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Riformare le istituzioni per superare la crisi della ... · sentatività delle istituzioni:...

Date post: 16-Feb-2019
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Riformare le istituzioni per superare la crisi della democrazia Scheda di sintesi
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Riformare le istituzioni per superare la crisi

della democrazia

Scheda di sintesi

1. La situazione

L’apparato istituzionale italiano è logorato dacriticità che ne minano l’efficienza, ostacolanola partecipazione dei cittadini alle decisioni pub-bliche, logorano il rapporto tra rappresentati erappresentanti e compromettono la qualitàdel circuito democratico.

I problemi principali sono: a) instabilità politica,in quanto la formazione di coalizioni a scopoprincipalmente elettorale, determinata dallasciagurata legge elettorale “Porcellum”, ha por-tato nelle ultime legislature all’elezione di as-semblee parlamentari frammentate e di esecu-tivi fragili, che stentano ad affermare unindirizzo politico definito e indeboliscono il cir-cuito delega-responsabilità; b) scarsa rappre-sentatività delle istituzioni: l’attuale sistemaelettorale non consente agli elettori di sceglierei propri rappresentanti in Parlamento e il mo-dello di bicameralismo perfetto è incongruenterispetto all’esigenza di assicurare la rappresen-tanza omogenea degli interessi dei territori.

2. Le nostre idee

Per realizzare un sistema istituzionale efficientee rappresentativo, capace di traghettare il Paesefuori dalla crisi grazie a organi costituzionalidecidenti e pienamente legittimati, è necessariointervenire subito secondo le seguenti priorità:

Rispettare i principi fondamentali dell’eticapubblica: rivedere, prevalentemente con leggiordinarie, la disciplina dei partiti politici e pro-seguire nel percorso, avviato grazie a iniziativeparlamentari del PD, di riduzione, controllo erendicontazione dei costi della politica. Costi-tuzionalizzare il divieto di conflitto di interessiper tutte le cariche di governo nazionale, re-gionale e locale e redigere in proposito una ri-gorosa proposta di legge ordinaria.

Rendere il sistema decisionale più rapido, piùefficiente e più controllabile e potenziare glistrumenti di partecipazione dei cittadini: resti-tuire ai cittadini il diritto di scegliere i propri

rappresentanti in Parlamento attraverso la ri-forma della legge elettorale, che preveda unanetta differenziazione tra il sistema elettoraledella Camera - che deve favorire la costruzionenelle urne di una maggioranza di governo - eil sistema elettorale del Senato - che deve fa-vorire la rappresentanza dei territori. È neces-sario rinsaldare il legame tra rappresentanti erappresentati e favorire la costruzione di mag-gioranze stabili ed efficienti: il miglior sistemaper raggiungere questi scopi è il doppio turnodi collegio. Si deve inoltre rafforzare l’istituto del referen-dum, aumentando il numero delle sottoscri-zioni necessarie per l’iniziativa, anticipando ilgiudizio della Corte Costituzionale sull’ammis-sibilità dei quesiti, abbassando il quorum ri-chiesto per la validità della consultazione, rife-rendolo alla partecipazione al voto registratanelle precedenti elezioni per la Camera dei de-putati. Rafforzare le proposte di legge di ini-ziativa popolare, assicurando entro termini ra-gionevoli l’esame parlamentare della propostae il voto finale

Riqualificare il Parlamento come luogo dellarappresentanza politica della nazione (Camera)e dei territori (Senato): ridare autorevolezza erappresentatività al Parlamento, oltre che conuna nuova legge elettorale, attraverso il dimez-zamento del numero dei parlamentari, il po-tenziamento delle funzioni di controllo, il su-peramento del bicameralismo paritario confunzioni e competenze differenziate tra Camerae Senato: la Camera dei deputati, rappresen-tante della nazione, sarebbe titolare del rap-porto fiduciario mentre il Senato, rappresen-tante delle autonomie territoriali, avrebbe ilpotere di richiamare tutte le proposte di leggeapprovate dalla Camera entro i limiti e alle con-dizioni fissate dalla Costituzione; dovrebbe inol-tre “governare” il rapporto tra Stato, Regioni,Autonomie locali. Le leggi costituzionali e quelle che regolano irapporti tra Stato, Regioni e Autonomie localisono bicamerali. Deve essere valorizzato, comerichiesto dal Trattato di Lisbona, il ruolo del-l’intero Parlamento e dei Consigli regionali neiprocessi di decisione comunitaria.

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Razionalizzare l’azione dell’Esecutivo, preser-vando la natura parlamentare della forma digoverno: occorre sviluppare le indicazioni con-tenute nella Costituzione secondo le quali ilpresidente del Consiglio dirige la politica ge-nerale del governo e ne è responsabile. Ciò alfine di dare impulso alla capacità di azionedell’esecutivo e favorire la fondamentale fun-zione di indirizzo politico. Si propone che ilPresidente del Consiglio dei Ministri riceva di-rettamente la fiducia; nomini e revochi i mini-stri; possa chiedere al presidente della Repub-blica, dopo la deliberazione del Consiglio deiMinistri, lo scioglimento della Camera. Sui di-segni di legge del governo può chiedere il votoa data fissa, compatibile con la complessità delprovvedimento, nei limiti e secondo le modalitàstabilite dai regolamenti parlamentari.

Completare e ottimizzare, alla luce dell’espe-rienza, la riforma attuata con il nuovo Titolo V,per giungere a un sistema di regionalismo coo-perativo e solidale: ridurre le sfere di compe-tenza concorrente, introdurre la clausola di so-vranità, definire una cornice unitaria di comuneresponsabilità (Stato, Regioni, AALL) nell’attua-zione delle politiche nazionali. Anche rispettoal rapporto e alla ripartizione di competenzetra Stato e Regioni le parole chiave sono: ra-zionalizzazione ed efficienza.

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