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RESOCONTO STENOGRAFICO · Azionequindi diordine fisko echimico, non diordine...

Date post: 16-Mar-2020
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SENATO DELLA REPUBBLICA VII LEGISLATURA 3028 SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO ... GIOVEDI 27 LUGLIO 1978 (Antimeridiana) Presidenza del presidente FANFANI, indi del vice presidente VALORI e del vice presidente CARRARO INDICE COMMISSIONI PERMANENTI Convocazione Pag. 13078 CONGEDI . . . . . 13019 DISEGNI DI LEGGE Deferimento alle Commissioni permanent; riunite Sa e lOa in sede deliberante del dise- gno di legge n. 1312 già deferito alle stesse Commissioni in sede referente e dei dise- gni di legge nno 1196 e 1137 già deferiti alla Sa Commissione permanente rispettivamen. te in sede deliberante e in sede referente 13078 Discussione: « Disciplina igienica della produzione e del commercio dei prodotti cosmetici e di igie- ne personale» (1065). Approvazione con il seguente titolo: «Nor- me sulla produzione e sul commercio dei prodotti cosmetici e di igiene personale ed attuazione della direttiva n. 76/768, appro- vata dal Consiglio dei ministri della CEE il 27 luglio 1976 »: COSTA (DC) . . . . . ,Pag. 13025 PITTELLA (PSI) . . . 13019 RUFFINO (DC), relatore 13027, 13031, 13034 SPARANO(PCI) . . .. 13023 VECCHIARELLI, sottosegretario di Stato per la sanità 13029 13034 « Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 1978, n. 353, concernente norme per il contenimento del costo del lavoro, me- diante la riduzione dei contributi dovuti agli enti gestori dell'assicurazione contro le malattie» (1298); «Riduzione dei contributi dovuti agli enti gestori dell'assicurazione contro le malat- tie» (1234) (Relazione orale). TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4
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SENATO DELLA REPUBBLICAVII LEGISLATURA

3028 SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO...

GIOVEDI 27 LUGLIO 1978(Antimeridiana)

Presidenza del presidente FANFANI,indi del vice presidente VALORIe del vice presidente CARRARO

INDICE

COMMISSIONI PERMANENTI

Convocazione Pag. 13078

CONGEDI . . . . . 13019

DISEGNI DI LEGGE

Deferimento alle Commissioni permanent;riunite Sa e lOa in sede deliberante del dise-gno di legge n. 1312 già deferito alle stesseCommissioni in sede referente e dei dise-gni di legge nno 1196 e 1137 già deferiti allaSa Commissione permanente rispettivamen.

te in sede deliberante e in sede referente 13078

Discussione:

« Disciplina igienica della produzione e delcommercio dei prodotti cosmetici e di igie-ne personale» (1065).

Approvazione con il seguente titolo: «Nor-me sulla produzione e sul commercio deiprodotti cosmetici e di igiene personale edattuazione della direttiva n. 76/768, appro-vata dal Consiglio dei ministri della CEEil 27 luglio 1976 »:COSTA (DC) . . . . . ,Pag. 13025PITTELLA(PSI) . . . 13019RUFFINO (DC), relatore 13027, 13031, 13034SPARANO(PCI) . . .. 13023VECCHIARELLI,sottosegretario di Stato perla sanità 13029 13034

« Conversione in legge del decreto-legge 6luglio 1978, n. 353, concernente norme peril contenimento del costo del lavoro, me-diante la riduzione dei contributi dovutiagli enti gestori dell'assicurazione contro lemalattie» (1298);

«Riduzione dei contributi dovuti agli entigestori dell'assicurazione contro le malat-tie» (1234) (Relazione orale).

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

VII Legislatura,

Senato della Repubblica ~ 13018 ~~

302" SEDUTA (antìmerìd.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

Approvazione, con modificazionl, del dise.gno di legge n. 1298 con il seguente ti-tolo: ({ Convet:sione in legge, con modifi.cazioni, del decreto-legge 6 luglio 1978,n. 353, concernente norme per il conte-nimento del costo del lavoro, mediantela riduzione dei contributi dovuti agli entigestori dell'assicurazione contro le malat-tie »:

ot ANDREATTA (DC), relatore

BALBO(Misto-P LI) . . .Pag. 13061

. . . 13067

BASADONNA (DN-CD)

CAZZATO (PCI)

DALLE MURA (PSI) .ROMEI (DC), relatore

ot SARTI (DC) . .SCOTTI, ministro del lavorodenza sociale .SCUTARI (PCI)

. ,Pag. 13065

. 13067, 13077. 13076

. 13063 e passim

. . . . . 13072e della previ-13070, 13071, 13074. . . . . . 13075

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di.scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

Senato della Repubblica ~ 13019 ~ VIl Legislatura

302" SEDUTA (ú.ntimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

Presidenza del presidente F A N F A N I

P R E S I D E N T E. ,La seduta è aper~ta (ore 10).

Si dia lettura del proces,so verbale.

P A ,L A, segretario, dà lettura del pro-cesso verbale della seduta antimeridiana delgiorno precedente.

P R E S I D E N T E. Nonessendovi os-servazioni, il processo verba1e è ap'Pl'O'valto.

Congedi

P R E S I D E N T E. Ha chiesto CO[1~gedo per giorni 3 il senatore CastelUi.

Discussione del disegno di legge:

« Disciplina igienica della produzione e delcommercio dei prodotti cosmetici e diigiene personale» (1065)

Approvazione con il seguente titolo: « Nor-me sulla produzione e sul commercio deiprodotti cosmetici e di igiene personale edattuazione della direttiva n. 76/768, ap-provata dal Consiglio dei ministri dellaCEE .tI 27 luglio 1976»

P R E S I D E N T E. L'ordine del gior-no reca la discussione del diSlegno di legge:«Disdplina igienica della produzione e delcommercio dei pJ1Odotti cosmetici e di ligie-ne personale ».

Dichiaro aperta la discussione genœale.È isoritto a parlare il senatore Pittelila.

Ne ha facoltà.

P I T T E L L A. Onorevoli colleghi, noncredo sia ozioso dare cermi generali sui pl'O~dotti cosmetici e sulla loro azi'û[1e e fin a-Jità, perchè, av.endo chiari i cœlceJtti di ba-se, potremo vedere più addentro alla leggeoggi al nostro esame.

1) I cosmetici sono i mezzi tecnici, nonfarmacOIlogici, adatti al mantenimento e al¡perfezionamento dell'estetica del CIOIrpOu-m,ano.

2) Le finalità dei cosmetici sono:

quella igienica (detergoote, biologáca);quella estetica (compensativa-restitutiva,

azione biologica e non farmiaJcologica);quella eutrofka (esigenza della moda,

influenza positiva sui Siensi speoifici).

Ora, se al cosmetico possono essere con-ferite proprietà compensative e restitutive,ossia eutrofiohe, neLle zone di azione nonpatologiche e quindi sede di attività fisio-logica e parafisiologica, cioè di lieve devia-zione dell'aiSsunto, meramente teorico e a-stratto, della cute perfettame:rut:e SaJlla, en~tra e non altre il carattere di imperfœionecutanea, non pure ad esso devono atltlribuir-si proprietà fall'lllalooutiche, cioè di «cura»delle zone di applicazione.

La distinzione netta e precisa tra cosme-tologia e farmacologia diventa perciò chia~rissima.

La !cosmetologia si può avvalere di pro-dotti chimici definiti o di prodotti estrart:~tivi dove sia 'rilevab:ùle 11meCCaJl1ismod'a.zio~ne di ordine farmacod1namico, ma l'effettosi esplica e si esaurisce nell'ambito biologicoe non farmocologj;co, perchè è precluso loesito terapeutico, se il distretto di traJtta~mento nlOn manifesta C3Jrattere patollogico,e se non vengono determinate variazioni fun~ziona]i, ma solo favoriti l'ev;olu:zÏone fisiolo-gica ed il chimismo normale del tessuto.

Azione quindi di ordine fisko e chimico,non di ordine biOllogico, 'eoorCÏitata su tes-suti non patologici.

Partendo da queste osservazioni abbiamoproposto la eliminazione della parola «cu~ra» dalla tabella annessa alll3Jlegge, e sia-mo soddisfatti che il relatore e wa Commis-sione hanno accolto la nostra richiesta.

Senato della Repubblica ~ 13020 ~ VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerìd.) ASSE\1BLE.'\ - RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

Ma spesso, usando un 'cosmetico, può ve-rificarsi !'intervento attivo nel chimismo ceil-lulare; 'Cioè .¡ coSltituenti chimici possonoprodurre effetti generali vari, come il siner-gismo d'azione con potenziamento, COIllsem-plice sommazione, oppure con degradazio-ne dell'azione e perfino con azione tossica,come l'effetto cumulativo, per sovraccaricodi prodotti farmacologicamente attivi, che,ad UJ1iadeterminata soglia, provocano assor-bimento, reazioni allergiche o aUergotOls-siche.

Perciò abbiamo sottolineato ['importanzadelLa sperimentazione cosmetologica in sededi fannacologia chimica.

Veniamo ai problemi relativi alla prepa-razione dei cosmetici.

1) Tecniche di laboratorio e industriali per

la preparazione dei cosmetici.L'esecuzione della formula comporta va,ri

interventi openlltivi che rendono possibilela strutturazione del cosmetico nella suafonna definitiva.

In }aboratorio ci si avvale di aiPparecchia-ture semplici e ¡l'esecuzione avviene manual-mente, producendo una pirccola quantità dicosmet:Üco (g. 100+500). La t'OOl1icamanualepennette, con l'oSlservazione diretta, .di ap-prezzare gli eventi rche 'si verificano duran-te la preparazione e di trarre adeguato giu-dizio. In questa fase si dovrà stabiHre lamodalità di esecuzione delLa formulla e atal fine si preparano i corpi parziali.

Per la preparazione dei corpi parziali, lematerie prime previste dalla fOirnH1JLaven-gono suddivise in gruppi capaci di ,produrreintermezzi il più possibile omogenei (solu-zioni, miscele, dispersioni, eccetera). Sonoesempi di corpi parziali: la frazione grassacontenente gli emulsionati deHe fonne emul-sionate, i colori dispersi per i cosmetici deco-rativi, soluzioni di colori per fasi acquose,le composizioni profumate, i profumi di-spersi, ¡le soluzioni e le composizioni diconservanti, le soluzioni ailcaline per la sa-ponificaziO!Ile dei corpi grassi.

La 'realizzazione del formulato è l'opera-zione che produce la fonna definitiva. Essasi compie in tempi e a temperature diversi,in relazione aLle reazioni che dovranno ef-

fettuarsi (neutralizzazione, ossidazione, ecce-tera) e alla temperatura ottimale di lavora-zione (temperatura ambiente per le più co-muni forme liquide, 50+60° C per le formeschiumogene, 65 + 70° C per le emulsioni, ec-cetera) .

Una volta che si sono avute adeguate in-formazioni dalla realizzazione della formulacon la tecnica manuale, si passa alla prepa-razione sull'impianto pilota. L'apparecchia-tura, se è di bu<ma eSIeICuzionemeccanica,ripete con fedeltà le condizioni operativedell'impianto industriale su chilogrammi2 -+-5 di cosmetico. A questo punto dellatecnologia esecutiva è possibile eseguire uncontrollo di qualità che fornisce validistandards per la produziolI1e industriale e perle verifiche in sede estetica e clinica.

Per Ie produzioni quantitativamente !Îm-portanti, pr,ima di paSlSare alla produzioneindustriale, si potlranno compiere prove diLavorazione semindustriale (kg. 50+ 100) conmacchinario adatto, ailllo scopo di eSICludereil più possibile i difetti di lavorozione.

Le prove di ¡preparaziollle sull'impiantoptlota o semindustriale sono anche utili perapportare alle formule le necessarie varia~zioni in caso di sostituzione di materie pri-me o, più comunemente, di cambiamentidello standard prestabilito per la loro adot-tabilità.

Quando le forme cosmetiche sa'l'a!Il.lllOsta-te sufficientemente studiate e darOO1lo unareaLe garanzia sotto il profilo tecnico, si pas-sa alla produzione industriale. Essa compor-ta la conoscenza dei princìpi tecnologici eoperativi degli irnrpianti di produziO!l1e, al-cuni dei quali sono di origine generale edaltri specifici per le diverse fonne cosme-tiche.2) Operazioni tecniche fondamentali e im-

pianti di produzione di cosmetici.Diverse sono le operazioni tecnièhe che

permettono la realizzazione dei cosmetici.La fiŒtrazione è l'operazione che permétte

di separare i liquidi dai solidi quando ilSOIlido è in particelle così piccole che glialtri metodi, come la sedimerutaziòne. o ladecantazione, sono insufficienti o troppo len-ti a separado. Il moto del liquido attra-

Senat() della Repubblica ~ 13021 ~ VII Legislatura

302a SEDUT4. (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

versiO il setto poroso incontra una resisten-za per cui occorre fornirgli en~lI'gia, o sorttoforma di energia dovuta aMra gravità stessa,portando il setto orizzontalmente sotto alliquido da filtrare, oppure effettuando il vuo-to daMa parte opposta, cosÌ da aumentarr'e :ladifferenza di pressione tra le facce superioree inferiore del setto; oppure esercitandouna pressione sopra al liquido da filtrare.Possono essere usati contemlPoraneamente itre sistemi. La velocità della filtrazione vi~-ne influenzata da: temperatU1I'a del ¡liquido,viscosità del liquido, percentuale dei solidi,area del se1Jto filtrant~, porosÜà del setto.Infatti la fi,}trazione è tanto più rapida quan-to più elevata è la temperatura, maggiorel'area del filtro e il diametro dei pori; siriduce, con l'aumentare della viscosità 'edeLla percentuale dei solidi.

Con la polverizzazion~ si praticano tUittequelle operazioni atte a ridurre le sostanz~in 'Partice.lJ1~più o meno sottili e uniformi.Se effettuata Íin assenza di liquidi, la sostan-za da polverizzare deve esse¡re ben es>siccata,altrimenti si ottengono risuLtati scadenti.Naturalmente, se si devono macinare sostan-ze contenenti corpi volatili che è opportunonon perdeœ, si devono usare macchine co-struite per tale scopo.

La distil1azione è l'operazione che selI'Vea separare uno o più liquidi per riscalda-mento fino all'evaporazione: ¡passerà allo sta-to di vapore prima deLle altre la sostanzaavente temperatura di ebollizione più bassa;asportandone i vapori e ricondensandoli suc-cessivamente, si ottirene la sostanza stessaseparata dalle altre.

La distÏHaziúne serve anche come siste-ma di purifioazione: si distilla un liquidoper liberarIa dalle impurezze. La parte utiledel distiLlart:o è solo quella centrale; si tra-scura la prima piccola parte del distililiato(testa) e l'ultima parte del liquido da distil-lare (coda).

L'essiccamento è un' operazione che consi-ste nella graduale evaporazione di acqua (odi altro liquido) da un materiale che latrattenga, senza portarlo all'ebollizione. Illiquido può eSSleretrattenuto sul solido peradesione superficiale o attr81verso vari le-

27 LUGLIO 1978

gami di natura chimica (acqua di cristalliz-zazione): in questo caso si parla più pro-priamente di disidratazione.

Mentre ,l'evaporazione si applica a soluzio-ni, l'ess>iocamento si appLica a solidi impre-gnati di liquido o a soluzioni molto conce!l1-trate.

Si pada di essiccamento anche quando dauna misœJa gassosa si deve separare uncomponente che si trovi a1l10 stato di va-pore. In tal caso si può fare paJssare la mi-scela (per esern¡pio aria e vapor d'!8Jcqua) susostanze che per la 100ro natura possonotrattenere il vapore.

La liofilizzazione è un particolare metododi essiccamento a bassa temperatura (al disotto di DOC) impiegato per ¡ladirsidratazionedi sostanze facilmente alterabili per aumen-ti, anche lievi, di temperatu:m. Il plI'odottofinito mantiene integre le proprie caratteri-stiche organOllettiche e peraggi'U[lta di ac-qua o altro solvente, anche a distanza ditempo, ripristina la proprietà della soluzio-ne primitiva: per questo il prodotto finitoè detto «Homo)} e tI processo «liofilizza-zione ».

La liofillizzazione utilizza il fenomeno del-la sublimazione, cioè il passaggio diretto delsolvente dallo stato solido allo stato di va-pore. Poichè la tensiOill!e di Vla¡pore di unas>ostanza è dipendente dalla temperatura,questo passaggio dallo stato solido allo sta-to di vapore è possibile a basse tempelI'aturesolo C()[lJ'.applioazione di vuoto molto spinto.

Per ster.ilizzazione si intende la disrtruzio-ne o l'allontanamento dal mezzo di ognimicrorganismo vivente. Oltre che con mezzichimici. può essere ottenuta con mezzi fisicie meccanici.

I mezzi fisici si basano soprattutto :sulloinwiego del calore, che coagula le proteineplasmatiche con conseguente uccisione deiba1Jteri. Quando il calore è suffkiente tuttele proteine vengono distrutte a cominciaredai sistemi enzimatici. Quando solo una par-te della sostanza proteica dsudta alterata,il microrganismo può ancora sopravvivere;è questo il caso delle spore, il cui involucroceroso offre una ,resistenza considerevole al-l'azione del calore.

Senato della Repubblica VII Legislatura~

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27 LUGLIO 1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

La sterilizzaz~one fisica può venITe appli-cata con: calore secco, calore umido Cpaslto-rizZJazione, tindalizzazione, sotto pressionein autoclave), raggi ultravioletti.

IJ calore secco viene normalmente usatoquando il materiale può essere introdottoin stufa a doppia parete, nel cui internocircola all'ia oalda.

Nella paSltorizzazione si scalda a 5S+6SoCper un tempo sufficientemente lungo. Latindalizzazione è una pastorizzazione ripetu-ta tre volte a distanza di 24 ore e assicura ladistruzione anche delle forme sporigene.Infatti le spore :eventualmente presenti eresistenti aJl primo trattamento, stOtto lo 6ti-molo del calore si trasformano in forme ve-getative, rimanendo uocise al secondo o alterzo trattamento.

Il mezzo preferibile di sterilizzazjone ètuttav.ia dato dall'autacla'Vle, nella quale ,lespore più resistenti muoiono in 10 minuti a1400C e in 20 minuti a 120°C.

La sterilizzazione viene eseguita a pressio-ni diverse, a cud. corrispondono temperaturediverse (O,S atm.==temp. di 110°C, 1 atm.==temp. di 120°C; 3 atm.== 140°C). È impor-tante che nella ,sterilizzazione a vapore en-tri in azione v~or d'acqua puro, senza ag-giunta d'aria. La miscela vapor d'acqua-aII'iaha infatti sui microrganismi una azione mo[-to più debole del vapor acqueo puro.

Meccanicamente la SlteriUzzazione si con-segue con la filtrazione: i miarorganismi so~no a110ntanati dalI mezzo liquido perchè nonpassano attraverso i pori del filtro.

Questo tipo di sterilizzaziüne è usato perliquidi sensibili al calore (per le 'sostaInzesolide si usa la sterilizzazione con ossidodi etilene, in autoa1ave apposita).

Altre operazioni tecniche fondamentali so-no la fusione, la solidi:Hcazione, ,l'omogeneiz-zazione.

La fusione è il passaggio di un corpo dal-lo stato solido allo stato liquido per mezzodel calore e permette: !'incorporamento disostanze insOllubili in eccipiernti solidi; lacombinazione omogenea cli sostanze cliver-se, la separaz:iJone di sostanze fusibil!i da unammasso solido non fusib:iJle in cui sonoincorporate; la cristallizzazione di certe so-stanze al momento del raffreddamento; la

determinazione della purezza di urna sostan-za mediante il punto di fusione.

La Isolidific:az]one è il passaggio di un COT-po dallo stato Jiquido allo stato so[ido pereffetto della diminuzione di calore. n pro-cesso di soIidificazione, COme quello di fu-sione e come tutti i passaggiÏ di stato, vainteso non in senso statico ma in senso di-namico, come risultante di due proces6i op-rposti in competizione.

L'omogeneizzazione è l'operazione che ser-ve a disperdere omogeneamente dei cOTpisolidi in un liquido più o meno denso eviscoso (sospensi.one) .o a disperdere unifor-memente le due fasi, oleosa e acquosa, nellapreparazione di una emUllsione.

La preparazione industriale dei prodotticosmetici richiede la scruta del macchinarioadatto per il lavoro che si deve compiere.I progressi della meccanica permettono diusufruire eli macchine e impianti capaci difornire prodotJti tecnicamente .ineacepibili.

Qualunque apparecchiatura di produzionedelle forme cO'smetiche richiede !'interventodi un si'stema di misoelazione" sia per dI trat-tamento discontinuo di cariche che loomedispositivo inserito nell'impianto di lavO!ra-zione. Il furnzilanamento dei misce1at.ori èbasato sUlllo sviluppo eli intense 'soilJecitazio-ni di taglio e di una forte turbolenza delmateriale trattato.

Le apparecchiature eli misœJ.azi.one rive-stono dunque una fondamentale importanzatecnologica nell'industria cosmetÎJca e sonooggettO' di fabbricazione da palI'te di dittespecializzate.

Tra esse citiamo:

1) Mescolatore planetario: serve per lapreparaziOllle a cal1do di forme 'ad alta visco-sità (saponi da barba, dispersioni di idro-colloidi, sciampo densi, eccetera). L'apparec-chiatura è formata da una caldaia a doppiaparete in cui circola acqua calda o fredda oaltro fluido. n movimento di misœlazioneè di tipo planetario a velOlCità variabile econsente di raggiungere la omogeneità delprodotto al termine della lavorazione;

2) Mescolatore-O'mogeneizzatore planeta-rio sotto vuoto: !'impianto è idoneo allalavorazione deLle forme emulsionate, de,lle

Senato della Repubblica ~ 13023 ~ VII Legislatura

302" SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

sospensioni e di tutti i sistemi polifasici in-'stabili, la cui stabilità tecnica è fontementeinfluellZ'ata dalla lavorazione :meccalIlica;

3) Miscelatore semplice per forme li-quide: serve per la lavorazione delle formeacquose e semi-'alcoOlliche;

4) Miscelatore refrigerante: è usato perpreparare Je forme liquide che devono es-sere raffreddate prima della fi1trazione;

5) Miscelatore per sali e polveri: l'ap-¡parecchiatura è rappresentata da un misce-1atore del tipo a V in cui il volume utileper 1a mi'Scelazione non deve superare iilvertice prossima/le;

6) Turbo-dispersore per polveri: l'appa-recchio è usato per Ja fabbrioazione de~le ¡pol-veri destinate ad essere compresse, che ven-gono sottOfPoste a un ,turbine vorticoso e ri-dotte alla dimensione di pochi micron didiametro; per ciò il legante, aggiunto allapolvere per rendeda oompatta alLa compres-sione, viene a ricopri:œ uniformemente leminutissime particeLle.

3) Igiene della produzione dei cosmetici.

La produzione industriale dei cosmeticiavviene attraverso metodologie particolari.Esse ammettono Vlari passaggi iin ambientie maachitne che possono causare inquina-menti nel prodotto finito.

Ai fini deLl'igiene della produzione occorreche gli ambienti di lavoro siano luminosi eaereati, con pavimenti e pareti regolari eben disposti per facilitare la pulizia quoti-diana o periodica; gli impianti e le attrezza-ture siano raggiungibili da liquidi lavanti edecontaminanti in tutti i punti in cui pas-sano i cosmetici in lavorazione e le materieprime, anche in quelli normalmente pocoaccessibiH (giunti, guarnizioni, valvole, ecce-tera); tÏl personale sia addestrato ad unacoscienza igienica e mantenga sulla propriapersona e nell'ambiente pulizia e ordine.

Pertanto nel corso della realizzazione tec-nologica dei cosmetici occorre predispor>reun adeguato c()[)Jt:ro~lodel sistema di produ-zione per poter raggiungere gli standards pre-fissati di purezza microrganica e corpusco-Jare (pulviscolo).

La decontami.nazione degli ambienti, deimareDiali, de1le macchine e delle persone èraggiungibile con noti metodi spedali (adesempio: deionizzazioDJe deWacqua seguìtada 'sterilizzazione fisica per microfiltr!azione,£iltrazione dei liquidi, sterilizzazione dei oon-tenitori intimi con ossido di etiJ1ene) o igie-nici comuni (nebulizzazione degli ambientie lavaggio dei pavimenti e ootle pareti condisinfettanti, pulizia deUe attrezzature consoluzioni di quaternari di ammonio o di£ormalina, doccia, lavaggio delle mani, usodi oamici, cuffie, guanti per gli operatoriaddetti alla produzione).

Nel ça,so di lavorazione di prodotti facil-mente inquinabili, iil controllo deilil'ambienteè raggiungibile mediante r.appropriato usodi quantità rilevanti d'aria decontaminatamediante filtraziOlThesu filltri speciaLi oapacidi realizzare, in locali apposita.mente costrui-ti, il flusso lamina.re che rappresenta il piùefficace sistema di decontaminazione.

Ho dovuto fare questi cenni per conclude-re sulila opportunità di apprOlVaJTequestenorme, con l'e modifiche e1e specificazioni!Cheill}avoro assiduo della SottocommissiOtl1ee della Commissione ha salputo portare alprimitivo ,testo di ¡legge.

NoOn che si sÎ!a raggiunta Ja perfezione,che neppure si è presunto di ottenere, mala normatirva rappresenta un passo in avantirispetto alle stesse direttive CEE e, pur ri-spettando le esigenze del settore in terminidi ,commerciabi1ità, assicura le gararn;ie ne-cessarie aBe consumatrid e ai consumatorie i'lliZ'Î:aa mettere un certo ordine nel caosdi una materia finora inesplorata da ¡partedei pubblici poteri.

P R E S I D E N T E. È iscritto a par~lare il senatore Sparano. Ne ha facoltà.

S P A R A N O. Signor Presidente, ono~revoIe rappresentante del Governo, onorevo~li co1Leghi, il 9 gennaio 1978 il Ministro dellasanità ha presentato il disegno di legge nu-mero 1065 che è stato per larga parte riela-bomto dalla 12a Commissione igiene e sa-nità dell Senato da cui perrviene i!l testo delldisegno di ~egge :che è oggi sottoposto ail no-

Senato della Repubblic,;l ~ 13024 ~ VII Legislatura

27 LUGLIO 1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

stro esame. Rilevooti ~ riteniamo di doversottolineare ~ sono gli interessi economiciche ruotano attorno al settore dei cosmetici,se si tiene conto cIre solo nel 1977 sono 'Stateregistrate vendite per 1.143 m1lìardi con unfatturato netto .di lire 630 miliardi. Vill mer-cato enorme ,se si pensa che ogni giorno 400ditte si dividono oltre 3 miliardi di lire. Villmercato sostenu1lo da una spesa per propa-ganda e pubblicità nel 1977 per 37 J.1liJliardiper inserzioni, 22 miliardi in periodici 'O intelevisione, 4 m:illiardi ailla radi'O, 1 miliardo e500 milioni sui qu'Otidiani. Abbiamo esportatonel 1977 per 38 miliardi e abbiamo importa-to per 55 miliardi. Si tratta di cifre, come èevidente, di tutto rispetto, ma che presen-tano segni di crisi nei consumi. Infatti èmancata nel nostro paese non solo una mo-derna regolamentazione legislativa del setto-re, ma soprattutto è mancata una moder-TIa politica produttiva in grado non solodi fronteggiare la concorrenza delle multi-nazionali del settore, operanti nei paesi del-l'Europa comunitaria e nei paesi extra-euro-pei, ma di mantenere, allargare e sviluppareil mercato interno, comunitario ed extra-eu-ropeo.

Noi comunisti riteniamo che per mante-nere e sviluppare il mercato interno ed ester-no e per resistere alla concorrenza assoluta-mente non basti una dj¡sdplina ¡protettiva.Riteniamo che anche in questo settore oc-corra, per salvado e svilupparlo, una svolta.Si deve partire dal riconoscimento del fattoche oggi produrre cosmetici significa anco-rare la produzione alla ricerca.

Occorre dunque una svolta che faccia per-no sul dato per cui la moderna cosmetologia,conquistando la dignità di branca delle scien-ze chimico-biologiche, deve produrre sostan-ze che non siano nocive per coloro che leproducono, per coloro che le manipolano eper coloro che le usano. Occorre andare nelladirezione della produzione e dell'uso di mo-lecole e composti partendo daBa considera-zione che tutte le parti esterne del corpoumano, di qualsiasi età, sono parti sul:le qua-li occorre intervenire initlanzi tutto n'On dan-neggiando, ma aiutando e sollecitando fìsio-logicamente i processi biologici dell'epider-

mide, delle mucose, degli annessi, ghiandole,eccetera, nonchè intervenendo correttamen-te nei suoi processi fisici e chimici.

Finora proprio grazie al lavoro di ricercafatto da alcuni gruppi di ricercatori italianitaluni prodotti hanno dato dignità alla n'O-stra produzione e hanno contribuito al man-tenimento del mercato. Mi riferisco ai lisatiscleroproteici, al liquido amniotico, al-l'estratto di gin-seng e ai lisati ribonucleici.

Occorre avere prodotti innocui e attivi. Suquesta strada occopre indirizzare la nostraproduzione e questo occorre che capisca lanostra industria seria e responsabile. SO'loprivilegiando questa scala di linee sdentifi-che, la produzione nazionale potrà fronteg-giare il pesante import di materie prime edi prodotti esteri e la pesante e dura con-correnza sui meroati stranieri.

Il disegno di legge comincia ad andare inquesta direzione, anche se fro incertezze edombre. Positivo è il fatto che si comincia acolmare un vuoto legislativo e oi si cominciaad armomzzare con le norme comunitarie.Esprimiamo qualche riserva sulla disciplinadella propaganda che riteniamo debba con-tenere elementi informativi che siano ve-rificabili. Consideriamo una seria lacuna laassenza deBa lista positiva, cioè delle sostan-ze consentite neLla produzione dei cosmeti-ci. Sappiamo che presso la commissione eco-nomica europea sono state insediate com-missioni che sono al lavoro in questa dire-zione. Auspichiamo un efficace e sollecitoimpegno della rappresentanza italiana inseno a questa commissione.

Non abbiamo compreso l'incoerenza dellainclusione, nella parte seconda dell'allega-to III, di 7 coloranti: E-12S, E-129, E-126,E-lOS, E-103, E-lU, E~130, che nella diret-tiva del Consiglio della CEE del 6 aprile1976, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del-le Comunità europee, sono stati vietati neiprodotti destinati alla alimentazione umanaesplicitamente dallo gennaio 1978. Eppurepresso il centro studi del Ministero della sa-nità, su proposta del Consiglio superioredella sanità, fu costituita nel1977 una appo-sita commissione di esperti, tra i quali alounidei massimi riceroatori del settore, per la

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valutazione del potere mutageno e cancer()~geno di sostanze o composti chimici ancheaHa scopo di formulare le opportune propo~ste in sede comunitaria. Più in particolaretale commissione, che doveva espletare il suomandato nel terrmine di sei mesi dalla datadi ~nsediamento, doveva assolvere le seguen~ti funzioni: 1) definire la metodologia per itest di mutagenesi e cancerogenesi, va:lutan~done l'attendibilità e la significatività; 2) de~finire i criteri guida scientifici per la immis~sione al consumo di nuovi composti chimiciin relazione alla loro azione mutagena e can~cerogena diretta ed indiretta; 3) definire icriteri guida scientifici in ordine al1la limita~zione o abolizione deLl'impiego di prodottigià presenti sul mercato in relazione aHaloro azione mubagena e cancerogena direttao indiretta.

Non abbiamo compreso la posizione delGoverno di voler annullare in sede politicail decreto ministeriaJe 18 giugno 1976 con~cemente il divieto di impiego nelle tintureper capelli di sostanze coloranti dotate dipotere mutageno che riguarda oggi aHa so~stanze che il Consiglio superiore della sanità,visto l'elenco inviato daH'htituto superimedeHa sanità, ha definito dotate di potere mu~tageno e quindi potenzialmente oancerogenoe pertanto da ritirare dal commercio entro18 mesi dal,la data della pubblicazione deldecreto.

Ancora più sorprendente appare questaostinazione mentre lo stesso Ministro dellasanità i:l 7 maggio 1978, in una intervista adun giornale sui problemi deHa sanità, ad unaSipecifioa domanda sui oosmetici, risponde~va ribadendo che la direttiva CEE prc'Vedeuna particolare clausola di salvaguardiadelila sanità pubbLica secondo la quale ogniStato membro può bandire l'impiego dai co~smetici di sostanze rivel<atesi pericolose e diconseguenza anche di sostanze per le quali sinutrono sospetti sul fatto che possano causa~re gravi danni a:Masalute. Così continuava:« In tal senso vanno interpretati i riferitrnen~ti alle tinture per capelli. Il deJereto italiano »~ è sempre il Ministro che parla ~ « è piùrestrittivo della normativa CEE e si estendeagli rubbrOiJ1zantia base di berga:motto. OgniStato può agire in modo autonomo utiliz~

zando la clausola di salvaguardia e confer~mare i rHievi in atto e stabilirne, se neces-s&rio, dei nuovi ».

Orbene, è ovvio che se non vengono addot-ti nuovi fondati motivi scierutifici che an~nullino i precedenti, il decreto n'on può cheessere r.iconfermato. In sostanza lo ha ri-confermato il Ministro nella stessa intervi-sta che ho citato.

ConducIendo, il Gruppo co;munista: vota afavore del disegno di legge con le riserveespresse perchè lo considera un passo avan-ti, anche per rapporto dalto allITasua ;rieliabo-razione, e riconferma la propria contrarietàaHa abrogazione del decreto ministeriaile ri-lev,ando che in sede politica non S'i può an-nuLlare quanto affermato in sede scientificae riconfermato pubblicamente sulla stampadal Ministro della sanità il 7 maggio 1978.

A questo proposito, signor Presidente, sol-tanto stamattina ho potuto presentare unemendamento, che si intende iLlustrato conl'intervento che ho svolto. L'emendamentopropone di aggiungere al,la fine dell'artico-lo 14, dopo le parole « la presente legge », lea1tre: «escluso il decreto ministeriale 18giugno 1976 ».

P R E S I D E N T E. È isori tto a parlareil senatore Costa. Ne ha facoltà.

C O S T A. Signor Presidente, onorevo-le rappresentante del Governo, onorevoli col-leghi, prendo brevemente la parola per di-chiarare il voto favorevole deHa Democraziaoristiana ail disegno di Jegge n. 1065 d'ini-ziativa governativa, modificato dalla Com~missione igiene e sanità del Senato, dall'ap-pos.ito gruppo di lavoro, dopo la relazionepuntuale e completa del relatore coLlega Ruf~fino. Il disegno di legge ha la sua importanza,soprattutto per due aspetti föndamenta1i:uno di carattere economico e uno di carat~tere igienico~sanitario.

L'aspetto economico è stato bene eviden.ziato dalb relazione del collega Ruffino. Bashpensare ai 1.250 miliardi di fatturato annuoed ai 25.000 dipendenti che attendono al la-voro quotidiano in questa attività, così comemerita ricordare l'esportazione sempre cre-

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scente di prodotti cosmetici dalnta¡Ua versoi paesi dell'la CEE ed oltre l'area CEE. Ma diimportanza notevole, a mio avviso, è l'aspet~to igienico.sanitario del provvedimento. Nondimentichiamo che in questi ultimi anni sia-mo stam spettatori di una serie di malattieprodotte dall'uso sconsiderato e non pun~tuale di prodotti che evidentemente non po~tevano essere usati senza prescrizione e sen-

za norme cáute1ative precise di produzione.Ndl¡a maggioranza dei casi si è trattato dimalattie aHergiche che hanno provocato no~tevoli danni agli utenti dei prodotti cosme-tici. A questo proposito ricorderò, ultimanel tempo, la proibizione imposta negli StatiUniti d'America, e poi in altri Ipalesidel mon~do, degli spray a base di argon i quali sisono rivelati dannosi.

Presidenza del vice presidente V A L O R I

(Segue C O S T A). Quindi coo questodisegno di legge colmiamo una lacuna esi-stente nel nostro sistema legislativo che inquesto settore non è in condizioni di poterprevenire alcune malattie e quindi di difen-dere coloro che usano i cosmetici che sonoin çontinua espoo'sione in tutte le fasce so-ciali ed in tutte le età. Infatti i prodotti co~smetici oggi sono usati dall'infanzia finoalla terza età, così come sono us,ati dalledonne e dagli uomiI1iÌ; direi anzi che in que-sti ultimi anni vi è stato H boom della co-smetica maschHe, per cui si nota un aumen-to continuo di linee maschili che si pongonoa Hanco delle tradi:zJionali lmee femminiliche erano preponderaiI1ti nel passato.

Ma vorrei riassumere i punti fondamentalicaratterizzanti questa legge. In primo luo-go con essa recepiamo finalmente la diret~tiva CEE 76/768 del 27 luglio 1976: non acaso oggi è il secondo anniversario dell'ema~nazione di questa dÌTettiva che noi rece-piamo con notevole ritardo, come è purtrop~po nostro uso. Il secondo punto fondamen~tale è che questa legge finalmente dettadelle norme precise per la disciplina deHeimprese per la produziOl1Je e il confeziona-mento dei prodotti di cosmetica (articoli 6e 3). Noi sÏ'amo stati abituati a vedere maltospesso piccole imprese artigiane, piccole at~tività industriali a'Hoggiate anche in localinon idonei, ed addirittUJra in sottosçaJa, lo-cali quindi che non dànno alcuna garanziadi igiene e soprattutto alcuna possibiJitàdi verificare con accertamenti e riaer'Che l'abontà dei prodotti messi in commercio ai finideHa tuteLa della salute dei cittladini.

Ancora ritengo moMo importante aver pre-cisato per legge quelli che devono essere iresponsabili deHe attività industriali che siinteressano di questo settore. Nella legge èprevisto che il direttore responsabi'le debbaessere laureato in chimica, in chimica biolo-gica, in farmacia, in ingegneria chimica op-pure essere in possesso di lauree equipollen~ti sia italiane che deUa CEE. È prevista poiuna sanatoria, che io ritengo giusta, per co-loro che perlomeno per cinque anni abbiamosvolto lodevolmente l'attività dire:zJionale inquesto settore.

Viene po~ stabilito l'elenco dei prodotticosmetici finaJ.mente con una nomenclaturaprecisa. Finisce l'incertezza quindi e soprat~tutto la possibilità di equivocare tra farmacoe cosmetico. Abbiamo la certezza oggi di in~dividuare quello che è il oosmetico, che è bendifferente dal farmaco. Altro punto fonda~menta:le è qudlo di aver indicato negli alle~gati le sostanze che possono essere usate equeUe che non possono es'sere usate perchèdannose a~l'uorno. Infine vengono precisatele sostanze che, anche se proibite, possonoessere usate in particolari condizioni e inparticolari dosaggi. È stabilito ancora l'elen~co dei coloranti che pos,sono essere usati e diquelli che non possono essere usati peir i pro-dotti che vanno a contatto con le mucose edinfine 1\'elenco dei prodotti che sono provvi-soriamente autmizzati per la fabbricazJonedi prodotti cosmetici.

Natumlmente il divieto delrl'impiego diqueste sostanze neHa fabbricazione dei pro~dotti cosmetici è non solo regolamentato daquesta legge e dai suoi allegati ma anche

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dai successivi provv,edimenti ministeriali iquali potranno in tutti i momenti, in rap~porto anche alle acquisizioni scientifiche chesi sono avute e ch~ si avranno nei prossimianni, modificare queste tabelle aggiungendoo togliendo certi ,prodotti che potessero esse~re ritenuti o nocivi o non nocivi. Natura1íIIlen~te i provvedimenti legi1silativisaranno adottatiin rapporto a quelle che potmnno essere ledirettive della CEE in questo settore.

Non è un segreto per neSSlIDOche la chi~mioa, ¡a farmacologia e le teonologie in que~sto settore hanno un' evoluzione così rapidae, spesso, contrastante per cui è da preve-dersi che in tempi o brevi o non brevi pos~sano rendersi necessarie delle modif:ioazioniallIe tabeille allegate.

Onorevoli coHeghi, a me sembra impor-tante anche sotto un altro aspetto discutereoggi questo provvedimento di legge. Siamoalla v1gHia deLla discussione in quest' AuladeHa legge di riforma s'anitama. Questa leg~ge in discussione, a mio avviso, rappresen-ta qualcosa che si inquadra appunto neiLlapiù vasta tematica deHa riforma sanitariache ha come obiettivo la difesa deHa salutedel cittadino sotto tutti gLi aspetti. E l'usooggi così espanso e sempre in via di aumen~to dei prodotti cosmetici postilla necessaria-mente una difesa del cittadino sotto questoaspetto.

Penso che questa legge porterà ordine inquesto settore e eon ciò offrirà Ja possib:lliitàad ess'O di svilupparsi vieppiù dando certa-mente un impulso ancora maggiore alLa no-stra industria e aHa nostra espoLrtazione.Per queste ragioni, onorevoU colleghi, nelconfermare il voto favorevole deLla Demo-orazia cristiana, chiedo anche il voto unani-me dell' Assemblea per questo provvedimen~to che mi sembra quanto mai logico, giustoed importante.

P R E S I D E N T E Dichiaro chiusala discussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore.

R U FFI N O, relatore. Onorevole Pre-sidente, signor Sottosegretario, onorevolicoLleghi, farò solo brevissime osservazioni,anche se ritengo opportuno puntualizzare

alcuni aspetti che sono stati ifiproposti allaattenzione dell' Assemblea dopo che eranostati lampiamente dibattuti a liveIJo del Co~mitato ristretto e deLLa Commissione.

Intanto mi sia consentito un ringrazia-mento, onorevole PresiÍdente, non rituale madoveroso allIa Presidenza dei Senato per ilmodo sollecito con cui ha ¡portato questonostro disegno di legge alfesame e all'appro-vazione dell'AssembLea, nonostante il gravo-so carico di lavoco che ci impone ritmi in~tensi in questo periodo. Un altrettanto vivoringraziamento Tivolgo ai coHeghi PitteHa,Sparano e Costa per i contributi da essi daticon i ,loco interventi in Aula IC,ancor più, peril loro contl1Ìbuto inteJJigente ai lavori delComitato ristretto e deLla Commissione. UnringraZiÏamento cordiale va al rappresentan-te del Governo per 10 zelo dimostrato e perla sens,ibHità manifestata nel corso dei no~stri lavori.

Il collega Pittella ha posto in rilievo al-CUlnielementi che sono stati recepi.ti dallaCommissione. Intanto Ulna considerazione:l'articolo 13 è frutto di Ulnemendamento delcoHega PitteHa e aredo che serva> a dare unsignifkato anche a tutta la normativa. In~fatti l'articolo 13 recita: «Non sono disci~plinate daMa presente legge Je preparazioniestemporanee eseguite dal farmacista, supresorizione medica ». Credo che in questomodo si sia ulteriormente affermato il ori~terio differenziatore dei cosmetici e dellacosmetologia rispetto ai £armaci ed aHa far~macologia. La cosíIIleto1ogia è definita, cre-do in termini propri, daJ11'articolo 1 del no-stro disegno di legge, per H quale « si inten-dono per prodotti cosmetici le sostanze e lepreparazioni destinate ad essene applicatesuMe superfici esterne del corpo umano ».

Abbiamo soppresso dal di'segno di legge]a parola «oura »; 10 abbiamo fatto quasiper ragioni di carattere psicologico più cheper ragioni di camttere letterale, perchè, seci fossimo richiamati ail dizionario della lin-gua itailiana (io ho visto il Garzanti), avrem~ma constatato che ~a parola «cura» ha ef-f'ettivamente un significato molto vasto. Essaviene definita come « pensiero attento e co-stante per qualcuno o per qualoosa», « pre-mura », « affanno », « preoccupazione », « ac~curatezza », «diligenza» e infine (significa-

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302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

to che qualche co11ega opportunamente haposto in rilievo, chiedendo sotto questo pro~filo la ooncel1azione del termme dal di,segnodi Œegge) «insieme dei rimedi prescritti pei-guariœ una ffiaJattia ». È proprio per que.sto motivo, psicologico più che letterale,che è stava chiesta la canœ11azione del ter~mine «cura ».

Onorevoli senatori, 11 collega Sparano hariproposto in questa sede un problema chemerita oertamente attenzione; esso rigualrdala contmddittorietà palese fra l'articolo 14del diseglIlo di legge al nosttro esame e il de-creto minis,teriale 18 giugno 1976, con i1 qua-le venivano vietate per la tintura dei capellialcune sostanze 11cui uso invece viene oggireintrodotto con la presente norma, che re~cepisce la direttiva deHa Comunità.

È prevalsa la tesi prospettata dal rappre-sentante del Governo, secondo cui in questasede doveva essere mtegralmente recepita ~

e non poteva farsi in modo diverso ~ la di~rettiva della Comunità europea, fatto salvoper ogni Stato membro il dkitto sancitodall'articolo 12 della direttiva sressa, che re-cita espres,samente: «Se uno Stato membroconstata, in base ad una motivazione detta~gliata, che un prodotto cosmetico quantun-que conforme alle prescrizioni della presen~te direttiva può mettere in pericolo la sa-lute, detto Stato può vietare temporanea.mente o sottoporre a condizioni particolarinel proprio territorio !'immissione sul mer-cato di tale prodotto cosmetico. Entro seisettimane, la Commissione effettua la con~sultazione degli Stati membri interessati;essa esprime poi senza indugi il suo pareree prende i provvedimenti del oaso ».

Che cosa si è verifkato nel~a fatÜspecie?Che la CommisSiÍone non poteV'a non recepi-re la dkettiva del1a Comunità, pena un giu~dizio di fronte all'alta Corte di giustizia dellaCEE. Ma questo non impedisce da parte delGoverno ~ l'hanno dlevato alcuni coHeghie 10 stesso senatore PitteHa ~ l'adozione diurgenti provvedimenti ai sensi deH'artico-lo 3 del disegno di legge a tutela della &a~Iute dei consumatori, quando ne ricorranomotivate e valide ragioni. Se applicassimo laproposta del coililega Sparano di esoluderedaill'appJicazione deUe norme il deoreto mi-nisteriale 18 giugno 1976 causeremmo un

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gI1an danno aH'industTia, senza tutelare inalcun modo il consumatore, perchè non po.tremmo impedire, con questo provvedimen-to, l'importazione nel nostro paiese di pro~dotti cosmetici confezionati con le sostanzeche il collega Sparano vOPrebbe vietare; cau-seremmo quindi un danno grave aHe indu~strie italiane senza che sotto i1 promo scien-tifico vi sia una prova sieura e certa del.l'effetto mutageno e cancerogeno di questesostanze. Non sono un esperto e potrei direcose inesatte, ma su questo tema mi riehia~ma a relazioni di tecnici non di mia parte(mi riferisco al professor Lo Prieno dCinauniversità di Pi,sa che ha scritto una rela-zione intetressantissima su questo tema,escludendo il rapporto tra mutagenicità ecancerogenità e portando quindi una criti.ca serrata al deareto ministeriale sotto ilprofilo scientifico).

Detto questo, mi paœ che sul disegno dilegge non vi siano aIltre considerazioni dafare; faccio mie de valide considerazioni che,in questa sede, ha eSipres'so il collega Costa.

Voglio solo bœvemente richiamare le mo-difiche più rilevanti apportate dalla Com.missione alI testo governativo, che riguarda-no: un minore potere conferito alle regioni,sulla base anche di un parere conforme dellaCommissione industria che ha rilevato l'op.portunità che i seques1tri pOlSsano venire di.sposti solo da:ll'autorità giucliziaria, mentrealle regioni è dato il vasto compito di effet~tuare indagini e ispezioni; è stata introdottauna no:ru:na provvisoria per il di.rettore tee.nieo, per salvaguardare oltre 400 laboratoria carattere artigianale che operano nel set~tore; sottolineo la norma importante del.l'articolo 4 relativa alla biodegradabilità e ledisposizioni di cui agli artico>1i 13 e 14.

Con l'approvazione di questo disegno dilegge il Senato compie un atto atteso perchèviene finalmente a sanare una lacuna e rece-pisce, sia pure in ritardo, una direttiva co.munitaria importante per il settore, che dàsicurezza al consum>atore e certezza al pro.duttore, che impedisce specuJa,ziOil1ied abu-si e che conconre ad inserire il nostro paesenell'ambito dell'Europa. In un momento incui le difficoltà per 1'1talia sono notevoli edè difficile per molm versi restare nell'ambitodella Comunità, anche con una legge come

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questa ~ che pur non essendo di capitaleimportanza rappresenta un momento nontrascurabile ~~ si contribuisce al processo dicostruzione europea. (Applausi dal centro edalla sinistra).

P R E S I D E N T E. Ha faco[tà di par-lare il raippresentante del Governo.

V E C C H I A R E L L I, sottosegreta-rio di Stato per la sanità. Signor Presidente,onorevoli senatori, avendo l'onore per la pri-ma volta di pr-endere la parola nell'Aula delSenato come rappresentante del Governo,per me è sentito prima che doveroso rivo~-gere un deferente saluto al signor Presiden-te, estensibile a tutti gli onorevoli senatori.

La trattazione ampia, approfondita chedel disegno di legge in esame è stata fatta insede di Sottocommissione e di Commissione,trattazione riassunta qui puntua'lmente negliinterventi che si sono succoouti, e la prege-vole introduzione del relatare, senatore Ruf-fino, ammirevole per aV'er affeTto un quadrocompleto del problema prima COiluna rico-gnizione stÜ'rico-ouMurale e poi attraverso unesame deHa portata economica, con una sot-tolineatura puntuale degli aspetti sanitariche maggiormente qui ci interessano, tuttaquesta ampia trattazione consiglia di limi-tare il mio intervento a nome del Governoad alcune considerazioni conclusive.

Ci troviamo a recepire una direttiva co-mlmitaI1ia, e devo dire che questa volta ilGoverno non è in notevole ritardo perchètale dioc'ettiva, de11976, andava a soadere neifebbraio 1978, quindi il ritardo è stato do-vuto propI1io a questo lavoro di approfondi-mento che si è dovuto svolgere nelle sedicompetenti, per il quale sono grato al Presi-dente ed ai membri deHa Commissione sa-nità. Questa direttiva rispOll1JdeaLl'esigenzadi da:œ organicità di sistemazione aWlama-teria, perchè ci p.reoccupava e iOipreoccupala tutela ,della Isalute del cittadino, cui miraquesta direttiva, in relazione alla diffusionedel casmetioo ,in questa civiltà dei consumiche vede una presenza di 400 aziende, 25.000addetti, 250 mila ,punti di vendita; il cosme-tico oggi è alla portata di tutti, è ,amp.ia-mente diffuso, per cui è necessario che sidia aloi ttadino una garanzia sul suo UiSO,

proprio per evitaIJ:1eche questi cosmetici,che haDlno un valore dal punto di vista del-l'igiene personale, possano nuocere aHa sa-lute.

C'è stato uno sforzo comune culminatoneWabolizione deLla paroLa «cura», che èstata qui ampiamente sottolineata, per evÍJta-re che 11cosmetico potesse confondersi mi-nimamente col farmaco e che potessero es-sere attribuiti ai cosmetioi alc'Uni effetti te-rapeutici che il disegno di legge in que"tioneesclude ncl1a maniera più tass'atiV'a. Abbiamoquindi previsto per l'uso di cosmetici unaserie di garanzie notevolissime, eliminandoquei nomi di fantasia e quei mes:s~ggi mira-colistici per la salute, il ringiovanimento, loabbellimento di chi li usava ed abbiamo pre-teso che la confezione del cosmetico portas-se chiare indicazioni e cOll'notazioni circa lacomposizione, la produzione, la scadenza, pernon creare confusione e per daTe ai cittadinila sicurezza e la tmnquiUità sul prodotto.Abbiamo imposto delle norme di rigore perle confezioni stabi[endo severe sanzioni percóloro che dovessero infrangere le norme pre-scritte. Alcuni .rilievi sono stati fatti, parti-colannente dal senatore Sparano, in ordinealla contraddizione che sarebbe palese nelrecepimento deHa direttiva e nel coesistentevigore del decreto ministeria<le del 18 giu-gno 1976, che fu adottato dal Ministro dellasanità. Qui il disegno di 'legge prevede unalista di sOSironze negative, che non possonoessere usate, perchè era la procedura piùsbrigativa per dare subito una oI1ganicità aquesta materia giuridioa, riservandosi dirkorrere in un secondo tempo a queH' accer-tamento più valido che è l'adozione di unalista positiva. L'esame de1la lista positiva ègià in atto presso i Comitati tecnici dellaComuruità europea e i nostr.i rappresentantinon mancheranno di puntualizzare questaprobJematica.

AJ riguardo deLla ri,levata contraddizione,il Governo riafferma, come ha fatto in Com-m1ssione, che la d~rettiva va recepita nellasua interezza perchè noi non abbiamo nes-sun potere di recepidia in maniera parzialeonde nou incoPrere nelle sanzioni dell'arti-'collO 189, cioè il ricorso alla Corte di giu-stizia. La direttiva va recepita e ovviamen-te, recependo quellla direttiva, di per sè, ope

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legis, potremmo dilre, si annulla l'effetto ela vigenza delle leggi in atto. Nell'intervistaconcessa a suo tempo, il Min:rstro, a propo-sito di norme di salV'aguaroia che possonoessere pTese e attuate, si (['iferiva a quello chegià ha detto così inte1Hgentemente il senato-,re Ruffino, vale a dire all'uso dell'artico-lo 12. Cioè noi, recependo la direttiva, rece-piamo anche quell'artico:lo 12 che offre alGoverno ita:1œano la possibilità come Statomembro di proporre in sede di Commis-sione una deroga per l'uso dd alcune SQ-stanze.

IJ GOVeTno,si impegna certamente, subitodopo recep:rta Ja drretÜva, ad attuare tuttele procedure per il rirpristino di questo de-creto fino a che l'adozione della lista posi-tiva non dirà Ja parola definitiva e chiamsull'uso di queste sostanze.

Credo che anche questa mia modesta ri-petizdone di assicurazione possa servÍ<re al se-natore Sparano per il prevedibile ritiro delsuo emendamento ohe pot,rebbe anche es-sere trasf.ormato in un o:r.dine del giorno, cheil Governo si impegna ad aaœttare, di mpro-posizione di questo decreto avvalendosi del-le procedure dell'articolo 12.

Io credo che, recependo queste direttive,sgombrando il terreno da queste preoccupa-zioni, da questa perplessità in ordine abla se-gna.J:ata contraddizione, avrel111lOratto unaopera certamente di difesa e di tutela dellasalute dei cittadini. E credo che questa legge,lungi dall' esseœ ,perfetta ma aII'mOnizzandosied omogeneiz~andosi con tutta la direttivacomunitaria, possa garantire i cittadini edanche le imprese, le officine che produconoperchè abbiamo preteso che ci sia una dire-zione tecnica. Io quindi vOlTei conc1uderequesto mio breve intervento rinnovando ilringraziamento a tutti coloro che hannoconcorso al:la formulazione più perfetta diqoostodisegno di ,I:eggee aJUSŒ>icam;doneJa sol-lecita lapprovaiZÍlOneanche de:ll'altro ramo delParlamento, .Íin modo da evitare così queirÎtaJI'di che si riltorcerebbero a danno deicittadini.

P R E S I D E N T E. Passiamo aH'esa-me degli articoli del disegno di legg\' neltesto proposto dalla Commissione, con l'av-ve:r.t:enza che con J'.a¡pprovazione dei singoli

articoli si intenderanno approvati anche gliallegati a cui in essi si fa riferimelOto. Se nedia lettura.

B A L B O, segretario:

Art. 1.

Ai fini della presente legge si intendonoper prodotti cosmetici le sostanze e le pre-parazioni destinate ad essere applicate sullesuperfici esterne del corpo umano (epider-mide, sistema pilifero e capelli, unghie, lab-bra, organi genitali esterni) oppure suidenti e sulle mucose della bocca allo scopo,esclusivo o prevalente, di pulirli, profumar-li, proteggerli per mantenerli in buono stato,modificarne l'aspetto estetico o correggeregli odori corporei.

Sono in particolare da considerare pro-dotti cosmetici ai sensi della definizione dicui al comma precedente i prodotti che fi.gurano nell'allegato 1 alla presente legge.

CE approvato).

Art.2.

L'impiego delle sostanze indicate nell'al-legato 2 è vietato nella preparazione dei co-smetici.

L'impiego delle sostanze e dei colorantiindicati negli allegati 3 e 4 è consentito conle limitazioni di dosi, le condizioni, il cam-po di impiego e di applicazione riportatinegli stessi allegati.

I coloranti diversi da quelli elencati nellaseconda parte dell'allegato 3 e dell'allegato 4non possono essere utilizzati per prodottidestinati ad essere applicati in prossimitàdegli occhi, sulle labbra, nella cavità oraleo sugli organi genitali esterni.

Gli elenchi e le prescrizioni di cui agliallegati sono aggiornati, tenuto conto anchedelle direttive della Comunità economicaeuropea, con decreto del Ministro della sa-nità di concerto con il Ministro dell'indu-stria, del commercio e dell'artigianato.

Chiunque impiega nella preparazione deicosmetici sostanze indicate nell'allegato 2 èpunito con la reclusione da 6 mesi a 2 annie con la multa da lire 2 milioni a lire 30 mi-lioni.

Chiunque contravviene alle disposizionicontenute negli allegati 3 e 4 è punito con

Senato della R~pubblica ~ 13031 ~. VII Legislatura

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la reclusione da 1 mese ad 1 anno e con lamulta da lire 500 mila a lire 5 milioni o, seil fatto è commesso per colpa, con la reclu~siane fino a sei mesi o con la multa da lire250 mila a lire due milioni e 500 mila.

(E approvato).

Art. 3.

I prodotti cosmetici devono essere fab-bricati, manipolati, confezionati e vendutiin modo tale da non poter causare danni perla salute nelle normali condizioni di im-piego.

Con decreto del Ministro della sanità sonodeterminati i metodi di analisi necessari per

Icontrollare la composizione dei prodotti co~smetici ed altresì i criteri di purezza bat-teriologica e chimica e relativi metodi dicontroJla, nonchè, se del caso, particolariprescrizioni per la conservazione.

Con lo stesso decreto vengono altresì de-terminati gIl adempirnenti di cui all'arti~colo 7 della presente legge.

Specifiche prescrizioni sulle misure disicurezza da adattarsi durante la fabbrica-zione, manipolazione e confezionamento pos-sono essere stabilite tenuto conto delle di-rettive della Comunità economica europeacon decreto del Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale di concerto con il Mini-stro della sanità.

Con analoghi decreti si provvede ai suc-cessivi aggiornamenti.

Chiunque produce, detiene per il commer-cio o pone in commercio prodotti cosmeticiche, nelle normali condizioni di impiego,possono essere dannosi per la salute, è pu-nito con la reclusione da sei mesi a due annie con la multa da lire 2 milioni a lire 30 mi-lioni o, se il fatto è commesso per colpa,con la reclusione da un mese ad un annoe con la multa da lire 500.000 a lire 5 mi-lioni.

Chiunque contravviene alle disposizionisui criteri di purezza batteriologica e chimi-oa dei prodotti cosmetici, ovvero aNe pre~scrizioni di cui a;l decreto previsto nel terzocomma e successive modifÌcazioni, è punitocon l'arresto da un mese ad un anno e conl'ammenda da lire 500.000 a lire 5 milioni.

R U FFI N O, relatore. Domando diparllare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R U FFI N O, relatore. Signor Presi-dente, l'ultimo comma del['articolo 3 iniziacosì: {{ Chiunque cOiIlltmvviene a1le disposi-zioni sui oI1iteri di purezza batteriologica echimica dei prodotti cosmetici, ovvero aneprescrizioni di cui al decreto previsto nel ter-zo comma.. . »; una lettura più attenta deltesto ci convince deThanecessità, per ragionidi coordinamento, di proporre: «nel quar~to comma ». Aveva senso H {{terzo Gomma»nel testo precedente; poichè abbiamo ag-giunto un comma, il riferimento va fatto al({ quarto comma ».

P R E S I D E N T E. Metto ai voti l'ar-ticüilo 3 con questa precisazione.

Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Passramo aH'esame degH articoli succes-sivi.

B A L B O, segretario:

Art.4.

Sugli imballaggi, recipienti o etichette deiprodotti cosmetici, oltre le eventuali deno~minazioni di fantasia, devono essere indica-ti con caratteri indelebili ed in modo facil-mente leggibile e visibile:

a) il nome o la ragione sociale e la sedelegale del fabbricante o del responsabile del-l'immissione sul mercato del prodotto co-smetico, all'interno della Comunità econo-mica europea; tali indicazioni possono esse~re abbreviate purchè sia possibile l'identi~ficazione dell'impresa;

b) il contenuto nominale al momentodel confezionamento espresso in misure le-gali del sistema metrico per prodotti aventipeso o volume netto superiore, rispettiva-mente, a 5 gr. o 5 mI.;

c) il mese e l'anno di scadenza per i pro-dotti la cui durata di stabilità, in condizioninormali di conservazione, è inferiore a treanni;

Sel~ato della Repubblica VII Legislatura~ 13032 ~

27 LUGLIO 1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

d) qualora siano presenti nel prodottosostanze soggette a particolari prescrizioni,le precauzioni previste per l'utilizzazione del-lo stesso; in caso di impossibilità pratica, lestesse devono essere riportate sull'imballag-gio esterno o su dI un foglio aggiunto nellaconfezione; in tal ultimo caso sul recipientedeve essere contenuta un'indicazione chiara,abbreviata di rinvio al foglio aggiunto;

e) il numero del lotto di fabbricazioneo il .riferimento che consentano l'identifica-zione della fabbricazione; tuttavia, in casodi impossibilità pratica dovuta alle ridottedimensioni del prodotto cosmetico, tale men-zione deve figurare soltanto sull'imballag-gio multiplo di detti prodotti;

f) l'indicazione del paese d'origine peri prodotti fabbricati in paesi non membridella Comunità economica europea.

Le indicazioni di cui all' articolo 4 dellalegge 3 marzo 1971, n. 125, sulla biodegra-dabilità dei detergenti sintetici e all'artico-lo 6 del decreto del Presidente della Repub-blica 12 gennaio 1974, n. 238, sono limitateper i prodotti cosmetici, a quanto dispostodal primo comma del presente articolo.

Le indicazioni di cui ai punti b), c), d),devono essere redatte in lingua italiana.

Chiunque contravviene alle disposizionidel presente articolo è punito con la sanzio-ne amministrativa da lire 300 mila a lire 3milioni.

(E approvato).

Art. 5.

~ vietato usare nell'etichettatura, nellapresentazione alla vendita e nella pubblici-tà dei prodotti cosmetici testi, denominazio-ni, marchi, immagini o altri segni, figurativio meno, che attribuiscono a tali prodotti ca-ratteristiche che essi non possiedono.

Chiunque contravviene alle disposizionidel presente articolo è punito con la san-zione amministrativa da lire 500.000 a lire5 milioni.

(E approvato).

Art. 6.

La produzione ed il confezionamento deiprodotti cosmetici devono essere effettuati

in officine con locali ed attrezzature igienica-mente idonei allo scopo e sotto la direzionetecnica di un laureato in chimica, in chimicaindustriale, in chimica e farmacia, in chimi-ca e tecnologia farmaceutica, in ingegneriachimica, in farmacia, in scienze biologiche oin possesso del titolo di equivalente disci-plina universitaria di un paese della Comu-nità economica europea, il quale è responsa-bile della corretta esecuzione delle operazio-ni di produzione e di confezionamento, non-chè delle condizioni generali di igiene e sa-lubrità dell'ambiente di lavoro.

Con decreto del Ministro della sanità diconcerto con il Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale sono fissati ed aggiornatii criteri di massima in ordine all'idoneità deilocali e delle attrezzature delle officine di pro-duzione dei prodotti cosmetici ed i terminientro i quali i predetti locali devono esse-re adeguati alle prescrizioni.

Chiunque intende produrre o confeziona-re in proprio e per conto terzi i prodotti dicui all'articolo 1 deve darne comunicazionescritta, almeno 15 giorni prima dell'iniziodell'attività, alla competente autorità sani-taria regionale.

La comunicazione deve contenere:

a) l'indicazione del nome o la ragionesociale e la sede legale dell'impresa e l'offi-cina di produzione;

b) la descrizione dei locali e delle attrez-zature dalla quale risulti che essi sono ido-nei sotto il profilo tecnico ed igienico al tipodi produzione che si intende effettuare;

c) le generalità e la qualifica del diret-tore tecnico.

Ogni modificazione dei dati di cui alle let-tere a), b), c) deve formare oggetto di nuovapreventiva comunicazione.

Analoga comunicazione, limitatamente alpunto a), deve essere fatta dagli importatoridi prodotti esteri in confezioni pronte allavendita.

Entro i mesi di gennaio e di luglio di cia-scun anno le Regioni dànno notizia al Mini-stero della sanità, mediante appositi elenchi,delle comunicazioni ricevute nel semestreprecedente.

In qualsiasi momento l'autorità regionalepuò accedere nei locali al fine di effettuareispezioni e può disporre l'adozione di parti-

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 13033 ~~

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

colad cautele e l'esecuzione di lavori ondeadeguare i locali e le attrezzature tecniche edi controllo alla produzione o al confezio-namento che si intende effettuare.

Chiunque contravviene alle disposizionidel primo, terzo, quinto e sesto comma delpresente articolo, alle disposizioni di cui al-l'ottavo comma o alle disposizioni emanatecon il decreto di cui al secondo comma, èpunito con la sanzione amministrativa dalire un milione a lire sei milioni.

(E approvato).

Art. 7.

Per l'accertamento dei reati e degli ille-citi amministrativi previsti dalla presentelegge, l'autorità regionale può procedere inqualunque momento al prelievo di campio-ni dei prodotti cosmetici, con le modalitàstabilite dal decreto ministeriale di cui al-l'articolo 3.

Il prelevamento può essere effettuato siapresso il deposito del fabbricante, del con-fezionatore, dell'importatore o del distri-butore sia presso i punti di vendita all'in-grosso o al minuto.

Quando dalle analisi, sia qualitativa chequantitativa, dei campioni prelevati risultil'esistenza di un illecito sanzionato penal-mente, l'autorità regionale trasmette imme-diatamente la denuncia all'autorità giudizia-ria, dandone senza indugio comunicazioneagli interessati e al Ministero della sanità.

Ove dalle analisi risulti un illecito ammi-nistrativo, l'autorità regionale dispone perla loro rinnovazione in contraddittorio conil titolare dell'impresa o con un suo rap-presentante. A tal fine si dà comunicazionedelle operazioni al titolare stesso almenoquindici giorni prima del loro inizio.

Le imprese sono tenute a fornire, su ri-chiesta motivata della Regione, informazioniappropriate e sufficienti sulle sostanze con-tenute nei prodotti oggetto della richiestastessa, unitamente alle indicazioni ed istru-zioni delle relative confezioni.

La Regione cura che sia assicurata la se-gretezza di tali dati.

(È approvato).

Art.8.

In relazione agli accertamenti di cui agliarticoli 6 e 7 ed indipendentemente dal pro-cedimento penale l'autorità regionale puòprovvedere: a) alla diffida, stabilendo un ter-mine entro il quale l'impresa dovrà adem-piere alle prescrizioni fissate, disponendo,se del caso, la sospensione dell'attività fino atale adempimento; b) al temporaneo divietodi immissione in commercio dei prodotti,qualora ricorra l'urgenza di provvedere. Ildivieto perdura sino a che l'impresa nonabbia adempiuto alle prescrizioni fissate.

In caso di violazioni reiterate delle dispo-sizioni della presente legge o nei casi di par-ticolare gravità l'autorità regionale può al-tresì disporre la chiusura dell'officina di pro.duzione per un periodo massimo di sei mesi.

Nella ipotesi di tempomneo divieto diimmissione in commercio la Regione comu-nica i provvedimenti adottati e trasmettela relativa documentazione al Ministero del-la sanità che provvede ad informare le re-stanti Regioni per l'adozione delle iniziativenecessarie per la tutela della salute pubblicae per il conseguente coordinamento.

(È approvato).

Art.9.

Le sanzioni previste dalla presente leggenon si applicano al commerciante che detie-ne, pone in vendita o comunque distribuisceper il consumo prodotti cosmetici in confe-zioni originali, qualora la non rispondenzaalle prescrizioni della legge stessa riguardii requisiti intrinseci o la composizione deiprodotti o le condizioni interne dei recipien-ti e sempre che il commerciante non sia aconoscenza della violazione ovvero ne siaresponsabile e la confezione non presentisegni di alterazione.

(È approvato).

Art. 10.

All'applicazione delle sanzioni amministra-

Itive previste dalla presente legge provvede

VII Legislatura,')::ríÚ:U deli!. RCP~lbbll~,. ~ 13034 ~

27 LUGLIO 1978302" SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

l'autorità regionale con le modalità di cuialla legge 24 dicembre 1975, n. 706.

(È approvato).

Art. It.

Coloro i quali alla data di entrata in vi-gore deLla presente legge hanno esercitatoper almeno cinque anni Ja funzione di di-rettore tecnico ovvero di titolare di azien-da, pur essendo sprovvisti di una delle lau-ree di cui all'articolo 6, possono proseguirenell'attività stessa, purchè entro 60 giornidocumentino aLla competente autorità sani-taria regionale ¡l'attività stessa.

L'autorità predetta, suLla base della docu~mentazione acquisdta, rilascia ai richiedentiun attestato abilitante alla direzione tecni-ca della produzione, dandone comunicazioneal Ministero della sanità.

(È approvato).

Art. 12.

È concesso ai produttori ed importatori,per l'adeguamento dei prodotti cosmeticialle disposizioni della presente legge concer-nenti le sostanze impiegate e le relative con-dizioni di impiego, un termine di sei mesidall' entrata in vigore della legge stessa.

Il termine è elevato ad un anno per le pre-scrizioni attinenti all'etichettatura.

Un termine di un anno è concesso altresìper lo smaltimento dei prodotti confeziona-ti non conformi alle prescrizioni della pre-sente legge.

Chiunque produce, confeziona o importaprodotti cosmetici alla data di entrata in vi-gore della presente legge, può proseguirenell'attività purchè presenti la comunica-zione di cui ai commi terzo e sesto dell'arti-colo 6 entro 90 giorni dalla predetta data.

(È approvato).

Art. 13.

Non sono disCΡpI:inate dal,la p'resente leggele preparazio.n.i estemporanee eseguite daJfarmacista, su prescrizione medica.

(È approvato).

Art. 14.

Dalla data di entrata in vigore della pre-sente legge cessano di avere efficacia, neiconfronti dei prodotti cosmetici, gli articoli189 e 251 del testo unico delle leggi sani-tarie, approvate con regio decreto 27 luglio1934, n. 1265 e gli articoJi 5, 6 e 7 delregio decreto 10 ottobre 1924, n. 1938 nonchèogni altra disposizione in contrasto con lapresente legge.

P R E S I D E N T E. Su questo articoloè stato presentato un emendamento già il-lUistrato nel corso della diSlCussione generale.Se ne dia lettura.

B A L B O, segretario:

Aggiungere, in fine, dopo la parola: «leg-ge », le altre: «escluso il decreto ministe-riale 18 giugno 1976 ».

14.1 SPARANO

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresull' emendamento in esame.

R U FFI N O, relatore. Esprimo parerecontrario, onorevole Presidente, per le con-siderazioni svolte nella mia replica.

V E C C H I A R E L L I, sottosegretariodi Stato per la sanità. Anche il Governo ècontrario. Mi riferisco alle considerazionigià espresse.

P R E S I D E N T E. Senatore Sparano,insiste per la votazione del suo emenda-mento?

S P A R A N O. Insisto.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti l'emen-damento 14. 1, presentato dal senatore Spa-rano. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 14. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

È approvato.

Senato della Repubblica ~ 13035 ~ VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

ALLEGATOI

ELENCO INDICATIVO PER CATEGORIA DEI PRODOTTI COSMETICI

~ Creme, emulsioni, lozioni, gel e oli per la pelle (mani, piedi, viso, ecc.)

~ Maschere di bellezza (ad esclusione dei prodotti per il peeling)

~ Fondotinta (liquidi, paste, ciprie)

~ Cipria per il trucco, talco per il dopobagno e per l'igiene corporale, ecc.

~ 'Saponi da toeletta, saponi deodoranti, ecc.

~ Profumi, acque da toletta ed acqua di Colonia

~ Preparazioni per bagni e docce (sali, schiume, oli, gel, ecc.)

~ Prodotti per la depilazione

~ Deodoranti ed antisudoriferi

~ Prodotti per il trattamento dei capelli

~ tinture per capelli e decoloranti~ prodotti per l'ondulazione, la stiratura e il fissaggio~ prodotti per la messa in piega

~ prodotti per pulire i capelli (lozioni, polveri, shampoo)~ prodotti per mantenere i capelli in forma (lozione, creme, oli)~ prodotti per l'acconciatura dei capelli (lozioni, lacche, brillantine)

~ Prodotti per la rasatura (saponi, schiume, lozioni, ecc.)

~ Prodotti per il trucco e 10 strucco del viso e degli occhi

~ Prodotti destinati ad essere applicati sulle labbra

~ Prodotti per l'igiene dei denti e della bocca

~ Prodotti per l'igiene delle unghie e lacche per le stesse

~ Prodotti per l'igiene intima esterna

~ Prodotti solari

~ Prodotti abbronzanti senza sole

~ Prodotti per schiarire la pelle

~ Prodotti antirughe

Senara àella Repubblica ~ 13036 ~ VII Legislatura-~-~--~~-~~~-~~~

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302a SEDUTA (antimerid.) ASSE:NIBLEA - RESOCONTO STm~OGRA[,h.Ü 27 LUGLIO 1978

ALLEGATOII

ELENCO DELLE SOSTANZE IL CUI USO È VIETATO NEI PRODOTTI COSMETICI

1. Acetilammino~2, cloro~5 benzossazolo2. ~~acetossietil trimetilammonio idrossido (Acetilcolina) e suoi sali3. Deanoli aceglumas*4. Spironolactonum *5. Acido [(idrossi-4 iodo~3 fenossi)-4 diiodo~3,5; fenil] acetico (3, 3 5~triiodo~tiroacetico acido)

e suoi sali6. Methotrexatum *7. Acidum aminocaproicum* e suoi sali8. Cinchophenum *, suoi sali, derivati e sali dei SUOIderivati9. Acidum thyropropicum* e suoi sali

10. Acido tricloracetico11. Aconitum napellus L. (foglie, radici e preparati)12. Aconitina (alcaloide principale dell'Aconitum napellus L.) e SUOIsali13. Adonis vernalis L. e suoi preparati14. Epinephrinum =1(0

15. Alcaloidi dei Rauwol:fina serpentina e loro sali16. Alcoli acetilenici, loro esteri, loro eteri ossidi e loro sali17. Isoprenalinum*18. Allile, isotiocianato d'19. Alloclamidum* e suoi sali20. Nalorphinum, * suoi sali e suoi eteri ossidi21. Ammine simpaticomimetiche che agiscono sul sistema nervoso centrale: (Amfécloral ~ Am~

fépentorex ~ Amfépramone ~ Aminorex ~ Amphétamine ~ Benzphétamine ~ Chlorphentermi~

ne ~ Cloforex ~ Clominorex ~ Dexamphétamine ~ Diméphénopane ~ Dipheméthomine ~ Doxa~

prame ~ Ethylamphétamine~Fenbutrazate ~ Fencamfamine ~ Fénétylline ~ Fenfluramine ~

Fenmétramide ~ Fluminorex ~ Lévamfétamine ~ Meclofenoxate ~ Méphentermine ~ Métampfé~

pramone ~ Méthamphétamine ~ Méthyl phénidate ~ Ortétamine ~ Paraméthylamphétamine ~

Pemoline ~ Pentorex ~ Phacétopérane ~ Phénatine ~ Phendimétrazine ~ Phenmétrazine ~ Phenate~

mine ~ Pipradol ~ Prolintane ~ Trifluorex ~ Xylopropamine)

22. Amminobenzene, suoi sali e suoi derivati alogenati e solfonati (Anilina)23. Betoxycainum* e suoi sali24. Zoxazolaminum *25. Procainamidum*, suoi sali e suoi derivati26. Amminodifenile, dHBenzidina)27. Tuaminoheptanum*, suoi isomeri e suoi sali28. Octodrinum* e suoi sali29. Ammino~2 bis~(metossi~4 fenil) 1~2 etanolo e suoi sali30. Ammino~2 meti1~4 esano e suoi sali

(*) Nella presente lista è apposto un asterisco a fianco delle denominazioni conformi al ({computer printout1975, International Nonproprietary Names (INN) for pharmaceutical products, Lists 1~33 of proposed INN ~,pubblicato dall'Organizzazione mondiale della sanità, Ginevra, agosto 1975.

Senato della Repubblicc. ~ 13037 ~ VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

31. Anunino4 salicilico, acido e suoi sali32. Amminotoluene, suoi isomeri, loro sali e loro derivati alogenati e solfonati33. Amminoxileni, loro isomeri, loro sali e loro derivati alogenati e solfonati34. Imperatorine (metil~3' buteno-2' xilossi)9 osso~7 furo (3,2 g) cromo35. Ammi maius L. e suoi preparati36. Amilene cloruro (dicloro~2,3 metil~2 butano)37. Androgena (sostanze ad attività)38. Antracene (olio di)39. Antibiotici salvo quelli nominati nell'allegato IV40. Antimonio e suoi composti41. Apocynum cannabinum L. e suoi preparati42. 5, 6, 6, 7-Tetraidro~6~meti14 H~dibenzo [di, g] chinolina~10, l1~diol (Apomorfina) e suoi sali43. Arsenico e suoi composti44. Atropa belladonna L. e suoi preparati45. Atropina, suoi sali e suoi derivati46. Bario (sali di) salvo il solfato di bario, le lacche a base di solfato di bario e i pigmenti preparati

con coloranti indicati nell'allegato III (parte seconda) e nell'allegato IV (parte seconda eparte terza) recanti il simbolo Ba

47. Benzene48. Benzimidazolone49. Benzo~azepina e dibenzoazepina, suoi sali e derivati50. 2~(dimetilamino) metil~2~butanol~benzoato e suoi sali (Amilocaina)51. Benzoil~trimetil~Ossipiperidina (Benzamina) e suoi sali52. Isocarboxazidum«C53. Bendroflumethiazidum«C e suoi derivati54. Glucinio e suoi composti55. Bromo elementare56. BretyUi tosilasoMo57. Carbromalum«C58. Bromisovalum'*'59. Brompheniraminum'*' e suoi sali60. Benzilonii brominum*61. Tetrylanunonii bromidum*62. Brucina63. Tetracainum* e suoi sali64. Mofebutazonum'*'65. Tolbutamidum«C66. Carbutamidum '*'67. Phenylbutazonum*68. Cadmio e suoi composti69. Cantaris vesicatoria70. Cantaridina71. Phenprobamatum.72. Carbazolo (derivati nitrati del)73. Carbonio (solfuro di)74. Catalase75. Cefelina e suoi sali76. Chenopodium ambrosioides L. (essenza)77. Cloralio idrato78. Cloro elementare79. ChIorpropramidumoMo

Senato della Repubblica ~ 13038 ~ TlIl Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

80. Diphenoxylatum ol

81. Cloridrato~citrato di 2-4~diammino~azobenzene (Crizoidina, cloridrato e citrato)82. Ch1orzoxazonumol83. Clorodimetilammino metil pirimidina (Crimidina)84. Ch1orprothixenumol e suoi sali85. Clofenanidumol86. Bis~(cloroetil) metilammino~N ossido e SUOIsali (Mustina N~ossido)87. Ch10rmethinum oJIce suoi sali88. CyclophosphamidumoJlce suoi sali89. Mannomustinumol e suoi sali90. Butanilicainum'" e suoi sali91. Ch1ormezanonumoJlc92. TriparanolumoJlc93. [(Cloro~4 fenil)~2 fenil~2) acetil~2 diosso~l, 3 indane] (Clorofacinone)94. Ch1orphenoxaminumoJlc95. PhenaglycodolumoJlc96. Cloruro di etile97. Sali di cromo, acido cromico e suoi sali98. Claviceps purpurea Tu1., suoi alcaloidi e preparati99. Conium maculatum 1. (frutti, polvere, preparati)

100. Glycyclamidum'"101. Cobalto (benzene sulfonato di)102. Colchicina, suoi sali e suoi derivati103. Colchicoside e suoi derivati104. Colchicum autumnale L. e suoi preparati105. Convallatossina106. Anamirta Cocculus L. (frutti)107. Croton tiglium L. (olio)108. N~(crotonoilammino~4 benzene sulfonil) N' ~butilurea109. Curaro e curarine110. Curarizzanti di sintesi111. Cianidrico (acido) e suoi sali112. Cicloesil~l dietilammino~3 (dietilamminometil-2 fenil)-l propano e suoi sali113. CyclomenolumoJlce suoi sali114. Natrii hexacyclonas*'115. lIexapropymatum*'116. DextropropoxyphenumoJlc117. 0,0' -diacetil N~a1li1normorfina118. PipazetatumoJlce suoi sali119. (oe, ~~1 dibromofeniletil)~S metil~S idantoina120. bis-(trimetilammonio)~l,S pentano (sali di) (per es.: Pentamethonii bromidumoJ(c)121. Azamethonii bromidumol122. Cyclarbamatum.123. Clofenotanumol124. bis~(trietilammonio)~l, 6 esano (sali di) (per es.: lIexamethonii bromidum.)125. Dicloroetano (Cloruri di etilene)126. Dicloroetilene (Cloruri di acetilene)127. Lysergidum. e suoi sali128. Dietilamminoetil (fenil~4' idrossi~3' benzoato)~2 e suoi sali129. Cinchocainum'" e suoi sali130. Dietilammino~3 propil cinnamato

Senato della Rr¡;Ii!¡l'¡;,a ~ 13039 ~ VIJ Le~islatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

131. Dietilnitro~4 fenil tiofosfato132. N, N' ~bis (2~dietilamminoetil) ossamido bis (2~clorobenzile) (sali di) (per es.: Ambenonii

chloridum *)133. Methyprylonum* e suoi sali134. Digitalina e tutti gli eterossidi della digitale135. (Diidrossi~2, 6 metil~4 aza~4 esil)~7 teofillina (Xantinolo)136. Dioxethedrinum* e suoi sali137. Piprocurarii iodidum*138. Propyphenazonum*139. Tetrabenazinum* e suoi sali140. Captodiamum*141. Mefechlorazinum* e suoi sali142. Dimetilammina143. (Dimetilammino)~l [(dimatilammino)~metil]~2 butanol~2 benzoato e suoi sali144. Methapyrilenum * e suoi sali145. Metamfepramonum* e suoi sali146. Amitriptylinum * e suoi sali147. Merforminum* e suoi sali148. Isosorbidi dinitras*149. Dinitrile malonico150. Dinitrile succinico151. Dinitrofenoli isomeri152. Inproquonum*153. Dimevamidum* e suoi sali154. Diphenylpyralinum* e suoi sali155. Sulfinpyrazonum*156. N~(4~Ammino~4~osso~3,3~difenil~butil)~N, N~diisopropil~N~metil~ammonio (sali di) (per es.:

isopropanidi iodidum *)157. Benactyzinum*158. Benzatropinum* e suoi sali159. Cyclizinum* e suoi sali160. Difenil~5, 5 tetraidrogliossalinone~4161. Probenecidum*162. Disulfiramum*163. Emetina, suoi sali e suoi derivati164. Efedrina e suoi sali165. Oxanamidum* e suoi derivati166. Eserina o fisostigmina e suoi sali167. Esteri dell'acido p~amminobenzoico (con gruppo ammino libero), salvo quello citato nell'al~

legato IV (parte prima)168. Esteri della colina e della metilcolina e loro sali169. Caramiphenum* e suoi sali170. Estere dietilfosforico del para nitrofenolo171. Metethoheptazinum* e suoi sali172. Oxypheneridinum * e suoi sali173. Ethoheptazinum* e suoi sali174. Metheptazinum* e suoi sali175. Methylphenidatum* e suoi sali176. Doxylaminum* e suoi sali177. Tolboxanum*178. Monobenzonum'"

Senato della Repubblica ~ 13040 ~~ VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

179. Parethoxycainum. e suoi sali180. Fenozolonum.181. Glutethimidum. e suoi sali182. Etilene (ossido di)183. Bemegridum. e suoi sali184. Valnoctamidum.185. Haloperidolum.186. Paramethazonum.187. Fluanisonum.188. Trifluperidolum*189. Fluoresonum*190. Fluorouracilum *191. Fluoridrico (acido), suoi sali, suoi composti complessi e gli idrofluoruri salvo quelli nominati

nell'allegato IV (parte prima)192. Furfuriltrimetilammonio (sali di) (per es.: Furtrethonii iodidum *)193. Galantaminum.194. Gestagena (sostanze ad attività)195. Esacloro~l, 2, 3, 4, 5, 6 cicloesano (o HCH)196. Esacloro~l, 2, 3, 4, 10, 10 epossi~6, 7 ottaidro~l, 4, 4a, 5, 6, 7, 8, 8a endo, endodimetilene~l, 4,

8, 5 naftalene (Endrina)197. Esacloroetano198. Esacloro~l, 2, 3, 4, 10, 10 esaidro~l, 4, 4a, 5, 8, 8a endo~endo~dimetilene~l, 4, 5, 8 naftalene

(Isodrina)199. Idrastina, idrastinina e loro sali200. Idrazidi e loro sali201. Idrazina, suoi derivati e loro sali202. Octamoximum. e suoi sali203. Warfarinum. e suoi sali204. Bis~idrossi-4 cumarinil~2 acetato di etilt. e sali dell'acido205. ~ethocarbamolum.206. Propatylnitratum.207. Bis (idrossi-4 osso~2~2H~1~benzopiran) 3~il)~1,1 metiltio~3 propano208. Fenadiazolum.209. Nitroxolinum. e suoi sali210. Iosciamina, suoi sali e suoi derivati211. Hyocyamus niger L., (foglie, semi, polveri e preparati)212. Pemolinum. e suoi sali213. Iodio elementare214. bis~(trimetilammonio)~l, 10 decano (sali di) (per es.: Decamethorii bromidum.)215. Ipéca Uragoga ipécacuanha Baill, e specie vicine (radici e loro preparati)216. N~(isopropil~2 pentene-4 oil) urea (Apronalide)217. Santonina218. Lobelia inflata L. e preparati219. Lobelinurn. e suoi sali220. Acido barbiturico, suoi derivati e loro sali221. ~ercurio e suoi composti ad eccezione di quelli nominati all'allegate J'I222. ~escalina e suoi sali223. Poliacetaldeide (~etaldeide)224. (~etossi~2 al1il~4fenossi)~2 N, N dietilacetammide e suoi sali225. Coumetarolum""226. Dextromethorphanum. e suoi sali

Senato della Repubblica ~ 13041 ~ VII Legislatura

27 LUGLIO 1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

227. Metilammino~2 eptano e suoi sali228. Isometheptenum* e suoi sali229. Mecamylaminum*230. Guaifenesinum*231. Dicoumarolum *232. Phenmetrazinum *, suoi derivati e suoi sali233. Thiamazolum*234. (Metil~2' metossi~2' fenil~4/) diidropirano~3, 4 cumanna (ciclocumarolo)235. Carisoprodolum *236. Meprobamatum*237. Tefazolinum* e suoi sali238. Arecolina239. Poldini Metilsulfas*240. Hydroxyzinum*241. Naftolo ~242. N aftilammine oe e ~ e loro sali243. oe Naftil~3~idrossi4~cumarina244. Naphazolinum* e suoi sali245. Neostigmina e suoi sali (per es.: Neostigmini bromidum*)246. Nicotina e suoi sali247. Nitriti di amile248. Nitriti metallici, salvo nitrito di sodio249. Nitrobenzene250. Nitrocresoli e loro sali alcalini251. Nitrofurantoinum*252. Furazolidonum*253. Nitroglicerina254. Acenocoumarolum*255. Nitroferricianuri alcalini (Nitroprussiati)256. Nitrostilbeni, omologhi e loro derivati257. Noradrenalina e suoi sali258. Noscapinum* e suoi sali259. Guanethidinum* e suoi sali260. Estrogena (sostanze ad attività)261. Oleandrina262. Ch1ortalidonum*263. Pelletierina e suoi sali264. Pentacloroetano265. Pentaerithrityli tetranitras*266. Petrichloralum *267. Octamylaminum* e suoi sali268. Fenoio e suoi sali alcalini, tranne le eccezioni previste all'allegato III269. Phenacemidum*270. Difencloxazinum*271. Fenil~2 indanedione~1, 3 (Fenindiane)272. Ethylphenacemidum *273. Phenprocoumonum*274. Fenyramidolum*275. Triamterenum* e suoi sali276. Pirofosfato di tetraetile277. Tricresilfosfato

Senato della Repubblica ~ 13042 ~~ VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

278. Psilocybinum '*'279. Fosforo e fosfuri metallici280. Thalidomidum'*' e suoi sali281. Physostigma Venenosum Balf282. Picrotossina283. Pilocarpina e suoi sali284. ot~piperidil (~2) benzil acetato forma L. treolevogiro (Levofacetoperano) e suoi sali285. Pipradrolum'*' e suoi sali286. Azacylonolum '*' e suoi sali287. Bietamiverinum'*'288. Butopiprinum '*' e suoi sali289. Piombo (composti, salvo il piombo acetato per uso limitato ai prodotti per capelli)290. Conina291. Prunus laurocerasus L. (acqua distillata di lauroceraso)292. Metyraponum '*'

293. Sostanze radioattive (1)294. Juniperus sabina L. (foglie, oli essenziali e preparati)295. Scopolamina, suoi sali e suoi derivati296. Sali di oro297. Selenio e suoi composti298. Solanum nigrum L. e suoi preparatl299. Sparteina e suoi sali300. Glucocorticoidi301. Datura stramonium L. e suoi preparati302. Strofantine, loro genine (Strofantidina) e rispettivi derivati303. Strofanto (specie) e loro preparati304. Stricnina e suoi sali305. Strychnos (specie) e loro preparati306. Stupefacenti: ogni sostanza di cui all'articolo 12 punti a) e b) della legge n. 685 del 22 dl~

cembre 1975 e relativi decreti ministeriali307. Sulfonammidi (para~ammino benzen~sulfonammide e suoi derivati ottenuti per sostituzione

di uno o più atomi di idrogeno legati a un atomo di azoto) e loro sali308. Sultiamum '*'309. Neodimio e suoi sali310. Thiotepum'*'311. Pilocarpus jaborandi Holmes e suoi preparati312. Tellurio e suoi composti313. Xylometazolinum'*' e suoi sali314. Tetracloroetilene315. Tetracloruro di carbonio316. Tetrafosfato di esaetile317. Tallio e suoi composti318. Glicosidi estratti dal tevetis neriifolia Juss319. Ethionamidum'*'320. Phenothiazinum* e suoi composti321. Tiurea e suoi derivati, salvo quelli nominati nell'allegato IV (parte prima)

(1) La presenza di sostanze radioattive naturali e di sostanze radioattive provenienti dalle contamina~zioni artificiali ambienta1i è ammessa purché le sostanze radioattive non siano arricchite per la fabbricazionedi prodotti cosmetici e la loro concentrazione rispetti le norme fondamentali relative alla protezione sanitariadella popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti.

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302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

322. Mephenesinum * e suoi esteri

323. Agenti impiegati allo scopo di provocare un' immunità attiva (quale il vaccino anticolerico,il BCG, il vaccino antipolio, il vaccino antivaioloso); agenti impiegati allo scopo di diagnosti~care 10 stato di una immunità (comprendenti tra l'altro la tubercolina e la tubercolina PPD;le tossine utilizzate per i testi di Schick e Dick, la brucellina); agenti impiegati allo scopo diprovocare l'immunità passiva (quali l'antitossina difterica, la globulina antivaiolosa, la globulinaantilinfocitica)

324. Tranylcyprominum * e suoi sali325. Tricloronitrometano326. Tribromo~etanolo (alcole tribromo~etilico)327. Trich1ormethinum* e suoi sali328. Tretaminum *329. Gallamini Triethiodidum*330. Urginea Scilla Stern e suoi preparati331. Veratrina e suoi sali332. Schoenocaulon officinale Lind, suoi semi e SUOIpreparati333. Veratrum album L. rizomi e preparati334. Cloruro di vinile monomero335. Ergocalciferolum* + Cholecalciferolo (vitamina Dz + Da)336. Xantati esteri detrocarbonei e alchilxantati alcalini337. y ohimbina e suoi sali338. Dimethili sulfoxidum*339. Diphenhydraminum* e SUOIsali340. p~butil terzAenol341. p~butil terz.~pinocatecol342. Dihydrotachysterolum *343. Diossana (1,4 dietilene diossido)344. Morfolina e suoi sali345. Piretro album L. e suoi preparati346. Maleato di pirianisamina347. Tripe1ennaminum*348. T etraclorosalicilanilidi349. Diclorosalicilanilidi350. Tetrabromosalicilanilidi351. Dibromosalicilanilidi (per es.: Metabromsalanum* e Dibronisalanum*)352. Bithionolum*353. Monosulfuri tiouramici354. Disulfuri tiouramici355. Dimetileformamide356. Acetone benzilidene357. Benzoati di coniferile, salvo tenori normali nelle essenze naturali utilizzate358. Furocumarine (per es.: Trioxysalenum* e metossi~8 psoralene), salvo tenori normali nelle

essenze naturali utilizzate359. Oli di semi di Laurus nobilis L.360. Olio di Sassafras officinale Nees contenente safrolo361. Iodotimolo362. Zirconio e suoi derivati

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302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

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302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

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Senato della Repubblica ~ 13048 ~ VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

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Senato della Repubblica ~ 13049 ~. VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

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RESTRIZIONINumero

Numero color Numero del coloranted'ordine index e altre informazioni (4) Campo Concentrazione Grado

di massima diapplicazione autorizzata purezza (4)

1 12085

2 12150

3 12490

4 14720

5 14815

6 15 525

7 15 580

8 15 585

9 15 63015630 Ba15 630 Sr

10 15850

11 1586515865 Sr

12 15880

13 16 185

14 16255

15 16290

16 45 17045170 Ba

17 45 370

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 13050 ~~

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

PARTE SECONDA

ELENCO DEI COLORANTI IL CUI USO È AUTORIZZATO NEI PRODOTTI COSMETICIDESTINATI A VENIRE A CONTATTO CON LE MUCOSE (1) (2) (3)

18

19

20

45 380

45 405

45410

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E 122

E 125

E 122

E 125

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3%

E 180 E 180

E 123

E 124

E 126

E 123

E 124

E 126

r

r

Tenore massimo del~l'l % in fluoresceinae del 2 % in mono-bromofluoresceina

idem

idem

idem

(1)

(2)

Questi coloranti possono essere utilizzati anche nei prodotti cosmetici che vengono in contatto con altreparti del corpo.

Per certi coloranti sono previste delle restrizioni che possono riguardare il campo di applicazione del colo~rante (la lettera « r })nella colonna «restrizioni ,) sotto « campo di applicazione )}significa che è vietato l'usodel colorante nella preparazione dei prodotti cosmetici che possono venire a contatto con le mucose del~l'occhio e in particolare dei prodotti per il trucco e lo strucco degli occhi) oppure la concentrazione mas~sima autorizzata.

Sono ammessi anche le lacche o i sali di tali coloranti che contengono sostanze non vietate dall'allegato IIo escluse dal campo di applicazione della normativa.

I coloranti il cui numero è accompagnato dalla lettera E conformemente alle disposizioni del decreto mini~steriale 22 dicembre 1967 e successive modifiche devono soddisfare le condizioni di purezza fissate intale decreto.

(3)

(4)

RESTRIZIONI

NumeroNumero color Numero del coloranted'ordine index o altre informazioni Campo Concentrazione Grado

di massima diapplicazione autorizzata purezza

I

a) ROSSI

21 45 425 Tenore massimo del-l' 1 % in fluoresceinae del 3 % in mono-iodofluoresceina

22 45 430 E 127 E 127idem

23 58 00024 73 360

25 75470 E 120 E 120

26 77 015 E 420 E 420

27 77 491 El72 E 172

28 E 163 E 163

29 E 162 E 162

b) ARANCIONI E GIALLI

1 10316 r

2 11 920

3 12075

4 13 015 E 105 E 105

5 14270 E 103 E 103

6 15 510 r

7 15 980 E 111 E 111

8 15 985 E 110 E 110

9 19 140 E 102 E 102

10 45 350 6%

11 47005 E 104 E 104

12 75 100

13 75 120 E 160 b E 160 b

14 75 125 E 160 d E 160 d

15 75 130 E 160 a E 160 a

16 75 135 E 161 d E 161 d

17 75300 E 100 E 100

18 77489 El72 El72

19 77 492 E 172 E 172

20 40 820 E 160 e E 160 e

21 40 825 E 160 f E 160 f

22 E 101 E 101

23 45 395 Quando viene usatoper i rossetti per lelabbra, il coloranteè ammesso soltantosotto forma di acidolibero alla concen-trazione massimadell'l %

24 E 160 c E 160 c

Senato della Repubblica ~ 13051 ~ VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

Segue: Parte Seconda

RESTRIZIONINumero

Numero color Numero del coloranted'ordine index o altre informazioni Campo Concentrazione Grado

di massima diapplicazione autorizzata purezza

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c) VERDI E BLU

1 42 051 E 131 E 131

2 42 053

3 42090

4 44 090

5 61 565

6 61 570

7 69 825

8 73 000

9 73 015 E 132 E 132

10 74 260 r

11 75 810 E 140 E 140

12 E 141 E 141

13 77 007

14 77 346

15 77 510 Esente da ioni di cia-nuro

t6 69 800 E 130 E 130

d) VIOLETTI, BRUNI, NERI E BIANCHI

28 440 E 151 E 151

2 42 640

3 60 725

4 73 385

5 77 000 E 173 E 173

6 77 002

7 77 004

8 77005

9 77 120

to 77 220 E 170 E 170

11 77231

12 77 266 Parte di E 153 E 153

13 77 267 Parte di E 153 E 153

14 77 400

15 77 480 E 175 E 175

t6 77 499 El72 El72

:Senato della Repubblica ~ 13052 ~. VII Legislaturu

302a SEDUTA (antimerid.) A~SEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

Segue: Parte Seconda

RESTRIZIONINumero

Numero color Numero del coloranted'ordine index o altre informazioni Campo Concentrazione Grado

di massima diapplicazione autorizzata purezza

17 77 713

18 77 742

19 77 745

20 77 820 E 174 E 174

21 77 891 El71 E 171Biossido di titanio (esue miscele con mica)

22 77 947

23 75 170 Guanina o essenza diOriente

24(Bianco 9)Stearati dialluminio,di zinco, dimagnesio edi calcio

25 E 150 E 150Caramello

Senato della Repubblica ~ 13053 ~ VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

Segue: Parte Seconda

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~ 13054 ~ VII LegislaturaSenato della Repubblica

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

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302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

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RESTRIZIONINumero

Numero color Numero del coloranted'ordine index o altre informazioni (4) Campo Concentrazione Grado

di massima diapplicazione autorizzata purezza (4)

a) ROSSI

1 12 120

2 12350

3 12385

4 14 700 r

5 15 500 L'uso di15 500 Ba sali di bario

è vietatonei rossettiper le lab-bra

6 15 585 Ba

7 15 620

8 15 800

9 16035

10 26 100

11 27 290

12 45 160

13 75 480

14 75 580

b) ARANCIONI E GIALLI

1 18965

2 45 340

3 47000 r

Seuato della Repubblica ~ 13058 ~ VII Legislatura

302a SEDUTA (al1timerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

PARTE SECONDA

ELENCO DEI COLORANTI AUTORIZZATI IL CUI USO È AUTORIZZATO PROVVISORIAMENTENEI PRODOTTI COSMETICI DESTINATI A VENIRE IN CONTATTO CON LE MUCOSE (1) (2) (3)

(1) Questi coloranti possono essere utilizzati anche nei prodotti cosmetici che vengono in contatto con altreparti del corpo.

(2) Per certi coloranti sono previste delle restrizioni che possono riguardare il campo di applicazione del colo-rante (la lettera « r ,) nella colonna «restrizioni}) sotto « campo di applicazione ,) significa che è vietatol'uso del colorante nella preparazione dei prodotti cosmetici che possono venire a contatto con le mucosedell'occhio e in particolare dei prodotti per il trucco e Io strucco degli occhi) oppure la concentrazionemassima autorizzata.

(3) Sono ammessi anche le lacche o i sali di tali coloranti che contengono sostanze non vietate dall'allegato II.(4) I coloranti il cui numero è accompagnato dalla lettera E conformemente alle disposizioni del decreto mi-

nisteriale 22 dicembre 1967 e successive modifiche devono soddisfare le condizioni di purezza fissate intale decreto.

RESTRIZIONI

NumeroNumero color Numero del coloranted'ordine index o altre informazioni Campo Concentrazione Grado

di massima diapplicazione autorizzata purezza

c) VERDI E BLU

1 42 040

2 42 140

3 42170

4 42735

5 44 040

6 44 045

7 59 040

8 61 554

9 62 085

10 77 288 Esente da ioni cro-mato

11 77289 idem

12 77 520

13 74 160

Senato della Repubblica ~ 13059 ~ VII Legislatul'a

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

Segue: Parte Seconda

d) VIOLETTI, BRUNI, NERI E BIANCHI

1

2

3

4

5

6

20 170

27 755

42 580

45 190

77 019

77 163

E 152 E 152

OssicIoruro di bismuto(e sue miscele con mica)

7 77 265

8 77 718

Senato della Repubblica ~ 13060 ~- VII Legislatura

27 LUGLIO1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA' RESOCONTO STENOGRAFICO

P ARTE TERZA

A) ELENCO DEI COLORANTI PROVVISORIAMENTE AUTORIZZATI PER I PRODOTTI COSME~TICI CHE NON VENGONO IN CONTATTO CON LE MUCOSE

Rossi

12310, 12335, 12420, 12430, 12440, 16140, 16155, 16250, 17200, 18000, 18050,18055, 18065,26105,45100,50240, E 121

Arancioni e gialli

11680, 11710, 13065, 15575, 16230, 18690, 18736, 18745, 19120, 19130, 21230, 71105

Blu e verdi

10006, 10020, 42045, 42050, 42080, 42755, 44025, 62095, 62550, 63000, 71255, 74100, 74220, 74350, bludi bromotimolo, verde di bromocresolo, n-dibutilammino-l, 4 antrachinone

Violetti, bruni, neri, bianchi

12010, 12196, 12480, 16580, 27905, 42555, 42571, 43625, 46500, 51319, 61710, 61800, sali di sodio del-l'acido diammino 2-4 azobenzenesulforico e 5 relativi coloranti (Brown FK), porpora di bromocresolo

B) ELENCO DEI COLORANTI PROVVISORIAMENTE AUTORIZZATI PER I PRODOTTI COSME-TICI CHE VENGONO SOLO BREVEMENTE IN CONTATTO CON LA PELLE

Rossi

11210, 12090, 12155, 12170, 12315, 12370, 12459, 12460, 13020, 14895, 14905, 16045, 16180, 18125, 18130,24790, 27300, 27306, 28160, 45220, 60505, 60710, 62015, 73300

Gialli e arancioni

11720,11725,11730,11765,11850,11855,11860,11870,12055, 12140, 12700, 12740, 12770, 12790,13900,14600, 15970, 15975, 18820, 18900, 19555,21090,21096,21100,21108,21110, 21115, 22910, 25135, 25220,26090, 29020, 40215, 40640, 41000, 45376, 47035, 48040, 48055, 56205, 4-(3-Clorofenilazoto)-3-idrossi-2-acido nafroico-O-anisidine (pigmento arancio 4), -3-ossipirene-5, 8, 10-trisolfonato di soda

Blu e verdi

10025,26360,42052,42085,42095,42100, 50315, 50320, 50400, 50405, 51175, 52015, 52020, 52030, 61505,61585, 62045, 62100, 62105, 62125, 62130, 62500, 62560, 63010, 64500, 74180

Violetti, bruni, neri, bianchi

12145, 14805, 15685, 17580, 20285, 20470, 21010, 25410, 30045, 30235, 40625, 42510, 42520, 42525, 4253542650, 48013, 57020, 60730, 61100, 61105, 61705, 62030, 63165, 63615

Senato della Repubblica VII Legislatura~ 13061 ~

27 LUGLIO 1978

~

3023 SEDUTA (antimerid.) A:::SEiIJBLE,\ - RESOCONTO STENOGIL\FJCO

P R E S I D E N T E. Metto ai voti jJdisegno di legge nal suo complesso, con 1aavvertenza che il titolo, nel testo propostodalla Commissione, è il seguente: «Nonnesulla produzione e sul commercio dei pro-dotti cosmetici e di igiene personale ed at.tuazione della CÜJrettivan. 76/768, approvatadal Consiglio dei ministri della CEE il 27luglio 1976 ».

Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Discussione dei disegni di legge:

({ Conversione in legge del decreto.J.egge6 luglio 1978, n. 353, concernente normeper il contenimento del costo del lavoro,mediante la riduzione dei contributi do-vuti agli enti gestori dell'assicurazionecontro le malattie» (1298);

({Riduzione dei contributi dovuti agli entigestori dell'assicurazione contro le ma-lattie» (1234) (Relazione orale)

Approvazione, con modificazioni, del dise-gno di legge n. 1298 con il seguente titolo:{{ Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 6 luglio 1978, n. 353, con-cernente norme per il contenimento delcosto del lavoro, mediante la riduzionedei contributi dovuti agli enti gestori del-l'assicurazione contro le malattie»

P R E S I D E N T E. L'ordine del giornoreca la discussione dei disegni di legge:«Conversione in legge del decreto-legge 6luglio 1978, n. 353, concernente norme peril contenimemo del costo del lavoro, median-te la riduzione dei contributi dovuti agli en-ti gestori dell'assicurazione contro le malat-tie» e: «RiduZJione dei contributi dovuti aglienti gestori dell'assistenza contro le malai".tie », per i quali è stata autorizzata la rela.zione orale.

Ha facoltà di parlare il relatore senator¡~Andreatta.

* A N D R E A T T A, re/atore. Signor Pre-sidente, signor Ministro, onorevoli colleghi,con la presentazione del decreto-legge di cui I

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si chiede la conversione il Governo ha prov-veduto a estendere per la restante parte rid1978 il provvedimento di fisoalizzazione de-gli oneri sociali introdotto nella nostra legi-slazione nel marzo del 1977. Poichè le partipolitiche in questi anni non si sono trovated'accordo nella individuazione di una defi-nitiva sistemazione della materia, ci siamotrovati di fronte a una serie di provvedimen-ti di emergenza con cui si chiedeva id rinnovodella fiscalizzazione già introdotta.

Credo che non metta conto spendere mol-te parole per individuare il significato eco-nomico e l'obiettivo di sostegno delle espor-tazioni di una modifica del siste.rna fiscale,inteso nel suo senso più largo, che compor-ta il fatto di scaricare il fiIlaLl1ziamento diuna parte della previdenza sociale sul bi-lancio delila Stato anzichè sui contributi de-terminati in relazione al monte salari del-le aziende, in particolare di quelle del setto-re esportatore.

Vorrei ricordare in Aula l'iter del provve-dimento nelle Commissioni riunite che hasegnato, a mio parere, un punto a favoredeHa dimostrazione della puntigliosità e del-la serietà sul piano finanziario dei membridel Senato.

Il provvedimento, così come ci era giunto.tentava, correttamente direi, di modificarein maniera permanente la legislazione inmateria, collegando una fiscalizzazione con-giunturale alla riforma sanitaria e alla ne.cessità, di fronte al nuovo sistema che com"porta la garanzia dell'assistenza per malat-tia a tutti i cittadini in quanto tali, di tro-vare un finanziamento che non ricadesse suparticolari categorie. Su questo assunto leCommissioni riunite non si sono trovate in-vece d'accordo con il Governo, il quale ave-va inizialmente proposto un provvedimentodi fiscalizzazione al 5 per cento del salariosoggetto alle ritenute INAM nel caso degliuomini e al 12,5 per cento nel caso delle don-ne. È apparso che si introducesse nel siste-ma ancora un'altra spesa automatica edindicizzata, un'altra spesa cioè il cui am-montare sfuggiva al controllo di quel mo-mento unificante della finanza pubblica cheè la discussione sul bilancio, resa oggi, at-

Senato della Repubblica ~ 13062 ~ VII Legislatura

27 LUGLIO 1978302" SEDUTA (antimerid.) AssmmLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

traverso la pratica della legge di finanza, unadiscussione non meramente ricognitiva e for~male. Di qui la necessità di determinare l' o~nere per il bilancio in maniera puntuale eprecisa, non riferendosi semplicemente aduna aliquota o una percentuale di un aggre-gato come il monte salari, che è determinatoda fatti di mercato ed è il sottoprodotto del-la contrattazione. La tecnica proposta dalMinistro avrebbe introdotto un elemento ul-teriore di automatismo e di indicizzazionenella spesa, laddove già ci troviamo di frontead una larga percentuale del bilancio che èdeterminata al di fuori di una valutazionediscrezionale del Governo e del Parlamento.

Pertanto in Commissione sono stati ap~provati all'unanimità degli emendamentiche hanno modificato l'articolo 2 del decre~to-legge ed hanno riportato, per quanto con-cerne il lavoro maschile, la situazione allostato attuale. Vale a dire si l'iconferma la fi-scalizzazione di 24.500 lire a favore di tuttii lavorratori di sesso maschile per l'intero an~no 1978. D'altra parte la crisi di taluni set~tori industriali in cui è largamente occupatamanodopera femminile e più in generale lacrisi dell'occupazione femminile hanno con~COI1S1O,con altœ considerazioni, a far valutarel'opportunità di una diversa fiscalizzazioneper le donne. In particolare è noto che perquanto riguarda le donne, che generalmen-te appartengono a famigHe che hanno giàuna assicurazione di malattia, il costo mar-ginale per l'INAM e per il sistema mutuali~sHco è spesso zero o prossimo a zero. Tenutoquindi conto di queste valutazioni di costie delle valutazioni sull'opportunità, 'per mo-tivi di politica industriale e sociale, di favo~rire l'occupazione femminile, si è deciso e siè unanimemente votato nelle COilllIllissioniriunite che, per quanto riguarda le lavoratri-ci, la fiscalizzazione operi in maniera da an-nullare ogni contributo di malattia per leprime 400.000 lire di remunerazione. In que-sta maniera si favorisce la possibilità di in~cremento dell'occupazione femminile in par-tìcolari settori, come il tessile e l'alimentare.della nostra economia colpiti dalla crisi deiconsumi che caratterizza questa fase con-giunturale della vita del paese. Contempo-raneamente si evita che con la dinamica sa.

lariale questo provvedimento comporti one~ri crescenti per l'Amministrazione e si evitaanche che lavoratrici che hanno stipendi ele~vati comportino per il pubblico erario il pe-so di una sostituzione del Tesoro ai contribu~ti versati dal datare di lavoro in misura chepotrebbe appunto essere assai rilevante etoccare anche il milione o i 2 milioni perognj unità occupata.

È sembrato che questa preoccupazione dinon favorire, attraverso un provvedimentodi fiscalizzazione, di fatto la possibilità di unrecupero salariale, almeno per le lavoratri-ci oltre un salario medio-basso o un salariominimo, fosse degna di attenzione.

Da parte delle Commissioni si è anche re~s1stito al tentativo di un torrentizio allarga-mento di queste provvidenze ed in partico-lare al tentativo, che le categorie avevanoimbastito, di estendere il provvedimento difiscalizzazione anche a settori squisitamentedi servizi prodotti all'interno, come è il casodei gestori di sale cinematografiche.

Ogni lobby è permesso; il Parlamento habisogno di rimanere in rapporto con il pae~se e quindi è, direi, del tutto onesto e oo~ret~to ohe esista del « lobbismo ». Ma nelle Com~missioni riunite abbiamo considerato chegli argomenti dellobby dei proprietari di salecinematografiche non fossero così cogenti,così convincenti. Quindi si è ritenuto che do~vesse rimanere una coerenza in questo prov-vedimento e che si dovesse soprattutto esten~dere all'industria manifatturiera o a queisettori di servizi che producono un'impor~tante quota della loro offerta a favore distranieri.

In questo spirito è stato accettato unemendamento del Governo che chiarisce edestende nell'ambito del settore turistico laportata del provvedimento; così come, peruna certa omogeneità di materia, si è decisodi accettare un altro emendamento del Go-verno che, per la fiscalizzazione prevista peri lavoratori del Mezzogiorno, dà un'interpre-tazione autentica che chiaramente definiscel'ambito di questa fiscalizzazione anche a fa.vore dei lavoratori dipendenti del settoredel turismo.

Questa vicenda, che ci ha visti ritornaredue volte su due diversi provvedimenti del

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 13063 ~

27 LUGLIO 1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Governo, mi sembra che non possa conclu-dersi senza una meditazione sul domani diquesta fiscalizzazione. Noi riteniamo ~ e ij

collega Romei illustrerà un ordine del gior-no ~ che il Governo, prima della fine di que-st'esercizio, e possibilmente in occasione del-Ja presentazione del bilancio, debba propor-re un provvedimento organico (e mi scusodell'ironia, forse, di queste continue richie-ste di organicità) che coordini le diverse for-me di fiscalizzazione, nell'ambito del lavorogiovanile, nell'ambito deJl'occupazione nellearee meridionali e infine nell'amb1to dellalinea, che i partiti hanno accettato, di unaprogressiva fiscalizzazione dei contributi dimalattia. Quello che mi sembra importante èche provvedimenti che comportano flussi dimaggiori spese, o di minori entrate, per mí-gliaia di miliardi, non vengano preSlentati aldi fuori di quel momento unitario di valuta-zione complessiva della finanza pubblica cheè il bilancio dello Stato e la contemporanealegge finanziaria.

PeT questo, signor Ministro, esprimo l'au-spicio che in tempo si provveda a mantene-re anche per il 1979 questa fiscalizzazione,ma che si provveda a coordinare meglio isettori di applicazione in modo che, in oc-casione di ogni rinnovo del provvedimento,altri clienti, altri lobbies non si presentinoal Parlamento per chiedere non già una ra.zionalizzazione, ma il favore di una elemosi-na e .la compiacenza per una 'simpatia fornitaa tutti i partiti parlamentari: secondo unprincipio di ragione economica e di ragionedistributiva si provveda appunto a coordi-nare, nell'ambito di una visione unitaria del-la finanza pubblica e dei limiti ristretti cheessa permette, questa materia.

P R E S I D E N T E. Ha facoltà di par-lare il relatore senatore Romei.

R O M E I, relatore. Onorevole Presiden-te, onorevole Ministro, onorevoli colleghi,riferisco anch'io brevemente in senso favo-revole alla conversione del decreto-legge 6luglio 1978, n. 353. Prorogando fino al 31 di-cembre 1978 la durata della fiscalizzazione,già predisposta e prorogata con precedentidisposizioni di legge, il decreto-legge 353 nel

testo del Governo ne percentualizzava l'im-porta, differenziato per sesso allo scopo diincentivare l'occupazione femminile, pur ga-rantendo in ogni caso il credito di 24.500 Ji-re mensili corrispondenti all'importo di set-te punti di scala mobile, su cui formuleròpiù avanti alcune considerazioni. In questomodo si intendeva avviare un discorso strut-turale in materia di costo del lavoro verso laeliminazione degli oneri impropri quali quel-li dell'assicurazione di malattia che con Jariforma sanitaria dovranno essere intera-mente coperti dal prelievo fiscale e non piùda quello contributivo che, come è noto, èuna componente del costo del lavoro. Non c'èdubbio infatti che l'obiettivo da conseguireattraverso il riordino del sistema del finan-ziamento della previdenza resti quello diequiparare l'incidenza degli oneri sociali ailivelli medi dei paesi comunitari, per evita-re ai nostri lavoratori una busta paga piùleggera dei loro colleghi europei e alle nostreimprese un costo maggiore di quelle concor-renti degli stessi paesi europei.

Con le modifiche proposte dalle Commis-sioni per la parte che prevede la totale fisca-lizzazione dei contributi di malattia per leprime 400.000 lire di retribuzione della ma.nodopera feminile si accentua la volontà diandare nella direzione suddetta. Le Commis-sioni invece hanno ritenuto, modificando ilprimo comma deH'articolo 2 del decreto, diconfermare la riduzione fissa di 24.500 liremensili per la manodopera maschile, per leragioni che sono state qui spiegate dal col-lega Andreatta.

In linea con quest'ultima considerazionele Commissioni hanno proposto la soppres-sione del pen~ltimo comma dell'articolo 2, aproposito del quale mi riservo di presentareun apposito ordine del giorno, come ricor-dato dal collega Andreatta. Incidentalmenteosservo che queste modifiche conferisconocarattere più perequativo aJ provvedimentoche stiamo per discutere.

Chiarito ciò, consentitemi, onorevoli col-leghi, di sottoporre alla vostra riflessione al-cune considerazioni di carattere più generalesull'inflazione e sul costo del lavoro che co-munque si ricollegano alla ratio del provvedimento che ci accingiamo ad esaminare. Mi

Senato della Repubblica ~ 13064 ~ VII Legislatura_ _

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3028 SEDUTA (antimerid.) A~~SD'lBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

riferisco esplicitamente al dibattito nuova~mente ravvivatosi in questi giorni circa ilrapporto che intercorre tra inflazione e di.namica del costo del lavoro, dinamica, comeè noto, alimentata anche da rigidi automati~smi retributivi e da indicizzazioni collegateal costo deJla vita. Premetto che quanto allascala mobile esistono nel nostro paese duediverse scuole di pensiero: quella della suadifesa ad oltranza, quasi mitOllögica, e quellache invece ritiene che il mantenimento del-l'attualle congegno sommato agli aJlttri ooto-ma¡tismi ferisca la stessa <l<U!tonorrJ..Ïacontrat~tuale del sindacato mortificando l'a suacredibilità di autorità salariale. Il lato sin.golare di questa vicenda è che queste duescuole di pensrero non si identificano conschieramenti politici e sindacali, nel sensoche i progressisti siano tutti per la difesaad oltranza della scala mobile ed i conser.vatori per la sua revisione. Tali scuole dipensiero passano invece orizzontalmente attraverso gli schieramenti, segno di accresciu~ta maturità critica e culturale.

Non ho difficoltà a dire che personalmente,proprio rifacendomi alle opzioni della mialunga milizia nel sindacato, mi ritrovo tracoloro che propugnano la revisione della sca~la mobile e più in generale di tutti gli auto-matismi retributivi. E questo non solo per-chè sono convinto che difesa della scala ma.bile e richieste di investimenti per aumenta~re i posti di lavoro esprimono due logichedestinate a non incontrarsi, ma anche per laconsiderazione che l'esercizio sovrano delruolo di autorità salariale da parte del sin.dacato suggerisce nella situazione data dieliminare ogni forma di automatismo perconsentire che siano le parti contrattuali adecidere di volta in volta ed in base all'an-damento dell'occupazione se privilegiare ladifesa e la crescita del salario reale deglioccupati oppure la creazione di nuovi postidi lavoro per i disoccupati.

Mi è parso non inopportuno approfittaredi quest'occasione per ricapitolare questiaspetti più generali del dibattito sul conte~nimento del costo del lavoro, anche perchèsono convinto che le nuove posizioni dellafederazione CGIL, CISL, UIL dischiudanonotevoli possibilità alla mediazione politica

del Governo, certo alla condizione che si af-frontino con decisione le altre cause dell'in-flazione e particolarmente il disavanzo pub~blico. Non si può infatti dimenticare che leampie zone di improduttività del lavoro in-diretto sterilizzano gli incrementi di produt-tività di quello diretto e che di conseguenzase non eliminate, ricade solo su qoost'ulti-ma l'onere necessario a mantenere competi-tivi i nostri prodotti.

Su questo punto sono da condividere per-tanto le preoccupazioni del sindacato quandoammonisce che se non si elimina l'altra cau-sa strutturale deH'inflazione, vale a dire ildisavanzo del settore pubblico, si rischia difar pagare soltanto ai lavoratori H contosalato della sua inefficienza. Governo e par-tili stanno seriamente lavorando in questadire2Jione. Ebbene, dipende anche dai risul.tati di questo lavoro la possibilità di avviareun discorso meno difficile sulla revisione de-gli attuali sistemi di indicizzazione di salarie pensioni.

Poche cose sul merito del provvedimentosul quale, come ho già detto, le Commissionisi sono espresse in senso favorevole allaconversione in legge.

Degli emendamenti ha dato più ampia-mente conto il collega Andreatta; resta unultimo punto, che riguarda un ordine delgiorno presentato dalle Commissioni. In bre-ve: sono sorti dubbi se l'espressione «im~prese manifatturiere» (di cui all'articolo 1del deoreto~legge n. 15 del 1977, convertito'oon modifiche neHa legge 7 aprile 1977, nu-mero 102) co:rI1[>rendesse anche le lavanderieindustlriali che esplicano la loro attività perconto di altre imprese sicuramente ma<nifat-turiere, specialmente di prodotti tessÏil.i e diabbigliamento, oppure per conto di a:liberghi eristoranti, le une e gli altri chiaramente am-messi a fruire del beneficio della fiscalizza.zione degli oneri sociali (in base al citatodecreto..Jegge n. 15 ,del 1977 e alla ¡legge 8ago-sto 1977, n. 573).

Poichè il parere unanime delle Commissio~ni riunite è stato che dette lavanderie, quan.do siano inquadrate nel settore industrialeagli effetti del versamento dei contributiprevidenziali, sono da considerarsi «impre-se manifatturiere », l'ordine del giorno im-

Senato della Repubbltca VII Legislatura~ 13065 ~

27 LUGLIO 1978-===>

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

pegna il Governo ad intervenire in tal sensoI

nei confronti dell'INPS.¡

Con queste considerazioni ed osservazio- ,

ni, onorevoli colleghi, sottopongo il provve-!

dimento alla vostra approvazione.I

Dichiaro aperta laI

il senatore Basadon-I

I

I

I

I

III¡I

i,,

PRESIDENTE.discussione generale.

È iscritto a parlarena. Ne ha facoltà.

B A S A D O N N A. Signor Presidente,onorevole Ministro, onorevoli colleghi, que-sto nuovo provvedimento di proroga dellafiscalizzazione degli 'Oneri sodali, ancora perun breve periodo, al fine di contenere i costidel lavoro, giunge in Aula all'indomani delladiscussione delle variazioni al bilancio delloStato relative ai provvedimenti adottati nel-la prima fase di attuazione deI programmadi governo. Queste vari;;\zioni hanna messoin luce la situazione oltremada precaria del-la finanza pubblica, anche per il mancataconseguimento di uno degli obiettivi affidatiaHa manovra fiscale: quell'O di contenere ildeficit dello Stato, valutato in 29.000 miliar-di in sede di esame del bilancio pubblico al-largato e che si è attestato ad un livello sen.sibilmente più alto (31.000 miliardi).

Secondo le previsioni di alcuni economi-sti, saremmo giunti ad una dimensione deldeficit non più compatibile con un equili-brato sviluppo del sistema e con un sicurogoverno dell'inflazione. Se ciò fosse vero ~ma speriamo che resti soltanto una enun-oiazione teorica, come altre volte è accadu-to ~ potrebbe improvvisamente determinar-

si una impennata del processo inflattivo, cheinvece in questo periodo manifesta un an-damento abbastanza favorevole.

Ma:lgrado questa situazione non è statotrascurato, nè poteva d'altra parte esserlo,di comprendere tra gli interventi per <il ri-

lanoio economico anche questo provvedi-mento, poichè una sospensione del beneficio,a prescindere da altre considerazioni, avreb-be aggravato l'andamento del processo in-flattivo. Perciò, nell'attesa che si definisca-no gli accordi per giungere a soluzioni di ca-rattere strutturale che tengano conta dei fat-

ti nuovi intervenuti negli equilibI1i £inanziaridelle imprese e nelle condizioni ulteriŒ"Illetn-te peggiorate delLa finanza pubblica, si rendenecessario operare ulteriormente in direzio-ne del contenimento del costo del lavoro chemolti considerano come la causa principaledell' emarginazione del nostro sistema pro.duttivo dal mercato internazionale.

Questo provvedimento è uno dei pochi, traqueHi adottati in questi mesi, che figuranonella seconda variazione di bilancio, direttiad aumentare la produttività, mentre altrioperano in senso inverso come l'aumentodell'imposta sugli interessi bancari, che sitraduce in definitiva in un inasppimento delcosto del danaro con conseguente compres-sione della produttività. Anche altri provve-dimenti minori operano per la recessione:così lo stesso ulteriore ricorso 'al mercatofinanziario per una parte delle spese desti-nate a smobilizzo, che comprime ulterior.mente lo spazio creditizJÌo disponibile per gliinvestimenti di promotori privati. Come è no-to, il nuovo beneficio è stato definito in mo-do più ampio e favorevole di quello vigente.

Nel testo originario veniva riconoslCÌuto al-le aziende uno sgravio pari al 5 per cento, ele~Valtoal 12,50 per cento per le lavoratrici, per

I le retribuzioni assoggettate alla contribuzio-"¡-ne per l'assicurazione obbligatoria contro le

malattie; nel testo approvato daHe Co;mmis-sioni di merito, su proposta dei relatori An-dreatta e Romei, alle .imprese è concessa unariduzione contributiva di 24.500 lire per 'Ogniaddetto di sesso maschile e l'esenzione totaledal pagamento dei contributi dell' assicura-zione contro le malattie per ogni addetto disesso femminile per le prime 400.000 liremensili di retribuzione.

Si è pervenuti così, dopo ampia ed appro-fondita discussione, ad una soluzione piùpratica, puntuale, precisa e razionale che ri~chiede un onere inferiore a quello delle age-volazioni previste nel testo governativo, an-che se sempre superiore a quello relativo al-le facilitazioni applicate fino allo scarso giu-gno. Sarebbe stato forse 'Opportuno in que~sto difficile momento, trattandosi in sostanzadi un provvedimento tampone, non 'aJ1lonta-narsi dai livelli degli oneri sostenuti in pre~cedenza, ma è stata proprio questa consape-

Senato deÍla Repubblica ~ 13066 ~ VII Legislatura

27 LUGLIO1978302" SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

volezza a indirizzare le decisioni verso ilconte:nimento della spesa e tla rinunzia, aproposte di maggiori sgravj, anche se a vol-te alquanto giustificate. Ha ¡ragione ill sena-tore Andreatta ad elogiare a questo propo-sito il comportamento .delle Commissioni dimerito.

A mio avviso la maggiorazione dello sgra-vio in favore del personale femminile pote-va essere rinviata al momento delle modifi-che strutturali definitive, anche se debbonogiudicarsi valide le argomentazioni in basealle quali è stalta consentita, cioè che illavoro della donna coniugata non aumentagli oneri per l'assistenza malattia, mentreprovoca la contrazione di quelli dovuti perassegni familiari, che le imprese sopportanogli oneri connessi aBe assenze ¡per mater-nità e che necessita operalre un'inversionedi tendenza alla diminuzione dell' occupazio-ne femminile che s.i 'registra in settori pa¡rti-calaJrmente in crisi come ill tessile e J'abbi-gliamento, come è stato pOleOfa rilcordato.

A questo proposito vorrei brevemente ri-cordare che la nostra parte poJitica ha soste-nuto lin occasioni del genere, nell'altro ramodel Parlamento, che gli oneri di maternWtdevono essere globalmente fiscalizzati per-chè l'¡evento della maternità non ha alcunaconnessione con la causa e l'occasione di la-voro, mentre ricade pesantemente sulla pro-duzione e quindi sul livello dei costi; altreche un elemento di pesante aggravio per laproduzione rappresentano anche una dellecause frenanti per l'accesso al lavoro delledonne, pregiudicando il principio di paritàdi trattamento tra uomo e donna in materia,di lavoro; ma questo è un problema com-plesso che va affrontato in altro momento.

In questo momento non potevano altresìaccogliersi le richieste di settori forse ingiu-stamente trascurati, specie alcuni che com-prendono le infrastrutture a servizio del tu-rismo, verso il quale deve rivolgersi un prio-ritario interesse (e questo è stato ampia-mente dimostrato anche dal Governo), cosìcome non si potevano prendere in conside-razione ipotesi di esclusione di settori chegià usufruiscono del beneficio e che dopotante proroghe lo considerano un diritto e locomprendono nel loro conto economico.

Comunque, la definizione dei problemisollevati dalla fiscalizzazione degli oneri so-ciali deve essere rinviata a quando si perver-rà alla formulazione di una disciplina orga-nica del oosto del lavoro, coinvolgendo tuttii fattori che lo ilnfluenzano, come ha affer-mato poco fa il senatore RomeL A questoproposito appare superfluo e fuorviante l'an-nuncio di propositi futuri della legge, se-condo i quali a partire dallo gennaio 1979in relazione all'andamento della dinamicasalariale si sarebbe provveduto aHa rideter-minazione delle aliquote ed alla coperturadei relativi oneri; e ciò non solo perchè nonsarebbe stato coerente con le norme conte-nute nei precedenti commi dell'articolo 2,ma perchè lascia prevedere. un ulteriore pro-lungamento del provvedimento stesso, attua-to con gli stessi criteri che fino a questo mo-mento sono stati osservati.

Una tale ipotesi non poteva certo trovareil gradimento degli operatori economici iquali già speravano di poter contare, perquanto riguarda gli oneri sociali, su un qua-dro legislativo certo e debbono ancora ac-contentarsi di norme la cui validità resta Ii-mitata all'anno in corso. Avevamo motivo diritenere che dopo tante polemiche e discus-sioni su questa materia anche fuori del Par-lamento si potesse giungere ad una definizione di carattere strutturale del benefioio:ciò dovrebbe accadere, come è stato annun-ciato, senza altre incertezze per il 1979, col-legando la fiscalizzazione alla legge finan-ziaria ed al piano triennale per la finanzapubblica, in armonia con la attuazione del-la riforma sanitaria, come ha ricordato il se-natore Andreatta.

Ma tali provvedimenti che dovrebbero ope-I rare in direzione dei costi di produzione e

verso il miglioramento della competitivitàindustriale, come ¡la rrstrutturazione filOlal1-ziaria e la riconversione industriale, stenta-no ad entrare in fase esecutiva per cui si ren-de necessario far ricorso allo strumento del.la fiscaIizzazione degli oneri sociali anchecon gli attuali requisiti per consentire la pre-senza della nostra produzione sui mercatiinternazionali e sorreggere l'attività turi-stica che presenta ancora un peso determi-nante specialmente nel Sud.

Senato ddla Repubblica ~ 13067 ~ VII Legistatufá

27 LUGLIO1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Perciò, anche se consideriamo il provvedi~mento in esame per alcuni aspetti criticabi-le, poichè esso è urgente e indispensabile, anome del Gruppo della democrazia nazionale.dichiaro che ci asterremo dal voto.

P R E S I D E N T E. È iiscritto a par-}are il senatore Cazzato. Ne ha facoltà.

C A Z Z A T O. Onorevole Presidente, ono-revole rappresentante del Governo, onorevo- ,

li colleghi, la conversione in legge del de-creto 6 lugLio 1978, n. 353, rel'ativo al conteni-mento del costo lavoro mediante la dduzio-ne e il parziale esonero dei contributi perl'assicurazione malattia, rifile1:i1Jeun provvedi~mento già adottato lo scorso anno, prorogatoil31 gennaio 1978, che oggi si rimlova con ,al-cune precisazioni e modifiche apportate dal-le Commissioni sesta e undicesima congiun-te, su proposte del Mini,stro del lavoro.

Presidenza del vice presidente C A RRA R O

(Segue C A Z Z A T O). È un provvedi.mento, come è stato ribadito, che agevola leimprese industriali del settore tessile e del~l'abbigliamento e anche queMe commencialiesportatrici abituali, le impres:e albeI1ghiere,i pubblici esercizi per la somminÌiSltrazionedelle bevande e!Coetera. È UlnproV'V'eldimentoche da certi settori fuori e nel Parlamentoviene considerato ingiusto, disadminatorio, eciò può essere, sotto certi aspetti, consi,d~atovero. Ma il provvedimento non può, a pareredel nostro Gruppo, per il momento andareoltre i limiti in esso contenuti. Si tratta didare ad esso una giusta interpretazione perapplicarlo alle imprese che hanno in effettidiritto; occorre considerare che il provve~dimento al nostro esame viene ad essere li~mitato fino alla fine del 1978 e nel frat~tempo il Governo è impegnato, nel quadrodel discorso in atto e che Siiaccentuerà neiprossimi mesi nel momento in cui il rinno~va:mento dei contratti porrà più accentuata-mente i problemi del costo del lavoro e quin-di i problemi della riforma sanitaria, a pre-sentare in questo periodo proposte concretesull'argomento deJla fiscalizzazione. Non vo-glio anticipare niente per quanto concernei problemi della scala mobile, perchè, an-che se sul piano politico non possiamo sot-trarci ad esprimere il nostro giudizio, rite-niamo in via preliminare che il problema del-la scala mobile sia di esclusiva contrattazio-ne sindacale e quindi di competenza in ma-

niera particolalre delle organizzazioni sinda-cali dei lavoratori e delle organizzazioni pa-dronali, segu1te con attenzione dail Ministrodel lavoro.

Ciò detto, il Gruppo comunista esprimevoto favorevole sia al provvedimento, sia al-l'ordine del giorno concordato in Commis~sioni sesta e undicesima in seduta congiunta,in base a quelle precisazioni cui il relatoreRomei poc'anzi faceva riferimento.

P R E S I D E N T E. È iscritto a parlareil senatore Balbo. Ne ha facoltà.

B A L B O. Signor Presidente, signor Mi-nistro, onorevoli colleghi, il decreto-Iegge delGoverno che ha prorogato la fiscalizzazioncdegli oneJ1i sociali fino al 31 dicembre 1978era un atto indubbiamente necessario ai finidel sostegno dell'attività produttiva del no~stro paese.

Resta però il fatto che si tratta di un prov-vedimento a termine, cioè che scade alla fi-ne del corrente anno e che come tale non dàuna prospettiva sufficientemente lunga aglioperatori economici su quella che sarà l'in~ddenza degli oneri sooiallÌ. È questo, a no-stro giudi:Ûo, il difetto principale +leI prov-vedimento, non mitigato a sufficienza dal~l'impegno contenuta nel decreto stesso diuna ulteriore proroga della fiscalizzazioneper il periodo successivo al primo gennaio1979 e ciò perchè tale impegno non garanti-

Senato della Repubbíica ~ 13068 ~ VU Legislatura

302" SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

see sul quantum della fiscalizzazione futura.:Ë positivo invece il fatto che la riduzionecontributiva prevista dal provvedimento inesame si indirizzi sui contributi per l'assicu-razione obbligatoI'ia contro le malattie. Que-sto, a nostro giudizio, è un primo, timidopasso per una soluzione strutturale del pro-blema degli oneri sociali. Al di là di questcconsiderazioni, il provvedimento di fiscaliz-zazione è indubbiamente positivo; esso vie-ne a incidere su una delle cause di debolezzadel nostro apparato produttivo nei confron-ti della concorrenza estera. Ciò perchè ~ è

bene ricordarlo anche in questa sede ~ glioneri sociali in Italia sono sensibilmente su-periori a quelli che si registrano in medianegli altri paesi industrializzati dell' occiden-te, che sono poi i nostri maggiori concor-renti e partners commeroiali.

A giudizio dei 1iberali, sarebbe necessarioriguardare il provvedimento di fìscalizzaÛonedegli oneri sociali come una tappa nel cam-mino verso il graduale passaggio dall'attua-le sistema contributivo mutualistico a un si-stema di sicurezza sociale. In altre parole lafiscalizzazione dovrebbe essere l'avvio di undiverso finanziamento della previdenza so-ciale, che dovrebbe avvenire non più con icontributi dei lavoratori e dei datori di la-voro ma in parte consistente con fondi dibilancio, prevedendo eventualmente anchel'istituzione di una imposta o di una so-vrimposta.

In questo modo il sistema produttivo sa-rebbe alleggerito di una grossa componentedel costo del lavoro che verrebbe distribuitafra tutti i contribuenti. Ciò consentÍ'rebbe inprimo luogo una maggiore competitività delnostro sistema produttivo che è essenzialeper un paese ad economia fondamentalmen-te trasformatrice, come il nostro, e in secon-do luogo consentirebbe, come ho già ricoI'.dato, di avviare la creazione in ItaHa di unsistema di sicurezza sadaIe.

Il costo del lavoro per unità di prodottoè aumentato in Halia complessivamente, nel1977, del 19,6 per cento, contro un incremen-to pari al 15,3 per cento nel 1976. Questi datirelativi ai conti economici nazionali degli ul-timi anni sono forniti dall'ISTAT. L'aumen.to in questione, secondo tali dati, è fra i piil

elevati riscontrati a partire dal 1971, inferio-re solo al più 25,5 registrato nel corso del1975 e di poco superiore al più 19,1 del 1974.Più esattamente il costo del lavoro medioorario deHe dndustrie manifatturiere maggio-ri è aumentato di circa il 22 per cento e quel-lo medio mensile per impiegato del 16 percento. Un'ora di lavoro per operaio l'annoscorso è costata, sempre in Italia, 5.014 lirein media; il costo mensile per impiegato èstato di 1 milione 36.124 lire e quello me.dio annuo ¡per dipendente è stato di 8 milio-ni 771.977 lire.

Da calcoli fatti da organizzazioni compe-tenti si fissa nel 58,3 per cento illcosto dell Œa-varo complessivo mentre i contributi sOICia:liiincidono per il 27,7 per cento. La retribuzioneper i giorni non lavorativi è dell'11,7 percento.

In una situazione del genere, poco soppor-tabile da parte delle aziende, è chiaro che loStato deve intervenire. Dall'esame, sia purerapido, di questi dati, è evidente la necessi-tà di contenere il costo del lavoro e la neces-sità di ricorrere a un provvedimento, comel'attuale, di proroga, la terza da quando ven-ne varato il provvedimento originario, nelfebbraio ,del 1977, aon successiva conveI"sio-ne in aprile; la prima si ebbe aJI~ fine delloscorso gennaio, la seconda in marzo. Comein altre occasioni le decisioni in materia dicontenimento del costo del lavoro sono statecriticate da quei settori che, esclusi dai bene-fici, si ritengono discriminati.

È il caso della Confetra, la Confederazionegenerale del traffico e dei trasporti, che ri-tiene ingiustificata l'esclusione dai beneficidella fiscalizzazione delle ,aziOO!dedeg¡li auto-trasporti e di spedizione tanto più perchèsu di esse incidono ÎIIlmisura più rilevantegli oneri impropri.

Non ho compreso bene quali siano state leragioni dell'esclusione di questa categoriache una prima valutazione farebbe includere.Così potrei dire per l'esclusione delle sale ci-n~matografiche.

Detto in termini piani, il problema da ri~solvere con la cosiddetta fiscalizzazione èqueHo dei vari contributi per malattie che inItalia sono fatti ¡pagare alle imprese in per~

'senato della Repubblica 13069 vii tegistaturà

27 LUGLIO 1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

centuale sul salario (il 12,8 per cento), men-tre negli altI1i paesi non sono a carico delleimprese bensì del bilancio statale, medianteprelievo fiscale, o direttamente a carko deilavoratori.

Con costi del genere di qœIJi che ho se-gnalato, con contributi vari di tanto peso per!'industria, che non permettono competitivi.tà e concorrenza con l'estero, dove avvienela maggioœ collOlCaZionedei nostri proc1otti,è chiaira l'urgenza di IProvve~re a COIllte!ne-re il costo del lavoro entro certi limÎiti dicompetitività.

Uno dei mezzi a nostra disposizione è ap-punto la fiscalizzazione degli oneri sociali.

n deoreto-Iegge sul contenimento del co-sto del lavoro mediante riduzione dei contri.buti dovuti agLi enti gestori per l'assicura-zione contro le malattie è stato adottato conurgenza, e noi condividiamo il provvedimen-to e l'urgenza. Lo scopo è di assicurare condecorrenza dallo luglio la riduzione deglioneri contributivi impropri, a caratterestrutturale, a favore deHe aziende del settoremanifatturiero ed estrattivo e di quelle con-template dall'articolo 1 della legge n. 573 del-l'agosto 1977 che in effetti sono quelle chehanno dovuto subire il maggior costo della-varo nell'anno scorso.

n provvedimento, come abbiamo visto, de-termina un ulteriore beneficio per le aziendevalutabile in circa 1.125 miliardi di lire peril corrente esercizio.

Non è poco anche se nell'attuale situazionedi que1Je aziende non è molto.

Ci vuole ben altro per rimetterle sulla buo-na via del reddito, ma bisogna ben riconosce-re che è un primo passo, una dimostrazionedi comprensione della situazione, una dimo-strazione di buona volontà.

L'onere globale per lo Stato, per l'interoprovvedimento, 'sale oosì a circa 3.150 milmr-di di lire. Ed è molto per la situazione delnostro bilancio.

Difficile, onorevoli colleghi, mettere d'ac-cordo queste due necessità: venire incontroalle aziende per assicurare la loro esistenzae tenere presenti le possibilità del nostrobìlancio.

Necessità, quindi, di provvedere subitocon una proroga, ma necessità anche di prov

vedere al più presto in via definitiva dandosicurezza senza lasciare più nel dubbio e nel-!'insicurezza, condizioni veramente deleterieper una buona conduzione di aziende.

Le ragioni sopra esposte ci fanno superarele perplessità sulla temporaneità del presen-te provvedimento. Pertanto noi liberali espri-miamo voto favorevole al disegno di leggen. 1298.

P R E S I D E N T E. Dichiaro chiusa ladiscussione generale.

Da parte delle Commissioni -riunite 6a e Il a

è stato presentato il seguente ordine delgiorno:

n Senato,

esaminato il disegno di 1egge di con-versione del decreto-legge 6 Luglio 1978,n. 353, concernente norme per il contenimen-to del costo del lavoro, mediante la ridu-zione dei contributi dovulti agli enti gestoride}l'assicurazione contro le ltIlallattie,

premesso che nell termine « Ïimprese ma-nifatturiere» di oui 811primo cOltIlltIla del-l'articolo 1 del decreto~legge 7 febbraio 1977,n. 15, convertito con modificaZ!Îoni neHa leg-ge 7 a¡prHe 1977, n. 102, debbono intendersicomprese le lavanderie inquadrate nel 'set-tore industria agli effetti dei contribuiti pre-videnziaJ.i;

rirlevato che sono 'stati 50~levati dUibbiCÎoca J'interpretazione di cui so.pra,

impegna il Governo ad intervenire neiconfronti dell'INPS afEinchè adotti l'inter-pretazione di cui in premessa.

9. 1298. 1

Ha facoltà di parlare il relatore senatoreRomei, che invito anche a svolgere l'ordinedel giorno n. 2. Si dia lettura dell'ordine delgiorno.

P A L A, segretario:

n Senato,

in sede di conversione in legge del de.creta-legge 6 luglio 1978, n. 353, concernentenorme per il contenimento del costo del la-

Sénato della Repubblica~

13Ò7Ö ....... VU Legislatura

27 LUGLIO 1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

varo, mediante la riduzione dei contributidovuti agli enti gestori dell'assicurazione con-tro le malattie;

avuta presente la pluralità e disorgani~cità dei provvedimenti in materia di sgravicontributivi (agricoltura, Mezzogiorno, oc-cupazione giovanile, occupazione femminile,eccetera) ;

ritenuto necessario procedere al riordi-no dell'intera materia per eliminare diffe-renziazioni non giustificate, esclusioni nonfondate, liberare la produzione da gravamiimpropri (quali quelli della tutela della sa-lute che con la riforma sanitaria deve inte~ramente far carico alla collettività) e dareagli eventuali provvedimenti di sgravio fun-zioni incentivanti,

impegna il Governo:

a procedere con legge di bilancio perl'anno 1979 al suddetto riordino, nel quadrodel programma triennale di ddeterminazio-ne della spesa pubbHca.

9.1298.2 LE COMMISSIONI RIUNITE 6a e 11a

P R E S I D E N T E. Il senatore Romeiha facoltà di parlare.

R O M E I , relatore. Replicherò moltobrevemente, signor Presidente, ,anche in con~siderazione del fatto che il dibattito non haespresso motivi sostanziali di dissenso al~l'adozione di questo provvedimento.

Con le considerazioni che ho già fatto hoespresso perplessità circa un presunto carat~tere discriminatorJo del provvedimento neiconfronti di alcune attività che verrebberoescluse dal beneficio deHa fiscaLizzazione.Nell'ordine del giorno che abbiamo presen-tato parliamo di pluralità e di disorganicitàdi questi sgravi contributivi, e quindi del~l'esigenza di un riordino. :Ë infatti da osser-vare che mentre col decreto-legge n. 15 del1977 1'0bietÜvo era uno solo, cioè quellodi favorire l'esportazione dei prodotti dellenostre attività manifatturiere, non ugualmen~te è avvenuto successivamente, ad esempiocon la legge 8 agosto 1977, n. 573. Non si puònon rilevare infatti, ad esempio, che la lette-

ra b) dell'articolo 1 di quella legge difficil-mente si può ricondurre alla ratio del pri-mitivo provvedimento di fiscalizzazione. Edè stato proprio questo allargamento che hafatto discutere le Commissioni riunite circala possibilità di includere anche altre atti~vità; le Commissioni riunite ~ ritengo a ra-gione ~ hanno però voluto mantenere fermol'ambito del provvedimento del Governo, rin-viando ad altra sede l'esame delle situazionirelative ad altre inclusioni.

Sono d'accordo che occorre eliminare dòche è onere improprio del costo del lavoroe mantenere invece una contribuzione perquella parte che ha carattere veramente pre~videnziale, trasferendo il costo dell'assisten~za a carico dello Stato. Mi è sembrato che ilsenatore Balbo sÎ!a andato quasi più in là diquesto criterio; io sarei felice se potessimoarrivare a questo obiettivo, cioè trasferire albilancio dello Stato ciò che è spesa assisten-ziale e mantenere a carico della produzioneciò che invece è spesa di previdenza.

Dette queste cose, onorevole Presidente,onorevole Ministro e onorevoli colleghi, nonho che da richiamarmi a qUaŒJ:toho giàespresso nella relazione.

P R E S I D E N T E . Ha facoltà di par-lare il Ministro del lavoro e deHa previden-za sociale.

S C O T T I , ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. Signor Presidente, ono--revoli colleghi, il Governo aveva presentatoun provvedimento tendente ad una riduzionecosiddetta struttura1le del costo del lavoroattraverso una eliminazione progressiva de-gli oneri impropri, cioè degli oneri dovutiagli enti pubblici gestori dell'assicurazioneobbligatoria contro le malattie. Nel dibatti-to che si svolse al Senato lCIIIlerse]'opinio-ne che questo proViVedimento dovesse esserecircoscritto fino al 31 dicembre 1978 e chelo sviluppo successivo della misura dovesseessere valutato in sede di legge di finanza.Il Governo, accogliendo questa opinione delSenato, ha proposto il decreto-Iegge in di-scussione, e lo ha fatto limitatamente al 31

Senato della Repubblica ì3011 vU Legislatura

27 LUGLIO 1978302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

dicembre 1978 ma indicando già (voglio sot-tolinearlo al senatore Ba<lbo) la volontà direndere permanente questa misura con unaprogressione crescente nel tempo in relazio-ne all'andamento della finanza pubblica.

Il Governo è convinto che sia necessariauna ristrutturazione del cosiddetto costo dellavoro attraverso l'eliminazione di oneri im-propri. È questa la linea che intendo ribadi- I

re .in questa sede, convenendo con le osser-vazioni che sono state fatte, cioè che occor-re dare agli imprenditori una certezza sulprovvedimento anche peT ÌJI 1979; i!l1 que-sto senso accolgo l'ordine del giorno che èstato presentato dalle Commissioni riuniteche risponde a questo obiettivo, d'altra par-te già indicato chiaramente nell'articolo 2del decreto-legge quando dice: «A partiredallo gennaio 1979, in relazione alil'anda-mento della dinamica salariale, si provvede-rà con legge alla ddeterminazione delle ali-quote di cui al primo comma ed alla coper-tura finanziaria dei relativi oneri ».

Questo è un punto ormai acquisito. Na-sce la seconda questione che qui è stata soll-levata. Certamente in presenza delle diffi-coltà di finanza pubblica .il provvedimentonon poteva non limitarsi ad alcune categoriee soprattutto essere f,inalizzato ad un obiet-tivo, quello di facilitare la competitività del-le nostre industrie rispetto a quelle degli al-tni paesi. Di qui l'introduzione e l'allargamen-to anche agli esportatori abituali e alle att.i-vità turistiche che erano già comprese neiprovvedimenti di fiscalizzazione del Mezzo-giorno, perchè in effetti es~e neUa grandemaggioranza prestano dei servizi a cittadinistranieri e quindi in pratica esportano deiservizi.

Naturalmente questa limita¡zione n'On signi-fica che non dovremmo esamilnare, così comeindica l'ordine del giorno presentato dalleCommissioni riunite, tutta la materia per ar-rivare ad una progressiva omogeneizzazionedella misura per tutti i settori produttivi,in modo che il provvedimento non abhiaquel carattere discriminatorio di cui è statodetto ma che a mio avviso non esiste se in-dichiamo chiaramente la finalità che voglia-mo perseguire.

Anche i chianimenti aggiuntivi che sonostati apportati in Commissione relativamen-te al settore turistico hanno la finalità direndere omogenea per tutti gli operatori lapossibilità di beneficiare delle misure pre-viste. In questo senso il Governo ha presen-tato alcuni altri emendamenti questa mat-tina, uno dei quali all'articolo 2 del decreto-legge, nel quale c'è un chiarimento sul tipodi contributi che vengono esentati totalmen-te per la manodopera femmi\I1!Ïre,i quali sonoi contributi dovuti agli enti pubbJici gestoridelil'a¡ssicuTazione obbligatoria OOŒltlrole ma-lattie.

Un altro emendamento riguarda l'obbligoper le aziende del rispetto dei minimi previ-sti dai contratti collettivi nazionali di cate-goria, riferito soprattutto al settore del tu-rismo dove esiste un'ampia fascia di evasio-ne per tale materia.

Un'ultima considerazione. È stata qui solle-vata dal senatore Romei la questione relati-va alla dinamica del costo del lavoro nel no-stro paese. Credo che su questo tema avre-mo modo di soffermarci in relazione all'esa-me del programma triennale che il Gover-no sta elaborando perchè una delle condi-zioni essenziali per il raggiungÌJmento di unobiettivo di espansione dell'occupazione èquella del mantenimento della dinamica sa-lariale al di sotto della dinamica della pro-duttività, per lasciare spazio finanziario ereail.eagli investimenti cioè all'acCJ:1œCimentodella base produttiva.

Con queste osservazioni, nel ringraziare irelatori e le Commissioni riunite per l'ap-porto dato al miglioramento del provvedi-mento in esame, invito il Senato alla sua ra-tifica.

P R E S I D E N T E . Mi pare che il Go-verno abbia espresso parere favorevole sul-l'ordine del giorno n. 2. Vorrei che il Gover-no esprimesse il suo parere anche sull'ordi-ne del giorno n.l.

S C O T T I , ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. Lo accolgo.

genato detta RepubbÌica ~ 13072 ~ ti Il Legislatutà

27 LUGLIO 1978302" SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGR>\FICO

P R E S I D E N T E. I relatoI1i insistonoper la votazione dei due ordini del giorno?

R O M E I , relatore. Non insistiamo.

P R E S I D E N T E. Passiamo all'esa~me degli articoli del disegno di legge nume~ra 1298, nel testo proposto dalle Commis-sioni riunite 6" e 11a.

P A L A , segretario:

Art. 1.

Il decreto~legge 6 luglio 1978, n. 353, con-cernente norme per il contenimento del co-sto del lavoro, mediante la riduzione dei con-tribúti dovuti agli enti gestori dell'assicura-zione contro le malattie, è convertito in leg-ge con le seguemi modificazioni:

All'articolo 2:

il primo comma è sostituito dai se.guenti:

({ AHe imprese .di cui a1}'articolo 1 deldecreto~legge 7 febbraio 1977, n. 15, conver-tito, con modificazioni, nella legge 7 aiprile1977, n. 102, nonchè alle imprese di cui al~l'articolo 1 della legge 8 agosto 1977, n. 573,è concessa, a decorrere dallo luglio 1978 efino al 31 dicembre 1978, una riduzione dilire 24.500 mensili sui contributi per l'assi-curazione obblitagoria contro le malattie perogni addetto di sesso maschile, con l'osser-vanza delle disposizioni di cui all'articolo 2della legge 8 agosto 1977, n. 573.

Alle predette imprese è altresì concessa,a decorrere daJ 1° luglio 1978 e fino al 31dicembre 1978, l'esenziane totale daJ paga~mento dei contributi dell'assicurazione con-tro le malattie per ogni addetto di sessofemminile per le prime lire 400.000 mensilidi retribuzione»;

il terzo comma è soppresso;

l'ultimo comma è sostituito dal se-guente:

({ Alle minori entrate derivanti dall'appli-cazione del presente articolo è fatto fronte

con corrispondenti apporti dello Stato, chesaranno mensilmente corrisposti alle gestio-ni assicurative di cui al terzo comma, in viaanticipata e nella misura che il Ministro deltesoro è autorizzato a concordare con le ge-stioni assicurative medesime, nei limiti deglistanziamenti di cui al successivo articolo 3 ».

P R E S I D E N T E . Da parte dei sena-tori Sarti e Luzzato Carpi è stato presentatoun emendamento che si intende riferito al~l'articolo 2 del decreto-legge da convertire,nel testo proposto dalla Commissione. Sene dia lettura.

P A L A , segretario:

Al primo comma, dopo le parole ({ non-chè alle imprese di cui all'articolo 1 dellalegge 8 agosto 1977,n. 573 » inserire le altre:({ ivi comprese quelle cinematografiche».

2. 1

S A R T I. nomando di ¡parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

* S A R T I . Chiedo scusa a lei, onorevolePresidente, al Ministro, ai relatori e ai colle-ghi se ripropongo in questa sede un emenda-mento che mi risulta sia stato abbozzato ieri.Ho scorso i resoconti sommari per rendermiconto delle motivazioni che hanno portatovuoi alla presentazione vuoi al ritiro, in unaforma che non ho ben capito, oo1le Commis~sioni competenti. Chiedo 'SlCUsase dtomo aproporlo io, che non faC!Cioparte delle Com-missioni di merito, per aIIltiche coHeganzecon il settore dello spettacolo. L'emendamen~to tende ad aggiungere, al primo comma del~l'articolo 2 del decreto-legge, dopo le parole:«nonchè alle imprese di cui all'articolo 1della legge 8 agosto 1977, n. 573 », le altre:« ivi comprese quelle cinematografiche ».

Darò brevissima ragione di questo emen-damento che, onorevoli colleghi, si riferisceovviamente aLla crisi delle attività cinemato-grafiche, che, come tutti sanno, è una crisi

Senato della Repubblica~

~ 13073 ~

27 LUGLIO 1978

VII Legislatura

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

senza precedenti per effetti e per dimensio-ni. Tale crisi, come pure tutti sanno, sta de~terminando cedimenti irreversibili di attivi~tà e pregiudizio dei livelli occupazionali.

La questione è stata sollevata recentemen-te anche dai sindacati; esiste in questo set-tore una preoccupazione notevole. L'annoscorso ci furono Commissioni parlamentariche, nel mese di luglio, impegnarono il Go-verno ad inserire ~ nella sede di eventualirevisioni o proroghe dei provvedimenti di fi-scalizzazione degli oneri sociali ~ fra le al-tre dmprese quelle dello spettacolo. Che lasituazione si sia ulteriormente deterioratain quest'anno non v'ha nessun dubbio; cre~do che sia di tutta evidenza l'illogicità di unasituazione che, nell'ambito stesso dell'indu-stria cinematografica, prevede la fiscalizza-zione per il settore della produzione, dellasincronizzazione, del doppiaggio dei film,nonchè dello sviluppo e della stampa, ma neesclude le imprese di esercizio e di distri-buzione, nella presunzione ~ che è oltre tut-to irrealistica e culturalmente non motivata

~ che il cinema possa essere consideratoun fenomeno da valutarsi in relazione allesingole fasi della sua elaborazione.

Allorchè l'altro ieri la questione fu solleva~ta nelle Commissione competenti, se ben ri~corda, fu respinta da:! relatore AndreattIa,con motivazioni di tutto rispetto, Œrapropostache era stata autorevolmente avanzata da:lcollega socialista Dalle Mura (mi pare ap-poggiata anche dal Ministro dello S(petta-colo, che penso abbia qualche motivo peroccuparsi attivamente di questa vicenda),in quanto si è sostenuto che essa riguardavaservizi e non produzioni manifatturiere eche di conseguenza la logica del provvedi-mento richiedeva che la proposta stessa ve-nisse respinta.

Devo dare atto a coloro che hanno soste~nuto la tesi contraria alla mia che essi nonhanno motivato la loro posizione con unaavversione al fatto cinema,tografiico, ma han-no detto che queste cose non rientrano nellalogica di questo provvedimento, e che co-munque saranno da prendersi in considera-zione Œnun discorso generale sul cinema. Chiha notizie di questa vicenda e si occupa con

intensità della questdone del cinema in Ita-lia sa che questo provvedimento è promessoda molto tempo e che su di esso le forzepolitiche si stanno intensamente impegnan-do; ma, per quanto mi risulta, è un provve~dimento molto lontano da venire, perchè èin atto una polemica vivace che direi sta at-traversando tutte le forze politiche al lorotÍnterno.

Quindi il pensare che il complesso delleprovvidenze per l'intero fenomeno cinema-tografico sarà presto affrontato, mi pare ir~reaHstico e illusorio. La misura richiestaha lo scopo solo di dare una boccata di os-sigeno all'attività cinematografica.

Quando in Commissione fu portato l'ar-gomento che ci si trovava di fronte aduna attività eminentemente terziaria, chenon poteva essere presa in considerazione,mi sono ricordato che questo provvedimen-to, come il ministro Scotti ben ricorderà, haregistrato nel suo dispositivo modifiche so-stanziali in virtù delle quali si estendono que-sti effetti di alleggerimento alBe imprese al-berghiere anche con prestamani termali, alleaziende ed ai pubblici servizi per la sommi-niSitrnrzion,e di alimenti :e di bevande, alleagenzie di viaggio, ai complessi turistico-ri-cettivi all'aria aperta, come campings, ecce.-tera e che di conseguenza l'estensione di que~sto beneficio ha investito una molteplicità disoggetti che dal punto di vista economico eoccupazionale non mi pare possano van-tare dei requisiti preferenziali rispetto alsettore del cinema che è rimasto l'unicoescluso dagli emendamenti apportati al te-sto governativo. Ecco 1a ragione per cui,non mosso ~ credo ~ da una ottica setto-

riale, ma preoccupato de1la globalità del fe-nomeno cinematografico, dell'enorme iÌnve-stimento culturale che dobbiamo fare suquesta attività considerata in ogni sua fase,e per una sorta di scetticismo che la miaesperienza mi consente di definire molto mo~tivato circa il fatto che arrivi presto quelprovvedimento salvifico che nella sua globa~lità abbracci l'interezza del fenomeno cine-matografico e faccia di questo elemento fon-damentale della vita culturale italiana unfattore di nuovo dinamico, mi permetto,

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 13074 ~

302" SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

chiedendo scusa all'onorevole relatore se glido un piccolo dispiacere, di riproporre duquesta Aula l'emendamento già presentatoin Commissione, confidando nella compren-sione e nella sensibilità dei colleghi.

P R E S I D E N T E . Invito 'la Commis-sione ed il Governo ad esprimere il pareresull'emendamento in esame.

R O M E I , relatore. Sono dispiaciutocon il collega Sarti e, pur apprezzando le .sue argomentazioni, resto contraI1Ïo all'emen-damento. L'esclusione dal beneficio della £i-scalizzazione non è solo per le attività cine-matograBche, perchè molte altre attività ~

come qui è stato ricordato ~ sono ugual-

mente escluse. Allom, se includiamo il cine-ma, perchè non includiamo anche le altre?Queste richieste eLi inclusione si rifanno amotivi diversi da quelli della ratio del prov-vedimento che è l'esportazione; motivi chepotranno essere presi in considerazione inquel riordinamento organico della materiache, come nichiesto dal nostro ordine delgiorno, dovrebbe farsi a partire dal prossi-mo anno, cioè a distanza di cinque mesi.

. Non penso proprio, onorevole collega Sar-ti, che il cinema perisca ~ mi auguro di no~ in questo breve lasso di tempo.

Per queste ragioni ribadisco il mio parerecontrario.

S C O T T I , ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. Il Governo si rimette al-l'Assemblea sottolineando nel contempo chequanto richiesto dal senatore Sarti riguardauna parte dell'intero settore di produzionee di distribuzione dell'attività cinematogra-fica.

Egli ha già ricordato che la produzionegode di agevolazioni così come parzialmen-te la distribuzione per quella parte eserci-tata da esportatori abituali. Complessivamen-te il oinema concorre alla nostra esportazio-ne con un saldo positivo. Quello che chiedeil senatore Sarti riguarda il completamentodel ciclo.

Devo solo sottolineare queste ragioni ri-mettendomi all'Assemblea per il voto.

P R E S I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 2.1, presentato dai senatoriSarti e Luzzato Carpi, non accettato dallaCommissione e per il quale ~l Governo si èrimesso all'Assemblea. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

~ approvato.

Passiamo all'esame dell'emendamento 2.2.Se ne dia lettura.

B A L B O, segretario:

Al secondo comma del.['articolo 2 del de-creto-legge, sostituire le parole « dell'assicu-razione contro le malattie », con le altre « do-vuti agli enti pubblici gestori dell'assicura-zione obbligatoria contro le malattie ».

2.2 IL GOVERNO

S C O T T I, ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C O T T I, ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. L'emendamento 2.2 è ab-bastanza semplice. Faccio inoltre fin d'OTapresente che, avendo incluso all'articolo 2alcune altre attività nel settore turistico,occorre tenerne conto ai fini dell'agevolazioneall'occupazione aggJuntiva che ,si reaHZZJanelMezzogiorno sulla base della Jiegge n. 183 del1976: a ciò mira l'emendamento 3.1.

P R E S I D E N T E. Onorevole Ministro,sull'emendamento 2.2 la Presidenza avevaqualche perplessità ed aveva chiesto ~l¡pall1eTedella quinta CommissiOiIle, perchè osservavache gli enti pubblici gestori de~l'aSlsicurazio-ne obbligartoria hanno degli introiti che sonodiversi da quelli deM"assicurazione contro lemalattie, cioè più ampi, quindi ci sarebbe sta-to un incremento di spesa.

S C O T T I, ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. Onorevole ¡Presidente, la

Senato della Repubblica VII Legislatura~ 13075 ~

27 LUGLIO 1978

~

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

dizione del decreto è: «Uillta riduzione contri-butiva commisurata al5per cento delle retri-buzioni assoggettwte aLLa cont!dbuzione per

l'assicurazione obbligatoria contro le malIat- I

tie. ,Per il personale femminile tale riduzioneè elevata al 12,50 per ,cento delle retribuzÎiO-

I

ni ». Se non includessimo tutti i cont:r~ibutidovuti agli enti pubbHai gestori dell'assicura-zione obbligatoria contro le malattie, e quin-di anche que1.1àdovuti a titolo diverso., il be-neficio riferito alle lavoratrici non raggiun-gerebbe il 12,50 per cento stabilito. Il Senatoha inoltre introdotto in Commissione una for-mula che prevede l'esenzione totale dei con-tributi sulle prime 400.000 lire. Tale esenzio-ne comporta una riduzione deUa spesa plI'evi-sta dal presente decreto e di oui c'è copertu-ra, così come indicato all'articolo 3.

S C U T A RI. Domando di pal1l'are.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

S C U T A RI. Signor Presidente, l'emen-damento del Governo, 2.2, non dovrebbe \

compo]1rore alcun aggraViio aggiuntivo inquanto si tratta di una precisazione che mo-difica un errore tecnico di forrnulaZJione del-l'articolo 2. Inf.atti con l'emendamento nonsi supera il 12,50 ¡per cento ddIa retribuzione ,femminile su cui opera la copertura e nonsi supera illimite delle 400.000 lire per ogniaddetto.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti .remen-damento 2. 2, presentato dal Governo. Chi loapprova è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Metto ai voti l'articolo 1 del disegno di leg-ge nel testo emendato. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame deIù'arrticOilo 2. Se nedia lettum.

B A L B O , segretario:

Art.2.

La lettera b) dell'articolo 1 della legge 8agosto 1977, n. 573, è sostituita dalla se-guente:

« b) alle imprese alberghiere. anche conprestazioni termali, ai pubblici esercizi edalle aziende per la somministrazione di ali-menti e bevande, alle agenzie di viaggio, aicomplessi turistico-ricettivi dell'aria apertadi cui alla legge 21 marzo 1958, n. 326, loroconsorzi e società consortili condotte anchein forma cooperativa, di cui alle leggi 10maggio 1976, n. 377 e 17 febbraio 1971, nu-mero 127 ».

P R E S I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l"approva è pregato di 'alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame deJl'arti.coJo 3. Se nedia lettura.

B A L B O , segretario:

Art.3.

L'articolo 18 della legge 25 ottobre 1968,n. 1089, e successive modificazioni e integra-zioni, nonchè l'articolo 23 della legge 16aprile 1973, n. 171, si interpretano nel sensoche gli sgravi contributivi ivi previsti si ap-plicano anche alle imprese alberghiere cometali classificate ai sensi della legge 30 di-cembre 1937, n. 261, modificata con legge 18gennaio 1939, n. 382, fermo restando il loroinquadramento nel settore commerciale aglieffetti previdenziali e assistenziali.

P R E S I D E N T E. Su questo artkolaè stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

B A L B O, segretario:

Aggiungere il seguente comma:

« Con decorrenza dallo luglio 1978 le noI'me di cui all'articolo 14 della legge 2 mag.

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 13076 ~

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

gio 1976, n. 183, si applicano anche ai pub-blici esercizi ed alle aziende di somministra-zione di alimenti e bevande ».

3.1 IL GOVERNO

P R E S I D E N T E. Metto ai voti questoemendamento, già illustrato dal Govem.o. Chi¡'approva è pœgato di aJlzarrela mano.

È approvato.

Metto ai voti l'articolo 3 nel testo emenda-to. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo aggiuntivoproposto eon l'emendamento 3. O. 1. Se ne diaLettura.

B A L Ba, segretario:

Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente:

Art. ...

({ Le riduzioni contributive di cui alla pre-sente legge si applicano alle imprese che as-sicurano ai propri dipendenti trattamentinon inferiori a quelli minimi previsti daicontratti collettivi nazionali di categoria sti-pulati dalle organizzazioni sindacali mag-giormente rappresentative ».

3.0.1 IL GOVERNO

P R E S I D E N T E . Metto ai vom questoemendamento, già illustrato dalI Governo.Chi l'approva è pregato di w1zare la mano.

È approvato.

Passiamo ailla votazione del diJsegno di leg-ge nel suo complesso.

D A L L E M U RA. Domando di parla-re per dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

D A L L E M U RA. Signor PresidOOlte,signor Ministro, onorevoli colleghi, la COil1C0S-

sione di un'ulteri.ore proroga del decreta-Ieg-ge 30 gennaio 1978, n. IS, convertito con mo-difiche nella legge 22 marzo 1978, n. 75, di persè non comporta particolari preoccupazioniper la nostra ¡parte politica. Pertanto siamod'accordo sul provvedimento anche se dob-biamo ribadire quanto detto a suo ttempo eprecisamente nella seduta dell'Il aprile 1978allorchè si discusse su un analogo argomento.Desta in noi seria preoccupazione illfa:tto chedi proroga in proroga si corre il rischio dii-stituzionalizzare un provvecl:imento cheavrebbe dovuto avere carattere rigo:rosa;men-te iCOngiuThturalee avrebbe dovuto lasciao:-eilposto ad altre misure più efficaci ed organi-che per raggiungere.1o scopo che è nel titolodel provvedimento stesso" COniCernentenormesul contenimento del costo del lavoro.

Siamo pur sempre stati contrari a provve-dimenti cosiddetti tampone resisi necessari eindispensabili per il cosiddetto stato di neces-sità. Questo perchè si vorrebbe che si affron-tasse una normativa definitiva; infatti il deci-dere sotto la pressione dello stato di necessi-tà sottrae al Parlamento la possibilità di unaponderata riflessione sui provvedimenti daadottare. D'altra parte non è trascurabile laGiustificazione che il provvedimento si rendeattualmente neoessario per l'esigenza diaiutare la competitività della nostra produ-

I zione nei confronti della concorrenza. Ed èquindi logico auspicare per il futuro una sol-leci-ta sistemazione organica che porti aJlariduzione del costo del lavoro- per unità diprodotto, dato e non concesso che nel so-lo costo del lavoro debbano ricercarsi irimedi utili per rendere più competitivii prezzi della nostra produzione industria-le. Mi pare legittimo pertanto chiedereche il Governo accompagni le richiestecon la convincente dimostrazione del fat-to che sono in corso studi per arrivare aprovvedimenrti sostitutivi e validi per il I1Î:sul-tato che si vuole raggiungere. D'altra parte ilPartito socialista italiano ha sem¡pre ritenutosegno di arretntta conoezione -sooialie far pe-sare sulla produzione l'onere improprio dellespese sanitarie. Nel nOSit1roconcetto di servi-zio sociale della sanità è stato sempre basila~re il principio che tale servizio venga diffuso

Sf-nata della Repubblica 13077 VI I Legislatura

27 LUGLIO1978~

302a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

a tutti i cittadini e l'onere distribuito fratutti in proporzione ai redditi.

Nel momento in cui si è affrontata l'attualecrisi tentando di i:ndkare quale causa fonda-mentale, se non unica, dell'handicap dell'in-dustria itaLiana il costo del/lavoro, abbiamofatto subito presente, confortati del resto inciò anche da¡].iledichiarazioni dei sindaioati edella stessa Confindustria, rilasciate davantialla Commissione lavoro, che il costo del la-voro in Italia è alto soprattutto per quel 40per cento di oneri contributivi in gran parteimpropri che grava su di es'SOe che non tro--va rispondenza in nessun altro '¡paese indu-strializzato dell'ocddente.

Pertanto il tentativo pratico ,c1e1I'attuMeprovvedimento di ridUiITe il costo del lavorooperando su questa fascia del costo del Javo-ro stesso ci trova consenzie:ntiÍ. Così come citroV1aconsenzienti il fatto che il mancato m-troito sia copeITto dalla oo1lettività attraversol'intervento dello Stato. È stato osservato aquesto proposrito che il ¡parziale interventodi fiscaIizmzioIíe degl,i oneri sociali ,allarganaturalmentei:l deficit gùoba/le dello Stato omeglio qUiello che si ama definire il bilancioaLlarga/to. 'L'osservazione è pertinente, manon sufficiente, a nostro parere, a bloccare lapossibillità di lrilando nel settore produttivoattraverso questo strumento. Se ,si pone, co-me certo si pone, la necessità di CIOnt~re lapassività del bilaJncio, occorre combatItere laeVaJsionefiscalre e l'-evasione CQ\Illtributiva,ele-mento quest'ultimo oltretutto valido per unamigliore perequazione tra le imprese checompiono il loro dovere e queLle che dell' eva-sione contributiva si servono sistematicamen-te per l'incremento del profitto e la s,Lealecoocorrenza sul mercato.

Utile appare, a nostro ,parere, l,a possibilitàdi rivedere annualmente le aliquote con prov-vedimento legisilativo che renda possibile in-tervenire praticamente suna base delle cifreannua/li, con una giusta gaJraJnÚaper il billan-cio dell'operazione.

Pwtanto il Partito socialista italiano nonsolo velde in questo strumento un elementoval1do e snello di intervento, ma, pro]JiPio perle ragioni di fondo espresse in apertura, sa-rebbe stato favorevole a un ulteriore aMarga-

mento del campo di attuazione del provvedi-mento anche al settore dél~e lavanderie, come:abbiamo fatto per il settore dello spettacolo.'Per queste ragioni quindi il Gruppo del par-tito socialiÌsta italiano annuncia il suo votofavorevole ed esprime ¡l'auspicio che ben .pre-sto possa essere varata la legge sulla riformasanitaria per giungere all'atteso sistema disicurezza sodaJIe e di assistenza sanitaria, chesono due cardini fondamentali delle riformesociali ormai non oltre dilazionabili. (Applau-si dalla sinistra).

C A Z Z A T O. Domando di ¡parlare peldichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A Z Z A T O. Signor }>¡residente, onore-vole rappresentante del GOVèrno, avevo giàdichiarato intervel1lendo brevemente su1Jl'a¡r-gamento 'che avremmo daJto voto favorevole.Tale atteggiamento rimane, pur essen.dosi ve-rificata nel corso della discussione U!l1adefOT-mazione degli orientamenti che unitariamen-te scaturirono dal lavoro della 6a e della HaCommissione congiunte. Aver ,introdotto eapprovato l"emendamento Sa:nti creerà altriproblemi nel campo del commercio oggiescluso. Inoltre, l'articolo 3 della legge che ciaccingiamo ad approvaJre staMlisœ una spesadi 1.125 mi,liardi di 1ire e non so in che mi-sura l'emendamento a¡p,provato poc'anzi inci-derà su questa spesa e se l'ulteriore onere èprevisto nel biLancio.

Come ho già detto, abbiamo dichiarato ilnostro voto favorevole al provvedimento, madesidwiamo sottolineare la scorrettezza sottoil profilo politico del comportamento tenutoin Aula, rispetto ra quello che era !stato decisonelLe Commissioni, da parte dcl Gruppo deUaDemocrazia ,cristiana, con l'avaiLlo del rappre-sentaJnte del Governo.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti ill di-segno di legge nel suo complesso, con l'avver-tenza che il titolo, nel testo proposto dalleCommissioni riunite, è :i,}seguente:

« Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 6 luglio 1978, n. 353, concer-

VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 13078 ~

302" SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 27 LUGLIO 1978

nente norme per lil contenimooto del costo dellavoro, mediante la riduzione dei contributidovuti agli enti gestori dell'assilCUl'azione con~tro le malattie ».

Chi l'approva è prega'to di alzare la mano.

~ approvato.

Resta pertanto assorbito il disegno di leggen. 1234.

Annunzio di deferimento alle Commissionipermanenti riunite sa e loa in sede deli-berante del disegno di legge n. 1312 già de-ferito alle stesse Commissioni in sede refe-rente e dei disegni di legge nno 1196 e 1137già deferiti alla 5a Commissione permanen-te rispettivamente in sede deliberante e insede referente. Annunzio di convocazionedelle Commissioni permanenti riunite sae lOa

P R E S I D E N T E. Su richiesta delleComm~ssioni permanenti riunite sa (Pro~grammazione economica, bilancio, partecipa-zioni statali) e 10" (Industria, commercio, tu-rismo), è stato deferito in sede deliberantealle Commissioni stesse il disegno di legge:{{ Modifiche ed integrazioni alla disciplinain materia di agevolazioni al settore indu-

striale» (1312), già assegnato a dette Com-missioni in sede referente.

Per ragioni di connessione con il suddet-to disegno di legge, sono deferi1ù alle stesseCommissioni permanenti riunite sa e 10" insede deliberante anche i disegni di legge:deputati CITARISTI ed altri. ~

{{ Modificheal decreto del Presidente della Repubblica 9novembre 1976, n. 902, concernente la di-sciplina del credito agevolato al settore in-dustriale» (1196) (Approvato dalla Cameradei deputati) e: BASADONNAed altri. ~

{{ Mo-difica dell'articolo 10 della legge 2 maggio1976, n. 183, relatÍivo alla concessione dicontributi in conto capitale alle ini:lJÎ:ativenel Mezzogiorno» (1137), già assegnati allasola Sa Commissione, rispettivamente, insede deliberante e in sede referente.

Per l'esame dei suddetti disegni di leggein sede deliberante, le Commissioni perma-nenti riunite sa e 10" sono state convocateper oggi, 27 luglio 1978, alle ore 18.

n Serrato tornerà a riunirsi in ,sedUlta pub-blica oggi, alle ore 17, con lo stesso ordinedel giorno.

La ,seduta è tolta (ore 12,20).

Dott. PAOLO NALDINI

ConsiglIere vicario del Servizio del resoconti parlamentari


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