● Discorso pronunciato presso l'università di Parigi nel 1819
● Due tematiche
la libertà degli antichi e governo rappresentativo
dei moderni
Gli antichi
● La libertà degli antichi esercitare collettivamente
parti della sovranità.
● Completo assoggettamento dell'individuo alla società.
Niente è concesso all'indipendenza privata, tutto è
regolato da leggi.
● Le società antiche erano racchiuse entro stretti
confini; la guerra era la loro principale occupazione
● Tutti questi stati avevano schiavi
lavoro manuale
Il mondo moderno
● Un' epoca in cui il commercio sostituisce la
guerra
● Grazie alla religione e ai progressi intellettuali e
morali non ci sono più schiavi nelle nazioni
europee
● Tra i moderni l'individuo, indipendente nella vita
privata, non è sovrano che in apparenza. La sua
sovranità è ristretta e quasi sempre sospesa
«Il perpetuo esercizio dei diritti politici, la
discussione quotidiana degli affari di stato e i
dissensi causerebbero soltanto fastidio e fatica
alle nazioni moderne, dove ogni individuo,
occupato dalle sue iniziative, non vuole esserne
distolto che per un momento e il meno
possibile».
La libertà dei moderni godimento pacifico
dell'indipendenza privata, della libertà individuale
«La libertà ci sarà tanto più preziosa, quanto più
tempo l'esercizio dei diritti politici ci lascerà per
gli interessi privati».
sistema rappresentativo
Dal fatto che la libertà moderna è diversa da
quella antica, segue infatti che essa è anche
minacciata da un pericolo di tipo diverso.
«Il pericolo della libertà moderna è che, assorbiti
nel godimento dell'indipendenza privata e nel
perseguimento dei nostri interessi particolari,
rinunciamo con troppa facilità al nostro diritto di
partecipare al potere politico».
«I depositari dell'autorità non mancano di esortarci
a ciò, sono così disposti a risparmiarci ogni tipo di
noia, tranne quella di obbedire e di pagare!».
«....Non è alla sola felicità, è al perfezionamento
che il nostro destino ci chiama; e la libertà politica
è il mezzo più possente e il più energico di
perfezionamento che il cielo ci abbia dato».
● Unione delle due libertà
● Liberalismo si contrappone all’autoritarismo
● Liberalismo si contrappone al conservatorismo
● Liberalismo si contrappone al socialismo /comunismo
● Liberalismo si contrappone al comunitarismo
● I contributi del cristianesimo al liberalismo
● Presupposto del liberalismo è l'attribuzione a tutti gli
uomini, per natura, di alcuni diritti fondamentali come il
diritto alla vita, alla proprietà e alla sicurezza
● Il principio della divisione dei poteri
● Concezione negativa dello Stato (nemico da cui
difendersi)
● L'istruzione obbligatoria, la previdenza sociale,
l'assistenza sanitaria pubblica, l'imposizione fiscale
introducono vincoli crescenti nell'interazione sociale
e finiscono di conseguenza per produrre benessere
a spese della libertà
● Individualismo e conformismo
● liberalismo democrazia
«Il rifiuto dell'uniformità, della monotonia, della
standardizzazione sarebbe da questo momento
divenuto un tema conduttore della polemica liberale
contro le tendenze livellatrici della democrazia».
● Per John Stuart Mill non sono soltanto coloro che
«desiderano imporre ad altri il proprio potere» a dover
essere annoverati tra i nemici della libertà, perchè anzi
altrettanto temibili e forse ancora più insidiosi sono
coloro che «desiderano l'uniformità» e coloro che «sono
convinti che alla domanda di come si debba vivere (..)
debba esistere una sola risposta giusta».
● Gli anni che seguono la Prima guerra mondiale sono
gli anni dell'eclissi del liberalismo
è un evento di masse e di macchine, non di
individui
Diritti preliminari per la pace
perpetua tra gli Stati
● «Nessun trattato di pace deve considerarsi tale, se è
stato fatto con la tacita riserva di pretesti per una guerra
futura».
● «Nessuno stato indipendente(non importa se piccolo o
grande) può venire acquistato da un altro per
successione ereditaria, per via di scambio, compera o
donazione».
● «Gli eserciti permanenti devono col tempo scomparire
interamente».
● «Non si devono contrarre debiti pubblici in vista di
controversie fra stati da svolgere all'estero».
● «Nessuno Stato deve intromettersi con la forza
nella costituzione e nel governo di un altro
Stato».
● «Nessuno Stato in guerra con un altro deve
permettersi atti di ostilità che renderebbero
impossibile la reciproca fiducia nella pace futura:
come,ad es. assoldare sicari ed avvelenatori, la
rottura della capitolazione, l'istigazione al
tradimento nello stato al quale si fa guerra...»
Articoli definitivi per la pace
perpetua tra gli stati
«La costituzione civile di ogni stato deve essere repubblicana»
La costituzione repubblicana è fondata:
- sul principio della libertà dei membri di una società in quanto uomini;
- sul principio della dipendenza di tutti da un'unica comune legislazione in
quanto sudditi;
- sulla legge dell'uguaglianza di tutti in quanto cittadini
Ci permette di raggiungere il fine desiderato: la pace perpetua
Le forme di uno stato
forma del dominio forme del governo
- autocrazia, - repubblicana
- aristocrazia - dispotica
- democrazia
● «Il diritto internazionale dev'essere fondato su un
federalismo di liberi Stati».
● Gli stati possono essere considerati come singoli
individui che, vivendo nello stato di natura, si ledono a
vicenda già per il solo fatto della loro vicinanza.
● Lega della pace distinta dal patto di pace
● «Il diritto cosmopolitico dev’essere limitato alle
condizioni dell'universale ospitalità».
● L'ospitalità è il diritto di ogni straniero che arriva sul
territorio altrui, di non essere trattato ostilmente.
● Kant condanna il colonialismo dei popoli “civili"
Primo supplemento. Garanzia della
pace perpetua
● Finalità della natura (destino o provvidenza)
● «La guerra non ha bisogno di un movente ma
al contrario sembra connaturata all'uomo»
● La natura mette gli uomini nelle condizioni di
realizzare la pace perpetua, ma la sua effettiva
traduzione in pratica è compito solo del dovere
dell' uomo
Secondo supplemento. Articolo
segreto per la pace perpetua
«Le massime dei filosofi circa le condizioni che rendono
possibile la pace pubblica devono essere prese in
considerazione dagli stati armati per la guerra».
● Ruolo del filosofo e del giurista
● «Che i re filosofeggiano o i filosofi diventino re, non ce
lo dobbiamo attendere e anzi neppure desiderare,
poichè il possesso della forza corrompe inevitabilmente
il libero giudizio della ragione».
Appendice
● Rapporto tra la teoria e la pratica (la politica e la
morale)
● Moralista politico e politico morale;
● Forma della pubblicità: «Tutte le azioni relative
al diritto di altri uomini, la cui massima non è
compatibile con la pubblicità sono ingiuste».
● Kant discute 3 casi: nella prospettiva della
politica interna, del diritto internazionale, del
diritto cosmopolitico.
Riferimenti
Immanuel Kant, Zur ewigen Frieden (1795), trad.it. Per
la pace perpetua, Feltrinelli, Milano 2008
Benjamin Constant, La libertà degli antichi, paragonata
a quella dei moderni (1819), trad. it. A cura di Giovanni
Paoletti; con un Profilo del liberalismo di Pier Paolo
Portinaro, Einaudi, Torino 2001