RELAZIONE SULLACORPORATEGOVERNANCE2 0 1 8 / 2 0 1 9
La presente Relazione si riferisce all’esercizio 2018/2019 ed è disponibile sul sito internet della Società www.juventus.com
(Modello di amministrazione e controllo tradizionale)
RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARIai sensi dell’articolo 123-bis TUF
CORPORATE GOVERNANCE 3
INDICEGLOSSARIO 4
PREMESSA 6
1. PRESENTAZIONE DELLA SOCIETÀ 6 1.1 Profilodell’Emittente 6 1.2 Modello di Corporate Governance 6 1.3 Principi e valori 8
2. ASSETTI PROPRIETARI 8 2.1 Capitale sociale 8 2.1.1 Struttura del capitale sociale e partecipazioni rilevanti nel capitale 8 2.1.2 Restrizioni al trasferimento di titoli 9 2.1.3 Titoli che conferiscono diritti speciali 9 2.1.4 Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto 9 2.1.5 Restrizioni al diritto di voto 9 2.1.6 Accordi tra Azionisti 9 2.1.7 Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di OPA 9 2.1.8 Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie 9 2.1.9 Accordi in materia di indennità degli Amministratori 10 2.1.10 NormeapplicabiliallanominaeallasostituzionedegliAmministratorieallamodificadelloStatuto 10
3. INFORMAZIONI SUL GOVERNO SOCIETARIO 10 3.1 Assemblea e diritti degli Azionisti 10 3.1.1 Modalità di convocazione e partecipazione all’Assemblea 10 3.1.2 Svolgimento dell’Assemblea 11 3.2 Consiglio di Amministrazione 12 3.2.1 Composizione 12 3.2.2 Ruolo del Consiglio di Amministrazione 14 3.2.3 Riunioni 15 3.2.4 Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati 16 3.2.5 Remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche 17 3.2.6 Formazione del Consiglio di Amministrazione 17 3.3 Comitati Interni al Consiglio di Amministrazione 17 3.3.1 Comitato per le Nomine e la Remunerazione 18 3.4 Collegio Sindacale 21 3.4.1 Composizione 21 3.4.2 Ruolo del Collegio Sindacale 22 3.4.3 Riunioni 23 3.5 Società di revisione 23 3.6 Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 23 3.6.1 Principali attori del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, loro ruoli e responsabilità 24 3.6.2 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 26 3.6.3 Identificazione,valutazioneegestionedeirischi 27 3.6.4 Valutazione dell’adeguatezza del sistema 27 3.6.5 Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in relazione al processo di Informativa Finanziaria 28 3.6.6 Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 30 3.7 Altre pratiche di governo societario 31 3.7.1 Interessi degli Amministratori e Operazioni con Parti Correlate 31 3.7.2 Trattamento delle informazioni societarie 32 3.8 Rapporti con gli Azionisti e gli Investitori 33 3.9 Cambiamenti dalla chiusura dell’esercizio di riferimento 33
4. TABELLE RIEPILOGATIVE E DI SINTESI 34
STATUTO SOCIALE 38
4 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
GLOSSARIO
ASSEMBLEA O ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
AZIONISTI
CODICE DI AUTODISCIPLINA
CODICE ETICO
COLLEGIO SINDACALE
COMITATO CONTROLLO E RISCHI
COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
D.LGS 231/2001
DIRIGENTE PREPOSTO
RESPONSABILE INTERNAL AUDIT
DOCUMENTO INFORMATIVO
ESERCIZIO
MODELLO
ORGANISMO DI VIGILANZA
L’Assemblea degli Azionisti di Juventus.
Gli Azionisti di Juventus.
Il Codice di Autodisciplina delle società quotate nella versione approvata nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da BorsaItalianaS.p.A.,ABI,Ania,Assogestioni,AssonimeeConfindustria.Il Codice di Autodisciplina è disponibile sul sito internet di Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it).
Il Codice Etico adottato da Juventus.
Il Collegio Sindacale di Juventus.
Comitato con il ruolo consultivo e propositivo per il controllo interno e la gestione dei rischi costituito all’interno del Consiglio di Amministrazione.
Comitato con il ruolo propositivo e consultivo sulle politiche di remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, costituito all’interno del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione di Juventus.
IlD.Lgs.n.231dell’8giugno2001,comesuccessivamentemodificato(“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art. 11 della L.29 settembre 2000, n.300”).
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Juventus nominato dal Consiglio di Amministrazione in ottemperanza all’art. 154-bis del TUF.
Responsabile della funzione Internal Audit di Juventus.
Il documento informativo redatto ai sensi dell’art. 114-bis del TUF e dell’art. 84-bis, comma 1, del Regolamento Emittenti e in conformità allo Schema n.7 dell’Allegato 3A al medesimo Regolamento Emittenti.
L’esercizio sociale cui si riferisce la Relazione.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo previsto dal D.Lgs. 231/2001, adottato dal Consiglio di Amministrazione e successivamentemodificatoeintegrato.
L’Organismo di Vigilanza preposto a controllare il funzionamento e l’osservanza del Modello, istituito dal Consiglio di Amministrazione ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
CORPORATE GOVERNANCE 5
PROCEDURA PARTI CORRELATE
REGOLAMENTO ASSEMBLEARE
REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB
REGOLAMENTO MERCATI CONSOB
REGOLAMENTO PARTI CORRELATE CONSOB
RELAZIONE
RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE
SOCIETÀ/EMITTENTE
STATUTO
TESTO UNICO DELLA FINANZA O TUF
La Procedura per le Operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi del Regolamento Parti Correlate, in vigore dall’11 novembre 2010.
Il Regolamento Assembleare di Juventus finalizzato a favorirel’ordinato e funzionale svolgimento delle Assemblee.
Il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del1999(comesuccessivamentemodificato)inmateriadiemittenti.
Il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 16191 del2007(comesuccessivamentemodificato)inmateriadimercati.
Il regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12marzo 2010 (come successivamentemodificato) inmateria dioperazioni con parti correlate.
La Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell’art. 123-bis TUF.
La Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell’art. 123-ter del TUF e dell’art. 84-quater del Regolamento Emittenti e in conformità allo schema n. 7-bis dell’Allegato 3A al medesimo Regolamento Emittenti.
Juventus Football Club S.p.A., l’Emittente Valori Mobiliari cui si riferisce la Relazione.
Lo Statuto Sociale, aggiornato il 27 giugno 2012, che definisce ilmodello di amministrazione e controllo adottato e detta le linee fondamentali per la composizione e la divisione dei poteri degli organi sociali, nonché i rapporti tra questi.
Il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza),comesuccessivamenteintegratoemodificato.
6 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
PREMESSALa presente Relazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (di seguito anche
Juventus) il 20 settembre 2019, fornisce un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da
Juventus.
Adempiendo agli obblighi normativi1 e regolamentari in materia, in linea con le raccomandazioni di Borsa Italiana S.p.A.,
la Relazione riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione di Juventus al Codice di Autodisciplina delle
società quotate, nell’edizione da ultimo aggiornata a luglio 2018 (“Codice di Autodisciplina”), motivando le scelte effettuate
nell’applicazione dei principi di autodisciplina, nonché le pratiche di governo societario effettivamente applicate.
In particolare, la Relazione illustra il sistema complessivo di governo societario adottato da Juventus e le modalità di concreta
applicazione rispetto alle raccomandazioni contenute nei “principi” e nei “criteri applicativi” del Codice di Autodisciplina.
La presente Relazione, che è pubblicata nella sezione “Corporate governance” del sito internet della Società www.juventus.com,
si componedi tre sezioni: laprimadescrive il profilo, la strutturae i valori di Juventus, la secondasi concentrasulle
informazioni relative agli assetti proprietari; la terza analizza e fornisce le informazioni sul governo societario, in particolare
sull’attuazione delle previsioni del Codice di Autodisciplina, sulle principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno e
diGestionedeiRischi,ancheinrelazionealprocessodiinformativafinanziaria,e,piùingenerale,leprincipaligovernance
applicate.
LeinformazionicontenutenellapresenteRelazionesonoriferiteall’esercizio2018/2019salvo,inrelazioneaspecificitemi,
aggiornamenti alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che l’ha approvata. Come indicato al paragrafo 3.9
nonsisonoverificatiulterioricambiamentiallastrutturadiCorporateGovernance.
1. PRESENTAZIONE DELLA SOCIETÀ
1.1 PROFILO DELL’EMITTENTE
JuventusèunasocietàdicalcioprofessionisticoquotatainBorsachesièaffermatainpiùdiunsecolodistoriacome
unadellesquadrepiùrappresentativeedamatealivellonazionaleedinternazionale.L’attivitàcaratteristicadellaSocietà
consiste nella partecipazione alle competizioni calcistiche nazionali ed internazionali e nell’organizzazione delle partite.
Le sue principali fonti di ricavo derivano dalle attività di sfruttamento economico dell’evento sportivo, del brand Juventus
e dell’immagine della Prima Squadra, tra cui le più rilevanti sono le attività di licenza dei diritti televisivi emedia, le
sponsorizzazioni, l’attività di cessione di spazi pubblicitari e le attività di licensing e merchandising.
La Società è controllata da EXOR N.V., società quotata presso la Borsa Italiana S.p.A., a sua volta controllata da Giovanni
Agnelli B.V..
1.2 MODELLO DI CORPORATE GOVERNANCE
IlsistemadigovernosocietariodiJuventus,qualeinsiemediregoleemetodologiedipianificazione,gestioneecontrollo
necessarie al funzionamento della Società, è stato delineato dal Consiglio di Amministrazione nel rispetto della normativa
a cui la Società è soggetta in quanto Emittente quotato, nonché in adesione al Codice di Autodisciplina e alle best practices
nazionali e internazionali con cui la Società si confronta.
L’Emittente adotta un sistema di amministrazione di tipo tradizionale che, ferme restando le funzioni dell’Assemblea,
attribuisce la gestione strategica al Consiglio di Amministrazione, fulcro del sistema di governance societario, e le funzioni
1 Art.123-bis del decreto legislativo 58/1998 “Testo Unico della Finanza”
CORPORATE GOVERNANCE 7
di vigilanza al Collegio Sindacale. Inoltre, il Consiglio ha costituito al proprio interno due comitati con funzioni consultive e
propositive nei confronti del Consiglio stesso: il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato per le Nomine e la Remunerazione,
iqualiriferisconoalConsigliotramiteirispettiviPresidenti,inogniriunione,suitemipiùrilevantitrattati.
LarevisionedeicontièaffidataadunaSocietàdiRevisione,incaricatadall’AssembleadegliAzionisti.
Conformemente alle previsioni statutarie, il Consiglio di Amministrazione ha conferito al Presidente e al Vice Presidente
analoghi poteri gestionali, così come meglio specificati al successivo paragrafo 3.2. Sono comunque riservate alla
competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione le funzioni e le responsabilità in ordine alla determinazione degli
indirizzi strategici ed organizzativi della Società.
Il Consiglio di Amministrazione previo, parere favorevole del Collegio Sindacale, ha nominato Dirigente Preposto alla
redazionedeidocumenticontabilisocietari(“DirigentePreposto”)ilChiefFinancialOfficer.
Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto, unitamente al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio Sindacale, della nomina
del Responsabile Internal Audit originariamente incaricato come Preposto al Controllo interno e Responsabile Internal
Audit e poi confermato come Head of Internal Audit ai sensi del criterio applicativo 7.C.5 del codice di Autodisciplina.
Il Comitato Controllo e Rischi esercita inoltre le funzioni di Comitato Parti Correlate come disciplinato dal Regolamento
Consob 17221.
Assembleadegli Azionisti di Juventus S.p.A.
Dirigente preposto alla redazionedei documenti contabili societari MARCO RE(Chief Financial Officer)
Presidente
Vice presidente
Consiglieri non esecutivi indipendenti
Consiglieri non esecutivi
PAOLO GARIMBERTIASSIA GRAZIOLI VENIERCAITLIN MARY HUGHESDANIELA MARILUNGO
* Datore di lavoro originario ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. 81/2001
MAURIZIO ARRIVABENEFRANCESCO RONCAGLIO*
ENRICO VELLANO
PresidentePAVEL NEDVED ANDREA AGNELLI
Internal AuditALESSANDRA BORELLI(Head of Internal Audit )
Segretario del Consiglio
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Organismo di vigilanza 231
GUGLIELMO GIORDANENGOALESSANDRA BORELLIPATRIZIA POLLIOTTO
PresidentePAOLO PICCATTI
Sindaci effettiviSILVIA LIRICINICOLETTA PARACCHINI
Sindaci supplentiLORENZO JONA CELESIAROBERTO PETRIGNANI
EY S.p.A.
Data Protection OfficerSIMONE BONGIOVANNI
MARCO RE(Chief Financial Officer)
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COLLEGIO SINDACALE
SOCIETÀ DI REVISIONE
P
P
P
P
8 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
1.3 PRINCIPI E VALORI
Il Codice Etico
Juventus aspira a instaurare e consolidare un rapporto di fiducia con i suoistakeholder, definiti come le categorie di
soggetti individuali, gruppi o istituzioni, portatori di interessi coinvolti nella realizzazione della propria attività sociale.
I valori di riferimento di Juventus sono fissati nel Codice Etico, approvato in ultimo aggiornamento dal Consiglio di
Amministrazione il 26 giugno 2018, alla cui osservanza sono tenuti gli organi sociali e tutti i dipendenti di Juventus, così
come tutti coloro che operano per il conseguimento degli obiettivi aziendali, ciascuno nell’ambito delle proprie funzioni e
responsabilità.
IlCodiceEticodefinisceiprincipidicondottadaapplicarenellagestionedelleattivitàdellaSocietà,identificandoinoltregli
impegni e la responsabilità dei collaboratori.
Il Codice Etico, insieme a tutte le altre norme, politiche, procedure e disposizioni emanate dalla Società, costituisce il
programmaperassicurareun’efficaceprevenzioneerilevazionedieventualiviolazionidileggi.
Il Codice Etico contiene, tra l’altro, i principi generali non derogabili ed è parte integrante del Modello di Organizzazione,
Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001, nonché elemento chiave della disciplina in materia di anti corruzione ed
è disponibile sul sito internet della Società www.juventus.com.
Approccio responsabile e sostenibile: bilancio di sostenibilità
Juventus ha iniziato il percorso di sostenibilità nel 2013, tra le prime società calcistiche al mondo nell’approcciare in
modonuovoilpropriobusiness,raccogliendolesfidelegateatalecambiamento.L’impegnodiJuventusèfinalizzato
acomprenderecome ilbusinessdelcalciopossaeffettivamente incideresulleattuali sfidesociali a livelloglobale.
Negli ultimi anni la Società, tramite la costituzione e il lavoro di un team interno dedicato, ha promosso numerose
attivitàdiengagementsultemaehadefinitounpropriomodellocheinquadrailbusinessaziendaleancheinterminidi
sostenibilità.
Juventus pubblica annualmente sul proprio sito internet (www.juventus.com) il bilancio di Sostenibilità redatto secondo
gli standard di reporting di sostenibilità emanati da Global Reporting Initiative (GRI Standards): uno standard riconosciuto
a livello internazionale, creato e sviluppato per report di sostenibilità riguardanti comparti industriali differenti, talvolta di
difficileapplicazionenelmondodelcalcioeacuiJuventusharitenutocorrettoadeguarsi.
Il Bilancio di Sostenibilità ha rappresentato e tutt’ora rappresenta un utile strumento per favorire un dialogo sistematico con
gli stakeholder in merito agli obiettivi, alle attività svolte e ai risultati raggiunti in ambito economico, sociale e ambientale,
nonché per condividere e diffondere una cultura della sostenibilità ad ogni livello dell’impresa.
2. ASSETTI PROPRIETARI
2.1 CAPITALE SOCIALE
2.1.1 STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE E PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
Il capitale sociale di Juventus è costituito da azioni ordinarie nominative, liberamente trasferibili ed emesse in regime di
dematerializzazione, in gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A.. Ciascuna azione dà diritto ad un voto in tutte le
assemblee ordinarie e straordinarie, nonché agli altri diritti patrimoniali e amministrativi secondo le disposizioni di legge e di
statuto applicabili. Quanto alla ripartizione degli utili ed alla liquidazione della Società si rinvia agli articoli 26 e 31, comma 1,
dello Statuto sociale.
Alla data del 30 giugno 2019 il capitale sociale della Società è di € 8.182.133,28, interamente sottoscritto e versato, ed è
suddiviso in 1.007.766.660 azioni ordinarie senza valore nominale.
Le azioni della Società sono quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..
CORPORATE GOVERNANCE 9
A partire dal 27 dicembre 2018 il titolo Juventus è entrato a far parte dell’indice FTSE MIB, principale indice di benchmark
dei mercati azionari italiani.
Ad oggi gli Azionisti che risultano detentori di azioni in misura superiore al 3% del capitale rappresentato da azioni con
diritto di voto, secondo le evidenze del libro Soci integrate dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell’art. 120 del TUF e da
altre informazioni a disposizione, sono:
Juventus non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell’art. 2497 del codice civile dell’azionista
di maggioranza EXOR N.V. in quanto la stessa non interviene nella conduzione degli affari della Società e svolge il ruolo
di azionista detenendo e gestendo la partecipazione di controllo nella Società. Non sussistono elementi atti ad indicare
l’esercizio di fatto di un’attività di direzione e coordinamento in quanto, tra l’altro, la Società ha piena ed autonoma capacità
negoziale nei rapporti con i terzi e non sussiste un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, il numero e le competenze degli
Amministratori indipendenti sono adeguati in relazione alle dimensioni del Consiglio di Amministrazione ed all’attività
svoltaenegarantisconol’autonomiagestionalenelladefinizionedegliindirizzistrategicigeneraliedoperativi.
Juventus non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di altre società.
2.1.2 RESTRIZIONI AL TRASFERIMENTO DI TITOLI
Non esistono restrizioni al trasferimento dei titoli dell’Emittente o limitazione al possesso delle azioni, né clausole di
gradimento da parte della Società o di altri possessori di titoli rispetto al trasferimento delle azioni.
2.1.3 TITOLI CHE CONFERISCONO DIRITTI SPECIALI
Non sono stati emessi titoli che conferiscano diritti speciali di controllo.
2.1.4 PARTECIPAZIONE AZIONARIA DEI DIPENDENTI: MECCANISMO DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI VOTO
Non è prevista alcuna forma di partecipazione azionaria dei dipendenti e non sono in essere piani di stock option.
2.1.5 RESTRIZIONI AL DIRITTO DI VOTO
Non esistono restrizioni al diritto di voto.
2.1.6 ACCORDI TRA AZIONISTI
Non risultano in essere patti parasociali rilevanti ai sensi dell’art. 122 del Testo Unico della Finanza.
2.1.7 CLAUSOLE DI CHANGE OF CONTROL E DISPOSIZIONI STATUTARIE IN MATERIA DI OPA
Un eventuale cambiamento di controllo dell’emittente consentirebbe agli obbligazionisti di richiedere il rimborso anticipato
dell’obbligazione non convertibile emessa il 19 febbraio 2019 pari a € 175 milioni, nonché ad alcune banche creditrici di
richiedere il rimborsoanticipatodifinanziamentie lineedicreditoamedio-lungotermineconcessiallaSocietàeal30
giugno 2019 utilizzate per € 259,4 milioni.
Lo Statuto sociale non prevede deroghe alle disposizioni sulla passivity rule, né l’applicazione delle regole di neutralizzazione
di cui alla normativa vigente.
2.1.8 DELEGHE AD AUMENTARE IL CAPITALE SOCIALE E AUTORIZZAZIONI ALL’ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE
Non sono in essere deleghe ad aumentare il capitale sociale o autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie. Juventus non
detiene azioni proprie.
Giovanni Agnelli B.V.
Lindsell Train Ltd
63,766%
11,298%
EXOR N.V.
-
63,766%
11,298%
Quota % su capitale ordinarioAzionista direttoDichiarante Quota % su capitale votante
PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
10 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
2.1.9 ACCORDI IN MATERIA DI INDENNITÀ DEGLI AMMINISTRATORI
Non sussistono accordi tra la Società e gli Amministratori che prevedano indennità in caso di dimissioni o licenziamenti per
giusta causa o in caso di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di OPA.
2.1.10 NORME APPLICABILI ALLA NOMINA E ALLA SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E ALLA MODIFICA DELLO STATUTO
Sirinviaaquantoindicatoneisuccessiviparagrafieallegati.
3. INFORMAZIONI SUL GOVERNO SOCIETARIO
Come premesso, Juventus aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate elaborato dal Comitato per la
Corporate Governance.
3.1 ASSEMBLEA E DIRITTI DEGLI AZIONISTI
L’Assemblea degli Azionisti è l’organo attraverso cui i soci possono partecipare attivamente alla vita societaria esprimendo
la propria volontà con le modalità e sugli argomenti ad essi riservati dalla legge e dallo Statuto sociale. L’Assemblea degli
Azionisti si riunisce in forma ordinaria e straordinaria. Le deliberazioni prese in conformità della legge e dello Statuto
vincolano tutti i soci, inclusi quelli assenti o dissenzienti, nei limiti dello Statuto stesso.
L’Assemblea delibera sulle materie ad essa riservate dalla legge e quindi principalmente, in sede ordinaria, sul bilancio e
sulla destinazione del risultato dell’esercizio, sulla nomina e revoca degli Amministratori, e ne determina il numero entro
i limiti fissati dalloStatuto; sulla nominadei Sindaci, conferisce l’incaricodi revisione legale, supropostamotivatadel
CollegioSindacale,determinailCompensodegliAmministratoriedeiSindaci;insedestraordinaria,sullemodifichedello
Statuto non relative ad adeguamenti normativi, sulle operazioni di carattere straordinario, quali, ad esempio, aumenti del
capitale, fusione e/o scissione.
Lo Statuto non attribuisce agli Azionisti diritti ulteriori rispetto a quelli spettanti per legge, né contempla modalità per il loro
esercizio diverse dai termini normati dalle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.
3.1.1 MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E PARTECIPAZIONE ALL’ASSEMBLEA
Convocazione
L’Assemblea è di norma convocata dal Consiglio di Amministrazione. In linea con le previsioni di legge in materia, lo Statuto
prevede che il Consiglio debba convocare l’Assemblea di approvazione del bilancio entro centoventi giorni dalla chiusura
dell’esercizio sociale; tale termine, nei casi consentiti dalla legge, può essere elevato a centottanta giorni. L’Assemblea è
inoltre convocata – in via ordinaria o straordinaria – ogni qualvolta il Consiglio lo ritenga opportuno, nonché in ogni caso
previsto dalla legge. Per maggiori informazioni si rinvia all’art 9 dello Statuto, allegato alla presente.
L’Assemblea ordinaria e quella straordinaria, ai sensi dell’art. 10 dello Statuto, si possono tenere in unica convocazione
oppure possono essere previste la prima, la seconda e, limitatamente all’assemblea straordinaria, la terza convocazione.
Avviso di convocazione
La convocazione dell’Assemblea è fatta per mezzo di avviso pubblicato, entro il trentesimo giorno precedente la data
dell’Assemblea in prima o unica convocazione, sul sito internet della Società, nonché con le altre modalità previste dalla
normativa applicabile, ivi inclusa la pubblicazione per estratto sui giornali quotidiani, e la diffusione tramite il meccanismo
di stoccaggio centralizzato autorizzato da Consob denominato “1Info”, consultabile all’indirizzo www.1info.it.
Tale termine, ai sensi dell’art.125-bis, comma secondo, del Testo Unico della Finanza, è anticipato al quarantesimo giorno per
le Assemblee convocate per l’elezione mediante il voto di lista dei componenti degli organi di amministrazione e controllo.
L’avvisodiconvocazione,ilcuicontenutoèdefinitodallaleggeedalloStatuto,riportaleindicazioninecessarieaifinidella
partecipazione in Assemblea, ivi incluse, in particolare, le indicazioni riguardo alle modalità di reperimento, anche tramite
il sito internet della Società, dei moduli di delega.
CORPORATE GOVERNANCE 11
Relazioni sulle materie all’ordine del giorno
Con le medesime modalità ed entro il medesimo termine di pubblicazione dell’avviso di convocazione, salvo diversa previsione
normativa, il Consiglio di Amministrazione mette a disposizione del pubblico una relazione sulle materie poste all’ordine del giorno.
Quando sono poste all’ordine del giorno materie per le quali sono previsti termini diversi di convocazione dell’Assemblea,
le relazioni illustrative sono pubblicate entro il termine di pubblicazione dell’avviso di convocazione previsto in ragione di
ciascuna delle materie all’ordine del giorno.
Rappresentante designato
Hanno diritto di intervenire all’Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto.
È stato inoltre previsto che la Società possa avvalersi della facoltà di designare un rappresentante degli Azionisti (di seguito
“Rappresentante designato”) al quale gli stessi possano conferire una delega, con istruzioni di voto, su tutte o parte delle
materieall’ordinedelgiorno,sinoallafinedelsecondogiornodimercatoapertoprecedenteladatafissataperl’Assemblea.
Inoltre, per facilitare gli Azionisti nell’esercizio dei propri diritti, il modulo di delega semplice e quello per conferire
delega al Rappresentante designato sono messi a disposizione nell’apposita sezione dedicata del sito internet, insieme
alla documentazionedi interesse e alle informazioni sullemodalità per la notifica, anche elettronica, della delegae il
conferimento della delega al Rappresentante designato.
Integrazione delle materie e ulteriori proposte di delibera
Ai sensi di legge, i soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono:
- richiedere – eccettuati gli argomenti sui quali l’Assemblea delibera su proposta degli Amministratori o sulla base di
progetti o relazioni da essi predisposti – entro dieci giorni dalla pubblicazione dell’avviso di convocazione, salvo diverso
termine previsto dalla legge, l’integrazione delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti
proposti e trasmettendo al Consiglio di Amministrazione una relazione sulle materie indicate. Tale relazione deve essere
messa a disposizione del pubblico, presso la sede sociale, sul sito internet della Società e con le altre modalità previste
dalla regolamentazione vigente, unitamente alle valutazioni eventualmente espresse dal Consiglio di Amministrazione,
contestualmente alla pubblicazione della notizia di integrazione, almeno quindici giorni prima dell’Assemblea;
- presentare ulteriori proposte di deliberazione su materie già all’ordine del giorno secondo le modalità e i termini
disciplinati per l’integrazione dell’ordine del giorno.
Domande prima dell’Assemblea
Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono porre domande sulle materie all’ordine del giorno anche prima
dell’Assemblea. L’avviso di convocazione indica il termine entro il quale le domande devono pervenire alla Società, 3 giorni
prima dell’Assemblea in prima o unica convocazione. Sono prese in considerazione esclusivamente le domande pervenute
entro tale data e strettamente pertinenti alle materie all’ordine del giorno.
3.1.2 SVOLGIMENTO DELL’ASSEMBLEA
Lenormestatutariechedisciplinanolemodalitàdisvolgimentodelleassembleesonoapprovateemodificatedall’Assemblea
Straordinaria.
L’Assemblea Ordinaria ha inoltre adottato un Regolamento assembleare, finalizzato a favorire l’ordinato e funzionale
svolgimento delle riunioni, disponibile sul sito internet www.juventus.com.
Una rappresentanza del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale partecipano alle Assemblee. In particolare,
sono presenti alle Assemblee quegli Amministratori che, per gli incarichi ricoperti, possono apportare un utile contributo
alla discussione.
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 si è tenuta un’Assemblea Ordinaria in data 25 ottobre 2018, che ha deliberato
l’approvazione del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2018 e il rinnovo degli organi sociali, alla quale hanno partecipato
nove Amministratori (di cui quattro esecutivi) e i Sindaci. In tale occasione erano presenti: il Presidente Andrea Agnelli, il
12 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
Vice Presidente Pavel Nedved, l’Amministratore Delegato Aldo Mazzia, Paolo Garimberti (Amministratore indipendente),
Assia Grazioli Venier (Amministratore indipendente), Caitlin Hughes (Amministratore indipendente), Daniela Marilungo
(Amministratore indipendente), Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano, ed i sindaci Paolo Piccatti (Presidente), Silvia Lirici
e Roberto Longo. In relazione alla Presidenza dell’Assemblea, si rinvia all’art.12 dello Statuto allegato alla presente.
Le deliberazioni prese dall’Assemblea sono accertate per mezzo di processi verbali sottoscritti dal Presidente dell’Assemblea
e dal Segretario.
3.2 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
3.2.1 COMPOSIZIONE
AisensidelloStatutosociale,l’amministrazioneèaffidataadunConsigliodiAmministrazionecompostodiunnumerodi
membri variabile da tre a quindici, secondo la determinazione dell’Assemblea.
Il Consiglio attualmente in carica è stato nominato dall’Assemblea degli Azionisti del 25 ottobre 2018. In tale occasione
è stata presentata solamente la lista dell’azionista di maggioranza EXOR N.V., titolare a tale data del 63,8% delle azioni
ordinarie. La lista, unitamente alla documentazione prevista dallo Statuto per il relativo deposito, è stata pubblicata sul sito
www.juventus.com, dove è tuttora consultabile.
L’Assemblea degli Azionisti del 25 ottobre 2018:
- hadeterminatoinnoveilnumerodegliAmministratori,dicuisettesonostaticlassificaticomenonesecutividapartedel Consiglio di Amministrazione, quattro dei quali indipendenti;
- ha confermato la durata del mandato in tre esercizi, e comunque sino alla data dell’Assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2020/2021;
- ha nominato il Consiglio di Amministrazione nelle persone di Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Hughes, Daniela Marilungo, Pavel Nedved, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano e ha
determinato il loro compenso.
La riunione del 25 ottobre 2018 del Consiglio di Amministrazione ha confermato Andrea Agnelli Presidente e Pavel Nedved Vice Presidente. Ha inoltre confermato, su proposta del Presidente, Marco Re quale Segretario del Consiglio di Amministrazionefinoalladatadell’Assembleaconvocataperl’approvazionedelbilancioal30giugno2021.
SiriepiloganodiseguitolacomposizionedelConsigliodiAmministrazioneelequalifichediciascunamministratore:
Nominativo Ruolo Esecutivi Prima nomina
ScadenzaNumero altri incarichi*
Controllo e rischi**
Nomine e Remunerazione**
Comitato
Andrea Agnelli
Pavel Nedved
Maurizio Arrivabene
Paolo Garimbertia
Assia Grazioli Venier
Caitlin Mary Hughes
Daniela Marilungo
Francesco Roncaglioc
Enrico Vellano
Presidente
Vice Presidente
Amministratore
Amministratore indipendenteb
Amministratore indipendenteb
Amministratore indipendenteb
Amministratore indipendenteb
Amministratore
Amministratore
x
x
2010
2010
2012
2012
2012
2015
2015
2015
2012
approv. bilancio 2020/2021
approv. bilancio 2020/2021
approv. bilancio 2020/2021
approv. bilancio 2020/2021
approv. bilancio 2020/2021
approv. bilancio 2020/2021
approv. bilancio 2020/2021
approv. bilancio 2020/2021
approv. bilancio 2020/2021
3
-
-
1
-
-
-
1
-
M
M
P
P
M
M
* In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri,einsocietàfinanziarie,bancarieassicurativedirilevantidimensioni.
** Inquestacolonnaèindicatalaqualificadelconsigliereall’internodelComitato:“P”:presidente;“M”:membro.a) L’amministratore indipendente Paolo Garimberti è stato designato quale lead independent director e presidente del J Museum.b) Requisiti di indipendenza ai sensi dell’art, 147-ter, comma4, del TUF.c) L’amministratore Francesco Roncaglio è stato individuato quale datore di lavoro originario ai sensi dell’art. 2 del D. Lgs. n. 81/2008.
CORPORATE GOVERNANCE 13
IprofilidegliAmministratori,cheincludonoinformazionicircal’età,ilpercorsoformativoeprofessionale,sonoconsultabili
sul sito internet www.juventus.com. Gli incarichi ricoperti dagli stessi in altre società quotate o di interesse rilevante sono
riportati nell’allegata Tabella 1.
IlConsigliodiAmministrazionedel27giugno2012haintrodottonelloStatutodellaSocietàledisposizionifinalizzatead
assicurare l’equilibrata rappresentanza dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e di controllo delle
società quotate, in sede di rinnovo e di sostituzione in corso di mandato (Criteri Applicativi 8.C.3). La Società, a far data
dalla nomina degli organi sociali intervenuta in data 26 ottobre 2012, nonché in occasione dell’ultimo rinnovo avvenuto il
25 ottobre 2018, si è conformata alla disciplina in materia.
Alla lucediquantosopraedelladiversitàdiprofilicomponentigliorganisociali, laSocietànonravvisa lanecessitàdi
adottarespecifichepoliticheinmateriadidiversitàinrelazioneallacomposizionedegliorganidiamministrazione,gestione
e controllo relativamente ad aspetti quali l’età, la composizione di genere ed il percorso formativo e professionale.
La sussistenza dei requisiti di indipendenza è stata valutata dal Consiglio di Amministrazione in conformità con i criteri di
indipendenza adottati e riportati infra nella presente Relazione. Tali criteri corrispondono ai requisiti previsti dall’art. 147-ter,
comma 4, del TUF e riprendono quelli del Codice di Autodisciplina.
Per quanto riguarda i requisiti di onorabilità degli Amministratori previsti dall’art. 147-quinquies del TUF, il Consiglio di
Amministrazioneprovvedeperiodicamenteallaverificaditalirequisitiincapoatuttiisuoicomponenti.Nelcasoincui
in capo ad un Amministratore non sussistano o vengano meno i requisiti di indipendenza o di onorabilità dichiarati e
normativamente prescritti ovvero sussistano cause di ineleggibilità o incompatibilità, il Consiglio dichiara la decadenza
dell’Amministratore e provvede per la sua sostituzione, ovvero lo invita a far cessare la causa di incompatibilità entro un
termine prestabilito, pena la decadenza dalla carica.
Conformemente a quanto previsto dal Criterio applicativo 1.C.2 del Codice di Autodisciplina, gli Amministratori accettano
la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anche tenendo
conto dell’impegno connesso alle proprie attività lavorative e professionali e del numero di cariche di amministratore o
sindacodaessiricoperteinaltresocietàquotateinmercatiregolamentati(ancheesteri),insocietàfinanziarie,bancarie,
assicurative o di rilevanti dimensioni.
Fermorestandoquantosopraindicato,ilConsigliononhadefinitocriterigeneralicircailnumeromassimodiincarichidi
amministrazioneedicontrolloinaltresocietàchepossaessereconsideratocompatibileconunefficacesvolgimentodel
ruolo di Amministratore dell’Emittente.
Il Consiglio di Amministrazione del 20 settembre 2019 ha esaminato gli incarichi ricoperti dai propri membri in altre
società ed ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti – tenuto altresì conto della partecipazione ai
comitaticostituitiall’internodelConsigliodellaSocietà–noninterferiscaesiacompatibileconunefficacesvolgimento
dell’incarico di Amministratore di Juventus.
Per maggiori informazioni in merito alle modalità di nomina e di sostituzione si rinvia allo Statuto della Società allegato
alla presente (art. 13).
Presidente e Vice Presidentee
LafirmasocialeelarappresentanzadellaSocietàspettano,aisensidell’art.21delloStatutosociale,alPresidente,eove
nominati, ai Vice Presidenti e agli Amministratori Delegati nell’ambito e per l’esercizio dei poteri loro conferiti e, inoltre, per
l’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio e in giudizio.
IlsistemadideleghevigenteinJuventusdefinisceinmodopuntualeipoteriattribuitidalConsigliodiAmministrazioneal
Presidente e al Vice Presidente. La Società ha ritenuto opportuno attribuire poteri gestori al Presidente a tutela dell’interesse
sociale, della trasparenza e della collegialità.
Il Presidente convoca, secondo quanto previsto dallo Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione, coordinandone le
attività e guidando lo svolgimento delle relative riunioni.
14 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
Sono di competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione le eventuali decisioni concernenti significative
controversie legali e azioni in giudizio che abbiano ad oggetto l’immagine ed il marchio della Società. Inoltre, il Consiglio
di Amministrazione può, nelle forme di legge, attribuire poteri ad altri amministratori, direttori, procuratori e dirigenti che li
eserciteranno nei limiti stabiliti dal Consiglio stesso.
Il Consiglio di Amministrazione, in considerazione degli assetti proprietari, del fatto che al Presidente Andrea Agnelli e
al Vice Presidente Pavel Nedved siano stati conferiti analoghi poteri gestionali, nonché della peculiarità del settore di
appartenenza non ha valutato di adottare un piano per la successione degli Amministratori esecutivi.
Altri Consiglieri esecutivi
Nel Consiglio di Amministrazione non vi sono altri consiglieri esecutivi.
Amministratori indipendenti
Nel Consiglio siedono quattro Amministratori indipendenti, in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice
di Autodisciplina (art. 3 Amministratori Indipendenti). La componente di indipendenti è, inoltre, conforme alle disposizioni
dell’art. 147-ter, comma 4 del TUF.
Il Consiglio valuta nella prima occasione utile dopo la loro nomina la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal
Codice di Autodisciplina in capo a ciascuno degli Amministratori indipendenti, nonché dei requisiti richiamati dall’art. 147-
ter, comma 4, del TUF. Il Consiglio rende noto l’esito delle proprie valutazioni, dopo la nomina, mediante un comunicato
diffuso al mercato e, successivamente, nell’ambito della Relazione sul governo societario.
Sulla base delle informazioni fornite dagli Amministratori e di quelle a disposizione della Società, il Consiglio del 20
settembre 2019 ha ritenuto sussistere i requisiti di indipendenza, previsti sia dal Codice di Autodisciplina sia dal TUF, in
capo agli Amministratori Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes e Daniela Marilungo.
IlCollegioSindacalehaverificatolacorrettaapplicazionedeicriteriedelleprocedurediaccertamentoadottatidalConsiglio
per valutare l’indipendenza dei propri membri.
Gli Amministratori Indipendenti assumono altresì l’impegno di comunicare con tempestività al Consiglio di Amministrazione
il determinarsi di situazioni che facciano venir meno il requisito.
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 gli Amministratori indipendenti hanno avuto occasioni di incontro informali, per scambi
diriflessionieconfrontianchealdifuoridelConsigliodiAmministrazioneeinassenzadeglialtriAmministratori.
Lead Independent Director
Il 25 ottobre 2018 il Consiglio ha nominato l’Amministratore Paolo Garimberti Lead Independent Director, quale punto di
riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori non esecutivi e, in particolare, di quelli
indipendenti.
3.2.2 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
IlConsigliodiAmministrazioneè investitodeipiùampipoteriper l’amministrazioneordinariaestraordinaria.Essoha
pertanto la facoltà di compiere tutti gli atti, anche di disposizione, che ritiene necessari od opportuni per il conseguimento
dell’oggetto sociale, senza alcuna eccezione, esclusi soltanto quelli che la legge espressamente riserva all’Assemblea
degli Azionisti.
Il Consiglio è pure competente, oltre che ad emettere obbligazioni non convertibili, ad assumere le deliberazioni concernenti
tutte le operazioni consentite dall’art. 2365, secondo comma del Codice Civile, e la scissione nel caso previsto dalla legge.
In particolare, al Consiglio sono riservati un ruolo strategico e una posizione centrale nel sistema di Corporate Governance,
con competenze, anche in materie di organizzazione della Società e di sistema di controllo interno e gestione dei rischi.
CORPORATE GOVERNANCE 15
Inparticolare,rinviandoaisuccessiviparagrafiperlerelativeinformazionididettaglio,ilConsigliodiAmministrazione:
- esaminaedapprovaipianistrategiciefinanziarimonitorandoneperiodicamentel’attuazioneedefinisceilsistemadi
governo societario (Criterio applicativo 1.C.1, lett. a);
- definiscelanaturaeillivellodelrischiocompatibilecongliobiettivistrategiciedincludenelleproprievalutazioniirischi
che possono assumere rilievo nell’ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell’attività dell’emittente (Criterio
applicativo 1.C.1, lett. b);
- esamina e valuta periodicamente, in genere in occasione dell’approvazione della relazione finanziaria annuale e
semestrale, anche sulla base delle attività istruttorie condotte dal Comitato Controllo e Rischi e della vigilanza del
Collegio Sindacale, l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile; esso, in attuazione delle
disposizioni del codice civile e del Codice di Autodisciplina, nella riunione del 13 settembre 2018, ha valutato l’assetto
organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alle attuali dimensioni e alla tipologia di attività svolta da Juventus
(Criterio applicativo 1.C.1, lett.c);
- stabilisce la periodicità, almeno trimestrale, con la quale gli organi delegati devono riferire al Consiglio circa l’attività
svolta nell’esercizio delle deleghe loro conferite (Criterio applicativo 1.C.1, lett. d);
- valuta il generale andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli
Amministratori esecutivi e dal Comitato Controllo e Rischi, nonché confrontando periodicamente i risultati conseguiti
con quelli programmati (Criterio applicativo 1.C.1, lett. e);
- deliberainmeritoalleoperazioniaventiunsignificativorilievostrategico,economico,patrimonialeofinanziario;atal
finestabilisceicriterigeneraliperindividuareleoperazionidisignificativorilievo(Criterioapplicativo1.C.1,lett.f)per
quanto compatibile con la rapidità decisionale richiesta dalla “Campagna Trasferimenti”; in ogni caso, gli Amministratori
esecutivioperanonelquadrodeipianidefinitidalConsiglio,alqualeriferisconotempestivamente;
- effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati,
nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali,
di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica. (Criterio
applicativo 1.C.1, lett. g);
- tenuto conto degli esiti della valutazione di cui al punto precedente, esprime agli Azionisti, prima della nomina del
nuovoConsiglio,orientamentisullefiguremanagerialieprofessionalilacuipresenzainConsigliosiaritenutaopportuna
(Criterio applicativo 1.C.1, lett. h);
- alfinediassicurarelacorrettagestionedelleinformazionisocietarie,adotta,supropostadegliAmministratoriDelegati
o del Presidente del Consiglio di Amministrazione, una procedura per la gestione interna e la comunicazione all’esterno
di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (Criterio
applicativo 1.C.1, lett. j);
- hadefinitolelineediindirizzoevaluta,concadenzaalmenoannuale,l’adeguatezzadelsistemadicontrollointernoe
digestionedeirischirispettoallecaratteristichedellaSocietàealprofilodirischioassunto,nonchélasuaefficacia
(Criterio applicativo 7.C.1, lett. a, b);
- approva il piano di audit ed il relativo budget, già condivisi con il Comitato Controllo e Rischi (Criterio applicativo 7.C.1,
lett. c).
3.2.3 RIUNIONI
Per le modalità di riunione del Consiglio di Amministrazione si rinvia all’art.15 dello Statuto, allegato alla presente.
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 si sono tenute 8 riunioni del Consiglio di Amministrazione, della durata media di circa
2 ore e mezza. Tali riunioni hanno avuto ad oggetto l’esame e le deliberazioni in merito all’andamento della gestione e
allastrutturaorganizzativa,alleproposteconcernentileoperazionidimaggiorrilievo,allerelazionifinanziarieperiodiche,
16 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
al budget per l’esercizio 2019/2020, ai principali rischi e alla valutazione dell’opportunità di aggiornamento del Modello
231, alle attività di Internal Audit e dell’Organismo di Vigilanza, ai nuovi accordi commerciali, nonché all’emissione del
prestito obbligazionario. Il Consiglio ha inoltre assunto le deliberazioni concernenti la determinazione dei compensi per gli
Amministratori investiti di particolari cariche con il parere del Collegio Sindacale e per i Dirigenti con responsabilità strategiche.
Nel corso del nuovo esercizio iniziato il 1° luglio 2019, si sono già tenute due riunione del Consiglio di Amministrazione
aventi ad oggetto il piano di sviluppo a medio lungo termine, il budget per l’esercizio 2019/2020, l’andamento degli affari
sociali, il processo di autovalutazione dell’attività del Consiglio e dei Comitati interni, nonché l’approvazione del Progetto
di bilancio per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2019 e della presente Relazione. Allo stato, per l’esercizio 2019/2020 sono
programmatealtrequattroriunionidelConsigliodicuiunaperl’approvazionedellarelazionefinanziariasemestrale.
Per la validità delle deliberazioni del Consiglio è necessaria la presenza della maggioranza dei membri in carica. La messa
a disposizione agli Amministratori della documentazione attinente le materie all’ordine del giorno avviene con tempestività
(in media a tre giorni prima) onde consentire agli stessi di essere preventivamente e adeguatamente informati sugli
argomenti in trattazione.
A partire dalla riunione di maggio 2019, per garantire la riservatezza e limitare la necessità di stampa nel rispetto dell’ambiente,
è stato adottato un portale web per la gestione della documentazione a supporto del Consiglio. Tale strumento consente
di porre a disposizione di Amministratori e Sindaci la documentazione consiliare in maniera tempestiva e sicura.
Alle riunioni del Consiglio partecipano, in via permanente, il Chief Financial Officer nonché Dirigente Preposto, il Chief
Football Officer ed il Chief Revenue Officer alfinedi fornireagliAmministratoriun’adeguataconoscenzadel settoredi
attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione. Su invito partecipano i Responsabili di
funzioni aziendali per presentare i principali progetti e attività.
Conformemente a quanto previsto dal Criterio applicativo 1.C.1 del Codice di Autodisciplina le operazioni di maggior
rilievoeconomico,finanziarioepatrimoniale,comprendendosiinquesteanchel’approvazionedieventualipianistrategicie
finanziari,sonoesaminateeapprovatedalConsiglio,ilqualenemonitoraaltresìlaconcretaattuazione.Inoccasioneditali
operazioni è messo a disposizione dello stesso, con ragionevole anticipo, qualora compatibile con l’operatività, un quadro
riassuntivoconparticolareevidenzasullefinalitàeconomicheestrategiche,sullasostenibilitàeconomica,sullemodalità
esecutive, nonché sulle conseguenti implicazioni per l’attività della Società.
3.2.4 AUTOVALUTAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI
Il Consiglio di Amministrazione il 20 settembre 2019 ha effettuato, anche per l’esercizio 2018/2019, la valutazione su
dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, vagliandone l’adeguatezza anche
con riferimento alla componente rappresentata dagli Amministratori Indipendenti, dopo averne preso in considerazione il
profiloel’applicazionenellosvolgimentodelmandato.
Il Consiglio, nella riunione del 24 maggio 2019, ha deciso di passare dalla valutazione in forma anonima a quella esplicita,
modificandoancheilcontenutodelquestionario,arricchitointerminidicontenuti.Inoltre,hacondivisoditrasferirel’incarico
di presentare al Consiglio stesso i risultati aggregati delle risposte dal Comitato Controllo e Rischi al Lead Independent
Director, nonché Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione quale punto di riferimento e di coordinamento
delle istanze e dei contributi degli amministratori non esecutivi e, in particolare, di quelli indipendenti.
Le domande formulate nel questionario hanno avuto ad oggetto (i) la composizione del Consiglio di Amministrazione con
riferimento alle esperienze, competenze e conoscenze degli Amministratori; (ii) la gestione delle riunioni in termini di durata,
partecipazione, preparazione, esame dei temi all’ordine del giorno e svolgimento delle discussioni; (iii) la completezza e
l’adeguatezza delle informazioni ricevute prima e durante le riunioni; (iv) la supervisione e il coinvolgimento sulle decisioni
riguardanti la strategia di lungo termine, l’attività del top management, l’esame del sistema di gestione e valutazione dei
rischi, la conoscenza del settore di riferimento nonchè dell’andamento del mercato e del suo quadro competitivo; v) la
composizioneel’efficaciadeiComitatiinternialConsiglio;vi)l’adeguatezzadellastrutturaorganizzativa,lasostenibilità,la
conoscenza del quadro normativo, regolamentare ed associativo di riferimento. Il questionario è stato quindi compilato dai
CORPORATE GOVERNANCE 17
singoli Amministratori e i risultati emergenti dall’analisi sono stati portati, in termini aggregati, all’attenzione del Consiglio
di Amministrazione, a cura del Lead Independent Director e Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, ai
finidell’autovalutazione.
Dall’esame dei risultati del questionario è emersa la sostanziale soddisfazione del Consiglio circa la composizione e il
funzionamento dello stesso e dei Comitati in relazione alle esigenze gestionali e organizzative, confermando altresì il
carattere eterogeneo delle professionalità degli Amministratori, che apportano in sede di processo decisionale le proprie
competenze ed esperienze.
Riscontri positivi sono inoltre emersi con riferimento al ruolo e alla gestione delle riunioni e alle informazioni fornite dai
Comitati interni, dal Presidente e dal management; in particolare, si segnala l’importanza del coinvolgimento del Consiglio
nelladefinizionedegliorientamentistrategiciedelpianodisviluppoamediotermine,nonchédellaconoscenzadelsettore
di riferimento e del relativo quadro normativo e regolamentare.
3.2.5 REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE
Il 20 settembre 2019, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, ha
approvato la Relazione sulla Remunerazione, ai sensi dell’art. 123-ter del TUF, disponibile sul sito internet www.juventus.com,
con la quale vengono fornite tutte le informazioni riguardanti la politica per la remunerazione adottata dalla Società. Tale
Relazione sarà sottoposta alla delibera, non vincolante, della convocanda Assemblea degli Azionisti.
Si rinvia allaRelazionesullaRemunerazione inmerito: (i) alle informazioni di dettaglio relativeai principi e alle finalità
inerenti la politica adottata in materia di remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche,
(ii) alla descrizione analitica, anche in forma di tabelle, delle componenti della remunerazione riferibili agli Amministratori e
dei dirigenti con responsabilità strategiche per l’esercizio di riferimento.
3.2.6 FORMAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Le strutture societarie, attraverso Presidente, Vice Presidente e Dirigenti con responsabilità strategiche, garantiscono
ai membri del Consiglio l’informativa concernente le principali novità legislative e regolamentari riguardanti la Società e
gliorganisociali.Inoltre,alfinedigarantireaiConsiglieriun’adeguataconoscenzadelsettorediattivitàincuioperala
Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, alle riunioni del Consiglio di Amministrazione possono essere
invitati a partecipare i Responsabili delle strutture aziendali.
InlineaconleprevisionidelCodicediAutodisciplinasull’efficaceeconsapevolesvolgimentodelproprioruolodaparte
di ciascun Amministratore, la Società utilizza il portale web dedicato alla gestione delle convocazioni e dei documenti
relativi al Consiglio per veicolare agli Amministratori e ai Sindaci documentazione utile a permettere loro di avere una
puntuale conoscenza dell’attività, dell’organizzazione, del settore e del quadro normativo in cui opera Juventus, nonché
delruolodasvolgereinrelazioneallespecificitàdellaSocietà.
3.3 COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Come premesso, nell’ambito del Consiglio di Amministrazione sono costituiti due Comitati a carattere consultivo e
propositivo: il Comitato per le Nomine e la Remunerazione e il Comitato Controllo e Rischi.
Il Consiglio ha ritenuto di istituire un solo Comitato per la trattazione sia delle questioni relative alle nomine degli
Amministratori, sia delle questioni relative alla remunerazione, anche dei Dirigenti con responsabilità strategiche in quanto
ha considerato le suddette materie strettamente connesse.
Il Comitato Controllo e Rischi è stato inoltre individuato quale Comitato per le operazioni con parti correlate. Per le
sole operazioni di minore rilevanza in materia di remunerazioni e compensi degli Amministratori e dei Dirigenti con
responsabilità strategiche, il Comitato per le operazioni con parti correlate coincide con il Comitato per le Nomine e la
Remunerazione.
Le modalità di funzionamento, i compiti, i poteri dei Comitati sono disciplinati da appositi regolamenti che, nell’attuale
18 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
versione, sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione il 22 novembre 2018.
Nello svolgimento delle proprie funzioni, i Comitati hanno facoltà di accedere a qualsiasi informazione che si renda
necessaria, anche con il supporto eventuale delle strutture aziendali di riferimento. Inoltre, per lo svolgimento dei propri
compiti,iComitatidispongonodirisorsefinanziarieadeguateehannofacoltàdiavvalersidelsupportodiconsulentiesterni.
3.3.1 COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE
Composizione
Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione nominato dal Consiglio di Amministrazione il 25 ottobre 2018 è composto
interamente da Amministratori Indipendenti.
Ruolo
Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione svolge funzioni principalmente consultive a supporto del Consiglio di
Amministrazione. Al Comitato sono attribuiti i seguenti compiti:
1. formulare pareri al Consiglio in merito alla dimensione, composizione del Consiglio stesso nonché, eventualmente, in
meritoallefigureprofessionalilacuipresenzaall’internodelConsigliosiaritenutaopportuna(Criterioapplicativo5.C.1a);
2. proporre al Consiglio i candidati alla carica di Amministratore nel caso previsto dall’art. 2386, primo comma, del Codice
Civile, qualora occorra sostituire un Amministratore indipendente (Criterio applicativo 5.C.1 b);
3. valutare periodicamente l’adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la
remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche nonché formulare al Consiglio
propostedimodificadellastessa(Criterioapplicativo6.C.5);
4. presentare proposte ed esprimere pareri al Consiglio sulla retribuzione degli Amministratori esecutivi, degli altri
amministratorichericopronoparticolaricaricheedeiDirigenticonresponsabilitàstrategiche,nonchésullafissazione
degli obiettivi di performance correlati alle eventuali componenti variabili della remunerazione, monitorando l’applicazione
delle decisioni adottate dal Consiglio stesso e verificando, in particolare, l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di
performance (Criterio applicativo 6.C.5).
Il Consiglio di Amministrazione ha individuato, per le sole operazioni di minore rilevanza in materia di remunerazioni e
compensi degli Amministratori, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione quale comitato competente per le operazioni
con parti correlate.
Il Comitato può avvalersi di consulenti per acquisire informazioni necessarie e pareri sugli aspetti concernenti le materie
datrattaree,atalfine,puòusufruiredellenecessarierisorsefinanziarie.
Riunioni
Alle riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono invitati a partecipare il Presidente del Collegio Sindacale,
o altro Sindaco da lui designato, nonché, eventualmente, i Responsabili delle Strutture aziendali che possono garantire,
grazieaspecifichecompetenze,ilcostanteaggiornamentoinmeritoall’evoluzionedellarealtàaziendaleedelcontesto
normativo di riferimento.
Le riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono oggetto di verbalizzazione ed il suo Presidente ne dà
informazione nel corso del primo Consiglio di Amministrazione utile.
Componenti Qualifica Esercizio 2018/2019Percentuale di presenza
Paolo Garimberti
Assia Grazioli Venier
Caitlin Mary Hughes
Non esecutivo e indipendente - Presidente
Non esecutivo e indipendente
Non esecutivo e indipendente
100%
100%
100%
CORPORATE GOVERNANCE 19
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 si sono tenute tre riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, registrando
una percentuale di partecipazione dei propri membri pari al 100%. Tali riunioni hanno avuto ad oggetto le proposte
concernenti i compensi degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategiche. Inoltre, nell’esercizio
iniziato il 1° luglio 2019 si è già tenuta una riunione del Comitato per le Nomine e la Remunerazione avente ad oggetto le
proposte relative ai compensi variabili del Vice Presidente e dei Dirigenti con responsabilità strategiche, nonché l’esame
della bozza della Relazione sulla remunerazione, ai sensi dell’art. 123-ter del TUF.
La durata media delle riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione è di circa un’ora.
COMITATO CONTROLLO E RISCHI
Composizione
Il Comitato Controllo e Rischi nominato dal Consiglio di Amministrazione il 25 ottobre 2018 è composto interamente da
Amministratori Indipendenti:
Siricordachefinoal25ottobre2018ilComitatoControlloeRischieracompostodaDanielaMarilungo(Presidente);Paolo
Garimberti e Assia Grazioli Venier. La percentuale di presenza era pari al 100%.
Daniela Marilungo, Presidente del Comitato Controllo e Rischi, possiede un’adeguata esperienza, avendo ricoperto nella
suacarrieradiversiincarichinelsettorefinanziario,occupandosiinparticolaredirelazioniregolamentarieistituzionaliin
Italia e all’estero.
Ruolo
IlComitatoControlloeRischihailcompitodiassistereilConsigliodiAmministrazionenell’attivitàdidefinizionedellelinee
diindirizzodelsistemadicontrollointernoedigestionedeirischiediverificare,periltramitedellefunzioniaziendalipreposte,
che vengano effettivamente rispettate le procedure interne, sia operative sia amministrative, adottate per assicurare una
seriaedefficientegestioneeperidentificare,prevenireegestireeventualirischidinaturafinanziariaeoperativa.
Intrattiene i rapporti con ilCollegioSindacale, checontribuisceadefinire l’ordinedelgiornodelle riunioni, laSocietàdi
revisione, l’Head of Internal Audit, l’Head of Legal, nella sua funzione di responsabile del Risk Management e il Dirigente
Preposto.
Si incontra almeno una volta l’anno con l’Organismo di Vigilanza previsto dal D.Lgs. 231/2001 per lo scambio di informazioni
relative alle rispettive attività di controllo. Nel caso di particolari anomalie riscontrate nel corso delle suddette attività,
l’informativa tra predetti organi è tempestiva.
Quando se ne ravvisi la necessità, il Comitato Controllo e Rischi si riunisce anche su richiesta del Presidente del Collegio
Sindacale o dell’Head of Internal Audit.
Con riguardo all’adozione delModello di Controllo Amministrativo e Contabile facente parte del più ampio sistema di
controllointernoegestionedeirischi,ilComitatoverificaquantopredispostodallestruttureaziendaliinmerito:
a)all’analisideirischiconnessiall’informativaeconomico-finanziaria;
b)allapredisposizionedellesingoleprocedureamministrativo-contabilichedefinisconoleattivitàoperativeedicontrollo
poste a presidio di rischi individuati;
c) all’analisi dei sistemi IT che supportano i processi amministrativi;
d)alladefinizionedelprocessodivalutazioneperiodicadelsistemadicontrollocontabile.
Componenti Qualifica Esercizio 2018/2019Percentuale di presenza
Daniela Marilungo
Paolo Garimberti
Caitlin Mary Hughes
Non esecutivo e indipendente - Presidente
Non esecutivo e indipendente
Non esecutivo e indipendente
100%
100%
100%
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Il Comitato Controllo e Rischi inoltre:
a) valuta, unitamente al Dirigente Preposto, sentiti la società di revisione e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei
principi contabili (Criterio applicativo 7.C.2, lett. a);
b)esprimeparerisuspecificiaspettiinerentiallaidentificazionedeiprincipalirischiaziendali(Criterioapplicativo7.C.2,lett.b);
c) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi,
e di quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Internal Audit (Criterio applicativo 7.C.2, lett. c);
d)monitoral’autonomia,l’adeguatezza,l’efficaciael’efficienzadellafunzionediInternalAudit(Criterioapplicativo7.C.2,
lett. d);
e)puòchiedereallafunzioneInternalAuditlosvolgimentodiverifichesuspecificheareeoperative,dandonecontestuale
comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale (Criterio applicativo 7.C.2, lett. e);
f) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione della relazione
finanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta, nonché sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e di
gestione dei rischi (Criterio applicativo 7.C.2, lett. f);
g) supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio relative la gestione di rischi derivanti
da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio sia venuto a conoscenza (Criterio applicativo 7.C.2, lett. g).
Analogamente a quanto previsto con riferimento al Comitato per le Nomine e la Remunerazione nell’ambito delle operazioni
con parti correlate aventi ad oggetto le remunerazioni, il Consiglio di Amministrazione ha individuato il Comitato Controllo e
Rischi quale comitato competente per le operazioni con parti correlate per tutte le altre materie.
Nello svolgimento delle sue funzioni il Comitato Controllo e Rischi ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni
aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti e può incaricare, anche avvalendosi delle strutture della Società,
consulenti indipendenti o altri esperti nella misura dallo stesso ritenuta necessaria all’espletamento dei propri compiti.
Riunioni
Alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi partecipano il Collegio Sindacale, la Società di revisione, il Dirigente Preposto e
l’Head of Internal Audit, nonché i responsabili delle strutture aziendali e i consulenti esterni che possono garantire, grazie alle
specifichecompetenze,uncostanteaggiornamentoinmeritoall’evoluzionedellarealtàaziendaleedelcontestonormativo
di riferimento.
Le riunioni del Comitato sono oggetto di verbalizzazione ed il suo Presidente ne dà informazione nel corso del primo
Consiglio di Amministrazione utile.
Il Comitato Controllo e Rischi si è riunito quattro volte nel corso dell’esercizio 2018/2019 e già una volta nel corso dell’esercizio
2019/2020, registrando una percentuale di partecipazione dei propri membri pari al 100%.
Nel corso delle riunioni, il Comitato ha svolto le seguenti attività:
- esame della relazione finanziaria semestrale, della relazione annuale sulla CorporateGovernance e della relazione
finanziaria annuale, valutando i risultati esposti dal revisore legale nella relazione sulle questioni fondamentali,
nonché – unitamente al Dirigente Preposto e sentita la Società di Revisione e il Collegio Sindacale – il corretto utilizzo
e l’uniformità nel tempo dei principi applicati;
- esame delle procedure e dei criteri utilizzati per la predisposizione dei documenti contabili di periodo;
- esame del progetto di aggiornamento della documentazione facente parte del sistema di controllo interno e di gestione
dei rischi avente l’obiettivo di adeguarla alla nuova struttura organizzativa;
- esame degli adempimenti previsti dal Regolamento 679/2016 (General Data Protection Regulation);
- esame del percorso di sostenibilità e dei principali aspetti metodologici e dei progetti realizzati;
CORPORATE GOVERNANCE 21
- esame delle relazioni semestrali sull’attività dell’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001;
- esamedeiflussiinformativirelativialsistemadicontrollointernoegestionedeirischiconparticolareriferimentoalreporting diretto delle funzioni Internal Audit e Risk Management al Presidente;
- analisidell’attivitàdi identificazioneegestionedeiprincipali rischi, tenendocontodellecaratteristichedelleattività
svolte da Juventus;
- esame delle relazioni periodiche dell’Head of Internal Audit, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo
internoedigestionedeirischi,monitorandol’autonomia,l’adeguatezza,l’efficaciael’efficienzadellafunzionediInternal
Audit, approfondendo le evidenze di particolare rilevanza;
- valutazione del piano di lavoro e del budget di Internal Audit per la stagione 2019/2020;
Sulla base di tali attività il Comitato Controllo e Rischi ha riferito al Consiglio sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del
sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche mediante la predisposizione delle apposite relazioni semestrali.
La durata media delle riunioni del Comitato Controllo e Rischi è di circa due ore e mezza.
3.4 COLLEGIO SINDACALE
3.4.1 COMPOSIZIONE
Lo Statuto sociale contiene le clausole necessarie ad assicurare che un membro effettivo del Collegio Sindacale sia
nominato dalla minoranza con la funzione di Presidente. Per maggiori informazioni relative alla nomina del Collegio
Sindacale si rinvia all’art 22 dello Statuto, allegato alla presente.
Il Collegio in carica alla data della presente Relazione, la cui composizione è dettagliata nella tabella che segue, è stato
nominato dall’Assemblea degli Azionisti del 25 ottobre 2018.
Siricordachefinoal25ottobre2018ilCollegioeracompostodaPaoloPiccatti(Presidente);SilviaLiricieRobertoLongo.
La percentuale di presenza era pari al 100%.
IprofilideiSindaci,cheincludonoinformazionicircal’età,ilpercorsoformativoeprofessionale,sonoconsultabilisulsito
internetwww.juventus.com.Nell’allegataTabella3siriportanolepiùsignificativecarichericopertedaicomponentidel
Collegio.
Il Collegio resterà in carica sino all’Assemblea degli Azionisti che sarà chiamata ad approvare il bilancio dell’esercizio
2020/2021.
In occasione della nomina del Collegio del 25 ottobre 2018 è stata presentata solamente la lista dell’Azionista EXOR N.V.
titolare del 63,8% delle azioni ordinarie. La lista, unitamente alla documentazione prevista dallo Statuto per il relativo
deposito, è stata tempestivamente pubblicata sul sito www.juventus.com dove è tuttora consultabile.
IlCollegioSindacale incaricahaverificatoper laprimavolta, inoccasionedellanomina, lasussistenzadeirequisitidi
onorabilità, professionalità e indipendenza previsti dalla legge (art. 148, comma 3, TUF) e dal Codice di Autodisciplina
(artt. 3.C.1 e 8.C.1) in capo a tutti i suoi componenti effettivi (Paolo Piccatti, Silvia Lirici e Nicoletta Paracchini). Circa il
Presidente, il Collegio ha valutato quanto recato dal Codice di Autodisciplina delle società quotate e dal Comitato Italiano
Componenti RuoloPercentuale di presenza
esercizio 2018/2019 N. altri incarichi
Paolo Piccatti
Silvia Lirici
Nicoletta Paracchini
Lorenzo Jona Celesia
Roberto Petrignani
Presidente
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Sindaco supplente
Sindaco supplente
100%
100%
100%
-
-
5
2
4
-
1
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per la Corporate Governance sulla sola indicatività dei parametri elencati e sulla prevalenza della sostanza sulla forma.
Il Consiglio di Amministrazione ha condiviso la valutazione.
3.4.2 RUOLO DEL COLLEGIO SINDACALE
Il Collegio Sindacale, costituito ai sensi dello Statuto sociale da tre Sindaci effettivi e due Sindaci supplenti, vigila
sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza
della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza del sistema di controllo interno e del sistema
amministrativo-contabilenonchésull’affidabilitàdiquest’ultimonelrappresentarecorrettamenteifattidigestione.
Il Collegio Sindacale:
- valuta l’indipendenza dei propri membri nella prima occasione utile dopo la nomina;
- valuta nel corso dell’esercizio il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri;
- nell’effettuare le valutazioni di cui sopra applica i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina con riferimento all’indipendenza
degli Amministratori.
Le strutture societarie garantiscono ai membri del Collegio Sindacale l’informativa concernente le principali novità
legislative e regolamentari riguardanti la Società e gli organi sociali. Inoltre, al fine di fornire ai Sindaci un’adeguata
conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, alle riunioni del
Collegio Sindacale partecipano, su invito, i Responsabili delle funzioni aziendali.
Il Sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della Società informa
tempestivamente e in modo esauriente gli altri Sindaci e il Presidente del Consiglio circa la natura, i termini, l’origine e la
portata del proprio interesse (Criterio applicativo 8.C.5).
Nello svolgimento della propria attività, il Collegio Sindacale si coordina con l’Head of Internal Audit e con il Comitato
Controllo e Rischi mediante la partecipazione alle riunioni di tale Comitato (Criteri applicativi 8.C.6 e 8.C.7).
Il Collegio Sindacale è inoltre chiamato a svolgere le funzioni attribuite dalla vigente normativa al Comitato per il Controllo
Interno e la Revisione Contabile, istituito con decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. In tale ruolo il Collegio deve vigilare
su:(i)ilprocessodiinformativafinanziaria,(ii)l’efficaciadeisistemidicontrollointerno,direvisioneinternaedigestione
deirischi,(iii)larevisionelegaledeicontiannuali,(iv)l’indipendenzadellasocietàdirevisionelegaleverificandotantoil
rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l’entità dei servizi non di revisione prestati alla Società
ed alle controllate da parte della stessa società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima. Il Collegio
è infinechiamatoadesprimereunapropostamotivataall’AssembleadegliAzionisti in sededi conferimentoe revoca
dell’incarico di revisione legale dei conti.
L’esito dell’attività di vigilanza svolta dal Collegio è riportato nella Relazione all’Assemblea predisposta ai sensi dell’art.153
del TUF e allegata alla documentazione di bilancio.
In tale relazione il Collegio riferisce altresì sull’attività di vigilanza svolta in ordine alla conformità delle procedure adottate ai
principi indicati da Consob in materia di parti correlate, nonché sulla loro osservanza sulla base delle informative ricevute.
3.4.3 RIUNIONI
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 il Collegio Sindacale si è riunito dodici volte, registrando una percentuale di
partecipazione dei componenti pari al 100%.
La durata media delle riunioni del Collegio Sindacale è di circa due ore e mezza e si riferisce esclusivamente all’acquisizione
deglielementinecessari,essendorinviatiilminutocompletamento,ladefinizioneelafinalecondivisionedelleverbalizzazioni
a momenti successivi, tramite contatti telefonici ed in posta elettronica tra i Sindaci.
CORPORATE GOVERNANCE 23
3.5 SOCIETÀ DI REVISIONE
LaSocietàdiRevisione, incaricatadella revisione legaledeiconti,è tenutaper leggeaverificare la regolare tenutadella
contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, nonché la conformità del bilancio d’esercizio
alle norme che ne disciplinano la redazione e la rappresentazione corretta e veritiera della situazione patrimoniale e
finanziariaedelrisultatoeconomicodell’esercizio,esprimendoalriguardoilgiudiziosiasulbilancio,siasullacoerenzadella
relazionesullagestioneconilbilancioesullaconformitàdellastessaallenormedilegge.Specificheverifichesonoeffettuate
dapartedellastessarelativamenteallarelazionefinanziariasemestraleeallesituazionicontabilitrimestrali.Inoltre,essa
svolgeanchegliulterioricontrollirichiestidanormative,anchedisettore,egliulterioriserviziadessaaffidatidalConsigliodi
Amministrazione, ove non incompatibili con l’incarico di revisione legale dei conti.
La revisione legale dei conti è esercitata ai sensi di legge dalla EY S.p.A. alla quale è stato conferito l’incarico dall’Assemblea
degli Azionisti del 26 ottobre 2012 per gli esercizi dal 2012/2013 al 2020/2021. Giunto a scadenza, pertanto, l’incarico, non
saràpiùrinnovabile.
3.6 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
Juventus si impegna a promuovere e mantenere un adeguato Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (di seguito
anche il “Sistema”), inteso come l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire
unadeguatoprocessodi identificazione,misurazione, gestioneemonitoraggiodei principali rischi, al finedi assicurare
l’attendibilità, l’accuratezza, l’affidabilità e la tempestività delle informazioni fornite agli organi sociali e al mercato, la
salvaguardiadelpatrimonioaziendale,l’efficienzael’efficaciadeiprocessiaziendali,ilrispettodelleleggiedeiregolamenti,
nonché dello statuto sociale e delle procedure interne. Un efficace Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi
CdA
Amministratore incaricato del SCIGR*
Comitato Controllo e Rischi
Comitato Nomine e Remunerazione
Controllo di Gestione
Dirigente Preposto (L.262/2005)
Internal Audit
RiskManager
Dipendenti (Controlli di linea delle strutture operative)
Organismo di Vigilanza Collegio Sindacale
Revisore Esterno
Assemblea degliAzionisti
*Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi
Data Protection Officer
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contribuisceaunaconduzionedell’impresacoerentecongliobiettiviprefissati,favorendol’assunzionedidecisioniconsapevoli.
IlSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischièintegratoneipiùgeneraliassettiorganizzativiedigovernosocietario
adottatidaJuventuselastrutturadeicontrollièstatadefinitaispirandosialmodelloCoSOreport2, che rappresenta la best
practice internazionale per valutare l’adeguatezza del sistema di controllo interno, ai principi del Codice di Autodisciplina e
alle altre best practices esistenti in ambito nazionale ed internazionale. Il Sistema stesso è stato sviluppato considerando
la normativa vigente, i regolamenti di riferimento e le linee guida fornite dagli organismi di categoria.
Laresponsabilitàdell’istituzioneedelmantenimentodiunefficaceSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischi,
in coerenza con gli obiettivi aziendali e di processo e la corrispondenza delle modalità di gestione dei rischi con i piani di
contenimentodefiniti,èpropriadell’AmministratoreIncaricatoedeiresponsabilidellagestione.
In particolare, il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in Juventus si articola in tre livelli di controllo interno:
• PrimoLivello: identificazione, valutazioneemonitoraggiodei rischi di competenza, nell’ambitodei singoli processi;
all’internoditalelivellosonocollocatelestruttureresponsabilideisingolirischi,dellaloroidentificazione,misurazione
e gestione, oltre che dell’effettuazione dei necessari controlli;
• Secondo Livello:monitoraggio dei principali rischi al fine di assicurare l’efficacia e l’efficienza della gestione e del
trattamento degli stessi e dell’adeguatezza e dell’operatività dei controlli posti a presidio dei principali rischi; supporto
alprimolivellonelladefinizioneedimplementazionediadeguatisistemidigestionedeiprincipalirischiedeirelativi
controlli; all’interno di tale livello operano i presidi preposti al coordinamento e alla gestione dei principali sistemi di
controllo (Dirigente Preposto, Controllo di gestione, Risk Management, ecc.);
• Terzo Livello: assurance indipendente e obiettiva sull’adeguatezza ed effettiva operatività del primo e secondo livello di
controllo e in generale sulle modalità complessive di gestione dei rischi.
Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi è sottoposto nel tempo a verifica e aggiornamento, al fine di
garantirne costantemente l’idoneità a presidiare le principali aree di rischio dell’attività di impresa come meglio precisato
neisuccessiviparagrafi.
3.6.1 PRINCIPALI ATTORI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI, LORO RUOLI E
RESPONSABILITÀ
Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi coinvolge, ciascuno per le proprie competenze, i seguenti soggetti:
• Il Consiglio di Amministrazione, il quale svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione dell’adeguatezza del Sistema di
Controllo Interno e di Gestione dei Rischi:
- un Comitato Controllo e Rischi composto da Amministratori non esecutivi e indipendenti, che assiste il Consiglio
con un’adeguata attività istruttoria;
- unAmministratore Incaricatodell’istituzioneedelmantenimentodiunefficaceSistemadiControllo Internoedi
Gestione dei Rischi.
Il Consiglio ha individuato il Presidente Andrea Agnelli quale Amministratore Incaricato di sovrintendere alla funzionalità
del sistema di controllo interno.
Nell’ambito di tali funzioni, l’Amministratore Incaricato deve, con il supporto delle Strutture Aziendali competenti:
- curare l’identificazionedeiprincipali rischiaziendali (strategici, operativi, finanziari, di complianceedi contesto),
tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte e sottoporli periodicamente all’esame del Consiglio (Criterio
applicativo 7.C.4, lett. a);
2 Modello CoSO “Internal Control – Integrated Framework” pubblicato nel 1992 e aggiornato nel 1994 e nel 2013 dal Committee of Sponsoring Organizations of the Tradeway Commission
CORPORATE GOVERNANCE 25
- dare esecuzionealle lineedi indirizzodefinitedalConsiglio, curandoprogettazione, realizzazioneegestionedel
SistemadiControllo InternoediGestionedeiRischi e verificandonecostantemente l’adeguatezzacomplessiva,
l’efficaciael’efficienza(Criterioapplicativo7.C.4,lett.b);
- occuparsi dell’adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e
regolamentare (Criterio applicativo 7.C.4, lett.c);
- chiedereall’HeadofInternalAuditlosvolgimentodiverifichesuspecificheareeoperativeesulrispettodelleregole
e delle procedure interne nell’esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente
del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale (Criterio applicativo 7.C.4, lett. d);
- riferire tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi (o al Consiglio di Amministrazione) in merito a problematiche ecriticitàemersenellosvolgimentodellapropriaattivitàodicuiabbiaavutocomunquenotizia,affinchéilComitato
(o il Consiglio) possa prendere le opportune iniziative (Criterio applicativo 7.C.4, lett. e).
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 l’Amministratore Incaricato ha concordato il Piano di Audit con l’Head of Internal
Audit inmerito allo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o specifici processi,mentre ha riferito al
Comitato Controllo e Rischi – per il tramite dello stesso Head of Internal Audit e dell’Head of Legal in qualità di Risk
Manager–edalConsigliodiAmministrazioneinmeritoall’identificazionedeiprincipalirischiaziendaliedalleprincipali
problematiche emerse nello svolgimento della propria attività.
• L’Head of Internal Audit nominato con presa d’atto del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e
delCollegioSindacale,èincaricatodiverificarecheilSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischisiafunzionante
ed adeguato.
L’Head of Internal Audit della Società è Alessandra Borelli.
IlresponsabiledellafunzioneInternalAuditnonèresponsabiledialcunaattivitàoperativaedipendei)sottoilprofilo
organizzativo dal Presidente in qualità di Amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi,
e, ii) gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione (Criterio Applicativo 7.C.5 lett. b).
L’Head of Internal Audit può avvalersi di consulenti per acquisire informazioni necessarie e pareri sugli aspetti
concernentilemateriedicompetenzaeatalfineusufruiscedellenecessarierisorsefinanziarie.
In particolare l’Head of Internal Audit:
a)verifica,sia inviacontinuativa,sia in relazioneaspecifichenecessitàenel rispettodeglistandard internazionali,
l’operatività e l’idoneità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, attraverso un Piano di Audit,
approvato dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e di prioritizzazione dei
principali rischi (Criterio applicativo 7.C.5, lett. a);
b) ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico (Criterio applicativo 7.C.5, lett. c);
c) predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene
condotta lagestionedeirischi,nonchésulrispettodeipianidefinitiper il lorocontenimento; lerelazioniperiodiche
contengono una valutazione sull’idoneità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (Criterio applicativo
7.C.5, lett. d);
d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza (Criterio applicativo 7.C.5, lett. e);
e) trasmette le relazioni di cui ai punti c) e d) ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e del
Consiglio di Amministrazione nonché all’Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei
Rischi (Criterio applicativo 7.C.5, lett. f);
f) verifica, nell’ambito del Piano di Audit, l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi di rilevazione contabile
(Criterio applicativo 7.C.5, lett. g).
26 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 l’Head of Internal Audit ha portato a termine quanto previsto dal piano delle attività
di Audit approvato dal Comitato Controllo e Rischi il 25 giugno 2018 e ha presentato al Comitato Controllo e Rischi del
23 maggio 2019 il piano e il budget delle attività di Audit per l’esercizio 2019/2020.
L’Head of Internal Audit riferisce con cadenza almeno semestrale al Comitato Controllo e Rischi, all’Amministratore
Incaricato del sistema di controllo interno e al Collegio Sindacale i risultati delle attività di audit, e supporta il Comitato
nelleverificheevalutazionirelativealSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischi.
• L’Head of Legal,conparticolareriferimentoalruolodiRiskManager,checollaboraconlefunzioniaziendalialfinedi
garantire l’implementazionediunefficacesistemadi identificazione,monitoraggioegovernodeiprincipali rischi. Il
citato processo, concepito per essere svolto ciclicamente, ha coinvolto nell’esercizio 2018/2019 il Presidente, il Vice
Presidente,iDirigenticonresponsabilitàstrategicheetuttiiDirettori/Responsabilidifunzione,consentendodiidentificare
ifattoridirischiopiùsignificativicuilaSocietàèespostaesuiqualisonostatecompiuteoavviatespecificheazionidi
mitigazione o approfondimento. Delle evoluzioni della politica e del programma di Risk Management & Reporting e dei
risultati delle analisi e delle azioni poste in essere sono periodicamente aggiornati il Comitato Controllo e Rischi ed il
Collegio Sindacale.
• Il Dirigente Preposto, nominato ai sensi dell’art. 154-bis TUF, al quale la legge attribuisce il compito di predisporre
adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio. Il Consiglio di Amministrazione
ai sensi dell’art. 19 dello statuto sociale, ha nominato, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, Marco Re, Chief
FinancialOfficer,qualeDirigentePreposto.AlDirigentePrepostospettanotuttiipoterinecessariperl’eserciziodelle
proprie funzioni, inclusoquellodispesa.L’eserciziodeipoteriattribuitigliavvieneconfirmasingolaeconspecifico
riferimento alle funzioni allo stesso assegnate e, conseguentemente, per il solo compimento di atti intesi al loro
espletamento, nell’interesse aziendale e, comunque, nel rispetto delle norme di legge. Il Dirigente Preposto, con
riferimento all’esercizio dei predetti poteri, deve comunicare senza indugio all’Amministratore Incaricato e con cadenza
annuale al Consiglio di Amministrazione sulle attività svolte e sui costi sostenuti.
• I dipendentidellaSocietà,iquali,infunzionedeglispecificicompitiloroaffidatiall’internodell’organizzazioneaziendale,
assicurano, come parte della loro responsabilità, un efficace ed efficiente funzionamento del Sistema di Controllo
Interno e di Gestione dei Rischi.
• L’Organismo di Vigilanza, istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001, che ha il compito di vigilare sul funzionamento e
sull’osservanza del Modello di organizzazione gestione e controllo e di curarne l’aggiornamento tenuto a relazionare
almenoannualmentealConsigliodiAmministrazionesugliesitidelleattivitàdiverificasvolte.Taleorganopossiedele
competenzeprofessionalispecifichepersvolgereefficacementel’attivitàassegnataeagisceconcontinuitàd’azione.
Per ulteriori informazioni sull’Organismo di Vigilanza si rimanda al capitolo 3.6.6 “Modello Organizzativo ex. D. Lgs.
231/2001” della presente Relazione.
• Il Collegio Sindacale, che vigila sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal
Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.
3.6.2 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
LaSocietàhaelaboratounmodellodicomplianceintegratache,tral’altro,identificaanaliticamenteleattivitàdeisoggetti
coinvoltinelSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischi,individuandoefficacimodalitàdicoordinamentodelle
attività di ciascuno di essi.
CORPORATE GOVERNANCE 27
3.6.3 IDENTIFICAZIONE, VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI
Nell’ambitodelSistema,lepiùspecificheattivitàdiidentificazioneegestionedeirischiposteinesseredaJuventus,fanno
parte del processo di Risk Management, processo continuo che si realizza nel normale corso dell’operatività aziendale,
anche in base allo sviluppo del business e delle strategie aziendali.
Il processo di Risk Management è basato sui seguenti elementi:
- definizione di unRisk Model, che classifica i fattori di rischio che possono compromettere il raggiungimento degli
obiettiviaziendalinellecategoriedirischidicompliance,contesto,operativi,strategiciefinanziari;
- sviluppo di una metodologia di risk assessment e risk evaluation per la misurazione delle esposizioni in termini di
impatto e probabilità di accadimento; tale metodologia è aggiornata per tenere in debita considerazione l’evoluzione
recentediJuventus,dellebestpracticeversosistemidiRiskManagementpiù‘quantitativi’e‘aserviziodelledecisioni
strategiche’ e le indicazioni del Codice di Autodisciplina per le società quotate che hanno rafforzato l’enfasi sulla
centralità del rischio come elemento da valutare - in primis dal Consiglio di Amministrazione - rispetto a raggiungibilità
e sostenibilità degli obiettivi strategici che la Società si vuole dare e include nei propri piani;
- raccolta, analisi e aggregazione dei dati e delle informazioni necessari all’elaborazione di un Risk Reporting indirizzato
all’Amministratore Incaricato, al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione.
La Politica di Risk Assessment and Reporting, documento che costituisce parte del Sistema, ha lo scopo di disciplinare il
processodiidentificazione,valutazioneereportingdeirischiaziendali,alfinediassicurareilrisk assessment periodico da
parte del management, anche per il tramite dell’Head of Legal in qualità di Risk Manager,edefiniscechiaramenteiruolie
responsabilità, con particolare riferimento alle attività di aggiornamento del Risk Model.
Inparticolare,alverificarsidimodifichenell’organizzazioneeneiprocessiinterni,inpresenzadieventiesternisignificativi
o con l’avvio di nuove opportunità e iniziative di business, il Managementèchiamatoadidentificareeventualinuovirischie
a comunicarli al Risk Manager,affinchépossavalutarelanecessitàdiaggiornareilRisk Model di Juventus.
Le attività svolte nell’ambito del processo di Risk Management contribuiscono a fornire:
a) ragionevoli assicurazioni circa il presidio dei rischi connessi con il perseguimento degli obiettivi strategici aziendali e di
quelli operativi correlati;
b) adeguata e trasparente informativa di bilancio in merito ai principali rischi e incertezze cui la Società è esposta, secondo
quanto previsto dalla normativa vigente in materia;
c) adeguata autorizzazione dell’informativa verso l’esterno e tracciabilità del processo decisionale.
Al fine di ottemperare alle esigenze informative funzionali alla gestione del Sistema nell’ambito della Politica diRisk
Managementsonodefinitiediconseguenzaimplementatiadeguatiflussidocumentalidiaggiornamentoerendicontazione
tra i Soggetti e gli Organi coinvolti nella gestione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi: Consiglio di
Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei
Rischi, Risk Manager, Dirigente Preposto e Head of Internal Audit.
3.6.4 VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DEL SISTEMA
Laverificaperiodicadell’adeguatezzaedell’effettivofunzionamentodelSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischie la sua eventuale revisione spettano al Consiglio d’Amministrazione assistito dall’Amministratore Incaricato con il supporto
dell’attività istruttoriasvoltadalComitatoControlloeRischi.Nell’effettuare taleverifica, isuddettisoggetti,ciascuno in
relazionealproprioruolo,hannocuranonsolodiverificarel’esistenzaeattuazionediunSistemadiControlloInternoedi
Gestione dei Rischi, ma anche di procedere periodicamente ad un esame dettagliato della struttura del Sistema stesso, della
suaadeguatezzarispettoallecaratteristichedell’impresaealprofilodirischioassunto,nonchédellasuaefficacia.
IlConsigliod’Amministrazionericeveedesaminaalmenosemestralmente,oinseguitoalverificarsidicriticitàrilevanti,
lerelazionipredispostedall’HeadofInternalAudit,dalComitatoControlloeRischiedall’OrganismodiVigilanza,alfine
28 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
disostanziareleproprieattivitàdiverificasulSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischiediinterveniresulle
eventuali debolezze che richiedano un miglioramento del Sistema.
Al termine del processo sopra descritto, con riferimento all’esercizio 2018/2019, il Consiglio di Amministrazione,
opportunamenteassistitodalComitatoControlloeRischi,haconclusopositivamenteinmeritoall’adeguatezzaeall’efficacia
delSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischirispettoallecaratteristichedell’impresaealprofilodirischioassunto.
3.6.5 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE AL PROCESSO DI INFORMATIVA FINANZIARIA
IlSistemadiControlloInternoediGestionedeiRischiinrelazionealprocessodiInformativaFinanziaria,inquadratonelpiù
ampiosistemaintegratodicontrollointernoedigestionerischievoltoagarantirel’attendibilità,l’affidabilità,l’accuratezza
elatempestivitàdell’informativafinanziariadellasocietà,sifocalizzasulleprocedureesullestruttureorganizzative.Inoltre,
è orientato ad assicurare l’adeguatezza e l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili predisposte
per consentire una rappresentazione veritiera e corretta dei fatti di gestione nei documenti contabili (bilancio d’esercizio
e bilancio semestrale abbreviato) redatti dalla Società, permettendo il rilascio delle attestazioni e delle dichiarazioni,
richieste dall’art. 154 bis del TUF, da parte degli organi amministrativi delegati e del Dirigente Preposto.
Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi esistente in relazione al processo di Informativa Finanziaria adottato
da Juventus è stato sviluppato considerando la normativa vigente, i regolamenti di riferimento e le linee guida fornite dagli
organismi di categoria; esso risulta costituito dai seguenti documenti e procedure:
• Codice Etico – nel quale sono declinati i principi ed i valori etici aziendali, che evidenzia le regole di condotta la cui osservanza
dapartedituttiidipendentiecollaboratoridell’aziendaèfondamentaleperilregolarefunzionamento,l’affidabilitàdella
gestione e l’immagine della Società. Per ulteriori dettagli in merito al Codice Etico, integralmente pubblicato sul sito internet
della Società, si rimanda al paragrafo 1.3 “Principi e valori” della presente Relazione.
• Sistema di Deleghe e Procure–che identificaipoteridigestioneedirappresentanzasocialedeisingoliresponsabili
aziendali.
• Modello di Controllo Amministrativo e Contabile–documentovoltoadefinireruoli,responsabilitàemodalitàdiattuazione
del sistema di controllo amministrativo e contabile.
• Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001–nelqualesonodefiniteleprocedure
idonee a ridurre i rischi di commissione dei reati contemplati dalla normativa di riferimento, nonché il correlato sistema
sanzionatorio; per ulteriori dettagli in merito al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo si rimanda al paragrafo
3.6.6 “Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001” della presente Relazione.
• Procedure amministrativo-contabili e gestionali–chedefinisconoleresponsabilitàeleregoledicontrollocuiattenersi
con particolare riferimento ai processi rilevanti ed ai calendari di chiusura.
• Mandato Internal Audit – volto a disciplinare il processo di gestione delle attività di Internal Audit ispirandosi agli standard
internazionali della pratica professionale dell’Internal Auditing.
• Politica di Risk Assessment e Reporting–chedefinisceruoli,responsabilitàemetodologiesviluppateasupportodelle
attività di Risk Assessment; il documento inoltre illustra le linee guida per le successive attività di aggiornamento periodico
della valutazione dei rischi e di Risk Management.
InparticolareilModellodiControlloAmministrativoeContabiledefinisce:
• le linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi esistente in relazione al processo di Informativa
Finanziaria;
• le responsabilità, i mezzi e i poteri conferiti al Dirigente Preposto;
• le norme comportamentali da osservare da parte del personale della Società a qualsiasi titolo coinvolto nell’implementazione
del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in relazione al processo di Informativa Finanziaria;
CORPORATE GOVERNANCE 29
• i ruoli e le responsabilità attribuiti alle direzioni e funzioni aziendali coinvolte nell’attività di predisposizione, diffusione e
verificadell’informativacontabilediffusaalmercato;
• il processo di attestazione interna in capo ai responsabili delle direzioni e funzioni aziendali;
• il processo di attestazione verso il Mercato in capo all’Amministratore Incaricato e al Dirigente Preposto.
Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi esistente in relazione al processo di Informativa Finanziaria fa parte
delpiùampiosistemadiRiskManagemente,nellospecifico,siarticolanelleseguentifasi:
a) Identificazione e valutazione dei rischi amministrativi e contabili
Il processo di identificazione dei rischi è svolto sotto la responsabilità del Dirigente Preposto, in condivisione con
l‘AmministratoreIncaricatoeconilsupportodelRiskManager,comemeglioprecisatonelparagrafo3.6.3.
Tale processo è svolto con lo scopo di:
• verificarel’aggiornamentodeicontidibilancioedeirelativiprocessiaziendaliadessicollegati,individuaticomerilevanti,e dei correlati controlli presenti nelle procedure amministrativo-contabili;
• identificare,perciascunaFunzioneaziendale, leareeeleinformazionicontabilirilevanti, iprocessiediflussicontabili
ritenuticritici,nonchéleattivitàdicontrolloposteapresidioditaliflussieprocessi.
Nell’effettuare tali attività il Dirigente Preposto trae ulteriori elementi a supporto dell’attività di valutazione dei rischi
amministrativi/contabilidallerisultanzedelpiùestesoprocessodiRiskManagement.
b) Identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati
L’identificazionedeicontrollinecessariamitigareirischiindividuatinell’ambitodeiprocessiamministrativo–contabiliè
effettuataconsiderandogliobiettividicontrolloassociatiall’informativafinanziaria,chesonocostituitidalle“asserzioni”
di bilancio (esistenza e accadimento degli eventi, completezza, diritti e obblighi, valutazione/rilevazione, presentazione
e informativa) e da altri obiettivi di controllo quali, ad esempio, il rispetto dei limiti autorizzativi, la segregazione delle
mansioni e delle responsabilità o la documentazione e tracciabilità delle operazioni.
Le Funzioni aziendali sono responsabili dell’attuazione del Modello di Controllo Amministrativo e Contabile: esse svolgono
l’attivitàdidocumentazionedelleprocedureamministrativo-contabiliedeffettuanoicontrolliinessedefiniti.Inoccasione
disignificativieventiorganizzativi,leFunzioniaziendaliverificano,perleareedipropriacompetenza,l’aggiornamentodelle
procedure e dei controlli in esse contenuti in termini di:
• corrispondenza della descrizione dei controlli e delle evidenze a supporto degli stessi rispetto alle attività operative svolte,
ai sistemi informativi utilizzati e all’organigramma aziendale;
• correttaidentificazionedegliownerdelprocesso,delleattivitàedeicontrolliindividuati.
Qualora, a seguito dell’attività di valutazione dei rischi, siano individuate aree sensibili non disciplinate, in tutto o in parte,
dal corpo delle procedure amministrativo-contabili di Juventus, è compito delle diverse Funzioni, in coordinamento con il
Dirigente Preposto, provvedere alla integrazione delle procedure esistenti o alla formalizzazione di nuove in relazione alle
aree di propria competenza gestionale.
Le procedure così aggiornate o implementate sono sottoposte all’approvazione dei responsabili dei controlli di primo,
secondo e terzo livello, previa condivisione con l’Amministratore Incaricato.
c) Verifica dell’effettiva operatività dei controlli e valutazione delle eventuali problematiche rilevate
Le attività di valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi esistente in relazione al processo di
Informativa Finanziaria sono eseguite in occasione della predisposizione del bilancio annuale e di quello semestrale. A tal
finesonosvoltespecificheattivitàdimonitoraggioperaccertare l’adeguatezzae l’effettivaoperativitàdelleprocedure
amministrativo-contabili e dei controlli in esse contenuti a presidio del corretto funzionamento dei processi contabili
rilevanti. Tale valutazione è effettuata mediante attestazioni dirette al Dirigente Preposto da parte delle principali Funzioni
30 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
di Juventus in merito all’adeguatezza e all’effettiva applicazione delle attività operative e di controllo di loro responsabilità
everificheperiodicheeffettuatedalDirigentePrepostoconilsupportodellafunzioneInternalAuditalfinediaccertareil
grado di obiettività in merito all’operatività del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi esistente in relazione
al processo di Informativa Finanziaria.
Il Dirigente Preposto, con il supporto dell’Head of Internal Audit, predispone una reportistica nella quale sintetizza i risultati
delle valutazioni dei controlli a fronte dei rischi precedentemente individuati sulla base delle risultanze delle attività di
monitoraggio svolte. Le predette valutazioni possono comportare l’individuazione di controlli compensativi, azioni
correttive o piani di miglioramento in relazione alle eventuali problematiche individuate.
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di concerto con l’Amministratore Incaricato, redige,
sulla base di quanto evidenziato, le attestazioni ai sensi dell’art. 154-bis del TUF.
Il Dirigente Preposto riferisce periodicamente al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio Sindacale in merito alle modalità
di svolgimento del processo di valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi esistente in relazione al
processo di Informativa Finanziaria, nonché ai risultati delle valutazioni effettuate a supporto delle attestazioni rilasciate.
Il Consiglio di Amministrazione esamina il contenuto delle dichiarazioni/attestazioni di legge, presentate dall’Amministratore
Incaricato e dal Dirigente Preposto a corredo dei corrispondenti documenti contabili (bilancio d’esercizio e bilancio
semestrale abbreviato), assumendo le determinazioni di competenza e autorizzando la pubblicazione dei documenti stessi.
Per ulteriori indicazioni sulle attività svolte dai soggetti citati, si vedano i dettagli descritti nella presente Relazione.
3.6.6 MODELLO ORGANIZZATIVO EX D. LGS. 231/2001
La Società ha adottato il Modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dalle disposizioni del D.Lgs. 231/2001
e lo ha successivamente aggiornato sulla base delle nuove fattispecie di reato via via introdotte dal legislatore nel novero
deicosiddettireati231.Nell’ambitodelModellosonodefiniteleprocedureidoneearidurreirischidicommissionedeireati
contemplati dalla normativa, nonché il correlato sistema sanzionatorio.
Al momento dell’adozione del Modello, e successivamente in occasione degli aggiornamenti dello stesso, è effettuato il
monitoraggioditutteleattivitàposteinesseredallestruttureaziendalialfinedi:
• individuare i fattoridi rischiopiùsignificativichepossanofavorire ilverificarsidellemodalitàdi realizzazionedeireati
previsti dalla normativa;
• predisporre i controlli necessari per ridurre al minimo tali fattori di rischio.
Il Modello di organizzazione, gestione e controllo dell’Emittente risulta composto da una parte generale che contiene la
descrizione della struttura del Modello e le motivazioni della relativa adozione, nonché la descrizione delle caratteristiche,
delle funzioni e dei poteri dell’Organismo di Vigilanza.
Sempre nella parte generale sono trattati gli argomenti concernenti la formazione delle risorse e le modalità di diffusione
del Modello, nonché il sistema disciplinare.
Il Modello è poi costituito da dieci parti speciali, ciascuna delle quali disciplina e regolamenta le attività poste in essere
dallestruttureaziendali,perlaprevenzionedellesingolefiguredireatiprevistidallanormativaeprecisamentereatinei
rapporti con la Pubblica Amministrazione; reati societari e reati di market abuse; omicidio colposo e lesioni personali
colpose; reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di utilità illecite; reati di falsità in strumenti e segni di riconoscimento
e delitti in materia di violazione del diritto d’autore; delitti informatici e trattamento illecito dei dati; delitti di criminalità
organizzata; reati ambientali; reati di corruzione tra privati; reato di induzione a non rendere o a rendere dichiarazioni
mendaci all’Autorità Giudiziaria.
Il Modello è inoltre costituito da “Allegati”, di cui fanno parte il Codice Etico, la clausola contrattuale, il regolamento
dell’Organismo di Vigilanza, la composizione dell’Organismo di Vigilanza, i compensi e le cause di (in)eleggibilità,
decadenza e sospensione dei componenti dell’Organismo di Vigilanza e l’elenco dei reati sanzionati dal Decreto.
CORPORATE GOVERNANCE 31
CostituisconoinfineparteintegrantedelModellodiorganizzazione,gestioneecontrolloaisensidelD.Lgs.231/2001:
- le procedure aziendali;
- l’organigramma;
- il sistema di deleghe e procure.
L’ultimo aggiornamento del Modello attualmente in vigore è stato adottato nella riunione del Consiglio di Amministrazione
del 26 giugno 2018 ed ha recepito la disciplina del c.d. “whistleblowing” nel settore privato (L.179/17, art. 2 “Tutela del
dipendente o collaboratore che segnala illeciti nel settore privato”), che ha introdotto il comma 2-bis all’art. 6 del Decreto
231, prevedendo l’obbligo di adottare “canali” di comunicazione che consentano la segnalazione “riservata” di condotte
illecite o di violazioni del Modello 231.
Il Modello è integralmente disponibile sul sito internet www.juventus.com.
La Società ha istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001 un Organismo di Vigilanza, attribuendo ad esso il compito di vigilare
sul funzionamento e sull’osservanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo e di curarne l’aggiornamento; tale
Organismo risulta così composto:
• Guglielmo Giordanengo (avvocato penalista, non ricopre nessuna carica nella società), in qualità di Presidente;
• Alessandra Borelli (head of Internal Audit);
• Patrizia Polliotto (avvocato civilista, non ricopre nessuna carica nella società).
La forma collegiale adottata garantisce il possesso, in capo all’Organismo, dei requisiti di autonomia e indipendenza
necessariperpotersvolgereicompitiaffidatigli.
L’Organismo di Vigilanza rimarrà in carica sino all’Assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio dell’esercizio
chiuso al 30 giugno 2021.
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 si sono tenute quattro riunioni dell’Organismo di Vigilanza.
3.7 ALTRE PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO
3.7.1 INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
L’informativa prevista dall’art. 150 del D.Lgs. 58/1998 e dall’art. 2381 del Codice Civile viene fornita dagli Amministratori al
Collegio Sindacale e dagli organi delegati al Consiglio di Amministrazione ed allo stesso Collegio Sindacale nel corso delle
riunioni del Consiglio di Amministrazione, da tenersi almeno trimestralmente.
Ad Amministratori e Sindaci viene fornita un’adeguata informativa sulle operazioni atipiche e/o inusuali ovvero con parti
correlate, eventualmente effettuate nell’esercizio dei poteri delegati.
Qualora un Amministratore abbia un interesse nell’operazione (anche solo potenziale), ai sensi dell’art. 2391 del Codice
Civile deve comunicare tempestivamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale la natura, i termini, l’origine
e la portata di tale interesse.
Ai sensi del Regolamento Consob n. 17221 del 21 marzo 2010, il Consiglio di Amministrazione ha adottato, previo parere
favorevole del Comitato Controllo e Rischi, all’uopo designato quale comitato competente in materia, la “Procedura per le
operazioni con parti correlate” (disponibile sul sito internet www.juventus.com). Tale Procedura, entrata in vigore il 1° gennaio 2011,
contiene regole che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate.
Atalfinesonostateindividuateleseguentitipologiedioperazioniconparticorrelate:
a) le operazioni di “maggiore rilevanza”: quelle che superano la soglia del 5%, o del 2,5% nel caso di operazioni poste
in essere con la capogruppo EXOR N.V. o con soggetti a quest’ultima correlati che risultino a loro volta correlati alla
Società, di almeno uno dei tre parametri previsti dalla normativa (rapporto controvalore dell’operazione/patrimonio
netto della Società; rapporto attivo dell’entità oggetto dell’operazione/attivo della Società; rapporto passività dell’entità
32 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
oggetto dell’operazione/attivo della Società). Per tali operazioni è prevista l’approvazione preventiva del Consiglio di
Amministrazione, con il parere favorevole vincolante del Comitato per le operazioni con parti correlate, nonché un
regime di trasparenza maggiormente stringente in quanto, in tali circostanze, è prevista la messa a disposizione del
pubblico di un Documento Informativo redatto in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente;
b) le operazioni di “minore rilevanza”: quelle che non superano le soglie sopra evidenziate e che non rientrano nella categoria
residuale delle operazioni di importo esiguo. Per tali operazioni è prevista una procedura meno stringente che contempla,
prima dell’approvazione dell’operazione, un parere motivato non vincolante del Comitato per le operazioni con parti correlate.
Le Procedure prevedono inoltre alcuni casi di esenzione per le operazioni di importo esiguo, per quelle ordinarie concluse
a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e per altri casi esplicitamente previsti dalla normativa vigente.
Siricordainfineche,perlesoleoperazionidiminorerilevanzainmateriadiremunerazioniecompensidegliAmministratori,
il Comitato per le operazioni con parti correlate coincide con il Comitato per le Nomine e la Remunerazione.
Nel corso dell’esercizio 2018/2019 non si sono tenute riunioni del Comitato per le operazioni con parti correlate.
3.7.2 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE
Conformemente a quanto previsto dal Criterio Applicativo 1.C.1 lett. j), il Consiglio di Amministrazione ha adottato una
procedura interna per il trattamento delle informazioni privilegiate, per tali intendendosi le informazioni di carattere preciso
–aisensidell’art.181delTUF–nonpubbliche,concernentidirettamenteoindirettamentelaSocietàounoopiùstrumenti
finanziariemessidallaSocietàeche,seresepubbliche,potrebberoinfluireinmodosensibilesuiprezzideglistrumenti
finanziariemessidallaSocietàstessa.
Laproceduraètesaaregolareilflussoinformativo,leresponsabilitàelemodalitàdidiffusioneaterzidelleinformazioni
privilegiate, disciplinando i ruoli, le responsabilità e le modalità operative di gestione delle informazioni di natura riservata
e privilegiata, avuto riguardo all’ accertamento, al trattamento, alla circolazione interna, alla comunicazione a terzi (ove
vengano osservate determinate condizioni) e alla comunicazione al mercato nel rispetto dei termini e delle modalità
previste dalla regolamentazione.
Sono tenuti al rispetto della procedura i componenti degli organi sociali, i dipendenti e i collaboratori di Juventus che si
trovano ad avere accesso a informazioni di natura riservata o privilegiata. È responsabilità delle strutture aziendali (ciascuna
per le informazioni di propria pertinenza) informare i soggetti interni e i terzi della natura riservata e/o privilegiata delle
informazioniriguardantilaSocietàdicuisonovenutiaconoscenza,nonchéverificarecheisoggettiterzidestinatariditali
informazionisianotenutiperlegge,perregolamentoopercontrattoalrispettodellasegretezzadellestesse,verificando,
ove applicabile, l’esistenza di clausole/impegni di riservatezza.
Il Presidente ed il Vice Presidente curano la gestione e la comunicazione al pubblico e alle Autorità delle informazioni
riservate, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate. Le comunicazioni alle autorità e al pubblico - inclusi gli
Azionisti, gli investitori, gli analisti e gli organi di stampa - vengono effettuate nei termini e con le modalità di cui alle vigenti
normative, nel rispetto dei criteri di correttezza, chiarezza e parità di accesso all’informazione.
Gli Amministratori e i Sindaci sono tenuti a mantenere riservati i documenti e le informazioni acquisiti nello svolgimento
delle proprie funzioni ed a rispettare quanto previsto dalla normativa vigente in merito alla comunicazione all’esterno di
tali documenti ed informazioni. Gli stessi doveri di riservatezza sono previsti per tutti i dirigenti e dipendenti della Società.
La Società, in adempimento a quanto richiesto dalle disposizioni vigenti, tiene un registro delle persone che, in ragione
dell’attività lavorativa o professionale, ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso ad informazioni rilevanti o
privilegiate.AtalfinelaSocietàsièdotatadiunaappositaproceduraorganizzativa.AtalfinelaSocietàsièdotatadiuna
apposita procedura organizzativa.
La Società ha inoltre posto in essere una procedura organizzativa diretta al soddisfacimento degli obblighi di cui all’art.
114, comma 7, del TUF (c.d. “Internal Dealing”). Si rammenta in proposito che la materia concernente la trasparenza sulle
operazionisuazionidellaSocietàosustrumentifinanziariallestessecollegati,effettuatedirettamenteoperinterposta
CORPORATE GOVERNANCE 33
persona da soggetti rilevanti o da persone agli stessi strettamente legate, è disciplinata dalla legge e dalla regolamentazione
Consob di attuazione (artt. 152-sexies e seguenti del Regolamento Emittenti).
Per ogni ulteriore informazione si rinvia alla documentazione pubblicata sul sito internet www.juventus.com.
3.8 RAPPORTI CON GLI AZIONISTI E GLI INVESTITORI
La Società si adopera per instaurare un dialogo con gli azionisti e con gli investitori istituzionali. Il Presidente, il Vice
Presidente ed i Dirigenti con responsabilità strategiche responsabili delle aree operative, nel rispetto della procedura sulla
comunicazione di documenti e informazioni riguardanti la Società, sovrintendono ai rapporti con gli investitori istituzionali
e con gli altri azionisti, secondo un indirizzo di costante attenzione e dialogo.
All’attività è dedicata un’apposita struttura aziendale incaricata della gestione dei rapporti con gli azionisti che collabora
conl’UfficioStampaaifinidell’aggiornamentodelsitointernetdellaSocietà.
Quest’ultimorendedisponibileinun’appositasezionedelsito,ancheinlinguainglese,lenotizieriguardantiilprofilodella
Società, le informazioni concernenti la Corporate Governance, i documenti contabili periodici e annuali, i comunicati
stampa, le liste di candidati alle cariche di amministratore e di sindaco, nonché i documenti relativi alle Assemblee.
Alla data della presente Relazione, la responsabilità della funzione di Investor Relations è affidata aMarco Re,Chief
Financial Officer.
Per le informazioni agli azionisti, agli investitori e alla stampa sono contattabili le seguenti funzioni aziendali:
- Relazionicongliinvestitoriistituzionalieconglianalistifinanziari
(Tel.+39011-6563437 - Fax +39011-5631177 – [email protected])
- UfficioStampa
(Tel.+39011-6563448–Fax+39011-4407461–[email protected])
3.9 CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
Dallachiusuradell’esercizio2018/2019nonsisonoverificaticambiamentinellastrutturadiCorporateGovernancerispetto
a quanto riportato nella presente Relazione.
Torino, 20 settembre 2019
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Andrea Agnelli
34 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
4. TABELLE RIEPILOGATIVE E DI SINTESI
TABELLA 1: INCARICHI DEGLI AMMINISTRATORI IN ALTRE SOCIETÀ
Nome e Cognome Società Carica nella società
Andrea Agnelli
Pavel Nedved
Maurizio Arrivabene
Paolo Garimberti
Assia Grazioli Venier
Caitlin Mary Hughes
Daniela Marilungo
Francesco Roncaglio
Enrico Vellano
Giovanni Agnelli B.V. FCA - FIAT Chrysler Automobiles N.V. EXOR N.V.
-
-
Euronews
-
-
-
Banca del Piemonte S.p.A.
-
Socio accomandatario Amministratore Amministratore
-
-
Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza
-
-
-
Amministratore
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2010
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2015
2015
2015
2012
2010
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(f)
36 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
TABELLA 3: INCARICHI DEI SINDACI IN ALTRE SOCIETÀ
Nome e Cognome Società Carica nella società
Paolo Piccatti
Silvia Lirici
Nicoletta Paracchini
Lorenzo Jona Celesia
Roberto Petrignani
Banca Sella S.p.A. FCA Italy - FIAT Chrysler Automobiles Italy S.p.A. FPT Industrial S.p.A. IVECO S.p.A. Ferrari S.p.A.
FondoItalianoperl’EfficienzaEnergeticaSGRS.p.A. Rothshild & co. WM Italy SIM S.p.A.
FCA Fleet & Tenders S.r.l. FCA Center Italia S.p.A. Banca del Piemonte S.p.A. FC Finance S.p.A.
-
Prima Industrie S.p.A.
Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo
Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo
-
Sindaco Effettivo
CORPORATE GOVERNANCE 37
TABELLA 4: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE
Carica Componenti Anno di nascita
In carica da
In carica fino a
Lista (b)
Partecipazione alle riunioni
del Collegio(c)
Indip. da Codice
Autodisciplina
N. altri incarichi(d)
Data di prima nomina(a)
Presidente
Sindaco Effettivo
Sindaco Supplente
Sindaco Supplente
Sindaco Supplente
SINDACI CESSATI DURANTE IL PERIODO DI RIFERIMENTO
Paolo Piccatti
Silvia Lirici
Nicoletta Paracchini
Lorenzo Jona Celesia
Roberto Petrignani
Roberto Longo
18/06/1957
13/03/1970
07/03/1962
03/05/1969
27/10/1963
21/04/1947
25/10/2018
25/10/2018
25/10/2018
25/10/2018
25/10/2018
23/10/2015
30/06/2021
30/06/2021
30/06/2021
30/06/2021
30/06/2021
25/10/2018
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1997(e)
2012
2012(f)
2018
2009
2006
(a) Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell’Emittente.(b) In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco (“M”: lista di maggioranza; “m” lista di minoranza).(c) In questa colonna è indicata la partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale. (d) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell’art. 148-bis TUF e delle relative
attuazioni contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L’elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell’art 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
(e) Nominato sindaco supplente a partite dall’Assemblea del 28 ottobre 1997, divenuto sindaco effettivo il 15 maggio 2008.(f) Nominata sindaco supplente a partire dall’Assemblea del 26 ottobre 2012, divenuta sindaco effettivo il 25 ottobre 2018.
Numero delle riunioni svolte durante l’esercizio di riferimento: 12
Quorumrichiestoperlapresentazionedellelistedapartedelleminoranzeperl’elezionediunoopiùmembri(exart.147-terTUF):1%
Appr. bilancio al
Appr. bilancio al
Appr. bilancio al
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Appr. bilancio al
38 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
STATUTO SOCIALECOSTITUZIONE DELLA SOCIETÀARTICOLO 1 - DENOMINAZIONE
È costituita una società per azioni sotto la denominazione “JUVENTUS F.C. S.p.A.” o “JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.p.A.”, senzavincolidirappresentazionegrafica.
ARTICOLO 2 - SEDE
La società ha la sede legale in Torino.
ARTICOLO 3 - OGGETTO
La società ha per oggetto esclusivo l’esercizio di attività sportive ed altresì l’esercizio di attività ad esse connesse o strumentali in modo diretto o indiretto.
Nell’ambito delle attività connesse o strumentali la società ha per oggetto il compimento di attività promozionali, pubblicitarie e di licenza di propri marchi, l’acquisto, la detenzione e la vendita, non nei confronti del pubblico, di partecipazioni in società commerciali, immobiliari o aventi ad oggetto la fornitura di servizi comunque connesse al proprio oggetto sociale.
Per l’attuazione dell’oggetto sociale e per la realizzazione degli scopi precisati nei commi precedenti la società potrà:
• compiereoperazionidicarattereimmobiliare,mobiliareefinanziario,questeultimenonneiconfrontidelpubblico,chefossero ritenute utili o necessarie;
• promuovere e pubblicizzare la sua attività e la sua immagine utilizzando modelli, disegni ed emblemi direttamente o a mezzo terzi e commercializzando, sempre direttamente o a mezzo terzi, beni, oggetti e prodotti recanti marchi o segni distintivi della società; svolgere anche indirettamente attività editoriale, con la esclusione della pubblicazione di giornali quotidiani.
Il tutto comunque nel rispetto delle disposizioni di legge.
ARTICOLO 4 - DURATA
Laduratadellasocietàèstabilitafinoal31dicembre2100.
CAPITALE SOCIALE – AZIONIARTICOLO 5 – MISURA DEL CAPITALE
Il capitale sociale è di Euro 8.182.133,28 diviso in n. 1.007.766.660 azioni ordinarie senza valore nominale.
Le azioni sono nominative e sono emesse in regime di dematerializzazione.
Il capitale può essere aumentato anche mediante conferimento di beni in natura e di crediti.
ARTICOLO 6 – AZIONI PRIVE DEL DIRITTO DI VOTO
Ove la società abbia emesso azioni prive del diritto di voto, il consiglio di amministrazione provvederà a convocare le apposite assemblee nel caso che le stesse azioni prive del diritto di voto ovvero le azioni ordinarie siano state escluse dalle negoziazioni, per deliberare la convertibilità delle azioni prive del diritto di voto in azioni ordinarie secondo il rapporto di cambio che sarà determinato dall’assemblea straordinaria.
ARTICOLO 7 - DELEGA AGLI AMMINISTRATORI
Agli amministratori potranno dall’assemblea essere attribuite le facoltà di aumentare il capitale sociale e/o emettere obbligazioni convertibili ai sensi degli articoli 2443 e 2420 ter del codice civile.
ASSEMBLEAARTICOLO 8 - INTERVENTO E RAPPRESENTANZA IN ASSEMBLEA
Hanno diritto di intervenire all’assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto. Gli stessi possono farsi rappresentare in
CORPORATE GOVERNANCE 39
assemblea nei modi di legge.
La legittimazione all’intervento in assemblea e all’esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione effettuata da un intermediario abilitato pervenuta alla società nei modi e nei termini previsti dalla normativa applicabile.
Il consiglio di amministrazione può attivare modalità per consentire l’espressione del voto in via elettronica.
Le deleghe per la rappresentanza e l’esercizio del diritto di voto in assemblea possono essere conferite in via elettronica in conformità alla normativa applicabile.
La notifica elettronica della delega può essere effettuata, secondo le procedure indicate nell’avviso di convocazione,mediante utilizzo di apposita sezione del sito internet della società ovvero mediante messaggio indirizzato alla casella di postaelettronicacertificatariportatanell’avvisostesso.
Lasocietàpuòrichiedereagliintermediari,tramitelasocietàdigestioneaccentratadelleproprieazioni,idatiidentificatividegli azionisti unitamente al numero di azioni registrate nei loro conti ad una determinata data.
Aisensieperglieffettidell’art.2373c.c.èinconflittodiinteresse:
a) chiunque abbia diritti di voto nell’assemblea della società in misura superiore al 2% (due per cento) del capitale della societàovesiacontemporaneamente titolaredi tantidirittidi voto inun’altrasocietàcalcisticaaffiliataallaF.I.G.C.della sfera professionistica pari alla percentuale necessaria ad assicurargli il controllo di detta altra società ai sensi del comma 1, punti 1 e 2 dell’art. 2359 c.c.;
b) chiunque abbia diritti di voto nell’assemblea della società in misura superiore al 10% (dieci per cento) del capitale della societàovesiacontemporaneamentetitolareditantidirittidivotoinun’altrasocietàcalcisticaaffiliataallaF.I.G.C.dellasfera professionistica pari ad una percentuale del capitale di detta altra società superiore al 2% (due per cento) ma inferiore a quella di cui alla precedente lettera a).
Ai fini del calcolo delle predette percentuali si dovrà tener conto di tutti i diritti di voto esercitabili, direttamente oindirettamente, anche tramite società controllanti, controllate o collegate, o a mezzo di interposta persona, ovvero in base a pegno, usufrutto o altro diritto o ad accordi con altri azionisti.
Ilpartecipanteall’assembleachesitroviinunadellesituazionidiconflittodicuisopradovràdichiarare,sottolapropriaresponsabilità, tale situazione.
ARTICOLO 9 - CONVOCAZIONE
L’assemblea è convocata dal consiglio di amministrazione nel Comune della sede sociale o in altro luogo, in Italia, in via ordinaria almeno una volta l’anno entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale; tale termine, nei casi consentiti dalla legge, può essere elevato a centottanta giorni. L’assemblea è inoltre convocata – sia in via ordinaria sia in via straordinaria – ogni qualvolta il consiglio di amministrazione lo ritenga opportuno e nei casi previsti dalla legge.
ARTICOLO 10 - AVVISO DI CONVOCAZIONE
L’assemblea è convocata mediante avviso pubblicato, nei termini di legge, sul sito internet della società nonché con le altre modalità previste dalla normativa applicabile contenente quanto dalla medesima richiesto.
Nell’avviso può essere indicata un’unica convocazione oppure possono essere previste la prima, la seconda e, limitatamente all’assemblea straordinaria, la terza convocazione.
ARTICOLO 11 - ASSEMBLEA
Per la regolarità della costituzione e la validità delle deliberazioni delle assemblee valgono le norme di legge, applicandosi all’unica convocazione per l’assemblea ordinaria la maggioranza indicata dall’articolo 2369, 3° comma c.c. e per l’assemblea straordinaria le maggioranze previste dall’articolo 2369, 7° comma del c.c., fermo restando quanto previsto ai successivi articoli 13 e 22 per la nomina del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale.
ARTICOLO 12 - PRESIDENZA DELL’ASSEMBLEA – REGOLAMENTO DELL’ASSEMBLEA
L’assemblea è presieduta dal presidente del consiglio di amministrazione; in sua assenza dal vice presidente o, in caso di pluralitàdivicepresidenti,daquellopiùanzianodietàpresenteo,inmancanzaanchedicostoro,daaltrapersonaelettadall’assemblea stessa. L’assemblea nomina il segretario e, ove lo ritenga, due scrutatori. Nei casi di legge, o quando ciò è ritenuto opportuno dal presidente dell’assemblea, il verbale è redatto da un notaio designato dallo stesso presidente,
40 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
nel qual caso non è necessaria la nomina del segretario. Le deliberazioni dell’assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal presidente e dal notaio o dal segretario.
Ilpresidentedell’assembleaverificalaregolaritàdellacostituzione,accertal’identitàelalegittimazionedeipresenti,regolail suo svolgimento ed accerta i risultati delle votazioni.
Fatto salvo quanto previsto dai precedenti commi, tutte le ulteriori norme di funzionamento delle adunanze assembleari sono determinate dall’assemblea, in sede ordinaria, con apposito regolamento.
Lasocietàpuòdesignareperciascunaassembleaunoopiùsoggettiaiqualiititolarididirittodivotopossonoconferiredelega, con istruzioni di voto, per tutte o alcune delle proposte all’ordine del giorno. I soggetti designati, le modalità e i termini per il conferimento delle deleghe sono riportati nell’avviso di convocazione dell’assemblea.
AMMINISTRAZIONE E RAPPRESENTANZAARTICOLO 13 – CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
La società è amministrata da un consiglio di amministrazione formato da un numero di componenti variabile da un minimo di 3 ad un massimo di 15 secondo la determinazione che viene fatta dall’assemblea.
La nomina del consiglio di amministrazione avviene sulla base di liste di candidati depositate presso la sede della società entroilventicinquesimogiornoprecedenteladatadell’assemblea.Inpresenzadipiùlisteunodeimembridelconsigliodiamministrazione è espresso dalla seconda lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti.
Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno il 2,5% del capitale sociale ovvero la diversa percentuale prevista per la società dalla disciplina vigente. Tale quota di partecipazione deve risultare da apposite comunicazioni che devono pervenire alla società almeno ventuno giorni prima della data dell’assemblea. Di tutto ciò è fatta menzione nell’avviso di convocazione.
Ogni azionista, nonché gli azionisti legati da rapporti di controllo o collegamento ai sensi del codice civile, non possono presentareovotare,neppureperinterpostapersonaosocietàfiduciaria,piùdiunalista.Ognicandidatopuòpresentarsiinuna sola lista a pena di ineleggibilità.
I candidati inseriti nelle liste devono essere elencati in numero progressivo e possedere i requisiti di onorabilità previsti dalla legge. Il candidato indicato al numero uno dell’ordine progressivo deve essere in possesso anche dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge nonché di quelli previsti dal codice di comportamento in materia di governo societario al quale la società ha dichiarato di aderire.
Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono inoltre includere candidati di genere diverso in modo da consentire una composizione del consiglio di amministrazione nel rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi.
Unitamente a ciascuna lista sono inoltre depositate un’esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, nonché le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, il possesso dei requisiti prescritti. I candidati per i quali non sono osservate le regole di cui sopra non sono eleggibili.
Determinato da parte dell’assemblea il numero degli amministratori da eleggere, si procede come segue:
1. dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti sono eletti, in base all’ordine progressivo con il quale i candidati sono elencati nella lista, tutti gli amministratori da eleggere tranne uno;
2. dalla seconda lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti è eletto, in conformità alle disposizioni di legge, un amministratore in base all’ordine progressivo con il quale i candidati sono elencati nella lista.
Non si tiene conto delle liste che abbiano conseguito in assemblea una percentuale di voti inferiore alla metà di quella richiesta al terzo comma del presente articolo.
Qualora, a seguito di quanto precede, la composizione del consiglio di amministrazione non consenta il rispetto della normativavigenteinmateriadiequilibriotraigeneri,gliultimielettidelgenerepiùrappresentatodellalistachehaottenutoilmaggior numero di voti, tenuto conto del loro numero progressivo, vengono, nel numero necessario ad assicurare il rispetto della predetta normativa, sostituiti, sempre sulla base del loro numero progressivo, dai primi candidati non eletti della medesima lista del genere meno rappresentato. Nel caso in cui l’applicazione di tale procedura non consenta comunque ilrispettodellanormativavigenteinmateriadiequilibriotraigeneri,gliultimielettidelgenerepiùrappresentatodellalistache ha ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto del loro numero progressivo, vengono, nel numero necessario ad assicurare il rispetto della predetta normativa, sostituiti dall’assemblea, con le maggioranze di cui all’articolo 11.
CORPORATE GOVERNANCE 41
Le precedenti regole in materia di nomina del consiglio di amministrazione non si applicano qualora non siano presentate o votate almeno due liste né nelle assemblee che devono provvedere alla sostituzione di amministratori in corso di mandato. In tali casi l’assemblea delibera a maggioranza relativa assicurando il rispetto dei requisiti di legge e di statuto in materia di composizione del consiglio di amministrazione.
Senelcorsodell’eserciziovengonoamancareunoopiùamministratori,siprovvedesecondolenormerelativedelcodicecivile assicurando il rispetto dei requisiti di legge e di statuto in materia di composizione del consiglio di amministrazione. Qualora, per dimissioni od altre cause, venisse a cessare la maggioranza degli amministratori nominati dall’assemblea, l’intero consiglio si intenderà cessato e gli amministratori rimasti in carica dovranno convocare d’urgenza l’assemblea per le nuove nomine.
Gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica; gli stessi sono rieleggibili. I nominati dall’assemblea nel corso del mandato scadono con quelli già in carica all’atto della loro nomina.
Gli amministratori che risultinocolpiti daprovvedimentidefinitivi dellagiurisdizioneordinariacomportanti peneaccessorieincompatibili con la permanenza nella carica, sono sospesi dalla carica stessa per il tempo stabilito negli anzidetti provvedimenti.
Gli amministratori che siano colpiti da provvedimenti disciplinari degli organi della F.I.G.C. che comportino la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della F.I.G.C. decadono dalla carica e non possono ricoprire o essere nominati o eletti ad altre cariche sociali.
ARTICOLO 14 - CARICHE SOCIALI
Il consiglio, ove l’assemblea non vi abbia già provveduto, nomina fra i suoi componenti il presidente. Può, inoltre, nominare unoopiùvicepresidentioltrechéunoopiùamministratoridelegati;designapureunsegretario,anchetraestraneialconsiglio.
ARTICOLO 15 - RIUNIONI DEL CONSIGLIO
Il consiglio si raduna, sia presso la sede sociale che altrove, purchè in Europa, di regola almeno trimestralmente, su convocazione del presidente o di un vice presidente, o di chi è legittimato ai sensi di legge, ogni qualvolta questi lo ritenga opportuno oppure quando gliene facciano richiesta almeno tre amministratori o almeno due sindaci effettivi o gli organi delegati. Le adunanze sono presiedute dal presidente o, in caso di assenza o impedimento del presidente, dal vice presidente designato dal consiglio. In mancanza di costoro la presidenza è assunta da un altro amministratore designato dal consiglio. La convocazione si farà per lettera, telegramma, fax, posta elettronica o mezzo equivalente almeno tre giorni primadiquellofissatoperl’adunanza,salvoicasidiurgenza.
L’informativa prevista dall’art. 150 del D.Lgs. 58/98 e dall’art. 2381 c.c. viene fornita dagli amministratori al collegio sindacale e dagli organi delegati al consiglio di amministrazione ed allo stesso collegio sindacale nel corso delle riunioni del consiglio di amministrazione, da tenersi almeno trimestralmente come previsto nel comma precedente.
È ammessa la possibilità che le adunanze del consiglio di amministrazione si tengano mediante mezzi di telecomunicazione. Intaleevenienzatuttiipartecipantidevonopoteressereidentificatiedeveessereloroconsentitodiseguireladiscussione,di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati e di ricevere, trasmettere o visionare documenti.
ARTICOLO 16 - DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO
Per la validità delle deliberazioni del consiglio è necessaria la presenza della maggioranza degli amministratori in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti e, in caso di parità, prevale il voto di chi presiede la seduta. DelledeliberazionisifaconstarepermezzodiverbalifirmatidalPresidentedellariunioneedalsegretario.
ARTICOLO 17 - POTERI DEL CONSIGLIO
Ilconsiglioèinvestitodeipiùampipoteriperl’amministrazioneordinariaestraordinariadellasocietà.Essohapertantolafacoltà di compiere tutti gli atti anche di disposizione che ritiene necessari od opportuni per il conseguimento dell’oggetto sociale, esclusi soltanto quelli che la legge espressamente riserva all’assemblea degli azionisti.
Il consiglio è inoltre competente, oltre che ad emettere obbligazioni non convertibili, ad assumere le deliberazioni concernenti tutte le operazioni consentite dall’art. 2365 secondo comma c.c. e la scissione nel caso previsto dalla legge.
ARTICOLO 18 - COMITATO ESECUTIVO
Il consiglio può nominare un comitato esecutivo, scegliendone i componenti fra i propri membri, determinandone il numero e delegando ad esso tutte o parte delle proprie attribuzioni, salvo le attribuzioni espressamente riservate per legge al
42 JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.
consiglio.Perleriunionieledeliberazionidelcomitatoesecutivosiapplicanolestessenormefissatedagliarticoli15e16per il consiglio di amministrazione. Il segretario del consiglio lo è anche del comitato esecutivo.
ARTICOLO 19 - DIRETTORE GENERALE – DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI
Il consiglio può, nelle forme di legge, nominare un direttore generale determinandone i poteri, le attribuzioni ed eventualmente i compensi.
Inoltre il consiglio di amministrazione, previo parere del collegio sindacale, nomina il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; può essere nominato chi abbia maturato una pluriennale esperienza in materia amministrativa efinanziariainsocietàdirilevantidimensioni.
ARTICOLO 20 - COMPENSI
Spetta al consiglio e al comitato esecutivo il compenso deliberato dall’assemblea; il modo di riparto di tale compenso viene stabilito con deliberazione rispettivamente del consiglio di amministrazione o del comitato esecutivo. Agli amministratori cui sonoaffidatispecialiincarichiopoteripotrannodalconsiglio,sentitoilpareredelcollegiosindacale,essereassegnati,anchesotto forma di partecipazione agli utili, speciali compensi. Tutti gli importi così determinati saranno portati a spese generali.
ARTICOLO 21 - RAPPRESENTANZA LEGALE
Lafirmaelarappresentanzadellasocietàspettanoalpresidentee,ovenominati,aivicepresidentieagliamministratoridelegatinell’ambito e per l’esercizio dei poteri loro conferiti ed inoltre per l’esecuzione delle deliberazioni del consiglio e in giudizio.
Inoltre il consiglio di amministrazione può, nelle forme di legge, attribuire poteri ad altri amministratori, direttori, procuratori e dirigenti che ne useranno nei limiti stabiliti dal consiglio stesso.
COLLEGIO SINDACALE E REVISIONE LEGALE DEI CONTIARTICOLO 22 – SINDACI
Il collegio sindacale è costituito da 3 sindaci effettivi e 2 sindaci supplenti. Alla minoranza è riservata l’elezione di un sindaco effettivo e di un supplente.
La nomina del collegio sindacale avviene sulla base di liste, depositate presso la sede della società entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell’assemblea, nelle quali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo. La lista si compone di due sezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo, l’altra per i candidati alla carica di sindaco supplente, in numero non superiore ai sindaci da eleggere.
Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti la percentuale prevista al terzo comma dell’articolo 13; tale quota di partecipazione deve risultare da apposite comunicazioni che devono pervenire alla società almeno ventuno giorni prima della data dell’assemblea. Di tutto ciò è fatta menzione nell’avviso di convocazione.
Unazionistanonpuòpresentarenévotarepiùdiuna lista,ancheseper interpostapersonaoper il tramitedisocietàfiduciarie.Gliazionistiappartenentialmedesimogruppoegliazionisticheaderiscanoadunpattoparasocialeaventeadoggettoazionidellasocietànonpossonopresentareovotarepiùdiunalista,ancheseperinterpostapersonaoperiltramitedisocietàfiduciarie.Uncandidatopuòesserepresenteinunasolalista,apenadiineleggibilità.
Possono essere inseriti nelle liste unicamente candidati per i quali siano rispettati i limiti degli incarichi fissati dallanormativaapplicabileechesianoinpossessodeirequisitistabilitidallanormativastessaedalpresentestatuto.Aifinidi quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, lettere b) e c) e comma 3 del decreto ministeriale n. 162 del 30 marzo 2000 in materia di requisiti di professionalità dei membri del collegio sindacale di società quotate, per materie strettamente attinenti all’attività esercitata dalla società si intendono diritto commerciale, diritto industriale, diritto dello sport, economia aziendaleescienzadellefinanzenonchélealtredisciplineaventioggettoanalogooassimilabile,pursecondenominazionedifferente, mentre per settori di attività strettamente attinenti a quello in cui opera la società si intendono i settori relativi alle attività sportive o allo sport professionistico.
Le liste che, considerando entrambe le sezioni, presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono includere, ai primi due posti della sezione relativa ai sindaci effettivi, candidati di genere diverso in modo da consentire una composizione del collegio sindacale nel rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi.
CORPORATE GOVERNANCE 43
I sindaci uscenti sono rieleggibili. Le liste devono essere inoltre corredate:
a) delle informazioni relative all’identità degli azionisti che hanno presentato le liste, con l’indicazione della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta;
b) di una dichiarazione degli azionisti diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l’assenza di rapporti di collegamento previsti con questi ultimi dalla disciplina vigente;
c) di un’esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, nonché di una dichiarazione dei medesimi candidati attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge e dallo statuto e della loro accettazione della candidatura;
d) dell’elenco degli incarichi di amministrazione e di controllo ricoperti dai candidati presso altre società con l’impegno ad aggiornare tale elenco alla data dell’assemblea.
I candidati per i quali non sono osservate le regole di cui sopra non sono eleggibili.
Nel caso in cui alla data di scadenza del termine di cui sopra sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da azionisti che, in base a quanto sopra stabilito, risultino collegati tra loro ai sensi della disciplina vigente, possono essere presentate liste sino al terzo giorno successivo a tale data. In tal caso la soglia predetta è ridotta alla metà.
Le liste possono essere depositate tramite almeno un mezzo di comunicazione a distanza secondo modalità, rese note nell’avvisodiconvocazionedell’assemblea,checonsentanol’identificazionedeisoggetticheprocedonoaldeposito.
Dell’eventuale mancata presentazione di liste di minoranza, dell’ulteriore termine per la presentazione delle stesse e della riduzione della soglia di cui sopra deve essere data notizia senza indugio ai sensi della disciplina vigente.
All’elezione dei sindaci si procede come segue:
1) dalla lista che abbia ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono eletti, in base all’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due membri effettivi ed uno supplente;
2) dalla seconda lista che abbia ottenuto in assemblea il maggior numero di voti e che non sia collegata agli azionisti di riferimento ai sensi delle disposizioni normative sono eletti il restante membro effettivo e l’altro membro supplente in baseall’ordineprogressivoconilqualesonoelencatinellesezionidellalista;incasodiparitàtrapiùliste,sonoelettii candidati della lista che sia stata presentata dagli azionisti in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di azionisti.
La presidenza del collegio sindacale spetta al primo candidato della lista di cui al punto 2 che precede.
Qualora non sia possibile procedere alla nomina con il sistema di cui sopra, l’assemblea delibera a maggioranza relativa assicurando il rispetto dei requisiti di legge e di statuto in materia di composizione del collegio sindacale.
Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindaco decade dalla carica.
In caso di sostituzione di un sindaco, subentra, anche nella carica di presidente, il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato, qualora la nomina del collegio sindacale sia stata effettuata a mezzo di liste.
Se tale sostituzione non consente il rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi, deve essere convocataalpiùprestol’assembleaperassicurareilrispettoditalenormativa.
Qualora la nomina del collegio sindacale non sia stata effettuata a mezzo liste, in caso di sostituzione di un sindaco subentrailsupplentepiùanzianodietà.Setalesostituzionenonconsenteilrispettodellanormativavigenteinmateriadi equilibrio tra i generi, subentra il supplente che consente il rispetto di tale normativa. Nel caso in cui l’applicazione di tale procedura non consenta comunque il rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi, deve essere convocataalpiùprestol’assembleaperassicurareilrispettoditalenormativa.
Le precedenti statuizioni in materia di elezione dei sindaci non si applicano nelle assemblee che devono provvedere ai sensi di legge alle nomine dei sindaci effettivi e/o supplenti e del presidente necessarie per l’integrazione del collegio sindacale a seguito di sostituzione o decadenza. In tali casi l’assemblea delibera a maggioranza relativa, nel rispetto del principio di necessaria rappresentanza delle minoranze ed assicurando il rispetto dei requisiti di legge e di statuto in materia di composizione del collegio sindacale.
Ai componenti il collegio sindacale si applicano inoltre le decadenze e le inibizioni previste per gli amministratori dall’articolo 13.
ARTICOLO 23 - RETRIBUZIONE
La determinazione della retribuzione dei sindaci è fatta dall’assemblea a tenore di legge.
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ARTICOLO 24 - REVISIONE LEGALE DEI CONTI
La revisione legale dei conti è esercitata da una società di revisione legale iscritta nell’apposito registro nominata e funzionante ai sensi di legge.
BILANCIOARTICOLO 25 - ESERCIZIO SOCIALE
L’esercizio sociale si chiude al 30 giugno di ogni anno.
ARTICOLO 26 - RIPARTIZIONE DEGLI UTILI
L’utile netto, dedotte le eventuali perdite di precedenti esercizi, sarà così ripartito:
- il5%allariservalegalefinoaquandononsaràraggiuntounquintodelcapitalesociale;
- almeno il 10% destinato a scuole giovanili di addestramento e formazione tecnico – sportiva;
- la rimanenza alle azioni, quale dividendo, salvo diversa deliberazione dell’assemblea.
ARTICOLO 27 - ACCONTI SUL DIVIDENDO
Il consiglio di amministrazione, nel corso dell’esercizio ed in quanto lo ritenga opportuno in relazione alle risultanze della gestione, può deliberare la distribuzione di acconti sul dividendo per l’esercizio stesso, in conformità alle disposizioni di legge.
ARTICOLO 28 - PAGAMENTO DEI DIVIDENDI
I dividendi saranno pagabili presso la sede della società e negli altri luoghi che saranno designati dal consiglio di amministrazione.
Tutti i dividendi non esatti entro il quinquennio saranno portati in aumento della riserva straordinaria e le relative cedole si riterranno annullate.
DISPOSIZIONI FINALIARTICOLO 29 - COMPETENZA TERRITORIALE
La società è sottoposta alla giurisdizione dell’autorità giudiziaria ordinaria e di giustizia amministrativa di Torino.
ARTICOLO 30 - DOMICILIO DEGLI AZIONISTI
Aifinidiqualsiasicomunicazionesocialeildomiciliodegliazionistisiconsideraquellocherisultadallibrodeisoci.
ARTICOLO 31 - LIQUIDAZIONE
In caso di scioglimento della società, si provvede per la sua liquidazione nei modi stabiliti dalla legge.
Il liquidatore o i liquidatori sono nominati, a norma di legge, dall’assemblea degli azionisti, che ne determina poteri e compensi.
Lostatodiliquidazioneodiscioglimentodeterminalarevocadell’affiliazionedapartedellaF.I.G.C.chepotràconsentirelosvolgimento dell’attività sino al termine della stagione in corso.
ARTICOLO 32 - RINVIO ALLE NORME DI LEGGE
Per tutto quanto non previsto dal presente statuto si fa rinvio alla legge.
ARTICOLO 33 - DISPOSIZIONI TRANSITORIE
Ledisposizioni contenute negli articoli 13 e 22 finalizzate a garantire il rispetto della normativa vigente inmateria diequilibrio tra i generi trovano applicazione a decorrere dal primo rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale successivo al 12 agosto 2012 e per tre mandati consecutivi.
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