Responsabilità e compiti nel processo di manutenzione
ferroviario nel nuovo scenario normativo
Firenze, 18 ottobre 2012
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I principi del nuovo contesto
Regole comuni con individuazione dei soggetti con compiti per la sicurezza ferroviaria riconosciute da tutti gli stati membri dell’unione
Qualificazione
Applicazione del procedimento per il controllo dei rischi
Monitoraggio degli indicatori comuni per la sicurezza
Supervisione delle Agenzie Nazionali per la sicurezza
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Disposizioni e
prescrizioni
Il contesto
Progettazione
Costruzione
Accettazione
Messa in servizioProduzione
Manutenzione
MonitoraggioEnte appaltante, costruttore
Nor
me
tecn
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ezza
RichiedenteOrganismi notificatiOrganismi designati-VISOrganismi di valutazione-VIS
ANSFGestore infrastrutturaImprese
Gestore infrastrutturaImpreseECM
Haz
ard
Log
Ente appaltante, costruttore
ANSF
Ges
tore
infra
stru
ttura
Impr
ese
SGSGestore infrastrutturaImpreseDetentoriECM
Gestore infrastrutturaImprese
SUPERVISIONEANSF
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Responsabilità e ruoli nei processi manutentivi
ContestoAutorizzazione di Messa in servizio
Esercizio
Manutenzione
Monitoraggio
Dossier di manutenzione
Dossier di manutenzione
Quadro normativo di riferimento
DECRETO LEGISLATIVO 24 marzo 2011 , n. 43In Attuazione della direttiva 2008/110/CE
REGOLAMENTO (UE) N. 445/2011 DELLA COMMISSIONE del 10 maggio 2011
Decisione 2007/756/CE, modificata dalla Decisione 2011/107/UE
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DECRETO LEGISLATIVO 24 marzo 2011 , n. 43
definizione di ruoli e responsabilità dei nuovi soggetti “detentore”(keeper) e del “Soggetto Responsabile della Manutenzione”(ECM)
definizione di ruoli e responsabilità dei nuovi soggetti “detentore”(keeper) e del “Soggetto Responsabile della Manutenzione”(ECM)
certificazione del Soggetto Responsabile della Manutenzione(ECM) dei carricertificazione del Soggetto Responsabile della Manutenzione(ECM) dei carri
introduce il concetto di veicolo definendolo come mezzo atto acircolare con le proprie ruote sulla linea ferroviaria, con o senzatrazione. Il veicolo si compone di uno o più sottosistemi strutturali efunzionali o di parti di tali sottosistemi.
introduce il concetto di veicolo definendolo come mezzo atto acircolare con le proprie ruote sulla linea ferroviaria, con o senzatrazione. Il veicolo si compone di uno o più sottosistemi strutturali efunzionali o di parti di tali sottosistemi.
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REG. (UE) N. 445/2011 DELLA COMMISSIONE del 10 maggio 2011
Definisce il sistema di certificazione dei soggetti responsabili della manutenzione di carri merci a cura degli Organismi di Certificazione (OdC)
Il sistema di certificazione si applica a qualsiasi soggettoresponsabile della manutenzione di carri merci da utilizzaresulla rete ferroviaria all’interno dell’Unione.
L’officina di manutenzione o qualsiasi organizzazione cheassume una parte delle funzioni specificate per il SRM puòapplicare il sistema di certificazione su base volontaria
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La Decisione 2007/756/CE, modificata dalla Decisione 2011/107/UE,stabilisce che l’organismo designato da ogni Stato membro per tenere eaggiornare il registro di immatricolazione nazionale, deve inserire nelregistro di immatricolazione nazionale(*) tutti i veicoli utilizzati sia neltraffico nazionale che internazionale e per ciascuno di essi, tra gli altridati, il “detentore” ed il “soggetto responsabile della manutenzione”
(*)Registrazione del veicolo nel Registro di Immatricolazione Nazionale(RIN):attribuzione ad un veicolo in possesso di autorizzazione di messa inservizio del numero europeo a 12 cifre (NEV, codice di identificazione dicui alla Decisione n. 2011/107/UE) e successivo inserimento nel Registro diImmatricolazione Nazionale (RIN) insieme agli altri dati previsti dallaDecisione n. 2011/107/UE
Registrazione del detentore e del SRM per ciascun veicolo
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Attori coinvolti – Processo Manutentivo
Impresa
Gestore
Detentore
Soggetto Responsabile della Manutenzione
Fabbricanti, fornitori di servizi-Officine
Organismi di certificazione
Verificatore Indipendente di sicurezza
ANSF
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Ente appaltante
Fabbricante
File di manutenzioneNoBo
File di manutenzione
ANSF
Autorizzazione di messa in
servizio
Dichiarazione che ECM accetta la responsabilità di manutenzione e il
file di manutenzione Impresa, detentore
Ritorni dal campo ECM (tiene aggiornato il file di manutenzione)
Ordini di manutenzione
OfficineReport
manutentivi
Nuovo scenario in sintesi
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Attori coinvolti – Fabbricanti
È responsabilità del fabbricante fornireal detentore le modalità d’usononché le condizioni di esercizio, ilpiano e le modalità di manutenzioneall’interno delle quali è garantitoil mantenimento dei requisiti richiesti
nel tempo.
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Allocazione delle Responsabilità – Impresa e Gestore (1/2)
Sono responsabili del controllo dei rischi della propria parte di sistemaDebbono tenere conto dei rischi relativi alle proprie attività e di quelliintrodotti da terzi
Assicurano che i contratti stipulati con i soggetti fornitori dei servizi di manutenzionetengano sotto controllo i rischi associati.
Le IF/GI rimangono assolutamente responsabili del controllo dei rischi legati alleattività di manutenzione anche se tale controllo è stato delegato ad una parteterza. A tal proposito mettono in atto misure di controllo (p.e verifiche attopartenza, ispezioni durante l’esercizio, restrizioni in esercizio, etc.)
IF/GI
Progettazione USO Peggioramento della performance
Manutenzione
ECM
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Allocazione delle Responsabilità – Impresa e Gestore (2/2)
IF/GI
Progettazione USO Peggioramento della performance
Misure di controllo IF/GIManutenzione
Assicurano che la manutenzione dei veicoli utilizzati per i propri servizi sia effettuata conformemente ai requisiti pertinenti; devono far pervenire all’ECM tutte le informazioni relative al ritorno di esercizio(p.e. percorrenza, risultati delle ispezioni, etc).
Per i carri merci l’esigere evidenza della certificazione dell’ECM è un effettivo edefficiente modo di supportare il controllo dei rischi associati ai fornitori di servizi dimanutenzione.
Le IF (o anche i detentori) segnalano, con giustificate ragioni, all’organismo di certificazione (parte terza) le non conformità rilevate all’l’ECM ai requisiti stabiliti nel reg. n. 445/2011 (per i carri merci).
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Allocazione delle Responsabilità - Gestore
Gestore
Definisce le modalità e la frequenza dellevisite di controllo agli impianti di terra;
Garantisce la tenuta delle registrazioni dellostato di conservazione degli impianti di terra
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Allocazione delle Responsabilità – Detentore
utilizza il veicolo come mezzo di trasporto e in quanto tale è iscritto nel Registro di Immatricolazione nazionale(RIN)Ciascun detentore deve essere registrato presso l’ERA con un codice “Vehicle Keeper Marking( VKM); Il codice VKM del detentore del veicolo dovrà essere appositamente riportato in ciascun veicolo per il quale nel RIN risulta associato quel detentore
Garantisce che i veicoli sono conformi al quadro normativo di riferimento verso le IF e il GI;
I contratti di’uso del veicolo con IF/GI e di manutezione con l’ECM devono contenere le regole per Il controllo dei rischi di tutti i rischi inclusi quelli di interfaccia
Il è il titolare della registrazione del veicolo ed è il soggetto che può chiedere modifiche ai dati registrati.
Il detentore mette a disposizione del Soggetto Responsabile della Manutenzione tutta la documentazione relativa alla manutenzione
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Allocazione delle Responsabilità – SRM = ECM
LA MANUTENZIONE È SOTTO LA RESPONSABILITÀ DEL SRM
Progettazione USO Peggioramento della performance
Manutenzione
ECMSoggetto Responsabile della Manutenzione di un veicolo e registrato in quanto tale nel registro di immatricolazione nazionale.
per ciascuno veicolo è individuato il Soggetto Responsabile della Manutenzione, che deve essere indicato dal Titolare della Registrazione nel RIN
Il Soggetto Responsabile della Manutenzione effettua direttamente la manutenzione o la affida ad officine di manutenzione qualificate
Gli ECM dei carri merci devono essere certificati (decreto legislativo 24 marzo 2011, n. 43 Regolamento UE n. 445/2011).
L’ECM deve essere responsabile verso i propri clienti (ed anche gli utilizzatori dei veicoli) dell’esito delle attività di manutenzione che svolge al proprio interno o all’esterno.
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Il sistema di certificazione degli SRM dei carri merci
Tenendo conto dell’ampia varietà di metodi di progettazione e manutenzione, il sistema di manutenzione deve essere orientato alla procedura
Il sistema di certificazione ha l’obiettivo di comprovare che un soggetto responsabile della manutenzione abbia istituito un proprio sistema di manutenzione e sia in grado di soddisfare i requisiti stabiliti dalla norma, per garantire che i carri merci della cui manutenzione è responsabile siano in grado di circolare in condizioni di sicurezza.
Per consentire il mutuo riconoscimento degli SRM nell’Unione è necessario fornire un quadro per l’armonizzazione di requisiti e metodi per valutarne l’adeguatezza dell’organizzazione .
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Compiti e organizzazione del SRM (Reg. 445/11 CE)
Il Soggetto Responsabile della Manutenzione assicura che i veicoli possano circolare in condizioni di sicurezza mediante un sistema di manutenzione, composto dalle funzioni seguenti:
Il Soggetto Responsabile della Manutenzione assicura che i veicoli possano circolare in condizioni di sicurezza mediante un sistema di manutenzione, composto dalle funzioni seguenti:
a) la funzione di gestione, che consiste nel sovrintendere e coordinare le funzioni di manutenzione di cui alle lettere da b) a d) e garantisce le condizioni di sicurezza dei veicoli nel sistema ferroviario;
a) la funzione di gestione, che consiste nel sovrintendere e coordinare le funzioni di manutenzione di cui alle lettere da b) a d) e garantisce le condizioni di sicurezza dei veicoli nel sistema ferroviario;
b) la funzione di sviluppo della manutenzione, che è responsabile della gestione del piano di manutenzione, inclusa la gestione della configurazione, sulla base dei dati di progetto e operativi nonché del funzionamento e dell’esperienza maturata;
b) la funzione di sviluppo della manutenzione, che è responsabile della gestione del piano di manutenzione, inclusa la gestione della configurazione, sulla base dei dati di progetto e operativi nonché del funzionamento e dell’esperienza maturata;
c) la funzione di gestione della manutenzione della flotta, che gestisce la rimozione dall’attività del veicolo per essere sottoposto a manutenzione e il suo successivo ritorno in esercizio;
c) la funzione di gestione della manutenzione della flotta, che gestisce la rimozione dall’attività del veicolo per essere sottoposto a manutenzione e il suo successivo ritorno in esercizio;
d) la funzione di esecuzione della manutenzione, che consiste nell’eseguire la necessaria manutenzione tecnica di un veicolo o di sue parti, inclusa la documentazione per la reimmissione in servizio.
d) la funzione di esecuzione della manutenzione, che consiste nell’eseguire la necessaria manutenzione tecnica di un veicolo o di sue parti, inclusa la documentazione per la reimmissione in servizio.
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Funzione di gestione
La funzione di gestione copre il coordinamento ed il monitoraggio di tutte le attività di manutenzione dell’ECM:
la gestione dei processi che sono comuni a tutte le certificazioni dei sistemi di gestione ma mirati ai seguenti specifici aspetti: leadership, analisi dei rischi, monitoraggio, organizzazione della formazione. L’implementazione dei CSM risk assessment è obbligatorio.
I processi che sono comuni a tutte le certificazioni dei sistemi di gestione ma ottimizzati per le specifiche applicazioni : struttura e responsabilità, competence management, information management, documentation management.
I processi relativi alle attività assegnate all’esterno. Questo è un punto cruciale perché gli ECM devono richiedere “expertise” tecniche esterne e gestire le funzioni di gestione della manutenzione della flotta e di esecuzione della manutenzione, spesso assegnate all’esterno, attraverso specifici contratti con detentori e IF/GI.
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Funzione di sviluppo della manutenzione
Assicura il rispetto delle regole di interoperabilità e garantisce l’impostazione, costituzione e continuo aggiornamento del “maintenance file”, introdotto dall’articolo 14a della Direttiva Sicurezza. Uno dei compiti dell’ECM è proprio quello di sviluppare e gestire (aggiornamento continuo) il “maintenance file”.
Lo sviluppo iniziale del “maintenance file” è basato sul “technical file” e sull’Autorizzazione di messa in servizio del veicolo. Lo sviluppo iniziale del “maintenance file” dovrà tenere conto anche del profilo di esercizio previsto per il veicolo.
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Il “Technical file” e il “Maintenance File”
Il “Technical file” (sezione 4 dell’allegato VI della Direttiva Interoperabilità 2008/57) identifica il veicolo “tipo”
disegni generali e dettagliati, diagrammi elettrici ed idraulici, diagrammi di controllo dei circuiti, descrizione dei data-processing e dei sistemi automatici, manuali di esercizio e di manutenzione, etc.,
lista dei componenti di interoperabilità incorporati nei sottosistemi costituenti il veicolo,
Dichiarazioni di verifica, attestati di verifica, certificati previsti dalla normativa di riferimento
Il “maintenance file” è unico per ciascun veicolo
Documentazione generale (disegni e descrizioni delle varie parti e componenti, tutti i requisiti legali per la manutenzione dei veicoli, disegni dei sistemi, descrizione organica/funzionale per ciascun veicolo - pezzi di ricambio e lista dei materiali)
Il piano di giustificazione del progetto di manutenzione che esplicita come le attività di manutenzione sono state definite, progettate e aggiornate
Il fascicolo con la descrizione degli interventi di manutenzione descrive come le attività di manutenzione devono essere eseguite.
La registrazione della manutenzione effettuata.
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Funzione di gestione della manutenzione della flotta
Questa funzione assicura sia il coordinamento di tutte le attività finalizzate al rispetto delle scadenze manutentive (togliere dall’esercizio e rimettere in esercizio prima e dopo l’effettuazione delle attività manutentive previste) e la gestione dei rapporti con gli altri servizi interni dell’ECM e/o con le officine esterne.
Un veicolo può essere rimesso in esercizio solo quando le operazioni di manutenzione sono state completate ed il veicolo è idoneo per un esercizio sicuro. Per quanto riguarda lo scambio di informazioni, l’officina che ha avuto l’incarico di eseguire la manutenzione deve fornire l’informazione circa la completezza delle attività manutentive effettuate sul veicolo.
In particolare questa funzione è responsabile per:
applicare il “maintenance file” (aggiornato) dei veicoli;
raccogliere e trasferire alla funzione sviluppo della manutenzione le informazioni sulle attività manutentive effettuate ed il ritorno dell’esercizio effettuato, compreso almeno difetti rilevati, incidenti, inconvenienti, percorrenza effettuata.
Gestione della manutenzione della flotta
INPUT OUTPUT
Maintenance file• Ordini di manutenzione
• Ritorni dall’esercizio
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Funzione di esecuzione della manutenzione
La funzione responsabile di eseguire tecnicamente gli ordini di manutenzione ricevuti dalla funzione di gestione della manutenzione della flotta. Questa funzione può essere svolta in un’ Officina di Manutenzione oppure da un dedicato staff operativo delle IF/GI come i macchinisti/verificatori o tecnici di altri soggetti a cui è stato affidata l’esecuzione di manutenzione (costruttori dei veicoli o dei componenti).
La funzione responsabile di eseguire tecnicamente gli ordini di manutenzione ricevuti dalla funzione di gestione della manutenzione della flotta. Questa funzione può essere svolta in un’ Officina di Manutenzione oppure da un dedicato staff operativo delle IF/GI come i macchinisti/verificatori o tecnici di altri soggetti a cui è stato affidata l’esecuzione di manutenzione (costruttori dei veicoli o dei componenti).
Questa funzione copre la gestione dei contratti con la funzione di gestione della manutenzione della flotta, la gestione dei fornitori, la gestione delle apparecchiature, equipaggiamenti e strumenti e la gestione dei lavori di manutenzione.
Questa funzione copre la gestione dei contratti con la funzione di gestione della manutenzione della flotta, la gestione dei fornitori, la gestione delle apparecchiature, equipaggiamenti e strumenti e la gestione dei lavori di manutenzione.
Esecuzione della manutenzione
INPUT OUTPUT
• Ordini di manutenzione;
• Veicoli da sottoporre alla manutenzione
• resoconto della manutenzione effettuata, inclusa la documentazione per il ritorno all’esercizio;
• Ritorni di esperienza se richiesti;
• Veicolo con manutenzione eseguita.
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Attori coinvolti – Officine di manutenzione
Un’officina di manutenzione è un’organizzazionemobile o fissa composta da personale, inclusoquello con responsabilità direttive, strumenti eimpianti finalizzata a effettuare la manutenzionedi veicoli, parti, componenti o sub assemblaggi diveicoli. Le officine possono essere interne odesterne all’ECM, se esterne devono esserequalificate dall’ECM stesso in quanto operanosotto loro responsabilità (per i carri merci lacertificazione è facoltativa)
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Allocazione delle Responsabilità – Fornitore di servizi / Officine di manutenzione
assicurare l’esecuzione tecnica delle attività definite nel “maintenance file” ed ordinate dall’ECM;
Possedere le competenze per eseguire le attività di manutenzione richieste dall’ECM.Generalmente l’officina di manutenzione fornirà all’ECM che ha ordinato l’attività dimanutenzione un report con riportate tutte le attività di manutenzione effettuate. Vi èultimamente sempre di più la tendenza nei contratti fra ECM e officina di manutenzione diinserire nei report non solo le attività di manutenzione effettuate ma anche le informazioniin merito ai ritorni di esperienza;
La manutenzione può essere effettuata permanentemente, temporaneamente ad intervalliregolari, on-condition o una volta ogni tanto. In ogni caso la documentazione contrattualee le attività di monitoraggio devono dimostrare l’applicazione del Sistema di Gestione dellamanutenzione dell’ECM
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Attori coinvolti – Verificatore indipendente di sicurezza
Qualsiasi modifica alle condizioni di esercizio emanutenzione di un sottosistema strutturale,applicazione generica o veicolo deve essere gestitain conformità a quanto previsto dal Regolamento CEn. 352/2009 della Commissione del 24 aprile 2009.
Il VIS, nel ruolo di CSM assessor, valuta l’applicazionedel procedimento di gestione dei rischi, per lamodifica dei piani di manutenzione
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Allocazione delle Responsabilità - ANSF
vigilanza sul l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni tecniche relative al funzionamento e alla manutenzione dei sottosistemi costitutivi del sistema ferroviario avvenga conformemente ai pertinenti requisiti essenziali,
attività ispettiva, attraverso l’esecuzione di ispezioni e indagini ritenute necessarie per l’assolvimento dei propri compiti.
Ai sensi dell’art. 6 comma del dlgs 162/2007 l’agenzia impartisce ai gestori delle infrastrutture ed alle imprese ferroviarie direttive, raccomandazioni in materia di sicurezza. In via cautelativa, al fine di tutelare la sicurezza della circolazione, l’Agenzia può adottare provvedimenti d’urgenza o restrittivi dell’esercizio, quando rilevi non conformità tecniche e di processo
Se vi è motivo per ritenere che un particolare soggetto responsabile della manutenzione nonsoddisfi i requisiti di cui all’articolo 14 bis, paragrafo 3, della direttiva 2004/49/CE o i requisiti dicertificazione regolamento n. 445/2011, ANSF adotta immediatamente le necessarie decisioni ene informa la Commissione, l’Agenzia, le altre autorità competenti, l’organismo di certificazione ele altre parti interessate
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Grazie per l’attenzionewww.ansf.it
Maria Grazia MarzoniSettore Standard Tecnici di ANSF [email protected]