Progetto finanziato da:
PROGETTO SCIOGLILINGUA -NR. 100782, AZIONE 1, ANNUALITÀ 2011; FONDO EUROPEO PER L'INTEGRAZIONE DI
CITTADINI DI PAESI TERZI 2007-2013. CUP: C39E12000520006
Report interventi
UNIONE
EUROPEA
Provincia di
Prato
Comune di
Carmignano
Comune di
Poggio a Caiano
Comune di
Montemurlo
P.A.M.A.T Prevenzione Abuso Minori Associazione Toscana,onlus
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
1
Sommario
PREMESSA ................................................................................................................................................ 1
IL PROGETTO.................................................................................................................................3
1 SCIOGLILINGUA ................................................................................................................................4
1.1 I bisogni .....................................................................................................................................4
1.2 Il partenariato e l’organizzazione del progetto .............................................................................6
1.3 Gli obiettivi e i destinatari ...........................................................................................................8
1.4 Azioni ed attività........................................................................................................................9 1.4.1 AZIONE C, Mappatura Offerta formativa........................................................................................11 1.4.2 AZIONE D, Formazione Formatori ................................................................................................. 12 1.4.3 AZIONE E, Centro di documentazione italiano lingua L2 ................................................................. 12 1.4.4 AZIONE F, Attività laboratoriali e corsi per l’apprendimento dell’Italiano L2 ..................................13 1.4.5 AZIONE G, lingua per comunicare: italiano L2 e cittadinanza attiva per adulti .............................. 15 1.4.6 AZIONE H, Counseling psicologico. Relazione a cura della Dottoressa Luisella Paoli e del Dottor Sergio Zorzetto........................................................................................................................................... 16
1.5 I risultati attesi .........................................................................................................................20
1.6 Le procedure di gestione e controllo .......................................................................................... 21
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO ...................................................................... 23
2 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO .................................................................................24
2.1 Procedure di monitoraggio........................................................................................................24
2.2 Strumenti di rilevazione e computo dei dati ...............................................................................25
2.3 Valutazione di progetto: indicatori di realizzazione ed indicatori di risultato ................................26
2.4 Valutazione di progetto: criticità e punti di forza ........................................................................ 33
ALLEGATI .................................................................................................................................... 34
3 ALLEGATI ...................................................................................................................................... 35
3.1 Scheda di monitoraggio dei corsi di italiano per stranieri sul territorio pratese ............................. 35
3.2 Test ingresso adulti .................................................................................................................. 35
3.3 Prova orale adulti..................................................................................................................... 35
3.4 Data Base organizzazioni ......................................................................................................... 35
3.5 Centro di documentazione italiano L2 ....................................................................................... 35
3.6 Questionario di soddisfazione ................................................................................................... 35
Premessa Il progetto ”SCIOGLILINGUA”, promosso dal Comune di Prato e sviluppato in
partenariato con molte realtà territoriali, è il risultato dell’impegno
dell’Amministrazione Comunale a portare avanti azioni che favoriscano
l’avvicinamento tra le Istituzioni e le realtà straniere del territorio, in particolare sul
tema dell’insegnamento della lingua italiana e dell’integrazione degli alunni stranieri
nelle scuole pratesi.
Il progetto ha realizzato numerose azioni, tra le quali principalmente corsi di lingua
italiana e cittadinanza attiva per adulti, accompagnati da una mappatura
dell’offerta formativa dei soggetti che realizzano corsi di italiano L2 sul territorio e da
un’attività di formazione per i loro operatori. Per i ragazzi in età scolare sono stati
organizzati attività laboratoriali e corsi per l’apprendimento dell’italiano come lingua
per lo studio, ma anche corsi di cinese. Sono stati realizzati, inoltre, con modalità
sperimentale, laboratori di prima accoglienza in favore di alunni stranieri appena
arrivati in Italia ed inseriti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado di Prato
ed uno sportello di counseling psicologico, da attivare a chiamata, per giovani alunni
migranti con difficoltà di inserimento scolastico ed in entrambi i casi si è registrato un
riscontro molto positivo da parte delle scuole pratesi.
A completare il quadro, tra gli obiettivi del progetto figura la realizzazione del
“Centro didattico di italiano lingua 2” presso la Biblioteca Lazzerini. Il Centro si
propone di promuovere la raccolta di testi e materiali didattici di Italiano lingua2 e la
loro utilizzazione presso le scuole e le realtà del territorio, in modo integrato con le
altre risorse documentarie e multilingui per adulti e per ragazzi presenti nella
Biblioteca Lazzerini ed in sinergia con il Progetto Scuola Integra Culture (S.I.C.). Il
Centro organizza, altresì, iniziative di aggiornamento e formazione dei docenti e degli
operatori su temi relativi alla didattica dell’italiano come lingua straniera ed alla
pedagogia interculturale, e crea occasioni di incontro, dialogo e confronto sulle stesse
tematiche.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
2
Il buon successo delle iniziative è stato costruito attraverso il dialogo con gli enti
coinvolti ed i beneficiari delle attività del progetto, in particolare gli istituti scolastici
di Prato, che ha permesso la rilevazione delle esigenze del territorio e l’elaborazione
di risposte adeguate.
L’Amministrazione ha particolarmente a cuore il ruolo dei giovani e delle seconde
generazioni, in quanto cittadini del futuro, ed è per questo che si è ritenuto
fondamentale fornire elementi di supporto per la loro integrazione in primis
nell’ambiente scolastico, luogo fondamentale per la socializzazione e per la crescita
personale.
Assessore alle politiche d'integrazione
Giorgio Silli
Il progetto
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
4
1 Scioglilingua
1.1 I bisogni
Al 31/12/12 gli stranieri nella provincia di Prato sono il 15,80% dell’intera
popolazione. Gli stranieri sono passati da 30186 nel 2011 a 33158 nel 2012
aumentando quindi del 9.8%.
Nello specifico queste le provenienze:
Area di provenienza Percentuale
Europa (di cui UE) 29.95 % (di cui 12.73 UE)
Africa 10.52 %
America 2.64 %
Asia 56.86 %
Nel Comune di Prato, la comunità cinese conta 15029 residenti pari al 45,32% del
totale stranieri, seguita dagli albanesi che con 4936 si attesta al 14.88%. Nel
dettaglio:
Cittadinanza N° totale % rispetto alla popolazione straniera
Cinese 15029 45.32 %
Albanese 4936 14.88 %
Romena 3328 10.03 %
Pakistana 2206 6.65 %
Marocchina 1618 4.87 %
Altra cittadinanza 6041 18.25 %
La difficoltà all’apprendimento linguistico, comune a tutte le etnie, fa riscontrare
nei migranti cinesi di prima generazione caratteristiche peculiari, dovute sia alla
difficoltà del passaggio dalla forma ideografica a quella alfabetica, ma anche per il
fatto che la comunità risulta quasi interamente assorbita dal ciclo produttivo delle
locali imprese cinesi, prima fonte di occupazione.
Questo incide anche nella scarsa motivazione all’apprendimento linguistico di
molti lavoratori, che ritrovano nell’ambiente lavorativo e in quello del quartiere di
residenza un micro-mondo ove lavoro, negozi e relazioni intra-etniche si fondano
sulla lingua madre.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
5
Il territorio pratese vive anche il problema dei giovani di etnia cinese, i quali, pur
essendo nati in Italia, vengono rimandati in patria dai genitori, fortemente
impegnati nel mondo del lavoro, per tornare solo all’inizio del ciclo di scuola
primaria, senza competenze linguistiche italiane. Ma anche altre etnie trovano
gravi difficoltà all’ingresso nel mondo scolastico, come ci confermano i pesanti
dati sull’insuccesso scolastico del nostro territorio. Il fabbisogno linguistico è
quindi diversificato per fasce di età, tra adulti e bambini-adolescenti.
Le iniziative già diffuse riguardano prevalentemente gli adulti, ove esiste una
offerta anche da parte di associazioni etniche e del volontariato, oltre che dai
comuni della provincia a maggior presenza di migranti. In questo caso, il principale
fabbisogno è la necessità di coordinare ed organizzare più efficacemente l’offerta
in essere dal punto di vista della diffusione delle iniziative (aspetto logistico-
organizzativo) e da quello della qualità dell’offerta formativa (aspetto didattico-
metodologico), che spesso risente del fatto di essere affidata a figure non
sufficientemente professionalizzate.
Il progetto intende pertanto ampliare il coordinamento dell’offerta locale di corsi
di lingua e cittadinanza attiva e porre le basi per lo sviluppo di un modello
educativo efficace sull’intero territorio coinvolgendo gli attori che a vario titolo vi
sono implicati.
Occorre mettere in rete le stanze coinvolte, dai Comuni alle associazioni, creando
strumenti per migliorare e coordinare nei tempi e nei luoghi l’offerta complessiva.
L’obiettivo è anche quello ampliare la proposta formativa, supportandola con un
modello strutturato e un centro comune di riferimento, al fine al fine di renderla
conforme ai parametri europei di riferimento per la lingua e completa degli
elementi di conoscenza previsti dall’accordo Integrazione.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
6
1.2 Il partenariato e l’organizzazione del progetto
Comune di Prato
Ente Locale
Provincia di Prato
Ente Locale
Comune di Carmignano
Ente Locale
Comune di Poggio a Caiano
Ente Locale
Comune di Montemurlo
Ente Locale
Pane&Rose
Cooperativa Onlus
Cieli Aperti
Associazione
Solidarietà Caritas
Onlus della Diocesi di Prato
PAMAT
Associazione Toscana Onlus
P.A.M.A.T Prevenzione Abuso Minori Associazione Toscana,onlus
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
7
I referenti degli enti inclusi nel partenariato hanno nominato in accordo con il
Responsabile del Servizio Immigrazione e Cittadinanza del Comune di Prato una
Direzione di Progetto (DP) che composta da:
• 1 Direttore di progetto
• 1 Coordinatore Didattico.
Direttore e Coordinatore Didattico per gli aspetti economico-organizzativi si
avvalgono di:
• 1 Addetto all’amministrazione e rendicontazione
• 1 Addetto ai servizi di segreteria.
Per gli aspetti tecnici, organizzativi e formativi la DP ha il supporto di:
• 1 Coordinatore il quale cura la programmazione delle attività nonché i
rapporti con le risorse professionali messe a disposizione del progetto dai
partner
• 1 esperto in monitoraggio e valutazione.
Per gli aspetti didattico/pedagogici e scientifici la DP istituisce una Cabina di Regia
composta da 4 esperti che ha la funzione id costituire un Gruppo permanente di
Coordinamento Didattico/Pedagogico finalizzato a ideare e realizzare strumenti di
programmazione didattica, moduli formativi, valutazione in entrata e uscita;
predisporre unità didattiche di italiano L2 e cittadinanza attiva, specifiche per
target d’intervento.
La DIREZIONE di PROGETTO ha svolto le seguenti funzioni:
� Monitoraggio del progetto in fase di avviamento, in itinere e verifica finale.
Controllo di tutte le fasi di erogazione e attuazione del progetto Stesura,
distribuzione e raccolta degli strumenti di verifica e monitoraggio.
� Redazione del report finale e relativa presentazione agli stakeholder
Valutazione e autorizzazione all’acquisto materiali e strumentazioni
� Rendicontazione del progetto
Il DIRETTORE DI PROGETTO ha le seguenti funzioni:
� Intrattiene i rapporti con la stazione appaltante e con il partenariato incluso
� Predispone gli atti amministrativi necessari per gli adempimenti
progettuali, predispone gli incarichi alle risorse umane e supervisiona
l’erogazione delle attività
� Autorizza le spese e supervisiona il monitoraggio amministrativo del
progetto
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
8
Il COORDINATORE PEDAGOGICO invece:
� Concorre con il Direttore di Progetto a: supervisionare l’intero andamento
delle azioni e delle attività progettuali dal punto di vista delle attività
didattico-formative
� Concorre con il Coordinatore organizzativo ad approvare la
programmazione didattica e delle attività progettuali
� Dirige e coordina le attività della Cabina di Regia
� Dirige e coordina la progettazione del centro di documentazione
Il COORDINATORE:
� Seleziona il corpo docente e lo coordina
� Crea il database dei partecipanti ai corsi
� Raccoglie e organizza il materiale prodotto dai docenti
� Coordina le risorse umane allo scopo di realizzare le attività progettuali;
coordina e verifica il raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase
progettuale
� In collaborazione con il Coordinatore Didattico programma la didattica
delle attività e coordina la produzione del materiale
L’ESPERTO di MONITORAGGIO E VALUTAZIONE.
� Programma e monitora gli incontri di monitoraggio e valutazione
� Redige i report intermedi e finale redige e coordina eventuali esperti nella
redazione della pubblicazione finale
L’ESPERTO di RENDICONTAZIONE
� supporta la Direzione di Progetto ed il coordinatore nell´amministrazione
del budget e nella rendicontazione finale delle spese.
1.3 Gli obiettivi e i destinatari
Il progetto intende offrire una risposta complessiva, strutturata e diversificata per
territorio ed anche in funzione al target, distinguendo interventi per gli adulti e
interventi per i giovani e i bambini.
La finalità è la promozione di integrazione attraverso lo sviluppo di conoscenze di
base della lingua, educazione civica, storia e istituzioni della società ospitante
mettendo gli immigrati in condizione di acquisirle. Gli obiettivi operativi previsti
sono i seguenti:
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
9
1-ampliamento e potenziamento dei livelli di coordinamento tra amministrazioni,
sistema istruzione e III settore ed istituzione di una cabina di regia tecnico-
operativa finalizzato alla messa a punto di un modello educativo territoriale;
2-verifica dell’offerta formativa complessiva e organizzazione di una mappatura
provinciale aggiornata;
3-formazione dei formatori;
4-progettazione e realizzazione di un centro di documentazione e di raccordo per
l’apprendimento linguistico;
5-implementazione delle attività laboratoriali e dei corsi finalizzati
all’apprendimento dell’italiano L2 e alla promozione della cittadinanza attiva e
consapevole per adulti di prima generazione.
6-sostegno linguistico per giovani e bambini propedeutico all’inserimento nella
scuola primaria e secondaria di primo grado;
7-recupero delle competenze linguistiche nel dopo-scuola durante l’anno
scolastico;
8-consolidamento delle relazioni positive tra giovani coetanei, nel gruppo di pari,
con il denominatore comune della lingua.
Le attività di progetto sono destinate principalmente a donne, giovani, bambini e
adulti immigrati presenti sul territorio e che necessitano di:
� attività di alfabetizzazione
� acquisizione di competenze strutturate di Italiano L2 e cittadinanza attiva
� Integrazione nel tessuto socio-economico locale
� Accesso al test di lingua per l’ottenimento del permesso lungo-soggiornanti
I beneficiari degli interventi si possono dividere in bambini e ragazzi, all’interno
della fascia d’età 0-18 anni; adulti 19-65 anni.
1.4 Azioni ed attività
Gli obiettivi operativi sono stati tradotti in macro-azioni e queste in attività di
dettaglio come riportato di seguito. Le attività sono state riviste, modificate,
corrette o ampliate in base alla tempistica di attivazione del progetto. L’inizio ad
Ottobre 2012 infatti ha impedito di svolgere parte delle attività previste per
l’estate dello stesso anno. Le modifiche, prima di diventare operative, sono state
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
10
autorizzate dal Ministero dell’Interno. Nel complesso però le modifiche apportate
non hanno richiesto la variazione degli obiettivi.
TITOLO AZIONE ATTIVITÀ AZIONE A Start up e attività
trasversali
1. Costituzione della Direzione di Progetto
2. Coordinamento e calendarizzazione delle azioni e delle attività di progetto
3. Verifica e valutazione
AZIONE B Coordinamento reti e cabina di regia
1. Messa in rete degli attori territoriali che si occupano di insegnamento dell’italiano L2
2. Costituzione della Cabina di Regia 3. Costituzione di un gruppo
permanente di Coordinamento Didattico/Pedagogico e del centro di documentazione
AZIONE C Mappatura offerta formativa
1. Implementazione database della Provincia di Prato
2. Creazione banca dati informatizzata
AZIONE D Formazione Formatori
1. Attività formativa rivolta ai formatori per condividere lessico e terminologia specifica.
AZIONE E Centro di documentazione
italiano lingua L2
1. Creazione del centro di documentazione
2. Diffusione del regolamento d’accesso al centro
AZIONE F Attività laboratori ali e corsi per
l’apprendimento
dell’italiano L2
1. Settimana dell’Accoglienza presso le scuole primarie e secondarie di I° grado del comune di Prato
2. Corso di Cinese per bambini 3. Facilitazione linguistica presso le
scuole primarie e secondarie di I° grado del comune di Carmignano
4. Campi estivi per bambini e adolescenti
5. Laboratori di Mondialità 6. Facilitazione linguistica per il
recupero delle competenze scolastiche
7. Laboratori intensivi di lingua per lo studio rivolto ad alunni della III° classe delle scuole secondarie di primo grado del comune di Prato
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
11
AZIONE G Lingua per comunicare: italiano
L2 e cittadinanza
attiva per adulti
1. Corsi di lingua italiana e cittadinanza attiva per adulti
2. Laboratorio per donne e babysitteraggio
AZIONE H Laboratorio interculturale e
Counseling
1. Sportello di Counseling psicologico per giovani migranti da attivare a chiamata presso le scuole del territorio.
AZIONE I Pubblicizzazione e disseminazione
1. Report 2. Seminario di disseminazione 3. Pubblicazione 4. Video
Opportuno definire nello specifico le attività realizzate all’interno delle azioni C,
D, E, F, G e le metodologie utilizzate e condivise
1.4.1 AZIONE C, Mappatura Offerta formativa
La mappatura all’interno del progetto ha individuato i servizi concernenti
l’insegnamento dell’italiano come lingua seconda nel territorio pratese offerti
dalle organizzazioni presenti nella provincia di Prato.
In un primo momento, ci si è avvalsi della precedente mappatura, del gennaio
2010, ad opera di ASEL.
Prezioso è stato anche il supporto della Provincia di Prato, che ha inviato alla rete
delle associazioni un questionario da noi approntato per la rilevazione dei dati
anagrafici delle associazioni stesse.
Da qui siamo partiti attraverso interviste mirate atte alla compilazione di un
questionario per la mappatura che ci desse un quadro completo delle
organizzazioni e dei servizi concernenti l’italiano lingua seconda (vd. questionario
allegato).
È stato un fattore chiave di successo intervistare direttamente i referenti delle
singole organizzazioni: questo, benché abbia previsto un lungo lavoro di presa di
contatto e di appuntamento, ha permesso, al contempo, di reperire informazioni
utili per la mappatura e di iniziare a lavorare come rete attraverso la condivisione
di buone prassi e di bisogni formativi.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
12
1.4.2 AZIONE D, Formazione Formatori
La formazione dei formatori si è avvalsa della rilevazione dei bisogni formativi
delle organizzazioni del territorio pratese effettuata attraverso il questionario
approntato per la mappatura dei servizi concernenti l’insegnamento dell’italiano
L2 .
La programmazione del corso è stata, pertanto, effettuata in base ai bisogni
emersi dalle singole realtà del territorio.
I risultati ottenuti sono stati:
� la creazione di reti collaborative fra associazioni del territorio, operanti
nella medesima area;
� un linguaggio comune, che ponesse particolare attenzione alle scelte
lessicali e che non si configurasse come lessico escludente;
� la condivisione di approcci e metodi glottodidattici basati su aspetti
umanistico-affettivi;
� la condivisione di strumenti operativi (vd. test d’ingresso in allegato).
La forte motivazione da parte dei corsisti è stata un fattore chiave di successo,
così come la modalità formativa di tipo laboratoriale e interattivo, che ha
stimolato un clima accogliente di confronto.
1.4.3 AZIONE E, Centro di documentazione italiano lingua L2
Il Centro Didattico di Italiano Lingua 2 è lo scaffale tematico creato, nei locali
della Biblioteca Lazzerini di Prato grazie al progetto Scioglilingua.
Il Centro Didattico di Italiano Lingua 2 è rivolto agli operatori che lavorano
nell’insegnamento dell’italiano lingua seconda, agli insegnanti della scuola e agli
stessi apprendenti di italiano L2.
I materiali operativi selezionati per lo scaffale si rivolgono a diversi profili di
apprendenti:
� bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria;
� ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado;
� ragazzi universitari;
� apprendenti giovani-adulti migranti e non.
La tipologia di materiali del Centro Didattico di Italiano Lingua 2 è, pertanto,
variegata: il Centro si compone di testi operativi sulla lingua della comunicazione e
sulla lingua dello studio, testi semplificati e testi facilitati per le discipline
scolastiche ed infine testi ludici.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
13
La gran parte dei materiali per la scuola selezionati per il Centro Didattico è,
inoltre, adatta al lavoro a classe intera. La scelta è dettata dalla convinzione che
c’è inclusione se i laboratori sono interni alla classe curricolare. Una buona parte
del materiale è utile, quindi,. anche al bambino/ragazzo italofono.
Uno spazio importante del materiale del centro di documentazione è offerto a
materiali ludici e relazionali: questo nasce dalla convinzione che l’acquisizione di
una seconda lingua passa attraverso la relazione tra pari piuttosto che attraverso
l’addestramento alle strutture della lingua.
Il Centro prevede, oltre alla possibilità di consultazione dei materiali dello scaffale,
la possibilità di fruizione di spazi appositi per la programmazione didattica, rivolti
alle figure che operano nell’insegnamento dell’italiano lingua seconda. Esso
prevede, inoltre, la possibilità di incrementazione del materiale di lavoro degli
operatori della scuola (insegnanti e facilitatori linguistici) su supporto digitale così
da farne un Centro di documentazione delle attività di insegnamento dell’italiano
L2 sul territorio.
In allegato è possibile visionare anche il regolamento per l’utilizzo del centro.
1.4.4 AZIONE F, Attività laboratoriali e corsi per l’apprendimento
dell’Italiano L2
All’interno di questa azione rientrano tutte le attività erogate in favore di minori
sia all’interno delle scuole primarie e secondarie del comune di Prato e del comune
di Carmignano sia presso i singoli partner del territorio. Nello specifico sono stati
realizzati:
⇒ Settimana dell’accoglienza presso 35 scuole del Comune di Prato (22
primarie e 13 secondarie di I° grado)
⇒ 1 corso di cinese per bambini
⇒ 8 corsi di apprendimento italiano L2, facilitazione linguistica e attività
laboratoriali presso le scuole primarie e secondarie di I° grado presso il
comune di Carmignano
⇒ 2 Campo estivo per bambini e adolescenti, dei quali 1 residenziale
⇒ Laboratorio di Mondialità presso 8 classi delle scuole primarie e secondarie
di I° grado del comune di Prato
⇒ 7 gruppi di facilitazione linguistica per il recupero delle competenze
scolastiche
⇒ 2 corso di alfabetizzazione per minori stranieri
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
14
⇒ 2 gruppi di socializzazione
⇒ 22 laboratori intensivi di lingua per lo studio presso le classi terze delle
scuole secondarie di I° grado.
La novità del progetto, e il suo maggiore punto di forza, è stata la presenza di un
coordinatore pedagogico in grado di uniformare le metodologie d’intervento e di
farle recepire come vincenti soprattutto dall’istituzione scuola. Sembra
opportuno, per alcune delle attività sopraindicate evidenziare aspetti specifici di
novità.
CORSI DI APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 e ATTIVITA’ LABORATORIALI
Le attività laboratoriali e i corsi di italiano L2 all’interno dei Comuni medicei hanno
impiegato figure formate dal punto di vista sia linguistico sia educativo. Gli
insegnanti/facilitatori linguistici di italiano L2 che lavorano all’interno del progetto
Scioglilingua sono, al contempo, insegnanti/facilitatori linguistici ed educatori.
Tale scelta fa di Prato una “scuola” nuova nel panorama italiano: l’attenzione degli
operatori è stata rivolta al “fare lingua” attraverso la relazione tra pari e tra allievi e
facilitatore, piuttosto che all’addestramento alle strutture della lingua e ai
contenuti disciplinari.
La chiave del successo è stata, inoltre, la puntuale programmazione degli
operatori con le insegnanti curricolari così da creare una rete di attività dialogante
con quelle della classe curricolare.
SETTIMANA DELL’ACCOGLIENZA
La Settimana dell’accoglienza è stata una azione di successo del Progetto, che ha
avuto luogo all’inizio dell’anno scolastico 2012/2013 nelle scuole primarie e
secondarie di primo grado dell’I.C.S. ‘Il Pontormo’.
Piuttosto che soffermarsi su aspetti linguistici, tale azione si è concentrata su
aspetti psico-affettivi. Per far questo, i laboratori di accoglienza dei
bambini/ragazzi neo-arrivati nelle scuole non sono stati affidati a team di
insegnanti/facilitatori linguistici e mediatori, come accade nelle pratiche diffuse
nel territorio italiano, ma a team di insegnanti/facilitatori linguistici ed educatori,
che hanno approntato laboratori ludici e relazionali.
La Settimana ha avuto come esito finale l’accoglienza dei bambini/ragazzi neo-
arrivati anche attraverso la costruzione laboratoriale di spazi dell’accoglienza,
addobbati con cartellonistica plurilingue e che riflettessero la presenza dei
bambini/ragazzi neo-arrivati nella scuola. La Settimana dell’accoglienza ha,
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
15
pertanto, permesso la costituzione fisica di aule/laboratori interculturali come
spazio dell’accoglienza e dell’inclusione.
LABORATORI INTENSIVI DI LINGUA DELLO STUDIO
I laboratori intensivi di lingua dello studio hanno avuto luogo nelle scuole
secondarie di primo grado del comune di Prato nella fase finale del II
quadrimestre. L’attenzione è stata rivolta soprattutto, ma non solo, alle allieve e
agli allievi delle classi terze per implementare un percorso didattico
personalizzato, così come previsto dalla normativa vigente (vd. tra le altre, la C.M.
n. 8, 6 marzo 2013).
Il lavoro si è caratterizzato per l’uso di materiale facilitato e semplificato e per la
costruzione di mappe concettuali come mezzo di indagine e di studio e come
mezzo di sintesi conoscitiva finale.
Fattori chiave del successo dell’azione sono stati:
• il lavoro di equipe fra le operatrici e la stretta collaborazione tra di loro e gli
insegnanti/facilitatori linguistici di italiano L2 già presenti nelle scuole del
comune di Prato all’interno del servizio ordinario di facilitazione.;
• la stretta collaborazione tra le operatrici e gli insegnanti curricolari, che ha
permesso una programmazione sinergica comune.
1.4.5 AZIONE G, lingua per comunicare: italiano L2 e cittadinanza attiva
per adulti
All’interno del progetto sono stai rivolti espressamente agli adulti le seguenti
attività:
⇒ 8 corsi di lingua italiana e cittadinanza attiva
⇒ 2 laboratori per donne e babysitteraggio
Opportuno sottolineare come I corsi di Lingua e Cittadinanza per adulti sono stati
affidati a figure altamente professionali che, in accordo col coordinamento
didattico, hanno approntato un lavoro stratificato che incontrasse i bisogni e le
competenze di tutti gli apprendenti del gruppo-classe. Come modello operativo si
è selezionata l’unità di lavoro/apprendimento proposta dalle Università per
Stranieri e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in modo che si potesse lavorare,
partendo da un input testuale, sulle quattro abilità comunicative e sulla
competenza linguistico-comunicativa piuttosto che sull’addestramento alle
strutture della lingua. I corsi di livello A1/A2 hanno seguito, inoltre, il Sillabo di
riferimento degli Enti certificatori per l’italiano (Università per Stranieri di Siena,
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
16
Università per Stranieri di Perugia, Università degli studi Roma Tre, Società Dante
Alighieri) per il raggiungimento del livello A2 del Quadro Comune di Riferimento
per le Lingue, per promuovere lo sviluppo delle abilità necessarie al superamento
del test di conoscenza della lingua italiana previsto dal D.M. del 4 giugno 2010 per
richiedenti permesso di soggiorno di lungo periodo.
1.4.6 AZIONE H, Counseling psicologico. Relazione a cura della
Dottoressa Luisella Paoli e del Dottor Sergio Zorzetto
Nell’ambito del progetto, è stato attivato un servizio di counseling psicologico per
gli alunni stranieri delle Scuole Primarie e Secondarie di I Grado del Comune di
Prato.
Il servizio è stato svolto da una neuropsichiatra infantile e da uno psicologo-
psicoterapeuta, entrambi con esperienza di lavoro nei e con i Servizi di Salute
Mentale per l’infanzia-adolescenza e con i minori e le famiglie migranti.
Questo servizio ha avuto la finalità di fornire un supporto agli insegnanti ed alle
famiglie, rispetto a quei bambini e ragazzi di origine straniera che, durante la
frequenza scolastica, sembravano sperimentare situazioni di disagio psicologico
e/o difficoltà di apprendimento.
Il servizio è stato strutturato in modo che gli insegnanti, una volta ottenuto il
consenso scritto da parte dei genitori dei suddetti alunni, potessero attivare il
servizio di consulenza attraverso una richiesta al Comune di Prato (Servizio
Immigrazione e Cittadinanza). Per ogni segnalazione ricevuta, è stato avviato un
percorso che prevedeva: a) un primo incontro di entrambi i consulenti con i
genitori dell’alunno, uno o più insegnanti della classe e, quando possibile, il
facilitatore linguistico della scuola; b) un ciclo di incontri con il minore; c) un
incontro finale di restituzione con uno/più insegnanti ed i genitori. Solo in rari casi
si è derogato a questa articolazione dell’intervento, per ragioni che verranno
specificate più avanti.
È da sottolineare, inoltre, che ogni fase dell’intervento si è avvalsa in modo
sistematico della collaborazione dei mediatori linguistico-culturali (contattati e
messi a disposizione dal Servizio Immigrazione e Cittadinanza del Comune di
Prato) e che tutti gli incontri si sono svolti presso le scuole.
Il primo incontro è stato pensato con la partecipazione, sia dei genitori che degli
insegnanti al fine di perseguire una pluralità di obiettivi, in primo luogo, quello di
raccogliere informazioni sia sul percorso scolastico che sulla storia personale e
familiare del minore, in vista della definizione dell’intervento di consulenza e di
una conoscenza maggiormente approfondita della problematica eventualmente
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
17
presente. Un ulteriore obiettivo è stato quello di favorire un confronto rispetto alle
problematiche dei minori osservate e segnalate dagli insegnanti, con particolare
riferimento alla loro possibile valutazione ed interpretazione da parte dei vari
partecipanti all’incontro. In un contesto interattivo transculturale – in cui i diversi
punti di vista possono essere almeno potenzialmente divergenti in virtù dei diversi
posizionamenti di ruolo e culturali – risulta infatti decisivo favorire la loro
esplicitazione, sia per una maggiore comprensione delle situazioni problematiche,
che per il raggiungimento di una collaborazione basata su modalità e obiettivi
concordati e condivisi.
Vale la pena sottolineare che questo primo incontro, talvolta, ha fornito anche
l’opportunità di permettere una condivisione fra genitori e insegnanti di preziosi
elementi informativi rispetto all’alunno (notizie relative ai precedenti percorsi
scolastici effettuati nel paese di origine e/o in Italia, informazioni sul
funzionamento scolastico del minore sia a livello didattico che di relazioni con il
gruppo dei pari o degli insegnanti).
In alcuni casi, nelle situazioni a maggior rischio psicopatologico (comportamenti
dirompenti o autolesivi), si è ritenuto opportuno intensificare, temporaneamente,
gli incontri con i genitori e/o gli insegnanti, per supportare quest’ultimi, tutelare i
minori ed organizzare l’invio al servizio pubblico di Salute Mentale di
competenza.
Il formato degli incontri di counseling con il minore ha previsto la presenza di uno
dei due consulenti e, quando necessaria, del mediatore linguistico-culturale. La
strutturazione iniziale ha previsto lo svolgimento di tre incontri. In alcuni casi, si è
ritenuto necessario effettuare un numero maggiore di incontri per riuscire ad
arrivare ad una migliore comprensione della situazione. In altri, si è ritenuto
opportuno prolungare la durata dell’intervento per riuscire ad assicurare un
maggior supporto al minore. Al contrario, i tempi ristretti – per quelle segnalazioni
arrivate nel mese di aprile – hanno in alcuni casi comportato la necessità di ridurre
il numero degli incontri.
Il percorso di consulenza ha previsto– come momento finale – un incontro di
restituzione con gli insegnanti ed i genitori. Durante questo ultimo incontro, i
consulenti hanno condiviso e discusso quanto da loro osservato e sono state
avanzate e condivise proposte e suggerimenti sia per gli insegnanti che per i
genitori, compresa, in alcuni casi, l’indicazione di rivolgersi all’U.F.S.M.I.A. del
Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl 4 di Prato, per un approfondito
inquadramento diagnostico e per un’eventuale presa in carico, e/o di rivolgersi-far
intervenire i Servizi Sociali di competenza.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
18
Nell’anno scolastico 2012-1013, le richieste di consulenza psicologica arrivate al
Servizio Immigrazione e Cittadinanza del Comune di Prato sono state in totale 48
di cui:
� 22 effettuate dagli insegnanti delle Scuole Secondarie di I Grado � 22 effettuate dagli insegnanti delle Scuole Primarie � 4 effettuate dagli insegnanti dalle Scuole dell’Infanzia
(E’ opportuno segnalare che la possibilità di usufruire del servizio di consulenza è
stata estesa alle Scuole dell’Infanzia solo nella seconda parte dell’anno scolastico).
I minori segnalati dagli insegnanti -per disagio psicologico, difficoltà relazionali
e/o di apprendimento- sono stati 48 di cui:
� 37 maschi e 11 femmine � di età compresa tra i 3 anni e i 16 anni � 42 minori di origine cinese, 2 di origine pakistana, 1 di origine senegalese, 1
di origine nigeriana, 1 di origine albanese, 1 di origine rumena. Per 37 alunni si è effettivamente avviato il percorso di consulenza nelle rispettive
scuole, come sopra descritto, mentre per i rimanenti 11 non è stato possibile
proseguire sia perchè i genitori, pur avendo dato l’iniziale consenso scritto, hanno
rifiutato gli incontri proposti dagli insegnanti e/o non si sono resi reperibili sia
perchè l’intervento è stato procrastinato dalla scuola per una mutata percezione
dei bisogni oppure per indisponibilità del minore (non presente in Italia al
momento del primo contatto tra i consulenti e gli insegnanti). Per uno di questi
alunni, pur essendo stata fatta richiesta di consulenza psicologica da parte di un ex
insegnante della scuola media, dal momento che il ragazzo risultava iscritto per
l’anno accademico in corso ad un Istituto Secondario di II grado, è stata data
indicazione di rivolgersi al Servizio di Salute Mentale per l’infanzia-adolescenza.
Sembra importante sottolineare come la sovrarappresentazione dei minori di
origine cinese fra gli alunni stranieri per i quali è stato richiesto il counseling
psicologico possa elicitare, sulla base dell’esperienza condotta, alcune ipotesi
esplicative che tengano conto di motivazioni di ordine psicosociale, sociologico o
antropologico e siano contestualizzate alla luce di un’analisi quantitativa e
longitudinale dei dati relativi alla reale distribuzione per provenienza dei minori
stranieri iscritti nelle Scuole Primarie e Secondarie di I Grado del Comune di Prato.
Nei 37 casi in cui si è effettivamente avviato il percorso di consulenza si è registrata
un’ampia accettazione da parte dei minori e, nella maggior parte dei casi, una
reale disponibilità dei genitori a partecipare agli incontri ed a discutere delle
problematiche dei figli, evidenziate dagli insegnanti e/o da loro stessi. Solo in due
casi, i genitori, dopo l’iniziale contatto, hanno rifiutato l’intervento; e, tra gli alunni
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
19
adolescenti conosciuti, due hanno interrotto la frequenza scolastica (per
abbandono o evasione dell’obbligo) e due hanno chiesto di non continuare gli
incontri psicologici.
Si vuole, inoltre, sottolineare ed apprezzare la generale pertinenza delle richieste
di consulenza effettuate dagli insegnanti. I casi segnalati, infatti, hanno
presentato situazioni di sofferenza emotiva e scolastica effettive che, in linea
generale, sembrano travalicare le difficoltà determinate dall’acquisizione
dell’italiano come L2. Quattro di questi minori erano già in carico al U.F.S.M.I.A.
dell’ Asl 4, e, benchè gli insegnanti non ne fossero a conoscenza, tutti per
patologie – ritardo mentale, disturbo dello spettro autistico – che possono
comportare una significativa compromissione degli apprendimenti scolastici e/o
delle abilità sociali: si è pertanto concordato, dopo uno o due incontri con i
genitori e/o il minore, di riprendere i contatti con il Servizio pubblico di Salute
Mentale per la presa in carico della situazione.
Per quanto riguarda le concrete situazioni di sofferenza incontrate occorre, prima
di tutto, osservare come il progetto abbia permesso di portare alla luce, in molti
dei minori stranieri conosciuti, in particolare di origine cinese, un disagio acuto,
che altrimenti avrebbe corso il rischio di passare inosservato o, comunque, di non
essere accolto.
Si è ritenuto opportuno suddividere le fenomenologie delle problematiche
incontrate in tre macroaree:
• Disturbi del comportamento con sintomatologia di tipo esternalizzante (iperattività, tratti oppositivi-provocatori, comportamenti aggressivi) ± associati a difficoltà di apprendimento
• Disturbi caratterizzati da sintomatologia internalizzante (disturbi del tono dell’umore di tipo depressivo, pensieri suicidari, mutismo elettivo, manifestazioni d’ansia e/o ritiro sociale) ± associati a difficoltà di apprendimento
• Ritardo cognitivo, ritardo severo degli apprendimenti scolastici, disturbo dello spettro autistico
E’ importante evidenziare che solo una minoranza degli alunni segnalati
appartiene a quest’ultimo gruppo; la maggior parte dei minori incontrati ha
manifestato - con le parole, con i silenzi o con gli atteggiamenti - segni di
sofferenza psichica caratterizzata da umore depresso, inibizione, isolamento
sociale (e variamente associata alle difficoltà o al rifiuto, più o meno consapevole,
di apprendimento nella lingua italiana) – quadro relativamente più frequente negli
adolescenti - oppure comportamenti di tipo dirompente, caratterizzati da
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
20
iperattività e/o aggressività (variamente associati a difficoltà negli apprendimenti
scolastici) – quadro relativamente più frequente nei bambini -.
Le ipotesi esplicative di tale disagio, formulate anche sulla base delle storie
personali e familiari di cui si è venuti a conoscenza mediante l’esperienza
condotta, possono essere varie ed ascrivibili ad una molteplicità di fattori
(separazioni precoci e prolungate, oppure ripetute, fra minore e genitori che
interferiscono con i processi di attaccamento, esposizione ad eventi traumatici
specifici, difficoltà di adattamento alle mutate condizioni di vita familiari e sociali
rispetto a quelle vissute nei paesi di origine, un lungo e faticoso, talvolta mancato,
processo di elaborazione e integrazione delle differenze di lingua, tradizioni
culturali, sistemi valoriali e modalità comunicative e relazionali, a cui l’esperienza
di migrazione espone i minori e le loro famiglie).
Tali aspetti richiedono un’attenta e approfondita riflessione per poter facilitare la
comprensione, da parte degli operatori scolastici, sociali e sanitari, dell’esperienze
vissute e delle difficoltà presentate dai minori stranieri e dalle loro famiglie e per
poter programmare interventi adeguati di supporto sul territorio locale.
1.5 I risultati attesi
Di seguito si riportano i risultati attesi previsti in fase progettuale, con le variazioni
comunicate al Ministero dell’Interno e approvate dallo stesso.
Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore atteso
N° di cittadini di paesi terzi che beneficiano
degli interventi Valore numerico 900
Incontri cabina di regia Valore numerico 10
Realizzazione corsi Valore numerico 51
Indicatori di risultato Unità di misura Valore atteso
N. degli attori istituzionali e sociali
mediamente coinvolti negli interventi,
attraverso partenariati e altre forme di
collaborazione
Valore numerico 10
Percentuale di immigrati coinvolti rispetto al
bacino di riferimento Valore % 2.6 %
Percentuale di immigrati che hanno portato a
termine i corsi Valore % 75 %
Percentuale di immigrati che hanno
beneficiato dell’azione con esito positivo Valore % 85%
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
21
N° degli attori istituzionali e sociali
mediamente coinvolti negli interventi,
attraverso parternariati e altre forme di
collaborazione
Valore numerico 10
Valutazione questionari di soddisfazione
somministrati al termine delle attività
formative
Valore numerico = o > 7
Valutazione questionari di soddisfazione somministrati al termine delle attività laboratoriali
Valore numerico = o > 7
Valutazione questionari di soddisfazione
somministrati al termine delle attività
laboratoriali
Valore numerico = o > 7
1.6 Le procedure di gestione e controllo
Il progetto è stato monitorato in tutto il processo da figure inserite nella DP con il
supporto di un esperto monitoraggio e valutazione.
Nel complesso tutti gli attori del monitoraggio avevano come obiettivo quello di
verificare i progressi realizzati e il grado di avanzamento effettivamente
conseguito a livello finanziario, fisico e procedurale del progetto, riscontrando
l’efficienza e l’efficacia con cui sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati.
All’interno del progetto è stato individuato un set di indicatori di rilevazione
articolati in diversi livelli: indicatori di realizzazione e di risultato.
GESTIONE RENDICONTAZIONE delle SPESE: La DP ha svolto un costante esame
dei costi e dei preventivi in fase iniziale ed un controllo finale sulla
documentazione a supporto delle spese sostenute. Il Coordinatore ha collaborato
in stretto rapporto con l’addetto alla rendicontazione prevenendo eventuali
divergenze rispetto al progetto e facendo emergere eventuali non conformità
rispetto alle attività che avrebbero potuto mettere a rischio la tenuta del progetto
stesso.
GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE di PROGETTO: La DP ha la responsabilità
di definire la documentazione in fase ex ante e iniziale e di controllo della
comunicazione in fase finale.
L’esperto monitoraggio e valutazione ha monitorato le attività svolte e ha redatto
il presente report sulla conformità delle azioni rispetto a quanto progettato ed
assegnato a ciascuna organizzazione e risorsa del partenariato.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
22
Docenti e facilitatori linguistici hanno compilato schede di valutazione, registri
presenze e report delle attività che sono state la base per svolgere un esame quali-
quantitativo dei dati
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL
PROGETTO
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
24
2 Monitoraggio e valutazione del progetto
2.1 Procedure di monitoraggio
Gli indicatori saranno reperibili ogni tre mesi all’interno del monitoraggio richiesto
dal Ministero all’interno della sezione www.fondisolid.interno.it/solid/ , e saranno
registrati dal personale coinvolto su appositi strumenti informatici.
L’evidenza della realizzazione sarà rintracciabile nella modulistica prevista per
l’iscrizione ai corsi di formazione o sui report delle singole attività.
Gli indicatori di risultato valutano la presenza dei partecipanti al corso di
formazione loro dedicato, alle attività laboratoriali e al corso di formazione per
formatori. La presenza sarà registrata sul registro dell’attività e monitorata
costantemente.
Inoltre per verificare i risultati sia del modello proposto che degli apprendimenti
occorre registrare e valutare il feedback proveniente dagli utenti finali. Al termine
di ogni corso sarà lasciato a disposizione un questionario che chiederà una
valutazione inerente l’organizzazione del corso, la professionalità del corpo
docente e una autovalutazione sui miglioramenti acquisiti da ogni allievo.
Tale rilevazione sarà effettuata al termine delle attività e i risultati saranno
comunicati trimestralmente tramite procedura telematica direttamente al
Ministero dell’Interno.
Gli incontri della Cabina di Regia e della Direzione di Progetto sono stati
verbalizzati in apposita modulistica.
Gli indicatori di impatto evidenziano il vantaggio del progetto per la comunità di
riferimento, l’aumento della sicurezza e degli altri aspetti trattati durante il corso
all’interno delle imprese coinvolte, e il raggiungimento di uno scambio culturale
tra imprese non sempre possibile nel territorio.
Il progetto ha individuato nel raggiungimento di una frequenza alle attività uguale
o superiore al 75%, come limite per considerare positivi i benefici dell’azione.
Soprattutto in fase di apprendimento della lingua italiana L2, solo una
partecipazione costante e continuativa infatti garantisce risultati ripetibili nel
tempo.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
25
2.2 Strumenti di rilevazione e computo dei dati
Per il monitoraggio e la valutazione delle azioni di progetto si è ricorso a due
tipologie di strumenti.
Alla prima tipologia fanno parte strumenti di rilevazione quantitativa, utilizzati per
il calcolo degli indicatori. Tra questi ci sono tutti gli strumenti (registri didattici,
registri di frequenza, schede di iscrizione, relazioni del personale coinvolto, time
card,…) che attestano la realizzazione delle azioni svolte e quantificano il numero
e la tipologia dei beneficiari delle attività di progetto (età, sesso, nazionalità).
I dati provenienti da questi strumenti sono stati elaborati e registrati in un file
Excel con evidenza del numero dei destinatari, con particolare riferimento al
numero di immigrati ed alla frequenza dei destinatari alle attività progettuali.
Il file così composto ha permesso anche il calcolo degli indicatori la cui unità di
misura era un valore percentuale.
Per ogni beneficiario delle attività progettuali si è calcolato la durata di presenza
all’attività e la percentuale di frequenza (calcolata come numero di ore presenti x
100 diviso il totale delle ore di attività).
A tutte le persone che hanno frequentato attività formative, laboratoriali e la
formazione per formatori inoltre è stato somministrato un questionario di
valutazione del gradimento. Il questionario è stato somministrato alla fine di ogni
intervento ai partecipanti, i quali hanno espresso una personale valutazione su
alcuni aspetti del corso o attività svolta, quali: soddisfazione in relazione al
corso/servizio, soddisfazione in relazione all’operatore/mediatore/docente,
giudizio sulla qualità del servizio, ecc... Ad ogni item il partecipante ha risposto
secondo una scala Likert quantificata da 1 (per nulla soddisfatto) a 10 (molto
soddisfatto).
Ogni questionario è stato elaborato e registrato su un apposito file Excel, con
evidenza del punteggio dato da ogni intervistato agli item che compongono il
questionario. La media dei punteggi dati forniva la valutazione complessiva
dell’intervistato.
Si definiscono “con esito positivo”, le valutazioni complessive delle attività di cui
gli immigrati hanno beneficiato superiori al valore 7.
E’ possibile visionare i questionari somministrati nell’appendice Allegati
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
26
2.3 Valutazione di progetto: indicatori di realizzazione ed indicatori di risultato
Di seguito si riportano i risultati raggiunti dal progetto.
Indicatori di realizzazione Unità di misura Valore
raggiunto
Valutazione
N° di cittadini di paesi terzi che
beneficiano degli interventi Valore numerico 1253 Raggiunto
Incontri cabina di regia Valore numerico 10 Raggiunto
Realizzazione corsi Valore numerico 62 Raggiunto
Indicatori di risultato Unità di misura Valore
raggiunto
N. degli attori istituzionali e sociali
mediamente coinvolti negli
interventi, attraverso partenariati e
altre forme di collaborazione
Valore numerico 18 Raggiunto
Percentuale di immigrati coinvolti
rispetto al bacino di riferimento Valore % 3.53 Raggiunto
Percentuale di immigrati che hanno
portato a termine i corsi Valore % 85.80 Raggiunto
Percentuale di immigrati che hanno
beneficiato dell’azione con esito
positivo
Valore % 70.91 Parzialmente
Raggiunto
N° degli attori istituzionali e sociali
mediamente coinvolti negli
interventi, attraverso parternariati e
altre forme di collaborazione
Valore numerico 18 Raggiunto
Valutazione questionari di
soddisfazione somministrati al
termine delle attività formative per
formatori
Valore numerico 9.49 Raggiunto
Valutazione questionari di soddisfazione somministrati al termine delle attività laboratoriali
Valore numerico 8.80 Raggiunto
Valutazione questionari di
soddisfazione somministrati al
termine delle attività formative
Valore numerico 8.58 Raggiunto
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
27
Il progetto prevede numerosi corsi di lingua italiana e cittadinanza attiva per adulti
per i quali si sono riscontrate difficoltà nel reperire utenza (diversamente dagli
anni passati), soprattutto nei comuni limitrofi.
La motivazione all'apprendimento della lingua ha evidenziato un calo verticale
tanto che solo il 70.81% dei beneficiari ha frequentato le attività per più del 75%
delle ore previste. La soglia del 75% di presenza è stata individuata come il
risultato minimo per beneficiare dell'azione in termini positivi.
Alla luce di ciò ed in seguito ad una attenta analisi dei bisogni del territorio ed a
consultazioni con le scuole pratesi, i suddetti corsi sono stati trasformati in attività
per ragazzi. Il numero delle attività e i valori degli indicatori non sono stati
pertanto alterati, anzi, in alcuni casi abbiamo superato ampiamente l'obiettivo
prefissato.
E’ opportuno evidenziare il lavoro dei singoli partner, le tabelle sottostanti inoltre
permettono anche di verificare gli indicatori previsti.
• Attività erogate dalla Cooperativa Sociale Pane&Rose
Az Attività
specifica
Sede Target Totale
Partec.
M F Extra
UE
D Corso di
Formazione
Area 27, Via Giotto
27, Prato
Adulti 30 3 27 3
F Laboratorio
Settimana
Accoglienza
Scuole primarie e
secondarie di I°
grado del comune di
Prato
Ragazzi 245 112 133 245
F Corso di Cinese Laboratorio del
Tempo, Via Roma
101, Prato
Ragazzi 12 9 3 2
F Corsi di
apprendimento
italiano L2
Scuole primarie e
secondarie di I°
grado del comune di
Carmignano
Ragazzi 90 49 41 86
F Campi estivi 1- Comune di
Carmignano
2- Rispescia,
Grosseto
Ragazzi 78 47 31 48
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
28
F Laboratori di
Mondialità
1- Presso le
scuole
primarie
Borgonuovo,
Guasti e Don
Milani
2- Secondarie di
I° grado
Mazzoni
Ragazzi 177 91 86 61
F Laboratori
intensivi di
lingua per lo
studio
Presso 22 classi
terze delle scuole
secondarie di I°
grado del comune di
Prato
Ragazzi 188 102 86 183
G Corsi di lingua
italiana L2 e
cittadinanza
attiva
1- Area 27, Via
Giotto 27,
Prato
2- Officina
Giovani,
Piazza
Macelli Prato
3- Montemurlo
Adulti 159 88 71 154
H Counseling
psicologico
Presso le scuole
primarie e
secondarie di I°
grado del comune di
Prato
Ragazzi
48 37 11 48
• Attività erogate da PAMAT
Az Attività
specifica
Sede Target Totale
Partec.
M F Extra
UE
F Corsi per
apprendimento
dell’italiano L2
P.A.M.A.T via del
Serraglio, Prato
Ragazzi 35 17 18 35
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
29
• Attività erogate da Solidarietà Caritas
Az Attività
specifica
Sede Target Totale
Partec.
M F Extra
UE
F Laboratorio di
lingua italiana
L2 per donne
Caritas Diocesana di
Prato - Via del
Seminario, 36 -
Prato
Adulti 37 0 37 37
F Babysitting Emporio della
Solidarietà - Via del
Seminario, 26 -
Prato
Ragazzi 11 6 5 11
• Attività erogate da Associazione Cieli Aperti
Az Attività
specifica
Sede Target Totale
Partec.
M F Extra
UE
F Facilitazione
linguistica per il
sostegno
scolastico
Associazione Cieli
Aperti, via Marengo
51
Ragazzi 62 28 34 62
• Attività erogate da Casa dei Ragazzi in subappalto
Az Attività
specifica
Sede Target Totale
Partec.
M F Extra
UE
F Facilitazione
linguistica per il
sostegno
scolastico
1- Montemurlo
2- Oste
Ragazzi 79 38 41 29
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
30
Tenendo presente anche le altre attività del progetto è possibile riassumere i
seguenti dati sui beneficiari.
totale maschio femmina immigrati
1253 653 600 1021
Inoltre
totale Ragazzi (0-18 anni) Adulti (19-65 anni)
1253 1025 228
E’ possibile riassumere le attività erogate dal progetto e rivolte ai beneficiari nelle
due macro categorie: corsi e laboratori. Restano comunque fuori dalla
categorizzazione le attività di counseling psicologico e dei campi estivi, così come
la mappatura delle realtà territoriali.
N° Attività N° Corsi N° Laboratori
101 62 36
Gli immigrati che hanno beneficiato delle azioni del progetto SCIOGLILINGUA
sono provenienti da svariati paesi di origine: si contano 52 diverse nazionalità.
Si riporta nella tabella sottostante la distribuzione di immigrati destinatari del
progetto, suddivisi per nazionalità.
NAZIONALITA' N°
Cina 609
Italia 208
Pakistan 127
Marocco 81
Albania 49
Nigeria 31
Romania 24
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
31
Bangladesh 12
Costa d'avorio 10
Afghanistan 7
Kossovo 7
Senegal 6
Thailandia 6
Filippine 5
Gambia 4
Spagna 4
Colombia 3
Perù 3
Repubblica Domenicana 3
Russia 3
Somalia 3
Sri Lanka 3
Ungheria 3
Brasile 3
Georgia 2
Giordania 2
Honduras 2
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
32
Mauritania 2
Polonia 2
Siria 2
Slovenia 2
Tunisia 2
Ucraina 2
Algeria 1
Angola 1
Argentina 1
Cuba 1
Egitto 1
El Salvador 1
Grecia 1
India 1
Mali 1
Moldavia 1
Niger 1
Portogallo 1
Repubblica Democratica del Congo
1
Stati Uniti d’America 1
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
33
Sudan 1
Thaiwan 1
TOT 1253
2.4 Valutazione di progetto.
Le attività previste dal progetto sono state in molte occasioni modificate alla luce
delle richieste emerse dal territorio, prime fra tutte quelle esplicitate dalle scuole
primarie e secondarie di I° grado. Le modifiche apportate alla tipologia di attività
però non hanno causato scostamenti di rilievo negli obiettivi prefissati.
Il progetto si è dimostrato, affluenza e partecipazione alla mano, indispensabile
sostegno alla comunità locale e motore di integrazione.
Alcuni risultati inoltre avranno una ricaduta bene oltre il termine del progetto: il
centro di documentazione italiano L2; la mappatura delle realtà che offrono
attività di formazione in italiano L2 e il relativo materiale informativo, la
condivisione di lessico e strumenti comuni all’interno dei formatori di italiano L2;
evidenziano ancora una volta la ricchezza del territorio pratese.
Altre attività, innovative per la modalità in cui sono state realizzate, come il
counseling psicologico e la settimana dell’accoglienza necessitano di una attenta
riflessione per capire come poterle riproporre in modo stabile e continuativo.
Il lavoro dei partner, realizzato quasi esclusivamente in ambito di sostegno allo
studio, ha permesso ai partecipanti di rafforzare le loro competenze e di
acquisirne di nuove. Molti ragazzi hanno usufruito sia delle attività in classe sia
delle attività di recupero.
I corsi di lingua per adulti erogati nei comuni limitrofi a Prato hanno evidenziato
come sia importante rivedere la fase di promozione del servizio, mentre si
riscontra come i cittadini del territorio siano in costante ricerca di momenti
formativi in ambito linguistico e come sia necessario continuare ad erogare
attività di letto-scrittura.
La gestione del partenariato si è rilevata efficace e con ottimi risultati sia nella
gestione della documentazione sia in fase di riprogettazione delle attività.
Innegabile punto di forza è stato il rapporto tar scuole del territorio e Comune di
Prato sia nella diffusione delle attività sia nella identificazione di possibili
beneficiari.
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
34
ALLEGATI
Scioglilingua,Azione 1: Annualità 2011
35
3 Allegati
3.1 Scheda di monitoraggio dei corsi di italiano per stranieri sul territorio pratese
3.2 Test ingresso adulti
3.3 Prova orale adulti
3.4 Data Base organizzazioni
3.5 Centro di documentazione italiano L2
3.6 Questionario di soddisfazione