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REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFIC IALE DELLA REGIONE...

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ANCONA 03•11•2016 ANNO XLVII • N. 120 SOMMARIO Il Bollettino della Regione Marche si pubblica in Ancona e di norma esce una volta alla settimana, il giovedì . La Direzione e la Redazione sono presso la Regione Marche Segreteria della Giunta regionale - Via Gentile da Fabriano - Ancona - Tel. (071) 8061 POSTE ITALIANE S.p.A. SPEDIZIONE IN A.P. 70% DCB POTENZA ATTI DELLA REGIONE LEGGI REGIONALI Legge regionale 24 ottobre 2016, n. 25 Incorporazione del Comune di Ac- quacanina nel Comune di Fiastra. . pag. 28587 DELIBERAZIONI AMMINISTRATI- VE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATI- VA REGIONALE Deliberazione amministrativa del 18 ottobre 2016, n. 36 Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2017/2019 della Regione Marche. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28589 Deliberazione amministrativa del 18 ottobre 2016, n. 37 Piano triennale Regionale per un si - stema di interventi di cooperazione e di solidarietà Internazionale – 2016/2018. Legge regionale 18 giu- gno 2002, n. 9, articolo 9. . . . . . . . . pag. 28610 MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINI DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE Estratto del processo verbale del- la seduta n. 45 del 25 ottobre 2016 - Mozione n. 136 - mozione n. 140 - interrogazione n. 262, 264, 267, 271, 279, 299, 302 - mozione n. 165, 170, 171, 182, 183 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28646 DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE Deliberazione n. 1297 del 24/10/2016 Art. 51, comma 2, D.Lgs. 118/2011 - Variazione al Bilancio Finanziario Gestionale per rimodulazione stan- ziamenti Fondo Sanitario Indistinto e Vincolato - annualità 2018. . . . . . pag. 28649 Deliberazione n. 1298 del 24/10/2016 Art. 51, comma 2, lettera d) del D.Lgs. 118/2011 - Variazione com- pensativa del Bilancio 2016-2018 tra le dotazioni di cassa delle mis- sioni e dei programmi - 15° provve- dimento. Variazione al Bilancio fi- nanziario gestionale. . . . . . . . . . . . pag. 28659 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANCONA 03•11•2016 ANNO XLVII • N. 120

SOMMARIO

Il Bollettino della Regione Marche si pubblica in Ancona e di norma esce una volta alla settimana, il giovedì.La Direzione e la Redazione sono presso la Regione Marche

Segreteria della Giunta regionale - Via Gentile da Fabriano - Ancona - Tel. (071) 8061

POSTE ITALIANE S.p.A. SPEDIZIONE IN A.P. 70% DCB POTENZA

ATTI DELLA REGIONE

LEGGI REGIONALI

Legge regionale 24 ottobre 2016,n. 25Incorporazione del Comune di Ac-quacanina nel Comune di Fiastra. . pag. 28587

DELIBERAZIONI AMMINISTRATI-VE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATI-

VA REGIONALE

Deliberazione amministrativadel 18 ottobre 2016, n. 36Documento di Economia e FinanzaRegionale (DEFR) 2017/2019 della Regione Marche. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28589

Deliberazione amministrativadel 18 ottobre 2016, n. 37Piano triennale Regionale per un si-stema di interventi di cooperazionee di solidarietà Internazionale –2016/2018. Legge regionale 18 giu-gno 2002, n. 9, articolo 9. . . . . . . . . pag. 28610

MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINIDEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA

LEGISLATIVA REGIONALE

Estratto del processo verbale del-la seduta n. 45 del 25 ottobre2016- Mozione n. 136 - mozione n. 140 - interrogazione n. 262, 264, 267,271, 279, 299, 302- mozione n. 165, 170, 171, 182, 183 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28646

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione n. 1297 del24/10/2016Art. 51, comma 2, D.Lgs. 118/2011- Variazione al Bilancio FinanziarioGestionale per rimodulazione stan-ziamenti Fondo Sanitario Indistinto e Vincolato - annualità 2018. . . . . . pag. 28649

Deliberazione n. 1298 del24/10/2016Art. 51, comma 2, lettera d) delD.Lgs. 118/2011 - Variazione com-pensativa del Bilancio 2016-2018tra le dotazioni di cassa delle mis-sioni e dei programmi - 15° provve-dimento. Variazione al Bilancio fi-nanziario gestionale. . . . . . . . . . . . pag. 28659

REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALEDELLA REGIONE MARCHE

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

Deliberazione n. 1299 del24/10/2016Art. 51, comma 2, lettera d) delD.Lgs. 118/2011 - Variazione com-pensativa del Bilancio 2016-2018tra le dotazioni di cassa delle mis-sioni e dei programmi - 15° provve-dimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28667

Deliberazione n. 1300 del24/10/2016Art. 51, comma 2, lett. b) del D.Lgs.118/2011 - Variazione compensati-va tra le dotazioni delle missioni edei programmi del Bilancio di previ-sione 2016-2018 riguardanti l’utiliz-zo di risorse comunitarie e vincolateall’attuazione della Programmazio-ne POR FSE 2014-2020 Variazione al Bilancio di Previsione. . . . . . . . . pag. 28698

Deliberazione n. 1301 del24/10/2016Art. 51, comma 2, lett. b) del D.Lgs.118/2011 - Variazione compensati-va tra le dotazioni delle missioni edei programmi del Bilancio di previ-sione 2016-2018 riguardanti l’utiliz-zo di risorse comunitarie e vincolateall’attuazione della Programmazio-ne POR FSE 2014-2020 Variazioneal Documento tecnico di Accompa-gnamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28703

Deliberazione n. 1302 del24/10/2016Art. 51, comma 2, lett. b) del D.Lgs.118/2011 - Variazione compensati-va tra le dotazioni delle missioni edei programmi del Bilancio di previ-sione 2016-2018 riguardanti l’utiliz-zo di risorse comunitarie e vincolateall’attuazione della Programmazio-ne POR FSE 2014-2020 Variazione al Bilancio Finanziario Gestionale. . pag. 28706

Deliberazione n. 1303 del24/10/2016Art. 10, L.R. 28 dicembre 2015, n.31 - Art. 51, D.Lgs. 118/2011 - Va-riazione compensativa al bilancio fi-nanziario gestionale 2016-2018. . . pag. 28710

Deliberazione n. 1304 del24/10/2016Art. 51 comma 2, lettera a), D.Lgs.118/2011 - Art. 10 L.R. 31/2015 -Iscrizione nel Bilancio di Previsione2016-2018 di entrate derivanti daassegnazione di fondi vincolati ascopi specifici e relativi impieghi Va-riazione del Bilancio di Previsione 2016-2018. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28713

Deliberazione n. 1305 del24/10/2016Art. 51 comma 2, lettera a), D.Lgs.118/2011 - Art. 10 L.R. 31/2015 -Iscrizione nel Bilancio di Previsione2016-2018 di entrate derivanti daassegnazione di fondi vincolati ascopi specifici e relativi impieghi; va-riazione al Documento Tecnico di Ac-compagnamento. Modifiche tecnicheal Documento Tecnico di accompa-gnamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28720

Deliberazione n. 1306 del24/10/2016Art. 51 comma 2, lettera a), D.Lgs.118/2011 - Art. 10 L.R. 31/2015 -Iscrizione nel Bilancio di Previsione2016-2018 di entrate derivanti daassegnazione di fondi vincolati ascopi specifici e relativi impieghi; va-riazione al Bilancio Finanziario ge-stionale. Modifiche tecniche al Bilan-cio Finanziario Gestionale. . . . . . . . pag. 28722

Deliberazione n. 1307 del24/10/2016Art. 42 comma 11 D.Lgs. 118/2011;Art. 51, comma 2 lettera d) delD.Lgs. 118/2011. Reiscrizione nelBilancio di Previsione per l’anno2016 delle economie di spesa e pre-levamento dal fondo di riserva di cassa - 23° provvedimento. . . . . . . pag. 28724

Deliberazione n. 1308 del24/10/2016Art. 42 comma 11 D.Lgs. 118/2011.Reiscrizione nel Documento Tecnicodi Accompagnamento per l’anno2016 delle economie di spesa - 23° provvedimento. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28730

Deliberazione n. 1309 del24/10/2016Art. 42 comma 11 D.Lgs. 118/2011;Art. 51, comma 2, lettera d) delD.Lgs. 118/2011. Reiscrizione nelBilancio di Previsione per l’anno2016 delle economie di spesa e pre-levamento dal fondo di riserva dicassa. Variazione al Bilancio Finan-ziario Gestionale – 23°provvedimen-to Modifiche tecniche al Bilancio Fi-nanziario Gestionale. . . . . . . . . . . . pag. 28731

Deliberazione n. 1310 del24/10/2016Art. 51 del D.Lgs. 118/2011 - Varia-zione concernenti l’attivazione delFondo Pluriennale Vincolato – 11° provvedimento. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28733

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

Deliberazione n. 1311 del24/10/2016Art. 51, comma 2 lettera g), D.Lgs.118/2011 - Utilizzo della quota ac-cantonata del risultato di ammini-strazione riguardante i residui pe-renti - Variazione al Bilancio per l’anno 2016 - 25° Provvedimento. . . pag. 28734

Deliberazione n. 1312 del24/10/2016Art. 51, comma 2 lettera g), D.Lgs.118/2011 - Utilizzo della quota ac-cantonata del risultato di ammini-strazione riguardante i residui pe-renti - Variazione al Documento Tec-nico di Accompagnamento per l’an-no 2016 - 25° provvedimento. . . . . . pag. 28756

Deliberazione n. 1313 del24/10/2016Art. 51, D.Lgs. 118/2011 - Utilizzodella quota accantonata del risulta-to di amministrazione riguardante iresidui perenti - DGR 41/2016 - Va-riazione al Bilancio Finanziario Ge-stionale – 25°provvedimento. . . . . . pag. 28760

DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto n. 140 del 25/10/2016Art. 9, comma 4 L.R. 3/2015 - DGR204/2016 - Decreto n. 92/PRES del1/8/2916 – Integrazione componen-ti del Comitato permanente per la semplificazione. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28765

Decreto n. 141 del 25/10/2016Conferimento incarico di consulenzaai sensi dell’art. 21, comma 3 bis,della legge regionale n. 20/2001 in materia di Sanità. . . . . . . . . . . . . . . pag. 28768

DECRETI DEI DIRIGENTI REGIONALI

SEGRETERIA GENERALE DELLAGIUNTA REGIONALE

Decreto del Segretario Generalen. 90 del 28/10/2016Bando per l’ammissione al corsopropedeutico alla occupazione di donne nel settore turistico. . . . . . . . pag. 28773

DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER

LA PROTEZIONE CIVILE

Decreto del Direttore del Diparti-mento per le Politiche Integratedi Sicurezza e per la ProtezioneCivile n. 241 del 25/10/2016OCDPC nn. 391 art. 3 e 394 art. 11.Procedura aperta per servizio di rac-colta, trasporto e smaltimento mate-riale derivante dai crolli e allesti-mento sito di deposito temporaneo,a seguito del sisma 2016. CIG 6844540516. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28780

Decreto del Direttore del Diparti-mento per le Politiche Integratedi Sicurezza e per la ProtezioneCivile n. 249 del 29/10/2016Integrazione al decreto n. 241/DPSdel 25.10.2016. Inserimento nei sitiistituzionali dell’allegato “Capitolatospeciale descrittivo e prestazionale”. CIG 6844540516. . . . . . . . . . . . . . . pag. 28816

SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE E POLITICHE COMUNITARIE

Decreto del Dirigente della P.F.Politiche Comunitarie e Autoritàdi Gestione FESR e FSE n. 176del 21/10/2016“Individuazione costo medio orarioda utilizzare per quantificazione co-sto diretto del personale in attuazio-ne della linea di intervento destina-ta al potenziamento degli Ambiti ter-ritoriali sociali - PdI 9.IV - POR FSE 2014/20”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28837

Decreto del Dirigente del Servi-zio Risorse Finanziarie e Politi-che Comunitarie n. 245 del28/10/2016Bando per l’affitto di terreni agricoli,appartenenti al patrimonio disponi-bile della Regione, siti in comune di Camerino. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28837

SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT

Decreto del Dirigente della Posi-zione di Funzione Programma-zione Sociale n. 29 del 28 ottobre2016

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POR Marche FSE 2014-2020 Asse II- Priorità di investimento 9.4 - risul-tato atteso 9.3 - tipologia azione9.4B - AVVISO PUBBLICO per lapresentazione di progetti. Importo € 14.000.000,00. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28843

SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA

Decreto del Dirigente della Posi-zione di Funzione Caccia e Pescan. 227 del 28/10/2016Reg. (UE) n. 508/2014, artt. 58-64.- PO FEAMP 2014/2020, priorità 4:“Sviluppo locale di tipo partecipativo(Community Lead Local Develop-ment - CLLD)” - DGR n. 783 del18/07/2016 - DDPF 88/CPS del25.07.2016. Selezione delle strate-gie di sviluppo locale e dei FLAGs dicui al Reg. (UE) n. 1303/2013, artt.32-35 - Approvazione delle strategie di sviluppo locale. . . . . . . . . . . . . . . pag. 28898

ALBI, REGISTRI ED ELENCHI

Regione Marche – P.F. StazioneUnica Appaltante della RegioneMarcheImprese inadempienti ai sensi del-l’articolo 1 comma 6 lettera b) dellaLegge Regionale 23 febbraio 2005 n. 8 e s.m.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28915

ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI

Provincia di AnconaEstratto della Deliberazione delConsiglio Provinciale n. 38 del11/10/2016 - comune di Serra SanQuirico - Piano Regolatore Generalein adeguamento al piano paesaggi-stico Ambientale Regionale (P.P.A.R.) - Approvazione definitiva. pag. 28915

Provincia di Pesaro e UrbinoDeterminazione n. 1608 del25/10/2016 del Servizio Urbanisti-ca - Pianificazione Territoriale - VIA- VAS - Aree Protette - Ditta AlbergoCAPO-EST s.r.l. - SUAP Pesaro -

Pubblicazione sul BUR dell’esito del-la procedura di Valutazione di Im-patto Ambientale relativa la progettodi Ristrutturazione con soprelevazio-ne a completamento volumetrico Ho-tel “CAPO EST” - Loc. Baia Vallugola- Via Panoramica n. 123 - GabicceMare - Art. 12 L.R. n. 3/2012 e art. 23 D.Lgs. n. 152/06. . . . . . . . . . . . pag. 28915

Comune di FanoPubblicazione domanda “D2” - “D3”per allungamento scadenza conces-sione demaniale n. 6/2016 per la-vori di straordinaria manutenzionecapannoni artigianali – ditta Azimut Benetti S.p.a. - Id 222/2016. . . . . . pag. 28917

Comune di JesiEstratto deliberazione di Giunta Co-munale n. 222 del 11/10/2016avente ad oggetto: progetto prelimi-nare per il sistema interportuale diJesi: revisione norme tecniche di at-tuazione. Approvazione ai sensi del-l’articolo 30 della l.r. 34/92 e ss.mm.ii.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28917

Comune di Monte RobertoApprovazione variante al vigenteP.R.G. per alienazione area sita invia del lavoro in conformità al parerefavorevole espresso dal presidentedella Provincia di Ancona con decre-to n. 175 del 16/09/2016, confor-memente a quanto indicato nelle ri-sultanze istruttorie e nel parere deldirigente del IV settore n. 14 del15/09/2016. Atto di C.C. n. 44 del 28/09/2016. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28918

Comune di TolentinoDeliberazione del consiglio comuna-le n. 72 del 05/10/2016 - Piano at-tuativo in c.da Rancia (loc. Stazionedi Pollenza) in variante al vigentepiano regolatore generale ai sensidell’art. 15 comma 5 della L.R.34/1992 – Verifica di conformità alPTC della Provincia di Macerata – Approvazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28918

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEI PROCEDIMENTI

AMMINISTRATIVI

Regione Marche – P.F. PresidioTerritoriale ex Genio Civile Pesa-ro-Urbino e Ancona

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Legge 241 del 07/08/1990 artt. 7-8 - R.D. 11.12.1933 n. 1775 ess.mm. – Legge Regione Marche9/6/2006 n. 5 art. 13 - Comunica-zione dell’avvio del procedimentoamministrativo relativo alla richie-sta autorizzazione perforazione, ri-cerca e realizzazione pozzo, in Co-mune di Mondolfo – località “C.Ghetti” su area distinta al C.T. Fo-glio n. 9 Mappale 298, Bacino FiumeF. Cesano, ai fini del rilascio dellaconcessione pluriennale di attingi-mento acqua pubblica ad uso igieni-co sanitario a servizio dell’area diservizio autostradale “Metauroovest”. Richiedente: GUSTOFASTSPA - Ordinanza n. 27 in data 19/10/2016. Pratica: 1866/P. . . . . pag. 28919

Regione Marche – Servizio Infra-strutture, Trasporti ed Energia –P.F. Tutela delle AcqueL.R. n°5/2006 – art.4 – Avvio delprocedimento - Derivazioni di acquepubbliche Istanza di variante allaconcessione di derivazione uso irri-guo sul fiume Foglia del Consorziodi Bonifica delle Marche; Decreton.5661 in data 20.5.1957. Progetto:“Impianto pluvirriguo Media e BassaValle del Foglia. Razionalizzazionee miglioramento del sistema irriguonella valle del Foglia”. Comuni diAuditore, Vallefoglia, Montecalvo inFoglia, Montelabbate, Pesaro, Sas-socorvaro, Tavullia, Urbino. . . . . . . pag. 28920

Regione Marche – Autorità di Ba-cinoComunicazione di avvio di procedi-mento amministrativo. Piano stralciodi bacino per l’Assetto idrogeologicodei bacini di rilievo regionale (PAI)approvato con Delibera di ConsiglioRegionale n. 116 del 21.01.2004.Istanza ai sensi dell’art. 19 – com-ma 1 – lett. b) delle Norme di Attua-zione. Cod. E-12-0037. Comune diFalconara M.ma. Richiedente: Zan-notti Luisa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28921

BANDI E AVVISI DI GARA

Provincia di MacerataSUA provincia di Macerata per il Co-mune di Monte San Giusto - Estrattobando per l’appalto del servizio di

trasporto scolastico del comune diMonte San Giusto. Importo a base digara € 840.000,00 senza di oneri disicurezza non soggetti a ribasso, ivaesclusa. (A.S. 2017- 2021) CIG 66815827E3. CPV60130000-8. . . . pag. 28921

Comune di Monte PorzioAvviso di gara per l’affidamento inconcessione ai sensi dell’art. 164 ess. del D.Lgs 50 2016 del Servizio diTesoreria comunale di Monteporziomediante procedura negoziata di cuiall’art. 36 comma 2 lettera B del Co-dice dei contratti di appalto e di con-cessione approvato con D.Lgs. 50/2016. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28921

Asur Marche – Area Vasta n. 2 -AnconaAvviso esplorativo di manifestazionedi interesse per la partecipazione aprocedura negoziata in modalità te-lematica per l’affidamento di servizitecnico-logistici occorrenti al serviziofarmaceutico dell’Area Vasta n. 2 -Sede operativa di Senigallia (n. CIG 67833727A7). . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28931

Asur Marche – Azienda Unica Re-gionale - AnconaBando di gara sopra soglia - Servizidi manutenzione sulle apparecchia-ture di diagnostica per immagini/in-terventistica radiologica e terapia indotazione all’ASUR Marche n. Gara 6543404. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28931

AVVISI D’ASTA

Comune di OsimoEstratto di avviso asta pubblica peralienazione immobile di proprietà comunale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28933

BANDI DI CONCORSO

Comune di Sant’Angelo in VadoConcorso pubblico, per esami, perl’assunzione a tempo indeterminatoe parziale (18 ore settimanali-tre oregiornaliere dal lunedì al sabato) diun istruttore Contabile – cat. C/1. Proroga. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28934

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A.O. – Ospedali Riuniti – UmbertoI – G.M. Lancisi – G. Salesi - An-conaConcorso pubblico, per titoli ed esa-mi, per l’assunzione, a tempo inde-terminato, di n. 1 Dirigente medicodi Psichiatria per la S.O.D. clinicaPsichiatrica di questa azienda con rapporto di lavoro esclusivo. . . . . . . pag. 28934

AVVISI

Comune di MatelicaApprovazione della Seconda Varian-te Parziale al Piano di Lottizzazioneresidenziale PL11 Sainale, Compar-to A-Sub 2, ai sensi dell’art. 30 dellaLegge Regionale 5 Agosto 1992, n. 34. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28946

SVIM – Sviluppo Marche spaAvviso di selezione compartiva perTitoli e colloquio, finalizzata al con-ferimento di n. 2 incarichi di collabo-razione coordinata e continuativa. . pag. 28946

SVIM – Sviluppo Marche spaAvviso di selezione comparativa pertitoli e colloquio, finalizzata al confe-rimento di n. 4 incarichi di collabo-razione coordinata e continuativa. . pag. 28946

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La redazione

AVVISO PER GLI UTENTI

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ATTI DELLA REGIONE

LEGGI REGIONALI

________________________________________________________

Legge regionale 24 ottobre 2016, n. 25 con-cernente:Incorporazione del Comune di Acquacanina nelComune di Fiastra

Il Consiglio – Assemblea legislativa regionale

ha approvato.

Il Presidente della Giunta regionale

promulga,

la seguente legge regionale:

Art. 1(Istituzione)

1. A decorrere dal 1° gennaio 2017, il Comune diAcquacanina, in Provincia di Macerata, è incor-porato nel contermine Comune di Fiastra.

2. Il territorio del Comune di Fiastra, incorporante,è costituito dai territori già appartenenti ai Co-muni di Acquacanina e di Fiastra, con la decor-renza di cui al comma 1.

Art. 2(Partecipazione e decentramento)

1. Lo statuto del comune di Fiastra assicura ade-guate forme di partecipazione e di decentramen-to dei servizi nel territorio del Comune origina-rio, dopo l’incorporazione.

2. Lo statuto del Comune di Fiastra prevede l’isti-tuzione del Municipio di Acquacanina.

3. Lo statuto e il regolamento del Comune di Fia-stra disciplinano l’organizzazione e le funzionidel municipio di cui al comma 2 e possono pre-vedere anche organi eletti a suffragio universalediretto. Si applicano agli amministratori del mu-nicipio le norme previste per gli amministratoridei Comuni con pari popolazione.

4. Fino all’insediamento degli organi del munici-pio, ai sensi dello statuto del Comune di Fiastra,le funzioni degli organi di governo del munici-pio possono essere esercitate dal sindaco e daiconsiglieri del Comune di Acquacanina, fino al-la data di scadenza del proprio mandato.

Art. 3(Trasferimento di funzioni e successione

nei rapporti)

1. Le funzioni regionali già conferite al Comunedi Acquacanina sono trasferite al Comune diFiastra.

2. Il Comune di Fiastra subentra nella titolaritàdelle posizioni e dei rapporti giuridici attivi epassivi relativi al Comune incorporato e in par-ticolare:

a) i beni demaniali e patrimoniali del Comunedi Acquacanina sono trasferiti rispettiva-mente al demanio e al patrimonio del Comu-ne di Fiastra;

b) il personale del Comune di Acquacanina ètrasferito al Comune di Fiastra ai sensi del-l’articolo 2112 del codice civile.

3. Il trasferimento del personale di cui al comma2, lettera b), è effettuato nell’osservanza delleprocedure di informazione e di consultazione dicui all’articolo 47, commi 1, 2, 3 e 4, della legge29 dicembre 1990, n. 428 (Disposizioni perl’adempimento di obblighi derivanti dall’appar-tenenza dell’Italia alle Comunità europee. Leg-ge comunitaria per il 1990).

Art. 4(Benefici per il Comune incorporante)

1. Il Comune di Fiastra, per dieci anni a decorreredalla data di costituzione:

a) ha priorità nei programmi e nei provvedi-menti regionali di settore che prevedonocontributi a favore degli enti locali;

b) è equiparato a un’unione o associazione deiComuni ai fini dell’accesso ai contributi pre-visti da programmi e provvedimenti regio-nali di settore riservati alle forme associativedei Comuni.

2. Ai sensi dell’articolo 1, comma 121, della legge7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città me-tropolitane, sulle province, sulle unioni e fusionidi comuni), il Comune di Fiastra è esonerato daivincoli relativi all’esercizio associato di funzio-ni fondamentali per i primi due mandati ammi-nistrativi successivi all’incorporazione.

Art. 5(Norme transitorie e finali)

1. Alla data di cui all’articolo 1, comma 1:

a) il Comune di Acquacanina è estinto e i ri-spettivi organi di governo e di revisione con-tabile decadono, fermo restando quanto pre-visto dal comma 4 dell’articolo 2;

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b) il territorio del Comune di Acquacanina èamministrato dagli organi in carica presso ilComune di Fiastra.

2. L’organo di revisione contabile in carica nelComune di Fiastra continua a esercitare le pro-prie funzioni fino alla data di scadenza del pro-prio incarico.

3. Fino alla data di entrata in vigore degli strumen-ti urbanistici approvati dal Comune di Fiastrarestano in vigore gli strumenti urbanistici delComune di Acquacanina, con riferimento al-l’ambito territoriale d’origine del Comune cheli ha approvati.

4. Fino alla data di adeguamento dei regolamentidel Comune di Fiastra, per l’espletamento dellefunzioni e dei servizi destinati al territorio delComune incorporato continuano ad applicarsi iregolamenti precedentemente vigenti adottatidal Comune di Acquacanina.

Art. 6(Dichiarazione d’urgenza)

1. Questa legge è dichiarata urgente ed entra in vi-gore il giorno successivo a quello della sua pub-blicazione nel Bollettino ufficiale della Regio-ne.

La presente legge regionale è pubblicata nel bol-lettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo achiunque spetti di osservarla e farla osservare co-me legge ella regione Marche.

Ancona, 24 ottobre 2016

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTALuca Ceriscioli

________________________________________________________

AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGEREGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17 (NORMEIN MATERIA DI ORDINAMENTO DEL BOL-LETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE E DIDIRITTO ALL’INFORMAZIONE SUGLI ATTIAMMINISTRATIVI), IL TESTO DELLA LEG-GE REGIONALE VIENE PUBBLICATO CONL’AGGIUNTA DELLE NOTE.

IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE,AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLI-CATE LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDI-MENTO DI FORMAZIONE.

N O T E

Nota all’art. 3, comma 2, lett. b)Il testo dell’articolo 2112 del codice civile è il se-guente:

“Art. 2112 (Mantenimento dei diritti dei lavoratoriin caso di trasferimento d’azienda) - In caso di tra-sferimento d’azienda, il rapporto di lavoro continuacon il cessionario ed il lavoratore conserva tutti idiritti che ne derivano.

Il cedente ed il cessionario sono obbligati, in soli-do, per tutti i crediti che il lavoratore aveva al tem-po del trasferimento. Con le procedure di cui agliarticoli 410 e 411 del codice di procedura civile illavoratore può consentire la liberazione del cedentedalle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro.

Il cessionario è tenuto ad applicare i trattamentieconomici e normativi previsti dai contratti collet-tivi nazionali, territoriali ed aziendali vigenti alladata del trasferimento, fino alla loro scadenza, sal-vo che siano sostituiti da altri contratti collettivi ap-plicabili all’impresa del cessionario. L’effetto disostituzione si produce esclusivamente fra contratticollettivi del medesimo livello.

Ferma restando la facoltà di esercitare il recesso aisensi della normativa in materia di licenziamenti,il trasferimento d’azienda non costituisce di per sémotivo di licenziamento. Il lavoratore, le cui con-dizioni di lavoro subiscono una sostanziale modi-fica nei tre mesi successivi al trasferimentod’azienda, può rassegnare le proprie dimissioni congli effetti di cui all’articolo 2119, primo comma.

Ai fini e per gli effetti di cui al presente articolo siintende per trasferimento d’azienda qualsiasi ope-razione che, in seguito a cessione contrattuale o fu-sione, comporti il mutamento nella titolarità diun’attività economica organizzata, con o senza sco-po di lucro, preesistente al trasferimento e che con-serva nel trasferimento la propria identità a prescin-dere dalla tipologia negoziale o dal provvedimentosulla base del quale il trasferimento è attuato ivicompresi l’usufrutto o l’affitto di azienda. Le di-sposizioni del presente articolo si applicano altresìal trasferimento di parte dell’azienda, intesa comearticolazione funzionalmente autonoma di un’atti-vità economica organizzata, identificata come taledal cedente e dal cessionario al momento del suotrasferimento.

Nel caso in cui l’alienante stipuli con l’acquirenteun contratto di appalto la cui esecuzione avvieneutilizzando il ramo d’azienda oggetto di cessione,tra appaltante e appaltatore opera un regime di so-lidarietà di cui all’articolo 29, comma 2, del decretolegislativo 10 settembre 2003, n. 276.”

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Nota all’art. 3, comma 3Il testo dei commi 1, 2, 3 e 4 dell’articolo 47 dellal. 29 dicembre1990, n. 428 (Disposizioni perl’adempimento di obblighi derivanti dall’apparte-nenza dell’Italia alle Comunità europee. Legge co-munitaria per il 1990), è il seguente:

“Art. 47 (Trasferimenti di azienda) - 1. Quando siintenda effettuare, ai sensi dell’articolo 2112 delcodice civile, un trasferimento d’azienda in cui so-no complessivamente occupati più di quindici la-voratori, anche nel caso in cui il trasferimento ri-guardi una parte d’azienda, ai sensi del medesimoarticolo 2112, il cedente ed il cessionario devonodarne comunicazione per iscritto almeno venticin-que giorni prima che sia perfezionato l’atto da cuideriva il trasferimento o che sia raggiunta un’intesavincolante tra le parti, se precedente, alle rispettiverappresentanze sindacali unitarie, ovvero alle rap-presentanze sindacali aziendali costituite, a normadell’articolo 19 della legge 20 maggio 1970, n. 300,nelle unità produttive interessate, nonché ai sinda-cati di categoria che hanno stipulato il contrattocollettivo applicato nelle imprese interessate al tra-sferimento. In mancanza delle predette rappresen-tanze aziendali, resta fermo l’obbligo di comunica-zione nei confronti dei sindacati di categoria com-parativamente più rappresentativi e può essere as-solto dal cedente e dal cessionario per il tramitedell’associazione sindacale alla quale aderiscono oconferiscono mandato. L’informazione deve ri-guardare: a) la data o la data proposta del trasferi-mento; b) i motivi del programmato trasferimentod’azienda; c) le sue conseguenze giuridiche, eco-nomiche e sociali per i lavoratori; d) le eventualimisure previste nei confronti di questi ultimi.

2. Su richiesta scritta delle rappresentanze sindacalio dei sindacati di categoria, comunicata entro settegiorni dal ricevimento della comunicazione di cuial comma 1, il cedente e il cessionario sono tenutiad avviare, entro sette giorni dal ricevimento dellapredetta richiesta, un esame congiunto con i sog-getti sindacali richiedenti. La consultazione si in-tende esaurita qualora, decorsi dieci giorni dal suoinizio, non sia stato raggiunto un accordo.

3. Il mancato rispetto, da parte del cedente o delcessionario, degli obblighi previsti dai commi 1 e2 costituisce condotta antisindacale ai sensi dell’ar-ticolo 28 della legge 20 maggio 1970, n. 300.

4. Gli obblighi d’informazione e di esame congiun-to previsti dal presente articolo devono essere as-solti anche nel caso in cui la decisione relativa altrasferimento sia stata assunta da altra impresa con-trollante. La mancata trasmissione da parte di que-st’ultima delle informazioni necessarie non giusti-fica l’inadempimento dei predetti obblighi.

Omissis”

Nota all’art. 4, comma 2Il testo del comma 121 dell’articolo 1 della l. 7aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metro-politane, sulle province, sulle unioni e fusioni dicomuni), è il seguente:

“Art. 1 - Omissis

121. Gli obblighi di esercizio associato di funzionicomunali derivanti dal comma 28 dell’articolo 14del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, converti-to, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,n. 122, e successive modificazioni, si applicano aicomuni derivanti da fusione entro i limiti stabilitidalla legge regionale, che può fissare una diversadecorrenza o modularne i contenuti. In mancanzadi diversa normativa regionale, i comuni istituitimediante fusione che raggiungono una popolazionepari o superiore a 3.000 abitanti, oppure a 2.000abitanti se appartenenti o appartenuti a comunitàmontane, e che devono obbligatoriamente eserci-tare le funzioni fondamentali dei comuni, secondoquanto previsto dal citato comma 28 dell’articolo14, sono esentati da tale obbligo per un mandatoelettorale.

Omissis”

________________________________________________________

NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTODI FORMAZIONE:

• Proposta di legge a iniziativa della Giunta regio-nale n. 75 del 22 luglio 2016;

• Relazione della I Commissione assembleare per-manente del 10 ottobre 2016;

• Deliberazione legislativa approvata dall’Assem-blea legislativa regionale nella seduta del 18 ot-tobre 2016, n. 44.

DELIBERAZIONI AMMINISTRATIVEDELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

REGIONALE

________________________________________________________

Deliberazione amministrativa del 18 ottobre2016, n. 36 concernente:Documento di Economia e Finanza Regionale(DEFR) 2017/2019 della Regione Marche.

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE

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Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118“Disposizioni in materia di armonizzazione dei si-stemi contabili e degli schemi di bilancio delle Re-gioni, degli enti locali e dei loro organismi, a normadegli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n.42”;Vista la proposta della Giunta regionale;Visto il parere favorevole di cui all’articolo 16,comma 1, lettera d), della L.R. 15 ottobre 2001, n.20 in ordine alla regolarità tecnica e sotto il profilodi legittimità del Dirigente del servizio risorse fi-nanziarie e politiche comunitarie, nonché l’attesta-zione dello stesso che dalla deliberazione non de-riva né può comunque derivare un impegno di spe-sa a carico della Regione, resi nella proposta dellaGiunta regionale;Preso atto che la predetta proposta è stata preven-tivamente esaminata, ai sensi del comma 1 dell’ar-ticolo 22 dello Statuto regionale, dalla Commissio-ne assembleare permanente competente in materia;Visto il parere espresso, ai sensi dell’articolo 4,comma 1, della L.R. 26 giugno 2008, n. 15, dalConsiglio regionale dell’economia e del lavoro;Visto l’articolo 21 dello Statuto regionale;

DELIBERAdi approvare il “Documento di economia e finanzaregionale (DEFR) 2017/2019 della Regione Mar-che” di cui all’allegato A, parte integrante e sostan-ziale della presente deliberazione.Avvenuta la votazione, il Presidente ne proclamal’esito: “l’Assemblea legislativa regionale appro-va”

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Allegato “A”

DOCUMENTO DI

ECONOMIA E FINANZA REGIONALE

PER GLI ANNI 2017-2019

“DEFR Marche 2017-2019”

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Sommario

1. Presentazione: ruolo e contenuti del DEFR 2017-2019 3

1.1 Il contesto complessivo 3

1.2 I contenuti programmatori e finanziari 4

1.3 La funzione generale del DEFR 5

2. Una sintesi del contesto economico di riferimento 6

2.1 Il quadro internazionale 6

2.2 Il quadro nazionale 7

2.3 La situazione regionale 7

3. Gli obiettivi strategici regionali articolati per missioni e programmi 9

Premessa 9

Box – Definizione di missioni e programmi 9

4. La situazione finanziaria regionale 11

Premessa 11

4.1 Programmazione Regionale Unitaria (PRU) 11

4.1.1 L’impostazione del Documento Strategico Regionale 2014-2020 (DSR) 11

4.1.2 Il quadro complessivo delle risorse finanziarie 2014-2020 di origine comunitaria 13

4.1.3 La situazione e le prospettive del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 14

4.2 Le società partecipate, le agenzie e gli enti strumentali 15

4.2.1 Stato di attuazione e risultati conseguiti 15

4.2.2 Elenco delle società partecipate dalla Regione Marche 17

4.2.3 Elenco delle agenzie e degli enti strumentali della Regione Marche 18

4.3 Valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare regionale 19

5. La procedura di aggiornamento del DEFR 19

Il DEFR 2017-2019 è stato redatto dal Servizio “Risorse finanziarie e politiche comunitarie”.

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1. Presentazione: ruolo e contenuti del DEFR 2017-2019

1.1 Il contesto complessivo

Il presente Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2017-2019 si inserisce nel processo avviato con il DEFR 2016-2018 (approvato dalla Assemblea legislativa con deliberazione amministrativa n. 14/2015), quale tassello iniziale del percorso della programmazione economico finanziaria delineato del decreto legislativo 118/2011 ed in particolare dall’allegato 4/1 intitolato “Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio”.

Il DEFR si basa sulla Relazione programmatica 2015-2020, adottata all’inizio della attuale legislatura, e ne costituisce lo sviluppo, in quanto è il documento chiamato a definire le linee strategiche della programmazione economica e finanziaria della Regione, che saranno articolate dal punto di vista finanziario nel Bilancio di previsione 2017-2019.

Il d.lgs. 118/2011 ha apportato l’importante innovazione della articolazione in Missioni e Programmi. L’articolo 13 del d.lgs. 118/2011 così li definisce: “Le Missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali; i Programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni.” Il DEFR 2016-2018 è stato organizzato secondo tale struttura e su tale base l’Assemblea legislativa regionale ha approvato il bilancio di previsione 2016-2018 (l.r. 31/2015). L’approvazione del Documento tecnico di accompagnamento (d.g.r. 1191/2015) e del Bilancio finanziario gestionale (d.g.r. 1192/2015) ha permesso di collegare le Missioni ed i Programmi, ed in generale le unità di voto del bilancio di previsione 2016-2018, alla articolazione analitica nei singoli capitoli del piano dei conti.

Altri atti qualificanti dell’articolazione della legislatura sono stati recentemente assunti.

� Si è realizzato il ciclo della performance, delineato ai sensi del d.lgs. 150/2009, con l’adozione da parte della Giunta regionale del Piano della performance 2016-2018 (d.g.r. 906/2015), della relativa Relazione sulla performance - anno 2015 (d.g.r. 669/2016) e del Piano della performance 2017-2019 (d.g.r. 45/2016).

� Prosegue l’attività della Giunta regionale sul versante per la prevenzione della corruzione e la realizzazione della trasparenza amministrativa, con l'aggiornamento per il periodo 2016-2018 del Piano di prevenzione della corruzione comprendente il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità (d.g.r. 29/2016).

� Si è completata la programmazione comunitaria ed è stata avviata la gestione dei vari fondi anche nel presente periodo di programmazione 2014-2020, sulla base della strategia Europa 2020. In particolare è stato approvato il Documento strategico regionale per la programmazione unitaria dei fondi comunitari 2014-2020 (DSR).

� Nei primi mesi del 2016 la Regione Marche ha compiuto un notevole sforzo organizzativo allo scopo di dare corretta applicazione alle disposizioni della nuova normativa prevista dalla legge 56/2014. Il previsto riordino con trasferimento alla Regione delle funzioni non fondamentali si è sostanzialmente concluso per ciò che riguarda la parte relativa al personale, con l’assegnazione alle varie strutture regionali di 533 dipendenti del comparto, oltre a 9 dirigenti, a partire dal 1° aprile.

� Successivamente all’insediamento della legislatura 2015-2020 sono state apportate rilevanti innovazioni sotto il profilo della organizzazione amministrativa, assumendo prime misure rivolte alla migliore efficienza organizzativa nel rispetto della ottimizzazione dei costi. Nei

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prossimi mesi è prevista una riorganizzazione della struttura amministrativa, anche alla luce del già citato riordino delle funzioni provinciali.

� È proseguita l’attività della attuale Giunta sul versante della riorganizzazione degli enti dipendenti e delle società partecipate, con la predisposizione del relativo Piano 2016 e della Relazione sull’attività svolta nel corso del 2015.

1.2 I contenuti programmatori e finanziari

In sintesi, il d.lgs. 118/2011 individua il DEFR quale luogo della definizione dei programmi da realizzare all’interno delle singole missioni (ossia le politiche che l’Amministrazione intende adottare), nonché dell’analisi della situazione finanziaria della Regione sulla base delle risultanze dell’esercizio precedente e le linee della conseguente manovra correttiva delineata dalla Amministrazione. Il DEFR 2016-2018, approvato dalla Assemblea legislativa nel dicembre 2015, ha puntualmente articolato tali contenuti.

Sotto il primo profilo al momento si ritiene di confermare anche per il 2017-2019, in via orientativa, la descrizione degli obiettivi strategici complessivi, indicata in relazione alle Missioni ed ai Programmi nel DEFR 2016-2018 (si rimanda in particolare al paragrafo 2, pagine 9-95). Ciò in base alla ampia e condivisa individuazione delle strategie, operata dalla Giunta e dalla Assemblea legislativa, effettuata pochi mesi fa e sulla base della Relazione programmatica 2015-2020. Nel contesto della Regione Marche, infatti, il DEFR 2016-2018 ed il DEFR 2017-2019 si pongono come espressione della visione programmatica, sia generale che finanziaria, delle nuove Presidenza, Giunta e Assemblea legislativa regionali, emerse dalle elezioni del maggio 2015. Ulteriore elemento a supporto di tale conferma orientativa risiede nell’attuale fase di riorganizzazione, che potrebbe portare a futuri aggiornamenti nelle strutture regionali.

Sotto il secondo aspetto, il citato d.lgs. n. 118/2011 ed in particolare l’allegato 4/1 indica per il DEFR la finalità di individuare gli obiettivi della manovra di bilancio regionale, sulla base delle risultanze dell’esercizio precedente. Il Rendiconto generale della Regione per l’anno 2015 è in fase di predisposizione al momento della stesura del presente DEFR, quindi non è possibile articolare l’analisi dei risultati della gestione durante l’esercizio 2015. In particolare va ricordata la rilevanza delle operazioni di accertamento dei residui ai fini della adozione del rendiconto: tale procedura - anch’essa introdotta dalla armonizzazione contabile - è di particolare complessità per tutte le amministrazioni.

Sarà pertanto necessario adottare la previsione di legge della nota di aggiornamento al DEFR (si veda il successivo paragrafo 5) per procedere, a seguito della approvazione del Rendiconto dell’esercizio 2015, alla analisi dei risultati contabili e alla definizione delle linee guida finanziarie per la manovra di bilancio 2017-2019, di cui il DEFR è luogo istituzionale. In modo analogo, saranno indicate eventuali decisioni sul versante della fiscalità regionale e potrà essere analizzato l’andamento del debito regionale ed esposti le strategie e gli obiettivi per la sua riduzione.

Il presente documento riporta comunque la descrizione del contesto economico e sociale alla luce delle letture più autorevoli e recenti, con particolare riferimento alle previsioni al momento disponibili sulle prospettive a livello internazionale, nazionale e regionale (v. paragrafo 2).

Sono inoltre evidenziate la strategia della Programmazione regionale unitaria (v. paragrafo 4) del presente documento) e la situazione sintetica del panorama degli enti e società partecipate (v. paragrafo 4).

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1.3 La funzione generale del DEFR

Può essere utile una breve sintesi sulla funzione generale che la normativa affida al DEFR.

Il DEFR costituisce la declinazione regionale del DEF nazionale, come definito dalla legge n. 196/2009. Il DEFR costituisce lo strumento a carattere generale e di contenuto programmatico con cui la Regione Marche concorre al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall’Unione europea e ne condivide le conseguenti responsabilità. Il concorso al perseguimento di tali obiettivi si realizza secondo i princìpi fondamentali dell’armonizzazione dei bilanci pubblici e del coordinamento della finanza pubblica, come previsto dall’articolo 1 della legge 196/2009. In tale contesto, la Regione determina gli obiettivi dei propri bilanci annuali e pluriennali in coerenza con gli obiettivi programmatici risultanti dal DEF nazionale1.

Il DEFR è stato introdotto nel contesto del recente e profondo processo di armonizzazione contabile delineato dal decreto legislativo n. 118/2011. In particolare il Principio contabile applicato della programmazione (Allegato n. 4/1, paragrafo 52) ha individuato ruolo, finalità e contenuti del documento. Al DEFR è affidato un ruolo cardine di “trasmissione” fra le indicazioni tecnico politiche della Giunta e, in seguito all’approvazione da parte della Assemblea legislativa regionale, la conseguente articolazione della programmazione regionale, sia generale che finanziaria, nel successivo bilancio di previsione. Il DEFR perciò fa riferimento in primo luogo agli indirizzi generali definiti all’inizio della legislatura regionale: nel caso delle Marche, alla “Relazione programmatica 2015-2020 della Giunta regionale”.

Il DEFR costituisce quindi un riferimento per la visione e la strategia dell’attività regionale nel triennio di avvio della attuale legislatura, nel più ampio contesto del programma di legislatura. Fra l’altro, fornisce la visione d’insieme della Politica regionale unitaria, riferita alle risorse e agli strumenti della programmazione comunitaria 2014-2020 e del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).

L’articolazione della descrizione di obiettivi e strumenti delle politiche regionali viene espressa con riferimento alla nuova classificazione del bilancio regionale introdotta dal d.lgs. 118/2011, ossia per missioni e programmi.

A fianco del ruolo sotto il profilo programmatorio, è specifica la rilevanza del DEFR ai fini della definizione degli obiettivi della manovra di bilancio regionale: sulla base della delineazione del quadro tendenziale di finanza pubblica regionale sulla base delle risultanze dell’esercizio precedente, viene definita la strategia finanziaria che ispirerà la manovra di bilancio per il triennio 2017-2019, anche prevedendo una “Nota di aggiornamento al DEFR”, in modo analogo e in conseguenza all’aggiornamento del DEF nazionale.

E’ evidente la differenza concettuale fra il DEFR ed il bilancio di previsione, ribadita dal già citato allegato 4/1 del d.lgs. 118/2011: il livello di esposizione del DEFR si concentra sugli aspetti strategici e quindi inevitabilmente più qualitativi che non quantitativi, lasciando spazio e ruolo al bilancio di previsione triennale per la articolazione delle conseguenti scelte finanziarie e tecnico politiche. Come recita il d.lgs. 118/2011: “il processo di formazione dei documenti contabili previsionali dell’ente discende necessariamente dal DEFR e ne costituisce l’articolazione finanziaria”.

1 Il Consiglio dei Ministri ha deliberato il DEF nella seduta dell’8 Aprile 2016 (v. sito www.tesoro.it). 2 Si veda il link: http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/e-

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2. Una sintesi del contesto economico di riferimento Si presenta di seguito una sintetica descrizione del contesto economico e sociale, sulla base delle letture più autorevoli e recenti, con particolare riferimento all’andamento più recente e alle previsioni al momento disponibili sulle prospettive a livello internazionale, nazionale e regionale3.

2.1 Il quadro internazionale Lo scenario internazionale è caratterizzato e influenzato dall’incertezza politica e da un crescente atteggiamento anti-establishment, dovuti a vari fattori tra i quali la campagna elettorale in USA e l’esito del referendum in Gran Bretagna che ha sancito l’uscita dall’Unione europea (cd. “Brexit”). Inoltre le minacce derivanti dal terrorismo internazionale pesano sugli aspetti sia politici che economici. Nel 2015, il ciclo economico internazionale è stato caratterizzato da una fase di rallentamento delle economie emergenti a fronte di una sostanziale stazionarietà della crescita dei paesi avanzati. Tali dinamiche sono attese proseguire anche per il 2016. Negli Stati Uniti continua la decelerazione iniziata nella seconda metà del 2015: la stima preliminare del Pil evidenzia per il primo trimestre del 2016 una brusca frenata. Al rallentamento in marzo dell’attività produttiva si è accompagnata una decelerazione dei consumi delle famiglie. Il mercato del lavoro ha segnato una decelerazione dei ritmi di espansione; le domande di sussidio hanno registrato un sensibile incremento. Anche i segnali provenienti dagli indicatori anticipatori sulle imprese e sulle famiglie, improntati alla moderazione, riducono sensibilmente la possibilità di nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve entro l’anno. Per l’economia cinese si profila una fase di stabilizzazione dei ritmi di crescita, supportata dalle misure di stimolo ai consumi mentre il rallentamento degli investimenti continua a riflettersi in un debole andamento delle importazioni e dell’attività manifatturiera. Nel complesso la crescita delle economie emergenti è prevista attestarsi su ritmi simili a quelli dell’anno precedente. Nell’area euro, il 2015 è stato caratterizzato da una accelerazione della crescita, trainata prevalentemente dalla domanda interna. La stima preliminare del Pil per il primo trimestre del 2016 ha segnato un consolidamento del ritmo di espansione rispetto alla parte finale del 2015. L’attuale fase deflativa e l’andamento positivo del mercato del lavoro sono attesi fornire un ulteriore sostegno ai consumi privati. Dopo la ripresa registrata nell’anno passato, con un contributo positivo di 5 decimi di punto alla crescita del Pil, nel 2016 si prevede un rafforzamento degli investimenti, sostenuti dalle misure del piano europeo per gli investimenti strategici (Piano Juncker). La ripresa continuerebbe a essere trainata dalla domanda interna in presenza di un contributo negativo della componente estera, condizionata dal rallentamento del commercio mondiale. Il Pil dell’area euro è previsto crescere a ritmi simili a quelli dell’anno precedente (+1,6%). La diminuzione in media d’anno del prezzo del petrolio e l’azione di stimolo della politica monetaria della Banca centrale europea rappresenteranno ulteriori fattori a sostegno della crescita.

3 In particolare il riferimento è alle seguenti fonti:

� Prometeia, Scenari delle economie locali (pubblicato ad aprile 2016);

� Confindustria Marche, Rapporto 2015 sull’industria marchigiana (pubblicato a maggio 2016);

� ISTAT, Prospettive sull’economia (pubblicato a maggio 2016);

� Banca d’Italia, Economie regionali - L’economia delle Marche (pubblicato a giugno 2016).

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2.2 Il quadro nazionale Per l’economia italiana nel 2016 si prevede un aumento del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari all'1,1% in termini reali, un tasso di crescita superiore a quello registrato nel 2015 (+0,8%). La domanda interna al netto delle scorte contribuirebbe positivamente alla crescita del Pil per 1,3 punti percentuali, mentre la domanda estera netta e la variazione delle scorte fornirebbero un contributo negativo pari a un decimo di punto percentuale ciascuna. La spesa delle famiglie in termini reali è stimata in aumento dell'1,4%, alimentata dall'incremento del reddito disponibile e dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Si prevede una ripresa degli investimenti (+2,7%) che beneficeranno del rafforzamento delle attese sulla crescita dell'economia e del miglioramento delle condizioni del mercato del credito. Il consolidamento dei progressi sul fronte occupazionale (+0,8% in termini di unità di lavoro) è previsto accompagnarsi ad una riduzione del tasso di disoccupazione, che è stimato attestarsi all'11,3%. Un rallentamento più deciso del commercio internazionale e l'eventuale riaccendersi di tensioni sui mercati finanziari costituiscono dei rischi al ribasso per l'attuale quadro previsivo. All'opposto, una ripresa più accentuata del processo di accumulazione del capitale, legata allo sviluppo delle politiche nazionali ed europee, costituirebbe un ulteriore stimolo alla crescita economica.

2.3 La situazione regionale Secondo le stime disponibili, nel 2015 il PIL regionale è tornato a crescere (0,7 per cento), a un ritmo analogo a quello osservato nel complesso del Paese. Nel confronto col 2007, ultimo anno prima della crisi, il prodotto regionale risulta però ancora inferiore del 12,5 per cento, un divario più ampio di circa quattro punti rispetto a quello dell’Italia. Gli indicatori più recenti delineano una prosecuzione della ripresa nella prima parte del 2016, sebbene a un tasso ancora modesto. Le aspettative delle imprese per il complesso del 2016 sono improntate a un moderato ottimismo, sebbene con le cautele dovute all’incertezza circa l’evoluzione del commercio mondiale e l’intensità della ripresa della domanda interna. Nel 2015 la produzione industriale è leggermente cresciuta, sostenuta dal recupero della domanda interna. Si è invece interrotta l’espansione delle esportazioni, in atto dal 2010. Tra i settori, la crescita della meccanica è proseguita a ritmi elevati; anche il comparto dei beni per la casa (mobili ed elettrodomestici), in cui l’economia regionale è fortemente specializzata, ha conseguito risultati in moderato miglioramento, dopo quelli assai sfavorevoli degli anni precedenti che avevano contribuito al divario negativo tra l’economia marchigiana e quella italiana; l’attività dell’industria calzaturiera si è invece ridotta, penalizzata dall’ulteriore netto calo delle esportazioni in Russia. Sul versante delle esportazioni, infatti, il 2015 segna una battuta d'arresto rispetto al trend di crescita che dal 2010 al 2014 aveva caratterizzato l'export marchigiano. Infatti il valore delle esportazioni marchigiane nel corso dell’ultimo anno ha registrato una diminuzione del 2,3% rispetto all'anno precedente. Si confermano come principali destinazioni Belgio, Germania, e Francia, anche se tutte in calo. La Russia, anche a causa delle misure restrittive imposte, ha diminuito del 30% l'acquisto di prodotti marchigiani; l’effetto è stato determinante per il settore calzaturiero che ha perso in questo

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paese il 29% delle vendite estere, ma che è riuscito in parte a compensare sul mercato statunitense, tanto da attutire la perdita rispetto al 2014 (-3.9%). Come principali prodotti, dopo il farmaceutico che subisce un calo del 9%, troviamo le calzature, in diminuzione del 4%, seguite dal settore della meccanica che invece registra un aumento del 6%. Aumenta l’export di apparecchi elettrici (+4%) e di prodotti in metallo (+9%), ma diminuisce quello del settore tessile e abbigliamento (-9%). Nella parte finale dell’anno l’occupazione è cresciuta, beneficiando della ripresa dell’attività economica e dei recenti provvedimenti normativi, quali la riforma della disciplina dei rapporti di lavoro e, soprattutto, gli sgravi contributivi previsti per le nuove assunzioni. Si è avuta anche una ricomposizione delle assunzioni a favore dei contratti a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione è diminuito, ma resta elevato nel confronto pre-crisi, soprattutto per alcune fasce della popolazione, quali i giovani e gli stranieri. Il tasso di disoccupazione complessivo è sceso al valore di 9.9% contro l’11.9% dell’Italia. Il tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni è diminuito, ma continua a registrare un valore piuttosto alto di 32%, comunque molto inferiore al 40% registrato dalla media italiana. Dalla seconda metà del 2015 i prestiti bancari all’economia regionale si sono stabilizzati, ponendo termine a un calo triennale. Crescono i prestiti all’industria, specie alle imprese mediograndi e a quelle classificate come non rischiose; resta in flessione il credito ai comparti delle costruzioni e dei servizi e alle aziende di minori dimensioni. Per le famiglie, sono in ripresa le erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni. Nel complesso, la dinamica dei prestiti riflette le migliorate condizioni di domanda e di offerta: queste ultime, in particolare, sono divenute più accomodanti a giudizio sia delle banche sia delle imprese, anche grazie all’orientamento espansivo della politica monetaria. In regione il miglioramento del quadro congiunturale non si è però ancora riflesso sulla qualità del credito: il tasso di ingresso in sofferenza permane su valori elevati, sia nel confronto storico sia rispetto alla media nazionale, risentendo dell’ulteriore deterioramento dei finanziamenti all’edilizia. Le più recenti previsioni indicano la seguente tendenza a proposito del PIL regionale, per il periodo di riferimento del presente DPEFR: PIL: variazione percentuale rispetto all'anno precedente (valori concatenati) 2016 2017 2018 2019 Marche 1,1 1,0 1,2 0,9

Fonte: Prometeia, Scenari delle economie locali (aprile 2016).

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3. Gli obiettivi strategici regionali articolati per missioni e programmi Premessa Come indicato dall’allegato 4/1 al decreto legislativo 118/2011, intitolato “Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio”, in questa sezione del documento vengono descritti “gli obiettivi e gli strumenti di politica regionale in campo economico, sociale e territoriale, anche trasversali, articolati secondo la programmazione autonoma delle singole Regioni evidenziando, laddove presenti, gli interventi che impattano sugli enti locali”. Come già evidenziato nella presentazione, al momento si ritiene di confermare anche per il 2017-2019, in via orientativa, la descrizione degli obiettivi strategici complessivi, indicata in relazione alle Missioni ed ai Programmi nel DEFR 2016-2018, cui si rimanda (in particolare si veda il paragrafo 2, pag. 9-95)4. Ciò in base alla ampia e condivisa individuazione delle strategie, operata dalla Giunta e dalla Assemblea legislativa, effettuata pochi mesi fa e sulla base della Relazione programmatica 2015-2020. Nel contesto della Regione Marche, infatti, il DEFR 2016-2018 ed il DEFR 2017-2019 si pongono come espressione della visione programmatica, sia generale che finanziaria, delle nuove Presidenza, Giunta e Assemblea Legislativa regionali, emerse dalle elezioni del maggio 2015. Ulteriore elemento a supporto della conferma orientativa risiede nell’attuale fase di riorganizzazione, che potrebbe portare a futuri aggiornamenti nelle strutture regionali. Box – Definizione di missioni e programmi L’articolo 12 del d.lgs. 118/2011 prevede che le amministrazioni pubbliche territoriali adottino schemi di bilancio articolati per missioni e programmi che evidenzino le finalità della spesa, allo scopo di assicurare maggiore trasparenza e confrontabilità delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche pubbliche settoriali.

Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato.

I programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. Al fine di consentire l’analisi coordinata dei risultati dell’azione amministrativa nel quadro delle politiche pubbliche settoriali e il consolidamento anche funzionale dei dati contabili, l’articolo 14 del d.lgs. 118/2011 prevede, tra l’altro, che i programmi siano raccordati alla classificazione Cofog di secondo livello, come definita dai relativi regolamenti comunitari.

L’articolazione delle missioni è riportata alla pagina seguente. Per una descrizione analitica sia delle missioni che dei singoli programmi si rimanda al Glossario pubblicato come allegato 14, seconda parte, del d.lgs. 118/2011 e disponibile al link: http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/e-

GOVERNME1/ARCONET/Glossari/Allegato_14_seconda_parte.pdf

4 Il DEFR 2016-2018 è stato approvato dalla Assemblea legislativa con deliberazione amministrativa n. 14/2015.

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Le Missioni di bilancio, in base al d.lgs. 118/2011, sono le seguenti:

1. SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE 2. GIUSTIZIA 3. ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA 4. ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO 5. TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI 6. POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO 7. TURISMO 8. ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA 9. SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE 10. TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ 11. SOCCORSO CIVILE 12. DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA 13. TUTELA DELLA SALUTE 14. SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ 15. POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE 16. AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA 17. ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE 18. RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI 19. RELAZIONI INTERNAZIONALI 20. FONDI E ACCANTONAMENTI 50. DEBITO PUBBLICO 60. ANTICIPAZIONI FINANZIARIE 99. SERVIZI PER CONTO TERZI

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4. La situazione finanziaria regionale

Premessa Questa seconda sezione del documento, che costituisce concettualmente il cuore del DEFR, entra nella descrizione degli aspetti finanziari regionali. Come già evidenziato, nelle more dell’approvazione del Rendiconto generale della Regione per l’anno 2015, sono presentati alcuni contenuti, mentre per l’analisi di altri, come pure per la formulazione della manovra finanziaria regionale per il triennio 2017-2019, si rimanda alla nota di aggiornamento prevista dal d.lgs. 118/2011.

4.1 Programmazione Regionale Unitaria (PRU) 4.1.1 L’impostazione del Documento Strategico Regionale 2014-2020 (DSR) Attraverso il “Documento strategico regionale per la programmazione unitaria dei Fondi comunitari 2014-2020” (DSR), approvato dalla Assemblea legislativa con la deliberazione amministrativa n. 22/2016, la Regione ha individuato, in coerenza con un’impostazione unitaria della politica regionale, nazionale e comunitaria, le linee di intervento prioritarie per l’utilizzo delle risorse comunitarie (FESR, FSE, FEASR) - nel settennio5. La ratio alla base del DSR è quella di esplicitare le istanze avvertite a livello regionale relativamente alla adozione di una pianificazione efficiente ed efficace del processo creativo ed attuativo dei Programmi Operativi in grado di assicurare una piena sinergia tra i vari fondi. A livello comunitario, è stata individuata la strategia generale denominata Europa 2020 e successivamente è stato approvato il quadro regolamentare per la programmazione 2014-2020 dei fondi europei a finalità̀ strutturale con l’approvazione dei seguenti regolamenti: � regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013

recante disposizioni specifiche per il sostegno da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale alla Cooperazione Territoriale Europea - CTE (regolamento CTE);

� regolamento (UE) n. 1300/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1084/2006 del Consiglio (regolamento coesione);

� regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" (regolamento FESR);

� regolamento (UE) n. 1302/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, che modifica il regolamento (CE) n. 1082/2006 relativo a un gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) per quanto concerne il chiarimento, la semplificazione e il miglioramento delle norme in tema di costituzione e di funzionamento di tali gruppi (regolamento GECT);

� regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale

5 Il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) e il Fondo di Sviluppo e di Coesione (FSC) non sono

stati presi in considerazione nel presente documento in quanto il primo è gestito a livello nazionale ed ancora non

sono stati definiti gli interventi a livello regionale, mentre per il FSC ancora non è stata definita la negoziazione

con le Autorità centrali. Il DSR sarà aggiornato una volta approvati i programmi dei due fondi.

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europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo marittimo e per la pesca (regolamento RDC);

� regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul Fondo sociale europeo (regolamento FSE);

� regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (regolamento FEASR);

� regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Nell’attuale periodo di programmazione 2014-2020, la Commissione europea ha apportato alcune modifiche significative alle modalità di progettazione e attuazione della politica di coesione e di sviluppo rurale rispetto ai precedenti periodi di programmazione, ovvero: � la concentrazione delle risorse sulle priorità̀ della strategia Europa 2020 per una crescita

intelligente, sostenibile e inclusiva, grazie ad una articolazione delle stesse in undici obiettivi tematici;

� l’adozione di modalità di gestione comuni nell’utilizzo dei Fondi FESR, FSE, FEAMP e FEASR atta a promuovere un’efficace integrazione delle risorse della politica di coesione (FESR e FSE), del FEASR con altre politiche e strumenti pertinenti all’Unione europea (Horizon 2020; COSME, LIFE, Erasmus per tutti, Programma per il cambiamento e l’innovazione sociale);

� un maggiore orientamento delle politiche ai risultati, attraverso un quadro di riferimento comune dei risultati e una riserva per realizzazioni efficienti;

� l’individuazione di strumenti per un maggiore e efficace coordinamento delle politiche; � il ricorso alle condizionalità ex ante, articolate a livello di Obiettivo tematico (OT), quale

prerequisito per avviare idonee politiche di crescita e sviluppo, basate su adeguati strumenti programmatici, legislativi o attuativi;

� il rafforzamento della coesione territoriale attraverso il sostegno alle politiche urbane, alla programmazione integrata e allo sviluppo locale di tipo partecipativo, da attuare mediante un approccio place based;

� l’armonizzazione delle regole di ammissibilità e l’ampliamento delle opzioni semplificate in materia di costi, al fine di ridurre l’onere amministrativo gravante sui beneficiari e sulle Autorità di Gestione (AdG).

In tale contesto e alla luce degli orientamenti forniti dai Servizi della Commissione europea nell’ambito del “Position Paper” sulla preparazione dell’Accordo di partenariato e dei Programmi e a livello nazionale con il documento di indirizzo “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020”, si è intrapresa una riflessione in merito all’avvio del nuovo ciclo programmatico. In particolare questo nuovo periodo di programmazione attribuisce un rilievo agli obiettivi di sviluppo locale, come già rilevato nell’ambito del Rapporto Barca dell’aprile 2009 con lo scopo di ridurre sia l’inefficienza, in termini di sottoutilizzazione delle potenzialità territoriali, sia l’ineguaglianza, in termini di disparità di tenore di vita o di benessere, promuovendo azioni condivise e integrate, che sostengano lo sviluppo congiunto delle diverse dimensioni territoriali (economica, sociale, ambientale, di governance ed ICT).

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Ciò nella consapevolezza che una valida programmazione dei fondi comunitari risulta cruciale per promuovere politiche di sviluppo e coesione tali da sostenere efficacemente il sistema Europa-Italia-Regioni. A livello regionale, in particolare, l’approccio adottato per delineare le linee di intervento prioritarie per l’utilizzo dei fondi comunitari 2014-2020 ha fatto sue le tre priorità della strategia Europa 2020: � crescita intelligente: sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; � crescita sostenibile: promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più

verde e più competitiva; � crescita inclusiva: promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la

coesione sociale e territoriale.

4.1.2 Il quadro complessivo delle risorse finanziarie 2014-2020 di origine comunitaria Rinviando al citato DSR per un maggiore dettaglio operativo, è rilevante la visione complessiva dell’ammontare e della distribuzione delle risorse finanziarie derivanti dalla Programmazione regionale unitaria a favore delle Marche. A tale scopo, si riporta la seguente tabella che illustra la distribuzione delle risorse (espresse in milioni di euro) sul settennio 2014-2020 articolate per Obiettivo tematico (OT) e per programma operativo di ogni fondo comunitario (POR FESR, POR FSE, PSR). La dotazione complessiva è pari a 1.128 milioni di euro.

Obiettivo Tematico (OT) POR FESR* POR FSE* PSR* TOTALE 1 – Ricerca e innovazione 114,10 38,00 152,10 2 - ICT 24,30 22,00 46,30 3 – Competitività delle PMI 67,80 179,90 247,70 4 - Energia e Trasporti 65,40 35,40 100,80 5 – Clima e rischi 22,80 84,50 107,30 6 – Patrimonio culturale e ambientale 32,60 87,50 120,10 8 – Occupazione 182,40 10,90 193,30 9 – Inclusione sociale 51,40 60,56 111,96 10 – Istruzione e formazione 33,40 4,20 37,60 11 – Capacità istituzionale 11,10 11,10 TOTALE 327,00 278,30 522,96 1.128,26

* = al netto delle risorse finanziarie per l’assistenza tecnica. Il DSR ha inoltre definito i principali ambiti di integrazione e complementarietà fra i fondi e le strategie per un approccio integrato e lo sviluppo territoriale (Aree interne e Agenda urbana). Sulle strategie di programmazione specifiche di ogni fondo, si rimanda alla dettagliata trattazione già presentata nel DEFR 2016-2018, al paragrafo 3.

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4.1.3 La situazione e le prospettive del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) L’ammontare complessivo delle risorse residue del Fondo di sviluppo e coesione (circa 3,9 mld di euro) da ripartire tra le Regioni del Centro Nord è tutt’altro che certo. Il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio non ha mai fornito dati consolidati sulle risorse “libere” al netto di prenotazioni ed impegni. La situazione è in continua evoluzione. A seguito di incontri che i Presidenti delle Regioni hanno già tenuto con il Ministero delle Infrastrutture, sembra che una quota del 50% di tali risorse, circa 1,8 mld di euro (quota nazionale), potrebbe essere destinata ad infrastrutture di rilevanza nazionale (con beneficiario ANAS). Con riferimento alla operatività della Cabina di Regione FSC, prevista dal comma 703 delle legge di stabilità 2015, le regioni del Centro Nord hanno individuato le seguenti aree tematiche su cui concentrare le disponibilità finanziarie, secondo criteri di complementarietà con la programmazione europea, di priorità e di pronta cantierabilità: infrastrutture, difesa del suolo, beni culturali e turistici, riqualificazione urbana. Con riferimento alla chiave di riparto delle risorse la soluzione di compromesso emersa è quella di utilizzare la chiave di riparto cosiddetta “Trigilia” (oggetto di uno scambio di note tra l’ex Ministro ed il Presidente Errani). Secondo tale riparto, la quota di competenza della Regione Marche, sulle 13 Regioni e P.A. del Centro Nord, è del 5,18%, pari a circa 200 milioni di euro. La proposta formulata dai coordinatori della riunione tecnica svoltasi lo scorso 11 maggio, fatto 100 l’ammontare delle risorse da ripartire tra le Regioni (3,9 mld di euro), è quella di ipotizzare una suddivisione tra le aree tematiche come segue:

� 50% alle infrastrutture di valenza nazionale (quota nazionale di 1,8 mld di euro); � 25% alle infrastrutture di valenza regionale; � 25% agli interventi di dissesto Idrogeologico (o altre aree rilevanti per la Regione).

Su questa ipotesi non c’è stato accordo da parte dei rappresentanti di alcune Regioni che preferirebbero una assegnazione prevalente alle infrastrutture senza indicare le percentuali, senza distinzione tra le diverse tipologie di infrastrutture, né tra i diversi livelli (nazionali e regionali). In data 17 maggio 2016, la Regione Marche ha inviato una prima scheda dei fabbisogni per l’utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 per i lavori della cabina di regia, raccogliendo i contributi forniti dalle diverse strutture regionali, che hanno definito un fabbisogno ampiamente superiore alle prevedibili disponibilità. L’ipotesi di lavoro attualmente in corso di approfondimento propone – in coerenza con le indicazioni nazionali - di dare priorità alla manutenzione delle infrastrutture (strade, reti elettriche e impianti di depurazione) di vitale importanza per diversi motori di sviluppo regionale e al fine di raggiungere la conformità per agglomerati con procedure di infrazione in corso. L’ipotesi di valorizzazione di un bene storico culturale è in funzione della valorizzazione di un polo di attrazione turistico e di riqualificazione urbana. Rimangono ancora da utilizzare le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione del periodo 2000-2006, risorse liberate a seguito dello spostamento dell’intervento strada interporto dal FSC 2000-2006 al POR FESR 2007-2013, per un ammontare complessivo di euro 11.557.861,36, la cui utilizzazione è prevista per interventi programmati con FSC 2007-2013 ed oggetto di riprogrammazione per effetto del taglio derivante da disposizioni nazionali: strada interquartieri di Pesaro, strada delle Barche di Fano e potenziamento e adeguamento del sistema delle acque reflue urbane, per l’importo complessivo di euro 9.144.042,42 (d.g.r. 988/15). Oltre a queste risorse sono da utilizzare quelle derivanti da economie del Fondo dello stesso periodo 2000-2006, tramite la sottoscrizione di appositi APQ o integrazione di APQ con il tavolo dei sottoscrittori, e quelle da recuperare per la cessione dello spazio finanziario del patto di stabilità interno 2014 alla Regione Calabria, per l’importo di euro 5.150.000,00 (d.g.r. 1181/2014).

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4.2 Le società partecipate, le agenzie e gli enti strumentali La Giunta regionale ha attivato e sta perseguendo un ampio processo di razionalizzazione e risparmio sul versante degli enti strumentali e delle società controllate e partecipate dalla Regione, in attuazione delle disposizioni dell’articolo 1, comma 612, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. La citata legge prevedeva anche che, entro il 31 marzo 2016, venisse predisposta (e trasmessa alla Corte dei Conti) una relazione sui risultati conseguiti nell’attuazione di detto Piano. In estrema sintesi, il Piano prevedeva, anche sulla scorta delle disposizioni dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 4 dicembre 2014, n. 33, la dismissione di tutte le società partecipate dirette e indirette con la eccezione delle seguenti:

1. Sviluppo Marche S.p.A; 2. Aerdorica S.p.A; 3. Quadrilatero Marche-Umbria S.p.A; 4. Centralia S.p.A; 5. Interporto S.p.A.

4.2.1 Stato di attuazione e risultati conseguiti Deve specificarsi, in premessa, che i processi dismissivi sono stati caratterizzati da una serie di criticità derivanti dalle non univoche determinazioni degli altri soggetti pubblici co-proprietari delle società di che trattasi, dalla sussistenza di disposizioni statutarie che non favoriscono o, addirittura impediscono la cessione di quote, dalla insussistenza di un vero e proprio “mercato” nei settori in cui le società operano e dal conseguente rischio di svendita delle proprie quote, dalle problematiche afferenti gli oneri fiscali correlati al subentro della proprietà di cespiti immobiliari, etc. In relazione a quanto sopra, specificato che con atto di indirizzo 5 ottobre 2015, n. 849, la Giunta regionale ha dato mandato per privilegiare percorsi condivisi con le altre pubbliche amministrazioni interessate, appare utile una disamina articolata dei percorsi assunti per ciascuna società.

1) Centro Agroalimentare Piceno

Si tratta del primo processo di dismissione deliberato dalla Giunta regionale (delibera 1211/2012) con il quale era stato concordato con le altre pubbliche amministrazioni cointeressate, e, principalmente, con il Comune di San Benedetto del Tronto, un percorso finalizzato ad una procedura di alienazione di evidenzia pubblica, gestita dal Comune stesso, detentore della quota di maggioranza relativa. Tale percorso prevedeva la trasformazione della società da “consortile per azioni” a “per azioni” (deliberata dall’Assemblea Straordinaria del 3/12/2012) ed una perizia di stima per determinare il valore della società, da commissionarsi a cura della Regione Marche. Le risultanze di tale perizia sono state trasmesse al Comune di San Benedetto del Tronto nel novembre 2014, invitando lo stesso a procedere secondo gli accordi assunti nel corso della citata Assemblea Straordinaria. Non avendo avuto riscontro dal Comune, nel febbraio 2016, è stata sollecitata l’indizione delle previste procedure di vendita, avvertendo che, in mancanza, la Regione avrebbe provveduto autonomamente. Successivamente, in assenza di ogni riscontro, si è informato il Comune di San Benedetto che la Regione Marche avrebbe provveduto autonomamente all’indizione di una procedura di vendita. E’ stata quindi indetta una asta pubblica con scadenza per la presentazione delle offerte fissata nel giorno 22 aprile 2016. Alla scadenza prevista non è pervenuta alcuna offerta di acquisto. La Regione sta quindi valutando le modalità secondo cui procedere secondo la disciplina del codice civile.

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2) Centro Agroalimentare di Macerata La Regione nel novembre 2015 ha invitato gli altri soci a manifestare il loro interesse per l’acquisto delle quote regionali, ovvero, a intraprendere procedure congiunte di alienazione. A tale invito ha dato riscontro il solo socio Banca delle Marche S.p.A. comunicando di non essere interessato all’acquisto della quota regionale. E’ stata quindi indetta un’asta pubblica con scadenza per la presentazione delle offerte fissata nel giorno 22 aprile 2016. Alla scadenza prevista non è pervenuta alcuna offerta di acquisto. La Regione sta quindi valutando le modalità secondo cui procedere secondo la disciplina del codice civile.

3) Centro di Ecologia e climatologia Anche in relazione a questa società la Regione nel novembre 2015 ha invitato gli altri soci a manifestare il loro interesse per l’acquisto delle quote regionali, ovvero, a intraprendere procedure congiunte di alienazione. Si evidenziava, contestualmente, la necessità di modifiche statutarie, le cui disposizioni, attualmente, impediscono a ciascuno dei cinque soci pubblici di possedere quote di ammontare superiore la 20% del capitale. Sono pervenute comunicazioni da parte della Provincia di Macerata e della Camera di Commercio di Macerata, entrambe intenzionate a dismettere le loro quote, ferma restando la necessità delle modifiche statutarie sopra accennate. La Regione ha quindi chiesto al Presidente del Consiglio di amministrazione la convocazione dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione delle modifiche necessarie. L’Assemblea dei soci, che si è svolta il 1° aprile 2016, ha richiesto la ratifica delle proposte di modifica allo statuto da parte degli organi deliberanti dei soci.

4) Banca Popolare Etica A dicembre 2015 la Regione ha fatto richiesta di vendita delle azioni di sua proprietà, in attuazione di quanto disposto con d.g.r. 849/2015. A marzo 2016 è stata accreditata presso il Tesoriere regionale la somma di Euro 28.750,00, quale corrispettivo per la vendita di n. 500 azioni.

5) Immobiliare Regione Marche S.r.l. Con deliberazione di Giunta 14 settembre 2015, n. 747, sono stati assunti gli indirizzi per la liquidazione di detta Società (con modifica del già citato articolo 11, comma 1, della l.r. 33/2014, apportata con l.r. 16 settembre 2015, n. 21). Conseguentemente, la medesima Società è stata definitivamente eliminata dall’elenco di quelle dichiarate indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali della Regione. L’Amministratore unico della Società, in ottemperanza a quanto richiesto con la d.g.r. 747/2015, ha di fatto comunicato i dati necessari per il subentro della Regione nei rapporti attivi e passivi della società. Secondo la prospettazione effettuata dall’Amministratore unico, la finale messa in liquidazione avverrà nel corso del 2016.

6) Società Cooperative partecipate dall’ex Ente di Sviluppo Agricolo delle Marche (ESAM) Successivamente all’atto ricognitivo generale (comunicato con nota del Presidente della Giunta) il Servizio regionale competente in materia di agricoltura ha trasmesso un elenco di n. 25 società cooperative partecipate dall’ex Ente di Sviluppo Agricolo nelle Marche, soppresso con legge regionale 9/1997. Verificato che per la maggior parte di esse erano già stati avviati processi di liquidazione e che, in ogni caso, il mantenimento di tali partecipazioni è da considerarsi totalmente incompatibile con la normativa attuale, è stata adottata la deliberazione di Giunta 29 febbraio 2016, n. 161 con la quale si dà mandato alla struttura regionale competente in materia di gestione liquidatoria ex ESAM per la dismissione delle quattro partecipazioni in società cooperative ancora in esercizio, nelle forme consentite dalla legge.

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7) Società Centralia S.p.A., con deliberazione della Giunta regionale 28 agosto 2015, n. 703, è stata decisa, in accordo con gli altri soci, la messa in liquidazione che è avvenuta con atto del 30 settembre 2015.

8) Società partecipate in via indiretta tramite SVIM S.p.A. Con deliberazione di Giunta 12 ottobre 2015, n. 859 sono stati forniti indirizzi all’Amministratore unico di SVIM S.p.A. per la dismissione delle società indirette della Regione, partecipate per il tramite di SVIM S.p.A. In particolare, si richiedeva una relazione con cui ipotizzare modalità e tempi, nonché l’impatto economico, finanziario e organizzativo derivante dalle determinazioni da assumere. L’Amministratore Unico ha fornito una relazione tecnica con cui si ipotizzano quattro percorsi alternativi. La Giunta regionale ha richiesto, all’Amministratore unico, di effettuare un approfondimento circa le modalità operative percorribili, con riferimento al percorso che prevede la dismissione delle partecipazioni, nell’ottica di non compromettere comunque l’operatività delle società coinvolte. Gli schemi che seguono forniscono il quadro dell’attuale assetto delle società partecipate, delle agenzie e degli enti strumentali della Regione Marche

4.2.2 Elenco delle società partecipate dalla Regione Marche

- SVIM SPA - SVILUPPO MARCHE SPA 100,00% Società partecipate indirettamente attraverso SVIM spa:

� COSMOB SPA 24,46% � MECCANO SPA 30,00% � COFAM SRL in liquidazione 56,00% � TECNOMARCHE SCARL 10,26% � INTERPORTO MARCHE SPA 62,72% � SCAM TRAINING SRL in liquidazione 10,00% � PICENO SVILUPPO SCARL in liquidazione 7,63% � ASTERIA SCPA in liquidazione 5,33% � CEMIM SPA in liquidazione 11,16% � SOCIETÀ REGIONALE DI GARANZIA SCPA 3,02%

- AERDORICA SPA 87,87% Società partecipate indirettamente attraverso AERDORICA spa:

� INTERPORTO MARCHE SPA 0,42% � HESIS SRL 19,00% � RAFFAELLO SRL in liquidazione 100,00% � CONVENTION BUREAU SCRL in liquidazione 3,81% � TICAS SRL 1,79%

- IRMA SRL 100,00% - QUADRILATERO MARCHE UMBRIA SPA 2,86% - CENTRO AGRO ALIM. PICENO SCPA 33,87% - CENTRO AGRO ALIM. MACERATA SCARL 32,79% - CENTRO DI ECOL. E CLIMAT. SCARL 20,00% - CENTRALIA SPA in liquidazione 15,00%

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4.2.3 Elenco delle agenzie e degli enti strumentali della Regione Marche

N. 8 ENTI PUBBLICI - ERSU URBINO - ERSU MACERATA - ERSU ANCONA - ERSU CAMERINO - ERAP MARCHE - Ente Regionale per l’abitazione Pubblica nelle Marche - ASSAM - Agenzia per i Servizi nel settore Agroalimentare delle Marche - ARPAM - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche - ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE UMBRIA-MARCHE

N. 3 ENTI PARCO

- ENTE PARCO INTERREGIONALE DEL SASSO SIMONE E SIMONCELLO - ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO - ENTE PARCO REGIONALE MONTE S. BARTOLO

N. 3 CONSORZI PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE

- CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLE VALLI DEL TRONTO, DELL’ASO E DEL TESINO

- CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DEL FERMANO - CONSORZIO DI SVILUPPO INDUSTRIALE – ZIPA

N. 1 CONSORZIO DI BONIFICA

- CONSORZIO DI BONIFICA DELLE MARCHE N. 2 AGENZIE SANITARIE

- AGENZIA REGIONALE SANITARIA MARCHE - ASUR - AGENZIA SANITARIA UNICA REGIONALE

N. 3 AZIENDE OSPEDALIERE

- OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD - OSPEDALI RIUNITI UMBERTO I, LANCISI, SALESI - INRCA

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4.3 Valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare regionale La Giunta regionale ha assunto con forza, fin dal suo insediamento, il principio di ottimizzare l’utilizzo del proprio patrimonio immobiliare, valorizzando le strutture di cui dispone per risparmiare risorse da investire a favore dei servizi ai cittadini grazie alla contrazione degli oneri relativi ai fitti passivi. L’attuale legislatura regionale ha quindi assunto fra i primi provvedimenti una serie di interventi volti alla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare regionale, rispetto al quale è necessario proseguire lungo le direttrici della riduzione dei fitti passivi per le sedi degli uffici regionali, e della migliore valorizzazione del patrimonio immobiliare anche nella prospettiva di proporlo sul mercato per la sua dismissione o locazione. In particolare la ricognizione straordinaria del patrimonio, disposta dalla Giunta regionale con d.g.r. 1058/2014 e attuata dai servizi tecnici, ha evidenziato la necessità di effettuare una serie di regolarizzazioni catastali, volturazioni, sanatorie amministrative. A seguito dell’attività ricognitoria, con d.g.r. 1051/2015 - ai sensi de regolamento regionale n. 4/2015 avente ad oggetto “Disposizioni per la gestione dei beni immobili della Regione” - è stata rivista la classificazione dei diversi cespiti immobiliari (patrimonio disponibile e patrimonio indisponibile), individuando i beni disponibili immediatamente alienabili subordinatamente alle regolarizzazioni e adeguamenti eventualmente necessari. Pertanto la gestione immobiliare nel corso del 2017 sarà incentrata al completamento delle suddette attività di regolarizzazione ed all’avvio delle procedure di alienazione, sulla base delle indicazioni fornite dalla Giunta regionale, che avverranno attraverso uno o più bandi d’asta secondo le procedure del regolamento regionale. Peraltro il perdurare della situazione di criticità del mercato immobiliare limita la possibilità, in base al principio di prudenza, di appostare previsioni di entrata, in ragione delle condizioni di incertezza sull’effettivo realizzo delle vendite.

5. La procedura di aggiornamento del DEFR Il DEF regionale (DEFR) articola a livello regionale la logica del DEF nazionale. A livello nazionale, la normativa prevede che entro il 20 settembre di ogni anno il Governo presenti alle Camere la Nota di aggiornamento del DEF.

Come già evidenziato nel presente documento, l’esigenza di attendere l’approvazione del Rendiconto relativo all’esercizio 2015 da parte della Giunta rende indispensabile l’integrazione del DEFR 2017-2019 grazie alla possibilità di predisporre la Nota di aggiornamento, come esplicitamente previsto dal citato principio contabile n. 4/1 allegato al d.lgs. 118/2011.

Per garantire la necessaria coerenza con gli aggiornamenti della finanza pubblica nazionale, la Giunta regionale presenterà all’Assemblea legislativa delle Marche una Nota di aggiornamento del DEFR entro 30 giorni dalla presentazione della Nota di aggiornamento del DEF nazionale, e comunque non oltre la data di presentazione del disegno di legge di bilancio.

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Deliberazione amministrativa del 18 otto-bre 2016, n. 37 concernente:Piano triennale Regionale per un sistema di in-terventi di cooperazione e di solidarietà Inter-nazionale – 2016/2018. Legge regionale 18giugno 2002, n. 9, articolo 9.

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALEVisto l’articolo 9 della legge regionale 18 giugno2002, n. 9 concernente “Attività regionali per lapromozione dei diritti umani, della cultura di pace,della cooperazione allo sviluppo e della solidarietàinternazionale”;Vista la proposta della Giunta regionale;Visto il parere favorevole di cui all’articolo 16 bisdella L.R. 15 ottobre 2001, n. 20 in ordine alla re-golarità tecnica e sotto il profilo di legittimità deldirigente della posizione di funzione Cooperazioneallo sviluppo, reso nella proposta della Giunta re-gionale;Vista l’attestazione della copertura finanziaria dicui all’articolo 48 della L.R. 11 dicembre 2001, n.31, resa nella proposta della Giunta regionale;Preso atto del parere espresso dal Comitato per lacooperazione e solidarietà internazionale ai sensidell’articolo 13 della L.R. 9/2002;Preso atto che la predetta proposta è stata preven-tivamente esaminata, ai sensi del comma 1 dell’ar-ticolo 22 dello Statuto regionale, dalla Commissio-ne assembleare permanente competente in materia;Visto il parere espresso, ai sensi dell’articolo 4,comma 1, della L.R. 26 giugno 2008, n. 15, dalConsiglio regionale dell’economia e del lavoro;Visto l’articolo 21 dello Statuto regionale;

DELIBERAdi approvare il “Piano triennale regionale per un si-stema di interventi di cooperazione e di solidarietàinternazionale – 2016/2018. Legge regionale 18giugno 2002, n. 9, articolo 9” di cui all’allegato Ache costituisce parte integrante e sostanziale dellapresente deliberazione.Avvenuta la votazione, il Presidente ne proclamal’esito: “l’Assemblea legislativa regionale appro-va”.

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ALLEGATO A

PIANO TRIENNALE REGIONALE PER UN SISTEMA DI INTERVENTI DI COOPERAZIONE E DI SOLIDARIETÀ

INTERNAZIONALE

ANNI 2016/2018

LEGGE REGIONALE 18 GIUGNO 2002, N. 9, ARTICOLO 9

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INDICE

CAPITOLO 1

LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DEL PRECEDENTE PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2013/2015

1.1 Il piano triennale 2013-2015 pag. 3

1.2 La costruzione del sistema territoriale: potenzialità e criticità pag. 12

1.3 Il piano triennale regionale 2013-2015: considerazioni finali pag. 13

CAPITOLO 2

OBIETTIVI GENERALI DELLE ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE TRIENNIO 2016/2018

2.1 Scenari di contesto mondiale pag. 14

2.2 La programmazione europea 2014-2020 pag. 16

2.3 La cooperazione internazionale italiana pag. 19

2.4 Dalla cooperazione decentrata alla cooperazione territoriale pag. 22

2.5 Le risorse finanziarie nazionali pag. 24

CAPITOLO 3

LEGGE REGIONALE 9/2002 – ART. 9 – PIANO TRIENNALE REGIONALE 2016-2018

3.1 Obiettivi prioritari pag. 25

3.2 Metodologie e strumenti di intervento pag. 27

3.3 Iniziative di emergenza pag. 31

3.4 Priorità geografiche pag. 31

3.5 Settori di intervento pag. 32

CAPITOLO 4

LA PRESENZA DELLA REGIONE MARCHE IN ITALIA E IN EUROPA

4.1 Partecipazione della Regione Marche ad associazioni europee pag. 33

4.2 L’Osservatorio Interregionale per la Cooperazione allo Sviluppo pag. 33

CAPITOLO 5

ASPETTI FINANZIARI

5.1 Il Bilancio di previsione 2016/2018 pag. 35

5.2 Conclusioni pag. 35

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CAPITOLO 1

LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DEL PRECEDENTE PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2013/2015 1.1 Il piano triennale 2013/2015

La Regione Marche nel triennio di programmazione 2013/2015 ha sviluppato la propria attività di cooperazione internazionale allo sviluppo attraverso le seguenti modalità:

- Programmi di iniziativa regionale (PR) elaborati, sviluppati ed implementati anche in collaborazione con soggetti internazionali, nazionali e regionali. In generale si tratta delle iniziative promosse per la concessione di contributi su linee finanziarie internazionali, comunitarie e nazionali;

- Progetti ad iniziativa territoriale (PT) elaborati dai soggetti di cui all’articolo 11 della legge regionale 9/2002, con esclusivo riferimento alle priorità geografiche e tematiche individuate nel programma triennale.

A. PROGRAMMI DI INIZIATIVA REGIONALE (PR)

Le attività afferenti a questo ambito sono state realizzate attraverso l’utilizzo di strumenti regionali, nazionali, comunitari e internazionali. Nel corso del triennio, i programmi più significativi finanziati e realizzati sono i seguenti:

A.1 Programmi cofinanziati con fondi regionali

Progetto “Iniziativa Adriatico – Mediterraneo”

Nel triennio 2013/2015 l’ ”Iniziativa Adriatico - Mediterraneo” si è sviluppata e rafforzata contribuendo a disegnare nuovi scenari di integrazione e coesione, attraverso il dialogo tra i paesi del bacino Adriatico e Mediterraneo, nonché dell'area balcanica. La finalità è quella di creare una sorta di circuito internazionale che metta in movimento uno scambio culturale permanente, valorizzando le eccellenze del territorio marchigiano. Il richiamo all'Adriatico e al Mediterraneo è da sempre elemento fondamentale e costituisce il valore identitario del progetto. Risultati triennio 2013/2015:

2013 Paesi Città Eventi Organizzazioni

coinvolte Artisti impegnati

Produzioni culturali realizzate

Presenze spettatori

Italia Ancona 80 30 130 6 40.000

2014 Bosnia Sarajevo

90 20 150 7 30.000 Italia Ancona Senigallia

2015 (non-finanziato dalla Cooperazione allo sviluppo, ma con fondi regionali del settore cultura)

Croazia Zagabria

95 31 160 10 55.000 Grecia Mykonos

Serbia Belgrado

Italia Ancona- Fano

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A.2 Programmi cofinanziati con fondi nazionali

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE DECENTRATA FINANZIATO DAL MAECI IN BRASILE

Le Regioni Marche, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Liguria hanno elaborato il Programma “Brasil Proximo - Supporto in favore dello sviluppo locale integrato in Brasile” con un costo complessivo di € 6.770.000,00 che è stato approvato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI con un cofinanziamento per un importo di € 4.730.000,00 pari al 70% dell’importo totale del programma. Del rimanente 30% dell’importo totale del programma, pari ad € 2.031.000,00, si sono fatte carico le sopraindicate Regioni, suddiviso in tre quote annuali, per un importo complessivo pari ad € 406.000,00 ognuna, ovvero € 300.000,00 in monetario ed € 106.000,00 in valorizzazioni.

Gli ambiti di attività che il Programma ha sviluppato sono i seguenti:

1. sostegno alla promozione delle politiche sociali; 2. sostegno allo sviluppo economico locale sostenibile.

I territori brasiliani coinvolti nel programma sono: Stato di Amazonas (Alto Solimoes e Intorno de Manaus), Stato del Piauì (Serra Das Confusoes), Stato di Rio Grande Do Sul (Municipi di Bagè, Acegua e Candita); 15 Comuni della Serra della Mantiqueira; Baixada Fluminense (Rio de Janeiro); Stato di San Paolo (Municipi di Araraquara, Ibatè, Sao Carlos).

Il Programma si è concluso in data 31.12.2015.

La Regione Marche è stata responsabile dell’esecuzione della linea di attività denominata “Programmazione territoriale partecipata per migliorare le politiche sociali negli Stati del Piauì e di Rio De Janeiro” e ha realizzato le seguenti azioni:

1. istituzione di due Osservatori sul sistema delle politiche sociali territoriali e sull’attuazione del Patto territoriale in Serra Das Confusoes (Piauì) e nella Baixada Fluminense (Rio De Janeiro);

2. attivazione di due Segreterie tecniche per l’attuazione dei Patti territoriali; 3. formazione rivolta agli operatori sia degli Osservatori che delle Segreterie; 4. realizzazione di un Centro polivalente nella Baixada Fluminense per l’aggregazione e la

produzione culturale da parte dei giovani finalizzata ad offrire nuove opportunità lavorative; 5. realizzazione di due Conferenze internazionali con la partecipazione del Governo Federale

brasiliano, dei Governi statali e delle municipalità coinvolte al fine di migliorare le strategie di intervento delle politiche federative nel campo dei servizi sociali.

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A.3 Programmi cofinanziati con fondi europei

Nell’ambito della programmazione 2007/2013 della Commissione Europea (EuropeAid - External cooperation programmes) con i paesi in via di sviluppo e paesi emergenti nel settore dello sviluppo locale ed umano sono state lanciate diverse calls for proposal per progetti di educazione allo sviluppo Non-State Actors and Local Authorities in Development: Raising public awareness of development issues and promoting development education in the European Union (anche conosciuto come programma DEAR – EuropeAID).

Dal 2009 ad oggi la REGIONE MARCHE è stata una delle Autorità Locali Europee più attive nel settore dell’educazione allo sviluppo e più in generale della Global Education, con due progetti in cui è stata capofila e con quattro progetti, che la vedono come partner (con circa 1,2 m€ di risorse europee direttamente gestite nell’intero periodo). Nel periodo 2013-2015 sono stati realizzati i seguenti progetti: Progetto: European Dynamics for Dear Efficiency - DCI-NSAED/2012/287-935 Paesi coinvolti: Francia, Italia, Germania, Belgio

REGIONE DELLA PICCARDIE (FR) CAPOFILA

Partner:

Regione Marche (Italia); ONG Cospe (Italia); Provincia del Lussemburgo (Belgio) ONG EWNT (Germania); Regione Turingia (Germania);

Obiettivi:

Il progetto ha voluto migliorare le reti locali presenti nei 4 diversi territori coinvolti e le attività di Educazione allo Sviluppo (DEAR) attraverso scambi tra differenti attori europei. Questo approccio europeo è presente in tutte le attività di progetto dei partner. Il progetto si è rivolto al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

� migliorare il supporto individuale e istituzionale alle iniziative di cooperazione allo sviluppo e DEAR � creare sinergie tra le attività DEAR, il mondo dei media, le autorità locali e le reti territoriali � supportare la società civile e rafforzare le politiche, le capacità e le pratiche delle reti territoriali esistenti attraverso azioni di cittadinanza attiva e global education. Stato attuazione

Il progetto si è concluso il 27 dicembre 2015.

Principali attività 2015 collegate al progetto

� 20/26 luglio 2015 – Pesaro, Summer camp global citizenship, 15 giovani da Italia, Francia, Germania, Belgio hanno partecipato alla formazione in collaborazione con Cospe e Marche Solidali;

� 15/18 ottobre 2015 – Pesaro, October school in collaborazione con Marche Solidali; � 9/11 dicembre 2015 Bruxelles – Final conference; � 18 dicembre 2015 Ancona – NUOVI APPROCCI ALLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE NELLE

MARCHE Seminario finale.

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Progetto: Critical review of the historical and social disciplines for a formal education suited to the global society - DCI-NSAED/2011/13 Paesi coinvolti: Italia, Austria, Olanda, Irlanda, Repubblica Ceca, Bulgaria

ONG CVM – COMUNITA’ VOLONTARI PER IL MONDO (MARCHE) Capofila

12 partner provenienti da: Italia ONG APA AIDS Partnership with Africa Irlanda

ACCRI Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale (Friuli Venezia Giulia)

ONG ARPOK Agency for Development, Assistance and Humanitarian Aid of the Olomouc Region Repubblica Ceca

Amici dei Popoli (Emilia Romagna) Ong CMO Centro per l’Educazione Globale – Università di Radboud - Olanda

CISP Comitato Internazionale per il Sviluppo dei Popoli (Lazio)

Ong ESA Expert Support Association Bulgaria

CVCS Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo (Friuli Venezia Giulia)

Ong Sudwind Austria

OSVIC Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano (Sardegna)

Partner Associato: Università Cattolica del Perù

Regione Marche PRO.DO.C.S Progetto Domani: Cultura e Solidarietà (Lazio)

Obiettivo Generale:

Promuovere la comprensione dell’interdipendenza globale, delle cause di povertà e ineguaglianza a livello internazionale attraverso un nuovo metodo di insegnamento non eurocentrico.

Obiettivo Specifico:

Promuovere l’adozione, nelle scuole di 6 paesi europei, di nuove conoscenze e metodologie di apprendimento globale nei curricula delle discipline storico sociali attraverso materiali didattici specifici e sperimentazioni educative.

Stato attuazione

Il progetto si è concluso il 30 giugno 2016.

Principali attività 2015/2016 collegati al progetto � 4/5 settembre 2015 – Senigallia, Seminario Educazione interculturale e globale per

insegnanti e ONG; � 13/15 aprile Ancona – Dall’Europa alla Scuola: nuovi strumenti per comprendere il mondo

- Final conference.

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Progetto: ClimATE Change – Enhancing competences on relationship between MDG 1 and 7 as effective approach to meet both goals - DCI-NSAED/2012/280-926 Paesi Coinvolti: Italia, Germania, Malta, Polonia.

ONG COSPE – Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti (IT) CAPOFILA Partners

ONG INKOTA, Germania Regione Marche, Italia

ONG PGN Poland Green Network, Polonia Ass. CICMA, Italia

ONG Kopin, Malta Ass. AIAB, Italia

Associati

ROPPA, Africa Occidentale; Kulima, Mozambico; ECVC, Europa; CFSI, Francia; ABL, Germania

OBIETTIVO GENERALE

Contribuire a diffondere la lotta contro la fame (MDG n ° 1) e gli obiettivi ambientali (MDG n ° 7) evidenziando il legame e il rapporto tra i due obiettivi (FAO, 2009; ONU 2000; UE 2008).

OBIETTIVO SPECIFICO

Migliorare, entro tre anni, le competenze della società civile in Italia, Germania, Polonia e Malta sul ruolo delle pratiche agricole sostenibili e delle comunità locali (piccoli agricoltori) in tutto il mondo per proteggere e preservare le risorse naturali per le generazioni future, riducendo al minimo l'impatto dei cambiamenti climatici e contribuire agli obiettivi 1 e 7 del Millennium Development Goal-MDG.

Stato attuazione

Il progetti si è concluso il 28 febbraio 2016.

Principali attività 2015/2016 collegate al progetto � 3/5 febbraio Ancona – SECURING UNIVERSAL RIGHTS TO WATER AND FOOD IN A CHANGING

CLIMATE - Final conference.

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Progetto: Global Schools: EYD 2015 to embed Global Learning in primary education - DCI-NSAED/2014/338-378 Paesi Coinvolti: Italia, Irlanda, Austria, Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Lettonia, Bulgaria Repubblica Ceca, Malta, Polonia

Provincia Autonoma di Trento (IT) CAPOFILA

Partners

ONG CVM, Italia ONG Le Partnerariat, Francia ONG CFSI, Italia Comune di Dunquerque, Francia Regione Marche, Italia Diputacion Provincial de Zaragoza, Spagna ONG Trocaire, Irlanda Instituto Politecinco di Viana do Castelo, Portogallo St. Patrick College, Irlanda Municipio di Rezekne, Lettonia. ONG CDEC Regno Unito ONG ESA, Bulgaria Regione del TIROLO, Austria Municipio di SOFIA, Bulgaria, ONG SUDWIND, Austria ONG PEOPLE IN NEED; Repubblica Ceca

OBIETTIVO GENERALE

Aprire nuovi spazi di apprendimento e di piena partecipazione dei giovani alle sfide della cittadinanza globale facilitando l'acquisizione di competenze e valori che garantiscono la consapevolezza e la comprensione critica delle questioni globali e l'impegno attivo.

OBIETTIVO SPECIFICO

Progettare e promuovere modelli replicabili di 'Global Learning in Scienze della Formazione Primaria' attraverso la creazione di una rete europea di 155 scuole che in modo strutturato integrano GL nel loro curriculum. Destinatari 2100 insegnanti, 155 dirigenti scolastici, 130 Enti Locali decisori e funzionari, 200 operatori di ONG, decisori nazionali dei 10 paesi UE beneficiari finali Studenti e genitori delle scuole di destinazione; insegnanti, studenti e genitori di altre scuole.

Stato di Attuazione

Progetto in corso. Partecipazione seminario di lancio a Trento 2/4 dicembre 2015 e partecipazione al tavolo di discussione multi regionale sull’educazione alla cittadinanza mondiale.

Principali attività 2015/2016 collegate al progetto

a) 2/4 dicembre 2015 – Trento, European local authorities seminar on global learning themes. b) 2 febbraio 2016 – Roma, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta

del 4 febbraio, ha approvato - con l’astensione delle Regioni Liguria, Lombardia e Veneto – un documento sull’educazione alla cittadinanza globale. (Allegato A.2)

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Progetto “Social work with global perspective - An interdisciplinary contribution to youngster’s citizenship building” (SoGloP)” Erasmus+ - Youth in action –N.: 2015-3-DE04-KA205-013440 Paesi coinvolti: Francia, Italia, Germania.

ONG EWNT (GE) CAPOFILA

Partners:

Regione Marche (Italia); Marche Solidali(Italia); Regione Haute de France (ex Piccardie) (Francia); ONG GAS (Francia)

Regione Turingia (Germania);

OBIETTIVO GENERALE

E’ rivolto ai giovani e si propone, nel contesto di una partnership strategica, di sviluppare un approccio innovativo dai concetti educativi esistenti di educazione allo sviluppo e della sensibilizzazione sui temi di Educazione Globale (DEAR / GL) e di assistenza sociale.

OBIETTIVO SPECIFICO

Il progetto perseguirà due obiettivi per due gruppi di destinatari:

- il progetto dovrebbe rafforzare le competenze dei giovani con meno opportunità per dare loro possibilità di partecipare ai processi sociali. Ciò contribuirà a migliorare la loro capacità di orientarsi nel mondo globalizzato e ad agire in modo responsabile, nel senso glocale. La loro capacità di riflettere sulle proprie opinioni e desideri è favorita dal rafforzamento della loro percezione positiva di sé, nel senso di una cittadinanza glocale;

- il progetto dovrebbe favorire DEAR / GL come un concetto educativo importante per contesti globali per dimostrare il suo contributo alla responsabilità sociale delle imprese. Proponiamo questo progetto come una partnership strategica europea, perché vogliamo prendere in considerazione gli aspetti globali nella progettazione e, attraverso il progetto, vogliamo consentire una conoscenza e capacità di trasferimento transnazionale. Gruppo target di questa partnership sono DEAR / GL stakeholders, le amministrazioni pubbliche, gli educatori formali e non formali e le università.

Stato di Attuazione

Progetto in corso. Il progetto è partito il 1 ° gennaio 2016 e terminerà il 31 dicembre 2017.

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CO-PROGETTAZIONE A partire dall’inizio del 2014 è stata attivata un’intensa attività di co-progettazione in collaborazione con altre strutture del Servizio Politiche Sociali e Sport (fino al 31/12/2015) e con soggetti dei principali network del territorio marchigiano.

Tale attività si è sviluppata e rafforzata nel 2016 sui numerosi bandi in uscita sin da gennaio (EUROPE FOR CITIZENS, ERASMUS+, HORIZON2020, EUROPEAID, AGENZIA ITALIANA PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO)

Programma Progetto Ruolo PF Cooperazione allo Sviluppo

Soggetti Marchigiani presenti

Erasmus + Sport – 2014-2015

Health on move Supporto alla progettazione

PF politiche giovanili e sport

INTERREG Europe - 2015

Smart (NET) Age- PF Cooperazione allo Sviluppo Coordinamento progettazione di supporto al Servizio Politiche Sociali e Sport

Servizio Politiche Sociali e Sport

CSV Marche

INTERREG Europe - 2015- 2016

MobCarelct - Promoting Business Investments and Solutions in Silver Economy , Integrating Senior's Interregional Mobility and Chronic Care Management Through ICT Deployment –

Co-progettazione - Partner

PF Cooperazione allo Sviluppo

Erasmus + KA2 giovani - 2015

Social work with global perspective - An interdisciplinary contribution to youngster’s citizenship building 2016-17"

Co-progettazione - Partner

PF Cooperazione allo Sviluppo

Marche Solidali Erasmus + KA2 giovani – 2015-2016

globalEDU - European Dynamics for GLOBAL EDUCATION efficiency

Co-progettazione – Partner

PF Cooperazione allo Sviluppo

Marche Solidali Interreg Med -2015

inMEDiet – Innovative ways of Increasing Mediterranean Diet Products Consumption by Tailoring Strategies According to Consumer

Co-progettazione – Partner

PF Cooperazione allo Sviluppo

EaSI -2015 IPAI – Integrated Pathways for Active Inclusion Coordinamento della progettazione per la parte marchigiana e supporto della PF Programmazione Sociale nella presentazione della proposta

PF Programmazione Sociale

CSV Marche

Europe for Citizens -2016

L4PEACE – We were looking for peace: transnational civilian intervention during the Yugoslav war

Lead Partner PF Cooperazione allo Sviluppo

Marche Solidali Nell’ambito del BANDO 2016 ‘EuropeAID Raising public awareness of development issues and promoting development education’ per capitalizzare la notevole esperienza pregressa della Cooperazione allo sviluppo della Regione Marche sono stati predisposti e presentati i seguenti

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progetti (schede di sintesi – concept notes) in collaborazione con ONG ed Enti Locali di tutta Europa (scadenza 21 giugno 2016)

Capofila Paese Titolo Ruolo PF Cooperazione allo Sviluppo

COSPE NGO(IT)

All EU28 Ecological conversion of food systems to address Paris Agreement’s goals on climate changes E.CO.FOOD.S

Co-progettazione – Partner LOT 1 Civil Society Organization

EWNT NGO (DE)

All EU28 Power to young citizens for acting in One World – younGLE

Co-progettazione – Partner LOT 3 Support to third parties Civil Society Organization & Local Authorities

City of Malmö

All EU28 Acting Locally towards Fair Alliances - ALFA Co-progettazione – Partner LOT 4 Local Authorities

Nell’ambito del BANDO 2016 dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo AICS per Organizzazioni della Società Civile sono stati presentati i seguenti progetti (schede di sintesi – concept notes) in collaborazione con ONG ed Enti Locali marchigiani (scadenza 13 giugno 2016).

Capofila Paese Titolo Ruolo PF Cooperazione allo Sviluppo

CESTAS Albania DEAF_AL - Miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità uditive in Albania

Partner

CISP Bosnia Erzegovina

BioSvi - La biodiversità per lo sviluppo locale. Modello innovativo di governance partecipata del Paesaggio Protetto Konjuh in Bosnia Erzegovina

Partner

CIPSI Senegal Sviluppo e consolidamento dell’organizzazione socio-politica a favore della protezione sociale e dell'empowerment delle donne e giovani nel Dipartimento di Pikine. (con la partecipazione dei Comuni di Ancona e Senigallia)

Partner

CELIM (CVM)

Libano, Etiopia e Bangladesh

Securing Women Migration Cycle – Programma di Assistenza, Protezione e Lavoro per Donne Migranti in Libano. Il Focus Etiopia e Bangladesh

Partner

COSPE Tunisia e Palestina

Ri-GEN MED: sostegno a percorsi di rigenerazione sociale, economica e culturale animati da giovani donne e uomini nei territori periferici di Tunisia e Palestina

Partner

CVM Etiopia ProDom - Creazione di una rete di supporto per le lavoratrici domestiche -

Partner

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B. PROGETTI A INIZIATIVA TERRITORIALE (PT)

Il quadro riepilogativo per i progetti ad iniziativa a iniziativa territoriale (PT) è il seguente:

ANNO 2013 - DOTAZIONE FINANZIARIA TOTALE € 68.630,00

Progetti pervenuti n. 3 - AFRICA n. 3 progetti

Ente/Associazione Paese di intervento Titolo Progetto

CIFA ONLUS Etiopia Tutte a scuola: un programma di sviluppo socio economico, contro la discriminazione, lo sfruttamento e la violenza di genere nel distretto di Ambassel nella Regione dell’Amhara in Etiopia

DEAfal ONG Togo Sostegno alla Cooperativa Agricola di Kassena in Togo AVP ONLUS Togo Materiali Scuola Professionale Agricola Togo

ANNO 2014 - DOTAZIONE FINANZIARIA TOTALE € 122.941,72

Progetti pervenuti n. 5 - AFRICA n. 5 progetti

Ente/Associazione Paese di intervento Titolo Progetto

CVM Comunita’ Volontari per il Mondo

TANZANIA Intervento a favore di donne, ragazze e bambini disabili in Tanzania

COSPE Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti

GHANA Cittadinanza attiva per migliorare i servizi idrosanitari in Ghana

CESTAS Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate Sanitarie

NAMIBIA Agroecologia alimentare e sicurezza alimentare in Namibia

ARCS Arci Cultura e Sviluppo

CAMERUN Rafforzamento delle capacità di autogestione delle risorse idriche della comunità’ di Bankondji (Camerun)

Fondazione Maria Grazia Balducci Rossi per i piu’ bisognosi

COSTA D’AVORIO Prevenzione salute delle donne Provincia Abengourou

ANNO 2015 - - DOTAZIONE FINANZIARIA TOTALE € 0,00

Nell’anno 2015 non è stato predisposto il bando per le iniziative territoriali per mancanza di risorse finanziarie destinate al settore della cooperazione allo sviluppo.

1.2 La costruzione del sistema territoriale: potenzialità e criticità

La Regione Marche nel triennio 2013/2015 stringe numerosi rapporti di collaborazione con Enti locali e con attori sociali, economici e culturali del territorio, mirando a valorizzarne le specificità e a costruire progressivamente un sistema territoriale di cooperazione. Al fine di favorire la convergenza dei soggetti e delle risorse in campo su obiettivi condivisi, la Regione utilizza il sostegno alle iniziative promosse dai diversi attori per sviluppare sinergie, mettere le differenze in rete creando la massa critica che solo un “sistema” può assicurare.

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In questo impegno di raccordo con il territorio la Regione assume un ruolo di “attivatore e orientatore” facendo ricorso a numerosi attori del territorio nella funzione di attuatori delle iniziative a regia regionale, inserendoli in reti pluriattoriali e transnazionali che li introducono o rafforzano la loro presenza e la capacità di essere protagonisti negli spazi internazionali.

1.3 Il piano triennale regionale 2013-2015: considerazioni finali

Nei precedenti piani triennali già si affermava la centralità dello sviluppo locale attraverso il modello di interazione "locale/globale" basato sui principi del partenariato e della sussidiarietà. In questo quadro, il consolidamento del dialogo fra istituzioni locali e la costruzione di reti fra soggetti locali intorno a progetti hanno costituito un'azione di primario interesse per consolidare lo sviluppo locale connettendolo in modo attivo ai processi di globalizzazione.

Tutto ciò ha spinto la Regione Marche ad un approccio di processo e non di progetto, di area e non di Paese, all’inserimento delle iniziative all’interno di accordi e intese, di quadri di respiro nazionale, comunitario e internazionale.

L’impegno della Regione Marche nelle attività di solidarietà e cooperazione internazionale ha registrato negli anni la progressiva definizione di una propria identità che, caratterizzata principalmente da una “logica di sistema”, è guidata da un approccio territoriale volto alla messa in rete di attori, competenze e best practices. Nel corso degli anni sono state modificate ed ampliate progressivamente le priorità geografiche – da una concentrazione dei suoi interventi nei Balcani, la Regione nel corso degli anni ha esteso la propria azione ad altre aree: Africa, America Latina, Mediterraneo.

L’evoluzione della nostra cooperazione allo sviluppo consiste da un lato nella capacità sempre maggiore di mettere in rete esperienze spesso nate spontaneamente dal volontariato e dall’azione di Associazioni, Ong ed Enti Locali del territorio marchigiano, dall’altro di inserirsi sempre più nel quadro della cooperazione nazionale, europea ed internazionale con diversi progetti finanziati, nel periodo 2007/2015, dai programmi INTERREG III, CADSES, Life Paesi Terzi, Parlamento Europeo, IPA Cross Border, MED, EuropeAID Local Authorities, EuropeAID URBAL III, nonché dalla partecipazione ai programmi dell’UNDP e della FAO.

In particolare, si è costituita l’Associazione Marche Solidali-Coordinamento delle organizzazioni marchigiane di cooperazione e solidarietà internazionale. Marche Solidali è una rete di coordinamento regionale creata dalle Associazioni e dalle ONG marchigiane che si occupano di cooperazione, solidarietà internazionale, educazione alla cittadinanza globale e cosviluppo. L’obiettivo è quello di creare sinergie per migliorare l’utilizzo delle risorse, rapportarsi con le istituzioni pubbliche e rispondere a bandi nazionali e internazionali in maniera più organica e funzionale. In particolare, si evidenzia che l’Associazione, in stretta collaborazione con la Regione Marche, ha presentato in data 18 dicembre 2015, un’indagine utile per la predisposizione del presente piano triennale.

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CAPITOLO 2

OBIETTIVI GENERALI DELLE ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE - TRIENNIO 2016-2018

Il presente documento illustra le linee di azione della Regione Marche in attuazione della l.r. 9/2002. Mediante tale legge la Regione Marche in coerenza con le norme, le dichiarazioni internazionali e i principi costituzionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, interviene al fine di favorire il radicamento nella comunità marchigiana della cultura di pace e dei suoi presupposti quali le libertà democratiche, la non violenza, la cooperazione internazionale e l’educazione allo sviluppo sostenibile.

Il punto di riferimento fondamentale per l'elaborazione del nuovo Piano triennale è costituito dall'adesione della Regione Marche alle politiche europee, sia quelle per la cooperazione esterna che quelle di vicinato e di coesione territoriale.

Il presente piano triennale si pone inoltre in linea con i principi e le linee guida definiti a livello internazionale, europeo e nazionale nell'ambito della cooperazione allo sviluppo.

2.1 SCENARI DI CONTESTO MONDIALE – LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E LA CITTADINANZA GLOBALE

Le attività di cooperazione internazionale sono state disciplinate dalla nuova legge 11 agosto 2014, n. 125 “Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo”. Gli obiettivi generali della cooperazione italiana per lo sviluppo e i principi guida a cui essa si ispira sono quelli fissati anche nel quadro di decisioni assunte a livello internazionale e comunitario. Tra queste assume particolare rilevanza la Dichiarazione del Millennio approvata nel 2000 da 186 Capi di Stato e di Governo nel corso della Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la quale sono stati enunciati gli obiettivi per garantire il rispetto di valori fondamentali quali la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, la tolleranza, il rispetto per la natura e la responsabilità condivisa.

Con tale documento sono stati fissati gli 8 Obiettivi del Millennio che la comunità internazionale si è proposta di raggiungere, stabilendo l’obiettivo centrale del dimezzamento della povertà assoluta entro il 2015: lotta alla povertà e alla fame, educazione di base universale, eliminazione delle disparità tra i sessi, riduzione di due terzi della mortalità infantile, miglioramento della salute materna, lotta contro l’AIDS, la malaria e le altre malattie infettive, protezione dell’ambiente, creazione di rapporti di partenariato globale per lo sviluppo.

Oggi, a distanza di 15 anni, si può affermare che pur in presenza di dati incoraggianti, molta strada resta ancora da fare.

Secondo misuratori di povertà basati sul reddito, più di un miliardo di persone vive con meno di $ 1,25 al giorno; inoltre 200 milioni di persone annualmente vengono coinvolte da catastrofi naturali. La crisi economica minaccia gli standard socio-economici nelle società industrializzate, ma in un mondo sempre più interconnesso, gli shock che si producono in una parte del mondo si propagano rapidamente e hanno un impatto sull’intera popolazione mondiale. Un altro strumento di comparazione del grado di sviluppo dei diversi Paesi è rappresentato dall’Indice di Sviluppo Umano (HDI) introdotto dalle Nazioni Unite a partire dal 1993 per valutare la qualità della vita nei Paesi membri. E’ un indice che tiene conto della longevità (aspettativa di vita alla nascita), della conoscenza e dello standard di vita. Si evidenzia che gli ultimi 18 Paesi sono tutti africani.

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Anche alla luce di queste rilevazioni, la necessità di ridurre il gap esistente tra i Paesi in Via di Sviluppo (PVS), l’Africa in particolare, ed i Paesi sviluppati, è stata più volte ribadita dalla comunità internazionale in diverse sedi. Si evidenzia che le attività di cooperazione finalizzate a raggiungere gli MDGS hanno contribuito a ridurre il numero di persone che vivono in estrema povertà nel mondo ed oggi la maggior parte dei bambini delle aree in via di sviluppo iscritti all’anagrafe ha accesso all’educazione primaria, riducendo la disparità tra maschi e femmine.

Alcuni progressi sono stati registrati inoltre nella lotta contro la malaria e la tubercolosi, così come in altri indicatori sanitari: il tasso di mortalità infantile è stato dimezzato negli ultimi due decenni così come la percentuale di persone che non hanno accesso all’acqua potabile.

LA NUOVA AGENDA DI SVILUPPO GLOBALE 2015-2030

La comunità internazionale si è impegnata fin dal 2013 nella definizione dei Sustainable Millennium Development Goals (SMDGs) che rappresentano il cuore dell’Agenda per lo sviluppo globale post-2015 lanciati a seguito della Conferenza “Rio+20” tenutasi nel 2012 (Risoluzione delle Nazioni Unite n. 66/288 del 27.07.2012 “The future we want”).

In occasione della 68a Assemblea generale delle Nazioni Unite (18 settembre 2013), è stato avviato formalmente il negoziato sull'Agenda di sviluppo per il post-2015 che sul piano dei contenuti mira a perseguire due obiettivi:

a) rilanciare l’impegno a favore del raggiungimento degli MDG, focalizzati sulla dimensione sociale, per portare a termine il lavoro incompiuto attraverso un impegno supplementare e più incisivo, a fronte di risultati insufficienti, in tema di condizione delle donne, salute materna e riproduttiva, servizi sociali di base e redistribuzione delle risorse tra e all'interno dei paesi, tutela dell'ambiente e occupazione a condizioni dignitose, soprattutto nell’ Africa sub-sahariana;

b) proiettarsi oltre il 2015, rispetto ai MDG, considerando i grandi cambiamenti avvenuti nel mondo rispetto al 2000, non solo per la crisi in corso. I nuovi obiettivi dovranno integrare la dimensione economica, ecologica - ambientale e di sicurezza a quella sociale degli MDG ed essere applicabile a tutti i paesi del mondo, anziché soltanto ai gruppi di popolazioni povere del sud del mondo. La pace e la sicurezza globale (la cosiddetta dimensione securitaria: instabilità, fragilità, post-conflitto e violenza) e i tre pilastri dello sviluppo umano sostenibile - crescita economica, sviluppo socialmente equo, eco-compatibilità - concorrono oggi a definire l'orizzonte teorico generale di riferimento per la strategia del post-2015.

In data 25/27 settembre 2015, in occasione dello specifico summit che ha riunito i Capi di Stato e di Governo nell’ambito della 70° sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stata approvata la nuova Agenda post 2015 che è entrata in vigore in data 1° gennaio 2016. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite dichiara che: ”Si tratta di un’Agenda universale e integrata che preannuncia una svolta epocale per il nostro mondo. E’ l’Agenda delle persone, un piano d’azione per eliminare la povertà in tutte le sue dimensioni, dovunque, non lasciando indietro nessuno. L’Agenda traccerà la rotta di una nuova era di sviluppo sostenibile in cui la povertà sarà sradicata, la prosperità sarà condivisa”.

Sono stati pertanto approvati i seguenti Sustainable Millennium Development Goals (SMDGs):

� eliminare la povertà in tutte le sue forme e ovunque;

� eliminare la fame, raggiungere la sicurezza alimentare;

� assicurare condizioni di vita salubre e benessere per tutti;

� assicurare educazione equa ed inclusiva e promuovere opportunità di formazione per tutti;

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� raggiungere la parità di genere;

� assicurare disponibilità e gestione sostenibile dell’acqua e dell’igiene per tutti; assicurare l’accesso conveniente, stabile, sostenibile e moderno all’energia a tutti; promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile, una piena e produttiva occupazione e giuste condizioni di lavoro per tutti;

� costruire infrastrutture resistenti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e incoraggiare l’innovazione;

� ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi;

� far divenire le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, stabili e sostenibili; assicurare consumi e metodi di produzione sostenibili;

� intraprendere azioni urgenti contro il cambiamento climatico e le sue conseguenze;

� conservare e fare un uso sostenibile degli oceani, dei mari e delle risorse marine per uno sviluppo sostenibile;

� proteggere, restaurare e promuovere un uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, attivare una gestione sostenibile delle foreste, combattere la desertificazione, fermare e invertire il degrado dei terreni e la perdita di biodiversità;

� promuovere una società inclusiva e pacifica per uno sviluppo sostenibile, assicurare l’accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni responsabili, efficaci e inclusive a tutti i livelli;

� rafforzare e rivitalizzare la partnership globale per lo sviluppo sostenibile.

2.2 LA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2014-2020

In Europa, a partire dall’attuazione del Trattato di Lisbona e con la nuova programmazione dei fondi 2014-2020 sono state definite le nuove strategie con cui sviluppare le azioni esterne, le politiche di prossimità e vicinato e quelle rivolte ai paesi in pre-adesione. Gli strumenti messi in campo sono indirizzati, nel loro complesso, sia ai paesi in via di sviluppo sia ai paesi confinanti con l’Unione Europea, come quelli della sponda sud del Mediterraneo, sia ai paesi candidati, anche potenziali, all’ingresso nell’Unione europea.

Obiettivi generali della politica di azione esterna dell’Unione europea fino al 2020 sono la lotta alla povertà, la promozione della democrazia, della pace, della stabilità e della prosperità. Nella propria agenda per il cambiamento del 2011 che rappresenta una delle basi per la programmazione 2014–2020, l’Unione europea ha individuato due macroaree prioritarie del proprio intervento:

� democrazia, diritti umani e altri aspetti legati al buon governo;

� crescita inclusiva e sostenibile, attraverso la creazione di un contesto favorevole al business, agricoltura e energia sostenibili.

Strumento per l’applicazione di tali azioni è lo Strumento per la Cooperazione allo Sviluppo (DCI), che ha a disposizione circa 19,6 miliardi di euro fino al 2020 rispetto ai 17,05 della scorsa programmazione.

La politica europea di vicinato, rivolta soprattutto ai paesi al confine orientale della UE e a quelli della sponda sud-orientale del Mediterraneo, si propone invece di:

� rafforzare lo stato di diritto, la democrazia e i diritti umani;

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� promuovere riforme economiche;

� promuovere l’occupazione e la coesione sociale;

� cooperare su temi chiave di politica estera.

Principale strumento per l’attuazione della politica di vicinato è lo Strumento di Vicinato Europeo (ENI), con dotazione finanziaria di 15,6 miliardi di euro. Le misure di assistenza pre-adesione, che interessano anche i paesi dei Balcani, si concentrano su temi quali:

� la riforma della pubblica amministrazione e del sistema giuridico;

� lo sviluppo economico sostenibile;

� lo sviluppo agricolo e rurale.

Strumento principale per il supporto ai paesi in pre-adesione è l’IPA II con una dotazione finanziaria di 11,7 miliardi di euro.

Si segnalano inoltre i seguenti programmi europei 2014-2020 nei quali potranno essere ravvisate opportunità per la cooperazione allo sviluppo marchigiana.

PROGRAMMA Breve descrizione HORIZON 2020 Con un budget di 77 miliardi di Euro per sette anni, Horizon 2020 sarà il più grande programma di

ricerca ed innovazione dell’UE, riunendo in un unico strumento finanziario tutti gli strumenti UE attualmente a disposizione a sostegno della ricerca e dell’innovazione.

PROGRAMMA PER L’OCCUPAZIONE E L’INNOVAZIONE SOCIALE (EASI)

Con una dotazione finanziaria di 815 milioni di euro, EaSI sosterrà gli sforzi degli Stati membri nel programmare ed implementare le riforme sociali e sull’occupazione a livello europeo, nazionale, regionale e locale, attraverso il coordinamento sociale, l’individuazione, l’analisi e la condivisione delle migliori prassi.

FONDO ASILO MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI)

FAMI è il nuovo strumento finanziario destinato a sostenere le politiche migratorie degli Stati membri: si concentrerà sui flussi migratori e sulla gestione integrata della migrazione, e sosterrà azioni intese ad affrontare tutti gli aspetti della migrazione, compresi l'asilo, la migrazione legale, l'integrazione e il rimpatrio dei cittadini di paesi terzi che soggiornano irregolarmente.

EUROPA CREATIVA

Programma volto a rafforzare ulteriormente la cooperazione transfrontaliera nei settori della creatività all’interno dell’Unione Europea e oltre. Attraverso il programma “Europa Creativa” i settori della cultura e della creatività contribuiranno alla diversità culturale oltre che alla crescita e all’occupazione in Europa in linea con la strategia “Europa 2020” per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

ERASMUS + 2014-2020

La mobilità individuale ai fini di apprendimento: la mobilità rappresenterà una quota significativa del bilancio complessivo aumentato. Cooperazione per l'innovazione e le buone pratiche: maggiore enfasi sarà posta sul rafforzamento dei partenariati innovativi tra istituti di istruzione e imprese. Sostegno alla riforma delle politiche: le riforme politiche punteranno a rafforzare gli strumenti e l'impatto dei metodi aperti di coordinamento nei settori dell'istruzione, della formazione e della gioventù, attuare la strategia Europa 2020 e promuovere il dialogo politico con paesi terzi e organizzazioni internazionali.

LIFE 2014-2020 Il programma di azione per il clima e l’ambiente è lo strumento finanziario dell'Unione Europea di supporto a progetti ambientali e sui cambiamenti climatici diretto a consentire il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, del 7° programma di azione per l'ambiente e di altre strategie ambientali Ue.

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Si evidenzia infine tra gli strumenti di finanziamento adottati dall’UE, il Fondo Fiduciario di emergenza per l’Africa.

Fondo Fiduciario d'Emergenza dell'Unione Europea per l'Africa

La Commissione europea ha lanciato il "Fondo fiduciario d'emergenza per la stabilità e la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare e del fenomeno degli sfollati in Africa", che consta di 1,8 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell'UE e dal Fondo europeo di sviluppo (FES), da integrarsi con contributi degli Stati membri dell'UE e di altri donatori.

Si tratta di un sistema innovativo introdotto dal regolamento finanziario dell'UE, utilizzato nel settore della cooperazione allo sviluppo per mettere in comune ingenti quantità di risorse provenienti da vari donatori allo scopo di consentire una risposta rapida, comune, complementare e flessibile ai vari aspetti di una situazione di emergenza.

Il Fondo fiduciario va a beneficio di un ampio numero di paesi africani che abbracciano le principali rotte migratorie dall'Africa all'Europa. Tali paesi, fra i più fragili e i più colpiti dal fenomeno della migrazione, sono:

� per la regione del Sahel e l'area del lago Ciad: Burkina Faso, Camerun, Ciad, Gambia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria e Senegal;

� per il Corno d'Africa: Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Tanzania e Uganda;

� per l'Africa del nord: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto.

I paesi vicini ai paesi ammissibili possono beneficiare, caso per caso, dei progetti a dimensione regionale del Fondo fiduciario per far fronte ai flussi migratori regionali e alle sfide transfrontaliere collegate.

L’Obiettivo del Fondo fiduciario è aiutare a promuovere la stabilità nelle regioni interessate e contribuire a una migliore gestione della migrazione. Più specificamente, il Fondo è volto ad affrontare le cause profonde della destabilizzazione, dei trasferimenti forzati e della migrazione irregolare promuovendo le prospettive economiche e le pari opportunità, la sicurezza e lo sviluppo. Esso costituisce un importante strumento d'attuazione del Piano d'azione adottato al vertice di La Valletta, nel Novembre 2015.

L'Agenda europea sulla migrazione intende evitare ulteriori perdite di vite umane in mare e potenziare la cooperazione generale con i principali paesi di transito e di origine. Intende inoltre affrontare le cause profonde della migrazione irregolare e dei trasferimenti forzati nei paesi di origine e di transito, in particolare rafforzando lo Stato di diritto, creando opportunità economiche e di istruzione e promuovendo una migliore governance, così come il rimpatrio, la riammissione e la reintegrazione effettivi e sostenibili dei migranti irregolari che non hanno i requisiti per la protezione. Ciò richiede un fermo impegno a sostenere lo sviluppo delle capacità dei paesi terzi nel settore della migrazione e della gestione delle frontiere e a favorire la stabilizzazione e lo sviluppo di queste regioni dell'Africa.

Saranno selezionati e finanziati dal Fondo Fiduciario:

� progetti capaci di creare opportunità di lavoro, in particolare per i giovani e le donne, con un'attenzione particolare alla formazione professionale e alla creazione di micro e piccole imprese. Le azioni potrebbero contribuire in particolare a sostenere la reintegrazione dei rimpatriati nelle rispettive comunità;

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� progetti che sostengono i servizi di base per le popolazioni locali, quali la sicurezza alimentare e nutrizionale, la sanità, l'istruzione e la protezione sociale, ma anche la sostenibilità ambientale;

� progetti che migliorano la gestione della migrazione, compresi il contenimento e la prevenzione della migrazione irregolare, riammissioni e rimpatri effettivi, protezione internazionale e asilo, migrazione e mobilità legale, e rafforzamento delle sinergie fra la migrazione e lo sviluppo;

� progetti intesi a migliorare la governance globale, in particolare promuovendo la prevenzione dei conflitti e rafforzando lo Stato di diritto mediante lo sviluppo di capacità a sostegno della sicurezza e dello sviluppo e dell'applicazione della legge, compresa la gestione delle frontiere e gli aspetti relativi alla migrazione. Le azioni potrebbero anche contribuire a prevenire e contrastare la radicalizzazione e l'estremismo.

Il Fondo fiduciario è governato da un metodo decisionale innovativo. La sua strategia globale è definita dal Consiglio strategico, presieduto dalla Commissione europea e composto da rappresentanti degli Stati membri e da altri donatori. Il Comitato esecutivo, composto dai rappresentanti della Commissione europea e degli Stati membri donatori, seleziona poi i progetti appropriati. I paesi partner e le loro organizzazioni regionali pertinenti sono invitati a partecipare a entrambi i livelli della governance del Fondo. Uno dei principi del Fondo è avviare il dialogo politico con i partner africani per elaborare interventi strategici ed efficaci. A tal fine, per garantire la titolarità locale, le autorità nazionali e locali sono consultate in anticipo per le priorità e i progetti presentati al Consiglio strategico e al Comitato esecutivo. Tutti i partner sono anche debitamente coinvolti nel processo di identificazione, formulazione e attuazione e possono esprimere le proprie vedute in sede di Consiglio e di Comitato esecutivo.

Il Fondo fiduciario integra gli esistenti aiuti allo sviluppo dell'UE e degli Stati membri a favore dell'Africa, che ammontano a più di 20 miliardi di euro all'anno e che servono a sostenere una crescita economica inclusiva e sostenibile. Nel complesso, l'aiuto dell'UE risponde alle aspirazioni delle popolazioni delle regioni in questione, affrontando sia le motivazioni che le spingono a emigrare volontariamente per ragioni economiche che le cause profonde delle migrazioni e dei trasferimenti forzati.

2.3 LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ITALIANA

La nuova Legge per la cooperazione internazionale

La legge 125/2014 (Disciplina Generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo) definisce la cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile, i diritti umani e la pace parte integrante e qualificante della politica estera dell'Italia.

La sua azione contribuisce alla promozione della pace, della giustizia e mira a promuovere azioni solidali e paritarie tra i popoli fondate sul principio di partenariato. Richiama i principi di efficacia concordati a livello internazionale e i criteri di efficienza, trasparenza ed economicità e ridenomina il Ministero degli Affari Esteri in Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le attività di cooperazione si articolano in: iniziative in ambito multilaterale, partecipazione ai programmi UE, iniziative a dono e di partenariato territoriale, di emergenza umanitaria, nonché contributi alle iniziative della società civile.

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Il Partenariato Territoriale

All’articolo 9 della legge 125/2014, viene disciplinato il partenariato territoriale inteso come l’insieme delle attività di cooperazione allo sviluppo che possono attuare le Regioni e gli enti locali, previo parere favorevole del Comitato congiunto individuato all’articolo 21 della stessa legge.

La nuova legge riconosce l’importanza dei partenariati per lo sviluppo tra territori del nord e del sud nei quali le Amministrazioni e i diversi attori locali operano per lo sviluppo umano sostenibile attraverso processi di governance democratica.

Il Documento triennale di Programmazione e Indirizzo 2015–2017, approvato dal Consiglio dei Ministri, stabilisce che: “La collaborazione tra la cooperazione nazionale e quella territoriale sviluppi un dialogo strutturato che comprenda:

- il coinvolgimento della cooperazione territoriale nelle programmazioni della Cooperazione italiana per paesi prioritari;

- l’individuazione di azioni e strumenti di coinvolgimento, collaborazione e cofinanziamento che potranno fare riferimento a risorse locali, nazionali, europee e multilaterali;

- la collaborazione a livello nazionale e territoriale sul tema cruciale dell’educazione allo sviluppo;

- il nuovo ruolo della cooperazione territoriale nelle azioni di rafforzamento delle governance locali, nella promozione presso i Paesi partner di una cultura di pianificazione urbana e dei servizi sostenibili e nel coinvolgimento delle comunità migranti in Italia in progetti di co-sviluppo”.

Per garantire una più ampia partecipazione, la nuova legge istituisce il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo sviluppo composto dai principali soggetti pubblici e privati, profit e non-profit, della cooperazione internazionale (Ministeri, Regioni, ONG, università, ecc).

Dal punto di vista operativo la legge individua tre diversi livelli: il Comitato congiunto che è l’organo decisionale che sovrintende a tutte le attività rilevanti sostenute dalla legge; la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo che assiste il Ministro e supporta il Comitato; l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo che assume il ruolo di responsabile esecutivo delle attività previste dalla legge.

L’approvazione della nuova legge arriva dopo ventisette anni e numerosi tentativi parlamentari e, nonostante il grande impegno profuso, la nuova legge non valorizza le esperienze innovative della cooperazione realizzate dai territori.

La nuova legge interpreta un modello di cooperazione che non coglie la dimensione culturale delle relazioni internazionali “territoriali” che sono un fattore determinante per affrontare anche sul piano locale gli effetti dei processi di globalizzazione.

La programmazione del settore della Cooperazione per lo Sviluppo in Italia 2016/2018

La cooperazione italiana proseguirà il percorso intrapreso insieme agli altri donatori in materia di efficacia degli aiuti.

I suoi principali obiettivi strategici sono:

- sostenere la democrazia, l’affermazione dei diritti umani e la parità di genere e contribuire a eliminare tutte le discriminazioni, comprese quelle che limitano i diritti delle persone con disabilità e lo sfruttamento dei minori;

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- ridurre la povertà creando nuove opportunità di lavoro dignitoso e rimuovere le disuguaglianze sociali ed economiche che, anche in paesi che registrano positivi tassi di crescita economica, si manifestano in modo preoccupante, rappresentando fattori di instabilità e di esclusione sociale;

- sostenere le politiche di sviluppo dei paesi partner anche attraverso politiche volte a promuovere il settore privato, l’imprenditoria con particolare riguardo a quella femminile, l’accesso ai mercati e al commercio internazionale;

- migliorare la sicurezza alimentare e lo sviluppo agricolo;

- contribuire alla salute globale rinforzando la lotta alle disuguaglianze in tema di diritto alla salute (paesi più poveri, aree rurali e periferie urbane, minoranze e gruppi vulnerabili);

- contribuire all’educazione di base universale;

- valorizzare le istanze di solidarietà e il ruolo del volontariato internazionale del nostro paese;

- prevenire e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici;

- contribuire a prevenire i conflitti, sostenere i processi di pacificazione, di riconciliazione, di stabilizzazione post-conflitto, di consolidamento e rafforzamento delle istituzioni democratiche, anche e anzi prioritariamente attraverso un efficace coordinamento con gli altri Stati membri e le Istituzioni dell’Unione europea;

- garantire assistenza umanitaria.

Sono stati quindi individuati, coerentemente con le risorse a disposizione e ad alcuni criteri prioritari quali la povertà, le gravi emergenze umanitarie, la vicinanza dell’Italia (in termini geografici, storici, economici e di immigrazione), le situazioni di conflitto e/o di fragilità nel percorso di democratizzazione, la presenza di minoranze, gli eventuali impegni presi, i Paesi prioritari per il triennio 2016–2018. Essi sono:

- 9 in Africa sub-sahariana (Senegal, Sudan, Sud Sudan, Kenya, Somalia, Etiopia, Mozambico, Niger, Burkina Faso);

- 5 in Mediterraneo e Medio Oriente (Egitto, Tunisia, Libano, Palestina, Giordania);

- 1 nei Balcani (Albania);

- 2 in Medio Oriente (Palestina e Libano);

- 3 in America Latina e Caraibi (Bolivia, El Salvador, Cuba);

- 3 in Asia (Afghanistan, Pakistan e Myanmar).

I settori prioritari di cooperazione sono:

� sviluppo agricolo sostenibile focalizzato sul sostegno ai piccoli agricoltori;

� promozione della sicurezza alimentare;

� promozione della sostenibilità ambientale (acqua, energia, reti fognarie);

� promozione dello sviluppo umano, con particolare riferimento alla salute, nonché alla promozione dell’educazione e della formazione;

� sviluppo delle capacità istituzionale e rafforzamento della partecipazione della società civile;

� sviluppo sostenibile del settore privato attraverso il modello italiano delle PMI nonché del settore cooperativo;

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� tutela e conservazione del patrimonio culturale;

� promozione dei diritti umani, della parità di genere ed empowerment delle donne, tutela dei gruppi vulnerabili.

2.4 DALLA COOPERAZIONE DECENTRATA ALLA COOPERAZIONE TERRITORIALE

In questo contesto internazionale e nazionale anche le amministrazioni locali hanno un ruolo significativo. Tre sono le principali motivazioni di un ente territoriale ad occuparsi di cooperazione e solidarietà internazionale nonché di promozione dei valori della pace e delle relazioni interculturali:

- il divario tra nord e sud del mondo è un dato di fatto ed è in continua progressione particolarmente con i paesi africani. Un quinto della popolazione mondiale vive in condizioni di povertà mentre i tre quarti vive in condizioni di indigenza. Intervenire per migliorare le loro condizioni di vita è un imperativo morale di ogni singola comunità ed è un’azione concreta per la creazione di condizioni di pace e per il radicamento di tale concetto nella realtà locale;

- la sensibilizzazione sui temi della pace, della cooperazione e della solidarietà internazionale è specifico interesse delle economie più progredite. Un clima di maggiore sicurezza diminuisce le tensioni sociali (xenofobia, intolleranza, ecc.) e ambientali che discendono dalle pressioni migratorie. La stabilità e la coesione di una comunità limitano i rischi della violenza e della criminalità i cui effetti si fanno sentire tanto nelle nostre società come in quelle dei paesi in via di sviluppo. Le stesse Nazioni Unite evidenziano come estendere la comunità in cui i valori sono condivisi può contribuire in modo significativo ad affrontare i temi delicati quali il governo dei flussi migratori, la lotta al terrorismo, la disparità economica, la salvaguardia dell’ambiente ecc.;

- i cambiamenti climatici, la crescita della popolazione, l’urbanizzazione, l’innovazione tecnica, la globalizzazione dell’economia hanno effetti tanto a livello globale quanto a livello locale e richiedono pertanto risposte complesse e integrate.

Si pensa che il mondo in via di sviluppo sia prevalentemente rurale, invece l’urbanizzazione sta procedendo con grande rapidità, tanto che nel 2020 una consistente parte della popolazione nei Paesi in via di sviluppo vivrà in aree urbane invece che nelle campagne. In Africa occidentale si prevede un incremento di aree urbane con oltre 1 milione di abitanti, e nella sola India, la popolazione urbana aumenterà di oltre 200 milioni di persone. Anche l’aggravarsi del degrado ambientale colpisce in modo sproporzionato i poveri e i loro già scarsi mezzi di sostentamento, e nell’arco dei prossimi 10-20 anni in molte parti del mondo potrebbero verificarsi fasi di gravi penuria delle risorse di base, quali l’acqua, lo sviluppo di epidemie di AIDS, ebola, i disastri ambientali dovuti allo sfruttamento intensivo di risorse sempre più scarse.

Uno dei primi documenti in cui viene menzionata la cooperazione decentrata è la IV Convenzione di Lomè (ACP-UE) che, firmata nel 1989, regolamentava gli accordi di cooperazione tra l’Europa ed i Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico. Nelle disposizioni generali l’articolo 20 esplicitava il principio relativo ad una cooperazione decentrata da realizzarsi con la compartecipazione delle forze economiche, sociali e culturali ed in cui i poteri pubblici decentrati erano individuati come parti attive del processo. Dagli anni ’90 la cooperazione allo sviluppo degli attori decentrati (nel senso più ampio del termine, quindi non solo riferito alle tradizionali organizzazioni non governative di sviluppo, ma ad altri nuovi attori, tra i quali in particolare le autorità sub-statali) acquisisce un’importanza via via crescente. Il riconoscimento di un fallimento, almeno parziale, della metodologia legata alla cooperazione tradizionale, sostitutiva e suppletiva, ha reso evidente la

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necessità di coinvolgere attivamente le comunità locali. In questa ottica il partenariato tra amministrazioni decentrate, nel quale partecipano come protagoniste le varie componenti delle rispettive società civili, acquisisce un nuovo importante ruolo.

Nel coinvolgimento di questi attori in azioni di cooperazione allo sviluppo si individua un valore aggiunto rilevante, rispetto alla cooperazione governativa, in termini di un approccio partecipativo delle varie componenti della comunità. In Italia il concetto di cooperazione delle Regioni e delle Autonomie locali viene introdotto dalla legge 49/1987 sulla cooperazione allo sviluppo, e con i successivi regolamenti di esecuzione (DPR n. 177 del 12 aprile 1988) e la delibera del Comitato Interministeriale per la Cooperazione e lo Sviluppo (CICS) n. 12 del 1989.

In questi documenti si riconosce il ruolo propositivo e attuativo da parte delle Regioni e delle Autonomie locali nella realizzazione di azioni di cooperazione allo sviluppo e si disciplina, inoltre, la facoltà di iniziativa e le modalità di collaborazione con la Direzione Generale Cooperazione Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri. Più in particolare, la legge 49/1987 disponeva che il Governo italiano potesse utilizzare, nell’ambito dei propri progetti, le strutture pubbliche di Regioni ed Enti locali. Negli anni successivi le riforme istituzionali hanno determinato un incisivo trasferimento di competenze dal Governo centrale alle Regioni e alle Autonomie locali, in attuazione del cosiddetto principio di sussidiarietà, e anche il Ministero degli Affari Esteri nel documento “La cooperazione decentrata allo sviluppo - Linee di indirizzo e modalità attuative” – approvato nell’anno 2000 e aggiornato nel 2010 - ha riconosciuto questo ruolo nuovo delle Autonomie locali nella cooperazione.

La riforma del Titolo V della Costituzione ha definito l’ambito dei rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni in materia di legislazione concorrente mentre un’interpretazione restrittiva della legge 49/1987 riconosceva la cooperazione internazionale solo come parte integrante della politica estera, e pertanto materia di legislazione esclusiva dello Stato. Analogamente oggi, con la nuova legge 125/2014 è stata volutamente ribadita quest’ultima interpretazione. Per consentire una maggior collaborazione e sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri e le Regioni è stato sottoscritto nel dicembre 2008 un Protocollo di Intesa in materia di rapporti internazionali che prevede una serie di iniziative per favorire la collaborazione e lo scambio di informazioni e, in particolare, iniziative comuni di formazione, riconoscendo e valorizzando la cooperazione decentrata.

Evidenziando più nello specifico i caratteri distintivi della cooperazione decentrata, l’elemento fondamentale si rivela nel fatto che i protagonisti della cooperazione diventano non più i soli governi centrali ma l'insieme delle forze pubbliche e private, sociali ed economiche, lucrative e non lucrative, dei due territori (quello marchigiano e quello delle regioni partner) che operano in un quadro promosso e coordinato dalle pubbliche amministrazioni locali e regionali.

Nello specifico, essa mira a rafforzare il ruolo della società civile nei processi di sviluppo e consiste da una parte nell’associare e far collaborare gli attori economici e sociali del nord e del sud, dall’altra nel suscitare la partecipazione attiva e determinante dei beneficiari alle diverse fasi delle azioni di cui sono i destinatari. In tale contesto la cooperazione decentrata costituisce un approccio che, ancorato al territorio e all’interazione tra soggetti sociali, instaura un rapporto di partnership tra nord e sud, che consente di evolvere da una cooperazione fatta di progetti definiti nel tempo a processi relazionali che si concretizzano in programmi di cooperazione territoriale.

Ma il valore particolare che assume la cooperazione decentrata (con la nuova legge definita partenariato territoriale) per la crescita e lo sviluppo dei territori tanto del sud quanto del nord è lo scambio di saperi, competenze, conoscenze tra attori istituzionali, associazioni sociali e professionali, ONG, soggetti economici medi e piccoli presenti sul territorio. Essendo la cooperazione decentrata un processo relazionale tra territori, vi è necessità di far dialogare i vari

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attori istituzionali in un quadro corretto, coinvolgendo nuovi attori che possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti con i partner, valorizzando il capitale umano sia nei paesi in via di sviluppo sia in quelli del nord e le eccellenze presenti nei territori. In questo senso il ruolo delle amministrazioni locali e regionali è fondamentale per attivare tutte le sinergie utili per sviluppare questo processo.

2.5 LE RISORSE FINANZIARIE NAZIONALI

La III Conferenza Internazionale sul finanziamento dello sviluppo tenutasi ad Addis Abeba nel luglio 2015, finalizzata ad individuare gli strumenti finanziari e le risorse adatti a sostenere concretamente il perseguimento dei nuovi obiettivi di sviluppo e ambientali, ha sollecitato gli Stati a raggiungere gradualmente il traguardo dello 0,7%, cercando nel contempo strumenti di finanza innovativa coinvolgendo i capitali privati.

Negli anni 2000 si è accentuata la marginalizzazione del tema della cooperazione con un conseguente drastico taglio di risorse dovuto anche a un contesto economico avverso. Il calo delle risorse si è interrotto e il trend è tornato ad essere positivo (0,17% del rapporto APS/RNL nel 2013). Il Documento di Economia e Finanza (DEF) per il triennio 2014-2016 ha ribadito l’impegno del Governo al progressivo riallineamento della Cooperazione allo Sviluppo italiana agli standard internazionali, con l’intenzione di incrementare le risorse del 10% per ciascun anno del triennio, con il 2013 come anno di riferimento. L’APS nel triennio 2016/2018 prevede i seguenti incrementi nella Legge di Stabilità:

� 2016 € 120 milioni

� 2017 € 240 milioni

� 2018 € 360 milioni

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CAPITOLO 3

LEGGE REGIONALE 9/2002 – ARTICOLO 9 – PIANO TRIENNALE 2016-2018

Il documento triennale sopra descritto costituisce pertanto un quadro di riferimento comune per le Amministrazioni dello Stato e per tutti gli attori – società civile, ONG, Autonomie locali, università, centri di ricerca, fondazioni, sistema cooperativo, settore privato profit e no profit, comunità dei migranti – compresi nel sistema italiano di cooperazione.

La sintetica esposizione è propedeutica ad un corretto inquadramento delle prospettive con cui la Regione Marche intende promuovere le attività di cooperazione internazionale nel triennio 2016 – 2018.

Si ritiene opportuno fornire un corretto inquadramento delle prospettive con cui la Regione Marche intende promuovere le attività di cooperazione internazionale nel triennio 2016-2018.

3.1 OBIETTIVI PRIORITARI PER IL TRIENNIO 2016–2018

Alla luce delle novità introdotte dalla nuova legge della cooperazione per lo sviluppo e considerato che la delega dei settori “Internazionalizzazione” e “Cooperazione allo Sviluppo” è detenuta dallo stesso Assessorato, è opportuna una integrazione tra i due settori con i seguenti obiettivi:

- promuovere il coordinamento tra soggetti profit e non-profit marchigiani interessati a beneficiare delle opportunità offerte dalla nuova legge nazionale;

- promuovere la collaborazione pubblico-privato al fine di coordinare, favorire e ampliare gli interventi di cooperazione allo sviluppo nei territori di interesse strategico per la Regione;

- maturare competenze tecniche specifiche sul funzionamento delle gare internazionali e delle procedure di concorso sia da parte di soggetti pubblici che da parte di soggetti privati del territorio regionale;

- partecipare a gare e procedure di evidenza pubblica finanziate da Unione Europea, Organismi internazionali, Banche di sviluppo e dagli stessi Stati nazionali dei Paesi Terzi che hanno disponibilità sia di risorse proprie che di crediti e prestiti erogati tramite i fondi della cooperazione bilaterale o multilaterale.

In particolare si considera essenziale operare nei seguenti campi di azione:

� COOPERAZIONE, COSVILUPPO E MIGRAZIONE

Realizzazione di azioni di cosviluppo mettendo in relazione il tema della migrazione con il tema della cooperazione internazionale al fine di lavorare ad un programma pluriennale di cosviluppo regionale anche con fondi europei FAMI – Fondo Europeo Asilo e Migrazioni e del Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa.

� COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

Realizzazione di azioni sinergiche di internazionalizzazione dell’impresa marchigiana nei territori di cooperazione internazionale alla luce di quanto previsto dalla legge 125/2014 , articoli 2, 23 e 27, che apre al settore privato e identifica gli strumenti di finanziamento messi a disposizione per le imprese e gli istituti bancari per la realizzazione di interventi di sviluppo.

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� RETI REGIONALI DI COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO ED EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA E GLOBALE

E’ necessario supportare le attività del coordinamento regionale MARCHE SOLIDALI ed attivare azioni di promozione del Registro regionale delle associazioni operanti per la pace, i diritti umani, la cooperazione e la solidarietà internazionale (articolo 16 l.r. 9/2002). E’ necessario, in particolare, predisporre lo schema di accordo operativo biennale per la realizzazione delle attività dell’associazione Marche Solidali 2016/2018.

� PROGETTAZIONE EUROPEA

E’ necessario sviluppare, anche con un rafforzamento della PF Cooperazione allo Sviluppo, il settore della progettazione europea utilizzando l'esperienza pluriennale acquisita dalla struttura regionale nella ricerca fondi.

Il raggiungimento dei suddetti obiettivi comporterà la realizzazione delle seguenti azioni:

� istituzione di un tavolo di coordinamento tra il settore “Internazionalizzazione” e il settore “Cooperazione allo Sviluppo” al fine di individuare gli spazi di lavoro comuni e le aree di interesse su cui investire risorse nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse e della non duplicazione degli sforzi. Il tavolo di coordinamento dovrà predisporre un Piano di Azione che dovrà tenere conto sia di Paesi prioritari a reddito medio-basso, e quindi beneficiari di finanziamenti a dono, sia di Paesi a medio reddito i cui governi nazionali hanno programmi di investimento nel miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini (salute, educazione-formazione, ambiente etc) e che potrebbero essere attrattivi per le PMI del tessuto regionale;

� promozione di una maggiore collaborazione/concertazione tra i nuovi attori della Cooperazione allo Sviluppo presenti nel contesto regionale (Ong, Associazioni del Terzo Settore, imprese/Associazioni di categoria, etc) attraverso protocolli di intesa che garantiscano l’unità di intenti;

� attivazione di una co-progettazione tra la Regione Marche e i soggetti della Cooperazione allo Sviluppo, a partire da quella attivata con Marche Solidali da fine 2015 sui programmi Erasmus+, Europa per i cittadini ed EuropeAID.

A questo riguardo le Ong e le associazioni di cooperazione e solidarietà internazionale della Regione Marche lavorano da piú di 20 anni in circa 30 paesi in tutto il mondo e sono considerati interlocutori credibili e affidabili dai governi e dai partner pubblico/privati locali, oltre ad essere profondamente radicati nel tessuto socio-economico e culturale dei territori in cui sono presenti. Attraverso l’esperienza delle ONG e sulla base delle esperienze pilota effettuate soprattutto in America Latina, saranno costruiti partenariati strategici con le imprese del territorio marchigiano per concorrere a bandi e gare nazionali e internazionali per la realizzazione di interventi di cooperazione per lo sviluppo nei paesi identificati.

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Si forniscono infine alcune indicazioni operative:

- costruzione di un database di soggetti profit e non-profit secondo una logica di “autocandidatura” alla quale segue una selezione sulla base delle competenze (CV di professionisti), esperienze e risorse possedute. Il database può essere diviso per settori di interesse economico o scientifico e deve essere costantemente aggiornato per rispondere al meglio alle opportunità che si presentano;

- mappatura/monitoraggio delle opportunità di finanziamento di organismi come Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano, Banca Mondiale, Banche di Sviluppo locale, Banca Europea degli investimenti (BEI) etc.;

- messa in rete di soggetti e fornitura, tramite la Regione o agenzie specializzate, del servizio di redazione di proposte progettuali e partecipazione alle gare identificate;

- rafforzamento delle competenze sulla co-progettazione europea del sistema regionale di cooperazione allo sviluppo, solidarietà internazionale ed educazione alla cittadinanza globale al fine di accrescere le capacità progettuali e propositive degli attori del territorio aumentando le capacità di programmazione e progettazione regionale.

3.2 METODOLOGIE E STRUMENTI DI INTERVENTO

In coerenza con la normativa vigente ed in continuità con l’esperienza maturata nel periodo 2007/2015, la Regione Marche svilupperà la propria attività di cooperazione internazionale attraverso le seguenti modalità:

� Programmi regionali (PR) da elaborare, sviluppare e implementare anche in collaborazione con soggetti internazionali, nazionali e regionali. In generale si tratta delle iniziative promosse dalla Regione Marche per la concessione di contributi su linee finanziarie internazionali, comunitarie e nazionali.

� Progetti territoriali annuali (PT) elaborati dai soggetti di cui all’articolo 11 della legge regionale 9/2002, con esclusivo riferimento alle priorità geografiche e tematiche individuate nel presente documento.

Progetti territoriali annuali: criteri e modalità per la concessione dei contributi

La presentazione delle proposte progettuali, considerate le disponibilità finanziarie annuali, avverrà tramite avviso pubblico. La Regione Marche parteciperà finanziariamente alla realizzazione di progetti territoriali (PT) promossi dai soggetti previsti dall’art. 11 della L.R. 9/2002 che devono avere sede legale o operativa nelle Marche. In particolare per sede operativa si intende una sede propria, con personale dedicato allo svolgimento di attività di cooperazione internazionale e due anni di attività sul territorio regionale. La gestione del progetto dovrà essere svolta da detta sede con l’obbligo di conservazione presso la stessa di tutta la documentazione. I soggetti eleggibili sono:

1. enti pubblici, compresi gli Enti locali, anche tra loro associati, del territorio regionale;

2. organizzazioni non governative, associazioni ed enti riconosciuti dalla nuova legge 125/2014 aventi sede legale o sede operativa nella regione Marche;

3. soggetti iscritti nel registro regionale di cui all’articolo 16 della l.r. 9/2002;

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4. organismi associativi e di volontariato regolarmente costituiti ed operanti da almeno tre anni senza scopo di lucro, con particolare riferimento a quelli nel cui atto costitutivo e nel cui ordinamento interno siano previste, fra gli scopi sociali prevalenti, attività assistenziali nell’ambito dei diritti umani, della cooperazione allo sviluppo, della solidarietà e dei valori della pace, della difesa del patrimonio artistico e ambientale, in possesso di almeno tre anni di esperienza in campo internazionale;

5. istituzioni pubbliche e private di ogni natura quando attivino iniziative rientranti nelle finalità della l.r. 9/2002 (università, istituzioni scolastiche, istituti di ricerca, organizzazioni sindacali e cooperativistiche aventi sede legale o sede operativa nella regione Marche).

Si fa presente inoltre che:

� i soggetti di cui ai precedenti punti 2) e 4) se non iscritti al registro regionale di cui alla L.R. 9/2002 contestualmente alla presentazione del progetto devono trasmettere, pena esclusione, domanda di iscrizione allo stesso;

� ogni soggetto proponente, pena esclusione, potrà presentare un solo progetto per ogni scadenza annuale. Detto limite vale anche per Direzioni, Servizi, Istituti, Dipartimenti che fanno capo ad un medesimo soggetto pubblico o privato;

� non possono presentare domanda di contributo, pena esclusione, i soggetti che al momento della scadenza annuale di presentazione dei progetti risultino titolari e/o attuatori di progetti in corso di realizzazione cofinanziati dalla Regione Marche; nel conteggio vanno esclusi i progetti europei e nazionali che vedano un partenariato attivo tra la Regione Marche ed il soggetto proponente;

� il soggetto proponente e la rete partenariale devono garantire una propria quota di cofinanziamento in misura non inferiore al 40% del costo totale del progetto, in denaro o in contributi figurativi. Per la quota in kind il valore massimo ammesso è pari al 25% del costo totale del progetto;

� il soggetto proponente deve garantire, pena esclusione, un contributo in denaro almeno pari al 15% del costo totale del progetto;

� gli apporti di cofinanziamento di ogni singolo partner, pena esclusione, non possono essere superiori a quelli del soggetto proponente;

� i soggetti che presentano domanda di contributo possono partecipare al massimo ad un solo progetto proposto da altri soggetti, in tal caso il limite massimo di partecipazione è fissato nella misura del 20% del costo totale del progetto. Non saranno pertanto ammessi, in caso contrario, tutti i progetti collegati ad un medesimo soggetto;

� i soggetti idonei a presentare domanda devono avere una sede legale o una sede operativa sul territorio regionale e devono garantire che una parte consistente del progetto venga realizzata dalla sede legale e/o operativa regionale. Il coinvolgimento deve risultare dalla proposta progettuale complessiva, valutabile in termini di gestione

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diretta delle attività (stesura del progetto, invio volontari, ecc.) e di gestione diretta del budget;

� i soggetti idonei a presentare la domanda devono disporre di una capacità economico-finanziaria tale da assicurare la piena ed effettiva realizzazione del progetto.

È necessaria, pena esclusione, la partecipazione di almeno un partner locale per ogni Paese beneficiario dell’intervento. La scheda di partenariato deve avere una data non anteriore a 180 giorni dalla data di scadenza dell’avviso, deve specificare le azioni progettuali da svolgere e le risorse apportate dal partner in termini di denaro e valorizzazioni.

SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Per il triennio 2016/2018 la scadenza per la presentazione delle domande sarà definita nei piani annuali.

MODALITA' DI PUBBLICAZIONE DELL'AVVISO

Le modalità di pubblicazione dell'avviso nel triennio 2016 – 2018 saranno le seguenti:

- pubblicazione dell'Avviso completo nel BUR Marche

- pubblicazione dell'Avviso completo nel sito www.regione.marche.it sezione bandi

- pubblicazione dell'Avviso completo nel sito www.cooperazionesviluppo.marche.it

BUDGET COMPLESSIVO ANNUALE

Per gli anni 2016 - 2017 – 2018, sulla base delle risorse che si renderanno disponibili nei bilanci di previsione annuali, sarà finanziata, totalmente o parzialmente, la graduatoria dei progetti approvati.

INTENSITA' DEL CONTRIBUTO

Il contributo concesso non può superare il 60% del costo complessivo del progetto fino ad un massimo di € 30.000,00. Non saranno ammessi a valutazione di merito progetti che presentino una richiesta di contributo superiore al 60 % del costo complessivo.

DURATA MINIMA E MASSIMA

La durata minima dei progetti è di 10 mesi, la durata massima è di 15 mesi. Non saranno ammessi a valutazione di merito progetti che presentino una durata diversa da quella sopra definita.

DIMENSIONE FINANZIARIA MINIMA E MASSIMA DEL PROGETTO

I progetti presentati devono avere un costo complessivo compreso tra un minimo di € 30.000,00 ed un massimo di € 100.000,00, tranne che si tratti di progetti che beneficino di altri contributi pubblici (es. da parte del MAECI, della UE, di Organizzazioni Internazionali, etc.). In tal caso, nel relativo piano finanziario deve essere chiaramente indicata la partecipazione finanziaria del proponente e dei suoi partner ed il contributo concesso al progetto da ogni singolo ente finanziatore, nonché quello richiesto alla Regione Marche, illustrando le attività che si intendono finanziare con il contributo regionale medesimo.

Nel progetto e nel relativo piano finanziario deve essere chiaramente indicata la partecipazione finanziaria del proponente e di ogni partner, gli eventuali contributi richiesti e/o ottenuti (specificando gli estremi del provvedimento), dal MAE, dall'UE, da Organismi Internazionali; nel caso di contributi ottenuti il proponente dovrà allegare copia del progetto presentato ed il relativo budget.

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MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

Il contributo regionale potrà essere liquidato, al beneficiario, secondo la modalità scelta fra le due di seguito indicate:

� in due quote, come di seguito specificato, e dietro presentazione della seguente documentazione:

a) 60% del contributo a titolo di anticipo in seguito ad apposita istanza recante la comunicazione di inizio delle attività da parte del soggetto capofila. La comunicazione di avvio attività e richiesta dell'anticipo, redatta sulla base della modulistica che sarà resa disponibile, dovrà essere inoltrata entro 60 giorni dalla data di trasmissione del decreto recante la graduatoria e la concessione del relativo contributo e dovrà essere accompagnata dalla seguente documentazione:

� copia dell’ultimo bilancio sociale sottoscritto dal legale rappresentante;

� copia fotostatica di un documento di identità, in corso di validità, del legale rappresentante del soggetto capofila;

� dichiarazione di tracciabilità dei flussi finanziari;

� dichiarazione della ritenuta del 4%.

b) 40% del contributo a titolo di saldo a seguito di presentazione, da parte del soggetto capofila, della rendicontazione finale del progetto. La domanda di liquidazione del saldo e tutti gli allegati, redatti sulla base della modulistica che sarà resa disponibile, dovrà essere inoltrata entro 90 giorni dalla data di termine per la realizzazione del progetto e comprendere la seguente documentazione: '

� relazione conclusiva del progetto;

� rendiconto delle spese e dei costi sostenuti per la realizzazione del progetto, certificato da un soggetto esterno abilitato o in alternativa copie delle fatture e dei giustificativi di spesa corredati dalla documentazione di quietanza attestante l'avvenuto pagamento. Per gli enti pubblici allegare copia degli atti di liquidazione e dei mandati di pagamento;

� dichiarazione sul rispetto degli aiuti di stato in regime di "de minimis" (solo per i soggetti del tessuto economico e produttivo partner, ove necessaria);

� dichiarazione di tracciabilità dei flussi finanziari;

� dichiarazione della ritenuta del 4%;

� copia di tutto il materiale promozionale prodotto (cartaceo, multimediale, cine-video, ecc.);

� una copia di atti o pubblicazioni inerenti l'iniziativa (cataloghi, CD-ROM, ecc.).

� in un'unica soluzione dietro presentazione di tutta la documentazione indicata al punto b).

Nei successivi 60 gg. dalla ricezione della richiesta di liquidazione dell'anticipo e della rendicontazione finale, la PF Cooperazione allo sviluppo provvederà alla liquidazione del contributo,

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compatibilmente con l'espletamento delle attività legate agli adempimenti di natura contabile. Nel caso di richiesta di integrazione della documentazione il suddetto termine si intende sospeso.

Inoltre, si specifica che nei piani annuali delle attività saranno definiti i requisiti di ammissibilità, i criteri qualitativi e quantitativi necessari per la valutazione delle proposte progettuali, saranno predisposti i formulari per la redazione e la rendicontazione delle iniziative e sarà stabilito il termine annuale per la presentazione dei progetti. Si specifica infine che con i piani annuali sarà stabilita la suddivisione delle risorse sulla base della disponibilità finanziaria indicata nei bilanci annuali di previsione.

3.3 INIZIATIVE DI EMERGENZA

Gli interventi di prima emergenza devono essere realizzati dalla Protezione Civile per attività di messa in sicurezza dei territori colpiti; eventuali iniziative di aiuto umanitario alle popolazioni colpite potranno essere realizzate nell'ambito di iniziative coordinate a livello internazionale e/o nazionale.

3.4 PRIORITÀ GEOGRAFICHE

Le aree di intervento prioritarie individuate fanno parte della lista di Paesi redatta dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e sono ricomprese nelle categorie a basso/medio reddito tra i Paesi in via di sviluppo.

Le priorità geografiche territoriali sono identificate in relazione a:

- rapporti istituzionali pregressi e in corso;

- presenza nel paese di significativi programmi di cooperazione nazionale, europea ed internazionale;

- presenza nel paese di attori regionali;

- presenza nel paese di comunità di origine marchigiana.

Tali aree sono:

PRIORITA’ 1 AFRICA – Africa sub sahariana.

PRIORITA’ 2 MEDITERRANEO E MEDIO ORIENTE – Tunisia, Marocco, Egitto, Libano, Palestina.

PRIORITA’ 3 AMERICA LATINA – Argentina, Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Guatemala, Honduras.

PRIORITA’ 4 AREA BALCANICA – Albania, Bosnia Herzegovina, Serbia.

In considerazione della costante evoluzione del settore della cooperazione territoriale per lo sviluppo le priorità geografiche individuate nel presente documento programmatico potranno essere integrate nei piani annuali del triennio 2016–2018.

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3.5 SETTORI DI INTERVENTO

I settori di intervento sono selezionati in base alle competenze istituzionali della Regione e degli Enti locali, alle capacità e competenze presenti nel territorio regionale, alle situazioni dell’area di intervento. Tali settori sono:

- rafforzamento democratico e istituzionale e promozione e tutela dei diritti umani – uno dei compiti più rilevanti della cooperazione decentrata è costituito dalle politiche di appoggio ai processi di decentramento e democratizzazione a livello locale, riconoscimento delle identità culturali locali;

- sviluppo locale – sostegno allo sviluppo del settore delle micro imprese, contributo alla crescita dell’agricoltura, sostegno alimentare, dell’artigianato, del commercio equo e solidale, del turismo;

- cooperazione culturale con particolare riguardo al dialogo interculturale;

- cooperazione nel settore dei servizi sociali e sanitari – supporto e assistenza tecnica per la gestione territoriale dei servizi sociali e sanitari e per l’avvio di imprese sociali, utilizzando l’esperienza degli Enti Locali, degli Ambiti Sociali, delle imprese no-profit e del Terzo Settore;

- cooperazione nel settore dell’ambiente con particolare riguardo ai temi dell’acqua e dei rifiuti;

- educazione formale ed informale e formazione professionale – supporto alla crescita e al miglioramento delle risorse umane in termini quali/quantitativi;

- cooperazione a sostegno della parità di genere e tutela dell’infanzia e dell’adolescenza;

- educazione alla cittadinanza globale;

- azioni che contribuiscono alla gestione dei processi migratori nei paesi di partenza: informazioni sui processi migratori, sostegno alla migrazione di ritorno, progetti capaci di creare occasioni di lavoro, specie per i giovani e le donne, nelle regioni più a rischio di migrazione; prevenzione e contenimento dell’immigrazione irregolare.

In considerazione della costante evoluzione del settore della cooperazione territoriale per lo sviluppo, le priorità di settore individuate nel presente documento programmatico potranno essere integrate nei piani annuali del triennio 2016–2018.

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CAPITOLO 4

LA PRESENZA DELLA REGIONE MARCHE IN ITALIA E IN EUROPA

4.1 Partecipazione della Regione Marche ad associazioni europee

In un contesto in cui le politiche locali presentano in modo sempre più marcato dimensioni globali, la Regione Marche ha rafforzato la sua presenza sullo scenario internazionale. Ha ampliato la dimensione politica della sua partecipazione alle principali associazioni europee di regioni ed enti locali mirando a contribuire alla determinazione degli obiettivi strategici di sviluppo sociale ed economico dell’Unione Europea.

La Regione continua a far parte della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM), dell’Euroregione Adriatico Ionica, della Fondazione “Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica” e, nella fase attuale, privilegia strategicamente la presenza nel Comitato delle Regioni (CDR), in quanto la consultazione obbligatoria del Comitato e il suo diritto d’iniziativa sanciscono il riconoscimento delle Regioni come partner del processo di costruzione dell’Unione Europea.

Si propone inoltre di valutare la possibilità di entrare nel 2016 all’interno del network PLATFORMA il network europeo delle autorità locali e regionali in materia di cooperazione allo sviluppo ed educazione alla cittadinanza globale.

4.2 L’OSSERVATORIO INTERREGIONALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO (OICS)

La Regione Marche ha collaborato all’istituzione dell’Osservatorio Interregionale per la cooperazione allo sviluppo (OICS) fin dal 1992. L’organismo, presieduto per dieci anni dal Presidente della Regione Marche, fornisce assistenza e supporto tecnico nelle attività di cooperazione internazionale a tutte le Regioni italiane. L'Osservatorio Interregionale per la Cooperazione allo Sviluppo (di seguito per brevità O.I.C.S.) secondo quanto previsto dal proprio statuto:

� non ha scopo di lucro; � è promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e ne fanno parte, in

qualità di soci, tutte e solo le Regioni e le Province autonome italiane che si impegnano al versamento delle quote associative;

� persegue finalità connesse allo svolgimento di attività di cooperazione internazionale da parte di Regioni e Province autonome.

L'O.I.C.S. prevede tra i propri fini statutari di:

� stimolare e favorire l'attività di cooperazione internazionale di Regioni, Province autonome ed Enti locali, sul loro territorio, nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS) e nei Paesi ad Economia in Transizione (PET) del Sud e dell'Est del mondo;

� promuovere ricerche, indagini, rilevazioni e studi; � curare la pubblicazione e la diffusione dei risultati via conseguiti; � raccogliere, coordinare ed elaborare informazioni e dati; � organizzare convegni, seminari, tavole rotonde e conferenze, in Italia o all'estero;

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� prestare assistenza a enti pubblici e privati che si interessino alle finalità indicate; � coordinare la rete nazionale di interrelazione tra le banche dati sulla cooperazione decentrata; � promuovere, studiare e realizzare programmi di cooperazione nei PVS e nei PET, di propria

iniziativa o su incarico dei soci ed in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, nazionali ed internazionali, tra cui in particolare il Governo italiano, l’Unione europea ed i soggetti della cooperazione non governativa e della cooperazione decentrata;

� promuovere, studiare e realizzare interventi di emergenza e di aiuto umanitario a favore di popolazioni colpite da calamità naturali o provocate dall’uomo, con le stesse modalità di cui al precedente punto;

� promuovere, studiare e realizzare, con le medesime modalità, programmi ed iniziative tese a rafforzare le democrazie di base ed il processo di pace;

� promuovere, studiare e realizzare, con le medesime modalità, ogni altra iniziativa rivolta al sostegno dello sviluppo economico, territoriale e di utilità sociale su base locale, alla difesa dei diritti umani, sociali e civili, alla rimozione di fenomeni di esclusione sociale e di emarginazione, alla promozione delle pari opportunità e dei diritti delle donne e dell’infanzia, all’accoglienza di immigrati, rifugiati e richiedenti asilo ed a favorire il loro rientro volontario e il reinserimento in patria, al sostegno delle comunità italiane emigrate all’estero e di singoli emigrati in stato di bisogno.

L' O.I.C.S. presenta inoltre le seguenti caratteristiche:

a) le Regioni e le Province Autonome - essendo gli unici soci effettivi dell’O.I.C.S., eleggendone il Consiglio Direttivo, approvandone e controllandone i bilanci e il programma di attività, esercitano sull’O.I.C.S. stesso un controllo analogo a quello da esse esercitato sui propri servizi;

b) l’O.I.C.S. realizza la propria attività con e su indicazione delle Regioni e Province Autonome che lo controllano.

Tutto ciò premesso, tenuto conto che la Regione Marche ha già utilizzato i servizi dell'O.I.C.S. per varie iniziative di cooperazione internazionale nell’area del Mediterraneo, in Argentina e Brasile ed in progetti europei di Educazione alla cittadinanza globale, si ritiene opportuno avvalersi dell’OICS, anche nel periodo 2016/2018, attivando convenzioni per il supporto alla realizzazione delle attività di cooperazione internazionale con particolare riguardo a programmi nazionali, internazionali e comunitari relativi alla cooperazione allo sviluppo e alla cooperazione territoriale.

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CAPITOLO 5

ASPETTI FINANZIARI

5.1 Il Bilancio di previsione 2016/2018

Lo scenario internazionale presenta contorni estremamente incerti: una situazione di grave e prolungata crisi economica, unitamente al movimento di ingenti flussi migratori e, da ultimo, i preoccupanti eventi terroristici che hanno aperto una stagione di generale insicurezza facendo riaffiorare il tema dei conflitti etnico-religiosi.

La programmazione regionale degli ultimi anni è segnata da una progressiva e costante diminuzione delle dotazioni concesse ai singoli capitoli di competenza regionale e quindi anche a quelli destinati agli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo, che con il bilancio 2015 sono stati azzerati.

Nel prendere atto della situazione, con il presente Piano triennale si cercherà comunque di mantenere intatta una efficacia propositiva che sia in grado di rispondere alle aspettative del territorio marchigiano sensibile e attento alle tematiche del dialogo e della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, utilizzando linee di finanziamento nazionali, comunitarie e internazionali.

In questi ultimi 14 anni di vigenza della legge regionale 9/2002, va evidenziato infatti un percorso di crescita, condiviso con il territorio regionale, sui temi della cooperazione e solidarietà internazionale, della promozione dei diritti umani e della cultura della pace, che ha permesso di costruire un patrimonio di idee, di relazioni e di esperienze da preservare e valorizzare, in particolare nei momenti di difficoltà nei quali il perseguimento di obiettivi qualificati si scontra con risorse limitate.

La ripartizione delle risorse da destinare ai Progetti di Iniziativa Regionale, ai Progetti presentati da soggetti terzi e al fondo di emergenza è stabilita annualmente nel Piano delle attività di solidarietà e cooperazione internazionale.

5.2 CONCLUSIONI

La Regione Marche con il proprio patrimonio di azioni per la solidarietà e la pace e con una storia dello sviluppo regionale basato sulla dimensione locale, rappresenta un riferimento importante per chi voglia affrontare, in ogni paese, i nodi dello sviluppo.

Da sempre, infatti, la Regione Marche è protagonista di un modello di cooperazione internazionale che vede nel sostegno allo sviluppo locale e sociale la sua specifica missione.

In questa ottica, la Regione Marche ha fondato l’attività di solidarietà e cooperazione internazionale sulla crescita dello sviluppo locale di quelle comunità che, in tante parti del mondo e in particolare in Africa, sperimentano la durezza dei conflitti e della povertà.

Si è sviluppato un modello di cooperazione non frammentata ed improvvisata, capace di far crescere e sviluppare le comunità locali costruendo concreti percorsi di democrazia contro tentazioni integraliste e nazionaliste che sono sempre portatrici di violenza e di guerra.

E’ questo un punto centrale del programma di governo della Regione Marche: la cooperazione è lo strumento insostituibile di quella politica di pace a cui la nostra Regione è particolarmente chiamata.

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MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINIDEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA

LEGISLATIVA REGIONALE

________________________________________________________

Estratto del processo verbale della sedutan. 45 del 25 ottobre 2016, concernente:Mozione n. 136 - mozione n. 140 - interrogazione n. 262, 264, 267, 271, 279,299, 302- mozione n. 165, 170, 171, 182, 183

Alle ore 10,40, nella sala assembleare di via Tizia-no n. 44, ad Ancona, il Presidente dichiara apertala seduta dell’Assemblea legislativa.

omissis

Il Presidente passa alla trattazione del punto iscrittoall’ordine del giorno che reca:

- MOZIONE N. 136 ad iniziativa della Consiglie-ra Leonardi, concernente: “Ripristino accesso aiservizi di ‘trasporto non prevalentemente sa-nitario’ per i pazienti oncologici, radioterapicie FKT”.

omissis

Il Presidente passa alla votazione:

- subemendamento n. 136/1/1 ad iniziativa deiConsiglieri Leonardi e Busilacchi. L’Assemblealegislativa approva all’unanimità;

- emendamento n. 136/1 ad iniziativa dei Consi-glieri Busilacchi e Volpini. L’Assemblea legisla-tiva approva all’unanimità:

- mozione n. 136, così come emendata. L’Assem-blea legislativa approva all’unanimità la mozionen. 136, nel testo che segue:

“L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

CONSIDERATA la comunicazione del Serviziodirezione amministrativa presidio ospedaliero uni-co AV2 Direttore centrale operativa trasporti pro-grammati (prot. in uscita 1036279 dell’11 maggio2016) avente ad oggetto: “trasporti non prevalen-temente sanitari”;

CONSIDERATO altresì che nella comunicazionedi cui al punto precedente, oltre a ricordare che i“trasporti sanitari e prevalentemente sanitari” sonoquelli che si effettuano con autoambulanza, mentrequelli “non prevalentemente sanitari” sono quelli

per i quali si utilizza di norma i “mezzi trasportodisabili”;

VALUTATO che i “trasporti non prevalentementesanitari” sono quelli commissionati dalla Centraleoperativa per pazienti dialitici, oncologici, radiote-rapici e FKT;

VALUTATO altresì che con la comunicazionedel Servizio direzione amministrativa presidioospedaliero unico AV2, si informano i Direttorimedici distretti sanitari AV, i Direttori sanitariospedalieri AV2, i Comitati regionali Anpas, Cri,MPA, Misericordia, il Direttore generale ASURMarche, il Direttore amministrativo ASUR Mar-che, il Direttore AV2, che le somme storicamentedestinate ai trasporti non prevalentemente sanitaririsultano insufficienti e incapienti e che quindi si èindividuato in via prioritaria i soli pazienti dialiticiquali soggetti a cui garantire il trasporto previa cer-tificazione medica;

PRECISATO che - nelle realtà locali il servizio che le diverse Croci

hanno offerto per l’espletamento dei servizi “nonprevalentemente sanitari” hanno rappresentato, adifferenza dei ritardi e delle difficoltà della Re-gione Marche a liquidare le prestazioni, un buoncontributo ed un valido aiuto dal punto di vistaeconomico con le offerte ricevute dalle famigliedei pazienti, rappresentando anch’esso dunque unmotivo di sostegno per le organizzazioni di vo-lontariato;

- per i pazienti oncologici, radioterapici e FKT vie-ne dunque escluso il trasporto non prevalente-mente sanitario garantendo solo in alternativa unrimborso per gli oneri sostenuti per le spese diviaggio;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

1. a portare quanto prima a buon fine il percorso direvisione della deliberazione di Giunta regiona-le n. 292/2012 relativamente ai criteri del tra-sporto sanitario e prevalentemente sanitario, in-trapreso dal tavolo di confronto tra Servizio sa-lute e Croci, Associazioni di volontariato, An-fass e Asur;

2. ad attivarsi immediatamente affinchè con attoadeguato si garantisca fin da subito un trasportonon prevalentemente sanitario rispondente alleesigenze di soggetti quali disabili, pazienti on-cologici e FKT.

omissis

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Alle ore 10,40, nella sala assembleare di via Tizia-no n. 44, ad Ancona, il Presidente dichiara apertala seduta dell’Assemblea legislativa.

Il Presidente passa alla trattazione del punto iscrittoall’ordine del giorno che reca:

- MOZIONE N. 140 ad iniziativa del ConsigliereMaggi, concernente: “Tutela della salute nel-l’alimentazione”.

omissis

Il Presidente passa alla votazione:

- emendamento n. 140/1 ad iniziativa dei Consi-glieri Maggi e Volpini. L’Assemblea legislativaapprova all’unanimità;

- mozione n. 140, così come emendata (ai sensi del-l’art. 51 del R.I., il Presidente annulla e disponel’immediata rinnovazione della votazione per al-zata di mano). L’Assemblea legislativa approvaall’unanimità la mozione n. 140, nel testo che se-gue:

“L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

PREMESSO che- il regolamento 1169/2011, adottato dal Parlamen-

to europeo e Consiglio il 25 ottobre 2011, ha in-trodotto una serie di nuove norme relative all’eti-chettatura degli alimenti, e tra queste in partico-lare l’obbligo di indicare in etichetta la tipologiadi oli e grassi vegetali usati negli alimenti, senzaricorrere alla generica dicitura “oli e grassi vege-tali”;

- in Italia tale obbligo in etichetta è entrato in vigoredal 13 dicembre 2014 e pertanto i consumatoriitaliani sono consapevoli del reale contenuto de-gli alimenti acquistati e consumati;

- la novità introdotta dal sopracitato regolamentorisponde in maniera evidente alla richiesta dichiarezza e trasparenza da parte dei consumatorifinali, ma anche di alcune aziende che distribui-scono e commercializzano i prodotti alimentari;

CONSIDERATO che- l’olio di palma grava sulla sostenibilità ambien-

tale: diverse organizzazioni non governative han-no denunciato la deforestazione e il conseguenterischio di estinzione di alcune specie animali evegetali. Secondo alcune fonti, la sostituzionedelle foreste coi palmeti rappresenterebbe il 4%delle emissioni globali di gas serra ponendo In-

donesia e Malesia, dopo Usa e Cina, nell’elencodelle nazioni responsabili dell’inquinamento glo-bale;

- l’olio di palma è molto richiesto nell’ambito ali-mentare per la sua versatilità ed economicità, hainfatti un’elevata resa per ettaro, ha una buonastabilità, resistenza alla cottura e non irrancidisce,tanto da essere il grasso principale di quasi tuttele merendine, i biscotti, gli snack dolci e salati ele creme in vendita nei supermercati. Tali cibi so-no spesso consumati dalla fascia più giovane del-la popolazione, tanto che i nutrizionisti consiglia-no di limitarne l’assunzione, in particolare aibambini, in quanto i grassi vegetali contenuti ne-gli snack e nei dolci, assieme a zuccheri, sodio,coloranti e conservanti, possono essere conside-rati tra i principali responsabili dell’obesità in-fantile: l’olio di palma contiene dal 45% al 55%dei grassi saturi a catena lunga come l’acido pal-mitico e favorisce l’aumento dei livelli di cole-sterolo;

- l’Istituto Superiore di Sanità, nel parere reso alMinistero della Salute a febbraio di quest’anno,evidenzia come negli ultimi dieci anni sia aumen-tata l’importazione dell’olio di palma ed il suoutilizzo in sostituzione di burri ed altri oli. Ciòcomporta che fasce di popolazione quali bambini,anziani, dislipidemici, obesi, persone con pre-gressi eventi cardiovascolari, ipertesi e chi nonassume le quantità adeguate di grassi polinsaturi,possono presentare una maggiore vulnerabilità ri-spetto alla popolazione generale, ribadendo la ne-cessità di contenere il consumo di alimenti conelevate quantità di grassi saturi;

- l’Autorità per la sicurezza alimentare europea(EFSA) ha valutato che nel processo di raffina-zione dell’olio di palma si formano delle sostanzegenotossiche e cancerogene e, a seguito di taledossier, molte aziende produttrici e distributricidi prodotti alimentari hanno deciso di ridurnegradualmente l’uso. Emblematico è il caso del-l’azienda Coop Italia che ha deciso di sostituirein tutte le ricette dei prodotti a marchio Coop l’in-grediente olio di palma, procedendo inoltre inmolti punti vendita al ritiro dei prodotti;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

1. ad avviare tutte le iniziative di propria compe-tenza affinchè si privilegino, nelle gare di ap-palto delle mense pubbliche di istituti scolastici,ospedali e aziende pubbliche, nonché dei distri-butori automatici in essi collocati, le ditte for-nitrici di prodotti non contenenti olio di palmae suoi derivati;

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2. a promuovere iniziative di sensibilizzazione edinformazione indirizzate oltre che ai cittadinianche ai grandi distributori di prodotti alimen-tari che operano sul territorio regionale, al finedi indurre questi ultimi a non utilizzare l’olio dipalma nei prodotti distribuiti con il loro marchio(private label)”.

Alle ore 10,40, nella sala assembleare di via Tizia-no n. 44, ad Ancona, il Presidente dichiara apertala seduta dell’Assemblea legislativa.

omissis

Il Presidente passa alla trattazione del punto iscrittoall’ordine del giorno che reca:

- INTERROGAZIONE N. 262 ad iniziativa delConsigliere Fabbri, concernente: “Terremotodel 24 agosto, applicazione della legge regio-nale 32/2001 ‘Sistema regionale di protezionecivile’”;

- INTERROGAZIONE N. 264 ad iniziativa dellaConsigliera Malaigia, concernente: “Amandolaesclusa dal decreto differimento tributi popo-lazione colpite dal terremoto”;

- INTERROGAZIONE N. 267 ad iniziativa delConsigliere Fabbri, concernente: “Terremotodel 24 agosto, applicazione della legge regio-nale 35/2012 ‘Disposizioni in materia di micro-zonazione sismica’”;

- INTERROGAZIONE N. 271 ad iniziativa deiConsiglieri Zaffiri, Zura Puntaroni, Malaigia,concernente: “Elenco regionale (INT-REG) deitecnici incaricati di attività connesse alla ge-stione tecnica dell’emergenza post-sisma ecomposizione del Centro di coordinamento re-gionale (C.C.R.) di cui alla delibera di Giuntaregionale 1012/2016”;

- INTERROGAZIONE N. 279 ad iniziativa delConsigliere Bisonni, concernente: “Inagibilitàparziale della struttura sanitaria di Tolenti-no”;

- INTERROGAZIONE N. 299 ad iniziativa dellaConsigliera Leonardi, concernente: “Provvedi-menti del Consiglio dei Ministri per le popo-lazioni marchigiane colpite dal sisma del 24agosto 2016”;

- INTERROGAZIONE N. 302 ad iniziativa deiConsiglieri Zura Puntaroni, Zaffiri, Malaigia,concernente: “Decreto legge del Presidente delConsiglio dei Ministri dell’11 ottobre 2016 –richiesta inserimento, nel cosiddetto cratere,

degli altri Comuni marchigiani che hanno su-bìto danni a seguito del terremoto del 24 ago-sto 2016”;

- MOZIONE N. 165 ad iniziativa dei ConsiglieriMalaigia, Zaffiri, Zura Puntaroni, concernente:“Sistema termale delle aree colpite dal terre-moto. Sostegno immediato al fine del rilasciodell’economato delle aree interessate”;

- MOZIONE N. 170 ad iniziativa del ConsigliereGiorgini, concernente: “Interventi urgenti a se-guito del sisma del 24 agosto 2016 – Impegnodella Giunta regionale ad attivarsi urgente-mente, congiuntamente agli Enti competentiin materia, per l’ammodernamento delle lineeacquedottistiche Pescara del Tronto-Capodac-qua”;

- MOZIONE N. 171 ad iniziativa dei ConsiglieriGiorgini, Maggi, Fabbri, Pergolesi, concernente:“Azioni urgenti volte al rilancio immediatodelle attività produttive nelle aree colpitedall’evento sismico che ha avuto inizio in data24 agosto 2016”;

- MOZIONE N. 182 ad iniziativa dei ConsiglieriZaffiri, Zura Puntaroni, Malaigia, concernente:“Proposta di integrazione dell’Allegato 1 al de-creto legge del Presidente del Consiglio dei Mi-nistri dell’11 ottobre 2016 – inserimento nel co-siddetto cratere dei Comuni marchigiani che han-no subìto danni a seguito del terremoto del 24agosto 2016”;

- MOZIONE N. 183 ad iniziativa dei ConsiglieriGiorgini, Maggi, Fabbri, concernente: “Eventosismico 24 agosto 2016 – Azioni di controllosugli immobili oggetto di prossimi finanzia-menti relativi alla ricostruzione” (iscritta all’or-dine del giorno odierno su decisione dell’Assem-blea legislativa).

(abbinate ai sensi dell’art. 121 del R.I.)

omissis

Il Presidente pone in votazione la proposta di ri-soluzione a firma dei Consiglieri Biancani, Busi-lacchi, Urbinati, Giacinti, Traversini, Talè, Volpini,Giancarli, Marconi, Minardi, Rapa e Micucci.L’Assemblea legislativa approva la risoluzione, neltesto che segue:

“L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

PREMESSO che a seguito dell’evento sismicoche ha colpito alla fine del mese di agosto le Mar-che, oltre ad altre regioni del Centro Italia, sono

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state presentate da alcune forze politiche diversemozioni finalizzate a promuovere e sostenere, sottodiversi profili, terminata l’emergenza, il processodi ricostruzione abitativo, infrastrutturale, econo-mico, produttivo, sociale e culturale;

PRESO ATTO che in data 17 ottobre 2016 è sta-to tempestivamente emanato il decreto legge n. 189(G.U. n. 244 del 18 ottobre 2016) concernente “In-terventi urgenti in favore delle popolazioni colpitedal sisma del 24 agosto 2016” che prevede una se-rie di misure per la ricostruzione del patrimonioedilizio colpito dal sisma, per il rilancio del sistemaeconomico e produttivo, per la tutela dell’ambientee azioni fiscali di favore a sostegno delle popola-zioni dei Comuni individuati nel medesimo decre-to;CONSIDERATO che dalle suddette mozioniemerge come la complessità delle problematicherelative alla “governance” della ricostruzione post-terremoto renda necessario svolgere anche una co-stante azione di controllo e monitoraggio del pro-cesso di ricostruzione dei territori interessati;VALUTATO che infatti, nell’immediatezza dellacrisi sismica, é stato subito attivato un processo dicoinvolgimento dell’Assemblea legislativa regio-nale tramite la III Commissione consiliare perma-nente (competente per materia) la quale, in data 31agosto ultimo scorso, ha incontrato, alla presenzadi tutti i capigruppo regionali, l’Assessore regiona-le compente e i vari Dirigenti regionali al fine diconoscere la reale situazione dei territori danneg-giati e verificare gli interventi posti in essere dal-l’esecutivo regionale per affrontare al megliol’emergenza;PRESO ATTO che successivamente la medesimaCommissione permanente, nell’ulteriore seduta del24 ottobre ultimo scorso, aperta a tutti i capigrupporegionali, ha invitato il Segretario della Giunta re-gionale, l’Assessore regionale competente, il Diri-gente del Servizio regionale della protezione civile,il Dirigente del Servizio regionale sanità al fine dipermettere ai Consiglieri regionali di aggiornarsisullo stato di avanzamento del processo di ricostru-zione e di conoscere le conseguenze applicative deldecreto legge sopra citato;TENUTO CONTO del dibattito svoltosi in Aulanella odierna seduta;RILEVATO che, oltre agli ingenti danni verifica-tisi alle strutture degli edifici, gravissime sono leconseguenze subìte dai titolari di attività economi-che e produttive svolte nelle zone, dove la crisi si-smica ha colpito settori strategici come quello so-cio-sanitario, turistico, commerciale, artigianale,agricolo, zootecnico ed industriale;EVIDENZIATO che é fondamentale avviare il

processo di ricostruzione nel minor tempo possibi-le, attivando procedure trasparenti, con risorse ade-guate, evitando un approccio burocratico;

CONSIDERATO che è in atto da circa due mesiun percorso tra le Assemblee legislative di Marche,Lazio, Umbria e Abruzzo diretto a un coinvolgi-mento attivo da parte del Parlamento, nella fase diconversione del suddetto decreto legge, delle com-missioni consiliari competenti per materia;

Tutto ciò premesso,

ESPRIMEapprezzamento all’operato della Giunta regionale,di tutte le forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco,della Protezione civile regionale, del personale deiComuni colpiti dalla crisi sismica e di tutti i volon-tari che hanno operato ed operano nei territori dan-neggiati;

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE1. ad implementare la collaborazione con l’As-

semblea legislativa regionale finalizzata allamassima divulgazione informativa in meritoall’attività di ricostruzione post-sisma;

2. a promuovere tutte le azioni ed iniziative oppor-tune per rispondere tempestivamente alle varieesigenze delle popolazioni terremotate, non solosotto il sotto il profilo abitativo e infrastrutturalema anche in ambito economico, produttivo, so-ciale e culturale al fine di garantire una repenti-na ripresa delle attività economiche che dal 24agosto ultimo scorso hanno subìto un arrestoquasi totale ed attivare quanto prima una strate-gia di rilancio importante;

3. a garantire un costante confronto con tutti i Sin-daci delle amministrazioni comunali e provin-ciali interessate dal sisma al fine di condividerele scelte strategiche da adottare;

4. a favorire un incontro tra la III Commissione as-semblare permanente competente per materiaed i Parlamentari marchigiani diretto ad appro-fondire il contenuto attuale del decreto n.189/2016 al fine di comprendere meglio la suaportata applicativa e proporre integrazioni persalvaguardare le popolazioni colpite dal sisma”.

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE

________________________________________________________

Deliberazione n. 1297 del 24/10/2016Art. 51, comma 2, D.Lgs. 118/2011 - Variazio-

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ne al Bilancio Finanziario Gestionale per rimo-dulazione stanziamenti Fondo Sanitario Indi-stinto e Vincolato - annualità 2018.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di apportare al Bilancio finanziario gestionale(DGR 1192 del 30/12/2015), le variazioni intermini di competenza, così come riportatonell’ALLEGATO A, parte integrante e sostan-ziale della presente deliberazione;

2) di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul Bollettino della Regione Marche entroquindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma8 della L.R. 11/12/2001, n. 31.

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Deliberazione n. 1298 del 24/10/2016Art. 51, comma 2, lettera d) del D.Lgs.118/2011 - Variazione compensativa del Bi-lancio 2016-2018 tra le dotazioni di cassa dellemissioni e dei programmi - 15° provvedimento.Variazione al Bilancio finanziario gestionale.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. di autorizzare le variazioni, per l’annualità 2016,al Bilancio finanziario gestionale così come ri-portato nell’ALLEGATO A parte integrantedella presente deliberazione;

2. di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro 10 giorni edi disporre la pubblicazione sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Marche entro 15 giorni, aisensi del comma 8 dell’art. 29 della LR31/2001.

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Deliberazione n. 1299 del 24/10/2016Art. 51, comma 2, lettera d) del D.Lgs.118/2011 - Variazione compensativa del Bi-lancio 2016-2018 tra le dotazioni di cassa dellemissioni e dei programmi - 15° provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. di autorizzare le variazioni, per l’annualità 2016,al Bilancio di Previsione così come riportatonell’ALLEGATO A parte integrante della pre-sente deliberazione;

2. di trasmettere al Tesoriere l’ALLEGATO B con-cernente l’Allegato 8 previsto dall’articolo 10,comma 4 del D.Lgs. 118/2011, parte integrantedella presente deliberazione;

3. di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro 10 giorni edi disporre la pubblicazione sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Marche entro 15 giorni, aisensi del comma 8 dell’art. 29 della L.R.31/2001.

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Deliberazione n. 1300 del 24/10/2016Art. 51, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 118/2011- Variazione compensativa tra le dotazioni dellemissioni e dei programmi del Bilancio di previ-sione 2016-2018 riguardanti l’utilizzo di risor-se comunitarie e vincolate all’attuazione dellaProgrammazione POR FSE 2014-2020 Varia-zione al Bilancio di Previsione.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di autorizzare la variazione al Bilancio di previ-sione 2016-2018, così come riportato nell’alle-gata TABELLA A, parte integrante e sostanzia-le della presente deliberazione;

2) di trasmettere al Tesoriere l’allegata TABELLAB concernente l’Allegato 8 previsto dall’artico-lo 10, comma 4 del decreto legislativo118/2011, parte integrante della presente deli-berazione;

3) di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul Bollettino della Regione Marche entroquindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma8 della L.R. 11/12/2001, n. 31.

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Deliberazione n. 1301 del 24/10/2016Art. 51, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 118/2011- Variazione compensativa tra le dotazioni dellemissioni e dei programmi del Bilancio di previ-sione 2016-2018 riguardanti l’utilizzo di risor-se comunitarie e vincolate all’attuazione dellaProgrammazione POR FSE 2014-2020 Varia-zione al Documento tecnico di Accompagna-mento.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di autorizzare la variazione al Documento Tec-nico di Accompagnamento (DGR 1191/2015),così come riportato nell’allegata TABELLA A,parte integrante e sostanziale della presente de-liberazione;

2) di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul Bollettino della Regione Marche entroquindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma8 della L.R. 11/12/2001, n. 31.

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Deliberazione n. 1302 del 24/10/2016Art. 51, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 118/2011- Variazione compensativa tra le dotazioni dellemissioni e dei programmi del Bilancio di previ-sione 2016-2018 riguardanti l’utilizzo di risor-se comunitarie e vincolate all’attuazione dellaProgrammazione POR FSE 2014-2020 Varia-zione al Bilancio Finanziario Gestionale.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di apportare al Bilancio finanziario gestionale(DGR 1192/2015), le variazioni in termini dicompetenza e di cassa, così come riportatonell’allegata TABELLA A, parte integrante esostanziale della presente deliberazione;

2) di apportare al Bilancio finanziario gestionale(DGR 1192/2015), la modifica tecnica così co-me riportato nell’allegata TABELLA B, parteintegrante e sostanziale della presente delibera-zione;

3) di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul Bollettino della Regione Marche entroquindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma8 della L.R. 11/12/2001, n. 31.

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Deliberazione n. 1303 del 24/10/2016Art. 10, L.R. 28 dicembre 2015, n. 31 - Art. 51,D.Lgs. 118/2011 - Variazione compensativa albilancio finanziario gestionale 2016-2018.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. di apportare al Bilancio finanziario gestionale(DGR 1192 del 30/12/2015), per l’annualità2016, le variazioni in termini di competenza ecassa, così come riportato nell’ALLEGATO A,parte integrante e sostanziale della presente de-liberazione;

2. di apportare al Bilancio finanziario gestionale(DGR 1192 del 30/12/2015), per l’annualità2017, le variazioni in termini di competenza ecassa, così come riportato nell’ALLEGATO A,parte integrante e sostanziale della presente de-liberazione;

3. di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul Bollettino della Regione Marche entroquindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma8 della L.R. 11/12/2001, n. 31.

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Deliberazione n. 1304 del 24/10/2016Art. 51 comma 2, lettera a), D.Lgs. 118/2011 -Art. 10 L.R. 31/2015 - Iscrizione nel Bilancio diPrevisione 2016-2018 di entrate derivanti daassegnazione di fondi vincolati a scopi specificie relativi impieghi Variazione del Bilancio diPrevisione 2016-2018.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al Bilancio di Previsione 2016-2018 le variazioni così come riportato nella TA-BELLA A, parte integrante e sostanziale dellapresente deliberazione;

2) Di trasmettere al Tesoriere l’allegata TABELLAB concernente l’Allegato 8 previsto dall’artico-lo 10, comma 4 del decreto legislativo118/2011, parte integrante della presente deli-berazione.

3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul Bollettino della Regione Marche entroquindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma8 della L.R. 11/12/2001, n. 31.

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Deliberazione n. 1305 del 24/10/2016Art. 51 comma 2, lettera a), D.Lgs. 118/2011 -Art. 10 L.R. 31/2015 - Iscrizione nel Bilancio diPrevisione 2016-2018 di entrate derivanti daassegnazione di fondi vincolati a scopi specificie relativi impieghi; variazione al DocumentoTecnico di Accompagnamento. Modifiche tecni-che al Documento Tecnico di accompagnamen-to.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al documento tecnico di accompa-gnamento al Bilancio 2016-2018 (DGR 1191del 30/12/2015) le variazioni così come ripor-tato nella TABELLA A, parte integrante e so-stanziale della presente deliberazione;

2) Di apportare al documento tecnico di accompa-gnamento al Bilancio 2016-2018 (DGR 1191del 30/12/2015) le modifiche tecniche così co-me riportate nella TABELLA B, parte integran-te e sostanziale della presente deliberazione;

3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul Bollettino della Regione Marche entroquindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma8 della L.R. 11/12/2001, n. 31.

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Deliberazione n. 1306 del 24/10/2016Art. 51 comma 2, lettera a), D.Lgs. 118/2011 -Art. 10 L.R. 31/2015 - Iscrizione nel Bilancio diPrevisione 2016-2018 di entrate derivanti daassegnazione di fondi vincolati a scopi specificie relativi impieghi; variazione al Bilancio Finan-ziario gestionale. Modifiche tecniche al BilancioFinanziario Gestionale.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al Bilancio finanziario gestionale(DGR 1192 del 30/12/2015), le variazioni intermini di competenza e di cassa così come ri-portato nell’allegata TABELLA A, parte inte-grante e sostanziale della presente deliberazio-ne;

2) Di apportare al Bilancio finanziario gestionale(DGR 1192 del 30/12/2015), le modifiche tec-niche così come riportate nell’allegata TABEL-LA B, parte integrante e sostanziale della pre-sente deliberazione;

3) Di trasmettere copia del presente atto, all’As-semblea legislativa regionale entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29,comma 8 della L.R. 11/12/2001, n°31.

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Deliberazione n. 1307 del 24/10/2016Art. 42 comma 11 D.Lgs. 118/2011; Art. 51,comma 2 lettera d) del D.Lgs. 118/2011. Rei-scrizione nel Bilancio di Previsione per l’anno2016 delle economie di spesa e prelevamentodal fondo di riserva di cassa - 23° provvedi-mento.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di autorizzare, per l’annualità 2016, le variazioniin termini di competenza e di cassa al Bilanciodi Previsione, così come riportato nell’ALLE-GATO A parte integrante della presente delibe-razione;

2) di trasmettere al Tesoriere l’ALLEGATO B con-cernente l’Allegato 8 previsto dall’articolo 10,comma 4 del decreto legislativo 118/2011, parteintegrante della presente deliberazione.

3) di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro 10 giorni edi disporre la pubblicazione sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Marche entro 15 giorni, aisensi del comma 8 dell’art. 29 della L.R.31/2001.

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Deliberazione n. 1308 del 24/10/2016Art. 42 comma 11 D.Lgs. 118/2011. Reiscrizio-ne nel Documento Tecnico di Accompagnamen-to per l’anno 2016 delle economie di spesa -23° provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di autorizzare, per l’annualità 2016, le variazioniin termini di competenza al Documento tecnicodi accompagnamento (DGR 1191/2015), cosìcome riportato nell’ALLEGATO A parte inte-grante della presente deliberazione;

2) di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro 10 giorni edi disporre la pubblicazione sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Marche entro 15 giorni, aisensi del comma 8 dell’art. 29 della L.R.31/2001.

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Deliberazione n. 1309 del 24/10/2016Art. 42 comma 11 D.Lgs. 118/2011; Art. 51,comma 2, lettera d) del D.Lgs. 118/2011. Rei-scrizione nel Bilancio di Previsione per l’anno2016 delle economie di spesa e prelevamentodal fondo di riserva di cassa. Variazione al Bi-lancio Finanziario Gestionale – 23°provvedi-mento Modifiche tecniche al Bilancio Finanzia-rio Gestionale.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di modificare il Bilancio Finanziario Gestionaleapprovato con Deliberazione di Giunta 1192 del2015 apportando le variazioni in termini dicompetenza e di cassa ai capitoli così come ri-portato nell’ALLEGATO A della presente de-liberazione provvedendo all’istituzione di nuovicapitoli ove non previsti;

2) di apportare al Bilancio Finanziario Gestionale(DGR 1192/2015) le modifiche tecniche cosìcome riportate nell’ALLEGATO B, parte inte-grante e sostanziale della presente deliberazio-ne;

3) di trasmettere copia del presente atto, all’Assem-blea legislativa regionale entro dieci giorni dallasua adozione e di disporne la pubblicazione sulBUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, com-ma 8 della L.R. 11/12/2001, n°31.

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Deliberazione n. 1310 del 24/10/2016Art. 51 del D.Lgs. 118/2011 - Variazione con-cernenti l’attivazione del Fondo PluriennaleVincolato – 11° provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di apportare al bilancio di previsione 2016-2018le variazioni in termini di competenza così co-

me riportato nell’ALLEGATO A, parte inte-grante e sostanziale della presente deliberazio-ne;

2) Di trasmettere al Tesoriere l’ALLEGATO Bconcernente l’Allegato 8/2 previsto dall’articolo10, comma 4 del decreto legislativo 118/2011,parte integrante della presente deliberazione;

3) Di trasmettere copia del presente atto all’Assem-blea legislativa delle Marche entro dieci giornidalla sua adozione e di disporne la pubblicazio-ne sul Bollettino della Regione Marche entroquindici giorni ai sensi dell’articolo 29, comma8 della L.R. 11/12/2001, n. 31.

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

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Deliberazione n. 1311 del 24/10/2016Art. 51, comma 2 lettera g), D.Lgs. 118/2011 -Utilizzo della quota accantonata del risultato diamministrazione riguardante i residui perenti -Variazione al Bilancio per l’anno 2016 - 25°Provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di autorizzare le variazioni, per l’annualità 2016,al Bilancio di Previsione, così come riportatonella TABELLA A parte integrante della pre-sente deliberazione;

2) Di trasmettere al Tesoriere la TABELLA B con-cernente l’Allegato 8 ai sensi dell’articolo 10,comma 4 del D.Lgs 118/2011, parte integrantedella presente deliberazione;

3) di trasmettere copia del presente atto, all’Assem-blea legislativa regionale entro dieci giorni dallasua adozione e di disporne la pubblicazione sulBUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, com-ma 8 della L.R. 11/12/2001, n°31.

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Deliberazione n. 1312 del 24/10/2016Art. 51, comma 2 lettera g), D.Lgs. 118/2011 -Utilizzo della quota accantonata del risultato diamministrazione riguardante i residui perenti -Variazione al Documento Tecnico di Accompa-gnamento per l’anno 2016 - 25° provvedimen-to.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di autorizzare le variazioni, per l’annualità 2016,al Documento Tecnico di Accompagnamento,così come riportato nella TABELLA A parte in-tegrante della presente deliberazione;

2) di trasmettere copia del presente atto, all’Assem-blea legislativa regionale entro dieci giorni dallasua adozione e di disporne la pubblicazione sulBUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, com-ma 8 della L.R. 11/12/2001, n°31.

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Deliberazione n. 1313 del 24/10/2016Art. 51, D.Lgs. 118/2011 - Utilizzo della quotaaccantonata del risultato di amministrazione ri-guardante i residui perenti - DGR 41/2016 -Variazione al Bilancio Finanziario Gestionale –25°provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) Di modificare il Bilancio Finanziario Gestionaleapprovato con Deliberazione di Giunta 1192 del2015 apportando le variazioni in termini dicompetenza e di cassa, per l’annualità 2016, co-sì come riportato nella TABELLA A della pre-sente deliberazione;

2) di trasmettere copia del presente atto, all’Assem-blea legislativa regionale entro dieci giorni dallasua adozione e di disporne la pubblicazione sulBUR entro 15 giorni ai sensi dell’art. 29, com-ma 8 della L.R. 11/12/2001, n°31.

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DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

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Decreto n. 140 del 25/10/2016Art. 9, comma 4 L.R. 3/2015 - DGR 204/2016- Decreto n. 92/PRES del 1/8/2916 – Integra-zione componenti del Comitato permanente perla semplificazione.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

omissis

DECRETA

1. Di integrare la composizione del Comitato per-manente per la semplificazione di cui all’artico-lo 9, comma 4, della legge regionale 16 febbraio2015, n. 3 (Legge di innovazione e semplifica-zione amministrativa), con la nomina dei com-ponenti pervenute successivamente al propriodecreto n. 92/2016;

2. di approvare la composizione del Comitato deicomponenti come riportata nell’Allegato A) cheforma parte integrante del presente atto;

3. di riservarsi di integrare la composizione del Co-mitato con i rappresentanti del Consiglio delleautonomie locali (CAL), non appena pervenutele designazioni mancanti;

4. di dare atto che il Comitato è così validamentecostituito e resta in carica per la durata della le-gislatura;

5. di confermare che la partecipazione ai lavori delComitato è gratuita e pertanto dal presente de-creto non deriva né può derivare alcun impegnodi spesa a carico della Regione;

6. di pubblicare sul Bollettino ufficiale della Re-gione Marche il presente atto ai sensi della leg-ge regionale 17/2003.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTALuca Ceriscioli

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Allegato A)

Sezione imprese

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Sezione cittadini

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________________________________________________________

Decreto n. 141 del 25/10/2016Conferimento incarico di consulenza ai sensidell’art. 21, comma 3 bis, della legge regionalen. 20/2001 in materia di Sanità.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

omissis

DECRETA

1. Di conferire al Dott. Floriano Bonifazi, incaricoannuale di consulenza a titolo gratuito ai sensidell’art. 21, comma 3 bis, della legge regionale20/2001, per le attività di supporto, nell’ambitodella materia Sanità, oggetto delle politiche isti-tuzionali della Regione, così come declinate nelrelativo disciplinare di cui all’Allegato 1, checostituisce parte integrante del presente decre-to;

2. Di dare atto che l’incarico conferito con il pre-sente decreto risulta essere regolato ai sensi del-le linee guida e del disciplinare approvati conDeliberazione della Giunta regionale n. 1137del 27/09/2016;

3. Di approvare il relativo specifico disciplinare diincarico di Consulenza a titolo gratuito pressola Presidenza della giunta regionale ai sensi del-l’art. 21, comma 3 bis, della legge regionale n.20/2001 in materia di SANITA’, contenutonell’Allegato n. 1 al presente Decreto;

4. Di stabilire un massimo di Euro 1.000,00 annuiper il rimborso delle eventuali spese effettiva-mente sostenute per lo svolgimento dell’incari-co stesso e debitamente documentate, alla cuiliquidazione si provvederà, in seguito a rendi-contazione, con decreto del Capo di Gabinetto;

5. Di impegnare a favore del beneficiario di cui alpunto 1 e individuato nel documento istruttoriola somma di Euro 1.000,00 sul capitolo2010110071 - codice transazione elementare0101 2120102002 011 8 103011364000000000000000 4 3 000 - del bilancio2016/2018, annualità 2016 per Euro 250,00 eannualità 2017 per Euro 750,00.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTALuca Ceriscioli

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DECRETI DEI DIRIGENTI REGIONALI

SEGRETERIA GENERALE DELLAGIUNTA REGIONALE

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Decreto del Segretario Generale n. 90 del28/10/2016Bando per l’ammissione al corso propedeuticoalla occupazione di donne nel settore turistico.

IL SEGRETARIO GENERALE

omissis

DECRETA

di approvare il bando di ammissione al corso pro-pedeutico alla occupazione di donne nel settore tu-ristico nonché la relativa domanda di iscrizione, se-condo quanto indicato rispettivamente negli alle-gati A e B al presente decreto, che costituisconoparte integrante dello stesso.

IL SEGRETARIO GENERALEElisa Moroni

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DIPARTIMENTO PER LEPOLITICHE INTEGRATE DI

SICUREZZA E PER LAPROTEZIONE CIVILE

________________________________________________________

Decreto del Direttore del Dipartimento perle Politiche Integrate di Sicurezza e per laProtezione Civile n. 241 del 25/10/2016OCDPC nn. 391 art. 3 e 394 art. 11. Proceduraaperta per servizio di raccolta, trasporto esmaltimento materiale derivante dai crolli e al-lestimento sito di deposito temporaneo, a segui-to del sisma 2016. CIG 6844540516.

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO PER LE PO-LITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA

PROTEZIONE CIVILE

omissis

DECRETA

di prendere atto che il Presidente della Giunta Re-gionale, con decreto n. 106 del 12.09.2016, ha in-caricato il Direttore del Dipartimento per le politi-che integrate di sicurezza e per la protezione civile,quale Soggetto Attuatore, di porre in essere tutte leattività di soccorso alla popolazione e la gestionedella post – emergenza;di avviare la procedura di gara aperta, ai sensidell’articolo 60 del D.Lgs 50/2016, per la rimozio-ne macerie, trasporto, smaltimento del materialecomprensivo del rifiuto di amianto e realizzazionee gestione area di deposito temporaneo a seguitodel sisma 24 agosto 2016, nel territorio del comunedi Arquata del Tronto (AP);di stabilire che la gara sarà espletata con le condi-zioni e le modalità previste dai sotto indicati alle-gati che formano parte integrante e sostanziale delpresente atto:a) Bando di gara b) Disciplinare di gara c) Capitolato speciale descrittivo e prestazionale e) Schema di contratto f) Patto di integritàg) documenti progettuali, rilievi, ecc.]

di statuire che l’aggiudicazione avverrà con il cri-terio del prezzo più basso in quanto riferito a lavo-razioni altamente standardizzate (esiste un unicoprezzo unitario riferito al trattamento delle macerieper singola tonnellata rimossa);di nominare come responsabile unico del proce-dimento l’Ing. Cesare Spuri Direttore del Diparti-

mento per le politiche integrate di sicurezza e perla protezione civile;di dare atto che, alla data di redazione del presenteatto, nel MEPA non risultano categorie o bandi re-lativi alla fornitura di ricambi per automobili o au-tocarri;di provvedere alla liquidazione con i fondi per ilsisma 24 agosto 2016 a far carico sulla contabilitàspeciale aperta dalla Regione Marche presso laBanca d’Italia n. 6023;di pubblicare, tutta la documentazione ufficialeposta a base della procedura in formato elettronicoscaricabile all’indirizzo web http://regione.mar-che.it/bandi;di procedere all’aggiudicazione definitiva ed effi-cace anche in presenza di una sola offerta valida oladdove una sola offerta, tra quelle pervenute, siaritenuta valida, inoltre di non pervenire alla stipuladel contratto qualora sia attivata una ConvenzioneConsip per il medesimo servizio oppure la sotto-scrizione di Accordi quadro del Capo DipartimentoProtezione Civile;di aver verificato che attualmente non si riscon-trano convenzioni CONSIP, di cui all’Art. 26, com-ma 1 della Legge 488/1999 aventi ad oggetto benicomparabili con quelli oggetto della presente pro-cedura di approvvigionamento e di impegnarsi,qualora Consip attivi, nelle more dell’espletamentodella presente procedura, una convenzione idonea,a non pervenire all’aggiudicazione;di pubblicare il presente atto per estratto sulB.U.R., ai sensi dell’art. 4, comma 2, della L.R. 28luglio 2003 n. 17.

IL SOGGETTO ATTUATOREIng. Cesare Spuri

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documenti progettuali, rilievi, ecc….

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g

bispass

bis

: Bando di gara, disciplinare, capitolato speciale descrittivo e prestazionale schema di contratto patto di integrità elaborati progettuali

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all’indirizzo di posta elettronica, all’indirizzo di posta elettronica certificata-PEC o al numero di fax indicati dai concorrenti],

bis

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180 giorni

d.

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nel caso in cui la cauzione provvisoria venga prestata in misura ridotta a

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,

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se procuratore allegare copia della relativa procura notarile - generale o speciale - o altro documento da cui evincere i poteri di rappresentanza

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(1)

(1)

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ovvero

(1)

(2)

(1) Indicare nome e cognome del soggetto (2) Vanno indicate tutte le condanne penali, ivi comprese quelle per le quali il soggetto

abbia beneficiato della non menzione. Non è necessario indicare le condanne quando il reato è stato depenalizzato ovvero per le quali è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca della condanna medesima

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(barrare il quadratino che interessa)

ovvero

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(barrare il quadratino che interessa)

oppure

(barrare il quadratino che interessa)

(barrare il quadratino che interessa)

ovvero

ovvero

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N.B.: Ai fini della validità della presente dichiarazione deve essere allegata la fotocopia non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.N.B. Ai fini dell’applicazione del soccorso istruttorio di cui all’art. 83 del D. Lgs. 50/2016 sono indispensabili le dichiarazioni di cui ai punti 2), 3), 4), 5), 6), 7) e 8)

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fino all’adozione di uno specifico regolamento di comportamento, lo stesso Codice rappresenta il parametro di riferimento direttamente applicabile.

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Decreto del Direttore del Dipartimento perle Politiche Integrate di Sicurezza e per laProtezione Civile n. 249 del 29/10/2016Integrazione al decreto n. 241/DPS del25.10.2016. Inserimento nei siti istituzionalidell’allegato “Capitolato speciale descrittivo eprestazionale”. CIG 6844540516.

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO PER LE PO-LITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA

PROTEZIONE CIVILE

omissis

DECRETA

di integrare il decreto n. 241/DPS del 25.10.2016inerente l’avvio della procedura di gara, indetta, aisensi dell’articolo 60 del D. Lgs 50/2016, per la ri-mozione macerie, trasporto, smaltimento del mate-riale comprensivo del rifiuto di amianto e realizza-zione e gestione area di deposito temporaneo a se-guito del sisma 24 agosto 2016, nel territorio delcomune di Arquata del Tronto (AP) inserendo l’al-legato c) approvato con detto decreto ma non pub-blicato a seguito di un problema di carattere infor-matico;

di confermare che la procedura di gara sarà esple-tata con le condizioni e le modalità previste dagliallegati presenti nel decreto 241/DPS del25.10.2016 completate con il Capitolato Specialedescrittivo e prestazionale, allegato al presenteprovvedimento di cui è parte integrante e sostan-ziale;di pubblicare ad integrazione degli allegati già pre-senti l’allegato “Capitolato speciale descrittivo e pre-stazionale” già pubblicati il 25 ottobre 2016 in for-mato elettronico scaricabile all’indirizzo webhttp://regione.marche.it/bandi -http://regione.marche.it/regione-utile/protezione-civile/gare-di-appalto - http//www.contrattipubblici.marche.itdi dare atto che dal presente decreto non deriva enon può derivare impegno di spesa a carico del bi-lancio regionale;

Il presente atto viene pubblicato sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Marche.

IL SOGGETTO ATTUATOREIng. Cesare Spuri

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I materiali derivanti dal crollo parziale o totale degli edifici pubblici e privati causati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e dei giorni seguenti, quelli derivanti dalle attività di demolizione e abbattimento degli edifici pericolanti, disposti dai Comuni interessati dagli eventi sismici nonché da altri soggetti competenti o comunque svolti su incarico dei medesimi”

sonoclassificati rifiuti urbani con codice CER 20.03.99, limitatamente alle fasi di raccolta e trasporto da effettuarsi verso i siti di deposito temporaneo, fatte salve le situazioni in cui è possibile effettuare, in condizioni di sicurezza, le raccolte selettive”

i resti dei beni di interesse architettonico, artistico e storico, dei beni ed effetti di valore anche simbolico, i coppi, i mattoni, le ceramiche, le pietre con valenza di cultura locale, il legno lavorato, i metalli lavorati. Tali materiali, ove possibile, sono selezionati e separati all’origine, secondo le disposizioni delle strutture del Ministero dei beni e delle attività culturali territorialmente competenti, che ne individuano anche il luogo di destinazione”

Quelli costituiti da lastre o materiale da coibentazione contenenti amianto (eternit) individuabili, che devono essere preventivamente rimossi secondo le modalità previste dal D.M. 6 settembre 1994”

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SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE E POLITICHE COMUNITARIE

________________________________________________________

Decreto del Dirigente della P.F. PoliticheComunitarie e Autorità di Gestione FESR eFSE n. 176 del 21/10/2016“Individuazione costo medio orario da utilizza-re per quantificazione costo diretto del perso-nale in attuazione della linea di intervento de-stinata al potenziamento degli Ambiti territoria-li sociali - PdI 9.IV - POR FSE 2014/20”.

IL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNI-TARIE E AUTORITA’ DI GESTIONE FESR E FSE

omissis

DECRETA

1. di stabilire che il costo medio orario da utilizzareper quantificare il costo diretto del personale ri-ferito ai progetti di potenziamento degli Ambititerritoriali sociali, finanziati con le risorse delPOR FSE 2014/20, è uguale a quello individua-to con DGR n. 1450/2009 per il personale deiCentri pubblici per l’Impiego e quindi, pari a18,00 euro;

2. di procedere periodicamente all’aggiornamentodel costo orario di cui al punto precedente sullabase delle vigenti disposizioni regionali in ma-teria e sulla base di qualsiasi elemento (appro-vazione di nuove norme o evidenti scostamentitra il costo qui determinato e il costo medio ef-fettivo) dovesse suggerire l’opportunità di unasua revisione;

3. di dare evidenza pubblica al presente atto attra-verso la pubblicazione sul BUR della RegioneMarche e sul sito www.regione.marche.it/En-tra-in-Regione/Fondi-Europei/FSE;

4. di attestare che dal presente atto non deriva, népuò derivare, alcun impegno di spesa a caricodella Regione Marche.

IL DIRIGENTE DELLA P.F.Dott. Mauro Terzoni

________________________________________________________

Decreto del Dirigente del Servizio RisorseFinanziarie e Politiche Comunitarie n. 245del 28/10/2016

Bando per l’affitto di terreni agricoli, appartenential patrimonio disponibile della Regione, siti in co-mune di Camerino.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO RISORSE FINAN-ZIARIE E POLITICHE COMUNITARIE

omissis

DECRETA

- di indire una procedura di gara per l’affitto di ter-reni ad uso agricolo, appartenenti al patrimoniodisponibile della Regione, siti in comune di Ca-merino;

- di approvare il bando di gara riportato in allegatoal presente atto, di cui è parte integrante; gli estre-mi identificativi dei terreni, le condizioni e i ter-mini per la presentazione delle offerte sono spe-cificati nel bando stesso;

- di pubblicare il bando, oltre che nel BURM, nellasezione “Bandi regionali” del sito istituzionaledella Regione e di comunicare lo stesso alle prin-cipali associazioni agricole della Provincia diMacerata.

Si attesta inoltre che dal presente decreto non deri-va un impegno di spesa a carico della Regione.

LA DIRIGENTE DEL SERVIZIOMaria Di Bonaventura

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SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT

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Decreto del Dirigente della Posizione diFunzione Programmazione Sociale n. 29del 28 ottobre 2016POR Marche FSE 2014-2020 Asse II - Prioritàdi investimento 9.4 - risultato atteso 9.3 - tipo-logia azione 9.4B - AVVISO PUBBLICO per lapresentazione di progetti. Importo €14.000.000,00.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA

- di emanare, così come riportato in allegato al pre-sente atto, del quale costituisce parte integrante,l’AVVISO PUBBLICO ed i relativi allegati perla presentazione di progetti di implementazionee miglioramento dei servizi erogati dagli AmbitiTerritoriali Sociali (ATS);

- di prevedere l’ammissione a finanziamento di n.23 progetti che risulteranno ammissibili aventiuna durata di 30 mesi;

- di stabilire che la valutazione dei progetti avverràda parte di una Commissione di valutazione re-gionale (CVR) nominata con successivo proprioDecreto dirigenziale;

- di rinviare a successivi specifici atti dirigenzialila dichiarazione di non ammissibilità per i pro-getti che dovessero risultare in tali condizioni,l’approvazione della graduatoria, la concessionedelle provvidenze previste dall’Avviso di cui alprecedente punto 1, l’assunzione dei necessariimpegni di spesa, l’erogazione di anticipo e di ac-conti;

- di dare evidenza pubblica all’Avviso Pubblico edai relativi allegati di cui al presente atto, attraver-so la pubblicazione al BUR Marche e sul sito isti-tuzionale della Regione nella sezione RegioneUtile/Sociale/Programmazione Sociale, nonchéattraverso una informativa, a mezzo mail, a tuttigli ATS della Regione Marche;

- di dare atto che la copertura finanziaria del pre-sente atto per complessivi € 14.000.000,00 è ga-rantita con risorse POR Marche FSE 2014/2020,tipologia di azione 9.4B del bilancio 2016/2018,sui capitoli, negli importi e secondo il seguentecronoprogramma per il quale si procede con lerelative prenotazioni di impegno:

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Il presente decreto è pubblicato per ESTRATTOnel BUR delle Marche.

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso in-nanzi alle autorità giurisdizionalmente competentientro i termini previsti dalla normativa vigente.

IL DIRIGENTEdott. Giovanni Santarelli

ALLEGATIAttestazione contabileAvviso Pubblico POR Marche FSE 2014-2020 As-se II Priorità di Investimento 9.4 Allegato A “Do-manda di finanziamento”Allegato B “Formulario progetto”Allegato C “Declaratoria delle funzioni”Allegato D.1 “Richiesta anticipo”Allegato D.2 “Richiesta ulteriore anticipo”Allegato D.3 “Determinazione finale della sovven-zione”Allegato D.4 “Richiesta saldo”Allegato E.1 “Relazione”Allegato E.2 “Verbale incontri del GVL”Allegato E.3 “Scheda di valutazione individuale”

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Argeentina Bigooni

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“Accesso/Sportelli sociali”“Presa in carico”“Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo”“Assistenza educativa” e “Sostegno alle funzioni genitoriali”

“Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo”

Implementazione e miglioramento dei servizi erogati dall’Ambito Territoriale Sociale

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(durata 30 mesi)

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Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo

anticipo

anticipo

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ulteriore anticipo

ulteriore anticipo

saldo

saldo

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“Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo”

Griglia di indicatori di valutazione Indicatori di dettaglio

1. Capillarità, collocazione/accessibilità (COL)

2. Risorse umane impiegate (RIS)

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3. Efficacia potenziale (EFF)

Totale

(Capillarità territoriale, collocazione e accessibilità)

(Risorse umane impiegate)

“Accesso/Sportelli sociali”“Presa in carico”“Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo”“Assistenza educativa” e “Sostegno alle funzioni genitoriali”

Accesso/Sportelli sociali

Presa in carico Assistenza educativa Sostegno alle funzioni genitoriali

Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo

(Efficacia potenziale dell’intervento proposto rispetto alle finalità programmate)

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ammesse a finanziamento non ammesse a finanziamento

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monitoraggio fisico

monitoraggio finanziario

Linee guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico

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caratteristiche del personale, luoghi di erogazione, orario servizio al pubblico

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Implementazione e miglioramento dei servizi erogati dall’Ambito Territoriale Sociale n. ___

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-

-

Documento di identità in corso di validità del sottoscrittore; Atto di approvazione del progetto da parte del Comitato dei Sindaci dell’ATS, riportante espressa indicazione di delega all’Ente capofila dell’ATS per la gestione del progetto stesso.

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28869

Sezione 1.1

Sezione 1.2

Sezione 1.3 –

Sezione 1.4(indicare, per ogni sistema

operativo, il profilo professionale dedicato alla compilazione, la frequenza della stessa, ad esempio giornaliera, settimanale, mensile, modalità di compilazione

Sezione 1.5

In funzione dell’obiettivo quantitativo,

ooo

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28870

In funzione dell’obiettivo qualitativo

Sezione 1.6

Sezione 2.1ad es. n. assistenti sociali, n.

educatori professionali … in relazione alle funzioni finanziate dal progetto

Sezione 2.2

Aggiungere righe in base alle necessità

Sezione 2.3

Aggiungere righe in base alle necessità

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28871

Sezione 2.4

Aggiungere righe in base alle necessità

Sezione 2.5

Aggiungere righe in base alle necessità

Sezione 3.1

(è possibile omettere la compilazione di questa colonna nel caso non

sia stato ancora individuato)

Aggiungere righe in base alle necessità

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28872

Sezione 3.2

Adeguatamente servito da mezzi pubblici e/o dotato di parcheggi Collocato in area adeguatamente popolata

Aggiungere righe in base alle necessità

Sezione 3.3

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Sezione 4.1

Spese per il personale (cat. A)

Accesso/sportelli sociali Presa in carico Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo Assistenza educativa e Sostegno alle funzioni genitoriali

Sezione 4.2

Altri costi ammissibili (cat. B)

Sezione 4.3

Costo complessivo del progetto

Costo complessivo del progetto

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Implementazione e miglioramento dei servizi erogati dall’Ambito Territoriale Sociale n. ___

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Allegati

1

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Implementazione e miglioramento dei servizi erogati dall’Ambito Territoriale Sociale n. _______

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28880

-

-

ulteriore anticipo

Allegati

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Implementazione e miglioramento dei servizi erogati dall’Ambito Territoriale Sociale n. _______

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Allegati

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Implementazione e miglioramento dei servizi erogati dall’Ambito Territoriale Sociale n. _______

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28884

saldo

Allegati

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28885

n. e tipologia degli sportelli sociali in rapporto alla densità della popolazione, alla loro collocazione fisica e all’accessibilità alla rete dei servizi (es. eventuale presenza di barriere architettoniche, servizio trasporto pubblico, ecc.)

n. ore settimanali dedicate alla funzione “Accesso/Sportelli Sociali”(indicare il riparto tra front/back office e le giornate in cui viene erogato il servizio)

modalità di pubblicizzazione del servizio sul territorio

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28886

tipologie di attività degli sportelli di accesso ai servizi sociali e socio-sanitari (es. informazione, accoglienza e ascolto, consulenza, orientamento e accompagnamento, ecc.) in rapporto al personale impiegato, ai servizi attivi sul territorio e ai bisogni dell’utenza

n. e tipologia di operatori coinvolti

n. complessivo utenti fruitori dei servizi dello sportello in rapporto alla tempistica progettuale

tipologia di utenza e informazioni richieste per macro categorie

n. e tipologia di invio degli utenti a servizi interni e/o esterni: metodologia adottata per l’orientamento e l’eventuale indirizzo ad altri servizi

cambiamenti messi in atto sul territorio a seguito del finanziamento POR Marche FSE 2014-2020 (es. ristrutturazione della rete operativa; incremento servizi; benefici per utenza, ecc.)

eventuali criticità rilevate nello svolgimento della funzione e possibili soluzioni adottate/adottabili

n. ore settimanali dedicate alla funzione “presa in carico” (indicare il riparto tra front/back office e le giornate in cui viene erogato il servizio)

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28887

n. complessivo utenti presi in carico in rapporto alla tempistica progettuale

tipologia di interventi di presa in carico attivati in rapporto all’utenza

modalità di attuazione delle “Linee guida per la predisposizione ed attuazione dei progetti di presa in carico” di cui all’Allegato E) alla DGR n. 1223/2016 (rilievi circa l’applicazione della metodologia)

cambiamenti messi in atto a seguito del finanziamento POR Marche FSE 2014-2020 (es. strutturazione della rete operativa; erogazione servizi; benefici per utenza, ecc.)

eventuali criticità rilevate nello svolgimento della funzione e possibili soluzioni adottate/adottabili

modalità di pubblicizzazione sul territorio della misura 9.1 del POR Marche FSE 2014-2020

metodologia e strumenti (questionari, griglie di valutazione) utilizzati per l’attività di accompagnamento/monitoraggio di cui alla DGR n. 293/2016

n. e tipologia di figure professionali dell’ATS e dei Servizi esterni coinvolti nella rete operativa attivata

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28888

n. ore settimanali impiegate nell’attività di accompagnamento/tutoraggio da parte dell’operatore dell’ATS

tipologia di svantaggio dei soggetti presi in carico

n. complessivo di progetti personalizzati di inclusione sociale attivati: definire, nello specifico, quanti risultano in via di attivazione, quanti in essere, quanti conclusi

cambiamenti rilevati a seguito dell’attivazione dei progetti di inclusione sociale: nel funzionamento del Servizio stesso; nella strutturazione della rete operativa; nella qualità della vita dell’utente

criticità rilevate nello svolgimento della funzione di accompagnamento/tutoraggio e possibili soluzioni adottate/adottabili

n. convenzioni stipulate con aziende o Enti ospitanti i tirocinanti

n. progetti di tirocinio

tipologia di soggetti promotori (se diversi dall’ATS)

tipologia dei soggetti ospitanti

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durata tirocini, eventuali interruzioni/cambio soggetto ospitante

principali difficoltà del tirocinante nello svolgimento del tirocinio

Valutazione dei progetti da parte del tutor: indicare la percentuale nella seguente scala1

Insufficiente% __ Sufficiente%____ Discreta %_____ Buona%______ Ottima% _____

modalità di pubblicizzazione sul territorio della funzione educativa e di supporto alle competenze genitoriali di cui al POR Marche FSE 2014-2020

metodologia e strumenti (questionari, griglie di valutazione) utilizzati per l’attività educativa e il supporto alle competenze genitoriali

n. e tipologia di figure professionali dell’ATS e dei Servizi esterni coinvolti nella rete operativa attivata

n. ore settimanali e tempistica dedicate all’Assistenza educativa da parte dell’operatore dell’ATS

1 DGR 293/31 3 2016, Allegato “D” Attestazione dei risultati.

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tipologia di interventi educativi messi in atto in rapporto alle problematiche della famiglia presa in carico

n. complessivo di progetti educativi attivati (definire, nello specifico, quanti risultano in via di attivazione, quanti in essere, quanti conclusi)

cambiamenti rilevati a seguito dell’attivazione dei progetti di Assistenza Educativa: nel funzionamento del Servizio stesso; nella strutturazione della rete operativa; nella qualità della vita del bambino/famiglia

criticità rilevate nello svolgimento della funzione e possibili soluzioni adottate/adottabili

n. ore settimanali e tempistica dedicate a tale attività da parte dell’operatore dell’ATS

tipologia di interventi di supporto messi in atto in rapporto alle problematiche della famiglia presa in carico

n. complessivo di progetti di supporto attivati: definire, nello specifico, quanti risultano in via di attivazione, quanti in essere, quanti conclusi

cambiamenti rilevati a seguito dell’attivazione di tali progetti: nel funzionamento del servizio stesso; nella strutturazione della rete operativa; nella qualità della vita del bambino/famiglia

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criticità rilevate nello svolgimento della funzione e possibili soluzioni adottate/adottabili

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Verbale interventi partecipanti: ………………………………………………………

Data ____________

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funzione “Accesso/Sportelli sociali”; funzione “Presa in carico”; funzione “Tirocini sociali, tutoraggio e inserimento lavorativo”; funzione “Assistenza educativa” e “Sostegno alle funzioni genitoriali”.

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Indicare le motivazioni, evidenziando punti di forza e criticità emerse

Indicare le motivazioni, evidenziando punti di forza e criticità emerse

Indicare le motivazioni, evidenziando punti di forza e criticità emerse

Indicare le motivazioni, evidenziando punti di forza e criticità emerse

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Indicare le motivazioni, evidenziando punti di forza e criticità emerse

Indicare le motivazioni, evidenziando punti di forza e criticità emerse

Indicare le motivazioni, evidenziando punti di forza e criticità emerse

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Indicare le motivazioni, evidenziando punti di forza e criticità emerse

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SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA

________________________________________________________

Decreto del Dirigente della Posizione diFunzione Caccia e Pesca n. 227 del28/10/2016Reg. (UE) n. 508/2014, artt. 58-64. - PO FE-AMP 2014/2020, priorità 4: “Sviluppo locale ditipo partecipativo (Community Lead Local De-velopment - CLLD)” - DGR n. 783 del18/07/2016 - DDPF 88/CPS del 25.07.2016.Selezione delle strategie di sviluppo locale e deiFLAGs di cui al Reg. (UE) n. 1303/2013, artt.32-35 - Approvazione delle strategie di sviluppolocale

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA

1. Di prendere atto delle strategie di sviluppo localepresentate con riferimento all’avviso pubblicoapprovato con DDPF n. 88/CPS del 25/07/2016,dai seguenti FLAGs:- Associazione temporanea di scopo (ATS)

FLAG Marche Sud, rappresentata dal sogget-to capofila e mandatario Comune di San Be-nedetto del Tronto, con sede legale in San Be-nedetto del Tronto (AP), Viale Alcide De Ga-speri n. 124 P.IVA e C.F. n. 00360140446;

- Associazione FLAG Marche Centro, con sedelegale in Largo XXIV Maggio 1 601 23 An-cona

- Società cooperativa consortile GAC Marchenord con sede legale in Fano (PU), Via deCuppis n. 2 (c/o Palazzo Palazzi) 61032 – par-tita iva 02465230411;

2. di prendere atto de l verbale n.1 del 10 ottobre2016 del comitato di selezione nominato conDDPF n. 194/CPS del 07/10/2016 , da l qualerisulta la ricevibilità e l’ammissibilità delle trestrategie sopra indicate (allegato n. 1);

3. di approvare , alla luce dei verbali del comitatodi selezione n. 2 del 17 ottobre 2016 e n. 3 del27 ottobre 2016 (allegati nn . 2 e 3), la gradua-toria delle strategie di sviluppo locale riportatanell’allegato n. 4 al presente provvedimento;

4. di approvare , pertanto , ai sensi e per gli effettidi quanto stabilito nell’art 33 par 4, del reg.(UE) n. 1303/2013, le strategie di sviluppo lo-cale presentate dai Flags sopra menzionati e irelativi piani finanziari, secondo quanto statuito

nei paragrafi 8 e 8.1 dell’ avviso pubblico di cuisopra;

5. di notificare il presente atto ai Flags , unitamentealle osservazioni e rilievi contenuti nei verbalidel comitato di selezione , evidenziando, ai sen-si di quanto stabilito nel paragrafo 9 dell’avvisopubblico , che entro due mesi dalla pubblicazio-ne del presente decreto essi dovranno presentareil piano di azione definitivo;

6. di rinviare ad un successivo atto gli adempimenticonseguenti all’approvazione della suddettagraduatoria secondo quanto stabilito nel para-grafo 10 dell’avviso pubblico di cui sopra;

7. Di attestare che dal presente decreto non derivaalcun impegno di spesa a carico della Regione;

8. Di attesta re l’avvenuta verifica dell’inesistenzadi situazioni anche potenziali di conflitto di in-teresse ai sensi dell’art. 6bis della L. 241/1990e s.m.i.

IL DIRIGENTEDott. Uriano Meconi

ALLEGATIAllegato n. 1 verbale n. 1 del comitato di selezio-ne delle strategie CLLD del 10/10/2016;Allegato n. 2 verbale n. 2 del comitato di selezio-ne delle strategie CLLD del 17/10/2016;Allegato n. 3 verbale n. 3 del comitato di selezio-ne delle strategie CLLD del 27/10/2016;Allegato n. 4 graduatoria strategia CLLD.

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ALBI, REGISTRI ED ELENCHI

________________________________________________________

Regione Marche – P.F. Stazione Unica Ap-paltante della Regione MarcheImprese inadempienti ai sensi dell’articolo 1comma 6 lettera b) della Legge Regionale 23febbraio 2005 n. 8 e s.m.i.

Ai sensi dell’articolo 1 comma 6) lettera b) dellalegge regionale 23 febbraio 2005 n. 8 e s.m.i., sipubblica il nominativo della seguente impresa ri-sultata inadempiente.

Ditta: Coloccioni Lorenzo

Sede: Via Dante Alighieri, 63 Cingoli

Data inserimento nell’elenco: 25/10/2016

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

dott. ing. Stefano Simoncini)

ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI

________________________________________________________

Provincia di AnconaEstratto della Deliberazione del Consiglio Pro-vinciale n. 38 del 11/10/2016 - comune di Ser-ra San Quirico - Piano Regolatore Generale inadeguamento al piano paesaggistico Ambien-tale Regionale (P.P.A.R.) - Approvazione defini-tiva.

IL CONSIGLIO

omissis

DELIBERA

I. di approvare in via definitiva il Piano Regola-tore Generale in adeguamento al Piano Paesag-gistico Ambientale Regionale del Comune diSerra San Quirico, adottato con deliberazionedel Consiglio Comunale n. 31 del 31/03/1999,ed il relativo Censimento degli Edifici e Manu-fatti extraurbani, adottato con deliberazione delConsiglio Comunale n. 30 del 30/05/2008, conle modifiche proposte nel parere del Comitato

Provinciale per il Territorio n. 4 del 18/03/2016,integralmente recepite dal Comune con Delibe-razione Consiliare n. 24 del 08/06/2016;

omissis

________________________________________________________

Provincia di Pesaro e UrbinoDeterminazione n. 1608 del 25/10/2016 delServizio Urbanistica - Pianificazione Territoriale- VIA - VAS - Aree Protette - Ditta Albergo CA-PO-EST s.r.l. - SUAP Pesaro - Pubblicazione sulBUR dell’esito della procedura di Valutazionedi Impatto Ambientale relativa la progetto di Ri-strutturazione con soprelevazione a completa-mento volumetrico Hotel “CAPO EST” - Loc. Ba-ia Vallugola - Via Panoramica n. 123 - GabicceMare - Art. 12 L.R. n. 3/2012 e art. 23 D.Lgs.n. 152/06.

omissis

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO 9

omissis

DETERMINA

1) Di emettere giudizio positivo di compatibilitàambientale per il progetto di Ristrutturazionecon soprelevazione a completamento volume-trico Hotel ‘Capo Est - Loc. Baia Vallugola -Via Panoramica n.123 - Parco dei Monte SanBartok) - Comune di GABICCE MARE a con-dizione che vengano rispettate le seguenti pre-scrizioni:

a) le fasce verticali da posizionare sui prospettiandranno articolate e diversificate, in nume-ro, dimensioni (sia della fascia che dei sin-goli elementi) e materiali in modo da conse-guire maggiore varietà e caratterizzazioneanche mediante utilizzo, in alternativa o ac-canto al legno, del corten;

b) andrà predisposto uno studio grafico generaledelle insegne, che dovrà porre particolare at-tenzione a numero, dimensioni, materiali ecolori da utilizzare;

c) andranno predisposte idonee campionaturedegli intonaci colorati in pasta da impiegarenelle tinteggiature esterne;

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d) andrà definita un’attenta progettazione delverde e delle sistemazioni esterne, indivi-duando su idonea planimetria (in scala ade-guata) piantumazioni, relative specie e sestodi impianto, eventuali elementi di arredo,nonché pavimentazioni, sistemi di ombreg-giamento dei parcheggi esterni, etc.;

e) durante la fase di cantiere, le acque eventual-mente prodotte, dovranno essere smaltite se-condo quanto previsto dalle vigenti norma-tive di settore per le acque reflue industrialie dovranno essere prese tutte le dovute pre-cauzioni affinché sia evitato il dilavamentodi sostanze pericolose per l’ambiente adOpera delle acque meteoriche,

f) si dovrà disporre, durante la fase di cantiere,di idonea documentazione atta a comprovarelo status “di suolo non inquinato” di cui alc.1 lettera c dell’art. 185 del D.Lgs. 152/06;

g) in caso emergessero problemi attribuibiliespressamente alle attività di cantiere o co-munque riconducibili al progetto in essere,il Comune di Gabbicce Mare potrà prescri-vere, anche avvalendosi del supporto tecnicodell’ARPAM, ulteriori accorgimenti e pre-scrizioni (oltre a quelli già presenti negli stu-di) che la ditta dovrà impegnarsi ad adottareal fine di limitare ulteriormente il contributospecifico all’inquinamento atmosferico (adesempio riduzione di velocità dei mezzi inarrivo, ottimizzazione dei percorsi dei mez-zi, realizzazione di barriere antirumore du-rante la cantierizzazione, razionalizzazionedegli arrivi di materiale in cantiere, eventua-le bagnatura dei piazzali o degli spazi desti-nati a manovre o a Stoccaggio temporaneo);

h) dovranno essere poste in opera pannellaturedi protezione per il rumore generato durantela fase di cantiere avendo cura di rimuoverleconclusa tale fase;

i) dovranno essere ottemperate eventuali pre-scrizioni previste dai regolamenti comunalicirca il rispetto di alcune ore di riposo (peresempio divieto di circolazione dei mezziprima delle 8:00 del mattino, fra le 12:00 ele 14:00 e dopo le 20:00);

j) le macchine, i mezzi e le attrezzature che sa-ranno utilizzati nella fase di cantiere dovran-no essere silenziati e regolarmente manuten-zionati ai fini del contenimento dei rumori edei gas di scarico;

k) si richiama la rigorosa osservanza delle “Di-sposizioni tecniche” di cui all’Allegato 8della L.R. n. 10/2002.

2) Di rilasciare l’autorizzazione paesaggistica dicui all’art. 146 del D.Lgs. n. 42/04, a condizione

che vengano rispettate le prescrizioni elencateal precedente punto 1) dalla lettera “a)” alla let-tera “b) comprese;

3) Di esprimere Valutazione di Incidenza favore-vole a condizione che venga rispettata la pre-scrizione “j)” di cui al precedente punto 1);

4) Di comunicare la conclusione del procedimentoalla Ditta proponente;

5) Di trasmettere la presente determinazione:

- allo Sportello Unico per le Attività Produttivedi Pesarci:

- al Comune di GABICCE MARE;

- all’Agenzia Regionale per la Protezione del-l’Ambiente delle Marche;

- all’A.S.U.R. territorialmente competente;

- al Corpo Forestale dello Stato;

- alla Polizia Provinciale;

- alla Soprintendenza Archeologica, Belle Artie Paesaggio delle Marche;

- all’Ente Parco Naturale del Monte S. Bartolo;

- alla Regione Marche - P.F. Ex Genio CivilePresidio Terr.le di Pesaro-Urbino;

6) Di comunicare al Presidente di questo Ente l’esi-to dell’istruttoria sancito dalla presente deter-minazione;

7) Di provvedere alla pubblicazione dell’esito dellaprocedura di Valutazione di Impatto Ambienta-le per estratto Sul B.U.R. Marche e nella sua in-terezza sull’albo on-line di questo Ente dove po-trà essere consultato durante il periodo di pub-blicazione;

8) Di dare atto che il presente provvedimento nonsostituisce nessun altro parere o autorizzazionerichiesto dalle vigenti norme e che viene emessofatti salvi eventuali diritti di terzi;

9) Di dare atto che il presente provvedimento noncomporta per sua natura impegno di spesa;

10) Di dare atto che il responsabile del procedimen-to, ai sensi dell’art. 5, 1°comma, della legge241/90 è l’Arch. Donatella Senigalliesi e che ladocumentazione oggetto dell’istruttoria potràessere consultata presso lo scrivente Servizio;

11) Di rappresentare ai sensi dell’articolo 3 comma4 della legge 241/90 che la presente determi-nazione può essere impugnata dinanzi al TARentro 60 giorni con ricorso giurisdizionale op-pure entro 120 giorni con ricorso straordinarioamministrativo al Capo dello Stato a far datadalla pubblicazione sul BUR Marche cosi comedisposto dall’art. 27 D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm..

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO 9Dott. Marco Domenicucci

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________________________________________________________

Comune di FanoPubblicazione domanda “D2” - “D3” per allun-gamento scadenza concessione demaniale n.6/2016 per lavori di straordinaria manutenzio-ne capannoni artigianali – ditta Azimut BenettiS.p.a. - Id 222/2016.

IL DIRIGENTE

omissis

rende noto

- che con domande acquisite a P.G. 058164, 58168e 58169 del 12/09/2016 e trasmessaci dal SUAPcon nota P.G. 0066686 del 14/10/2016, la dittaAzimut Benetti S.p.a. ha chiesto l’allungamen-to della scadenza della concessione demanialen. 6/2016 per lavori di straordinaria manuten-zione dei capannoni artigianali insistenti suun’ area demaniale marittima in ambito portualedistinta a Catasto al foglio 27 mappale 2935 e2936 per anni 15 (quindici);

- che il fascicolo relativo a detta istanza è deposi-tato, per la visione, presso il Settore IV° - U.O.Demanio Marittimo; - che questa amministrazio-ne intende procedere all’eventuale rilascio diconcessione per un periodo di anni 15 (quindici);

INVITAtutti coloro che potessero avervi interesse a presen-tare per iscritto al Comune di Fano – Servizio De-manio Marittimo, entro il perentorio termine di20 giorni dalla data di pubblicazione del presen-te avviso, le osservazioni e i reclami che si ritenes-sero opportuni a tutela dei loro eventuali diritti, conl’avvertenza che, trascorso il termine stabilito, nonsarà accettato alcun reclamo e si darà ulteriore cor-so alle pratiche inerenti l’istanza.

Il presente atto viene pubblicato per 20 giorni con-secutivi all’albo Pretorio del Comune, sul sito in-ternet dell’Ente, al BUR Marche ed inviato per op-portuna conoscenza all’Ufficio Circondariale Ma-rittimo di Fano.

IL DIRIGENTEDott. Gabriele Fossi

________________________________________________________

Comune di JesiEstratto deliberazione di Giunta Comunale n.222 del 11/10/2016 avente ad oggetto: pro-getto preliminare per il sistema interportuale diJesi: revisione norme tecniche di attuazione.

Approvazione ai sensi dell’articolo 30 della l.r.34/92 e ss.mm.ii..

LA GIUNTA COMUNALE

omissis

DELIBERA

1. la premessa narrativa forma parte integrante esostanziale del presente atto e si intende qui ri-chiamata ed approvata;

2. di prendere atto che nel periodo di deposito dellavariante in argomento non sono pervenute os-servazioni;

3. di prendere atto del parere della Provincia sullavariante in argomento espresso con Decreto delPresidente n. 174 del 16/09/2016;

4. di approvare, per le motivazioni indicate in pre-messa, ai sensi dell’art. 30 della L.R. 34/92 ess.mm.ii. la variante urbanistica denominata“Progetto Preliminare per il “Sistema” Interpor-tuale di Jesi: Revisione Norme Tecniche di At-tuazione” costituita dai seguenti elaborati:

- “Relazione” contenente, tra l’altro, il quadrodi raffronto fra la versione vigente e quellamodificata delle medesime norme tecnicheaggiornato in base alle prescrizioni da partedell’ASUR Marche di cui alla nota prot. n.114548 del 24/06/2016;

- Tavola “Zonizzazione verifica parametriP.R.G. ambito INTERPORTO – in zona10/INT2”;

- “Relazione di compatibilità idraulica”;

5. di dare atto che la tavola “Zonizzazione verificaparametri P.R.G. ambito INTERPORTO – inzona 10/INT2” è da considerarsi elaborato inte-grativo di quelli costituenti il “Progetto Prelimi-nare per il “Sistema” Interportuale di Jesi” ap-provato con Delibera di Consiglio Comunale n.75 del 18/04/2008;

6. di dare atto che gli elaborati di variante di cui alpunto precedente, saranno conservati in origi-nale agli atti dell’Ufficio proponente mentre unacopia, in formato digitale, verrà pubblicata sulsito internet del Comune di Jesi nella sezione“Casa e Territorio/Progetti e Piani Urbanistici/Piani Attuativi di iniziativa pubblica e privata”contestualmente alla pubblicazione della pre-sente deliberazione;

7. di dare atto che, ai sensi della Legge 241/90 es.m.i., il responsabile del procedimento è l’Ing.Simone Messersì;

omissis

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________________________________________________________

Comune di Monte RobertoApprovazione variante al vigente P.R.G. peralienazione area sita in via del lavoro in con-formità al parere favorevole espresso dal pre-sidente della Provincia di Ancona con decreton. 175 del 16/09/2016, conformemente aquanto indicato nelle risultanze istruttorie e nelparere del dirigente del IV settore n. 14 del15/09/2016. Atto di C.C. n. 44 del28/09/2016.

IL CONSIGLIO COMUNALE

omissis

DELIBERA

1) Le premesse formano parte integrante e sostan-ziale del presente atto.

2) Di approvare la Variante al vigente P.R.G., re-lativa all’area sita in Via del Lavoro inseritanel Piano delle alienazioni e valorizzazione delpatrimonio immobiliare comunale ai sensi dellaL. 06/08/2008 n. 133, composta dai seguentielaborati tecnici, in adeguamento al parere fa-vorevole espresso dal Presidente della Provin-cia di Ancona con Decreto n. 175 del16/09/2016, conformemente a quanto indicatonelle risultanze istruttorie e nel parere del Di-rigente del IV Settore n. 14 del 15/09/2016, al-legato n. 1 al suddetto provvedimento:

- RELAZIONE illustrativa e Norme tecniche diattuazione (stralcio),

- TAVOLA P4, Pianello Vallesina/Zonizzazione,1:2000 – Approvazione,

- TAVOLA P4, Pianello Vallesina/Zonizzazione,1:2000 – Variante Via del Lavoro.

3) Di trasmettere alla Provincia di Ancona, secon-do quanto richiesto con nota del 20/09/2016prot. 84429 (prot. comunale n. 7991 del21/09/2016) “copia dell’atto di approvazionefinale della variante urbanistica.”

4) Di provvedere, ai sensi del disposto dell’art. 40comma 2 bis della L.R. n. 34/92 e s.m.i., allapubblicazione del presente atto di approvazionefinale presso il B.U.R. Marche.

5) Di provvedere inoltre, ai sensi dell’art. 32, com-ma 1 e comma 1-bis, della L. 18/06/2009 n. 69alla pubblicazione degli elaborati tecnici comesopra approvati nel sito informatico di questoComune.

6) Di dichiarare, con apposita, separata, unanimevotazione, il presente atto immediatamente ese-guibile, ai sensi e per gli effetti dell’art. 134, 4^comma, del D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267.

________________________________________________________

Comune di TolentinoDeliberazione del consiglio comunale n. 72 del05/10/2016 - Piano attuativo in c.da Rancia(loc. Stazione di Pollenza) in variante al vigentepiano regolatore generale ai sensi dell’art. 15comma 5 della L.R. 34/1992 – Verifica di con-formità al PTC della Provincia di Macerata – Ap-provazione.

IL CONSIGLIO COMUNALE

omissis

DELIBERA

1) di approvare la premessa quale parte integrantee sostanziale del presente atto;

2) di prendere atto che a seguito del deposito effet-tuato, ai sensi dell’art 30 della L.R. n. 34/1992e ss.mm.ii., della Delibera di Consiglio Comu-nale n. 51 del 14/07/2016 ad oggetto “Piano at-tuativo in C.da Rancia (loc. Stazione di Pollen-za) in variante al vigente Piano regolatore ge-nerale ai sensi dell’art. 15 comma 5 della L.R.34/1992” non sono pervenute osservazioni;

3) di approvare definitivamente ai sensi dell’art. 30della Legge 34/1992 e ss.mm.ii. il Piano di At-tuazione in Contrada Rancia (Loc. Stazione diPollenza) in Variante al Piano Regolatore Ge-nerale ai sensi dell’art. 15 comma 5 della L.R.34/1992 composto dai seguenti elaborati:

– Allegato 1 REL - Relazione illustrativa

– 1.1 Oggetto e finalità dell’intervento

– 1.2 Estratto catastale e visure

– 1.3 Rilievo fotografico

– 1.4 Foto aerea con individuate le aree

– 1.5 Estratto da PRG stato attuale e stato mo-dificato

– 1.6 Verifica degli strandards urbanistici

– 1.7 Riferimento alla VAS

– 1.8 Riferimento al Piano di ClassificazioneAcustica Comunale

– Allegato 2 TAB – Tabella Comparativa delleNTA del PRG con gli articoli modificati

– Allegato 3 VER - Verifica di Conformità alPTC

– 3.1 Premessa

– 3. 2 Definizione delle aree

– 3.3 Ordinamento territoriale per sistemi

– 3.4 Prescrizioni del PTC

– 3.5 Progetto intersettoriale delle reti

– 3.6 Descrizione dell’intervento proposto

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– 3.7 Considerazioni finali

– Allegato 4 COM- Computi metrici

– 4.1 Computo metrico complessivo dei lavorie relativo quadro economico

– 4.2 Computo metrico I stralcio dei lavori e re-lativo quadro economico

– Allegato 5 NTA – Norme Tecniche di Attua-zione del Piano di attuazione Est – Allegato 6Con Schema di Convenzione

– Elaborato 1 di 4 – Planimetria di rilevo conindividuazione delle aree all’interno del Pianodi attuazione in variante al PRG

– Elaborato 2 di 4 – Sezione del terreno

– Elaborato 3 di 4 - Planimetria di progetto –Planivolumetrico

– Elaborato 4 di 4 – Progetto delle opere di Ur-banizzazione – Schemi costruttivi

– Documentazione integrativa;

– Relazione geologica;

4) di approvare la variante di cui al precedente pun-to n. 2) con valenza non sostanziale ai sensi eper gli effetti dell’art. 15 comma 5 della L.R.34/1992 e ss.mm.ii rispetto alle previsioni vi-genti sull’area;

5) di dare atto che alla presente delibera non ven-gono allegati materialmente gli elaborati sopraelencati in quanto del tutto identici a quelli al-legati alla delibera di adozione e oggetto di pub-blicazione;

6) di stabilire che la validità decennale del Piano diAttuazione decorre dalla data di esecutività del-la delibera di approvazione definitiva dello stes-so;

7) di prescrivere che in fase esecutiva siano rispet-tate le prescrizioni dettate dagli Enti che hannorilasciato parere (A.S.U.R., Regione Marche,A.S.S.M. - Azienda Specializzata Settore Mul-tiservizi, Comune di Tolentino Settore LLPP eManutenzioni, ecc.), così come espresso nellapremessa narrativa;

8) di dare mandato al Responsabile dell’area Pia-nificazione di:

– trasmettere entro 90 giorni dall’approvazionealla Provincia e alla Regione copia della pre-sente deliberazione;

– di trasmettere alla Regione Marche la presentedelibera affinché venga pubblicata per estrattosul B.U.R.;

9) di dare mandato ai servizi competenti di esple-tare tutte le formalità conseguenti al presente at-to;

inoltre,

stante la necessità e l’urgenza di procedere alle ul-teriori fasi del procedimento;

con votazione favorevole unanime resa per alzatadi mano come accertato e proclamato dal Presiden-te con l’assistenza degli scrutatori;

DELIBERA- di rendere la presente deliberazione immediata-

mente esecutiva ai sensi dell’art. 134 comma 4)del T.U.E.L. 18/08/2000, n.267. Comune di To-lentino.

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEI PROCEDIMENTI

AMMINISTRATIVI

________________________________________________________

Regione Marche – P.F. Presidio Territorialeex Genio Civile Pesaro-Urbino e AnconaLegge 241 del 07/08/1990 artt. 7-8 - R.D.11.12.1933 n. 1775 e ss.mm. – Legge RegioneMarche 9/6/2006 n. 5 art. 13 - Comunicazionedell’avvio del procedimento amministrativo re-lativo alla richiesta autorizzazione perforazio-ne, ricerca e realizzazione pozzo, in Comune diMondolfo – località “C. Ghetti” su area distintaal C.T. Foglio n. 9 Mappale 298, Bacino FiumeF. Cesano, ai fini del rilascio della concessionepluriennale di attingimento acqua pubblica aduso igienico sanitario a servizio dell’area di ser-vizio autostradale “Metauro ovest”. Richieden-te: GUSTOFAST SPA - Ordinanza n. 27 in data19/10/2016. Pratica: 1866/P.

Si comunica che la Ditta GUSTOFAST SPA (P.I.:01934420363) su istanza acquisita agli atti dellaP.F. Presidio Territoriale Ex Genio Civile Pesaro-Urbino e Ancona – Sede di Pesaro in data19/09/2016 protocollo n. 647167 ha presentato do-manda di perforazione, ricerca e realizzazione diun pozzo finalizzato al prelievo di circa 1,33 l/sd’acqua ad uso igienico sanitario corredata da re-lazione tecnica e modalità di esecuzione del pozzoa firma del Dr. Geol. Vincenzo Cortese.

In base alla richiesta il pozzo sarà realizzato in Co-mune di Mondolfo - località “C. Ghetti”, su areadistinta al C.T. Foglio n. 9 Mappale 298 e l’acquaderivata sarà utilizzata a servizio dell’area di ser-vizio autostradale “Metauro ovest”.Il Comune di Mondolfo è invitato ad affiggereall’Albo Pretorio il presente avviso per la durata di30 (trenta) giorni consecutivi a partire dal26/10/2016 con l’invito a restituire entro il

3 NOVEMBRE 2016 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLVII • N. 120

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

05/12/2016 il referto di pubblicazione a questa P.F.Presidio Territoriale Ex Genio Civile Pesaro-Urbi-no e Ancona (sede di Pesaro), che per effetto dellaL.R. 13/2015 è ora competente sia al rilascio del-l’autorizzazione alla perforazione che della conces-sione pluriennale di attingimento acqua pubblica.Nel predetto periodo potranno essere presentate op-posizioni ed osservazioni in bollo al Servizio Infra-strutture, Trasporti ed Energia Presidio Territorialeex Genio Civile Pesaro-Urbino e Ancona Sede diPesaro della Regione Marche ovvero all’UfficioComunale presso il quale viene affisso il presenteavviso.Si informa, che chiunque abbia interesse, potràprendere visione degli atti del procedimento e pre-sentare memorie scritte e documenti in virtù dellavigente legislazione in materia (Art. 10 lett. “b”della Legge n. 241/90).Si precisa che il responsabile del procedimento è ilDott. Agr. Fabrizio Furlani e che gli atti progettualisono depositati presso il Servizio Infrastrutture,Trasporti ed Energia Presidio Territoriale ex GenioCivile Pesaro-Urbino e Ancona Sede di Pesaro del-la Regione Marche V.le Gramsci n. 7 Pesaro Tel.0721/3592716 – Fax. 0721/31623.Si fa presente, infine, che il termine entro il qualeil procedimento dovrà concludersi, così come sta-bilito della L.R. 9/6/2006 n. 5, è di giorni 180 e chein base alla legislazione vigente, la facoltà di inter-venire nel procedimento è ammessa fino alla datadella visita sopralluogo.La visita sopralluogo, di cui all’art. 8 del T.U. diLeggi 11/12/1933 n. 1775, ed alla quale potrà in-tervenire chiunque vi abbia interesse, è fissata peril giorno 15/12/2016, alle ore 15,30 con ritrovonella località C. Ghetti del Comune di Mondolfo.

IL DIRIGENTE DELLA P.F.Ing. Stefania Tibaldi

________________________________________________________

Regione Marche – Servizio Infrastrutture,Trasporti ed Energia – P.F. Tutela delle Ac-queL.R. n°5/2006 – art.4 – Avvio del procedimento- Derivazioni di acque pubbliche Istanza di va-riante alla concessione di derivazione uso irri-guo sul fiume Foglia del Consorzio di Bonificadelle Marche; Decreto n.5661 in data20.5.1957. Progetto: “Impianto pluvirriguo Me-dia e Bassa Valle del Foglia. Razionalizzazionee miglioramento del sistema irriguo nella valledel Foglia”. Comuni di Auditore, Vallefoglia,Montecalvo in Foglia, Montelabbate, Pesaro,Sassocorvaro, Tavullia, Urbino.

Richiedente: Consorzio di Bonifica delle Marche

Uso: Irriguo

Asta Idraulica: Fiume Foglia.

Località di presa: San Leo in comune di Auditore(PU)

Portata di prelievo: mod 11,64 (l/s 1.164)

VISTO il T.U. delle disposizioni di legge sulle ac-que e impianti elettrici R.D. 11.12.1933 n°1775 edil Regolamento n. 1285/1920 e s.m.i.;

VISTA la Legge Regionale n°5/2006 art.4; art.22

VISTA la domanda come sopra rappresentata, in-tesa ad ottenere la variante alla concessione di de-rivazione d’acqua per uso irriguo secondo il pro-getto presentato;

RITENUTO che, ai fini dell’applicazione dell’art.4della L.R. n°5/06, per la richiesta variante occorreesperire accertamenti locali (art.44 R.D.n°1285/1920);

Si rende notoL’istanza presentata dal Consorzio di Bonifica del-le Marche per la variante della concessione ad usoirriguo come sopra rappresentata, unitamente agliatti tecnici di cui alle premesse, sono depositatepresso la Struttura regionale P.F. TUTELA DEL-LE ACQUE in via Palestro 19 - Ancona consulta-bili nelle ore d’ufficio, per la durata di giorni 30(trenta) consecutivi, decorrenti dalla data di pub-blicazione nel Bollettino Ufficiale della Regionedel presente avviso, a disposizione di chiunque ab-bia interesse a prenderne visione; Copia del presen-te Avviso sarà affisso per giorni 30 (trenta) conse-cutivi all’Albo Pretorio dei comuni di Auditore,Vallefoglia, Montecalvo in Foglia, Montelabba-te, Pesaro, Sassocorvaro, Tavullia, Urbino.Eventuali osservazioni potranno essere presentateentro e non oltre il termine di giorni 45 (quaranta-cinque), decorrenti dalla data di pubblicazione sulB.U.R., presso la predetta Struttura Regionale op-pure presso i Comuni suindicati.

La visita sopralluogo d’istruttoria prevista dall’art.11 c.3 L.R. n°5/06, è fissata per il giorno22/11/2016 alle ore 10.30 con ritrovo presso la tra-versa in loc. San Leo sul fiume Foglia in comunedi Auditore.

Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Duca,funzionario della P.F.TUTELA DELLE ACQUE.Termine del Procedimento: il termine per la con-clusione del procedimento, salvo sospensione deitermini, è fissato in novanta giorni.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Ing. Carlo Duca

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Regione Marche – Autorità di BacinoComunicazione di avvio di procedimento ammi-nistrativo. Piano stralcio di bacino per l’Assettoidrogeologico dei bacini di rilievo regionale (PAI)approvato con Delibera di Consiglio Regionalen. 116 del 21.01.2004. Istanza ai sensi del-l’art. 19 – comma 1 – lett. b) delle Norme di At-tuazione. Cod. E-12-0037. Comune di Falcona-ra M.ma. Richiedente: Zannotti Luisa.

“Si comunica che la Sig.ra Zannotti Luisa ha pre-sentato una richiesta pervenuta in data13/10/2016, prot. n. 724039|R_MARCHE|GRM|DDS|A, di modifica della perimetrazione del-l’area a rischio idrogeologico individuata nel Pia-no stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico(PAI) dei bacini di rilievo regionale, contraddistin-ta con il codice E-12-0037.L’istanza è inviata ai sensi dell’art. 19 delle Normedi Attuazione del PAI approvato con D.C.R. n. 116del 21.01.2004.Si informa che chiunque ne abbia interesse potràprendere visione degli atti del procedimento e pre-sentare memorie scritte e documenti ai sensi dellavigente legislazione in materia (art. 10 lett. b dellaL. 241/90).Il responsabile del procedimento è il Dott. Marcel-lo Principi (tel. 071/8067328 – fax071/0718067340,[email protected]), Segretario Generale dell’Autorità di Bacino regio-nale – Via Palestro, 19 – 60100 Ancona.Si fa presente che il termine entro il quale il pro-cedimento dovrà concludersi, così come stabilitodall’art. 3 – comma 8 della L.R. 31.10.1994, n. 44,è di 90 giorni e che in base alla legislazione vigentela facoltà di intervenire nel procedimento è ammes-sa fino al sessantesimo giorno dalla data di pub-blicazione sul BUR.Si comunica, inoltre, che la richiesta di modificadell’area verrà contestualmente pubblicata all’Al-bo Pretorio del Comune di Falconara M.Ma(AN)”.Al Comune si richiede di provvedere a quanto dicompetenza ai sensi dell’art. 19 N.A. del PAI:- Comma 1: invio di una breve relazione o parere

sulla richiesta;- Comma 2: pubblicazione dell’istanza sull’Albo

Pretorio del Comune.

Per eventuali informazioni contattare il Responsa-bile del Presidio di Difesa del Suolo della Provinciadi Ancona, Dott.Geol. Giuliano Burzacca (tel.071/8067373).

IL SEGRETARIO GENERALEDott. Marcello Principi

BANDI E AVVISI DI GARA

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Provincia di MacerataSUA provincia di Macerata per il Comune diMonte San Giusto - Estratto bando per l’appaltodel servizio di trasporto scolastico del comunedi Monte San Giusto. Importo a base di gara €840.000,00 senza di oneri di sicurezza nonsoggetti a ribasso, iva esclusa. (A.S. 2017-2021) CIG 66815827E3. CPV60130000-8.

Si rende noto che la Provincia di Macerata ha in-detto una gara aperta per il servizio di trasportoscolastico A.S. 2017/2021 del Comune di MonteSan Giusto (cod. NUTS ITI33). Criterio di aggiu-dicazione: offerta economicamente più vantaggiosaai sensi dell’art. 95 del D.Lgs. 50/2016. I plichicontenenti le offerte e la restante documentazionedovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00del giorno 29/11/2016 alla Provincia di MacerataI° Settore, C.so della Repubblica n. 28, 62100 Ma-cerata. La seduta pubblica è convocata presso l’in-dirizzo di cui sopra il giorno 1/12/2016 alle ore12,00.Tutti gli atti di gara sono disponibili sul sito inter-net:http://istituzionale.provincia.mc.it/alla voce “Ap-palti-Profilo del committente - per SERVIZI”. Datadi spedizione del bando alla GUCE:19/10/2016.Ricezione in pari data e pubblicato il 22/10/2016.

Lì, 24/10/2016

IL DIRIGENTE DEL I SETTOREDott.ssa Antonella Garbuglia

________________________________________________________

Comune di Monte PorzioAvviso di gara per l’affidamento in concessioneai sensi dell’art. 164 e ss. del D.Lgs 50 2016del Servizio di Tesoreria comunale di Montepor-zio mediante procedura negoziata di cui all’art.36 comma 2 lettera B del Codice dei contrattidi appalto e di concessione approvato conD.Lgs. 50/2016.

ALLEGATI

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

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S.A.I. - STAZIONE APPALTANTE INTERCOMUNALE

Centrale di committenza istituita ai sensi dell’art. 33 del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici)

comma 3 bis, come modificato dall’art. 23, comma 4 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre

2011, n. 214

prot. 3906 del 21.10.2016

AVVISO DI GARA per l’affidamento in concessione ai sensi dell’art. 164 e ss. del D. lgs. 50.2016 del SERVIZIO DI TESORERIA COMUNALE DI MONTEPORZIO mediante procedura negoziata di cui all’art. 36 COMMA 2 LETTERA B del Codice dei contratti di appalto e di concessione approvato con D. lgs. 50/2016

SERVIZIO TESORERIA COMUNALE

Codice CIG 68354041D3 CPV 66600000-6 - Servizi di tesoreria Piattaforma SIMOG RUP SORA STEFANO

Responsabile Settore Finanziario Comune di MONTEPORZIO

comune di Monteporzio DELIBERA C.C. N. 8/2016 DETERMINA RUP N. 48/2016 Unione Roveresca – Stazione Appaltante Intercomunale (S.A.I.) DETERMINA SAI N. 83 del 14/10/2016

quadro economico

importo concessione: € 40.000,00

comprensivo della facoltà di rinnovo di cui all’art. 210 comma 1 del D.lgs. 267/2000

contributo ANAC: non previsto IMPORTO BASE GARA

Contributo ANAC // 40.000,00

soccorso istruttorio: SANZIONE 2perMILLE

IMPORTO BASE GARA SANZIONE SOCC. ISTRUTT.

2 PER MILLE

40.000,00 80,00

SCADENZA inserimento documenti in piattaforma: ore 12:00 del 14/11/2016

Il responsabile del settore Affari Generali – Servizio Gare e contratti

in esecuzione della propria determinazione 83 del 14/10/2016 RENDE NOTO

che questa Stazione Appaltante indice gara per l’affidamento, mediante procedura negoziata di cui all’art. 36 COMMA 2 LETTERA B del Codice dei contratti di appalto e di concessione approvato con D. lgs. 50/2016 , del

SERVIZIO TESORERIA COMUNALE nel rispetto altresì delle seguenti disposizioni generali

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

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a) CENTRALE DI COMMITTENZA: la gara è condotta dall’Unione Roveresca (servizio: Stazione Appaltante Intercomunale / Sai) come gara condotta come centrale di committenza per conto di amministrazioni pubbliche ai sensi dell’art. 37 comma 4 lett. b) del D. lgs. 50/2016– per conto di: Denominazione COMUNE DI MONTEPORZIO RUP (art. 31 D.lgs.50.2016) Responsabile sett. contabile art. 107 TUEL rag. SORA STEFANO Ufficio/Servizio: Settore contabile

b) ANNULLAMENTO GARA: la S.A.I. istituita presso l’Unione Roveresca (di seguito: SAI) si riserva di non procedere, con provvedimento motivato di annullamento della procedura, all’affidamento del servizio in concessione qualora nessuna delle offerte presentate sia ritenuta valida per mancato rispetto di termini e/o modalità di presentazione, o per mancanza dei requisiti di partecipazione e/o di capacità generale e/o speciale indicati nel presente Bando, ovvero per motivi di pubblico interesse adeguatamente motivati, senza che i partecipanti possano richiedere indennità o compensi di sorta

c) NUMERO MINIMO OFFERTE: la S.A.I. si riserva di procedere anche qualora sia pervenuta una sola offerta valida

d) MODALITA’ TELEMATICA: l’appalto di cui in oggetto si svolgerà esclusivamente con modalità telematica mediante l’utilizzo della piattaforma "Piattaforma di Gestione Albo fornitori e Gare telematiche". Per l’espletamento della presente procedura la Stazione Appaltante si avvale della piattaforma sopra indicata, costituita da un apposito Sistema Informatico, accessibile dal seguente link: https://unioneroveresca.acquistitelematici.it/ dove sono specificate le modalità di registrazione degli operatori economici al seguente sistema. Per le indicazioni per la registrazione e la qualificazione e tutto ciò che attiene all’operatività sulla piattaforma, fare riferimento ai manuali tecnici disponibili sul portale https://unioneroveresca.acquistitelematici.it/ alla voce “Manuali e Guide” (Guida alla Registrazione, Partecipazione ad una gara d’appalto telematica, Guida alla partecipazione gara con finestra temporale, Guida operativa alla firma digitale ed utilizzo Pec, Guida operativa marca temporale). Assistenza/malfunzionamenti Per richiedere supporto tecnico, è possibile contattare la società di assistenza con la modalità di seguito elencata: inoltrare un ticket attraverso il sistema di "ticketing" con il quesito o il dettaglio del problema riscontrato corredato di eventuali schermate, utilizzabile successivamente all'accesso con le proprie credenziali, nell'area "Supporto Tecnico". Attendere la risposta che perverrà entro 8 ore lavorative. Disposizioni operative per la partecipazione:

a) La registrazione sulla piattaforma telematica La Registrazione è del tutto gratuita, non comporta in capo al concorrente che la richiede l’obbligo di presentare l’offerta, né alcun altro onere o impegno. In caso di Raggruppamento Temporaneo di Imprese (R.T.I.) o Consorzio costituendo è sufficiente la Registrazione della capogruppo mandataria senza che sia necessaria la Registrazione di tutti i soggetti facenti parte del R.T.I. o del Consorzio. Salvo malfunzionamenti delle reti, dell’infrastruttura e delle tecnologie di comunicazione, la procedura di Registrazione è automatica e avviene rapidamente. In ogni caso, ai fini del rispetto dei termini previsti per l’invio delle offerte e, per prevenire eventuali malfunzionamenti, si consiglia di procedere alla Registrazione con congruo anticipo, prima della presentazione dell’offerta. L’utenza creata in sede di Registrazione è necessaria per ogni successivo accesso alle fasi telematiche della procedura. L’utente è tenuto a non diffondere a terzi la chiave di accesso (user id e password) a mezzo della quale verrà identificato dal Sistema. L’operatore ottiene l’utenza attraverso il legale rappresentante, ovvero un procuratore (generale o speciale) abilitato a presentare offerta. L’operatore, con la registrazione e, comunque, con la presentazione dell’offerta, si obbliga a dare per rato e valido l’operato compiuto dai titolari e/o utilizzatori delle utenze riconducibili all’interno del Sistema all’operatore economico medesimo; ogni azione da questi compiuta all’interno del Sistema si intenderà, pertanto, direttamente imputabile all’operatore registrato.

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

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b) Requisiti informatici per partecipare alla procedura di gara Al fine di partecipare alla presente procedura è necessario essere in possesso, oltre che dei requisiti menzionati nella documentazione di gara, anche dei seguenti requisiti informatici: e) Configurazione hardware minima per l’accesso al sistema:

a) Memoria Ram 1 GB o superiore b) Scheda grafica e memoria on-board c) Monitor di risoluzione 1024X768 pixel o superiori d) Accesso ad internet ADSL a 640 Kbit/s e) Tutti gli strumenti necessari al funzionamento di una normale postazione (es.

tastiere, mouse, video, stampante, etc.). f) Browser per la navigazione su internet fra quelli riportati alla seguente pagina:

https://www.digitalpa.it/browser-supportati.html g) Possesso di software normalmente utilizzati per l’editing e la lettura nei documenti tipo (elenco

indicativo): MS Office, Open Office o Libre Office, Acrobat Reader o altro lettore documenti PDF.

h) Certificato di firma digitale in corso di validità: i titolari e/o legali rappresentanti o procuratori degli operatori economici che intendono partecipare all’appalto devono essere in possesso di un certificato di firma digitale in corso di validità rilasciato da un organismo incluso nell’elenco pubblico dei certificatori tenuto da AgID, secondo quanto previsto dal Codice di Amministrazione Digitale (art. 29 comma 1) e specificato dal DPCM 30 marzo 2009 nonché del relativo software per la visualizzazione e la firma dei documenti digitali, nonché di marche temporali.

a) Forma e sottoscrizione dei documenti Ogni documento relativo alla procedura deve essere presentato secondo le norme e le modalità di partecipazione sotto indicate, redatto in ogni sua parte in lingua italiana ed in conformità a quanto previsto dalla documentazione di gara. Salvo diversa indicazione, ogni documento elettronico (di seguito, per brevità, anche solo “file”) inviato dal concorrente in relazione alla presente procedura ed alla presentazione dell’offerta dovrà essere sottoscritto dal fornitore con la firma digitale di cui all’art. 1, comma 1, lettera s), del d.lgs. n. 82/2005. Resta in ogni caso di esclusiva competenza e responsabilità del concorrente verificare che la propria documentazione sia effettivamente e correttamente sottoscritta con firma digitale. Qualora sia richiesto dal Sistema ovvero qualora il Concorrente preveda il caricamento di numerosi file utilizzando un formato di compressione dei file aggregati in un unico file – quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, in formato elettronico “.zip” ovvero “.rar” ovvero “.7z” ovvero equivalenti software di compressione dati –tutti i singoli file in esso contenuti dovranno essere firmati digitalmente. Per la produzione di documenti non disponibili in formato elettronico si applica l’articolo 77, comma 6, lettera d) del d. lgs. 163/2006.

b) Malfuzionamenti piattaforma o rete: sospensione o rinvio procedura La Stazione Appaltante si riserva la facoltà di sospendere o rinviare la procedura qualora riscontri anomalie nel funzionamento della piattaforma o della rete che rendano impossibile ai partecipanti l’accesso al Sistema o che impediscano di formulare l’offerta.

I) DISPOSIZIONI CHE REGOLANO L’APPALTO: � norme applicabili del Codice dei Contratti (D. Lgs. 50.2016) � norme e condizioni contenute nel presente bando e in tutta la documentazione di gara sia allegata

che non allegata. � norme tecniche di funzionamento del sistema telematico reperibili sul sito:

https://unioneroveresca.acquistitelematici.it/ alla voce “Manuali e Guide”. � norme del codice civile ove applicabili � D. Lgs. N. 82/2005;

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

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1 AMMINISTRAZIONE PROCEDENTE gara condotta come centrale di committenza per conto di amministrazioni pubbliche ai sensi dell’art. 37 comma 4 lett. b) del D. lgs. 50/2016 Denominazione: S.A.I. Stazione Appaltante Intercomunale - Centrale di committenza

Denominazione: S.A.I. Stazione Appaltante Intercomunale - Centrale di committenza C.F. 02142980412 e codice AUSA 0000200889 Indirizzo: Piazzale della Ripa 1 – 61038 Orciano di Pesaro (PU) Pec: [email protected] Telefono 0721 97424 Fax 0721 97425 RUP Stazione appaltante art. 31 co. 14 D.lgs.50/2016 Valeria Avaltroni telefono: 072197424 mail: [email protected] Profilo del committente https://unioneroveresca.acquistitelematici.it/

2 AMMINISTRAZIONE PER CONTO DI CUI SI INDICE LA PROCEDURA

Denominazione comune di MONTEPORZIO (PU) Viale Cante di Montevecchio, n. 10 - 61040 Monte Porzio (PU) Tel. +39 0721 956000 | Fax +39 0721 956027 | P. Iva 00360470413 | CF 81001610419

Punti di contatto E-mail: [email protected] Pec: [email protected]

RUP Comune art. 31 co.1 e ss D.lgs.50/2016 SORA STEFANO

3 DATA DI PUBBLICAZONE DEL PRESENTE AVVISO SUL PROFILO DI COMMITTENTE: https://unioneroveresca.acquistitelematici.it/ 25/10/2016 albo pretorio Comune di Monteporzio: 25/10/2016 trasmissione al BUR: 25/10/2016

4 CPV Codice CIG 68354041D3 – piattaforma SIMOG CPV 66600000-6 - Servizi di tesoreria

5 LUOGO DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO: i servizi sono prestati per il Comune di Monteporzio 6 DESCRIZIONE SOMMARIA: l’appalto ha ad oggetto la gestione del Servizio di Tesoreria del Comune di

Monteporzio così come disciplinato dal Dlgs 267/2000 e s.m.i.. Il servizio di Tesoreria Comunale dovrà essere svolto, inoltre, secondo le modalità contenute nello schema di convenzione, approvato con delibera di Consiglio n 8/2016 con determinazione del Responsabile del settore Contabile n. 48/2016

7 DURATA DELLA CONCESSIONE Il contratto avrà durata di 5 (cinque) con decorrenza dalla data della sottoscrizione del contratto

8 VALORE DELLA CONCESSIONE: il valore della concessione, calcolato ai sensi del disposto dell’art. 35 e 167 del Codice contratti (d. lgs. 50/2016) comprensivo degli onorari, commissioni, gli interessi e altre forme di remunerazione del Tesoriere è pari a € 40.000,00 (quarantamila) comprensivo della facoltà di rinnovo di cui all’art.210 del D. lgs. 267/2000.

9 SUBCONCESSIONE: non ammessa 10 CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: in accordo con quanto disposto dal Codice Dl.gs 50.2016 art. 95

commi 2 e 4 lettera e), l’appalto verrà aggiudicato in base a valutazione dei parametri qualità/prezzo in applicazione degli elementi di valutazione e dei criteri stabiliti nel documento denominato “punti convenzione di tesoreria” approvato dal RUP e allegato al presente Avviso a formarne parte integrante e sostanziale - DOC. ALLEGATO 5

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11 SOGGETTI AMMESSI ALLA PROCEDURA: sono ammessi alla gara i soggetti di cui all’art. 45, 47 e 48 del D.lgs. 50.2016 RTI/CONSORZI: - indicazione della prestazione principale e secondaria ex art. 48 comma 2 Codice contratti in caso di raggruppamento di tipo verticale si considerano prestazioni principali (da eseguirsi dalla capogruppo/mandataria) il complesso delle operazioni inerenti la riscossione delle entrate ed il pagamento delle spese facenti capo all’ente e dallo stesso ordinate; si considerano secondarie (eseguibili dalle mandanti) le prestazioni inerenti le delegazioni di pagamento a garanzia di mutui, di debiti e di altri pagamenti obbligatori per legge, la concessione di mutui, l’amministrazione di titoli e valori in deposito.

12 MOTIVI DI ESCLUSIONE (ART. 80 D. LGS. 50/2016): è escluso il concorrente che incorre in uno dei motivi di esclusione di cui all’art. 80 del D.lgs. 50.2016 RTI/CONSORZI: R.T.I.:nel caso di R.T.I. l’intero raggruppamento è escluso in caso di presenza di un motivo di esclusione in capo ad una delle Imprese facenti parte del R.T.I.; CONSORZI: l’assenza di cause di esclusione deve essere sussistente sia in capo al Consorzio che in capo a ciascuna impresa consorziata esecutrice

13 REQUISITI DI CAPACITA’ � IDONEITA’ PROFESSIONALE - art. 83 comma 1 lettera a) – AVVALIMENTO NON

AMMESSO (art. 89 comma 1) o i concorrenti, se cittadini italiani o di altro Stato membro residenti in Italia, devono essere

iscritti nel registro della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura o nel registro delle commissioni provinciali per l'artigianato, o presso i competenti ordini professionali. Al cittadino di altro Stato membro non residente in Italia, è richiesta la prova dell'iscrizione, secondo le modalità vigenti nello Stato di residenza, in uno dei registri professionali o commerciali di cui all'allegato XVI, mediante dichiarazione giurata o secondo le modalità vigenti nello Stato membro nel quale è stabilito ovvero mediante attestazione, sotto la propria responsabilità, che il certificato prodotto è stato rilasciato da uno dei registri professionali o commerciali istituiti nel Paese in cui è residenti.

o In caso di Cooperative: Iscrizione all’Albo Regionale o Nazionale delle COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B E LORO CONSORZI in applicazione della LEGGE 381/1991 art. 5 e della Legge Regionale Marche n. 34 del 18/12/2001 e D.G.R. Marche n. 569/2014: per Operatori economici aventi sede in altro Stato membro è richiesta l’iscrizione presso organismi analoghi a quelli di iscrizione delle cooperative sociali avente sede in Italia

o I soggetti ammessi a partecipare alla gara sono quelli individuati dall’art. 208 del Dlgs 267/2000 e precisamente: istituto bancario o altro soggetto che, secondo quanto previsto dall’art.10 D. Lgs. 1 settembre 1993 n. 385 svolge il servizio di raccolta del risparmio fra il pubblico, di credito e di ogni altra attività finanziaria, strumentale o connessa alle precedenti. Società per azioni regolarmente costituite con capitale sociale interamente versato non inferiore a € 516.456,90, che hanno ad oggetto la gestione del servizio di tesoreria e la riscossione dei tributi degli enti locali e che alla data del 25 febbraio 1995 erano incaricate dello svolgimento del medesimo servizio a condizione che il capitale sociale risulti adeguato a quello minimo richiesto dalla normativa vigente per le banche di credito cooperativo.

o Altri soggetti abilitati per legge. E’ ammesso il raggruppamento temporaneo di impresa: in tal caso tuttii partecipanti devono possedere i requisiti prescritti dall’art. 208 D.lgs. 267/2000 se trattasi di banche o società per azioni di cui alla lett. A) o b) di tale articolo o dalla normativa specifica di settore se trattasi dei concessionari del servizio di riscossione (art. 3, comma 7, D.lgs 112/99) e da società Poste Italiane Spa (Legge 448/98, art. 40, comma 1) di cui alla lett. C) sempre dell’art 208.

RTI/CONSORZI: R.T.I.: nel caso di R.T.I. tutti i partecipanti devono possedere i requisiti prescritti dall’art. 208 D.lgs 267/2000 se trattasi di banche o società per azioni di cui alla lett. A) o b) di tale articolo o dalla normativa

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specifica di settore se trattasi dei concessionari del servizio di riscossione (art. 3, comma 7, D.lgs 112/99) e da società Poste Italiane Spa (Legge 448/98, art. 40, comma 1) di cui alla lett. C) sempre dell’art 208. CONSORZI: sia il Consorzio che ciascuna impresa consorziata esecutrice devono possedere i requisiti prescritti dall’art. 208 D.lgs 267/2000 se trattasi di banche o società per azioni di cui alla lett. A) o b) di tale articolo o dalla normativa specifica di settore se trattasi dei concessionari del servizio di riscossione (art. 3, comma 7, D.lgs 112/99) e da società Poste Italiane Spa (Legge 448/98, art. 40, comma 1) di cui alla lett. C) sempre dell’art 208 � CAPACITA’ ECONOMICO FINANZIARIA – art. 83 comma 1 lettera b) - nessun requisito richiesto � CAPACITA’ TECNICA – art. 83 comma 1 lettera c) - nessun requisito richiesto

14 CONTRIBUTO ANAC non previsto 15 AVVALIMENTO: in caso di avvalimento, da parte di impresa singola o di R.T.I. o di Consorzio, è

necessaria la produzione di tutta la documentazione prevista all’art. 89 del Codice Contratti commi 1 e 2. Ai fini di cui al comma 3 del citato art. 89, la stazione appaltante verifica, conformemente agli articoli 85, 86 e 88, se i soggetti della cui capacità l'operatore economico intende avvalersi, soddisfano i pertinenti criteri di selezione o se sussistono motivi di esclusione ai sensi dell'articolo 80: nel caso in cui si verifichi che i soggetti della cui capacità l'operatore economico intende avvalersi non soddisfano un pertinente criterio di selezione o per i quali sussistono motivi obbligatori di esclusione la Stazione appaltante assegna un termine per sostituire il soggetto ausiliario, pena l’esclusione.

16 MODALITÀ DI VERIFICA DEI REQUISITI DI PARTECIPAZIONE La verifica dell’assenza dei motivi di esclusione (art. 80 Codice), verrà effettuata tramite il sistema AVCPASS; è pertanto necessario generare il PASSOE per la gara in oggetto.

17 MODALITA’ E TERMINI DI PARTECIPAZIONE il concorrente dovrà inserire a sistema (www.unioneroveresca.acquistitelematici.it) i documenti descritti al punto seguente entro il seguente termine:

data ora termine ultimo inserimento

documentazione amministrativa e offerta tecnica

14/11/2016 12:00:00

18 DOCUMENTI DA INSERIRE: il concorrente dovrà inserire a sistema

(www.unioneroveresca.acquistitelematici.it) i documenti seguenti:

A. DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA A. Domanda di partecipazione cumulativa comprensiva delle Dichiarazioni sostitutive assenza motivi di

esclusione (art. 80 Codice) redatte ai sensi del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, sottoscritta mediante firma digitale dal legale rappresentante o dal titolare o dal procuratore del concorrente. Potranno essere utilizzati i modelli allegati (A1, B1, B2) scaricabili all’indirizzo internet https://unioneroveresca.acquistitelematici.it/gare, nello spazio relativo alla gara di cui si tratta, contenente tutti i dati in esso richiesti. La domanda di partecipazione cumulativa comprensiva delle Dichiarazioni sostitutive assenza motivi di esclusione (art. 80 Codice) dovrà essere firmate digitalmente dal titolare o legale rappresentante o procuratore del soggetto concorrente.

note per compilazione modulistica ALLEGATO A.1 DICHIARAZIONE CUMULATIVA ASSENZA MOTIVI DI ESCLUSIONE E REQUISITI DI CAPACITA’ (IN CASO DI RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO: UN MODELLO PER CIASCUN COMPONENTE) ALLEGATO B.1 DICHIARAZIONE DI ASSENZA DI MISURE DI PREVENZIONE E CONDANNE PENALI PER SOGGETTI IN CARICA DICHIARAZIONE EVENTUALE da utilizzare solo nel caso in cui il firmatario del modello A non si sia assunto la responsabilità di dichiarare anche per conto degli altri soggetti in carica, da rendersi dai seguenti soggetti non firmatari della domanda di ammissione indicati all’art. 80 comma 3 del Codice

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-in caso di imprese individuali: titolare e direttore tecnico; -in caso di società in nome collettivo [SNC]: soci e direttore tecnico -in caso di società in accomandita semplice [SAS]: soci accomandatari e direttore tecnico -in caso di altro tipo di società: amministratori con poteri di rappresentanza e direttore tecnico, socio unico solo se persona fisica, socio di maggioranza in caso di società con meno di quattro soci (si precisa che nel caso di società con due soli soci i quali siano in possesso, ciascuno, del 50% della partecipazione azionaria, le dichiarazioni previste devono essere rese da entrambi i suddetti soci) ALLEGATO B.2 DICHIARAZIONE DI PRESENZA DI MISURE DI PREVENZIONE O CONDANNE PENALI PER SOGGETTI IN CARICA dichiarazione che ciascuna singola persona fisica (in carica) colpita da provvedimenti deve compilare e sottoscrivere, SIA FIRMATARIO DELLA DICHIARAZIONE MOD. A CHE ALTRI SOGGETTI IN CARICA IVI INDICATI Note: - l'esclusione non va disposta e il divieto non si applica quando il reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca della condanna medesima) - indicare anche reati per i quali si sia beneficiato della non menzione sul certificato (a tal fine richiedere una “visura” del proprio casellario)

A) Garanzia provvisoria: documentazione comprovante la costituzione della garanzia provvisoria a corredo dell’offerta in ottemperanza a quanto indicato art. 93 Codice Contratti pubblici (d. lgs. 50/2016) di importo pari al due per cento dell’importo base di gara:

IMPORTO BASE GARA CAUZIONE 2% 40.000,00 800,00

sotto forma di cauzione o di fideiussione, a scelta dell’offerente, secondo le seguenti indicazioni: cauzione:

- in contanti con deposito da effettuarsi recandosi presso il tesoriere dell’Unione (BANCA DELLE MARCHE SPA, Agenzia di SAN GIORGIO DI PESARO), beneficiario del deposito:

� Ente UNIONE ROVERESCA Prov. ( PU ) � Codice Fiscale 02142980412 � Partita IVA 02142980412 � causale: cauzione provvisoria GARA SAI 03/2016

si sottolinea che, in caso di costituzione della garanzia sotto forma di cauzione, è necessario effettuare un DEPOSITO CAUZIONALE e non un bonifico: in caso di cauzione, dovrà essere inserita dal partecipante la scansione della quietanza rilasciata dalla Tesoreria Comunale.

- in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato al corso del giorno del deposito, presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno a favore dell’amministrazione aggiudicatrice; fideiussione bancaria o assicurativa: beneficiario:

� Ente UNIONE ROVERESCA Prov. ( PU ) � Codice Fiscale 02142980412 � Partita IVA 02142980412

rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. In caso di fideiussione, la documentazione dovrà essere inserita in originale, in formato elettronico e firmata digitalmente. Qualora non sia disponibile l’originale in formato elettronico e firmato digitalmente, l’offerente dovrà inserire la scansione della fideiussione originale cartacea. Nel caso di GEIE, raggruppamento temporaneo d’impresa o di consorzio ordinario di concorrenti la fidejussione o la cauzione deve essere intestata a tutte le imprese facenti parte del raggruppamento, oppure intestata all'impresa dichiarata capogruppo con l'indicazione esplicita

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della copertura del rischio anche per tutte le altre imprese facenti parte del GEIE, raggruppamento o del consorzio.

Ai sensi dell’art. 93, comma 7, del D.Lgs. 50/2016, l’importo della garanzia da prestare è ridotto del 50% per i soggetti partecipanti che, tra i documenti a corredo dell’offerta di cui al punto A), producono la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9000. In caso di GEIE, raggruppamento temporaneo d’impresa o di consorzio ordinario di concorrenti, la riduzione del 50% è consentita mediante possesso di certificazione UNI EN ISO 9000 da parte della capogruppo. La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’affidatario ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto; la garanzia copre inoltre la mancata dimostrazione di quanto richiesto al comma 9 dell’art. 83 del D.Lgs. 50/2016. La Stazione Appaltante, nella comunicazione (art. 76, comma 5, del D.Lgs. 50/2016) dell’aggiudicazione ai non aggiudicatari, provvede contestualmente nei loro confronti allo svincolo della garanzia presentata, tempestivamente e comunque entro un termine non superiore a 30 giorni dall’aggiudicazione, anche quando non sia ancora scaduto il termine di efficacia della garanzia. A norma dell’art. 93 del D. lgs. 50/2016, la garanzia, comunque sia stata costituita (cauzione, fideiussione bancaria o assicurativa) deve prevedere espressamente, da parte del garante: � la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, � la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del codice civile, � l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della

stazione appaltante � la validità della garanzia stessa di centoottanta giorni dalla data di presentazione dell’offerta.

L’offerta è altresì corredata, a pena di esclusione, dall’impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto, di cui agli articoli 103 e 105,qualora l'offerente risultasse affidatario. Nel caso in cui il concorrente presenti la cauzione mediante fideiussione bancaria o assicurativa o rilasciata da intermediari finanziari, l’impegno richiesto può fare parte integrante del contenuto della fideiussione stessa. Nel caso in cui la cauzione sia prestata attraverso deposito in tesoreria, l’impegno del fideiussore a rilasciare la cauzione definitiva deve essere inserito nel sistema insieme al documento attestante tale versamento. In caso di partecipazione di raggruppamento o consorzio o GEIE l’impegno di cui sopra deve essere espressamente riferito al raggruppamento o consorzio di cui all’art. 2602 del codice civile, ovvero al GEIE.

B. OFFERTA TECNICA Il concorrente dovrà presentare un progetto contenente gli elementi qualitativi indicati nel documento allegato 5 descrivendo dettagliatamente ed in maniera esecutiva tutti gli elementi oggetto di valutazione ivi indicati. Il progetto dovrà tenere separati gli elementi progettuali attinenti ai vari criteri di valutazione indicati , senza compromettere la visione globale d’insieme del progetto medesimo. Potranno essere allegate tabelle riepilogative, cronoprogrammi e altra documentazione tecnica, purchè non si superino le dimensioni di 15 MB.

19 PROCEDURA DI GARA: la procedura è condotta dal Seggio di Gara ovvero dalla Commissione

giudicatrice nominata ai termini dell’art. 10 del Regolamento di funzionamento della S.A.I. approvato con deliberazione C.Unione n. 8 del 30/4/2013 e ss.mm.ii.

20 APERTURA DEI PLICHI: L’apertura dei plichi avverrà nella seduta pubblica da tenersi

il giorno: 16 11 2016 ora: 09:00:00

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presso la sede dell’Unione Roveresca con modalità telematica La stazione appaltante si riserva la facoltà di posticipare la data fissata per la prima seduta pubblica di gara dandone comunicazione anche tramite pubblicazione di apposito avviso sulla piattaforma gare telematiche dell’ Unione Roveresca all’indirizzo internet https://unioneroveresca.acquistitelematici.it/gare, senza che i concorrenti possano vantare alcuna pretesa al riguardo; Nel caso in cui si rendano necessarie altre sedute di gare, le date saranno indicate ai concorrenti tramite PEC inviata con almeno 48 ore di anticipo sulle date delle sedute stesse. Chiunque può presenziare allo svolgimento della gara, ma soltanto i legali rappresentanti delle imprese partecipanti, o persone da essi delegati, potranno formulare dichiarazioni, osservazioni e richieste inseribili a verbale.

21 SOCCORSO ISTRUTTORIO, REGOLARIZZAZIONI ED ESCLUSIONI La carenza/irregolarità della documentazione richiesta comporterà l’applicazione del disposto di cui all’art. 83 comma 9 del Codice nella misura di seguito stabilita

IMPORTO BASE GARA SANZIONE SOCC. ISTRUTT.

2 PER MILLE

40.000,00 80,00

E’ escluso il concorrente nel caso in cui incorra in una delle ipotesi di cui al Codice contratti approvato con D.lgs. 50.2016 E’ escluso il concorrente che trasmetta l’offerta e la documentazione richiesta nel presente bando oltre il termine massimo stabilito nel presente avviso Ci si riporta integralmente a quanto previsto all’art. 83 comma 9 del Codice contratti. I concorrenti sono invitati ad utilizzare i modelli allegati al presente Bando ovvero riportare fedelmente nelle proprie dichiarazioni quanto richiesto nel Bando e suoi allegati, seguendo le indicazioni ivi riportate (e quindi barrando/eliminando le opzioni non scelte, spuntando le caselle prescelte in caso di opzioni plurime). La documentazione non in regola con l’imposta di bollo potrà essere regolarizzata.

ALLEGATI

1- DELIBERA DI C.C. N. 8/2016 2- DETERMINAZIONE SETT. FIN. N. 48/2016 3- SCHEMA CONVENZIONE DI TESORERIA 4- PUNTI CONVENZIONE DI TESORERIA

MODELLI PER LA COMPILAZIONE

Il Responsabile

Settore Amministrativo – Servizio gare e contratti Valeria Avaltroni

firma autografa sostituita dall'indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile sensi dell’art. 3, comma 2 del D. Lgs. 39/1993

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Asur Marche – Area Vasta n. 2 - AnconaAvviso esplorativo di manifestazione di interes-se per la partecipazione a procedura negoziatain modalità telematica per l’affidamento di ser-vizi tecnico-logistici occorrenti al servizio farma-ceutico dell’Area Vasta n. 2 - Sede operativa diSenigallia (n. CIG 67833727A7).

Ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera b) delDecreto Legislativo n, 50/2016, si rende noto chel’ASUR Marche/Area Vasta n. 2 - procederà, intempi brevi, ad espletare presso la piattaforma di-gitale del Mercato Elettronico posta a disposizionedelle Pubbliche Amministrazioni dalla Consip SpA(Bando: Servizi di Logistica), debita procedura digara finalizzata all’affidamento dei servizi specifi-cati in oggetto, per la durata di anni 3 (con even-tuale opzione non tacita - a discrezione della sta-zione appaltante di continuità del rapporto contrat-tuale per una sola e successiva annualità, quindi fi-no ad un massimo di mesi 48).La base d’asta per l’affidamento dei servizi di cuiall’oggetto si intende fissata in € 50.000,00 +I.V.A/anno (quindi complessivi € 150.000,00/anni3).L’appalto, previa conformità delle offerte tecnicheprodotte rispetto a quanto richiesto dalla stazioneappaltante, sarà aggiudicato ai sensi dell’articolo95, comma 4, del citato Decreto Legislativo n.50/2016 (criterio del minor prezzo) nei confrontidell’operatore economico che avrà proposto ilmaggior ribasso - in termini puramente economici- sulla cifra posta a base d’asta.

Ai fini della partecipazione alla presente proceduradi gara, le imprese interessate saranno tenute:- ad accreditarsi presso la piattaforma digitale de-

nominata Mercato Elettronico della PubblicaAmministrazione (amministrata dalla CONSIPSpa – rif. www.acquistinretepa.it), verificando -con riferimento alla presente procedura concor-suale - propria abilitazione a presentare offertapresso il Bando denominato: Servizi di Logisti-ca;

e, contestualmente:- a presentare - perentoriamente (ed a pena di esclu-

sione) entro e non oltre le ore 1200 del giorno:12 DICEMBRE 2016 - a mezzo posta elettroni-ca all’indirizzo [email protected],propria espressa candidatura.

Il ricevimento della e-mail si intende ad esclusivorischio del mittente il quale - se di interesse - saràtenuto a verificarne la corretta acquisizione, la leg-gibilità e la comprensibilità dei contenuti, da partedel Responsabile del Procedimento. Non costitui-

sce valido titolo, rispetto al termine di scadenzafissato per la ricezione delle manifestazioni diinteresse, la marcatura digitale di partenza.Oltre il suddetto termine non sarà presa in consi-derazione alcuna altra manifestazione di interesse.Tuttavia, al fine di garantire la più ampia parteci-pazione possibile alla presente procedura di gara,e comunque allo scopo di assicurare il numero mi-nimo di concorrenti, quale previsto dall’articolo 36,comma 2, lettera b) del menzionato Decreto dele-gato, si ritiene di formulare nel presente avviso, tral’altro, ed a titolo di salvaguardia, espressa riservada parte della Stazione Appaltante di procedereall’invito di altri operatori economici, ulteriori ri-spetto a quelli che avranno manifestato interesse apartecipare in relazione al presente avviso, fino allaconcorrenza del numero minimo di almeno cinqueimprese candidate.

Tutta la documentazione utile agli operatori eco-nomici interessati alla partecipazione alla presenteprocedura di gara, sarà trasmessa agli stessi, pressola piattaforma digitale MEPA nell’ambito dellapredisponenda RDO (Richiesta Di Offerta), suc-cessivamente alla scadenza del termine utile per lapresentazione delle manifestazioni di interesse. Idati raccolti ai fini dell’espletamento del presenteprocedimento di gara saranno trattati dalla AreaVasta n, 2 conformemente alle disposizioni del Co-dice in materia di protezione dei dati personali(D.Lgs. n. 196/2003).

Il presente avviso costituisce - ad ogni effetto - par-te integrante e sostanziale della procedura concor-suale in argomento.

Punto di contatto: dott. R. Colarizi Graziani – U.O.Acquisti e Logistica Area Vasta n. 2 - tel.0731.634159/fax 0732.6324115, indirizzo e-mail:[email protected].

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Dott. Ranieri Colarizi Graziani

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Asur Marche – Azienda Unica Regionale -AnconaBando di gara sopra soglia - Servizi di manu-tenzione sulle apparecchiature di diagnosticaper immagini/interventistica radiologica e tera-pia in dotazione all’ASUR Marche n. Gara6543404.

BANDO DI GARA

1. Azienda Sanitaria Unica Regionale - via Gugliel-

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mo Oberdan 2 - I-60122 Ancona - Cod. NUTS:ITE3 - telefono 071.2911716 - dott.ssa AnnaSeveri - fax 071. 071.2911500 - e-mail: [email protected] - PEC: [email protected] Indirizzo Internet profilo di committente(URL): www.asurmarche.it.

2. Disponibilità documenti gara - internet:http://156.54.71.86/web/quest/bandi-di-gara-e-contratti www.albofornitori.it e-mail: [email protected].

3. Amministrazione aggiudicatrice: Organismo didiritto pubblico che eroga prestazioni sanitarie.

4. Centrale di committenza: No

5. CPV: 50421000-2 Servizi di riparazione e ma-nutenzione di attrezzature mediche

6. Codice NUTS: ITE3.

7. Descrizione dell’appalto: Servizi di manutenzio-ne sulle apparecchiature di diagnostica per im-magini/interventistica radiologica e terapia indotazione all’ASUR Marche n. Gara 6543404:

Lotto 1: Tecnologie biomediche (TB) produzio-ne GE Medical Systems

Lotto 2: TB produzione Philips Medical Sy-stems

Lotto 3: TB produzione Siemens Medical

Lotto 4: TB produzione Toshiba Medical Sy-stems

Lotto 5: TB produzione Varian Medical Sy-stems

Lotto 6: TB produzione Hitachi Medical Sy-stems

Lotto 7: TB produzione Sordina Iort Technolo-gies

Lotto 8: T8 di Radiologia Tradizionale produ-zione GE Medical Systems

Lotto 9: TB di Radiologia Tradizionale produ-zione Philips Medical Systems

Lotto 10: TB di Radiologia Tradizionale produ-zione Siemens Medical

Lotto 11: TB di Radiologia Tradizionale produ-zione General Medical Merate - IMD e Mecallsrl

Opzioni: estensione a nuove attrezzature acqui-site e/o variazione prestazioni contrattuali

8. Valore totale stimato degli acquisti per l’interadurata dell’accordo quadro, IVA esclusa: €25.210.000,00 comprensivo di opzioni di cui alpunto 7. Importo complessivo a base di gara,IVA esclusa: € 18.124.000 di cui importo onerisicurezza € zero. - Lotto 1: € 6.000.000; Lotto2: € 2.500.000; Lotto 3: 2.800.000; Lotto 4: €460.000; Lotto 5: € 700.000; Lotto 6: €84.000; Lotto 7: € 240.000; Lotto 8: €

2.600.000; Lotto 9: € 480.000; Lotto 10: €660.000; Lotto 11: € 1.600.000.

9. Ammissione di varianti: si.10. Durata accordo quadro: mesi 4811. Condizioni di partecipazione:

a) Appalto pubblico riservato a laboratori pro-tetti: No.

b) La prestazione del servizio è riservata a unaparticolare professione? No

c) Criteri di selezione e livelli di capacità ri-chiesti:

- Requisiti di idoneità professionale1. dichiarazione sostitutiva resa da soggetto con

poteri di rappresentanza, attestante l’iscrizio-ne nel Registro Imprese o altro registro pro-fessionale dello Stato di residenza, ove previ-sto, con l’indicazione dei soci o amministra-tori muniti di rappresentanza;

2. documento di gara unico europeo e dichiara-zione sostitutiva, resi da soggetto con poteridi rappresentanza, attestanti che nei Confrontidell’operatore economico non sussiste alcunadelle cause di esclusione previste dall’art. 80del D.Lgs. n. 50/2016;

3. dichiarazione sostitutiva, resa dai soggetti in-dicati all’art. 80, comma 3 del D.Lgs. n.50/2016, attestante che nei propri confrontinon sussiste alcuna causa di esclusione previ-sta dalla norma sopra citata.

- Capacità economica e finanziaria1. dichiarazione attestante la regolare esecuzione

di contratti concernenti servizi analoghi aquelli oggetto della ga ra, per un fatturato an-nuo, IVA esclusa - nel triennio 2013/2015 -non inferiore a 1,5 volte l’importo a based’asta dei lotti di interesse, indicando importo,data e beneficiario dell’esecuzione del con-tratto;

- Capacità tecniche e professionali.1. dichiarazione attestante i principali servizi pre-

stati sulle medesime tecnologie (classi, pro-duttore e modello) di cui all’Allegato A.1 alCSA negli ultimi tre anni con indicazione de-gli importi, delle date e dei destinatari, pub-blici o privati dei servizi stessi. Il Concorrentedovrà dimostrare di aver effettuato i richiama-ti servizi almeno sul 90% (arrotondando pereccesso per valori >=0,5) delle tecnologie(classe tecnologica, modello e produttore), in-tese come numerosità complessiva, inclusenel lotto per cui si presenta offerta. Tali ser-vizi dovranno essere attestati secondo le di-sposizioni di cui all’art. 83 del D.Lgs.50/2016, fatto salvo quanto previsto dall’art.15 della Legge n. 183 del 12/11/2011;

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ANNO XLVII • N. 120BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE3 NOVEMBRE 2016

2. dichiarazione indicante le attrezzature, il ma-teriale e l’equipaggiamento tecnico (manualid’uso e service, toolkit, etc), inclusi i softwa-re, di cui il prestatore di servizi disporrà pereseguire i servizi richiesti sulle singole tecno-logie di cui all’Allegato A.1 in coerenza conquanto riportato sui manuali dì sei-vice dellesingole tecnologie. Elencare gli strumenti cheverranno utilizzati per singola apparecchiaturadi cui all’Allegato A.1;

3. indicazione dell’elenco dei tecnici, concreta-mente responsabili della prestazione di serviziofferti, abilitati ad effettuare la manutenzionesulle specifiche tecnologie (marca e modello)incluse nel lotto su cui si partecipa, per alme-no il 90% (arrotondando per eccesso per va-lori >=0,5) delle tecnologie (classe tecnologi-ca, modello e produttore), intese come nume-rosità complessiva, con dichiarazione del gra-do di specializzazione e formazione possedu-ta, attraverso una o più delle seguenti moda-lità:

- partecipazione a corsi di formazioni con test fi-nale, presso il produttore dell’apparecchiatura oterzi autorizzati alla formazione per conto delproduttore stesso, per l’abilitazione allo svolgi-mento delle attività di manutenzione preventivae correttiva sulle Specifiche tecnologie (persona-le qualificato dal produttore o delegati);

- pregressa esperienza dell’attività manutentiva sul-le medesime apparecchiature (marca e modello),per le quali viene proposto nell’ambito dell’of-ferta.

12. Tipo di procedura di aggiudicazione: ristrettaespletata in modalità telematica.

13. Informazioni sulla procedura: accordo quadro:Si, con un solo operatore per singolo lotto.

14. L’appalto è suddiviso in lotti? sì. Le offertevanno presentate per uno o più lotti.

18. Criterio di aggiudicazione: offerta economica-mente più vantaggiosa, in base ai criteri preci-sati nel CSA.

19. Termine per il ricevimento delle domande dipartecipazione: 24/11/2016 - ore 13,00.

20. Indirizzo spedizione delle domande di parteci-pazione: La domanda di partecipazione va ca-ricata sul sito, www.albofornitori.it.

22. Lingua per la presentazione delle domande dipartecipazione: italiana.

23. Attività per via elettronica:

a) presentazione domanda di partecipazione: Si

b) ricorso ordinazione elettronica: No

c) fatturazione elettronica: Sì

d) pagamento elettronico: Sì

24. L’appalto è connesso ad un progetto e/o pro-gramma finanziato da fondi dell’Unione euro-pea: No

25. E’ proponibile ricorso al TAR Marche, entro30 giorni dalla pubblicazione del bando di gara.Sono disponibili informazioni sulla presenta-zione di ricorso c/o Area Affari Generali eContenzioso - Via Guglielmo Oberdan 2 - 1-60122 Ancona - Posta elettronica: [email protected] - Telefono0721.882549.

26. Pubblicazioni precedenti relative allo stesso ap-palto: NO.

28. Data invio dell’avviso alla GUCE: 14/10/2016

29. L’appalto rientra nell’ambito di applicazionedell’AAP: Sì.

30. Altre eventuali informazioni

- La sanzione pecuniaria, prevista dall’art. 83,comma 9 del D.Lgs. n. 50/2016, è stabilita al-l’uno per mille dell’importo di gara.

- Sono escluse le offerte superiori all’Importoa base di gara.

- L’aggiudicazione sarà effettuata in caso diunica offerta valida.

- In caso di subappalto, l’offerente è obbligatoa indicare la terna di subappaltatori, per i lottid’importo superiore alla soglia comunitaria.

- Il candidato ha l’obbligo di indicare il domi-cilio eletto, la PEC, l’indirizzo e-mail e il nu-mero di fax per l’invio delle comunicazionidi gara. Per ogni altra precisazione, si rinviaal disciplinare di gara.

- Responsabile procedimento: dott.ssa AnnaSeveri - tel. 071.2911716.

Ancona, 20/10/2016

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Dott. Anna Severi

AVVISI D’ASTA

________________________________________________________

Comune di OsimoEstratto di avviso asta pubblica per alienazioneimmobile di proprietà comunale.

Il giorno 13.12.2016, alle ore 10,00, si terrà pressola sede comunale, l’asta pubblica per la vendita del-

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l’immobile comunale, sito in Comune di Osimo,via Striscioni n. 62, già sede della scuola dell’in-fanzia fraz. Villa San Paterniano, distinto al CatastoFabbricati del Comune di Osimo al Fg. 37, mappa-le 104, categoria B5, classe 3, superficie catastalemq. 228.

Prezzo netto a base d’asta Euro 195.000,00 - Of-ferta minima in aumento Euro 1.000,00. Depositocauzionale Euro 19.500,00.

L’asta si terrà con il sistema di cui agli artt. 73, let-tera c) e 76 del R.D. 23.05.1924, n.827 e successivemodifiche ed integrazioni.

Il termine ultimo per la presentazione delle offerteè fissato alle ore 12.00 del giorno 12.12.2016.

Per richieste dei documenti di gara ed informazionirivolgersi al Comune di Osimo-Dipartimento delTerritorio, Servizio Appalti/Patrimonio; tel. nn.071/7249324-279.

Bando d’asta pubblica integrale e relativi allegatisono disponibili sul sito web: www.comune.osi-mo.an.it.

Osimo, 25/10/2016

IL DIRIGENTE DIPARTIMENTODEL TERRITORIO

Dott. ing. Roberto Vagnozzi

BANDI DI CONCORSO

________________________________________________________

Comune di Sant’Angelo in VadoConcorso pubblico, per esami, per l’assunzionea tempo indeterminato e parziale (18 ore setti-manali-tre ore giornaliere dal lunedì al sabato)di un istruttore Contabile – cat. C/1. Proroga.

E’ indetto concorso pubblico, per esami, per l’as-sunzione a tempo indeterminato e parziale (18 oresettimanali) di un istruttore Amministrativo Con-tabile – cat. C/1; Titolo di studio: Diploma di Ra-gioniere/Perito Commerciale o dichiarato equipol-lente per effetto di legge. E’ considerato assorbenteil Diploma di Laurea in Economia e Commercio(Diploma di Laurea in Economia e Commerciovecchio ordinamento antecedente al D.M.509/1999), oppure Laurea Specialistica in ScienzeEconomico-Aziendale (classe L.S. 84), Scienzedell’Economia (classe L.S. 64), oppure LaureaTriennale in Scienze dell’Economia e della gestio-ne aziendale (classe L.17 DM 509/99), LaureaTriennale in Scienze dell’Economia e della gestio-

ne aziendale (classe L.18 DM 270/04), LaureaTriennale in Scienze Economiche (classe L. 28 DM509/99). Laurea Triennale in Scienze Economiche(classe L.33 DM 270/04);

Scadenza del termine per la presentazione delle do-mande 25/11/2016;

Il bando è pubblicato in forma integrale sul sito uf-ficiale del Comune di sant’Angelo in Vado(www.comune.santangeloinvado.pu.it).

IL RESPONSABILE DEL SETTORE CONTABILEClaudio Lani

________________________________________________________

A.O. – Ospedali Riuniti – Umberto I – G.M.Lancisi – G. Salesi - AnconaConcorso pubblico, per titoli ed esami, per l’as-sunzione, a tempo indeterminato, di n. 1 Diri-gente medico di Psichiatria per la S.O.D. clinicaPsichiatrica di questa azienda con rapporto dilavoro esclusivo.

Ai suddetti dirigenti - con rapporto di lavoro esclu-sivo - è attribuito il trattamento economico e giuri-dico previsto dalle disposizioni legislative vigentinonché dal CCNL in vigore per il personale delleAziende Sanitarie ed Ospedaliere.

REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE- Cittadinanza italiana

Sono equiparati ai cittadini italiani gli italiani nonappartenenti alla Repubblica.

Tale requisito non è richiesto per i soggetti ap-partenenti all’Unione Europea, fatta salva la pre-senza degli ulteriori requisiti specifici (DPCM07.02. 1994 n. 174, art. 3) quali:

- godimento dei diritti civili e politici nello Stato diappartenenza;

- possesso di tutti gli altri requisiti previsti per i cit-tadini italiani;

- adeguata conoscenza della lingua italiana (com-provabile in sede di esame).

L’accesso al concorso dei cittadini Sammarinesi, èdisciplinata dall’art. 4 della convenzione Italo -Sammarinese del 31.03.1939, con le precisazionidi cui alla circolare Ministero della Sanità n.900.1/AV.1/P.291 del 30.07.1980.

- Godimento dei diritti politici

Non possono partecipare al concorso coloro chesiano stati esclusi dall’elettorato attivo o che siano

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stati dispensati dall’impiego presso Pubbliche Am-ministrazioni, per aver conseguito l’impiego stessomediante la produzione di documenti falsi o viziatida invalidità non sanabile.

- Idoneità fisica all’impiego

L’accertamento di tale idoneità è effettuato dal Me-dico competente dell’Azienda Ospedaliera (D.Lgs.n. 626 del 19.09.1994 e successive modificazioni)prima dell’immissione in servizio. Avverso l’even-tuale giudizio di inidoneità fisica, l’interessato puòricorrere, entro 30 giorni dalla data di comunica-zione, all’Organo di Vigilanza territorialmentecompetente.

Qualora l’attività del dipendente comporti l’espo-sizione a radiazioni ionizzanti, sono fatti salvi gliulteriori accertamenti, sempre in tema di idoneitàfisica, da parte del Medico autorizzato di cui alD.Lgs. 230 del 17.03.95.

Il personale dipendente, a tempo indeterminato, daPubbliche Amministrazioni ed il personale dipen-dente dagli Istituti od Enti di cui agli artt. 25-26,comma 1, del DPR 20.12.1979 n. 761, sarà dispen-sato dalla visita medica.

REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONEA) Diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia;

B) Iscrizione all’albo dell’ordine dei Medici.L’iscrizione al corrispondente albo professiona-le di uno dei Paesi dell’Unione Europea consen-te la partecipazione al concorso, fermo restandol’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia primadell’assunzione in servizio (art. 5 - c. 4 - DPR10.12.1997, n. 484).

C) Specializzazione in Psichiatria o in disciplinaequipollente ovvero affine. E’ fatto salvo, altre-sì, quanto previsto dall’art. 56 - 2° comma —del DPR 10 dicembre 1997, n. 483.

I requisiti sopra indicati devono essere possedutialla data di scadenza del termine stabilito dal pre-sente bando di concorso per la presentazione delledomande di ammissione.

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE ALCONCORSOAlla domanda deve essere unita la ricevuta com-provante il versamento del contributo di partecipa-zione al concorso pari ad € 10,00 da effettuarsi amezzo vaglia postale o sul c/c postale n. 16784605intestato alla “Azienda Ospedaliero - UniversitariaOspedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Sa-lesi” ovvero a mezzo bonifico bancario intestato al-la Tesoreria della “Azienda Ospedaliero - Univer-sitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi- G. Salesi” - Banca delle Marche Sede di Ancona

Via Menicucci n. 4/6 - Codice IBANIT71G0605502600000000004017 (nel vaglia o nelc./c. postale o nel bonifico bancario indicare il con-corso cui si partecipa).

TERMINE E MODALITA’ PER LA PRESEN-TAZIONE DELLE DOMANDELe domande di partecipazione al concorso, redattesu carta semplice, secondo lo schema allegato alpresente bando (Allegato A) e corredato dalla pre-scritta documentazione nonché dagli altri eventualititoli vanno indirizzate al Direttore Generale Azien-da Ospedaliero - Universitaria Ospedali RiunitiUmberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi - Via Conca,71, 60100 - ANCONA e debbono pervenire entrole ore 12,00 del trentesimo giorno successivo alladata di pubblicazione del bando, per estratto, nellaG.U. della Repubblica (Serie Speciale “Concorsied Esami”).

Qualora il giorno di scadenza sia festivo, il termineè prorogato alla stessa ora del primo giorno succes-sivo non festivo.

Le domande possono essere presentate:

- a mezzo del servizio postale; in tal caso la data dispedizione è comprovata dal timbro datariodell’ufficio postale accettante.

Non saranno comunque ammessi al concorso i con-correnti le cui domande, ancorché presentate neitermini all’Ufficio Postale accettante, perverrannoalla S.O. Gestione del Personale, della Azienda,con un ritardo superiore a 7 giorni.

- direttamente alla S.O. Gestione del Personale -purché in busta chiusa ed esclusivamente secon-do il seguente calendario: dal lunedì al venerdìore 11,00/13,00.

In tal caso la data di presentazione della domandasarà comprovata dall’apposizione del timbro data-rio su una copia della stessa fornita direttamentedal candidato.

- ai sensi del DPR n. 445 del 28.12.2000 art. 38,del DPR n. 68 del 11.02.2005, richiamata la cir-colare 03.09.2010 Ministero per la Pubblica Am-ministrazione e l’innovazione, i titolari di indi-rizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) pos-sono inviare la domanda di partecipazione trami-te PEC, alla casella di posta elettronica certificatadell’Azienda al: [email protected].

Per la validità dell’invio informatico il candidatodovrà utilizzare a propria volta una casella elettro-nica certificata. L’indirizzo della casella PEC delmittente deve essere obbligatoriamente riconduci-bile, univocamente, all’aspirante candidato. Nonsarà, pertanto, ritenuta ammissibile la domanda in-viata da casella di posta elettronica semplice/ordi-naria anche se indirizzata all’indirizzo di posta elet-

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tronica certificata sopra indicato.

In caso di invio informatico, fatto salvo il rispettodi tutte le altre prescrizioni previste dal presenteavviso, l’invio della domanda e dei relativi allegati,deve essere effettuato, in formato PDF, tramitel’utilizzo della posta elettronica certificata tra-dizionale (PEC).A tal fine, sono consentite le seguenti modalità dipredisposizione del/i file PDF da inviare:

1. tramite la PEC tradizionale: sottoscrizione confirma digitale del candidato, con certificato ri-lasciato da un certificatore accreditato; oppure

2. tramite la PEC tradizionale: sottoscrizione confirma autografa del candidato + scansione(compresa scansione di un valido documento diidentità).

Il termine per la presentazione delle domande è pe-rentorio e pertanto, non saranno ammessi al con-corso i concorrenti le cui domande perverranno aldi fuori dei termini stabiliti.

L’Azienda Ospedaliero - Universitaria OspedaliRiuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi - de-clina ogni responsabilità per eventuale smarrimentodella domanda o dei documenti spediti a mezzoservizio postale, nonché per il caso di dispersionedi comunicazioni dipendente da inesatta indicazio-ne del recapito da parte del candidato o da mancata,oppure tardiva, comunicazione del cambiamento diindirizzo indicato nella domanda.

DOMANDE DI AMMISSIONENella domanda di partecipazione al concorso gliaspiranti devono indicare sotto la propria respon-sabilità:

a) la data, il luogo di nascita e la residenza;

b) il possesso della cittadinanza italiana o equiva-lente;

c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ov-vero i motivi della non iscrizione o della can-cellazione dalle liste medesime;

d) le eventuali condanne penali riportate (la dichia-razione è dovuta anche se negativa);

e) la posizione nei riguardi degli obblighi militari(per i soli aspiranti di sesso maschile);

f) l’iscrizione all’Ordine dei Medici;

g) il possesso dei requisiti specifici di ammissionedi cui ai precedenti punti A), B), e C);

h) eventuali altri servizi prestati presso PubblicheAmministrazioni e le cause di risoluzione deglistessi;

i) il consenso al trattamento dei dati personali(D.Lgs. n. 196 del 30.06.2003).

Gli aspiranti devono, inoltre, indicare il domicilio

presso il quale deve, ad ogni effetto, essere fattaogni necessaria comunicazione, ivi compreso, sepossibile, il numero telefonico.

In difetto le comunicazioni saranno inviate al luogodi residenza.

La firma in calce alla domanda deve essere resa informa leggibile e per esteso dall’interessato.

La mancata indicazione delle dichiarazioni, non al-trimenti rilevabili di cui alle lettere b), c), d), f) eg), nonché l’omissione della firma e la mancatapresentazione della ricevuta comprovante il versa-mento del contributo di partecipazione al concorso,determinano l’esclusione dalla presente procedura.

La firma in calce alla domanda non necessita di au-tenticazione ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 445 del28.12.2000. L’Amministrazione si riserva la facol-tà di verificare la veridicità delle dichiarazioni pro-dotte; in caso di falsa dichiarazione si applicano ledisposizioni di cui agli artt. 75 e 76 del suddettoD.P.R.

DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE AL-LA DOMANDAAlla domanda il concorrente dovrà allegare:

- i documenti relativi ai titoli e servizi che ritengaopportuno presentare agli effetti della valutazionedi merito e della formazione della graduatoria. Atale proposito si precisa che:

- In seguito all’entrata in vigore dell’art. 15 dellaL. 12 novembre 2011 n. 183, le certificazionirilasciate dalla Pubblica Amministrazione inordine a stati, qualità personali e fatti sono sem-pre sostituite dalle dichiarazioni di cui agli artt.46 e 47 del D.P.R. 445/2000. Non potrannopertanto essere accettate certificazioni rila-sciate da Pubbliche Amministrazioni e dagestori di pubblici servizi, che - ove presen-tate - devono ritenersi nulle.

- in sostituzione delle relative certificazioni rila-sciate da Enti pubblici, il candidato deve av-valersi delle dichiarazioni sostitutive previstedal DPR 445/2000 e ss. mm. (allegate in fac -simile al presente bando) e di seguito riporta-te:

A) dichiarazione sostitutiva di certificazione,da utilizzare nei casi riportati nell’elenco dicui all’art. 46 D.P.R. n° 445/2000 (stato difamiglia, possesso di titolo di studio, pos-sesso di specializzazione, etc.);

B) dichiarazione sostitutiva dell’atto di no-torietà (art. 47 D.P.R. n° 445/2000) da uti-lizzare per tutti gli stati, fatti e qualità per-sonali non presenti nel citato art. 46 DPR445/2000 (attività di servizio, etc.);

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- le dichiarazioni sostitutive sopra citate, (allegateo contestuali alla domanda), dovranno contene-re:

1) l’esatta indicazione dell’Ente presso il quale ilservizio è stato prestato (nominativo, strutturapubblica, struttura privata accreditata o meno………);

2) il servizio prestato presso Case di Cura privatedeve espressamente contenere l’indicazionedella convenzione o accreditamento con ilS.S.N.; in assenza di tale indicazione il servi-zio non sarà considerato nei titoli di carrierama nel curriculum formativo e professionale;

3) la natura giuridica del rapporto di lavoro (con-tratto di dipendenza a tempo indeterminato -determinato; contratto di collaborazione, con-sulenza, etc.);

4) la qualifica rivestita, il profilo, la disciplina el’area di appartenenza;

5) la tipologia del rapporto di lavoro (tempo pie-no - parziale, con l’indicazione del numero diore svolte alla settimana etc.);

6) la data di inizio e fine rapporto di lavoro(gg/mm/aa);

7) l’indicazione di eventuali interruzioni del rap-porto di lavoro (aspettativa senza assegni, so-spensione cautelare .etc.);

8) tutto ciò che si renda necessario, nel caso con-creto, per valutare correttamente il serviziostesso.

9) nella autocertificazione relativa ai servizi deveessere inoltre attestato se ricorrono o meno lecondizioni di cui all’ultimo comma dell’art.46 del D.P.R. 20 dicembre 1979 n. 761.

- Le dichiarazioni sostitutive di cui alle precedentilettere A e B, devono essere presentate unita-mente a copia fotostatica (fronte e retro) di do-cumento di identità in corso di validità del dichia-rante, se non sottoscritta dall’interessato in pre-senza dell’impiegato competente a ricevere la do-cumentazione stessa.

- In ogni caso le dichiarazioni sostitutive di cui aiprecedenti punti A e B, devono contenere, a penadi non valutazione, tutte le informazioni atte aconsentire una corretta ed esaustiva valutazionedelle attestazioni in essa presenti.

L’Azienda effettuerà idonei controlli a normadell’art. 71 del D.P.R. 28 dicembre 200 n. 445 attia verificare la veridicità e l’autenticità delle atte-stazioni prodotte, con applicazione, in caso di falsadichiarazione, delle gravi conseguenze - anche diordine penale - di cui all’art. 76 del medesimoD.P.R. 445/2000.

Non saranno valutate le dichiarazione sostituti-

ve incomplete o prive dei requisiti di forma pre-visti dalla vigente normativa.- eventuali pubblicazioni edite a stampa;

- ricevuta del versamento della tassa di partecipa-zione al concorso pubblico. Il mancato versamen-to della suddetta tassa entro la scadenza del ban-do comporta l’esclusione dalla partecipazione alconcorso.

- curriculum formativo e professionale, redatto incarta semplice, datato e firmato dal concorrente.Il curriculum ha unicamente uno scopo informa-tivo e non costituisce autocertificazione. Le at-tività ivi dichiarate saranno prese in esame solose formalmente autocertificate.

- elenco in triplice copia dei documenti presentati.

Si rammenta che, ai sensi dell’art. 38, III commadel citato D.P.R. la dichiarazione sostitutiva del-l’atto di notorietà può essere:

- sottoscritta dall’interessato in presenza del dipen-dente addetto a ricevere la documentazione; ov-vero

- sottoscritta e spedita unitamente a copia fotosta-tica di un documento di identità del sottoscritto-re.

La compilazione della dichiarazione sostitutivadell’atto di notorietà senza il rispetto delle mo-dalità sopra indicate, comporta l’invaliditàdell’atto stesso.Ai sensi dell’art. 18 del D.P.R. 445 del 28.12.2000le copie fotostatiche, predisposte dal concorrente,potranno essere autenticate dal Responsabile delprocedimento o da qualsiasi altro dipendente com-petente a ricevere la documentazione, su esibizionedi originale e senza obbligo di deposito dello stessopresso l’Amministrazione precedente. In tal casola copia autenticata può essere utilizzata solo nelprocedimento in corso.

Non è ammessa la produzione di documenti,pubblicazioni etc., dopo la scadenza del termineutile delle domande; l’eventuale riserva di inviosuccessivo è priva di effetto.L’eventuale riserva di invio dei documenti succes-sivamente alla scadenza del bando è priva di effet-to.

COMMISSIONE ESAMINATRICELa Commissione esaminatrice è nominata dal Di-rettore Generale della Azienda nei modi e nei ter-mini stabiliti dal DPR n. 483/1997, dall’art. 9 dellalegge 20 maggio 1985 n. 207, nonché dal D.Lgs.n. 165 del 30 marzo 2001.Si rende noto sin d’ora che i sorteggi dei compo-nenti la Commissione esaminatrice avranno luogopresso la sede della S.O. Gestione del Personale di

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questa Azienda, con inizio dalle ore 9,30 del setti-mo giorno successivo allo scadere del termine perla presentazione delle domande. Qualora si rendes-se necessario, per qualsiasi ragione, rinviare o ri-petere l’estrazione, le operazioni saranno effettuatenella stessa ora e nello stesso giorno di ogni setti-mana successiva alla prima fino all’individuazionecompleta dei componenti la Commissione stessa.Nell’eventualità che tali giorni siano festivi, le ope-razioni di sorteggio saranno svolte il primo giornosuccessivo lavorativo.

PUNTEGGIO PER TITOLI E PROVE DIESAMEAi sensi dell’art. 27 del DPR n. 483/1997, la Com-missione dispone complessivamente di 100 punticosì ripartiti:20 punti per i titoli;80 punti per le prove di esame.I punti per la valutazione dei titoli sono così ripar-titi:a. Titoli di carriera: punti 10b. Titoli accademici e di studio: punti 3c. Pubblicazioni e titoli specifici: punti 3d. Curriculum formativo e professionale: punti 4I punti per le prove di esame sono così ripartiti:a. Prova scritta: punti 30b. Prova pratica: punti 30c. Prova orale: punti 20Ai fini della valutazione dei titoli di carriera si tieneconto di quanto stabilito dalla delibera della GiuntaRegione Marche n. 937 del 14.07.2008 - punto 5.La specializzazione fatta valere come requisito diammissione non è valutabile. Peraltro, la specializ-zazione conseguita ai sensi del D.Lgs. 8 agosto1991, n. 257, anche se fatta valere come requisitodi ammissione, è valutata, ai sensi dell’alt 27 -com-ma 7- del DPR n. 483/1997, con uno specifico pun-teggio pari a mezzo punto per anno di corso di spe-cializzazione. A tal fine è necessario che la circo-stanza risulti attestata nel documento prodotto dalcandidato.I punteggi previsti per le pubblicazioni e per il cur-riculum formativo e professionale sono attribuitidalla Commissione, con motivata valutazione, te-nuto conto dell’attinenza dei titoli posseduti con laposizione funzionale da conferire e secondo i criteriindicati nell’art. 11 del DPR n. 483/1997.

PROVE DI ESAMELe prove di esame sono le seguenti:

PROVA SCRITTA: Relazione su caso clinico si-mulato o su argomenti inerenti alla disciplina mes-sa a concorso o soluzione di una serie di quesiti a

risposta sintetica inerenti alla disciplina stessa.

PROVA PRATICA: Su tecniche e manualità pecu-liari della disciplina messa a concorso. La provadovrà essere illustrata schematicamente per iscrit-to.

PROVA ORALE: Sulle tematiche inerenti alla di-sciplina a concorso nonché sui compiti connessi al-la funzione da conferire.

La data, l’ora e il luogo della prova scritta sarannopubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica- 4° serie speciale - Concorsi ed Esami - non menodi 15 giorni prima dell’inizio della prova medesi-ma. Nel caso in cui il numero dei candidati sia in-feriore alle 50 unità, il diario della prova sarà co-municato agli stessi, a mezzo raccomandata R.R.,sempre almeno 15 giorni prima dell’inizio dellaprova.

I concorrenti sono tenuti a presentarsi a sostenerela prova scritta muniti di un valido documento diriconoscimento.

E’ tassativamente vietato introdurre ed utilizzarenei locali della prova telefoni cellulari ed altri stru-menti tecnici che consentano di comunicare conl’esterno.

Le prove di esame non potranno essere tenute neigiorni di riposo sabbatico, né durante le altre festi-vità religiose ebraiche di cui all’art. 5 della Legge8 marzo 1989, n. 101. Non possono, altresì, averluogo nei giorni festivi né nei giorni di festività re-ligiose valdesi (art. 6 DPR 10 dicembre 1997, n.483).

Ai candidati che conseguono l’ammissione allaprova pratica ed orale sarà data apposita notizia conl’indicazione del voto riportato nella prova scritta.La convocazione alla prova orale avverrà almeno20 giorni prima di quella in cui i candidati ammessidebbono sostenerla.

Nel caso in cui, con riguardo al numero dei candi-dati partecipanti, le prove del concorso possanoconcludersi presumibilmente nello stesso giorno,la convocazione dei candidati avverrà direttamentecon un preavviso di almeno 20 giorni.

Sono ammessi alla prova pratica e a quella orale icandidati che avranno superato, rispettivamente, laprova scritta e quella pratica con una valutazionedi sufficienza espressa in termini numerici di alme-no 21/30. Il superamento della prova orale è subor-dinato al raggiungimento di una valutazione di suf-ficienza di almeno 14/20.

Al termine delle prove d’esame la Commissioneformula la graduatoria di merito dei candidati e latrasmette all’Azienda Ospedaliera per l’approva-zione.

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I candidati che non si presenteranno a sostenere leprove di concorso nel giorno, nell’ora e nella sedestabiliti, saranno dichiarati decaduti dal concorsoquale sia la causa dell’assenza, anche se non dipen-dente dalla volontà degli stessi.

APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIAE DICHIARAZIONE VINCITORIIl Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero -Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I, G.M.Lancisi, G. Salesi, dopo aver riconosciuto la rego-larità degli atti del concorso, li approva con proprioatto e dichiara i vincitori.La graduatoria finale di merito è formata secondol’ordine dei punti della votazione complessiva ri-portata da ciascun candidato.In caso di parità di punteggio, saranno applicate ledisposizioni di legge in materia vigenti.La graduatoria dei vincitori del concorso è pubbli-cata nel Bollettino Ufficiale della Regione Marchee resta valida per 36 (trentasei) mesi dalla data dipubblicazione per il conferimento dei posti per iquali il concorso è stato bandito e che, successiva-mente ed entro tale data, dovessero rendersi dispo-nibili (art. 18, comma 7, DPR 10 dicembre 1997 n.483).La graduatoria potrà, altresì, essere utilizzata perl’attivazione di rapporti di lavoro a tempo determi-nato per i casi previsti dalle vigenti disposizioni.

COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LA-VOROIl provvedimento di approvazione della graduatoriadi merito unitamente a quella dei vincitori del con-corso è immediatamente esecutivo (art.18, comma5, DPR 483/1997).Il concorrente dichiarato vincitore del concorso, neltermine di 30 (trenta) giorni dalla data di ricevi-mento della richiesta ed a pena di decadenza, dovràpresentare alla Azienda la documentazione di cuiall’art. 19 del DPR 483/1997 e all’art. 13 del CCNL8.6.2000.Scaduto inutilmente il termine di 30 giorni l’Azien-da comunica di non dar luogo alla stipulazione delcontratto.li rapporto di lavoro si instaura con la stipula delcontratto individuale di lavoro.Con la sottoscrizione dello stesso e l’assunzione inservizio è implicita l’accettazione, senza riserve, ditutte le disposizioni che disciplinano e discipline-ranno lo stato giuridico ed economico dei dipen-denti di questa Azienda Ospedaliero - Universita-ria.L’assunzione ha decorrenza giuridica ed economi-ca dalla data di effettiva immissione in servizio.

Decade dall’impiego chi l’abbia conseguito me-diante la presentazione di documenti falsi o viziatida invalidità non sanabile.

PERIODO DI PROVALa conferma in servizio del vincitore è subordinataal superamento, con esito positivo, del periodo diprova della durata di sei mesi, ai sensi dell’art. 14del CCNL 8.6.2000.Detto periodo non è rinnovato né prorogato allascadenza.

NORME FINALIL’Azienda Ospedaliero - Universitaria OspedaliRiuniti Umberto I , G.M. Lancisi - G. Salesi - si ri-serva la facoltà di prorogare, sospendere o revocarela presente procedura, qualora ne rilevasse l’oppor-tunità per ragioni di pubblico interesse.Non è consentito il diritto di accesso (sia quello for-male che quello informale) se non quando le ope-razioni concorsuali saranno formalmente concluse.Al termine dell’intero procedimento lo stesso dirit-to potrà, peraltro, essere attivato nei limiti e con lecondizioni di cui al DPR n. 352 del 27.06.1992.Per quanto non contemplato nel presente bando, sifa rinvio alle vigenti norme in materia.Il bando è stato emanato nel rispetto della Legge10 aprile 1991, n. 125 che garantisce pari opportu-nità fra uomini e donne per l’accesso all’impiego,così come statuito dall’art. 61 del D.Lgs. 3 febbraio1993, n. 29 e successive modificazioni ed integra-zioni.Sono fatte salve le disposizioni di legge vigenti sul-le assunzioni obbligatorie, nonché sulla riserva deiposti e sulle preferenze, qualora ne sussistano lecondizioni.Ai sensi dell’art. 13 della D.Lgs. 30 giugno 2003n. 196 e successive modificazioni ed integrazioni,si informano i partecipanti alla presente procedutache i dati personali ad essi relativi saranno oggettodi trattamento da parte dell’Azienda, con modalitàsia manuale che informatizzata, esclusivamente alfine di assolvere tutti gli obblighi previsti da leggi,regolamenti, normative comunitarie, nonché da di-sposizioni imperative da autorità a ciò legittimate.

Per eventuali informazioni rivolgersi alla S.O. Ge-stione del Personale - Settore Reclutamento RisorseUmane - della Azienda Ospedaliero - UniversitariaOspedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Sa-lesi - Via Conca n. 71, Ancona - dal lunedì al ve-nerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 (Tel.071/596.3875, 071/596.3673, 071/596.3307).

Il Direttore GeneraleDott. Michele Caporossi

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AVVISI

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Comune di MatelicaApprovazione della Seconda Variante Parzialeal Piano di Lottizzazione residenziale PL11 Sai-nale, Comparto A-Sub 2, ai sensi dell’art. 30della Legge Regionale 5 Agosto 1992, n. 34.

“Il Comune di Matelica con Delibera di GiuntaMunicipale n. 227 del 03/10/2016 ha approvato de-finitivamente la seconda variante parziale non so-stanziale al Piano di Lottizzazione PL 11 Sainale,Comparto A - sub 2, ai sensi dell’articolo 30 dellaLegge Regionale 5 Agosto 1992, n. 34”.

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SVIM – Sviluppo Marche spaAvviso di selezione compartiva per Titoli e col-loquio, finalizzata al conferimento di n. 2 inca-richi di collaborazione coordinata e continuati-va.

Si rende noto che è indetta dalla SVIM - SviluppoMarche SpA, una procedura di selezione compara-tiva per titoli e colloquio, finalizzata al conferimen-to di n. 2 incarichi di collaborazione coordinata econtinuativa come disciplinato per l’esecuzionedelle attività afferenti il Progetto “Assistenza Tec-nica - Affiancamento e supporto scientifico, meto-dologico e organizzativo - Programmazione, attua-zione, gestione delle Misure del POR FESR 2014-2020”.I requisiti, le modalità e termini di presentazionedella domanda, i criteri di valutazione, nonché glispecifici oggetti, la durata, il luogo, i compensi de-gli incarichi sono riportali nell’avviso pubblicato evisionabile sul sito www.svimspa.it.

Scadenza: 24/11/2016

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SVIM – Sviluppo Marche spaAvviso di selezione comparativa per titoli e col-loquio, finalizzata al conferimento di n. 4 inca-richi di collaborazione coordinata e continuati-va.

Si rende noto che è indetta dalla SVIM - Sviluppo

Marche SpA, una procedura di selezione compara-tiva per titoli e colloquio, finalizzata al conferimen-to di n. 3 incarichi di collaborazione coordinata econtinuativa come disciplinato per l’esecuzionedelle attività afferenti i Progetti “Assistenza Tec-nica - Affiancamento e supporto scientifico, meto-dologico e organizzativo - Programmazione, attua-zione, gestione delle Misure del POR FESR 2014-2020” e “Programma SPRINT - Sportello Interna-zionalizzazione Regione Marche”.I requisiti, le modalità e termini di presentazionedella domanda, i criteri di valutazione, nonché glispecifici oggetti, la durata, il luogo, i compensi de-gli incarichi sono riportati nell’avviso pubblicato evisionabile sul sito www.svimspa.it.

Scadenza: 24/11/2016Per informazioni rivolgersi al n. 071/8064526

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Gli annunci da pubblicare devono pervenire entro le ore 16,00 del giovedì precedente la data dipubblicazione.Dovranno essere inviati:Direzione del Bollettino - Regione Marche - Giunta Regionale, Via Gentile da Fabriano -60125 Ancona.

ABBONAMENTO ORDINARIO(ai soli Bollettini ordinari esclusii supplementi e le edizioni specialie straordinarie)Annuo (01.01.2016 - 31.12.2016) € 100,00Semestrale (01.01.2016 - 30.06.2016 o01.07.2016 - 31.12.2016) € 55,00

ABBONAMENTO SPECIALE(comprensivo dei bollettini ordinari,dei supplementi e delle edizioni speciali e straordinarie)Annuo (01.01.2016 - 31.12.2016) € 125,00Semestrale (01.01.2016 - 30.06.2016 o01.07.2016 - 31.12.2016) € 68,00

COPIA BUR ORDINARIO € 2,50

COPIA SUPPLEMENTO - COPIA EDIZIONE SPECIALE -COPIA EDIZIONE STRAORDINARIA(fino a 160 pagine) € 2,50(da pagina 161 a pagina 300) € 5,50(da pagina 301 a pagina 500) € 7,00(oltre le 500 pagine) € 8,00

COPIE ARRETRATE il doppio del prezzo(si considerano copie arretrate i numeri dei bollettinistampati negli anni precedenti a quello in corso)

I versamenti dovranno essere effettuati sul C/C P. N. 368605 “Regione Marche Servizi Tesoreria regionale”IBAN IT 83 E 07601 02600 000000368605causale: BUR MARCHESi prega di inviare a “BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE MARCHEVia Gentile da Fabriano - 60125 Ancona” l’attestazione del versamento o fotocopia di esso conla esatta indicazione dell’indirizzo cui spedire il Bollettino Ufficiale.(Anche tramite Fax: 071/8062411)

Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c. legge 662/96 - Filiale di Ancona

Il Bollettino è in vendita presso la Redazione del Bollettino Ufficiale della Regione Marche -Giunta Regionale Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona e c/o gli sportelli informativi diAncona Via G. da Fabriano Tel. 071/8062358 - Ascoli Piceno Via Napoli, 75 Tel. 0736/342426- Macerata Via Alfieri, 2 Tel. 0733/235356 - Pesaro V.le della Vittoria, 117 Tel. 0721/31327.Il Bollettino è consultabile su Internet al seguente indirizzo:http://www.regione.marche.it/bur

Editore:REGIONE MARCHEAUT. TRIBUNALE ANCONAN. 23/1971Direttore responsabile:Avvocato PAOLO COSTANZI

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