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Atti Parlamentari 12239 — Camera dei Deputat i VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL '8 APRILE 1980 RESOCONTO STENOGRAFIC O 137. SEDUTA DI MARTEDÌ 8 APRILE 198 0 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SCALFARO INDIC E PAG. PAG. Missioni 1224 1 Disegni di legge (Assegnazione a Commis - sione in sede referente) 1224 3 Disegno di legge (Seguito della discus- sione) : S . 292 . - « Disposizioni per la forma- zione del bilancio annuale e plurien- nale dello Stato (legge finanziari a 1980) » (approvato dal Senato) (1491) 1224 6 PRESIDENTE 1224 6 CATALANO (PDUP) 1227 0 DE CATALDO (PR) 1226 6 ROCCELLA (PR) 12247 Proposte di legge : (Annunzio) 1224 3 (Assegnazione a Commissioni in sed e referente) 12243 Interrogazioni e interpellanza (Annunzio) 12274 Consiglio nazionale dell'economia e de l lavoro (Trasmissione di documenti) 1224 5 Giunta per l'esame delle domande di auto- ri 7nzione a procedere in giudizio (Au- torizzazione di relazione orale ai sens i dell'articolo 18, secondo comma, de l regolamento) 12273
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Atti Parlamentari

— 12239 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL '8 APRILE 1980

RESOCONTO STENOGRAFICO

137.

SEDUTA DI MARTEDÌ 8 APRILE 198 0

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SCALFARO

INDICE

PAG. PAG.

Missioni 1224 1

Disegni di legge (Assegnazione a Commis-sione in sede referente) 1224 3

Disegno di legge (Seguito della discus-sione) :

S . 292 . - « Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e plurien-nale dello Stato (legge finanziaria1980) » (approvato dal Senato) (1491) 1224 6

PRESIDENTE 12246CATALANO (PDUP) 1227 0DE CATALDO (PR) 12266ROCCELLA (PR) 12247

Proposte di legge :

(Annunzio) 1224 3

(Assegnazione a Commissioni in sedereferente) 12243

Interrogazioni e interpellanza (Annunzio) 12274

Consiglio nazionale dell'economia e de llavoro (Trasmissione di documenti) 12245

Giunta per l'esame delle domande di auto-ri 7nzione a procedere in giudizio (Au-torizzazione di relazione orale ai sens idell'articolo 18, secondo comma, de lregolamento) 12273

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL '8 APRILE 1980

PAG.

Ministro del tesoro (Trasmissione di do-

cumenti) 12244

Nomina del Governo (Annunzio) :

PRESIDENTE 1224 1

Nomina dei sottosegretari (Annunzio) :

PRESIDENTE 12242

PAG.

Per richiami al regolamento:

PRESIDENTE 12246CICCIOMESSERE (PR) 12245

Risposte scritte ad interrogazioni (An-nunzio) 12245

Ordine del giorno della seduta di domani 1227 4

SEDUTA PRECEDENTE : N . 136 - GIOVEDÌ 3 APRILE 1980

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

La seduta comincia alle 17,30 .

ZOPPI, Segretario, legge il processoverbale della seduta del 1° aprile 1980 .

(1 approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE . Comunico che, a normadell'articolo 46, secondo comma, del re-golamento, i deputati Amadei, Andreotti ,Chiovini Cecilia, Galli Luigi Michele e Mar-zotto Caotorta sono in missione per inca-rico del loro ufficio .

Annunziodella nomina del Governo .

PRESIDENTE. Informo la Camera cheil Presidente del Consiglio dei ministri h ainviato al Presidente della Camera, in dat a4 aprile 1980, la seguente lettera :

« Mi onoro informare la signoria vo-stra onorevole che il Presidente della Re-pubblica, con decreti in data odierna, haaccettato le dimissioni che gli sono stat epresentate il 19 marzo 1980 dal Gabinett oda me presieduto ed ha altresì accettat ole dimissioni dalla carica rassegnate da iSottosegretari di Stato.

« Con altro decreto in pari data il Pre-sidente della Repubblica, avendo io accet-tato l'incarico di comporre il Ministero ,conferitomi in data 23 marzo 1980, mi h anominato Presidente del Consiglio dei Mi-nistri .

« Con altro decreto, sempre in dat aodierna, il Presidente della Repubblica, s umia proposta, ha nominato :

l 'onorevole avvocato Remo Gaspari ,deputato al Parlamento, ministro senzaportafoglio ;

l'onorevole dottore Vincenzo Scotti,deputato al Parlamento, ministro senzaportafoglio ;

l'onorevole dottor professor Beniami-no Andreatta, senatore della Repubblica ,ministro senza portafoglio ;

l'avvocato professor Massimo Sever oGiannini, ministro senza portafoglio;

l 'onorevole dottor Vincenzo Russo ,deputato al Parlamento, ministro senzaportafoglio ;

l 'onorevole dottor Vincenzo Balzamo ,deputato al Parlamento, ministro senzaportafoglio ;

l'onorevole avvocato Nicola Capria,deputato al Parlamento, ministro senz aportafoglio, con l'incarico di ministro pe rgli interventi straordinari nel Mezzogiorno ;

l'onorevole dottor Emilio Colombo ,deputato al Parlamento, ministro degli af-fari esteri ;

l'onorevole dottor professar VirginioRognoni, deputato al Parlamento, ministrodell'interno ;

l'onorevole avvocato professor Tom-maso Morlino, senatore della Repubblica ,ministro di grazia e giustizia ;

l'onorevole dottor professor GiorgioLa Malfa, deputato al Parlamento, mini-stro del bilancio e della programmazion eeconomica ;

il dottor professor Francesco Reviglio ,ministro delle finanze ;

l 'onorevole dottor Filippo Maria Pan-dolfi, deputato al Parlamento, ministro de ltesoro;

l 'onorevole avvocato Lelio Lagorio, de-putato al Parlamento, ministro della di -fesa ;

l'onorevole dottor Adolfo Sarti, sena-tore della Repubblica, ministro della pub-blica istruzione ;

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

l 'onorevole dottor professor France-sco Compagna, deputato al Parlamento,ministro dei lavori pubblici ;

l'onorevole Giovanni Marcora, sena-tore della Repubblica, ministro dell'agri-coltura e delle foreste ;

l 'onorevole dottor Salvatore Formica ,senatore della Repubblica, ministro de itrasporti ;

l 'onorevole dottor Clelio Darida, de-putato al Parlamento, ministro delle po-ste e delle telecomunicazioni ;

l 'onorevole dottor Antonio Bisaglia ,senatore della Repubblica, ministro del -l'industria, del commercio e dell'artigia-nato ;

l 'onorevole dottor Franco Foschi, de-putato al Parlamento, ministro del lavoroe della previdenza sociale ;

l'onorevole dottor Enrico Manca, de-putato al Parlamento, ministro del com-mercio con l'estero ;

l'onorevole dottor Nicola Signorello ,senatore della Repubblica, ministro dellamarina mercantile ;

l 'onorevole dottor Gianni De Miche-lis, deputato al Parlamento, ministro del -le partecipazioni statali ;

l'onorevole Aldo Aniasi, deputato alParlamento, ministro della sanità;

l'onorevole dottor Bernardo D'Arezzo ,senatore della Repubblica, ministro del tu-rismo e dello spettacolo ;

l'onorevole dottor Oddo Biasini, depu-tato al Parlamento, ministro per i ben iculturali e ambientali .

« Firmato : COSSIGA » .

Annunziodella nomina dei sottosegretari .

PRESIDENTE. Informo la Camera cheil Presidente del Consiglio dei ministri hainviato, in data 5 aprile 1980, la seguent elettera :

« Mi onoro informare la signoria vo-stra onorevole che. con decreto in data 5

aprile 1980, il Presidente della Repubbli-ca, su mia proposta, sentito il Consigli odei ministri, ha nominato sottosegretari odi Stato alla Presidenza del Consiglio de iministri, con le funzioni di segretario de lConsiglio medesimo, l'onorevole Piergior-gio Bressani .

« Con altro decreto in pari data son ostati nominati sottosegretari di Stato :

alla Presidenza del Consiglio dei mi-nistri, gli onorevoli Carmelo Conte e An-tonino Perrone (Cassa per il mezzogiorno)e Michele Tantalo (ricerca scientifica) ;

agli affari esteri, il senatore LiberoDella Briotta, l 'onorevole Aristide Gunnel-la e l'onorevole Giuseppe Zamberletti ;

all'interno, l'onorevole Marino Corder ,l 'onorevole Giuseppe Di Vagno e l 'onore-vole Angelo Maria Sanza ;

alla grazia e giustizia, l'onorevol eGiuseppe Gargani, il senatore Domenic oRaffaello Lombardi ed il senatore France-sco Spinelli ;

al bilancio e programmazione econo-mica, il senatore Lucio Gustavo Abis ;

alle finanze, l'onorevole Giuseppe Az-zaro, l'onorevole Francesco Colucci e l 'ono-revole Mauro Ianniello ;

al tesoro, l'onorevole Carlo Fracan-zani, il senatore Rodolfo Tambroni Arma-roli, l'onorevole Angelo Tiraboschi ed i lsenatore Claudio Venanzetti ;

alla difesa, l'onorevole Pasquale Ban-diera, l'onorevole Bartolomeo Ciccardini el'onorevole Amerigo Petrucci ;

alla pubblica istruzione, l'onorevoleBaldassare Armato, l 'onorevole AntoninoDrago, il senatore Franca Falcucci e l 'ono-revole Claudio Lenoci ;

ai lavori pubblici, l 'onorevole Giovan-ni Angelo Fontana, il senatore FrancescoFossa e 'l'onorevole Luigi Giglia ;

all'agricoltura e foreste, il senatoreFabio Fabbri e l'onorevole Ferruccio Pi -soni :

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL '8 APRILE 1980

ai trasporti, l 'onorevole Antonio Cal-doro, il senatore Giuseppe Miroglio el 'onorevole Vitale Robaldo ;

alle poste e telecomunicazioni, l'ono-revole Giorgio Bogi, l 'onorevole Pino Lec-cisi e l 'onorevole Gaspare Saladino;

all'industria, commercio e artigiana-to, l'onorevole Maria Magnani Noya, il se-natore Giacomo Mazzoli e l'onorevole Vit oNapoli ;

al lavoro e previdenza sociale, l'ono-revole Mario Campagnoli, l 'onorevole Ca-logero Pumilia, l'onorevole FrancescoQuattrone ed il senatore Sisinio Zito ;

al commercio con l 'estero, il senato-re Delio Giacometti e l'onorevole RobertoPalleschi ;

alla marina mercantile, l 'onorevoleGiovanni Nonne ;

alle partecipazioni statali, l 'onorevo-le Giuseppe Antonio Dal Maso e l'onore-vole Giuseppe Tocco ;

alla sanità, il senatore Amleto Mon-sellato e l'onorevole Bruno Orsini;

al turismo e spettacolo, l'onorevol eMario Gargano ed il senatore Enrico Qua-ranta ;

ai beni culturali e ambientali, l'ono-revole Rolando Picchioni .

« Firmato : CossIGA » .

Annunzi odi una proposta di legge .

PRESIDENTE. In data 3 aprile 1980 ,è stata presentata alla Presidenza la se-guente proposta di legge dal deputato :

PoTì : « Assunzione da parte dell'Ammi-nistrazione autonoma dei monopoli di Sta-to dei dipendenti di imprese e coopera-tive appaltatrici non inclusi nelle leggi 22dicembre 1975, n. 727, e 8 agosto 1977 ,n . 557 » (1594) .

Sarà stampata e distribuita .

Assegnazione di progetti di leggea Commissioni in sede referente .

PRESIDENTE. A norma del primocomma dell'articolo 72 del regolamento ,comunico che i seguenti progetti di leg-ge sono deferiti alle sottoindicate Com-missioni permanenti in sede referente :

I Commissione (Affari costituzionali) :

TEODORI ed altri: « Istituzione dell aanagrafe patrimoniale per i parlamenta-ri » (1478) (con parere della IV, della V edella VI Commissione) ;

SERVADEI : « Estensione al personaletrasferito dallo Stato alle regioni a sta-tuto ordinario dell'articolo 11 del decretodel Presidente della Repubblica 29 dicem-bre 1973, n . 1092, concernente riconosci-mento ai fini pensionistici dei periodi, d iavventiziato o comunque prestati » (1511 )(con parere della V e della VI Commis-sione) ;

II Commissione (Interni) :

BOFFARDI INES : « Obbligatorietà dellaiscrizione del gruppo sanguigno di appar-tenenza sulle patenti di guida e sui do-cumenti di riconoscimento » (890) (conparere della IV, della X e della XIV Com-missione) ;

BOFFARDI INES : « Estensione dei bene -fìci di cui all'articolo 7 della legge 1 0ottobre 1974, n. 496, concernente disposi-zioni a favore di categorie del personaledel Corpo delle guardie di pubblica sicu-rezza, agli ex combattenti appartenenti a lCorpo » (1446) (con parere della I, dellaV e della VII Commissione) ;

VII Commissione (Difesa) :

BOFFARDI INES : « Deroga all 'articolo 12del decreto legislativo luogotenenziale 2 1agosto 1945, n. 518, per la presentazion edella proposta di concessione di medagliad 'oro al valor militare al comune di Ree-co in provincia di Genova » (892) (conparere della II Commissione) ;

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

GARGANO : « Modifica dell'articolo 10 9della legge 12 novembre 1955, n. 1137, esuccessive modificazioni, sull'avanzament odegli ufficiali dell'esercito, della marina edella aeronautica » (1472) (con parere del -la I e della V Commissione) ;

REGGIANI ed altri: « Modifiche alla leg-ge 10 dicembre 1973, n . 804, recante nor-me per gli ufficiali delle forze armate edei Corpi di polizia » (1485) (con pareredella I, della II e della V Commissione) ;

BANDIERA : « Provvedimenti a favore de-gli ufficiali dei ruoli normali delle Arm idi fanteria, cavalleria, artiglieria e geni oesclusi dai corsi per l'addestramento all efunzioni di ufficiale superiore soppress idalla legge 18 giugno 1974, n . 257, e daicorsi di stato maggiore in applicazionedella legge 28 aprile 1976, n . 192 » (1497)(con parere della I e della V Commis-sione) ;

VIII Commissione (Istruzione) :

FIORI PUBLIO ed altri : « Legge-quadroin materia di cooperative scolastiche enorme per la educazione alla cooperazion enelle scuole » (1441) (con parere della I,della IV, della V e della XIII Commis-sione) ;

BOFFARDI INES e CAVIGLIASSO PAOLA :

« Norme particolari sull'accesso a postidirettivi negli istituti e scuole di istru-zione secondaria ed artistica e a posti d iispettore tecnico centrale » (1001) (conparere della I e della V Commissione) ;

BOFFARDI INES : « Norme particolari sul-l 'accesso a posti direttivi negli istituti escuole di istruzione secondaria ed arti-stica » (1104) (con parere della I e dell aV Commissione) ;

IX Commissione (Lavori pubblici) :

PORCELLANA ed altri : « Modifica degliarticoli 27 e 28 della legge 8 agosto 1977 ,n. 513, relativa al riscatto dell'edilizia eco-nomica e popolare » (1503) (con pareredella I. IV, V e della VI Commissione) ;

S. 779. – « Conversione in legge, co nmodificazioni, del decreto-legge 29 febbrai o1980, n . 36, concernente differimento de ltermine di cui all 'articolo 89 del decretodel Presidente della Repubblica 24 lugli o1977, n . 616, in materia di opere idrauli-che relative ai bacini idrografici interre-gionali. Autorizzazione di spesa per ope-re idrauliche di competenza regionale »(approvato dal Senato) (1576) (con pare -re della I e della V Commissione) ;

X Commissione (Trasporti) :

SALADINO ed

altri : « Disposizioni

inte-grative della legge 8 aprile

1976, n .

203 ,recante norme per la

progettazione,

lacostruzione e la gestione di impianti diricezione e di trattazione delle morchiee delle acque di zavorra e lavaggio dell epetroliere » (1189) (con parere della V edella IX Commissione) ;

XII Commissione (Industria) :

COSTAMAGNA : « Nuove norme in mate -ria di mercati all ' ingrosso » (1369) (conparere della I, della II, della IV, della V,della VI, della XI e della XIV Commis-sione) ;

XIII Commissione (Lavoro) :

BOFFARDI INES ed atri: « Modifica alleleggi 27 luglio 1967, n . 658, e 22 febbraio1973, n. 27, sulla previdenza marinara »(647) (con parere della I, della V e dellaX Commissione) .

Trasmissionedel ministro del tesoro .

PRESIDENTE . Il ministro del tesoro ,con lettera in data 4 aprile 1980, ha tra-smesso, ai sensi dell'articolo 30 della legg e5 agosto 1978, n. 468, la relazione sull astima del fabbisogno del settore pubblic oallargato per l 'anno 1980 (doc. XXXVIII ,n. 2) .

Questo documento sarà stampato e di-stribuito .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL' 8 APRILE 1980

Trasmissione dal Consiglio nazional edell'economia e del lavoro .

PRESIDENTE. Il Presidente del Consi-glio nazionale dell 'economia e del lavoroha trasmesso :

con lettera in data 2 aprile 1980, i ltesto del parere sul disegno di legge con-cernente la « revisione della disciplina del-l'invalidità pensionabile », approvato dal -l'assemblea del Consiglio nazionale del -l 'economia e del lavoro nella seduta de l27-28 marzo 1980 ;

con lettera in data 4 aprile 1980, aisensi della legge 25 luglio 1959, n . 593,le relazioni concernenti le variazioni all ostato di previsione per l 'esercizio 1979 elo stato di previsione della 'spesa per l oesercizio 1980, approvate dall'assemble adi quel consesso nella seduta del 21 di-cembre 1979 .

Il primo documento sarà trasmesso allaCommissione parlamentare competente ; gl ialtri sono depositati negli uffici del Segre-tario generale a disposizione degli onore-voli deputati .

Annunzio di risposte scrittead interrogazioni .

PRESIDENTE . Sono pervenute all aPresidenza dai competenti ministeri rispo-ste scritte ad interrogazioni . Saranno pub-blicate in allegato al resoconto stenogra-fico della seduta odierna .

Per richiami al regolamento.

CICCIOMESSERE . Chiedo di parlareper tre richiami al regolamento .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

CICCIOMESSERE . Il primo richiamoconcerne una richiesta da me già formu-lata nella seduta di giovedì scorso . Il se-condo comma dell'articolo 18 del regola -mento prevede che, scaduti i termini pre -

visti per le richieste di autorizzazione aprocedere, queste vengono iscritte automa-ticamente all'ordine del giorno : mi risul-ta che tali termini siano scaduti per unaserie di domande di autorizzazione a pro -cedere in giudizio. Scaduti i termini diproroga, credo che la situazione determi-natasi nella stessa Giunta, per la difficol-tà di eleggere il suo presidente, non pos-sa pregiudicare la doverosa attenzione de lParlamento ad atti tanto delicati : ribadi-sco la mia richiesta, già formulata, ne lsenso che queste domande siano iscritteal primo punto dell'ordine del giorno, a isensi della norma regolamentare che h ocitato .

Il secondo richiamo concerne l'artico -lo 13 del regolamento. La Conferenza deicapigruppo aveva previsto di discutere, al -l'inizio d'i questa settimana, le domande diautorizzazione a procedere già in stat odi relazione: ricordo a me stesso chenella seduta del 31 marzo 1980 il depu-tato Pochetti contestò una mia richiestadi applicazione dell'articolo 27 del rego-lamento, ritenendola inutile dal moment oche la Conferenza dei capigruppo avev agià previsto per questa settimana la di-scussione delle domande di autorizzazion ea procedere. Si è raggiunta tale data, manon mi risulta che al primo punto del -l'ordine del giorno figuri quanto ho ri-chiesto. Non domando una inversione del -l'ordine del giorno, ma avanzo la legitti-ma richiesta, ai sensi dell'articolo 13, chela Conferenza dei capigruppo si riunisc aper organizzare i lavori di questa setti-mana, non previsti né concordati dalla su aprecedente riunione, anche al fine dell'in-serimento di questo fondamentale argo-mento .

Il terzo richiamo concerne l'articolo 8del regolamento, per il quale il Presiden-te rappresenta la Camera e « assicura i lbuon andamento dei suoi lavori » . La Com-missione parlamentare di inchiesta sull'as-sassinio del presidente Moro è stata co-stituita molto tempo fa ed ha comincia-to a lavorare un anno e mezzo fa, credo :non aggiungo aggettivi per definire que-sta situazione strana, se non scandalosa ,per cui una Commissione parlamentare di

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

tale importanza è bloccata nella sua atti-vità per la mancata elezione del suo pre-sidente, che mi risulta essere di compe-tenza del Presidente della Camera !

Riassumendo : in base all 'articolo 18 ,chiedo l 'inserimento all'ordine del giornodelle domande di autorizzazione a proce-dere in giudizio per le quali siano sca-duti i prescritti termini; sollecito una riu-nione della Conferenza dei capigruppo a isensi dell'articolo 13 e, in base all'arti-colo 8, auspico che la Commissione Mor oinizi i suoi faticosi e, credo, important ilavori di inchiesta, dopo un anno e mezzo !

PRESIDENTE . Onorevole Cicciomesse-re, parto dalla sua ultima considerazione .Lei conosce la procedura in virtù dellaquale, per quanto riguarda la Commissio-ne d'inchiesta, si tratta non di elezion ebensì di nomina, la cui competenza spet-ta personalmente al Presidente della Ca-mera. In passato si sono incontrate no npoche difficoltà e, appena nominata, laCommissione, com'è noto, si è sciolta . In-dubbiamente, la sua sollecitazione saràascoltata dal Presidente, il quale avrà peraltro incontrato ulteriori difficoltà, anch efacilmente immaginabili .

Per quanto riguarda la questione del-l'ordine del giorno, innanzitutto, com eprecisazione tecnica, devo dirle che il ter-mine era scaduto, per una sola richiest adi autorizzazione a procedere, nel momen-to in cui lei aveva avanzato la sua ri-chiesta; altre due scadranno oggi, giac-ché la data di inizio per la decorrenz adel termine era non quella della presen-tazione, ma quella dell'annunzio in As-semblea. Anche in questo caso la Giunt aper le autorizzazioni a procedere d aqualche tempo - se non sono male infor-mato - è acefala e dovrà quindi provve-dere alla designazione del presidente . Que-sto è stato il motivo per cui è stat aavanzata la richiesta di proroga previstadall'articolo 18 del regolamento. Comun-que, anche per questo problema vi è lacompetenza del Presidente della Camer aper un eventuale intervento, ed anche perquesto credo che la sua sollecitazione pos-sa essere tenuta presente .

Ritengo - lo dico soltanto per dare u ncontributo alle osservazioni che lei ha fat-to - che la Conferenza dei capigruppo ,alla quale lei si riferisce, abbia effettiva-vamente fatto presente la possibilità diesaminare la domanda di autorizzazione aprocedere, ma che non abbia fissato ladata di riunione per questa settimana . Selei ricorda, rimasi solo nel chiedere chele domande di autorizzazione a procederefossero esaminate la settimana precedentela Pasqua; ma da soli non si fa mai mag-gioranza ! Ricordo ciò solo a titolo per -sonale. In quella sede si disse che le do-mande di autorizzazione a procedere sa-rebbero state discusse in questa settimana ,pensando, però, che la discussione sulle li-nee generali della legge finanziaria potesseessere conclusa .

Sulla base di tutto ciò, indubbiamente ,non presumo che questa possa essere unarisposta soddisfacente alle richieste da le iformulate. Però, fatte queste considerazio-ni, e sottoponendo al Presidente della Ca-mera il problema, per quanto di sua di -retta e personale competenza, penso chela riunione della Conferenza dei capigrup-po, che certamente vi sarà in questa set-timana, possa probabilmente chiarire que-sti problemi e giungere ad una soluzioneche, se non sarà almeno di sua soddisfa-zione, sarà almeno di chiarezza per i no-stri lavori .

CICCIOMESSERE. La ringrazio, signorPresidente .

Seguito della discussione del disegno dilegge : S. 292. — « Disposizioni per l aformazione del bilancio annuale e plu-riennale dello Stato (legge finanziari a1980) » (approvato dal Senato) (1491) .

PRESIDENTE . L'ordine del giorno recail seguito della discussione del disegno d ilegge, già approvato dal Senato: S . 292 .- Disposizioni per la formazione del bi-lancio annuale e pluriennale dello Stato(legge finanziaria 1980) .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL'8 APRILE 1980

È iscritto a parlare l'onorevole Rende .Poiché non è presente, s 'intende che viabbia rinunziato .

È iscritto a parlare l'onorevole Roc-cella. Ne ha facoltà .

ROCCELLA . Signor Presidente, colleghideputati, per prima cosa è d'obbligo rile-vare, discutendo della legge finanziaria, diquesta legge finanziaria, il ritardo con i lquale arriviamo a questo dibattito. È unritardo che non presuppone soltanto un anegligenza, che ha marcato la lentezza del-l'iter di questo disegno di legge, ma chesvela ed include un vizio, ormai divenutoprassi, nel modo di essere e nel modo d ilavorare di questo Parlamento .

Siamo arrivati ora a ridosso della sca-denza dei termini per l 'approvazione delbilancio ed è naturale che si rilevi da sestessa la fretta di concludere questa di-scussione, per non farsi appunto sorpas-sare da tale scadenza .

Ma questa urgenza, con la quale pro-cediamo al dibattito sulla legge finanzia -ria, è - l 'abbiamo detto tante volte e lorileveremo anche questa volta - artificio -sa, è creata da precisi comportamenti cheincludono assunzioni precise, ben indivi-duate, di responsabilità . Voglio dire chel'iter della legge finanziaria non si è svol-to nella normalità, non deriva la sua len-tezza da difficoltà obiettive, ma da un vi -zio che investe il comportamento dei par-lamentari, del Parlamento e, in particola -re, dei gruppi. Si tratta di urgenze che,come le altre urgenze - le urgenze dei de-creti, per esempio, tutte speciose -, deri-vano dalla fisiologia stessa dei comporta -menti politici, e costituiscono un fatto po-litico che dobbiamo assolutamente sotto -lineare e rilevare, anche se inutilmente ,dato che ho l 'impressione che, più si ri-levano i guasti che si sono introdotti eche si introducono con sempre maggior eincidenza nell 'andamento dei lavori parla-mentari, più si imponga la pervicacia ditrasformare questi vizi e questi guasti i nprassi normale. È quello che il collegaMellini denunzia essere fatto sistematica -mente ai danni della Costituzione : si sta-biliscono un guasto ed un vizio di com -

portamento lesivi della Costituzione ; que-sto guasto e questo vizio si trasformano i nprassi costante, la Costituzione cambia, d ifatto, e si creano le dimensioni costituzio-nali per le soluzioni politiche più adegua -te, che sono di per sé eversive, a prescin-dere dalla loro bontà singola .

La verità è che questo Parlamento, esoprattutto i gruppi in questo Parlamen-to, danno sistematica priorità ormai no ntanto e non più - direi - alle considera-zioni che obiettivamente investono gli att ida compiere, le leggi da fare, ma subordi-nano invece l 'iter ed anche la redazionedegli atti e delle leggi all 'accordo tra ipartiti . L'ho detto diverse volte in que-st'aula . Lei, Presidente, mi ha ascoltato .Le leggi per questo Parlamento, per que-sti gruppi, non sono più buone o cattive ,a seconda degli effetti obiettivi che pro-ducono, a seconda della loro rispost aobiettiva ai bisogni che le sollecitano, alledomande alle quali rispondono . La leggenon è buona o cattiva a seconda che re-goli o meno, secondo parametri e valoriobiettivi, la vita della gente . No : la leggeè buona o cattiva a seconda che realizzio meno l 'accordo tra i partiti, che in que-sto modo diventa un fatto ostruzionistico,colleghi . Questo è il reale ostruzionismo .E, comunque, è certamente un fatto ever-sivo, perché include atti e comportamen-ti che sono decisamente quanto meno im-propri rispetto ad un corretto, diciamomorale comportamento del Parlamento edei singoli parlamentari .

Anche questa legge finanziaria ha avu-to tanti ritardi perché sistematicamente èstata sottoposta ad una manovra decisa-mente illecita, che con la legge non avevaniente a che fare. È stata presentata, senon erro, il 30 settembre 1979, cioè oltr esei mesi fa. Sei mesi, colleghi, sono u ntempo più che sufficiente, in abbondanz ao ad abundantiam, per discutere, appro-fondire, sceverare la legge finanziaria, pe rsvolgere un dibattito il più esteso ed i lpiù approfondito possibile, come sarebb erichiesto da questa che dovrebbe esser euna delle leggi fondamentali e più quali-ficanti, che impegna il Governo ed anch eil Parlamento . Ma sei mesi sono trascor-

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si assolutamente invano . Cosa è che harallentato l ' iter di questa legge ? Sonostati i contrasti in seno alla maggioranza ;sono stati i dissensi in seno alla maggio-ranza, che si sono proiettati su questa leg-ge, e che si sono verificati soprattutto i nseno al partito di maggioranza relativa ,che è la base di tutte le maggioranze inquesto Parlamento e nel nostro tempo po-litico, cioè in seno alla democrazia cri-stiana .

I segni della perversità - direi - d iquesto comportamento e dell'equivoco, del -l 'ambiguità di questa lentezza dell'iter del -la legge sono venuti fuori con una eloquen-za, con una evidenza di tutta e immedia-ta lettura. Abbiamo avuto i decreti-leggein luogo della legge finanziaria: cosa aber-rante, che non ha bisogno di ulteriori de-lucidazioni o commenti; abbiamo avutoquel capolavoro che è stato l'esercizi oprovvisorio, dove si sono incrociati elemen-ti che erano tipici di un bilancio di pre-visione e di una legge finanziaria . Abbia-mo avuto, cioè, una serie di atti impro-pri che sono stati l'indice e la conseguen-za di questo modo improprio e scorrettodi procedere, che sono stati la proiezion ee al tempo stesso la copertura del modoanomalo in cui si è proceduto . Siamo ar-rivati a questo tipo di legge finanziaria ,che non può non risentire di questo trat-tamento e di questa manovra continuache, si badi bene, investe tutta l 'attivitàdel Parlamento e non soltanto la legge fi-nanziaria. Questo è un vizio che marca i lcomportamento dei gruppi e dei partit ipolitici ; ho cercato di esprimere ciò quan-do ho parlato dei parametri che si adot-tano per adempiere agli atti parlamentarie per fare votare le leggi in questo Parla -mento. Siamo arrivati a questa legge, ch eè un capovolgimento della legge finanzia -ria o, quanto meno, una distrazione nett adella legge finanziaria . La legge oggi è con-gegnata in modo tale da negare total-mente se stessa, cioè quello che dovrebbeessere e sicuramente non è . Non sono uneconomista, ma questo giudizio l'ho mu-tuato da un parere generale dei parlamen-tari, sia di quelli che votano a favore d iquesto provvedimento, sia di quelli che

sono all'opposizione; tutti hanno sottoli-neato - lo voglio affermare anch'io assu-mendo ciò come motivazione di una op-posizione concreta - l'improprietà di que-sta legge, che nega se stessa e che, perqueste ragioni, dovrebbe comportare unvoto negativo, in quanto non si può vota -re una cosa per un'altra se non in forz adi una adesione che, nel linguaggio del no-stro paese, si chiama complicità . Essa siha quando si fa qualcosa di scorretto, cheinclude una truffa, cioè la presentazione diun dato che è diverso da quello che do-vrebbe essere, che è spacciato per quelloche dovrebbe essere ; quindi si estorce unconsenso che è diretto ad altri obiettivi .

Mi pare che questa truffa consistaprincipalmente nell'ostruzionismo sostan-ziale con cui è stata condotta questa leg-ge, ostruzionismo che ha rallentato l'iter,ostruzionismo anche di merito e di so-stanza perché ha capovolto, ha manomes-so totalmente l 'autenticità della legge fi-nanziaria, fissata dalla legge n . 468. Siamodi fronte, quindi, ad una strana legge, ch eè stata definita ripetutamente una « leggeomnibus », sulla quale cioè si sono fattisalire svariati passeggeri, ognuno con unitinerario diverso . A mio avviso, non èneanche una « legge omnibus », in quanto ,a ben guardare, una certa selezione di spe-sa è stata fatta, però queste selezioni son ola conseguenza e la proiezione di que icontrasti e di quegli accordi ai quali hofatto cenno. Ed è sull'urto di questi con-trasti, ed è per sanare questi contrasti, se-guìti da altrettanti accordi, che si son ooperate quelle selezioni e quelle scelte, chenon hanno nulla a che vedere con la cor-retta immagine della legge finanziaria, m ahanno invece molto a che vedere con laprassi cui poco fa facevo cenno, cioè conla prassi del patteggiamento, del « trac-cheggio » di palazzo, che violenta sistema-ticamente gli Atti parlamentari e le leggi ,strozzando inoltre, oltre che il dibattito ,la dialettica parlamentare. Ciò porta a co-stituirci in questo Parlamento in solitu-dine l'uno rispetto agli altri, in solitudineincomunicabile, conducendo un dialogo fr asordi; infatti, dove le decisioni sono pre-concette, sono già assunte e sono di schie-

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ramento, cade ovviamente l'interesse d isentire gli altri e cade la disponibilità aconsiderare quello che gli altri dicono . Sidetermina, cioè, un'operazione di rigett odel dibattito e della dialettica parlamen-tare, che è la negazione della qualità de-mocratica di un Parlamento cosiddetto de-mocratico .

Questo dovevo dire, anzitutto, a caricodi questa legge, anche se devo ammetter eche in essa, come in tutte le cose di que-sto mondo (non sono mai stato un mani-cheo: la divisione fra il bene ed il mal eè sempre sfumata, ed il bene ed il mal esi intersecano sempre), qualcosa di buon oc'è. Non ho alcuna difficoltà a dare att oal ministro Reviglio che, ad esempio, tutt ala parte fiscale merita attenta considera-zione e risponde, comunque, allo sforz ocostante che il ministro ha lodevolmenteoperato nell'ambito del Governo, prefiggen-dosi un obiettivo che merita l'attenzion edell'opposizione . Tuttavia, nel suo comples-so, nelle sue parti fondamentali, nelle ca-ratteristiche che la qualificano e che l aconnotano, questa legge tutto è tranne cheuna legge finanziaria . Cari colleghi, dovrei ,a questo punto, proporvi di chiamarla i naltro modo, che so, Filomena, Gaudenzia ,ma non « legge finanziaria » !

Se non vado errato, la legge finanzia-ria - ed io pensavo di dover discutere d iuna legge simile - è, appunto, la proie-zione finanziaria, in termini di spesa, dell apolitica del Governo, e registra e configur ale scelte politiche di fondo che qualificanoe connotano la politica del Governo, l'im-magine del Governo e gli impegni politic icon i quali si presenta in Parlamento, su iquali chiede ed ottiene la fiducia, sui qual iaccende altrettanti impegni che comporta -no altrettante responsabilità . Sbaglio, col -leghi deputati ?

In realtà - devo essere sincero -, l'im-pressione di aver preso un abbaglio l'hoavuta e mi è venuta spontanea quando misono reso conto che il proponente di que-sta legge, vale a dire il Governo, che leaffida la sua valenza politica e program-matica, ne assume, con la titolarità, la im-mediatamente corrispettiva responsabilità .Ma il Governo non c 'era, mancava, e quel-

lo che c'era non poteva rivendicare que-sta titolarità come assunzione di respon-sabilità, perché stava per andare via, er astato « sfiduciato » dal Parlamento, gl imancava il titolo per quella rivendicazion edi responsabilità .

Questa legge, in assenza del Governoche non c'era, ci ha dato l'impressione dinavigare in una zona franca ; esprimeva ,cioè, una maggioranza che non c 'era più,almeno in quei termini, ed insidiava unaopposizione che, per forza di cose (l'inter-vento di Zappulli, a questo proposito, èstato esemplare), oscillava tra la incertez-za, il disorientamento e un poco anche lacomplicità . In quel momento, nel momen-to in cui la discutevamo, cioè, la nuov amaggioranza era, appunto, in formazione ;ognuno di noi (noi in quanto parlamen-tari, non noi in quanto radicali) dovevaconsiderare tra le eventualità possibil iquella di finire al Governo o all 'opposi-zione. Tutto ciò è importante, perché de-terminante rispetto ai nostri comportamen-ti ed ai nostri giudizi, sempre che ognunodi noi non si rassegni ad andare al Go-verno o all 'opposizione meccanicamente ,ma ci vada, invece, con motivazioni poli-tiche di fondo e, ripeto, con altrettant eassunzioni di responsabilità .

Mi sono poi reso conto che non eraun abbaglio quello che avevo preso . Ho,allora, provato a dedurre, dalla evidenteincongruenza di questo nostro atto, alcu-ni effetti possibili, alcune scenette possi-bili . Ne ho ottenuto immagini che sa-rebbero certamente, colleghi, esilaranti, mache assumono, a mio avviso, il sapore delgrottesco, quando ci si rende conto ch ela posta in gioco è - come dire ? - l'au-tenticità della politica, l 'autenticità, anzi ,politica e costituzionale dell 'operato delParlamento, del Governo, delle forze po-litiche .

Su questo documento non vi è dubbi oche si verifichi la maggioranza di Gover-no. Peraltro, mentre discutevamo la leg-ge (ed ancora oggi) il Governo era in fieri,pur se ora è sulla soglia di ingresso, sul -la soglia costituzionale di ingresso, e quin-di la maggioranza parlamentare non esi-steva. Ed allora poniamo alcuni casi . In-

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nanzitutto, fate conto, colleghi, che sull escelte configurabili nella legge finanziari asi determini una maggioranza diversa daquella che è riuscita a raccogliere il Pre-sidente designato . È possibilissimo, puòaccadere. Si tratta di scelte di fondo ,quelle che la legge ci propone ! Ed alloracosa dovrà fare il Capo dello Stato ? Do-vrà, correttamente, ritirare il mandato aCossiga ed affidarlo ad un uomo rappre-sentativo di una maggioranza già costitui-tasi o costituitasi sulle scelte programma-tiche e operative votate dal Parlamento .Mi pare che tutto ciò, costituzionalmente ,si presenti come una ipotesi estremamen-te corretta. Volete che il Governo sia quel-lo di una maggioranza diversa dalla mag-gioranza che dà allo stesso l 'autorità diessere, appunto, Governo ? Non è possi-bile, è una contraddizione in termini .

Oppure, ed è il secondo caso, Cossigadovrà adattare, se uscirà da qui una mag-gioranza diversa da quella da lui raccolta ,la struttura del suo Gabinetto alle indica-zioni emergenti dal voto sulla legge indiscussione. Ripeto, è un voto che qualifi-ca il Governo, lo connota, lo definisce ne isuoi impegni politici di fondo ; per giun-ta, impegni espressi in termini di spesa ,di cifre, impegni portati al limite di -scusate il bisticcio - impegno ultimo.Quindi, in tal caso Cossiga dovrebbe tene rconto, nella configurazione del Governo ,delle indicazioni che vengono fuori dalvoto sulla legge in discussione, della qualeritengo non sia possibile negare la capa-cità di connotare il Governo, nella suaqualità politica .

Terzo esempio . Cossiga concorda, co-me ha concordato, con alcune forze poli-tiche il programma di Governo, che, ma-gari, fa propria l'esigenza di aumentarele spese per la giustizia . Ne parleremo ,essendovi anche in proposito la richiest adei magistrati. Non c'è dubbio che ilproblema della giustizia rappresenti undato scandaloso, come è riconosciuto an-che dal Governo e dalla maggioranza . Eb-bene, Cossiga ha una resipiscenza; in fon -do egli si è impegnato fermamente - an-che se a suo modo ! - contro il terrori-smo; concorda quindi con i suoi partners

di Governo sul fatto che il bilancio vadacompletamente rimaneggiato, ad esempioriducendo le voci relative agli armament ied aumentando quelle relative alla giusti -zia. Poniamo che queste scelte siano fon-damentali, ari fini della determinazione del -la fisionomia politica del Governo, e ch ecomunque in tal modo lo stesso Cossigale configuri. Ora, se il Parlamento ha fis-sato - e, s,i badi, attraverso la legge fi-nanziaria, non attraverso una legge qual-siasi - le spese per la giustizia in un amisura diversa, Cossiga si troverà con un aparte essenziale del suo programma gi àbocciato in partenza, ad opera di unamaggioranza formatasi su un terreno discelta irreversibile : non nel senso chetale maggioranza non potrebbe essere mo-dificata, ma nel senso che, in quanto for-matasi su quel terreno, tale maggioranz aavrebbe tutti i titoli per operare ed inci-dere come maggioranza a tutti i fini pre-visti dalla Costituzione.

Si dirà - come mi ha detto nel « Tran-satlantico » un ex ministro (allegro, di -rei) - che si provvederà poi con una va-riazione di bilancio. Ma come potrebb egiustificarsi una simile manovra, visto ch eil Parlamento ha assunto le sue determi-nazioni a proposito della legge finanzia -ria nel corso della crisi e di conseguenzale sue indicazioni investono il nuovo Go-verno, all'atto dell'assunzione dei suoi im-pegni ? Certo, le decisioni del Parlamen-to, in questa fase, non possono investireil vecchio Governo, che il Parlamento stes-so ha già bocciato con una chiara mozio-ne di sfiducia . Quanto meno, dunque, levariazioni di bilancio dovrebbero essereapportate prima del voto di fiducia : nonsi può pensare infatti di esprimere il vo-to di fiducia sulla base di un'indicazion eche si sa in partenza quanto sia fasulla ,per dichiarazione esplicita del President edel Consiglio, il quale costituisce il su oGoverno sulla base di una scelta che no nrisponde più a quella operata dal Parla -mento, e che implicitamente delimita un amaggioranza . Ed inoltre, se affidiamo lapolitica del Governo, nelle sue scelte qua-lificanti e di fondo, alle variazioni di bi-lancio, ne consegue che questa legge finan-

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ziaria si riduce, veramente ed irrimedia-bilmente, ad una presa in giro . La leggefinanziaria, infatti, serve appunto a fissar egli impegni ultimi del Governo, a deter-minare e a comunicare i connotati fonda-mentali con i quali esso assume precis iimpegni in base ai quali si presenta alParlamento .

C'è però un'altra possibilità . Il Parla-mento approva questa legge, la quale pe-rò, colleghi, è espressione di un Govern odel quale facevano parte i socialdemocra-tici e di una maggioranza della qualepure facevano parte i socialdemocratici .Allora, stabilito che questa legge resta pu rsempre un atto che definisce politica eschieramenti di Governo, il Capo delloStato, a mio avviso, sulla base del sem-plice buon senso – tratto questo temagiornalisticamente, non con sapienza co-stituzionale – dovrebbe chiamare Cossigaed invitarlo ad includere nel suo Gabinet-to la rappresentanza del PSDI . Non sipotrebbe non farlo, se si volesse restaresu una linea di serietà . Approvando que-sta legge, infatti, il Parlamento riconosce-rebbe valide (traducendole in termini d ispesa) le scelte di una maggioranza di cuifacevano parte i socialdemocratici, cioèriconoscerebbe in sostanza valide le scelt edei socialdemocratici, al fine di una con-natazione politica del Governo sulla qua -le il Parlamento darà il voto di fiduci atra qualche giorno. Tutto ciò di fronte adun partito socialdemocratico che questalegge legittima come forza di Governo ,perché la legge finanziaria serve a conno-tare la politica del Governo e non la poli-tica del Parlamento ; infatti, la legge fi-nanziaria è proposta dal Governo, descri-ve ,e precisa gli impegni politici di fond odel Governo. Pertanto, i socialdemocratic idovrebbero essere in questo Governo, s equesta legge sarà votata con il voto d iquesto Parlamento; l'hanno fatta loro ,hanno contribuito a redigerla e quindi ri-specchia e riflette la loro volontà politicacome parte integrante della volontà poli-tica di un Governo che su questo atto siqualifica politicamente e anche moral-mente.

Colleghi, ma come fate, come faccia-mo, a determinare la base programmatic aed operativa del nuovo Governo che si èappena costituito, che si sta costituendo,sulle determinazioni del vecchio Governoche abbiamo e che avete bocciato ? No nvi sembra, questa, una lacerante contrad-dizione in termini ? Non vi sembra chetutto questo nostro dibattito, quali chesiano le sacre deliberazioni prese dall aGiunta per il regolamento, manchi di se-rietà ?

Le differenze tra i due Governi le ave-te rilevate voi stessi esprimendo valutazio-ni e giudizi politici che si proiettano sul-la formazione del nuovo Governo; comefate ora a rimangiarvele ? Basti, per tutte ,citare le polemiche sorte a proposito de lcongresso della democrazia cristiana, cheha determinato la crisi del vecchio Go-verno, di cui questa legge finanziaria èuna proiezione immediata ; e non importache alcuni ministri siano gli stessi, perch éil Governo è cambiato. Infatti, se ci foss etra i due Governi una continuità che ri-spondesse alla continuità di una maggio-ranza e alla sua volontà politica espressadal Parlamento, non ci sarebbe ragion ealcuna per giustificare il mutamento e dil ricambio del Governo . Questo ricambiovuoi dire che il Governo e la maggioran-za che lo sosteneva sono stati – come èaccaduto in effetti – bocciati dal Parla-mento, che ha detto sì ad alcune cose eno ad altre, che ha detto più no che sìe che si aspetta da questo Governo un arispondenza ai sì che ha pronunciato erispetto ai quali il vecchio Governo è ri-sultato – dallo stesso giudizio del Parla -mento – assolutamente inadempiente .

So bene che tutto questo non corri-sponde alla realtà; so benissimo, colleghi ,che le ipotesi da me formulate – crede-temi, c'era poco senso ironico, anche sela loro veste era ironica – hanno cittadi-nanza in una civiltà democratica seria ,dove le forze politiche operino scelte par-lamentari chiare e aperte, che lievitinonella dialettica parlamentare, e non scel-te clandestine, non scelte patteggiate sot-to banco, e quindi scelte senza margini

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di ambiguità ulteriormente sporcate dacalcoli e tornaconti .

Purtroppo la realtà non è questa, ed èper questo che tali comportamenti hannocittadinanza a tutti gli effetti, in questotipo di civiltà parlamentare . In questoParlamento, infatti, tutto si può trovare ,a proposito di questa legge, tranne la chia-rezza e la lealtà, direi, rispetto agli att iche compiamo . Possiamo riscontrare ciò ,del resto, lungo tutto l'iter di questa leg-ge. Io ho letto un po' tutti gli interventi ,anche quelli fatti in Commissione al Se -nato; e sono rimasto veramente colpito ,tanto per fare un esempio, dall'intervent odi un autorevolissimo esponente della mag-gioranza, il senatore Ferrari Aggradi, chesi è lanciato - e, direi, si è perso - nel-l'invocazione di una programmazione cheimposti una politica economica (e ha det-to questo commentando la legge in esame :ho qui davanti il testo) tale da consen-tire uno sviluppo ordinato e stabile e ch eriscatti, in un quadro organico di rappor-ti e di compatibilità (sto facendo il suntodi quello che ha detto il senatore Ferrar iAggradi), l 'impiego delle risorse. Non sonoaffermazioni che si possano fare con leg-gerezza . Il senatore Ferrari Aggradi pro -seguiva dicendo che si tratta di un im-piego disperso in episodi settoriali cen-trifughi e spesso contraddittori ; un impie-go che deve invece essere indirizzato en-tro gli argini di una politica di bilanciorigorosa e qualificata .

Il senatore Ferrari Aggradi - ho quidavanti il suo intervento, ripeto - ha sco-modato il pluralismo sociale, la distribu-zione dei redditi, la domanda globale, l aflessibilità di mercato, la disoccupazione ,l 'inflazione, le discrasie tra domanda e of-ferta di lavoro, i lavoratori protetti, i pae-si più deboli e le guerre commerciali, i ldisavanzo pubblico, la lentezza dell'am-ministrazione.

Potrei proseguire . Insomma, il senator eFerrari Aggradi ha elencato in negativo- badate, in negativo ! - tutti gli element icostitutivi della nostra realtà economic ae sociale che la programmazione deve ri-chiamare nella sua dimensione coordina-trice, regolatrice, risolutiva ; e il senatore

Ferrari Aggradi lo ha fatto, concludendopoi con l'invito all'approvazione di questalegge finanziaria, per descrivere i punti diriferimento di una legge finanziaria ch eli ignora, e che il senatore Ferrari Aggra-di ha approvato, riducendo i suoi richia-mi - che elencavano tutto quello che sa-rebbe dovuto essere e che non è stato -a livello di personalismi e bizzarre, direi ,reprimende . Ma il suo intervento, nono-starte tutto, resta di opposizione, assolu-tamente contraddittorio rispetto alla con-clusione alla quale inaspettatamente egl iè arrivato: dopo aver letto attentamenteil suo intervento mi sarei aspettato, com econclusione : « Pertanto, colleghi senatori ,vi invito a votare contro questa legge fi-nanziai ia » . Ma il senatore Ferrari Aggra-di ha svolto un lungo intervento critico ,che enumerava, ripeto, punti di riferimen-to mancati ; se non sbaglio, si esprimevasempre in questi termini : « Sarebbe benefar questo, sarebbe bene fare quest 'altro » ;sarebbe bene, dunque, assumere certi pun-ti di riferimento, ma è male non averl iassunti, se la logica è logica . L'interventodel senatore Ferrari Aggradi, dicevo, re-sta di opposizione, in netto contrasto co nle sue conclusioni . Del resto, il senatoreFerrari Aggradi è una persona seria, un ostudioso; e come faceva a non dire que-ste cose, a non assumere una posizion eche facesse chiaramente intendere che i lsuo era un voto di ubbidienza politica ,ma che la sua posizione di studioso ri-spondeva a quei canoni di serietà, cui i lsenatore Ferrari Aggradi, penso, tiene co-munque ?

Dove si colloca, se non nell'opposizio-ne a questo disegno di legge, la posizionecritica dei socialdemocratici ? Il senator eSchietroma ha affermato : « Consideratoche la riforma di contabilità è intesa a dassicurare la piena corresponsabilizzazionedel Governo e del Parlamento nella defi-nizione delle grandezze finanziarie, ch ecompongono la struttura del bilancio, s ideve osservare che, ove si tolga al Parla-mento, a causa dell'eterogeneità dei con-tenuti programmatici che si fanno coesi-stere nella legge finanziaria, la possibilit àdi individuare con chiarezza l'entità ed il

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significato della manovra proposta, di fat-to si vanifica proprio l 'elemento di novit àpiù qualificante introdotto con la riform adel 1978 . In questi termini, la legge finan-ziaria rischia di assumere i connotati d iqualsiasi legge di spesa, caratterizzata sol onegativamente dall 'eterogeneità dei suoicontenuti, con l'aggravante che la proce-dura parlamentare adottata per il suo esa-me realizza di fatto una sorta di espro-priazione surrettizia delle Commission ipermanenti competenti per materia . Si puòpertanto osservare che il Governo, di cuifanno parte alcuni tecnici di grande va-lore, proprio in campo economico e fi-nanziario, avrebbe potuto fare forse u nuso tecnicamente e politicamente più ac-corto di questo strumento » . Mentre il se-natore Schietroma svolgeva questo inter-vento, sicuramente di opposizione, nei con-fronti della legge finanziaria, il partito so-cialdemocratico era nella maggioranza enel Governo .

Certamente è di opposizione il parer edei socialcomunisti, esposto in Senato equi in Commissione ; e poi, circa il com-portamento dei socialisti, diremo qualchecosa di grave a proposito di quanto siè svolto nella Commissione che ha esa-minato questa legge . Il senatore Fabbri ,parlando nell'altro ramo del Parlamento ,ha affermato : « Purtroppo sussistono no-tevoli carenze sotto il profilo della pro-grammazione » - voglio vedere come fa -ranno i compagni socialisti a votare perquesta legge finanziaria ! - « in quantomanca il riferimento ad una proiezion epoliennale o per lo meno triennale dellaspesa pubblica . Il metodo della program-mazione non è ancora la regola che pre-siede all'utilizzazione delle risorse, e s ideve riscontrare la mancanza di coerenzatra gli obiettivi ed i mezzi destinati a lloro raggiungimento » .

E più avanti : « Nel bilancio e nellalegge finanziaria non si rinviene una stra-tegia di lotta al carovita e di controllodei prezzi » . Non è roba da poco, compa-gno Fabbri e compagni socialisti di que-st 'Assemblea ! Per serietà dovete esprime -re un voto contrario a questa legge !

Noi dovremmo concludere, se verrà ap-provata questa legge, che il nuovo Governonasce segnato da questa rassegnazione ,compagni socialisti ! Lo avete detto voi :non è possibile arrivare a questi puntie a questi livelli di mistificazione ! Il fattoche essi passino inosservati non ne dimi-nuisce la carica di scandalo, di immora-lità, di mancanza totale di autenticità, d iserietà e di lealtà politica . Non poteteaffermare questo di una legge finanziari ae poi non votare contro . Voi siete fra co-loro che hanno impedito il rinvio delladiscussione di questo provvedimento e danche voi avete votato nella Giunta peril regolamento perché esso venisse discus-so anche in assenza del nuovo Governo ,nelle more tra il vecchio ed il nuovo Mi-nistero. A nulla sono valse le nostre insi-stenze nel richiamare la vostra attenzionesulla mancanza dell'interlocutore, che inquesto caso non è semplicemente un inter-locutore di dibattito, ma un interlocutor eche si assume delle responsabilità; e senzaqueste assunzioni di responsabilità la di-scussione diventa inutile e truffaldina .

Voi avete trascurato questo elemento ;ed ora posso affermare che voi, compagnisocialisti, mi autorizzate a dire che, conla sua approvazione, questo provvedimentomarca il nuovo Governo con la rassegna-zione di cui voi stessi avete parlato, e lomarca in partenza. Questo, a vostro e nona mio dire, è un Governo già rassegnat oa non fare, cioè a non mettere in atto -lo afferma il senatore Fabbri - una stra-tegia di lotta al carovita e di controllo deiprezzi . Non è poco !

In questo momento sarebbe bene chepotessero ascoltare i cittadini italiani, l agente, cui invece voi andrete a dire chenel programma di questo Governo vi sonomisure contro il carovita e per il con-trollo dei prezzi ; elementi questi che poi ,senatore Fabbri, non sono a sé stanti, maconnessi a tutta una politica economica .Sorvoliamo su questo; ma l'assenza d iquesto dato sta ad indicare l 'assenza d iuna determinata politica economica, cheinveste tutto l'andamento economico de l

1 nostro paese .

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Dovete dirlo alla gente che questo Go-verno, secondo voi stessi, nasce rassegnat oa non fare tutto ciò. Cossiga dovrà dirlo ,quando verrà qui a chiedere la fiducia ,dovrà ripetere le parole usate dal sena-tore Fabbri, il quale fa parte della suamaggioranza come sottosegretario. Non èpossibile che nel breve tragitto dai banch idel Senato alla sedia di sottosegretario i lsenatore Fabbri possa capovolgere il suogiudizio, visto che il provvedimento è im-mutato .

Il senatore Fabbri e i socialisti possonovenire qui a dirci che si sono sbagliati eche questa non è la loro legge finanziaria ,che questo non è il documento che indicale scelte e gli impegni sui quali si con -nota politicamente, operativamente, pro-grammaticamente questo Governo ; ma senon fanno ciò, il giudizio su questa legge ,in base a cui si qualifica il Governo, restaquello espresso dal senatore Fabbri neldibattito al Senato . Non può cambiare ;altrimenti, senza nessuna preoccupazionedi essere « beccato » per mancanza di ri-guardo, sarei autorizzato, anzi sarebbe miopreciso dovere dire al senatore Fabbri ch emanca di serietà . Non è serio, obiettiva-mente serio, esprimere un giudizio per po irimangiarselo, oppure accettarlo non piùcome negativo, cioè con il segno che gl isi è dato, ma addirittura come positivo .Mi sembra del tutto assurdo ed immorale ,che è qualcosa di più che poco serio.

Critici sono stati anche i repubblicani ;vedremo ora quale sarà il loro atteggia -mento sul provvedimento in questa sede.I repubblicani fanno oggi parte della mag-gioranza che si connota su questo disegn odi legge finanziaria. Venga qualcuno a dir-ci che non si tratta di una legge finanzia -ria; questa scappatoia io ve l 'ho offerta .Chiamiamola Rosamunda, o con un altr onome qualsiasi, ma non definiamola legg efinanziaria, perché, se lo facciamo, dobbia-mo trarne le conseguenze, se qui dentronon scherziamo, se non giochiamo a pren-derci in giro tra noi e a prendere ingiro la gente, cioè il popolo italiano, oltr eche la Costituzione.

« L 'accantonamento del piano trienna-le, di cui i repubblicani sono rimasti for-

se i soli difensori, non può essere addebi-tato soltanto alle forze politiche, come af-fermato in una intervista dal ministro Pan-dolfi, ma anche e principalmente al Gover-no », e quindi ci aspettiamo che questo Go-verno sforni pari pari il « piano Pandol-fi ». $ questa la determinazione dei repub-blicani . Lo dicono qui ! Gente seria, genteche quando prende una determinazione lamantiene, per carità ! Se ne sono fatt isempre un vanto di questa loro caratte-ristica. Bene, lo rileggo perché resti agl iatti, per buona memoria degli amici repub-blicani, quanto meno perché siano più cau-ti nello spendere le loro parole : « L'accan-tonamento del piano triennale, di cui i re-pubblicani sono rimasti forse i soli difen-sori, non può essere addebitato soltantoalle forze politiche, come affermato in unaintervista dal ministro Pandolfi, ma anch ee principalmente al Governo ». Bene, orail Governo sono loro . Ci aspettiamo cheripropongano il piano triennale, di cui irepubblicani – lo dicono qua – sono isoli difensori . E non vorranno smetter edi difenderlo quando, andando al Gover-no, si mettono in grado di poterlo difen-dere, perché sarebbe un atto di viltà, pe rchiamare, secondo un dettato della Genesi ,Presidente, le cose con il loro nome, pe rdare a ciascuna cosa il suo proprio nome .

Continuano i repubblicani : « Ci si devechiedere ora se sia possibile riprendere l astrada di quel piano e se si possa farl osenza un'ampia solidarietà delle forze po-litiche » . Bene, la solidarietà delle forz epolitiche c'è, c'è la maggioranza, che è l asolidarietà per eccellenza delle forze poli-tiche, che dà luogo a un Governo, cioèquanto di più solidale e di operativamentesolidale ci è dato di realizzare in politica .In politica le solidarietà che danno luogoal Governo sono le massime solidarietà .Altro spazio non c'è per perfezionare que-ste solidarietà . Ed allora, visto che ci son ole solidarietà, si deve pensare che siapossibile ripescare il « piano Pandolfi » . Edio debbo esser certo, son tenuto ad esse rcerto, a non dubitare che i repubblicanisi faranno artefici di questa riproposizio-ne del « piano Pandolfi », che, per esser ecentrale, anche rispetto alla loro visione, di

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qualunque programma di Governo, un fat-to centrale, ripeto, e definitorio, se è as-sente deve provocare atti conseguenti d aparte dei repubblicani . Non possono tolle-rare l'assenza del « piano Pandolfi », avendo -gli dato questo peso, come se nulla fosse .È gente seria, ripeto, che dice continua -mente poi agli altri di essere seria, chebutta in faccia agli altri continuamentequesto tipo di propria serietà. Ebbene ,siamo al banco di prova di questa se-rietà .

Io sono qui, Presidente, colleghi, atten-to a registrare un atto che confermi que-sta serietà, ma altrettanto attento a regi-strare un atto o l 'assenza di un atto chela smentisca, per chiamarla con il suonome: « totale mancanza di serietà », ovequesto naturalmente si verifichi. Ed io hotutti gli elementi per prevedere, Presiden-te, parliamoci chiaro, che si verifichi .« Sembra che il Governo » - sono sem-pre i repubblicani - « abbia scelto l avia di non frenare il processo inflazioni-stico ». Ma vi rendete conto, santo Dio !Qui ci sono i repubblicani che, sulla bas edi questa legge finanziaria, di questo att ofondamentale del Governo, dicono che dal -la lettura di questa legge si deduce che i lGoverno ha scelto di non frenare il pro -cesso inflazionistico . Ma come ! Ma, ami -ci repubblicani, è su questa legge finan-ziaria che si connota il Governo; perchévoi venite qui a dirci che non è la vostralegge finanziaria . Ed allora dobbiamo direche abbiamo sbagliato, anzi hanno sba-gliato, e gravemente sbagliato, coloro chea tutti i costi ne hanno voluto il dibattitosenza l ' interlocutore, il punto di riferi-mento, che potesse assumersi la paterni-tà di un parametro di giudizi. Oppure ,amici repubblicani, il vostro Governo na-sce con l 'assenza 'di qualunque volontà difrenare il processo inflazionistico . È scrit-to qui ! Sarà che noi non siamo abituati ,almeno io non sono abituato, alla legge-rezza delle parole, nonostante che sia u nvecchio giornalista ; non sono abituato adaffidare la serietà solamente a livelli eimmagini verbali . Interrompendo non s ochi, l'altra volta ho detto, Presidente, chenon va confusa la serietà con il con-

tegno. Lo ripeto a proposito degli amicirepubblicani . « Da esso infatti » - cioè da lGoverno, proseguono i repubblicani - « nonpartono segnali che avvertano l'opinionepubblica dei pericoli tuttora incombenti » .Queste cose i repubblicani le hanno dettee le dicono commentando questa legge emotivando il loro voto su di essa .

Per quanto riguarda l'atteggiamento deicomunisti (ho seguìto con molta attenzio-ne il dibattito parlamentare su questoprovvedimento, come attento sono sempr eai lavori della Camera : se uno di noi ra-dicali non è in aula, certamente è al grup-po a lavorare e segue all 'altoparlante i la-vori parlamentari), ho seguìto con atten-zione l ' intervento dell'onorevole Ricci, ch esottoscrivo, perché è un intervento serio .Mi dispiace che non ci sia qui nessuncollega comunista ad ascoltare, perché do-vrebbe imparare - diciamolo senza presun-zione - cos'è la laicità, e cioè l'attribuir ela ragione o il torto sulla base di liber igiudizi, circostanziati e senza infingimenti .

Devo dire che i compagni comunistihanno realizzato un salto di qualità nelbreve tratto che ha diviso l'iter di que-sto dibattito dal Senato alla Camera . In-fatti, l ' intervento del senatore Colajannibuttava tutto in politica nel senso degl ischieramenti ; il succo cioè di quell'inter-vento era « se non ci chiamate al Gover-no, qualunque 'legge finanziaria voi pos-siate fare non conta nulla », e quindi er aun intervento di opposizione sui generis,come sui generis - lasciatemelo dire - èl 'opposizione tutta dei compagni comuni-sti rispetto a questo Governo . I compa-gni comunisti sono all'opposizione per-ché ? Perché aspettano che la democraziacristiana corregga la linea politica de i« preambolisti », metta in minoranza i rea-zionari (Occhetto alla televisione si èespresso in questi termini) e si facciarappresentare dai progressisti ; allora, lorocon i progressisti possono collaborare .

Ma come, compagni comunisti ? Conquei progressisti voi avete fatto delle scel-te comuni ! Con i Donat-Cattin, con i Co -lombo, con i Piccoli, con i « preamboli-sti » del congresso democristiano voi avetesottoscritto delle leggi, avete patteggiato

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delle maggioranze, avete fatto delle cos eassieme ! E non è qui che si vede se sonoreazionari o no ? « No, per carità » - dit evoi - « si vede solo nel momento in cui c iaccettano o non ci accettano al Governo » .

Allora, qualunque cosa facciano (e sul -la quale i comunisti sono disposti a con-vergere), è il fatto di dire « sì » o « no »all 'accoglimento nello schieramento dei co-munisti che determina il loro essere rea-zionari o no.

Il nostro avviso è, molto modestamen-te, il contrario. L'essere reazionari o me-no si vede nelle scelte che si fanno. Econ questi signori che voi dite reazionari- lo ripeto - voi avete sempre operato del-le scelte comuni; avete - lo ripeto - sot-toscritto e votato leggi; avete condottol 'iter di alcuni provvedimenti in Commis-sione lungo una strada di strettissimi pat-teggiamenti e traccheggi, che molto spessoci ha messi di fronte a « SIPRE » Costituite !

Con questi signori, proprio con Donat -Cattin, avete concordato la legge sull 'edito-ria (egli era uno dei maggiori interessa-ti !) . Ci siamo trovati di fronte, propo-nendo i nostri emendamenti, a quattrogiorni di preconcetti « no », no di schiera -mento, no concordati con i Donat-Cattinche allora non erano reazionari, ma lo son odiventati oggi, dopo quindici giorni ! Sie-te stati d'accordo con loro nel dire chenoi eravamo ostruzionistici e destabilizza-vamo il Parlamento col nostro ostruzioni-smo, per fare poi la miserevole figura(tale sarebbe in qualunque altro paese e ,quando lo diventerà anche in Italia, avre-mo fatto davvero un salto di civiltà !) d ichi ha dovuto riconoscere che i nostriemendamenti erano determinanti rispettoai vostri articoli, alla corrispondenza deltesto con gli obiettivi che voi stessi vieravate dati, nel presentare quegli articol isenza i nostri emendamenti, articoli cheerano un atto di slealtà e truffa verso voistessi perché non realizzavano gli obietti -vi che voi avevate indicati e avevate det-to di voler realizzare ! Avete fatto questecose, compagni comunisti, assieme ai Do-nat-Cattin, ai Piccoli (altro personaggio in-teressato alla legge sull'editoria), assieme

avete scelto e fatto gli schieramenti ; visiete accordati, ma non vi siete accorti ,nel far cose concrete in comune, che que-sti erano reazionari : ve ne accorgete ogg ied aspettate che questa gente sia messain minoranza dalla democrazia cristianaper tornare - sono autorizzato a presu-merlo - a scegliere insieme con questagente che voi, per lo meno, dite esserereazionaria !

Signor Presidente e colleghi, tutti (mag-gioranza, ex opposizioni, ex membri de lGoverno, nuove opposizioni o pseudo-op-posizioni) hanno rilevato la contradditto-rietà, l'incoerenza e l'incongruenza di que-sta legge qual è congegnata, rispetto ase stessa: ma che cosa è questa legge fi-nanziaria ? Non c'è bisogno che lo dic aio. Fedele al tipo di intervento che hovoluto fare, lo faccio dire alla Giunta peril regolamento, che è entrata nel merit oper poter prendere deliberazioni in ordi-ne ai lavori della Camera. Questa leggecostituisce il necessario presupposto nor-mativo della legge di bilancio . . . ma è unoscherzo, colleghi ? Sembra che scherzia-te, davvero !

Quando dite queste cose, lo fate conmolto sussiego e contegno, ma con scarsaserietà, lasciatemelo dire; le dite senzapoi far seguire gli atti congrui e coerent iall'importanza delle cose dette . Sarebbe i lpresupposto normativo della legge di bi-lancio e fa, con questa, sistema, fissando-ne le fondamentali coordinate finanziari ee determinandone le scelte più significa-tive. Questa è la legge che stiamo discu-tendo, questa dovrebbe essere la leggeche stiamo discutendo, o questa dite cheè la legge che stiamo discutendo, per poidire invece che questa non è, perché lodite tutti che questa non è ! Le coordina-te, le scelte di fondo dove sono, in questalegge ? Questa legge dovrebbe essere un ostrumento, con parole più povere di quel -le adoperate dalla Giunta per il regola-mento, approntato dal Governo per rego-lare l 'economia. Questo è ciò che vuoidire ! Quelle parole, colleghi, significanoche questa legge è lo strumento appron-tato dal Governo per regolare l'economia :non significano altro ! Significano solo

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questa « piccola » cosa, questa cosa trascu-rabile, cioè regolare l'economia ! Dovrebbecioè essere uno strumento, in termini pi ùtecnici, che consenta una manovra di bi-lancio, sulla base di scelte correlate adobiettivi ben individuati . Le une e gli al-tri devono essere coordinati nel tessuto diun programma pluriennale .

Questo dovrebbe essere la legge ch estiamo esaminando . E vorrei davvero, sen-za malanimo, sfidare uno solo dei colle -ghi che voterà a favore di questa legge –ma, per fortuna sua, non c'è in questomomento alcun collega, perché questi po-trebbe essere tentato di raccogliere la sfidae si troverebbe in serissimo imbarazzo, amio avviso – a dimostrarmi che quest alegge ha almeno una di queste caratteri-stiche, che poi, in definitiva, dovrebbe es-sere una sola, perché o ce l'ha o non c el'ha il taglio della legge finanziaria . Nonho davvero alcuna remora a lanciare que-sta sfida che, per fortuna dello sfidato,non verrà accolta per assenza, fortunatis-sima, dello sfidato, perché questa legge ètutto tranne ciò che ho detto . Delle carat-teristiche che ho detto in questa legg enon c'è nulla : dico nulla ! Non c'è certa-mente il programma e non c 'è proprio per-ché non c'è, non perché vi sia una par-venza di programma ed io dico che quel-lo non è un programma serio, ma un pal-liativo: proprio non c 'è alcun program-ma, c'è un buco, c'è l 'assenza totale d iqualunque disegno di programma ! E ba-date che il programma è l 'ipotesi di fondodella legge n . 468 ; se a questa legge le-vate il momento del programma, essa no nesiste più, colleghi, e la dovete andare acercare con il lanternino ! Se la legg en . 468 perde il programma, ha perso tut-to, è come se ognuno di noi perdesse ilnome, il cognome e la memoria !

Le cadenze di questa legge sono com-misurate su parametri del tutto oppost ia quelli previsti dalla legge n . 468 ; sonoinfatti cadenze di annualità ed in questadimensione annuale si riducono ulterior-mente ad una serie disorganica ed episo-dica, direi che si riducono – consentitem iun'immagine un po ' retorica – a passi didanza guidati da musiche totalmente di -

scordi e totalmente eterogenee . Ogni ele-mento presente ha una sua musica, e tutt igli elementi non ballano secondo una mu-sica che ne coordini i passi, ma ogni ele-mento è presente per conto suo e la su apresenza è episodica ed estemporanea .

Del resto, anche qui alla Camera, i nCommissione bilancio, lo scenario è rima -sto pressoché lo stesso, i giudizi su que-sta legge sono stati ripetuti pressoché ne-gli stessi termini, tranne – ripeto – quelsalto di qualità che è intervenuto tra l'in-tervento di Colajanni e quello di Ricci .Ci sono gli interventi di Labriola e d iSpaventa, estremamente chiari, che ho quiannotati, signor Presidente. Dice Spaven-ta, e mi è gradito sottolinearlo: « Lo spi-rito de'_la legge n . 468 del 1978, come giàindicato dall'onorevole Labriola » – quind imi esimo dal citare brani di Labriola ;d'altra parte, il brano di Spaventa che m iaccingo a citare è brevissimo – « è statotradito dal Governo e dal Parlamento . Ilche è dimostrato dalla stanchezza con cu isi trascina il dibattito sulla legge finan-ziaria e dal relativo stato di disagio chetale dibattito accompagna. Nelle intenzio-ni del legislatore, la legge n . 468 del 1978voleva essere la leva principale della ma-novra di bilancio, e come tale doveva es-sere collegata alle tendenze dell 'economianazionale » . Chiarissimo, Spaventa ! « Sot-to questo profilo, forse non tutti sonoconsapevoli della gravità della situazion ee delle profonde novità che si sono pro -dotte nella realtà italiana e internazionalenel biennio 1978-1979 » .

Questa inconsapevolezza delle gravicondizioni che si sono prodotte nella si-tuazione economica, e non solo economi-ca ma anche sociale, italiana è rintrac-ciata da Spaventa in questa legge, giac-ché il lato caratteristico di questa legge ècostituito proprio dal fatto che essa è in-consapevole delle cose di cui dovrebbe es-sere consapevole. E siamo sempre ai col -leghi repubblicani, che mi diverto a cita -re, perché adesso sono nel Governo . DalBollettino delle Giunte e delle Commissio-ni parlamentari citerò l'intervento del de-putato Ravaglia . Ebbene, vi si legge :« Dichiaratosi per molti versi d 'accordo

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con l'intervento dell'onorevole Spaventa »- voglio vedere ora che cosa produrràquesto accordo nei comportamenti gover-nativi degli amici repubblicani, che han -no adesso modo di tradurre questi com-portamenti in indicazioni ben precise e i nassunzioni di responsabilità ben connota -te - « esprime riserve sul carattere om-nibus della legge finanziaria e sulla su aconseguente disorganicità » . Mi aspetto ,quindi, che gli amici repubblicani votin ocontro questa legge, perché non si potreb-be onestamente votare a favore quando s icondivide quello che ha detto Spaventa esi aggiunge un giudizio negativo sul ca-rattere di omnibus della legge e sulla suadisorganicità . Dice ancora Ravaglia : « Cir-ca le misure indicate per ristrutturare i lMinistero delle finanze » - non so se i lcollega Ravaglia oggi sia sottosegretarioo ancora semplice deputato; francamentemi è sfuggito . . .

TEODORI. Non è sottosegretario . Nonè uno dei nove .

ROCCELLA. Comunque, mi aspetto ch eegli riconfermi in Parlamento i suoi giu-dizi e pretenda dai suoi compagni di par-tito un comportamento conseguente . Que-sto è il minimo che egli possa fare . Dun-que, stavo leggendo : « Circa le misure in -dicate per ristrutturare il Ministero dellefinanze e quello del bilancio, ritiene inac-cettabile il metodo proposto . Disfunzionidi carattere strutturale non possono risol-versi con soluzioni episodiche » - quest esono cose che aggiunge al giudizio di Spa-venta, che era un giudizio di fondo - « e din contrasto con i princìpi informator idell'ordinamento, ma procedendo organi-camente alle necessarie riforme. La pro-posta di assumere cinquemila persone a lMinistero delle finanze è in contrasto coni princìpi generali che regolano l'access oal pubblico impiego, e ciò rischia di crea-re un pericoloso precedente » .

Vorrei soffermarmi, anche se è unacosa marginale, su questo aspetto in quan-to sono convinto, e lo sei anche tu, ami-co Ravaglia, che quei cinquemila posti d ilavoro sono appetibili ; non credo perciò

che le tue critiche abbiano molta possi-bilità di essere accolte . Ci sarai, però, tuche starai attento, e voglio vedere se, pri-ma di procedere a quelle assunzioni, fa-rai rilevare in concreto, attraverso il tuopartito, attraverso la vostra presunzion edi essere determinanti, data la vostra se-rietà - voi siete sempre determinanti, al-trimenti ve ne andate via -, il contrastodi queste assunzioni con i princìpi gene-rali che regolano l 'accesso al pubblico im-piego; voglio vedere se eviterai al Gover-no di cui fai parte di compiere atti cherischiano di creare un pericoloso prece -dente. Parlo con le parole dell'onorevoleRavaglia, che probabilmente rimpiangeràdi averle pronunziate e, se non sono cat-tivo profeta, per il futuro mitigherà i lpeso ed il senso delle parole che dovràpronunziare .

« Lamentata la presenza di un quadroprogrammatorio » - è sempre Ravaglia ch eparla - « osserva che sia conseguentemen-te difficile comprendere le linee comples-sive dell'azione del Governo » .

Ora gli amici repubblicani sono al Go-verno ! Signor Presidente, le consta chesia venuto un rappresentante repubblica -no del Governo a renderci comprensibilel'azione del Governo attraverso la lettur adella legge finanziaria ? È una domandaretorica questa, però a me non consta, al -meno stando a quanto dicono i repubbli-cani, che qualcuno sia venuto a chiarirc iil significato della legge finanziaria . Col-leghi repubblicani, ora siete dall'altra par-te e sapete, per averlo detto quando era -vate da quest'altra parte, che a noi rie-sce difficilmente comprensibile ricavare l elinee dell 'azione del Governo da quest alegge finanziaria. Considerato, però, chevoi avete detto tutto ciò, allora rendetec icomprensibile la linea dell'azione del Go-verno .

L'unico dato certo esistente è che s iè completamente perso il controllo sull adinamica della spesa pubblica . Si vedeciò, lo dice Ravaglia, dalla legge finanzia -ria e dai bilanci di previsione . Questi ri-lievi critici non valgono in astratto, main quanto riferiti all'esame della legge fi-

i nanziaria e dei bilanci . Sono allora auto-

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rizzato a dire che voi, finché non correg-gerete questa legge finanziaria, siete unGoverno consapevole di aver perso il con-trollo sulla dinamica della spesa pubblica .Ritengo, sempre tenendo ferma la vostrapresunzione di serietà, che rifiuterete digovernare. Ditemi, colleghi repubblicani ,come farete a governare con le vostre ide ee con le vostre prediche, avendo persoil controllo della dinamica della spesa pub-blica ? Dovete innanzitutto riacquistarequesto controllo, altrimenti il tutto si ri-duce ad una buffonata ! Una buffonata i lvostro impegno politico, una buffonata l avostra presunzione di serietà ! Ravagli apoi aggiunge: « il deficit pubblico è au-mentato, per le sole note di variazioneal bilancio, di oltre 10 mila miliardi » .

Ma come si fa a dire queste cose, la -sciandoci poi discutere e votare una leggefinanziaria che dà questi risultati ? Il Go-verno deve correre per fermare questo di -battito; ciò che non ha fatto, con legge-rezza, la Giunta per il regolamento lo dev efare questo Governo, se sono vere le coseche i suoi componenti dicono contro que-sta legge finanziaria . Dovete correre, colle-ghi del Governo, per fermare questo di -battito, perché esso mi autorizza a darvii connotati che questa legge vi attribui-sce . A questo serve questa legge, per que-sto esiste ! L'abbiamo detto, l'abbiamo vi -sto: la stessa Giunta per il regolament oci dice come voi intendete regolare l'eco-nomia di questo paese. Uno scherzetto ,una bazzecola. . . Ci dice chi siete, perchéci siete, quali fini ed obiettivi vi propo-nete. Ma non è possibile, c'è una contrad-dizione in termini, che è tragica, perch équi si passa dal Governo all'opposizione ,mantenendo tranquillamente certe posizio-ni. Ed il solo passaggio dall'opposizion eal Governo cambia di segno le cose ch esi sono dette su una materia che resta lastessa. Il giudizio non cambia perché cam-biano i contenuti nella legge ; no, questirestano fermi, ma cambia il giudizio, pervirtù topografica : visto da est e visto daovest, visto dai banchi del Parlamento evisto dai banchi del Governo .

PRESIDENTE . Cambia l'angolo visua-le ! L'angolo è importante nella vita . . .

ROCCELLA. Eh sì, Presidente, l'ango-lo è importante nella vita, ma non tantoper l'occhio umano, quanto per l'obiettivodella macchina fotografica, non tanto peruna visione consapevole delle cose, quant oper una visione meccanica . Lei lo sa me-glio di me. Penso si debba escludere cheil Governo abbia una visione meccanicadelle cose; altrimenti in nessun caso po-trebbe produrre una politica, perché poli-tica significa visione consapevole delle co-se, visione cui corrisponde una precisascelta di indirizzo e di intervento, no nsemplicemente una registrazione delle im-magini. E non a caso lei ha detto - i lsuo suggerimento è appropriatissimo - ch el'angolo visuale è importante. Una cosa èl'angolo visuale dell'occhio umano, altracosa è l'angolo visuale dell'obiettivo dell amacchina fotografica .

Se le cose stanno in questo modo ,Presidente e colleghi, se questi sono i giu-dizi delle forze politiche, personalmentevoglio divertirmi : voglio vedere chi voter àquesta questa legge . Peccato che quandovoteremo non mi sarà dato di ricordare aciascuno le proprie posizioni, quelle co-siddette testimoniali, naturalmente. Ma ve-dremo chi voterà per questa legge, perché ,secondo le cose che ho letto, tutti dovreb-bero bocciarla, compreso Ferrari Aggradi ,se è vero che ha detto le cose che h adetto .

Abbiamo detto, dunque, che questa no nè certamente una legge finanziaria ; saràuna « legge omnibus », anche se io credoche non sia nemmeno questo. Certo è cheessa non risponde alle funzioni di raccor-do fra bilancio annuale e bilancio plurien-nale. Il che - e questa è la notazione cheposso fare perché, nel merito, tutto il re-sto è stato detto - ha un risultato : quel-lo di configurare, attraverso questa legge ,uno strumento che consente una spes aannuale ancora più disinvolta ed ancorapiù episodica . Questo è, in concreto, i lrisultato di una legge finanziaria articola-ta in questo modo ed operante questescelte. Ne risulta uno strumento in virtù

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del quale la spesa annuale diventa - ripe-to - più disinvolta e più episodica . Ma ,in realtà, a mio avviso, questa è una scel-ta politica . Per tale ragione è incoerenteed incongruo che se l'addossi il Govern oattuale . È una precisa scelta politica, nonsemplicemente un atto di debolezza, d iinfingardaggine. Ripeto, è una scelta poli-tica, sia pure nei suoi termini di passi-vità .

La legge n. 468, colleghi, intendevafornire gli strumenti per il conteniment odelle spese di parte corrente e per lo svi-luppo delle spese in conto capitale . Scel-ta, invece, una impostazione monetaria econgiunturale, ne derivano determinateconseguenze . Dobbiamo, innanzitutto, tene-re presente che una scelta è stata ope-rata. C'è una impostazione che è mone-taria e congiunturale . Si rinunzia, nell asostanza, ad un quadro di riferimento pe roperare interventi nel medio periodo. Que-sta rinunzia è strettamente proporzionale ,è strettamente riferita alla impostazion emonetaria e congiunturale di cui ho par-lato. Non è vero che tale legge sia sem-plicemente frutto di negligenza - ripeto -e di infigardaggine ! Contiene una scelt apolitica: da una lettura seria della leggefinanziaria, e tenuto conto di tutte le uti-lizzazioni e di tutti i riferimenti, cioè del -la dimensione entro la quale essa si col -loca, la scelta in questione risulta esserequella dell'assenza di una politica econo-mica, di una remissione totale alla spon-taneità dell'economia . Il che costituisce ,in realtà, una scelta gravissima !

Voglio vedere se i compagni socialisti ,che l'hanno criticata, oggi se l'addosseran-no ! A questo punto, a Governo quasi fat-to, stiamo discutendo della legge che con-nota e definisce lo stesso, la sua volontàpolitica, la sua fisionomia, gli obiettivi difondo che si propone. Io sono tenuto -l 'ho detto e ripetuto - a ricavare l 'imma-gine di questo Governo dalla legge finan-ziaria che stiamo discutendo, perché aciò serve e di questo si tratta ! Vogliovedere, dicevo, se i compagni socialisti ,che hanno contestato la legge in questio-ne (io porto al limite di estrema chiarez-za la loro contestazione . con molta sem-

plicità; non c'è bisogno di fare compli-cati discorsi, da sapienti in economia, perchiarire tali problemi), si ricordano, un avolta al Governo, di tale contestazione . Evoglio vedere come agiscono . . .

Naturalmente, Presidente, determinat iconcetti sono già stati sottolineati, il chemi esime dal parlare della inflazione (l oha detto Spaventa), dal parlare della oc-cupazione e, persino, dal parlare del Mez-zogiorno, anche se in questa legge vi èuna incongruenza davvero incredibile, gi-gantesca, biblica. Siamo in procinto d isciogliere la Cassa per il mezzogiorno, efacciamo determinate scelte ! Amici repub-blicani, vi ricordo i discorsi ed i giudiz idi La Malfa. Almeno, ricordatevi dei giu-dizi di La Malfa, del « verbo » di La Mal-fa ! Diceva che siamo qui in procinto d iabolire la Cassa per il mezzogiorno, d irivedere a fondo l'intera politica meridio-nalistica di questo paese, il che significa ,colleghi repubblicani, rivedere un determi-nato percorso della politica economica ita-liana, che parte dalle scelte di fondo com-piute negli anni '40, in ordine alla poli-tica della ricostruzione ! Non sono noc-cioline americane . . . Significa capovolger el'indirizzo e l'orientamento della nostraeconomia, non semplicemente mutare, nel -le dimensioni quantitative o anche quali-tative, l'intervento, circoscritto, nei con-fronti del Mezzogiorno . Significa sconvol-gere la linea della politica economica ita-liana. Siamo in procinto di operare que-sta revisione globale : amici repubblicani ,è il « verbo » di La Malfa. Siamo in pro-cinto di sciogliere la Cassa per il mezzo -giorno e voi la rifinanziate, acriticamen-te, senza dare nella legge finanziaria al -cuna indicazione in materia . Ma proprioa questo la legge finanziaria dovrebbe ser-vire; a consentire, cioè, la proiezione pro-grammata di tale percorso, a fornirci in-dicazioni concrete sul rapporto tra Cas-sa per il mezzogiorno e Mezzogiorno, tr aCassa per il mezzogiorno e politica eco-nomica generale del paese, in un arco plu-riennale e programmato in rapporto adobiettivi ben precisi, individuati sulla bas edi scelte ben motivate . Questa è la leggefinanziaria, in soldoni . Voi invece prende-

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te in considerazione la Cassa per il mez-zogiorno, così com'è, in procinto di esser esciolta, e la finanziate senza dare alcunaindicazione. Al di là del fatto che tuttociò appare incongruo in rapporto alla leg-ge finanziaria, vi sembra comunque chesia serio, in assoluto ?

Signor Presidente, colleghi, debbo fareun altro piccolo rilievo, che si aggiung eagli altri motivi di critica . Qual è la po-litica dell 'offerta contenuta in questa leg-ge ? Anche qui, non si tratta di noccioli-ne americane ! Ebbene, l'unico riferimen-to in materia, che ci consente di delinea-re una politica dell'offerta, è dato dallalegge di riconversione industriale, che sirisolve in un trasferimento di risorse, perdi più discrezionale e strumentale, allegrandi imprese. Dove eravate, quando èscoppiato lo scandalo Caltagirone ? Siamoin questo campo, dentro questi meccani-smi ! Non vi siete resi conto del modocon cui vengono gestiti meccanismi delgenere, in questo nostro paese ? Cliente-lismo, parassitismo : consentitemi di esi-mermi dal ripetere questi concetti, chesono diventati addirittura ovvi perchétutti i sapienti dei vari partiti politici l iripetono con argomentazioni ben costruitee motivate : parassitismo, corporativismo,clientelismo, potere, sono gli unici ele-menti che contraddistinguono la gestionedi questi meccanismi. Possibile che nonvi rendiate conto del problema della di-screzionalità e della strumentalizzazionein questo settore ? Accanto a Caltagironedobbiamo porre infatti lo scandalo ENI ,che non è un incidente di percorso, l aquestione della SIR, il finanziamento aRizzoli . Sono gli effetti di alcuni mecca-nismi che voi accettate in quanto tali .E in qual modo vorreste correggerli, senon attraverso la legge finanziaria, chequesti meccanismi considera ? Sono auto -rizzato allora a ritenere che la politicadell 'offerta resti questa, gestita in tal mo-do, che consente all 'ENI queste « tan-genti », che consente la lettera di Di Don-na, per fortuna non coperta da segreto diStato, in cui si dice che l 'ENI era pron-to a pagare le tangenti « in nero » . Capitetutto ciò, colleghi (che non ci siete : ma

non importa, rimarrà agli atti) ? L 'ENI di-spone già dei meccanismi che consenton oi finanziamenti « in nero » .

Capisco che la disinvoltura dei nostr icolleghi è tanta, ma attenti, colleghi, per-ché la disinvoltura, in materia, rischia d idiventare cinismo e complicità, se non al-tro per omissione. Rientrano in questaottica anche i finanziamenti dati a Riz-zoli; infatti, che differenza passa tra Riz-zoli e Caltagirone ? Come mai le banchenon ordinano il rientro dei debiti ,di Riz-zali ? No, per Rizzoli si approva una leg-ge ad hoc e gli si danno 80 miliardi conla legge sull 'editoria; 80 miliardi per uneditore bancarottiere. In questo momentonon desidero trattare e discutere chi si aRizzali come editore, come gestisca l'in-formazione e quale sia il patto scelleratoin base al quale voi date questi soldi ; milimiterò semplicemente a considerare Riz-zoli, come Caltagirone, un bancarottiere .Infatti ha 300 miliardi di debiti, e qua-lunque ragioniere interpellato vi direbb eche è in bancarotta ; ma per Rizzali laprospettiva della bancarotta non c'è, inquanto ci sono gli 80 miliardi datigli perlegge. È vero che la legge italiana perse-gue i bancarottieri, tranne però i Caltagi-rone finché potevano dare le « tangenti » ,e tranne Rizzoli, che può sempre dare l asua « tangente », in quanto è costituita dal -la manipolazione dell'informazione, fattadi omissioni, di falsificazioni, di mistifica-zioni .

Colleghi, per tornare al vivo della leg-ge finanziaria, è chiaro che, mancando l escelte e gli indirizzi che dovremmo rica-vare da quest 'ultima, si alimenta il mal-costume e l 'illegalità, che è un dato difatto che marca gli eventi, così come siproducono in questi rapporti e in questisettori. Non è consentito, di fronte a que-sti fenomeni, ormai organici e fisiologici- Caltagirone non è il solo, lo sappiamotutti e non c'è bisogno di prenderci ingiro, perché c'è la SIR, c'è Rovelli -, ope-rare in presenza di una totale mancanz adi indirizzi, perché ciò significa automati-camente e immediatamente un atto dicomplicità e di copertura . Nel documentoal nostro esame, signor Presidente, colle-

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ghi, mancano totalmente gli indirizzi . Del renza della politica alla coscienza del no -resto siete lì, pronti a raccogliere le cose stro tempo, e del nostro tempo politico ,che diciamo, e quindi potete benissimo re- non del nostro tempo storico e di là d aplicare e dirci quali sono gli indirizzi in I venire : la coscienza del nostro tempo po-ordine alla politica dell'offerta e qual iquelli che vai credete di leggere in que-sta legge finanziaria .

Ebbene - lo ripeterò fino alla nausea quotidiana . C'è una totale mancanza d i- questa è la politica del nuovo Governo coesione, ripeto, tra la politica che vienee sarà perfettamente inutile che il Presi- Ì disegnata dalla legge finanziaria e la co-dente Cossiga venga a leggere il suo pro- scienza del nostro tempo .gramma, perché mi sentirei preso in giro ; E siamo al rilievo di fondo che noiinfatti, fino a quando non verrà in questa muoviamo a questa legge, a uno degliaula a dirmi, prima del dibattito sulla elementi di fondo che giustificano la no-fiducia, che questa non è la sua legge fi- stra opposizione, con una motivazione ul-nanziaria, la sua carta d 'identità - così ! timativa molto più stretta, molto più spes-come deve essere - e che quindi è pronto sa delle motivazioni critiche che pure si na ritirarla, sono tenuto a ricavare la fisio- qui sono andato sciorinando, mie e anch enomia di questo Governo da questa carta dei colleghi, compresi quelli della maggio -d ' identità, cioè dalla legge finanziaria .

ranza che hanno criticato questa legge . C'èQuesto è il documento di identità an- un addebito che noi muoviamo al Gover-

che del nuovo Governo e peggio per voi no e che appare, per omissione, nei vuoti ,se avete accettato acriticamente, con estre- nel grande vuoto di questa legge ; ed è,ma leggerezza, con molto sussiego e con colleghi, l'assenza totale di qualunque vo-arroganza del potere nella Giunta del re- lentà politica programmata per risponder egolamento di assumere la carta d 'identità in qualche modo allo sterminio per fam edi un Governo bocciato per un Governo nel mondo . Lo so che questo per voi èper cui vi accingete a votare . Perché que- diventato quasi un fatto retorico, ma re -sto avete fatto, e non vi siete resi conto torico più non è ; non è più né un fattodella contraddizione, della incongruenza : pietistico, né un fatto che si risolva nell aavete preso la carta d 'identità di un Go- sapienza delle trattazioni e delle program-verno che avete bocciato, cui avevate det- ! mazioni .to « no », cui avevate detto : « vattene », e Sono venute alla marcia per la vit al'avete assunta come carta d 'identità del e la pace in questa Pasqua circa 50 mil anuovo Governo cui invece vi accingete a persone, raccolte per forza spontanea d idire: « Vieni, vai ad insediarti, hai la no- adesione : non dagli appelli della radio-stra fiducia; e ce l 'hai sulla base delle televisione, che ha taciuto ; non dagli ap-stesse considerazioni che ci hanno indotto pelli dei giornali, che hanno taciuto ; nona dare la fiducia all'altro Governo » . Ma dalle adesioni pubblicizzate delle altre for-si può accettare un discorso pieno di tali ze politiche, che non le hanno date ; macontraddizioni e contrasti ?

raccolte semplicemente da un solo gior -Ma, colleghi, al di là di tutto questo, naie, che ha avuto il coraggio di fars i

al di là dell'incoerenza, delle contraddi- propagandista di questo nostro invito all azioni, delle omissioni, della desolante man- coscienza della gente, Il Messaggero .canza di serietà, della desolante mancanza

È bastato l 'appello delle nostre radio ,di un punto di appoggio su cui si possono l 'appello de Il Messaggero, per raccoglierereggere le assunzioni di responsabilità del nel giorno di Pasqua, quando la genteGoverno e della maggioranza, ci è dato di preferiva partire da Roma, seguendo laleggere in questa legge finanziaria, docu- consuetudine che segna il costume dell amento d'identità del Governo, una man- nostra gente, 50 mila persone, che hann ocanza di intenti che fa paura, una totale preferito restare a Roma, marciare d amancanza di intenti in ordine alla ade- Porta Pia a piazza San Pietro per testi -

litico, dell'oggi, qui, nel nostro paese, i nordine a quei valori con cui facciamo iconti giorno per giorno nella nostra vita

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moniare questa adesione, che non è pi ùun fatto propagandistico, ma minaccia d idiventare - qual è sempre stato - un seriofatto politico .

Di fronte a quel fenomeno non si pos-sono dare più con leggerezza le adesioniretoriche che si sono date fin qui, perch éle adesioni degli uomini politici divente-rebbero un fatto impegnativo, con imme-diato riflesso sugli atti di Governo e su -gli atti dei partiti . Il Capo dello Statonon può dire più: « svuotate gli arsenalie riempite i granai », perché ci sono 5 0mila persone ad ascoltarlo ; deve pur farequalche atto concreto, deve assumere que-sta sua invocazione come parametro di giu-dizio, se non altro rispetto ai Governi ch esi fanno, agli atti politici che si compion oin questo paese .

E non è vero - questa è un'altra misti-ficazione che va crollando, demolita dal -l 'insistenza dei radicali su questa iniziati-va, che il tempo precisa sempre più ne isuoi contorni di dimensioni di fondo d iuna politica -, non regge più l 'obiezioneche questa fame non ci riguarda, che nonè la nostra fame . Non regge più propri odi fronte alla legge finanziaria, di front ealle connessioni del nostro assetto econo-mico con l'assetto economico del mondo ,che si riflettono nella legge finanziaria, ne inostri bilanci, nelle scelte che vi sonooperate o nella mancanza delle scelte ch evi si riscontra .

Ma, a parte la connessione totalizzantedei vari assetti economici, che mi pare su-perfluo dimostrare perché è un fatto scon-tato; a parte questa connessione totaliz-zante, che istituisce un circuito chiuso eanche un circuito aperto, dentro il qualela circolazione degli elementi che concor-rono alla realtà economica corre per iti-nerari forzati e guidati - un circuito den-tro il quale si alternano, si scontrano e s icompensano equilibri di potenza -; a par-te il fatto che ogni competizione all'inter-no di questo circuito rinsalda con estre-ma evidenza sempre la stessa logica, chepresiede all 'unicità dello stesso circuito ,dobbiamo una volta per tutte misurarc isulle opinioni che abbiamo in ordine a

questo argomento, che per noi è decisivoe definitivo .

Noi sosteniamo che la scelta della lot-ta allo sterminio per fame è assoluta, nonrelativa e contingente.

È una scelta assoluta e segna le dimen-sioni ultime di qualunque scelta politica ,che traccia lo spazio ,di civiltà di una po-litica, che configura il processo di civi-lizzazione e di valori dentro il quale si in-serisce una politica in termini positivi onegativi .

Noi sosteniamo - voi lo sapete e ve l oripeteremo tutti i giorni, in tutte le occa-sioni - che condurre questa lotta significaassumere come punto di riferimento prio-ritario la scelta della vita, come principi oinformatore di una politica, colleghi, a dassumerlo in modo che questa scelta costi ,che sia cioè una scelta ; e sosteniamo chesoltanto questa scelta ci può portare poia scegliere all 'interno del nostro paes econ altrettanta coerenza la vita piuttost oche la morte .

Colleghi, parliamoci con chiarezza, tutt inoi sappiamo che le leggi sulla casa el 'aumento delle pensioni sono una pres ain giro. Sappiamo benissimo che il pro-blema della casa non si risolve con unalegge di settore; che il problema dellepensioni non si risolve con una legge spe-cifica sulle pensioni, con la quale, cas omai, si aumentano di 15 mila lire, com eavviene spesso . Sappiamo che il problemadella casa si risolve con la riforma delcredito e della spesa, cioè si risolve met-tendo in mora l'assetto generale dell'eco-nomia del paese . Sappiamo benissimo ch equesti problemi non sono collegati conquesto assetto generale, che a sua voltaè interdipendente con un assetto unitari odel mondo e degli interessi che lo regola -no; interessi che sono unitari, ben presi-diati, ben collegati .

È più produttiva, rispetto al problemadella casa e a quello delle pensioni, lascelta per la vita contro la morte che levostre leggi di settore, perché quanto me-no questa introduce un parametro di giu-dizio e di scelta generale, che connota un apolitica irreversibile ; perché la scelta perla vita significa fare in un certo modo il

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bilancio anche in casa nostra ; è una sceltaultimativa, colleghi, non relativa . Cometale noi ve la proponiamo e come tale voila rifiutate .

Quando parliamo di una scelta che se-gni la incompatibilità fra un fenomenodi questo genere, tra un'ecatombe di que-sto genere e la nostra coscienza morale ,culturale, ed anche politica, soprattuttopolitica, di oggi, parliamo di un parame-tro generale che segna tutte le politichee che è molto più congruo e serio, ri-spetto ai problemi di settore di casa no-stra, che non le vostre leggi di settore ,la cui sorte si consuma nel margine dicompatibilità concesso dal sistema e nonpuò andare oltre, colleghi deputati .

Con questa scelta noi ci poniamo, conla stessa coerenza, contro gli equilibri d imorte, di potenza, di guerra e di riarmo ,delle lottizzazioni, delle egemonie di po-tere, delle logiche di schieramento che re-golano il mondo e che sono identiche, so-no la proiezione in grande di quelle lo-giche che regolano la vita nel nostro pae-se. C'è una continuità perversa tra il tutt oe la parte .

È la stessa logica, colleghi, che sostie-ne la nostra campagna referendaria, conla quale noi attacchiamo con una propo-sta alternativa, cioè ponendoci su un al-tro terreno, al di fuori di ogni conside-razione di compatibilità che ci consentela logica predominante della situazionee della politica .

Noi proponiamo una alternativa di so -stanza, di merito e di metodo, colleghi :di metodo, attraverso la partecipazion ediretta, la contrapposizione della liberapartecipazione agli schemi di egemoni ache vincolano la società politica del no-stro paese e la strozzano e ne strozzan ogli spazi di libertà per necessità fisiolo-gica, gli spazi di dissenso, dai quali na-scono le domande di nuova libertà, ch esono correlative, colleghi, ai nuovi mod icli pensare, di vivere, di stare insieme,nel pubblico e nel privato, che lievitanonella coscienza del nostro tempo e chedanno luogo appunto ad altrettante do-mande di libertà che investono le istitu -

zioni, i comportamenti, i metodi e i mod idi far politica .

PRESIDENTE. Ho visto che lei guar-da l'ora, onorevole Roccella . Io le sonomolto grato, quel gesto mi conforta, an-che perché due suoi colleghi stanno atten-dendo con l'impazienza che mesi addietro– si ricorda ? – lei aveva quando un suocollega non finiva mai . Lei può capire lostato d'animo dell'attesa . Prosegua, onore-vole Roccella .

ROCCELLA . Accolgo senz'altro la su asollecitazione, salto questa parte che, tut-to sommato, era semplicemente indotta ,e faccio l'ultima osservazione – questa pur -troppo la debbo fare, signor Presidente –in ordine alle assenze che connotano que-sta legge finanziaria ; la grande assente èuna politica per la giustizia in quest opaese .

Io potrei leggere, Presidente, pari par il'intervento del collega Ricci, verso il qua -le, ripeto, ho delle riserve quantitative, m ache condivido . È un intervento serio, un acritica serrata alla situazione in cui vers ala giustizia in questo paese e alla inade-guatezza assoluta, disperante dell'interven-to del Governo per porvi rimedio e ri-spondere. Potrei leggere il documento pre-sentato dai compagni comunisti in Com-missione, ma lo do per letto, perché, perquante riserve io abbia, condivido que ldocumento, in cui sono appunto elencat ele insufficienze dell'intervento e della po-litica del Governo rispetto a quello chea noi sembra un problema centrale dell adrammatica situazione italiana .

Devo però ricordare qui quello che èaccaduto nella Commissione competente ,nella Commissione giustizia, che ha esa-minato la legge finanziaria, dove quest aposizione critica è stata battuta per unvoto, perché per un voto è passato i lparere favorevole sulla legge finanziaria ,ed è stata battuta nonostante i collegh idel Movimento sociale italiano-destra na-zionale e del partito socialista italiano, dairispettivi punti di vista, pur da diversipunti di vista, si fossero dichiarati con-trari a questa legge, e cioè orientati ap-

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punto ad una opposizione ad essa . Ebbe-ne, questa legge è passata in Commissio-ne perché la fiera volontà di opposizionedei colleghi del Movimento sociale italia-no-destra nazionale e dei compagni socia-listi non è riuscita a mobilitare le presen-ze dell 'una e dell'altra parte nella Commis-sione giustizia della Camera . Cosicché laposizione critica testimoniata e sostenuta ,sempre con fiera volontà, dai colleghi de lMovimento sociale italiano-destra naziona-le e, da diverso punto di vista, dai com-pagni del partito socialista italiano, è crol-lata per l 'assenza nel voto dei compagn idel partito socialista italiano e dei colleghidel Movimento sociale italiano . Si sapevache lo scarto avrebbe potuto essere di u nvoto. Siamo sufficientemente smaliziati perdare a quell'assenza il nome che dobbia-mo dare, sempre secondo la Genesi, Pre-sidente, cioè un atto non di assenza m adi complicità per omissione.

È comprensibile ciò per quanto riguar-da i compagni socialisti, che avevano unpiede dentro e un piede fuori dal Gover-no, che vivevano in quel momento una vi-cenda azzardata e ai margini del rischio ,sempre che si ammetta che i compagni so-cialisti dosino il loro atteggiamento poli-tico attraverso tornaconti e convenienz edi questo tipo e non attraverso scelte d ivalori, scelte fatte da socialisti socialist ie non da socialisti governativi, da socia-listi cioè che innanzitutto sono socialist ie si connotano come tali .

Questa carenza della legge finanziari ain ordine alla magistratura (basta legger eil documento di opposizione presentato da icomunisti, che concludeva con l'invito abocciare quella legge, dove ci sono tutt igli elementi di critica, cui Marco Boat oha aggiunto quello che secondo i radical ideve essere aggiunto) è un fatto veramen-te tragico, Presidente, nel momento in cu ialla magistratura non sappiamo chieder ealtro che essere una magistratura specia-le per leggi speciali, e non una magistra -tura funzionante secondo i compiti, i po-teri e i ruoli che la Costituzione le attri-buisce: una magistratura che garantiscaalla gente processi leali rispetto alla Co-stituzione, che garantisca la conoscenza

delle verità cui arrivano i processi, in tem-po utile e non in un tempo sfasato, quan-do quelle verità perdono gran parte dellaloro carica. Questo è il compito della ma-gistratura, cui invece stiamo chiedendo d ifare giustizia sommaria e non regolar iprocessi !

Potrei leggere, Presidente, il documentodi Magistratura democratica sulla riformadella magistratura, redatto appunto a ri-dosso di questa legge finanziaria, che èestremamente istruttivo . Potrei dire, Pre-sidente, che, quando il Parlamento invoc auna risposta alle domande della magistra-tura, così esposta sul fronte terroristico ,la migliore risposta è appunto quella d ionorare le richieste degli stessi magistrat iche sono stati uccisi in nome di quellerichieste, perché erano magistrati di uncerto tipo, portatori di certi valori .

Noi oggi onoriamo in questo modoquei magistrati, portando in Parlamentola loro denuncia, le loro richieste in or -dine a questa legge finanziaria, che, d iper sé, non sa fare altro che mantener elo stesso stanziamento dei bilanci prece -denti, anzi a livelli inferiori, perché pe rniente compensativi dell'erosione inflazioni-stica, come se non esistesse il grande ,tragico e drammatico problema della ma-gistratura, chiamata in causa non soltantodai mitra dei terroristi, ma anche dall elacerazioni obiettive che nel tessuto dell ademocrazia operano il terrorismo e Fanti-terrorismo; chiamata in causa per darcorpo ad una risposta leale, nei confront idella nostra Costituzione e dei valori d iquesta democrazia, al fenomeno terrori-stico .

Noi ci facciamo qui portavoce di que-ste critiche e di queste richieste, ed è i nnome di queste critiche e richieste ch epretendiamo una revisione della cifra d ibilancio iscritta alla voce magistratura, checosì com'è presuppone, signor Presidente ,colleghi, una assoluta mancanza di volon-tà politica di dare queste risposte e ad-dirittura di porsi il problema della ma-gistratura, da tutti poi, nei momenti caldi ,riconosciuto come problema centrale su lquale si gioca il destino della democra-zia ! Passando alle cifre, per gli arma-

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menti, perché sono sacri, si trovano imezzi finanziari ; per la soluzione del pro-blema ritenuto centrale rispetto al dram-ma più acuto del nostro paese, il terro-rismo, i finanziamenti non si trovano più :ciò significa che quel dramma non è sen-tito da voi come tale e perciò è segn oche mentite, colleghi, quando ponete com ecentrale questo problema !

Questo intendevo aggiungere al docu-mento presentato dai colleghi comunisti inCommissione, che personalmente sottoscri-vo, ed a quanto detto egregiamente e leal-mente dal collega Ricci nell 'ultima sedutadi questa Assemblea. Quelle per gli arma-menti e la giustizia sono spese alterna-tive: dove prendere i soldi ? Dobbiamodecidere se rispondere al terrorismo conun'amministrazione della giustizia corretta ,che rafforzi la democrazia, ovvero indurr el'amministrazione della giustizia alla con-troviolenza delle armi, e cioè alla violen-za ! Una correzione in questo senso dell alegge finanziaria e del bilancio (favorevoleper la giustizia) potrà giovare alla corre-zione di una predilezione nutrita scoper-tamente dalla direzione politica del nostr opaese: si vuole la civiltà fondata sull earmi e la guerra, invece che sulla vita ela giustizia ! Fatti di cronaca secondariaconfermano tale predilezione : si pensi al-l ' incidente dell 'elicottero di Abu Dhabi, ch epropagandava il traffico di armi . Cittadin iitaliani in uniforme sono morti non pe rservire la patria (posto che ciò sia d aprendere senza le dovute pinze), ma pe rservire l'industria, perché agli occhi degl iuomini della guerra in divisa il trafficodi armi, la produzione bellica (parte dell anostra economia che incide sulla sua di-namica in termini di scelta) sono sacro -santi e prediletti in una logica di guerra:sono prioritari ! Dobbiamo produrre l earmi per farne traffico in una scelta ch egrava inevitabilmente sugli orientament idella legge finanziaria e del bilancio, enon importa se ciò costa anche vite uma-ne ! Quando qualcuno si ribella, ci si rifàall 'esaltazione del sacro servizio da pre-stare alla patria : ma che cavolo c 'entrala patria ed il servizio, in questo senso ?C'entra una scelta politica, di civiltà ben

precisa: c'entra la gestione di un poterein termini di sopraffazione, tutto som-mato !

Ricordo una vecchia polemica che in-vestiva il Vaticano per il commercio de lcaciocavallo: non se ne poteva parlareperché era implicata la città del Vatica-no . Dissi: ma che c'entra il Papa ? Vi èuna società commerciale che trafficava co lcaciocavallo, quale che sia ! Lasciamo per-dere il servizio alla patria e fermiamocial servizio reso all' industria bellica con iltraffico di armi ed alle scelte che hann oreso possibile quell'episodio tanto eloquen-te, col sacrificio di italiani in uniforme pe rla propaganda ed il traffico di armi, pu-pilla della gestione e della direzione delnostro esercito ! Secondo la logica dellapreminenza di una politica fondata appun-to sulla scelta delle armi si inserisce tal epredilezione per l'industria bellica .

Accolgo la sollecitazione presidenzialealla stringatezza e mi auguro che la nostr aauspicata revisione di fondo del bilancioin ordine all'amministrazione della giusti -zia sia accolta in modo da mettere l amagistratura in grado di realizzare se stes-sa al servizio della democrazia e non diun potere, per contrastare e fronteggiareil fenomeno terroristico con tensione e ca-rica di democrazia, quale spetta alla nostr amagistratura nella gestione del moment opiù delicato, attualmente, del rapporto fraStato e cittadino, cioè nel momento dellagiustizia. E vorrei che con questa scelta difondo evitassimo, signor Presidente, ch ela vittoria contro il terrorismo coincidess econ la sconfitta della democrazia (Applau-si dei deputati del gruppo radicale) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlare loonorevole De Cataldo . Ne ha facoltà .

DE CATALDO. Signor Presidente, signo rrappresentante del Governo, ometto l'invo-cazione ai colleghi deputati perché i trepresenti in aula, oltre al carissimo Pochet-ti, li avevo già salutati prima, per cui, si-gnor Presidente, lei mi esimerà dalla for-malità .

Signor Presidente, devo dire che leg-gendo i giornali, che sottolineavano in

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questo periodo di festività un certo disin-teresse dell'opinione pubblica agli affar idella politica (la formazione del Governo ,eccetera), ritenevo che entrando oggi i nquest 'aula avrei ritrovato una tensione par-ticolare, specialmente da parte delle forzeche hanno conquistato la maggioranza eil Governo dopo anni; una tensione par-ticolare nella discussione dell'atto fonda-mentale di una democrazia parlamentar equale la nostra, cioè la discussione del bi-lancio .

Ero convinto di trovare colleghi dellevarie parti politiche impegnati nell 'ascoltoe nella discussione in ordine ad un docu-mento, nei confronti del quale numeros esono state le riserve e le doglianze, in par-ticolare non solo da parte delle opposizio-ni, ma anche di certe formazioni politich eche fino ad ieri non facevano parte de lGoverno, che facevano parte anomala del-la maggioranza consentendo l'esistenza diun Governo con l 'astensione, pur se sierano dimostrate particolarmente critich enelle diverse Commissioni rispetto al docu-mento che stiamo discutendo .

Mi sarei atteso che oggi i rappresen-tanti di queste forze politiche, che hann oassunto gravi responsabilità di fronte alpaese, fossero presenti per dirci se l aloro opinione si è modificata rispetto adieci giorni fa o se essi mantengono inal-terate quelle riserve . Ma non c'è nessuno .È vero che sono quasi tutti diventatiministri o sottosegretari, ma in assenz adella discussione sulle comunicazioni de lGoverno li avremmo volentieri visti inaula seduti ai loro banchi . Abbiamo avu-to, per la verità, sottosegretario Tambroni ,la presenza del suo nuovo collega. A leinon posso che rinnovare i miei auguriin relazione alla riconferma da lei otte-nuta, anche se le dirò sinceramente chela metafora adoperata dal Presidente de lConsiglio in ordine alle discussioni ch ehanno preceduto la nomina dei sottose-gretari, proprio in questo periodo, no nmi è molto piaciuta. Ma lasciamo perdere .Lei meritava di essere confermato, ed iole faccio i miei complimenti . Ma fino aqualche momento fa c'era un suo nuovocollega, il quale è entrato e si è seduto .

Probabilmente, questa mattina, subito do-po il giuramento, nell'intervallo della co-lazione, gli avranno comunicato che do-veva venire alla Camera e, come convita-to di pietra, assistere ad un rito . . .

PRESIDENTE. Onorevole De Cataldo ,lei avrebbe gradito che il nuovo sottose-gretario stesse in piedi ?

DE CATALDO . No, per carità !

PRESIDENTE. Era un chiarimento .

POCHETTI . Con tutti i posti liberi ch eci sono . . .

DE CATALDO. È vero, ci sono tantiposti liberi !

Gli avranno comunicato - dicevo - d idover venire ad assistere ad un rito, ch eè tale davvero nelle intenzioni di molti .Dico questo, signor Presidente, perché ioero dell 'avviso - ed ero convinto - didiscutere in quest'aula della legge finan-ziaria, di motivare duramente la mia op-posizione, di riprendere alcuni degli argo-menti trattati dai colleghi radicali che m ihanno preceduto (da Mellini, da Boato ,da Roccella), cercarne di nuovi, esamina -re un documento estremamente interes-sante, qual è stato quello reso dall'inter-vento del collega Ricci, che non è cert amente del mio gruppo, ma che tuttavi ain relazione alla parte riguardante il bi-lancio della giustizia ha contribuito alloarricchimento di tutti con un discorsoveramente interessante, tormentato e sof-ferto . Ed avrei motivato la mia dura op-posizione ad un documento, il quale dav-vero non risponde alle richieste della so-cietà italiana nel 1980 .

Pensate, non una parola sul bilanciodella giustizia ! O, forse, mi sbaglio : cisono delle parole sul bilancio della giu-stizia, ma sono delle parole « in rosso » ,se mi consente, signor Presidente . Sonodelle parole che tolgono invece di aggiun-gere. Allorquando, in questi mesi, ogn ivolta in cui il ministro dell'interno si è

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alzato dal banco del Governo per comu-nicare la strage di innocenti che si è ve-rificata sistematicamente in tutte le cittàd 'Italia e che ha colpito tutti, dai magistrati ai poliziotti, dagli avvocati agli uo-mini politici, alla gente comune che s itrovava a passare per caso, tutti quanti ,senza distinzione di parti, ci siamo levat iper chiedere che la giustizia fosse final-mente in grado di funzionare . E sempr ein questi riti, tragiche occasioni, il Gover-no ci ha assicurato che si sarebbe prov-veduto affinché la giustizia fosse mess ain grado di funzionare, di catturare i re-sponsabili, di perseguirli e di condannar -li esemplarmente . Alla fine apriamo le pa-gine del romanzo – ché tale è ormai di-ventato il bilancio dello Stato – e rin-veniamo una diminuzione nella contribu-zione alle spese del bilancio della giu-stizia .

Signor Presidente, questo sarebbe sta-to il discorso che avrei voluto fare inaula in questa occasione, allorché son orimasto sconcertato da una serie di acca-dimenti che turbano profondamente i lmio animo di cittadino, di parlamentare ,di studioso ; e mi fa cosa gradita indiriz-zare a lei, signor Presidente, particolar-mente a lei, questa mia denunzia e prote-sta rispetto ad un metodo il quale no nè democratico, non è costituzionale, è aber-rante sul piano etico e su quello giuridico ,cioè il trovarsi di fronte ad un Governoe ad una maggioranza diverse da quell iche hanno presentato la legge finanziari aed il bilancio i quali, non solo non sen-tono il dovere di farci sapere che cos apensano di questa legge finanziaria, maaddirittura non si presentano alle Came-re per la discussione e il voto sulla fidu-cia, sia pure scontata, e aspettano che l aCamera dei deputati approvi prima la leg-ge finanziaria .

Signor Presidente, circa dieci giorni f aabbiamo ascoltato, sul provvedimento checi accingiamo a votare, il parere del re -latore . Se qualcuno deve essere risentito ,nei confronti dei radicali, per questa op-posizione dura e leale avverso il provve-dimento al nostro esame, è il collega Man-fredo Manfredi . Egli certamente avrebbe

potuto aspirare, per i suoi meriti e le su equalità, che indubbiamente depongono i nquesto senso, ad un incarico di Govern oe con ogni probabilità noi non glielo ab-biamo reso possibile .

PRESIDENTE . Chi avrebbe fatto il re-latore ?

DE CATALDO. Che cosa sarebbe suc-cesso ? Abbiamo ascoltato il parere delGoverno, rappresentato da un signore i lquale, con ogni probabilità, non è più sot-tosegretario . Non ero presente allorché i lsottosegretario per il tesoro espresse i lparere del Governo e non so se sia stat oconfermato o meno . Noi oggi ci troviam oa discutere di questo atto fondamental eche è rappresentato dal bilancio dell oStato .

Signor Presidente, nelle democrazie oc-cidentali, nelle vecchie democrazie parla-mentari il momento qualificante dell'esi-stenza di una maggioranza e di una oppo-sizione è rappresentato dalla discussion esul bilancio. Non sono consentite fughedi alcun genere : se il Governo « passa »sul bilancio ha la maggioranza e la con -serva finché esso non deciderà di sotto -porsi al giudizio dell'Assemblea . Se il Go-verno non « passa » sul bilancio, è battu-to irrimediabilmente ed è lì pronta unanuova ipotesi alternativa di Governo . Si èdiscusso molto (adesso molto meno, Pre-sidente) negli anni passati sulla emenda-bilità dei bilanci e si è detto che questi ,essendo atti qualificanti, non potevano es-sere turbati da iniziative di modifica, siapure parziale, da parte delle opposizioni ,da iniziative che corressero il rischio d iessere accolte . E noi qui ci troviamo nellaimmoralità più profonda, nella confusion epiù totale allorquando questo Governo, i lquale c 'è e vive, non ha la sensibilità d ipresentarsi oggi alle Camere, facendo slit-tare di qualche giorno il dibattito odier-no. Onesto Governo non ha tale sen-sibilità, perciò non possiamo sapere checosa esso pensi, ad esempio, in relazion eallo stanziamento per la giustizia o a quel -lo per la sanità o per la difesa .

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Per la verità – mi consenta un ricor-do personale, signor Presidente – nel cor-so della riunione di un organo collegialeproposi che questa discussione fosse rin-viata di qualche giorno, nella previsioneche il Presidente Cossiga, ben guidato eispirato, facesse presto (come ha fatto)per la formazione del Governo . Mi si dis-se che ciò non era opportuno e che biso-gnava cominciare, a tamburo battente, ladiscussione della legge finanziaria, perch éa voi premeva il voto sul bilancio sia all aCamera che al Senato .

Abbiamo fatto questo ed ora ci tro-viamo di fronte ad una situazione in cui ,signor Presidente, non so se il sottosegre-tario socialista per la giustizia (mi sem-bra si tratti di un ottimo medico, maquesto non vuoi dire : la competenza po-litica è importante) condivida le opinioniespresse ed il voto dato in Commissionegiustizia su questa legge finanziaria dalrappresentante socialista, il collega Peli -setti . Non so se gli emendamenti radical iconcernenti l'aumento del contributo a fa-vore del bilancio della giustizia sarannoraccolti o respinti dal Governo; se que-sto Governo, che non ha più l 'appoggiodei socialdemocratici e dei liberali (i qual isono stati parte importante nella compi-lazione dei disegni di legge di cui andia-mo discutendo), abbia raggiunto o men oun accordo affinché questi provvedimenti ,malgrado siano di segno opposto a quellosottolineato dal segretario Craxi o dal se-gretario Spadolini, debbano essere mante-nuti, senza modificazione veruna ; oppurese, invece, occorre che queste modifiche,su una serie di indicazioni delle opposi-zioni o della stessa maggioranza, vi siano.

Ma è possibile che noi discutiamo del -la legge finanziaria senza conoscere l'opi-nione del Governo ? Signor Presidente ,parlavo prima di immoralità . Siamo vera-mente di fronte a un caso di grave, pro-fonda immoralità politica, ed è questo !Non so se da parte dei rappresentanti deigruppi sia stata presa l 'iniziativa di chie-dere, ieri (ahimé, ieri era festa, lo er aanche avant'ieri e sabato) o in uno d iquesti giorni, nella Conferenza dei capi-gruppo, che il Governo venga sentito ; non

so se il Presidente della Camera, nella suaautonomia ed autorità, lo abbia fatto ,per sapere se il Governo intendesse ren-dere quelle comunicazioni che sono dove-rose, costituzionalmente doverose (il ter-mine fissato dalla Costituzione non è untermine del quale si debba profittare, intalune circostanze, come è questa) .

In questa situazione, signor Presidente ,le dico sinceramente che non mi sento difare determinate cose, sia perché riteng osi debba protestare, protestare in qualch emodo in quest 'aula, in ordine alla gravescorrettezza di cui ho detto, sia perchécredo che il mio discorso costituisca unfuor d'opera. Perché dovrei parlare del -l'aumento delle retribuzioni dei magistra -ti o della modifica delle circoscrizioni edell'ordinamento giudiziario ? È probabil e(se non probabile, possibile), signor Pre-sidente, che tutto questo sia contenuto ne -gli accordi tra i tre partiti che forman ola nuova maggioranza . Ed allora, davvero ,alla indignazione personale, in relazione a dun comportamento scorretto, si aggiungeil senso di frustrazione di chi prende l aparola chiedendo, sia pure dalla opposi-zione, sia pure da una posizione di mino-ranza, di portare un contributo alla me-ditazione ed alla decisione di tutti . È perquesto, dicevo, signor Presidente e signo rrappresentante del Governo, che vedendoil mio vecchio e caro amico Venanzett igli ho domandato chi fosse . Lo ricordavosenatore della Repubblica e, non avend oletto la lunga (non avendola letta intera-mente) lista dei ministri e dei sottosegre-tari, non sapevo che Venanzetti fosse sot-tosegretario per il tesoro . . .

Ma non è certo così che si rispetta i lParlamento ! È per questo, dicevo, signo rPresidente, che in segno di ferma e viv aprotesta verso un comportamento che nonsi può assolutamente apprezzare, dichiarodi non intervenire nel merito del provve-mento, che sarà votato prima di sapereche cosa di esso pensi il Governo ; Go-verno che non è quello che lo ha presen-tato e che, anzi, sembra completament ediverso nelle intenzioni, anche se molt isuoi esponenti sono quelli stessi che c'era-

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no dieci o quindici giorni fa (Applausi de ideputati del gruppo radicale) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlare loonorevole Catalano . Ne ha facoltà .

CATALANO. Signor Presidente, onore -voli colleghi, onorevole sottosegretario ,svolgerò alcune brevissime considerazion iin merito alla legge finanziaria, sofferman-domi particolarmente su un punto che pi ùmi sta a cuore e che è trattato sotto l avoce : « Disposizioni per il Mezzogiorno » .Aggiungerò poche considerazioni a quell eche il collega Gianni ha formulato, com-piendo una analisi critica complessiva del -la legge finanziaria, e trovandomi d'altr aparte d'accordo su una serie di osserva-zioni avanzate in senso negativo da var igruppi (penso, in particolare, a quelle, ab-bastanza dettagliate, dell'onorevole Caran-dini, nonché alle altre, svolte da successivioratori) . La nostra considerazione critic anasce dal fatto che questa legge finanzia -ria, essendo priva di un'impostazione ba-sata su una previsione di bilancio, è anch ee soprattutto priva di ogni capacità di pro-grammazione . Il senso generale di quest alegge finanziaria credo sia esattament equesto: il massimo che si può concederealla sinistra è una piccola ma più equ aredistribuzione del reddito, e per questo ,anche grazie all'azione di un ministro ab-bastanza qualificato, il quale ha svolto i nseno al passato Governo un 'opera merito -ria, la parte migliore è quella relativa all alotta all 'evasione fiscale . Tutto ciò, peral-tro, vale sic stantibus rebus, ferma restan-do cioè l 'attuale legislazione in materia d iprelievo fiscale ed evitando, anzi, una pi ùfavorevole ripartizione dei redditi per i llavoro dipendente . C'è, insomma, una azio-ne più incisiva ed efficace da parte delloStato, grazie appunto all 'opera di un mi-nistro, ma ciò non toglie che la spere-quazione preesistente permanga e che no nvi sia alcun accenno ad una modifica d itale impostazione nell'ambito della leggefinanziaria . A parte questo elemento, cherappresenta l'unica vera concessione aduna politica di sinistra, il significato gene-rale della legge finanziaria sta, da un lato,

nella volontà di non varare le riforme, checostano e che rappresentano comunqu efatti abbastanza complicati (per cui que-sta legge finanziaria sancisce il fatto chequalsiasi Governo tutto farà tranne che l eriforme), dall'altro (ed è questa la consi-derazione che mi sembra più cieca, impre-vidente ed ottusa, nell'ambito della poli-tica del Governo), proprio per il tipo d irapporto che viene stabilito tra la spes acorrente e gli investimenti in conto capi -tale, non tanto in cifra assoluta (perché èevidente che il primo dato deve esseresempre maggiore del secondo), quanto sul -la base di un rapporto, anche in relazionealla situazione occupazionale ed al pro-blema generale dello sviluppo del nostr osistema industriale, nel chiarimento su lfatto che, in effetti, opere profonde di in -versione, di riconversione, di ricerca d iuno sviluppo nuovo, diverso, più qualifica-to ed anche di un'ambizione nuova e di -versa da parte del nostro apparato indu-striale, non è nelle intenzioni di questi go-verni, non è nell'animo, soprattutto di que-sto Governo futuro, e comunque quindi lalegge finanziaria non fa che ripercorrereun andazzo precedente agli anni 1974-75 esoprattutto agli anni 1976-79, quando unproblema in questo senso e in questa di-rezione venne affrontato. Infatti, bastaguardare i titoli di spesa per rendersi con-to che proliferano le leggi, le leggine e i lloro rifinanziamento, soprattutto per quel-lo che riguarda l'attesa per la casa ch ecredo, in assoluto, per mole, quantità enumero di voci è quella che occupa granparte delle tabelle di questa legge finan-ziaria .

Inoltre, l'impostazione di questa legg efinanziaria è molto più grave se la si con-sidera in relazione alla situazione del no-stro paese, dove il risparmio delle fami-glie è piuttosto consistente ; infatti, se s icompie un 'attenta analisi, anche negli ul-timi anni, si può constatare che il redditofamiliare supera di gran lunga il volum edei consumi e, quindi, si può dire, che i lbilancio delle famiglie italiane è costante -mente in attivo anche nei momenti di pi ùgrave crisi . Tutto ciò non si può dire aproposito del bilancio dello Stato, il che

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significa che, mentre c'è una propensio-ne delle famiglie italiane al risparmio, que-sto non si traduce in investimenti, in im-prenditorialità.

Quando la spesa dello Stato - il pi ùimportante riorganizzatore finanziario ne lnostro paese - viene orientata in un sen-so o in un altro, e in modo particolar epiù nella spesa corrente e meno in quellaper investimenti, è chiaro che siamo i npresenza di una determinata scelta di po-litica economica e a precisi atti di orien-tamento, posti in essere anche in riferi-mento alle stesse leggi di riconversioneindustriale .

Infatti, quando affrontiamo i grand inodi e i grandi settori economici dove s ideve procedere a riconversioni - pensia-mo all 'industria chimica - vediamo che s iconcretizza la linea dei consorzi, ovviamen-te necessari e obbligati, nella quale la filo-sofia e l'orientamento dei piani di risana -mento è tipicamente finanziaria e non pro-duttiva nel senso di ammodernamento tec-nologico, di investimenti per nuove tecni-che di ricerca e tendente ad evitare i dop-pioni produttivi . Pertanto, ci si trova difronte sempre e soltanto a semplici leggidi risanamento finanziario, che contempla -no - guarda caso - per forza di cose unadrastica riduzione di occupazione, così co-me si è verificato per i piani di risana -mento della SIR, delle Fibre, della SNI Ae della Montedison, proprio in quelle zonee in quelle aree dove negli anni scorsi s iè verificato un maggior spostamento diinvestimenti e dove, tra l'altro, si conti-nua a dire di voler risolvere i problemisul tappeto. Sono ridimensionamenti cheavvengono nelle aree meridionali . Allora,i 4.100 del settore fibre vengono tolti aNapoli, a Rieti, a Villacidro in Sardegna ;allora, il problema della SIR significa nondefinire gli investimenti a Lamezia; allorail problema della Montediosn è Brindisi .In sostanza, si concretizza una politica ; edè inevitabile che, nel quadro di questorisanamento finanziario, i settori più col-piti siano quelli che hanno beneficiato diuna notevole mole di investimenti neglianni '60 in direzione del Mezzogiorno, eche oggi registrano un drastico ridimen-

sionamento nel ruolo produttivo e nell apolitica occupazionale .

Il tutto ritorna alla concezione che s iha dei problemi del Mezzogiorno . Mi pareche la legge finanziaria introduca un ele-mento di indicazione politica e di preco-stituzione di una linea, nel senso che tut-ti sappiamo che nel 1980 scade il termin eper l'intervento della Cassa per il mezzo-giorno, mentre con questa legge la si ri-finanzia anche per gli anni successivi . Sidice, inoltre, che la Cassa per il mezzo -giorno è autorizzata, anche per il comple-tamento delle opere progettate, a far ri-corso, per una serie di prestiti, al mer-cato monetario internazionale . Noi sappia-mo che l'indebitamento all'estero non val eper un solo anno ; vi possono essere cre-diti anche a medio e a lungo periodo .Sembra una cosa buttata lì per caso, in -vece è una scelta, è una indicazione : si-gnifica che l'intero dibattito, svoltosi an-che in seno al partito di maggioranza re-lativa, sull'esistenza o meno della Cassa ,viene cancellato di un colpo .

Ma a questa osservazione di caratter egenerale, che si ricava dalla lettura dell alegge finanziaria, vorrei accompagnare al-tre due considerazioni, proprio in meritoai provvedimenti che si citano. Vi è ilriferimento alla legge di riconversionen. 183 ; ma quando si va a vedere com evengano risolte le crisi dei più important isettori industriali, si capisce che il riferi-mento contenuto nella legge finanziaria èpuramente rituale, non ha nessuna consi-stenza e praticabilità politica .

La verità è che le voci indicate per i lMezzogiorno riguardano il completament odegli assi viari. Vi è sempre la solita que-stione del ponte di Messina e sono indi-cate le opere ospedaliere in genere: unaserie di strutture e opere pubbliche, at-traverso le quali la Cassa opera il suo ti-po di politica . Vi è la novità di concederecontributi in conto capitale ai comuni pe rle opere relative al metanodotto algerino ,che sarà agibile nel 1981 .

Mi preme sottolineare il meccanismoperverso che si è determinato con la co-stituzione della Cassa, in relazione alla spe-sa corrente degli enti periferici dello Sta-

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to. Proprio per fare chiarezza, dopo un aantica polemica, anche sul problema de iresidui passivi, sulla capacità di spesa de-gli enti periferici dello Stato, in primoluogo regioni e comuni, a cosa stiamo as-sistendo ? In effetti, noi diciamo che laperpetuazione è un meccanismo perverso ,per cui la Cassa è ormai diventata u nagente imprenditoriale che tratta con icomuni, con le industrie ed anche all'este-ro, che ha anche un suo corpo o struttu-ra, cioè suoi funzionari, suoi settori, suo imomenti di specializzazione, e che costi-tuisce assolutamente un elemento di dre-naggio e di accentramento rispetto all acapacità e alla possibilità stessa di quest ienti periferici (regioni e comuni) di por-tare avanti una politica in proprio .

Se ricordiamo come sono state costitui-te le regioni ed il tipo di politica di as-sunzione del personale, in seguito allaquale nelle regioni è finito il personal ediciamo residuale, magari quello che si vo-leva trasferire dal nord o quello che vo-leva passare gli ultimi anni prima dell apensione in una situazione di maggioreprivilegio (quindi, con nessuna specializza-zione e qualificazione), ci rendiamo contodella assoluta fragilità di queste strutturee la loro assoluta - perché non dirlo - avolte incapacità di svolgere una politica ,anche imprenditoriale, nuova; di qui ilfatto che ha avuto sempre e comunquebuon gioco la Cassa per operare in sosti-tuzione, non in aggiunta, e comunque co-me elemento di grande accentramento edeterminazione, di una certa politica ri-spetto alle stesse assemblee elettive .

Forse era proprio la considerazione d iquesto meccanismo perverso che opera at-traverso la Cassa all'origine delle propo-ste, che venivano anche dall'interno dell ademocrazia cristiana, di sciogliere la Cas-sa e di creare delle agenzie a disposizio-ne delle regioni, che potessero utilizzarequesto personale più tecnico e più specia-lizzato, evitando comunque il perpetuars idi questo meccanismo. Leggendo questoprovvedimento, invece, mi sembra cheneanche questa linea venga perseguita . Inquesto modo si determina un tipo di po-litica nei confronti del Mezzogiorno che è

doppiamente punitiva. Ci sono, infatti, al-meno tre livelli decisionali reali ai fini diuno sviluppo e di una politica di spes anel Mezzogiorno. Un livello è quello delsistema bancario, che non fa solo prestiti ,ma determina un orientamento, soprattut-to quello dei grandi settori produttivi . Unaltro livello riguarda i grandi progetti del -la Cassa per il mezzogiorno, e quindi un autilizzazione del territorio, una politica d ispesa, una politica delle opere pubbliche,una politica anche di sollecitazione o me -no di un certo tipo di imprenditorialità .Resta, quindi, in coda la possibilità o me-no, da parte dei comuni e delle regioni ,di utilizzare la parte terminale e residua -le del bilancio della spesa dello Stato el ' incapacità cronica, d'altro lato, per il tipodi struttura, per il tipo di personale e perla qualificazione e competenza che ess oha, a sviluppare quel tipo di spesa cor-rente; di qui la gran mole dei residui pas-sivi e quella che viene sempre definita, ea volte anche in modo dispregiativo, l ' in-capacità e la vergogna delle regioni, so-prattutto di quelle meridionali .

Questa politica rischia di aprire, ancor auna volta, una grande contraddizione edi non sfruttare un'occasione, che pure èofferta. Infatti, un meccanismo di questotipo non dà la possibilità di sfruttarele occasioni che si manifestano. Mi riferi-sco proprio a quella politica di incentiva-zione di spesa per i comuni che in quest alegge finanziaria viene affermata anche pe rle opere di metanizzazione . Intendiamocisu questo; ritengo che il progetto di me-tanizzazione del Mezzogiorno, con il con -tratto relativo al metano algerino, sia sta-to un fatto molto importante ; il frutto diuna politica intelligente dell'ENI e comun-que una scelta oculata . Ritengo si trattianche di una grande occasione per il Mez-zogiorno ; in sostanza, si tratta della pos-sibilità di disporre di un'ulteriore font eenergetica. Questo metanodotto si puòconcepire - e rischia di essere proprioquesto - come un tubo che attraversa icomuni meridionali e poi se ne va nell earee produttive del centro-nord - in que-sto modo incrocerebbe solo aree di con-

, sumo immediato e meno produttive - op-

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pure si può concepire come una occasionedi incentivazione per certi settori produt-tivi, in industria o in agricoltura, e di sol-lecitazione anche di un nuovo tipo di im-prenditorialità .

Per esempio, invece di dare incentivi fi-nanziari « a pioggia », con una politicaenergetica diversa si può determinare un anuova imprenditorialità anche nelle areemeridionali. Questo, però, significa anchedefinire una politica e volgere attenzionein quella direzione ; significa predisporreanche i mezzi e le iniziative affinché co-muni e regioni aprano e sviluppino undiscorso in questa direzione.

Mi viene in mente quando Mattei scen-deva nel Mezzogiorno ; egemonizzava lefragili strutture dello Stato (allora no nc'erano neanche le regioni, c'erano soltan-to i comuni e le province), diceva : faccioi petrolchimici . Bene, certo, costruiva unblocco sociale, nel senso che buttava amare il vecchio e ne ricostituiva uno, an-che a fini progressisti, di sviluppo, in so-stanza, nel Mezzogiorno. Aveva una poli-tica estera. Si scontrava con una cert apolitica dello sfruttamento delle fonti ener-getiche, tanto è vero che si scontrava an-che con le multinazionali; aveva una ipo-tesi politica ; aveva una ipotesi economica ,aveva una ipotesi sociale e aveva una ipo-tesi politica ; giusta o sbagliata, si puòcriticare; così come va vista criticamen-te; io, che ho sempre militato nei partit idi sinistra, l'ho vista sempre criticata ; co-munque era una politica. Ma bisogna ca-pire che aveva anche tutto il complessodi una politica, in sostanza: non eran oatti puramente di corto respiro .

Allora, ai fini di uno sviluppo di unapolitica in questa direzione e per una oc-casione di questo tipo, o si inverte pro-fondamente il tipo di rapporto o si tagliadecisamente con quella che è la spiral ec il meccanismo perverso che è stato por-tato avanti nel Mezzogiorno, altrimenti an-che questa occasione sarà un 'occasioneperduta, anche questa occasione sarà, ne lmigliore dei casi, fonte di speculazione emagari di guerre di campanile : la bre-tella qui, anziché lì - bretella si chiama

in sostanza la rete derivata, non quellaprincipale -, ma il tutto si risolverà no nin una nuova occasione, non in una ca-pacità, oggi, di riaggregazione politica esociale, non in una capacità anche di dareuna diversa prospettiva, ai fini stessi dell osviluppo del Mezzogiorno .

Ecco quindi la politica un po' miopee il senso di piccolo cabotaggio che, quin-di, si evince dalla lettura di queste pagine .Resta soltanto il rammarico del fatto ch ecomunque questa è una legge finanziari ache impegna un bilancio dello Stato, ch equindi opera scelte di politica economica ,e siccome non è vero che sono soltantoper un anno e che l'anno venturo si cam-bia, poiché qui ci sono anche degli im-pegni che vanno oltre e che sono appuntopluriennali - come d'altro canto è ne ltitolo -, resta l 'amarezza di una discussio-ne disattenta e tutta rivolta a chi sonoi nuovi ministri, i nuovi sottosegretari ,tutta rivolta ad una formula e, come sem-pre, un dibattito che è tutto sulle for-mule e poco sui programmi e sui con-tenuti non può che, alla fine, essere subal-terno e remissivo a quella che è la po-litica di un blocco di potere, la conce-zione di uno Stato, la concezione di unpartito .

PRESIDENTE. Il seguito della discus-sione è rinviato alla seduta di domani .

Autorizzazione di relazione orale ai sens idell'articolo 18, secondo comma, de lregolamento .

PRESIDENTE. Il Presidente della Carnera, in considerazione della situazione i natto presso la Giunta per le autorizzazion ia procedere, che si riflette sull'andament odei lavori della Giunta stessa, ha incari-cato, a norma dell'articolo 18, secondocomma, del regolamento, il deputato Co-drignani Giancarla di riferire oralment esull'autorizzazione a procedere doc . IV,n . 14 .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

Annunzio di interrogazioni edi una interpellanza.

PRESIDENTE. Sono state presentatealla Presidenza interrogazioni e una in-terpellanza . Sono pubblicate in allegatoai resoconti della seduta odierna .

Ordine del giorno

della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine delgiorno della seduta di domani :

Mercoledì 9 aprile 1980, alle 10 :

1 . — Seguito della discussione del di -segno di legge :

S. 292 . — Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e pluriennaledello Stato (legge finanziaria 1980) (appro-vato dal Senato) (1491) ;

— Relatore : Manfredo Manfredi .

2 . — Discussione dei progetti di legge :

Conversione in legge del decreto-leg-ge 29 febbraio 1980, n . 35, recante normeper l'attività gestionale e finanziaria degl ienti locali per l 'anno 1980 (1454) ;

TRIVA ed altri: Provvedimenti per lafinanza locale per il 1980 (937) ;

ANIASI ed altri : Provvedimenti con-cernenti la finanza locale relativi all'eser-cizio finanziario 1980 (1036) ;

— Relatore : Citterio .

3 . — Discussione del disegno di legge :

S. 77. — Rendiconto generale dellaamministrazione dello Stato per l'eserci-zio finanziario 1978 (approvato dal Sena-to) (1047) ;

— Relatore : Aiardi .

4. — Discussione dei disegni di legge :

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione tra il Governo della Repubblicaitaliana ed il Governo della Repubblica

federale del Brasile per evitare le doppieimposizioni e prevenire le evasioni fiscaliin materia di imposte sul reddito, conProtocollo aggiuntivo, firmato a Roma il3 ottobre 1978 (603) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola-mento) ;

— Relatore : Radi .

Ratifica ed esecuzione dello Scam-bio di Note tra l'Italia e la Jugoslavi aconcernente la modifica delle liste mer-ceologiche « C » e « D » di cui agli Ac-cordi italo-jugoslavi del 31 marzo 1955con Allegato, effettuato a Roma il 7-10 feb-braio 1978 (691) ;

— Relatore : Sedati ;

Approvazione ed esecuzione dell'ac-cordo tra la Commissione europea de lDanubio e la Francia, l'Italia, il RegnoUnito di Gran Bretagna e d 'Irlanda de lNord e la Grecia per la definizione d iproblemi finanziari in sospeso, con alle-gati, firmati a Roma il 23 aprile 1977, edella dichiarazione e accordo, firmati i npari data (615) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola-mento) ;

— Relatore : Cattanei ;

Adesione al Trattato sull 'Antartide ,firmato a Washington il 1° dicembre 1959 ,e sua esecuzione (684) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola-mento) ;

— Relatore : Radi .

S . 328 . — Ratifica ed esecuzione del -l'accordo tra la Repubblica italiana e laRepubblica di Grecia sulla delimitazion edelle zone della piattaforma continental eproprie a ciascuno dei due Stati, firmat oad Atene il 24 maggio 1977 (approvato dalSenato) (1261) ;

— Relatore : Cattanei ;

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione tra il Governo della Repubblica ita-liana ed il Governo della Repubblica po-polare ungherese intesa ad evitare le dop-pie imposizioni in materia di imposte su lreddito e sul patrimonio ed a prevenire

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Camera dei Deputat i

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le evasioni fiscali, con annesso Protocol-lo, firmata a Budapest il 16 maggio 197 7(693) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

— Relatore : Radi ;

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione relativa alla istituzione di un siste-ma di registrazione dei testamenti, firmat aa Basilea il 16 maggio 1972 (682) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

— Relatore : De Poi ;

Ratifica ed esecuzione delle Conven-zioni 145, 146 e 147, adottate a Ginevr ail 28 e 29 ottobre 1976 dalla 62 a sessionedella Conferenza internazionale del lavor o(598) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola-mento) ;

— Relatore : Bonalumi ;

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione di estradizione e di assistenza giudi -ziaria in materia penale tra la Repubblic a

Repubblica popolare unghe-a Budapest il 26 maggi o

sesto comma, del Regola-

De Poi ;

Adesione all 'Accordo di finanziamen-to collettivo per le stazioni oceaniche del -l'Atlantico del Nord, con allegati, adotta-to a Ginevra il 15 novembre 1974, e suaesecuzione (680) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

— Relatore : De Poi ;

Adesione all 'Accordo europeo sullegrandi strade a traffico internazionale(A .G.R.), con allegati, aperto alla firma aGinevra dal 15 novembre 1975 al 31 di-cembre 1976, e sua esecuzione (681) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

Relatore : Cattanei ;

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione sul riconoscimento degli studi, de idiplomi e dei gradi di insegnamento su-periore negli Stati arabi e negli Stat ieuropei rivieraschi del Mar Mediterraneo,adottata a Nizza il 17 dicembre 1976 (601) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

— Relatore : Biasini ;

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione relativa all 'adesione della Danimar-ca, dell'Irlanda e del Regno Unito di GranBretagna e d 'Irlanda del Nord alla Con-venzione concernente la competenza giu-risdizionale e l 'esecuzione delle decisioniin materia civile e commerciale, nonchéal Protocollo relativo alla sua interpreta-zione da parte della Corte di giustizia, fir-mata a Lussemburgo il 9 ottobre 197 8(602) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

— Relatore : Cattanei ;

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione tra il Governo della Repubblica ita-liana ed il Governo della Repubblica delVenezuela per evitare le doppie imposi-zioni sui redditi derivanti dall'eserciziodella navigazione aerea, firmata a Caraca sil 3 marzo 1978 (694) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

— Relatore : Radi ;

Ratifica ed esecuzione delle Conven-zioni nn. 92, 131, 133 e 143, dell'Organiz-zazione internazionale del lavoro (599) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola-mento) ;

— Relatore : Bonalumi ;

Ratifica ed esecuzione delle Conven-zioni nn . 74, 109, 129, 132, 134, 135, 136 ,137, 138 e 139 dell 'Organizzazione interna-zionale del lavoro (600) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola-mento) ;

— Relatore : Bonalumi :

italiana e larese, firmata1977 (690) ;

(Articolo 79 ,mento) ;

— Relatore :

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Adesione alla convenzione relativa al-l'indicazione dei nomi e dei cognomi nei !registri di stato civile, firmata a Bern ail 13 settembre 1973, e sua esecuzion e(616) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

— Relatore : Sedati ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola -mento) ;

- Relatore: Galli .

Contro il deputato Botta, per concor-so - ai sensi dell'articolo 110 del codic epenale - nel reato di cui agli articoli 315 ;61, n. 7, e 112 del codice penale (malver-sazione pluriaggravata e continuata a dan-no di privati) ; nonché nel reato di cui al-l 'articolo 2621 del codice civile ed agli ar-ticoli 61, n . 2, e 112 del codice penale(false comunicazioni ed illegale ripartizion edi utili, pluriaggravate) (doc . IV, n. 2) ;

— Relatore : Valensise ;

Contro il deputato Aglietta MariaAdelaide, per il reato di cui agli articoli81, capoverso, 595, primo e secondo ca-poverso, e 61, n . 10, del codice penale (dif-famazione aggravata continuata) (doc . IV,n . 10) ;

— Relatore : Mannuzzu ;

Contro i deputati Massari e Rizzi ,per concorso - ai sensi dell 'articolo 11 0del codice penale - nel reato di cui al -l 'articolo 69 del testo unico 5 febbraio1948, n. 26, modificato dall 'articolo 96 de ldecreto del Presidente della Repubblica30 marzo 1957, n. 361 (violazione dell enorme per la elezione della Camera deideputati) (doc. IV, n. 12) ;

— Relatore : Corder ;

Contro il deputato Pinto, per il reatodi cui all'articolo 341, primo ed ultimocomma, del codice penale (oltraggio a unpubblico ufficiale) (doc . IV, n. 9) ;

— Relatore : de Cosmo ;

Contro il deputato De Michelis, peril reato di cui agli articoli 595 del codicepenale e 13 della legge 8 febbraio 1948 ,n. 47 (diffamazione a mezzo della stam-pa) (doc. IV, n. 7) ;

— Relatore : De Cinque;

Contro il deputato Belluscio, per ilreato di cui all'articolo 328 del codice pe-nale (omissione di atti di ufficio) ; nonchéper concorso - ai sensi dell'articolo 11 0del codice penale - nel reato di cui agliarticoli 81, secondo comma, 323 e 61, n . 2 ,del codice penale (abuso di ufficio in cas inon preveduti specificamente dalla legge ,continuato ed aggravato) (doc . IV, n. 17) ;

— Relatore : Armella ;

Contro il deputato Melega, per il rea-to di cui all'articolo 57 del codice penale ,in relazione agli articoli 595, primo e ter-zo comma, 61, n. 10, del codice penale e13 della legge 8 febbraio 1948, n . 47(omissione del prescritto controllo del di -rettore responsabile su pubblicazioni pe •riodiche, aggravata) (doc . IV, n. 15);

— Relatore : Perantuono ;

Ratifica ed esecuzione della Conven-zione sul divieto dell'uso di tecniche d imodifica dell 'ambiente a fini militari oad ogni altro scopo ostile, con allegato ,adottata a New York il 10 dicembre 197 6e aperta alla firma a Ginevra il 18 mag-gio 1977 (679) ;

(Articolo 79, sesto comma, del Regola-mento) ;

— Relatore : De Poi ;

Ratifica ed esecuzione dello Scambi odi Note tra la Repubblica italiana e laRepubblica francese, effettuate a Roma i l9 luglio 1976, relative al trattamento tri-butario degli atti di liberalità (692) ;

5 . — Domande di autorizzazione acedere in giudizio :

pro -

Contro il deputato Esposto, per ireati di cui all'articolo 341 del codice pe-nale (oltraggio a un pubblico ufficiale) e651 del codice penale (rifiuto di indicazion isulla propria identità personale) (doc . IV,n. 11) ;

— Relatore : Rizzo :

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Camera dei Deputat i

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Contro il deputato Melega, per i lreato di cui all'articolo 57 del codice pe-nale, in relazione agli articoli 595, primoe terzo comma del codice penale e 13 del -la legge 8 febbraio 1948, n. 47 (omissio-ne del prescritto controllo del direttoreresponsabile su pubblicazioni periodiche)(doc. IV, n. 16) ;

— Relatore : Perantuono ;

Contro il deputato Speranza, per il jreato di cui agli articoli 595 del codice

penale e 13 della legge 8 febbraio 1948 ,n . 47 (diffamazione a mezzo della stam-pa) (doc. IV, n. 20) ;

— Relatore : Loda .

La seduta termina alle 20,45 .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONT I

Avv. DARio CASSANELLO

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

Dott . MANLIO Rossi

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Camera dei Deputati

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INTERROGAZIONI E INTERPELLANZAANNUNZIATE

INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSION E

PARLATO E BAGHINO. — Al Ministr odei trasporti . — Per conoscere :

se ritenga che la funzione « sociale »del trasporto, specie ferroviario, si estrin-sechi, tra l'altro, nella più funzionale qua-lità dei treni al servizio dei pendolari ;

se, in tal caso, non ritenga di doverurgentemente intervenire in favore di tal ilavoratori pendolari favorendo orari etratte, fermate e composizioni dei convo-gli davvero idonei a quanti, per loro sfor-tuna, ma anche per precise responsabilit àderivanti dalle concentrazioni di insedia-menti lavorativi nei centri urbani di mag-giore grandezza, sono costretti quotidia-namente a ricorrere al mezzo ferroviari odi trasporto ;

se, tra gli altri innumerevoli casi ,voglia prendere in considerazione il pro-blema dei lavoratori pendolari del caser-tano residenti nelle zone di Cancello eArnone, Falciano del Massico, Cellole, Ses-sa Aurunca, Mondragone, nonché comun ie frazioni contermini i quali, avendo re-lazioni di lavoro con Napoli, si trovan onelle seguenti, particolari condizioni allequali si propongono i sottoriportati rimed iin ordine ai quali si intende sapere s esussista una seria volontà del Ministerodei trasporti di applicarli :

a) quanto alle relazioni di traspor-to per Napoli, esistono tre treni dirett iprovenienti da Roma i quali non effet-tuano alcuna fermata nelle stazioni rela-tive ai luoghi di residenza anzidetti e ch epotrebbero sostare, per raccogliere i lavo-ratori pendolari, ciascuno in una delle sta-zioni di Sessa Aurunca-Roccamonfina, Fai-ciano-Mondragone e Cancello, senza quindi

dover prolungare, se non di qualche mi-nuto, i tempi di percorrenza, ma così ser-vendo complessivamente – nella fascia ora -ria interessata – tutti i lavoratori direttia Napoli, ora costretti a massacranti spo-stamenti per raggiungere la stazione diFormia ogni mattina e lì salire sul tren opiù idoneo e che, per altro, giunge sem-pre in tale ritardo da riversare sui lavo-ratori la responsabilità della loro costant emancanza di puntualità negli orari di in-gresso al lavoro ;

b) quanto alle relazioni di traspor-to da Napoli, esiste attualmente un tren odiretto a Roma e che attraversa i dett icomuni, sostando nelle anzidette stazioni ,che parte da Napoli alle ore 14,43 ; essen-do corsa voce che le ferrovie dello Statointenderebbero anticipare la partenza d aNapoli di detto treno alle ore 14,15, stantel'orario di chiusura degli uffici intorno all astessa ora alla quale la partenza dell 'at-tuale convoglio verrebbe anticipata, se nededuce che i lavoratori pendolari ne risen-tirebbero un gravissimo danno, non po-tendo fare in nessun caso a tempo perutilizzare tale treno e dovendo posticipar ela partenza e quindi il ritorno a casa, constress fisico ancora maggiore di quello at-tuale, di alcune ore: pertanto non sem-bra essere assolutamente il caso di modi-ficare l'attuale orario ;

se intenda dare assicurazioni con-crete in ordine alle osservazioni e propo-ste formulate, onde rasserenare i lavora-tori interessati .

(5-00950)

ACCAME. — Al Ministro della difesa .— Per conoscere, in relazione alle condi-zioni di salute dei militari nelle caserme,i dati statistici sulle malattie e infermit àe incidenti nello scorso quinquennio .

Per conoscere in particolare le classi-ficazioni generali che indicano il numerodi esoneri dal servizio militare per caus epsicologiche, attribuite sulla base degli ar-ticoli 28, 29, 30 del decreto del Presidentedella Repubblica 28 maggio 1964, n. 496 .

(5-00951)

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Camera dei Deputat i

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INTERROGAZION IA RISPOSTA SCRITT A

ACCAME . — Al Presidente del Consigli odei ministri . — Per conoscere se, nel qua-dro del risanamento dei servizi segreti, èprevisto che mogli, figli e parenti strett idi personale già appartenente al SIFAR eal SID prestino servizio nel SISMI .

In particolare, per conoscere (stralcian-do a caso dall'elenco alfabetico) se sonostati assunti, in segno di continuità : a) lafiglia del generale Caruso già nell 'ufficioUSPA del SIFAR e USI del SID; b) lafiglia del colonnello Givannoni, ora desti -nato a Gedda, già nel SIFAR e nel SID,addetta alle relazioni estere ; c) il figliodel colonnello Colletti, già nel SIFAR enel SID; d) la figlia Maria Cristina delcolonnello Appel, già nel SIFAR e nelSID ; e) la figlia del colonnello Wierdis ,già nel SIFAR e nel SID .

Quanto sopra tenendo conto che, comenoto, il generale Santovito, che comand ail SISMI era il più stretto collaboratoredel generale De Lorenzo nel SIFAR .

Per conoscere inoltre se, nel quadrodella ristrutturazione dei servizi segreti, èinclusa la costruzione presso Forte Brasch ideal piccolo zoo del SISMI, in cui campeg-giano due maestosi daini e le cui puliziesono affidate a giovani di leva, apparte-nenti alle più « pregiate » categorie in ser-vizio presso il SISMI .

Per conoscere infine se questo curiosoquadro d'insieme ha influenzato l'opera disupporto fornita dal SISMI per il noleg-gio dall'esercito, da parte della ditta Agu -sta, dell 'elicottero inviato ad Abu Dhabi .

(4-03130 )

ACCAME . — Al Presidente del Consigliodei ministri. — Per conoscere se è al cor-rente che il giovane Sergio De Andreis ,obiettore di coscienza, detenuto nel carceredi Gaeta, ha ricevuto un mandato di cat-tura in base agli articoli 89 e 93 del co-dice penale militare di pace relativi aiseguenti reati : procacciamento di notiziesegrete (articolo 89) ; procacciamento e ri -

velazione di notizie di carattere riservato(articolo 93) ; reati che prevedono rispet-tivamente le pene della reclusione militar eda 3 a 10 anni (articolo 89) e non infe-riore a 20 anni (articolo 93) .

Per conoscere in particolare se, in at-tesa della radicale riforma dei codici mili-tari o della loro abrogazione, qualora leaccuse mosse al giovane siano dovute a lfatto che egli ha portato avanti un'attivit àdi informazione sulla situazione esistenteall'interno delle carceri militari (attività diinformazione che ha permesso alla opinio-ne pubblica di conoscere 1e condizioni delcarcere di Gaeta) non ritenga di doverintervenire con fermezza onde far cessar euno stato di cose che profondamente umi-lia la coscienza democratica del paese.

(4-03131 )

MENSORIO. — Al Ministro della pub-blica istruzione. — Per sapere -

premesso che numerosissimi inse-gnanti di scuola secondaria, sebbene inpossesso dell'abilitazione all'insegnamento ,conseguita con il superamento di concors ia cattedra o con la frequenza a corsi abi-litanti, non hanno beneficiato delle leggispeciali nn . 1074, 477, 463, in quanto no nin possesso del requisito di servizio previ-sto dalle suddette leggi, e cioè dell'incari-co a tempo indeterminato, pur avendo es-si, in molti casi, diversi anni di serviziocome supplenti o incaricati annuali ;

considerato che l'ipotesi di sanare lostatus di servizio precario di migliaia d iinsegnanti con l'istituzione di concorsi acattedra riservati, per coloro che hannoprestato servizio come incaricati annuali ,è legittima ma incompleta perché non con-templa il caso di molti insegnanti idone iin concorsi a cattedra, ma non in servizi ooppure in servizio da diversi anni com esupplenti abilitati all'insegnamento -

quali provvedimenti intende adottar econ urgenza per sanare il gravissimo pro-blema del precariato che tanto malconten-to suscita nel mondo della scuola; e senon ritenga opportuno considerare legitti-ma ed immediata l ' immissione in ruolo deisuddetti docenti precari .

(4-03132)

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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL '8 APRILE 1980

MENSORIO. — Al Ministro della pub-blica istruzione. — Per sapere - premesso :

che nell'ex Istituto libero di Magiste-ro di Cassino (ora statale) esistono colla-boratori utilizzati fin dalla fondazione pres-so le singole cattedre con vere e propri efunzioni di assistenti ;

che tali collaboratori furono assunt ia seguito di deliberazione dell'allora comi-tato tecnico (di nomina governativa) finoall 'anno accademico 1977-78 ;

che tali collaboratori hanno prestatoassistenza agli studenti per le tesi di lau-rea, hanno fatto parte di commissioni diesami (lavoro regolarmente retribuito) ,hanno svolto attività di ricerca pubblican-do libri, saggi, articoli, hanno condotto leesercitazioni degli studenti, hanno svolt ocorsi integrativi di lezioni (per i quali èstata rilasciata relativa certificazione) -

quali provvedimenti intende adottare i nfavore di tali collaboratori; se intendeequiparare i suddetti ad una delle catego-rie di cui all'articolo 7, ottavo comma, del -la legge per il riordinamento della docen-za universitaria, dichiarando nella fattispe-cie la qualifica di cui in epigrafe equipol-lente agli effetti giuridici a quella di assi -stente supplente e/o di lettore nominat oa seguito di delibera o emanando altroprovvedimento atto a sanare la situazion edi fatto creatasi, consentendo a costoro d iessere ammessi a partecipare al giudizi odi idoneità previsto dalla legge . (4-03133 )

MENSORIO, AMALFITANO E CASATI .— Al Ministro della pubblica istruzione .— Per sapere - premesso :

che è prevista, per il corrente anno ,la realizzazione di corsi di aggiornamentosull 'educazione fisica e sportiva per 5 .500maestri elementari con una spesa imputa-bile sul capitolo 1121 del Ministero dell apubblica istruzione ;

che l 'insegnamento dell 'educazione fi-sica nelle scuole materne ed elementari ècompito estremamente rilevante e delicat oper il necessario approfondito ventaglio distudi, da parte dei docenti preposti, nelcampo della fisiologia, anatomia, psicologi ae pedagogia ;

che, pertanto, non appare sufficienteuna generica informativa su tale vasta ecomplessa problematica, atteso che inter-venti non attestati su precise basi di alfa-betizzazione motoria potrebbero risultarenegativi sud piano fisico e psichico (altera-zioni anatomo-funzionali o delle condizion iortomorfiche ecc .) ;

considerato, altresì, che la legislazio-ne vigente affida agli ISEF, come compitoessenziale, quello della formazione di ope-ratori altamente specializzati nel campospecifico delle attività motorie, fornendoin conseguenza alla scuola italiana inse-gnanti qualificati per competenza e pre-parazione culturale e scientifica -

se non ritenga più naturale e giusti-ficato alle esigenze formative dei più pic-coli, affidare ad insegnanti di educazion efisica il delicato compito dell'insegnamen-to della suddetta materia nella scuola ma-terna ed elementare, tenuto conto, peral-tro, che la conveniente utilizzazione delpersonale didattico della scuola elementa-re trova già ampio spazio nel campo del-l 'educazione musicale, linguistica ed arti-stica.

(4-03134)

ACCAME . — Al Presidente del Consi-glio dei ministri . — Per conoscere, in re-lazione alla sciagura aerea di Abu Dhabi :

1) quali predisposizioni erano stateprese per garantire la sicurezza dell'atter-raggio, quali dispositivi di soccorso esi-stevano presso l 'aeroporto e se le condi-zioni ambientali erano tali da consentir el'impiego dell 'aeromobile ;

2) se i servizi segreti erano a cono-scenza della missione e della decisione cir-ca il mantenimento e la cancellazione de icontrassegni dell 'esercito italiano sull ' ae-romobile e in particolare quali sono stat ele valutazioni del SISMI in materia ;

3) se vi sono state pressioni stranie-re sulla missione e richieste relative all apreparazione di una presenza italiana co ncapacità di avio-sbarco nella zona del Gol-fo Persico e degli stretti di Ormuz ;

4) in base a quali considerazioni ilCapo di stato maggiore dell 'esercito, gene-rale Rambaldi, ha dato il suo assenso alla

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missione nonostante il parere contrarioespresso dal generale Farotti, Capo de lIV reparto dello stato maggiore esercito edel generale Tagliavini, capo del IV re-parto dello stato maggiore difesa ;

5) quale ruolo ha giocato nella vicen-da il colonnello Giovannoni dislocato aGedda con compiti di collegamento per l eindustrie belliche in Medio Oriente .

(4-03135 )

SOSPIRI, ABBATANGELO E VALEN-SISE . — Al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale . — Per sapere se è aconoscenza della grave situazione venutasia creare all'interno della fabbrica Borsin iSpA di Sulmona, costruttrice di organ ielettronici .

In particolare, per sapere :a) se è vero che gli accordi raggiunt i

in data 5 settembre 1977 (comune di Sul-mona) in relazione alle operazioni di mo-bilità, precedentemente concordate press oil Ministero del lavoro, non sono stati ri-spettati ;

b) se non ritiene di dover immedia-tamente intervenire al fine di garantire i nogni caso prospettive per il futuro, sia peri livelli, sia per le condizioni occupazio-nali dei lavoratori dipendenti dalla citat aBorsini SpA.

(4-03136)

TRANTINO. — Al Ministro delle f tnanze. — Per conoscere – premesso :

1) che attualmente esiste una gravecarenza nel ruolo dirigenziale dei Conser-vatori dei registri immobiliari, che di fat-to costringe l'amministrazione finanziari aa ricorrere in casi sempre più numerosi ,nonostante le norme contrarie, all ' istitutodell'interinato con conseguente attribuzio-ne della titolarità di Conservatorie, spess oposte a centinaia di chilometri l 'una dal -l'altra (vedansi per tutti gli esempi di

contemporanea titolarità nella persona del-le Conservatorie di Roma e Palermo, d iNapoli e Bari e di Napoli e Catania) ;

2) che tale assurda e gravissima si-tuazione, mentre da un lato espone i fun-zionari chiamati a tale impossibile com-pito al rischio di incorrere nelle pesantiresponsabilità personali previste dagli ar-ticoli 2674 e seguenti del codice civile, perl 'impossibilità materiale di poter concre-tamente e contemporaneamente svolgereuna seria e serena attività di direzione edi controllo sugli atti di uffici posti anotevoli distanze, dall'altro ingenera for-tissime perplessità sulla opportunità e re-golarità di tali incarichi per le conseguen-ti distorsioni provocate nella regolarità edefficienza dei servizi ipotecari –

se, ad evitare i gravissimi fatti so-pra esposti e ai fini di ovviare alla tem-poranea forte carenza di Conservatori di-rigenti, non intenda avvalersi della nor-ma che a suo tempo consentì di fronteg-giare analoghe situazioni di emergenza nel -l'ambito degli uffici tecnici erariali, richia-mando, in via del tutto eccezionale e tem-poranea, in servizio quei Conservatori di-rigenti a riposo che ne facciano istanza eche si dichiarino disponibili ad assumersile relative responsabilità .

(4-03137)

GALANTE GARRONE. — Ai Ministridella sanità e del tesoro . — Per conoscerese risponda a verità quanto lamentato, inparticolare, da alcune sezioni siciliane del -l'Associazione italiana assistenza agli spa-stici, e cioè che numerosi centri di riabi-litazione gestiti dall'AIAS versano in gra-vissime difficoltà economiche in conseguen-za della mancata erogazione delle rett espettanti per servizi già da tempo pre-stati ;

per conoscere altresì quali siano leragioni di tale stato di cose e come s ipensi di porre rimedio ad una situazionea tal punto grave.

(4-03138)

*

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Camera dei Deputat i

V11I LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

MELLINI, AGLIETTA MARIA ADELAI -DE, AJELLO, BOATO, BALDELLI, BONI-NO EMMA, CICCIOMESSERE, CRIVELLI-NI, DE CATALDO, FACCIO ADELE, GAL -LI MARIA LUISA, M'ELEGA, PANNELLA ,PINTO, ROCCELLA, SCIASCIA, TEODOR IE TESSARI ALESSANDRO . — Ai Ministridella sanità, del commercio con l'estero ,del lavoro e previdenza sociale e dellapubblica istruzione . — Per conoscere i par-ticolari del sequestro, conseguente all'ac-certamento della presenza di tracce dimercurio in misura dieci volte superiorerispetto al limite tollerabile, di quantita-tivi di pesce smeriglio congelato, facentiparte di una partita di 1 .900 quintali pro -venienti dal Giappone, sbarcato a Bar inel gennaio scorso.

In particolare, per conoscere quale siala quantità di pesce sequestrato e qualesia invece pervenuto al consumo per l opiù, a quanto riferisce la stampa, attra-verso mense aziendali e scolastiche .

Gli interroganti chiedono di conoscerequali misure siano state prese per ovviarealle conseguenze dell'ingestione di tale ci-bo inquinato da parte dei malcapitati con-sumatori, nonché per garantire ad essi i lrisarcimento dei danni patiti .

Chiedono inoltre di conoscere se il pe-sce smeriglio in questione sia stato im-messo in commercio con l'indicazione del -la qualità effettiva del pesce stesso (squa-lo smeriglio) o invece presentandolo co naltra denominazione .

Chiedono infine di conoscere se si ri -tenga opportuno nutrire bambini e lavo -ratori con carne d'i squalo anche indipen -dentemente dal condimento col mercurio .

(3-01671)

LI MARIA LUISA, MELEGA, MELLINI ,PANNELLA, PINTO, SCIASCIA, TEODORI ,TESSARI ALESSANDRO . — Al Presi-dente del Consiglio dei ministri e al Mi-nistro di grazia e giustizia . — Per saperese sono al corrente dell'incredibile vicen-da del cosiddetto « appalto » dei lavor iper il depuratore di Roma sud e dei suoirisvolti economici .

In particolare - premesso che :1) in questo « affare », che dura cir-

ca dal 1972, ci sono stati ricorsi al TA Re al Consiglio di Stato, vinti da una ditt ache è stata invece esclusa ;

2) l'impianto prescelto è « a digestio-ne aneorobica dei fanghi » invece che a« fanghi freschi » come un'analisi interna-zionale del settore suggerirebbe, e ch equesto parametro sembra essere stato in-vece usato per poter scegliere una ditt ainvece che un 'altra ;

3) il ricorso a « trattativa privat arisulta strano e difficilmente comprensibil ese non in una logica di scelta guidata atutt'altro fine che non quello dell'interes-se pubblico ;

4) incredibilmente è stata prescelt ala ditta la cui offerta è la più alta insenso assoluto ;

5) la spesa complessiva è di circa56 miliardi, contro offerte di altre ditte ,parimenti affidabili dal punto di vista tec-nico e di precedenti esperienze, di circ ala metà ;

6) questo « affare » si presenta contutte le caratteristiche dello sperpero de lpubblico denaro, dell'eventuale presenza d itangenti o almeno di sicura incapacità -

gli interroganti chiedono di sapere seGoverno ritiene, nelle varie forme e

sedi più opportune, di promuovere un ' in-chiesta e quali interventi immediati ha in-trapreso o intende intraprendere per farluce sulla vicenda e impedire la dissipa .zione del pubblico denaro o la sua di-strazione per fini diversi da quelli stabi-liti e leciti .

(3-01672)

CRIVELLINI, AGLIETTA MARIA ADE-LAIDE, AJELLO, BALDELLI, BOATO, BO-NINO EMMA, CICCIOMESSERE, ROCCEL-LA, DE CATALDO, FACCIO ADELE, GAL-

LABRIOLA . — Al Ministro delle finan-ze. — Per sapere quali concreti passi son ostati compiuti per rimuovere gli ostacoli

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

tuttora frapposti al buon funzionament odella dogana di Pisa, dovuti essenzialmen-te a difficoltà di natura burocratica, in vi -sta anche degli effetti negativi che lo stat odi cose attuale provoca sulla economiapisana .

(3-01673 )

GARAVAGLIA MARIA PIA, SANGALLI ,MORAllONI, CARAVITA, GAROCCHIO ,MARZOTTO CAOTORTA, DE CAROLIS,USELLINI, ANDREONI, TESINI, CARE-NINI E BASSETTI . — Al Ministro del-l'interno . — Per sapere -

costernati per il nuovo vile attaccoterroristico ai danni di dirigenti e iscritt idemocristiani ad opera delle BR, avvenut onella sede Perazzini, in via Mottarone aMilano ;

nell'esprimere solidarietà alle vittim eonorevoli Tedeschi, Robbiani, De Buono eIosa -

come siano accaduti i fatti . Trattan-dosi infatti di una riunione ristretta, aper-ta solo agli iscritti, è di grande provoca-zione l'episodio perché mira ad intimidirecoloro che, attraverso lo strumento demo-cratico della partecipazione e del dibattitopolitico, si preoccupano della difesa e del -la saldezza delle istituzioni .

(3-01674)

MENSORIO. — Al Ministro dei traspor-ti. — Per conoscere :

se sia al corrente delle ricorrenti agi-tazioni e degli scioperi indetti dagli as-suntori di fermata e di passaggio a livel-lo della Circumvesuviana, i quali lamenta-no sia la precarietà del loro rapporto d ilavoro, sia l'inadeguatezza del loro tratta-mento economico che, peraltro, viene mes-so in discussione da alcuni atteggiamentidell'amministrazione aziendale ;

se sia informato che gli assuntorisono ancora legati ad una vecchia legg edel 3 febbraio 1965 che li rende sottosa-lariati e male assistiti per i seguenti mo-tivi :

1) lavorano 10 ore al giorno in unaferrovia secondaria come la Vesuviana do-ve percepiscono 1 .100 lire all'ora ;

2) non hanno il riconoscimento de-gli scatti biennali né la liquidazione m asoltanto una pensione irrisoria ;

3) non possono ammalarsi perchéperdono i primi tre giorni e dal quartoal sessantesimo sono pagati al 50 percento;

4) svolgono lavoro alla pari delpersonale organico di gestione, operandocon la biglietteria automatizzata, chiuden-do le sbarre dei passaggi a livello e de-vono conoscere tutti i regolamenti di ge-stione ;

5) devono provvedere alla pulizi adi tutti i locali, compresi piazzali, gabi-netti, sale di attesa ;

se abbia avuto notizia che le anzi -dette azioni di protesta provocano conti-nui, notevoli disagi agli utenti della Cir-cumvesuviana per la confusione ed inter-ruzione del servizio sulle linee ferroviari eNapoli-Baiano, Napoli-Poggiomarino e Na-poli-Ottaviano-Sarno dove sono più fre-quenti i passaggi a livello ;

se intenda intervenire sia per com-porre gli interessi in conflitto e per ga-rantire la regolarità dell'esercizio, sia peravviare il problema generale degli assun-tori ad una non più differibile normalizza-zione giuridica e sociale .

(3-01675 )

MENSORIO. — Al Ministro del lavoroe della previdenza sociale . — Per cono-scere : se e quando l'Istituto nazionaledella previdenza sociale, sia in sede cen-trale che periferica, intenda provvedere anormalizzare le procedure di liquidazion edegli assegni familiari per l 'anno 1979spettanti ai coltivatori diretti, coloni emezzadri, il cui stato di disagio per tal iinconvenienti che si perpetuano di annoin anno, diventa sempre maggiore, stant ile precarie condizioni economiche degl istessi .

(3-01676)

MENSORIO. — Al Ministro del lavoroe della previdenza sociale. — Per sapere :

se risponda al vero che gli indirizzied i criteri indicati nel decreto del Pre-sidente della Repubblica 16 ottobre 1979,

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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

n. 509, con i quali si stabilivano le no -mine dei coordinatori, siano stati disatte-si dall'amministrazione dell'INAM, crean-do una deprecabile situazione di ferment onel personale dell 'ente stesso ;

se risponda al vero che siano stat eeffettuate le nomine dei coordinatori i ntutti i ruoli professionali, senza render enoti, prima, i criteri di valutazione cu isi sarebbe attenuta l'amministrazione del-l ' INAM. E ciò in tacito accordo con leorganizzazioni sindacali dell'ente ed all'in-saputa delle confederazioni sindacali, dan-do così vita ad un potere discrezionaleillegittimo . Infatti le norme di diritto am-ministrativo e le sentenze del Consiglio d iStato, pur riconoscendo un potere discre-zionale alla pubblica amministrazione, tut-tavia lo limitano, obbligando la pubblic aamministrazione alla motivazione dei pro-pri atti discrezionali ;

se ritenga necessario disporre conurgenza gli accertamenti opportuni e, ne lcaso, intervenire per adottare i conseguent iprovvedimenti .

(3-01677)

MENSORIO. — Al Ministro dell'agri-coltura e delle foreste. — Per sapere -premesso :

che, pur intercorrendo ancora de ltempo dall'epoca della lavorazione, risul-ta già notevole l,a tensione nel mondodell'industria conserviera per i ritardi de icontributi CEE ;

che i produttori agricoli e gli indu-striali trasformatori vanno di anno in an-no allo sbando per la carenza di chiarenormative nel settore ;

che suscita preoccupazione la decisio-ne ministeriale di non riconoscere alcunpotere contrattuale alle organizzazioni de iproduttori costituitesi dopo il l° dicembre1979 perché essa contrasta apertament econ la possibilità di espansione dell'asso-ciazionismo nel meridione -

se intenda adottare, in vista della cam-pagna del pomodoro 1980, opportuni cor-rettivi aventi come essenziali riferiment isia il contenuto dell'accordo interprofes-sionale sia il rispetto dell 'obiettivo na-

zionale di produzione da fissare . E ciòper salvaguardare i legittimi interessi de iproduttori agricoli .e degli industriali tra-sformatori .

(3-01678)

MENSORIO. — Al Ministro dell'indu-stria, del commercio e dell'artigianato. —Per conoscere :

se abbia notizia del notevole stat odi tensione che va sempre più acuendos inella « zona industriale » di Napoli per l atemuta delocalizzazione degli impianti del -la MOBIL OIL, la cui produzione consist enella lavorazione degli olii minerali e deipetroli e dove sono addetti cinquecent otra operai ed impiegati . Tale stato ditensione ha già provocato numerose ma-nifestazioni di protesta con il blocco de icancelli della MOBIL OIL ;

se intenda adottare iniziative per evi-tare l'aggravarsi della smobilitazione indu-striale nella città di Napoli, già duramen-te colpita dal male endemico della disoc-cupazione .

(3-01679)

MENSORIO. — Al Ministro della pub-blica istruzione. — Per conoscere - pre-messo :

che la legge per il riassetto della do-cenza universitaria ha provocato perico-lose discriminazioni tra il corpo docent epenalizzando, in particolare, i professoriincaricati stabilizzati ;

che la facoltà di medicina e chirur-gia, pur tra notevoli difficoltà, svolge u nruolo fondamentale per la formazione de imedici che dovranno operare nel servizi osanitario nazionale;

che, specificamente, la I facoltà d imedicina e chirurgia dell'università di Na-poli trovasi in una situazione estremamen-te precaria sia per la carenza degli orga-nici, stante il blocco delle assunzioni de lpersonale sanitario in forza della legge 2 5ottobre 1977, n . 808, sia anche per la fa-tiscenza delle strutture ; il tutto aggravatodalle polemiche insorte con inusitata vio-lenza sulla gestione e sulle opinioni diver-

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Camera dei Deputati

I7 III LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

genti in merito alle modalità ristruttu-rative –

a) quali provvedimenti il Ministrointenda adottare nell'applicazione dellenorme delegate al fine di eliminare le an-zidette discriminazioni tra il corpo do-cente ;

b) quale funzione dovrà avere l afacoltà di medicina nel contesto del ser-vizio sanitario nazionale ;

c) quali interventi intenda intra-prendere per dissipare le illazioni profusetutte in una volta e con un'orchestrazionecorale sulla gestione dell 'ateneo napole-tano ;

d) infine quali linee d 'azione inten-da indicare per una articolata, organica eglobale ristrutturazione e decongestionedella I facoltà di medicina e chirurgia del -l'università di Napoli .

(3-01680 )

MENSORIO. — Al Ministro dell'indu-stria, del commercio e dell'artigianato . —Per sapere se corrisponde a verità :

1) che alla Montefibre di Acerra, ri-tenuto lo stabilimento più moderno d'Euro-pa nel settore delle fibre e per il qual esono occorsi 400 miliardi di investimenti ,funzionano soltanto alcuni reparti (filopoliestere) ;

2) che il mancato completamento de-gli impianti impone l'importazione dall aGermania del Dmt ;

3) che, sempre per il mancato com-pletamento degli impianti, lavora soltan-to la metà degli organici e l'altra met àè a cassa integrazione .

L'interrogante considerando la situazio-ne sociale ed economica della zona acer-rana, già di per sé drammatica, chiede d iconoscere quali iniziative s'intendano adot-tare per completare l'insediamento indu-striale della Montefibre al fine di darecertezza di lavoro ai dipendenti ed alloscopo di eliminare l 'offensiva concorren•ziale straniera .

(3-01681 )

MENSORIO . — Al Ministro delle par-tecipazioni statali. — Per conoscere :

se sia al corrente dei notevoli disag iche sta arrecando agli utenti dell 'ENEL

l'emissione di bollette di acconto su pre-sunti consumi il che comporta, alla fine,una bolletta di conguaglio con cifre dacapogiro ;

se sia informato che la misura delconsumo fatta con ritmo bimestrale, or aabolita, risultava vantaggiosa non soltant oper gli utenti che potevano fare i propriconti più agevolmente ma anche perl'ENEL tenuto conto che il controllo piùfrequente poneva in difficoltà coloro checon metodi vari si procuravano gratis laenergia elettrica .

L'interrogante chiede quale interventosi intenda effettuare affinché l'ente di Sta-to provveda alla distribuzione dell'energiaelettrica attraverso una conduzione ammi-nistrativa più corretta e più consona alleesigenze economiche degli utenti i qual inon possono affrontare il pagamento dibollette a conguaglio che, pervenute doponumerosi bimestri, risultano estremamenteonerose .

(3-01682 )

MENSORIO. — Ai Ministri delle parte-cipazioni statali e dell'industria, commer-cio e artigianato. — Per conoscere qual iiniziative ritengano di esplicare in meri-to alla crisi occupazionale napoletana cheva sempre più deteriorando l 'apparato pro-duttivo della città, tenuto conto che oltrealla sospensione della produzione nello sta-bilimento SNIA, sono da anni in cassa in-tegrazione i dipendenti delle fabbricheGEPI (Vetromeccanica, Navalsud e Deco-pon) . L'interrogante ritiene quanto ma inecessario affrontare la situazione per bloc-care la disgregazione del tessuto econo-mico e sociale della città di Napoli .

(3-01683)

CICCIOMESSERE, AGLIETTA MARIAADELAIDE, AJELLO, BOATO, BONIN OEMMA, BALDELLI, CRIVELLINI, DE CA-TALDO, FACCIO ADELE, GALLI MARI ALUISA, MELEGA, MELLINI, PANNELLA ,PINTO, ROCCELLA, SCIASCIA, TEODORI ,TESSARI ALESSANDRO . — Ai Ministridell'interno e di grazia e giustizia . — Perconoscere esattamente le modalità dell'as-

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Camera dei Deputat i

V11I LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1980

sassinio « per errore » di Antonio Pivottoche sarebbe stato colpito il 2 aprile 198 0da una raffica di mitra sparata da unagente di polizia in un bar di Torino .

(3-01684)

CICCIOMESSERE, AGLIETTA MARIAADELAIDE, AJELLO, BOATO, BONIN OEMMA, BALDELLI, CRIVELLINI, DE CA-TALDO, FACCIO ADELE, GALLI MARI ALUISA, MELEGA, MELLINI, PANNELLA ,PINTO, ROCCELLA, SCIASCIA, TEODO-RI, TESSARI ALESSANDRO . — Ai Mini-stri del lavoro e previdenza sociale, dellasanità e dell'industria, commercio e arti-gianato. — Per conoscere le iniziativeeventualmente prese dalle autorità com-petenti in relazione all'ennesimo « omici-dio bianco » del sedicenne Alessandro Per -retta avvenuto il 4 aprile 1980 nella con-ceria « Cerrini » a Santa Croce .

Gli interroganti chiedono inoltre di co-noscere quali iniziative intenda prendereil Governo per garantire il rispetto dell enorme di legge sull'occupazione e sull emisure antinfortunistiche nel « comprenso-rio del cuoio » alla luce di una situazio-ne ormai divenuta di dominio pubblico ,che vede in questo comprensorio la si-

stematica violazione delle più elementarinorme a difesa della salute e vita dei la-voratori delle concerie e dei cittadini del -la zona.

(3-01685)

RAUTI . — Al Ministro della difesa .— Per conoscere se risponde a verit àquanto denunciato dal Giornale d'Italia, i nun documentatissimo servizio del 3 apri -le 1980, secondo il quale il tragico episo-dio dell'elicottero precipitato ad Ab uDhabi che ha provocato la morte di diec imilitari italiani in « servizio promoziona-le » per la società « Agusta » si inquadranel costante « rapporto » instaurato fr avertici militari e società impegnate nelleforniture militari . Il giornale romano citai nomi di numerosi ex Capi di stato mag-giore della difesa, dell'esercito, dell'aero-nautica e della marina, che hanno con-cluso la loro attività non in pensione m ain consigli d 'amministrazione, stabilendouna prassi sulla quale la tragica vicendadi Abu Dhabi – che l'interrogante ha chie-sto di vedere chiarita nelle sue sconcer -tanti « motivazioni commerciali » con al -tro atto di sindacato ispettivo – rende im -possibile un ulteriore, complice silenzio .

(3-01686)

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INTERPELLANZ A

I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri e i lMinistro di grazia e giustizia, per cono-scere gli intendimenti del Governo in rela-zione all 'attuazione dell'istituto previst odall'articolo 75 della Costituzione ed all egaranzie che la legge pone a tutela de ldiritto effettivo all'esercizio di tale form adi concorso alla determinazione della po-litica nazionale .

Gli interpellanti chiedono infatti di sa -pere se il Governo intenda perseguire unapolitica di pratica vanificazione dell ' istitu-to referendario, come risulta evidente dal -le circolari interpretative emesse dal Mi-nistero di grazia e giustizia che pratica -mente interdicono ai cancellieri la funzio-ne di autenticazione delle firme dei sotto-scrittori ponendo tali odiose e ingiustifica-te condizioni all 'esplicamento di quantoespressamente previsto dall 'articolo 8 del-la legge 25 maggio 1970, n . 352, da pre-giudicare praticamente la possibilità d iraccolta delle firme da parte dei comitat ipromotori dei referendum nei tempi e conle modalità previste dalla stessa legge .

Gli interpellanti ricordano come nelleprecedenti iniziative referendarie il volon-tario intervento dei cancellieri che hann oproceduto alle autenticazioni presso i ta-voli posti nelle strade cittadine non ab-bia minimamente intaccato la dignità del

pubblico ufficiale, garantendo nel contem-po la più scrupolosa regolarità delle ope-razioni di raccolta delle firme, e chiedonodi sapere se il Governo intenda interveni-re immediatamente per consentire questodovuto servizio ai cittadini nell'eserciziodi un potere costituzionale oppure intendachiaramente, anche in relazione alle sca-denze di legge, apertamente boicottare unainiziativa che con evidenza assume nellaprevisione costituzionale la funzione di cor-rettivo democratico delle scelte parlamen-tari .

Nel caso in cui questa volontà prevari-catrice permanesse, il Governo si assume-rebbe senza alibi la responsabilità di in-terdire ogni forma di conflittualità legal ee democratica, confermando oggettivamen-te quanto viene affermato dal partito ar-mato circa l'inagibilità degli strumenti co-stituzionali per una profonda modifica del-l'attuale regime e la consistenza fittizi adelle garanzie costituzionali scritte, ch epraticamente maschererebbero una volon-tà prevaricatoria e violenta dello Stato ne iconfronti delle opposizioni sociali e poli-tiche .

(2-00404) « CICCIOMESSERE, AGLIETTA MA-RIA ADELAIDE, AJELLO, BOATO ,

BALDELLI, BONINO EMMA, CRI-

VELLINI, DE CATALDO, FACCIO

ADELE, GALLI MARIA LUISA ,MEL.EGA, MELLINI, PANNELLA ,PINTO, ROCCELLA, SCIASCIA ,TEODORI, TESSARI ALESSANDRO » .

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Stampa effettuata negli Stabiliment iTipografici Carlo Colombo S . p. A.in Roma, Via Uffici del Vicario, 15


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