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Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

Date post: 22-Apr-2015
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OTTIMOBILITY PMI PADOVANE “COME VADO AL LAVOROINDAGINE PER MIGLIORARE LACESSIBILITÀ DELLE IMPRESE Edizione 2.0 17 dicembre 2010
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Page 1: Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

OTTIMOBILITY PMI PADOVANE

“COME VADO AL LAVORO”

INDAGINE PER MIGLIORARE L’ACESSIBILITÀ

DELLE IMPRESE

Edizione 2.0

17 dicembre 2010

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INDICE

1. INQUADRAMENTO E SCOPO GENERALE DEL PROGETTO ............................................ 5

2. QUADRO DI MERCATO ................................................................................................ 5

Esigenze delle imprese in tema di mobilità ......................................................... 5

Quadro normativo e di mercato ........................................................................ 5

3. OBIETTIVI SPECIFICI DI PROGETTO ......................................................................... 6

4. FASI DEL PROGETTO .................................................................................................. 6

Definizione del questionario ............................................................................. 6

Individuazione dell’area di indagine .................................................................. 6

Somministrazione del questionario e del sollecito alla risposta ............................. 7

Chiusura dell’indagine ..................................................................................... 8

5. ANALISI DEI RISULTATI ............................................................................................ 8

Sezione 1 – Dipendenti e orario ....................................................................... 9

2. Qual è l’orario di attività? ..................................................................................................................... 11 3. I dipendenti hanno la possibilità di gestire l'orario di lavoro in modo flessibile? ......................................... 12 4. Esiste una mensa aziendale? ............................................................................................................... 13

Sezione 2 – Servizi sulla mobilità ................................................................... 14

5 In relazione alle sfide della competitività la sua impresa ritiene che il tema dei costi di mobilità (di persone,

non di merci) e di accesso all’impresa sia: ....................................................................................... 14 6 Quali tra i seguenti servizi inerenti la mobilità potrebbero interessare alla sua impresa? ............................. 15 6a Minimizzazione dei costi della flotta aziendale ....................................................................................... 16 6b Controllo dei costi di viaggio prodotti da collaboratori/agenti ................................................................. 17 6c Attivazione di una rete di car pooling ................................................................................................... 18 6d Travel planner per l’organizzazione ottimale dei viaggi di lavoro ............................................................. 19 6e Attivazione di convenzioni per gli abbonamenti dei dipendenti con gli operatori di TPL ............................. 20 6f Attivazione e gestione di navette con destinazioni di frequente interesse ................................................. 21 6g Assistenza informativa costante su agevolazioni ed opportunità inerenti alla mobilità ............................... 22 7 Qualora ritenesse interessante acquistare nuovi servizi di supporto alla mobilità tra quelli sopradescritti, a che

fornitore si rivolgerebbe? ............................................................................................................... 23 8) Quanto riterrebbe opportuno investire per attivare servizi finalizzati alla minimizzazione dei costi di mobilità

ed all’ottimizzazione dell’accessibilità, nel caso si dimostrassero efficaci ? ........................................... 25

Sezione 3 – Mobility Manegment .................................................................... 26

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13) È stato nominato il Mobility Manager Aziendale? ................................................................................... 27 15) Qual è il budget per la gestione della mobilità dei dipendenti? ............................................................... 27

Sezione 4 – Parcheggi aziendali ..................................................................... 28

Sezione 5 - Facilitazioni per l’uso del trasporto pubblico .................................... 29

Sezione 6 – Servizi aziendali per gli spostamenti casa-lavoro ............................. 30

25) L’azienda mette a disposizione un trasporto di gruppo? ......................................................................... 30 26) I dipendenti pagano per un trasporto di gruppo? .................................................................................. 30 27) Sono disponibili auto aziendali?........................................................................................................... 31 Quante auto aziendali sono disponibili? ..................................................................................................... 32 28) Sono disponibili van aziendali a 9 posti? .............................................................................................. 32 29) Sono disponibili linee bus aziendali/interaziendali? ................................................................................ 32 30) L’azienda ha già svolto indagini interne sugli spostamenti casa-lavoro? ................................................... 33

NOTE LIBERE ................................................................................................................ 34

ALLEGATI...................................................................................................................... 35

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1. Inquadramento e scopo generale del progetto

Il progetto nasce dalle esigenze di CONFSERVIZI VENETO di essere sul mercato della mobilità un

punto di riferimento per il territorio. Nello specifico per offrire servizi per la mobilità ed il trasporto

di persone innovativi. Per questo motivo il progetto si concretizza con la realizzazione di

un’indagine, rivolta alle imprese locali, per comprendere al meglio le esigenze di mobilità.

CONFSERVIZI ha voluto inoltre comunicare al sistema delle imprese il proprio orientamento verso

l’attivazione di nuovi servizi di supporto, volti a rispondere alle esigenze di mobilità, affinché il

mercato riconosca da subito il possibile ruolo di partner di CONFSERVIZI.

Grazie al contributo della CCIAA provinciale e al coinvolgimento di Unindustria, il progetto ha

potuto svolgersi senza particolari imprevisti e le risposte delle aziende non sono mancate.

Il progetto si è sviluppato sull’asse Padova – Piove di Sacco, coinvolgendo tutte le aziende con più

di 20 addetti con sede nei comuni della Saccisica a nella parte Sud-Est del comune di Padova.

2. Quadro di mercato

Esigenze delle imprese in tema di mobilità

I costi sostenuti per il trasporto di persone sono sia “diretti”, ad esempio quelli sostenuti per le

trasferte del personale o per la gestione del benefit auto aziendale, che “indiretti” o “nascosti”,

tipicamente quelli sostenuti dal personale negli spostamenti casa-lavoro e dai clienti per

raggiungere i punti vendita dell’impresa.

L’esigenza per la generica impresa è quindi rappresentata dalla riduzione dei costi di mobilità sia

diretti che indiretti, mantenendo (o migliorando ove possibile) la qualità degli spostamenti.

Quadro normativo e di mercato

Per le imprese grandi, con unità locali maggiori di 300 dipendenti, la legge impone la attivazione di

un’unità dedicata al mobility management.

Per quanto attiene alla normativa tributaria inoltre, negli ultimi anni sono nati nuovi strumenti di

incentivazione fiscale a sostegno delle iniziative di mobilità sostenibile.

Dal punto di vista del quadro di mercato, tali previsioni normative hanno progressivamente creato

le condizioni per la sperimentazione ed attuazione di iniziative specifiche di ottimizzazione. Hanno

inoltre aperto nuove opportunità commerciali per gli operatori dei servizi di trasporto sul territorio.

Ad oggi, solo i grandi soggetti imprenditoriali e/o istituzionali hanno potuto investire per attivare

soluzioni di ottimizzazione degli spostamenti. Tale potenziale di risparmio non è invece ancora

adeguatamente sfruttato dalle PMI.

5

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6

A questo mercato quindi si rivolgono principalmente le attenzioni di CONFSERVIZI e dei suoi

associati.

3. Obiettivi specifici di progetto

Gli obiettivi investigati dall’indagine mirano da un lato a migliorare le condizioni di accessibilità

delle stesse imprese e dall’altro a favorire scelte di trasporto sostenibili come ulteriore elemento di

promozione e marketing.

Di seguito sono riportati gli obiettivi del progetto:

Rilevare, in termini precisi e secondo le corrette priorità, le esigenze delle imprese in

materia di mobilità delle persone.

Stabilire le tipologie di servizio che le imprese percepiscono come prioritarie e mettere le

aziende del sistema Confservizi in grado di adeguare la propria offerta;

Comunicare al sistema delle imprese che, sul fronte della riduzione dei costi di mobilità, vi

sono spazi concreti di intervento;

Conoscere la reale situazione dei servizi connessi alla mobilità, offerti dalle aziende ai propri

dipendenti.

4. Fasi del progetto

Definizione del questionario

La prima edizione del questionario è stata realizzata da Innovie e sottoposta all’analisi della

committenza; a seguito di un proficuo confronto il questionario è stato tarato sulle reali esigenze

dell’indagine e semplificato, in modo da poter essere completato in 6-8 minuti.

Confservizi Veneto ha opportunamente contattato Confindustria in quanto alcune aziende coinvolte

nella rilevazione risultano ad essa associate e la stessa Confindustria ha recentemente inviato ai

loro iscritti un questionario contenente anche una parte relativa alla mobilità. I due questionari

sono stati quindi accostati con due obiettivi:

non sondare gli stessi temi;

formulare alcune domande sulla stessa falsariga per poter confrontare le due indagini.

La forma finale del questionario è stata approvata dalla committenza in data 08/11/2010 e si è

provveduto a realizzare il form on line per permettere, a chi lo volesse, di rispondere in modo

rapido anche sul web utilizzando un identificativo univoco.

Individuazione dell’area di indagine

L’indagine è stata rivolta alle imprese con più di 20 addetti dipendenti con sede legale nei seguenti

comuni: Arzergrande, Brugine, Codevigo, Correzzola, Legnaro, Padova (la zona Sud-Est con i

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seguenti CAP 35124, 35126, 35127, 35128, 35129 e 35131), Piove di Sacco, Pontelongo,

Sant'Angelo di Piove di Sacco e Saonara.

Come universo è stato considerato l’elenco pubblicato dalla CCIAA sulla Collana “Rapporti” N. 524:

“Le maggiori imprese della provincia di Padova per addetti e fatturato” edito dal Servizio Studi

CCIAA di Padova lo scorso maggio 2010.

La tabella sottostante riporta il numero di aziende coinvolte suddiviso per comune e per CAP nel

Comune di Padova.

Comune Numero aziende

Padova 280

35124 3

35126 3

35127 127

35128 12

35129 103

35131 32

Arzergrande 7

Brugine 8

Codevigo 7

Correzzola 1

Legnaro 12

Piove di Sacco 37

Polverara 2

Pontelongo 2

Sant'Angelo di Piove di Sacco 9

Saonara 20

Totale complessivo 385

Il target di progetto riguarda quindi una popolazione di circa 400 imprese: 280 con sede legale nel

comune di Padova e 105 nella Saccisica.

Somministrazione del questionario e del sollecito alla risposta

Sono state predisposte le lettere di presentazione dell’indagine personalizzate per ciascuna Azienda

e contenti le indicazioni per rispondere all’indagine. Le Aziende avevano due possibili modalità di

risposta: la prima tramite fax, utilizzando il questionario allegato, oppure accedendo alla apposita

pagina web, con accesso riservato. L’invio tramite posta prioritaria è avvenuto il giorno 10

novembre 2010.

Le prime risposte sono giunte il 12 novembre e dopo circa una settimana si è provveduto ad

individuare un indirizzo e-mail valido, per sollecitare le risposte delle aziende che non avevano

provveduto alla risposta. Le e-mail sono state inviate dal 22 al 26 novembre avendo contattato

prima le aziende con il maggior numero di addetti, e via via quelle con il numero più basso. Gli

indirizzi e-mail individuati sono stati 238 e ad ognuno di questi è stato inviato il sollecito alla

risposta comprendente una copia elettronica del questionario e le credenziali per accedere alla

parte web.

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A partire dal 29 novembre sono state sollecitate, per via telefonica, le aziende dell’area del Piovese

che risultava non avessero ancora risposto; in questa attività si è stati coadiuvati da Confindustria

che ha sollecitato una decina aziende. Le aziende sollecitate per via telefonica sono state circa 70 e

a molte di queste è stato reinviato, via e-mail, il questionario e le credenziali per accedere al

servizio web, metodo che sembra essere preferito rispetto al fax.

L’area di Padova è stata sollecitata per via telefonica il giorno 1 dicembre contattando circa 20

aziende tra quelle con il numero maggiore di addetti. Anche in questo caso si è usufruito della

collaborazione di Confindustria che ha sollecitato la risposta di una decina di aziende nel territorio

padovano.

Chiusura dell’indagine

Come da calendario dei lavori il 7 dicembre è stato l’ultimo giorno utile per far pervenire la risposte

(alle ore 9.00). Si è quindi chiuso lo spazio di risposta sul web e le risposte pervenute oltre tale

termine (ulteriori 3) non sono state considerate.

5. Analisi dei risultati

Il questionario è suddiviso in 6 sezioni ognuna delle quali si riferisce ad uno specifico argomento

come di seguito riportato:

Sezione 1 - l’anagrafica dell’azienda comprendendo il numero di addetti e gli orari di

attività,

Sezione 2 - i servizi sulla mobilità di interesse

Sezione 3 - le attività di Mobility Management

Sezione 4 - la gestione della sosta

Sezione 5 - l’integrazione con i servizi di trasporto pubblico

Sezione 6 - la disponibilità di servizi aziendali per gli spostamenti casa – lavoro.

Le risposte ai questionari vengono normalmente rappresentate da un primo grafico a torta, che

comprende l’intero gruppo dei rispondenti, e da quattro successivi grafici a istogramma che

confrontano le risposte con quattro caratteristiche strutturali dell’azienda:

1. il numero di addetti

2. la localizzazione territoriale

3. il numero di unità locali

4. la presenza di un numero maggiore di impiegati o di operai.

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Sezione 1 – Dipendenti e orario

Le aziende che complessivamente hanno risposto alle domande sono 59 che sul totale delle 385

coinvolte corrisponde al 15,3%; un livello soddisfacente anche considerando il periodo prenatalizio

e la ristrettezza dei tempi con i quali è stata svolta l’indagine.

Considerando i valori assoluti, le aziende di Padova hanno risposto di più di quelle della Saccisica

(36 quelle di Padova e 23 quelle della Saccisica), ma se consideriamo i valori relativi, le tendenze si

invertono. Le risposte di Padova infatti, sono il 12,9% delle aziende contattate, mentre quelle del

“Piovese” sono 21,9%. Una considerazione in merito va comunque aggiunta: nell’universo delle

aziende coinvolte dall’indagine (cfr. §4.2), alcune imprese con sede legale a Padova, in realtà

hanno sede operativa in altri comuni, o addirittura al di fuori della provincia. In questi casi le

imprese non si sono quindi sentite coinvolte appieno nell’indagine.

Numero di addetti: i rispondenti sono stati suddivisi

in due gruppi, considerando il numero di addetti pari

a 50 come limite superiore. Sono quindi presenti 33

aziende fino a 50 addetti e 26 aziende con più di 50

addetti.

Localizzazione territoriale: la suddivisione

territoriale è avvenuta attraverso il Comune della sede

che permette di evidenziare in modo adeguato le

eventuali differenze tra le aree considerate. Delle

risposte pervenute 36 risultano di aziende di Padova

mentre 23 di aziende della Saccisica.

Numero di unità locali: sono state separate le

aziende con più di una unità locale essendo

rappresentative di un sistema produttivo e di vendita

diverso e più disperso nel territorio. Sono presenti 33

aziende con una sola unità locale e 26 con più unità

locali.

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Numero di impiegati/operai: questa distinzione

permette di individuare in modo approssimativo e

semplificato le aziende che risultano legate alla

gestione di lavoro di tipo commerciale/amministrativo

o di tipo produttivo. Nelle 59 risposte sono presenti

30 aziende con la maggioranza degli addetti operai e

29 con più impiegati.

Attraverso la classificazione delle aziende con i rispettivi codici di attività è stato possibile

suddividere le aziende in tre categorie: aziende a principale vocazione commerciale, industriale e di

servizi.

Come si vede la componente produttiva conta circa metà delle aziende rispondenti, mentre le

aziende del settore dei servizi sono circa un terzo, lasciando al commercio il restante 20%. A

questo proposito dobbiamo ricordare che le aziende prese in considerazione sono solo quelle con

più di 20 addetti e questo giustifica in parte perché la suddivisione dei settori lavorativi rilevati non

coincide con quella reale.

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Per quel che riguarda le attività svolte dalle aziende, la suddivisione in ambiti territoriali mette in

luce delle notevoli differenze tra le due aree considerate. La zona di Padova è maggiormente

dedita alle attività di servizi, mentre, nella Saccisica, rileviamo una forte presenza di aziende

maggiormente orientate alla attività industriale.

2. Qual è l’orario di attività?

L’analisi degli orari delle attività risulta assai complessa a causa delle diverse situazioni presenti nel

territorio e alle volte all’interno della stessa azienda. Nel complesso possiamo comunque

individuare l’orario delle 8:00 come il più frequente per l’ingresso in azienda: ben il 44% delle

aziende inizia infatti a quest’ora. Il 22% dei rispondenti invece indica le 8:30 come orari di inizio

attività, mentre le 9:00 viene indicato da poco più del 10% delle aziende. Per finire, una buona

parte di aziende hanno orari di inizio attività variabili o legati ai turni di produzione, alle volte a

ciclo continuo e quindi senza un vero e proprio “inizio di giornata”. È da notare come circa il 13%

delle aziende della Saccisica inizi alle 6:00 e nessuna dopo le 8:30.

Conseguenza diretta degli orari di ingresso sono gli orari per la pausa pranzo e per l’uscita dal

posto di lavoro. La pausa pranzo è per la maggior parte dei casi (30%) di un’ora e mezza, dalle

12:30 alle 14:00, mentre per il 25% delle aziende la pausa pranzo risulta ridotta ad una sola ora.

Gli orari di uscita risultano distribuiti nel 67,7% dei casi tra le 17:00 e le 18:00, ma con una

tendenza alle 18:00 (33,9%).

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3. I dipendenti hanno la possibilità di gestire l'orario di lavoro in modo flessibile?

La maggior parte delle aziende rispondenti (61%) non offre la possibilità di gestire in modo

flessibile l’orario, e questo si verifica principalmente nelle aziende più piccole, con sede nella zona

della Saccisica e con una sola unità locale.

La maggior presenza degli operai rende l’orario ancora più rigido: infatti per il 76,7% delle imprese

con un numero maggiore di operai, rispetto agli impiegati, non è possibile la gestione dell’orario di

lavoro in modo flessibile. Questo aspetto poteva essere in qualche modo prevedibile dato che il

lavoro degli operai deve sottostare a logiche più rigide legate alla produzione, mentre il lavoro

impiegatizio può essere organizzato, per sua natura, in modo maggiormente flessibile.

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4. Esiste una mensa aziendale?

La mensa aziendale è presente in poco più di un quarto delle imprese che hanno risposto. Risulta

maggiormente presente nelle imprese con un numero più alto di addetti e nel 33% delle imprese

con una sola unità locale.

La disponibilità della mensa aziendale risulta un elemento importante per ridurre i trasferimenti e

permetterebbe una più agile gestione degli spostamenti casa-lavoro.

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Sezione 2 – Servizi sulla mobilità

5 In relazione alle sfide della competitività la sua impresa ritiene che il tema dei costi

di mobilità (di persone, non di merci) e di accesso all’impresa sia:

Il tema dei costi di mobilità e di accesso all’impresa assume una certa rilevanza per più della metà

delle aziende: sommando infatti le prime tre risposte si ottiene una percentuale pari al 61,1% dei

rispondenti. Le aziende più grandi e distribuite nel territorio (più unità locali), ritengono che il tema

dei costi di mobilità delle persone sia un tema che quantomeno meriti attenzione e richieda delle

appropriate soluzioni. Una leggera differenza si rileva anche confrontando i due territori. Le

aziende di Padova (circa il 20%) considerano il tema importante, mentre la percentuale per le

aziende del Piovese si abbassa all’ 8,7%.

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6 Quali tra i seguenti servizi inerenti la mobilità potrebbero interessare alla sua

impresa?

La scala di risposta a quattro livelli spinge l’intervistato in una risposta affermativa o contraria;

detta scala viene evidenziata nel grafico con due colori diversi ed rafforzate da due tonalità.

Osservando la parte azzurra della barra ci si focalizza sulle risposte positive, mentre quella

arancione rappresenta le risposte negative. Per la parte arancione più chiara, corrispondente ad

“abbastanza”, si possono comunque fare alcune considerazioni ad hoc, dato che nella maggior

parte dei casi tale valore oscilla fra il 25 e 30%. Il grafico sopra riportato mette quindi in luce su

quali aspetti, legati alla mobilità delle persone, valga la pena concentrarsi.

Gli elementi che appaiono più importanti interessando poco meno di una impresa su tre sono:

l’attivazione di convenzioni per gli abbonamenti dei dipendenti con gli operatori del TPL, il controllo

dei costi di viaggio prodotti da collaboratori/agenti e la minimizzazione dei costi della flotta

aziendale.

Non desta particolare importanza l’attivazione di una rete di car pooling e l’organizzazione ottimale

dei viaggi di lavoro (Travel planner), dato che queste opzioni hanno raccolto l’interesse del 10%

circa, delle imprese rispondenti. L’opzione Travel planner, è risultata quella con il tasso di risposta

mancante più alta, segno evidente che questa soluzione non è nota al 20% circa dei rispondenti.

Per finire l’attivazione e gestione di navette e l’assistenza informativa, raccolgono più del 20% delle

risposte anche se l’assistenza informativa appare più forte, dato che circa il 40% dei rispondenti

ritiene “abbastanza” interessante ricevere informazioni sui servizi inerenti la mobilità.

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6a Minimizzazione dei costi della flotta aziendale

Come detto in precedenza la minimizzazione dei costi legati alla gestione della flotta aziendale

risulta di notevole interesse. Questo in particolare per aziende nel padovano che risultano

notevolmente più interessate rispetto a quelle del piovese anche se quest’ultime mostrano

comunque un certo interesse in quanto quasi il 50% risponde “abbastanza”.

Minori differenze nelle altre classificazioni dove le aziende più impiegati risultano maggiormente

interessate alla riduzione dei costi dati dalla flotta aziendale.

Page 17: Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

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6b Controllo dei costi di viaggio prodotti da collaboratori/agenti

Il tema del contenimento dei costi è sempre un tema importante, e ciò viene confermato da più

della metà dei rispondenti.

Le aziende nell’area Padovana, quelle con più di 50 addetti, con una sola unità locale e con la

maggior parte degli addetti impiegati, sembrano essere quelle più attente ai costi dei collaboratori.

Fa un po’ riflettere il valore rilevato nelle aziende con più di una unità locale del “per nulla” dato

che tale valore supera il 40% delle risposte. La chiave di lettura a questo valore è forse da cercare

nella natura stessa dell’azienda; non essendo concentrata in un’unica struttura, l’azienda

evidentemente mette in preventivo una considerevole spesa per lo spostamento dei propri agenti e

collaboratori.

Page 18: Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

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6c Attivazione di una rete di car pooling

L’attivazione di una rete di car pooling risulta poco interessante per la maggior parte delle aziende

rispondenti infatti circa il 50% dichiara che l’interesse è nullo per questa soluzione.

Si possono notare comunque alcune differenze anche se non molto rilevanti. La maggiore richiesta

arriva dalla zona di Padova e soprattutto dalle aziende con un numero maggiore di impiegati. La

dimensione dell’azienda non sembra apportare considerevoli differenze nella risposta.

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6d Travel planner per l’organizzazione ottimale dei viaggi di lavoro

Come già evidenziato questa domanda presenta il maggior numero di non risposte portando ad

ipotizzare delle difficoltà interpretative. Tra i rispondenti circa il 50% si è dimostrato per nulla

interessato, mentre le aziende più possibiliste risultano quelle con il più alto numero di addetti e

quelle con più addetti impiegati.

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6e Attivazione di convenzioni per gli abbonamenti dei dipendenti con gli operatori di

TPL

L’attivazione di convenzioni per gli abbonamenti dei dipendenti ai servizi di trasporto pubblico

risulta una delle soluzioni di viaggio di maggior interesse; poco più del 30% dei rispondenti

dimostra un interesse elevato (parte azzurra).

Si possono rilevare notevoli differenze tra le risposte delle aziende padovane e quelle della

Saccisica probabilmente per la mancanza di adeguata copertura del trasporto pubblico in

quest’ultima zona. Altre differenze sentite sono quelle che si ottengono dalla suddivisione sulla

tipologia di addetti: le aziende con un maggior numero di impiegati risultano molto più interessate

(+21,4%) di quelle con la maggioranza di operai.

Page 21: Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

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6f Attivazione e gestione di navette con destinazioni di frequente interesse

L’attivazione e gestione di navette con destinazioni di frequente interesse dimostra di essere

un’attività d’interesse in quanto più del 40% dichiara di ritenerla almeno abbastanza interessante,

di questi circa la metà la considerano di elevato interesse. Al contrario circa il 40% dei rispondenti

la ritiene per nulla interessante, questa dualità è probabilmente dovuta alle caratteristiche delle

attività dell’azienda che risponde. Le diverse classificazioni effettuate non mettono in luce situazioni

particolari, senza discostarsi in maniera rilevante dai valori complessivi.

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6g Assistenza informativa costante su agevolazioni ed opportunità inerenti alla

mobilità

L’assistenza informativa su agevolazioni ed opportunità interenti alla mobilità sembra riscuotere un

notevole interesse in quanto più del 60% delle aziende rispondenti dichiarano di essere almeno

abbastanza interessate.

Si possono notare alcune punte di interesse: le aziende di Padova risultano molto più interessate di

quelle della Saccisica dove il 20% non ha risposto e circa il 30% ha dichiarato nessun interesse.

Ancora più evidente è la distinzione tra le aziende con addetti operai o impiegati: quest’ultime

risultano circa l’80% delle aziende. Anche se in misura ridotta le aziende con una unità locale

sembrano maggiormente interessate di quelle con più unità locali.

Page 23: Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

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7 Qualora ritenesse interessante acquistare nuovi servizi di supporto alla mobilità tra

quelli sopradescritti, a che fornitore si rivolgerebbe?

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A questa domanda è possibile fornire più di una risposta e quindi si è provveduto a normalizzare i

risultati al numero di rispondenti.

In questo caso si evidenzia come, per i servizi di supporto alla mobilità, ci si rivolgerebbe ad un

fornitore individuato nel mercato (42,4%), all’associazione di categoria (40,7%) o ad un operatore

pubblico del settore dei trasporti (39%). Poche aziende pensano alla costituzione di un consorzio o

all’organizzare in proprio il servizio. Viene quindi visto come positivo l’intervento di un soggetto

esterno con le adeguate competenze in grado di svolgere efficientemente e efficacemente il

lavoro.

Le aziende con un numero elevato di addetti si affiderebbero con maggiore fiducia ad un operatore

del settore pubblico evitando l’organizzazione interna, comportamento esattamente opposto a

quello delle aziende con un numero limitato di addetti. Stesse osservazioni possono essere

sollevate guardando i risultati ottenuti dalla caratterizzazione in unità locali: le aziende con più

unità locali tendono ad affidarsi ad un operatore del settore, mentre quelle con una sola unità

locale evitano questa soluzione.

Le differenze tra l’area Padovana e quella Piovese sono relative alla fornitura dei servizi da parte di

un operatore pubblico e all’associazione di categoria. Nel primo caso nella Saccisica risulta evidente

una certa riluttanza causata probabilmente, come detto in precedenza, dalla carenza di linee di

trasporto pubblico; nel caso dell’associazione di categoria la preferenza delle aziende di Padova

risulta più contenuta.

A quanto sembra le aziende con una componente maggiore di addetti operai risulta maggiormente

propensa a chiedere l’azione dell’associazione di categoria o ad organizzare il servizio internamente

rispetto a quelle aziende con un maggior numero di impiegati.

Page 25: Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

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8) Quanto riterrebbe opportuno investire per attivare servizi finalizzati alla

minimizzazione dei costi di mobilità ed all’ottimizzazione dell’accessibilità, nel caso si

dimostrassero efficaci ?

L’investimento per attivare servizi finalizzati alla minimizzazione dei costi di mobilità non sembra

essere una priorità per le aziende rispondenti infatti circa il 65% non risponde a questa domanda.

Tra i rispondenti la scelta cade per la maggior parte su investimenti di ridotta entità

(5€/dipendente/mese). Tale risposta probabilmente è anche condizionata dal momento

contingente che la nostra economia sta attraversando e quindi venga valutato come non

prioritario.

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Sezione 3 – Mobility Manegment

Quasi la totalità dei rispondenti ha dichiarato di non aver avviato attività di gestione degli

spostamenti dei dipendenti. La maggior parte delle aziende che si è mossa in questa direzione ha

un numero di addetti maggiore di 50. Solamente una tra le aziende più piccole ha avviato attività

di gestione degli spostamenti dei dipendenti.

Risultano poche le aziende interessate ad avviare attività di gestione degli spostamenti per i

dipendenti; quelle che si dicono disponibili sono in prevalenza aziende con meno di 50 addetti e

del territorio di Padova.

Per quanto riguarda il car pooling solamente due aziende ne hanno una gestione organizzata,

questo dimostra come questo tipo di tematica attualmente non venga considerata come funzionale

alla gestione del proprio personale.

L’attivazione di un servizio di car pooling è considerato di interesse solamente per il 10,9% delle

aziende, riservando a questo servizio un’accoglienza piuttosto tiepida. Le più disponibili risultano

essere quelle nell’area di Padova probabilmente, come vedremo successivamente, per la maggiore

difficoltà di parcheggio nell’area padovana. Le risposte positive sono pervenute tutte da aziende

con la maggioranza di impiegati, probabilmente per la maggiore elasticità che questo tipo di

attività permette in caso di necessità.

Page 27: Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

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13) È stato nominato il Mobility Manager Aziendale?

Solamente una azienda ha già nominato il Mobility Manager Aziendale, mentre un’altra ha

dichiarato di essere in procinto di nominarlo. La figura del Mobility Manager Aziendale introdotto

dal Decreto Ronchi è obbligatoria quando l’azienda risulta avere più di 300 addetti per unità locale

o più di 800 distribuiti su più unità locali. Questa figura può essere nominata anche da gruppi di

aziende localizzate nella stessa area, ma a quanto sembra non è una figura particolarmente

richiesta.

15) Qual è il budget per la gestione della mobilità dei dipendenti?

Le aziende che considerano la gestione della mobilità dei dipendenti come un capitolo di spesa

sono solamente l’8,5% sul totale. Il restante 91,5%, non rispondendo alla domanda, indicando in

maniera piuttosto netta, di non voler destinare alcuna risorsa alla problematica.

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Sezione 4 – Parcheggi aziendali

Quasi tutte le aziende hanno a disposizione un parcheggio aziendale(91,5%), mentre le aziende

che non hanno a disposizione posti di parcheggio riservati hanno più di 50 addetti e sono di

Padova.

Più di ¾ delle aziende risponde che il parcheggio non è un problema sentito. Le aziende che

ritengono di avere problemi di parcheggio sono in prevalenza padovane e con più di una unità

locale. Le caratteristiche di queste aziende rispecchiano quelle delle aziende senza parcheggio

aziendale portando a pensare ad una correlazione tra le due.

In nessuna azienda gli addetti pagano per il parcheggio aziendale e i posti di parcheggio per i

visitatori risultano presenti in quasi tutte le aziende rispondenti. Le aziende che dichiarano la

presenza di problemi di parcheggio affermano, a maggioranza, che non è presente nemmeno il

parcheggio per i visitatori e come in quel caso le aziende nella zona di Padova risultano

svantaggiate, come quelle con più unità locali.

In rarissimi casi i visitatori pagano per il parcheggio.

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Sezione 5 - Facilitazioni per l’uso del trasporto pubblico

Nessuna azienda ha attualmente attive convenzioni con aziende di trasporto pubblico per la

mobilità del personale e solamente tre aziende rimborsano in parte i costi del trasporto pubblico. È

da notare come queste aziende abbiano comunque una sola unità locale e un numero di addetti

limitato: l’azienda con il numero maggiore di addetti arriva alle 40 unità. Nessuna di queste ha

attualmente avviato attività di gestione degli spostamenti dei dipendenti e tutte offrono il

parcheggio aziendale. Due di queste forniscono anche contributi per l’acquisto di abbonamenti ai

servizi di trasporto pubblico.

Anche l’attività di sostegno al trasporto fornendo biglietti su particolari percorsi risulta poco

attuata, in particolare solo i dipendenti di tre aziende ricevono biglietti su particolari percorsi.

Il quadro che emerge nel campo delle facilitazioni per l’uso del trasporto pubblico è molto limitato

con solo poche aziende attive in questo ambito.

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Sezione 6 – Servizi aziendali per gli spostamenti casa-lavoro

25) L’azienda mette a disposizione un trasporto di gruppo?

Nessun’azienda mette a disposizione servizi di trasporto di gruppo.

26) I dipendenti pagano per un trasporto di gruppo?

Non essendo presente alcun servizio di trasporto di gruppo questa domanda è risultata non

significativa.

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27) Sono disponibili auto aziendali?

Circa la metà delle aziende ha a disposizione auto aziendali per gli spostamenti per motivi di

lavoro. Si nota come le aziende della zona di Padova abbiano meno disponibilità di auto aziendali

rispetto a quelle della Saccisica, questo può essere dovuto alla differente attività prevalente nelle

due aree.

Page 32: Relazione progetto Ottimobility PMI padovane

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Quante auto aziendali sono disponibili?

La maggior parte delle aziende ha fino a 5 auto aziendali disponibili, solamente il 20% di quanti

hanno auto aziendali ne ha più di 5.

28) Sono disponibili van aziendali a 9 posti?

Una sola azienda ha a disposizione un van aziendale.

29) Sono disponibili linee bus aziendali/interaziendali?

Nessuna azienda ha attivato un servizio di bus aziendale o interaziendale.

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30) L’azienda ha già svolto indagini interne sugli spostamenti casa-lavoro?

Sono poche le aziende che hanno svolto indagini sugli spostamenti casa – lavoro e

complessivamente rappresentano circa il 10% del totale. Queste aziende risultano quindi quelle più

interessate o forse le più informate sulla mobilità dei propri addetti.

Di quelle che rispondono NO solamente il 9,8% è interessata a proporre nella propria azienda

attività conoscitive di questa tipologia. Indice di una valutazione limitata della necessità o

opportunità di questa tipologia di indagine.

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Note libere

Nello spazio messo a disposizione per l’inserimento libero di eventuali commenti si sono trovate 12

segnalazioni, di queste una riguarda un chiarimento ad una risposta del questionario, mentre

un’altra chiede del materiale informativo riguardante uno dei servizi proposti. Le rimanenti 10

possono essere raggruppate in tre categorie:

- Impossibilità di attivare servizi a sostegno della mobilità, principalmente per problematiche

legate alla gestione interna dell’azienda (5);

- Non viene rilevata la necessità di attivare servizi a sostegno della mobilità, in quanto molti

dipendenti risiedono in zona e non hanno alcuna difficoltà a raggiungere il posto di lavoro

(2);

- Altro, principalmente presentazione di disagi (3).

Viene riportato un esempio per ognuna delle categorie:

- “L'azienda svolge assistenza tecnica su macchine utensili presenti in tutto il mondo. I

tecnici partono dalla sede il lunedì mattina e rientrano il venerdì sera. Il progetto mobilità

non è pertanto applicabile in questa azienda.”

- “Il ns. personale dipendente proviene interamente dal Territorio circostante, il Piovese, e al

massimo da Comuni limitrofi: operai e impiegati raggiungono la sede dell'Impresa in pochi

chilometri. Molti dipedenti abitano Codevigo e raggiungono la sede dell'Impresa a piedi e/o

in bicicletta. Abbiamo effettuato dei sondaggi negli anni e non è mai emersa la necessità di

attivare alcun servizio di mobilità. I ns. dipendenti preferiscono essere autonomi nei loro

spostamenti casa-lavoro per poter gestire eventuali commesse familiari in andata e/o

ritorno.”

- “Sarebbe gradita una pista ciclabile dal centro di Padova fino a Corso Stati Uniti 4”

Nell’ultimo gruppo di commenti rientra anche il seguente: “Ho qualche remora che il progresso

possa produrre costi "sociali" dannosi a situazioni economiche già difficili per le aziende.” in cui si

paventa la possibilità che gli interventi sulla mobilità possano influire negativamente sulle

disponibilità economiche aziendali.

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ALLEGATI

COME VADO AL LAVORO? Confservizi Veneto, in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova sta valutando quali iniziative e progetti in tema di mobilità (trasporti) attivare per consentire alle imprese locali di raggiungere due obiettivi: - migliorare le condizioni di accessibilità delle stesse imprese e dei loro portatori di interessi, in particolare dei lavoratori, con

particolare riferimento alla riduzione dei costi economici; - favorire scelte di trasporto sostenibili come ulteriore elemento di promozione e marketing.

A tale scopo la prima azione intrapresa è quella di una analisi approfondita delle reali esigenze di mobilità delle imprese, per indirizzare le risorse disponibili nella direzione più efficiente e valutare la redditività degli investimenti necessari.

INFORMAZIONI GENERALI

Nome Azienda/Ente:

Numero Unità Locali Settore di attività

Indirizzo Comune CAP

Tel Fax

Nome Direttore/Responsabile

E-mail

Nome del responsabile del personale

E-mail

Nome di chi ha compilato il questionario

E-mail

SEZIONE 1: DIPENDENTI E ORARIO

1. Numero di dipendenti

Totale di cui Operai Impiegati Dirigenti

2. Qual è l’orario di attività?

dalle alle dalle alle

Si No

3. I dipendenti hanno la possibilità di gestire l’orario di lavoro in modo flessibile?

4. Esiste una mensa aziendale?

SEZIONE 2: SERVIZI SULLA MOBILITÀ

5. In relazione alle sfide della competitività la sua impresa ritiene che il tema dei costi di mobilità (di persone, non di merci) e di accesso all’impresa sia: (una sola risposta)

a) Tra i principali problemi da affrontare

b) Un importante problema da risolvere

c) Un tema che merita attenzione e soluzioni

d) Un tema trascurabile

e) L’ultimo dei problemi da affrontare

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6. Quali tra i seguenti servizi inerenti la mobilità potrebbero interessare alla sua impresa? Per nulla Abbastanza Molto Moltissimo

a) Minimizzazione dei costi della flotta aziendale

b) Controllo dei costi di viaggio prodotti da collaboratori/agenti

c) Attivazione di una rete di car pooling (condivisione degli spostamenti casa-lavoro tra dipendenti di ditte localizzate nella stessa zona produttiva)

d) Travel planner per l’organizzazione ottimale dei viaggi di lavoro

e) Attivazione di convenzioni per gli abbonamenti dei dipendenti con gli operatori di trasporto pubblico

f) Attivazione e gestione di navette con destinazioni di frequente interesse

g) Assistenza informativa costante su agevolazioni ed opportunità inerenti la mobilità

7. Qualora ritenesse interessante acquistare nuovi servizi di supporto alla mobilità tra quelli sopradescritti, a che fornitore si rivolgerebbe? Si No a) Ad un fornitore individuato sul mercato

b) Ad un operatore pubblico del settore dei trasporti (APS, ACTV,…)

c) Alla mia associazione di categoria

d) Costituirei un consorzio tra le imprese che operano nella mia stessa area

e) Nessuno: organizzerei il servizio internamente

8. Quanto riterrebbe opportuno investire per attivare servizi finalizzati alla minimizzazione dei costi di mobilità ed all’ottimizzazione dell’accessibilità, nel caso si dimostrassero efficaci ? Si No

a) Fino a 5 €/dipendente/mese

b) Fino a 10 €/dipendente/mese

c) Fino a 20 €/dipendente/mese

d) Anche oltre 20 €/dip/mese

SEZIONE 3: MOBILITY MANAGEMENT Si No

9. L’azienda ha già avviato attività di gestione degli spostamenti dei propri dipendenti?

10. Se no, sareste interessati a farlo?

11. Esiste una gestione organizzata del car pooling?

12. Se no, sareste interessati a farlo?

13. È stato nominato il Mobility Manager Aziendale?

14. Se si, indicare: NOME e COGNOME EMAIL

15. Qual è il budget per la gestione della mobilità dei dipendenti? €/anno …….

SEZIONE 4: PARCHEGGI AZIENDALI Si Quanti No

16. Ci sono posti di parcheggio aziendali? ……...

17. Ci sono problemi di parcheggio?

18. Il personale paga per il parcheggio aziendale?

19. Ci sono posti di parcheggio per i visitatori? ……...

20. I visitatori pagano per il parcheggio?

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SEZIONE 5: FACILITAZIONI PER L’USO DEL TRASPORTO PUBBLICO Si No

21. L’azienda ha convenzioni con l’azienda di trasporto pubblico?

22. I costi del trasporto pubblico vengono, in parte, rimborsati?

23. I dipendenti ricevono un contributo per l’acquisto di un abbonamento annuale/mensile del trasporto pubblico?

24. I dipendenti ricevono biglietti su particolari percorsi?

SEZIONE 6: SERVIZI AZIENDALI PER GLI SPOSTAMENTI CASA - LAVORO Si No

25. L’azienda mette a disposizione un trasporto di gruppo? Utenti/giorno …..….

26. I dipendenti pagano per un trasporto di gruppo? €/mese …..….

27. Sono disponibili auto aziendali? Numero …..….

28. Sono disponibili van aziendali a 9 posti? Numero …..….

29. Sono disponibili linee bus aziendali/interaziendali? Numero …..….

30. L’azienda ha già svolto indagini interne sugli spostamenti casa-lavoro?

No, ma sarebbe interessata

SEZIONE 7: IMPEDIMENTI, OSSERVAZIONI, SUGGERIMENTI

Vuole fornire suggerimenti, osservazioni o informazioni su progetti inerenti la mobilità sui quali state ragionando e sui quali desiderate attivare qualche servizio sperimentale?

Grazie della preziosa collaborazione

Informativa ex art.13 D. Lgs. 196/2003 per il trattamento di dati sensibili

Il trattamento delle informazioni che Vi riguardano, sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e tutelando la Vostra riservatezza e i Vostri diritti, ai sensi del

D.Lgs. 196/2003, sulla tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, come previsto dall’articolo articolo 26 del citato D.Lgs.

Ai sensi dell'articolo 13 del predetto decreto, Le forniamo quindi le seguenti informazioni.

I dati sensibili da Lei forniti verranno trattati, nei limiti dell'Autorizzazione generale del Garante n.3 e 5/2009, per le seguenti finalità: raccolta ed elaborazione dei dati, sugli

spostamenti casa-lavoro dei dipendenti;

Il trattamento sarà effettuato in modalità informatizzata e il conferimento dei dati è facoltativo. I dati non saranno comunicati ad altri soggetti né saranno oggetto di diffusione.

Il titolare e responsabile del trattamento è: Direttore di Confservizi Veneto, Via della Crocerossa, 62/3 – 35129 Padova.

In ogni momento potrà esercitare i Suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento, ai sensi dell'articolo 7 del D.lgs.196/2003.

Firma

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