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RELAZIONE E BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 - … Ener 2010... · l’azienda ha ricavato dalla...

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RELAZIONE E BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010
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RELAZIONE E BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010

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Estenergy S.p.A. Via dei Rettori, 1 – 34121 TRIESTE Tel.: 040/2424800 – Fax: 049/8200173 – Internet: www.estenergy.it E-mail: [email protected] Cap. Soc. € 1.718.096,00 i. v. – R.E.A. 116591 – C.C.I.A.A. Trieste – Codice Fiscale e P.I. 00997630322

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EstEnergy S.p.A. Bilancio 2010

INDICE

AVVISO DI CONVOCAZIONE IN ASSEMBLEA 4 

CARICHE SOCIALI 4 

RELAZIONE SULLA GESTIONE 6 

NOTE GENERALI 6 

ANDAMENTO COMMERCIALIZZAZIONE GAS 7 

ANDAMENTO COMMERCIALIZZAZIONE ELETTRICITÀ 9 

SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA 10 

SITUAZIONE ECONOMICA 12 

SITUAZIONE PATRIMONIALE RICLASSIFICATA 13 

RISORSE UMANE 15 

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE 16 

FATTI DI RILIEVO VERIFICATISI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA

GESTIONE 19 

ALTRE INFORMAZIONI 20 

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE. 22 

PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE 23 

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 23 

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 24 

RENDICONTO FINANZIARIO 25 

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 26 

NOTE ILLUSTRATIVE 27 

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 48 

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE 51 

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AVVISO DI CONVOCAZIONE IN ASSEMBLEA

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CARICHE SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente: Massimo Paniccia Amministratore Delegato: Claudio Fabbi Consiglieri: Nicola Esposito

Cesare Pillon Gildo Salton

COLLEGIO SINDACALE

Presidente: Fulvio Degrassi Effettivi: Paolo Marchesi

Armando Sech

SOCIETA’ DI REVISIONE

Deloitte & Touche S.p.A. Via Longhin, 103 35129 Padova Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è investito per statuto dei più ampi poteri per l’amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritiene opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale, esclusi soltanto gli atti che la legge e lo statuto riservano all’Assemblea degli Azionisti. Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale, presiede l’Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e verifica l’attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Amministratore Delegato

L’Amministratore Delegato, oltre ad avere anch’egli per statuto il potere di rappresentanza e la firma sociale, è investito, in esecuzione della delibera dell’ 11 luglio 2006 del Consiglio di Amministrazione della Società, di tutti i poteri di ordinaria amministrazione, fatta salva la competenza del Consiglio medesimo sulle materie indicate nell’art. 22 dello Statuto e su quelle diversamente attribuite dalla legge.

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

NOTE GENERALI  

2010 2009 DELTA

Ricavi 264.643 246.681 + 17.963

Primo margine 22.832 16.756 + 6.267

Margine di contribuzione 26.210 19.943 + 6.980

Margine Operativo Lordo 15.512 10.819 + 4.693

Risultato Ante Imposte 14.637 9.041 + 5.596

Risultato Netto 9.016 5.431 + 3.585

 

Nonostante il perdurare di una situazione economica generale e locale che tarda a manifestare segni di ripresa, l’esercizio 2010 si è chiuso confermando l’andamento positivo delle precedenti trimestrali, caratterizzato da una costante crescita confermata da tutti i principali indicatori economici in entrambe le linee di business, come si evince dalle analisi settoriali che seguono.

Entrambe le attività aziendali hanno registrato un aumento sia dei volumi venduti che dei margini. A ciò hanno contribuito tanto l’ordinaria che la straordinaria gestione ma, nell’esercizio appena conclusosi, quest’ultima ha influito meno sui risultati economici conseguiti, soprattutto nel settore elettrico.

Nel settore gas le variabili che hanno maggiormente influito sul risultato sono state: il maggior margine tariffario che l’azienda ha ricavato dalla combinazione delle politiche d’acquisto e di vendita, il maggior margine da incremento volumi venduti e la maggior erosione del BDE relativo agli esercizi precedenti.

Lo scorso anno la redditività del settore elettrico era stata fortemente penalizzata dalla crisi economica e dal conseguente calo della domanda di energia. Tale contrazione aveva influito sia sui volumi trattati che sui prezzi di acquisto e vendita dell’energia. Le posizioni corte con cui la società ha operato sul mercato d’acquisto nel corso di quest’anno hanno consentito di sfruttare in modo particolarmente significativo le posizioni lunghe dei fornitori, con un recupero più che totale dei margini che lo scorso esercizio si erano persi.

Analizzando i dati aggregati dei due settori si nota che il primo margine è aumentato del 36% passando da 16,7 milioni di euro a 22,8 milioni. Il margine di contribuzione passa da 19,9 milioni a 26,2 con un incremento del 32% ed il margine operativo lordo si attesta a 15,5 milioni di euro contro i precedenti 10,8 con un aumento del 43%. Il risultato ante imposte, infine, si attesta a 14,6 milioni di euro contro i precedenti 9,0 milioni con un incremento del 62%.

Si ritiene che le condizioni particolarmente favorevoli che hanno consentito di raggiungere i predetti risultati saranno difficilmente ripetibili in un immediato futuro. E’ diffusa convinzione tra gli operatori del settore che nel 2012 la redditività delle vendite sia destinata a ridursi su livelli significativamente inferiori.

L’incidenza complessiva dei costi delle materie e servizi si è ridotta, nel corso del 2010, da 171,5 milioni a 168 milioni (-2%) mentre quella degli altri costi operativi è rimasta immutata. Il costo complessivo del personale è aumentato dello 14% . Gli accantonamenti e svalutazioni incidono per lo 0,5% contro il precedente 0,8%.

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Supportato da un continuo miglioramento dell’efficacia dei sistemi di fatturazione e di sollecito e riscontro degli incassi, perdura il positivo andamento della gestione finanziaria testimoniato dal saldo positivo della stessa che ammonta a + 251k euro contro i + 29k euro del precedente esercizio.

Per una più approfondita analisi dei fenomeni che hanno caratterizzato il core business aziendale rimandiamo alla lettura delle sezioni seguenti.

ANDAMENTO COMMERCIALIZZAZIONE GAS   

2010 2009 DELTA

Ricavi 185.577 185.123 + 454

Primo margine 20.602 16.159 +4.442

Margine di contribuzione 23.976 19.243 + 4.733  

Scenario del gas: Il volume di gas venduto nell’anno 2010 risulta superiore al volume venduto nell’anno 2009 del +8,8%, passando da 418,0 Mmc nel 2009 a 454,8 Mmc nel 2010 (+36,8 Mmc).

L’aumento è riferito sia ai Clienti dell’area incumbent per +21,8 Mmc , sia ai Clienti dell’area extra rete che ai clienti Diretti per +15,0 Mmc e può essere correlato all’andamento termico favorevole in particolare del periodo gennaio-aprile.

In allegato l’andamento mensile dei consumi a confronto tra il 2010 e il 2009

 

   La composizione del venduto 2010 per tipologia di Cliente, come da grafico allegato, è rappresentata per il 63% da Clienti Domestici, 14% da clienti Non Domestici e per il 23% da Clienti Business/Diretti.  

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I volumi acquistati sono passati da 427,4 Mmc nel 2009 a 458,1 Mmc nel 2010, con un incremento del 7,2% pari a +30,7 Mmc. I ricavi delle vendite gas nel 2010, nonostante le quantità vendute siano aumentate, sono passati da 185,1 milioni di € a 185,5 milioni di €, con una variazione di + 0,4 milioni di €. Tale ridotto incremento è ricollegabile sia all’andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi (che nel primo semestre ha determinato una riduzione dei prezzi di vendita rispetto al 2009) che ad alcuni eventi di natura straordinaria che hanno influito nell’ammontare dei ricavi sia del 2009 che del 2010 come specificato nella tabella sotto riportata.

Gli acquisti di materie prime sono passati da 137,8 milioni di € a 128,2 milioni di € con una contrazione del -7,0%. I 9,6 milioni di euro di costo in meno rispetto all’anno scorso sono dovuti, pur in presenza di un aumento dei volumi, ad un mix di fattori quali l’andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi che nel primo semestre ha determinato una riduzione dei prezzi di acquisto, le migliori condizioni contrattuali ottenute in acquisto per l’anno termico 2010/2011, che hanno influito nell’ultimo trimestre 2010 e alla sopravvenienza rilevata nel 2009 sugli acquisti di materie prime.

I predetti andamenti hanno consentito di ottenere un primo margine di 20,6 milioni di € contro i precedenti 16,2 milioni di € (+ 4,4 milioni pari al +27%) ed un margine di contribuzione che passa da 19,2 milioni di € a 23,9 milioni (+4,7 milioni pari al +25%).

 

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ANDAMENTO COMMERCIALIZZAZIONE ELETTRICITÀ    2010 2009 DELTA

Ricavi 79.067 61.557 + 17.509

Primo margine 2.081 636 + 1.445

Margine di contribuzione 2.234 700 + 1.533

 Scenario elettricità: il 2010 si è concluso confermando un eccesso di offerta nella produzione di energia elettrica a fronte della domanda finale. Nonostante ci sia stata una ripresa nella crescita dei consumi, il permanere della crisi in alcuni settori produttivi e l’andamento incerto di cambi e commodities internazionali, il mercato dell’energia mostra ancora dei segnali di stagnazione. Questa situazione sta determinando una crescente pressione competitiva proprio sul segmento dei clienti industriali, dove il livello dei prezzi finali risulta talvolta inferiore a quello dei prezzi all’ingrosso.

Andamento delle vendite: il fatturato complessivo del 2010 ha raggiunto i 79 milioni di euro a fronte dei 61,5 del 2009 con un aumento del 29%, determinato dall’incremento delle attività con le società di vendita. A livello annuale i volumi destinati a clienti di altre società di vendita a società raggiungono il 42% del volume complessivamente dispacciato.

I volumi dispacciati sono pertanto aumentati passando da 468 GWh a 544 Gwh con un incremento, anno su anno, del 16%. L’attività di trading raggiunge complessivamente i 199 GWh per un fatturato di 13,4 milioni di euro.

Gli acquisti di materia prima sono passati da 40,2 milioni di € a 52,7 milioni di € con un aumento del 31%.

Il primo margine della divisione energia si attesta a 2.081 Keur, di cui 1.953 legati alla competenza e 128 a partite straordinarie. L’incremento è si 1.445 Keur pari al + 327%. La marginalità del settore elettrico, che nello scorso esercizio è stata appesantita dagli effetti della crisi economica, è significativamente migliorata non solo tornando ai livelli di redditività attesi ma superandoli e raggiungendo livelli assolutamente interessanti : il margine di contribuzione è passato da 700 k€ a 2.234 k€ con un incremento netto di + 1.533 k€

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SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Il totale ricavi netti si attesta a 264.648 migliaia di euro con un incremento rispetto all’esercizio precedente di 17.969 euro/000 pari al 7,3%.

L’aumento è dovuto quasi esclusivamente alla dinamica dei ricavi del settore dell’energia elettrica che passano da 61.557 migliaia di euro del 2009 a 79.069 migliaia di euro del 2010. L’aumento di 17.509 migliaia di euro (+28,4%) rappresenta da solo il 97% della variazione totale. L’effetto è determinato dall’incremento dei volumi venduti attraverso le società di vendita. I volumi dispacciati sono passati da 468 GWh a 544 GWh con un incremento del 16%, la parte restante della variazione è naturalmente legata all’effetto prezzo determinato essenzialmente dalla revisione tariffaria di alcuni contratti.

Il settore del gas contribuisce solo marginalmente alla crescita complessiva dei ricavi, in questo caso i ricavi si attestano a 185.579 migliaia di euro con un aumento non significativo rispetto all’esercizio precedente (+0,2%).

A fronte di un incremento dei volumi venduti rispetto all’esercizio precedente – che si sono attestati a 454,8 Mmc con un incremento del 8,6% - c’è stata una sensibile riduzione delle tariffe di vendita che hanno risentito del sensibile ribasso dei prezzi dei prodotti petroliferi

I consumi di materie e servizi sono pari a 245.214 migliaia di euro, per questi la variazione è una riduzione del 5,5% ed è derivata principalmente dal ribasso dei prodotti petroliferi ed in parte minimale dalla rinegoziazione delle forniture.

Il costo del lavoro passa da 3.150 migliaia di euro del 2009 a 3.590 migliaia di euro del 2009 con un incremento di 440 migliaia di euro ( +14%). Una delle cause principali di tale variazione è l’incremento della struttura operativa, la consistenza al 31/12/2010 risulta incrementata di 4 unità rispetto alla stessa data del 2009 (+6%). . Al 31.12.2010 i dipendenti di Estenergy risultano essere 71 ( 1 dirigente, 5 quadri, e 65 impiegati) mentre alla fine dell’esercizio 2009 erano 67 (1 dirigente, 3 quadri e 63 impiegati).

La parte rimanente della variazione è legata ad un maggior ricorso al lavoro interinale oltre che agli effetti economici di rinnovi contrattuali applicati nel corso degli ultimi 12 mesi

Dopo i costi operativi ed il costo del lavoro il margine operativo lordo si attesta quindi a 15.512 migliaia di euro pari al 5,9% del valore del totale ricavi netti, con un incremento di 4.694 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente. Tale incremento, come già evidenziato nella relazione, è derivato principalmente da eventi riconducibili alla gestione ordinaria: la rinegoziazione delle forniture e la variazione delle tariffe di vendita hanno evidentemente determinato un incremento dei margini di vendita; nella stessa direzione ha dato il suo contributo anche l’incremento dei volumi realizzato nel settore energia elettrica . Gli effetti di alcuni eventi non ripetibili sono già stati evidenziati nella relazione sull’andamento del settore gas.

Il settore gas contribuisce al margine operativo lordo per 14.068 migliaia di euro che rappresenta il 91% del margine complessivo, il restante 9% è prodotto dal settore dell’energia elettrica che contribuisce per 1.444 migliaia di euro.

Gli ammortamenti e gli accantonamenti generano un effetto complessivo di 1.124 migliaia di euro. Essi includono il costo per accantonamento al fondo svalutazione crediti che ammonta a 940 migliaia di euro (con una riduzione di 734 migliaia di euro rispetto al 2009). L’importo del corrispondente fondo svalutazione crediti garantisce opportuna copertura a posizioni creditorie dall’esito incerto verso le quali la società ha già intrapreso le azioni giudicate più opportune. Il livello degli ammortamenti del periodo è aumentato di 124 migliaia di euro (+111%) per l’effetto di investimenti realizzati nell’esercizio soprattutto nel settore informatico.

Il margine operativo netto si attesta ad un valore pari a 14.388 migliaia di euro che - dopo gli effetti complessivi della gestione finanziaria – porta ad un risultato ante imposte di 14.640 migliaia di euro. Si evidenzia che il risultato della

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gestione finanziaria nel 2010 è stato particolarmente positivo ( 252 migliaia di euro) determinando un contributo al risultato che rispetto all’esercizio precedente è aumentato di 224 migliaia di euro. Vi hanno contribuito una dinamica favorevole dei tassi bancari di riferimento ma anche una posizione finanziaria netta decisamente più favorevole rispetto ai 12 mesi dell’esercizio precedente..

Le imposte sul reddito IRES e IRAP, pari a 5.624 migliaia di euro, determinano un tax rate sostanzialmente in linea con quello dell’esercizio precedente e portano il risultato del periodo a 9.016 migliaia di euro.

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SITUAZIONE ECONOMICA

Valori in migliaia di euro

2010 % 2009 % Variazione %

0,0% 0,0% 0,0%Ricavi di vendita 245.188 92,6 230.685 93,5 14.503 6,3

Altri ricavi e proventi 19.460 7,4 15.994 6,5 3.466 21,7

Totale ricavi netti 264.648 100,0 246.679 100,0 17.969 7,3

0,0 0,0 ---

Consumi materie e servizi (245.214) -92,7 (232.540) -94,3 (12.674) 5,5

Altri costi operativi (332) -0,1 (171) -0,1 (161) 94,2

Costo del lavoro (3.590) -1,4 (3.150) -1,3 (440) 14,0

Margine operativo lordo 15.512 5,9 10.818 4,4 4.694 43,4

0,0 0,0 ---

Accantonamenti 52 0,0 (20) 0,0 72 (360,0)

Ammortamenti e svalutazioni (1.176) -0,4 (1.785) -0,7 609 (34,1)

Margine operativo netto 14.388 5,4 9.013 3,7 5.375 59,6

0,0 0,0 ---

Proventi finanziari 635 0,2 721 0,3 (86) (11,9)

Oneri finanziari (383) -0,1 (693) -0,3 310 (44,7)

Proventi (oneri) da partecipazioni --- 0,0 --- 0,0 --- ---

Proventi (oneri) da part. contab con metodo PN --- 0,0 --- 0,0 --- ---

Altri proventi (oneri) --- 0,0 --- 0,0 --- ---

Utile/(perdita) prima delle imposte 14.640 5,5 9.041 3,7 5.599 61,9

0,0 0,0 ---

Imposte sul reddito (5.624) -2,1 (3.610) -1,5 (2.014) 55,8

Utile/(perdita) delle attività in continuità 9.016 3,4 5.431 2,2 3.585 66,0

0,0 0,0 ---

Plusvalenza/(minusvalenza) delle attività discontinue --- 0,0 --- 0,0 --- ---

Utile/(perdita) del periodo 9.016 3,4 5.431 2,2 3.585 66,0

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SITUAZIONE PATRIMONIALE RICLASSIFICATA

Valori in migliaia di euro

31/12/2010 31/12/2009 Variazione %

CAPITALE INVESTITO 0 0

Crediti Commerciali 104.223 89.363 +14.860 +16,6

(Debiti commerciali) (69.980) (51.565) -18.415 +35,7

Rimanenze di magazzino --- --- --- ---

Altre attività/(passività) a breve (1.338) (9.232) +7.894 -85,5

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 32.905 28.566 +4.339 +15,2

Immobilizzazioni materiali e immateriali 1.599 781 +818 +104,7

Immobilizzazioni finanziarie --- --- --- ---

Fondo TFR e previdenziali (179) (191) +12 -6,3

Fondi rischi e oneri (434) (591) +157 -26,6

Altre attività/(passività) nette non onerose (4.027) (4.465) +438 -9,8

CAPITALE IMMOBILIZZATO NETTO (3.041) (4.466) +1.425 -31,9

TOTALE CAPITALE INVESTITO 29.864 24.100 +5.764 +23,9

--- ---

FONTI DI COPERTURA --- ---

Capitale sociale 1.718 1.718 --- ---

Riserve 2.210 782 +1.428 +182,6

Utili e perdite del periodo 9.016 5.431 +3.585 +66,0

PATRIMONIO NETTO 12.944 7.931 +5.013 +63,2

Indebitamento finanziario netto a m/l termine --- --- --- ---

Indebitamento finanziario netto a b/m termine 16.920 16.169 +751 +4,6

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 16.920 16.169 +751 +4,6

TOTALE FONTI DI COPERTURA 29.864 24.100 +5.764 +23,9

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La struttura patrimoniale della società presenta alcune variazioni rispetto al precedente esercizio. Il capitale investito aumenta da 24.100 migliaia di euro a 29.864 migliaia di euro (+5.764 migliaia di euro). L’aumento è attribuibile principalmente alla variazione del capitale circolante netto, che registra una consistente crescita nel periodo (-4.339 migliaia di euro), anche il capitale immobilizzato netto contribuisce con una variazione nella stessa direzione (1.425 migliaia di euro). Analizzando il capitale circolante netto nel dettaglio appare evidente il contributo complessivamente positivo del saldo tra le variazioni di crediti e debiti commerciali. Le altre attività/passività a breve costituiscono una complessiva posizione debitoria che si è sensibilmente ridotta (7.894 migliaia di euro). L’effetto più consistente è generato da un minor debito nei confronti dell’erario per accisa gas metano (-3.860 migliaia di euro) conseguente ad un sistema di pagamento per acconti che si è rivelato in linea col processo di emissione fatture più di quanto lo fosse stato nell’esercizio precedente. Anche la situazione IVA ha determinato una posizione complessivamente a debito sensibilmente più bassa rispetto al 31/12/2009 (3.568 migliaia di euro). La variazione nel fabbisogno-attribuibile essenzialmente alla dinamica del capitale circolante.- trova principale copertura nella variazione di patrimonio netto determinata dal risultato del periodo al netto della distribuzione dei dividendi. Per la parte rimanente la copertura avviene attraverso un indebitamento finanziario che complessivamente aumenta di 751 migliaia di euro attestandosi a 16.920 migliaia di euro.

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RISORSE UMANE Al 31.12.2010 i dipendenti di Estenergy risultano essere n. 71 (1 dirigente, 5 quadri e 65 impiegati). La consistenza media del periodo è invece di 69,58 dipendenti con un incremento del 4,04% rispetto alla media dell’esercizio precedente, la tabella riporta le variazioni classificate per qualifica:

Qualifica Situazione Situazione

31.12.2010 31.12.2009

Dirigenti 1 1

Impiegati 64,08 62

Quadri 4,5 3,91

Totale 69,58 66,91

Il costo del personale ammonta a 3.590 euro/000 ed è composto dalle seguenti voci:

20009 2010

Salari e stipendi 2.282 2133

Oneri Sociali 591 562

Trattamento fine rapporto 147 140

Altri costi 570 315

Totale 3.590 3150

Il costo del lavoro aumenta in assoluto di circa 440 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente. Le motivazioni, alla base di tale incremento sono sostanzialmente: o incremento dell’organico o cambi CCNL e politiche retributive; o maggiori costi per somministrazione di lavoro dovuti ad un processo di riorganizzazione delle attività con una ridistribuzione delle risorse interne e un conseguente maggior utilizzo del personale somministrato nelle attività di front office.

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RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

La Società è controllata per il 51% da ACEGAS-APS. S.p.A., il restante 49% è detenuto da ASCOPIAVE S.P.A.

Nel corso del 2010 tra la Società e la Controllante sono intercorsi rapporti di natura commerciale, avvenuti a valore di mercato e regolati in base alle normali scadenze contrattuali:

� Rapporti di credito con la controllante

o Fornitura di energia elettrica

o Fornitura di gas metano

o Fornitura di servizi di “front office” attraverso il proprio sportello

� Rapporti di debito con la controllante

o Fornitura di energia elettrica prodotta da impianti della capogruppo (autoproduzioni termovalorizzatori e interconnettore)

o Servizi di vettoriamento relativi al servizio gas ed energia

o Fornitura di servizi di gestione amministrativa della Società

o Personale in distacco dalla controllante

o Debiti tributari per effetto dell’adesione al consolidato fiscale

� Si evidenziano anche rapporti con altre società del gruppo Acegas-Aps SpA; in particolare Estenergy si è occupata di:

o fornitura di energia elettrica ad ACEGAS-APS Service Srl, società che gestisce i servizi di illuminazione pubblica nell’area territoriale di Padova.

o fornitura del servizio di front office ad ACEGAS-APS Service Srl che – a partire dal 1 dicembre 2007 - si occupa anche dell’attività di vendita di energia elettrica ai clienti “in salvaguardia” e ai clienti “in maggior tutela”.

o Fornitura di energia elettrica e gas a Sinergie SpA, società del gruppo operante nel settore del “facility management”.

o Nei confronti di Nestambiente S.r.l si è occupata del pagamento delle quote associative all’AEEG in seguito alla stessa regolarmente rimborsate.

� Va altresì segnalata la presenza di rapporti con altre società del gruppo Ascopiave SpA; in particolare Estenergy si è occupata di fornitura di energia elettrica ad Ascotrade SpA ed ha sostenuto i costi relativi ad un finanziamento ottenuto da Ascopiave Spa e regolarmente estinto nel corso del 2010.

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ACEGAS-APS SpA: Rapporti (valori in euro/000)

Denominazione

Al 31/12/.2010 Esercizio.2010

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Energia El/ Vettoriamento 2.157 -4.661 6.046 7.624 7.786 3.218

Gas /Vettoriamento 482 -5.567 33.548 2.264

Servizi gest. cliente

Service Ammin.e Altri 1.013 -778 2.648 1.578

Personale distaccato 94 24 247

IRES -4.175

ACEGAS-APS SERVICE: Rapporti (valori in euro/000)

Denominazione

Al 31/12/2010 Esercizio .2010

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Energia Elettrica 1.763 1.197 537

Service Ammin.e Altri 774 635

SINERGIE: Rapporti (valori in euro/000)

Denominazione

Al 31/12/2010 Esercizio .2010

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Energia Elettrica 2.024 675 353

Gas 4.127 5.746

Altro 675

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EstEnergy S.p.A. Bilancio 2010

ASCOTRADE: Rapporti (valori in euro/000)

Denominazione

Al 31/12/.2010 Esercizio.2010

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Energia El/ Vettoriamento 854 2 5.716

ASCOPIAVE: Rapporti (valori in euro/000)

Denominazione

Al 31/12/.2010 Esercizio.2010

Crediti Debiti Garanzie Impegni Costi Ricavi

Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro

Finanziamento IC 35

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FATTI DI RILIEVO VERIFICATISI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA

GESTIONE

Nei primi mesi del 2011 non si sono verificati fatti di rilievo.

Proseguirà l’attività di fidelizzazione e di consolidamento del marchio presso la clientela nonché la penetrazione in nuove aree di mercato sulla base del nuovo piano marketing approvato dal Consiglio di Amministrazione.

In considerazione dei miglioramenti ottenuti durante il 2010 nelle classifiche di gradimento e qualità del servizio percepite dalla clientela e stilate dall’AEEG proseguirà l’attività volta al miglioramento della qualità di servizio offerta alla clientela: essa si basa sia sull’ampliamento del call center padovano (già operativo dall’inizio del 2011) che su ulteriori investimenti nel software dedicato al contatto con la clientela.

Gli obiettivi primari sono quelli di una ulteriore riduzione dei tempi di risposta alle richieste ed ai reclami scritti nonché l’avvio di un nuovo CRM per il tracciamento dei rapporti con la clientela.

Dagli inizi dell’esercizio 2011 è inoltre divenuto definitivo il nuovo formato di bolletta che recepisca i criteri di trasparenza previsti dall'Aeeg .

L’azienda già dal 2010 sta realizzando una revisione ed integrazione degli strumenti di controllo di gestione e si ritiene che con l’esercizio in corso potrà essere completato l’intero iter di revisione delle procedure e dei sistemi di controllo gestionale.

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ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Ai sensi dell’articolo 2428 C.C. si precisa che la società non detiene, non ha acquisito o alienato nel corso dell’esercizio azioni proprie e azioni o quote di società controllanti, anche per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona.

Revisione di bilancio

Il bilancio al 31/12/2010 è stato sottoposto a revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche SpA sulla base dell’incarico conferito da parte dell’Assemblea dei Soci del 10 maggio 2005.

Privacy

Il trattamento dei dati personali è gestito in ottemperanza al d.lgs. 196/2003 “codice in materia di protezione dei dati personali” ed annessi allegati, nonché tutte le successive modifiche e/o integrazioni adottando le misure minime di sicurezza previste volte ad assicurare un adeguato livello di protezione dei dati.

Separazione contabile e amministrativa (Delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 11/07, Allegato A, parte V)

Nella presente Relazione sulla Gestione non sono presentati i conti annuali separati per singola attività di cui all’art. 21 della sopraccitata delibera (c.d. unbundling contabile). Infatti, per quanto attiene l’unbundling, Estenergy è assoggettata alle disposizioni previste nella delibera 11/07 e successive modifiche e integrazioni, la quale non prevede la presentazione dei prospetti di separazione contabile all’interno del presente documento. Per detti conti annuali separati sussiste, invece, l’obbligo di trasmissione all’Autorità entro 90 giorni dall’approvazione del presente bilancio di esercizio, esclusivamente in modalità telematica.

Consolidato fiscale nazionale

Con gli articoli dal 117 al 129 del TUIR il legislatore ha introdotto nel sistema tributario il Consolidato Nazionale. La Società aderisce al consolidato fiscale nazionale in qualità di controllata di ACEGAS-APS e con vincolo triennale. Con tale strumento la società controllante determinerà un unico reddito complessivo di gruppo dato dalla somma algebrica degli imponibili della stessa controllante e delle controllate partecipanti. L’opzione al consolidato nazionale implica il riconoscimento a livello tributario del gruppo, che si è realizzato con la sottoscrizione da parte delle società aderenti. Tale impegno è stato formalizzato attraverso una comunicazione inviata all’Amministrazione Finanziaria in forma telematica da parte della controllante in data 28 dicembre 2004 e nella stesura di un contratto di consolidamento che ha regolato obblighi, responsabilità e rapporti di debito/credito fra le parti. Le società che hanno aderito al consolidato nazionale sono Estenergy SpA , Nestambiente Srl , Acegas Aps Service Srl e NestAmbiente SpA. L’opzione al consolidato nazionale comporta il trasferimento del debito IRES alla società controllante mentre nulla cambia per l’IRAP e le altre imposte indirette.

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Principali rischi cui la società è esposta

La società è esposta ad alcuni rischi del settore un cui opera. Rischio credito: è il principale rischio operativo cui è esposta la società. E’ rappresentato dal rischio di insolvenza

della clientela. Il rischio è aumentato dalla sensibile stagionalità del settore gas (nel periodo compreso tra novembre e febbraio è concentrato circa il 65% del fatturato annuale). Tale rischio è fortemente mitigato dalla sensibile frammentazione della clientela. Non esistono singole posizioni rilevanti, se non infragruppo o nei confronti di enti pubblici, e quindi con un rischio di insolvenza estremamente ridotto. L’attività di sollecito e di recupero del credito è costante. Il fondo svalutazioni crediti viene rivisto trimestralmente al fine di tenere conto di eventuali posizioni inesigibili.

Concentrazione dei fornitori: la società, a causa della struttura del mercato del gas (concentrato in pochi grandi operatori), presenta una forte dipendenza da pochi fornitori. Il rischio del venire meno delle forniture è tuttavia mitigato dalle garanzie, in termini di stoccaggio, poste a tutela del mercato nazionale e dall’importanza strategica del settore.

Rischio prezzo:La Società è esposta al rischio di oscillazione dei prezzi delle commodity energetiche trattate (energia elettrica, gas naturale) poiché questi influiscono sui ricavi e costi delle attività di compravendita. Tali fluttuazioni agiscono direttamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule dei prezzo di acquisto. I prezzi di vendita invece oltre che all’andamento dei mercati, sono legati alle delibere delle Autorità per l’energia ed il gas.

Rischio liquidità: la società presenta una dinamica del fatturato fortemente stagionale e quindi un significativo impegno in termini di capitale circolante per un breve periodo dell’anno (tra febbraio e maggio). I fidi disponibili consentono di soddisfare le esigenze strutturali. Necessità cicliche – ma comunque determinabili – di liquidità vengono coperte attraverso contratti di finanziamento intercompany sottoscritti con i soci.

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PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE. Signori Azionisti, il bilancio d’esercizio della Vostra Società chiude, al 31 dicembre 2010 con un utile di euro 9.015.668,93. Nel concludere la relazione sulla gestione vi proponiamo:

1. di approvare la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;

2. di approvare la situazione patrimoniale, il conto economico e la note di commento dell’esercizio 2010, che evidenziano un utile di 9.015.668,93;

3. di destinare l’utile d’esercizio, pari a euro 9.015.668,93 come segue:

a. euro 450.783,45 pari al 5% dell’utile summenzionato, a Riserva legale a norma dell’art. 2430 del Codice Civile;

b. euro 2.070.482,60 a Riserva facoltativa

c. euro 6.494.402,88 a dividendo degli azionisti, corrispondente a 3,78 euro per ciascuna delle 1.718.096 azioni.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente

(dott. Massimo Paniccia)

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PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE

PROSPETTI CONTABILI

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Valori in euro

Note 2010 2009

Ricavi di vendita        245.183.591   230.686.019

Altri ricavi e proventi        19.459.923   15.994.728

Totale ricavi netti    264.643.514 246.680.747

  

Consumi materie e servizi        (245.213.943)   (232.539.713)

Altri costi operativi        (330.160)   (171.521)

Costo del lavoro        (3.589.533)   (3.150.092)

Margine operativo lordo    15.509.878 10.819.421

  

Accantonamenti        52.596   (20.021)

Ammortamenti e svalutazioni        (1.175.700)   (1.785.639)

Margine operativo netto    14.386.774 9.013.761

  

Proventi finanziari        635.181   721.098

Oneri finanziari        (382.877)   (693.691)

Proventi (oneri) da partecipazioni        ---   ---

Proventi (oneri) da part. contab con metodo PN        ---   ---

Altri proventi (oneri)        ---   ---

Utile/(perdita) prima delle imposte    14.639.078 9.041.168

  

Imposte sul reddito        (5.623.409)   (3.610.567)

Utile/(perdita) delle attività in continuità    9.015.669 5.430.601

  

Plusvalenza/(minusvalenza) delle attività discontinue        ---   ---

Utile/(perdita) del periodo    9.015.669 5.430.601

  Altre componenti del Conto Economico complessivo

al netto degli effetti fiscali        ---   ---

Totale conto economico complessivo del periodo    9.015.669 5.430.601

 

 

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SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Valori in euro Note 31/12/2010 31/12/2009

Attivo

Attivita' Non Correnti

Attivita' Immateriali 1.091.552 267.718

Avviamento --- ---

Immobili Impianti E Macchinari 507.682 513.291

Investimenti Immobiliari --- ---

Attivita' Per Imposte Anticipate 1.219.056 1.114.700

Partecipazioni --- ---

Attivita' Finanziarie Non Correnti --- ---

Altre Attivita' Non Correnti 58.684 51.209

Totale Attivita' Non Correnti 2.876.974 1.946.918

Attivita' Correnti

Disponibilita' Liquide 12.071.517 5.470.496

Rimanenze --- ---

Crediti Commerciali 104.224.389 89.364.462

Altre Attivita' Correnti 2.432.514 1.284.726

Totale Attivita' Correnti 118.728.420 96.119.684

Attivita' Non Correnti Possedute Per La Vendita

Totale Attivo 121.605.394 98.066.602

Passivo

Patrimonio Netto

Capitale Sociale 1.718.096 1.718.096

Riserva Sovrapprezzo Azioni 85.787 85.787

Altre Riserve 2.123.900 696.463

Utile/Perdita Del Periodo 9.015.669 5.430.601

Totale patrimonio netto 12.943.452 7.930.947

Passivita' Non Correnti

Fondi Relativi Al Personale 179.595 191.375

Accantonamenti 304.158 439.280

Finanziamenti M/L Termine --- ---

Passivita' Finanziarie Non Correnti --- ---

Passivita' Per Imposte Differite 130.353 151.653

Altre Passivita' Non Correnti 5.304.746 5.630.865

Totale Passivita' Non Correnti 5.918.852 6.413.173

Passivita' Correnti

Debiti Commerciali 69.980.886 51.564.038

Finanziamenti A Breve 24.810.734 18.709.066

Quota Corrente Finanziamenti M/L --- ---

Passivita' Finanziarie Correnti 4.181.282 2.930.848

Debiti Tributari 1.577.215 9.035.270

Altre Passivita' Correnti 2.192.973 1.483.260

Totale Passivita' Correnti 102.743.090 83.722.482

Totale Passivo 121.605.394 98.066.602

Tabella 2: SP_ES|1 - NOTE

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RENDICONTO FINANZIARIO

2010 2009

Disponibilità e mezzi equivalenti all'inizio del periodo riportati in bilancio (13.238) (10.752)

Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita

Disponibilità e mezzi equivalenti all'inizio del periodo (13.238) (10.752)

Utile/(perdita) del periodo 9.016 5.431

Ammortamenti e svalutazioni 1.176 1.785

Accantonamenti (52) 20

Variazione del trattamento di fine rapporto (12) (32)

Variazione del Capitale Circolante (5.279) 4.132

Variazione di altre attività e passività di esercizio (543) (360)

Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo 4.306 10.976

Investimenti in immobilizzazioni materiali (97) (319)

Investimenti in immobilizzazioni immateriali (957) (273)

Contributi in conto capitale incassati nel periodo - -

Investimenti in immobilizzazioni finanziarie - -

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento (1.054) (592)

Accensione finanziamenti a m/l termine - -

Rimborso finanziamenti a m/l termine - -

Variazione netta delle altre attività/passività finanziarie 1.250 (11.838)

Apporti (Riduzioni) di capitale - -

(Acquisto) Vendita di azioni proprie - -

Distribuzione di dividendi (4.003) (1.032)

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento (2.753) (12.870)

Differenze di cambio nette da conversione - -

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività in dismissione

Variazione netta delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 499 (2.486)

Disponibilità e mezzi equivalenti alla fine del periodo (12.739) (13.238)

di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita

Disponibilità e mezzi equivalenti alla fine del periodo riportati in biliancio (12.739) (13.238)

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Capitale Riseva da Riserva Riserva Altre Utili Risultato Patrimonio

Sociale sovrapprezzo Legale Facoltativa Riserve (perdite) dell'esercizio Netto

azioni a nuovo

Saldo al 31.12.08 1.718 86 160 8 122 --- 1.438 3.532

Destinazione dell'utile 2008 71 335 (406) ---

Distribuzione dividendi (1.032) (1.032)

Risultato 2009 5.431 5.431

Saldo al 31.12.09 1.718 86 231 343 122 --- 5.431 7.931

Destinazione dell'utile 2009 272 1.156 (1.428) ---

Distribuzione dividendi (4.003) (4.003)

Risultato 2010 9.016 9.016

Saldo al 31.12.10 1.718 86 503 1.499 122 --- 9.016 12.944

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente (dott. Massimo Paniccia)

 

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NOTE ILLUSTRATIVE

1. Generale

Estenergy è una società a per azioni costituita in data 28 agosto 2000 con atto repertorio n° 77771 del Dott. Furio Dei Rossi – notaio in Trieste – con capitale sociale al 31/12/2008 di euro 1.718.096 suddiviso in quote ai sensi dell’art. 2468 del Codice Civile, sottoscritto e interamente versato dai soci Acegas-Aps S.p.A e Ascopiave Spa. La società ha sede legale in Trieste ed ha per oggetto lo svolgimento, nel rispetto della normativa vigente, di attività di acquisto, vendita, scambio, importazione ed esportazione di energia elettrica e gas naturale. Il presente bilancio è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario e dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto – redatti secondo quanto previsto dallo IAS 1- nonché dalle Note esplicative, redatte secondo quanto previsto dagli IAS/IFRS vigenti al 31/12/2010. L’euro è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni, il bilancio è, pertanto, espresso in euro tranne quando diversamente indicato. Adozione dei Principi Contabili Internazionali La Società è controllata al 51% da Acegas-Aps SpA, società quotata alla Borsa Italiana. La controllante in base dell’art. 3 del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, “Esercizio delle opzioni previste dall’articolo 5 del citato regolamento (CE) n. 1606/2002” ha redatto il Bilancio Consolidato in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) a partire dal 31 dicembre 2005. Il medesimo decreto all’art. 4 comma 4° dà la facoltà di redigere il bilancio di esercizio secondo i Principi Contabili Internazionali a partire dall’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2006 anche alle società incluse, secondo i metodi di consolidamento integrale, proporzionale e del patrimonio netto, nel bilancio consolidato redatto dalle società emittenti strumenti finanziari. La Società pertanto, stante la facoltà sopra descritta, ha deciso di adottare i principi contabili internazionali nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2006. Per IAS/IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS) che rappresentano l’evoluzione degli International Accounting Standards (IAS) nonché tutte le interpretazioni a oggi emesse dall’International Financial Reporting Committe (IFRIC). I principi contabili, i criteri e le stime adottate sono omogenei con quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2009. Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2010 rilevanti per la Società - IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” Tale interpretazione ha lo scopo di individuare le modalità di trattamento contabile e di valutazione dei servizi in concessione. Dovrà essere applicato dai soggetti che gestiscono attività di interesse pubblico affidate tramite concessioni se l’ente concedente a) controlla/regola – anche attraverso la determinazione dei prezzi - i servizi di pubblica utilità che sono offerti dai soggetti concessionari tramite le infrastrutture che lo stesso gestisce o realizza; b) mantiene, mediante la proprietà o in altre forme (ad esempio restituzione al termine della concessione), qualsiasi interessenza residua nell’infrastruttura alla scadenza dell’accordo. Nel caso in cui un contratto di concessione rientri nel campo di applicabilità dell’IFRIC 12, il concessionario (l’operatore) non dovrà più rilevare i beni in concessione come immobilizzazioni materiali, ma alternativamente come attività finanziarie o come attività immateriali, a seconda che sia il concedente piuttosto che gli utenti a pagare per il servizio oggetto della concessione. - IFRIC 18 “Cessioni di attività da parte della clientela”

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Tale interpretazione fornisce chiarimenti e orientamenti sulla contabilizzazione di elementi immobili, impianti e macchinari o da disponibilità liquide ricevute per l’acquisizione o la costruzione degli stessi, ceduti dai propri clienti. Questi elementi devono essere utilizzati per collegare tali clienti a una rete e garantirne l’accesso continuativo alla fornitura di servizi pubblici quali elettricità, gas o acqua, oppure in altri settori come per esempio i servizi informatici. L’elemento ceduto dovrà risultare nella definizione di attività ed essere rilevato in conformità al § 7 dello IAS 16. Questa interpretazione non si applica agli accordi in cui la cessione è un contributo pubblico o rientra nell’ambito dell’applicazione dell’IFRIC 12. - IFRIC 16 “Coperture di un investimento netto in una gestione estera” L’interpretazione si applica nei casi in cui la società intenda coprire i rischi di cambio derivanti da un investimento netto in una gestione estera e la contabilizzazione delle operazioni di copertura inerenti avvenga in conformità dello IAS 39. - IFRS 3 revised 2008 “Aggregazioni aziendali” L’ultima versione dell’IFRS 3 ha introdotto modifiche rilevanti che riguardano principalmente l’acquisizione di una controllata in più fasi, gli oneri accessori alla transizione e la rilevazione dei corrispettivi sottoposti a condizione. Quando si verifica il momento dell’acquisto dell’effettivo controllo di una controllata, realizzata in più fasi, con la nuova versione è richiesto di rimisurare a fair value l’intera partecipazione posseduta mentre nella versione precedente l’acquisizione era rilevata come una serie di acquisizioni separate. Gli oneri sostenuti per l’acquisizione devo essere rilevati immediatamente a conto economico e le variazioni alle “contingent consideration” sono iscritte a conto economico. - IAS 27 revised 2008 “Bilancio consolidato e separato” La modifica riguarda le transazioni in cui la controllante incrementa o decrementa la quota di interessenza di una società controllata senza modificarne il controllo esercitato. La variazione in oggetto viene iscritta a patrimonio netto perché si tratta di transazioni con i soci; al contrario invece una perdita di controllo porta la partecipazione residua alla valutazione al fair value. - Modifiche IAS 36 “Riduzione di valore delle attività” La modifica riguarda il paragrafo dell’allocazione dell’avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari. Ogni unità o gruppo di unità a cui l'avviamento è allocato deve sia rappresentare il livello minimo all'interno dell'entità in cui l'avviamento è monitorato per finalità gestionali interne che non essere più grande di un settore operativo, così come definito dal paragrafo 5 dell' IFRS 8 Settori operativi, prima dell'aggregazione. Altri principi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1°gennaio 2010 non rilevanti per la Società - Improvement all’IFRS 5 “ Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate” - Improvement all’IFRS 8 “ Settori operativi” - Emendamento all’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa” - Emendamento allo IAS 28 “Partecipazioni in imprese collegate” e a allo IAS 31 “Partecipazioni in joint ventures”, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27 - Emendamento allo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura” Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2011 rilevanti per la Società - IAS 24 revised “Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate” La revisione dello IAS 24 semplifica la definizione di “parte correlata” eliminando nel contempo alcune incoerenze e agevola gli obblighi di informativa sulle parti correlate nelle imprese in cui un ente governativo ne detiene il controllo, il controllo congiunto o un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio.

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2. Sommario dei Principi Contabili più significativi

Principi generali

Il bilancio è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (Ifrs). Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico. Operazioni non ricorrenti, atipiche e/o inusuali

Nel corso del periodo 01/01/2010 – 31/12/2010 non si sono verificate operazioni ed eventi significativi non ricorrenti. Inoltre la società non ha posto in essere posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali. Attività detenute per la vendita

Le attività classificate come detenute per la vendita sono valutate al minore tra il loro precedente valore di carico e il valore di mercato al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come detenute per la vendita quanto si prevede che il loro valore di carico sarà recuperato mediante un’operazione di cessione anziché mediante il loro utilizzo nell’attività operativa dell’impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è considerata altamente probabile e l’attività è disponibile per un’immediata vendita nelle sue condizioni attuali. A tal fine la Direzione deve essere impegnata per la vendita, che dovrebbe concludersi entro dodici mesi dalla data di classificazione in questa voce. Ricavi

I ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti ed il relativo importo sia determinabile in modo attendibile. I criteri di rilevazione applicati per le principali fattispecie sono i seguenti:

• vendita di energia, acqua e gas: i ricavi vengono rilevati al momento dell’erogazione, integrando con stime basate sull’andamento storico delle singole utenze i dati rilevati attraverso le letture periodiche;

• prestazioni di servizi: la rilevazione avviene sulla base dell’avvenuta prestazione e in accordo con i relativi contratti;

• interessi: sono rilevati, in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell’importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell’attività o della passività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell’attività o della passività stessa.

Costi relativi all’assunzione di prestiti

I costi relativi all’assunzione di prestiti direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione di attività che richiedono necessariamente un significativo lasso temporale prima di essere pronti per l’uso, sono inclusi nel costo di tali attività , fino al momento in cui esse sono pronte per l’uso. Tutti gli altri oneri di questa natura sono imputati al conto economico nel momento in cui sono sostenuti. Contributi pubblici

I contributi pubblici ottenuti a fronte di investimenti in impianti sono rilevati nel conto economico lungo il periodo necessario per correlarli con i relativi costi e sono trattati come proventi differiti. Benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro

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I fondi relativi al personale sono principalmente rappresentati dal Fondo Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall’articolo 2120 del Codice Civile. In base a quanto previsto dal principio IAS 19, il fondo Trattamento di Fine Rapporto è da considerarsi un beneficio successivo al rapporto di lavoro del tipo piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo attuariale, effettuato da soggetti indipendenti, secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso d’interesse che rifletta il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione. Il calcolo riguarda il Trattamento di Fine Rapporto già maturato per servizi lavorativi già prestati e incorpora ipotesi sui futuri incrementi salariali. L’importo corrispondente all’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti viene imputata a conto economico nell’ambito della voce costo del lavoro, mentre l’onere figurativo che l’impresa sosterrebbe per acquisire sul mercato un finanziamento di importo pari al Trattamento di Fine Rapporto viene rilevato tra gli oneri finanziari. Gli utili e le perdite attuariali, che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali adottate, sono imputati a conto economico applicando il c.d. metodo del corridoio, che consiste nell’imputazione della parte del valore netto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati che eccede l’importo corrispondente al 10% del valore attuale delle obbligazioni del piano. Tale importo viene imputato a conto economico nell’esercizio successivo. A partire dal 1 gennaio 2007 la Legge Finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest'ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Allo stato attuale, lo stato di incertezza interpretativa della sopra citata norma di recente emanazione, le possibili differenti interpretazioni della qualificazione secondo IAS 19 del TFR maturando e le conseguenti modificazioni sui calcoli attuariali relativamente al TFR maturato, nonché l'impossibilità di stimare le scelte attribuite ai dipendenti sulla destinazione del TFR maturando (per le quali il singolo dipendente ha tempo sino al 30 giugno prossimo) rendono prematura ogni ipotesi di modifica attuariale del calcolo del TFR maturato al 31 dicembre 2006. Imposte sul reddito

Le imposte dell’esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite. Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell’esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi ed esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data del bilancio. Le imposte differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzato secondo il metodo della passività. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentiranno l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività. Le imposte differite sono calcolate in base all’aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività. Le imposte differite sono imputate direttamente a conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte differite sono anch’esse imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e la Società intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Immobili, impianti e macchinari

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Si tratta di beni materiali destinati ad essere utilizzati per più esercizi nella produzione o nella fornitura di beni o servizi o ad altri ovvero per scopi amministrativi. La valutazione iniziale del cespite viene effettuata al costo, che include:

• il prezzo di acquisto, al netto di sconti commerciali ed abbuoni, inclusi eventuali dazi all’importazione ed imposte non recuperabili (Iva indetraibile);

• i costi direttamente imputabili sostenuti per la messa in funzione del bene (predisposizione del luogo di installazione, costi di installazione, costi di collaudo);

• gli oneri finanziari capitalizzati fino all’entrata in funzione del bene se rilevanti; • la stima dei costi da sostenere per la rimozione del cespite ed il ripristino del luogo di installazione.

Qualora parti significative dei beni materiali abbiano vite utili differenti, tali componenti sono considerati separatamente (component approach) nella determinazione dell’ammortamento . Successivamente alla prima iscrizione, gli Immobili, impianti e macchinari sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali riduzioni di valore, determinate secondo le modalità descritte nel paragrafo “Perdite di valore”. L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità; gli eventuali cambiamenti sono riflessi prospetticamente. La vita utile dei beni è determinata non soltanto dalla loro vita fisica, ma anche di altri elementi determinanti, quali ad esempio la durata del contratto di concessione di servizi, se minore. L’ammortamento inizia dal momento in cui il bene è disponibile per l’uso.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al conto economico dell’esercizio. Attività immateriali

Le attività immateriali identificabili acquisite o prodotte internamente sono iscritte all’attivo non corrente, in base a quanto previsto dal principio IAS 38 Attività immateriali, qualora sia probabile che i futuri benefici economici riferibili al bene saranno goduti dall’impresa ed il loro costo possa essere determinato in modo attendibile. Sono inizialmente valutate al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita utile definita sono contabilizzate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato e delle eventuali perdite di valore determinate secondo quanto previsto dallo IAS 36. L’ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell’attività e il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero. Qualora invece abbiano vita utile indefinita non vengono ammortizzate, ma sottoposte almeno annualmente, o più frequentemente nel momento in cui vi sia un’indicazione di perdita di valore, a verifica per accertare eventuali riduzioni di valore. I costi di ricerca e le spese di pubblicità sono imputati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. Perdite di valore (“Impairment”)

Ad ogni data di bilancio, la società rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzione di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’eventuale importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene.

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO APPLICATE PER CATEGORIA %

Attrezzature telefoniche 20

Mobili e macchinari ufficio 10-12

Macchine elettriche d’ufficio 20

Autovetture 12,5

Utilizzo opere d’ingegno 20

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Le attività immateriali a vita utile indefinita tra cui l’avviamento, vengono verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un’indicazione di una possibile perdita di valore al fine di determinare se vi sono perdite di valore. L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso. Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Se l’ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata nel conto economico immediatamente. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività (o dell’unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento, è adeguato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata svalutata per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato a conto economico. Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo, determinato secondo la configurazione del costo medio ponderato, ed il valore netto di presumibile realizzo. Il valore netto di presumibile realizzo è determinato in base ai costi correnti delle scorte alla chiusura dell’esercizio. Crediti commerciali e altri crediti

I crediti la cui scadenza rientra nell’ambito dei normali termini commerciali non vengono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto del fondo svalutazione crediti. Una stima dei crediti a rischio di inesigibilità viene effettuata quando l’incasso dell’intero ammontare non è più probabile. Attività Finanziarie

Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione e sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo degli oneri accessori. Dopo la rilevazione iniziale, le attività sono valutate a seconda della classificazione e precisamente: “detenute per la negoziazione”: sono contabilizzate secondo il criterio del fair value, salvo il caso in cui questo non possa essere valutato in modo attendibile, nel qual caso il criterio adottato è quello del costo rettificato di eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite afferenti a tali attività sono imputati a conto economico; “detenute fino alla scadenza, prestiti attivi e altri crediti finanziari”: sono contabilizzati in base al costo ammortizzato al netto delle svalutazioni effettuate per riflettere le eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite inerenti a questo tipo di attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui l’investimento giunge a scadenza o al manifestarsi di una perdita durevole di valore; “disponibili per la vendita”: sono valutate al fair value e gli utili o le perdite derivanti da valutazioni successive sono imputati al patrimonio netto, fintanto che esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo. Se il “fair value” di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse sono valutate al costo rettificato di eventuali perdite di valore. Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide comprendono la cassa e conti correnti bancari e depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

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Ai fini del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità sono rappresentate dalle disponibilità liquide al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del bilancio. Passività Finanziarie

Le passività finanziarie si suddividono in due categorie: • Le passività acquisite con l’intento di realizzare un profitto dalle variazioni di prezzo a breve termine o che fanno

parte di un portafoglio che ha l’obiettivo di ottenere profitto nel breve termine. Queste devono essere contabilizzate in base al “fair value” e gli utili e le perdite relativi imputati al conto economico.

• Le Altre Passività, che vengono contabilizzate in base al metodo del costo ammortizzato. Debiti commerciali e altri debiti

I debiti con scadenza che rientrano nell’ambito dei normali termini commerciali, non vengono attualizzati e sono iscritti al valore nominale. I prestiti bancari fruttiferi e gli scoperti bancari sono rilevati in base agli importi incassati, al netto dei costi correlati all’operazione e successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Accantonamenti

Gli accantonamenti rappresentano passività di esistenza certa o probabile, ma di scadenza ed ammontare incerti. Vengono rilevati quando la Società ha un’obbligazione attuale quale risultato di un evento passato, è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all’obbligazione e l’ammontare dell’obbligazione può essere determinato in modo attendibile. L’importo dell’accantonamento rappresenta la migliore stima della Direzione dei costi necessari per adempiere all’obbligazione esistente alla data di bilancio, ossia quella che sosterrebbe per estinguere l’obbligazione ovvero trasferirla a terzi. Se l’accantonamento è relativo ad un vasto numero di elementi, la stima dell’obbligazione viene fatta attraverso la ponderazione delle probabilità associate ai diversi possibili risultati (tecnica del c.d. valore atteso). Gli accantonamenti sono attualizzati quando l’effetto è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Altre Informazioni

Si rinvia alla Relazione sulla gestione, in particolare alla sezione “all’evoluzione prevedibile della gestione”.

3. Principali scelte valutative nell’applicazione dei Principi Contabili e fonti di incertezza nell’effettuazione delle stime.

La valutazione delle voci di bilancio è basata sui criteri generali della prudenza e della competenza, nella prospettiva della continuità aziendale. Ai fini delle appostazioni contabili, viene data prevalenza alla sostanza economica delle operazioni rispetto alla loro forma giuridica. Utilizzo di stime

La redazione dei bilanci IFRS richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività in bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati consuntivi

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potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

4. Ricavi

I ricavi netti sono pari a 264.644 migliaia di euro contro 246.681 migliaia di euro del 2009. Rispetto all’esercizio precedente si registra un aumento del 7,3% che deriva dall’insieme di vari fattori : L’aumento è dovuto quasi esclusivamente alla dinamica dei ricavi del settore dell’energia elettrica con un aumento che rappresenta il 97% della variazione totale. L’effetto è determinato dall’incremento dei volumi venduti attraverso le società di vendita. I volumi dispacciati sono passati da 468 GWh a 544 GWh con un incremento del 16%, la parte restante della variazione è naturalmente legata all’effetto prezzo determinato essenzialmente dalla revisione tariffaria di alcuni contratti.

Il settore del gas contribuisce solo marginalmente alla crescita complessiva dei ricavi, in questo caso i ricavi si attestano a 185.579 migliaia di euro con un aumento non significativo rispetto all’esercizio precedente (+0,2%).

A fronte di un incremento dei volumi venduti rispetto all’esercizio precedente – che si sono attestati a 454,8 Mmc con un incremento del 8,6% - c’è stata una sensibile riduzione delle tariffe di vendita che hanno risentito del sensibile ribasso dei prezzi dei prodotti petroliferi

Per maggiori dettagli sulla variazione dei ricavi per singolo segmento di riferimento si rinvia al contenuto del paragrafo dedicato alle “Informazioni per settori di attività e aree geografiche”

5. Informazioni per settori di attività e aree geografiche

Settori di attività

La Società ha individuato come segmento di riferimento primario per l’informativa di settore quello per attività, in quanto fonte primaria dei rischi e dei benefici dello stesso. Per la natura delle attività svolte la ripartizione per area geografica non assume rilevanza. Le attività dell’azienda sono state ripartite in 2 settori principali: Settore Energia: rappresentativo delle attività di vendita di energia Settore Gas: rappresentativo delle attività di vendita del gas Per una descrizione più dettagliata delle attività e della gestione dei singoli settori si rimanda al capitolo “Andamento delle aree di attività” della Relazione sulla Gestione. Energia Gas Totale

(in migliaia di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009

Totale Ricavi Netti 79.069 61.557 185.580 185.121 264.644 246.681

Margine operativo lordo 1.444 162 14.068 10.657 15.512 10.818

Margine operativo netto 1.098 (209) 13.290 9.222 14.388 9.013

Proventi ed oneri finanziari 252 28

Proventi ed oneri da partecipazioni --- ---

Proventi da partecipazioni ad equity --- ---

Altri proventi ed oneri --- ---

Risultato prima delle imposte 14.640 9.041

Imposte sul Reddito (5.624) (3.610)

Risultato netto del periodo 9.016 5.431

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6. Proventi/(Oneri) da attività di investimento.

I proventi finanziari possono essere così dettagliati

2010 2009

Interessi su depositi bancari 13 14

Interessi di mora verso clienti 624 707

Altri proventi (2) ---

Totale 635 721

Il decremento complessivo dei proventi finanziari è di 86 migliaia di euro. Il contributo alla variazione deriva quasi esclusivamente dalla riduzione degli interessi di mora verso i clienti che passando da 707 a 624 migliaia di euro evidenziano una contrazione di 83 migliaia di euro (-11,7%). Gli interessi attivi su depositi bancari ammontano a 13 migliaia di euro mantenendosi in linea con il dato dell’esercizio di confronto.

7. Oneri finanziari

2010 2009

Interessi su scoperti bancari 279 278

Interessi ed altri oneri verso controllanti 78 377

Oneri finanziari su TFR 4 5

Altri oneri finanziari 22 33

Totale 383 693

Gli oneri finanziari si riducono complessivamente di 310 migliaia euro rispetto all’esercizio precedente (-44,7%). Analizzando le sottovoci si evidenzia che parte più significativa di tale variazione deriva dalla diminuzione degli interessi verso controllanti ( -299 migliaia di euro) dovuta ad un particolare ricorso a finanziamenti da parte delle Società controllanti realizzato nel corso dell’esercizio 2009( importo massimo erogato 60 milioni di euro). Gli interessi verso controllanti di competenza del 2010 si riferiscono agli oneri di competenza di un finanziamento mediamente inferiore (importo massimo erogato 30 milioni di euro) che comunque è stato estinto entro il primo semestre dell’esercizio. Gli interessi su scoperti bancari ammontano a 279 migliaia di euro mantenendosi stabili rispetto all’esercizio 2009. La variazione complessiva risente evidentemente di un favorevole andamento dei tassi di interesse e complessivamente di una minore esposizione media nei confronti dei finanziatori (Istituti di Credito o Società controllanti).

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8. Imposte sul reddito

(in migliaia di euro) 2010 2009

IRES

- imposte correnti 5147 3.450

- imposte differite attive e passive -132 -366

TOTALE IRES 5015 3.084

IRAP

- imposte correnti 686 492

- imposte differite attive e passive 6 2

TOTALE IRAP 692 494

sopravv attive/pass su imposte anni precedenti -84 33

TOTALE IMPOSTE 5.623 3.611

Le imposte sul reddito sono calcolate al 34% per IRES e al 3,9% per IRAP sul reddito imponibile. Lo stanziamento per le imposte al 31/12/2010 può essere riconciliato con il risultato esposto come segue: (in migliaia di euro) 2010 % 2009 %

utile ante imposte 14.636 9.041

imposte IRES 27,50% - IRAP 3,9% 4.596 31,40% 2839 31,40%

adeguamento aliquota IRES 6,5% DL 112/2008 “Robin Tax” 951 6,50% 588 6,50%

effetto differenza fra valore e costo della produzione -9,67 -0,07% 1 0,01%

effetto fiscale dei costi non deducibili, al netto delle variazioni in diminuzione

295,96 2,02% 514 5,68%

imposte differite -126 -0,86% -364 -4,03%

sopravvenienze attive/passive su imposte anni precedenti -84 -0,57% 33 0,37%

imposte sul reddito dell'esercizio e aliquota fiscale effettiva 5.623 38,42% 3.611 39,93%

9. Ammortamenti e svalutazioni .

Al risultato dell’esercizio contribuiscono i seguenti ammortamenti e svalutazioni:

2010 2009

Ammortamento immobilizzazioni immateriali 133 25

Ammortamenti immobilizzazioni materiali - ordinari 103 86

Svalutazione crediti 940 1.674

Totale 1.176 1.785

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La voce riguardante gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali ammonta a 236 migliaia di euro con un incrementa di 125 migliaia di euro rispetto all’anno scorso dovuto ai maggiori investimenti effettuati nell’esercizio . L’accantonamento al fondo svalutazione crediti passa da 1.674 migliaia di euro del 2009 a 940 migliaia di euro del 2010. L’accantonamento è stato calcolato proseguendo nell’applicazione dei modelli di calcolo del fabbisogno messi a punto nel corso degli ultimi anni. Il fondo svalutazione crediti comprensivo di detti accantonamenti ed al netto di eventuali utilizzi ammonta al 31/12/2010 a complessive 5.478 migliaia di euro Si è provveduto al calcolo di un fondo svalutazione crediti specifico a fronte di singole posizioni creditorie che presentano un’accresciuta criticità di incasso; integrato da uno stanziamento determinato in base alle statistiche di recupero a fronte del rischio di insolvenza sui crediti verso utenze civili. Nell’effettuare l’accantonamento si è ritenuto di operare con particolare prudenza in considerazione del perdurare della crisi economica e della stagnazione del mercato, considerate anche le restrizioni al credito attualmente perduranti a scapito delle aziende.

10. Costo d’acquisto materie prime e servizi.

2010 2009

Acquisto energia elettrica 56.862 44.335

Acquisto gas 160.887 165.881

Costi per vettoriamento 20.961 16.522

Manutenzioni e riparazioni 136 273

Acquisto di materiali di consumo e manutenzione 114 116

Cons. professionali, amministratori e sindaci 503 441

Altri servizi 4.111 3.927

Canoni d'affitto e locazione 720 419

Spese bancarie, postali e assicurative 620 626

Totale 245.214 232.540

I costi per l’acquisto di materie prime e servizi passano da 232.540 a 245.214 migliaia di euro con un aumento di 12.674 migliaia di euro che si può ricondurre a vari fattori. La variazione più consistente è quella relativa all’acquisto di materie prime che complessivamente (energia e gas) rispetto al 2009 registra un aumento di 7.533 migliaia di euro. Il costo per vettoriamento arriva 20.961 migliaia di euro con un incremento del 27% rispetto all’esercizio 2009, esso comprende sia la quota di costi relativa alla rete gas che quella relativa alla rete energia. La voce altri servizi aumenta di 184 migliaia di euro mentre i canoni d’affitto e locazione registrano un incremento di 301 migliaia di euro; le altre voci hanno un andamento sostanzialmente regolare nei due esercizi, contribuiscono alla variazione per complessive di 83 migliaia di euro.

11. Costo del lavoro

Il costo del lavoro ammonta a 3.590 migliaia di euro con un incremento di 440 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente. I principali fattori che hanno determinato tale variazione sono: o la variazione della struttura operativa che si è incrementata di 4 persone medie per effetto del completamento

dell’internalizzazione del call-center nell’area di Padova o aumenti retributivi contrattuali e presenza di nuovi oneri a titolo di contributo di disoccupazione;

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o maggior ricorso al lavoro straordinario o interinale e altre politiche retributive messe in atto nell’esercizio. La composizione del costo del lavoro nei due esercizi a confronto è la seguente:

2010 2009

Salari e stipendi 2.282 2.133

Oneri Sociali 591 562

Trattamento fine rapporto 147 140

Altri costi 570 315

Totale 3.590 3.150

La società al 31/12/2010 ha un organico di 67 dipendenti. Per maggiori informazioni si rinvia al contenuto del paragrafo “Risorse Umane”.

12. Altri costi operativi

La voce Altri costi operativi ammonta a 332 migliaia di euro con un aumento di 161 migliaia di euro rispetto all’esercizio di confronto pari al 94%. La categoria comprende i costi relativi a, contributi associativi, imposte, bolli, minusvalenze da alienazione beni, oltre a spese di varia natura con valori singolarmente non significativi. La variazione più significativa è determinata dall’aumento dei contributi associativi che nell’esercizio 2010 includono gli effetti di sottoscrizioni non presenti nel 2009. In misura minore ma nella stessa direzione risultano variate le anche minusvalenze conseguenti ad alienazioni di beni non completamente ammortizzati (18 migliaia di euro).

2010 2009

Spese diverse 111 79

Imposte e tasse 16 6

Minusvalenze 18 ---

Contributi 187 86

Totale 332 171

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13. Immobili, impianti e macchinari

Terreni Fabbricati Impianti e macchinari

Attrezzature e automezzi

Investimenti in corso

Totale

Costo

Saldo iniziale lordo 0 0 0 708 0 708

Translation adjustment 0 0 0 0 0 0

Variazione Area di consolidamento (uscita)

0 0 0 0 0 0

Variazione Area di consolidamento (entrata)

0 0 0 0 0 0

Incrementi/(decrementi) 0 0 0 -38 121 83

Cessioni/riclassifiche 0 0 0 121 -121 0

Saldo finale lordo 0 0 0 791 0 791

Ammortamenti accumulati

Saldo Iniziale 0 0 -195 -195

Ammortamenti del periodo 0 0 -103 -103

Eliminazioni per cessioni/effetto riclassifiche

0 0 14 14

Translation adjustment 0 0 0 0

Variazione Area di consolidamento (uscita)

0 0 0 0

Variazione Area di consolidamento (entrata)

0 0 0 0

Saldo Finale 0 0 -284 -284

Valore contabile

Saldo Iniziale Valore contabile 0 0 0 513 0 513

Saldo Finale Valore contabile 0 0 0 507 0 507

Nel corso dell’esercizio appena concluso si sono verificate variazioni nella consistenza delle attrezzature e degli automezzi dovute ad incrementi del periodo.

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14. Altre attività immateriali

Concessioni, licenze, marchi

Investimenti in corso

Altre imm. Immateriali

Totale

Costo o valore rivalutato

Saldo iniziale lordo: 361 361

Incrementi/(decrementi) 0 957 0 957

Cessioni/riclassifiche 0 -826 825 -1

Saldo Finale Lordo 0 131 1.186 1.317

Ammortamenti accumulati

Saldo iniziale: -93 -93

Ammortamenti del periodo 0 0 -132 -132

Eliminazioni per cessioni/effetto riclassifiche 0 0 0 0

Saldo Finale 0 0 -225 -225

Consuntivo 2009 - Migliaia 0 0 268 268

Consuntivo 2010 - Migliaia 0 131 961 1.092

I valori sono relativi a diritti di brevetto e utilizzo opere d’ingegno.

15. Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 89.363 migliaia di euro, la composizione di tale voce è qui di seguito riportata:

31/12/2010 31/12/2009

Crediti verso utenti per bollette 88.983 77.784

Crediti verso clienti 18.626 14.891

Crediti commerciale v. parti correlate 2.093 1.814

Fondo svalutazione crediti (5.478) (5.126)

Totale 104.224 89.363

Il rischio di credito della società è quello connesso ai crediti di somministrazione di gas ed energia elettrica ad utenze industriali, small business ed utenze civili. L’accantonamento per il rischio di inesigibilità è stato stimato in base a fattori oggettivi (quali lo stato di solvibilità del cliente e l’anzianità del credito) tenuto conto dell’attuale andamento della situazione macro economica. Si è inoltre considerata l’incidenza statistica delle perdite su crediti aziendali sempre nel rispetto del principio di prudenza dettato dal Codice Civile. Nella tabella sottostante viene riportato il credito per anzianità.

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Valori espressi in euro

Estenergy - AGEING CLIENTI ELETTRICI

TOT

SCADUTO 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 oltre

infragruppo 2.388 2.313 34 41

enti 1.816 1.688 113 15

grandi clienti 2.415 1.959 295 161

6.619 5.960 442 217

civili 2.019 1.881 15 123

condomini 387 350 14 23

business 1384 980 266 138

3.790 3.211 295 284

totale 10.409 9.171 737 501

Estenergy - AGEING CLIENTI GAS

TOT

SCADUTO 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 oltre

infragruppo 1.919 1.673 215 8 16 0 0 0 7

enti 1.484 1.109 315 20 4 16 3 6 11

grandi clienti 527 509 0 18 0 0 0 0 0

3.930 3.291 530 46 20 16 3 6 18

civili 12.209 5.116 2.193 1.326 858 707 598 560 851

condomini 2.694 2.552 51 68 9 3 4 2 5

business 3.387 2.139 555 452 0 49 83 23 86

18.290 9.807 2.799 1.846 867 759 685 585 942

totale 22.220 13.098 3.329 1.892 887 775 688 591 960

Crediti SAP 12.299 10.469 0 216 0 981 432 13 188

Totale Generale 44.928 32.738 4.066 2.609 887 1.756 1.120 604 1.148

16. Cassa e mezzi equivalenti

Comprendono la liquidità e i depositi bancari detenuti dalla Società (12.072 migliaia di euro). Le disponibilità al 31/12/2009 ammontavano a 5.471 migliaia di euro registrano quindi un incremento di 6.601 migliaia di euro.

17. Altre attività correnti

Le altre attività correnti ammontano a 2.433 migliaia di euro, la composizione di tale voce è qui di seguito dettagliata:

31/12/2010 31/12/2009

Altri crediti verso erario, enti previdenziali, CCSE 1.384 599

Ratei e risconti attivi 45 92

Altri crediti 1.004 595

Totale 2.433 1.286

Rispetto al 31/12/2009 si registra un incremento piuttosto evidente (1.147 migliaia di euro), si espongono di seguito le cause principali.

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La variazione più consistente è quella degli altri crediti verso l’erario, enti previdenziali che da sola si incrementa rispetto al 31 dicembre dell’esercizio precedente di 785 migliaia di euro. Ciò deriva sostanzialmente dal fatto che al 31/12/2010 la Società ha chiuso con una posizioni a credito più alte che al 31/12/2009 nei confronti di alcuni istituti: verso ”UTF” per Imposte sull’energia elettrica, ma anche verso Provincia e Regione per l’addizionale provinciale sull’energia elettrica e per l’addizionale regionale sui consumi. Anche la voce “Altri Crediti” registra un sensibile incremento rispetto al 31/12 dell’esercizio di confronto, questa comprende principalmente i crediti relativi a depositi cauzionali versati al Gestore del Servizio Elettrico (GSE), quelli versati all’Ufficio Tecnico della Finanza (UTF), oltre ai crediti per acconti versati a fornitori.

18. Altre attività non correnti

La voce ammonta a complessive 59 migliaia di euro e comprende depositi cauzionali verso terzi. Non vi sono variazioni di rilievo rispetto al 31/12/2009 quando la stessa voce ammontava a 46 migliaia di euro..

19. Capitale sociale

31/12/2010 31/12/2009

Azioni:

n°1.718.096 azioni ordinarie dal valore di 1 euro ciascuna 1.718 1.718

Totale 1.718 1.718

Di seguiti si riporta il prospetto di distribuibilità delle riserve :

Natura/Descrizione Importo Possibilità di utilizzazione

Quota Disponibile

Capitale 1.718 0

Riserve di Capitale

- Sovrapprezzo azioni 86 A B 86

Riserve di Utili

- Legale 503 B 0 - Facoltativa 1.499 A B C 1.499

- Riserva da scissione 119 A B 119

- Perdite a nuovo 0

- Riserva FTA 3 B 0

TOTALE 3.928 1.704

Quota non distribuibile 205

Residuo distribuibile 1.499

Possibilità di utilizzazione: A. per aumento di capitale - disponibilità della riserva B. per copertura di perdite - disponibilità della riserva C. per distribuzione ai soci - distribuibilità della riserva

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20. Scoperti bancari e finanziamenti

31/12/2010 31/12/2009

Disponibilita' Liquide (12.072) (5.471)

Finanziamenti a breve (Scoperti bancari) 24.811 18.709

Disponibilità e mezzi equivalenti 12.739 13.238

Passivita' Finanziarie Correnti 4.181 2.931

Passività finanziarie 4.181 2.931

Totale 16.920 16.169

La somma di disponibilità e debiti per finanziamenti a breve si mantengono sostanzialmente stabili rispetto alla situazione al 31/12/2009. Le passività finanziarie correnti – cui va attribuita la responsabilità di buona parte della variazione - riguardano principalmente il debito verso Acegas-Aps SpA per le imposte IRES versate dalla controllante in funzione dell’adesione di Estenergy al consolidato fiscale di gruppo (4.161 migliaia di Euro).

21. Imposte differite

Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le imposte differite passive e attive e la loro movimentazione durante l’esercizio in corso e quello precedente:

31/12/2010 31/12/2009

Imposte differite attive 1.219 1.115

Imposte differite passive (130) (152)

Posizione netta 1.089 963

Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le imposte differite passive e attive e la loro movimentazione durante l’esercizio in corso.

Imposte differite attive credito per imposte accrediti/ adeguamento credito per imposte

anticipate 31.12.2009 addebiti aliquota IRES DL 112/2008 anticipate 31.12.2010

"Robin Tax" da 5,5% a 6,5%

spese di revisione e certificazione 0 0 0 0

accantonamenti fondo rischi -157 55 -1 -103

accantonamenti fondo svalutazione crediti -953 -131 -4 -1088

ammortamenti non deducibili -4 -4 -8

spese rappresentanza -1 1 0 0

adeguamento IAS TFR 1 -1 0 0

interessi passivi non pagati -1 -5 -6

contributi associativi 0 -14 -14

TOTALE -1.115 -99 -5 -1.219

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Imposte differite passive debito per imposte accrediti/ adeguamento debito per imposte

differite 31.12.2009 addebiti aliquota IRES DL 112/2008 differite 31.12.2010

"Robin Tax" da 5,5% a 6,5%

interessi di mora non incassati 151 (40) 18 129

adeguamento IAS TFR 1 - - 1

TOTALE 152 (40) 18 130

22. Altre passività

Il dettagli di questa voce è il seguente: Debiti commerciali

31/12/2010 31/12/2009

Debiti verso fornitori e fatture da ricevere 59.973 41.642

Debiti commerciali verso parti correlate 10.007 9.923

Totale 69.980 51.565

I debiti commerciali sono rappresentati da debiti verso fornitori per acquisti e prestazioni oltre che da debiti di natura commerciale verso la società controllante. Come evidenziato dalla tabella i debiti verso fornitori al 31/12/2010 ammontano a 59.973 migliaia di euro con un aumento del 44%. I debiti verso parti correlate si riferiscono al debito nei confronti di Acegas-Aps per fatture da ricevere e a debiti commerciali, per questi non vi sono variazioni di rilievo nel saldo alla fine dei rispettivi esercizi.

Debiti tributari La voce ammonta a 1.577 migliaia di euro (9.036 migliaia di euro al31/12/2009). La composizione è illustrata nella seguente tabella:

31/12/2010 31/12/2009

Debiti verso erario per IVA 10 3.578

Debiti verso erario per ritenute IRPEF 74 73

Debiti verso altri enti impositori 876 4.734

Debiti per imposte 617 651

Totale 1.577 9.036

La voce debiti verso erario rappresenta un debito IVA praticamente nullo. La riduzione rispetto al 31/12/2009 – quando la società aveva chiuso l’esercizio con una posizione complessivamente a debito di 3.578 migliaia di euro - è di 3.568 migliaia di euro. A tale variazione si aggiunge con lo stesso segno la variazione dei debiti verso altri impositori che si riducono di 3.858 migliaia di euro. Tale variazione trova spiegazione nel minor debito nei confronti dell’erario per accisa gas metano (-3.860 migliaia di euro) conseguente ad un sistema di pagamento per acconti che nel 2010 è stato più in linea col processo di emissione fatture.

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Il debito verso l’Erario per ritenute IRPEF si riferisce alle ritenute su compensi sui compensi dei collaboratori da versare nell’esercizio successivo; Il debito per imposte è relativo al debito maturato per l’imposta sul reddito delle società (IRES) e per l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Entrambe queste voci chiudono con un importo sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno. Altre passività correnti La voce ammonta a 2.194 migliaia di euro registrando un aumento di 712 migliaia di euro rispetto al 31/12/2009, è composta dalle categorie di debiti esplicitate nella tabella:

31/12/2010 31/12/2009

Debiti verso il personale 285 282

Debiti verso istituti previdenziali entro 12 mesi 146 163

Debiti diversi 1.763 1.037

Totale 2.194 1.482

23. Fondo rischi La voce ammonta a 304 migliaia di euro e riguarda accantonamenti determinati secondo una stima prudenziale di oneri potenzialmente accadibili, per i quali non è possibile conoscere, alla data di chiusura della presente relazione, il preciso ammontare o la data della sopravvenienza. Si riferiscono principalmente agli accantonamenti per gli oneri CIG e CIGS ed agli accantonamenti per l’indennità di disoccupazione. In relazione a questo ultimo accantonamento si segnala che il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale non si è ancora pronunciato sul riconoscimento della sussistenza del requisito della stabilità occupazionale del contratto Federelettrico mentre l’esonero è stato rigettato per il contratto Federgasacqua.

24. Garanzie

Per quanto riguarda il settore gas, vanno ricordate le fidejussioni rilasciate a favore dell’Ufficio delle Dogane di Trieste (4.552 migliaia di euro) a garanzia del regolare versamento delle accise sul gas metano. Per quanto riguarda invece il settore energia elettrica, le principali garanzie fidejussorie sono state rilasciate a favore: dell’Ufficio delle Dogane delle diverse province italiane presso le quali viene fornita l’energia elettrica (per complessive 448 migliaia di euro), dell’Enel Distribuzione S.p.A. a garanzia del contratto di vettoriamento dell’energia elettrica (2.200 migliaia di euro), del Gestore dei Mercati Energetici S.p.A. (ex Gestore del Mercato Elettrico) a garanzia dei contratti di acquisto dell’energia elettrica (6.700 migliaia di euro), di Terna S.p.A. a garanzia dei contratti di dispacciamento dell’energia elettrica (2.700 migliaia di euro) e dell’A.C.E.A. Distribuzione S.p.A. a garanzia del contratto di vettoriamento dell’energia elettrica (132 migliaia di euro).

25. Fondi relativi al personale

Tale voce evidenzia gli accantonamenti a favore del personale per il trattamento di fine rapporto di lavoro dovuto ai sensi di legge, al netto delle anticipazioni concesse ai dipendenti, calcolati considerando il credito complessivo che maturerà il dipendente alla data in cui presumibilmente lascerà l’azienda (in base ad ipotesi ed utilizzando tecniche attuariali) e quantificando per competenza la parte di passività futura attualizzata alla data di bilancio.

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L’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) dello IASB ha recentemente concluso che, in applicazione dello IAS 19, il Trattamento di Fine Rapporto deve essere calcolato secondo una metodologia in cui l’ammontare della passività per i benefici acquisiti deve riflettere la data di dimissioni attesa e deve essere attualizzata. Le principali assunzioni utilizzate nella stima attuariale dei benefici a dipendenti sono le seguenti:

Anno 2010 Anno 2009

Tasso di attualizzazione 3,93% 4,07 %

Tasso di inflazione media futura 2,00 % 2,00 %

Tasso di incremento del costo del lavoro:

→ Dirigenti 3,20 % 3,20 %

→ Quadri 2,20 % 2,20 %

→ Impiegati 1,40 % 1,40 %

→ Operai 1,80 % 1,80 %

Si riporta di seguito la movimentazione di tale voce intervenuta tra il 31/12/2009 e il 31/12/2010:

(in migliaia di euro) 31/12/2009 Costo del personale Oneri finanziari Utilizzi ed altri

movimenti 31/12/2010

Fondo trattamento di fine rapporto 191 - 4 -15 180

Il valore attuale e l’ammontare degli utili e perdite attuariali non contabilizzati sono così sintetizzabili.

(in migliaia di euro) 31/12/2010 31/12/2009

Fondo TFR iscritto nello Stato Patrimoniale 179 191

Valore attuale del Fondo TFR 166 179

Utili (Perdite) attuariali non iscritti 14 12

26. Altre passività non correnti

La voce ammonta a complessive 5.305 migliaia di euro ed è integralmente composta da depositi cauzionali da clienti. Rispetto al 31/12/2009.( 5.631 migliaia di euro ) la voce non è variata in maniera significativa (-5,8%).

31/12/2010 31/12/2009

Debiti cauzionali da clienti 5.305 5.631

Totale 5.305 5.631

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27. Rapporti con entità correlate

I rapporti con entità correlate sono indicati di seguito.

Rapporti con società del Gruppo Acegas-Aps

Tra Estenergy e le società del gruppo intercorrono vari rapporti di natura commerciale sia attivi che passivi. Di tali rapporti si riepiloga, di seguito, la natura: Contratti Attivi

- Fornitura ad AcegasAps Spa di servizi di sportello, servizi di carattere tecnico, di energia per gli impianti; - Fornitura ad AcegasAps Service Srl di servizi di sportello, servizi di carattere tecnico, di energia per gli impianti

di illuminazione pubblica e per il servizio di salvaguardia della clientela sul mercato elettrico liberalizzato; - Fornitura a Sinergie Spa di energia per gli impianti gestiti dalla stessa;

Contratti Passivi

- Estenergy riceve da AcegasAps Spa forniture di servizi legali ed amministrativi, energia elettrica per il mercato proveniente da produzioni interne, il servizio di vettoriamento energia e gas sulle reti di distribuzione di proprietà, personale in distacco presso la controllata. Inoltre ha ricevuto un finanziamento oneroso.

Rapporti con società del Gruppo Ascopiave

Di natura commerciale attiva: - Fornitura ad Ascotrade di energia elettrica;

Di natura finanziaria: - Finanziamento oneroso da parte di Ascopiave;

28. Eventi successivi

Per una disamina più completa degli eventi successivi alla chiusura dell’esercizio si rimanda alla specifica sezione della Relazione sulla Gestione.

29. Approvazione

Il presente progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2011.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente

(dott. Massimo Paniccia)

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EstEnergy S.p.A. Bilancio 2010

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

ESTENERGY S.p.A. VIA DEI RETTORI 1 – TRIESTE

CAPITALE SOCIALE € 1.718.096 I.V. – REGISTRO IMPRESE 00997630322 REA 116591

CODICE FISCALE E P. IVA 00997630322 Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di ACEGAS-APS S.p.A.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31/12/2010 AI SENSI DELL’ART. 2429 CODICE CIVILE

Signori Azionisti, in via preliminare Vi rammentiamo che la presente relazione viene redatta ai sensi e per gli effetti dell’art. 2403 C.C. essendo l’attività di revisione legale dei conti demandata alla società Deloittte & Touche Spa. In relazione quindi al nostro dovere di vigilanza Vi confermiamo che nel corso dell’esercizio chiuso al 31.12.2010 abbiamo svolto l’attività di vigilanza prevista dalla legge, anche tenuto conto dei principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Nello svolgimento della nostra attività istituzionale svolta nel decorso esercizio diamo atto: - che Il bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 febbraio 2011; - di aver partecipato alle riunioni dell’Assemblea e alle riunioni del Consiglio di Amministrazione che si sono tenute nel corso dell’esercizio controllando che quanto deliberato e posto in essere fosse conforme alla legge e allo Statuto sociale, non presentasse caratteri di imprudenza né desse luogo a profili di conflitto di interesse; - di essersi riunito periodicamente per espletare le proprie verifiche, ha richiesto e ottenuto dagli Amministratori, nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dai manager della società esaurienti informazioni in merito alle operazioni più significative svolte dalla Società; - che la Società di Revisione Deloitte & Touche spa, incaricata del controllo contabile non ha mai comunicato fatti o circostanze o irregolarità che dovessero essere portate, per norma, a conoscenza del Collegio; - di aver sistematicamente monitorato l’attività dei controlli interni; - di aver valutato e verificato l’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile nonché la sua affidabilità nel rappresentare correttamente i fatti di gestione mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni, l’esame di documenti aziendali e l’analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione; - di aver verificato l’osservanza delle norme di legge e dello Statuto in ordine all’impostazione e formazione del bilancio di esercizio; - che i criteri di valutazione illustrati nella Nota Integrativa sono conformi alle disposizioni di legge in vigore; - che nel corso del 2010 fra la Società e la controllante Acgeas-Aps SpA e altre società del gruppo sono intercorsi rapporti di natura commerciale e prestazioni di servizi di carattere amministrativo e tecnico. Tali operazioni sono avvenute a valore di mercato e regolate in base alle normali

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scadenze contrattuali. Sono inoltre intercorsi rapporti con altre società del gruppo Ascopiave SpA, socio della società. - di aver periodicamente verificato che nel corso dell’esercizio la Società ha ottemperato agli obblighi relativi alla sicurezza ed a quelli inerenti il trattamento dei dati personali (privacy). - di aver verificato che il processo di unificazione e rinnovo dei sistemi informativi dedicato alla fatturazione e al controllo gestionale ha migliorato l’efficienza dei sistemi di fatturazione e di sollecito e riscontro degli incassi con conseguente positivo andamento della gestione finanziaria riscontrabile dal positivo saldo della stessa. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti di rilievo, né durante l’esercizio il Collegio ha ricevuto denunzie di fatti censurabili a sensi dell’art. 2408 del Codice Civile. Il Collegio, pur non essendo investito del controllo analitico di merito sul contenuto del Bilancio, ha vigilato sull’impostazione generale data allo stesso e sulla conformità alla Legge ed al rispetto della normativa per la redazione del bilancio. Ha inoltre verificato che gli amministratori, nella redazione del bilancio, non abbiano derogato alle norme di Legge ai sensi degli artt. 2423 bis e 2426 del Codice Civile. Il bilancio, corredato della relazione del Consiglio di Amministrazione, del prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto, del rendiconto finanziario e della nota integrativa può essere sintetizzato nelle seguenti cifre: Attività Euro 121.605.394,00 Passività e fondi Euro 108.661.942,00 Capitale e Riserve Euro 3.927.783,00 Utile di esercizio Euro 9.015.669.00 L’Utile di esercizio di cui sopra trova conferma nel conto economico. La nota integrativa, oltre all’indicazione dei criteri di valutazione adottati, fornisce informazioni dettagliate sulle poste dello stato patrimoniale e del conto economico. Il Consiglio di Amministrazione, nella sua relazione, Vi fornisce ampia illustrazione sull’andamento gestionale dell’esercizio e Vi informa sulle prospettive di sviluppo della società per il 2011 e sull’inesistenza di eventi di rilievo successivi alla data di chiusura dell’esercizio. Essa relazione inoltre, in ossequio all’articolo 2428, II° comma del codice civile, esprime la descrizione dei rischi nonché le informazioni sul personale e risulta redatta in modo completo e congruente con il bilancio dell’esercizio ed a tal riguardo quindi, non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Il bilancio nel suo insieme è sottoposto a certificazione da parte della società di revisione Deloitte & Touche SpA. La medesima, alla data di stesura della presente relazione, non ha fatto pervenire osservazioni o rilievi sul bilancio. Tenuto conto che con l’esercizio 2010 la revisione legale dei conti di cui all’art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 non potrà più essere affidata alla società di revisione Deloitte & Touche, in quanto con la revisione del bilancio al 31 dicembre 2010, viene a scadere l’incarico di un periodo complessivo di nove esercizi e quindi per la durata massima consentita dalla legge, Vi forniremo in termini il nostro parere ai sensi dell’art. 10 D:Lgs. 39/2010 in merito al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti. La società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di ACEGAS – APS S.p.A. e gli Amministratori hanno adempiuto a quanto previsto dalle vigenti norme sia al Registro delle Imprese sia in sede di nota integrativa. Il Collegio Sindacale, visti i risultati delle verifiche eseguite, i criteri seguiti dagli amministratori nella stesura del bilancio, la rispondenza del bilancio stesso alla scritture contabili, ritiene che il bilancio chiuso al 31 dicembre 2010 sia conforme alla normativa.

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Sulla base dei riscontri eseguiti, il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio chiuso al 31.12.2010 ed alla proposta del Consiglio di Amministrazione circa la destinazione dell’utile di esercizio. Trieste, 7 Marzo 2011 Il Collegio Sindacale Fulvio Degrassi - Presidente Paolo Marchesi Armando Sech

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RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE


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