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RIASSUNTI ELABORATO FINALE
MASTER IN GEOTECNOLOGIE PER L’ARCHEOLOGIA (GTARC)
A.A. 2015/2016
MASTERISTA TITOLO DELL'ELABORATO SEDE DI STAGE TUTOR AZIENDALE
CATALANO Enrico La fotogrammetria delle pietre preistoriche del riparo Dalmeri SMART3K S.R.L. - Trento Dott. Alessandro Rizzi
DAMIANI Linda Analisi di immagini satellitari ottiche e radar e Sistemi Informativi Territoriali per la ricostruzione geoarcheologica in un tratto dell'area ferrarese nell'età del Bronzo
ENEA - Laboratorio SSPT-MET-ISPREV - Bologna
Arch. Elena Candigliota (Dott. Francesco Immordino)
ERRIU Stella La Piazza e la Chiesa di San Nicola dell'antico borgo medievale di Albe (Massa d'Albe, L'Aquila): ricostruzione tridimensionale
Rossi Luigi s.r.l. - Firenze Ing. Di Rienzo Antonio
FINIZIO Davide La ricostruzione del paesaggio antico a Salerno - il contributo dei logs geoarcheologici
Geomed Sas Di Giovanni Di Maio - Scafati (SA)
Dott. Geol. Giovanni Di Maio
MORDÀ Santa Recupero e risanamento conservativo con miglioramento sismico: schede tecniche di degrado e caso studio
Pro.Mu restauri artistici s.r.l. - Viterbo Dott. Proietti Antonello (Dott.ssa Francesca Moscatelli)
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MASTERISTA TITOLO DELL'ELABORATO SEDE DI STAGE TUTOR AZIENDALE
MORTARINI Mattia Gli strumenti avanzati del rilievo metrico integrato al servizio della ricerca archeologica: il caso studio di Costigliole Saluzzo
Politecnico di Torino - Laboratorio di Geomatica per Beni culturali - Torino
Prof.ssa Antonia Teresa Spanò
PALMA Letizia Il borgo nuovo di Santa Maria a Siena tra ricerca storica e indagine geofisica
Geostudi Astier s.r.l. - Livorno Ing. Morelli Gianfranco
RUBEGNI Riccardo Progettare un restauro. Spunti e riflessioni dalle analisi condotte sul sito archeologico di Rocca San Silvestro e sul Chiostro Superiore di San Miniato al Monte
Sisma srls - Firenze Dott. Andrea Arrighetti
VOLPI Gian Marco Il rilievo fotogrammetrico da APR per la salvaguardia di beni architettonici. Il caso del Ponte di Pesciano in località Todi (PG).
Studio Tecnico Associati Grassi - Perugia
Ing. Silvia Grassi
Tirocinio Master in Geotecnologie per l'Archeologia A.A. 2015-2016
Relazione finale Dott. Enrico Catalano Abstract: “La fotogrammetria delle pietre del Riparo Dalmeri”.
Durante l’esperienza alla Smart3k di Trento, ho utilizzato molte delle
strumentazioni che ho avuto modo di conoscere al Master, e molti dei
software su cui avevo iniziato a lavorare.
L’esperienza, si è rivelata molto positiva, in quanto oltre al mio progetto, ho
potuto seguire anche altri progetti, non prettamente di natura archeologica,
ma che mi hanno comunque aiutato a poter utilizzare meglio gli strumenti e i
software analizzando i risultati ottenuti. Per esempio, mi è stato possibile
utilizzare un laser scanner (per oggetti piccoli) e fare delle scansioni; lo
strumento potrebbe essere utilissimo se usato per ricostruire nuvole di punti o
direttamente piccoli reperti archeologici da elaborare. Come esercitazione ho
utilizzato anche dei “dataset” costituiti da fotografie da drone: in particolare ho
fatto delle prove su un campo di esercitazione dei Vigili del Fuoco,
elaborando i dati su Photoscan; ancora ho utilizzato delle foto da drone fatte
sul campo per una prova del drone stesso; tali dati li ho potuti inserire sempre
su Photoscan ed elaborarli anche se non avendo preso dei punti a terra e
nemmeno dei riferimenti esatti ovviamente non ho potuto analizzare bene il
territorio che era stato fotografato.
Tuttavia, il mio progetto, si è concentrato sulla fotogrammetria di alcune delle
pietre preistoriche del “riparo Dalmeri”.
Dopo aver fatto una piccola introduzione sulla preistoria del Trentino Alto
Adige, ho raccontato del progetto su cui ho elaborato. Tuttavia, si tratta di dati
“relativamente” nuovi, perchè non esiste grandissima bibliografia in merito.
Ho potuto congiungere dunque, oltre alla mia passione per l’archeologia
preistorica, i nuovi studi appresi al Master: oltre alla fotogrammetria, sono
stati effettuati dei rendering con 3d StudioMax.
Tirocinio Master in Geotecnologie per l'Archeologia A.A. 2015-2016
Relazione finale Dott. Enrico Catalano Abstract: “The photogrammetry on the stone of Riparo
Dalmeri”. During my internship experience at the Smart3k in Trento, I used many
instruments that I learnt about during my Master course and a lot of the
software on which I had begun to work on before.
The experience was extremely positive because not only did I work on my
project but I also had the opportunity to work on other projects, and not only
archaeological ones. Working on these projects helped me to use the
instruments and software and analyse the final results. For example, I used a
small laser scanner (for small objects) this instrument could be very useful to
reconstruct points of clouds or reconstruct small archaeological findings.
I utilized “dataset” made up of photos taken by a drone of field where firemen
practice elaborating the data on Agi Soft Photoscan.
To test the drone we also used photos of a nearby field, taken by the drone,
then we inserted them in Photoscan for elaboration. Not having established
precise markers of the field or reference points it was obviously impossible to
analyse the area that had been photographed accurately.
All in all, my project concentrated on the photogrammetry of some prehistoric
stones from “riparo Dalmeri”. Thanks to what I learnt at the Master course I
was able to bring together my passion for prehistoric archaeology and the
new technologies available for research today.
Besides using Photogrammetry I also used Autodesk 3d StudioMax to
produce some rendering.
In this report I will explain how I carried out my project.
Un particolare della pietra definita n.3. Si può notare un toro, o meglio un “Bovide”.
Analisi di immagini satellitari ottiche e radar e Sistemi Informativi Territoriali per la ricostruzione geoarcheologica in un tratto dell'area
ferrarese nell'età del Bronzo.
Parole chiave: Landsat-8, Pleiades, Sentinel-1, Ferrara, Geoarcheologia, Terramare, Età del Bronzo Introduzione Il territorio indagato nel presente lavoro è collocato a sud del fiume Po, nella bassa pianura padana, in particolare tra le province di Modena e Ferrara, ed è stato interessato nel corso della storia da processi geomorfologici le cui tracce sono ancora oggi visibili nell’assetto paesaggistico. Sono stati inoltre trovati numerosi reperti archeologici che testimoniano una densa attività umana sul territorio nel corso della storia. La zona è stata profondamente trasformata da una forte antropizzazione legata alla sistemazione agricola, all’espansione urbana e allo sviluppo di una fitta rete viaria. Tali dinamiche hanno reso la lettura della morfologia attuale del territorio piuttosto complessa ma interessante sotto il profilo geo-archeologico. Scopo dello studio Lo studio costituisce uno strumento preliminare per l’identificazione di paleoforme e forme riconducibili ad emergenze archeologiche in un contesto ambientale ad alto rischio idrogeologico. Scopo del presente lavoro è la ricostruzione storica, nell’età del Bronzo, dell’assetto geomorfologico del territorio, tramite fotointerpretazione e image processing, per la tutela del patrimonio storico, architettonico e archeologico. Allo stesso tempo lo studio è diretto a testare un approccio metodologico che consenta di produrre informazioni utili alla comprensione dell’evoluzione del territorio, complementari ad altre fonti quali la documentazione archivistica, la cartografia storica e la carta archeologica. All’interesse scientifico si aggiunge inoltre la possibilità che tali conoscenze fungano da supporto alle pubbliche amministrazioni nella gestione del territorio. Approccio metodologico Data la complessità morfologica dell’area oggetto di studio, si è scelto di adottare un approccio multiscala in maniera da consentire una graduale individuazione e interpretazione delle forme del territorio. Sono state utilizzate immagini ottiche ad alta (Landsat-8) ed altissima risoluzione (Pléiades) e immagini radar (Sentinel-1). Il processo di fotointerpretazione è stato condotto sulla base di tre tipologie di chiavi interpretative: le variazioni di tono, gli andamenti delle particelle e gli andamenti di alcuni assi stradali. Le immagini impiegate o porzioni di esse sono state sottoposte a image processing per isolare le variazioni tonali riconducibili ad evidenze archeologiche e paleoforme. La visibilità di tali elementi è stata migliorata con tecniche di enfatizzazione quali contrast stretching e filtri direzionali. L’interpretazione delle tracce finora identificate risulta in parte coincidente con le ricostruzioni storiche precedenti, ma andrebbero verificate con specifiche ricognizioni sul campo. Inoltre, le informazioni così ottenute possono essere uno strumento di supporto alle decisioni in tema di monitoraggio e prevenzione ambientale, in un territorio ad alto rischio idrogeologico.
Remote sensing optical and radar, image processing and Geographical Information System for geoarcheological investigations in a section of the
area of Ferrara (Italy) in the Bronze Age.
Key Words: Landsat-8, Pleiades, Sentinel-1, Ferrara, Geoarcheology, Terramare, Bronze Age Introduction The site investigated in this report, is located to South of the river Po, between the cities of Modena and Ferrara, an area characterized throughout history by geomorphological processes, still visible in the current landscape. Furthemore, much archaeological evidence was discovered here proving a dense human presence in the area over the course of history. The region has also been vastly transformed by the anthropization of agricultural settlements, urban expansion and development of a dense road network. For these reasons, the geomorphological interpretation of the current territory became very difficult, but interesting from the geoarcheological point of view. Aims of the research This project is a preliminary study of the identification of ancient geomorphological structures related to archaeological sites in an environment with high landslide risk. The purpose of this research is to focus on the historical recostruction, in the Bronze Age, of the geomorphology settings of the territory, through the use of aerial photography interpretation and image processing for the protection of the historic, architectural and archaeological heritage. Also the study aims to test a methodological process of providing useful information that can aid the understanding of the evolution of the landscape and to integrate to other type of sources such as document archiving, historical cartography and archeological mapping. In addition to the scientific interest there is a possibility that such knowledge could support to local administration with land management. Methods Considering the morphological complexity of the investigated area, it was therfore decided to adopt a multiscale approach to allow a progressive identification and interpretation of the forms of the territory. Optical satellite imagery at high (Landsat-8) and very high (Pleiades) resolution and spaceborn radar images (Sentinel-1) have been used. The satellite imagery interpretation was based on three key factors: changes in tone, agricoltural patterns and road trends. The processing of images or parts of them allowed to identify signs of changes in tone linked to archeological evidence and ancient geological shape. The visibility of these descovered elements has been enhanced with techniques such as contrast stretching and directional filters. The interpetation of the traces identified until now partially coincide with previous historical and geological studies, but should be verified with specific archeological surveys on site. This information could be also used to support decisions concerning the environmental monitoring and prevention of a high-hydrogeological risk area.
Figura1–Immaginiotticheimpiegate:Landsat8ePleiades.
Figura 2 – Ricostruzione paleoidrografica relativa all’Età del Bronzo.
Figura 3 – Esempio di applicazione del Filtro direzionale a 90° sull’immagine Pléiades, banda 4.
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Riassunto
Il presente lavoro ha avuto come obiettivo quello di proporre un’ipotesi di ricostruzione di
parte dell’antico borgo medievale di Albe Vecchia, nel comune di Massa d’Albe (L’Aquila).
Il sito è immerso in un contesto paesaggistico dell’Abruzzo interno molto suggestivo che
oggi costituisce il Parco Naturale Regionale del Sirente-Velino. Il borgo è ubicato infatti sul
crinale dell’altura di S. Nicola, ai piedi del Monte Velino, e ad oggi delle antiche strutture
sono visibili soltanto ruderi a seguito del disastroso evento sismico che colpì la Marsica nel
1915. I dati di partenza sono stati: 1) modello digitale del terreno (DTM) con risoluzione 1
m/pix, 2) ortofoto con risoluzione 7cm/pix, 3) planimetria delle strutture in ambiente
GIS/CAD, 4) materiale fotografico d’epoca e vedute storiche. Sulla base di tali dati è stata
ipotizzata una ricostruzione tridimensionale del principale luogo di culto, la chiesa di S.
Nicola, e delle strutture architettoniche che occupavano la piazza omonima antistante. Il
modello tridimensionale è stato realizzato tramite modellazione parametrica Non Uniform
Rational Basis-Splines (NURBS), all’interno del software Rhinoceros 5.0.
Abstract
This project is aimed at proposing an hypothesis of archaeological reconstruction of part of
the medieval town of Albe Vecchia, in Massa D'Albe near L'Aquila. The site is placed inside
the very suggestive historical and environmental context of the Parco Naturale Regionale del
Sirente-Velino. The town lays on the hill of S. Nicola, at the foot of Monte Velino, but today
only ruins remain since the earthquake of 1915 that stroke all the area of Marsica. The
starting data considered have been: 1) Digital Terrain Model (DTM) with a resolution of 1
m/pix, 2) orthophoto with a resolution of 7 cm/pix, 3) digital map (CAD/GIS) of the
structures, 4) archival drawings and photos. On the base of these data, 3D models of the main
cult building, the church of S. Nicola, and of all structures around the square of the town have
been built. The 3D modeling has been performed through a Non Uniform Rational Basis-
Splines (NURBS) approach by mean of Rhinoceros 5.0 in order to reconstruct the urban and
architectural context prior to the earthquake.
DAVIDE FINIZIO
LA RICOSTRUZIONE DEL PAESAGGIO ANTICO A SALERNO - IL CONTRIBUTO DEI
LOGS GEOARCHEOLOGICI
ABSTRACT
L’assetto geoarcheologico del centro storico di Salerno, ha determinato la fossilizzazione delle paleosuperfici
antropiche anche a considerevoli profondità. La revisione di logs stratigrafici condotti preliminarmente a
varie opere pubbliche ha permesso di riconoscere punti dove la stratigrafia antropica raggiunge spessori
anche superiori ai 10 m. L’indagine di livelli così profondi presenta difficoltà che rendono difficilmente
applicabili le metodologie classiche dello scavo stratigrafico. La conoscenza della forma stratigrafica
dell’antica Salerno necessita quindi della caratterizzazione dello spazio tridimensionale compreso tra le
paleosuperficie preantropica e la città moderna. E l’obiettivo di questo studio è la ricostruzione
planoaltimetrica del paesaggio sepolto del centro storico di Salerno sviluppando i seguenti punti:
1. Raccolta, catalogazione e revisione sistematica dei dati da logs stratigrafici, da scavi archeologici
e dall’analisi della cartografia storica e delle fotografie aeree.
2. Creazione, sulla base dei dati desunti dallo spoglio della documentazione, di schede relative alla
stratigrafia con evidente intento di individuare la cronologia dei livelli ritenuti di interesse
archeologico e inserire nel corretto contesto geoambientale la formazione dei records;
3. Distinzione di unità stratigraficamente omogenee dal punto di vista cronologico e geoambientale;
4. Creazione di sezioni geoarcheologiche significative;
5. Realizzazione di un GIS opensource con utilizzo di diverse basi cartografiche georiferite;
6. Definizione di una carta del paesaggio antico relativa ai diversi intervalli temporali individuati,
partendo dai dati archeologici e geoarcheolgici già noti.
Inizialmente lo studio sarà finalizzato alla definizione di un Sistema Informativo Territoriale limitato ad una
piccola area del centro storico di Salerno (prototipo); in seguito, verificata la correttezza dei dati ottenibili dal
prototipo, il sistema informativo sarà esteso al resto del territorio comunale fornendo un valido contributo
alla stesura della Carta Archeologica. Nell’ambito del suddetto programma la parte fondamentale del lavoro
è stata la raccolta e l’immissione nel sistema informativo territoriale dei dati relativamente all’individuazione
delle unità stratigrafiche omogenee e alla definizione di un modello digitale del paesaggio antico mediante
interpolazione con il metodo triangulated irregular network (TIN).
Figura 1 Interfaccia del GIS e modello digitale di elevazione
THE RECONSTRUCTION OF THE ANCIENT LANDSCAPE IN SALERNO-THE
CONTRIBUTION OF THE GEO-ARCHAEOLOGICAL LOGS
ABSTRACT
Geoarchaeological planning of the historic centre of Salerno, has determined the fossilization of
anthropogenic palaeo-surface also to considerable depth. The revision of Stratigraphic logs conducted a
preliminary to various public works allowed him to recognize where the anthropic stratigraphy reaches
thicknesses higher than 10 m. The investigation of deep levels presents difficulties that make it difficult to
apply the classical stratigraphic excavation methodologies. Knowledge of the shape of ancient stratigraphic
Salerno therefore requires the characterization of the three-dimensional space between palaeo-surface and
the modern city. And the objective of this study is the reconstruction of the historic centre of Salerno and
altimetrical landscape buried developing the following points:
1. Collection, cataloguing and systematic review of data from stratigraphic logs, from
archaeological excavations and analysis of historical cartography and aerial photographs.
2. creating, on the basis of data obtained from the perusal of the documentation of business
regarding the stratigraphy with obvious intent to locate archaeological levels considered history and
place in proper context geoenvironmental training records;
3. Distinction of homogeneous unit stratigraphically chronologically and geoenvironmental;
4. creating geoarcheologiche significant sections;
5. Realization of an opensource GIS with various georeferenced cartographic bases;
6. Definition of an ancient landscape on different time periods identified from archaeological data
and geoarcheolgici already known.
Initially the study will focus on the definition of a geographic information system restricted to a small
area of the historic centre of Salerno (prototype); later, after checking the correctness of the data obtainable
from the prototype, the information system will be extended to the rest of the Township by providing a
valuable contribution to the drafting of the Charter. Under this programme the key part of the work has been
collecting and entering data in geographic information system in relation to the identification of
homogeneous stratigraphic units and the establishment of a digital model of the ancient landscape by
interpolation with the triangulated irregular network (TIN).
Picture 1 GIS interface and digital elevation model of the historic centre of Salerno
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA MASTER UNIVERSITARIO DI II
LIVELLO IN GEOTECNOLOGIE PER L’ARCHEOLOG IA GTARC
A.A.2015/2016-ELABORATO FINALE DI SANTA MORDÀ-
TITOLO: «RECUPERO E RISANAMENTO CONSERVATIVO CON
MIGLIORAMENTO SISMICO: SCHEDE TECNICHE DI DEGRADO E
CASO STUDIO»
L’ultimo grande terremoto in Italia – prima di quello che ha colpito il centro della
penisola nella notte tra il 23 e il 24 agosto 2016 – è stato quello dell’Emilia
verificatosi tra il 20 e il 29 maggio 2012. L’area colpita rientra nel territorio di molti
comuni delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara. La prima grande
scossa, quella del 20 maggio, fu di magnitudo 5.9 con epicentro vicino a Finale Emilia,
in provincia di Modena.
Nel corso del tirocinio condotto presso la PRO.MU restauri artistici s.n.c. di Viterbo,
ho analizzato il caso della “Chiesa parrocchiale e Monastero Benedettino di San
Pietro” sec. XV integrata nel tessuto urbano della città di Modena; a seguito del
sisma di maggio 2012 la struttura ha subito vari danni per porre rimedio ai quali sono
stati avviati lavori di consolidamento ad oggi ancora in corso: intervento di
manutenzione alla copertura dell’ala del monastero corrispondente con gli alloggi dei
monaci, ultimazione dei lavori di recupero e riconfigurazione del “Cortile della
Speziera” della prima metà del XVI sec. e restauro dell’androne d’accesso.
In quest’elaborato si è cercato di presentare la fase preliminare di studio e ricerca
funzionale all’approntamento del cantiere di restauro, attraverso l’analisi condotta
mediante l’editazione di una serie di schede tecniche sviluppate col software
AutoCAD con l’obiettivo di evidenziare mediante campionatura tipologie di lesioni e
danneggiamenti riscontrati, distinguendo tra quelli pregressi e quelli insorti a causa
del sisma.
Parole chiave: sisma, restauro, AutoCAD, lesioni, beni culturali, campionatura
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA MASTER UNIVERSITARIO DI II
LIVELLO IN GEOTECNOLOGIE PER L’ARCHEOLOG IA GTARC
A.A.2015/2016-ELABORATO FINALE DI SANTA MORDÀ-
TITLE: «RECOVERY AND CONSERVATIVE RESTORATION WITH
SEISMIC IMPROVMENT: DATASHEET OF DECAY A ND CASE
STUDY»
The last great earthquake in Italy – before that struck
the peninsula center during the night between the 23th
the and 24th of August 2016 – was the Emilia one occurred
between the 20th and 29th of May 2012. The affected area
includes several municipalities in the Reggiop Emilia,
Modena, Bologna and Ferrara Provinces. The first big
earthquake, that of 20th of May, was 539 of magnitude
with epicenter near Finale Emilia, in the Modena
Province.
During my workplacement at the PRO.MU restauri artistici
s.n.c. in Viterbo, I analyzed the study case of: “ St.
Peter church and Benedictine monastery” built during the
15th century integrated into the Modena urban fabric;
because of the quake of May 2012, the building structure
suffered many damages to solve those were started
consolidation work today are yet not finished:
maintenance of monastery wing with the lodgings of the
monks, completion the works of recovery and
reconfiguration of “Cortile della Speziera” realized
during the first half of 15th century, and restoration of
entrance hall.
In this short thesis the target was to explain the
introductive study and research activities before the
opening of a restoration site, the analysis made by
editing several technical schedules by AutoCAD software,
pointing the kinds of injuries and damages, marking the
differences between ones caused by the 2012 earthquake
and ones already existed.
Keywords: earthquake, restoration, AutoCAD, injuries,
cultural heritage.
GLI STRUMENTI AVANZATI DEL RILIEVO METRICO INTEGRATO AL
SERVIZIO DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA: IL CASO STUDIO DI
COSTIGLIOLE SALUZZO di Mattia Mortarini
Riassunto
L’uso di strumenti avanzati del rilievo metrico integrato per l’elaborazione dei dati relativi ad un
sito archeologico permette di ottenere dei risultati molto interessanti da un punto di vista
scientifico e divulgativo.
Nel sito di Costigliole Saluzzo situato a 13 km a sud di Saluzzo e a 30 km a nord di Cuneo si è svolta
nell’estate del 2016 un’intensa campagna di rilevamento aereo e terrestre di due aree di scavo di
una villa rustica di epoca romana.
Il “Lotto1” e il “Lotto2” sono stati per prima cosa rilevati tramite laser scanner e drone, poi, in
laboratorio, i dati sono stati elaborati tramite PIX4D, SCENE, 3DRESHAPER, POINTCAB e
PHOTOSCAN. Per mezzo di questi programmi si sono prodotte nuvole dense di punti, mesh, dsm e
ortofoto con i quali poter descrivere e studiare le due aree di indagine.
I risultati ottenuti potranno essere propedeutici all’integrazione futura in ottica ricostruttiva di
ulteriori aree di scavo dell’intera villa rustica.
La ricostruzione tridimensionale di un sito archeologico permette di integrarlo nell’ambiente
circostante e consente molto spesso di analizzare il territorio entro il quale esso si è sviluppato.
Abstract
Advanced tools of the integrated metric survey for the elaboration of data relating to an
archaeological site allow to obtain some very interesting results from a scientific and an
educational point of view.
In the summer of 2016 an intensive campaign of aerial and ground survey of two excavation areas
of a Roman villa rustica took place in Costigliole Saluzzo located at 13 km to the south of Saluzzo
and 30 km to the north of Cuneo.
“Lotto1” and “Lotto2” were first detected by a laser scanner and a drone. Then, at the laboratory,
data were processed through PIX4D, SCENE, 3DRESHAPER, POINTCAB and PHOTOSCAN programs.
Using these programs we realized dense point clouds, meshes, dsm and orthophotos with which
to describe and to study the two investigated areas.
The obtained results will be helpful for future increase in a reconstructive perspective of further
excavation areas of this site.
The three-dimensional reconstruction of an archaeological site allows us to create a link with the
surrounding environment and often it can help us to understand the area in which the
archeological site developed.
Abstract - Il borgo nuovo di Santa Maria a Siena tra ricerca storica e indagine geofisica - Letizia Palma
Il presente elaborato illustra una recente indagine geofisica volta alla ricerca di tracce del
trecentesco Borgo Nuovo di Santa Maria a Siena. Si tratta di un borgo sub-urbano localizzato
nell’attuale Val di Montone, frutto dell’espansione demografica che visse la città di Siena tra la fine
del XIII secolo e la prima metà del XIV. Esso, però, ebbe vita breve: nel 1348 la peste nera decimò
la popolazione senese, rendendo così superfluo il borgo da poco costruito.
Il sito oggetto di indagine è composto geologicamente da Sabbie di San Vivaldo, frutto di una
deposizione marina prossimale; la sua geomorfologia è invece caratterizzata da una scarpata non
attiva sul versante orientale della valle.
L’indagine ha visto l’utilizzo di un GPR (Ground Penetrating Radar) multicanale con frequenza di
centro banda pari a 200 MHz. Le acquisizioni hanno coinvolto quattro aree pianeggianti collocate
nel lato orientale del fondovalle, secondo una griglia regolare. I dati ottenuti sono stati processati
con il software GPR-Slice. I risultati hanno rivelato la mancanza di strutture o fondazioni in situ
dalla chiara leggibilità; tuttavia vi sono diverse anomalie isolate di cui non si esclude l’origine
archeologica.
I risultati ottenuti sono stati messi a confronto con indagini precedenti: una magnetometria e due
tomografie di resistività elettrica. Esse hanno evidenziato le medesime anomalie visibili dai dati
radar, nonostante la presenza di elementi, quali tubazioni moderne, abbia parzialmente inficiato le
misure. Inoltre le tomografie hanno rilevato la presenza di falde acquifere superficiali, forse
sfruttate dagli antichi bottini senesi.
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The present study shows a recent geophysical survey aimed at finding traces of fourteenth-
century Borgo Nuovo di Santa Maria in Siena. It is a suburban town located in the current Val di
Montone. It is the result of demographic expansion that lived the city of Siena in the late XIII
century and the first half of the XIV. It, however, was short-lived: in 1348 the black plague
decimated the population of Siena, making the village recently constructed unnecessary.
The site under investigation is geologically composed of Sabbie di San Vivaldo, the result of a
proximal marine deposition; its geomorphology is instead characterized by a scarp no longer active
on the eastern side of the valley.
For the survey a multi-channel GPR (Ground Penetrating Radar) with center band frequency of 200
MHz is used. The acquisitions have involved four flat areas located in the eastern side of the valley,
according to a regular grid. The data obtained were processed with the GPR-Slice software. The
results revealed the lack of structures or foundations in situ by clearly legible; however there are
several isolated anomalies that do not exclude the archaeological origin.
The results obtained were compared with previous investigations: a magnetometric survey and
two tomographies of electrical resistivity. They showed the same anomalies visible from radar
data, despite the presence of elements, such as modern pipes, has slightly affected the measures.
In addition, the tomographies revealed the presence of shallow aquifers, perhaps exploited by the
medieval water main of Siena.
Figura 1: Time slices integrate corrispondenti a 0.40 metri di profondità su immagine satellitare
Progettare un restauro. Spunti e riflessioni dalle analisi condotte sul sito archeologico di
Rocca San Silvestro e sul Chiostro Superiore di San Miniato al Monte
Abstract
Riccardo Rubegni
Questo studio si prefissa l'obiettivo di seguire, affiancare ed integrarsi nel flusso di lavoro che
accompagna la progettazione, la stilatura e la presentazione di un progetto di restauro su di un bene
culturale, architettonico e/o archeologico. Di questo aspetto si è cercato di affrontare l'ambito
tecnologico e digitale che ormai è legato ampiamente e biunivocamente alla diagnostica e agli
interventi sui beni culturali. Le analisi e la progettazione dell'elaborato esecutivo infatti, sono
affiancate e prescindono oramai da una serie di tecnologie che accompagnano tutto il processo di
restituzione, anche se possono cambiare a seconda dei casi, delle richieste della committenza,
dell'oggetto in esame e delle condizioni di acquisizione.
In questo periodo di lavoro svolto all’interno della società SISMA – Sistemi Integrati di
Monitoraggio Architettonico s.r.l.s, sono stati affrontati in particolare due casi: il sito
archeominerario di Rocca San Silvestro, Campiglia Marittima (LI) e le analisi e le restituzioni
condotte nel Chiostro Superiore di San Miniato al Monte (FI) sul ciclo di affreschi “Storie dei Santi
Padri del Deserto”di Paolo Uccello.
Nel primo caso il lavoro è stato di supporto al progetto esecutivo per il restauro archeologico del
sito. In particolare le operazioni si possono così sintetizzare: acquisizione fotografica e ricognitiva
“in situ”; elaborazione con programmi appositi delle fotografie e della nuvola di punti ottenuta da
rilievo Laser Scanner; restituzione di prospetti, sezioni, piante; proposta di intervento; consegna del
progetto per il futuro restauro, valorizzazione e fruizione dell'area e del complesso.
Nel Chiostro di San Miniato il lavoro si è concentrato, come prima fase, nell’acquisizione dei dati
necessari per le acquisizioni fotografiche e Laser Scanner e successivamente nell’elaborazione in
remoto della nuvola di punti e delle fotografie, fino alla consegna alla committenza degli
ortofotopiani ad alta definizione degli affreschi e delle sinopie per il futuro intervento di restauro,
che seguirà nei prossimi 3 anni, rivolto al recupero del ciclo delle “Storie” presenti nel chiostro.
Decisamente l'obiettivo preposto inizialmente è stato soddisfatto a pieno affiancando professionisti
del settore su due diversi lavori con modalità e finalità diverse ma con l'obiettivo del restauro in
comune, interagendo e lavorando in tutte le fasi di progetto ed elaborazione, dall'inizio, alla
consegna ed utilizzando diverse tecnologie affrontate nel corso dei mesi precedenti.
In questo elaborato, dopo aver illustrato le tecnologie utilizzate per le acquisizioni e l'elaborazione,
verranno brevemente presentati i due siti e saranno affrontati i due rispettivi flussi di lavoro, con
relativi problemi e scelte operative. Infine saranno illustrate parti dei prodotti finali consegnate alle
committenze, per poter avere una panoramica completa di due dei processi che accompagnano la
progettazione di un restauro di due beni culturali molto diversi tra loro.
Riccardo Rubegni Data 03/01/2017
Abstract
The objective of this study is to follow and integrate the various steps (for example, the planning
phase and the presentation) that are linked with a cultural heritage restoration project. The main
focus of this study will concern the technological and digital processes, that today have a bi-
univocal connection with cultural heritage diagnostics and operations.
The planning and the analysis phases of an executive project are complementary, and they also
depend on a series of different technologies that work well together throughout the entire restitution
plan, even if in certain cases they can change, for example, when requested by the commissioner,
because of a certain object’s particular characteristics and the acquisition’s conditions.
During the period of time I collaborated with SISMA – Sistemi Integrati di Monitoraggio
Architettonico s.r.l.s, I worked on two different projects: Rocca San Silvestro's Archeological Area,
in Campiglia Marittima (LI) and fresco-painting and sinopers of the cycle “Storie dei Santi Padri
del Deserto” by Paolo Uccello in the San Miniato al Monte's Upper Cloister (FI).
While collaborating on the executive project for the restoration of the Rocca San Silvestro site, I
mainly functioned as an assistant. In a nutshell, my work can be outlined in the following way:
photographic acquisition and control “in situ”; post-elaboration of photos and Scanning Clouds
(obtained from Laser scanner acquisitions) with specific programs; restitution of prospects, sections
and plans; proposals for action; delivery of the project for future restoration operations and the site's
fruition.
Inside San Miniato's Cloister, during the first phase, the work focused on Photo and Laser Scanner
acquisitions “in loco”. The work then continued with the remote elaboration of the point clouds and
photos until the final delivery to the commissioner of the high definition “ortofotopiani” of the
fresco-paintings and the sinopers for the following three years restoration operations, for the re-
evaluation of the cycle of “Storie” in the cloister.
The initial goal has been adequately achieved, shadowing professionals on two distinct restoration
projects that had different aims and objectives, being involved during the planning and the project
phases, since the beginning to the final delivery, using different technologies that I have dealt with
over the past few months.
In this study, after having introduced the different technologies used for the acquisition and the
elaboration of data, there will be a brief presentation regarding. Here I will illustrate both the site’s
workflow, the various problems we encountered and operative choices that were made. Finally, I
will show some final deliveries, in order to give an overall picture of the workflows that are
involved in two different cultural heritage's restoration projects.
Riccardo Rubegni Data 03/01/2017
Master Universitario di II Livello in Geotecnologie per l’Archeologia
GTARC Anno Accademico 2015/2016
Il rilievo fotogrammetrico da APR per la salvaguardia di
beni architettonici.
Il caso del Ponte di Pesciano in località Todi (PG).
Elaborato finale Dott. Volpi Gian Marco Tutor Aziendale Ing. Grassi Silvia Tutor Universitario Dott. Salvini Riccardo
San Giovanni Valdarno (AR)
20 Gennaio 2017
Riassunto
Questo lavoro è finalizzato alla messa a punto di una procedura per il rilievo fotogrammetrico da
APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) di ponti e viadotti, intesa sia come sistema di ispezione video
per la programmazione delle attività manutentive, sia come metodo per la ricostruzione di modelli
geometrici da utilizzare per la progettazione di interventi architettonici, restaurativi e strutturali.
Il caso in esame rientra in un progetto di restauro conservativo e recupero funzionale di un ponte
d’epoca altomedievale situato lungo l’antica Via Amerina, nel territorio comunale di Todi , in
provincia di Perugia: il Ponte di Pesciano.
Contestualmente all’uso del drone, per l’esecuzione del presente lavoro sono state impiegate
strumentazioni e procedure di rilevamento ormai note e consolidate, quali Stazione Totale e Laser
Scanner. Esse da una parte hanno consentito di validare la procedura fotogrammetrica adottata,
mettendo in risalto gli indiscussi vantaggi e le potenzialità offerti dal suo impiego rispetto a qualsiasi
altra tecnica di rilievo, dall’altra hanno permesso di evidenziarne i limiti e le criticità.
Abstract
This work aims at the development of a procedure for the photogrammetric survey via UAV
(Unmanned Aerial Vehicle) of bridges and viaducts, as both a video inspection system for the
planning of maintenance activities, and as a method of reconstruction of geometric models to be
used for the purpose of architectural intervention, be it restorative or structural.
This case is part of a project of restoration and recovery of an early medieval bridge located along
the ancient Via Amerina, in the municipality of Todi, province of Perugia: the Bridge of Pesciano.
Along with the drone, instruments and established detection procedures, such as Total Station and
Laser Scanner, were used to complete this project. They made it possible to validate the adopted
photogrammetric process, highlighting the undisputed advantages and potential offered by their
use compared to any other major technique, while at the same time making it possible to highlight
their limits and weaknesses.