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Resoconto Stenografico X...

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2.3.2 Resoconto Stenografico X Legislatura Seduta Pubblica n. 56 (6ª riunione) di Mercoledì 18 Maggio 2016 (ore 11.00) Resocontazione Servizio Giuridico Istituzionale
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2.3.2

Resoconto Stenografico

X Legislatura

Seduta Pubblica n. 56 (6ª riunione)

di

Mercoledì 18 Maggio 2016 (ore 11.00)

Resocontazione

Servizio Giuridico Istituzionale

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X LEGISLATURA - RESOCONTO STENOGRAFICO - SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2016

Riunioni precedenti mercoledì 13, mercoledì 20, mercoledì 27 aprile, lunedì 2 e mercoledì 11 maggio 2016 Seduta precedente n. 55 di mercoledì 16, giovedì 17, mercoledì 23 e giovedì 31 marzo 2016

CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO

56.

SEDUTA DI MERCOLEDI’ 18 MAGGIO 2016

(6ª riunione)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEODORI INDI

DEL VICE PRESIDENTE STORACE (ore 11,31) INDI

DEL PRESIDENTE LEODORI (ore 11,34) INDI

DEL VICE PRESIDENTE STORACE (ore 12,46) INDI

DEL PRESIDENTE LEODORI (ore 15,27)

**********

Ufficio di Presidenza Presidente: Daniele Leodori

Vicepresidenti: Mario Ciarla, Francesco Storace Consiglieri Segretari: Maria Teresa Petrangolini; Gianluca Quadrana; Giuseppe Simeone

Gruppi consiliari

Centro Democratico: Cd (c.g. Piero Petrassi); Cuoritaliani: Ci (c.g. Daniele Sabatini); Fratelli d’Italia: FdI (c.g. Giancarlo Righini); Gruppo misto: Misto (c.g. Pietro Sbardella); Il Popolo della Libertà: PdL-FI (c.g. Antonio Aurigemma); La Destra: LaD (c.g. Francesco Storace); Lista Civica Bongiorno-Obiettivo Lazio: LB-OL (c.g. Marino Fardelli); Lista Civica Nicola Zingaretti: LcZ (c.g. Michele Baldi); Lista Storace: LS (c.g. Olimpia Tarzia); Movimento 5 stelle: M5s (c.g. Valentina Corrado); Partito Democratico: Pd (c.g. Massimiliano Valeriani); Partito Socialista Italiano per Zingaretti: Psi (c.g. Daniele Fichera); Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà: Si-Sel (c.g. Gino De Paolis).

Giunta regionale Presidente: Nicola Zingaretti

Vicepresidente: Massimiliano Smeriglio Assessori: Formazione, Turismo, Ricerca, Scuola e Università: Massimiliano Smeriglio; Ambiente, Rifiuti e Rapporti con il Consiglio Regionale: Mauro Buschini; Politiche del Territorio e Mobilità: Michele Civita; e Sviluppo economico e Attività produttive: Guido Fabiani; Agricoltura, Caccia e Pesca: Carlo Hausmann; Cultura e Politiche giovanili: Lidia Ravera; Infrastrutture, Enti Locali e Politiche Abitative: Fabio Refrigeri; Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio: Alessandra Sartore; Lavoro, Pari Opportunità e Personale: Lucia Valente; Politiche Sociali, Sport e Sicurezza: Rita Visini.

INDICE

Ordine del giorno (La seduta riprende alle ore 11,26) PRESIDENTE…………………………………..5

Question time

PRESIDENTE…………………………………..5 Interrogazione a risposta immediata n. 379 del giorno 30 marzo 2016, proposta dal consigliere Malcotti, concernente: “Rispetto degli accordi contrattuali LAZIOCrea”

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X LEGISLATURA - RESOCONTO STENOGRAFICO - SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2016

Ritiro PRESIDENTE…………………………………..5 MALCOTTI (Ci)……………………………......5 Interrogazione a risposta immediata n. 353 del giorno 24 febbraio 2016, proposta dai consiglieri Porrello e Perilli, concernente: “Tutela dei beni sottoposti a vincolo paesaggistico nell’area Piccolomini di Roma Capitale” PRESIDENTE………………………………...5,6 PORRELLO (M5s)…………………………....5,7 CIVITA, Assessore………………………….......6 Interrogazione a risposta immediata n. 393 del giorno 19 aprile 2016, proposta dai consiglieri Perilli e Corrado, concernente: “Mancata attuazione L.r. 26 febbraio 2014, n. 2 Sistema integrato regionale di protezione civile” PRESIDENTE…………………………………..7 PERILLI (M5s)………………………………7,11 BUSCHINI, Assessore………………………......8

Interrogazione a risposta immediata n. 401 del giorno 2 maggio 2016, proposta dal consigliere Abbruzzese, concernente: “Lavori di messa in sicurezza del viadotto Biondi Frosinone e della frana di Via Lungoliri a Pontecorvo” PRESIDENTE…………………………………11 ABBRUZZESE (PdL-FI)…………………..12,14 REFRIGERI, Assessore………………………..13 Interrogazione a risposta immediata n. 405 del giorno 5 maggio 2016, proposta dal consigliere Aurigemma, concernente: “Attivazione cogeneratore Ospedale San Camillo” PRESIDENTE…………………………………14 AURIGEMMA (PdL-FI)……………….......14,16 BUSCHINI, Assessore……………………........15 Interrogazione a risposta immediata n. 412 del giorno 12 maggio 2016, proposta dai consiglieri Righini e Santori, concernente: “Mancato riconoscimento pel premio incentivante per il personale ex Lait” PRESIDENTE……………………………...17,18 RIGHINI (FdI)……………………………...17,19 BUSCHINI, Assessore……………………........18

Comunicazioni del Presidente PRESIDENTE………………………………....20

Inversione dell’ordine del giorno e ritiro della Pdc n. 55 PRESIDENTE……………………………........21 Votazione PRESIDENTE………………………………....21 Proposta di legge regionale n. 153 del girono 4 aprile 2014, di iniziativa dei consiglieri Valentini, Bianchi, Bonafoni, Giancola, Petrangolini, Favara, Carrara, Manzella, Mitolo, Avenali, Patanè, Panunzi, Petrassi e Lena concernente: “Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio” Relazione PRESIDENTE……………………………...21,23 VALENTINI (Pd)……………………………...21 Discussione generale PRESIDENTE……………………………...23,25 BUSCHINI, Assessore……………………........23 CARRARA (Pd)……………………………….24 PERILLI (M5s)...................................................25 Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE………………………………....27 BUSCHINI, Assessore………………………....27 BLASI (M5s)…………………………………..27 PERILLI (M5s)………………………………...28 Verifica del numero legale PRESIDENTE………………………………....28 Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE……………………….28,29,30,31 PERNARELLA (M5s)…………………………29 AURIGEMMA (PdL-FI)………………………30 (La seduta è sospesa alle ore 13,30 e riprende alle ore 15,09) PRESIDENTE…………………………………32 PERNARELLA (M5s)………………………....32 BUSCHINI, Assessore………………………....32 Verifica del numero legale

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X LEGISLATURA - RESOCONTO STENOGRAFICO - SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2016

PRESIDENTE………………………………....32 Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE…………………………..32,33,35 PERNARELLA (M5s)……………………...33,34 BUSCHINI, Assessore………………………....33 AURIGEMMA (PdL-FI)…………………...33,35

Verifica del numero legale PRESIDENTE………………………………....35 Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE………………...35,36,37,38,39,40 AURIGEMMA (PdL-FI)………………..35,37,39 BUSCHINI, Assessore……………………...36,39 PERNARELLA (M5s)……………………...37,38 CORRADO (M5s)……………………………..39 Verifica del numero legale PRESIDENTE………………………………....40 Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE……………………………...41,42 AURIGEMMA (PdL-FI)…………………...41,42 BUSCHINI, Assessore………………………....42 CORRADO (M5s)……………………………..42 Verifica del numero legale PRESIDENTE………………………………....43 Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE……………………43,44,45,47,48 AURIGEMMA (PdL-FI)……………......43,45,46 BUSCHINI, Assessore………………………....44 PERNARELLA (M5s)…………………………44 VALERIANI (Pd)……………………………..46 CORRADO (M5s)……………………………..46

Verifica del numero legale PRESIDENTE………………………………....48 Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE…………………………..48,49,50 AURIGEMMA (PdL-FI)……………………....48 BUSCHINI, Assessore……………………...49,50 PERNARELLA (M5s)………………………....50 Verifica del numero legale

PRESIDENTE………………………………....50 Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE……………………………...50,51 AURIGEMMA (PdL-FI)……………………....50 (La seduta è sospesa alle ore 16,58) Allegati n. 1 – Proposte di legge presentate....................52 n. 2 – Interrogazioni a risposta scritta presentate............................................................53 n. 3 – Interrogazioni a risposta immediata presentate............................................................54 n. 4 – Risposte pervenute alle interrogazioni a risposta scritta nn. 255, 857, 1124, 1165, 1196 e 1288....................................................................55

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Atti consiliari Regione Lazio

X LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 56 DEL 18 MAGGIO 2016

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(La seduta riprende alle ore 11,26)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEODORI

PRESIDENTE. La seduta riprende. Question time PRESIDENTE. Iniziamo i lavori con il question time. Interrogazione a risposta immediata n. 379 del giorno 30 marzo 2016, proposta dal consigliere Malcotti, concernente: “Rispetto degli accordi contrattuali LAZIOCrea” Ritiro PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Malcotti. Ne ha facoltà. MALCOTTI (Ci). Grazie Presidente per ritirare l’interrogazione 379, perché lunedì c’è stato un incontro in Assessorato con l’Assessore, quindi ha fornito in quell’occasione tutte le risposte, sono state già comunicate ai diretti interessati e quindi non c’è motivo di discutere l’interrogazione in aula. Grazie. PRESIDENTE. Grazie consigliere Malcotti. Interrogazione a risposta immediata n. 353 del giorno 24 febbraio 2016, proposta dai consiglieri Porrello e Perilli, concernente: “Tutela dei beni sottoposti a vincolo paesaggistico nell’area Piccolomini di Roma Capitale” PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto 027, reca: Interrogazione a risposta immediata n. 353 del giorno 24 febbraio 2016, proposta dai consiglieri Porrello e Perilli, concernente: “Tutela dei beni sottoposti a vincolo paesaggistico nell’area Piccolomini di Roma Capitale”

Ha chiesto di parlare il consigliere Porrello per l’illustrazione. Ne ha facoltà.

PORRELLO (M5s). La presente interrogazione verte su una cosa importante, parliamo di un’area importante del Comune di Roma, si parla del Parco Piccolomini, un parco di pregio della città, un parco che andrebbe tutelato da ogni sorta di speculazione che sia su quell’area. La Regione Lazio, a proposito di queste speculazioni, nel 2011 con la determinazione A9442, approva il progetto definitivo denominato “Progetto di realizzazione di un campo pratica golf ed altre attività all’aperto”, appunto proposto dalla Fondazione Piccolomini. Ma la Sovraintendenza dei Beni Architettonici e per il Paesaggio, pone una questione importante dicendo che quell’autorizzazione non poteva essere rilasciata in quanto non erano stati ottenuti tutti i pareri vincolanti su quel tipo di atto; quindi un atto , diciamo così, viziato.

Anche il Comune di Roma, fa sapere tramite il suo Assessore alla trasformazione Urbana di non essere, appunto, convinto di questo progetto e quindi dà un parere negativo alla delibera della Regione Lazio.

La Società Borgo Piccolomini Srl, presenta nel 2014 una variante a questo progetto, una variante che appunto si muove sempre all’interno di quella che è l’autorizzazione paesaggistica rilasciata, come ricordiamo, senza i pareri obbligatori dalla Regione Lazio.

Si apre una Conferenza dei Servizi e questa si conclude naturalmente con un parere negativo, un parere negativo vincolante della Sovraintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, quindi anche la variante non viene praticamente approvata perché appunto non conforme a quelle che sono le finalità e la salvaguardia di quel Parco Piccolomini.

Che cosa fa il Comune di Roma? Il Comune di Roma il 18 gennaio 2016 con esito negativo chiude la Conferenza dei Servizi, quindi la Conferenza dei Servizi finisce dando atto che, dicendo appunto che “tenuto conto di quanto emerso nella prima seduta, delle note successivamente pervenute, nonché dei successivi approfondimenti

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Atti consiliari Regione Lazio

X LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 56 DEL 18 MAGGIO 2016

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istruttori e procedurali svolti dagli uffici, l’intervento non presenta i requisiti che la disciplina urbanistica vigente detta per l’area interessata dalla proposta”

Quindi diciamo che chiudendo la Conferenza dei Servizi con questo che ho appena letto si chiude, almeno per il Comune di Roma, una problematica relativa a quel Parco, cioè quel campo lì non si può fare, è chiaro! Rimane però in piedi la determinazione A9442, quindi questa volta rimane in piedi con due problemi, il primo un vizio di forma, viene approvata dalla Regione Lazio nel 2011 viziata, quindi senza i pareri vincolanti; secondo, che contiene al suo interno una variante bocciata dalla Sovraintendenza, dal Comune di Roma con la Conferenza dei Servizi chiusa.

Quindi su questo Parco abbiamo capito una cosa, abbiamo capito che l’intenzione speculativa che c’era nel costruire un Campo da Golf non è attuabile sia dal punto di vista della salvaguardia del paesaggio, sia dal punto di vista dell’iter amministrativo. Non si può fare, le carte parlano chiaro.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE STORACE (ore 11,31)

Oggi noi con questa interrogazione ci

rivolgiamo alla Giunta e all’assessore Civita in particolare per capire qual è l’intenzione che la Regione Lazio ha nei confronti di questa delibera, la A9442 del 2011, dove si rilasciava un parere favorevole alla costruzione nonostante i vizi di forma, come ho già ripetuto, e nonostante ci siano tutti gli atti e i fatti che potrebbero portare ad un ritiro senza problemi, perché vedete, ogni volta che si parla di ritiro si parla sempre di un diritto, no? Se io ritiro ledo un diritto, in questo caso dato che è proprio sbagliato l’iter procedurale di quella delibera, dato che il Comune di Roma e la Sovraintendenza si sono espressi in maniera negativa, addirittura con una variante di quel progetto, quindi già la variante non va bene, figuriamoci il progetto nel complesso, non per problemi di variante

ma di visione generale della salvaguardia paesistica puntuale di quel Parco, allora noi ci chiediamo che cosa vuol fare l’assessore Civita e la Giunta tutta, visto che comunque essendo un atto viziato non porta neanche ad una presupposizione di diritto… PRESIDENTE. Concluda... …- concludo subito - da parte della Società che ha presentato questo progetto dato che comunque l’iter può essere invalidato per forma. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l’assessore Civita per la risposta. Ne ha facoltà. CIVITA, Assessore. Come ricordava lei, Consigliere, parliamo non di una delibera ma di una determinazione dirigenziale in base alla procedura prevista dall’articolo 146 del Decreto legislativo 42 del 2004. Parliamo di una autorizzazione rilasciata i primi di ottobre 2011, non rifaccio tutta la storia per brevità, lei l’ha raccontata bene, prima però della chiusura della Conferenza dei servizi, negativa del Comune di Roma, c’è stata la determinazione dirigenziale negativa della Direzione urbanistica della Regione, la numero G12093 dell’8.10.2015, che appunto ha espresso la determinazione negativa che poi in sede di Conferenza credo abbia avuto un ruolo anche nel dare parere negativo. Quindi noi adesso abbiamo una determina in base all’articolo 146 del Decreto legislativo del 2011 che nella sostanza è inapplicabile, perché la procedura dentro la quale si inseriva quella determina è stata bocciata. Tra l’altro questa è stata bocciata sia dalla Conferenza sia, lo ripeto, da una determina negativa della Direzione del 2015. Quindi anche se rimane l’efficacia, ma l’efficacia rimane fino al 3 ottobre 2016, quindi è prossima, è nella sostanza inapplicabile. Se noi volessimo in qualche modo cancellarla, uso questa espressione, non dovremmo usare la procedura di sospensione in autotutela, perché non

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dobbiamo sospendere nulla, perché è una determina che non può produrre alcun atto, ma dovremmo avviare una procedura di vero e proprio annullamento, che è una procedura dal punto di vista amministrativo abbastanza lunga e probabilmente, lo dico come battuta quindi la prenda così, arriviamo nello stesso periodo del 3 ottobre 2016. Quindi non abbiamo dato un indirizzo agli uffici di avviare questa procedura perché quella determina, ripeto, fatta nel 2011 è nella sostanza inapplicabile, perché quella Conferenza dei servizi a cui si riferisce quella determina ha dato parere negativo, come anche la Direzione Urbanistica Regionale, se vuole le posso dare tutti i riferimenti, li ho già dati, ha già espresso in modo chiaro il proprio parere negativo.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEODORI (ore 11,34)

Ricordo, ma ho già parlato oltre i tre minuti, che per verificare l’annullamento di una determina l’iter è complesso perché bisogna verificare se ad esempio il parere rilasciato era o meno in conformità alle norme di tutela regionali del PTP e del PTPR, che è il riferimento normativo su cui lavorano gli uffici, chiaramente la Sovraintendenza Nazionale lavora su altri riferimenti. Spero di essere stato chiaro, quindi nella sostanza quella procedura per noi si è conclusa negativamente..., Consigliere, per noi quella procedura si è conclusa negativamente, quindi quel progetto è inapplicabile, non può andare avanti. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Porrello per dichiarare se soddisfatto o meno della risposta della Giunta. Ne ha facoltà. PORRELLO (M5s). Grazie Presidente. Diciamo che la risposta dell’assessore è stata una buona risposta, ma per il contenuto, per l’applicazione, per quello che poi avverrà sul territorio. Oggi abbiamo capito una volta per

tutte che questo progetto non andrà avanti, questo progetto è morto, diciamo così, quindi è chiaro che nell’ottica più generale - prendiamo atto anche della nota negativa dell’ottobre del 2015 -, in campo più generale è chiaro che l’annullamento, come diceva anche l’Assessore, è un iter un po’ lungo che deve essere vagliato e sottoposto a vari controlli prima di ottenere un’efficacia e naturalmente, come diceva l’Assessore, l’efficacia della determina del 2011 scade nell’ottobre del 2016, quindi si parla di pochi mesi, diciamo che in sostanza il progetto è sventato.

E’ chiaro che questa è una risposta di cui ne prendiamo atto e ne prendiamo talmente atto da considerarla un fatto, cioè lo prendiamo come fatto accaduto, reale e vigente che porterà effetto alla conclusione degli effetti della delibera del 2011 senza nessuna ripercussione per il territorio e per quel Parco che ha una valenza appunto ripeto, paesaggistica importante per dove si trova. Assessore, noi ne prendiamo atto e siamo fiduciosi che tutto proceda nel migliore dei modi per il bene del paesaggio e della salute dei cittadini di Roma. Grazie. Interrogazione a risposta immediata n. 393 del giorno 19 aprile 2016, proposta dai consiglieri Perilli e Corrado, concernente: “Mancata attuazione L.r. 26 febbraio 2014, n. 2 Sistema integrato regionale di protezione civile” PRESIDENTE. . L’ordine del giorno, al punto 028, reca: Interrogazione a risposta immediata n. 393 del giorno 19 aprile 2016, proposta dai consiglieri Perilli e Corrado, concernente: “Mancata attuazione L.r. 26 febbraio 2014, n. 2 Sistema integrato regionale di protezione civile”.

Ha chiesto di parlare il consigliere Perilli per l’illustrazione. Ne ha facoltà. PERILLI (M5s). Grazie Presidente.

Assessore Buschini, l’interrogazione in oggetto riguarda l’efficacia dell’applicazione di una legge che il Consiglio ha approvato,

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una legge che è stata considerata in primis dal Presidente della Giunta Zingaretti, e dalla maggioranza, una legge fondamentale che avrebbe dato, come dire, in tema di protezione civile un sistema molto più organico alla nostra Regione.

Vede Assessore, noi pochi giorni fa abbiamo approvato una legge che istituisce un Comitato per la valutazione dell’efficacia per l’applicazione delle leggi, l’interrogazione di oggi fa in maniera autonoma, finché questo Comitato non andrà a regime, proprio le stesse funzioni, cioè cerca di capire perché non si è data attuazione a una serie di articoli, di disposizioni che nella legge erano previsti e che invece passato molto tempo non trovano la loro applicazione, questo perché già la nostra posizione, come è noto, rispetto a questa legge era contraria per una serie di motivi, per tutto il sistema e per le sovrastrutture che venivano considerate istituite, non solo ma anche nel progetto del legislatore, del proponente di questa legge, in realtà poi non ha trovato attuazione proprio perché a nostro giudizio è abbastanza complessa anche l’attuazione.

Allora più precisamente vorremmo sapere, a due anni dall’entrata in vigore della legge stessa, come mai non è stata data esecuzione agli articoli 11, 13, 18, 27, 29, 30 della legge stessa, e vorremmo sapere quali iniziative la Giunta intende intraprendere per darne attuazione pur, lo ribadisco, essendo noi contrari a molte delle strutture che sono state previste e che secondo noi non agevolano il sistema della Protezione Civile in questa regione, però è evidente che se una legge è stata pensata per funzionare nel suo complesso, si devono comunque curare diversi aspetti come ad esempio il programma regionale di previsione e prevenzione che può essere una cosa importante, poi c’è la solita pletora di Comitati, il COR, il COREM, insomma una vera e propria babele di strutture che pongono in difficoltà proprio le stesse persone che le hanno pensate nel momento di organizzarle.

Siccome, per usare le stesse parole che avete usato voi quando avete varato la legge, la Regione Lazio attende un sistema sicuro, che metta al sicuro tutto il territorio, i cittadini eccetera, vorremmo sapere se anche nelle vostre intenzioni poi questa idea trova un effettivo riscontro. Grazie.

PRESIDENTE Ha chiesto di parlare l’assessore Buschini per la risposta. Ne ha facoltà. BUSCHINI, Assessore. Grazie Presidente. L’interrogazione presenta diversi quesiti, in parte io ovviamente risponderò leggendo anche alcuni punti della relazione che comunque in maniera completa depositerò al termine del mio intervento, visto che l’Agenzia di Protezione Civile ci ha fatto uno schema dettagliato punto su punto, articolo su articolo, appunto perché l’interrogazione presenta diversi quesiti.

Lo ha ricordato nella sua introduzione, Consigliere, dopo circa trenta anni con la legge 2 del 2014 la Regione Lazio si è dotata di questo strumento innovativo della organizzazione del sistema di Protezione Civile. Nei due anni trascorsi si è provveduto di fatto a costituire l’Agenzia regionale e a dotarla dei sistemi, del personale, degli uffici, degli strumenti che sono necessari al proprio funzionamento.

Articolo per articolo rispetto al quesito: l’articolo 11, e cioè la Consulta Regionale delle Associazioni, stabilita nell’articolo 11 della Legge Regionale 26 febbraio 2014 n. 2, appunto prevede la costituzione della Consulta e l’Agenzia Regionale ha provveduto ad istituire la Consulta Regionale delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile rimettendo poi al Consiglio la definizione dei criteri di accesso alla Consulta. La Consulta è, come definito nella legge, una forma di partecipazione consultiva, democratica, di confronto, di valutazione, di coordinamento tra le organizzazioni di volontariato, sapendo appunto l’utilità della Consulta stabilita nella stessa legge istitutiva, proposta, stimolo, ma

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X LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 56 DEL 18 MAGGIO 2016

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anche organizzare un mondo complesso di volontariato che comunque va capitalizzato e messo nei canoni ovviamente della corretta organizzazione. L’articolo 13, cioè il Programma regionale di previsione e prevenzione in materia di Protezione Civile, che è anche qui materia di previsione e prevenzione di Protezione Civile, anche alla luce delle numerose istanze da parte del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e di altri enti competenti, alla luce della modalità operativa adottata, in questi primi diciotto mesi sono stati predisposti i diversi piani di azione: il Piano operativo 2015; il Piano Regionale delle Aree strategiche per la Protezione Civile; l’aggiornamento delle linee regionali per la predisposizione dei Piani di emergenza comunali; il Piano di direttiva di alluvione e di concerto con la Direzione Risorse Idriche Difesa del suolo, questi sono già stati predisposti, ce ne sono altri in via di realizzazione e completamento che entro il 2016 avranno anche sia i Piani che gli indirizzi programmatici. Il piano Regionale di soccorso per il rischio sismico, il Piano regionale per l’accoglienza della popolazione evacuata nell’eruzione del Vesuvio, è stata anche fatta una esercitazione e una dimostrazione di come potrà avvenire l’attuazione di questo Piano; il Piano Regionale di riorganizzazione dei centri di coordinamento dell’emergenza e a questo, soprattutto rispetto al rapporto con i Piani di emergenza comunali, è in via di completamento anche l’informatizzazione e, diciamo, questo potrà efficientare il livello di azione. Comunque tutte le azioni, Consigliere, saranno depositate nella relazione. L’articolo 18: individuazione delle strutture operative e costituzione della Colonna Mobile regionale. La legge pone tra le competenze dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, l’individuazione della Colonna Mobile Regionale come struttura operativa del sistema integrato di Protezione Civile in particolare l’articolo stesso dice: “La Regione promuove la costituzione della

Colonna Mobile Regionale di Protezione Civile che può essere articolata in diverse Colonne Mobili Provinciali”.

In questa ottica l’Agenzia ha operato acquisendo preventivamente un censimento dei mezzi e delle attrezzature disponibili sul territorio regionale al fine di verificare il quadro delle risorse presenti sia in termini qualitativi che quantitativi, ed individuando le strutture operative che compongono la Colonna Mobile Regionale.

Sulla base di queste individuazioni, a seguito delle emergenze verificatesi sui diversi territori, sono state attivate anche delle Colonne Mobili specialistiche, sia in ambito provinciale che in ambito nazionale. In particolare, nel corso della campagna 2015, a seguito del grande numero di incendi che hanno interessato ad esempio il sud pontino, si è reso necessario implementare l’attività di contrasto e la lotta agli incendi boschivi nella provincia di Latina. L’Agenzia ha anche attivato Colonne mobili provinciali specialistiche, ad esempio delle provincie di Rieti e Viterbo, meno colpite dall’emergenza incendi e in grado di supportare la provincia di Latina con l’invio di mezzi e squadre di intervento. Questo ovviamente dentro un quadro anche di Colonne mobili provinciali ma dentro un quadro di organizzazione più generale e regionale. Tutta l’organizzazione delle Colonne mobili provinciali e delle Colonne specialistiche comunque è contenuta nella relazione. L’articolo 27: Comitato regionale di Protezione Civile che ha il compito di garantire la programmazione regionale in materia di Protezione Civile con gli altri soggetti che compongono l’intero sistema.

I componenti individuati, secondo il comma dell’articolo, sono il Presidente della Regione che lo convoca e lo presiede, i Presidenti delle Provincie, i Sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, il Sindaco di Roma Capitale, il Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, il Presidente della Consulta Regionale dell’Organizzazione di

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Atti consiliari Regione Lazio

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volontariato di Protezione Civile. E’ in corso di predisposizione il Decreto

del Presidente della Regione per la costituzione del Comitato, con la nomina dei componenti che sono stati previsti dalla legge. L’articolo 29, al fine di assicurare il coordinamento tecnico operativo regionale dell’attività necessaria a fronteggiare gli eventi a rilevanza regionale, nonché il concorso tecnico regionale nei casi di eventi a rilevanza nazionale, ha istituito presso l’Agenzia Regionale di Protezione Civile il Comitato Operativo Regionale per l’Emergenza. E’ in corso di predisposizione, anche in questo caso, il Decreto del Presidente della Regione per la costituzione anche di questo Comitato. L’articolo 30 ha istituito presso l’Agenzia la Commissione regionale per la previsione e la prevenzione dei rischi, quale organo consultivo, propositivo e di supporto tecnico e scientifico in materia di previsione e prevenzione delle principali tipologie di rischio presenti sul territorio regionale. La Commissione presieduta dal Presidente della Regione o da un suo delegato, il Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile con funzione di Vicepresidente che sostituisce il Presidente in caso di assenza o di impedimento, un esperto per ciascuno dei settori a rischio, un esperto designato dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio, un esperto designato dal Comitato Regionale per la Protezione Civile, che appunto è in corso di predisposizione, un rappresentante della Direzione Regionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, un rappresentante del Comando Regionale del Corpo della Forestale dello Stato, un esperto designato dalla Consulta Regionale dell’organizzazione di volontariato della Protezione Civile che era oggetto, Consigliere, del primo quesito dell’interrogazione. La Commissione si articola in otto sezioni, è nominata dal Decreto del Presidente, previa intesa nel caso di rappresentanti dell’Amministrazione Statale.

In ultimo la nomina del Dirigente dell’Area Pianificazione e Organizzazione del Sistema. La legge, appunto, lo ha istituito presso l’Agenzia di Protezione Civile e ha rimandato la definizione della struttura organizzativa all’Agenzia con un apposito regolamento di organizzazione adottato con DGR il 4 novembre 2014, n. 743. L’articolo 6 definisce il sistema organizzativo dell’Agenzia, che sia costituito da una struttura organizzativa equiparata ad una Direzione regionale cui è preposto il Direttore, articolata in strutture organizzative di base che appunto sono quelle delle aree che conosciamo, quindi gli Affari generali, le emergenze della Sala Operativa e Protezione Civile, l’Area Centro Funzionale Regionale, l’Area Pianificazione, l’Area Organizzazione Sistema Regionale e l’Area Formazione. Quindi di fatto sei Aree con la Direzione sul modello dell’organizzazione della Direzione Regionale. C’è stata successivamente, il 7 luglio 2015, una nuova delibera della Giunta per la predisposizione e l’attuazione presso la Regione Lazio del numero unico europeo delle emergenze e cioè il 112, inserendo le attività relative nell’alveo dei compiti dell’Agenzia Regionale per la Protezione Civile e dando mandato al Direttore dell’Agenzia di incardinare il numero unico all’interno di una delle Aree.

In attuazione di questo, con determina del 30 luglio 2015, sono state assegnate all’Area Emergenza e Sala Operativa della Protezione Civile dell’Agenzia le competenze assegnate dalla Delibera di Giunta Regionale rispetto al numero unico della emergenza. Successivamente il Regolamento Regionale dell’8 aprile 2016, n. 9, adottato con la delibera di Giunta 130, avente ad oggetto “Modifiche al Regolamento Regionale del 10 novembre 2014 n. 25”, cioè il Regolamento di riorganizzazione dell’Agenzia di Protezione Civile, ha modificato la struttura organizzativa dell’Agenzia istituendo una nuova Area 112 e quindi di fatto acquisendo la competenza all’interno della Direzione. Il 14 aprile 2016 sono state avviate le

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procedure di individuazione del dirigente titolare della nuova Area Pianificazione e Organizzazione del Sistema Regionale, ad oggi è ancora in corso di definizione.

A breve verrà incaricato il Dirigente dell’Area Pianificazione e Organizzazione del Sistema Regionale. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Perilli per dichiarare se soddisfatto o meno della risposta della Giunta. Ne ha facoltà. PERILLI (M5s). Assessore, io non so come definirlo, un disastro! Un disastro irresponsabile, e tra l’altro io faccio notare, assessore Buschini, che su tutte le domande relative agli articoli, lei mi ha risposto, praticamente possiamo mettere il sottotitolo “lavori in corso”, che con l’articolo 11 è istituita la Consulta quando non è stata data attuazione, è la legge che la istituisce, quindi è evidente che è istituita ma non è operativa. L’articolo 13 che è una cosa fondamentale: “la programmazione regionale di previsione e prevenzione in materia di Protezione Civile”, quindi proprio uno dei compiti che voi avevate detto che è fondamentale per garantire la sicurezza, è in via di programmazione triennale e non ci sta, poi l’articolo 18 è in corso, l’articolo 27 è in corso di predisposizione, l’articolo 29 è in corso di predisposizione, l’articolo 30 è in corso, il dirigente praticamente ha fatto un giro infinito per eludere la domanda e tra l’altro mi ha ricordato addirittura, Assessore, questa è quasi un’offesa, perché se io le chiedo se è stato istituito un Comitato e lei mi menziona come è composto il Comitato, che lo dice la legge, per eludere la domanda, lei pensa che io possa dichiararmi soddisfatto oppure che possa essere anche un po’ risentito dalla presa in giro? Perché questa è una presa in giro! Quando io ho citato la dichiarazione di Zingaretti che diceva “finalmente...”, che lei ha ripreso, io non la citavo per magnificarlo, ma per dire che a fronte di quella dichiarazione propagandistica sul fatto che finalmente abbiamo un Sistema

Integrato di Protezione Civile nel Lazio, poi non è stata data attuazione a ben cinque, sei articoli fondamentali, alle strutture che avevate pensato di istituire, ma chi volete prendere in giro?

Guardate che questa è una cosa gravissima perché è una legge completamente smembrata, attuata a macchia di leopardo e proprio che fa contrasto con quello che avete dichiarato! Qui non si sente sicuro nessuno, assessore Buschini, perché non siete capaci di organizzarla, non siete capaci neanche di dare delle risposte! Questa è la cosa grave, non sapete dare neanche le risposte. Eludere le domande forse per qualcuno è un’arte, ma va fatto in un certo modo, ma non certo rileggendo il quesito che uno ha posto, perchè sennò è veramente una cosa assurda. Quindi, Presidente, io non solo non sono soddisfatto ma qui non finisce, dovremmo approfondire, portare la questione ancora più in evidenza e cercare di capire che cosa vuol fare la Regione. Tra l’altro noi sulla questione del numero unico dell’emergenza, assessore Buschini, siamo anche andati a visitarlo, perché vede, tutte queste annotazioni nascono da accessi agli atti, visite eccetera, noi stiamo ancora attendendo la certificazione di classificazione antisismica dell’edificio dove è stato fatto il “glorioso” numero, il Numero Unico di Emergenza e dove vorreste trasferire anche la Protezione Civile! Adesso ne vedremo delle belle, veramente incapacità, disastro, inefficienza, disorganizzazione! Ma che vogliamo fare? Interrogazione a risposta immediata n. 401 del giorno 2 maggio 2016, proposta dal consigliere Abbruzzese, concernente: “Lavori di messa in sicurezza del viadotto Biondi Frosinone e della frana di Via Lungoliri a Pontecorvo” PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto 029, reca: Interrogazione a risposta immediata n. 401 del giorno 2 maggio 2016, proposta dal consigliere Abbruzzese, concernente: “Lavori di messa in sicurezza del viadotto Biondi Frosinone e della frana di

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Via Lungoliri a Pontecorvo” Ha chiesto di parlare il consigliere

Abbruzzese per l’illustrazione. Ne ha facoltà. ABBRUZZESE (PdL-FI). Grazie Presidente. Questa interrogazione riguarda la messa in sicurezza del Viadotto Biondi e della frana di Via Lungoliri di Pontecorvo. Sappiamo tutti che il territorio laziale, in modo particolare il territorio della provincia di Frosinone, è sottoposto da tempo a movimenti franosi, Assessore, a causa anche di una consistente alterazione dello stato geomorfologico di alcune zone del territorio e questo stato di cose ha messo in ginocchio due importanti città della nostra provincia. Io spero, Assessore, che da questo incontro, da questo confronto in Aula possa venir fuori un impegno serio, quando dico “serio” intendo dire che quello che si dice poi deve essere mantenuto e non come è avvenuto sulla interrogazione precedente di circa un mese e mezzo fa, sulla frana di San Bartolomeo che sta mettendo a rischio quella popolosa frazione sulla quale lei aveva assunto un impegno in quest’Aula di far iniziare i lavori. A distanza di due mesi mi dicono gli uffici del Genio Civile che non ci sono fondi, lei invece aveva garantito in quest’Aula che i fondi erano a disposizione della Regione e del Genio Civile per gli interventi, quindi spero che lei nella replica ci dirà la verità sulle questioni che le pongo durante questo mio breve intervento. Intanto lei sa benissimo che dal febbraio 2013 la città di Frosinone è stata isolata a causa di questo evento franoso, oltre a Frosinone è stato isolato anche il Comune di Pontecorvo, quindi due eventi che stanno mettendo a dura prova anche l’economia locale, perché sia il Comune di Frosinone, quindi città capoluogo della Provincia, sia il Comune di Pontecorvo non sono più accessibili e soprattutto questo stato di cose sta danneggiando le nostre piccole e medie imprese, commercianti e artigiani di questi due Comuni. Quindi spero Assessore, come dicevo all’inizio, in una risposta immediata,

altrimenti rischiamo di trovarci al festival delle bugie… (Interruzione di un consigliere) …beh, Storace in effetti me lo aveva già anticipato, quindi non possiamo non rendere vero un confronto pubblico in quest’Aula, quando si assumono gli impegni questi impegni devono essere mantenuti, e lo dico perché dal 2013 sono passati oltre tre anni e non è pensabile che in tre anni la amministrazione pubblica, la amministrazione regionale non possa rispondere con tempestività alla risoluzione di questi problemi. Quindi nel febbraio 2013 avvengono questi eventi, dopo due anni approviamo il progetto definitivo, facciamo la gara, nominiamo la commissione di gara, e dico che va bene, e poi magari dopo la nomina non si procede per l’aggiudicazione, o addirittura questi atti si mettono in un cassetto evidentemente perché questi sindaci forse non sono di centrosinistra, se serve questo gli facciamo fare una tessera del Partito democratico, Assessore! Non è questo il problema, perché noi ci poniamo soprattutto un tema, il tema dello sviluppo economico, il tema della risoluzione dei problemi e non di chi fa parte o meno di un partito, tant’è che il Sindaco di Frosinone ha dovuto in qualche modo, visti i ritardi della Regione, mettere in atto un progetto alternativo, con il ponte Bailey, che è stato appaltato proprio alcuni giorni fa. Allora, Assessore, qual è la risposta a questo stato di cose, a questo stato di preoccupazione che tutti quanti noi viviamo? Io lo dico anche per voi, visto e considerato che per poter dare la possibilità alle imprese di eseguire questi lavori sono previsti 585 giorni, quindi se lei non accelera immediatamente il procedimento rischiamo anche, e lo dico per lei ovviamente, di non poter tagliare il nastro per l’inaugurazione, quindi a distanza di tre anni non riusciamo ad appaltare un lavoro! E poi magari si va in giro dicendo che tutto funziona, poi magari si va in giro dicendo che la Regione dà risposte

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immediate e poi ci rendiamo conto che sulle cose importanti si “toppa”, sulle cose importanti la Regione non riesce a dare una risposta tempestiva. Ecco quindi io credo che sia importante, Assessore, dare una risposta anche perché i cittadini ci ascoltano, i cittadini vogliono una risposta in merito a questo impegno per dare l’avvio a questi lavori, perché forse lei non lo sa ma queste gare, questi atti ancora non sono stati aperti, quindi le chiedo se può gentilmente intervenire sul suo direttore e sui presidenti di gara per accelerare il processo per consentire la realizzazione di questi lavori nella provincia di Frosinone. Grazie PRESIDENTE Ha chiesto di parlare l’assessore Refrigeri per la risposta. Ne ha facoltà. REFRIGERI, Assessore. Grazie Presidente. Alcune rassicurazioni di vario genere, questi sono lavori già finanziati dallo scorso anno, quindi hanno una regolare copertura, i progetti, come ricordato puntualmente dal consigliere Abbruzzese, sono stati redatti e approvati, progetti complessi sia quello del Viadotto Biondi e sia, più semplice come progetto ma addirittura peggiore come disagio per il paese, quello di Pontecorvo.

Questi progetti sono stati approvati, abbiamo una serie di pareri complessi su queste situazioni, non solo di carattere geotecnico ma anche di carattere di approvazione dal punto di vista urbanistico, sicurezza ed altro. Questo è stato completato. Prima rassicurazione, quindi copertura c’è, progetti approvati, gara fatta, come giustamente è stato ricordato. Rassicuro anche sulla consapevolezza della mia figura su questi percorsi, non fosse altro per le sollecitazioni dei Sindaci. Terza rassicurazione, raramente, mai abbiamo badato a fare cose per appartenenza, mai, ci sono tante testimonianze su questo tipo di affermazione, ma abbiamo sempre cercato il numero di abitanti, la sicurezza, l’urgenza e queste sono opere urgenti, sono

state finanziate per questo e saranno eseguite per questo.

Su una cosa ha perfettamente ragione il consigliere Abbruzzese, sull’urgenza di fare i lavori nel periodo estivo, perdere questi mese sarebbe deleterio, ne sono talmente cosciente che ho inviato due note personali molto dure alla Direzione perché è accaduto esattamente questo, che sono stati sorteggiati i due Presidenti, adesso parlo di quella del Viadotto Biondi, la procedura di sorteggio perché questa è la procedura che abbiamo fatto per rispetto della trasparenza e del protocollo con l’Anac, quindi sorteggiamo tutte le presidenze, sono stati sorteggiati come Presidente, sul Viadotto Biondi, Somaschini Alessandra, che è una dirigente del Parco di Veio e, il Presidente supplente, Roberto Sinibaldi, di un altro Parco. Ovviamente abbiamo fatto il sorteggio, il sorteggio è stato realizzato l’11 maggio, l’11 maggio ci è stato comunicato che queste persone rinunciavano, come loro diritto potevano farlo, rinunciavano all’incarico. Abbiamo risorteggiato l’11, sono stati questa volta sorteggiati l’Ingegner Lupino, che ha accettato, e come supplente l’Architetto Colosimo, che ha accettato.

Quindi immediatamente si è provveduto ai sensi dell’articolo 84 e la 163/2006, la legge sugli appalti, a nominare, attraverso l’Ordine degli Ingegneri di Roma, che ha indicato i seguenti nominativi, tre ingegneri, se volete leggo i nomi: ingegner Sovera, ingegner Stancato e Valentina Vitale e di questi, l’ingegner Sovera è stato indicato come il membro esperto designato dall’Ordine.

Quindi si è costituita la Commissione, che è stata formalizzata il 17 maggio, proposta il 17 maggio, in corso di formalizzazione è stata nominata la commissione aggiudicatrice, a inizio settimana inizieranno i lavori del Viadotto Biondi, credo che siano oltre cinquanta offerte e, ho fatto preghiera di fare il prima possibile, confidando che non ci siano ricorsi od altro, perché un inizio di lavori posticipato alla stagione autunnale, sarebbe deleterio.

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Analoga situazione, la cito nuovamente per correttezza, poi lascerò ovviamente la traccia dell’ufficio, per quanto riguarda Pontecorvo che era leggermente in anticipo di una settimana, dieci giorno come prima nomina del 23 marzo, nominato il Presidente Arca’ Massimo, Presidente supplente Burgo Basilio, queste due persone hanno, ai sensi dell’articolo che glielo consente, rinunciato a questa possibilità di presiedere questa Commissione, abbiamo rideterminato il Presidente, questa volta è andato a buon fine da questo punto di vista, e poi l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma ci ha fornito i tre nomi, è stato nominato l’ingegner Quintilio Napoleone, peraltro un esperto di questa categoria, come membro per la parte dell’Ordine degli Ingegneri, e la Commissione, con Determinazione del 13 maggio è stata nominata. Anch’essa la prossima settimana inizierà i lavori.

Sarà nostra cura informarci reciprocamente, io intanto le fornisco queste due ricostruzioni, che credo lei tra l’altro già abbia, condividendo le sue medesime preoccupazioni, mettendo in atto tutto quello che è consentito da parte dell’Assessore di sollecitazione degli uffici, nel rispetto ovviamente delle norme PRESIDENTE Ha chiesto di parlare il consigliere Abbruzzese per dichiarare se soddisfatto o meno della risposta. Ne ha facoltà. ABBRUZZESE (PdL-FI). Presidente, dall’esposizione dell’Assessore, mi convinco sempre più che in questa Regione la politica non conta, non comanda, non gestisce, non programma, anche perché per risolvere un problema bisogna parlare con la burocrazia e soprattutto la burocrazia rappresenta un ostacolo vero al nostro Paese, alla nostra Regione. Quindi dobbiamo porre in essere un’azione forte per velocizzare alcune procedure, ci mancherebbe io non ce l’ho con l’Assessore, perché mi rendo conto benissimo delle difficoltà che ci sono, però obbiettivamente a distanza di tre anni, a

distanza di tre anni ancora non riusciamo ad appaltare i lavori, e ripeto, lo sottolineo, lo dico per voi, visto e considerato che per fare questi lavori le imprese hanno bisogno di 185 giorni e manca un anno e mezzo alle elezioni, voi non taglierete il nastro e rischiate di perdere le elezioni.

Allora, io mi sto preoccupando per voi, allora cerchiamo di velocizzare questa azione nell’esclusivo interesse dei nostri territori, nell’esclusivo interesse di quei commercianti, artigiani che a distanza di tre anni hanno dovuto chiudere le loro attività in quelle località.

Quindi, Assessore, la prego di intervenire immediatamente, anche perché Zingaretti il 30 ottobre del 2015 ha detto: “Non vi preoccupate - su tutti i giornali - i lavori inizieranno gennaio-febbraio”, stiamo a maggio e ancora non si riesce a risolvere il problema, sta arrivando al periodo estivo e il problema vero per quel tipo di lavoro è farlo partire in questa stagione, altrimenti rischiamo un fermo lavori ma soprattutto non risolviamo i problemi veri che i cittadini che aspettano con ansia la risoluzione degli stessi. Grazie. Interrogazione a risposta immediata n. 405 del giorno 5 maggio 2016, proposta dal consigliere Aurigemma, concernente: “Attivazione cogeneratore Ospedale San Camillo” PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto 030, reca: Interrogazione a risposta immediata n. 405 del giorno 5 maggio 2016, proposta dal consigliere Aurigemma, concernente: “Attivazione cogeneratore Ospedale San Camillo”. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Grazie Presidente. Questa interrogazione rientra nelle tante interrogazioni che abbiamo presentato che denotano lo sperpero, lo spreco delle risorse pubbliche in un settore delicato come quello della sanità. Nella fattispecie si fa riferimento

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ad un finanziamento di 4 milioni di euro che la Regione Lazio, in accordo con la Comunità europea che ha finanziato al 50 per cento il progetto, ha utilizzato per acquistare un cogeneratore, assessore Buschini, per l’azienda ospedaliera San Camillo. Questo cogeneratore aveva lo scopo, non solo di risparmiare sulla produzione di energia elettrica, ma anche di produrla, quindi portare un risparmio che annualmente era calcolato intorno ai 450.000,00. Il cogeneratore è stato acquistato, il cogeneratore è stato montato e da oltre sei mesi, caro collega De Paolis, è fermo! E’ fermo perché nessuno si è preso la briga di indire un avviso pubblico per la gestione del servizio. Allora, l’incapacità che più volte è stata mostrata in campo amministrativo ormai è sotto gli occhi di tutti, ma la negligenza nell’andare a fare funzionare questa macchina incomincia a diventare la situazione impellente, tant’è vero, assessore Buschini, che il danno erariale che si sta creando, visto che noi continuiamo a non ricevere risposte nei luoghi preposti, cioè nell’Aula consiliare, il danno erariale che si sta creando sicuramente verrà attenzionato da altri organismi, perché noi purtroppo qui, non ricevendo risposte, siamo obbligati poi a rivolgerci presso altre strutture, perché il ruolo che la politica sta lasciando all’interno di questa Amministrazione sta determinando delle vere e proprie praterie a cielo aperto dove voi costringete le persone a continuare o per lo meno provare a chiedere chiarimenti, ad avere delle semplici risposte che rimangono completamente inevase . Quindi il motivo dell’interrogazione, viste le mie circa venti telefonate fatte agli uffici, dove se siamo fortunati riusciamo anche a trovare qualcuno che risponde al telefono per dirci: “Poi la faremo richiamare”, sono venti telefonate che continuiamo a fare dal mese di febbraio ad oggi e dove naturalmente risposte “zero”, al punto da costringerci a fare delle interrogazioni a risposta immediata dove ci auguriamo, assessore Buschini, che nelle riposte che lei ci darà saremo in grado perlomeno di spiegare per quale motivo

questo cogeneratore non funziona. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l’assessore Buschini per la risposta. Ne ha facoltà. BUSCHINI, Assessore. Grazie Presidente. Dalla risposta che gli uffici della Direzione hanno ovviamente chiesto all’azienda, cioè la realizzazione del cogeneratore acquistato presso l’Azienda ospedaliera San Camillo come deliberato dalla azienda stessa, con fondi statali, emerge che la necessità di questo cogeneratore è di per sé un punto cruciale, cioè tendente all’autosufficienza energetica della struttura e questo credo che sia un punto, secondo me, molto importante. Rispetto alla tempistica, perché oggetto della interrogazione e della richiesta di chiarimenti del consigliere è esattamente questa, cioè sulla prevista entrata in funzione del cogeneratore, su questo la Regione ha chiesto ovviamente notizie alla Azienda ospedaliera. L’ultimazione dell’impianto di cogenerazione è avvenuta da pochissimi giorni, quindi non, diciamo, una ultimazione di sei mesi, ma è da pochi giorni che è finita tutta l’ultimazione dell’impianto, affinché l’impianto sia messo in funzione la Direzione generale dell’Ospedale ha chiesto con estrema urgenza alla struttura organizzativa aziendale, la struttura che si occupa di questo, la UOC, che si occupa, diciamo, dell’ingegneria, di produrre una necessaria proposta operativa per assicurare le importanti e necessarie attività di gestione e manutenzione.

Quindi non parliamo, secondo quello che l’Azienda riferisce, di una questione ferma da sei mesi, ma l’ultimazione è avvenuta da pochi giorni e con estrema urgenza la Direzione dell’Ospedale ha chiesto alla struttura di riferimento della azienda stessa, di ingegneria, di mettere in atto tutte le attività necessarie per produrre la proposta operativa.

In considerazione della natura delle attività correlate, altamente complesse da un punto di vista tecnico e che coinvolgono

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necessariamente anche altre autorità amministrative, la proposta operativa è ovviamente preliminare ed indispensabile all’avvio, alla accensione dell’impianto in questione. La stessa Direzione regionale ha chiesto all’Azienda di informare passo, passo quello che accadrà, l’iter e i diversi atti che verranno predisposti per l’accensione dell’impianto e sarà cura della Direzione, anche per iscritto, ogni volta che arriveranno le dovute informazioni, trasmetterle all’Aula ed al consigliere interrogante. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma per dichiarare se soddisfatto o meno della risposta della Giunta. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Vede, io ringrazio l’assessore Buschini per la risposta, però vorrei spiegare per quale motivo mi appresterò per l’ennesima volta, visto che non siete in grado di controllare le aziende, allora, io ho la certificazione prodotta dalla Agenzia delle dogane che il cogeneratore è funzionante dal 1° dicembre e mi spiace che non avete un controllo neanche sulla Asl da poter verificare. Per questo motivo io non solo chiederò immediatamente le dimissioni del direttore amministrativo - che sta prendendo in giro l’Amministrazione regionale - dell’Azienda ospedaliera, ma chiederemo anche i danni, cioè 450.000,00 euro l’anno di risparmio energetico, per sei mesi sono 225.000,00 euro che qualcuno dovrà pagare alle casse dell’Amministrazione, perché di qualcuno sarà la responsabilità del motivo per il quale questo cogeneratore non funziona, ci sarà un responsabile di questo settore, e soprattutto per quello che le hanno risposto, assessore Buschini, perché questo denota innanzitutto la mancanza di capacità dell’Azienda ospedaliera, perché le hanno scritto delle fesserie, io avrò modo di documentarla, perché dopo questa interrogazione, della quale chiedo gentilmente anche la trascrizione, perché poi porteremo agli atti di qualche ufficio competente le fesserie che

sono state dette alla Amministrazione regionale, io le fornisco la documentazione comprovante che dal 2 dicembre, cioè giorno di collaudo, il 2 dicembre è stato effettuato un collaudo da un ente pubblico che si chiama Agenzia delle dogane, che ha dato la certificazione che il cogeneratore dal 2 dicembre in poi poteva partire e poteva operare. Dal 2 dicembre ad oggi nessun ufficio dell’Azienda ospedaliera si è preso la briga di fare un avviso pubblico per affidare la gestione dell’impianto. Ora, che io dopo questa interrogazione, dopo numerose telefonate, mi sento rispondere dall’Azienda ospedaliera che è da pochi giorni operativo, questo dovrebbe denotare la mancanza di capacità di questa Amministrazione nello scegliere gli amministratori pubblici! Allora il direttore amministrativo della azienda ospedaliera seduta stante - fossi il presidente Zingaretti, che è molto presente nelle varie passerelle e negli annunci - dovrebbe recarsi il giorno dopo questa interrogazione presso l’Azienda ospedaliera per consegnargli gli scatoloni dove poter mettere la roba per poter liberare gli uffici della direzione amministrativa! Questo denota la mancata programmazione, la mancata pianificazione, ma soprattutto il mancato controllo di questa Amministrazione in uno dei settori più delicati! Noi abbiamo tagliato centinaia di prestazioni sanitarie, abbiamo tagliato centinaia di posti letto e poi non spendiamo risorse che possono essere immediatamente utilizzate, per l’inerzia e l’incapacità delle scelte fatte dal presidente Zingaretti sui direttori generali, in questo caso dell’Azienda ospedaliera e, guarda caso, visto che ultimamente abbiamo notato la presenza del presidente Zingaretti negli ultimi due o tre Consigli, forse sarà dovuto a qualche scriteriato consigliere che ha pensato di fare valere le proprie ragioni in altre sedi, il presidente Zingaretti oggi manca, non so se poi dopo ci annuncerà il presidente Leodori che è impegnato in impegni istituzionali, però penso che forse questa abitudine l’avrà sicuramente, diciamo, non più collaudata come al solito, incomincia a darci la sua

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presenza, sarebbe il caso che utilizzasse il suo tempo per andare a svolgere il suo lavoro, quello di controllo, non può essere un semplice ed inutile consigliere di opposizione che debba andare a “scartoffiare” o a prendere di nascosto le carte dentro gli uffici perché non gli vengono consegnate, ed andare a verificare l’incapacità del management scelto all’interno di quell’Azienda ospedaliera che continua tra l’altro a prendere in giro anche lei, Assessore, perché quello che ha letto, che le hanno consegnato, rispetto al quale naturalmente non ha nessuna colpa, è contrastante con i fatti, con la documentazione che abbiamo noi a disposizione ed era sufficiente farsela mandare per verificare l’incapacità di questa persona. Poi naturalmente saranno gli organi preposti a chiedere i giusti danni per quello che hanno prodotto in questi sei mesi visto che noi non siamo in grado di poter ricevere risposta dagli uffici, quindi ci dovremo rivolgere presso strutture terze per far valere le nostre ragioni. Grazie. Interrogazione a risposta immediata n. 412 del giorno 12 maggio 2016, proposta dai consiglieri Righini e Santori, concernente: “Mancato riconoscimento del premio incentivante per il personale ex Lait” PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto 032, reca: Interrogazione a risposta immediata n. 412 del giorno 12 maggio 2016, proposta dai consiglieri Righini e Santori, concernente: “Mancato riconoscimento del premio incentivante per il personale ex Lait”

Ha chiesto di parlare il consigliere Righini per l’illustrazione. Ne ha facoltà. RIGHINI (FdI). Grazie Presidente. Sono stato di fatto costretto alla presentazione di questa interrogazione perché penso sia una pagina oscura dell’amministrazione Zingaretti. Mi spiego meglio, insieme al collega Santori siamo stati contattati da diversi dipendenti della ex Società Lait, oggi LAZIOCrea, che ci segnalano una questione

misteriosa, cioè accade che quello che è contrattualmente previsto da anni, sin dall’allora Laziomatica Spa, che poi ha subito le varie trasformazioni, contrattualmente era stata stabilita la corresponsione di un premio di produzione, ovviamente al raggiungimento di obiettivi, fissata in una misura stabilita appunto all’interno della contrattazione. Questa previsione contrattuale peraltro nel tempo era stata anche riconfermata con i successivi contratti di persone assunte successivamente che, sebbene non contenuta nel contratto, l’allora management della Società Lait, aveva previsto che questa previsione contrattuale fosse estesa in via di principio a tutti i dipendenti, anche laddove il singolo contratto non lo avesse previsto. Dopo la fusione di Lait con Lazio Service, LAZIOCrea, per la prima volta, nel 2015, è accaduto che, correttamente, il responsabile del Servizio di vigilanza interna della Società LAZIOCrea ha chiesto chiarimenti in ordine all’erogazione di questo premio di produzione. Sono state effettuate tutte le verifiche del caso, l’Amministratore unico, il Dottor Raffa, si è attivato per verificare i quesiti posti dal responsabile dell’attività di Vigilanza sui contratti del personale, e alla conclusione di questo iter di verifica, in data 14 aprile, con la nota n. 4613, l’Amministratore unico di LAZIOCrea, il dottor Raffa, ha prodotto una nota con cui fugava i dubbi e chiedeva all’Amministrazione come si dovesse procedere, per procedere quindi alla liquidazione che a questo punto era stata ritenuta assolutamente legittima alla luce dell’istruttoria svolta. Adesso è trascorso poco più di un mese e non si è più avuta notizia, cioè della nota trasmessa dal dottor Raffa non se ne è più avuta notizia. Il responsabile del personale, mi sembra di capire che si neghi alle richieste di informazione che son state peraltro sollevate dai rappresentanti sindacali per conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione regionale, cosicché, caro assessore Buschini, siamo stati

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costretti a presentare un’interrogazione perché da un mese l’Amministrazione regionale non dà notizia di un procedimento che si è consolidato storicamente su cui comunque anche opportunamente, molto probabilmente anche in maniera opportuna, erano state sollevate delle perplessità e quindi si era proceduto, prima di fugare i dubbi, alla sospensione dell’erogazione, adesso che questa attività di verifica si è conclusa, da oltre un mese, non si ha notizia di come la Amministrazione regionale intenda orientarsi. Allora, nel silenzio degli uffici, come molto spesso, anzi troppo spesso accade, ci dobbiamo sostituire nelle risposte, quindi dedicare lo spazio e il tempo del question time per ottenere le risposte che i dirigenti sarebbero obbligati a fornire nei confronti di chi li interpella. Quindi io oggi sono qui come consigliere regionale per sostituirmi nell’attività di risposta e l’assessore Buschini anziché dedicarsi ad attività…! - Quando avete fatto! scusate il disturbo!... PRESIDENTE. Prego. …quindi l’assessore Buschini anziché dedicarsi alle tante questioni che anche oggi abbiamo affrontato nella Capigruppo, si deve sostituire al Direttore regionale che ha pensato bene da oltre un mese di negare un risposta che è dovuta. Allora Presidente, mi rivolgo anche a lei, io avrei voluto impegnare lo spazio del question time, oggi, per trattare questioni altrettanto importanti, ma non per sostituirmi nell’ottenimento di una risposta ad organi dell’Amministrazione regionale che sono obbligati in ragione dei loro uffici a fornire le risposte, questo è un tema che abbiamo già trattato in tante altre situazioni e circostanze, io spero che questa sia l’ultima volta che il question time deve supplire alle mancanze dei direttori Regionali che negano le risposte che sarebbero tenuti a fornire anche tempestivamente. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare

l’assessore Buschini per la risposta. Ne ha facoltà. BUSCHINI, Assessore. Grazie Presidente, ovviamene nel dover rispondere a questa interrogazione ho acquisito dati, diciamo, sia dalla Direzione regionale che dal vertice aziendale.

Rispetto alla interrogazione, sulla richiesta, protocollo 4163 del 14 aprile 2016, formulata da parte del Presidente e Amministratore delegato della Società LAZIOCrea nei confronti della Regione Lazio, di elementi di valutazione circa l’erogazione a favore dei dipendenti della medesima Società - già dipendenti della incorporata Lait, Lazio innovazione tecnologica Spa, che fino all’anno 2006, ricordiamo, era la famosa Laziomatica - di un emolumento accessorio qualificato come “premio incentivante” e corrispondente ad un importo massimo pari all’8 per cento della retribuzione lorda annua individuale, la previsione dell’erogazione, nonché la misura di detto premio incentivante, unilateralmente stabilito dall’Assemblea dei soci Laziomatica Spa nella seduta ordinaria del 26 aprile del 2004, è stata riportata quale specifica clausola in tutti i contratti individuali sottoscritti a partire dall’anno 2005, secondo quanto riferito dalla medesima Società tale previsione è stata estesa a tutto il personale in servizio, anche se con contratto individuale di lavoro sottoscritto in periodo precedente all’introduzione dell’incentivo. Ad una prima verifica della documentazione presentata a supporto della richiesta da parte di LAZIOCrea Spa, viene in prima evidenza ciò che è stato rappresentato dal Presidente dell’Organismo di vigilanza societario, il prof. Giuseppe Russo, richiamato peraltro in una relazione, responsabile dell’internal audit di cui all’allegato 3 alla nota LAZIOCrea Spa del 14 aprile 2016, che ad ogni buon conto è comunque allegato in copia e sarà a disposizione dei consiglieri e dei consiglieri interroganti. La questione di fondo verte essenzialmente

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nella mancata previsione di un premio incentivante, quale quello introdotto con la citata deliberazione dell’Assemblea del 26 aprile 2004 dalla precedente Società, nel compendio delle norme di cui al vigente contratto collettivo nazionale di lavoro, ovvero nella contrattazione decentrata integrativa a livello ente. Il vigente contratto metalmeccanici-industria, siglato in data 20 gennaio 2008, come aggiornato dal contratto collettivo nazionale del 5 dicembre 2012, prevede, all’articolo 12 della parte IV, quale unico istituto premiante il premio di risultato. Tale articolo specifica espressamente che la contrattazione aziendale con contenuti economici è consentita per l’istituzione di un premio annuale calcolato solo con riferimento ai risultati conseguiti nella realizzazione di programmi concordati tra le parti aventi come obiettivo incrementi di produttività, di qualità, di redditività ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività aziendale, nonché ai risultati legati all’andamento economico dell’impresa. Inoltre, i premi di produzione, gli altri premi e istituti retributivi di analoga natura, eventualmente già presenti in azienda, non saranno più oggetto di successiva contrattazione, questo è quanto stabilito. Nella relazione dell’internal audit si evidenziano altri aspetti critici in ordine alla sussistenza delle condizioni e dei presupposti per l’erogazione del premio incentivante, con particolare riferimento alla mancata formale approvazione del Piano obiettivi per l’anno 2015 da parte dell’organo amministrativo, che costituisce, assieme alla positiva verifica dei risultati di gestione conseguiti, l’elemento qualificante della erogazione del premio. Nell’ambito dell’accertamento svolto dal presidente Raffa, in ordine ai dubbi sollevati dal Presidente dell’Organismo di vigilanza, Russo, verificata la persistenza di elementi di criticità nel complesso delle procedure poste in essere, è stato acquisito tra gli elementi istruttori un parere legale del responsabile degli affari legali della medesima Società, secondo il quale, premessa la presenza di

un’espressa clausola contrattuale, perlomeno per tutti i contratti individuali sottoscritti dal 2005, la prassi consolidata e avallata dai pagamenti regolarmente effettuati negli anni passati dalle precedenti amministrazioni basterebbe di per sé a giustificare il pagamento del premio incentivante a favore dei dipendenti ex Lait Spa. Questa analisi, giustificata dalla presenza di un rischio di contenzioso, appare carente sotto il profilo della verifica, anche finanziaria, dell’attualità del rischio e del grado di probabilità della sua concreta manifestazione, nonché per la mancata valutazione della possibilità, per il caso contrario, di eventuali censure da parte della Corte dei conti, la cui giurisdizione contabile sulla società affidataria di servizi in house è riconosciuta ormai pacificamente. Va ancora chiarito che il compito demandato agli organi regionali di vigilanza attiene alla verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica da parte delle società in materia di personale, con particolare riferimento al contenimento della relativa spesa, come previsto dalla direttiva sul controllo analogo delle società regionali di cui alla DGR 49/2016. Tanto illustrato, si conferma che è ferma intenzione dell’Amministrazione attivarsi nei confronti dei competenti organi di governo LAZIOCrea Spa al fine di verificare i termini e le condizioni entro cui, alla luce degli ulteriori elementi di valutazione che si rendano necessari, e in piena conformità al quadro ordinamentale vigente, ed anche attraverso l’acquisizione di pareri da parte dei competenti organi consultivi e contabili, sia possibile fornire adeguate soluzioni a questa problematica. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Righini per dichiarare se soddisfatto o meno della risposta della Giunta. Ne ha facoltà. RIGHINI (FdI). Grazie Presidente. Temo che il conforto che viene dalla disponibilità poi strida con l’indeterminatezza assoluta con cui

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però si possa risolvere e in quali tempi questa vicenda. Perché il silenzio di questo mese, Assessore, la dice lunga sul fatto che molto probabilmente non si hanno le idee chiare riguardo a questa vicenda, perché se è vera tutta la serie di argomentazioni che lei ha addotto, è altrettanto vero che questa attività poteva essere fatta in contraddittorio informando per tempo le organizzazioni sindacali e i lavoratori di quanto stesse accedendo, perché è singolare che di questa cosa non si è avuta notizia se non semplicemente per il ritardo con cui i lavoratori attendevano l’erogazione del premio incentivante di cui è stata prassi consolidata.

Allora, su tutte queste notizie che lei ci dà oggi io non ho nulla da eccepire, per carità, è assolutamente corretto che il controllo interno dell’azienda svolga il suo ruolo e quindi l’internal audit verifichi puntualmente la corrispondenza alla normativa del pagamento di premi e dell’attività che viene svolta, però questo non giustifica l’assenza, il ritardo e soprattutto il silenzio con cui fino ad oggi questa vicenda è stata condotta, perché si deve avere il coraggio di affrontarle le situazioni e allora si devono convocare le organizzazioni sindacali, si deve aprire un contraddittorio e va adeguata la normativa, se è vero che sono stati modificati alcuni elementi essenziali, perché vede, il parere espresso dall’Ufficio legale interno dell’Azienda, anche sulla prassi e in assenza di una nuova norma di riferimento contrattuale, io penso che quella previsione e quel parere abbia assolutamente fondamento e sebbene ovviamente l’attività poi soggiaccia alle verifiche da parte della Magistratura contabile, quella è anche sicuramente una verità, ma lo si sta facendo in ragione di un contratto di lavoro che come lei sa ha forza di legge, e quindi si deve procedere quanto prima possibile all’erogazione del premio incentivante stabilito contrattualmente e la prego di attivarsi perché questo accada nel più breve tempo possibile. Spero che non accada quello che è accaduto

sulla mia interrogazione relativa alla vicenda del Comune di Terracina, dove c’era stato annunciato un “tavolo tecnico” entro una settimana, di cui io non ho avuto più alcuna notizia, ma spero che almeno questa volta lei si attivi tempestivamente e ci informi, a me e al consigliere Santori che siamo gli interroganti, sulla definizione di questa vicenda. Spero di apprenderlo da lei e non dalla stampa come è accaduto in altre occasioni.

***** Comunicazioni del Presidente PRESIDENTE. Iniziamo con il lavori del Consiglio.

Comunico, ai sensi del Regolamento del Consiglio regionale, che sono stati presentati i seguenti atti: Proposte di legge dal n. 331 al n. 333 (Allegato n. 1); Interrogazioni a risposta scritta dal n. 1316 al n. 1321 (Allegato n. 2); Interrogazioni a risposta immediata dal n. 408 al n. 415 (Allegato n. 3). I Consiglieri Aurigemma, Palozzi e Simeone hanno sottoscritto l’ordine del giorno n. 58. Sono pervenute le risposte alle interrogazioni a risposta scritta nn. 255, 857, 1124, 1165, 1196 e 1288 (Allegato n. 4). Il Consigliere De Lillo ha ritirato l’interrogazione a risposta scritta n.1310. Ai sensi dell'articolo 1 comma 19 della L.R. n. 18 del 30.12.2014 comunico che, sono pervenute n. 8 Deliberazioni di Giunta e una Determinazione Dirigenziale concernenti le variazioni di bilancio ai capitoli di spesa i cui estremi sono stati riportati in dettaglio ed inviati a tutti Consiglieri per posta elettronica.

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Comunico infine che il Presidente della Regione Nicola Zingaretti e il Consigliere Cristian Carrara saranno assenti nella seduta odierna, perché impegnati in attività istituzionali, ed ai sensi dell'articolo 34, comma 5 del Regolamento del Consiglio saranno computati come presenti ai fini della fissazione del numero legale dell’Aula.

***** Inversione dell’ordine del giorno e ritiro della Pdc n. 55 Votazione PRESIDENTE Passiamo a questo punto all’ordine del giorno del Consiglio e, come illustrato nella Conferenza dei Capigruppo, votiamo l’anticipazione della proposta di legge n. 153 e il ritiro della proposta di delibera consiliare n. 55.

Chi è favorevole, chi è contrario, chi si astiene (Il Consiglio approva)

E’ approvato l’anticipo della Proposta di legge n. 153 e il ritiro della Proposta di delibera consiliare n. 55.

***** Proposta di legge regionale n. 153 del giorno 4 aprile 2014, di iniziativa dei consiglieri Valentini, Bianchi, Bonafoni, Giancola, Petrangolini, Favara, Carrara, Manzella, Mitolo, Avenali, Patanè, Panunzi, Petrassi e Lena concernente: “Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio” Relazione PRESIDENTE. Passiamo quindi all’esame della proposta di legge n. 153.

Do la parola al consigliere Valentini per

l’illustrazione. VALENTINI (Pd). Grazie Presidente. Voglio ringraziare tutti i colleghi che hanno contribuito a migliorare questa legge da come appunto era stata depositata in Commissione cultura, ne è uscita una legge migliorata di qualità, più chiara e con elementi anche di innovazione.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE STORACE (ore 12,46)

Ringrazio quindi la Commissione cultura, i

componenti della Commissione cultura, il Presidente, ringrazio anche l’assessore Buschini che seguirà questa legge in Aula e l’accompagnerà, speriamo, ad un esito positivo. Questa legge riguarda la valorizzazione, interventi di valorizzazione per le dimore storiche, complessi architettonici, i giardini storici della Regione Lazio. Si tratta di un tema molto sentito, la Regione Lazio spesso viene additata come una Regione di poco valore paesaggistico e storico nei suoi, soprattutto, territori, perché ovviamente Roma Capitale ha assolutamente un merito straordinario, ma nei territori c’è spesso questa percezione e molti dei territori hanno piccoli Comuni invece dove vi si trovano elementi culturali straordinari che ci invidia il mondo, basti pensare alla storia straordinaria della nostra Regione in epoca rinascimentale ma non solo, quante famiglie nobili hanno vissuto in piccoli paesi, in piccoli borghi e dove oggi ci sono ancora le vestigia di questa loro permanenza. E spesso questi piccoli comuni hanno solo queste risorse, hanno magari un palazzo, una dimora, un giardino di pregio, e quindi la legge prevede la valorizzazione di questi complessi che sono oggi in stato di degrado, perché i comuni da soli o anche i singoli proprietari non sono in grado di far fronte alle spese di ristrutturazione e di recupero, e quindi l’intento fondamentale di questa legge, chiamiamola “legge di sistema”, non è solo

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una legge settoriale che riguarda aspetti culturali, ma riguarda anche l’economia dei nostri territori.

Dare la possibilità a queste piccole realtà di poter beneficiare di interventi di recupero, e quindi portare all’attenzione del turismo nazionale e internazionale questi beni è sicuramente un volano per l’economia, un volano per i nostri commercianti, per tutte le imprese, appunto, turistiche, un volano anche per gli artigiani che speriamo serviranno sempre di più per questo tipo di restauri. La legge non vuole sostituirsi ovviamente alle prerogative dello Stato, si incardina sostanzialmente sull’articolo 9 della Costituzione e quindi diciamo discende in linea principale in linea operativa dall’articolo 117, che demanda alle Regioni le proprie funzioni, la possibilità di valorizzare e rendere fruibili i propri beni territoriali. Ovviamente quindi non si parla di tutela, lo dico con molta schiettezza e direttamente, tutela che è sicuramente ascritta allo Stato per quanto riguarda i beni storici, ma si parla di valorizzazione e fruizione. Per questo motivo questa legge prevede la costituzione di una rete, di una rete delle ville, dimore e giardini storici del Lazio che avrà un suo logo, quindi avrà un suo brand, una sua capacità comunicativa, collegata con l’Agenzia del turismo regionale e quindi ci sarà la possibilità di promuovere itinerari turistici, rendere fruibile questa rete, questa catena di beni importanti per il turismo.

D’altra parte la legge prevede anche interventi di ristrutturazione e recupero, sia per soggetti privati che pubblici, in diversa misura, ovviamente favorendo maggiormente il settore pubblico, i soggetti pubblici per quanto riguarda il cofinanziamento, e per quanto riguarda i soggetti privati anche l’obbligo di rendere fruibile il proprio bene, appunto perché la Regione lo ha sostenuto nel suo recupero, quindi c’è una apertura di ridare anche ai cittadini la possibilità di visitare bellezze che oggi sono praticamente impossibili da vedere. La legge prevede anche interventi di

sostegno alla formazione, in particolare per quello che riguarda servizi turistico-culturali, formazione per quanto riguarda anche l’artigianato di qualità, come dicevo prima, oggi stiamo perdendo molti saperi dei nostri anziani artigiani, perché oggi chiaramente è molto diverso recuperare, restaurare un oggetto appartenente a epoche passate, con materiali molto diversi, quindi con delle specificità particolari, questi saperi spesso anche non scritti, non documentati in maniera accademica invece sono importantissimi per la crescita di una nuova generazione di giovani che vogliono invece imparare proprio come recuperare, restaurare, sostanzialmente riportare alla luce le tecniche del passato, le bellezze del passato.

Quindi un’occasione, la legge prevede appunto la formazione di start up per l’artigianato di qualità e il sostegno anche per il recupero dei giardini storici.

I giardini storici forse sono oggi meno nell’immaginario dei cittadini del Lazio, ma è bene sapere che la regione Lazio è ricchissima proprio di parchi e giardini così detti “all’italiana”, che sono una caratteristica che ha fatto conoscere nel mondo tutta la storia del nostro Paese straordinaria, i giardini all’italiana, che sono anche copiati, diciamo, in tante dimore importantissime, a cominciare da Versailles per dare un esempio, o come anche l’Hermitage in Russia, sono delle testimonianze della capacità italiana di lavorare anche nel campo dei giardini. Quindi cerchiamo di riportare anche questo tema a una formazione specifica. Per ultimo, mi piace anche ricordare un po’ lo spirito della legge, che è quello appunto rivolto ai Comuni dei territori che non hanno, come dicevo, quelle risorse necessarie per far fronte a queste iniziative. Lo dico perché la legge prevede una misura prioritaria - prioritaria ma non esclusiva evidentemente, però prioritaria - di interventi per Comuni al di sotto dei 30.000 abitanti. Questo perché pensiamo e riteniamo che per esempio Roma, che ha un suo brand già acquisito, abbia già le possibilità, la potenzialità di raccogliere

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sponsor o quant’altro, non a caso l’ultimo decreto “Francescini” comunque contribuisce in maniera importante proprio anche a Roma Capitale, quindi l’idea, lo spirito della legge è quello di portare invece sui territori, dare voce, dare più voce ai nostri piccoli comuni che oggi combattono una crisi economica, una crisi di bilancio così forte e aspra che non hanno neanche i soldi per pensare ai servizi sociali, magari potrebbero anche avere la possibilità, come dicevo, di fare un’operazione di sistema, di turismo per il loro territorio. Quindi, in conclusione, la legge ha anche una sua dotazione finanziaria, non è chiaramente una grande dotazione, complessivamente nei prossimi due anni sono a disposizione tra conto capitale e interventi di capitale corrente, circa 1,4 milioni, io spero, credo, auspico che in qualche modo, una volta condivisa questa legge in questa Aula, peraltro è una legge del Consiglio Regionale, quindi non è una legge di Giunta, questo ritengo che sia anche un aspetto positivo in più, possa trovare anche nel bilancio, nella discussione di bilancio, magari un contenitore, può essere un contenitore, un veicolo di ulteriori risorse che possono essere ulteriormente messe per questo importante intervento di recupero dei nostri territori. Grazie. PRESIDENTE. Grazie. E’ in distribuzione il fascicolo dei subemendamenti alla legge. Discussione generale PRESIDENTE. L’assessore Buschini insiste per intervenire! Prego. BUSCHINI, Assessore. Grazie, Presidente, per avermi chiesto di intervenire! Condivido lo spirito di fondo di questa iniziativa legislativa associandomi in pieno a quanto esposto ovviamente, dettagliatamente, dal consigliere Valentini. Riteniamo infatti che grazie a questo provvedimento la Regione Lazio si doterà di uno strumento di fondamentale importanza

per la valorizzazione di quei complessi architettonici e culturali disseminati nell’intero territorio regionale.

Si tratta di uno strumento importante in quanto la legge porta con sé un dato molto significativo, ovvero la promozione da parte della Regione anche di attività di formazione e soprattutto la nascita di star up giovanili nei settori turistico-culturali e dell’artigianato artistico.

La Regione, in sostanza, va a favorire un abbinamento virtuoso tra la valorizzazione artistica e le opportunità di crescita economica ed occupazionale, specie giovanile, che dalla stessa può scaturire mediante attività innovative e tradizionali, e pur fondamentali, di cura, manutenzione e recupero di edifici come parchi e giardini di interesse storico-artistico.

Un ulteriore dato di importanza e novità della legge risiede nel fatto che la Regione va a promuovere lo sviluppo sistematizzato dei beni del patrimonio storico, artistico e architettonico mediante la messa in rete degli stessi, abbracciano quindi un modello di straordinaria modernità quale lo sviluppo in rete che diviene quindi un’opportunità non solo a disposizione del tessuto imprenditoriale, bensì anche delle bellezze artistiche di cui il nostro territorio è particolarmente ricco. Dato infine non certo secondario è che la Regione su questi temi va ad investire risorse, prevedendo la concessione di contributi, finanziamenti e altre forme di sostegno per i soggetti e gli enti artefici dell’attività di valorizzazione, non più quindi destinati a un sostegno sporadico o occasionale, bensì forti di un complesso, come ricordava il consigliere Valentini, sistematico di concreto aiuto e sostegno alle iniziative di valorizzazione.

Altro aspetto da sottolineare della proposta di legge consiste in un forte impulso di coordinamento tra gli interventi e le attività previste, in particolare mediante l’istituzione di un Comitato tecnico scientifico presso la competente Direzione Regionale.

Questo Comitato avrà la competenza del

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coordinamento delle azioni e dei beni in rete e farà da organo di impulso per la predisposizione di un apposito regolamento regionale. In tal modo la Regione potrà attuare in maniera trasparente ed efficace l’insieme delle misure di sostegno che sono state citate. A questo proposito è significativo notare come le priorità di interventi da supportare siano stabilite secondo i criteri già ben delineati nell’ambito del testo normativo, a riprova di come il provvedimento si ponga nell’immediato come una norma di riferimento dall’elevata efficacia operativa.

E’ bene sottolineare inoltre come tra le priorità stabilite ai fini dell’accesso agli strumenti di aiuto, si tenga conto dell’ubicazione dei beni dei Comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti, ciò è particolarmente significativo nell’ottica della valorizzazione anche di quei beni che non ricadono in ambiti territoriali già noti, ma che anzi sono ubicati nei siti medio piccoli, non di prossimità con i grandi centri urbani, facendo emergere, da quello che è un vero e proprio anonimato, autentici tessuti dell’arte e della cultura che, anche se ricadenti in zone meno densamente popolate, non per questo debbono risultare meno appetibili o meritevoli di minore attenzione.

Sancendo questo criterio la Regione va finalmente nella direzione di quanto è stato fatto in passato, ovvero la valorizzazione, permettere l’emersione e la conoscenza anche di quei beni finora non adeguatamente apprezzati e semplicemente perché magari non conosciuti, ed ora è quello che andiamo a stabilire e quindi a valorizzare. PRESIDENTE. Grazie. Salutiamo il ritorno dalla missione del presidente Carrara, a cui diamo la parola. CARRARA (Pd). Grazie Presidente, solo qualche breve parola perché gli interventi del collega Valentini e dell’assessore hanno già descritto bene questa legge. Solo per dire che è una legge che è stata approvata dalla nostra Commissione e devo dire con il contributo di tutti, ed è stato

riconosciuto il valore di questa legge fin dall’inizio del dibattito all’interno della nostra Commissione.

Dico solamente due cose, giusto per inquadrare questa ulteriore legge che il Consiglio si accinge a discutere rispetto ai temi della cultura e dello sviluppo della cultura nella nostra regione. Si inserisce già in un percorso legislativo importante che questa legislatura ha fatto, abbiamo affrontato i temi del turismo, i temi dello spettacolo dal vivo, i temi del cinema, è una Regione che sta rimettendo in ordine anche dal punto di vista legislativo le varie parti che compongono l’essere cultura e il fare cultura, sia come promozione della cultura, sia come sviluppo dell’impresa culturale nella nostra regione.

Dico solo due cose perché questa legge preziosa, primo firmatario Valentini, si va ad inserire esattamente in questo percorso, l’impresa culturale si sviluppa certo se ci sono le idee, certo se ci sono le risorse ma anche se c’è un tessuto legislativo che permette e facilita il fatto che queste idee diventino realtà e il fatto che le risorse possano poi essere distribuite in maniera efficiente ed efficace, sia se esse sono private e sia se esse sono pubbliche. E questa legge da questo punto di vista ha dei pregi certamente, ne cito solamente alcuni. Il primo pregio è quello di far emergere, di porre in evidenza che la nostra regione è ricca di ville, di dimore, di complessi architettonici di pregio, di parchi e giardini storici, il fatto che ci siano non è automatico che siano poi effettivamente oggetti su cui si possa investire, il fatto invece di creare una rete vuol dire farli emergere, vuol dire costringerli anche a confrontarsi gli uni con gli altri.

Il secondo punto, a mio avviso importante di questa legge è che contribuisce a fare di questa rete un unico brand, un unico marchio. Oggi per comunicare c’è bisogno di semplificazione, c’è bisogno di essere semplici e per dare peso ad un’iniziativa culturale spesso c’è bisogno di unirla sotto un unico cappello, sotto un unico, appunto, marchio.

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Ecco, fare in modo che anche chi è proprietario e chi gestisce questi luoghi si ponga nell’ottica di essere sotto un unico marchio, significa costringerli a pensarsi regione, a pensarsi parte di un unico territorio, e questo è il secondo pregio, a mio avviso, che questa legge propone. Ma è una legge che guarda anche ai giovani, e non solo, perché innesta i luoghi di pregio architettonici, i luoghi della nostra storia, li innesta all’interno della possibilità di fare impresa con questi luoghi, avvicinandoli e permettendo il loro utilizzo in questo senso e spronando i cittadini della regione ad inventarsi idee per valorizzare ancora di più questi luoghi.

Il mio intervento finisce qui perché ho voluto semplicemente sottolineare ulteriormente alcuni passaggi positivi di questa legge che rientrano perfettamente in un quadro di azione che tra la Giunta, dal punto di vista delle politiche culturali, e le iniziative legislative in Consiglio, contribuisce, credo, a dare chiarezza e ordine a quello che è il patrimonio e il tessuto di sviluppo culturale del nostro territorio.

Grazie Presidente. PRESIDENTE. Passiamo all’esame dell’articolato... (Interruzione dl consigliere Perilli) ...Ha chiesto di parlare il consigliere Perilli. Ne ha facoltà. PERILLI (M5s). E’ il Presidente che dovrebbe controllare, non i consiglieri che dovrebbero controllare il Presidente, Presidente… PRESIDENTE. …dipende dal Presidente! PERILLI (M5s). …Ah! Grazie per la parola. Intervengo proprio perché a sentire i colleghi che si sono succeduti, quindi il consigliere Valentini, poi l’assessore Buschini e poi in ultimo il consigliere Carrara, sembrerebbe, se qualcuno si fosse messo in collegamento

virtuale, visto che la radio non c’è più, con quest’Aula, che questa legge è la panacea di tutti i mali che fino adesso sono stati compiuti su questo territorio rispetto al tema che si sta trattando, quindi che è una legge, per usare le parole del consigliere Valentini, di sistema, attesa, che pone un punto importante nell’ambito proprio della “valorizzazione”, che è una parola in nome della quale si è legiferato molto in questa Regione ma che va un po’ approfondita perché spesso le leggi che nascono all’ombra di questa parola, sono leggi vuote, leggi spesso inutili o doppioni.

Quindi non è il nome della cultura, o della sanità o dei trasporti, o di quello che voi decidete che sia, l’argomento prescelto che fa una buona legge! Bisogna vedere se questa legge ha i contenuti, se non è una scatola che via via riempirete.

Mi permetto di dire al consigliere Valentini, anche il giudizio se questa legge sia finanziata adeguatamente o non adeguatamente, a parte che si sta parlando sempre di un milione e passa di euro complessivamente, è un giudizio che si può esprimere solo, a nostro avviso, verificando se questa legge va a colmare veramente le lacune, se serve, è una cosa molto semplice. Il tema che è stato posto in Commissione, poi non dimentichiamoci perché qui è stata tranciata una parte importante della Commissione, che l’Ufficio Legislativo è dovuto intervenire pesantemente su questa legge, perché era nata con un presupposto sbagliato che invadeva una competenza statale che era quella della tutela, e diciamo che la tutela era quella che qualificava tutta la legge, la tutela significava interventi, soldi per il restauro. Caduta la possibilità, adesso si è trovato un artificio, per carità legittimo, cioè quello di subordinare in qualche modo l’erogazione per progetti di valorizzazione, come appunto si dice, per ville, dimore di interesse storico, all’autorizzazione, quindi in coerenza con la legge statale.

E’ evidente quindi che si è voluto procedere ad ogni costo per raggiungere un obiettivo che era stato in qualche modo già

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precluso dal punto di vista legislativo. Aggirato, diciamo, dal punto di vista

legislativo il problema, si è ritenuto che questa legge fosse fondamentale e quindi il corpo centrale sono queste grandi erogazioni di soldi per progetti, bandi a bando, poi vedremo il regolamento, che si possono richiedere per poter fare operazioni di promozione, valorizzazione e restauro.

Allora, qui in questa Regione pare sia molto sentita la questione della promozione, della valorizzazione, della divulgazione, dell’informazione, poi alla fine, andando a stringere, queste informazioni, queste valorizzazioni sono solo e semplicemente ad uso della campagna informativa della Giunta su tutti i temi, invece poi quando si vanno a vedere i fatti che si devono fare, c’è poco o niente.

Noi abbiamo presentato, Presidente, degli emendamenti molto mirati, che vanno a colpire proprio anche nei pilastri di questa legge, cercando di capire bene cosa si fa e a chi si danno i soldi e soprattutto troverete un emendamento molto chiaro sull’abolizione di un altro ente regionale, un Istituto, l’Irvit, Istituto regionale delle Ville Tuscolane, istituito con legge regionale nel ’92, che è un doppione, che è un doppione esatto di quello che si sta facendo adesso.

Cioè l’Irvit ha, certamente non l’intera rete, ma ha una grande porzione di ville storiche, sempre la promozione, la valorizzazione, e pensate che c’è anche adesso in corso nell’Irvit un’accademia di restauro, un corso di formazione per restauro di ville e giardini, che è una delle prerogative, una delle, diciamo così, finalità che la stessa legge nei corsi di formazione si vuole dare. Quindi praticamente addirittura in alcune parti ci sono proprio degli aspetti che vengono riprodotti, fotocopiati, copiati, c’è quindi questa duplicazione, questo accavallamento, questa sovrapposizione legislativa, stiamo parlando di due leggi, una che ha istituito l’Irvit e questa che vuole istituire la rete regionale, beh, vi dovete chiarire le idee, c’è qualcuno di troppo, c’è qualcuno che fa la stessa cosa, quindi se dall’altra parte dite che

state facendo un’opera meritoria e state dando i soldi alla cultura, dall’altra li state buttando e non è una questione di importi, un milione e quattro contro i centosessantacinque mila l’anno che prende l’Irvit!

Quindi vi avverto, e questa è una questione politica, qui non si salvano capre e cavoli, qui dovete fare una scelta, vedremo la legge in che termini e quale corso seguirà rispetto agli elementi critici che solleveremo e agli aspetti di approfondimento, ma è già chiara una cosa, all’interno di questa Regione c’è stato un legislatore che nel ‘92 ha ritenuto di dover fare con legge regionale un ente che adesso diventa inutile e va eventualmente riassorbito nella Direzione regionale.

Quindi non cominciamo a fare moltiplicazioni, a fare la fabbrica delle valorizzazioni per legge o degli istituti, caro Valentini, caro Buschini e caro Carrara, queste cose vanno dette, perché non è che da una parte potete far finta che una cosa esiste, oramai sta lì e…! Vedete, l’assurdità di quest’Aula è che proprio pochi giorni fa ha licenziato una legge per la valutazione, cominciate a valutare prima ancora che entri in regime il Comitato l’utilità delle leggi con voi stessi, con la vostra maggioranza e poi dopo il Comitato si esprimerà, ma se questo giudizio non parte già da chi propone leggi inutili, allora che aspettate che il Comitato faccia un richiamo formale o lo metta nero su bianco? Cominciamo da questo!

Quindi, Presidente, per chiudere, forte perplessità rispetto a quello che si va ad istituire, rispetto anche all’obiettivo iniziale che è stato in qualche modo modificato in corsa per illegittimità di competenza.

Secondo, verifica attraverso gli emendamenti realmente di come andranno a finire i soldi e come il sistema viene previsto che funzioni.

Terzo, tema dell’Irvit, che vi annuncio sarà un tema sul quale politicamente questa maggioranza si dovrà esprimere, non si licenzia una nuova legge se prima non si capisce se una legge che regola la stessa cosa è utile o no. Grazie.

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Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE. Passiamo al primo articolo, mi pare che sia stato illustrato in discussione dal consigliere Valentini.

Articolo 1:

Art. 1 (Finalità)

1. La Regione, con la presente legge, promuove interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici e del paesaggio, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico, aventi natura di bene culturale o paesaggistico e ambientale ai sensi della normativa vigente in materia, di proprietà di privati, enti pubblici, persone giuridiche private. 2. La Regione promuove, altresì, l'attività di formazione e la nascita di start-up giovanili nei settori dei servizi turistico-culturale e dell'artigianato artistico.

E’ aperta la discussione generale sull’articolo 1. Non ci cono sono consiglieri che chiedono di parlare. Passiamo agli emendamenti.

L’emendamento n. 5 a pagina 5 ha alcuni subemendamenti. Il primo, D09/1, del consigliere Aurigemma, che non è in Aula, decade; il secondo, D09/2, Aurigemma, decade; il terzo, D09/3, Aurigemma, decade; il quarto, D09/4, Aurigemma, decade; il quinto, D09/5, Aurigemma, decade; il sesto, D09/6, Aurigemma, decade; il settimo, D09/7, Aurigemma, decade; l’ottavo, D09/8, Aurigemma, decade. Siamo all’emendamento a pagina 5 a firma delle consigliere Pernarella e Corrado. Parere della Giunta BUSCHINI, Assessore. Grazie Presidente, il parere è favorevole con una proposta di riformulazione, sostanzialmente eliminare le parole: “...in applicazione ed esecuzione di quanto previsto dal D. Lgs 22 gennaio 2004,

n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio...” e sostituirle con “...nel rispetto della normativa vigente in materia”, questo perché è naturale che se dovesse essere modificata la normativa di riferimento il testo dovrebbe essere adeguato. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Blasi. Ne ha facoltà. BLASI (M5s). Presidente, scusi un secondo perché stiamo rivedendo sia l’emendamento che non riusciamo ancora a trovare e la riformulazione se può ripeterla per favore, perché la stavamo valutando... BUSCHINI, Assessore. Allora, l’emendamento è - consigliera l’ha trovato l’emendamento? Bene - sostituire le parole “in applicazione ed esecuzione di quanto previsto dal D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio...” con “...nel rispetto della normativa statale vigente in materia”. PRESIDENTE. Mi sembra una pulizia normativa, è d’accordo consigliera Blasi? BLASI (M5s). Si Presidente, accettiamo la riformulazione. PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emendamento così come riformulato con il parere favorevole della Giunta. (Il Consiglio approva) Gli emendamenti da pagina 6 a pagina 9 delle consigliere Pernarella e Corrado, l’emendamento a pagina 10 dei consiglieri Aurigemma, Abbruzzese, Palozzi, Simeone e i relativi subemendamenti, dal D09/9 al D09/17 del consigliere Aurigemma sono preclusi dall’approvazione dell’emendamento testé approvato. Quindi siamo al testo dell’articolo 1..., è stato già approvato direttamente perché l’emendamento era sostitutivo di tutto l’articolo, quindi si dà per approvato

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l’articolo 1. Passiamo all’articolo 2..., scusate, bisogna

votare l’articolo.1 Ha chiesto di parlare il consigliere Perilli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà. PERILLI (M5s). La nostra dichiarazione di voto è proprio in relazione anche alla discussione generale che ho fatto sulla legge, essendo le finalità siamo molto scettici rispetto agi obiettivi che questa legge si pone nella misura in cui, come ho osservato, non vengono chiarite e approfondite alcune dinamiche, alcuni meccanismi. Per cui il nostro voto, Presidente, sarà un voto di astensione rispetto alla valutazione della legge e agli emendamenti che sui vari punti, progetti, finanziamenti, creazione di comitati, rispetto anche alle start up eccetera, verranno offerti.

Quindi intanto il gruppo del Movimento cinque stelle si astiene su questo primo articolo. Grazie Verifica del numero legale PRESIDENTE. E’ pervenuta una richiesta di verifica del numero legale da parte del capogruppo Porrello. (Consigliere segretario Quadrana) (Segue l’appello dei consiglieri)

Comunico l’esito della verifica: Presenti 25 Assenti per motivi istituzionali 1 Presenti ai fini del numero legale 26 Sono presenti i consiglieri: AGOSTINI Riccardo (Pd), AVENALI Cristiana (Pd), BALDI Michele (LcZ), BELLINI Fabio (Pd), BIANCHI Daniela (Si-Sel), BONAFONI Marta (Si-Sel), BUSCHINI Mauro (Pd), CARRARA Cristian (Pd), DE PAOLIS Gino (Si-Sel), FAVARA Baldassarre (Pd), FICHERA Daniele (Psi), GIANCOLA Rosa (Pd), LEODORI Daniele (Pd), LUPI Simone (Pd), MANZELLA Gian

Paolo (Pd), MITOLO Daniele (Pd), PANUNZI Enrico (Pd), PETRASSI Piero (Cd), PORRELLO Devid (M5s), QUADRANA Gianluca (LcZ), STORACE Francesco (LaD), VALENTINI Riccardo (Pd), VALERIANI Massimiliano (Pd), VINCENZI Marco (Pd), ZAMBELLI Gianfranco (Pd).

Sono assenti per motivi istituzionali i consiglieri: ZINGARETTI Nicola (Pd).

Il consiglio è in numero legale. Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE Pongo in votazione l’articolo 1.

(Il Consiglio approva) Articolo 2:

Art. 2 (Rete regionale delle dimore, ville, complessi

architettonici e del paesaggio, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico)

1. E' istituita la Rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico, di seguito denominata Rete. 2. I soggetti, di cui all' articolo 1, comma 1, presentano all'Agenzia regionale del turismo la domanda di accreditamento alla Rete, corredata da idonea documentazione fotografica dell'immobile e/o del complesso, dalla quale risultino le caratteristiche di maggiore importanza dal punto di vista storico, architettonico ed ambientale nonché da informazioni sulla proprietà, lo stato di conservazione del bene, l'utilizzo in atto e l'esistenza di vincoli di tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) e successive modifiche. 3. L'Agenzia regionale del turismo, ai sensi dell'articolo 12, comma 2, lettera b), della

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legge regionale 6 agosto 2007, n. 13 concernente l'organizzazione del sistema turistico laziale, provvede alla realizzazione di campagne promozionali e azioni di comunicazioni al fine di incentivare la fruizione dei beni facenti parte della Rete, anche promuovendo progetti finalizzati all'attivazione di strategie comunicative multicanale, quali website e social network. 4. L'Agenzia regionale del turismo sostiene la creazione e la consultazione web degli archivi storici della Rete anche per le persone con privazioni sensoriali o motorie. 5. Le risorse della Rete sono rese disponibili, accessibili gratuitamente e riutilizzabili ai sensi della legge regionale 18 giugno 2012, n. 7 (Disposizioni in materia di dati aperti e riutilizzo di informazioni e dati pubblici e iniziative connesse). 6. Ai beni di cui al comma 1 è riconosciuto un logo identificativo attraverso il quale la Regione promuove la propria immagine culturale. Il lodo è riportato su tutto il materiale informativo, illustrativo e segnaletico relativo ai beni. 7. La Giunta regionale, con propria deliberazione, individua le caratteristiche ideografiche del logo. Nel caso di beni accessibili alle persone con disabilità motoria e sensoriale la grafica del logo è integrata dalle parole “visit-abile”.

E’ aperta la discussione generale

sull’articolo 2. Non ci sono consiglieri che chiedono di parlare. Passiamo agli emendamenti.

Emendamento a pagina 14… Ha chiesto di parlare la consigliera

Pernarella. Ne ha facoltà. PERNARELLA (M5s). Grazie Presidente, chiedo la parola appunto per poter avere l’occasione di fare una piccola discussione generale su questo articolo. Come ha bene illustrato il collega Perilli, abbiamo delle riserve su questa legge che pur partendo con un nobile intento, uno scopo che è appunto quello della valorizzazione e, grazie appunto al nostro intervento, la nostra

riscrittura, anche la fruizione dei beni archeologici, perché…. Presidente, io sinceramente faccio parecchia difficoltà a parlare in quest’Aula, anche con il Presidente, …ho serie difficoltà… PRESIDENTE. Il suo capogruppo dice di non sentirla e quindi. Prego. PERNARELLA (M5s). …Presidente, non è per lei, è per il resto dell’Aula… PRESIDENTE. Allora, colleghi, la collega Pernarella pone un problema serio, se ci sediamo per favore, siamo in un’Aula consiliare, anche Patanè e Valeriani se mi aiutano a far sì che la collega possa essere ascoltata! Prego Pernarella. PERNARELLA (M5s). Io ho manie di protagonismo, voglio tutta la vostra attenzione! Grazie Presidente. Dicevo, visto e considerato che questa legge che non è che sta qui a risolvere le sorti della Regione Lazio, però visto che comunque ha occupato la Regione per quanto riguarda una minima parte della Commissione, anche appunto gli uffici, credo che abbia il diritto all’attenzione dei mie colleghi. Dicevo, tra i punti che questa legge solleva, appunto per le nostre incertezze e per quello che vorremmo cercare di risolvere, ci sono due punti fondamentali, anzi uno in particolare che viene affrontato proprio in questo articolo e cioè il coinvolgimento dell’Agenzia regionale per il turismo, a discapito del Dipartimento cultura, sport e politiche giovanili che crediamo effettivamente abbia gli uffici, appunto la struttura, l’ufficio preposto a tenere tutti quei contatti che sono con le Sovraintendenze ed anche con chi dovrà produrre queste relazioni riguardo a palazzi storici, ville e giardini, per cui vediamo la necessità di riportare nella logica, appunto, delle competenze, l’istituzione della rete, lasciando quindi all’Agenzia regionale per il turismo, tutto ciò che le compete per quanto riguarda i

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programmi, le previsioni, la fruizione, la valorizzazione di queste ville, dimore e giardini. Ecco perché il nostro tentativo, tramite pochi emendamenti esclusivamente di merito, è quello di ridefinire i ruoli e le competenze. Appunto ci sembra un azzardo, anche al limite della legalità, al limite di quanto riportato dal Codice per i Beni Culturali, dare all’Agenzia la consultazione via web degli archivi storici. Questo è un comma che noi chiederemo di abolire, perché trattandosi di libri che hanno una valenza storica e anche patrimoniale molto particolare, crediamo debbano essere trattati con le dovute cautele e soprattutto con il coinvolgimento delle Sovraintendenze archivistiche che sono preposte alla consultazione e alla utilizzazione di questi manuali. Ecco perché, Presidente, cercheremo appunto, tramite la presentazione di pochi emendamenti, di poter rimediare a quelle che secondo noi sono delle gravi carenze e che non riusciamo a capire effettivamente perché si sia optato per una soluzione di questo tipo, visto e considerato che all’interno dell’Agenzia per il Turismo, non ci sono assolutamente le competenze per portare avanti discorsi di questo tipo, anche perché se vogliamo continuare a trattare la cultura come la Cenerentola e non dare mai il giusto peso, le giuste competenze, noi sappiamo benissimo qual è la situazione di moltissimi giovani che hanno studiato, che stanno percorrendo le strade di una carriera umanistica e che però nella nostra Regione non sono assolutamente tutelati. Allora, proprio qui la nostra parte noi la facciamo nell’aspetto normativo, noi nella norma cominciamo a dare indicazioni di quello che è effettivamente il percorso da seguire, perché crediamo che ci siano dei professionisti validi, perché sappiamo benissimo che la struttura regionale Cultura, Politiche giovanili e Sport ha le competenze e i contatti con le Sovraintendenze, con il Ministero e con tutti coloro che devono, a nostro avviso, prender parte perché questa legge abbia effettivamente un risvolto e abbia

un iter che prosegua al di fuori di quest’Aula, nonostante le grandi limitazioni, appunto, che la cultura ha in Italia in genere e nella nostra regione particolarmente. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Grazie Presidente. Prima di procedere, per vedere…, siccome sono le 13,25, siccome sarà un intervento un po’ lungo, non so se è il caso, se avete fissato dei termini per la sospensione o meno PRESIDENTE. Diciamo che per economia dei lavori se il suo intervento resta nei limiti regolamentari, alle 13,35 possiamo finire e andiamo tutti quanti a fare il giusto pranzo “luculliano”, diciamo. Così chiudiamo la discussione sull’articolo e poi si procederà agli emendamenti dopo. AURIGEMMA (PdL-FI). Grazie Presidente. Io ho appreso, come gran parte dei colleghi, di questa inversione dell’ordine dei lavori questa stamattina, a seguito sicuramente dell’ennesima dimostrazione di una maggioranza spaccata che non è in grado di portare la legge su quello che riguarda il Piano Laurentina, perché abbiamo notato e visto una notevole quantità della maggioranza che sicuramente non è stata in grado di fare sintesi, quindi ci apprestiamo ad affrontare questa proposta di legge che secondo me entra in quel contesto e soprattutto in quel reparto, Presidente, che qualche criticità ha portato in uno dei settori più delicati, come annunciava anche l’intervento di chi mi ha preceduto poco fa. Vede, l’Agenzia regionale del turismo doveva essere un po’ il volano della nostra economia, il settore che coinvolge la nostra Capitale, non solo Capoluogo di Regione ma anche capitale d’Italia, è un volano per i suoi beni architettonici, per il suo patrimonio artistico culturale che doveva avere giusto supporto dell’Agenzia regionale per avere un effettivo rilancio, cosa che non è mai partita. I dati anche del Giubileo ne sono la

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dimostrazione perché, nonostante questo grande evento religioso, noi abbiamo i dati che ci sono stati certificati da Federalberghi, che rispetto al mese di maggio dell’altro anno il turismo è in calo di circa il 10 per cento soltanto a Roma.

Oggi, con questa proposta di legge, in particolar modo con l’articolo 2, abbiamo l’istituzione della Rete regionale delle dimore e delle ville che viene affidata all’Agenzia regionale del turismo, ente che fino a poco tempo fa era presieduto dal Dottor Bastianelli, unico consulente esterno che guadagnava duecentocinquanta mila euro e che il Presidente Zingaretti lo ha incensato come il salvatore della patria, che nella sua “dipartita” avvenuta qualche settimana fa, era talmente importante questo ente che lo hanno affidato ad interim, collega Barillari, a dimostrazione di quanto fosse importante e di quanto tenessero a questa cosa! Presidente, visto il calo degli zuccheri... Presidente scusi… PRESIDENTE. Sì, si dovrà convocare la Commissione bilancio tra poco... AURIGEMMA (PdL-FI). …no, no per carità, siccome però vedo che c’è una certa sommossa, forse c’è un calo degli zuccheri da parte di qualche collega, io non riesco neanche a sentirmi quando parlo quindi… PRESIDENTE… solo la Pernarella che parla con Valentini, poi stanno tutti ascoltando, vedo! AURIGEMMA (PdL-FI). …Quindi in questo contesto la dimostrazione dell’inutilità o per lo meno delle persone che hanno lavorato su questa struttura è stata talmente palese in questi anni che ha portato a risultati che sono dimostrabili sotto gli occhi di tutti.

Per questo il contributo che ho cercato di dare con questi emendamenti e con i subemendamenti che abbiamo prodotto all’interno di questa proposta di legge, cerca di andare a rafforzare lo status del nostro capoluogo di Regione, che ne fa nell’ambito

della valorizzazione dei beni e dei monumenti artistici, monumentali, parchi e quant’altro, una città speciale non solo nei confronti della nostra Regione ma dell’intera Nazione.

Tra l’altro, essendo una delle città più estese tra le capitali europee, lei ricorderà benissimo, Presidente, l’esperienza che abbiamo avuto nell’Amministrazione comunale, le nostre battaglie per dare uno status a Roma Capitale, perché Roma soltanto con il suo territorio raggruppa il territorio di quattro città importanti, come quelle di Firenze, Napoli, Milano e Palermo, e quindi è importante cercare all’interno di questa estensione, che la fa tra le capitali europee più estese, di affiancare alla Rete delle dimore, delle ville, dei complessi architettonici, dei parchi e dei giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio, la rete di Roma Capitale proprio in ossequio ai principi esposti. E’ una città che ha festeggiato da poco oltre i duemila e seicento anni e quindi riesce all’interno di questa particolare considerazione ad avere un valore che ci è invidiato dal mondo intero.

Quindi, i subemendamenti che ho proposto sono tutti in linea con questi propositi e mirano ad affermare un principio che tutto ciò avente questa natura all’interno del territorio di Roma capitale deve essere gestito dalla stessa e su questo mi auguro che anche sulle Commissioni che stanno trattando con il collega Lupi e con il presidente Bellini, nella riforma della Del Rio, possano andare in questa direzione, una direzione che sicuramente porterà a valorizzare i poteri di Roma capitale, darà la possibilità di poterci concentrare sulla valorizzazione dei monumenti, delle ville, dei parchi, dei giardini storici della nostra città e cercherà sicuramente di ampliare il più possibile le competenze che la città di Roma, i cittadini di Roma pretendono dall’Amministrazione regionale.

PRESIDENTE. Grazie colleghi, abbiamo fatto una verifica, non c’è bisogno del parere della Commissione, quindi proseguiremo alle

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14,30 con i lavori dell’Aula. La seduta è sospesa. (La seduta è sospesa alle ore 13,30 e riprende alle ore 15,09)

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE STORACE

PRESIDENTE. La seduta riprende. Passiamo all’esame degli emendamenti all’articolo 2.

L’emendamento a pagina 13, dei consiglieri Aurigemma, Abbruzzese, Palozzi, Simeone, decade per assenza dei proponenti. Il subemendamento D09/21 del consigliere Aurigemma decade.

Emendamento a pagina 14 delle consigliere Pernarella e Corrado.

Ha chiesto di parlare la consigliera Pernarella. Ne ha facoltà. PERNARELLA (M5s). Grazie Presidente. Qui appunto, come dicevo già in discussione generale, il nostro tentativo migliorativo in questo articolo è quello, al comma 2, di sostituire le parole “all’Agenzia Regionale del Turismo” con “alla Direzione Cultura, Sport e Politiche giovanili”, questo perché il ruolo che si chiede di svolgere è quello di raccogliere la documentazione proveniente, sulla quale abbiamo fatto ancora un altro emendamento per cercare di aggiustare il tiro su cosa si vuole chiedere alle persone che richiedono di essere inserite nella rete, a quanto vediamo le connotazioni sono abbastanza particolari e tecniche che riteniamo debba essere il Dipartimento a svolgere queste funzioni piuttosto che l’Agenzia del Turismo che ha invece altri ruoli. Grazie. PRESIDENTE. Parere della Giunta. BUSCHINI, Assessore. Parere favorevole. PRESIDENTE. Parere favorevole. Manteniamo la richiesta di verifica del numero legale oppure ci accontentiamo di votare? No.

Verifica del numero legale PRESIDENTE. E’ stata presentata una richiesta di verifica del numero legale da parte del capogruppo Porrello. (Consigliere segretario Quadrana) (Segue l’appello dei consiglieri)

Comunico l’esito della verifica: Presenti 27 Assenti per motivi istituzionali 1 Presenti ai fini del numero legale 28 Sono presenti i consiglieri: AGOSTINI Riccardo (Pd), AVENALI Cristiana (Pd), BALDI Michele (LcZ), BONAFONI Marta (Si-Sel), BUSCHINI Mauro (Pd), CARRARA Cristian (Pd), CIARLA Mario (Pd), DE PAOLIS Gino (Si-Sel), FARDELLI Marino (LB-OL), FAVARA Baldassarre (Pd), FICHERA Daniele (Psi), GIANCOLA Rosa (Pd), LEODORI Daniele (Pd), LUPI Simone (Pd), MANZELLA Gian Paolo (Pd), MITOLO Daniele (Pd), PANUNZI Enrico (Pd), PATANE’ Eugenio (Pd), PETRANGOLINI Maria Teresa (Pd), PETRASSI Piero (Cd), PORRELLO Devid (M5s), QUADRANA Gianluca (LcZ), STORACE Francesco (LaD), VALENTINI Riccardo (Pd), VALERIANI Massimiliano (Pd), VINCENZI Marco (Pd), ZAMBELLI Gianfranco (Pd).

Sono assenti per motivi istituzionali i consiglieri: ZINGARETTI Nicola (Pd).

L’Aula è in numero legale. Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell’emendamento a pagina 14 su cui c’è il parere favorevole della Giunta. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? (Il Consiglio approva)

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Il Subemendamento D09/19 del consigliere Aurigemma decade.

Emendamento a pagina 15 delle consigliere Pernarella e Corrado.

Ha chiesto di parlare la consigliera Pernarella. Ne ha facoltà. PERNARELLA (M5s). Grazie Presidente. La legge parla di una richiesta per l’inserimento nella Rete da parte di, io credo come è scritto l’articolo, un qualunque cittadino che voglia fare inserire nella Rete una dimora o una villa storica. Ecco perché noi vorremmo in un certo senso dare una regola a questa possibilità di inserire o di, appunto, occupare la Direzione regionale nella valutazione della possibilità o meno di inserire una villa oppure un bene nella Rete. Ecco perché vorremmo che questa relazione venisse fatta da dei tecnici e quindi che venga supportata anche da una firma di un tecnico che dice: “Noi abbiamo fatto delle perizie, effettivamente questa villa, questo bene può rientrare all’interno della Rete”. Perché se non si dà una regola alla richiesta di intervenire nella Rete, ci immaginiamo che la Regione Lazio e il Dipartimento incaricato verrà investito dalla domanda de “La Qualunque”, scusate la volgarità del gergo, ma perché effettivamente non c’è nessuno che andrà a valutare in maniera preliminare quali sono i beni che effettivamente possono essere inclusi in questa Rete.

Ecco perché noi chiediamo, e ci sembra anche un’ingenuità quello che sta scritto oggi nel testo della legge in cui si dice che deve essere documentata con delle foto che poi vadano a fotografare effettivamente quelle che sono le parti di questo bene di prestigio, chi la deve fare questa valutazione? La può fare chiunque? Oppure c’è bisogno di un tecnico che veramente valuti cosa si sta sottoponendo all’attenzione della Direzione regionale?

Ecco perché noi chiediamo una relazione tecnica che sia corredata di documentazione fotografica. Grazie. PRESIDENTE. Parere dell’Assessore.

BUSCHINI, Assessore. Parere contrario. PRESIDENTE. Grazie. Ci sono interventi?

Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà... (Interruzione dell’assessore Buschini) ...ah, voleva illustrarlo? Non avevo capito che voleva illustrarlo. Prego. BUSCHINI (Assessore). Se i consiglieri lo richiedono, si. Nella fase di fatto istruttoria e di segnalazione di un bene, la validazione introdurrebbe di fatto un tecnicismo in più rispetto alla segnalazione di un bene del quale si dovrebbe, diciamo, valorizzare gli aspetti culturali, gli aspetti di importanza turistica, corredata da fotografie, corredata, diciamo, da alcuni elementi, stando nella fase preliminare di segnalazione di un bene che merita di essere valorizzato. Successivamente sarà la Direzione turismo ad approfondire i temi e ad approfondire la tenuta in considerazione della segnalazione. Peraltro il termine “validata”, basterebbe un parere tecnico, magari andremmo ad aggravare su possibili costi, se immaginiamo anche un ente o un ente privato, cioè noi dovremmo dare a tutti la possibilità di segnalare un bene che merita di essere valorizzato, riservando alla fase successiva la possibilità o meno di inserirlo nell’elenco dei beni da valorizzare. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.. AURIGEMMA (PdL-FI). Sull’emendamento 11 a pagina 15? Sì. Non ho capito però il parere dell’Assessore, perché, non so se era favorevole o contrario… (Interruzione della consigliera Bonafoni) PRESIDENTE. Era contrario. AURIGEMMA (PdL-FI). Ringrazio la

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collega Bonafoni che è più attenta di me, quindi forse sarà il rosso acceso del vestito che porta più attenzione! Però a me dispiace perché il contributo che i colleghi del Movimento cinque stelle hanno apportato con questo emendamento, sicuramente significa, diciamo, un maggior grado non solo di trasparenza ma anche di discrezionalità. Noi abbiamo visto come in questo tempo, soprattutto negli uffici che sono stati coinvolti nelle note vicende delle cronache di “mafia capitale”, abbiano apportato, proprio per la maggiore discrezionalità nei confronti dei dirigenti e degli impiegati, delle decisioni che poi, diciamo, sono state oggetto di controllo da parte dell’autorità giudiziaria competente.

Con questo emendamento e con questa sostituzione, mi spiace che l’Assessore abbia dato parere contrario, secondo me si viene a determinare maggior certezza e minor discrezionalità da parte degli uffici, poi tra l’altro è un emendamento molto semplice che va a sostituire delle parole, come documentazione fotografica, con un aspetto, diciamo, di documentazione più tecnica che includa anche la documentazione fotografica e quindi dava maggior supporto e quindi mi spiace constatare come questa Amministrazione non tenga in considerazione né la trasparenza né tantomeno l’articolazione che più volte è stata formulata all’interno di quest’Aula, che non fa altro che rendere più complesse le varie operazioni.

La sostituzione di questa parola poteva essere determinante anche nel cercare di stabilire un aspetto più consono ai canoni che all’interno della pubblica Amministrazione l’autorità presieduta dal Dottor Cantone sta cercando di portare, visto anche lo stretto rapporto che si è istaurato tra l’Autorità e il Presidente Zingaretti, il contributo che era stato formulato con questo emendamento andava in quella direzione, mi spiace constatare come, purtroppo, ahimè, nonostante i notevoli sforzi fatti dall’Autorità anticorruzione, non ci sia la possibilità di poter accogliere questo emendamento.

Io vorrei rivolgere, Presidente Storace, se è d’accordo, un invito ulteriore all’assessore Buschini, se il problema è di natura di formulazione, quindi se si possa riformulare forse con una forma diversa, ma questo emendamento va nella direzione giusta, portata avanti dagli indirizzi che il Dottor Cantone sta fornendo anche in stretto contatto con il Presidente Zingaretti, quindi se c’è la possibilità di poter rivedere il suo parere sull’emendamento e cercare casomai di riformularlo in base alle intenzioni che l’Assessore voglia far conoscere a quest’Aula. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie. Ha chiesto di parlare la consigliera Pernarella per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà. PERNARELLA (M5s). Ovviamente, Presidente, per dichiarare il nostro voto favorevole e per sollevare due questioni, proprio in risposta al parere dato dall’Assessore. Innanzitutto, Assessore, mi perdoni, io non sono mai “bacchettona”, però abbiamo accettato un emendamento che qui non sarà più l’Agenzia Regionale per il Turismo, ma adesso la Direzione a valutare questa documentazione e soprattutto per il fatto che un parere tecnico snellirebbe di molto il lavoro della Direzione, adesso che lei è andato dall’altra parte, Assessore, sa un pochino come funzionano gli uffici di Via Cristoforo Colombo, dovrebbe apprezzare questo sforzo da parte nostra, perché effettivamente noi diamo un aiuto, diamo sicuramente uno snellimento nella procedura che toccherà comunque al Dipartimento. Il Dipartimento si vedrà in questo modo sommerso da domande di chiunque che magari ha il giardino sotto casa, o il parchetto vicino e lo vuole inserire in questa rete.

Secondo noi, un passaggio preliminare è anche deterrente, perché è vero che ci sarebbero dei costi, perché ogni professionista è giusto che venga pagato, però sarebbero dei costi ammortizzati perché andrebbero poi a far risparmiare tantissimo in

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senso di impegno, tempo e quindi costi per la Pubblica Amministrazione.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEODORI (ore 15,27)

Noi veramente pensavamo potesse essere accolto favorevolmente proprio per l’intento positivo che si voleva dare a questo tipo di relazioni e soprattutto perché crediamo fortemente che bisogna coinvolgere i tecnici e le persone che facciano di lavoro questo tipo di interventi. Noi vogliamo assolutamente che ci sia una parte tecnica e torneremo a proporlo in altri punti della legge perché crediamo che la cultura non debba essere fatta da chiunque in maniera approssimativa. (Interruzione del consigliere Aurigemma) PRESIDENTE. Credo abbia già fatto la dichiarazione di voto. Prego. AURIGEMMA (PdL-FI). Avevo fatto una formulazione, Presidente, siccome è arrivato da poco, avevo chiesto se c’è la possibilità da parte dell’Assessore, anche riformulando l’emendamento, di andare in quella direzione. Siccome è arrivato da poco, volevo sapere se l’Assessore è intenzionato, riformulando l’emendamento, a… Verifica del numero legale PRESIDENTE. E’ stata presentata una richiesta di verifica del numero legale da parte del capogruppo Aurigemma. (Consigliera segretaria Petrangolini) (Segue l’appello dei consiglieri) Comunico l’esito della verifica: Presenti 27 Assenti per motivi istituzionali 1 Presenti ai fini del numero legale 28

Sono presenti i consiglieri: AGOSTINI Riccardo (Pd), AURIGEMMA Antonio (PdL-FI), AVENALI Cristiana (Pd), BALDI Michele (LcZ), BONAFONI Marta (Si-Sel), BUSCHINI Mauro (Pd), CARRARA Cristian (Pd), CIARLA Mario (Pd), DE PAOLIS Gino (Si-Sel), FARDELLI Marino (LB-OL), FAVARA Baldassarre (Pd), FICHERA Daniele (Psi), GIANCOLA Rosa (Pd), LENA Rodolfo (Pd), LEODORI Daniele (Pd), LUPI Simone (Pd), MANZELLA Gian Paolo (Pd), MITOLO Daniele (Pd), PANUNZI Enrico (Pd), PATANE’ Eugenio (Pd), PETRANGOLINI Maria Teresa (Pd), PETRASSI Piero (Cd), QUADRANA Gianluca (LcZ), VALENTINI Riccardo (Pd), VALERIANI Massimiliano (Pd), VINCENZI Marco (Pd), ZAMBELLI Gianfranco (Pd).

Sono assenti per motivi istituzionali i consiglieri: ZINGARETTI Nicola (Pd).

L’Aula è in numero legale. Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emendamento a pagina 15 con il parere contrario della Giunta. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? (Il Consiglio non approva)

Subemendamento D09/20 del consigliere Aurigemma.

Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Grazie Presidente. Questo subemendamento vuole rafforzare l’idea, soprattutto l’obiettivo primario che la Regione possa andare ad armonizzare questo grande patrimonio artistico che noi abbiamo con le ville, i parchi, la rete storica di Roma Capitale con un supporto non solo della Direzione cultura ma anche del Dipartimento delle attività culturali e turismo di Roma supportate e coordinate dalla Regione Lazio.

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Il contributo che i colleghi Cinque stelle hanno voluto apportare con l’emendamento numero 12, che sicuramente il collega Zambelli avrà avuto modo di vedere e di leggere, è sicuramente, diciamo, un supporto che tende a portare nella… PRESIDENTE. …Scusate, scusate, scusate, consiglieri! Prego AURIGEMMA (PdL-FI). …penso che il Presidente si rivolgesse al suo capogruppo non a lei professor Valentini..., non lo so, per me può continuare tranquillamente a parlare con i colleghi. Noi qui stiamo... (Interruzione di un consigliere) …stiamo parlando di una proposta di legge, questa è l’Aula consiliare, noi stiamo facendo il nostro lavoro e continuiamo a farlo e ringrazio il Presidente che porta un po’ d’ordine dentro l’Aula. Questo subemendamento, che mi auguro venga accolto anche dalla collega Pernarella che è la presentatrice dell’emendamento, va proprio nella direzione di supporto e rafforzamento di quello che è l’obiettivo di questa legge, cioè quello di estendere, di creare una rete sul percorso delle dimore, della ville, dei complessi architettonici, dei parchi e dei giardini di valore storico, e mi auguro anche che all’interno di questo contesto, visto che la legge va in questa direzione, ci sia il supporto del vero proposito che la Regione intende fare con la Delrio, cioè di rafforzare i poteri di Roma Capitale con delle deleghe, delle rinunce che la Regione può portare avanti, come in questo caso, per le dimore, per il turismo, ma mi auguro anche per le altre competenze importanti del trasporto, dell’urbanistica e del commercio che sicuramente sono importanti per poter riuscire a governare questa città in vista delle prossime scadenze, dove ci auguriamo che il futuro Sindaco, al di là degli schieramenti che lui possa rappresentare, sia in grado di avere i mezzi idonei da portare avanti, e sicuramente questa legge, che dota,

dà la possibilità di creare questa rete di dimore storiche e di patrimoni artistici delle nostra città, va in questa direzione. Io, anche se parte dei colleghi sono poco interessati, penso che si stia discutendo di una proposta importante e mi auguro di trovare il parere favorevole non solo della presentatrice dell’emendamento ma anche degli altri colleghi dell’Aula che, forse anche se non sono molto interessati alla proposta, sicuramente penso che apprezzeranno il contributo che ognuno di noi ha voluto dare su questo testo di legge. Grazie Presidente. PRESIDENTE. Grazie. Parere della Giunta BUSCHINI, Assessore. Il parere è contrario per un motivo di fondo, ma sarà lo stesso parere anche su diversi emendamenti successivi che ho visto ripropongono lo stesso tema, legittimamente, ma è contrario per una serie di motivi. Innanzitutto una impostazione della legge di fondo, cioè una impostazione di una legge che prevede interventi regionali e quindi su tutto il territorio regionale; nello spirito della legge che io interpreto, che la Giunta interpreta in quanto di proposta consiliare, ma nella finalità della proposta di legge c’è quello di intervenire su tutti i Comuni della Regione con un’attenzione ai Comuni più piccoli, interpretando l’idea di andare ad intervenire su dimore, su realtà più piccole, spesso ai margini, a volte dimenticate, che possono invece dentro un’idea di rete favorire un’idea di un nuovo sviluppo turistico. Andando poi nell’idea di conferimento di poteri è ovvio, appunto, come richiamato nell’illustrazione, è un tema proprio di un’altra attività legislativa, dentro poteri su determinati settori e su determinate attività, che la Regione sceglie di delegare ad altri enti, tra questi Roma Capitale. Quindi appartiene ad un’altra attività legislativa, nel senso ad un’altra proposta di legge. A questo aggiungiamo che trattandosi di una legge regionale che interviene su tutte le realtà regionali e quindi non di un determinato potere conferito, ma diciamo sarebbe

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inspiegabile perché dentro una legge regionale si delega un solo ente locale, una sua realtà locale, in questo caso Roma Capitale, è appunto in questo spirito che il parere è contrario, lo preannuncio per tutti gli altri emendamenti di questo genere, non perché vi sia una questione di chiusura rispetto ad un conferimento di poteri alla Capitale del Paese, ma per una legge in specie che vuole essere approvata per intervenire su tutto il territorio regionale e non avrebbe motivazione dentro una legge regionale, appunto, delegare un pezzo solo ad uno, diciamo, degli enti locali. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Pernarella. Ne ha facoltà. PERNARELLA (M5s). Trasformerò in dichiarazione di voto il mio intervento sul subemendamento dichiarando il nostro voto contrario al subemendamento non perché il gruppo del Movimento cinque stelle voglia levare l’attenzione sulla necessità e sulle potenzialità di Roma Capitale, perché effettivamente noi ci troviamo in una regione in cui la fa da padrona, come dal punto di vista culturale, la nostra Capitale, ma perché effettivamente vogliamo portare avanti un discorso che sia più generale, perché vediamo appunto in questa legge la possibilità di aprire anche ad altri comuni all’interno della regine Lazio, comuni che fanno difficoltà probabilmente ad accedere a finanziamenti, a questo tipo di coinvolgimento da parte di una legge regionale.

Abbiamo anche da sottolineare il fatto che troviamo appunto questo tentativo del consigliere Aurigemma più volte in queste proposte emendative e subemendative e speriamo che questo appello non cada nel vuoto, insomma non è sconosciuta la situazione critica e grave in cui versano molti dei monumenti che si trovano, appunto, nella città di Roma e speriamo però che questa legge li includa piuttosto che escluderli. Ecco perché poi ci sarà un nostro emendamento più avanti dove si cerca di abolire il limite di dare una preminenza a quei Comuni che

siano al di sotto dei 30.000 abitanti. Ecco, pensiamo che come questo tentativo da parte del consigliere Aurigemma sia limitativo, anche appunto riservare una premialità ai Comuni più piccoli e quindi sotto i 30.000 abitanti sia comunque limitativo. Quindi vorremmo che le leggi che escono da quest’Aula siano leggi che accomunano tutta la Regione Lazio, senza figli e figliastri. Grazie. PRESIDENTE. Poniamo in votazione il subemendamento… (Interruzione del consigliere Aurigemma) ...Prego consigliere Aurigemma AURIGEMMA (PdL-FI). Grazie Presidente. A me dispiace constatare questo accanimento da parte dell’Assessore nei confronti degli emendamenti o subemendamenti che presentiamo però, diciamo, l’Aula serve anche a confrontarci, collega Lupi, e a convincerci delle decisioni fatte, io non sono stato assolutamente convinto dalla illustrazione che lei ha fatto, Assessore, quindi così come ho fatto anche per l’altro emendamento, visto che l’obiettivo è comune su questa legge, diciamo, il contributo che noi abbiamo dato, dopo averla letta attentamente, come hanno fatto molti colleghi all’interno dell’Aula, l’attenzione che poi viene riportata dai tanti colleghi della maggioranza anche sulla proposta, che li vedo assorbiti sicuramente con interesse ad ascoltare, mi spinge a richiederle per l’ennesima volta, visto che l’obiettivo è comune anche su una riformulazione del subemendamento che ho presentato, per vedere come poter cercare di portare a casa un risultato e un obiettivo che secondo me sta nell’interesse e a cuore di tutti i consiglieri all’interno di questa assise, consiglieri che sicuramente hanno a cuore la sorte e gli interessi dei piccoli comuni, della piccole realtà, dei piccoli borghi dove risiedono queste dimore storiche, questi parchi e questi giardini perché penso che sia importante

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cercare di stabilire delle regole di comune accordo in un contesto che vede la Regione al di sopra delle parti nell’andare a tutelare le tante dimore.

Io penso che anche all’interno del Comune di Ciampino, collega Lupi, ci saranno realtà consistenti e considerevoli che sicuramente staranno a cuore ai tanti colleghi che sono all’interno di quest’Aula consiliare, anche il collega Zambelli sicuramente avrà avuto modo di visitare le tante dimore storiche e giardini storici della nostra regione e sui quali sicuramente è giusto dare una salvaguardia, una tutela particolare e penso che lo spirito di questa legge vada in questa direzione. Quindi non comprendo perché, diciamo, il subemendamento presentato e i tanti che andremo a discutere non riscuotono l’interesse della Giunta che è rappresentata da lei all’interno di quest’Aula, perché l’ottimo lavoro svolto dal collega De Lillo quando era Assessore all’Ambiente del Comune di Roma, è andato proprio in quel verso all’interno della città di Roma Capitale e penso che su questo non esistano schieramenti politici o partiti che possano fare distinzione sulla rete regionale che si sta insediando con questa proposta di legge, e mi auguro che l’ottimo lavoro svolto dal collega De Lillo possa continuare anche con la nuova Amministrazione e con il supporto che questa legge darà all’interno delle dimore storiche della nostra regione. Per questo le chiedo, Assessore, e chiedo anche al Presidente del Consiglio se c’è la possibilità di una riformulazione del subemendamento per fare in maniera tale che possa essere approvato. Grazie. PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi. L’Assessore conferma il parere contrario.

Pongo in votazione il subemendamento D9/20. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? (Il Consiglio non approva)

Emendamento a pagina 16 delle consigliere Pernarella e Corrado.

Ha chiesto di parlare la consigliera Pernarella. Ne ha facoltà. PERNARELLA (M5s). Grazie Presidente. Come ho più volte annunciato durante la discussione degli emendamenti, siamo qui a voler riconoscere all’Agenzia regionale del turismo il ruolo che è appunto quello di realizzare campagne promozionali e azioni di comunicazione, perché crediamo che effettivamente sia questo il ruolo dell’Agenzia, ma sappiamo anche che questa Agenzia purtroppo oggi, dopo la “dipartita” del direttore Bastianelli, speriamo che voglia mantenere quell’indirizzo e anche quello di modificare la legge 13 per il turismo che spesso, più volte abbiamo sollecitato anche in Commissione allo stesso Direttore dell’Agenzia, che risulta essere effettivamente una legge desueta, un po’ fuori dal tempo e soprattutto accogliamo, visto che comunque si continua ad inserire all’interno della nuova legislatura, cogliamo l’occasione per sollecitare sia il Presidente della Commissione, sia l’Agenzia che oggi vediamo diretta ad interim dalla dottoressa Longo, che devo dire ha sicuramente un “sacco” di competenze, visto che viene chiamata di qui e di là a seconda delle necessità della Giunta, del Presidente in particolare, speriamo che appunto si voglia mantenere quel percorso che si era intrapreso in una volontà di modifica di una legge regionale che appunto, ripeto, ci sembra un pochino fuori dal tempo. Ecco perché però vorremmo ancora sottolineare che quando si parla di valorizzazione, quando si parla di promozione turistica, che penso sia questa la cosa che sta più a cuore all’Assessore, non bisogna trascurare l’aspetto culturale, l’aspetto delle capacità, delle competenze che può appunto apportare la Direzione cultura, per i contatti che ha già istituito con le Sovraintendenze, il MiBAC e tutti quanti quei tecnici e quelle competenze necessarie affinché non si tratti il turismo e la cultura come dei compartimenti stagni, ma che si voglia trovare una collaborazione tra le due

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braccia, appunto, della Regione Lazio in modo da non dover ogni qual volta rivolgerci a personaggi esterni alla Amministrazione, quando all’interno della Regione Lazio siamo certi che ci siano delle competenze, delle esperienze necessarie anche per la promozione turistica. PRESIDENTE. Parere della Giunta, Assessore. BUSCHINI, Assessore. Accogliendo il primo emendamento di fatto si è data alla Direzione la gestione della Rete dal punto di vista della formazione della Rete e della gestione della Rete. La parte della comunicazione, certamente è tenuto conto che è nello spirito della legge, della valorizzazione culturale, patrimoniale, storica e…, ma è ovvio che avendo la Regione l’Agenzia per il turismo è bene che la parte di comunicazione, di promozione e di stimolo di uno sviluppo turistico, di promozione più generale, ecco, io credo che sia bene lasciare questa competenza in capo all’Agenzia regionale per il turismo. Quindi il parere è contrario. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Corrado per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà. CORRADO (M5s). Grazie Presidente, per dichiarare ovviamente il nostro voto favorevole a questo emendamento che ci sembra di assoluto buon senso, cioè stiamo parlando di operazioni di organizzazioni che riguardano attività di carattere non solo turistico ma di valore storico, storico artistico, parliamo di organizzazioni e lavori che riguardano i complessi architettonici, cioè tutta un’attività che ovviamente è materia e oggetto anche della Direzione cultura, non capiamo anche il perché ci si dica no rispetto ad una collaborazione, cioè abbiamo chiesto sostanzialmente che Direzione cultura e Agenzia regionale del turismo collaborino per le attività che sono di loro competenza, che sono competenze che

riguardano entrambi. Escludere una delle due strutture che si occupano di queste materie significa far svolgere un lavoro a metà, invece di favorire la collaborazione tra le strutture amministrative che ovviamente lavorano sugli stessi ambiti o su materie trasversali, qui si rende monca un tipo di attività, soprattutto riguardo alle azioni che nel comma sono previste come azioni di comunicazione al fine di incentivare la fruizione dei beni facenti parte della rete. Per la fruizione dei beni crediamo che l’attività della Direzione cultura sia indispensabile proprio per l’attuazione di quanto si scrive nel comma 3, altrimenti facciamo la stessa fine che abbiamo fatto con l’Agenzia regionale della Protezione Civile che ancora oggi, dopo mesi, anzi anni dall’approvazione di quella legge, rimangono inattuati tantissimi articoli e tantissime parti di disposizioni proprio perché quando si scrive magari non si pensa poi al momento pratico e attuativo della disposizione.

Ripetiamo, quello che chiediamo, e io qui chiedo ai miei colleghi in Aula è di veramente riflettere su questo emendamento che chiede soltanto di far collaborare l’Agenzia del turismo e la Direzione cultura, cioè se ne occupa l’Agenzia del turismo in collaborazione con la Direzione cultura che crediamo sia una cosa ovvia, di buon senso. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Anche io intervengo per esprimere il mio voto favorevole all’emendamento anche in virtù del fatto, Assessore, che reputo che l’Agenzia regionale al turismo ,che sicuramente è un ente di importanza vitale che avrebbe dovuto promuovere e pungolare una delle attività primarie della nostra Regione, anche se fino ad oggi ben poche cose ha fatto e ci auguriamo che con la “dipartita” del dottor Bastianelli sia in grado di rimettere in moto quel volano che fino ad oggi, grazie forse al supporto del dottor Bastianelli, ha fatto

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perdere appena il 10 per cento del turismo, da dati della Federalberghi sulla nostra capitale, nonostante il Giubileo, possa essere affiancato da un giusto controllo della Direzione cultura e turismo, perché la Direzione regionale deve necessariamente svolgere un ruolo primario di coordinamento e controllo delle attività che possono essere poste all’attenzione di questa proposta di legge.

Vede, rimettere in moto quella Rete Regionale di dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico artistico, sicuramente potrebbe rimettere in moto anche quell’interesse turistico che spesso ci fa perdere attenzione o attrazione all’interno della nostra regione, o meglio ancora può essere di supporto per cercare di aumentare i giorni di permanenza dei turisti che, ricordo, nonostante la nostra regione detenga una percentuale molto consistente del patrimonio artistico, archeologico di beni culturali, il soggiorno medio è di 2,6 giorni che è esattamente la metà di quanto soggiornano i turisti in capitali come Berlino, Parigi o Londra dove, senza nulla togliere all’interesse di queste città, sicuramente il patrimonio artistico che detiene la nostra Regione è di gran lunga superiore e quindi grazie ad un controllo da parte della Direzione regionale, ci può essere attrazione, interesse in questi siti che fino ad oggi non sono stati posti all’attenzione e all’interesse dei milioni di turisti che sono circa 12 milioni, come lei ben saprà, assessore Buschini, i turisti che vengono nella nostra Capitale, nella nostra Regione e avere 12 milioni di turisti che possono soggiornare un giorno in più nella nostra città, nella nostra regione, sicuramente dà un incremento notevole a tutto l’indotto del settore, che va dagli alberghi ai ristoranti, alle attività commerciali, perché un soggiorno sicuramente può essere importante e sicuramente può dare spazio a quel volano occupazionale che fino ad oggi non è stato sviluppato da questa Amministrazione.

Quindi questo può sicuramente cercare di

incrementare le attività e anche la produzione interna della nostra Regione e su questo penso e mi auguro ci sia anche il supporto, dopo l’ottima illustrazione della collega che mi ha preceduto, e l’attenzione che è stata mostrata dai banchi della maggioranza che sicuramente avranno compreso bene lo spirito di questo emendamento e sapranno sicuramente dare il loro voto favorevole che può essere di supporto, collega Lena, sicuramente per le tante dimore che all’interno di Palestrina, diciamo, possono portare anche quell’afflusso turistico e quell’interesse storico nel cercare di portare quell’indotto importante che forse è uno dei tanti Comuni importanti, uno dei 120 Comuni della Provincia di Roma, dei 378 della Regione Lazio, può andare a sviluppare e a portare avanti quell’interesse storico artistico che forse fino ad oggi è venuto meno, e quindi su questo noi siamo convinti che sicuramente l’interesse che c’è su questa proposta di legge possa spingere qualche collega della maggioranza anche ad esprimere un parere, un proprio contributo nel dibattito su cui ci stiamo avviando e possa dare anche qualche voto favorevole sulla proposta che sicuramente è importante ai fini di un patrimonio artistico che fino ad oggi non è stato mai ben considerato o preso in considerazione e quindi forse converrebbe, visto il contributo che abbiamo dato… PRESIDENTE. Consigliere…, è in dichiarazione di voto… AURIGEMMA (PdL-FI)…no, vedevo che era distratto e stavo impegnando i colleghi che, insomma, vedevo molto interessati alla discussione e quindi…, chiedo scusa se ho sforato di qualche minuto… PRESIDENTE. Grazie. Verifica del numero legale PRESIDENTE. E’ stata richiesta dal capogruppo Aurigemma la verifica del numero legale.

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(Consigliera segretaria Petrangolini) (Segue l’appello dei consiglieri) Comunico l’esito della verifica: Presenti 27 Assenti per motivi istituzionali 1 Presenti ai fini del numero legale 28 Sono presenti i consiglieri: AGOSTINI Riccardo (Pd), AURIGEMMA Antonio (PdL-FI), AVENALI Cristiana (Pd), BALDI Michele (LcZ), BELLINI Fabio (Pd), BONAFONI Marta (Si-Sel), BUSCHINI Mauro (Pd), CARRARA Cristian (Pd), DE PAOLIS Gino (Si-Sel), FARDELLI Marino (LB-OL), FAVARA Baldassarre (Pd), FICHERA Daniele (Psi), GIANCOLA Rosa (Pd), LENA Rodolfo (Pd), LEODORI Daniele (Pd), LUPI Simone (Pd), MANZELLA Gian Paolo (Pd), MITOLO Daniele (Pd), PANUNZI Enrico (Pd), PATANE’ Eugenio (Pd), PETRANGOLINI Maria Teresa (Pd), PETRASSI Piero (Cd), QUADRANA Gianluca (LcZ), VALENTINI Riccardo (Pd), VALERIANI Massimiliano (Pd), VINCENZI Marco (Pd), ZAMBELLI Gianfranco (Pd).

Sono assenti per motivi istituzionali i consiglieri: ZINGARETTI Nicola (Pd).

L’Aula è in numero legale. Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emendamento a pagina 16 con il parere contrario della Giunta. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? (Il Consiglio non approva)

L’emendamento a pagina 17 del consigliere Storace decade.

Emendamento D09/21... (Interruzione del consigliere Aurigemma)

...ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma sull’emendamento a pagina 17 del consigliere Storace. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Il consigliere Storace prima di andare via si è raccomandato di tenere a cuore i suoi emendamenti..., mi dispiace del disturbo arrecato al collega Fichera che è dovuto venire di corsa dai suoi uffici, però è una legge che penso meriti un minimo di comprensione, e quindi è giusto, per maggior tutela, che gli emendamenti vengano votati dalla maggioranza dei presenti, per questo motivo forse conviene che si rimanga direttamente in Aula senza andare all’interno dei propri uffici per evitare, collega Quadrana, di intasare i corridoi in avanti e indietro inutilmente, che non serve a nulla, oppure di dotarsi di rollerball così da poter raggiungere con maggior celerità la propria postazione!

Tornando sull’emendamento, mi auguro che su questo emendamento, visto che c’è un’aggiunta al comma 3 dell’articolo 2 dove si inserisce proprio sulle indicazioni che l’Assessore ha dato, e quindi non ho motivo di dubitare del parere favorevole dell’Assessore, di aggiungere anche “promuovendo nuovi itinerari turistici e”, ma proprio in virtù di quello che dicevo prima, che sicuramente non ripeterò per evitare di prendere ulteriore tempo, è fondamentale cercare di sviluppare all’interno delle ville e delle dimore non solo un recupero degli interventi di valorizzazione ma finalizzato ad un afflusso turistico che possa portare anche maggiori introiti rispetto a un comparto che in questo anno, nonostante il Giubileo, come ben sa il collega Patanè, ha visto perdere circa il 10 per cento del flusso turistico soltanto all’interno della Capitale, soltanto all’interno di Roma e quindi su questo, diciamo, un supporto un intervento da parte del Dipartimento cultura, per questo noi chiedevamo un coordinamento da parte della Regione su queste attività, possa essere propedeutico e prodromico, collega Barillari, per cercare di portare, con un percorso di

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itinerari turistici nuovi, anche una possibilità di visibilità, di promozione, visto che l’Agenzia del Turismo è venuta a farsi carico di questa valorizzazione di questo patrimonio artistico, anche della promozione rispetto a tour operator, a grosse catene di promozione turistica che possono portare a conoscenza dell’impegno che la Regione Lazio sta dando su questa rete immobiliare, artistica per troppi anni dimenticata e possa essere anche quel giusto spunto per andare a innescare, per andare a stimolare quel settore che in questi tre anni di amministrazione regionale ha visto calare il numero dei turisti che vengono a visitare i nostri 378 comuni o perlomeno le città di maggior pregio come quella di Roma o dei nostri capoluoghi di provincia, e su questo, Assessore, penso non ci sia nulla in contrario nel cercare di proporre nuovi itinerari turistici che possano sicuramente, all’interno del capoverso, come sicuramente portava avanti il collega Storace, promuovendo progetti finalizzati non solo all’attivazione di strategie comunicative ma anche di nuovi itinerari turistici che possono portare i Comuni della nostra regione ad entrare a far parte di un circuito di promozione turistica e quindi portare le tante ville storiche, prima facevamo riferimento, Assessore, alle ville di Palestrina dove il collega Lena ha avuto l’onore di fare il Sindaco, ma anche degli altri Comuni, l’onore e il piacere, ma anche degli altri Comuni della provincia di Roma, anche dei 378 Comuni della Regione che possa mettere in moto questo circuito. Grazie. PRESIDENTE. Parere della Giunta. BUSCHINI, Assessore. Favorevole. PRESIDENTE Ha chiesto di parlare la consigliera Corrado. Ne ha facoltà. CORRADO (M5s). Grazie. Per dichiarazione di voto favorevole da parte del nostro gruppo perché riteniamo che questa possa essere anche l’occasione per innovare gli itinerari, magari coinvolgendo comuni che sono

attualmente al di fuori dell’attuale rete disegnata. La fortuna della nostra regione è che gode, ovviamente, di diversi beni che hanno un grande valore storico-artistico e non solo ed è un bene poterli valorizzare ed andare verso una innovazione di quelli che sono gli itinerari turistici e visto che nel terzo comma ci si concentra esclusivamente sulle campagne promozionali di comunicazione, ovviamente l’emendamento aggiunge un qualcosa in più che incide in concreto sulla materia di cui stiamo discutendo. Quindi il nostro voto è favorevole. PRESIDENTE. Poniamo in votazione l’emendamento… (Interruzione del consigliere Aurigemma) Per dichiarazione di voto, prego, ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Grazie, Presidente. Mi consenta di ringraziare l’assessore Buschini che forse ha apprezzato e ha dato un parere favorevole all’emendamento che ho illustrato a firma del collega Storace perché questo dimostra forse che, nonostante la lunga dialettica, ed altrettanto lunga è quella che ci aspetta, c’è un minimo interesse anche sul lavoro che qualche collega ha fatto per cercare di dare il giusto contributo al dibattito ed alla proposta di legge. Sono convinto che il suo parere è nato da una attenta lettura e da una attenzione che sta prestando e mi auguro che anche sugli altri emendamenti di cui, Presidente, le annuncio che qualcuno verrà ritirato per dei meri errori, gli uffici hanno dato una imputazione sulla proposta di legge, quindi avremo la possibilità anche di togliere una parte del lavoro svolto dagli uffici e che possa andare a contribuire sinceramente all’interesse comune della valorizzazione di questi complessi storico-artistici. Quindi ringrazio l’Assessore per il parere favorevole.

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Verifica del numero legale PRESIDENTE. C’è una richiesta di verifica del numero legale, presentata dal consigliere Aurigemma, prima di porre in votazione l’emendamento. (Consigliere segretario Quadrana) (Segue l’appello dei consiglieri) Comunico l’esito della verifica: Presenti 28 Assenti per motivi istituzionali 1 Presenti ai fini del numero legale 29 Sono presenti i consiglieri: AGOSTINI Riccardo (Pd), AURIGEMMA Antonio (PdL-FI), AVENALI Cristiana (Pd), BALDI Michele (LcZ), BELLINI Fabio (Pd), BONAFONI Marta (Si-Sel), BUSCHINI Mauro (Pd), CARRARA Cristian (Pd), CIARLA Mario (Pd), DE PAOLIS Gino (Si-Sel), FARDELLI Marino (LB-OL), FAVARA Baldassarre (Pd), FICHERA Daniele (Psi), GIANCOLA Rosa (Pd), LENA Rodolfo (Pd), LEODORI Daniele (Pd), LUPI Simone (Pd), MANZELLA Gian Paolo (Pd), MITOLO Daniele (Pd), PANUNZI Enrico (Pd), PATANE’ Eugenio (Pd), PETRANGOLINI Maria Teresa (Pd), PETRASSI Piero (Cd), QUADRANA Gianluca (LcZ), VALENTINI Riccardo (Pd), VALERIANI Massimiliano (Pd), VINCENZI Marco (Pd), ZAMBELLI Gianfranco (Pd).

Sono assenti per motivi istituzionali i consiglieri: ZINGARETTI Nicola (Pd).

Pertanto l’Aula è in numero legale.

Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emendamento a pagina 17 con il parere favorevole della Giunta. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

(Il Consiglio approva) Subemendamento D09/21, a firma Aurigemma, all’emendamento a pagina 18 a firma Pernarella, Corrado. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà. AURIGEMMA PdL-FI). Io volevo motivare questo sub-emendamento perché penso che sia fondamentale l’apporto dell’Agenzia regionale del turismo a sostegno della creazione e la consultazione web degli archivi storici. Lei pensi, Presidente, che avevo avanzato anche una proposta con l’Anci Lazio, che rappresenta 374 dei 378 comuni, anche nell’istituzione di una piattaforma multimediale che possa consentire, tramite l’inserimento all’interno di questa piattaforma, i vari collegamenti nei vari siti archeologici insistenti sulla nostra regione. Per questo penso che l’abrogazione di questo comma non rientri nelle specificità di questa proposta da quanto detto negli ultimi interventi, cioè che la valorizzazione di queste dimore debba essere uno stimolo, una promozione per il turismo e chi meglio dell’Agenzia regionale per il turismo può andare ad attivare la funzionalità e la promozione all’interno dei luoghi preposti del nostro patrimonio artistico rispetto ai tanti milioni di turisti che attraversano la nostra regione. Anche il collega Baldi che sedeva nei banchi del Campidoglio come mio capogruppo, capogruppo di Forza Italia nel lontano 2006, propose e portò avanti delle iniziative che andavano in questo senso, cioè dello sviluppo turistico e sicuramente all’interno di questa legge sono più le cose che ci accomunano con il collega Baldi che non con il collega Vincenzi, che pur avendo ricoperto il ruolo di Sindaco di Tivoli diciamo che non è riuscito appieno a valorizzare quel grosso patrimonio artistico, culturale, da Villa D’Este, a Villa Adriana e quant’altro. Sicuramente con il collega Baldi, in più punti di questa proposta abbiamo trovato condivisione e stimolo per cercare di andare a sviluppare questo contesto.

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Per questo purtroppo, ahimè, non mi trovo d’accordo con la collega Pernarella, perché penso che il ruolo dell’Agenzia regionale per il turismo possa essere importante e fondamentale per andare a trovare quella giusta promozione sui turisti sempre, collega Pernarella, sempre però con un raccordo della Direzione regionale che deve svolgere un ruolo primario di coordinamento all’interno dell’attività del nostro territorio. Il patrimonio storico che noi abbiamo la fortuna di avere sulla nostra regione non viene valorizzato appieno, nonostante il grosso sforzo di consulenti esterni che hanno occupato posizioni di rilievo, anche con ottimi compensi, come il dottor Bastianelli, che percepiva oltre 250.000,00 euro l’anno, andando a calpestare la professionalità e la capacità dei tanti dirigenti della nostra Regione, non ha portato sicuramente un contributo, non ha portato quel valore aggiunto che una consulenza esterna doveva apportare all’interno del dipartimento. Adesso ci auguriamo che con l’interim che è stato dato si possa trovare quella giusta valorizzazione e quel giusto sviluppo, quella giusta promozione, assessore Buschini, che possa consentire di rilanciare questa attività fondamentale in un momento di crisi, in un momento in cui le nostre industrie, le nostre fabbriche si avvicinano alla chiusura, in un momento in cui la cassa integrazione in deroga, nel momento in cui gli ammortizzatori sociali aumentano per i dipendenti della nostra Regione, ci auguriamo che con il turismo si possa andare a sviluppare quel volano importante, collega Lupi, che sicuramente sul quadrante dei Castelli, che è ricco di dimore e ville storiche soprattutto in quel contesto, possa andare a valorizzare i patrimoni artistici della nostra regione, la valorizzazione di importanti ville, importanti dimore che sicuramente all’interno del Comune che lei ha avuto il piacere e l’onore di presiedere come Sindaco, riuscirà sicuramente… PRESIDENTE. Grazie…

AURIGEMMA (PdL-FI). Chiedo scusa, Presidente, se ho abusato di qualche... PRESIDENTE. Tre minuti, tre minuti… AURIGEMMA (PdL-FI). …chiedo scusa… PRESIDENTE. …sono sempre i tre minuti canonici. Parere della Giunta? BUSCHINI, Assessore. Favorevole. PRESIDENTE. Favorevole. Ha chiesto di parlare la consigliera Pernarella. Ne ha facoltà. PERNARELLA (M5s). A me dispiace di non avere potuto dare il parere sul subemendamento perché effettivamente il mio emendamento era sì provocatorio, ma vorrei effettivamente capire nel testo della legge che l’Agenzia regionale sostiene la “creazione” web. Cioè, secondo me, a parte il fatto che ci sono degli errori per quanto riguarda la formulazione di intenti, e poi la leggerezza con cui si scrivono certe cose in un testo di legge, parliamo di archivi storici, parliamo di testi storici che hanno bisogno di esperti anche solo per la consultazione, quindi immaginiamo per la messa in rete. Hanno bisogno di scanner particolari, di un sovraintendente che si occupi anche del prelievo e della consultazione di questi libri perché fanno parte di un patrimonio culturale, sancito dal Codice dei beni culturali e che qui, invece, viene trattato meramente come una consultazione che può essere data anche per grazia ricevuta, perché così sembra, si può dare la consultazione anche alle persone con disabilità Allora, qui si stanno mettendo in dubbio dei principi fondamentali, si sta mettendo in dubbio il principio fondamentale degli archivi storici. Cioè, gli archivi storici sono un patrimonio culturale? Penso di sì, c’è un codice che lo sancisce! Allora perché di nuovo è l’Agenzia regionale che deve

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prendere l’incarico di metterli in rete? E poi cosa significa la “creazione” web degli archivi storici! Io pongo proprio una questione sia formale che di sostanza, di contenuto di questo comma, cioè si stanno scrivendo delle cose tanto per scriverle e mi dispiace che il collega Aurigemma abbia voluto portare avanti questo subemendamento perché in realtà noi qui avevamo chiesto ed avremmo chiesto all’Assessore una riformulazione, perché questo comma, detto così, è pericoloso. Io posso anche capire l’intento di raccogliere dati che la Sovrintendenza abbia fornito, che poi una volta forniti dalla Sovrintendenza l’Agenzia regionale può anche mettere in rete, ma scritto così io credo che dia adito a delle grandi contraddizioni, contraddizioni ed anche confusione, confusione di ruoli, confusione di temi, mi dispiace che sia il professore Valentini a scrivere una cosa del genere, perché io credo che bisogna dare valore a questi archivi e bisogna tutelarli. Noi dobbiamo tutelare questi archivi storici, non possiamo darli in mano a “La Qualunque” e dare la possibilità che questo enorme patrimonio dell’umanità, e non solo della Regione Lazio, perché i beni culturali sono un patrimonio di tutti ed in questo modo, con questo comma si sta sminuendo un patrimonio, a parte che non si capisce in italiano che cosa voglia dire questo comma, si sta sminuendo il valore che bisogna dare ad un patrimonio culturale che è patrimonio dell’umanità. Ecco, io questo dico, se i professori scrivono queste cose, allora non ci lamentiamo, non ci lamentiamo del fatto che la cultura in Italia e nella Regione Lazio sia arrivata a questi termini, che sono dei termini e dei livelli veramente bassi. Sono irritata dalla superficialità con cui si tratta un patrimonio culturale. E non venite a dire poi che il Pd tutela la cultura, perché qui non si conoscono le basi, non si consoce un codice! PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà.

AURIGEMMA (PdL-FI). Siccome ho saltato la prima fase del Consiglio, a che ora è prevista la chiusura? PRESIDENTE. Alle 17,00. AURIGEMMA (PdL-FI). Volevo chiedere se potevamo arrivare alle 18,00, vista l’importanza del testo, così potevamo accorciare un po’ i tempi sugli emendamenti ed i subemendamenti, proprio perché, per il contributo che stiamo dando su questo testo, voglio evitare che qualcuno possa strumentalizzarlo come una fase ostruzionistica. Quindi, se c’è la volontà anche da parte degli altri colleghi dell’Aula a proseguire nel dibattito, perché è giusto che possa esserci la volontà di continuare nel dibattito almeno fino alle 20,00, perché penso che il Consiglio abbia la possibilità di licenziare questo testo anche nella giornata di oggi, anche in virtù di tutto quello che è successo e che abbiamo letto sui giornali, per cui a seguito delle nostre continue denunce dell’assenza del Presidente Zingaretti e dell’assenza del numero legale, io sono convinto che la maggioranza sarà in grado di dimostrare che ha i numeri per governare all’interno non solo della Giunta regionale ma anche all’interno di quest’Aula consiliare. Non penso che dobbiamo dare prova, in un momento di antipolitica come questo, dove tutti i sondaggi fanno pensare che il primo partito sia quello dei non partecipanti al voto e, quindi, forse noi dovremmo dare l’esempio nel continuare il dibattito all’interno dell’Aula perché, caro collega Zambelli, come si dice nel gergo politico, quando il gioco si fa duro i duri incominciano a giocare! Quindi è giusto che su un confronto pacato, democratico e pacifico portato all’interno di questa Assise ci sia la possibilità di confrontarsi all’interno di quest’Aula e quindi, Presidente, le chiedo la possibilità di continuare questo dibattito per poi procedere alla dichiarazione di voto sul testo dell’emendamento. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il

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consigliere Valeriani. Ne ha facoltà. VALERIANI (Pd). Presidente, ovviamente noi non siamo d’accordo per rispetto di tutti i colleghi che hanno partecipato alla Capigruppo e che concordemente hanno convenuto, senza sapere quello che sarebbe accaduto durante questa seduta, lo abbiamo deciso prima, colleghi di maggioranza e delle opposizioni, non c’era il collega Aurigemma, sicuramente era impegnato in altro, abbiamo tutti insieme convenuto di completare oggi i nostri lavori alle ore 17,00. Capisco che c’è un film che sta andando in onda a reti unificate, con una grande audience, per quello che sta accadendo, però francamente prendo per buona, prendiamo per buona questa disponibilità, visto che c’è un testo importante condiviso, come dice il collega Aurigemma, ad approvarlo, ci piacerebbe capire allora che senso ha la richiesta continua di numero legale. Il numero legale c’è, anzi da due ore e mezzo aumenta, allora se c’è questa disponibilità io dico la prossima seduta, visto che cresce il numero legale, come i sondaggi a Roma, visto che li ha richiamati lui, la prossima seduta la possiamo completare. Ecco, intanto ci basterebbe arrivare all’ora concordata con tutti i gruppi, senza questo balletto della verifica del numero legale, anche perché francamente mi sembra poco rispettoso di quest’Aula. Questa è un’Aula elettiva, siamo un Consiglio regionale, non è un’aula municipale, un conto è verificare l’esistenza o meno della maggioranza, del numero, una volta verificato questo diventa un gioco. Se qualcuno vuole giocare non c’è problema, noi ci siamo, ma fino all’ora che abbiamo concordato tutti insieme, perché non è stato un blitz della maggioranza, c’erano tutti i capigruppo, tranne un paio, tutti hanno deciso di chiudere oggi alle 17,00, Presidente, e per noi oggi si chiude alle 17,00. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Corrado. Ne ha facoltà.

CORRADO (M5s). Grazie, Presidente. Non entro in merito alle questioni di tifoserie da stadio che hanno sollevato le relative curve di destra e sinistra, centrodestra…, quello che rimane del centrodestra e quello che rimane del centrosinistra, perché mi piacerebbe invece avere risposta dall’Assessore sulla questione che ha sollevato la consigliera Pernarella in merito alla formulazione del comma 4 che, a nostro avviso, crea veramente dei problemi, dei dubbi, dei fraintendimenti, anche dei dubbi a livello interpretativo rispetto a quello che si scrive. Si dice che: “L’Agenzia regionale del turismo sostiene la creazione e la consultazione web degli archivi storici”, la consigliera ha fatto riferimento anche al codice che esiste e che norma la materia e veramente vorremmo capire nel merito, senza alcun fine ostruzionistico, in che cosa si esplica poi questa attività nella pratica, che cosa comporta l’applicazione e l’attuazione di questo comma. Facciamo anche un invito al’Assessore, il nostro emendamento era provocatorio in questo senso, magari ad una riformulazione che chiarisca meglio, perché a nostro avviso nascono delle questioni veramente di merito su come è formulato almeno allo stato attuale. Poi l’intenzione può essere positiva, ma per come è scritto non ci vede favorevoli. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Grazie, Presidente. Vede, resto un po’ basito rispetto alle dichiarazioni del capogruppo di maggioranza. Sì, io questa mattina non ero presente alla Capigruppo che è stata convocata per il ritiro di una proposta di legge, la 55, collega Zambelli, che è stata ritirata perché la maggioranza, che era spaccata, non era in grado di poter formulare, visto il notevole numero di emendamenti firmati dalla collega Avenali e dal collega Valentini, che aveva sicuramente un intento diverso rispetto ad una maggioranza…

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(Interruzione di un consigliere) …ma fondamentali gli emendamenti, perché stravolgevano completamente il senso della legge, questo a dimostrazione, collega Valeriani, che non c’è una maggioranza in grado di poter seguire delle indicazioni, ma soltanto una accozzaglia di idee che insieme non riescono a trovare quel giusto contesto della discussione… (Interruzione di un consigliere) ...guardi, lei può prendere tranquillamente la parola dopo e può replicare così continueremo nel dibattito. Questa è una mia formulazione che mi spiace che trova… Diciamo che lei questa mattina ha fatto d’urgenza una Capigruppo per ritirare una proposta di legge che era passata al vaglio della Commissione, era passata al vaglio di tutti gli organi preposti e lei di corsa l’ha ritirata perché è quanto meno anomalo che nella presentazione di una proposta di legge gli emendamenti vengano formulati da consiglieri di maggioranza. Quindi questo dimostra forse come non ci sia un giusto percorso all’interno di chi amministra questa Regione tanto da suscitare perplessità non da parte dei colleghi dell’opposizione ma da parte dei colleghi della maggioranza. Così come penso sia tutto interesse in un confronto democratico che noi presentiamo degli emendamenti e per evitare che questi emendamenti possano andare a stralciare la proposta di questa legge noi abbiamo chiesto anche una proroga del Consiglio, che lei ha rifiutato in barba a quello che sta succedendo da tempo sui giornali ed a quello che succede su un percorso che ha visto portare questa Amministrazione regionale sulla cronaca dei giornali quotidiani ed all’interno di importanti trasmissioni televisive per l’assenza della maggioranza e per la mancanza di una partecipazione totale all’interno dell’Aula. Ora, grazie a questa maggioranza noi siamo riusciti ad ottenere questo!

Così come penso anche il suo grado di

soddisfazione dei sondaggi che avvengono sulla Capitale io penso sicuramente non sia lo stesso grado di soddisfazione del Segretario nazionale del partito, visto che il partito a livello nazionale sfiora il 33 per cento e, visto l’ottimo lavoro che svolge questa Amministrazione, su Roma sta appena al 22, quindi ben 10 punti sotto la media nazionale e questo può essere sicuramente motivo di soddisfazione all’interno del suo partito e noi lo prendiamo con somma gioia perché si vede che l’incapacità che questa Amministrazione ha dimostrato ai cittadini di Roma sicuramente sta incominciando a dare i primi frutti e noi ci auguriamo che continui il più a lungo possibile, anzi che lei abbia la possibilità di estendere il suo grado di partecipazione perché siamo convinti che da qui ai prossimi due anni sicuramente quel 22 possa diventare 12, 10, possa continuare a scendere, naturalmente ci aspettiamo che lei possa continuare a dire che è contento di questo lavoro…. PRESIDENTE. Grazie…. AURIGEMMA (PdL-FI). …perché lo sono anche i cittadini di questa regione e soprattutto gli elettori che si stanno apprestando a dare questo mandato elettorale. Quindi su questo contesto, Presidente, io ribadisco la mia volontà di poter continuare il Consiglio, di poter andare in deroga, quindi se c’è qualcuno che è contrario, come prevede il Regolamento e come può farsi confermare dai suoi uffici, si mette in votazione e si boccerà la proposta. Perché la Capigruppo aveva anche determinato che noi oggi avremmo parlato della proposta di legge n. 55, mentre voi avete modificato per problemi di maggioranza. Quindi con la stessa continuità che voi date sulle vostre idee e sulle vostre proposte, io ribadisco la volontà di proseguire oltre le 17,00 e, come prevedono giustamente, annuiscono anche gli uffici, di mettere in votazione questa proposta, per essere bocciata da parte della maggioranza, ma per cercare di approvare il prima possibile questa

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proposta di legge. Grazie, Presidente. PRESIDENTE. Comunque il cambio di programma lo ha effettuato sempre la stessa Capigruppo che aveva fatto un programma diverso in precedenza. Quindi nessuno ha disatteso i lavori della Capigruppo, è stata proposta in Capigruppo una inversione dell’ordine del giorno ed il ritiro della Pdl n. 55, cosa che è stata fatta. Io peraltro metterei anche in votazione il “non proroga” dell’orario, perché così quando in futuro ci sarà anche da altri gruppi la richiesta di prorogare di un’ora o mezz’ora i lavori sappiamo che c’è un precedente, che io condivido, peraltro, di messa in votazione di una proposta di questo genere per allungare i lavori dell’Aula. Chi è favorevole a prorogare i lavori fino alle ore 18,00? Chi è contrario? Chi si astiene? (Il Consiglio non approva) Pongo adesso in votazione il subemendamento D09/21. Verifica del numero legale PRESIDENTE. C’è una richiesta di verifica del numero legale (da parte del consigliere Porrello). (Consigliere segretario Petrangolini) (Segue l’appello dei consiglieri) Comunico l’esito della verifica: Presenti 29 Assenti per motivi istituzionali 1 Presenti ai fini del numero legale 30

Sono presenti i consiglieri: AGOSTINI Riccardo (Pd), AVENALI Cristiana (Pd), BALDI Michele (LcZ), BELLINI Fabio (Pd), BIANCHI Daniela (Si-Sel), BONAFONI Marta (Si-Sel), BUSCHINI Mauro (Pd), CARRARA Cristian (Pd), CIARLA Mario (Pd), DE PAOLIS Gino (Si-

Sel), FARDELLI Marino (LB-OL), FAVARA Baldassarre (Pd), FICHERA Daniele (Psi), GIANCOLA Rosa (Pd), LENA Rodolfo (Pd), LEODORI Daniele (Pd), LUPI Simone (Pd), MANZELLA Gian Paolo (Pd), MITOLO Daniele (Pd), PANUNZI Enrico (Pd), PATANE’ Eugenio (Pd), PETRANGOLINI Maria Teresa (Pd), PETRASSI Piero (Cd), PORRELLO Devid (M5s), QUADRANA Gianluca (LcZ), VALENTINI Riccardo (Pd), VALERIANI Massimiliano (Pd), VINCENZI Marco (Pd), ZAMBELLI Gianfranco (Pd).

Sono assenti per motivi istituzionali i consiglieri: ZINGARETTI Nicola (Pd). Pertanto l’Aula è in numero legale. Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE. Pongo in votazione il subemendamento D09/21, con il parere favorevole della Giunta. Chi è favorevole….. (Interruzione di un consigliere) Siamo in votazione! Cioè, numero legale e votazione! Siamo in votazione! Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? (Il Consiglio approva) L’emendamento a pagina 18, a firma Pernarella, Corrado, viene soppresso. Subemendamento successivo, D09/22, a firma Aurigemma, all’emendamento a pagina 19 a firma Pernarella, Corrado. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà. AURIGEMMA PdL-FI). Grazie, Presidente. Siccome gesticolavo da un po’ di tempo, forse è stata sicuramente una mancanza, la mia era una richiesta per ritirare il sub-emendamento. Quindi, caso mai, per la prossima volta cercherò di alzarmi oppure…

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PRESIDENTE. Però eravamo in votazione, lo doveva fare prima della richiesta del numero legale ed il numero legale lo avremmo verificato nella votazione successiva. Se verifichiamo il numero legale su un emendamento ritirato è impossibile da un punto di vista regolamentare. AURIGEMMA PdL-FI). Chiedo venia, Presidente. PRESIDENTE. No, prego! AURIGEMMA (PdL-FI). Allora, questo subemendamento cerca… PRESIDENTE. Scusate, colleghi! Scusate!, scusate! AURIGEMMA (PdL-FI). Grazie, Presidente. Le intemperanze del collega Vincenzi sicuramente si sentono all’interno dell’Aula, mi auguro che non siano veementi come quelle del capogruppo Valeriani, però sicuramente dà un suo contributo notevole nella fase di discussione. Questo subemendamento non fa altro che avvalorare l’emendamento portato avanti dai colleghi Cinque stelle perché alla promozione che si intende portare avanti sul comma 5 dell’articolo 2, soprattutto per quanto riguarda le risorse della rete, penso che sia importante dedicarle un apposito spazio web sul sito della Regione, però penso che altrettanto importante sia inserirlo anche nel contesto del sito web di Roma Capitale, il portale di Roma Capitale, che fu supportato anche con notevole entusiasmo dal collega Baldi che per anni è stato seduto sugli scranni dell’Aula Giulio Cesare, penso che abbia un contatto enorme, sicuramente superiore a quello del nostro sito della Regione Lazio, e quindi penso che sia altrettanto giusto dotare del giusto supporto inserendo all’interno dell’emendamento presentato dai colleghi del Movimento cinque stelle anche la possibilità di supportarlo sul sito non solo della Regione ma di Roma Capitale, anzi, se può essere da

supporto, sui siti dei 378 Comuni della nostra regione o per lo meno di quei Comuni che sono dotati di un supporto informatico. Perché soltanto con questo contesto si riesce ad abbracciare gran parte dei flussi turistici. Come sapranno sicuramente i colleghi di quest’Aula, gran parte del turismo ormai è uscito fuori dal circuito dei tour operator, delle agenzie di viaggio e quant’altro e c’è il famoso turismo “mordi e fuggi” che si avvale di supporto informatico, collegamenti, prenotazioni tramite internet, tramite piattaforme informatiche e penso che l’emendamento dei colleghi Pernarella e Corrado vada proprio in questo indirizzo e quindi sia giusto andare a supportare non solo il sito della Regione, non solo il sito di Roma Capitale, ma il sito di tutti quei comuni che insistono sul nostro territorio, di quei comuni che sono dotati di una piattaforma informatica per andare a promozionare le attività, in questo caso la valorizzazione delle dimore, delle ville, dei complessi architettonici, dei parchi e dei giardini di valore storico e culturale della nostra regione. Questo è l’intendimento che diamo a questo subemendamento, mi auguro che anche i promotori dell’emendamento possano essere favorevoli. Di sicuro presumo, immagino che l’assessore Buschini, visto che non fa altro che allargare la platea dei supporti informatici, non abbia nulla in contrari se possiamo inserire all’interno del sistema non solo della Regione ma di Roma Capitale. Grazie, Presidente. PRESIDENTE. Grazie. Parere della Giunta? BUSCHINI, Assessore. In linea con tutti i pareri resi precedentemente, il parere è contrario. PRESIDENTE. Parere contrario. Poniamo in votazione il sub-emendamento D09/22. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? (Il Consiglio non approva)

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Emendamento a pagina 19 a firma Pernarella, Corrado.

Ha chiesto di parlare la consigliera Pernarella. Ne ha facoltà. PERNARELLA (M5s). Grazie, Presidente. Questo emendamento, invece, è in linea con quella che è l’attività del gruppo consiliare Movimento cinque stelle che cerca inevitabilmente ad ogni legge di introdurre il concetto di dati usufruibili via web, in questo caso, appunto, si tratta di dati della rete e non di dati sottoposti a vincolo, come già successo precedentemente, e crediamo che sia necessario che tutti gli aspetti e tutte le leggi abbiano questa attenzione per la trasparenza e per la fruibilità dei dati. Noi continueremo a presentare emendamenti di questo tipo e speriamo vivamente che i proponenti delle leggi, un po’ influenzati da quella che è la tendenza un po’ dei tempi, perché comunque siamo nel 2016 e quindi sarebbe superfluo dire che tutti i dati devono essere resi fruibili anche on line, quindi noi pensiamo di portare avanti quello che è un nostro principio fondamentale ma speriamo che questo nostro principio sia contagioso per i nostri colleghi nella stesura delle leggi. Grazie. PRESIDENTE. Parere della Giunta, Assessore? BUSCHINI, Assessore. Favorevole. PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emendamento... Verifica del numero legale PRESIDENTE. C’è una richiesta di verifica di numero legale (da parte del consigliere Aurigemma). (Consigliere segretario Petrangolini) (Segue l’appello dei consiglieri) Comunico l’esito della verifica:

Presenti 29 Assenti per motivi istituzionali 1 Presenti ai fini del numero legale 30 Sono presenti i consiglieri: AGOSTINI Riccardo (Pd), AURIGEMMA Antonio (PdL-FI), AVENALI Cristiana (Pd), BALDI Michele (LcZ), BELLINI Fabio (Pd), BIANCHI Daniela (Si-Sel), BONAFONI Marta (Si-Sel), BUSCHINI Mauro (Pd), CARRARA Cristian (Pd), CIARLA Mario (Pd), DE PAOLIS Gino (Si-Sel), FARDELLI Marino (LB-OL), FAVARA Baldassarre (Pd), FICHERA Daniele (Psi), GIANCOLA Rosa (Pd), LENA Rodolfo (Pd), LEODORI Daniele (Pd), LUPI Simone (Pd), MANZELLA Gian Paolo (Pd), MITOLO Daniele (Pd), PANUNZI Enrico (Pd), PATANE’ Eugenio (Pd), PETRANGOLINI Maria Teresa (Pd), PETRASSI Piero (Cd), QUADRANA Gianluca (LcZ), VALENTINI Riccardo (Pd), VALERIANI Massimiliano (Pd), VINCENZI Marco (Pd), ZAMBELLI Gianfranco (Pd).

Sono assenti per motivi istituzionali i consiglieri: ZINGARETTI Nicola (Pd). Quindi l’Aula è in numero legale. Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emendamento pagina a 19 con il parere favorevole della Giunta. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? (Il Consiglio approva)

Subemendamento successivo D09/23, a firma Aurigemma, all’emendamento pagina 20, a firma Pernarella, Corrado. Ha chiesto di parlare il consigliere Aurigemma. Ne ha facoltà. AURIGEMMA (PdL-FI). Presidente, visto l’orario, sono le 16,58, mancano due minuti, l’intervento sul subemendamento è di tre, forse sarebbe il caso di procrastinarlo

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successivamente proprio in virtù del volere del gruppo di maggioranza che ha bocciato la mia richiesta di prorogare, perché andremmo a sforare l’orario. Quindi penso e presumo che tra subemendamento ed emendamento non riusciremmo a finirlo, siccome il mio intervento previsto per normativa è di tre minuti, forse è il caso di sospendere la seduta. PRESIDENTE. Sì, non avevo visto che erano le 16,58. Quindi sospendiamo la seduta e aggiorniamo a mercoledì 25 alle ore 10,00. La seduta è sospesa. La seduta è sospesa alle ore 16,58

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Revisori Maria Elmo

Gabriella Mostarda Stefano Mostarda

Responsabile Resocontazione

dott. Stefano Mostarda

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Allegato n. 1 Proposte di legge Proposta di legge n. 331 del giorno 10 maggio 2016, di iniziativa del consigliere Righini, concernente: “Disciplina della professione di maestro di danza”

***** Proposta di legge n. 332 del giorno 11 maggio 2016, di iniziativa dei consiglieri Valentini, Avenali, Valeriani, Ciarla, Lupi, Lena, Fardelli, Petrassi, Giancola, Patanè, De Paolis, Bianchi, Bonafoni, Panunzi, Petrangolini, Baldi, Fichera, Manzella, Mitolo, Carrara, Favara, Agostini, concernente: “Istituzione dell’organismo regionale per la valorizzazione del capitale naturale del territorio della regione”

***** Proposta di legge n. 333 del giorno 12 maggio 2016, di iniziativa dei consiglieri Porrello, Corrado, Barillari, Denicolò, Pernarella, Perilli, Blasi, concernente: “Disposizioni in materia di mezzi pubblicitari”

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Allegato n. 2 Interrogazioni a risposta scritta Interrogazione a risposta scritta n. 1316 del giorno 10 maggio 2016, proposta dai consiglieri Corrado, Porrello, Pernarella, concernente: “Inquinamento acustico lungo il tratto di Via Pontina (SR 148) che costeggia l’abitato del Comune di Pomezia”

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1317 del giorno 10 maggio 2016, proposta dal consigliere Storace, concernente: “Servizio di Emergenza Sanitaria con Elicotteri nella Regione Lazio”

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1318 del giorno 10 maggio 2016, proposta dal consigliere Storace, concernente: “Chiarimenti su partecipazioni societarie nella gestione delle discariche del Lazio”

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1319 del giorno 6 maggio 2016, proposta dal consigliere Barillari, concernente: “Mancata attuazione L.R. 29 del 30/05/2013 e conseguente aumento dell’azzardopatia in tutto il territorio regionale”

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1320 del giorno 12 maggio 2016, proposta dalla consigliera Corrado, concernente: “Richiesta chiarimenti in ordine alle iniziative ispettive effettuate dall’Area regionale di vigilanza sulle Ipab circa alcune gravi movimentazioni anomale verificatesi sul conto di tesoreria dell’Ipab SS. Annunziata di Gaeta”

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1321 del giorno 12 maggio 2016, proposta dal consigliere Malcotti, concernente: “Vendita patrimonio Ater per rientro debiti con Comune Roma Capitale”

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Allegato n. 3 Interrogazioni a risposta immediata Interrogazione a risposta immediata n. 408 del giorno 10 maggio 2016, proposta dal consigliere Malcotti, concernente: “Messa in sicurezza Ospedale San Camillo - Forlanini”

***** Interrogazione a risposta immediata n. 409 del giorno 3 maggio 2016, proposta dal consigliere De Lillo, concernente: “Provvedimenti inerenti il funzionamento negli asili nidi”

***** Interrogazione a risposta immediata n. 410 del giorno11 maggio 2016, proposta dal consigliere Simeone, concernente: “Mancata riapertura Sportello Agricolo di Zona Terracina”

***** Interrogazione a risposta immediata n. 411 del giorno11 maggio 2016, proposta dal consigliere Simeone, concernente: “Precarietà occupazionale ausiliari in servizio presso gli ospedali della provincia di Latina”

***** Interrogazione a risposta immediata n. 412 del giorno 12 maggio 2016, proposta dai consiglieri Righini e Santori, concernente: “Mancato riconoscimento del premio incentivante per il personale ex Lait”

***** Interrogazione a risposta immediata n. 413 del giorno 12 maggio 2016, proposta dal consigliere Abbruzzese, concernente: “Localizzazione nuova Commissione Medica locale Patenti nel Comune di Cassino”

***** Interrogazione a risposta immediata n. 414 del giorno 16 maggio 2016, proposta dal consigliere

Aurigemma, concernente: “Reinserimento nell’Atto Aziendale della U.O. Malattie Infettive AIDS II livello in Staff alla Direzione Sanitaria Aziendale della ASL RM 3”

***** Interrogazione a risposta immediata n. 415 del giorno 17 maggio 2016, proposta dal consigliere Abbruzzese, concernente: “Studio CGIA Mestre “rendicontazione fondi europei””

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Allegato n. 4 Risposte alle interrogazioni a risposta scritta nn. 255, 857, 1124, 1165, 1196, 1288 Interrogazione a risposta scritta n. 255 del giorno 20 novembre 2013, proposta dai consiglieri Blasi e Porrello, concernente: “Chiarimenti in merito alla concessione in sanatoria del complesso edilizio “Cittadella della Salute” (Civita Castellana)”

RISPOSTA

***** Interrogazione a risposta scritta n. 857 del giorno 23 marzo 2015, proposta dal consigliere Sabatini, concernente: “Disimpegno Euro 1.263.355,40 per l'esercizio finanziario 2015 relativi al restauro ed alla ristrutturazione III stralcio funzionale “Comune di Viterbo”- Teatro Unione”

RISPOSTA

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1124 del giorno 13 novembre 2015, proposta dal consigliere Storace, concernente: “Chiarimenti su eventuali aggiudicazioni di gare da parte di Elekta spa presso aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Lazio”

RISPOSTA

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1165 del giorno 21 dicembre 2015, proposta dai consiglieri Corrado e Porrello, concernente: “Chiarimenti su modalità di accorpamento dei reparti Medicina Interna 1 e Medicina 2 presso Ospedale De Lellis di Rieti con affidamento del reparto “unificato” ad un unico medico”

RISPOSTA

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1196 del giorno 25 gennaio 2016, proposta dal consigliere

Storace, concernente: “Ripristino corse Cotral nel comune di Capena”

RISPOSTA

***** Interrogazione a risposta scritta n. 1288 del giorno 7 aprile 2016, proposta dalle consigliere Pernarella, Blasi, Porrello, concernente: “Plurime e gravi irregolarità di gestione imputabili ad Acqualatina S.p.A.”

RISPOSTA

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Responsabile Resocontazione dott. Stefano Mostarda


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