esprime. La natura dell’urbanit{ contemporanea, con la sua struttura complessa e i suoi problemi, fa sì che le risposte vengano cercate al di fuori dei tradizionali strumenti di pianificazione. Ciò che gli abitanti oggi chiedono è una maggiore vivibilità della città, la possibilità di usufruire in modo nuovo degli spazi pubblici, di partecipare ai processi di riqualificazione e più in generale nei processi di trasformazione urbana. Una chiave di lettura che accomuna molte delle risposte contemporanee ai problemi della città è rappresentata dall’Arte. Non è un caso pertanto che nell’ultimo decennio sia notevolmente aumentato l’interesse di urbanisti e architetti sul rapporto tra città e Arte.

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Così come cambia la citt{ cambia anche l’Arte. L’Arte muta e si evolve verso un operare partecipato ed concreto che spinge l’artista sempre più ad uscire dalle gallerie per arrivare nelle piazze, nei giardini, nelle fabbriche dismesse, nei luoghi pubblici, per intervenire nel dibattito sulla citt{, per lavorare affianco al progettista. L’artista è da sempre una figura portata ad osservare la realtà che lo circonda, ad interpretarla, a decodificarla e mai come in questi ultimi decenni di cambiamento sono stati i primi a saper leggere i cambiamenti in atto nelle città e a proporre soluzioni. Nelle loro opere restituiscono a volte in maniera realistica e quanto nelle città sta avvenendo, altre volte le letture che ne emergono sono visionare ed astratte, in tutti e due i casi tuttavia il loro apporto si è dimostrato fondamentale nell’interpretazione della realt{. Non a caso molti artisti hanno iniziato non solo a “dipingere” la realtà ma in molti casi a voler entrare in stretto contatto con essa. Hanno iniziato cioè ad instaurare dei rapporti con altri attori e a lavorare nel contesto urbano. Differentemente da quanto accadeva negli anni ’70 nelle prime esperienze di public art, oggi gli artisti fanno dell’ambiente urbano non solo uno sfondo, un palcoscenico, ma l’oggetto stesso dell’opera d’arte, trasformano lo spazio pubblico, intercettano desideri e problemi degli abitanti, creano relazioni tra attori pubblici, committenti, istituzioni, abitanti, portano le istanze dei cittadini al tavolo delle decisioni, allargano il campo delle expertise coinvolte nei progetti.

In questo senso si può parlare di un passaggio da Arte pubblica in senso stretto ad Arte sociale, o “art in the public interest” intendendo un diverso modo di fare Arte nello spazio pubblico che passa prima di tutto dall’idea di un lavoro sulle istanze e sulle esigenze di chi la citt{ la abita. Ciò che emerge dall’evolversi da Arte pubblica a nuove forme di Arte, è un desiderio e una capacità da parte di entrambe le sfere, quella della citt{ e quella dell’Arte, ad interagire nell’ottica del “fare citt{”, intendendo con “fare citt{” la volontà di ricostruire, laddove si era persa o non era mai esistita, una complessità di relazioni, ambienti, identità e opportunit{. La capacit{ di “fare citt{” di alcuni progetti d’arte sta nel provare a ricostruire relazioni all’interno di un quartiere, di un piccolo borgo o di un grande asse stradale, di restituire anche se con azioni micro, puntuali e simboliche alcuni servizi, di riuscire a rimettere in dialogo singole realtà urbane e cittadini con il resto della città, di provare anche a far sì che torni su di essi un’attenzione positiva, che si inneschino degli scambi e si attivino dei processi economici e sociali. Con sempre maggiore evidenza l’Arte entra nei processi di riqualificazione delle città e dei borghi. Una relazione più o meno spontanea e istituzionalizzata, con modalità e strumenti diversi: ad esempio i processi spontanei ed auto organizzati dagli abitanti, le associazioni, dagli artisti i quali si attivano a ridosso di alcune questioni cruciali, sino a programmi istituzionali che vedono in alcuni casi l’accordo di più livelli per intervenire con modalità integrate d’azione tra le quali l’Arte gioca un peso rilevante. Viene da chiedersi coma mai l’Arte sia sempre più coinvolta nelle trasformazioni urbane. Quale ruolo abbia, quale sia il suo valore aggiunto in questi processi, in che modo esperienze che già esistono da oltre trenta anni si siano sedimentate nelle politiche pubbliche. L’Arte non è solo un’opportunit{ per la citt{ e la sua popolazione. E’ anche un’opportunit{ per la classe politica che amministra un Comune o un territorio più ampio. L’Arte Contemporanea non è racchiusa in un museo, ma si trova nelle strade, nelle piazze. Diventa illuminazione pubblica, arredo urbano, riqualificazione di edifici degradati. Per questi motivi l’Arte contemporanea ha un’elevata visibilit{. Per questo motivo può essere utilizzata dalle pubbliche amministrazioni come simbolo di una giunta che ha saputo, nell’arco del suo mandato, fare qualcosa per la città. Se ad esempio le case di edilizia economico–popolare, impianti sportivi, infrastrutture, devono aspettare l’alternarsi di più Giunte prima di vedere la

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loro realizzazione, accade con sempre più frequenza che l’arte pubblica, intesa ad esempio come scultura che costituisce la “porta della citt{” o simbolo nella piazza principale, o ancora come evento temporaneo ed installazione, sia un segno che l’amministrazione cittadina riesce a lasciare nella città a sua imperitura memoria o, con un visione temporalmente più contenuta, ai suoi elettori. L’attenzione degli urbanisti è rivolta in particolare alle forme e alle modalità con le quali l’Arte entra in relazione con la città. Relazioni talvolta pianificate e altre volte nate dal caso, talvolta nate dal basso e altre dall’alto, legate ad un progetto, ad una trasformazione, ad un problema particolare. Talvolta, come nel caso del quartiere Münzviertel in Germania, è stato il quartiere stesso a coinvolgere l’amministrazione attraverso l’Arte. In questo processo giocano un ruolo significativo le sperimentazioni esistenti.

2.2. Dati sul turismo italiano: indagine Doxa 2011

Perché puntare sull’Arte per rilanciare il turismo ad Auletta e nei territori circostanti? La risposta è che il turismo sta cambiando. E sta cambiando molto rapidamente in tutta Europa e ancora con maggior forza in un paese come l’Italia in cui il turismo è una voce centrale dell’economia nazionale. Solo comprendendo a fondo le dinamiche in atto sarà possibile progettare un’offerta turistica davvero valida in grado di imporsi sul territorio di riferimento. Da queste esigenze una rapida rassegna dei dati dell’indagine Doxa sul turismo del 2011. Un’indagine diretta ad analizzare le possibilità di promozione turistica per visite e soggiorni nei borghi caratteristici d’Italia, con una valutazione attenta sia all’offerta che alla domanda. I dati emersi da quest’indagine mettono in luce molti limiti e problemi della domanda attuale, ma mostrano anche che esistono interessanti possibilità di sviluppo per alcuni segmenti della domanda turistica, legata soprattutto a periodi di vacanza brevi, nuove destinazioni e tipologie delle vacanze. Un primo dato importante è che il numero di italiani che passano le vacanze più lunghe in Italia non aumenta mentre è in crescita il numero di vacanza brevi. Tuttavia i viaggi brevi con motivazioni culturali, sono prevalentemente diretti verso alcune destinazioni che hanno una maggiore attrattivit{ (le grandi Citt{ d’Arte, Mostre di rilievo nazionale) e, legato soprattutto al proliferare dei volo low cost, verso altri paesi europei. L’indagine ha confermato che molte visite vengono fatte attualmente partendo dal luogo di residenza o da un luogo di vacanza, ma queste visite sono più spesso dirette ad incontrare parenti o amici, da cui i visitatori possono essere ospitati, o anche a fare acquisti, mentre le visite culturali hanno, per la grande maggioranza degli italiani, un peso relativamente modesto, come motivazione principale di una visita. Naturalmente anche la presenza e la qualità delle strutture e dei servizi di accoglienza (sia per i pernottamenti che per i pasti) possono avere un ruolo importante per la decisione di visitare o non visitare un borgo. Attualmente le strutture disponibili in alcuni borghi sono molto carenti. L’attrattivit{ di un borgo può aumentare fortemente se è possibile combinare, nel corso di un breve viaggio e soggiorno, più luoghi di visita, anche per poter utilizzare lungo un medesimo itinerario forme di accoglienza diverse, sia per i pernottamenti che per i pasti, individuando i luoghi di sosta lungo il percorso. Questa tipologia di informazioni turistiche sono per la maggior parte dei borghi inadeguate. Fra gli intervistati che hanno descritto la visita ad un borgo caratteristico (45% visite con pernottamenti nella zona e 55% visite senza pernottamenti) molti vorrebbero ritornare nelle località descritte per un breve soggiorno, di due o tre giorni. Questi dati dimostrano che un’esperienza positiva fatta in un borgo può portare spesso ad un rapporto permanente e duraturo.

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Delle visite fatte in un piccolo centro, gli intervistati ricordavano soprattutto il centro storico e le caratteristiche del centro abitato (aspetto indicato dal 63% dei visitatori), l’atmosfera del luogo (57%), il paesaggio della zona visitata (55%) ed i dintorni (16%). Molti hanno ricordato anche singoli monumenti (una chiesa, un castello, le mura, ecc.) (30%) o musei ed altri luoghi di visita (8%), il rapporto con gli abitanti (18%), l’esperienza fatta nei ristoranti e nelle trattorie (17%) e l’acquisto di prodotti locali (6%). I dati Doxa mostrano come i giudizi più favorevoli in merito all’esperienze fatte riguardano prioritariamente la qualità del paesaggio e dell’ambiente naturale, la qualit{ delle opere d’arte racchiuse nel borgo e l’accoglienza e la simpatia degli abitanti. Questi aspetti sono quelli che vengono più spesso inclusi fra le motivazioni con cui i Tour Operator pubblicizzano il tipico viaggio in Italia. Le ricerche condotte presso i Tour Operator stranieri che operano in Italia credono nella possibilità di promuovere nuove destinazioni in Italia, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno e per nuovi segmenti della domanda, a condizione che queste realtà si adattino ad accogliere queste tipologie di flussi.

2.3. Arte e recupero di piccoli borghi. Breve storia di successi e fallimenti. Riqualificare un piccolo borgo con l’Arte è un’idea venuta in mente a molti. Pochi quelli che l’hanno saputa tradurre in realt{. Quei pochi rappresentano però delle esperienze di grande importanza, esperienze che è necessario studiare per comprendere i motivi che hanno portato al loro successo o fallimento. Il progetto “ Terre in Moto” parte nella sua riflessione proprio da questi casi studio. Dagli straordinari successi di Favara Cultural Park in Sicilia e Farrera sui Pirenei, al più sobrio ma comunque significativo caso del Villaggio dell’Arte nel Matese. Molto importanti anche i fallimenti e le ragioni che li hanno provocati. È il caso di Provvidenti, modello che ebbe un grande eco mediatico ma che fallì per problemi gestionali a pochi anni dalla sua definitiva consacrazione. Ed è proprio dalla riflessione su questo caso studio che è nato il nostro peculiare modello gestionale che in seguito verrà presentato. Le esperienze selezionate non hanno in alcun modo pretesa di esaustività, ma rientrano all’interno di una categoria aperta in continuo evolvere. I casi non analizzati infatti sono molteplici. Dal Festival Haiku di Capoliveri a Cairano e al suo Festival “Sette Per”. Dai quartieri di Münzviertel e Neuruppin in Germania a Bussana Vecchia e al suo Villaggio Internazionale degli Artisti. Di seguito una rassegna schematica dei quattro casi studio selezionati tra i molti individuati in letteratura. 1) Favara Cultural Park Località: Favara (AG) Dati statistici territorio di appartenenza: Abitanti Favara: 33.800. A 6 km dalla Valle dei Templi. Anno di partenza: 2010 Finalità artistiche/ di valorizzazione: Si occupa di arte contemporanea in tutti i suoi aspetti (Design, Grafica, Architettura, Web, Editoria, Comunicazione, Food and Beverage, Organizzazione e Gestione di Eventi, Fotografia Pubblicitaria, Pubblic Design, Interior Design).

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Fonti finanziamento utilizzate: Finanziato interamente da privati (Fondazioni, Artisti, Gallerie d’Arte, donazioni di privati e ricavi delle attivit{ culturali svolte). Forma gestionale: Associazione. A breve verrà trasformata in Fondazione. Numero visitatori anno: difficile quantificare il numero dei visitatori. Solo all’inaugurazione sono state circa 3.000 le persone presenti. Gli artisti ospitati nel 2010 sono stati circa 50, provenienti da tutta Europa. Modello di ospitalità artisti/volontari: Il target “artistico” a cui si rivolgono sono giovani artisti frequentanti scuole artistiche o diplomati/laureati non ancora occupati. Il tempo di permanenza degli artisti oscilla dai 4 ai 12 mesi a secondo dell’et{ e dei progetti presentati. Ad ogni stagista ammesso viene riconosciuto un contributo di 500€ al mese, più un rimborso per il viaggio intrapreso. Ai volontari invece viene riconosciuto solo l’alloggio gratuito. Tutti gli altri costi sono a loro carico. Breve descrizione: Piccolo centro turistico culturale artistico contemporaneo nato in un complesso di case abbandonato all’interno del centro storico di Favara. È un modello unico nel suo genere, non limitato ad un singolo edificio ma ad un intero comparto edilizio. Un tessuto urbano (denominato “Sette Cortili”) in cui convivono “gli artisti” e la popolazione del luogo, soprattutto anziani. Questo esperimento culturale nasce su iniziativa di un notaio, Andrea Bartoli, con la passione per l’arte contemporanea in tutte le sue forme. L’arte all’interno della Farm Cultural Park non è solo quadri e fotografia, ma si fa anche design, giornalismo, organizzazione di eventi culturali, cucina. Le opere degli artisti stanno trasformando il contesto urbano senza tuttavia snaturarlo dal suo valore storico e paesaggistico. Analisi dei fattori di successo: I network del fondatore (Andra Bartoli); Il sostegno di 17 Associazioni/Fondazioni siciliane; Capacità di attrarre volontari che lavorano gratuitamente; Campagne di Marketing molto forti; Capacità dei curatori di mantenersi aggiornati sulle più recenti evoluzioni dell’Arte Contemporanea. 2) Centre d’Art i Natura di Farrera (Spagna) Località: Farrera Dati statistici territorio di appartenenza: Nel cuore dei Pirenei catalani a 1.360 metri di altitudine. Abitanti: 25 (138 nell’intero Comune) Anno di partenza: 1996 Finalità artistiche/ di valorizzazione: Tre gli ambiti ospitati: Arti (Arti visuali; Letteratura; Musica; Teatro); Scienze naturali e umane (Scienze naturali, botanica, biologia, ecologia, storia ecc.); Piccoli Gruppi (dai gruppi universitari alle riunioni societarie). Fonti finanziamento utilizzate: Finanziamenti pubblici europei (Leader, Interreg, Feder) e nazionali. Il Centro si finanzia inoltre con le quote sociali per l’adesione come socio al centro e i proventi delle attività culturali svolte (seminari, vendita libri, ingressi alle mostre ecc.). Parte degli utili derivano dai servizi non forniti agli ospiti (pulizie, vendita prodotti alimentari ecc.)

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Forma gestionale: Società senza fini di lucro (Amics del Centre d’Art i Natura de Farrera) con il controllo della municipalità Numero visitatori anno: dato non disponibile. Modello di ospitalità artisti: Abitazioni individuali o doppie per max. 10/12 artisti. La permanenza va da un minimo di una settimana ad un massimo di 11 mesi. Breve descrizione: Tre antichi edifici montani recuperati (più un edificio creato ex novo) per uno dei centri culturali più importanti della Catalogna. Un’esperienza ormai ultradecennale che si rafforza di anno in anno. Ciò che caratterizza il luogo (e attrae gli artisti) sono la bellezza e il silenzio che circondano la residenza. Gli artisti vengono scelti dal Direttore del centro a secondo dei Cv e dei progetti presentati. Analisi dei fattori di successo: Adesione ad un network di artisti internazionali (Res Artist e Alliance of Artists Communities); Socio fondatore di un’importante rete di artisti spagnola (Xarxa d’Espais de Producció d’ Arts Visuals de Catalunya); Forte appoggio delle pubbliche amministrazioni locali e di alcune universit{; bellezza dei paesaggi e dell’ambiente all’interno di cui si trova. 3) Il Villaggio dell’Arte nel Matese Località: Capriati a Volturno, Fontegreca, Gallo Matese, Letino e Prata Sannita. Dati statistici territorio di appartenenza: Parco Regionale del Matese Anno di partenza: Nel 2002, dopo una trattativa con i sindaci durata circa un anno, si costituisce il Gruppo di lavoro. Le prime vere attività concrete sul territorio si vedono nel 2005. Finalità artistiche/ di valorizzazione: Arte e Architettura Sostenibile. La finalità ultima è ideare nuovi modelli di vivibilità delle aree montane del sud Italia, una nuova urbanità che passa da un diverso modello ecologico e architettonico da integrare e recuperare. Fonti finanziamento utilizzate: Bandi europei. Forma gestionale: Gruppo di esperti (coordinato da Paesaggio Workgroup, un gruppo di 6 architetti) che nasce da un Protocollo d’Intesa tra i 5 Comuni coinvolti nel progetto. Numero visitatori anno: Quattordici gruppi di artisti; 400 abitanti direttamente coinvolti. Modello di ospitalità artisti: Non sono previste particolari forme di residenzialità per gli artisti ospitati. Breve descrizione: Il progetto nasce da un’idea dell’architetto Mario Festa e dal suo desiderio di portare in un’area in difficolt{ l’esperienza maturata all’estero sui territori spopolati. Un progetto di arte contemporanea con una duplice finalità educativa: educazione della popolazione locale e promozione delle idee di artisti italiani ed europei. Il progetto si configura come un Museo a cielo aperto. Ad oggi il Villaggio dell’Arte del Matese è conosciuto

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più all’estero (Stati Uniti, Germania e Inghilterra soprattutto) che in Italia. Numerosi gli artisti di alto livello che hanno partecipato ai laboratori organizzati. Analisi dei fattori di successo: Rete dei contatti dell’ideatore dell’iniziativa; Fortissima partecipazione popolare; Forte radicazione dei progetti alle peculiarità del territorio; Varietà dei linguaggi artistici e loro subordinazione a pochi precisi obbiettivi. 4) Provvidenti Borgo della Musica Località: Provvidenti (CB) Dati statistici territorio di appartenenza: Abitanti: 128. Altitudine: 800m. Il territorio di Provvidenti è stato colpito nel 2002 dal Terremoto del Molise (a pochi chilometri dalla famosa scuola di San Giuliano). Anni di attività: 2006-2009 Finalità artistiche/ di valorizzazione: Promuovere nuovi giovani artisti sul panorama musicale italiano. Per questo sono nate scuole musicali, sale prove e stage di grandi artisti. Fonti finanziamento utilizzate: Fondi pubblici (regionali, provinciali, comunali, Comunità Montana) e vendita prodotti durante gli eventi. Forma gestionale: Due Societ{ private con competenze nell’organizzazione di eventi che agivano per la pubblica amministrazione locale. Numero visitatori anno: Non si dispone di dati precisi. Circa un centinaio i volontari nei quattro anni del festival. Pubblico agli eventi musicali molto numeroso. Alcune decine i giovani gruppi ospitati nel borgo. Modello di ospitalità artisti/volontari: Gli artisti sono stati ospitati nelle casette di legno della Protezione Civile. Per i numerosi volontari alloggi nel borgo storico per periodi di alcune settimane. Breve descrizione: Laboratorio stabile delle Arti ideato da Teresa Mariano, imprenditrice musicale a capo della Komart S.r.l. Fu un progetto pilota senza altri precedenti in Italia che ebbe uno straordinario successo. Un successo tale non solo di pubblico ma soprattutto di personalità musicali italiane e non che aderirono al progetto (tra cui Roy Paci, Negrita, Irene Grandi ecc.). Un successo tale che apparvero diversi articoli sulla stampa nazionale. Le case in abbandono del centro storico furono recuperate da persone che hanno decisero di tornare (anche solo d’Estate) e per creare gli spazi per gli artisti (sale prove in vecchi fienili, un caffè degli artisti, una biblioteca multimediale ecc.). Dopo 3 anni la chiusura a causa dell’intervento della Procura che arrestò sei persone coinvolte nel progetto in quanto “il progetto Molise Live era spesa pretestuosamente come manifestazione culturale ma era invece strumentalmente piegata da parte delle Società organizzatrici per trarre profitto dai fondi pubblici messi a disposizione”. Analisi dei fattori di fallimento: Forma gestionale non chiara; Illeciti giudiziari compiuti dai responsabili del Festival e dai funzionari pubblici coinvolti (inerenti soprattutto la vendita di

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alcolici); Utilizzo distorto dei fondi concessi; Indebito tentativo di fare utili; Indebite richieste di rimborsi. 3. Il progetto Terre in Moto: linee guida per le azioni principali Il Progetto Terre in Moto si costruisce attorno alle richieste del Bando “CO/Auletta le tue idee abitano qui”. Un albergo diffuso con forti problemi di concentramento nei mesi estivi delle presenze. Da qui la proposta di ospitare artisti (e le relative famiglie) nei mesi non centrali, concentrando sempre in questo periodo alcuni nuovi grandi eventi e conferenze. Residenti poco coinvolti nelle politiche pubbliche. Da qui la proposta di giovani artisti che sappiano dialogare con la popolazione portandone alla luce richieste e necessit{ attraverso l’Arte. Auletta in futuro punto di riferimento dell’alto parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Da qui la proposta di una tipologia di offerta culturale e turistica del tutto unica nel contesto territoriale circostante. Visione del futuro di Auletta come processo e non come data per scontata. Il nostro progetto, in tutta la sua ambizione e carica rivoluzionaria per l’Identità di Auletta e Pertosa, si viene a costruire come lenta sommatoria di tante piccole azioni che prese singolarmente possono apparire piuttosto insignificanti. Ma sul lungo periodo (noi stimiamo in circa 5-7 anni) tutte queste singole azioni sommandosi portano ad uno dei progetti più ambiziosi di tutto il Sud Italia (in merito ovviamente ai piccoli borghi appenninici). Il processo con cui il nostro progetto viene appunto a costruirsi è fatto di piccole azioni. Tra queste azioni tuttavia ce ne sono alcune di maggiore importanza. In primo luogo l’attivit{ di networking e la possibilità di connettersi alle reti internazionali sulle quali si muovono i grandi artisti del futuro. Attività di networking fondamentale anche per accrescere la propria visibilità in un tempo in cui le informazioni viaggiano sempre più tramite passa parola e blog piuttosto che i media tradizionali. C’è poi l’attenzione e la pianificazione nella ricerca dei finanziamenti all’Arte, per passare da un modello basato sulla questua ad uno che ripropone alcune linee del mecenatismo rinascimentale. C’è poi la forte innovazione nella forma gestionale adottata, una forma pensata per acquisire sempre una maggiore autonomia per essere poi lasciata in eredità alla popolazione e agli attori economici del territorio. Infine la comunicazione e le forme innovative che questa deve assumere per arrivare a dialogare con un’utenza accomunata dai medesimi linguaggi ma distribuita su uno spazio europeo. Una comunicazione che fa dei social network e della galassia internet 2.0 la sua forza.

3.1. Attività di Networking Il ruolo delle Reti per gli artisti è da un lato il modo per accedere ad alcuni dei giovani artisti più promettenti italiani ed europei, dall’altro permette al Comune ospitante di avere una notevole visibilit{ internazionale. L’Unione Europea infatti, con il suo Fondo per la Cultura 2007-2013, ha dedicato numerose risorse economiche per la mobilità di giovani artisti all’interno dei paesi europei. Migliaia sono infatti i giovani artisti (l’et{ massima generalmente è 35 anni, minima 18 anni) che hanno usufruito di tale possibilità optando per l’Italia come meta di grande ispirazione. Sono circa 26 le Residenze per artisti attualmente presenti in Italia, prevalentemente in grandi città ma in crescita anche in piccole realtà rurali che, a differenza della città, sono in grado di offrire silenzio, ispirazione e contesti sociali e ambientali di qualità. Escluse Catania e Lecce, tutte le principali residenze per artisti si trovano al Nord e nel Centro-Italia. A livello europeo, nel corso del 2011, sono stati mappati quasi 750 diversi programmi di mobilità per artisti, supportati da oltre 500 differenti organizzazioni.

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GAI (Giovani Artisti Italiani) L'Associazione dei Giovani Artisti Italiani è “un organismo che raccoglie ad oggi 39 Amministrazioni locali (Comuni, Province, Regioni) allo scopo di sostenere la creatività giovanile attraverso iniziative di formazione, promozione e ricerca”. Il circuito GAI (che nasce nel 1989), si é dato una forma giuridica che gli permette di coordinare con più efficacia i propri programmi e di raccogliere risorse nuove attraverso la collaborazione di soggetti pubblici e privati. Alcuni dati relativi al GAI:

Oltre 40.000 i giovani artisti contenuti nella banca dati dell’associazione; Numerose collaborazioni europee (tra cui con la Direzione Generale per il Paesaggio, le

belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee) e italiane (con ANCI, Ministero della Gioventù, 39 amministrazioni provinciali e regionali).

Res Artists (Worldwide network of artists residence) Res Artist è un’Associazione internazionale nata nel 1993 e oggi presente in più di 50 paesi. Al suo interno oltre 400 membri (tra Fondazioni, Musei, Associazioni nazionali, galleristi ecc.). L’obiettivo è quello di creare una comunità internazionale di artisti grazie ad un ambizioso progetto di mobilità degli artisti tra tutte le associazioni e i gruppi aderenti. Attualmente è il più grande network di questo tipo esistente. Le ragioni per aderire a questo network sono molteplici. Il dato più significativo riguarda però il numero di visualizzazioni mensili della pagina con l’elenco delle residenza: 35.000. Costo adesione: circa 400€/anno. Transartists e Art in Residence ON-AIR Si tratta del più importante programma di mobilità per artisti nel Mondo. Nei suoi database sono contenute più di 1.500 destinazioni in 90 diversi paesi (34 in Italia). In partnership con 15 organizzazioni di 17 Paesi europei, Trans Artists ha sviluppato un programma di workshop dedicati alle Residenze d'artista e alla mobilità intitolato ON-AIR. In Italia il programma è declinato nel programma Art in Residence. Accanto a questi Network è inoltre possibile aderire a:

Alliance of Artists Communities (il sito di riferimento per gli USA); On the move (il sito di riferimento per gli artisti più giovani); Practics, makes culture move (promosso dall’Unione Europea).

3.2. Finanziamento dell’opera “Le risorse economiche arrivano sempre, ma all’interno di un percorso che spesso è più lungo di quello che l’organizzazione ha in mente” Il modello di finanziamento del progetto sarà del tutto differente rispetto al tradizionale “modo italiano” di finanziare la cultura. Il modello attuale infatti, è paragonabile a quello della questua: una richiesta di risorse estemporanea e non pianificata, che porta ad una fredda e generica riconoscenza al donatore o al massimo l’esposizione di una targa col suo nome. Il modello di finanziamento qui proposto è differente e rimanda piuttosto al modello del mecenatismo. Pur trattandosi di esperienze sconosciute in Italia (ma frequenti in Europa e

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negli Stati Uniti), le leggi che permettono queste forme di finanziamento anche nel nostro paese esistono. Ad esempio la Legge 342/2000 che ha introdotto per le imprese la totale deducibilità delle donazioni, rendendole di fatto un investimento produttivo. Il concetto guida del nostro modello di finanziamento è DIVERSIFICAZIONE. Diversificare vuol dire svincolarsi progressivamente dai finanziamenti pubblici alla cultura e all’arte, fare della pubblica amministrazione uno dei molti finanziatori del progetto. Diversificare vuol dire quindi dare ossigeno al progetto anche in un periodo di crisi economica come questa. Diversificare vuol dire sviluppare all’interno della propria organizzazione risorse umane dedicate al Fundraising e alla gestione dei contatti con i privati. Alla luce del concetto adottato e della prospettiva di lungo termine necessaria per consolidare un modello di mecenatismo efficiente, la nostra proposta si configura in due fasi:

Fase I: Prevalenza Fondi pubblici per la fase di Start-up (durata 3/4 anni); Fase II: Finanziamento Autonomo (sul modello dei Trust anglosassoni).

I finanziamenti pubblici caratterizzeranno soprattutto la Fase I, permetteranno la nascita di una struttura gestionale e finanziaria autonoma che sarà in grado da un lato di attirare finanziamenti privati, dall’altro di partecipare ai bandi per l’ottenimento di finanziamenti europei, nazionali e regionali. La Fase II sarà pienamente autonoma solo nel momento in cui le attività culturali ospitate avranno raggiunto una certa visibilità su scala vasta ed un certo grado di fidelizzazione al brand. Questo modello di finanziamento alternativo fondato sulla diversificazione e il fundraising, ha il vantaggio di venire a configurarsi come un percorso di crescita e presa di coscienza dell’ organizzazione stessa, coniugando l’efficienza nella gestione del privato alla funzione di tutela del pubblico. Questo modello di finanziamento permetterà di smarcarsi da un modo di gestione dei fondi tutta italiana caratterizzata inefficienze e assistenzialismo (si veda a riguardo il caso del Centro per la Biodiversit{ del Mediterraneo all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano). Il modello di finanziamento proposto pone in seno al Consorzio “Terre in Moto” buona parte delle responsabilit{ di successo del progetto. L’ottenimento dei fondi infatti sar{ legata a:

Dimensione del proprio Capitale di Relazioni; Capacità di coinvolgere nel progetto i pubblici di riferimento, pubblici che si potranno

trasformare in finanziatori; Trasparenza nella gestione dei fondi e negli obiettivi culturali; Efficienza nelle gestione delle risorse di cui si dispone; Capacità di comunicare il progetto come sensato ed interessante.

Questo approccio permette una notevole sostenibilità economica del progetto presentato (seppure sul lungo periodo) ed un’elevata visibilit{ a livello italiano in quanto si tratterebbe di un ambizioso progetto in Italia tentato da pochi. I finanziamenti per i progetti di ospitalità degli artisti (soprattutto nella Fase I) potranno in parte essere attinti dai numerosi bandi periodicamente promossi dalle seguenti istituzioni europee per la mobilità artistica:

On the move; Practics, makes culture move; Programma Europeo per la Cultura (2007-2013).

Oltre a questi Fondi europei sarà possibile partecipare ai numerosi bandi italiani per la valorizzazione della cultura. Questi sono il più delle volte promossi dal Ministero dei Beni Culturali, Ministero degli Esteri, Anci e numerose Fondazioni per l’Arte.

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3.3. La delicatezza della fase gestionale e la scelta di un modello di partenariato pubblico-privato

“Un patrimonio, per poter essere valorizzato, non può essere depauperato da una gestione sprovveduta, ma neanche da una conservazione passiva” Il principale problema delle esperienze di rigenerazione di piccoli borghi attraverso l’Arte è stata la gestione, soprattutto quando piccole esperienza sono cresciute e sono diventate importanti realtà sul panorama nazionale. La gestione quindi come parte più delicata dell’intero progetto Terre in Moto. Proprio per questo motivo la nostra riflessione sul tema è stata molto forte. Da un lato la ricerca dell’efficienza nella gestione del progetto proposto, dall’altra le richieste del Bando Co Auletta: propensione alla delega, partecipazione collettiva alle decisioni, strumenti da passare in consegna alla cittadinanza, distribuzione di ruoli e responsabilità. La riflessione condotta ci ha portati a convergere su una forma gestionale molto innovativa per l’Italia ma in Europa piuttosto comune. A guidarci, l’idea che muove i Trust anglosassoni. È nata così l’idea di una gestione in due fasi il cui obiettivo ultimo è arrivare ad una forma di partenariato pubblico-privato strutturata sulla forma del Consorzio. Un Consorzio che abbia al centro come volano l’Arte ma che vede la partecipazione al suo interno di tutti quei soggetti locali interessati al rilancio del turismo nell’area (si pensa quindi alla partecipazione nel Consorzio di Agriturismi, produttori di prodotti agricoli locali di qualità, i proprietari di strutture ricettive ecc..). Accanto a questi operatori del territorio, i rappresentanti del mondo dell’Arte e gli artisti che parteciperanno al progetto Terre in Moto. Nascerà in questo modo un brand territoriale sempre più forte, un logo, un marchio territoriale che acquisirà sempre più visibilità. L’obiettivo è unire le forze attorno ad un’idea comune per far nascere una sorta di distretto turistico dall'alta competitività rispetto ad altri contesti italiani e stranieri aventi le medesime caratteristiche naturali e paesaggistiche del Cilento. Perché il partenariato pubblico privato? Principalmente perché permette di unire l’efficienza dei privati con la funzione di tutela del patrimonio storico delle pubbliche amministrazioni. Perché consente una maggiore trasparenza nella gestione dei fondi e nella assunzione delle decisioni evitando quindi che accada quanto accaduto a Provvidenti (si veda caso studio numero 4). È una forma gestionale maggiormente sostenibile dal punto di vista economico in quanto il pubblico determina sì le linee guida ma delega molti ruoli all’esterno. Vista l’elevata dose di innovazione di questo tipo di gestione, il tempo necessario per una sua completa maturazione sono piuttosto lunghi. Per questo si è pesato a due fasi. Una Fase I di circa 4-5 anni in cui la Fondazione Mida funziona un po’ da incubatore. Acquisita la giusta maturità, le giuste capacità di gestione, comincia la Fase II, ossia la progressiva autonomia di Terre in Moto e il progressivo costituirsi di un Consorzio pienamente autonomo.

3.4 Le forme della comunicazione Il progetto Terre in Moto dovrà essere in grado di muoversi sia sui media tradizionali (televisioni locali, radio ecc.) che su quelli più giovani ed innovativi (Social Network, Web TV, Blog, ecc.). su ognuno di questi media, si dovr{ essere in grado di veicolare un’immagine giovane e innovativa, in grado di arrivare con forza ai target di riferimento. Sui media tradizionali si agirà soprattutto con classiche pubblicità in occasione degli eventi più rilevanti e vendendo prodotti video da trasmettere sulle emittenti del digitale terrestre oggi sempre più alla ricerca di contenuti di qualità. Sui nuovi media invece si punterà molto sul passaparola, facendo in modo che le notizie abbiano un eco crescente man mano che si

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diffondono da persona a persona. Per questo si prevede di realizzare un sito internet dedicato a Terre in Moto, con annesso blog e attività di social networking. L’idea innovativa che caratterizza il nostro progetto di comunicazione è la web tv, un media che si sta affermando negli ultimi anni ed in gradi di unire vecchi e nuovi media.Ad oggi infatti, le web tv sono 590, ben distribuite tra Nord e Sud Italia, con un fatturato complessivo di circa 10 milioni di euro (dati Rapporto Netizen 2011). Si tratta di veri e propri canali televisivi accessibili con qualsiasi connessione internet e che possono anche andare ad alimentare di contenuti di qualità i canali locali del digitale terrestre. Emblematico, per avere un esempio, il caso della web tv Salernotravel.tv. I motivi per cui puntare su una web tv sono molteplici e possono così essere riassunti:

Canali accessibili via internet e quindi potenzialmente visibili ovunque nel mondo; Numerosissimi i casi di successo in Italia; Strumenti di grande potenza per la valorizzazione turistica di un territorio e per

favorire il rapporto tra le persone all’interno di una comunit{; Pubblicità sempre più interessate a questi canali nati dal basso; Nel 2011 in aumento i visitatori assidui di questi canali (il 30% delle web tv esistenti

ha contatti mensili superiori a 7/10.000; Il più delle volte si configurano come “tv di strada”, che vede quindi come protagonisti

la gente e gli eventi del luogo; Facilità di coinvolgimento della popolazione locale.

4. Convenienza economica e sociale del progetto Terre in Moto L’Arte come sogno che cammina con i piedi ancorati al suolo. Per questo, alla fine della presentazione del progetto, abbiamo provato a fare qualche conto per valutare la sostenibilità finanziaria del progetto. Una valutazione economica ovviamente imprecisa visto lo stadio preliminare del progetto al quale ci troviamo e la necessità di approfondire la conoscenza del territorio e dei soggetti in cui il progetto andrà ad inserirsi. Una valutazione quindi sì imprecisa ma che adottando per tutte le voci di spesa e ricavo valori prudenziali, consente sin da ora di comprendere la solidità della proposta avanzata. La logica alla quale gli investimenti rispondono è un inizio “economicamente leggero”, in cui le spese sono contenute e vanno ad intaccare solo in minima parte il milione di euro a disposizione per il progetto. Priorità, già nelle fasi iniziali, è far maturare un’ottica manageriale per il progetto Terre in Moto. Si intende pertanto non solo utilizzare fondi pubblici per promuovere la città ma anche generare sin dall’inizio prodotti e servizi con un valore di mercato, flussi economici in ingresso autonomi. L’analisi è stata condotta su 10 anni, tuttavia i dati più significativi sono quelli dei primi 5 anni, ovvero gli anni in cui verranno poste le basi per la nascita del Consorzio. Le dinamiche successive alla nascita del Consorzio potranno subire poi una notevole accelerazione legate al peso degli investimenti dei privati coinvolti e alla gestione manageriale adottata. La metodologia di analisi utilizzata è quella dell’analisi Costi-Benefici semplificata. In primo luogo sono stati analizzati i costi, ripartiti per singole voci di spesa previste da questo progetto preliminare. Per quanto concerne i costi di esercizio diretti, essi sono ripartiti tra Networking/Eventi culturali (16,1% dei costi complessivi nei 10 anni di riferimento), Comunicazione e Media (6,8%), Ospitalità Artisti (21,9%), Gestione e Infrastrutture (29,7%). Nel complesso, lungo i 10 anni analizzati, il progetto Terre in Moto prevede un flusso di uscite imputabili a costi di esercizio pari ad un valore nominale di € 227.770 non comprensivo di IVA dove prevista. L’IVA sarà calcolata al 10% per le infrastrutture e le opere pubbliche ed al 20% per tutte le

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altre voci di costo e di ricavo, nonostante allo stato attuale alcuni tipi di acquisto e gli interventi di manutenzione straordinaria in edilizia godano di regimi di parziale esenzione.

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022

Quoata associativa di adesione al

GAI 300 300 300 300 300 300 300 300 300 300 300

Quota Associativa di adesione Res

Artist 400 400 400 400 400 400 400 400 400 400 400

Quota Associativa a Alliace of Artists

Communities" 0 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500

Risorsa dedicata ai rapporti con gli

artisti e i network 0 15.000 30.000 30.000 30.000 35.000 40.000 40.000 40.000 40.000 40.000

Consulente Arte Contemporanea 0 10.000 10.000 10.000 0 0 0 0 0 0 0

Consulenza artistica di livello medio-

alto 0 0 0 40.000 40.000 0 0 0 0 0 0

Totale 700 26.200 41.200 81.200 71.200 36.200 41.200 41.200 41.200 41.200 41.200

Acquisto attrezzature web tv

(telecamere, decoder streaming, ecc) 2.000 5.000 0 0 0 15.000 0 0 15.000 0 0

Potenziamento delle attrezzature web

tv 0 0 5.000 5.000 10.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000

Hosting/Dominio/Mail 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50

Indicizzazione (Google Add Words e

Web Agency) 100 100 100 100 100 200 200 200 200 200 200

Consulenza Web Agency per la

realizzazione del sito internet 0 5.000 5.000 5.000 0 0 0 0 0 0 0

Campagne promo-pubblicitarie 1.000 3.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000

Totale 3.150 13.150 20.150 20.150 20.150 30.250 15.250 15.250 30.250 15.250 15.250

Rimborso spese mensili 5.000 10.000 15.000 17.500 22.500 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000

Rimborso spese viaggio forfait 2.000 4.000 6.000 7.000 9.000 8.000 8.000 8.000 8.000 8.000 8.000

Costi fissi gestione ospitalità 4.000 8.000 12.000 14.000 18.000 16.000 16.000 16.000 16.000 16.000 16.000Spesa media acquisto materiali per

l'arte urbana (forfait) 1.000 5.000 10.000 20.000 27.000 25.000 25.000 25.000 25.000 25.000 25.000

Ospitalità volontari durante eventi 0 0 5.000 5.000 10.000 10.000 15.000 15.000 15.000 15.000 15.000Totale 12.000 27.000 48.000 63.500 86.500 79.000 84.000 84.000 84.000 84.000 84.000

Consulente Fundraising 5.000 5.000 20.000 20.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000

Consulenza Organizzazione di Eventi 5.000 5.000 10.000 10.000 0 0 0 0 0 0 0

Direzione marketing e commerciale 0 3.000 10.000 10.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000

Coordinamento esecutivo eventi

artistici 0 0 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000

Acquisto stand per le fiere e quote

partecipazione a fiere di Arte 1.500 30.000 40.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000

Rimborso spese viaggi per

presentazione progetto in fiere

nazionali ed europee 0 8.000 14.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000 20.000

Totale 11.500 51.000 99.000 85.000 55.000 55.000 55.000 55.000 55.000 55.000 55.000

Osp

ital

ità

Art

isti

Ges

tio

ne

Net

wo

rkin

g/Ev

enti

cu

ltu

rali

Co

mu

nic

azio

ne

e M

ed

ia

AzioneAmbitiEuro/Anno

Riqualificazione sala polifunzionale 0 10.000 10.000 90.000 10.000 0 0 0 0 0 0

Acquisto strutture espositive per

Parco a Ruderi 0 5.000 2.000 1.000 1.000 0 0 0 0 0 0

Installazione fotovoltaico sui tetti (60

kW circa al 2016) 0 0 0 0 19.800 66.000 66.000 43.400 0 0 0

Apertura punto vendita di prodotti

agro alimentari tipici 0 0 0 0 20.000 1.000 1.000 1.000 1.000 1.000 1.000

Progetto recupero case post sisma

come luogo di lavoro per gli artisti 50.000 90.000 60.000 50.000 20.000 20.000 20.000 10.000 10.000 10.000 10.000

Contributo alla riqualificazione delle

aree urbane (programma arte in

strada) 10.000 20.000 40.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000

Creazione percorso escursionistico

Auletta-Pertosa 0 0 0 5.000 500 500 500 500 500 500 500

Totale 60.000 125.000 112.000 156.000 81.300 97.500 97.500 64.900 21.500 21.500 21.500

87.350 242.350 320.350 405.850 314.150 297.950 292.950 260.350 231.950 216.950 216.950TOTALE

Infr

astr

utt

ure

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A fronte di tali costi diretti di investimento ed esercizio, il progetto consente flussi di ricavi a partire dal sesto anno di esercizio.

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022

Biglietti di ingresso alle esposizioni 0 0 1.600 2.000 2.400 2.800 4.000 4.500 4.500 4.500 4.500

Affitto Sala Polifunzionale 0 0 0 5.000 5.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000

Turisti albergo diffuso durante i

mesi estivi 0 10.000 60.000 85.500 96.000 155.000 170.000 185.000 185.000 185.000 185.000

Tesseramento Associazione

Culturale 100 300 500 1.000 1.500 2.000 2.000 2.000 2.000 2.000 2.000

Vendita prodotti multimediali ad

emittenti televisive 0 0 1.000 1.500 2.000 3.000 5.000 5.000 5.000 5.000 5.000

Vendita prodotti artistici collegati

all'educazione ambientale e altro 0 0 1.000 1.000 1.000 3.000 3.000 3.200 3.300 3.300 3.400

Servizi aggiuntivi per gli artisti

residenti (pulizie, biancheria ecc.) 0 150 300 450 500 1.000 1.000 1.000 1.000 1.000 1.000

Vendita in rete dell'elettricità

fotovoltaica 0 0 0 600 4.000 6.000 7.000 7.000 7.000 7.500 7.500

Merchandising Terre in Moto 0 100 200 300 300 350 350 400 400 400 400

Fondi europei/nazionali per l'arte

contemporanea e mobilità artisti

(stima prudenziale) 0 20.000 30.000 50.000 70.000 70.000 70.000 70.000 70.000 70.000 70.000

Sponsorizzazioni privati 5.000 10.000 2.000 25.000 30.000 40.000 40.000 40.000 40.000 40.000 40.000

Totale 5.100 40.550 96.600 172.350 212.700 293.150 312.350 328.100 328.200 328.700 328.800

Incremento ingressi alle Grotte

dell'Angelo 0 520 780 1.040 1.430 1.820 2.470 2.600 2.730 2.860 2.990

Incremento ingressi musei della

rete Mida 0 160 300 400 550 700 950 1.000 1.050 1.100 1.150

Incremento vendita prodotti agro-

alimentari 0 1.000 1.600 2.800 5.700 9.500 13.500 16.500 19.100 21.300 22.800

Incremento attività sportive

(speleologia, rafting ecc.) 0 500 1.200 3.300 5.200 6.700 7.000 7.000 7.000 7.000 7.000

Vendite negli stand del paese dei

prodotti Terre in Moto 0 100 200 250 500 500 500 500 500 500 500

Totale 0 2.280 4.080 7.790 13.380 19.220 24.420 27.600 30.380 32.760 34.440

Realizzazione sito affidata ad uno

degli artisti selezionati 5.000 5.000 5.000 0 0 0 0 0 0 0 0

Conto Energia Fotovoltaico 0 0 0 1.300 6.700 8.000 8.000 8.000 8.000 8.000 8.000

Artisti ospitati coinvolti in progetti

della Fondazione Mida (educazione,

comunicazione, ecc.) 0 200 500 500 500 500 500 500 500 500 500

Totale 5.000 5.200 5.500 1.800 7.200 8.500 8.500 8.500 8.500 8.500 8.500

10.100 48.030 106.180 181.940 233.280 320.870 345.270 364.200 367.080 369.960 371.740

Euro/AnnoAmbiti Azione

Entr

ate

dir

ette

TOTALE

Entr

ate

ind

iret

teC

ost

i evi

tati

Le voci di entrata si riferiscono a due sole macro-categorie: la vendita di beni e servizi sul mercato riconducibili direttamente all’intervento realizzato e la stima dell’incremento dei flussi turistici strettamente legati alle attività proposte nel progetto. Ciò significa che dal computo dei ricavi sono escluse voci quali i compensi lavorativi imputabili alla nuova occupazione creata o la possibile cessione in locazione delle volumetrie recuperate. I costi evitati sono invece quei costi che Terre in Moto si sarebbe dovuta accollare e che invece saranno affidati ad alcuni degli artisti selezionati per il periodo di residenza presso Auletta. Il valore non elevato delle voci di ricavo è motivato dal fatto che alcuni investimenti riguardano beni fortemente deperibili, soggetti ad obsolescenza tecnologica o progetti non infrastrutturali; l’entit{ delle spese deriva da una stima volutamente cautelativa finalizzata a non dare peso eccessivo all’unica posta di entrata non ascrivibile al mercato e a dimostrare la fattibilità finanziaria e la desiderabilità socio-economica del progetto formulato. Come si può notare, le fonti di ricavo diretto sono differenziate e ben bilanciate tra diversi comparti economici, che evidenzia già in questa fase la forte integrazione delle azioni previste

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e la modesta esposizione al rischio di possibili crisi settoriali: la preponderanza relativa delle attività riconducibili al turismo (41% del totale al netto IVA) è facilmente comprensibile, visto il contesto territoriale in cui l’intervento si colloca e l’attenzione della programmazione regionale per il tema turistico nell’area, ma ad essa fanno da contraltare la produzione di beni e servizi legati alla valorizzazione dei prodotti culturali di Terre in Moto (24%) ed il valore dell’incremento delle visite ai siti gestiti dalla Fondazione Mida (9%). Le restanti voci di ingresso sono entrate connesse alle attività collaterali legate al progetto. Tra i benefici in fase di realizzazione dell’intervento, andrebbero inoltre calcolate le ricadute territoriali delle spese sostenute per la realizzazione delle opere. Ipotizzando così, di nuovo in via prudenziale, che il 10% dei materiali sia acquistato nel bacino di riferimento di progetto, si ottengono benefici significativi. A questi vanno aggiunti gli ulteriori benefici rappresentati dal cosiddetto “Moltiplicatore dei redditi da lavoro”, ossia la frazione dei compensi distribuiti ai lavoratori coinvolti nella realizzazione delle opere che torna ad essere investita sul territorio. I benefici indiretti di Terre in Moto ossia quelli generati dall’intervento sull’area vasta o su residenti non protagonisti diretti delle singole iniziative, sono classificati in due categorie: l’indotto da maggiore presenza di turisti sull’area vasta e l’indotto sui redditi da attivit{ diverse dal turismo. Un’operazione integrata come quella proposta, con la sua capacità di attirare nuovi flussi turistici e di attivare nuove economie nella Valle del Tanagro, rafforza il sistema territoriale, alimentandosi della vicinanza ai luoghi più riconoscibili del turismo e degli affari della provincia di Salerno ma al tempo stesso favorendone la fruizione. Gran parte delle circa 300 nuove presenze nel territorio di Auletta, approfitteranno del soggiorno per visitare anche gli altri luoghi e muovere ulteriori economie; non è quindi peregrino ipotizzare che questa voce sia quantomeno pari ai redditi da ricavi della ricettività attivati nell’area di progetto. A questi si aggiungono i redditi indotti dalle attività non turistiche.

Nel complesso, la valutazione monetaria di tutti i costo e benefici considerati, sono riassumibile come segue:

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022

Costi 87.350 242.350 320.350 405.850 314.150 297.950 292.950 260.350 231.950 216.950 216.950

Ricavi 10.100 48.030 106.180 181.940 233.280 320.870 345.270 364.200 367.080 369.960 371.740

Differenza costi ricavi -77.250 -194.320 -214.170 -223.910 -80.870 22.920 52.320 103.850 135.130 153.010 154.790 Il progetto Terre in Moto risulta essere in perdita per i primi 5 anni, dopo di che, nella speranza che il Consorzio sia già nato, la gestione economica comincia ad avere delle voci di ingresso che vanno ad aumentare nel tempo, pur mantenendosi sempre su valori piuttosto contenuti, valori comunque buoni per la sostenibilità finanziaria del progetto. Si vuole evidenziare infine come il progetto non vada a spendere l’intero milione di euro previsto dal concorso. Il progetto infatti si viene a delineare per step di investimenti crescenti, nell’ottica che con il passare del tempo si vadano a raffinare le proposte progettuali qui avanzate e sia possibile una quantificazione dei costi più puntuale e precisa. Inoltre il mantenere gli investimenti bassi permette di coprire gli eventuali scoperti che dovessero verificarsi da una nostra non corretta valutazione delle voci economiche in ingresso. 5. Misurare il raggiungimento degli obiettivi del progetto: gli Indicatori di Terre in

Moto Per concludere una breve sintesi della strutturazione anno per anno del progetto Terre in Moto. Assieme alle valutazioni economiche precedentemente condotte, questo ci pare il miglior modo per permettere un controllo diretto ed estremamente trasparente del raggiungimento degli obiettivi del nostro progetto.

Page 19: relazione

19

Anni Obiettivi Artistici Economici Urbanistici- Architettonici Gestionali

P R I

M O

/

- Formulazione

primo bando

- Mappatura degli spazi

disponibili allo stato attuale, di progetto e di potenziale utilizzo

- Avere referenze

all’interno del Mida

- Visibilità ad piccoli eventi del territorio

- Visibilità sui network

S E C O N D O

- Prime opere

degli artisti per la città

- Formulazione

secondo bando

- Progetto spazio

polivalente - Inizio dei lavori spazio

polivalente

- Popolazione

locale informata del progetto “Terre In Moto”

- Coinvolgimento della popolazione nella gestione del progetto

T E R Z O

- Seconde opere

degli artisti - Azione sul

tessuto sociale - Prima utilizzo

del parco a ruderi come spazio espositivo

- Organizzazione

workshop come finanziamento dell’evento medio grande

- Strutturazione degli

spazi del parco a ruderi come spazio museale

- Albergo diffuso terminato a funzionante

- Visibilità che

richiama artisti da lontano

- Formazione di un organo di gestione del T.I.M

- Avere un primo investitore privato

Q U A R T O

- Coinvolgimento

delle scuole e della popolazione locale nei progetti artistici

- Albergo diffuso a

pieno regime per turisti ed ospiti

- Progetto degli case-

atelier degli artisti

- Gemellaggio con

altre realtà similari

- Organizzazione workshop e corsi di formazione durante l’anno

Q U I N T O

- La città cambia

volto grazie all’arte

- Ipotetica

espansione dell’albergo diffuso

- Spazi per artisti, spazi

museali, albergo diffuso pronti e funzionanti

- Il progetto Terre

in Moto ha preso il via e funziona autonomamente

Obiettivi e azioni per raggiungerli. Costi che ciascuna delle azioni comporterà ed eventuali benefici che allo stesso modo sarà in grado di generare. Questi sono i migliori indicatori per valutare la sostenibilità sul lungo periodo della nostra idea progettuale.

Page 20: relazione

20

Anni Azioni progettuali Urbanistico -

Architettonico Gestionale Comunicazione

P R I

M O

- Analisi urbanistico territoriale - Individuazione delle aree da

adibire a spazio pubblico e residenze\atelier per artisti

- Individuazione di uno spazio per uso polivalente

- Inventario del capitale

relazionale - Formulazione primo bando

per artisti

- Nomina di un consulente artistico

- Iscrizione a reti e

network artistici italiani e internazionali

- Ricerca e contatto con potenziali enti finanziatori pubblici e privati

- Creazione di un primo video di promozione territoriale

- Inizio costruzione del sito internet

S E C O N D O

- Realizzazione del progetto di

ristrutturazione/riqualificazione dello spazio polivalente

- Inizio lavori di ristrutturazione

- Accoglienza e gestione dei

primi artisti nel borgo - Organizzazione del primo

evento (medio piccolo)

- Coinvolgimento delle TV

locali - Promozione del progetto

T.I.M. ad eventi dei territori limitrofi (sagre, feste, eventi)

- Sito internet attivo e funzionante

T E R Z O

- Revisione della mobilità e del

sistema di connessione con i borghi limitrofi

- Organizzazione degli spazi del parco a ruderi per la creazione di un “museo urbano”

- Strutturazione degli spazi e della disponibilit{ dell’albergo diffuso

- Formulazione del secondo

bando per artisti (più grande)

- Organizzazione di un workshop

- Organizzazione di un evento (medio grande)

- Coinvolgimento di un investitore privato

- Promozione del progetto

T.I.M. ad eventi nelle grandi città campane (Salerno, Napoli, Amalfi, etc..)

- Creazione video promozionale del progetto T.I.M.

Q U A R T O

- Realizzazione dei progetti per

la riqualificazione delle residenze\atelier per artisti

- Verifica della coerenza dei progetti con i criteri di sostenibilità ambientale e risparmio energetico

- Inizio dei lavori

- Organizzazione di più

workshop e corsi di formazione durante l’anno

- Gemellaggio con altre realtà similari

- Invito di un grande artista di richiamo internazionale

- Gemellaggio con altre

realtà similari

Q U I N T O

- Termine lavori e consegna

degli spazi al consorzio “Terre In Moto”

- Coinvolgimento di più privati

per il finanziamento - Delega della gestione in

mano al consorzio “Terre In Moto”

- Processo di promozione

autonoma e indipendente

- Progetto auto referenziato a livello locale, nazionale e internazionale.


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