Date post: | 14-Aug-2015 |
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Presentations & Public Speaking |
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• RENA nasce nel 2007 come associazione di ispirazione civica e indipendente.
• Visione: vogliamo un Paese aperto a sperimentare politiche innovative, in cui lesoluzioni ai problemi siano formulate e gestite in modo più collaborativo e trasparente,nel quale gli attori pubblici e privati si sentano responsabili delle proprie azioni verso lacomunità.
• Obiettivo: aggregare una consapevole e diffusa domanda di cambiamento, diinnovazione, di buona politica, che possa chiedere e ottenere con più forza le riformenecessarie.
• Metodo: mettere in rete cittadini e comunità del cambiamento per interpretare inchiave innovativa le sfide occupazionali, culturali e formative nei contesti in cui operiamo.
RENA in breve
• Apertura sul mondo, alle idee, nei confronti delle persone per mantenersi disponibili al confronto con contenuti e metodi di lavoro all’avanguardia.
• Responsabilità delle proprie intenzioni e delle conseguenze delle proprie azioni per migliorare la vita della propria comunità di riferimento.
• Trasparenza nelle parole e nelle azioni per accelerare la potenza creativa di un gruppo e aumentarne la credibilità e la capacità di ottenere risultati.
• Equilibrio della pluralità delle opinioni, dei bisogni e delle aspettative per consentire una gestione del cambiamento duratura e condivisa
Valori: vogliamo un Paese a regola d’ARTE
• La qualità della democrazia -> Vogliamo che l’Italia diventi una democrazia migliore, aperta alle nuove idee e alla partecipazione attiva dei cittadini nella definizione del bene comune.
• Lo sviluppo delle comunità locali -> Pensiamo che i territori siano protagonisti del cambiamento e vogliamo mettere al loro servizio le conoscenze tecniche e il trasferimento di buone prassi.
• Formazione e talento -> Investire sull’educazione e sulla conoscenza è prioritario al fine di creare opportunità di crescita per le nuove generazioni, rafforzare la cultura del merito, liberare quel talento di cui ognuno dispone.
• Innovazione sociale -> Coltivare la creatività dei cittadini e diffondere l’innovazione di metodo delle PA, che devono divenire piattaforme abilitanti delle migliori competenze del Paese.
• Cultura -> La cultura è una visione del mondo e insieme un settore socioeconomico in piena trasformazione. Vediamo la cultura come driver di innovazione sociale, nel rapporto dinamico tra settore pubblico e privato.
Temi
I primi confini• La sharing economy trasformativa è
quella in cui le relazioni sociali cambiano in meglio, si costruiscono legami sociali solidi e duraturi basati sul supporto reciproco e nelle imprese vengono a crearsi elementi dei Commons – cioè delle cooperative – caratterizzati da una gestione collettiva e comunitaria delle risorse o dell’impresa stessa.
• La sharing economy transazionale e i suoi processi rinforzano le sperequazioni sociali già esistenti e si basano su relazioni sociali scarse ed effimere. Tutte le transazioni delle imprese che appartengono a questo modello, inoltre, si inseriscono perfettamente nel mercato attuale. L’impresa di questo tipo infatti è una commodity che un ristretto gruppo di proprietari cerca di piazzare sul mercato ricavandone il massimo. Neil Gorenflo - Shereable
I primi confini
sharing of productive assets
recirculation of goods (eaby)
increased utilization of durable assets (zipcar, uber)
exchange of services (banche del tempo)
Juliet Schor - Boston College
www.progetto-rena.it
facebook.com/rena.arte
@ProgettoRENA
Credits• builder by Alex Tai from the Noun Project• Loop by Dmitry Baranovskiy from the Noun Project• treasure map by Ryan Mochal from the Noun Project• Recirculate Vehicle Air by Lloyd Humphreys from the Noun Project• arrows by Stéphanie Rusch from the Noun Project • swap by Evan Shuster from the Noun Project
• http://www.collaboriamo.org/la-sharing-economy-transazionale-e-trasformazionale-intervista-con-neal-gorenflo-al-ritorno-dalla-sharing-school/
• http://www.greattransition.org/publication/debating-the-sharing-economy#sthash.M5EIje1t.dpuf