RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA
PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIATO PILOTA DI
FITODEPURAZIONE CON MEDIUM DI ROCCE SEDIMENTARIE DI
CAOLINO E MACROFITE EMERGENTI.
Assemini, 27 Aprile 2015
Il Proponente
Franco Mancosu
____________________________
C.so America n.71 – 09032 Assemini (CA) Tel. e Fax 070 23 52 833
[email protected] – [email protected] www.studiopisceddamurru.it
I Tecnici Incaricati
Ing. Silvia Murru
____________________________
Ing. Sara Piscedda
____________________________
INGEGNERIA CIVILE-AMBIENTALE e SICUREZZA SUL LAVORO
RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA
PROGETTO IMPIANTO PILOTA DI FITODEPURAZIONE – COMUNE DI SANTADI
INDICE
PREMESSA.......................................................................................................................................................... 1
1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E CARATTERISTICHE DEL SITO ............................................................ 2
2. DESCRIZIONE IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE ....................................................................................... 4
3. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI TRATTAMENTO ................................................................................. 5
3.1 Stima delle Portate ............................................................................................................................ 5
3.2 Carico organico totale, abitanti equivalenti, inquinamento specifico .............................................. 5
3.3 Dimensionamento Vasca a Flusso Sommerso Orizzontale (HF) ....................................................... 6
4. FASE ESECUTIVA IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE .................................................................................. 8
5. MONITORAGGIO DEI REFLUI IN USCITA DALL’IMPIANTO ....................................................................... 10
6. LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI SCARICO ................................................................................................. 11
7. ALLEGATI .................................................................................................................................................. 11
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PROGETTO IMPIANTO PILOTA DI FITODEPURAZIONE – COMUNE DI SANTADI
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RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA
Oggetto: Progetto per la realizzazione di un impiato pilota di fitodepurazione con medium di
rocce sedimentarie di Caolino e Macrofite emergenti.
PREMESSA
La presente relazione si riferisce al progetto di realizzazione di un impianto pilota di
fitodepurazione a servizio della località "Is Pinnas", frazione del comune di Santadi, mediante
un sistema di trattamento con medium di riempimento realizzato con rocce sedimentarie di
Caolino e Macrofite emergenti, come da Relazione Tecnico Descrittiva della proposta
progettuale del 01/10/2014.
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1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E CARATTERISTICHE DEL SITO
L’area di ubicazione dell'impianto è sita all’interno del comune di Santadi, in località Is
Pinnas, presso il lotto distinto al Catasto Terreni al foglio 109, mappale 188, ricadente nella
zona agricola E2 del Piano Urbanistico Comunale, ed individuata nella Carta Tecnica Regionale
(CTR 1:10.000) al foglio n.565, Sezione n. 565050, denominata “Villaperuccio”.
Il territorio oggetto dell’intervento si colloca nel settore sud-occidentale della Sardegna e fa
parte del Basso Sulcis, la più meridionale delle sub-regioni geografiche storiche e culturali
riconoscibili nell’isola. Appartenente alla circoscrizione amministrativa della provincia di
Carbonia-Iglesias, è compreso nella XXII Comunita` montana, all’interno della costa che dà
sull’arcipelago sulcitano.
Il territorio comunale di Santadi si estende per 115,59 km2, e comprende anche le frazioni di Is
Pinnas, Is Pisanus, IsCattas, Is Sabas e Terresoli; confina a nord con Nuxis (CI), a est con
Assemini (CA), Villa San Pietro (CA) e Pula (CA), a sud con Teulada (CA) e a ovest con Piscinas
(CI) e Villaperuccio (CI).
Fig.1: Inquadramento Territoriale
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Il centro abitato è situato a 134 metri sul livello del mare, al centro di un'ampia vallata dalla
quale si erge un gruppo montuoso che nel territorio comunale raggiunge la massima altitudine
con i 1104 metri del Monte Tiriccu.
Si tratta di una porzione centrale dei rilievi dell’Iglesiente, tagliati trasversalmente dalla vallata
del rio Mannu (denominato anche rio di Santadi), che scorre da oriente a occidente per gettarsi
nel lago artificiale di Monte Pranu, e quindi nel mare a sud di Sant’Antioco. Circa 50 km2 di
territorio comunale sono occupati da un fitto bosco di lecci, fillireee, sughere, ginepri, infoltito e
talvolta sostituito da un impenetrabile sottobosco di corbezzoli, lentischi, eriche, cisti, mirti,
agrifogli e altre essenze tipiche della macchia mediterranea. Santadi è diviso dal rio Mannu in
due nuclei situati 107 e 135 metri sopra il livello del mare, nella pianura di Palmas, in una zona
assai produttiva e ricca di boschi sfruttati per la produzione di carbone vegetale.
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2. DESCRIZIONE IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE
Il progetto riguarda la realizzazione di un impianto pilota di fitodepurazione a servizio della
località Is Pinnas presso il Comune di Santadi, allo scopo di supplire alle carenze territoriali
legate alla depurazione e allo smaltimento dei reflui di tipo civile degli insediamenti locali, e al
contempo validare il sistema di trattamento proposto contraddistinto da caratteri innovativi
rispetto agli usuali sistemi di fitodepurazione.
Il sistema processuale individuato, infatti, è rappresentato dall'utilizzo di un medium di
riempimento realizzato con rocce sedimentarie, note con il nome di Caolino, le cui particolari
proprietà chimico fisiche permettono di migliorare notevolmente la capacità depurativa del
trattamento, conferendogli carattere di innovazione nella riduzione delle superfici di
trattamento necessarie per ottenere reflui chiarificati conformi alla normativa vigente.
Come sinteticamente descritto nello schema rappresentativo, il sistema di trattamento dei
reflui proposto prevede:
1. TRATTAMENTO PRELIMINARE mediante sedimentazione primaria, in Fossa Imhoff.
2. TRATTAMENTO SECONDARIO mediante tecnologia a flusso orizzontale sub – superficiale
HF con medium di riempimento realizzato con rocce Caoline e Macrofite emergenti radicate
quali la Phragmites australis (“la nostra comune canna”) o altre colture, preventivamente
Micorrizate.
3. Riutilizzo del refluo o smaltimento.
FITODEPURAZIONE
Reflui in ingresso
TRATTAMENTO PRIMARIO TRATTAMENTO SECONDARIO
FOSSA
BIOLOGICA IMHOFF
Flusso in uscita verso
recapito finale
Fig.2: schema di trattamento
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3. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI TRATTAMENTO
Sulla base delle necessità espresse in termini di dati progettuali, il presente paragrafo riporta il
dimensionamento del bacino di fitodepurazione, in considerazione dei parametri caratterizzanti la
frazione a servizio della quale lo stesso risulta.
Dati di Progetto
Abitanti equivalenti (A.E.): 80 ab (residente+fluttuante)
Dotazione idrica procapite: 200 l/A.E.g
Coefficiente di apporto: 0,8
3.1 Stima delle Portate
Relativamente all’insediamento in progetto, si è proceduto alla stima delle portate delle acque reflue in
tempo secco su base annua (Q24), i cui valori sono riportati in tabella:
Q24 12.800 l/g
Q24 12,8 m3/g
3.2 Carico organico totale, abitanti equivalenti, inquinamento specifico
Il carico organico è la quantità di sostanze organiche inquinanti biodegradabili prodotta giornalmente
dall'intera cittadinanza servita dal depuratore, e viene misurata indirettamente tramite il quantitativo di
ossigeno necessario affinché i batteri possano modificare le sostanze organiche biodegradabili presenti
rendendole innocue nell’arco di 5 giorni - BOD5 - e si misura in gBOD5/giorno.
Nelle tabelle che seguono si riportano i carichi organici specifici e l’inquinamento specifico in relazione
alle portate calcolate nel caso in esame.
C BOD5 60 gBOD5 /A.Egiorno
C COD 188 gSSS/A.E giorno
C ss 80 gSS/A.E giorno
C TKN 12 gTKN/A.E giorno
C P 3 gP/A.E giorno
C BOD5 4800 gBOD5/giorno 4.8 KgBOD5/giorno
CCOD 15040 gCOD/giorno 15.040 Kgcod/giorno
C ss 6400 gSS/giorno 6.4 KgSS/giorno
C TKN 960 gTKN/giorno 0.96 KgTKN/giorno
C P 240 gP/giorno 0.24 KgP/giorno
Tab.1: Stima delle Portate
Tab.2: Carichi Organici
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C BOD5 375 mgBOD5/l
C COD 862 mgsss/l
C ss 500 mgss/l
C TKN 75 mgTKN/l
C P 18 mgP/l
Risulta quindi:
Ci = 1.25 m3/ab*g
Si considera un pH in ingresso compreso tra 6.6 - 8.5 e una concentrazione di 10 mg/l di tensioattivi e
10 mg/l di oli e grassi minerali.
3.3 Dimensionamento Vasca a Flusso Sommerso Orizzontale (HF)
Il dimensionamento è stato eseguito su metodiche di dimensionamento di tipo sperimentale basate sui
dati ottenuti da ricerche, indagini e sperimentazioni analoghe.
Area Superficiale (As) 132 m2
Abitanti equivalent i (a.e.) 80
Parametro sperimentale 1.65
Area Trasversale (At) 6.88 m2
Tab.3: Inquinamento specifico
Tab.4: calcolo area superficiale e traversale
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Sulla base dei valori dell'area superficiale e dell'area trasversale minima, viene definita la geometria del
bacino, attraverso i seguenti parametri:
DIMENSIONAMENTO BACINO
Lunghezza 16.5 m
Larghezza 8 m
Profondità 0,85 m
Pendenza 1%
As 132 m2
At effettiva 6.88 m2
Tab.5: Dimensionamento bacino di fitodepurazione
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4. FASE ESECUTIVA IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE
La realizzazione del sistema di fitodepurazione descritto prevede l’esecuzione delle opere come
di seguito brevemente descritte e dettagliate nel computo metrico allegato:
▪ Scavo e movimenti terra
La prima fase consiste nei lavori di scavo e riporto di terre, allo scopo di creare la vasca di
contenimento del sistema depurativo, con pareti inclinate a 45°, e successiva preparazione
(inclinazione e regolarizzazione) del fondo.
Contestualmente allo scavo saranno realizzate le tracce per l’installazione di pozzetti e
tubazioni di alimentazione e raccolta delle acque.
▪ Realizzazione del sistema di impermeabilizzazione
Per evitare fenomeni di inquinamento del suolo o delle acque sotterranee, i bacini di
depurazione devono essere impermeabilizzati, utilizzando manti sintetici come HDPE
(polietilene ad alta densità) con spessore variabile da 0,5 a 2 mm, ai fini di garantire un
isolamento totale del fondo e delle pareti dell’impianto di fitodepurazione rispetto all’ambiente
circostante.
▪Realizzazione di collegamenti idraulici
I sistemi di alimentazione e i sistemi di raccolta saranno costituiti da apposite tubazioni di
convogliamento dei reflui da trattare. Saranno, inoltre, realizzati sistemi per la regolazione del
livello dell’acqua nelle vasche.
In entrata alla vasca, collegato ad un pozzetto esterno, verrà posizionato e interrato in modo
trasversale un tubo disperdente, allo scopo di distribuire il refluo in modo uniforme su tutta la
larghezza del letto filtrante.
In uscita dalla vasca, verrà predisposta una tubazione per il recupero del refluo depurato
destinato poi allo scarico in corpo recettore o al riutilizzo irriguo.
A monte e a valle della vasca saranno realizzati due pozzetti di intercettazione, dotati di
saracinesca e di contalitri per la regolazione del (entrata/interruzione).
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▪Posa in opera del medium di riempimento e/o di crescita delle piante
Nei sistemi a flusso sommerso il substrato (medium di riempimento delle vasche) ha un ruolo
fondamentale nell’efficienza depurativa dell’impianto perché, oltre a fare da supporto alla
vegetazione, rappresenta un filtro meccanico e chimico per alcune sostanze contenute nel
refluo.
La vasca verrà riempita con una miscela di rocce caoline calibrate, per una altezza tale da
garantire l'accrescimento radicale, in funzione della tipologia di macrofite scelta.
▪ Piantumazione delle specie vegetali
In generale nei sistemi di fitodepurazione non devono essere utilizzate specie alloctone (es.
specie asiatiche, specie tropicali, etc.), bensì specie tipiche del territorio e che rispondono ai
principi di funzionalità delle diverse tipologie impiantistiche.
La piantumazione sarà eseguita attraverso la messa a dimora di rizomi o di piantine delle
essenze vegetali a diversi stadi di crescita, nei periodi più adatti alla specie vegetale scelta.
▪Messa a regime dell’impianto (Start-up)
Il sistema sarà avviato gradualmente alla fase di messa a regime, attraverso l’apertura dei
collegamenti idraulici per la regolazione del livello del refluo al valore di progetto.
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5. MONITORAGGIO DEI REFLUI IN USCITA DALL’IMPIANTO
Ai fini della verifica degli standard di accettabilità dei reflui in uscita e, quindi, dell'efficacia del sistema
depurativo, si procederà al monitoraggio dell'impianto attraverso il metodo di campionamento previsto
dalla normativa vigente.
Sulla base delle indicazioni stabilite dal Testo Unico dell'Ambiente, D.Lgs 152/2006, e della Legge
Regionale sugli Scarichi, è stato valutato, in funzione delle dimensioni dell'impianto,un numero di
campionamenti pari a dodici nell'arco del primo anno.
Dovranno, inoltre, essere eseguiti un numero sufficiente di autocontrolli, non inferiori a dodici campioni,
sugli scarichi dell'impianto di trattamento e sulle acque in ingresso, al fine di eseguire un monitoraggio
costante dei reflui in ingresso e in uscita
I campionamenti saranno effettuati dal gestore dell'impianto e i risultati dovranno essere a disposizione
degli enti di controllo e archiviati su supporto informatico.
I limiti allo scarico dovranno rispettare la normativa regionale degli scarichi, all. I tabella A, e il testo
unico Ambientale, all. 5, parte terza, tab. 1.
Potenzialità impianto in A.E 51-500
Parametri (media giornaliera) Concentrazione
BOD 5 (mg/l) ≤60
COD (mg/l) ≤1260
Solidi Sospesi(mg/l) ≤80
Tab.A :limiti di emissione per gli impianti di acque reflue urbane Disciplina degli scarichi Regione Sardegna
Potenzialità impianto in A.E 2000-10000
Parametri (media giornaliera) Concentrazione % riduzione
BOD 5 (mg/l) ≤25 70-90
COD (mg/l) ≤125 75
Solidi Sospesi(mg/l) ≤35 90
Tab.1 :limiti di emissione per gli impianti di acque reflue urbane D.Lgs 152/2006
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6. LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI SCARICO
Le acque in uscita dall’impianto sono destinate allo scarico in corpo recettore, individuato nel Rio
Sant'Elia, attraverso un unico punto di scarico, per la cui localizzazione si rimanda alle planimetrie
allegate.
7. ALLEGATI
Alla presente si allegano i seguenti elaborati progettuali:
Progetto di fitodepurazione TAV.1: Inquadramento territoriale
Progetto di fitodepurazione - TAV.2: Dimensionamento e Schema Impianto
Assemini, 27 Aprile 2015
I Tecnici Incaricati
Ing. Silvia Murru
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Ing. Sara Piscedda
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