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75
Allegato alla deliberazione n. 3 dd. 12.2.2015 Il Segretario generale dott.ssa Cinzia Mattevi RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO 2015 – 2017 Esercizio 2015
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Allegato alla deliberazione n. 3 dd. 12.2.2015Il Segretario generale

dott.ssa Cinzia Mattevi

RELAZIONE PREVISIONALE EPROGRAMMATICA PER IL PERIODO

2015 – 2017

Esercizio 2015

SEZIONE 1

CARATTERISTICHE GENERALI DELLAPOPOLAZIONE, DEL TERRITORIO,

DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZIDELL’ENTE

2

1.1 POPOLAZIONE1.1.1

N. Comuni

Popolazione ai censimenti Popolazioneresidente al01.01.20141991 2001 2011

1 CALAVINO 1.177 1.226 1.481 1.5202 CAVEDINE 2.467 2.730 2.916 2.9773 LASINO 1.028 1.178 1.302 1.3434 PADERGNONE 569 581 732 7955 TERLAGO 1.352 1.455 1.883 1.9946 VEZZANO 1.730 1.973 2.183 2.211

COMUNITA’ DELLA VALLE DEILAGHI

8.323 9.143 10.497 10.840

1.1.2

N.

Comuni membri

Popolazioneresidente

al31.12.2012

Nativivi

MortiSaldo

naturaleImmi-

gr.Emigr.

Saldomigrato-

rio

Saldoaltre

variazioni

Popola-zione re-sidente al01.01.201

4

1 Calavino 1.514 18 11 7 69 82 -13 12 1.520

2 Cavedine 2.970 33 33 - 105 105 - 7 2.977

3 Lasino 1.311 13 9 4 54 34 20 8 1.343

4 Padergnone 756 14 5 9 39 21 18 12 795

5 Terlago 1.944 24 13 11 113 72 41 -2 1.994

6 Vezzano 2.187 19 21 -2 87 66 21 5 2.211

Comunità dellaValle dei Laghi

10.682 121 92 29 467 380 87 42 10.840

3

1.1.3

COMUNITA’ DELLA VALLE DEI LAGHI

Classe di età

Comune 0-69 7-14 15-29 30-65 66 e oltre TotaleCalavino 109 145 243 747 276 1520Cavedine 190 221 495 1538 533 2977Lasino 89 132 205 698 219 1343Padergnone 83 65 114 400 133 795Terlago 173 172 271 1022 356 1994Vezzano 147 183 357 1113 411 2211TOTALE 791 918 1685 5518 1928 10840

4

1.1.4

Tasso di natalità ultimo quinquennio* Anno Tasso

2009 9,2

2010 12,0

2011 8,8

2012 9,5

2013 11,2

1.1.5

Tasso di mortalità ultimo quinquennio* Anno Tasso

2009 7,4

2010 7,1

2011 9,0

2012 7,0

2013 9,1

5

1.2.TERRITORIO1.2.1

N.COMUNIMEMBRI

SUPERFICIEKMQ.

SUPERFICIEMONTANA

KMQ

SUPERFICIESVANTAGGIATA

KMQ

ALTITUDINE

DENSITA'POPOLAZIONE

MIN. MAX

1 CALAVINO 12,7 12,7 246155

0 98,432 CAVEDINE 38,32 38,32 200 650 77,69

3 LASINO 16,13 16,13 245183

0 83,26

4 PADERGNONE 3,59 3,59 245147

2 221,45

5 TERLAGO 37,03 37,03 190210

0 53.85

6 VEZZANO 31,87 31,87 245182

0 69.38Comunità dellaValle dei Laghi

139,64 139,64 77,63

6

1.2.2 - DATI AMBIENTALI

La Valle dei Laghi si estende dalla soglia di Terlago fino al Basso Sarca lungo ladirezione NNE-SSW in uno scenario naturale inedito composto da laghi, villaggi, antichicastelli, rilievi montuosi e collinari.La Valle gode di una singolare varietà climatica che, declinando dal clima alpino aquello mediterraneo, offre un’ideale alternanza di ambienti naturali. Lo spettacolo offertoè un mosaico storico e naturalistico di inestimabile bellezza.Due i bacini fluviali a cui la Valle appartiene; la parte più a settentrione, grazie allapresenza del torrente Vela, fa riferimento a quello dell’Adige, mentre la parte centro-meridionale, per la presenza di corsi d'acqua secondari che sfociano nel torrente Sarca,appartiene al bacino del Po. Dice Aldo Gorfer che la “Valle dei Laghi è un'immagine geografica piuttosto recentecon la quale si è voluto precisare un tronco di grande valle che era senza nome. Lanuova denominazione fu di matrice giornalistica e turistico-comprensoriale. Si imposenell'uso comune verso il1965. Ma già molto prima, verso la fine dello scorso secolo,Luigi Cesarini Sforza l'aveva applicata all'avvallamento dove si trovano i laghi di Lamare Santo, sul Monte di Terlago, che Giovanni Battista Trener e Cesare Battisti fissaronoscientificamente in un loro studio sui fenomeni carsici.L'estensione del neotoponimo dalla limitata regione dei Laghi di Lamar a quella, benpiù vasta e complessa che va dalla soglia di Terlago al basso corso del fiume Sarca, èstata casuale .Istintivamente, a lunga distanza di tempo, una singolare concentrazionedi fenomeni naturali, nel nostro caso i laghi, ha proposto un nome, che mancava, e cheè divenuto il simbolo in cui si riconosce una comunità.In senso generale la Valle dei Laghi comprende l'intero solco vallivo che dalla soglia diTerlago scende fino al bacino gardesano, e la Valle di Cavedine che è una curiosa vallenella valle. Qualche geografo ottocentesco definì la Valle dei Laghi il «primo tronco»della Valle del Sarca per distinguerla dalle altre due: le Giudicarie e la Rendena.In senso particolare invece, per Valle dei Laghi s'intendono i territori dei Comuni diTerlago, Vezzano, Padergnone, Calavino, Lasino, Cavedine e di Pietramurata, frazionedi Dro. In una ventina di chilometri vi si trovano nove laghi (Lamar, Santo, Terlago,Santa Massenza, Toblino, Lagolo, Cavedine, Solo, Bagatoi).” Tratto da “La Valle deiLaghi” di Aldo Gorfer – 1982

Da un punto di vista amministrativo la Valle dei Laghi comprende i Comuni di Terlago,Vezzano, Padergnone, Calavino, Lasino, Cavedine e comprende quindi solamente 7laghi (Lamar, Santo, Terlago, Santa Massenza, Toblino, Lagolo, Cavedine).

Caratteri geomorfologici e idrogeologici

La morfologia del territorio della Valle dei Laghi si contraddistingue per dossi montonati,pendenza media elevata, e contropendenze tipiche di una Valle ad esarazione glaciale,ossia caratterizzata da una vera e propria erosione causata dalla corrente glaciale edalle acque di fusione che scorrevano sotto il ghiaccio, le quali, scavando il fondo edesercitando un'intensa azione abrasiva, hanno modellato il territorio fino a fargliassumere l'aspetto attuale.

7

La zona corrispondente alla Frazione di Sarche è invece caratterizzata da un notevolealluvionamento dovuto agli apporti solidi del Sarca e dal dilavamento delle Morene.I segni lasciati dell'esarazione dei ghiacciaio Würmiano sono le forre, i depositimorenici, le rocce erose e striate, le cosiddette marmitte dei giganti e gli specchid'acqua.L'attuale conformazione del territorio presenta una serie di laghi di origine diversa: laghidi esarazione valliva originati cioè dall'azione erosiva degli antichi ghiacciai (Lamar e diTerlago); laghi di sbarramento causati dallo sbarramento naturale di una valle fluviale,dovuta ad una frana o all’accumulo di sedimenti trasportati da un corso d’acqua chescende da una valle laterale (Toblino, di Santa Massenza e Cavedine); Lagointermorenico: lago costituitesi fra cordoni di un apparato morenico, per effetto diristagno di acque sul fondo impermeabile, costituito per lo più da argille glaciali(Lagolo). Diverse zone paludose o di relitti bacini lacustri furono bonificate in tempi diversi: laghidi Gamenor o Agamenor e Laghestel nella Conca di Terlago, paludi di Naran nelVezzanese, Lagolo di Ganùdole presso Stravino nella Valle di Cavedine, torbiera altadella Palinegra (corruzione di Palù Negra) sulle pendici occidentali del M. Bondone. Labonifica riguardò intensamente, a inizio del Medioevo, il Piano di Sarca, tra i laghi diToblino e di Cavedine. Un canale artificiale, allargato a scopo idroelettrico nel secondodopoguerra, collegava il lago di Toblino a quello di Cavedine dei quali è rispettivamentel'emissario e l'immissario. L'idrografia e l'ecologia dei laghi maggiori, compresi nelbacino del Sarca, sono state notevolmente modificate da interventi a scopo idroelettricoconclusi intorno alla metà del secolo scorso.Dal punto di vista naturalistico il Lago di Terlago presenta una rilevante variabilitàambientale sia floristica che vegetazionale. di notevole pregio anche la vegetazioneacquatica (idrofite) e la flora delle sponde, caratterizzata da prati aridi ricchi diorchidacee. Il sito è inoltre di grande interesse per la nidificazione, la sosta e/o lo svernamento dispecie di uccelli protette o in forte regresso.I Laghi Abisso di Lamar e Lamar presentano una considerevole vegetazione idrofitica; illago santo gode di una cintura vegetazionale di sponda che ospita alcune specie rare. ilsito è anch'esso rilevante per la nidificazione dell'avifauna. la presenza di invertebratinelle acque correnti testimoniano il buon grado di naturalità del sito.Il Lago di Toblino è il risultato dello sbarramento della valle ad opera del conoide delfiume Sarca; grazie al clima mite, presenta un paesaggio vegetale di tipo sub-mediterraneo, in cui i boschi di caducifoglie termofile (con roverella quercus pubescens,carpino nero ostrya carpinifolia e orniello fraxinus ornus) si alternano a fitti lecceti(quercus ilex), tipici degli ambienti mediterranei, caldi e secchi. Il lauro (laurus nobilis), e le piante tipicamente mediterranee come il rosmarino(rosmarinus officinalis), il corbezzolo (arbutus unedo), il limone (citrus limon) e l'olivo(olea europaea) sono la testimonianza della eccezionalità e del particolare valorefitogeografico all'area. La grande varietà di ambienti presenti nel biotopo ospitano anche una ricca e variafauna ittica e costituiscono un'importante area di riproduzione per l'avifauna che nidificanei canneti lungo le rive del lago.Nel 1951, con la messa in funzione della centrale idroelettrica di S. Massenza (postasulla riva settentrionale dell'omonimo lago), il Lago di Toblino ha evidenziato unasostanziale diminuzione della temperatura e della trasparenza dell'acqua oltre che auna immissione di materiali limosi che nel tempo ha provocato e tuttora provoca unalenta ma progressiva diminuzione della sua profondità.

8

1.3 – SERVIZI

1.3.1 - PERSONALE

9

Categoria elivello

Figura professio-nale

n. posti dota-zione organi-

can. posticoperti monte ore coperto

Segretario (in con-

venzione) 1 1 18

Vicesegretario 1 0 0

D 11 8 282

C 11 8 250

B 13 11 338

A 0 0 0

TOTALE 37 28 888

1.3.2. - STRUTTURE

TIPOLOGIAESERCIZIOIN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

1.3.2.1. - Mezzi operativi no no no no

1.3.2.2. - Veicoli n. 3 n. 3 n. 3 n. 3

1.3.2.3. - Centro elaborazione dati no no no no

1.3.2.4. - Personal computer n. 34 n. 34 n. 34 n. 34

1.3.2.5. - Altre strutture no no no no

1

1.3.3 ORGANISMI GESTIONALI

TIPOLOGIA ESERCIZIO INCORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno ............

Anno ............

Anno ............

Anno ............

1.3.3.1.CONSORZI

n. ........... n. ........... n. ........... n. ...........

1.3.3.2. AZIENDE n. ........... n. ........... n. ........... n. ...........1.3.3.3.ISTITUZIONI

n. ........... n. ........... n. ........... n. ...........

1.3.3.4. SOCIETA'DI CAPITALI

n. ........... n. ........... n. ........... n. ...........

1.3.3.5.CONCESSIONI

n. ........... n. ........... n. ........... n. ...........

1.3.3.1.1. DENOMINAZIONE CONSORZIO/I .....................1.3.3.1.2. COMUNE/I ASSOCIATO/I (numero dei Comuni) ................................

1.3.3.2.1. DENOMINAZIONE AZIENDA ................................

1.3.3.2.2. ENTE/I ASSOCIATO/I ............................

1.3.3.3.1. DENOMINAZIONE ISTITUZIONE ............................

1.3.3.3.2. ENTE/I ASSOCIATO/I ............................

1.3.3.4.1. DENOMINAZIONE S.p.A. ..........................

1.3.3.4.2. ENTE/I ASSOCIATO/I ............................

1.3.3.5.1. SERVIZI GESTITI IN CONCESSIONE. ..........................

1.3.3.5.2. SOGGETTI CHE SVOLGONO I SERVIZI ............................

1.3.3.6.1. ALTRO (specificare) ........................................

1

1.3.4. ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONENEGOZIATA

1.3.4.1. ACCORDO DI PROGRAMMAOggetto: Fondo per lo Sviluppo SostenibileAltri soggetti partecipanti: Provincia Autonoma di TrentoImpegno di mezzi finanziari: L'accordo prevede un budget complessivo biennale finanziato dalla Provincia Autonomadi Trento al 95% che ricade sull'anno 2013 Durata dell'accordo: prorogato per uno specifico intervento fino a dicembre 2015

1.3.4.2 ACCORDO DI PROGRAMMAOggetto: rete delle riserva/parco fluviale del SarcaAltri soggetti partecipanti: Provincia Autonoma di Trento, BIM del Sarca, Comuni diCalavino, Lasino, Cavedine, Padergnone, Vezzano, Arco, Riva del Garda, Torbole, Dro,Comunità Alto Garda e LedroImpegni di mezzi finanziari: l'accordo prevede un importo complessivo per il triennio2013-2015 pari a € 1.947.100,00 finanziato dalla Comunità della Valle dei Laghi per unimporto complessivo pari a € 106.578,00. Durata del patto: triennale 2013-2015Il patto è:già operativo Se già operativo indicare la data di sottoscrizione.L'accordo di programma è stato approvato dalla Giunta Provinciale con delibera n.1043di data 25 maggio 20121.3.4.3. ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATAOggetto: Piano sociale di ComunitàAltri soggetti partecipanti:Impegni di mezzi finanziari:Durata biennale 2012-2013 – aggiornato e prorogato fino a fine legislatura.Indicare la data di sottoscrizione: il Piano Sociale è stato approvato dall'assemblea dellaComunità di Valle con deliberazione n.6/2012 di data 26 aprile 20121.3.4.3. ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATAOggetto:

1

1.4 – ECONOMIA INSEDIATA

La struttura economica e produttiva.

La produzione edilizia

Le concessioni edilizie ritirate, per tipo di fabbricato nella Comunità (2013) sono leseguenti:

Comunità di ValleFabbricati residenziali Fabbricati non residenziali

Nuove costruzioni Ampliamenti(volume)

Nuove costruzioniAmpliamenti (volume)

Numero Volume Numero Volume

Valle dei Laghi 7 5.976 3.526 2 3.400 436Fonte: PAT, Servizio Statistica

Le concessioni edilizie ritirate, per destinazione d’uso non residenziale nella Comunità(2013) sono le seguenti:

Comunità di Valle

Fabbricati non residenziali di nuova costruzione e ampliamenti

Agricoltura Industria Commercio ed esercizialberghieri

Altre destinazioni

Numero Volume Numero Volume Numero Volume Numero Volume

Valle dei Laghi 4 2.636 - - 1 1.200 - -Fonte: PAT, Servizio Statistica

Le concessioni edilizie ritirate, secondo il numero di stanze e la superficie abitabile (2013)sono le seguenti:

Comunità di valle

Abitazioni in fabbricati residenziali di nuova costruzione e ampliamenti

Secondo il numero delle stanzeTotale

Secondo la superficie utile abitabile

1 2 3-4 5 e oltrefino a45 mq

da 46 a75 mq

da 76 a110 mq

oltre 111 mq

Valle dei Laghi - - 10 1 11 - 1 6 4Fonte: PAT, Servizio Statistica

1

L’agricoltura.

L'agricoltura nella Valle dei Laghi

La tabella 12 qui sotto riportata verifica la variazione assoluta in ettari della superficie delleaziende agricole tra il 2000 e il 2010 in base al tipo di coltura.Questi dati confermano in generale quanto evidenziato nelle tavole precedenti e, inparticolare, una accentuata diminuzione, in valori assoluti, di superficie a pascolo, a prato,a seminativo, a bosco e ad altra superficie. Questa diminuzione complessiva va peròvalutata anche alla luce del diverso "campo di osservazione".Una citazione meritano le legnose agrarie (mele ed uva da vino); in questo caso lasuperficie media per azienda aumenta rispetto al 2000, passando a 140,52 ettari, dato daricondurre ad un processo di ricomposizione fondiaria. Il Tasso di incremento decennalenei capitoli precedenti descritti misura un aumento seppur minimo di queste aree.

Comunità della Valledei Laghi

SeminativiColtivazioni

legnoseagrarie

Pratipermanenti

Pascoli BoschiAltra

superficie

Variazione (2000-2010) -75,56 140,52 -290,95 -44,92 -2.104,74 -171,52

Tabella 12: Variazione assoluta delle superfici agricole tra il 2000 e il 2010 (dati ricavati attraverso i Censimenti ISTAT).

Figura 14: Indirizzi produttivi calcolati al 2010. Fonte ISTAT - PAT, Servizio Statistica

1

Le imprese agricole: aziende per indirizzo produttivo presenti nella Comunità della Valledei Laghi (2013)

In complesso

Frutticolo Viticolo Zootecnico Fruttiviticolo Frutticolo-zootecnico

Fruttiviticolo-

zootecnico

Viticolo-zootecnico

altro Totale

51 77 17 116 2 9 12 19 303

Fonte: PAT, Servizio Statistica

Prima sezione

Frutticolo Viticolo Zootecnico Fruttiviticolo Frutticolo-zootecnico

Fruttiviticolo-

zootecnico

Viticolo-zootecnico

altro Totale

18 25 14 71 2 9 9 8 156

Fonte: PAT, Servizio Statistica

Archivio delle imprese agricole: iscritti per sezione e genere

Comunità di vallePrima sezione Seconda sezione In complesso

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Valle dei Laghi 123 17 140 124 21 145 247 38 285Fonte: Archivio Provinciale Imprese Agricole (APIA)

Archivio delle imprese agricole: iscritti per classi di età e comunità di valle (2013)

Comunità di ValleIn complesso Prima sezione

18-35 36-50 51-65 Oltre 65 Totale 18-35 36-50 51-65 Oltre 65 Totale

Valle dei Laghi 25 108 92 60 285 20 63 34 23 140Fonte: Archivio Provinciale Imprese Agricole (APIA)

Indice di Pressione Zootecnica

L'indice del carico zootecnico calcola il numero di capi presenti sul territorio in rapporto alnumero degli abitanti sulla superficie comunale.Dall'analisi i comuni con maggior carico zootecnico sono: Cavedine, Calavino e Terlago.L'Istat presenta un indicatore di pressione ambientale della zootecnia sugli agro-ecosistemi in Italia, attraverso un'analisi in serie storica dal 2002 al 2008. L'indicatoredescrive il carico degli allevamenti sul territorio, con particolare riferimento ai suoi possibiliimpatti sulla qualità dei suoli e delle acque, e si riferisce alla densità zootecnica, calcolataattraverso una standardizzazione ponderale che porta ad esprimere il carico zootecnico intermini di Unità di Bovino Adulto (U.B.A.). Tale unità è ottenuta applicando un idoneosistema di coefficienti ponderali alle consistenze, misurate su base annuale, delle diversespecie di animali allevati, al fine di renderle omogenee e comparabili nel tempo". (fonteISTAT)La lettura della tabella 15 permette un confronto anche con altre realtà limitrofe. Laprovincia di Trento passa da meno di 8 UBA per km2 nel 2002 a circa 9 UBA per km2 nel

1

2008, con un aumento percentuale del 2% registrato nel 2008 rispetto alla media 2002-2007; dato in controtendenza rispetto alla diminuzione delle aziende del settore registratanella tabella precedente.

Unità di bovino adulto (UBA), superficie territoriale e densità di UBA per regione - Anno 2002

REGIONIUnità di bovino

adulto(Valori assoluti)

Superficie territoriale(km2)

Densità di UBA(UBA/km2)

Trentino-AltoAdige

207.177 13.607 15,23

Bolzano/Bozen 151.159 7.400 20,43Trento 48.229 6.203 7,78Veneto 1.011.679 18.399 54,99

Friuli-VeneziaGiulia

155.616 7.858 19,80

Tabella 15: Unità Unità di bovino adulto (UBA), superficie territoriale e densità di UBA per regione - Anno 2002. Fonte ISTAT

9.2. Il lavoro in agricoltura

Le aziende presenti e censite al 2010 nella Comunità della Valle dei Laghi sono 550; il 32 % delle quali si trovano ubicate nel Comune di Cavedine.

Comune Aziende rilevate Distribuzione %

Calavino 74

Cavedine 176 32

Lasino 98 17,82

Padergnone 38 6,91

Terlago 59 10,73

Vezzano 105 19,09

Comunità 550 100

Tabella 16: Distribuzione percentuale delle aziende agricole censite nel 2010. Elaborazione dati. Fonte ISTAT - PAT, Servizio Statistica

La Comunità della Valle dei Laghi, all'ultimo rilevamento del 2010 conta 5,22 aziendeagricole ogni 100 abitanti residenti. Il valore più alto registrato è quello del Comune diLasino, dove sono state rilevate 7,51 aziende agricole ogni 100 abitanti residenti.

Comune Aziende rilevate popolazione numero di agricole ogni 100 ab.

Calavino 74 1496 4,95

Cavedine 176 2935 6

Lasino 98 1305 7,51

Padergnone 38 727 5,23

Terlago 59 1882 3,13

Vezzano 105 219 4,79

Comunità 550 10537 5,22

Tabella 17: Numero di aziende agricole ogni 100 abitanti (2010). Elaborazione dati. Fonte ISTAT - PAT, Servizio Statistica

1

Comune imprenditori agricoli iscrittiall'APIA

iscritti alla primasezione

% Iscritti alla secondasezione

%

Calavino 52 33 63,46 19 36,54%

Cavedine 100 41 41 59 59

Lasino 50 27 54 23 46

Padergnone 31 21 67,74 1 32,26

Terlago 31 18 58,06 13 41,94

Vezzano 50 20 40 30 60

Comunità 314 160 50,96 154 49,04

Tabella 18: Numero di imprenditori Iscritti all'APIA (2010). Fonte APIA

"Aree Agricole" e "Agricole di Pregio"

Il PUP individua e include in elenchi appositamente redatti, tutti quei beni che per il loroconsiderevole carattere di bellezza naturale o pregio si distinguono, singolarmente onell'insieme, per peculiarità e tipicità. Nella volontà di contribuire all'individuazione deivalori culturali, paesaggistici e identitari dei luoghi, il PUP indica le cosiddette invarianti e iperimetri delle aree agricole di pregio, riconoscendo loro il valore di "fonti irrinunciabili diidentità", di "criteri ispiratori per la pianificazione su tutte le scale", di "essenziale risorsaculturale ed economica" e, quindi, di bene o valore vincolato e non suscettibile diriduzione.La tabella 22 contiene i dati espressi in Kmq relativi alla superficie amministrativa,agricola, agricola di pregio e boschiva dei Comuni della Valle dei Laghi. il grafico dellafigura 20 confronta la distribuzione delle Superfici agricole di pregio rispetto alle superficiagricole totali della Comunità della Valle dei Laghi tra i sei Comuni.Tutti i dati raccolti sono estrapolati dalla cartografia del PUP.

ComuneSuperficie

amministrativa (Kmq)Superficie Agricola di

Pregio (Kmq)Superficie Agricola

Totale (Kmq)Superficie

boschiva(Kmq)

Calavino 12,7 1,96 2,16 7,37

Cavedine 38,32 2,8 4,08 26,29

Lasino 16,13 2,55 2,84 9,35

Padergnone 3,59 0,27 0,27 2,57

Terlago 37,03 2,38 2,58 25,91

Vezzano 31,87 1,8 2,08 21,49

Comunità 139,64 11,76 14,01 92,98Tabella 22: Distribuzione della superficie in Kmq. Dati estratti dal P.U.P.

Figura 20: Divisione percentuale in Kmq della Superficie della Comunità della Valle dei Laghi. Dati estratti da P.U.P.

Analisi di contesto specifiche: il sistema economico della Valle dei Laghi

L'ASIA è l’ “Archivio Statistico delle Imprese Attive" aggiornato annualmente dall’Istat.L’archivio è composto dalle unità economiche che esercitano il proprio lavoro nelle attività

1

industriali, commerciali e dei servizi alle imprese e alle famiglie. Questo archivio fornisceanche informazioni identificative (denominazione e indirizzo) e relative alla struttura stessadelle imprese sulla natura dell'attività economica, sul numero degli addetti dipendenti eindipendenti, sulla forma giuridica e sulla data di inizio e fine dell'attività stessa che hannosvolto un’attività produttiva per almeno sei mesi nell’anno di riferimento.

Comunità diValle

Industria in sensostretto

Costruzioni Commercio ealberghi

Altri servizi Totale

Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti

Comunitàdella Valle dei

Laghi

51 206 155 426 164 476 220 460 590 1568

Tabella 41: Imprese residenti e addetti per settore relativo all'attività' economica della Comunità della Valle dei Laghi e della Provincia di Trento(2011). Fonte: Archivio ASIA

Aziende Artigiane per settore di attività presenti sul territorio della Comunità della Valle deiLaghi (2013)

Agricoltura, silvicoltura e pesca

Agricoltura,silvicoltura e

pesca

Estrazioneminerali da

cave e miniere

Manifatturiero efornitura acqua

CostruzioniCommercio eriparazione diautoveicoli

Trasporto emagazzinaggio

Servizi dialloggio e diristorazione

1 1 47 130 5 19 -

Agricoltura, silvicoltura e peServizi di

informazione ecomunicazione

Attività professionaliscientifiche e

tecniche

Noleggio, agenzie diviaggio, servizi di

supporto alle imprese

Attività artistiche,sportive, di

intrattenimento

Servizi allapersona e

riparazioni Altre imprese Totale

1 5 4 2 23 - 238Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento

Aziende artigiane per classe dimensionale e comunità di valle (2013)Comunità di Valle 1 addetto 2 addetti Da 3 a 5 addetti Da 6 a 9 addetti 10 addetti e oltre Totale

Valle dei Laghi 122 40 51 15 10 238Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento

Il turismo nella Valle dei Laghi

Consistenza degli esercizi complementari , degli alloggi privati e delle seconde case pertipologia (2013) nella Comunità della Valle dei Laghi:

Affittacamere,C.A.V. e Bed &

Breakfast Campeggi Case per ferie

Agritur,agricampeggi

ed esercizirurali

Altri esercizi Totale Alloggi privati Seconde case

Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti4 18 2 566 1 76 8 90 - - 15 750 78 409 455 1.983

Consistenza degli esercizi alberghieri per categoria e comunità di valle (2013)

Comunità di Valle1 Stella 2 Stelle 3 Stelle 4 Stelle 5 Stelle Totale

Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero LettiValle dei Laghi 3 65 2 63 5 179 1 30 - - 11 337

Caratteristiche degli esercizi agrituristici al 31 dicembre, per comunità di valle (2013)Comunità di

Valle OperatoriLocali tipici Appartamenti

StanzeLetti(in

complesso)Agricampeggi Fattorie Degustazioni

Numero Postitavola Numero Stanze

Valle dei Laghi 9 4 160 4 5 32 73 - 4 4

1

Negli ultimi anni il turismo ha suscitato l'interesse trasversale di più comparti economici ecostituisce oggi un nodo centrale della pianificazione strategica. Di fatto, la “trasversalità”del settore turistico è ormai riconosciuta dalla stessa letteratura di settore e, assumesempre più spesso, input più complessi legati anche alla “qualità” dell’abitare.

Arrivi

Comunità di ValleEsercizi alberghieri Esercizi complementari Totale Alloggi privati Seconde caseItaliani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri

Valle dei Laghi 6.403 2.817 2.123 2.711 8.526 5.528 306 175 2.118 584

Comunità di ValleEsercizi alberghieri Esercizi complementari Totale Alloggi privati Seconde caseItaliani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri

Valle dei Laghi 16.458 7.465 11.837 15.530 28.295 22.995 2.553 1.428 26.076 17.674Fonte: Istat - PAT, Servizio Statistica

Le tabelle sopra riportate indicano i dati relativi al numero degli arrivi e delle presenzenegli esercizi ricettivi nella comunità nel 2013Al valore degli arrivi corrisponde il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negliesercizi ricettivi nel periodo considerato, mentre quello delle Presenze riporta il numerodelle notti trascorse dai clienti, italiani e stranieri, negli esercizi ricettivi.Gli Esercizi alberghieri: tale categoria include gli alberghi da 1 a 5 stelle, i villaggi albergo,le residenze turistico-alberghiere, le pensioni, i motel, i centri benessere (beauty farm) ecc.Alla categoria degli esercizi complementari: vengono inclusi i campeggi, i villaggi turistici,le forme miste di campeggi, gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, gli alloggiagro-turistici, le case per ferie, gli ostelli per la gioventù, i rifugi alpini, ecc.Il Servizio Statistica ha riclassificato (anche in base alle dichiarazioni dei proprietari) come“seconde case” una parte delle abitazioni che precedentemente erano conteggiatenell’universo degli “alloggi in affitto”; ciò ha determinato uno spostamento delle relativepresenze dalla struttura extralberghiera alle seconde case (fonte Servizio Statistica diTrento).Gli "alloggi privati" sono forme di alloggio date in affitto da privati a privati o ad agenzieprofessionali, su base temporanea, come alloggio turistico, come ad esempio i Bed andBreakfast.

Sulla base dei risultati provenienti dalla rilevazione ISTAT relativo al movimento dei clientinegli esercizi ricettivi, il numero complessivo di presenze è diminuito, risentendo diun’ulteriore discesa della permanenza media dei clienti, il cui numero misurato dagli arriviè invece lievemente aumentato.Nel territorio della comunità si registra una presenza di stranieri più marcata negli alberghinegli esercizi complementari, mentre, negli alloggi privati e seconde case, una percentualemaggiore di italiani.

Permanenza media dei clienti negli eserciziComunità di Valle Esercizi alberghieri Esercizi

complementariTotale Alloggi privati Seconde case

Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Italiani Stranieri Italiani Stranieri

Comunità della Valle dei Laghi

3,793982 3,097683 7,164474 5,817457 4,479429 10,86826 9,563218 12,26473 29,19375

1

Tabella 51: Permanenza media negli esercizi alberghieri e complementari, degli alloggi privati e delle seconde case per la Comunità della Valle dei Laghi (2010). FonteISTAT - PAT, Servizio Statistica

Presenza media per lettoComunità di Valle Esercizi alberghieri Esercizi complementari Alloggi privati Seconde case

Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri

Comunità dellaValle dei Laghi

84,97806 21,37304 17,51743 19,56568 8,875306 2,03423 13,64397 0,419566

Tabella 52: Presenza media per letto negli esercizi alberghieri e complementari, degli alloggi privati e delle seconde case per la Comunità della Valle dei Laghi (2010).Fonte ISTAT - PAT, Servizio Statistica

La tabella 51 misura la durata media dei soggiorni dei clienti che è uguale alla formula. Latabella 52 misura la durata media di utilizzazione di ciascun letto che corrisponde alrapporto:

Il tasso di ricettività è il risultato del rapporto tra il numero dei letti negli esercizi ricettivi(escluse le seconde case) egli abitanti della stessa area (fonte IET).

2

1.4. - ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE

1.4.1. - PRODUZIONE NORMATIVA

STATUTO DELLA COMUNITA’ DELLA VALLE DEI LAGHI.

REGOLAMENTO ORGANICO DEL PERSONALE DIPENDENTE DELLACOMUNITA’DELLA VALLE DEI LAGHI.

REGOLAMENTO SULLE ASSUNZIONI DEL PERSONALE DELLA COMUNITA'

REGOLAMENTO DI CONTABILITA’.

1.4.2. - STRUMENTI PROGRAMMATORI VIGENTI

1.4.3. - DOTAZIONE CARTOGRAFICA

Cartografia catastale dei Comuni della Comunità

2

SEZIONE 2ANALISI DELLE RISORSE

2.1 FONTI DI FINANZIAMENTO

2.1.1. Quadro Riassuntivo

ENTRATE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE% scostamento

della col.4 ri-spetto alla col.3

Esercizio Anno2012 (accerta-menti compe-

tenza)

Esercizio Anno2013 (accerta-

menti competen-za)

Esercizio 2014Previsione del

bilancio an-nuale

1° Anno succes-sivo

2° Anno succes-sivo

1 2 3 4 5 6 7

Contributi e trasferimenti correnti 3.699.357,98 5.683.232,89 6.000.431,30 5.964.645,00 5.976.645,00 5.976.645,00 -0,60%

Extratributarie 4.915.885,08 4.601.688,24 4.852.200,00 4.886.000,00 4.789.000,00 4.789.000,00 0,70%TOTALE ENTRATE CORRENTI 8.615.243,06 10.284.921,13 10.852.631,30 10.850.645,00 10.765.645,00 10.765.645,00 -0,02%

Avanzo di amministrazione appli-cato per spese correnti 0 0

TOTALE ENTRATE UTILIZZA-TE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO DI PRESTITI (A) 8.615.243,06 10.284.921,13 10.852.631,30 10.850.645,00 10.765.645,00 10.765.645,00 -0,02%

Alienazione di beni e trasferi-menti di capitale

2.827.920,89 1.639.463,54 2.583.100,00 1.672.700,00 942.000,00 942.000,00 -35,24%

Accensione di mutui passivi 151.425,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00%Altre accensioni di prestiti 0 0 0 0 0 0,00%

Avanzo di amministrazione appli-cato per :

- fondo ammortamento - - - - - - finanziamento investimenti 0,00 0 0 0 TOTALE ENTRATE C/CAPITA-LE DESTINATE A INVESTI-MENTI (B) 2.979.345,89 1.639.463,54 2.583.100,00 1.672.700,00 942.000,00 942.000,00 -35,24%

Riscossione di crediti 511,73 2.278,78 50.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 0,00%

Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 1.500.000,00 2.000.000,00 2.000.000,00 2.000.000,00 33,33%TOTALE MOVIMENTO FONDI(C) 511,73 2.278,78 1.550.000,00 2.050.000,00 2.050.000,00 2.050.000,00

32,26%

TOTALE GENERALE ENTRA-TE (A+B+C) 11.595.100,68 11.926.663,45 14.985.731,30 14.573.345,00 13.757.645,00 13.757.645,00

-2,75%

2

2.2. ANALISI DELLA RISORSE

2.2.1 - Contributi e trasferimenti correnti2.2.1.1.

ENTRATE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE% scostamento

della col.4 rispettoalla col.3

Esercizio Anno2012 (accerta-

menti competen-za)

Esercizio Anno2013 (accerta-menti compe-

tenza)

Esercizio 2014Previsione del

bilancio annua-le

1° Anno successi-vo

2° Anno successi-vo

1 2 3 4 5 6 7

Contributi e trasferi-menti correnti dallo stato

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00%

Contributi e trasferi-menti correnti dalla provincia

3.674.357,98 5.410.254,18 5.535.825,00 5.503.345,00 5.515.345,00 5.515.345,00 -0,59%

Contributi e trasferi-menti correnti dalla provincia per funzioni delegate

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00%

Contributi e trasferi-menti da parte di or-ganismi comunitari e internazionali

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00%

Contributi e trasferi-menti da altri enti del settore pubblico

25.000,00 272.978,71 464.606,30 461.300,00 461.300,00 461.300,00 -0,71%

TOTALE 3.699.357,98 5.683.232,89 6.000.431,30 5.964.645,00 5.976.645,00 5.976.645,00 -0,60%

2

2.2.1.2. - Considerazioni sui trasferimenti provinciali I trasferimenti provinciali sono in aumento per la gestione di retta della funzione socioassistenziale, mentre i trasferimenti da altri enti del settore pubblico derivano dalle gestioni comunali associate.

2.2.1.3. - Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attività diverse ( convenzioni, elezioni, leggi speciali ecc.)

2.2.1.4. - Altre considerazioni e vincoli

2

2.2. ANALISI DELLA RISORSE

2.2.2- Proventi extratributari2.2.2.1.

ENTRATE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE% scostamento

della col.4 rispettoalla col.3

Esercizio Anno2012 (accerta-menti compe-

tenza)

Esercizio Anno2013

(accertamenticompetenza)

Esercizio 2014Previsione del

bilancio annua-le

1° Anno successi-vo

2° Anno successi-vo

1 2 3 4 5 6 7

Proventi da servizi pubblici

3.746.649,47 4.148.916,06 4.512.000,00 4.505.000,00 4.528.000,00 4.528.000,00 -0,16%

Proventi dei beni dell'Ente

00 0 0 0 0

Interessi su anticipa-zioni e crediti

13.988,95 9.030,83 15.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00 -33,33%

Utili netti delle aziendespec.e partecipate, di-videndi e società

2.159,35 1.834,63 2.500,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00 -20,00%

Proventi diversi 1.153.087,31 441.906,72 322.700,00 369.000,00 249.000,00 249.000,00 14,35%

TOTALE 4.915.885,08 4.601.688,24 4.852.200,00 4.886.000,00 4.789.000,00 4.789.000,00 0,70%

2.2.2.2. - Analisi quali- quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse

2.2.2.3. - Dimostrazione dei proventi dei beni dell'ente iscritti in rapporto all'entità dei beni ed ai canoni applicati per l'uso di terzi, con particolareriguardo al patrimonio disponibile

2.2.2.4. - Altre considerazioni e vincoli

2

2

2.2. ANALISI DELLA RISORSE

2.2.3. Contributi e trasferimenti in c/capitale2.2.3.1.

ENTRATE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE% scostamento

della col.4 rispettoalla col.3

Esercizio Anno2012 (accerta-menti compe-

tenza)

Esercizio Anno2013 (accerta-menti compe-

tenza)

Esercizio 2014Previsione del

bilancio annua-le

1° Anno successi-vo

2° Anno successi-vo

1 2 3 4 5 6 7

Alienazioni di beni pa-trimoniali

2.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00%

Trasferimenti di capi-tale dallo stato

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00%

Trasferimenti di capi-tale dalla provincia

2.962.345,89 1.632.418,84 2.572.100,00 1.662.700,00 942.000,00 942.000,00 -35,36%

Trasferimenti di capi-tale da altri enti del settore pubblico

15.000,00 7.044,70 11.000,00 10.000,00 0,00 0,00 -9,09%

Trasferimenti di capi-tale da altri soggetti

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00%

TOTALE 2.979.345,89 1.639.463,54 2.583.100,00 1.672.700,00 942.000,00 942.000,00 -35,24

2.2.3.2. - Considerazioni e illustrazioni

2

2.2. ANALISI DELLA RISORSE

2.2.4. Accensione di prestiti2.2.4.1.

ENTRATE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE% scostamento

della col.4 rispettoalla col.3

Esercizio Anno2012 (accerta-

menti competen-za)

Esercizio Anno2013 (accerta-

menti competen-za)

Esercizio 2014Previsione del

bilancio annuale1° Anno successi-

vo2° Anno successi-

vo

1 2 3 4 5 6 7

Finanziamenti a brevetermine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Assunzione di mutui eprestiti

151.425,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Emissione di prestiti obbligazionari

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE 151.425,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

2.2.4.2. - Valutazione sull'entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato

2.2.4.3. - Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione sull'impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione triennale

2.2.4.4. - Altre considerazioni e vincoli

2

2.2. ANALISI DELLA RISORSE

2.2.5. Riscossione di crediti e anticipazioni di cassa 2.2.5.1.

ENTRATE

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE% scostamento

della col.4 rispettoalla col.3

Esercizio Anno2012(accertamenti

competenza)

Esercizio Anno2013(accertamenti

competenza)Esercizio 2014

Previsione delbilancio annua-

le

1° Anno successi-vo

2° Anno successi-vo

1 2 3 4 5 6 7

Riscossione di crediti511,73 2.278,78 50.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 0,00%

Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 1.500.000,00 2.000.000,00 2.000.000,00 2.000.000,00 33,33%

TOTALE 511,73 2.278,78 1.550.000,00 2.050.000,00 2.050.000,00 2.050.000,00 32,26%

2.2.5.2. - Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso al la anticipazione di tesoreria

2.2.5.3. - Altre considerazioni e vincoli.

La normativa di riferimento stabilisce che l'indebitamento per anticipazioni di Tesoreria non può superare il limite dei tre dodicesimi delle entrate accertate nell'anno precedente afferente ai primi tre titoli dell'entrata. L'importo previsto rispetta i limiti citati.

2

SEZIONE 3

PROGRAMMI E PROGETTI

3

3.3 - QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA Anno 2015

Programma n. Spesa corrente Spese Totale consolidata di sviluppo per investimento (a+b+c)

1 3.076.645,00 - 731.000,00 3.807.645,002 7.407.800,00 - 10.000,00 7.417.800,003 214.200,00 - 969.700,00 1.183.900,004 2.164.000,00 - 0 2.164.000,00

Totali 12862.645,00 0 1.710.700,00 14.573.345,00

Anno 2016

Programma n. Spesa corrente Spese Totale consolidata di sviluppo per investimento (a+b+c)

1 3.092.645,00 - 3.092.645,002 7.445.800,00 20.000,00 7.465.800,003 214.200,00 895.000,00 1.109.200,004 2.090.000,00 - 2.090.000,00

Totali 12.842.645,00 915.000,00 13.757.645,00

Anno 2017

Programma n. Spesa corrente Spese Totale consolidata di sviluppo per investimento (a+b+c)

1 3.092.645,00 - 3.092.645,002 7.445.800,00 20.000,00 7.465.800,003 214.200,00 895.000,00 1.109.200,004 2.090.000,00 - 2.090.000,00

Totali 12.842.645,00 915.000,00 13.757.645,00

3

3.4. PROGRAMMA N. 1: AMMINISTRAZIONE GENERALE E GESTIONI ASSOCIATE

RESPONSABILE: Segretario dott. Cinzia Mattevi

DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA

GESTIONE GIURIDICA ED ECONOMICA DEL PERSONALE

L’attività in tale ambito è finalizzata allo svolgimento delle funzioni e delle pratiche giuridico- amministrative necessarie per rispondere, in ogni occasione e circostanza, alle diverseistanze sia esterne (cittadini, enti, ecc.) che interne (organi istituzionali, uffici e personaledipendente) tendenti a: organizzare e gestire le procedure di selezione del personale partendo

dall’indizione di concorsi e/o selezioni per l’assunzione di specifiche figureprofessionali fino all’assunzione dei vincitori e/o alla copertura dei posti vacantiregolarmente autorizzati dalla P.A.T.;

gestire l’aspetto giuridico – amministrativo del rapporto di lavoro del personale dellaComunità, assicurando la dovuta collaborazione con i vari Servizi dell’Ente, mediantel’applicazione della complessa normativa di riferimento in continua evoluzione e avolte di difficile interpretazione (svolgimento del rapporto d’impiego, divieti –incompatibilità e cumulo di impieghi, rapporti con le organizzazioni sindacali, diritti edoveri del personale, aspettative e disponibilità, mobilità del personale, cessazione delrapporto di lavoro, relazioni varie, denunce, istruttorie relative a procedimentidisciplinari, rispetto della quota di riserva di cui alla Legge 68/1999, ecc);

provvedere, dal punto di vista sia amministrativo che economico, ai necessariadempimenti legati all’erogazione dei premi di produttività e delle varie indennitàpreviste dal contratto collettivo e di settore al personale, all’assegnazione delleposizioni organizzative e delle indennità per area direttiva ed alla conseguenteliquidazione dei compensi accessori connessi;

dare il necessario supporto alla Giunta per la valutazione delle P.O. e delSegretario Generale;

favorire la partecipazione del personale a percorsi formativi e di aggiornamentonell’ottica di valorizzare le risorse umane, sviluppando e potenziando le professionalitàpresenti all’interno dell’Amministrazione. Il Servizio provvede direttamenteall’organizzazione di alcune iniziative specifiche per rispondere più compiutamente epuntualmente alle esigenze formative di alcuni dipendenti;

sottoscrivere i contratti decentrati valevoli per il personale comprensoriale in tutte lematerie in cui è necessario od opportuno un confronto con le OO.SS.;

collaborare nell’adozione delle misure previste dalla normativa in materia disicurezza sui luoghi di lavoro (adempimenti legati ai dettami del D.Lgs. 81/2008) entroi termini previsti dalla stessa, in particolare:

- fornire supporto amministrativo al datore di lavoro, al Rappresentante per lasicurezza, formalmente incaricato, ed al personale a cui è stata data lacompetenza in materia per la componente tecnica ;

- garantire un’adeguata formazione e aggiornamento degli addetti all’evacuazionee al pronto soccorso e del personale dipendente in generale, attraversol’organizzazione di idonei corsi formativi;

3

- collaborare, su indicazione del datore di lavoro e del Responsabile dellaSicurezza, per la revisione periodica e l’aggiornamento del Documento divalutazione dei rischi e del Piano di evacuazione;

- curare, alle scadenze fissate dalla normativa, con la collaborazione delpersonale addetto di segreteria, all’effettuazione delle visite medichespecialistiche allo scopo di offrire un’adeguata sorveglianza medico-sanitaria alpersonale addetto all’uso di videoterminali (personale amministrativo) e alpersonale addetto alla movimentazione di carichi (personale che presta serviziodi assistenza domiciliare e presso i centri diurni);

favorire maggiormente la trasparenza degli atti e delle procedure, promuovendo ilricorso all’autocertificazione e collaborando con gli altri enti per procedere alla verificadelle dichiarazioni rese;

collaborare con il Segretario Generale perché possa monitorare l’osservanza dellemisure minime di sicurezza previste dalla normativa a tutela della privacy (D.Lgs196/2003);

collaborare con il Segretario generale per la redazione e la revisione del PianoAnticorruzione e agli adempimenti relativi alla trasparenza amministrativa.

Rientra altresì in tale ambito l’esecuzione di tutte le attività giuridico - contabili necessarieall’erogazione degli stipendi e dei contributi al personale dipendente in conformità alledisposizioni dei contratti collettivi, degli accordi di settore e dei contratti decentrati e dellanormativa vigente:

- retribuzioni, liquidazioni straordinari e indennità varie, assegni familiari, TFR,anticipazioni e integrazioni TFR;

- dichiarazioni fiscali (mod. 730, 770);- denunce contributive agli enti previdenziali, certificazioni previdenziali,

previdenza complementare (Laborfonds);- collocamenti a riposo e pratiche pensionistiche, ricongiunzioni contributive,

riscatti ai fini previdenziali;- statistiche e relazioni varie;- modelli per ottenere l’indennità di disoccupazione;- inquadramenti economici e giuridici del personale dipendente;- predisposizione dei dati economici connessi al personale dipendente per la

stesura del PEG.

Inoltre si provvede in generale a dare piena applicazione alle norme giuridico-economichedi gestione del personale, dettate dalla contrattazione collettiva, di settore, decentrata odalla normativa specifica vigente in materia. Modifiche, novità ed aggiornamentinell’ambito della variegata disciplina applicabile devono essere necessariamente ed intempi brevi applicate, senza possibilità e necessità di programmare la conseguenteattività.

ATTIVITA’ DI SEGRETERIA GENERALEE GESTIONE CONTRATTI

L’attività consiste nel fornire supporto e collaborazione alla Giunta e all’Assemblea dellaComunità, al Segretario generale, ai Servizi/Uffici comunitari, curando anche larappresentanza dell’Ente. Il personale addetto a tale attività:

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si occupa della gestione di protocollo degli atti, anche sotto il profilodell’adeguamento delle procedure alla nuova normativa introdotta dalla L. 69/2009,della tenuta delle delibere e delle determinazioni, della pubblicazione all’Albo edell’archivio storico.

cura la predisposizione informatizzata delle proposte di deliberazione dicompetenza della Giunta della Comunità e degli altri provvedimenti amministrativi dicompetenza del Servizi, curando gli atti connessi alla regolarità formale.

collabora con i Servizi comunitari per una applicazione uniforme delle disposizioniorganizzative e procedurali da applicarsi all’interno dell’Ente.

fornisce informazioni al pubblico relativamente all’attività dell’ente e alle diverseistanze.

Predispone le proposte di atti amministrativi relativi alle designazioni, nomine orappresentanti dell'ente.

Quale supporto organizzativo svolge, tra l’altro, compiti di apertura e chiusura della sede,posta, piccole manutenzioni, trasporto persone e cose, custodia beni strumentali,garantisce inoltre il ritiro e l’invio della corrispondenza dell’Ente, assumendo gliadempimenti burocratici anche con rilevanza esterna. Si occupa del calcolo relativo alla quantificazione dei gettoni di presenza e delle indennitàchilometriche agli Amministratori della Comunità, al rimborso ai datori di lavoro degli oneririferiti alla partecipazione dei rispettivi dipendenti, che ricoprono il ruolo di amministratore,in occasione della partecipazione alle sedute assembleari e verifica le pratiche relative aconcessioni contributi ad associazioni ed enti vari.

Nell’ambito della gestione dei contratti il personale addetto si occupa delle procedureamministrative attraverso le quali giungere alla scelta dei soggetti a cui affidare lavori,servizi e forniture, procedendo alla formalizzazione e al perfezionamento dei relativicontratti stipulati in forma di atto pubblico o di scrittura privata. Predispone inoltre gli atti conseguenti e adotta i provvedimenti amministrativi e gli schemidi contratti e convenzione a supporto dell’attività contrattuale dell’Ente, prestandocollaborazione ai vari Servizi/Uffici.Fornisce attività di supporto informativo ai vari Servizi/Uffici anche attraverso un’attivitàdiretta all’aggiornamento normativo nel campo della disciplina contrattualistica.Provvede alla gestione, protocollazione, archiviazione, conservazione dei contratti e delleconvenzioni di ogni tipo.Segue gli atti amministrativi in relazione alla copertura assicurativa del personale perquanto riguarda la Responsabilità Civile Patrimoniale, sia colpa lieve sia colpa grave, eTutela legale, sia colpa lieve sia colpa grave.Segue inoltre gli atti amministrativi relativi all’affidamento di incarichi professionali, perconsulenze e collaborazioni esterne;Cura gli atti amministrativi connessi alle procedure in corso a tutela legale della Comunità,provvedendo all’impegno di spesa e alla richiesta di liquidazione delle spettanze.Attua la comunicazione al Dipartimento della Funzione Pubblica dell’elenco degli incarichiconferiti ai collaboratori esterni/consulenti, come previsto dall’art. 53 D.Lgs. 165/2001.

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GESTIONE SERVIZIO FINANZIARIO

Le attività e i compiti del servizio finanziario, nonché del responsabile del servizio, siarticola nelle seguenti grandi aree:

Realizzazione della Programmazione economica e finanziaria, con i seguentiobiettivi: Predisporre gli strumenti di programmazione economico-finanziaria secondo le

modalità stabilite dalla legge e con il fine di facilitarne la lettura e discussione inAssemblea. I documenti di programmazione sono:

relazione previsionale e programmatica; bilancio pluriennale di previsione; bilancio annuale di previsione; piano esecutivo di gestione.

Gestione del bilancio, con i seguenti obiettivi: Garantire una gestione finanziaria del bilancio coerente con le procedure della spesa e

dell’entrata prevista dalla normativa vigente e garantire la corretta gestione del bilancioattraverso l’espressione dei pareri di regolarità contabile e di copertura finanziaria.

Garantire inoltre l’efficiente gestione delle entrate dell’ente e degli adempimenti fiscali,attraverso la corretta tenuta della contabilità fiscale, sia ai fini IVA che in qualità disostituto d’imposta, fatturazione elettronica, con il costante aggiornamento che lamodifica della normativa impone in modo particolare in vista della riforma a seguito delD.Lgs 126 in merito all’armonizzazione.

Consentire, infine, la costante valutazione dello stato complessivo degli equilibri dibilancio.

Per la gestione finanziaria del bilancio e delle procedure di spesa ci si avvarrà di unagestione coordinata delle procedure e delle informazioni contabili fra il servizio finanziarioe gli altri uffici dell’ente attraverso l’uso della rete informatica.E’ ormai consolidato da tempo lo scambio informativo e documentale tra il Serviziofinanziario e il Tesoriere che prevede una visione informatica in tempo reale dei movimentieseguiti dal Tesoriere. Inoltre è stata resa operativa la gestione informatica degli ordinatividi pagamento ed incasso, comprendente la firma elettronica del titolare del potere di firma.

Rendiconti della gestione, con i seguenti obiettivi: Predisporre i documenti contabili relativi al rendiconto economico, finanziario e

patrimoniale dell’ente al fine di evidenziare i risultati di gestione relativi alla dinamicadelle entrate e delle spese e agli scostamenti rispetto alle previsioni.

Garantire il supporto all’organo di revisione economico dell’ente tramite lapredisposizione, la raccolta dei vari servizi dell’ente e la successiva trasmissione delladocumentazione necessaria per l’esercizio delle funzioni del revisore dei conti.

Controllo degli equilibri finanziari di bilancio e di gestione, con i seguenti obiettivi: Fornire un’analisi infrannuale sull’andamento delle entrate e delle spese al fine del

controllo dell’equilibrio finanziario del bilancio; Fornire un insieme programmato e strutturato di informazioni economico-finanziarie

alla Giunta, ai Responsabili di Servizio, finalizzate al supporto delle decisioni diprogrammazione e di gestione.

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Fornire strumenti di verifica sullo stato di attuazione dei programmi e degli obiettivigestionali in corso d’anno, e di valutazione, in termini d’efficacia, dell’azioneamministrativa al fine di consentire la valutazione dell’adeguatezza delle sceltecompiute in sede di attuazione dei programmi e del piano esecutivo di gestione, intermini di congruenza tra risultati conseguiti e gli obiettivi prefissati.

Fornire di conseguenza strumenti di verifica della prestazione dei responsabili deiservizi con riferimento agli obiettivi gestionali ad essi affidati:

Gestioni associate dei Servizi

INFORMATICA ICT Nel corso del 2013 la Comunità della Valle dei Laghi in accordo con la Conferenza deiSindaci ha dato avvio alla gestione associata dell'Informatica ICT e ha predisposto laproposta di convenzione per la gestione associata del Servizio entrate.

La gestione associata dell’Informatica si è attivata formalmente con il 1 agosto 2013proseguirà la propria attività con le stesse caratteristiche anche nel 2015.

GESTIONE TRIBUTI

Prosegue la gestione associate del Servizio Tributi per tutti i Comuni della Valle.

MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITA’ DA CONSEGUIRE

Le motivazioni delle scelte e le finalità da conseguire sono rinvenibili nella descrizione diciascuna attività.

RISORSE UMANE DA IMPIEGARE

In sintonia con l’elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma le risorseumane impiegate saranno quelle che, nella dotazione organica dell’Ente, sono associateai corrispondenti servizi.

EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO

Il programma riguarda servizi che agiscono di supporto agli altri servizi dell’ente.

RISORSE STRUMENTALI DA IMPIEGARE

In sintonia con l’elenco delle attività ricomprese nella descrizione del programma le risorsestrumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione ai servizi.

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3.4. PROGRAMMA N. 2: ISTRUZIONE E CULTURA

Responsabile del Servizio: Dott.ssa Nicoletta Deavi

DIRITTO ALLO STUDIO (L.P. 7 agosto 2006, n.5)

GESTIONE ASSOCIATA DELL’ISTRUZIONE

Le Comunità, ai sensi della lettera A) del comma 4 dell’art. 8 della L.P. 16 giugno 2006, nr.3 (norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino) e successive modificazionisono titolari della funzione in materia di assistenza scolastica.A seguito di convenzione nr. 3/2012 di data 01.03.2012 degli atti privati della Comunitàdella Valle dei Laghi, la stessa risulta essere Capofila delle Comunità di Cembra, dellaPaganella, della Rotaliana-Königsberg e del Territorio Valle dell'Adige, per la gestione deiservizi legati all’assistenza scolastica. Secondo quanto previsto dalla L.P. 5/2006 e del suoregolamento attuativo, D.P.R 5 novembre 2007, n. 24-104/Leg, nell’ambito dell’assistenzascolastica sono previsti i servizi di ristorazione scolastica per gli utenti frequentanti gliIstituti scolastici con sede nei territori delle Comunità e la concessione di assegni di studioe facilitazioni di viaggio. Secondo quanto previsto dalla disciplina di riferimento destinatari degli interventi sono glistudenti: residenti in provincia di Trento che frequentano le istituzioni scolastiche e formative del

sistema educativo provinciale con riferimento a tutti gli interventi elencati al puntosuccessivo;

residenti in provincia di Trento che frequentano nell’ambito del territorio nazionalepresso istituzioni scolastiche, anche paritarie, e formative situate al di fuori dellaprovincia, percorsi di istruzione e formazione non presenti nel territorio provinciale; inassenza di tale condizione l’ammissione agli interventi deve essere correlata allasussistenza di giustificati motivi;

non residenti in provincia di Trento che frequentano, anche temporaneamente, leistituzioni scolastiche e formative del sistema educativo provinciale, purchè nonusufruiscano di analoghe agevolazioni e comunque solo per gli interventi previsti dalregolamento attuativo.

SERVIZIO DI MENSA

Il servizio di ristorazione scolastica è gestito, attraverso appalto o convenzionamento conenti, cooperative e associazioni che assicurano il corretto espletamento del servizio sotto ilprofilo educativo, igienico e dietetico.E' attualmente in corso di espletamento la gara per l'affido del servizio di ristorazionescolastica per gli alunni delle scuole primaria e secondaria di primo grado e degli istituti diformazione professionale nell’ambito delle Comunità Rotaliana – Königsberg, Valle diCembra, Valle dei Laghi, Paganella e al Territorio Val d’Adige. Trattasi di una gestioneassociata di cui è capofila la Comunità della Valle dei Laghi. La gara è curata da APAC indelega da parte della Comunità della Valle dei Laghi.Il servizio di mensa è effettuato in favore degli studenti che frequentano attività didattichepomeridiane curricolari obbligatorie, nel limite del monte ore annuale del percorsoscolastico o formativo frequentato, rispettivamente per la scuola primaria, per la scuolasecondaria di primo e secondo grado, nonché per la formazione professionale.

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Il servizio di mensa è garantito in alternativa al doppio servizio di trasporto, previavalutazione della consistenza effettiva dell’utenza e tenuto conto dell’articolazionestrutturale ed organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative di riferimento. Glistudenti che alloggiano fuori famiglia fruiscono del servizio anche per il pasto serale.Possono, altresì, essere ammessi al servizio di mensa, al prezzo di costo, gli studenti chefrequentano attività integrative o di ampliamento didattico offerte dalle istituzioniscolastiche e formative, ulteriori rispetto al monte ore annuale, nonché gli studentiinteressati a scambi scolastici o a programmi di ospitalità e gli studenti dei corsi per i qualiè istituito il doppio trasporto.Le famiglie sono tenute alla compartecipazione alla spesa: la quota viene determinata convalutazione della condizione economica familiare, effettuata sulla base del modelloriguardante il sistema esperto ICEF, e dall’applicazione delle altre discipline di riferimento.Con propria deliberazione nr. 114 d.d. 26.06.2014 la Giunta della Comunità Valle dei Laghiha approvato il regime tariffario di fruizione del servizio di mensa scolastica per l’annoscolastico 2014-2015 stabilendo, ai fini della determinazione delle agevolazioni tariffarie,una base di calcolo compresa tra la tariffa minima di € 2,23 e la tariffa intera di€ 4,46.Gli studenti che si trovano in affidamento temporaneo presso strutture di accoglienza pereffetto di disposizioni dell'autorità giudiziaria e su istruttoria tecnica condotta dai servizisociali, sono ammessi al servizio di mensa scolastica ad una tariffa fissa pari a € 2,23.

MENSE SCOLASTICHE IN FUNZIONE NELL’ANNO 2014/2015

Nelle tabelle sottostanti sono descritte le strutture presenti sul territorio della gestioneassociata del servizio di istruzione scolastica con indicazione anche dei centri cottura diriferimentoValle dei Laghi:

n. 4 Centro cottura n. 8 Servizi pertinenti

Scuola primaria Terlago Scuola primaria TerlagoScuola primaria Vezzano Scuola primaria Vezzano, Scuola primaria Sarche Scuola primaria Sarche, Scuola primaria Calavino Scuola primaria Cavedine Scuola primaria Cavedine, Scuola secondaria Cavedine, Scuola primaria

Vigo Cavedine, Scuola secondaria Vezzano

Valle di Cembra: n. 3 Centro cottura n. 8 Servizi pertinenti

Scuola secondaria di primo grado Verla

Scuola primaria Verla, Scuola secondaria di primo grado Verla

Scuola primaria Cembra Scuola primaria Cembra, Scuola secondaria di primo grado Cembra, Scuola primaria Faver

Scuola primaria Segonzano Scuola primaria Segonzano, Scuola secondaria primo grado Segonzano, Scuola primaria Sover

Piana Rotaliana e Altopiano della Paganella: n. 3 Centro cottura n. 15 Servizi pertinenti

Scuola secondaria primo grado Mezzocorona

Scuola primaria Mezzocorona, Scuola secondaria di primo grado Mezzocorona, Scuola primaria Roverè della Luna

Centro De Varda Mezzolombardo Scuola primaria Mezzolombardo, Scuola secondaria di primo grado Mezzolombardo, Scuola secondaria di primo grado Spormaggiore, Scuola primaria Spormaggiore, Scuola secondaria di primo grado Andalo, Scuola primaria Andalo Scuola primaria di S.Michele A/Adige, Scuola Primaria Nave S. Rocco

Scuola secondaria primo grado Lavis

Scuola primaria Lavis, Scuola secondaria primo grado Lavis, Scuola primaria Zambana, Scuola primaria Pressano

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Trento e sobborghi:n. 16 Centro cottura n. 40 Servizi pertinenti

Scuola primaria Moggioli Povo Scuola primaria Moggioli PovoScuola secondaria di primo grado Comenius Cognola

Scuola primaria Cognola, Scuola secondaria di primo grado Comenius,

Scuola primaria Martignano Scuola primaria MartignanoScuola primaria S. Vito-Cognola Scuola primaria S. Vito di CognolaScuola primaria De Gaspari Scuola primaria De Gaspari , Scuola primaria SavioScuola primaria Clarina Scuola primaria Clarina, Scuola secondaria di primo grado Bronzetti-

Segantini, Scuola primaria NicolodiScuola primaria Madonna Bianca Scuola primaria Madonna Bianca, Scuola primaria Villazzano, , Scuola

secondaria di primo grado Winkler, Scuola secondaria di primo grado Pascoli Povo

Scuola primaria Gorfer Solteri Scuola primaria Gorfer, Scuola primaria Sanzio, Scuola primaria Sardagna, Scuola primaria Vela, Scuola primaria S. Anna, Scuola primaria Bellesini, Scuola secondaria di primo grado Manzoni, Scuola secondaria di primo grado Pedrolli

Scuola primaria A. Schmid Scuola primaria A. SchmidScuola primaria Sopramonte Scuola primaria Sopramonte, Scuola primaria CadineScuola primaria Meano Scuola primaria MeanoScuola primaria Vigo Meano Scuola primaria Vigo Meano, Scuola primaria Albiano, Scuola

secondaria di primo grado Albiano, Scuola primaria LasesScuola primaria Pigarelli-Gardolo Scuola primaria Pigarelli GardoloScuola primaria Aldeno Scuola primaria Aldeno, Scuola secondaria di primo grado Aldeno,

Scuola primaria Romagnano, Scuola primaria RavinaScuola primaria Mattarello Scuola primaria Mattarello, Scuola secondaria di primo grado

MattarelloScuola primaria Crispi Scuola primaria Crispi, Scuola secondaria di primo grado Bomporti,

Scuola secondaria di primo grado Bresadola

Tutte le mense scolastiche fino qui elencate sono gestite dalla Società Cooperativa Risto3, che ha in essere la convenzione per il servizio di ristorazione scolastica fino al01/04/2015.

Le scuole paritarie di seguito elencate, facenti parte a tutti gli effetti del sistema educativoprovinciale del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione, svolgono il servizio di mensascolastica avvalendosi direttamente delle strutture interne agli Istituti scolastici:

Collegio Arcivescovile (Scuola primaria e secondaria di primo grado e secondaria disecondo grado Arcivescovile ed è situata in prossimità del Collegio Arcivescovile) –per gli studenti del convitto viene garantito anche il pasto serale;

Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù (Scuola primaria e secondaria di primo gradoe secondo grado Sacro Cuore) – per gli studenti del convitto viene garantito ancheil pasto serale;

Congregazione Suore di Carità Sante B Capitanio e V. Gerosa (Scuola primariaMaria Bambina);

Cooperativa Sociale Sacra Famiglia onlus (Scuola primaria Sacra Famiglia) Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice (Scuola secondaria di primo grado Istituto

Salesiano) Associazione Pedagogica Steineriana cui fa capo la scuola primaria e secondaria di

primo grado “Rudolf Steiner”.

Per gli iscritti delle scuole Primarie di primo grado di Cimone, considerato il modestonumero di bambini, il servizio viene garantito dal Comune di Cimone presso la scuola

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materna e per la scuola primaria di primo grado di Fai della Paganella dal Comune di Faidella Paganella tramite la scuola materna.

Per quanto riguarda gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che, ai fini dellafrequenza scolastica e formativa, alloggiano fuori famiglia, secondo quanto previsto dalladisciplina di riferimento il servizio di ristorazione scolastica, sia per il pranzo che per ilpasto serale, è svolto presso le seguenti strutture:

l’A.C.I.S.J.F. (Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane)convitto che ospita studentesse degli Istituti superiori e della FormazioneProfessionale;

Cooperativa Sociale Terre Comuni – gestore del Convitto “La Collina” di Trento,struttura della Provincia Autonoma di Trento che ospita studenti convittori degliIstituti Superiori e della Formazione Professionale.

Per consentire la fruizione del servizio mensa agli studenti delle Scuole SecondarieSuperiori e della Formazione Professionale ci sono in atto convenzioni con le seguentiditte/enti/Associazioni:

Societa’ Autogrill, Ristorante il Magnete, Ristorante Glenda Risto 3 (Studenti Istitutod’Arte A. Vittoria).

Istituto Pavoniano Artigianelli (studenti C.F.P. Arti Grafiche e “CentromodaCanossa).

Risto 3 c/o C.F.P. ENAIP di Villazzano; Risto 3 c/o Istituto Professionale Servizi alla Persona e del Legno (a cui accedono

anche gli studenti dell’Università Popolare Trentina). Risto 3 Via Grazioli Trento.

Per l'anno scolastico 2014/2015 il numero degli alunni/studenti iscritti al servizio di mensascolastica è pari a nr. 19669 di cui nr. 8309 della scuola primaria, nr. 4602 della scuolasecondaria di primo grado, nr. 4980 della scuola secondaria di secondo grado e nr. 1778della formazione professionale ed è prevista l’erogazione di circa nr. 1.500.000 pasti.

La gestione del servizio comporta, oltre al costo dei pasti, le seguenti spese: stampa egestione buoni per l’accesso al servizio (acquistabili presso tutti gli sportelli delle CasseRurali del territorio comprensoriale), manutenzione straordinaria delle attrezzature dellesedi mensa, tinteggiatura locali, pulizie accessorie ecc., acquisto di stoviglie, corredi epiccola attrezzatura da cucina, ecc.

PROVVIDENZE ECONOMICHE

Per l’anno scolastico 2014/2015 è prevista la concessione degli assegni di studio e dellefacilitazioni di viaggio destinati alla copertura anche parziale delle seguenti spese:

Assegni di studio: convitto e alloggio per gli studenti costretti ad alloggiare fuori famiglia; mensa, trasporto, libri di testo, tasse di iscrizione e rette di frequenza (solo per chi

frequenta istituzioni scolastiche e formative con sede fuori provincia per lafrequenza di percorsi scolastici non attivati sul territorio provinciale).

Per la raccolta delle domande è utilizzato apposito programma elaborato, per conto dellaP.A.T., dalla Società Clesius.

FACILITAZIONI DI VIAGGIO

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L’intervento prevede l’erogazione di un contributo forfetario da corrispondere alle famigliein caso di impossibilità di fruizione da parte dello studente di un servizio di trasporto ai finidella frequenza scolastica. Il contributo è calcolato in base alla distanza tra il luogo diresidenza o di domicilio dello studente ed il più vicino punto di raccolta del mezzo pubblicousufruibile per il raggiungimento della sede scolastica o formativa il percorso non copertoda mezzi pubblici deve essere superiore a 3 Km.

INVESTIMENTI PREVISTI

Nel 2015 si proseguirà, in base alle risorse finanziarie disponibili, a dotare i centri dicottura e le sedi mensa con strumenti atti a garantire la sicurezza alimentare semprenell’ottica di elevare lo standard qualitativo del servizio di mensa oltre alla sostituzione dieventuale attrezzatura guasta e non riparabile.

RISORSE UMANE DA IMPIEGARE

Le risorse umane impiegate per la realizzazione del presente programma, sono quelleche, nella dotazione organica della Comunità della Valle dei Laghi sono associateall’Ufficio Istruzione.

RISORSE STRUMENTALI DA IMPIEGARE

In sintonia con le attività ricomprese nella descrizione del Programma le risorsestrumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione all’Ufficio Istruzione.

MOTIVAZIONI DELLE SCELTE E FINALITA’ DA CONSEGUIRE

Le motivazioni delle scelte e le finalità da conseguire sono rinvenibili nella descrizionedelle attività.

EROGAZIONI DI SERVIZI DI CONSUMO

Le erogazioni di servizi di consumo si sostanziano, come descritto nelle attività delprogramma, in:- Servizio di mensa scolastica- Provvidenze economiche

Piano culturale – Teatro Valle dei Laghi La programmazione di tutta l’attività, collegata all’ambito cultura prosegue anche per il2015 con le caratteristiche e le modalità degli scorsi anni.

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3.4. PROGRAMMA N. 3 : GESTIONE DEL TERRITORIO, INTERVENTI DI EDILIZIAABITATIVA E SVILUPPO ECONOMICO

Responsabile: dott.ssa Olga Maffei

DESCRIZIONE

Il seguente programma comprende l’attuazione degli interventi per la politica della casadiretti a sostenere in via primaria la risposta al bisogno abitativo delle fasce di popolazionemeno abbienti nell’ambito della

* Edilizia abitativa pubblica* Edilizia abitativa agevolata

nel rispetto delle linee programmatiche fissate dai seguenti strumenti di programmazione: - Piano straordinario degli interventi in materia di edilizia abitativa agevolata 2008 e 2010;- Legge provinciale 27 dicembre 2011, n.18 art.43 Misure per fronteggiare la crisi delsettore edilizio, per il miglioramento energetico del patrimonio edilizio e per interventi suimmobili adibiti ad abitazione principale;- Legge provinciale 07 novembre 2005, n. 15 e relativo regolamento di esecuzione;- Legge provinciale 18 giugno 1990, n. 16 e relative delibere di attuazione;- Legge provinciale 15 maggio 2013 n.9 art.1 Misure per fronteggiare la crisi del settoreedilizio mediante la promozione di interventi sul patrimonio edilizio esistente e relativedelibere attuative;- Legge provinciale 15 maggio 2013 n.9 art.2 Misure per l'incentivazione dell'acquisto edella costruzione della prima casa di abitazione e relative delibere attuative; - Legge provinciale 22 aprile 2014 n.1 articolo 54 Edilizia abitativa agevolata per gli anni2015 – 2018. - Legge provinciale 22 aprile 2014 n. 1 articolo 54 comma 3 Contributi per gli interventi diinstallazione di impianti di allarme e di videosorveglianza nella prima casa di abitazione.- Decreti del Presidente della Provincia n. 147 di data 30.12.2011 e n. 198 di data28.12.2012 di trasferimento alla Comunità della Valle dei Laghi delle funzioniamministrative in materia di edilizia pubblica e agevolata.

EDILIZIA ABITATIVA PUBBLICA (L.P. 07.11.2005, n. 15)

La legge provinciale 7 novembre 2005 n.15 "Disposizioni in materia di politica provincialedella casa e modificazioni della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21", rappresentala norma di riferimento per l'attuazione degli interventi in materia di edilizia pubblica. Perl'attuazione delle disposizioni contenute nella stessa, la Giunta provinciale condeliberazione n. 2528 di data 25.11.2011 ha approvato il nuovo regolamento entrato invigore il 1 gennaio 2012.Tale norma che prevede tra l'altro la costituzione di ITEA SPA, attribuisce delle specifichecompetenze alle Comunità nell'ambito della gestione della politica provinciale della casa.In particolare spettano alle Comunità le seguenti competenze:- formazione e la gestione delle graduatorie per la locazione degli alloggi ITEA ai nucleifamiliari più disagiati;- formazione e la gestione delle graduatorie per la concessione del contributo integrativo asostegno della locazione sul libero mercato;- pubblicazione del bando e la gestione delle graduatorie per la locazione degli alloggi acanone moderato;- verifiche per il mantenimento dell'alloggio e del contributo integrativo;

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- pagamento del contributo integrativo;- decisione in ordine ai ricorsi presentati contro le graduatorie;- stipula di accordi di programma con gli enti locali e con i comuni proprietari delle aree perla realizzazione degli alloggi da parte di ITEA S.p.a. e imprese convenzionate.Parte di tali attività tra le quali in primis la verifica delle condizioni economiche patrimonialidegli inquilini Itea Spa sono state affidate dalla Provincia per conto ed in nome degli entilocali all’ITEA S.p.A., mediante apposita Convenzione.

Come previsto dal decreto di trasferimento delle funzioni alle Comunità di valle n.147 del30 dicembre 2011, la Comunità della Valle dei Laghi ha approvato nel corso del primosemestre 2014, le graduatorie di edilizia pubblica relative alle domande presentate dal 1°luglio al 31 dicembre 2013. Tali graduatorie riguardano le domande relative la locazione di alloggi pubblici e quellerelative alla concessione di contributi integrativi a sostegno del canone di locazione sullibero mercato.Le graduatorie sono state redatte mediante l’attribuzione a ciascuna domanda di unpunteggio determinato sulla base delle “condizioni familiari”, “localizzative-lavorative” ed“economiche” del nucleo familiare. Per avere accesso alla locazione di un alloggio pubblico il richiedente deve possedere irequisiti di cui all’articolo 5 della legge. Per accedere al contributo integrativo di un alloggiosul libero mercato il richiedente deve essere in possesso, oltre ai requisiti di cui all’articolo3 della L.P. 15/2005, di un contratto di locazione regolarmente registrato, stipulato ai sensidell’art. 2 della Legge 431/98 per un alloggio ubicato nel territorio di competenza dell’enteal quale viene presentata la domanda e nel quale il richiedente abbia la residenza. Lavalutazione del requisito del reddito e del patrimonio del nucleo familiare richiedente vieneespresso in un indicatore ICEF per l’edilizia pubblica che non può essere superiore a 0,23.Le suddette graduatorie mantengono validità fino all'approvazione delle graduatoriesuccessive. Le domande per la locazione di alloggi pubblici e per la concessione dicontributi al canone di locazione possono essere presentate ogni anno solare dal 1°luglio al 31 dicembre e l'approvazione delle relative graduatorie dovrà essere effettuateentro il primo semestre dell'anno successivo alla raccolta. La Comunità provvede alla formazione delle graduatorie, separate per cittadini comunitarie cittadini extracomunitari.

AUTORIZZAZIONI ALLA LOCAZIONE

La Comunità provvede ad assegnare ai soggetti presenti nelle graduatorie approvate glialloggi pubblici messi a disposizione da I.T.E.A.Spa.La procedura applicata è la seguente:- comunicazione ai richiedenti, in posizione utile in graduatoria, la disponibilità di alloggiidonei alle esigenze del proprio nucleo familiare con richiesta di presentazione delladocumentazione necessaria per la verifica del possesso dei requisiti.- dopo l’accettazione dell’alloggio proposto, autorizza con proprio provvedimento, ITEASpa alla stipula del contratto di locazione.Il rifiuto dell’alloggio comporta la decadenza dal beneficio e l’esclusione del nucleofamiliare dalla graduatoria. Dal 01 luglio 2014 al 31 dicembre 2014 sono state raccolte n.35 domande.

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CONTRIBUTO INTEGRATIVO

Il contributo integrativo per alloggi locati sul libero mercato è concesso secondo l’ordine digraduatoria e fino all’esaurimento delle risorse stanziate. E’ concesso per la durata di 12mesi ed è erogato a decorrere dal mese successivo alla data del provvedimento diconcessione. Il contributo viene calcolato tenendo conto del numero di componenti del nucleo familiaree del coefficiente ICEF. Non può eccedere il 50% del canone di locazione con un limitemassimo di € 300,00 mensili.Dal 01 luglio 2014 al 31 dicembre 2014 sono state raccolte n.83 domande. Lasovvenzione di tutte le domande presentate richiederebbe un contributo complessivo adoggi stimato per 12 mesi in € 162.549,96.=.

ASSEGNAZIONI TEMPORANEE AD ENTI

L’art. 1, comma 6, della legge provinciale n. 15/05 prevede la possibilità che l’ITEA Spa,su richiesta degli enti locali, metta a disposizione di enti, associazioni senza scopo di lucroed istituzioni con finalità di recupero sociale, di accoglienza e assistenza, alloggi oimmobili anche non destinati ad uso abitativo, secondo i criteri e le condizioni stabiliti dalregolamento di esecuzione. Il locatario corrisponde ad ITEA Spa un canone di locazione diimporto pari al 40% del canone oggettivo.

LOCAZIONI IN CASI STRAORDINARI DI URGENTE NECESSITA'

L’articolo 5, comma 4, della legge provinciale n. 15/05 dispone che in casi straordinari diurgente necessità gli alloggi di ITEA Spa possono essere messi a disposizione, in viatemporanea per un periodo massimo di tre anni, a soggetti individuati dagli enti localimedesimi, prescindendo dalle graduatorie.L'art 26 del regolamento di esecuzione prevede esplicitamente i casi straordinari diurgente necessità per i quali può essere presentata domanda di locazione temporanea. Con L.P. 19/2009 (legge finanziaria 2010) è stato modificato l’art. 6 della L.P. 15/2005,prevedendo la possibilità per ITEA Spa di procedere in casi eccezionali alla locazionedegli alloggi, prescindendo da procedure di evidenza pubblica, a canone concordato neiconfronti di nuclei familiari caratterizzati da condizioni di particolare bisogno riscontratidall’ente locale secondo i casi individuati con deliberazione della Giunta provinciale n.1005di data 30 aprile 2010.

CONTRIBUTO INTEGRATIVO PER CASI DI PARTICOLARE NECESSITA’

L’art. 35 del regolamento di esecuzione della L.P. 15 prevede che l’ente locale puòconcedere il contributo integrativo ai nuclei familiari che ne fanno richiesta e chepossiedono i requisiti e le condizioni previsti prescindendo dalle graduatoria e dalladomanda di accesso nei casi di necessità e disagio determinati da inagibilità e sgomberodell'immobile in cui hanno la residenza.Il contributo è concesso per una durata di 12 mesi, rinnovabile per ulteriori 12 mesi purchépermangano le condizioni e i requisiti previsti.

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CANONE MODERATO

L'articolo 1, comma 3, lettera d), della L.P. 15/2005 prevede la messa a disposizione dialloggi dell'ITEA Spa o di imprese convenzionate a canone moderato a favore di nucleifamiliari con condizione economica familiare superiore a quella per l'accesso ai beneficiprevisti in materia di edilizia abitativa pubblica e inferiore ad una soglia stabilita sulla basedi criteri disciplinati dal regolamento di esecuzione.

EDILIZIA ABITATIVA AGEVOLATA

PIANO STRAORDINARIO PER GLI INTERVENTI IN MATERIA DI EDILIZIA ABITATIVAAGEVOLATA 2010

L’articolo 59 della L.P. 28 dicembre 2009, n. 19 stabilisce che la Giunta provinciale adottaun Piano straordinario degli interventi in materia di edilizia abitativa agevolata per il 2010,in deroga alle corrispondenti disposizioni della L.P. 13 novembre 1992, n. 21 e smi.Con deliberazione della Giunta provinciale n. 1006 di data 30 aprile 2010 sono statiapprovati i criteri attuativi del Piano straordinario degli interventi in materia di ediliziaabitativa agevolata per il 2010.Gli interventi finanziati sul Piano straordinario sono: acquisto, costruzione, risanamentoe acquisto e risanamento in favore della generalità dei cittadini, degli immigratistranieri, degli emigrati trentini e delle giovani coppie e nubendi. Come previsto dal decreto di trasferimento delle funzioni alle Comunità di Valle n. 147 didata 30 dicembre 2011, le graduatorie di edilizia agevolata ancora in vigore sarannogestite dalla Comunità Rotaliana Kȍnigsberg fino all'erogazione finale del contributo inconto capitale per gli interventi di risanamento e di acquisto e risanamento e fino alverbale di chiusura del procedimento per gli interventi di acquisto e costruzione.La Comunità della Valle dei Laghi gestisce l'erogazione dei contributi in conto interessesui mutui già in ammortamento e per i nuovi mutui stipulati nel corso del 2013, per i qualiil pagamento delle prime rate sarà effettuato entro il 30 giugno 2014. La Comunità gestisce inoltre i procedimenti di rinegoziazione e surrogazione dei mutui giàin ammortamento.

RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI

La rinegoziazione dei mutui può avvenire sulla base delle tre diverse tipologie sottoindicate. - articolo 38 comma 5 bis L.P. 21/1992 introdotto in seguito all’entrata in vigore del decretoTremonti;- articolo 38 comma 5 della L.P. 21/1992 in seguito all’introduzione da parte della L.P.16/2008 (legge finanziaria 2009). Il mutuatario può richiedere alla propria banca larinegoziazione del mutuo mediante conversione del tasso variabile in tasso fisso. Nel casoin cui la conversione comporti una rata fissa a carico del beneficiario superiore al15%rispetto a quella iniziale la Giunta provinciale è autorizzata a concorrere agli oneri.- rinegoziazione del tasso.

SURROGAZIONE PER I MUTUI AGEVOLATI IN MATERIA DI EDILIZIA ABITATIVA.

Con deliberazione n. 3099 di data 28 dicembre 2007 la Giunta provinciale ha deliberato inmerito alla portabilità del mutuo agevolato ad altra banca convenzionata.

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In particolare è stato stabilito che il mutuo originario stipulato presso una bancaconvenzionata può essere trasferito ad altra banca sempre convenzionata con la Provinciaautonoma di Trento a condizione che:- la tipologia del contributo pubblico, costante o variabile, rimanga invariata;- la surrogazione non comporti costi aggiuntivi a carico del bilancio provinciale, - l’importo del nuovo mutuo non sia superiore al debito residuo pre-surrogazione.

MIGLIORAMENTO ENERGETICO

Al fine di fronteggiare la crisi del settore edilizio e di favorire il miglioramento energeticodegli immobili, con la legge provinciale 27 dicembre 2011, n. 18 articolo 43 , è statoistituito un fondo destinato alla concessione di contributi in conto capitale destinati in viaprioritaria a garantire il miglioramento energetico. La Comunità, ha raccolto 20 domandenel corso del 2012 in due trance, che sono state tutte ammesse a finanziamento. Nel corso del 2014, si procederà al saldo dei contributi sulla base degli stati diavanzamento. INTERVENTI DI EDILIZIA ABITATIVA A FAVORE DI PERSONE ANZIANE (L.P. 18.06.1990, n.16)

La L.P. 18.06.1990, n. 16, art.3 prevede la concessione di contributi in conto capitale perinterventi diretti a realizzare opere di manutenzione straordinaria, di risanamento e diristrutturazione di strutture abitative, in modo da renderle idonee alle necessità di soggettiultrasessantacinquenni o comunque di persone affette da disabilità connesse a processi diinvecchiamento, nonché di richiedenti che comprendano o intendono includere nel proprionucleo familiare le persone anzidette.Nel corso dell'anno 2014 la Giunta Provinciale ha sospeso i termini di raccolta delledomande con l'intento di ridefinire in toto la materia.

CONTRIBUTI PER INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE LEGGEPROVINCIALE N. 9/2013 ART.1

Per fronteggiare la crisi economica del settore edilizio, con l’articolo 1 della L.P. 9/2013“Misure per fronteggiare la crisi del settore edilizio mediante la promozione di interventi sulpatrimonio esistente”, è stato istituito un fondo destinato alla concessione di contributi inconto capitale volti a sostenere interventi su edifici esistenti, nella misura massima del 50per cento della spesa ammessa, o del 60 per cento qualora gli edifici siano collocatiall'interno degli insediamenti storici.Con deliberazione della Giunta provinciale n.1026 del 24 maggio 2013, modificata edintegrata con deliberazioni n.1234 del 14 giugno 2013 e n. 1286 del 20 giugno 2013, sonostate approvate le disposizioni attuative dell'articolo 1 della legge provinciale 15 maggio2013 e in particolare al paragrafo 6 della deliberazione 1026/2013, sono state previste lemodalità di formazione delle graduatorie e la concessione dei contributi.Con successive deliberazioni n. 1955 e n. 1981 del 20 settembre 2013 la GiuntaProvinciale ha ripartito agli Enti ulteriori risorse aggiuntive per la concessione deicontributi di cui in oggetto assegnando alla Comunità della Valle dei Laghi un ulterioreimporto di € 446.875,00= pari all'importo complessivo di € 875.875,00.=.Nel periodo utile per la presentazione delle richieste di contributo, ossia dal 3 giugno al 31luglio 2013, sono state presentate alla Comunità di Valle le seguenti domande:- Cat. A) “Abitazione principale”:152 domande di cui 3 ritirate dai richiedenti, e quindi 149

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ammissibili a finanziamento; - Cat B) “Condomini”: nessuna domanda ;- Cat C) “Alloggi di proprietà di enti pubblici, onlus, enti ecclesiastici e fondazioni: 1domanda

La Giunta della Comunità di Valle ha provveduto nel 2013 all'approvazione dellagraduatorie delle domande pervenute per la categoria A) e per la categoria C).Con provvedimento dell'Ufficio Edilizia Abitativa nel corso del 2013 si è prevista,l'ammissione a contributo delle prime 31 domande inserite nella graduatoria approvataper la categoria A).Con provvedimenti del Responsabile Servizio Gestione del Territorio nel corso del 2014sono state ammesse a contributo ulteriori n.3 domande di cui n.1 oggetto di rinuncia.Con provvedimento del Responsabile Servizio Gestione del Territorio nel corso del 2014 èstata ammessa a contributo la domanda presentata per la categoria C), con un contributodi € 64.630,22.=Nel corso del 2015, si procederà alla liquidazione progressiva dei contributi concessi conle modalità è tempistiche previste dalla normativa applicabile.

CONTRIBUTI PER L'INCENTIVAZIONE DELL'ACQUISTO E DELLA COSTRUZIONEDELLA PRIMA CASA DI ABITAZIONE L.P.9/2013 ART.2

Per fronteggiare la crisi economica del settore edilizio, con l’articolo 2 della L.P. 9/2013“Misure per l’incentivazione dell’acquisto e della costruzione della prima casa diabitazione” è stata introdotta la possibilità di concedere contributi in annualità della duratadi dieci anni, di valore attuale pari a un massimo di € 100.000,00.= per la costruzione el’acquisto della prima casa di abitazione.La Giunta Provinciale con deliberazione n.1234 di data 14.06.2013 integrata condeliberazione n.1981 del 20 settembre 2013, ha approvato le disposizioni attuativedell’art. 2 della L.P. 9/2013 assegnando alla Comunità della Valle dei Laghi risorseper un totale di € 709.000,00.= (€ 539.000,00.= + € 170.000,00.=). Tale importo è daassegnare attraverso contributi in 10 rate annuali costanti. Nel periodo utile per la presentazione delle domande dal 8 luglio 2013 al 9 agosto 2013,sono state presentate complessivamente alla Comunità di Valle 51 domande di cui 16relative alla categoria giovani coppie, sposate o conviventi more uxorio, o nubendi e 35relative alle generalità dei richiedenti. La Giunta della Comunità di Valle ha deciso di ripartire il fondo assegnato dalla Provinciatra le due graduatorie delle domande approvate, attribuendo il 70% delle risorse alfinanziamento della graduatorie delle giovani coppie e il restante 30% alla graduatoriadelle generalità.Con provvedimento del responsabile dell'Ufficio Edilizia Abitativa sulla base delle risorsetrasferite per l'anno 2013, si è provveduto all'ammissione a finanziamento delle prime 3domande della graduatoria delle giovani coppie ecc. e della prima domanda inserita nellagraduatoria delle generalità.Nel corso del 2014 con provvedimenti della Responsabile del Servizio Gestione delTerritorio sono state ammesse a finanziamento ulteriori n.2 domande riferite allagraduatoria delle giovani coppie.Sono ancora in attesa di perfezionamento ulteriori due domande ammesse (n.1 dellagraduatoria giovani coppie e n.1 della generalità).

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CONTRIBUTI PER L'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI ALLARME E DIVIDEOSORVEGLIANZA NELLA PRIMA CASA DI ABITAZIONE L.P.1/2014 articolo 54,comma 3

Il comma 3 dell’articolo 54 della legge provinciale 22 aprile 2014, n. 1 dispone che laGiunta provinciale definisce criteri e modalità per la concessione di contributi per l’anno2015, nella misura massima del 50% della spesa ammessa, per gli interventi diinstallazione di impianti di allarme e di videosorveglianza nella prima casa di abitazione.Con deliberazione n.2280 di data 15 dicembre 2014, come modificata con deliberazione n.2421 di data 29.12.2014 la Giunta Provinciale ha approvato i criteri attuativi e le modalitàper la concessione di contributi e la relativa modulistica. Con la medesima deliberazione èstato approvato anche il riparto delle risorse tra le Comunità e il Territorio Val d'Adige.Le agevolazioni sono concesse ed erogate dalle Comunità di valle in cui sono collocati gliimmobili oggetto di intervento, sulla base di specifiche graduatorie approvate dalleComunità medesime.Il termine di raccolta delle domande è fissato dal 07 gennaio al 6 febbraio 2015.L'importo concesso alla Comunità della Valle dei Laghi è di complessivi € 9.100,50.=.Le graduatorie dovranno essere approvate entro 60 giorni dalla data di chiusura deitermini per la presentazione delle domande. Entro il termine massimo di 10 giornidall'approvazione della graduatoria la Comunità comunica al beneficiario l'ammissione adistruttoria.

EDILIZIA ABITATIVA AGEVOLATA PER GLI ANNI 2015-2018. L.P. 2/2014 articolo 54

L’articolo 54 della legge provinciale 22 aprile 2014, n. 1 dispone che la Giunta provincialeadotta un piano di interventi per l’edilizia abitativa agevolata per gli anni 2015-2018,stabilendo la possibilità di concedere contributi a giovani coppie e nubendi per interventi diacquisto, di acquisto e risanamento e di risanamento della prima casa di abitazione per ladurata massima di 20 anni sulle rate di ammortamento dei mutui. Il comma 8 affidava allaGiunta provinciale la determinazione dei criteri e delle modalità per l'attuazione del sopracitato articolo.Con deliberazione n.2243 di data 15 dicembre 2014 la Giunta Provinciale ha approvato icriteri attuativi e le modalità per la concessione di contributi a favore di giovani coppie enubendi nonché cooperative edilizia per gli anni dal 2015 al 2018 e la relativa modulistica.Con la medesima deliberazione è stato approvato anche il riparto delle risorse tra leComunità e il Territorio Val d'Adige ed è stato stabilito che fatta salva la stipulazione di unanuova convenzione, ai contributi si applicano le condizioni previste dalla convenzionesottoscritta con le banche in attuazione dell’articolo 59 della legge provinciale 28 dicembre2009, n. 19 e relativi aggiornamenti semestrali sulle condizioni di tasso.Le agevolazioni sono concesse ed erogate dalle Comunità di valle in cui sono collocati gliimmobili oggetto di intervento, sulla base di specifiche graduatorie approvate dalleComunità medesime.Il termine di raccolta delle domande è fissato dal 07 gennaio al 7 marzo di ciascun anno.L'importo concesso alla Comunità della Valle dei Laghi per l'anno 2015 è di complessivi€214.055,44.= diviso in 20 quote annue a partire dal 2015 e fino al 2034.Con delibera della Giunta della Comunità n.259 di data 29 dicembre 2014 esercitava ilmargine di discrezionalità all'ente riservato stabilendo fra l'altro che:- il riparto delle risorse sia destinato ad interventi di ACQUISTO nella percentuale del30%, di ACQUISTO E RISANAMENTO per il 30% e RISANAMENTO per il 40%.

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- la spesa massima ammessa a contributo per gli interventi di acquisto e di acquisto erisanamento non può essere superiore ad euro 170.000,00.=.- la spesa massima ammessa a contributo per gli interventi di risanamento non può esseresuperiore ad euro 100.000,00.=- non sono ammissibili a contributo interventi la cui spesa ammissibile risulti inferiore aeuro 42.500,00.=Le graduatorie dovranno essere approvate entro 60 giorni dalla data di chiusura deitermini per la presentazione delle domande. Successivamente all'approvazione dellegraduatorie la Comunità comunica al beneficiario l'ammissione ad istruttoria.

VERIFICHE PERIODICHE SULLE DOMANDE DI EDILIZIA ABITATIVA.

Il Servizio opererà anche i controlli a campione ai sensi dell'art 14 comma 1, lettere a) e b)delle Disposizioni attuative della L.P. 21/92 sulle dichiarazioni rese in merito al possessodei requisiti ed alle condizioni soggettive per l'attribuzione del punteggio e del rispetto deivincoli previsti dalla legge provinciale in materia di edilizia abitativa. Le verifiche sarannoeffettuate secondo le direttive approvate dall'organo esecutivo della Comunità.Ogni anno sono inoltre disposti i controlli dovuti ai sensi dell'art. 11 del D.P.G.P. 5 giugno2000, n.9-27/Leg. sulle autocertificazioni presentate in fase di fine lavori per larendicontazione finale della spesa.Si opereranno inoltre le verifiche dovute in riferimento alla L.P. 9/2013 e L.P. 1/2014.

MARGINE DI DISCREZIONALITA' NELLE SCELTE

Con riferimento alle scelte operate si ricorda che l'attività amministrativa si concretizzanella attuazione delle leggi provinciali nell'ambito della programmazione effettuata dallaProvincia autonoma concretizzando i margini di discrezionalità lasciati alle Comunità diValle.

RISORSE UMANE IMPIEGATE

Le risorse umane impiegate per la realizzazione del presente programma sono quelle chenella dotazione organica della Comunità sono incardinate nel Servizio Gestione delTerritorio ed ufficio di competenza.

RISORSE STRUMENTALI DA IMPIEGARE E FINALITA’ DA CONSEGUIRE

In sintonia con le attività ricomprese nella descrizione del Programma le risorsestrumentali impiegate saranno quelle attualmente in dotazione al Servizio Gestione delTerritorio ed ufficio di competenza.

COERENZA CON IL PIANO PROVINCIALE DI SETTORE

L’attività svolta nei settori di intervento relativi all’edilizia pubblica e agevolata èstrettamente correlata e coordinata dagli indirizzi di carattere generale indicati dallarispettiva normativa e dai piani straordinari, e dalle disposizioni di competenza degli organidella Comunità della Valle dei Laghi.

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Rete delle riserve/parco fluviale del Sarca

La Comunità della Valle dei Laghi si è fatta promotrice dell’adesione della Valle dei Laghialla rete delle riserve/parco fluviale del Sarca – Basso Corso ai sensi della L.P. n.11 didata 23 maggio 2007.L'accordo di programma è stato sottoscritto, oltre che dalla Comunità della Valle dei Laghi,dalle amministrazioni comunali di Arco, Calavino, Cavedine, Dro, Lasino, Nago-Torbole,Padergnone, Riva del Garda, Vezzano, dalla Comunità Alto Garda e Ledro, dal Consorziodei Comuni del B.I.M. Sarca Mincio Garda e dalla Provincia Autonoma di Trento.L'obiettivo principale della Rete delle riserve è quello di realizzare una gestione unitaria ecoordinata delle aree protette aventi una relazione ecologica diretta con il fiume Sarca.Queste aree protette, interamente ricadenti nella valle della Sarca, afferiscono al territoriodei Comuni di Arco, Calavino, Cavedine, Dro, Lasino, Nago-Torbole, Padergnone, Rivadel Garda, Vezzano.Durante l'anno 2014 con la collaborazione anche economica della Rete delle Riserve si èpredisposto il progetto di completamento della sentieristica e riqualificazione della fascialago di Santa Massenza. La realizzazione dell'intervento sarà curata dalla PAT tramite il“Progettone”.Si sta completando anche un studio di fattibilità per la riduzione dell'artificialità del RimoneNuovo.Nel dicembre 2014 è stata inaugurata la Porta Parco di Sarche.Nel corso del 2015 si svilupperanno le azioni previste dalla programmazione triennaledell'accordo di programma.

Rete di riserve Bondone

La Comunità della Valle dei Laghi ha aderito e sottoscritto l'Accordo di programmafinalizzato all'attivazione della Rete di Riserve Bondone sul territorio dei comuni diCimone, Garniga Terme, Terlago, Trento, Villa Lagarina” siglato fra i Comuni precitati, laProvincia Autonoma di Trento, la Comunità della Valle dei Laghi, la Comunità dellaVallagarina, il Consorzio BIM dell'Adige e le Amministrazioni separate di uso civicoBaselga del Bondone, Vigolo Baselga, Sopramonte, Castellano.Nel corso del 2015 si inizieranno a sviluppare le azioni individuate come prioritarie per ilprimo triennio così di seguito riassunte:a) elaborazione del Piano di gestione della Rete di riserve;b) interventi per la conservazione degli habitat e delle specie;c) interventi per la fruizione diretta;d) interventi per la comunicazione e la sensibilizzazione.

Piano Territoriale

Nella seduta della Conferenza dei Sindaci in data 21 novembre 2013 il Presidente dellaComunità della Valle dei Laghi presentava il Documento Preliminare Definitivo ed ilDocumento di sintesi dei lavori del tavolo territoriale come approvati dal tavolo di lavoro indata 5 novembre 2013.L'Assemblea della Comunità ha avuto occasione di approfondire la conoscenza deicontenuti degli elaborati come sopra descritti durante la seduta del 28 gennaio 2014.

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La Conferenza dei Sindaci nella seduta del 13.02.2014 analizzava e discuteva ilDocumento Preliminare di sintesi ed esprimeva il proprio parare favorevole, fatte salve leosservazioni presentate nella medesima seduta.Con deliberazione dell'Assemblea Generale della Valle dei Laghi n. 6 di data 04.03.2014venivano approvati il “Documento Preliminare Definitivo Comunità della Valle dei Laghi”,“Documento di sintesi del Tavolo di Confronto e Consultazione per la formazione del PianoTerritoriale di Comunità”, “Documento di autovalutazione del documento preliminare dellaComunità della Valle dei Laghi”. I documenti approvati venivano pubblicati sul sito dellaComunità e ne veniva dato avviso sul quotidiano il Trentino del 22 marzo 2014.La Comunità della Valle dei Laghi per proseguire nell'iter di predisposizione del PianoTerritoriale di Comunità, ai sensi dell'art.22 della L.P.1/2008, era tenuta a firmare unaccordo con i Comuni e la Provincia Autonoma di Trento a tal fine il Presidente dellaComunità ha convocato in data 03 giugno 2014 la “Conferenza per la stipulazionedell'Accordo quadro” per la sua costituzione ai sensi dell'articolo 22 comma 1 della L.P.1/2008. Nella riunione del 01 luglio 2014 i documenti aventi ad oggetto l'accordo quadrovenivano approvati, per quanto di loro competenza, dall'Assessore Provinciale diriferimento, dai rappresentanti dei 5 Comuni presenti all'incontro e dal Presidente dellaComunità della Valle dei Laghi.Con deliberazioni della Giunta della Comunità n.70 di data 06 maggio 2014 venivaincaricato l'architetto Alessandro Franceschini dell'attività professionale tecnico scientificaai fini della definizione dell'accordo quadro di programma e redazione del Piano TerritorialeComunità della Valle dei Laghi.Con deliberazioni della Giunta della Comunità n.71 di data 06 maggio 2014 venivaincaricato l'architetto Giuliana Spagnolo di un incarico di collaborazione coordinata econtinuativa per attività di definizione dell'Accordo quadro di programma e la stesura delPiano Territoriale della Comunità della Valle dei Laghi e relativi allegati.L'accordo quadro veniva poi sottoposto all'approvazione dell'Assemblea della Comunità,dei Consigli Comunali e della Giunta provinciale e poi sottoscritto digitalmente dairappresentanti dei vari enti. Con l'acquisizione della firma dell'Assessore provincialeDaldoss Carlo in data 17 novembre 2014 si è perfezionato l'accordo. Il piano si avvia ora verso la una fase più compiutamente progettuale. Durante il mese dinovembre 2014 per condividere con un tavolo di stakeholder le ipotesi progettuali delPiano, sono state pensate tre serate tematiche, all’interno delle quali verranno affrontati isingoli temi di progetto:"Valorizzazione del sistema idrografico" e "Valorizzazione del sistema paesaggistico""Valorizzazione del sistema agricolo" e "Valorizzazione del sistema del verde""Valorizzazione del sistema culturale", "Riqualificazione del sistema viabilistico"Il programma della Comunità è quello di giungere all'approvazione del piano entro lascadenza del mandato amministrativo.

Il Piano stralcio del commercioCon deliberazione della Giunta provinciale n. 1339 del 1 luglio 2013 così come modificatedalla deliberazione della Giunta Provinciale n. 678 del 9 maggio 2014 - Approvazione deicriteri di programmazione urbanistica del settore commerciale previsti dall’art. 13 della l.p.30 luglio 2010, n. 17 “Disciplina dell’attività commerciale”, sono state introdotte ledisposizioni attuative della legge provinciale 30 luglio 2010, n. 17 – Disciplina dell’attivitàcommerciale in materia di adeguamento della pianificazione locale alle disposizionimedesime. L’art. 13, comma 3 della l.p. n. 17/2010 stabilisce che “Le comunità e i comuni,nell’esercizio della loro funzione di pianificazione territoriale, si conformano ai criteri diprogrammazione urbanistica stabiliti dalla deliberazione prevista dal comma 1, adottando

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le eventuali varianti di adeguamento entro dodici mesi dall’approvazione delladeliberazione o delle sue successive modifiche”; con legge finanziaria il termine è statoprorogato al 31 dicembre 2014 con la precisazione che “Se i comuni e le comunità nonprovvedono entro il 31 dicembre 2014 la Provincia attiva l'intervento sostitutivo previstodall'articolo 57 della legge regionale 4 gennaio 1993, n. 1 (Nuovo ordinamento dei comunidella regione Trentino - Alto Adige)”. Si precisa, a tal proposito, che la circolare n. di prot.A035/14/365209/14/2-14, del 7 luglio 2014 dell’assessore provinciale allo sviluppoeconomico e lavoro, chiarisce che il termine sopra citato s’intende rispettato con ilprovvedimento di prima adozione del piano. Inoltre la circolare n. 1/2014 dell’assessoreprovinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa, chiarisceche la norma che prescrive il divieto di adottare varianti nel semestre che precede ilrinnovo del consiglio comunale (semestre bianco), è norma specificatamente diretta aicomuni e pertanto il predetto divieto non può essere esteso alle comunità. Ciò premesso, è fatto obbligo da un lato ai comuni di verificare la conformità deglistrumenti di pianificazione ai nuovi criteri di programmazione urbanistica delle attivitàcommerciali e dall’altro alle comunità di formare il proprio piano territoriale, eventualmentetramite un piano stralcio come previsto dall’art. 25 bis della legge urbanistica. Laformazione (o l’adeguamento) del piano della comunità (oppure del piano stralcio) allenuove disposizioni segue la normale procedura prevista per l’adozione ai sensi degli artt.22, 23 e 24 della legge urbanistica 4 marzo 2008, n. 1 e ss. mm.. Fino all’approvazione delpiano è sospeso il rilascio di concessioni edilizie e di autorizzazioni commerciali incontrasto con i criteri di programmazione urbanistica di cui alla deliberazione n.1339/2013ed in particolare di grandi superfici di vendita (GSV) e centri commerciali. Il compito deipiani territoriali delle comunità (o dei piani stralcio) è individuare misure urbanistiche atte almiglioramento competitivo della distribuzione commerciale e, in particolare, lalocalizzazione delle grandi strutture di vendita compresi i centri commerciali. Il lavoro di studio ed analisi dei dati territoriali relativi alle singole Comunità è statocondotto, su incarico della PAT, dal Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto ePolitiche del Territorio del Politecnico di Torino attraverso l'applicazione della valutazioneintegrata territoriale (VIT) potrà definire importanti elementi conoscitivi che consentirannodi definire mediane il Piano stralcio del PTC, le potenzialità di sviluppo e gli scenariterritoriali per eventuali nuove localizzazioni commerciali. Il documento sarà prodotto allaComunità entro breve.In fase di elaborazione del Piano Territoriale della Comunità non si è evidenziatal'opportunità di localizzare grandi strutture di vendita compresi i centri commerciali. Inconformità alla scelta programmatoria effettuata sarà necessario adottare il piano stralcionel corso dei primi mesi del 2015.

Progettazione / realizzazione opere

Circumlacuale: Lo studio di fattibilità commissionato alla dott.sa Maddalena Wegher dello studio Idoteaha permesso di individuare 5 percorsi che collegano i sette laghi. Con l'approvazione da parte della Giunta della Comunità n.126 di data 01 luglio 2014 si èconcluso l'iter relativo agli interventi “Interventi di riqualificazione delle fasce lago erecupero della rete sentieristica in C.C. Terlago in funzione della ciclopedonabilità” oggettodi progettazione da parte dell'ing. Giovanni Periotto. Gli interventi saranno svolti dalComune di Terlago e dal Servizio sostentamento occupazionale e valorizzazioneambientale della PAT. Al comune di Terlago è stato concesso un contributo di €30.000,00 aparziale finanziamento delle spese che sarà tenuto a sostenere.

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La progettazione esecutiva dei percorsi di collegamento è proseguita nel 2014 attingendoda un lato ai fondi messi a disposizione dal Fondo per lo sviluppo sostenibile e dall'altrodal BIM (Percorso Santa Massenza). La realizzazione dell'intervento sarà curata dalla PATtramite il “Progettone”.Si sta completando anche un studio di fattibilità per la riduzione dell'artificialità del RimoneNuovo e la progettazione esecutiva relativa alla “Riqualificazione delle fasce lago infunzione della ciclopedonabilità. Collegamento Vezzano/Lago di Santa Massenza”.Nel corso del 2015 si intende sviluppare la progettazione verso altri itinerari previsti nellostudio di fattibilità.

Riqualificazione dell'immobile da adibire a nuova sede della Comunità di Valle

Durante il 2014 si è resa necessaria una rielaborazione da parte del tecnico progettistadel capitolato speciale d'appalto norme amministrative, dei computi metrici estimativi edelenco prezzi al fine di uniformare gli elaborati da un lato alle nuove disposizionilegislative e dall'altro esigenze del committente. Con deliberazione della Giunta della Comunità è stato approvato in linea tecnica ilprogetto esecutivo di “Riqualificazione dell'immobile da adibire a nuova sede dellaComunità di Valle” stabilendo di avvalersi per l'espletamento delle procedure di garedell'Agenzia per gli Appalti e Contratti della Provincia Autonoma di Trento. Perfezionata la gara è intenzione di stipulare il contratto d'appalto ed iniziare l'esecuzionedelle opere già nella primavera 2015.

Verifica impianti e manutenzione immobili di proprietàDurante l'anno 2015 si proseguirà nella verifica dello stato di manutenzione degli immobilidi proprietà della Comunità in particolare il teatro di Vezzano.

Piani d'azione per l'energia sostenibile

Il 29 novembre 2012 l'assemblea della Comunità ha approvato un ordine del giorno per farpartire anche in Valle dei Laghi i PAES (Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile). Questopiano d'azione è uno strumento messo a disposizione dei territori per declinare ininterventi concreti la strategia 20-20-20. La strategia 20-20-20 è un ambizioso impegno che è stato assunto unilateralmentedall'Unione Europea in tema di riduzione delle emissioni. L'obiettivo è ridurre del 20% ilconsumo di energia, del 20% le emissioni di gas serra e produrre almeno il 20%dell'energia da fonti rinnovabili entro il 2020. Nel corso del 2014 si è approfondita e sviluppata la progettazione dei PAES riferiti aisingoli comuni aderenti, sulla base della quale si è aperto il confronto con leamministrazioni concordando modifiche di dettaglio.La società incaricata della redazione del documento sta completando le variazionirichieste. Si programma di approvare gli elaborati entro la scadenza del mandato amministrativo.

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3.4. PROGRAMMA N. 4 : ASSISTENZA SOCIALE

Responsabile del Servizio: dott.ssa Nicoletta Deavi

Le funzioni socio assistenziali sono state attribuite alla Comunità della Valle dei Laghi condecorrenza dall’1/1/2012 a seguito del decreto del Presidente della Provincia Autonoma diTrento n. 147 del 30/12/2011. Nella prima fase di avvio delle attività le quattro Comunitànate dalla suddivisione del Comprensorio Valle dell’Adige hanno concordato di gestire lefunzioni socio assistenziali in forma associata con capofila la Comunità RotalianaKönigsberg ed hanno sottoscritto una convenzione per definire le modalità di svolgimentodelle attività. La Giunta della Comunità della Valle dei Laghi con deliberazione n. 116 didata 21 agosto 2012 ha deciso di recedere dal primo gennaio 2013 dalla convenzione e diesercitare direttamente le funzioni socio assistenziali.

DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

La Legge Provinciale 13/2007 prevede le seguenti tipologie di intervento: all’articolo 32 gli interventi di servizio sociale professionale e segretariato sociale; all’articolo 33 gli interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale; all’articolo 34 gli interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo

familiare; all’articolo 35 gli interventi di sostegno economico.

Nel presentare i dati contenuti nella presente relazione si terrà conto anche della strutturadel Bilancio di previsione che prevede le voci di spesa di seguito indicate con glistanziamenti riportati a fianco di ciascuna di esse:

Intervento 1 Spese per personale dipendente Intervento 2 Acquisti Intervento 3 Prestazioni di servizi Intervento 4 Utilizzo beni di terzi Intervento 5 Trasferimenti Intervento 7 Imposte e tasse

Le funzioni socio assistenziali si attuano principalmente attraverso l’effettuazione diretta diinterventi svolti dal personale dipendente della Comunità di Valle o la collaborazione conEnti pubblici, associazioni, cooperative, organizzazioni del volontariato ed altri soggetti delterzo settore. Gli interventi di sostegno economico prevedono invece l’erogazione dicontributi e sono quindi indicati nella voce dei trasferimenti.Le spese di gestione delle funzioni socio assistenziali sono coperte principalmente dafinanziamento provinciale e dalle entrate delle quote di compartecipazione da parte degliutenti beneficiari dei servizi. La Provincia annualmente approva i criteri per l’esercizio dellefunzioni socio assistenziali e le assegnazioni del budget per tutte le attività di livello localeattribuite in competenza alle Comunità di Valle.

Si presentano di seguito gli interventi effettuati dal Servizio Socio Assistenziale dellaComunità della Valle dei Laghi indicati seguendo la classificazione prevista dalla LeggeProvinciale 13/2007

1. INTERVENTI DI SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE E SEGRETARIATOSOCIALE (Art. 32 L.P. 13/2007 – intervento 1 Spese per personale dipendente)

Il lavoro dell’assistente sociale si concretizza in attività a diretto contatto con l’utenza, incollaborazione o con il coinvolgimento di altri Enti, Istituzioni e Associazioni (riunioni,

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incontri, verifica e progettazione di interventi, ecc.) e in attività svolte all’interno delServizio stesso (momenti istituzionalizzati di confronto interno al servizio). L’attività dell’assistente sociale a diretto contatto con l’utenza si esplica attraverso colloquiin ufficio e visite domiciliari. L’assistente sociale riceve gli utenti su appuntamento o, negliorari di recapito, con accesso dell’utenza presso gli uffici del Servizio Sociale per colloquisenza appuntamento negli orari di apertura al pubblico. Gli assistenti sociali operano secondo le seguenti aree di competenza, definite sulla basedell’età anagrafica degli utenti:

minori e famiglie in favore di nuclei familiari all’interno dei quali vi è la presenza diminorenni (0-18 anni) o di una donna in stato di gravidanza.

adulti in favore di nuclei familiari all’interno dei quali non vi è la presenza diminorenni; la fascia di età degli utenti seguiti va dal compimento del 18esimo annoal compimento del 65esimo anno di età.

Anziani in favore di nuclei familiari all’interno dei quali sono presenti utenti personecon età superiore a 65 anni.

Le principali attività del personale assistente sociale sono:

SEGRETARIATO SOCIALEConsiste in attività di informazione e di orientamento rivolte alla cittadinanza sui servizi dirilevanza sociale, sulle risorse disponibili sul territorio e sulle modalità per accedervi. Le richieste più frequenti al servizio riguardano informazioni per beneficiare di aiutieconomici, per ricerca di opportunità lavorative, per soluzioni alloggiative di ediliziapubblica a canone agevolato, per problematiche legate alla disabilità, per beneficiare diservizi e per l’accesso all’APSP. La conoscenza delle risorse sociali disponibili sul territorio in cui i cittadini vivono,consente di fornire informazioni utili ad affrontare le loro esigenze personali e familiari.

INTERVENTI DI SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALESono interventi specifici dell’assistente sociale che costruisce un progetto di aiutoindividualizzato, condiviso con la persona/nucleo familiare, volto ad affrontare le sueproblematiche. La progettazione dell’intervento parte da una valutazione approfondita del bisognopresentato dall’utente, si sviluppa in un processo di supporto e di accompagnamento, conl’obiettivo di chiarire, affrontare e, per quanto possibile, offrire risoluzioni alle situazioni didifficoltà nell’ottica di promuovere l’autonomia personale e familiare dell’utenza.

SOSTEGNO PSICO SOCIALEE’ un intervento realizzato attraverso l’attività professionale dell’assistente sociale checonsiste nell'aiutare direttamente l’utente a meglio identificare e ad affrontare i propriproblemi, a cercare di risolverli valorizzando le risorse personali, e, in generale, adaccompagnarlo verso una maggiore autonomia. Viene effettuato un ciclo significativo dicolloqui di approfondimento e di aiuto con la persona al fine di avviare il processo dicambiamento.

INTERVENTI DI AIUTO PER L’ACCESSO AI SERVIZISi tratta di interventi professionali che consentono all’utente di accedere a servizi oagevolazioni, erogati direttamente dagli Enti Gestori o da soggetti esterni. L’interventoimplica una valutazione professionale e si concretizza nella stesura di relazioni sociali oattestazioni che permettono l’accesso a detti servizi.

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INTERVENTI DI TUTELA Sono attivati a seguito di un mandato autoritativo che obbliga e legittima l’intervento delServizio Sociale o attraverso una segnalazione del Servizio Sociale stesso all’AutoritàGiudiziaria.Al Servizio Sociale pervengono Provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria che contengono:- richieste di indagine conoscitiva su persone o nuclei familiari - decreti contenenti delle prescrizioni che devono essere attuate dal Servizio Sociale.I Provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria comportano un obbligo normativo di interventoper il Servizio Sociale, anche senza il consenso dell’utente.

2. ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E PROMOZIONE – MINORI E FAMIGLIE (Art. 33 L.P. 13/2007 – intervento 5 Trasferimenti

Gli interventi sono finalizzati ad evitare l’insorgenza del disagio o di forme diemarginazione, facilitare le relazioni e l’integrazione operativa tra le risorse presenti sulterritorio, promuovere progettualità sociali coordinandole con quelle sanitarie, educative,delle politiche giovanili, del volontariato, del lavoro, abitative e con gli altri settori checoncorrono alla promozione del benessere sociale.Il “Piano sociale di Comunità 2012 – 2013” approvato con deliberazione dell’Assembleadella Valle dei Laghi n. 6 del 26 aprile 2012 ed integrato con successiva delibera n. 123 didata 01 luglio 2014 ad oggetto “Piano Sociale di Comunità 2012 -2013: documento di ren-dicontazione dei dati demografici e sociali del primo semestre 2014, con stato attuazionedelle azioni”, ha rilevato, tra le altre, le seguenti priorità: integrazione sociale: assicurare la presenza di una rete di relazioni e il coinvolgimento

della popolazione nella vita della Comunità capacità genitoriale: rafforzare il ruolo delle famiglie e fornire supporto alla genitorialità prevenzione del disagio giovanile organizzazione familiare e relazioni familiari: fornire servizi per la conciliazione dei

tempi di lavoro con quelli della famigliaIl Piano sociale, in risposta ai bisogni rilevati ha evidenziato la necessità di consolidare epotenziare i progetti già attivi da anni sul territorio della Comunità che hanno visto unavalutazione positiva dei Servizi Sociali e buona partecipazione alle attività. I progetti, diseguito riportati, sono parzialmente finanziati con fondi del budget provinciale o realizzaticon finanziamenti specifici o coperti con fondi dell’avanzo di amministrazione. Molti deiprogetti sono stati realizzati con la condivisione e la partecipazione finanziaria parzialedelle amministrazioni comunali della Valle dei Laghi.

PROGETTI DI PROMOZIONE E PREVENZIONE IN AMBITO MINORI E FAMIGLIE:

Progetto Comuni…chiamo – Una Comunità che ha cura di sèIl progetto è finalizzato allo “sviluppo della Comunità” inteso come percorso voltoall’ascolto e alla comprensione dei problemi e dei bisogni sociali e alla generazione di unprocesso virtuoso di attivazione di risorse presenti sul territorio della Comunità che in talmodo “si prende cura di sé”.Sono previste attività volte a rafforzare e valorizzare risorse e capacità di singoli cittadini edi gruppi formali ed informali ed il sostegno alle attività già presenti sul territorio e la messain rete di tutti i soggetti in un clima di fiducia e riconoscimento reciproco e in un’ottica diricerca del bene comune.Progetto Comunità Più

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È un progetto di mediazione sociale finalizzato a favorire l’integrazione sociale e culturaledelle persone non originarie del luogo. Come previsto dal progetto è stato istituito il“Tavolo della convivenza” che vede la rappresentanza delle istituzioni, delle associazionisignificative di cittadini nativi e migranti della Valle con l’obiettivo di elaborare annualmenteil Piano della Convivenza. Nel Piano della Convivenza sono descritte le attività darealizzarsi per promuovere maggiore partecipazione e senso di appartenenza allacomunità da parte dei cittadini nativi e migranti della ValleCentro per le famiglieIl Centro per le Famiglie si configura quale importante interlocutore per i bisogni delterritorio legati all'ambito familiare e genitoriale e costituisce un punto di riferimento per igenitori della Valle che, con il supporto degli operatori, possono sviluppare iniziativeautogestite e attività a favore della comunità quali ad esempio: la banca del tempo, attivitàricreative per i figli, gestione dell’anticipo e posticipo scolastico, spazio gioco, spaziosollievo, formazione permanente alla genitorialità, preparazione alla vita di coppia. Incollaborazione con l’Istituto Comprensivo viene attuato il progetto “Educhiamoci adeducare”.Colonie estiveIl progetto prevede l’organizzazione di attività diurne in favore di bambini e ragazzi nelperiodo di chiusura estiva delle scuole. Saranno programmate attività sportive con istruttorispecializzati (nuoto, rugby educativo, baseball, tennis, cavallo) e attività ludico-ricreativecoordinate dalle animatrici o collaboratori anche della Valle, tra le quali percorsiambientali, giochi di teatro, percussioni, hip hop.Progetto BussolaIl progetto ha l’obiettivo di promuovere azioni positive a favore dell’infanzia edell’adolescenza, dei giovani e delle loro famiglie, per prevenire fenomeni di disagiosociale e favorire lo sviluppo delle potenzialità personali nonché della qualità della vita deiragazzi. Sono previsti momenti di aggregazione ludico ricreativa aperti a tutti i ragazzi elaboratori proposti in alcuni paesi della valle a cadenza settimanale.Progetto Pacchi viveriIl progetto, realizzato con la collaborazione di associazioni di volontariato locali (CroceRossa Italiana-gruppo Valle dei Laghi, Caritas Decanale e Circolo Anziani “El Fogolar” diTerlago), si concretizza nella fornitura di generi alimentari di prima necessità a persone,segnalate dall’assistente sociale, che si trovano in situazioni temporanee di disagioeconomico. Progetto “Insieme... da 0 a 100”Il progetto, nell'ambito delle politiche provinciali di “Promozione del benessere familiare edella natalità”, ha l’obiettivo di offrire supporto alle famiglie nella gestione di figli di etàprescolare e di scuola primaria, attraverso iniziative pratiche di sostegno (es. spaziosollievo), potenziando attività già avviate negli scorsi anni e già programmate nell'ambitodell'iniziativa “Distretto famiglie”. Intende altresì promuovere lo scambio per la nascita diun lavoro di rete tra le realtà della Valle dei Laghi che già operano in questa direzione,oltre a prevedere l’offerta alle famiglie di momenti di formazione.PIANO GIOVANILa programmazione dell’attività del Piano giovani di zona, prosegue anche per il 2015, conle caratteristiche e le modalità dello scorso anno.

PROGETTI DI PROMOZIONE E PREVENZIONE IN FAVORE DI ADULTI Progetto DipendenzeÈ un progetto di prevenzione sull’abuso di sostanze, svolto con la collaborazionedell’Associazione Provinciale per le Dipendenze Patologiche, che prevede un supporto a

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genitori che vivono il disagio legato alla dipendenza del figlio, attività di sostegno sia per iragazzi che per le famiglie, la presa di coscienza da parte delle persone avvicinate delproprio vissuto e la progettazione di un eventuale percorso terapeutico.Progetto MixabileIl progetto, attuato con la collaborazione dell’Associazione Oasi, prevede attività disocializzazione e svago, nei fine settimana ed il mercoledì pomeriggio, in favore dipersone con disabilità. Si prevede la partecipazione a manifestazioni, feste e altri eventi inValle dei Laghi ed altre gite fuori zona programmate assieme a altre realtà del territorio.Progetto TaleaLa finalità del progetto, attuato con la collaborazione dell’Associazione Oasi, èl’inserimento di persone diversamente abili in contesti di vita normali della comunità, inrealtà economiche e non economiche della zona, presso le quali la persona realizza, con ilsostegno di un educatore o di un volontario, attività di utilità sociale. La finalità del progettoè di valorizzare le autonomie delle persone disabili coinvolgendo la comunità.

PROGETTI DI PROMOZIONE E PREVENZIONE IN FAVORE DI ANZIANI UTEDTL'Università della terza età e del tempo disponibile (U.T.E.T.D), attiva a Vezzano e aLasino, accoglie iscritti da tutta la Valle dei Laghi, ed organizza settimanalmente lezioniche spaziano dalla storia, alla medicina, alle scienze, all'arte, alla psicologia teorica edapplicata, alla storia delle religioni, all’educazione motoria con il valido supporto dell’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento. La durata dei corsi è di circa seimesi partendo da ottobre per concludersi alla fine di marzo.Considerato che il progetto propone occasioni di incontro stabili, sviluppo di relazioni,coinvolgimento delle persone anziane all’interno della rete sociale della comunità,diminuendo la tendenza della persona anziana a chiudersi in sé stessa, la Comunità diValle si è impegnata a compartecipare, con i Comuni della Valle, alle spese necessarieper garantire l’attivazione dei corsi per l’anno accademico 2014-2015.

3. INTERVENTI INTEGRATIVI E SOSTITUTIVI DI FUNZIONI PROPRIE DEL NUCLEOFAMILIARE (Art. 34 L.P. 13/2007 – intervento 4 Prestazioni di servizio)

Gli interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare vengono attuatiper aiutare, sostenere o, nei casi più gravi, sostituire la famiglia, dove questa presentidifficoltà nella gestione di persone con disabilità o nell’offrire ai figli un ambiente adeguatoper la loro crescita e sviluppo. Gli interventi sono volti a garantire, nel caso di difficoltàtemporanea, la permanenza del minore, della persona disabile o anziana nel proprioambiente di vita, evitando o riducendo il ricorso a strutture residenziali ed i rischi diisolamento o di emarginazione. Le principali tipologie di interventi sono

servizi a carattere residenziale e semiresidenziale in favore di minori, di personecon disabilità e di anziani;

affidamento e accoglienza familiare dei minori; mediazione familiare; interventi di assistenza domiciliare

Di seguito sono riportate le tipologie di intervento attuabili secondo quanto previsto dalla disciplina di riferimento

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SERVIZI A CARATTERE SEMIRESIDENZIALEI servizi a carattere semiresidenziale offrono accoglienza durante le ore diurne e hanno lafinalità di supportare la permanenza della persona nel suo ambiente di vita attraversointerventi che integrano le funzioni del nucleo familiare, assicurando servizi e prestazioniadeguati alle esigenze della persona. In relazione alla tipologia degli utenti, all’interno del servizio semiresidenziale possonoessere realizzate attività riabilitative, socio-educative, di addestramento, formazione elavoro finalizzate all’acquisizione di competenze ed abilità che favoriscano l’integrazionesociale. Lo svolgimento delle attività può estendersi per l’intero arco della giornata oessere limitato a parte di essa.

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI PER MINORICentro di aggregazione giovanileIl centro di aggregazione giovanile si pone come luogo privilegiato di incontro dei ragazzi,degli adolescenti e dei giovani, anche tramite il rapporto con figure adulte con ruolo diguida e di stimolo. Il servizio si qualifica anche come luogo e occasione di iniziative diavvicinamento alla pratica di alcune attività creative, ricreative, sportive e di animazione(feste, eventi comunitari, tornei, ecc.).Centro diurno per minoriL’attività dei centri diurni è volta a contribuire al processo evolutivo di ragazzi segnalatidall’assistente sociale, all’apprendimento di competenze e abilità sociali, alla costruzionedi un positivo rapporto con il mondo adulto sia attraverso un sostegno educativo erelazionale, offrendo occasioni di aggregazione tra minori con difficoltà familiari erelazionali.L’intervento affianca la famiglia nei suoi compiti educativi e di cura ed offre al ragazzo/aopportunità di relazioni positive in un contesto educativo ed accogliente sia con i pari checon figure di riferimento adulte.Centro apertoÈ un servizio semiresidenziale che sviluppa la sua attività con obiettivi integrati ecomplementari: attività di carattere animativo finalizzate all’integrazione di minori a rischiocon gruppi di coetanei, con realtà associative locali, con altre espressioni del tessutosociale e lo sviluppo di interventi di sostegno e accompagnamento nel tempo.Centro di Socializzazione al Lavoro Servizio semi-residenziale rivolto a giovani in situazione di disagio personale e familiare,che hanno bisogno di acquisire competenze lavorative di base, necessarie perl’inserimento nel mondo del lavoro. Favorisce la socializzazione, anche attraverso lacondivisione di momenti di vita quotidiana, rinforza e sostiene la scolarità acquisita infunzione del raggiungimento dei pre requisiti lavorativi.Spazio neutro Lo Spazio Neutro è un intervento finalizzato a favorire l’esercizio del diritto di visita e direlazione del minore con i propri familiari nel caso di separazione dei genitori, diaffidamento familiare o di affido a servizio residenziale. Viene favorito l’incontro delminore con i propri familiari alla presenza di un operatore che, sulla base di un lavoropreparatorio, effettua un’osservazione sull’andamento dell’incontro stesso, facilita e medial’interazione tra minore e familiari, tutela il minore da eventuali comunicazioni, interventiinopportuni o da comportamenti dannosi nei suoi confronti da parte dei familiari.Intervento educativo domiciliareL’intervento è finalizzato a sostenere lo sviluppo del minore e dell'adolescente, anchedisabile, e a favorire il recupero delle competenze educative del/dei genitori o delle figureparentali di riferimento. Gli interventi educativi possono essere estesi anche ai

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maggiorenni con disabilità fisica, psichica e sensoriale o a rischio di emarginazioneall’interno di un progetto personalizzato che sostenga la famiglia nel suo ruolo educativo.Obiettivi di questa tipologia d’intervento a favore dei minori sono: osservare, promuovere,sviluppare ed accrescere le potenzialità evolutive del minore nei suoi compiti di vita,nonché sostenere le competenze educative degli adulti di riferimento in temporaneadifficoltà. SERVIZI SEMIRESIDENZIALI PER ADULTI Centro Servizi Le attività del Centro Servizi concorrono a favorire la permanenza della persona nel suo ambientedi vita e si caratterizzano per la polifunzionalità delle prestazioni che possono comprendere curaed igiene della persona (bagno assistito, pedicure, manicure, parrucchiera e barbiere), servizi dimensa e di lavanderia. Allo scopo di favorire la socializzazione, le relazioni interpersonali e lostimolo per una vita attiva, il Centro Servizi può essere anche sede di attività socio-ricreative,culturali, motorie e occupazionali.Centro di Socializzazione al Lavoro È un servizio semiresidenziale rivolto a giovani in situazione di disagio personale e familiare, cheha lo scopo di far loro acquisire competenze lavorative di base necessarie per l’inserimento nelmondo del lavoro. Favorisce la socializzazione, anche attraverso la condivisione di momenti di vitaquotidiana, rinforza e sostiene la scolarità acquisita in funzione del raggiungimento dei pre requisitilavorativi.Laboratorio per l’acquisizione dei pre requisiti lavorativi Servizio semi-residenziale per lo svolgimento di attività finalizzate all’apprendimento dei prerequisiti lavorativi, all’acquisizione di abilità pratico-manuali e allo sviluppo di maggiore impegno eresponsabilità in ambiente lavorativo, in prospettiva dell’inserimento nel mercato del lavoro o incontesti lavorativi protetti.Centro Occupazionale Servizio semiresidenziale destinato ad ospitare adulti che, per cause oggettive e soggettive, nonsiano in grado di integrarsi sotto il profilo psicologico, culturale ed economico nell’ambiente in cuivivono. Offre (sulla base di un progetto di aiuto individualizzato) attività finalizzate all’acquisizionedell’autonomia personale e ad un graduale reinserimento sociale, attuati attraverso la vita direlazione, attività occupazionali, di formazione e di apprendimento professionale.Servizi semiresidenziali per disabiliI servizi a carattere semiresidenziale offrono accoglienza diurna a persone diversamente abili ehanno la finalità di supportare la permanenza della persona nel suo ambiente di vita attraversointerventi che integrano le funzioni del nucleo familiare, assicurando servizi e prestazioni adeguatialle esigenze della persona. Possono essere realizzate attività riabilitative, socio-educative, diaddestramento, formazione e lavoro finalizzate all’acquisizione di competenze ed abilità chefavoriscano l’integrazione sociale. L’inserimento in servizi semiresidenziali quali i laboratori, che operano sull’acquisizione deiprerequisiti lavorativi, prevede verifiche frequenti volte a concretizzare l'uscita verso il mercato dellavoro o la ridefinizione dei bisogni della persona orientandosi verso un laboratorio occupazionale,che non ha obiettivi di tipo lavorativo.I prerequisiti lavorativi sono i presupposti fondamentali da acquisire in vista dell’inserimentolavorativo, sia sul libero mercato che in contesti protetti. Rappresentano gli elementi basilari per losvolgimento dell’attività lavorativa, ad esempio: capacità di apprendimento del compito, tenuta delritmo lavorativo, continuità nell’attenzione, nella concentrazione, nella produttività ecc..Centro Servizi a Rete Servizio semiresidenziale che prevede una pluralità di servizi eterogenei orientati prevalentementeal contesto territoriale di riferimento ed in particolare a sostenere e stimolare i nuclei familiari in cuivivono persone disabili, progettare servizi specifici per i singoli e attivare le risorse locali.Centro Diurno E’ una struttura di accoglimento diurno in cui sono erogati servizi socio-assistenziali e socio-sanitari finalizzate a favorire il più possibile la permanenza nel loro ambiente di vita e di sostenerele famiglie di appartenenza. I servizi erogati dal centro diurno sono volti alla risocializzazione, alla

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attivazione e al mantenimento delle capacità residue della persona. Essi possono integrarsi conaltri interventi svolti a livello domiciliare.Centro Socio-Educativo Servizio semiresidenziale che assicura un elevato grado di assistenza e protezione oltre allenecessarie prestazioni riabilitative. Le attività sono finalizzate al sostegno e al supporto dellefamiglie e alla crescita evolutiva dei soggetti disabili accolti. Tali interventi sono mirati epersonalizzati ed hanno la finalità di sviluppare l’autonomia personale e sociale, promuoverel’acquisizione e/o il mantenimento di capacità comportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali.Centro Diurno Socio-Riabilitativo Servizio semiresidenziale per lo svolgimento di attività socio-assistenziali, socio-educative o socio-riabilitative limitate a specifiche aree di intervento. Offre appoggio nella vita quotidiana e favoriscelo sviluppo dell’autonomia personale e sociale dei soggetti disabili accolti. Può assumere lafunzione del servizio di sollievo temporaneo nell’arco della giornata a favore della famiglia odell’utente.Centro Occupazionale Servizio semiresidenziale per lo svolgimento di attività di tipo occupazionale, finalizzata alpotenziamento di abilità residue ed allo sviluppo di capacità pratico-manuali, nonché almantenimento e consolidamento di competenze socialiLaboratorio per l’acquisizione dei pre requisiti lavorativi Servizio semiresidenziale per lo svolgimento di attività finalizzate all’apprendimento dei prerequisiti lavorativi, all’acquisizione di abilità pratico-manuali nonchè di idonei atteggiamenti,comportamenti e motivazioni che consentono di affrontare in modo adeguato l’inserimento o ilreinserimento nel mercato del lavoro.

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI PER ANZIANI Centro serviziIl Centro servizi è una struttura semiresidenziale a carattere diurno la cui attività concorre con altriservizi, e in particolare con l'assistenza domiciliare, a favorire la permanenza dell'anziano nelproprio ambiente e ad evitare il ricorso al collocamento in strutture residenziali. Il centro di servizirisponde a bisogni di anziani autosufficienti o con un parziale grado di compromissione dellecapacità funzionali, che vivono nella propria abitazione o in alloggi protetti anche ubicati nellamedesima unità immobiliare, e a quelli di persone adulte destinatarie di interventi di assistenzadomiciliareDal mese di giugno 2009 è attivo presso l’Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona “ResidenzaValle dei Laghi” di Cavedine un centro servizi.

SERVIZI A CARATTERE RESIDENZIALE I servizi a carattere residenziale di norma fanno fronte a bisogni che non trovano adeguatarisposta attraverso gli altri interventi integrativi e sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare.Consistono in attività finalizzate al recupero e al reinserimento sociale degli utenti nell’ambito diprogrammi di intervento volti a supportare le famiglie.Questi servizi si configurano inoltre come risposta a bisogni di persone in condizioni di nonautosufficienza temporanea o prolungata, attraverso interventi che salvaguardino le lorofondamentali esigenze e assicurando in relazione allo stato di gravità, i necessari servizispecialistici.

SERVIZI RESIDENZIALI PER MINORI E GIOVANI MAGGIORENNICentro residenziale per minoriStruttura residenziale per minori appartenenti a nuclei familiari in difficoltà e per minori in stato diabbandono. Rappresenta la soluzione transitoria per minori temporaneamente privi di nucleofamiliare in grado di garantire cure adeguate; trattasi di minori per i quali non sia possibile oopportuno situazioni di minori a rischio, per i quali non sia possibile, opportuno o praticabilel’affidamento familiare, oppure di minori per i quali non sia ancora definito lo stato di adottabilità.

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Casa famiglia e gruppo famigliaServizio residenziale caratterizzato dalla presenza, quali operatori, di una coppia di adulti, ancheconiugi. E’ destinato ad assicurare al minore, anche con problemi personali, privo di ambientefamiliare idoneo, il mantenimento, l’educazione e l’istruzione, secondo modelli di vita familiare, alcui interno le figure adulte di riferimento svolgono un ruolo affettivo ed educativo a tempo pieno.Gruppo appartamentoIl servizio si svolge in struttura residenziale e si propone di sostenere il processo evolutivo diminori, mediante un modello di vita “comunitario” che permetta relazioni stabili ed affettivamentesignificative tra minori e adulti; i minori sono accolti a causa della presenza di problemi personalie/o familiari tali da richiedere un allontanamento temporaneo dal loro ambiente familiare nonidoneo.Centro di pronta accoglienza Il servizio si svolge in struttura residenziale, finalizzata alla temporanea accoglienza di minori insituazione di abbandono o di urgente bisogno di allontanamento dall'ambiente familiare, cherichiedono un intervento tempestivo, di breve durata. Pertanto, in attesa dell’individuazione disoluzioni più adeguate, viene assicurato il soddisfacimento temporaneo di alloggio, vitto e tutela.Domicilio autonomoIl servizio si svolge in struttura residenziale, destinata ad ospitare ragazzi maggiorenni e, soloeccezionalmente, minorenni prossimi alla maggiore età, impossibilitati a rientrare o a permanerenella famiglia d'origine, La struttura offre ai ragazzi la possibilità di sperimentare forme di vitaautonoma, sostenuti, in alcuni momenti, da adulti di riferimento con ruolo educativo non conviventi,fino al raggiungimento dell’autonomia o, al contrario, al collocamento in altro servizio diaccoglienza

SERVIZI RESIDENZIALI PER ADULTIDomicilio autonomo Servizio che offre a giovani tra i 18 e i 22 anni (solo eccezionalmente anche ai minorenni prossimialla maggiore età), impossibilitati a rientrare o rimanere nella famiglia d’origine, l’opportunità disperimentare forme di vita autonoma, sostenuti in alcuni momenti da personale professionalmentepreparato non convivente.

Comunità residenziale temporanea Servizio residenziale destinato ad ospitare, con progetti a termine, persone adulte che per causeoggettive o soggettive non siano in grado di integrarsi positivamente sotto il profilo psicologico,culturale ed economico nell’ambiente in cui vivono. Offre ospitalità finalizzata (sulla base di unprogetto di aiuto individualizzato) all’acquisizione dell’autonomia personale e ad un gradualereinserimento sociale, attraverso la vita di comunità. Alla Comunità può essere collegata un’attivitàdi laboratorio.Alloggi Protetti Unità abitative autonome, che possono accogliere una o più persone, collocate in una medesimastruttura e finalizzate ad offrire il massimo possibile di occasioni di vita autonoma con il minimo diprotezione. I destinatari sono persone esposte al rischio di emarginazione.Appartamenti Semiprotetti Servizio residenziale destinato ad ospitare, senza vincolo temporale, adulti con residue (orecuperate) capacità di vita autonoma che, in base al loro livello di autonomia, necessitano diappoggio per vivere in un ambiente di tipo comunitario che offra i sostegni adeguati ai loro bisogni.Alloggi in Autonomia Servizio residenziale destinato ad ospitare, con vincolo temporale, adulti con parziale capacità divita autonoma e che necessitano di sostegno per realizzare un progetto finalizzato alla completaautonomia.Centro di Accoglienza NotturnoServizio residenziale destinato ad ospitare, con carattere di temporaneità, nelle ore serali enotturne, persone adulte prive di adeguata sistemazione abitativa.

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Servizi di Accoglienza temporanea, di sollievo o treguaServizio residenziale a carattere temporaneo che si configura come servizio di sollievo per lefamiglie che svolgono compiti di cura ed assistenza a favore di adulti parzialmente autosuffcienti.

SERVIZI RESIDENZIALI PER ANZIANI Alloggi protettiGli alloggi protetti sono unità abitative autonome, singole o plurime, collocate in una medesimastruttura, destinate ad anziani del tutto o in parte autosufficienti e a persone esposte al rischio diemarginazione. Gli alloggi protetti sono finalizzati a offrire ai propri ospiti, anche per periodi atermine, il massimo di occasioni di vita autonoma loro possibile col minimo di protezione a ciònecessaria.La Comunità della Valle dei Laghi ha in gestione 6 alloggi protetti, ubicati a Terlago, di proprietàdella Fondazione Defant.

SERVIZI RESIDENZIALI PER DISABILIComunità Alloggio Servizio residenziale con la tipologia edilizia della casa di abitazione, caratterizzato da relazioni ditipo comunitario. La Comunità Alloggio è integrata nel contesto sociale circostante e raccordataalle strutture educative, formative e socio-assistenziali del territorio. Centro Residenziale per Disabili Servizio residenziale che assicura un elevato grado di assistenza, protezione e tutela oltre adeventuali prestazioni riabilitative e sanitarie (in accordo con le strutture preposte) finalizzate allacrescita evolutiva delle persone accolte. Si rivolge ad adulti con disabilità fisiche e/o psichiche-sensoriali tali da comportare notevoli limitazioni dell’autonomia nelle funzioni elementari edell’autosufficienza.

Affidamento e accoglienza familiare dei minori L’affidamento familiare dei minori è finalizzato ad assicurare al minore, temporaneamente privo delproprio ambiente familiare idoneo, il diritto a vivere, crescere ed essere educato nell’ambito di unafamiglia. L’intervento di affidamento consiste nel mettere a disposizione del minore una famigliaaffidataria preferibilmente con figli minori o una persona singola, opportunamente individuati epreparati, in grado di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e relazioni affettive dicui ha bisogno e, contemporaneamente, aiutare la famiglia d’origine a riacquistare le competenzenecessarie per poter riaccogliere il figlio. L’affidatario deve accogliere presso di sé il minore eprovvedere al suo mantenimento, alla sua educazione ed istruzione, tenendo conto delleindicazioni degli esercenti la potestà genitoriale e osservando le prescrizioni e gli accordi stabilitidall’autorità affidante. L’accoglienza consiste in una forma di intervento a carattere preventivo e di sostegno al minore ealla sua famiglia attraverso l’accoglienza diurna e/o notturna, attivata su proposta del Serviziosociale territoriale. Secondo il progetto di aiuto concordato con i genitori del minore e/o in relazionealla fruizione di altri servizi, il minore può essere accolto limitatamente ad alcuni giorni allasettimana.Alla famiglia affidataria viene corrisposto un contributo forfetario mensile a copertura parziale dellespese sostenute per il mantenimento del minore affidato o accoltoMediazione familiareLa mediazione familiare è un servizio volto a risolvere le conflittualità tra genitori e tra genitori efigli, a tutela in particolare dei minori. Si caratterizza come un servizio a favore di coppie di genitoriin fase di separazione o divorzio, per superare conflitti e recuperare un rapporto positivonell’interesse dei figli. Nello specifico è finalizzato ad aiutare i genitori a recuperare la capacitàgenitoriale di gestire, di comune accordo, il rapporto con i figli e la quotidianità connessa.L’intervento viene realizzato con la collaborazione degli operatori provinciali formati per garantirequesta tipologia di servizio.

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SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI COMPLEMENTARIGli interventi di assistenza domiciliare rispondono all’esigenza primaria di consentire alle persone,che necessitano di sostegno, di conservare l’autonomia nel proprio ambiente, nella prospettivadella promozione del benessere e di una migliore qualità della vita. Sono rivolti a persone o nucleifamiliari anche in presenza di minori, privi di adeguata e sufficiente assistenza che,indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali, necessitano di sostegno. Tale supporto può essere necessario in via temporanea o continuativa, in situazioni di deficienzafunzionale, da qualsiasi causa dipendente, o in situazioni che comportino il rischio diemarginazione.Le principali attività svolte dal personale dipendente assistente domiciliare sono la cura e aiuto allapersona, il riordino ed igiene dell’abitazione e attività di sostegno relazionale alla persona e di aiutonella gestione di compiti familiari Servizi di aiuto domiciliare svolti in convenzioneVengono svolte anche attività di assistenza domiciliare con la collaborazione dell’APSP diCavedine che effettua servizi di aiuto domiciliare, il servizio di lavanderia, il servizio diconfezionamento e trasporto pasti a domicilio e la somministrazione di pasti in mensa oltre alleattività svolte presso il Centro di Servizi. È inoltre attivo un servizio di telesoccorso che viene svolto in convenzione con la Comunità dellaVallagarina che lo organizza per conto di tutte le Comunità presenti sul territorio provinciale.Soggiorni climatici protetti Si tratta di un servizio che consiste nell’organizzazione di soggiorni al lago, al mare o in montagna,che consentono momenti di socializzazione e sostegno per alcune categorie di persone, cheusufruiscono dei servizi di assistenza domiciliare, invalidi civili, persone con disabilità, ospiti delleR.S.A o altre strutture residenziali, persone segnalate dal Servizio Sociale o persone che sitrovano in particolari situazioni di disagio e di emarginazione, o che necessitano di un soggiornoprotetto con il fine di promuovere il loro benessere e lo sviluppo della vita di relazione. Vengonogarantiti: assistenza, sostegno relazionale e prestazioni infermieristiche.

4. INTERVENTI ECONOMICI DI SOSTEGNO AL REDDITO (Art. 35 L.P.13/2007 – intervento 5 Trasferimenti)

Gli interventi di assistenza economica sono attuati in favore di singoli o nuclei familiari che nondispongono di risorse sufficienti a garantire il soddisfacimento dei bisogni fondamentali, o che sonoin situazione di emergenza e che non abbiano parenti tenuti agli alimenti e in grado di provvedervi.L’intervento si attua attraverso erogazioni monetarie temporanee, rapportate alle specificheesigenze dei beneficiari o il rilascio di attestazione che dà diritto ad esenzione dai ticket sanitariI principali interventi di assistenza economica sono:Reddito di garanziaIl “reddito di garanzia” previsto dall’articolo 35, comma 2, della legge provinciale n. 13 del 2007 èentrato in vigore dal mese di ottobre 2009 in sostituzione dell’intervento economico mensile“minimo vitale”. Tale intervento può essere erogato dall’Agenzia Provinciale Assistenza ePrevidenza Integrativa in automatismo o dal Servizio Sociale in situazioni in cui l’erogazione deveessere subordinata al vaglio preventivo dei Servizi Sociali per mancanza di specifici requisitiprevisti dalla normativa per l’erogazione automatica. È richiesta, tra l’altro, la residenza almenotriennale in un comune della provincia di Trento e la sottoscrizione dell’impegno all’immediataaccettazione di un impiego da parte di tutti i componenti del nucleo in età e con capacità lavorativae la sottoscrizione di un progetto concordato con l’assistente sociale volto ad accompagnare lapersona verso l’autonomia.Interventi una tantum (intervento economico straordinario):L’intervento consiste nella concessione di sussidi per sopperire a situazioni di emergenzaindividuale o familiare interventi “una tantum” per sopperire a situazioni di emergenza, individuale ofamiliare. Devono rispondere a bisogni che determinano, in caso di mancata soddisfazione, lacaduta in uno stato reale di emarginazione o l’instaurarsi della cronicizzazione del problema. Essi

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vanno collegati e verificati alla luce di un progetto specifico d’intervento e di aiuto definitopossibilmente in accordo con l’utente.Rimborso ticket sanitariÈ previsto per persone in condizioni economiche disagiate il rilascio il tesserino rilasciato dall’Entegestore attestante il possesso dei requisiti per la fruizione gratuita di prestazioni soggette a ticketsanitarioAnticipazione assegno di mantenimentoL’intervento consiste nella concessione di un contributo economico di anticipazione dell'assegnoper il mantenimento dei figli minorenni non corrisposto, nei termini e alle condizioni stabilitedall'autorità giudiziaria, dal genitore obbligato.Assegno al nucleo familiare e di maternità (L. 448/98)Tali interventi si attuano, previa valutazione economico-patrimoniale secondo i parametri stabilitidalla normativa di riferimento, attraverso la concessione di: Assegni al nucleo in favore di famiglie composte da cittadini italiani, con almeno tre figli di etàinferiore ai 18 anni; Assegni di maternità in favore di madri italiane, comunitarie o extracomunitarie, in possessodella carta di soggiorno, che non beneficiano, o beneficiano in misura ridotta, del trattamentoprevidenziale dell’indennità di maternità.Prestito sull’onoreL’intervento si effettua mediante la concessione di prestiti a soggetti e nuclei familiari in situazionitemporanee di grave difficoltà finanziaria per far fronte alle tipologie di spesa precisate nellanormativa. Il beneficiario è tenuto a rimborsare alla banca la quota capitale mentre gli interessi sulprestito vengono corrisposti dal Servizio Socio Assistenziale.Contributi e rimborsi per specifiche condizioni di salute Sussidio economico per l’assistenza a familiari non autosufficienti (art. 8 L.P. 6/98) Tali interventi vengono attuati per aiutare le famiglie che assistono una persona non autosufficientenel proprio ambiente evitando il ricovero in residenze sanitarie e assistenziali. Si attuano attraversol’erogazione mensile di un contributo corrisposto in seguito a valutazione della situazione sanitariadella persona non autosufficiente, a valutazione sociale ed economica del nucleo familiare siadell’assistito che del richiedente. Dal mese di novembre 2012 per effetto della Legge provinciale 24luglio 2012, n. 15 le domande per la concessione dell’assegno di cura vengono raccoltedall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, ora titolare per la concessione del beneficio.Prosegue, fino ad esaurimento, l’erogazione dei contributi previsti dalla L.P. 6/98 agli utenti giàbeneficiari dell’intervento e in carico alla Comunità della Valle dei Laghi.Acquisto di beni e imposte e tassePer lo svolgimento delle attività d’ufficio e del servizio di assistenza domiciliare vengono effettuatiacquisti di cancelleria e di prodotti per la pulizia della casa e presidi per la sicurezza sul lavoro delpersonale dipendente. Vengono inoltre previste spese per imposte e tasse a carico dellaComunità.

MOTIVAZIONE DELLE SCELTE

Le scelte che guidano l’organizzazione del Programma derivano dalla consapevolezza dellacentralità della persona, da considerare come componente attiva e risorsa all’interno del nucleofamiliare e della comunità di appartenenza. Il Programma si articolerà quindi per rispostecomplessive, non settoriali, al disagio manifesto, organizzate territorialmente e aventi lo scopo difar meglio conoscere i servizi attivabili, favorendo e consentendo una fruizione degli stessi qualesupporto e rafforzamento del senso di appartenenza del singolo individuo ad un nucleo familiare ead una comunità.

FINALITA' DA CONSEGUIRE

La finalità generale del Programma consiste nel favorire il “benessere” della persona e dellacomunità, mediante il sostegno, gli aiuti, gli interventi o i servizi che consentano a persone singole,

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a nucleo familiari, a gruppi sociali o comunità territoriali il superamento o la riduzione del“malessere” indotto dalla percezione dello stato di bisogno.

INVESTIMENTI DEL PROGRAMMA

Non sono previsti investimenti per spese in conto capitale per l’anno 2015

EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO

Costituiscono la parte preponderante del Programma, che si concretizza nella vasta gamma diservizi alla persona che vanno dal sostegno ed aiuto psico-sociale ed educativo, alle prestazioni dicarattere economico, fino agli interventi per la cura fisica della persona e dell’ambiente di vita.L’erogazione dovrà avvenire nel rispetto della finalità generale di superamento della situazione didisagio, quindi con indirizzo e scelta della tipologia di servizio che meglio risponde alla difficoltàdella singola persona.

RISORSE UMANE DA IMPIEGARE

Il Programma prevede l’impiego di risorse umane classificabili sostanzialmente in tre categoriefunzionali:

personale tecnico con qualifica di assistente sociale, organizzato territorialmente per areedi competenza (minori, adulti, anziani);

personale tecnico assistente domiciliare addetto al servizio di assistenza a domicilio dipersone anziane o con presenza di disabilità;

personale amministrativo per la gestione di tutte le componenti amministrative delprogramma (procedimenti per verifica ed accoglimento di domande per benefici economicied accesso a servizi, organizzazione delle spese generali di funzionamento, attività disegreteria).

Le dotazioni di personale per il Servizio Socio assistenziale comprensoriale sono stabilite dallaProvincia sulla base di parametri che vengono adeguati annualmente, anche a seguito delleautorizzazioni eventualmente concesse per l’attivazione di nuovi servizi.

RISORSE STRUMENTALI DA IMPIEGARE

In sintonia con le attività richiamate nel Programma le risorse strumentali impiegate saranno quellein dotazione al Servizio Socio assistenziale.

COERENZA CON IL PIANO PROVINCIALE DI SETTORE

Il Programma viene proposto in piena coerenza con la disciplina in materia socio assistenzialespecifica di riferimento e con il Piano Sociale della Comunità della Valle dei Laghi.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

ENTRATE

Programma n. 1 AMMINISTRAZIONE GENERALE E GESTIONI ASSOCIATE

ENTRATE SPECIFICHE Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Leggi di finanziamento e articolo

STATO REGIONE 0 0 0 PROVINCIA 1.499.645,00 813.645,00 813.645,00 COMUNI - COMUNITA' 224.000,00 214.000,00 214.000,00 CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI 0 DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI 0,00 0,00 0,00 ALTRE ENTRATE

TOTALE (A) 1.723.645,00 1.027.645,00 1.027.645,00

PROVENTI DEI SERVIZI ,00 0,00 0,00

PROVENTI DEI BENI DELL'ENTE 12.000

,00 12.000,0

0 12.000,0

0

ALTRE ENTRATE 2.072.

000,00 2.053.00

0,00 2.053.00

0,00 TOTALE (B) 2.084.000,00 2.065.000,00 2.065.000,00

QUOTE RISORSE GENERALI 0 0

TOTALE (C) 0,00 0,00 0,00

TOTALE GENERALE (A+B+C) 3.807.645,00 3.092.645,00 3.092.645,00

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

ENTRATE

Programma n. 2 ASSISTENZA SCOLASTICA E CULTURA

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Leggi di finanziamento e articoloENTRATE SPECIFICHE STATO REGIONE PROVINCIA 2.735.500,00 2.757.500,00 2.757.500,00 L.P. 30/78 e s.m. - L.P. 7/77

COMUNI - COMUNITA' 198.300,00 198.300,00 198.300,00 CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00

TOTALE (A) 2.933.800,00 2.955.800,00 2.955.800,00

PROVENTI DEI SERVIZI 4.315.000,00 4.345.000,00 4.345.000,00

PROVENTI DIVERSI 169.00

0,00 165.000,0

0 165.000,0

0 TOTALE (B) 4.484.000,00 4.510.000,00 4.510.000,00

QUOTE RISORSE GENERALI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (C) 0,00 0,00 0,00

TOTALE GENERALE (A+B+C) 7.417.800,00 7.465.800,00 7.465.800,00

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

ENTRATE

Programma n. 3 - GESTIONE DEL TERRITORIO, TUTELA AMBIENTALE ED INTERVENTI DI EDILIZIA ABITATIVA

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017Leggi di finanziamento e articolo

ENTRATE SPECIFICHE STATO REGIONE PROVINCIA 1.106.900,00 1.032.200,00 1.032.200,00 COMUNI - COMUNITA' CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI

ALTRE ENTRATE 77.000

,00 77.000,0

0 77.000,00

TOTALE (A) 1.183.900,00 1.109.200,00 1.109.200,00

PROVENTI DEI SERVIZI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (B) 0,00 0,00 0,00

QUOTE RISORSE GENERALI 0 0

TOTALE (C) 0,00 - -

TOTALE GENERALE (A+B+C) 1.183.900,00 1.109.200,00 1.109.200,00

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ENTRATE

Programma n. 4 ASSISTENZA SOCIALE

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Leggi di finanziamento e articolo

ENTRATE SPECIFICHE STATO REGIONE PROVINCIA 1.824.000,00 1.834.000,00 1.834.000,00 L.P. 14/91, 20/91, 6/98, 285/97COMUNI - COMUNITA' 64.000,00 64.000,00 64.000,00 CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI PREVIDENZA ALTRI INDEBITAMENTI ALTRE ENTRATE

TOTALE (A) 1.888.000,00 1.898.000,00 1.898.000,00

PROVENTI DEI SERVIZI 160.000,00 172.000,00 172.000,00

ALTRE ENTRATE 116.00

0,00 20.000,0

0 20.000,0

0 TOTALE (B) 276000,00 192.000,00 192.000,00

QUOTE RISORSE GENERALI 0 0

TOTALE (C) 0,00 0 0

TOTALE GENERALE (A+B+C) 2.164.000,00 2.090.000,00 2.090.000,00

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

1. AMMINISTRAZIONE GENERALE E GESTIONI ASSOCIATE -IMPIEGHI

Anno 2015

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

3.076.645,00 80,81% 731.000,00 19,20% 3.807.645,00 26,13%

Anno 2016

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

3.092.645,00 100,00% 0,00 0,00% 3.092.645,00 22,48%

Anno 2017

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

3.092.645,00 100,00% 0,00 0,00% 3.092.645,00 22,48%

7

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

2. ASSISTENZA SCOLASTICA E CULTURA - IMPIEGHI

Anno 2015

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

7.407.800,00 99,87% 0 10.000,00 0,13% 7.417.800,00 50,90%

Anno 2016

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

7.445.800,00 99,73% 20.000,00 0,27% 7.465.800,00 54,27%

Anno 2017

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

7.445.800,00 99,73% 20.000,00 0,27% 7.465.800,00 54,27%

7

3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

3. GESTIONE DEL TERRITORIO, TUTELA AMBIENTALE ED INTERVENTI DI EDILIZIA ABITATIVA - IMPIEGHI

Anno 2015

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

214.000,00 18,09% 0 969.700,00 81,91% 1.183.900,00 8,12%

Anno 2016

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

214.200,00 19,31% 0 895.000,00 80,69% 1.109.200,00 8,06%

Anno 2017

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

214.200,00 19,31% 0 895.000,00 80,69% 1.109.000,00 8,06%

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

4. ASSISTENZA SOCIALE - IMPIEGHI

Anno 2015

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

2.164.000,00 100,00% 0 0 0,00% 2.164.000,00 14,85%

Anno 2016

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

2.090.000,00 100,00% 0 0 0,00% 2.090.000,00 15,19%

Anno 2017

Spesa corrente Spese Totale V.% sul totale

consolidata di sviluppo per investimento

(a+b+c) spese finali Tit. I

e IIentità (a) % su tot entità (b) % su tot entità (c) % su tot

2.090.000,00 100,00% 0 0 0,00% 2.090.000,00 15.19%

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3.9. - RIEPILOGO PROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO

Denominazione delprogramma

Previsione pluriennale di spesa

FONTI DI FINANZIAMENTO (Totale della previsione pluriennale)

Anno dicompetenza

1° Annosuccess.

2° Annosuccess.

Stato RegioneProvinciaautonoma

Comuni-Comunità

CassaDD.PP.+CR.SP

.+Ist.Prev.

AltriIndebita

mentiAltre entrate

Amministrazione generale e gestioni associate

3.807.645,00 3.092.645,00 3.092.645,00 3.126

.935,00 652.000,00 6.214.000,00

Assistenza scolastica e cultura

7.417.800,00 7.465.800,00 7.465.800,00 8.250

.500,00 594.900,00 13.504.000,00

Gestione del territorio, interventi di edilizia abitativa esviluppo economico

1.183.900,00 1.109.200,00 1.109.200,00 3.171

.300,00 0,00 231.000,00

Assistenza sociale

2.164.000,00 2.090.000,00 2.090.000,00 5.492

.000,00 192.000,00 660.000,00

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