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‐ Progetto “ASTRO” ‐ Recupero e valorizzazione
dell'Archivio meteo Storico Trentino Progetto co‐finanziato da Fondazione CARITRO
Relazione finale
e attività svolta dal CRACMA
Maria Carmen Beltrano
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Giugno 2015
Gruppo di lavoro del CRA‐CMA
Dr.ssa Maria Carmen Beltrano (ricercatore CRACMA responsabile progetto ASTRO) ha coordinato e supervisionato le attività progettuali.
Dott. Stanislao Esposito (ricercatore CRACMA) ha svolto attività di supporto al coordinamento e di revisione dei risultati.
Dott.ssa Flora De Natale (ricercatore CRACMA) ha svolto attività di supporto al coordinamento e di revisione dei risultati.
Ing. Riccardo Scano (collaboratore tecnico informatico CRACMA) ha curato la realizzazione informatica, l’impostazione grafica e l’aggiornamento delle pagine web dedicate al progetto.
Sig. Gianni Antoniuo Mulas (collaboratore tecnico CRACMA) ha curato il riordino e la metadatazione delle serie meteorologiche nel primo anno di progetto.
Sig. ra Margherita Falcucci (collaboratore tecnico CRACMA) ha curato il riordino e la metadatazione delle serie meteorologiche.
Sig.ra Eleonora Gerardi (CO.CO.CO. CRACMA) ha curato la ricerca in archivio, il riordino del materiale cartaceo, l’aggiornamento del sito web.
Dott. Luigi Iafrate (CO.CO.CO. CRACMA) ha curato la ricerca di informazioni storiche presso la biblioteca del CRACMA.
Dr.ssa Mariangela Aliazzo (CO.CO.CO. ASTRO presso il CRACMA) ha curato la scansione e l’archiviazione informatizzata dei documenti cartacei del CRACMA e della FEM; ha effettuato il controllo di consistenza e compilato le relative tabelle; ha curato la catalogazione e trascrizione delle note speciali.
Maria Jesus Di Bartolo e Roberta Maddalo (tirocinanti Università La Sapienza, Facoltà di Lettere e filosofia, Corso di laurea magistrale in archivistica e biblioteconomia): inventariazione serie meteorologiche
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Sommario Introduzione ........................................................................................................................................... 4
Il progetto ASTRO per il recupero e la valorizzazione dell'Archivio meteorologico Storico TRentinO ... 4
Gli Enti conservatori e gli archivi del progetto ...................................................................................... 5
Archivio del CRA‐CMA ............................................................................................................... 5
Archivio della Fondazione Edmund Mach ................................................................................. 6
Archivio di Meteotrentino ......................................................................................................... 6
Consistenza dei fondi e tipologia dei documenti ..................................................................... 7
Il Fondo meteorologico Trentino del CRA‐CMA ........................................................................ 7
Il Fondo meteorologico della Fondazione Edmund Mach ......................................................... 9
Il ruolo di Meteotrentino ........................................................................................................... 9
Interesse scientifico e storico‐sociale dei fondi meteorologici ............................................. 10
Attività svolta dal CRA‐CMA per la realizzazione dell'archivio meterologico virtuale del Trentino .... 10
Censimento e ricognizione dei metadati ............................................................................... 11
Tabelle analitiche di ricognizione metadati ............................................................................. 11
Tabelle sintetiche di consistenza della serie meteorologica .................................................. 12
Prospetti sintetici delle variabili meteorologiche rilevate ....................................................... 14
Descrizione inventariale delle serie meteorologiche ............................................................. 14
Le note speciali: annotazioni meteorologiche e non solo ..................................................... 15
Riproduzione digitale dei documenti ..................................................................................... 16
Storia e fonti della meteorologia in Trentino ....................................................................................... 16
Materiale rinvenuto ............................................................................................................................. 17
La divulgazione dei risultati: il sito web del progetto .......................................................................... 18
Struttura del sito .................................................................................................................... 19
Sintesi dei risultati del progetto in numeri ........................................................................................... 26
Presentazione e diffusione dei risultati ................................................................................................ 28
Il convegno finale del progetto .............................................................................................. 28
Presentazione dei risultati in contesti scientifici ................................................................... 34
Ricadute culturali e note conclusive ..................................................................................................... 37
Ringraziamenti ..................................................................................................................................... 37
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Introduzione La raccolta di informazioni meteorologiche sul territorio del Trentino ha una lunga tradizione. Già a
partire dalla metà del XIX secolo numerosi erano i punti di osservazione meteorologica in Trentino e i dati,
trascritti su apposite schede dagli osservatori venivano inviati agli Enti statali e/o territoriali che avevano il
compito di raccoglierli e custodirli, oltre che di elaborarli per pubblicare i risultati in studi specifici. Le stazioni
erano presidiate dal rilevatore, una figura fondamentale per il monitoraggio meteorologico, il suo compito
era quello di leggere le misure sugli strumenti in dotazione alla stazione meteorologica ogni giorno dell’anno,
festivi compresi, e annotare scrupolosamente i valori e, se possibile, considerazioni di carattere più
descrittivo riguardo i fenomeni meteorologici particolari osservati nell’arco della giornata. Forse per questo
motivo la maggior parte degli osservatori aveva sede presso conventi e scuole. In questi luoghi vi era una
maggiore disponibilità di tempo da dedicare ad un’attività che richiedeva regolarità e impegno costante. Le
tradizionali stazioni di monitoraggio presidiate dall’osservatore sono state sostituite da sistemi automatici di
rilevamento, che sono ormai la norma, tuttavia la trasformazione dei sistemi di osservazione è avvenuta
piuttosto recente agli inizi degli anni ‘80 del XX secolo e molte delle antiche stazioni di monitoraggio sono
state chiuse o sostituite da apparecchiature elettroniche. La raccolta dei dati meteorologici è continuata
pressoché ininterrottamente nel tempo, ma nello stesso tempo, le vicende dei singoli osservatori si sono
intrecciate con gli eventi storici del Trentino, nel passaggio del territorio provinciale, e di tutte le strutture
istituzionali ivi operanti, ora all’Austria, ora allo Stato italiano. I documenti meteorologici cartacei venivano
conservati presso i diversi enti che avevano assunto la gestione del servizio, ma anche nelle stesse stazioni di
rilevamento veniva in genere conservata copia delle osservazioni in appositi registri. Il passaggio di
competenze da un ente all’altro nella gestione del servizio di monitoraggio meteorologico e la chiusura delle
stazioni di rilevamento ha prodotto, nel tempo, la perdita della memoria del tempo meteorologico del
passato. La storia ha dato il suo contributo alla dispersione e frammentazione delle raccolte meteorologiche,
ma nello stesso tempo ha contribuito a diversificare le fonti di documenti, permettendo, in un lungo e
complesso lavoro di ricerca, di recuperare le serie di dati e di riannodare le storie degli osservatori e degli
enti che ne hanno curato la gestione.
Il progetto ASTRO per il recupero e la valorizzazione dell'Archivio meteorologico Storico TRentinO
L’esistenza di diverse istituzioni che, a vario titolo, hanno acquisito nel tempo e oggi conservano
fondi meteorologici, se da una parte può rappresentare un motivo di dispersione delle informazioni,
dall’altro costituisce una risorsa quanto mai favorevole: i diversi archivi possono infatti custodire documenti
ritenuti persi e la possibilità di integrare i fondi rende possibile colmare lacune di dati e, in tal modo,
ricostruire e completare serie meteorologiche che attualmente risultano frammentarie.
È questo il caso delle serie meteorologiche del Trentino, per le quali, grazie al progetto “ASTRO ‐
recupero e valorizzazione dell’Archivio meteo Storico TREntino”, finanziato nel 2013 dalla Fondazione
CARITRO, è stato possibile ricomporre e arricchire il quadro di informazioni sul clima del territorio,
attingendo ai fondi meteorologici del CRA‐CMA, della Fondazione Mach e di Meteotrentino. In particolare
quest’ultimo, in qualità di principale portatore di interesse per l’attività progettuale proposta, ha manifestato
concretamente la sua disponibilità a partecipare e sostenere il progetto mettendo a disposizione di ASTRO
la serie meteorologica di Trento Laste.
La sinergia messa in atto dal CRA‐CMA e la FEM con il contributo della Fondazione CARITRO ha permesso di
realizzare un ampio e multiforme programma di recupero e riordino dei fondi archivistici meteorologici dei
singoli Enti, per giungere all’integrazione virtuale degli archivi, che consiste essenzialmente nella condivisione
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dei documenti digitalizzati. Sono state colmate numerose lacune di dati; sono stati recuperati lunghi periodi
di osservazioni; è stata arricchita, integrata e migliorata la consistenza di alcune serie meteorologiche della
provincia di Trento. Obiettivo del progetto è stato anche quello di dare visibilità al patrimonio di dati e di
notizie meteorologiche e di altra tipologia contenute nei documenti cartacei; attraverso l’analisi delle note
presenti nei documenti sono state infine raccolte numerose informazioni circa eventi di diversa natura. In
tal modo si è perseguito anche l’obiettivo di rendere liberamente fruibile il materiale tramite il web e, in tal
modo, valorizzare il patrimonio informativo custodito da ciascuno Ente.
Lo scopo complessivo del progetto è di fornire allo specialista e al pubblico generico uno strumento capace
di restituire dati e informazioni chiare, univoche e certe sui fondi archivistici trattati.
Organizzazione delle attività progettuali:
Il CRA‐CMA:
ha curato il controllo, il riordino e l’inventariazione di tutto il materiale documentale oggetto
dell’attività progettuale,
ha eseguito la metadatazione e la ricerca delle note speciali nei documenti cartacei del CRA e
di Meteotrentino,
ha messo a punto e organizzato i database per la pubblicazione delle informazioni sul sito
del progetto;
ha curato la riproduzione di tutti i documenti cartacei (il fondo meteorologico della
Fondazione Mache è stato inviato a Roma per le scansioni);
ha progettato, realizzato e aggiornato il sito web del progetto.
La Fondazione Mach:
ha svolto l’accurato lavoro di ricerca storica per ricostruire la storia degli osservatori e dei
rapporti tra le istituzioni che a diverso titolo hanno avuto il compito di raccogliere dati
meteorologici in Trentino;
ha curato la metadatazione e ricerca di note speciali nei documenti meteorologici della FEM.
Gli Enti conservatori e gli archivi del progetto Le quattordici serie meteorologiche trattate nel progetto ASTRO sono relative a dodici stazioni di
rilevamento del Trentino, a suo tempo selezionate sulla base della vicinanza alle stazioni di San Michele
all'Adige e Trento, attualmente funzionanti, alla datazione antica delle schede –alcune serie risalgono
all’ultimo quarto del XIX secolo‐, alla lunghezza e completezza delle serie, all'interesse che esse hanno per la
climatologia del Trentino e per l’integrazione con le serie conservate presso Meteotrentino. Le serie
meteorologiche sono conservate negli archivi degli Enti che hanno partecipato ad ASTRO: il CRA‐CMA a
Roma, la Fondazione Edmund Mach a San Michele all’Adige, Meteotrentino a Trento.
Archivio del CRACMA L’Unità di ricerca per la meteorologia e la climatologia applicate all’agricoltura (CRA‐CMA) è una
struttura di ricerca del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Ha sede a Roma
nel complesso monumentale del Collegio Romano, dove nel 1879, ha iniziato a operare con il nome di Regio
Ufficio Centrale di Meteorologia (UCM). L’UCM, istituito il 26 novembre 1876, rappresentò il primo tentativo
di costituire un ente meteorologico governativo italiano e di riunire in un unico servizio meteorologico
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nazionale le diverse reti di monitoraggio allora esistenti e, fin dalla sua istituzione, è stato preposto alla
raccolta ed elaborazione di dati meteorologici.
La storia dell’archivio è dunque legata alla storia dell’UCM; la raccolta di dati meteorologici è, infatti,
istituzionalmente iniziata nel 1879 con l’avvio operativo dell’Ufficio. Il CRA‐CMA discende direttamente da
quell’Ufficio, anche se in oltre 130 anni di attività sono avvenuti numerosi cambiamenti, non solo di nome,
ma anche di competenze e di organizzazione. Grazie alla lunga tradizione nel ruolo di centro nazionale per la
raccolta di dati meteorologici e studi sul clima e sulle relazioni tra clima e agricoltura, il CRA‐CMA oggi, oltre
all’attività di ricerca propria dell’Istituto, gestisce una rete automatica di monitoraggio agrometeorologico e
continua a raccogliere e archiviare le schede cartacee provenienti dalle stazioni meteorologiche tradizionali
della rete storica, ancora operative.
L’archivio meteorologico del CRA‐CMA si configura come il più antico ed importante archivio
meteorologico nazionale italiano; esso conserva oltre 850 serie meteorologiche (alcune datate dalla seconda
metà del XIX secolo), relative ad altrettante stazioni di monitoraggio dislocate su tutto il territorio nazionale e
nei territori delle ex colonie italiane nel Nord Africa, oltre che in alcune località della penisola Balcanica (in
Croazia, Slovenia, Albania e Grecia). Esso è alloggiato lungo uno dei corridoi della sede del Collegio Romano a
Roma. Si compone di 76 scaffali di metallo che accolgono le centinaia di migliaia di schede meteorologiche,
conservate ordinatamente in circa 3300 faldoni, corrispondenti alle circa 850 stazioni di rilevamento (serie
archivistiche), di cui 260 sono più che trentennali e 20 secolari; circa trenta sono tuttora in aggiornamento.
Le tipologie di stazione di rilevamento sono diverse: negli osservatori si rilevano diverse grandezze, quali la
pressione, la temperatura, la quantità di precipitazione, l’umidità, la direzione e velocità del vento, la
radiazione solare e le ore di soleggiamento. Le stazioni termo‐pluviometriche (dette anche termo‐
udometriche o ombrometriche) rilevano la temperatura e la quantità di precipitazione. Le informazioni
raccolte da tutte le stazioni, comunque, contribuiscono a migliorare la conoscenza del clima dell’area
trentina.
Archivio della Fondazione Edmund Mach La Fondazione Edmund Mach (FEM) – ex Istituto Agrario di S. Michele ‐ svolge le sue attività in
ricerca, trasferimento tecnologico per l’agricoltura, istruzione e produzione agricola diretta ed ha sede a San
Michele all’Adige (Trento). Tra le discipline trattate al Centro Ricerca e al Centro Trasferimento Tecnologico
della Fondazione ricade anche l’agrometeorologia. Vi opera un osservatorio meteorologico che funziona
ininterrottamente dal 1875. Un’altra stazione è situata presso l’azienda di Faedo, in collina, con rilievi meteo
che rimasero però interrotti per lunghi anni. I registri e quaderni delle osservazioni meteorologiche delle due
stazioni sono conservati presso la Fondazione e costituiscono il Fondo meteorologico della Fondazione
Edmund Mach.
Archivio di Meteotrentino Meteotrentino è incardinato nel Dipartimento Protezione civile della Provincia Autonoma di Trento
ed opera in collaborazione con vari soggetti esterni tra cui anche la Fondazione E. Mach. Svolge attività
previsione meteorologica e di monitoraggio atmosferico, nivologico e glaciologico prevalentemente fini di
protezione civile. Cura l'archivio meteorologico provinciale a partire dagli anni '70 del XX secolo e pubblica
online i dati rilevati (anche in open data) e gli annali idrologici. Il fondo meteorologico utilizzato nel progetto
ASTRO si riferisce alla serie dell’Osservatorio di Trento Laste, che in Trentino presenta una delle serie storiche
più lunghe, e che è stata messa a disposizione del progetto ASTRO, per favorirne la condivisione e fruizione.
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Consistenza dei fondi e tipologia dei documenti
I documenti cartacei sono di diversa tipologia, ma di contenuto omogeneo: dati meteorologici,
relativi al periodo 1875‐2014. A seconda del tipo di stazione di rilevamento, si tratta prevalentemente di
prospetti tabellari in forma di schede più o meno complesse, di diverso formato e dimensione, anche rilegate
in registri di tipologia eterogenea. La stessa serie archivistica può presentare diverse tipologie di documenti.
Le serie meteorologiche del progetto
Più nel dettaglio, le tipologie di documenti cartacei sono:
• schede meteorologiche mensili , in cui sono annotati i dati osservativi di un mese (CRA‐CMA);
• schede meteorologiche decadiche in cui sono annotati i dati osservativi di dieci giorni (CRA‐
CMA);
• registri annuali rilegati (FEM, Meteotrentino);
• quaderni manoscritti e tagebuch di fine ‘800 scritti anche in tedesco (FEM).
Il Fondo meteorologico Trentino del CRACMA Ciascuna serie meteorologica è costituita da una raccolta di schede meteorologiche compilate a
mano dall’osservatore, raggruppate in faldoni cartonati, ordinati negli scaffali secondo un criterio alfabetico,
ognuno dei quali contiene i fascicoli annuali di schede meteorologiche. Queste ultime sono stampate Fronte
/Retro in forma di prospetti tabellari con righe (una per ogni giorno) e colonne (una per ogni grandezza
meteorologica osservata o calcolata), ciascuna fornita di testata esplicativa.
Per ogni serie, le schede sono raccolte in cartelle, relative ad un anno di osservazione, raggruppate in
faldoni, ciascuno dei quali contiene mediamente 5 anni di misurazioni.
Le schede si presentano in forma di prospetti tabellari prestampati, con righe e colonne ciascuna
fornita di testata esplicativa.
Nelle celle (campi) dei prospetti tabellari sono annotati manualmente i dati meteorologici rilevati
dall’osservatore, misure strumentali e osservazioni effettuate a vista. In esse l’addetto alle rilevazioni ha
annotato le misure strumentali e le osservazioni effettuate a vista, incasellando scrupolosamente i valori di
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pressione e temperatura dell’aria, la presenza o assenza di nuvole, la direzione del vento, l’occorrenza di
precipitazioni. Le schede contengono anche appunti e considerazioni dell’osservatore in occasione di eventi
particolari o fenomeni estremi, come i periodi di caldo e freddo intenso, le tempeste, le forti piogge, le gelate
e le nevicate eccezionali.
Tabella di consistenza desunta dalla ricognizione preliminare
Tipo Ente proprietario Nome stazione Periodo serie Ricognizione
preliminare
STP CRA-CMA CADINO 1948-1965 / 1971-1999
STP CRA-CMA CAVALESE 1958-1990
OSS CRA-CMA CAVALESE 1926-1935 / 1937-1953
STP CRA-CMA MAZZIN 1949-1965
STP CRA-CMA PEIO 1926-1953
STP CRA-CMA PINZOLO 1949-1971
STP CRA-CMA RIVA DEL GARDA 1949-1971
OSS CRA-CMA ROVERETO 1919-2011
OSS CRA-CMA S.MICHELE ALL'ADIGE 1954-1970/1977-1982
STP CRA-CMA STENICO 1949-1974
OSS CRA-CMA TRENTO 1919-1943 / 1945-1990
ELIO CRA-CMA TRENTO 1953-1964
OSS = osservatorio meteo, STP = stazione termopluviometrica, ELIO = schede eliofanografo
Un’apposita sezione è dedicata alle “Note speciali”, dove sono riportate dal rilevatore annotazioni, a
volte circostanziate altre volte concise o simboliche, per descrivere lo stato del tempo e i fenomeni osservati,
considerazioni in occasione di eventi particolari e fenomeni estremi, notizie sullo spostamento e la
manutenzione degli strumenti. Le schede sono di diverso formato, a seconda della tipologia di stazione di
rilevamento. Quelle per il Servizio termo‐pluviometrico contengono le colonne necessarie all’annotazione dei
valori di temperatura minima e massima giornaliera, alla precipitazione totale nelle 24 ore precedenti l’ora di
osservazione, allo stato del cielo e alla misura del vento a stima all’ ora di osservazione, oltre al campo per
l’annotazione delle “Note speciali”. Le schede degli Osservatori contengono un maggior numero di colonne,
poiché oltre alle osservazioni di base descritte per le stazioni termo‐pluviometriche, si effettuano
osservazioni tre volte al giorno (in genere alle 8, 14 e 19), per diverse variabili (temperatura, umidità,
pressione, direzione e velocità del vento, radiazione solare, precipitazioni, tempo presente, stato del cielo). In
alcuni casi sono state adoperati modelli di schede adottati da altre istituzioni preposte alla raccolta di dati
meteorologici (Ministero dei Lavori Pubblici). La struttura tabellare delle schede varia anche nel corso del
tempo.
I dati rilevati hanno arricchito e continuano ad arricchire le basi di dati di Istituzioni nazionali e
territoriali, oltre che gli archivi amatoriali e di settore, concorrendo al consolidamento delle conoscenze e a
supporto degli studi scientifici. Non si deve trascurare, infine, che l’osservatore nelle schede meteorologiche,
a volte, annota curiosità, sue considerazioni personali su fenomeni naturali e su eventi di cronaca che
riescono a trasformare le schede in documenti di più ampio respiro culturale.
I modelli delle schede (A, D, E) assumono denominazioni diverse a seconda di quelle che l’Ufficio ha avuto nel
corso degli anni: • Ufficio Centrale di Meteorologia (UCM) (1876‐1887) • Ufficio Centrale di Meteorologia e
di Geodinamica (UCMG) (1887‐1923) • Ufficio Centrale di Meteorologia e di Geofisica (UCMG) (1923‐1939) •
Ufficio Centrale di Meteorologia e di Climatologia (UCMC) (1939‐1941) • Ufficio Centrale di Meteorologia e di
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Ecologia Agraria (UCMEA) (1941‐1957) • Ufficio Centrale di Ecologia Agraria e difesa delle piante coltivate
dalle avversità meteoriche (UCEA) (1957‐1999) • Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (UCEA) (1999‐2007).
Alcune serie risalgono al 1919 e alcune giungono fino ai nostri giorni. Lo stato di conservazione generale delle
schede è discreto‐buono. Complessivamente le serie oggetto del recupero e valorizzazione sono dodici,
relative a dieci stazioni di monitoraggio (tre osservatori e sette stazioni termo‐pluviometriche).
Il Fondo meteorologico della Fondazione Edmund Mach Presso la Fondazione Edmund Mach hanno funzionato le stazioni meteorologiche dell’Istituto
Agrario, nota come Osservatorio di San Michele all’Adige, e la stazione di campagna di Faedo (altresì
denominata Berghof e Maso Togn), ubicata nell’azienda dell’Istituto posta in collina. La Fondazione
custodisce i registri annuali, quaderni‐diario e Tagebuch relativi alle due stazioni, che, nel loro insieme,
costituiscono il “Fondo meteorologico della FEM”.
I documenti manoscritti risalgono al 1875. Essi presentano formati molto eterogenei. I quaderni‐
diario, ad esempio, sono veri e propri quaderni in formato protocollo, in cui sono tirate a mano le righe per
costruire la tabella e scritte manualmente le intestazioni dei campi. Fino al 1919 sono scritti in lingua
tedesca, o presentano intestazioni dei campi in tedesco, ma le note sono in italiano, testimonianza
dell’appartenenza territoriale della provincia all’Impero Austro‐Ungarico.
Tipo Ente proprietario Nome stazione Periodo serie
Ricognizione preliminare
OSS FEM FAEDO 1875-1954 con lacune
OSS FEM SAN MICHELE ALL'ADIGE 1897-1958 con lacune
Sia CRA‐CMA che FEM posseggono registri e schede dell'osservatorio meteorologico di San Michele
relativi al periodo 1954‐1982. I dati presenti all'interno dei documenti comuni sono gli stessi. Tuttavia nei
registri conservati presso la FEM il campo delle “Note speciali” è compilato con descrizioni molto
particolareggiate sullo stato delle colture e annotazioni sulle condizioni meteorologiche, del tutto o quasi
assenti nelle schede del fondo CRA‐CMA, dove, peraltro, dopo il 1969, è riportata la firma del direttore
dell’osservatorio, assente nei registri di San Michele. A seguito dei confronti effettuati, si è deciso di
digitalizzare e pubblicare sul sito del progetto i registri appartenenti alla FEM, per divulgare e condividere il
maggior numero di informazioni. Il nome del direttore dell’osservatorio, desunto dalle schede del fondo CRA‐
CMA è stato annotato nella scheda descrittiva della stazione (pubblicata online).
Il ruolo di Meteotrentino Il ruolo di Meteotrentino nel progetto è soprattutto quello di fruitore principale delle informazioni
contenute nelle schede meteorologiche. L’Ente conserva in spazi appositi i registri delle stazioni termo‐
pluviometriche della provincia di Trento, tra le quali quella di Trento Laste che ha un notevole interesse
storico e scientifico per la lunghezza della serie, di cui ha curato in proprio, prima dell’avvio di ASTRO, la
scansione e diffusione su web. Nell’ambito del progetto, Meteotrentino ha concesso di pubblicare nelle
pagine web del progetto i registri digitalizzati dell’Osservatorio di Trento Laste e la presentazione storica
dell’osservatorio.
Tipo Ente proprietario Nome stazione Periodi reali serie
OSS Meteotrentino TRENTO LASTE 1920-1984
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Interesse scientifico e storicosociale dei fondi meteorologici
Il recupero, il riordino, la scansione e la condivisione dei fondi archivistici meteorologici rivestono
senza alcun dubbio un interesse scientifico notevole per gli esperti e gli studiosi di climatologia.
I risultati di ASTRO, per ciò che riguarda la ricostruzione e integrazione delle serie meteorologiche del
Trentino, ma soprattutto la condivisione del materiale documentario, costituisce il primo, fondamentale
passo per la digitalizzazione delle misure, intesa come trasposizione digitale dei valori numerici in banche
dati per renderli fruibili dal punto di vista scientifico. La ricostruzione e integrazione delle serie permette di
colmare le lacune di dati; la condivisione dei documenti tramite il web consente di attingere ai documenti
originali e di esaminare, direttamente alla fonte, i valori dubbi per ricostruire oggettivamente, attraverso
l’analisi delle informazioni e dei dati complementari che è possibile consultare direttamente, la situazione
meteorologica di un determinato periodo.
L’opinione che i dati meteorologici e i documenti che li raccolgono possano avere solo un mero
interesse scientifico e siano destinati ad un pubblico specializzato, tuttavia, è riduttiva e non rende merito
alla curiosità di un pubblico più generico.
Accade, a volte, che ci si chieda quali siano state le condizioni del tempo in un determinato giorno del
passato, nel quale è accaduto un determinato evento o episodio di vita privata. Sia che si tratti di fatti di
rilievo o di poco conto, pubblici o privati, si tratta della curiosità di chi, oltre a richiamare alla memoria
vicende accadute in un periodo del passato o in un momento storico, desidera inquadrare quell’avvenimento
anche dal punto di vista climatico‐meteorologico. In questo, le schede e i registri delle stazioni
meteorologiche forniscono informazioni che vanno al di là del numero, del valore della temperatura e della
quantità di pioggia eventualmente caduta. Nei documenti meteorologici, infatti, si possono trovare
descrizioni sulla tipo di nubi, sulla presenza di brina, nebbia, o di altri fenomeni atmosferici, ma, a volte, altre
varietà di informazioni, andando dalle osservazioni di fenomeni naturali speciali, quali eclissi, aloni, stelle
cadenti, ma anche alluvioni uragani e terremoti, ai resoconti di danni alle persone e alle cose, alle descrizioni
dell’andamento delle colture, e anche di emozioni davanti allo spettacolo della natura. Insomma si va al di là
della meteorologia, per passare all’osservazione della cronaca del proprio tempo e addentrarsi anche nei
meandri dell’introspezione. Gli archivi meteorologici divengono allora raccolte di documenti di interesse
storico e sociologico, oltre che veri e propri diari in pillole.
Attività svolta dal CRACMA per la realizzazione dell'archivio meterologico virtuale del Trentino
La fruibilità e condivisione dei documenti meteorologici della provincia di Trento erano gli obiettivi
principali del progetto ASTRO.
Il lavoro svolto ha mirato a realizzare un “archivio virtuale” a partire dai fondi degli enti che
istituzionalmente conservano quei documenti: mentre ogni ente custodisce i documenti di sua proprietà,
nello stesso tempo li condivide e li rende fruibili.
Per conseguire questi obiettivi è stato necessario svolgere una serie di azioni: esaminare e riordinare
il materiale (censimento), identificare all’interno dei documenti le informazioni utili alla comprensione dei
contenuti (metadatazione), organizzare i documenti in maniera omogenea, secondo criteri oggettivi e
condivisi, per presentare le informazioni in forma chiara e renderle pienamente comprensibili ad un pubblico
non specializzato.
Per tale motivo abbiamo pensato di esaminare i documenti uno ad uno, raccogliendo tutte le
informazioni possibili per presentarle nel modo più semplice, sia in forma analitica, più adatta agli “addetti ai
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lavori”, sia in forma sintetica per la divulgazione ad un pubblico più vasto. Le informazioni sono state
raccolte in tabelle descrittive facilmente consultabili.
Per completare l’attività di valorizzazione del materiale è stato effettuato un organico lavoro di
descrizione inventariale delle serie, secondo criteri propriamente archivistici.
La piena condivisione e fruizione dei documenti è stata realizzata attraverso la riproduzione digitale
dei documenti e la loro pubblicazione sul sito web del progetto. La digitalizzazione è anzitutto un'operazione
volta alla salvaguardia dei documenti originali, per consentirne la consultazione diretta, sottraendoli allo
stress meccanico della manipolazione che comprometterebbe l'integrità dei materiali storici.
Censimento e ricognizione dei metadati L’azione ha avuto lo scopo di controllare l’ordinamento cronologico dei documenti e, attraverso un
processo di ricognizione dei contenuti di ciascun documento archivistico, raccogliere i metadati, cioè tutte le
informazioni contenute nelle schede. Tali informazioni sono state poi radunate ordinatamente in apposite
tabelle:
Tabelle analitiche di ricognizione metadati Per ciascuna serie meteorologica è stato compilato un database di metadati, in formato di prospetto
tabellare contenente le informazioni di base reperite nei singoli documenti della serie. Specificatamente sono
stati annotati i seguenti metadati relativi all’anagrafica stazione e alla presenza/assenza di dati (campi di dati
meteorologici compilati sì/no 1/0) :
Nome e tipologia di stazione (osservatorio meteo/ stazione termo pluviometrica),
ente proprietario della serie,
informazioni geografiche (località, latitudine, longitudine, altitudine),
periodo di funzionamento,
altezza pozzetto barometrico,
nome del direttore dell’osservatorio ed eventualmente dell’osservatore incaricato,
anno,
mese,
decade,
stato di conservazione del documento,
presenza di note,
nome direttore,
nome osservatore,
orario di osservazione,
pressione,
temperatura asciutto e bagnato,
umidità relativa,
temperatura massima,
temperatura minima,
precipitazioni,
direzione e velocità vento,
nuvolosità,
tempo presente,
eliofania,
radiazione,
evaporazione.
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Esempio di tabella di ricognizione metadati
Questo tipo di prospetto analitico ha uno specifico interesse scientifico e, vista la sua struttura
piuttosto complessa, non è stata pubblicata sul sito, ma condivisa tra gli enti partner.
A partire dalle informazioni raccolte nella tabella di ricognizione, è stato possibile produrre le tabelle di sintesi (tabella di consistenza e prospetto delle variabili osservate) pubblicate sul sito e liberamente consultabili.
Tabelle sintetiche di consistenza della serie meteorologica Per ciascuna serie meteorologica, la tabella di consistenza dà un’indicazione, per ogni anno e con un
passo di accuratezza pari alla decade, della presenza/assenza di lacune nella serie. Con colori diversi è resa
l’informazione dell’appartenenza dei documenti ai diversi fondi. La tabella è pubblicata sul sito del progetto
ed è interattiva, cioè permette di accedere direttamente ai documenti digitalizzati. I diversi colori
permettono, ancor prima di aprire i documenti, di sapere se vi sono lacune nella serie di dati.
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Esempio di tabella di consistenza
ANNO
1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 319261927192819291930193119321933193419351936193719381939194019411942194319441945194619471948194919501951195219531954195519561957
STP1942194319441945194619471948194919501951195219531954195519561957195819591960196119621963196419651966196719681969197019711972197319741975197619771978197919801981198219831984198519861987198819891990
mancantepresente nel fondo FEMpresente nel fondo CMApresente nel fondo METEOTRENTINOpresente nei fondi FEM e CMA
OTTLUG AGOAPR MAG GIU
CAVALESE
NOV DICMESE (DECADI)
GEN FEB MARRIASSUNTI ANNUALISET
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Prospetti sintetici delle variabili meteorologiche rilevate Con l’utilizzo dei colori, la tabella mostra, per ogni anno della serie meteorologica, se nei documenti
meteorologici sono presenti o assenti le misure delle principali variabili meteorologiche (temperatura
minima, temperatura massima, precipitazione, pressione, direzione e velocità del vento, radiazione,
nuvolosità, umidità, , eliofania, evaporazione, tempo presente).
Esempio di prospetto delle variabili osservate
Descrizione inventariale delle serie meteorologiche La descrizione inventariale delle serie meteorologiche del progetto è stata condotta seguendo gli
standard descrittivi propri dell’archivistica. L’attività è stata condotta con il supporto di due tirocinanti del
Corso di Laurea Magistrale in Archivistica e Biblioteconomia della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
La Sapienza, di Roma.
Ciascuna serie è stata descritta in maniera sia sintetica che analitica, per fornire il maggior numero
possibile di informazioni a livello di unità archivistica, intesa come “faldone” nel caso delle schede
meteorologiche del fondo CRA‐CMA, come “registro, “quaderno”, “tagebuch” nel caso delle serie della FEM
e di Meteotrentino. Per l’eterogeneità dei fondi, è stato necessario individuare campi informativi ad hoc che
permettessero di descrivere compiutamente e omogeneamente i documenti appartenenti ai diversi fondi.
Le voci utilizzate per descrivere le serie sono:
‐ Fondo
‐ Ente produttore
‐ Ente proprietario
‐ Ente conservatore
‐ Descrizione sommaria della serie
‐ Descrizione analitica dell’unità archivistica [fascicolo, faldone, registro, tagebuch, quaderno]
o Sulla copertina:
o Direttore:
o Stato di conservazione:
Le schede inventariali sono pubblicate sul sito web del progetto in forma di documenti pdf.
ANNOtmin tmax precipitazioni pressione eliofania vento direzione vento velocità radiazione nuvolosità umidità evaporazione tempo presente
19491950195119521953195419551956195719581959196019611962196319641965196619671968196919701971197219731974
anni assentidati rilevatidati non rilevati
STENICOVariabili meteorologiche osservate
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Le note speciali: annotazioni meteorologiche e non solo Le schede meteorologiche custodiscono, spesso, annotazioni su fenomeni naturali o di interesse
storico, curiosità e note di vario genere. Nel corso della ricognizione delle schede, le “Note speciali” più
interessanti e curiose sono state trascritte in un apposito un database.
Sono state individuati dodici argomenti principali, all’interno dei quali sono state determinate le parole
chiave da utilizzare per la ricerca (due parole chiave per poter ritrovare le note che contengono più di una
descrizione. Il database contiene le seguenti voci:
Nome stazione, anno, mese, giorno, decade, annotazione completa, categoria dell'evento (argomenti), prima parola chiave, seconda parola chiave.
Argomenti e Parole chiave
Campagna: Lavori
Difesa
Danni_alle
colture
Animali
Stato del cielo:
Copertura
nuvolosa
Foschia
Nebbia
Alone lunare
Alone solare
Gelo:
Brina
Gelicidio
Galaverna
Ghiaccio
Pioggia:
Pioggia
Arcobaleno
Iride
Nubifragio
Burrasca
Ciclone
Temporali, grandine:
Temporali
Grandine
Lampi
Argomenti e Parole chiave
Danni:
Alluvione
Allagamento
Incendio
Neve:
Bufera
Altezza neve
Descrittivi
Vento:
Bufera
tempesta
Fenomeni astronomici:
Eclissi di sole
Eclissi di luna
Aurora boreale
Crepuscolo
Cometa
Stelle cadenti
Stelle
Satellite
Terremoto:
Terremoto
Stazione:
Problemi rilevamento
Avaria strumenti
Interventi_
manutenzione
Osservazioni
Messaggi personali, descrittivi e poetici:
Messaggi personali,
descrittivi e poetici
La ricerca di note speciali all’interno dei documenti è stata una vera e propria avventura all’interno dell’animo umano: poeti, tecnici, astronomi dilettanti, lavativi di prim’ordine: ce n’è per tutti i gusti!
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Riproduzione digitale dei documenti L’attività di scansione, cioè la riproduzione digitale dei documenti ha riguardato le schede
meteorologiche del fondo CRA‐CMA e i registri, quaderni e tagebuch della FEM. I registri di Trento Laste,
appartenenti al fondo di Meteotrentino erano già stati scansionati a cura dell’ente, già disponibili e
consultabili sul sito: http://www.meteotrentino.it/.
Per la scansione dei documenti, è stato impiegato un fotoriproduttore (scanner) planetario di ultima
generazione della Metis Eds Gamma, formato A0 che ha permesso l’acquisizione delle diverse tipologie di
documenti, anche di grande formato (cm 80 x cm 50). Lo scanner è composto da una fotocamera
professionale reflex a colori: Canon Eos 5D Mark fissata ad un supporto e collegata ad una work‐station ad
elevate prestazioni che ha permesso di archiviare direttamente le immagini e la loro successiva elaborazione.
I documenti sono stati riprodotti in alta risoluzione (file formato tiff) poi trasformati in file jpg e infine
in formato pdf, per alleggerire il formato dei file e renderli più facilmente consultabili sul sito. Nel caso delle
serie costituite da schede sciolte, peculiari del fondo CRA‐CMA, ogni file pdf è relativo ad un anno solare; nel
caso di tagebuch, quaderni e registri, ogni file è relativo all’unità inventariale.
Il materiale cartaceo è stato trattato con la dovuta cura e cautela per evitare danneggiamenti.
Alcune schede infatti risalgono a fine 1800 e sono quindi molto delicate; nel procedere alla consultazione e
scansione, sono stati utilizzati appositi guanti in lattice.
Le schede delle serie relative alle stazioni termo‐pluviometriche e agli osservatori presenti
nell’archivio del CRA‐CMA sono state scansionate fronte/retro seguendo l’ordinamento cronologico.
Il materiale appartenente al fondo FEM è giunto tramite spedizione alla sede CMA, è stato
sottoposto al processo di scansione e riordino e riconsegnato al mittente.
Storia e fonti della meteorologia in Trentino La parte di ricerca storica è stata svolta dal gruppo di lavoro della Fondazione Edmund Mach, che
vivendo sul territorio, ha potuto visitare le varie sedi dislocate sul territorio provinciale per ricostruire la
storia della meteorologia in Trentino. La ricerca si è basata su un esame della letteratura disponibile e su una
ricerca di documenti storici, consultando diverse fonti tra biblioteche, musei e sedi storiche di osservatori
meteorologici (conventi) descritti nella relazione realizzata dalla FEM.
Ove possibile, sono stati fatti dei sopralluoghi per documentare, con fotografie, le posizioni delle
stazioni meteo utilizzate per il progetto. Non per tutte è stato compiuto un sopralluogo poiché è cessato il
funzionamento o la stazione è stata spostata. Sono stati intervistati personaggi che hanno curato l’attività di
monitoraggio (osservatore dell’osservatorio di Faedo e di Trento Laste).
La ricerca è stata piuttosto complessa per il gran numero di soggetti che inizialmente si sono occupati
di osservazioni meteorologiche e per le diverse tipologie di materiale. I report relativo alla ricerca storica è
anche pubblicato sul sito del progetto, dove, nelle pagine relative ai diversi osservatori dell’archivio virtuale è
pubblicata una note storiche sintetica.
La descrizione dettagliata dell’attività di ricerca storica svolta e i risultati sono presentati nella
relazione “Storia e fonti della meteorologia in Trentino” elaborata dalla Fondazione Mach .
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Materiale rinvenuto Durante il lavoro di censimento, presso il CRA‐CMA sono state rinvenute e recuperate schede
meteorologiche relative ad alcune delle serie selezionate per il progetto e di cui, all’atto della presentazione
della proposta progettuale, non si conosceva l’esistenza: ciò ha permesso di arricchire la consistenza delle
serie stesse. I documenti rinvenuti sono:
Sono state inoltre ritrovate schede di serie meteorologiche relative a stazioni non trattate con il
progetto ASTRO e una interessantissima raccolta di cartoline di temporali e cartoline fenologiche (relative
alla descrizione qualitativa dello sviluppo delle colture, dei danni, dei trattamenti effettuati sulle colture)
anche relativi alla provincia di Trento che richiedono appositi programmi di recupero e valorizzazione.
Esempio di cartolina dei temporali
Durante le fasi di ricerca condotta presso le biblioteche e le istituzioni trentine, sono state altresì
rinvenute schede meteorologiche e diagrammi relativi a stazioni di monitoraggio non incluse nel progetto,
oltre a corrispondenza di grande interesse. In particolare, nella biblioteca del convento di S. Bernardino a
Trento, che fu centro di raccolta dei dati meteo raccolti in molte stazioni trentine, sono stati ritrovati
numerosi documenti, schede meteorologiche e diagrammi relativi a stazioni di monitoraggio non incluse
nel progetto, di grande interesse per la meteorologia storica del Trentino, sconosciuti allo stesso direttore
(Fr. Ciro Andreatta) ed è stato avviato un sommario inventario originale in collaborazione con il bibliotecario
referente (dott. Italo Franceschini). Tale inventario è da ritenersi preliminare e non esaustivo. Analogamente
anche negli archivi storici delle biblioteche di Riva e di Trento si sono ritrovati documenti eterogenei e non
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catalogati nel sistema inter‐bibliotecario trentino; di questi non è stato fatto un inventario dettagliato,
essendo per lo più raccoglitori di corrispondenze e documenti sciolti. Anche per questi la consultazione
effettuata è da intendersi solo esplorativa.
Esempio di documento meteorologico rivenuto
La divulgazione dei risultati: il sito web del progetto Per la divulgazione dei risultati del progetto è stato scelto il canale web. Tutti i risultati di ASTRO sono
consultabili sul sito http://cma.entecra.it/astro/ dedicato al Progetto, creato con metodologie di sviluppo e
strumentazioni software in dotazione presso l’ente.
Come previsto è stata realizzata la pubblicazione sui siti con un alto indice di rilevanza e attinenza
sull’argomento, in modo da creare un canale distribuito del servizio. L’accesso alla consultazione delle informazioni
è libero e garantito tramite la creazione di appositi link nei siti:
della FEM (http://www.fmach.it/CRI/info‐generali/organizzazione/Agroecosistemi‐
Sostenibili‐e‐Biorisorse/Piattaforma‐Dinamiche‐degli‐Agroecosistemi),
del CRA‐CMA (http://cma.entecra.it/)
del portale di Meteotrentino (http://www.meteotrentino.it/dati‐meteo/registri‐
cartacei.aspx?id=239).
I link rimandano alla sezione relativa al Progetto ASTRO, in cui sono descritti il progetto, la tipologia e la
fonte dei documenti storico‐scientifici oggetto di recupero e valorizzazione e dove sono pubblicati i report
descrittivi dei documenti e dei fondi. Tramite libero accesso è inoltre possibile accedere, a partire da una
cartina interattiva del Trentino, in DTM 75, realizzata con ArcGIS software‐ArcMap Version 9.3.1, ai
documenti originali e ai diversi prodotti realizzati, e consultare i documenti originali e i report realizzati pe
ciascuna serie archivistica (Stazione di monitoraggio)
Nella prima fase di raccolta dati, catalogazione e del concomitante sviluppo dello schema logico sono stati
utilizzati strumenti di analisi e archiviazione integrati. Per lo schema fisico definitivo si è adottato MySQL
quale DBMS definitivo di produzione, reso disponibile sui server dell’ente (CRA).
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Inoltre è stata implementata una interfaccia web per l’interrogazione specializzata e puntuale delle serie
dell’archivio storico. Ai partner del progetto è stato inoltre reso disponibile un archivio off‐line
opportunamente digitalizzato su supporti idonei all’interscambio dati. Tali sistemi di archiviazione
informatizzata delle informazioni permettono di gestire con sicurezza e facilità la successiva interrogazione
online degli archivi per svolgere ricerche mirate.
Alla fine di aprile 2015 è stato attivato un sistema di monitoraggio e reportistica sulla fruizione online
del sistema informativa esposto, che ha misurato l’accesso di oltre 300 visitatori nel primo mese secondo le
canoniche metriche di web analysis.
Struttura del sito Il sito ASTRO è stato progettato in maniera da consentire la navigazione e l’accesso alle informazioni
non solo per un utente ideale esperto, ma anche per un utente generico che si approccia alla materia e ai
documenti per semplice curiosità. La navigazione è molto facile e intuitiva e permette di accedere alle
informazioni desiderate a partire da più sezioni.
Nell’home page sono linkabili e ben evidenziati i simboli e le sigle degli Enti che hanno consentito di
sviluppare il progetto: l’ente cofinanziatore (Fondazione CA.RI.T.RO), quello proponente (CRA‐CMA), il
partner (FEM) e l’ente collaboratore esterno che ha dato un contributo alle attività (Meteotrentino).
Il MENÙ sulla destra della home page permette di accedere a una prima sezione di presentazione del
“Progetto ASTRO”, descrive il Progetto in maniera più approfondita; comprende i seguenti sottomenù:
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Enti proprietari e conservatori degli archivi: descrive sinteticamente il ruolo di detentori degli archivi
degli enti che hanno contribuito al progetto conservano
Le serie meteorologiche del progetto: elenca il materiale da recuperare in base a quanto presente
negli archivi CMA e FEM al momento della presentazione del Progetto
Lettera di finanziamento: si accede al documento ufficiale di finanziamento del Progetto (pdf).
Contatti: riferimenti telefonici e di posta elettronica dei Responsabili del Progetto.
La sezione del MENÙ “L’archivio meteorologico digitale del Trentino” è collegata ad una pagina che
descrive sinteticamente i risultati del progetto e da cui è possibile accedere ai report finali.
I tre sottomenù associati a questa sezione permettono di accedere ai documenti scansionati, alle
schede descrittive e al database delle “Note Speciali”.
Descrizioni inventariali delle serie: da questa sezione si accede alle schede inventariali delle serie
meteorologiche. Alla fine di ogni scheda (con l’eccezione delle schede inventariali dell’Osservatorio di
San Michele all’Adige del Fondo CRA‐CMA) un link permette di accedere alla tabella Consistenza della
serie meteorologica e di aprire direttamente i documenti digitalizzati.
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Mappa: apre una cartina interattiva del Trentino, su cui sono indicate tutte le località delle stazioni
meteorologiche oggetto di recupero. Cliccando sul nome stazione si accede ad una pagina divisa in
due parti, dedicata alla stazione selezionata:
Nella sezione superiore, un’immagine e una tabella contenente dati anagrafici di sintesi introducono alla stazione. È presente anche il link all’ente presso il quale è possibile reperire notizie sulla stazione.
Nella sezione inferiore della videata sono presenti quattro link:
o Consistenza della serie meteorologica: la tabella riassume la presenza/assenza di documenti negli anni della serie e la loro appartenenza agli Enti, CRA‐CMA, FEM,
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Meteotrentino. Le caselle con l’indicazione dell’anno sono interattive e permettono di aprire direttamente i pdf dei documenti digitalizzati.
o Prospetto delle variabili meteorologiche osservate: la tabella sinteticamente indica, per ogni anno della serie, quali dati sono stati rilevati e quali sono assenti.
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o Descrizione della serie archivistica: è collegato alla scheda inventariale (file pdf) che
descrive la serie meteorologica. In ogni scheda è presente il link per andare direttamente
alla tabella di consistenza della stessa serie e accedere velocemente ai documenti
scansionati. La serie meteorologica dell’Osservatorio di San Michele appartenente al fondo
CRA‐CMA è stata descritta, ma il file non è agganciato al link per la visualizzazione delle
schede perché esse non sono state pubblicate sul sito.
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o Note storiche: è una scheda sintetica in pdf. Raccoglie una serie di informazioni (nome dei direttori e degli osservatori, periodi di attività), curiosità e altre notizie reperite durante la fase di ricerca storica.
o Le note speciali: La pagina propone alcuni argomenti trattati nella sezione “Note speciali” delle schede e dei registri meteorologici. Dall’elenco degli argomenti si accede alla tabella, nella quale è possibile applicare i filtri per selezionare, eventualmente, la stazione o la data (anno, mese, giorno). Nell’ultima colonna sono riportate le descrizioni così come sono state desunte dai documenti originali.
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L’ultima sezione del MENÙ è dedicata al’iniziativa realizzata il 16 aprile 2015 per la presentazione dei
risultati. Si tratta del convegno “Memorie meteorologiche del Trentino”, che si è svolto il 16 aprile presso la
Sala Conferenze della Fondazione CARITRO a Trento. Nella pagina dedicata all’evento sono pubblicate la
locandina, il programma, le relazioni presentate e la rassegna stampa che ne è seguita.
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Sul sito è inoltre presente la sezione “Galleria multimediale” dedicata alla presentazione di alcuni
documenti originali trattati con il progetto e alla presentazione dell’archivio meteorologico del CRA‐CMA.
Sintesi dei risultati del progetto in numeri Il patrimonio archivistico riordinato grazie al progetto ha consentito di recuperare dati relativi a
misure finora mancanti e di riempire lacune di dati esistenti nelle serie di dati meteorologici trattate.
Durante lo svolgimento del progetto, complessivamente:
sono state controllate e riordinate 14 serie meteorologiche relative a 12 stazioni di
osservazione;
sono state rinvenute e recuperate 64 annate (vedi tabella);
sono stati analizzati e descritti i documenti archivistici relativi a 577 annate;
sono state digitalizzate oltre 41.000 pagine.
Tabella di sintesi delle unità archivistiche trattate
Tipo Ente
proprietario Nome stazione
Periodi in archivio Incremento serie
(numero anni) Ricognizione preliminare
Ricognizione finale
OSS FEM FAEDO 1875‐1954 con lacune 1875‐1954 con lacune 0
OSS FEM SAN MICHELE ALL'ADIGE
1897‐1958 con lacune 1875‐1983 con lacune 47
STP CRA‐CMA CADINO 1948‐1965 / 1971‐1999 1948‐1965 / 1971‐1999 0
STP CRA‐CMA CAVALESE 1958‐1990 1942‐1943, 1958‐1990 2
OSS CRA‐CMA CAVALESE 1926‐1935 / 1937‐1953 1926‐1935 / 1937‐1957 4
STP CRA‐CMA MAZZIN 1949‐1965 1949‐1965 1
STP CRA‐CMA PEIO 1926‐1953 1926‐1953 0
STP CRA‐CMA PINZOLO 1949‐1971 1949‐1974 3
STP CRA‐CMA RIVA DEL GARDA 1949‐1971 1949‐1974 3
OSS CRA‐CMA ROVERETO 1919‐2011 1919‐2013 2
OSS CRA‐CMA SAN MICHELE ALL'ADIGE
1954‐1970/1977‐1982 1954‐1970/1977‐1982 0
STP CRA‐CMA STENICO 1949‐1974 1949‐1974 0
OSS CRA‐CMA TRENTO 1919‐1943 / 1945‐1990 1919‐1943 / 1945‐1992 2
ELIO CRA‐CMA TRENTO 1953‐1964 1953‐1964 0
OSS Meteo TN TRENTO LASTE 1921‐1953 1920‐1985 con lacune ‐‐
Totale annate recuperate 64
Le figure che seguono illustrano sinteticamente quanto e in che modo il progetto abbia contribuito
ad incrementare la consistenza delle serie meteorologiche trentine. Il termine di confronto che si è voluto
adottare è rappresentato dalla consistenza delle serie, relative alle stazioni trattate nel progetto, presenti e
disponibili presso Meteotrentino (caselle in verde). Si tratta prevalentemente di serie di dati di temperatura
e precipitazione, con la sola eccezione della serie di Trento Laste che documenta anche misure di pressione,
umidità, vento, tempo presente.
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Schema di sintesi dell’incremento delle serie di Meteotrentino, grazie ai risultati del progetto
I documenti del Fondo FEM (in giallo) hanno consentito di allungare all’indietro la serie di San
Michele all’Adige (circa 25 anni) e hanno messo in condivisione e reso disponibile la serie di Faedo che era
assente negli archivi di Meteotrentino.
Il contributo all’Archivio Meteorologico digitale del Trentino offerto dal Fondo del CRA‐CMA ( in blu)
è rappresentato dalla serie di Trento Convento di San Bernardino, del tutto sconosciuta per Meteotrentino e
FEM e molto interessante per la presenza di misure relative a numerose variabili meteorologiche (pressione,
vento, umidità, tempo presente, eliofania).
Sono stati altresì condivisi e resi disponibili i dati di pressione, vento, umidità, eliofania di Rovereto e
Cavalese e, per altre stazioni, alcuni periodi osservativi assenti nell’archivio di Meteortrentino.
Incremento delle serie di Meteotrentino, grazie ai risultati del progetto: zoom da 1920
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Presentazione e diffusione dei risultati Presentare l’attività svolta e divulgare i risultati raggiunti sono tra le finalità prioritarie del
progetto. Per questo motivo, oltre alla presentazione ufficiale dei risultati, avvenuta a Trento lo scorso
16 aprile, abbiamo presentato il progetto in un convegno scientifico e prevediamo di partecipare ad altri
eventi oltre la data di fine progetto. Ad esempio, si prevede la partecipazione al FESTIVAL della
METEOROLOGIA DI ROVERETO, programmato per il prossimo 16 e 17 OTTOBRE 2015.
L’intento, al di là della presentazione dell’archivio virtuale realizzato, è di divulgare anche il
messaggio che metodologie di condivisione delle informazioni e di dati scientifici rappresentano una
risorsa molto utile per gli studi e le applicazioni di settore, di grande interesse per la comunità
scientifica.
Il convegno finale del progetto La prima presentazione ufficiale dei risultati del progetto è avvenuta a Trento, in occasione del
convegno “Memorie meteorologiche del Trentino” (vedi locandina e programma nelle pagine seguenti),
che si è svolto il 16 aprile 2015 presso la Sala Conferenze della Fondazione CARITRO in via Calepina.
Le relazioni presentate hanno riguardato le attività svolte e illustrato i risultati e il sito web del
progetto.
L’intervento “Effetti della urbanizzazione e dei cambiamenti degli osservatori meteorologici storici
sulla serie delle temperature nella città di Trento”, presentato dal dott. Lorenzo Giovannini
dell’Università degli Studi di Trento, ha messo in luce l’utilità scientifica della condivisione dei dati
meteorologici, in uno studio molto interessante condotto dal Gruppo di Fisica dell’Atmosfera,
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica, dell’Università di Trento.
I contributi presentati al convegno sono stati pubblicati sul sito del progetto.
Diversi sono i periodici e quotidiani del Trentino che hanno pubblicizzato l’evento e presentato il
progetto alla comunità:
‐ L'Adige
‐ L'Adigetto
‐ Meteo Triveneto
‐ Meteo Trentino Alto Adige
‐ Adnkronos
‐ Trentino cultura
‐ Trentino
‐ Corriere del Trentino
Gli articoli sono consultabili sul sito del progetto.
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Locandina del convegno finale
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Programma del convegno finale
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LA RASSEGNA STAMPA:
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Presentazione dei risultati in contesti scientifici In occasione del XVIII Convegno AIAM 2015 "Agrometeorologia per nutrire il pianeta: acqua
aria suolo piante animali", è stata presentata la relazione:
ASTRO: RECUPERO, VALORIZZAZIONE E CONDIVISIONE DEGLI ARCHIVI METEOROLOGICI STORICI DEL
TRENTINO. (Autori: Beltrano M.C., Eccel E., Scolozzi R., Deromedi M., Esposito S., Aliazzo M., Gerardi E.,
Falcucci M., Scano R., Iafrate L.), e l’extended abstract del contributo presentato è stato pubblicato negli
atti del convegno.
Copertina degli ATTI del Conegn AIAM
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Ricadute culturali e note conclusive Il progetto ASTRO è stato concepito e realizzato per ampliare, integrare e divulgare le informazioni e
le notizie meteo‐climatiche storiche serbate nei diversi fondi archivistici della Provincia di Trento e del CRA‐
CMA. Una ricaduta culturale è senz’altro rappresentata dalla realizzazione di un sistema in grado di
salvaguardare il patrimonio di dati meteorologici ”sparso” sul territorio, che rappresenta allo stesso tempo
uno strumento di condivisione e fruibilità dei documenti archivistici. Le ricadute culturali auspicate per il
futuro, grazie al progetto, sono soprattutto rappresentate dall’utilizzazione dei dati contenuti nelle schede
per fini di studio e ricerca.
Con il recupero, il riordino e la scansione del materiale meteorologico si è ottenuto il risultato di
salvaguardare il patrimonio archivistico di ciascun ente partner e valorizzarne il contenuto informativo. Tutti
documenti digitalizzati e i prodotti del progetto ‐risultati descrittivi, analitici e sintetici e note storiche‐ sono
ora liberamente disponibili su Internet, sul sito web di ASTRO, condivisi e liberamente fruibili e predisposti
per un target diversificato di utenti, dal semplice curioso allo specialista di settore.
I risultati ottenuti sono apprezzabili dal punto di vista scientifico, per la riduzione delle lacune nelle
diverse serie meteorologiche e l’arricchimento di dati, non solo misure ma anche metadati. Sono stati
ritrovati documenti contenenti misure e realizzati strumenti informativi che potranno contribuire ad
approfondire la conoscenza della storia del clima del Trentino.
Dal punto di vista storico‐culturale, le ricadute risiedono nella possibilità di attingere, attraverso i
documenti condivisi sul web, a informazioni di varia natura inedite e originali.
La sinergia creata tra gli enti conservatori dei documenti meteorologici è stata un punto di forza del
progetto e ha permesso di costruire una rete di contatti che si è dimostrata utile e necessaria per la le finalità
previste di diffusione delle informazioni recuperate. Altri soggetti che posseggono archivi meteorologici e che
hanno a cuore la condivisione e fruibilità dei dati hanno manifestato interesse nell’“Archivio meteorologico
digitale del Trentino”, così come lo abbiamo concepito e realizzato. Essi lo hanno riconosciuto come valido
mezzo per valorizzare e rendere fruibile il patrimonio archivistico meteorologico custodito in sedi diverse.
In particolare, l’osservatorio meteorologico storico di Rovereto ha dato la sua disponibilità a far
scansionare i registri originali conservati presso la Specola nel database di ASTRO, sia per ciò che riguarda le
annate dell’Osservatorio antecedenti il 1919, visto che la osservazioni sono iniziate nell’ultimo quarto del XIX
secolo, sia per i registri del periodo relativo alla seconda guerra mondiale che, nello spazio delle “Note
speciali”, riportano apprezzabili annotazioni relative alle azioni di guerra. La biblioteca del Convento di San
Bernardino ha dato la sua disponibilità a condividere e far confluire nell’Archivio meteorologico digitale del
Trentino i rilevanti documenti meteorologici che sono stati ritrovati durante le ricerche di ASTRO.
Ringraziamenti Il processo di recupero dei documenti meteorologici originali nella loro interezza è un passo
necessario e indispensabile per salvaguardare il patrimonio informativo in essi contenuto, condividerlo e
renderlo fruibile. Questo processo rende anche più semplice la consultazione e qualunque altra azione si
voglia compiere a partire dai documenti originali. Il nostro ringraziamento va dunque innanzitutto alla
Fondazione CARITRO che ha creduto nel progetto e cofinanziato l’attività. Un sentito ringraziamento va a
Meteotrentino, in particolare all’Ing. Alberto Trenti e all’Ing. Elvio Panettieri che hanno sostenuto l’idea
progettuale e dato la disponibilità all’inserimento della serie di Trento Laste nell’archivio meteorologico
digitale Trentino di ASTRO. Infine grazie a tutti i colleghi che a diverso titolo hanno profuso impegno ed
entusiasmo contribuendo al conseguimento dei risultati e al raggiungimento degli obiettivi.