+ All Categories
Home > Documents > RHODESIA, PAESE DI EMIGRAZIONE

RHODESIA, PAESE DI EMIGRAZIONE

Date post: 24-Jan-2017
Category:
Upload: lequynh
View: 216 times
Download: 3 times
Share this document with a friend
2
RHODESIA, PAESE DI EMIGRAZIONE Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 11, No. 3 (MARZO 1956), p. 70 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40746188 . Accessed: 15/06/2014 02:39 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 195.34.78.121 on Sun, 15 Jun 2014 02:39:22 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
Transcript

RHODESIA, PAESE DI EMIGRAZIONESource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 11, No. 3 (MARZO 1956), p. 70Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40746188 .

Accessed: 15/06/2014 02:39

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

.

Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

http://www.jstor.org

This content downloaded from 195.34.78.121 on Sun, 15 Jun 2014 02:39:22 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

70 AFFRICA

NEL 60° ANNIVERSARIO DI ADUA RICORDIAMO UN VALOROSO SUPERSTITE

Chi fosse ancora in possesso del « Ballettino settimana- le » pubblicato dulia Casa Editrice Trêves di Milano sulla campagna italo-abissina del 1896, ne scorra oggi i fogli in- g'aìliti, che oltre a contener^ le fotografie e la storia dei singoli Ufficiali che parteciparono alla battaglia di Adua, olire a riportare lettere di superstiti che descrivono le fasi cruente del primo marzo e dell'estenuante ripiegamento su Adi Caie ed Asmara, conclusosi il cinque marzo, descrive episodi commoventi di semplici soldati ed ascari che fanno scudo di sé ai loro superiori contro l'irruenza abissina.

Uno di questi soldati è tuttora vivente in Napoli (Via Gemito, Isolato N. 18); è Saverio Bilotti, già del glorioso C° Reggimento Fanteria, comandato dal Colonnello Airaghi e facente parte della Colonna di destra, che marciava su Adua al comando del leggendario Generale Da Bormida.

A questo Eroe*, che da umile Caporale fu decorato sul campo di medaglia di bronzo al valor militare ed il cui figlio, dott. Fernando Bilotti, fu poi valoroso funzionario del Ministero dell'Africa Italiana, la Sede Regionale dell'Istituto Italiano per l'Africa rivolge, da queste colonne, nel 60° anno della battaglia di Adua, il suo commosso saluto.

Nel 1895 V allora Caporale Bilotti {oggi vegeto ottan- tatreenne), nativo di Valle Fiorita (Catanzaro^, aveva voluto arruolarsi nel Corpo di Spedizione in Africa, nonostante l'opposizione dei suoi familiari, ed era stato incorporato nélV 11° Battaglione Fanteria, con il quale raggiunse Adigrat alla fine di gennaio del 1896. Qui fu assegnato alla 2* Se- zione di Sanità della Brigata Da Bormida, con la quale, pochi giorni dopo, si spostò ad Entisciò.

Alle ore 9 âd 29 febbraio 1896, la Brigata Da Bormida ebbe ordine di iniziare la marcia di avvicinamento su Adua, ma verso le ore 12 essa si trovò improvvisamente di fronte preponderanti forze abissine, contro le quali ogni contrattacco ed ogni resistenza delle nostre valorose truppe furono vani. Fra i reparti decimati o distrutti fu coinvolta anche la 2* Sezione di Sanità.

Miracolosamente scampato alla morte, il Caporale Bilotti si aggregò ad un reparto del 6° Reggimento Fanteria, co- mandato daí prode Colonnello Airaghi, in ripiegamento sotto la furibonda pressione abissina, che si esercitava su di esso da tutti i lati. La mancanza di munizioni e l'impos- sibilità dù una ulteriore resistenza, la perdita delle artiglierie e lo sbandamento inevitabile dei neparti superstiti, deter- minarono l'ulteriore arretramento sulle posizioni di partenza.

Fu in questa faticosa ed anche cruenta ritirata, giacche le masse abissine premevano alle spalle delle nostre truppe ripiegami, che il Caporale Bilotti fede rifulgere le sue belle doti d'uomo e di soldato. Imbattutosi su di un difficile sentiero nel suo Comandante di Reg&mento, il Colonnello Airaghi, che caduto a terra sfinito non era più in grado di proseguire a piedi, û Bilotti, benché solo e incalzato dagli abissini, riuscì a fermare un muletto sbandato, a farvi montar^ il suo Colonnello e a proseguire la marcia verso Adi Caie, guidando egli stesso a piedi il quadrupede; ma una raffica di fucileria nemica abbattè il Colonnello Aira- ghi, che, con indicibile strazio del valoroso Caporale, do- vette essere abbandonato sul posto.

Sottrattosi miracolosamente ad altre raffiche di fucileria, questo nostro graduato, senza più viveri, dopo tre giorni di peripezie e di marcia estenuante potè finalmente rag- giungere Asmara. Quivi, comandato plesso l'Infermetia del- la Caserma « Toselli », si prodigò subito nelle cure e nel- l'assistenza ai nostri militari nazionali ed eritrei, feriti o mutilati, scampati da Adua; e, in questo suo ultimo pe- riodo di servizio in Africa, ebbe modo ancora di segnalarsi per un altro atto di coraggio, affrontando e disarmando, di notte, in una cors'ay un nostro militare impazzito, che con il fucile spianato aveva preso a sparare contro gli inermi ricoverati.

Onore ai nostri Caduti di Adua, onore ai sopravvisuti di allora, onore a te, Saverio Bilotti, che con la tua presenza ricordi a ben più giovani generazioni di italiani, incammi- nati verso l'Africa per altre vie, come sia bella ogni via, anche la più dura, quando la si percorra con semplicità, con coraggio, con fede in sé e nella Patria.

Guido Bauer

Si M. l'Imperatore di Etiopia ha inviato una Mission« straordi- naria per le ceiebraziloni anniversarie deU'800 genetliaco e del 17<> del- l'incoronazione di Sua Santità Pio XII. Capo della Missione è stato il Rev. Abba Gabre Yesus Harlu, Ph. D., S.T.D., Addetto Culturale all'Ambasciata Imperiale Etiopica in Roma, che indossava il costume etiópico; Inviato Aggiunto è stato il Rev. Abba Gabrè Mxael Ma- corate», 8.T.L., 8.8. U, attualmente Parroco della Cattedrale Cattolica di rito Etiopico in Addis Abeba. Sua Maestà ha fatto pervenire a Sua Santità un prezioso manoscritto, in pergamena finissma, del Nuovo Testamento ih gè* ez ed in amaneo, e una grande medaglia d'oro commemorativa del Giubilèo della sua incoronazione.

RHODESIA, PAESE DI EMIGRAZIONE

Un altro Paese che sta in questi ultimi tempi aprendo le porte all'emigrazione è la Rhodesia, paese che, per le sue possibilità immediate e per gli sviluppi potenziali, sor- retti dalla visione realistica dei propri dirigenti governativi, aspira ad inserirsi, nel minor volgere di tempo, fra le re- gioni più progredite del continente africano.

La Rhodesia presenta ottime prospettive nel settore minerario e in quello dell'agricoltura. Tali condizioni am- bientali, favorite dal clima temperato, costituiscono un motivo d'attrazione per l'emigrazione italiana, la quale potrebbe essere colà avviata con favorevoli risultati.

Difficilmente gli emigranti italiani potrebbero trovare altrove coKocamento altrettanto sodd sfacente quanto nella Rhodesia, dove i salari sono alti e, di conseguenza, il tenore di vitai elevato; dove il Governo locale è a loro favorevole, la valuta è solida e le rimesse in Italia, contrariamente a quanto avviene altrove, sono completamente libere; dove, infine, gli interessi dei lavoratori sono pienamente salva- guardati.

Alla luce di tutte queste considerazioni e possibilità, ha avuto luogo a Ginevra una riunione presso il CIME, dove dall'esame del problema dell'emigrazione italiana in Rho- desia è emersa, con soddisfazione, la identità di interessi nella soluzione del problema stesso sia da parte dei rap- presentanti italiani sia da parte di quelli rhodesiani.

E' auspicabile, pertanto, che la cifra di 350 emigranti italiani, indicata dal bilancio del CIME per l'emigrazione in Rhodesia nel 1956 e considerata molto bassa, possa essere elevata di almeno 1000 persone e che, nei prossimi anni, si verifichi, con un regolare flusso di richiami, la possibilità di trasferirvi una diecina di nuclei familiari.

Mentre scriviamo ci g'unge notizia che l'impresa italiana Gonella, associata con una ditta inglese, ha ottenuto un importante appalto per lavori di sbarramento sul fiume Zambesi. La ditta avrà bisogno di 150 lavoratori edili, che saranno reclutati ih Italia. Tali lavoratori godranno del- l'assistenza del CIME per quanto riguarda il viaggio.

This content downloaded from 195.34.78.121 on Sun, 15 Jun 2014 02:39:22 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions


Recommended