Date post: | 01-May-2015 |
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Rilevazioni preventive a medio e lungo termine
Stato Regioni Province /Comuni
Dpf Piano regionale di sviluppo
Linee programmatiche e piano generale di sviluppo
Legge finanziaria RPP
Bilancio pluriennale Bilancio pluriennale
Bilancio pluriennale
Bilancio annuale Bilancio annuale Bilancio annuale
Il Dpf
• Deve essere presentato dal governo al parlamento entro il 30 giugno
• Indica gli obiettivi macroeconomici e gli strumenti per conseguirli e gli obiettivi di finanza pubblica
• È tipicamente un documento di indirizzo politico che vincola l’amministrazione solo quando è recepito nel bilancio
La legge finanziaria
• Dispone il quadro finanziario di riferimento per il periodo compreso nel bilancio pluriennale (in coerenza con il Dpf)
• Rappresenta lo strumento con cui si effettuano gli interventi nelle entrate e nelle spese
• Apporta le modifiche alla legislazione vigente (variazioni aliquote, detrazioni /deduzioni, ecc.)
• Determina il saldo netto da finanziare e il ricorso max al mercato dei capitali
Il saldo netto da finanziare è l’importo massimo dei debiti a medio e lungo termine da contrarre per garantire la copertura delle spese (correnti e di investimento).
(Entrate tributarie + entrate extratributarie + alienazione di beni patrimoniali) – (spese correnti + spese per investimenti)
Il ricorso massimo al mercato finanziario = saldo netto da finanziare + somme necessarie per rimborsare i prestiti in scadenza
Entrate finali – Spese totali (correnti, d’investimento e per rimborso prestiti)
Linee programmatiche e piano generale di sviluppo
• Linee programmatiche- illustra gli obiettivi
politici- è redatto dal sindaco o
dal presidente (primo adempimento pianificatorio)
- deve essere approvato dal Consiglio
Piano generale di sviluppo- è tratto dalle linee
programmatiche di cui rende operativi gli obiettivi
- è un documento tecnico predisposto dalla Giunta
- definisce il contenuto degli interventi e ne quantifica il costo
Processo pianificatorio delle Province e dei Comuni
1. Fase politica
Il candidato (sindaco /presidente) presenta agli elettori le linee programmatiche
2. Fase politica
Il Consiglio approva gli indirizzi generali
3. Fase tecnica
L’ufficio di programmazione confronta gli indirizzi generali con le effettive possibilità di realizzazione
4. Fase politica
La Giunta viste le proposte dell’ufficio programmazione vara il piano generale di sviluppo
5. Fase tecnica
L’ufficio programmazione articola il piano generale di sviluppo in programmi e progetti
6. Fase tecnica
L’ufficio programmazione aggiorna i programmi secondo le indicazioni dei responsabili dei servizi
La RPP• Esplicita la compatibilità tra ripartizione delle
risorse e obiettivi programmatici• Nello Stato è accompagnata dalle relazioni
programmatiche di settore e da leggi pluriennali di spesa
• Negli Enti locali analizza il contesto territoriale (popolazione insediata, bisogni da soddisfare) e quantifica le risorse disponibili. Stabilite le priorità descrive i programmi di spesa, disarticolandoli ove previsto in progetti
Elementi particolarmente significativi della RPP
1. Obbligo di motivare scostamenti di spesa di un determinato programma rispetto a quanto preventivato nell’esercizio precedente
2. Obbligo di descrivere dettagliatamente il programma e di indicarne le finalità
3. Specificazione degli obiettivi da raggiungere per i dirigenti (interventi di spesa da attuare con le risorse assegnate)
4. Obbligo di dimostrare la coerenza tra quanto contenuto nella RPP e altri documenti di programmazione
Relazione previsionale e programmatica art. 170 tuel
•Ha carattere generale ed è riferita a un periodo pari a quello del bilancio pluriennale
•Pianificazione strategica (planning)
•Si compone di due parti:
1.Descrizione del contesto generale del territorio (dati fisici e morfologici, economia insediata, bisogni da soddisfare);
2.Descrizione delle risorse finanziarie disponibili e programmi di spesa
E’ allegata al bilancio annuale di previsione
Nella RPP le spese sono suddivise in:
• Programmi (definiscono le linee generali dell’ente in termini di obiettivi da raggiungere e di risorse da impiegare).
• Progetti (costituiscono una suddivisione dei programmi di cui definiscono le specifiche modalità di realizzazione)
La suddivisione della spesa in programmi è obbligatoria, mentre è facoltativa la specificazione dei singoli progetti
Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali
È riservato alla legge dello Stato e stabilito dal Tuel il quale prevede un sistema di programmazione e di rendicontazione basato sui documenti di:
1. Programmazione: linee programmatiche ; piano generale di sviluppo; RPP; bilancio pluriennale e bilancio annuale; PEG);
2. Gestione del bilancio: gestione finanziaria delle entrate e delle uscite; ricognizione dello stato di attuazione dei programmi
3. Rendicontazione : conto del bilancio; prospetto di conciliazione; Conto economico e conto del patrimonio
Fasi Documenti
Pianificazione strategica Linee programmatiche
RPP
Bilancio pluriennale
Programma triennale dei lavori pubblici
Programmazione RPP (per la parte relativa al primo esercizio)
Bilancio annuale
Elenco annuale dei lavori pubblici
Budgeting PEG
Bilancio pluriennale
• Nello Stato copre un periodo non inferiore a tre anni; nei Comuni nelle Province prende in considerazione un numero di anni pari a quello della regione di appartenenza (non inferiore a tre anni)
• È redatto in termini di competenza• È allegato al bilancio annuale• È scorrevole• I valori attribuiti alle entrate e alle spese nel primo anno
coincidono con quelli contenuti nel bilancio annuale• Ha una struttura correlata a quella della RPP
Bilanci di previsione
• Derivano dalla contabilità finanziaria e sono redatti in termini di competenza e/o di cassa
• Hanno carattere autorizzatorio e devono essere approvati dall’organo consiliare o dal parlamento
• Assolvono più funzioni:
1. Tecnica esprime grandezze attive e passive
2. giuridico – autorizzatoria l’organo elettivo autorizza l’organo amministrativo a “spendere”
3. Politica è uno strumento di politica economica
Bilancio annuale di previsione • Nello Stato è di cassa e di competenza e può essere
approvato in disavanzo;• Negli enti locali è solo di competenza e non può essere
deliberato in disavanzo• Principi generali:
1 annualità 2 unità
3 universalità 4. integrità
5. veridicità 6. attendibilità
7. pareggio 8. pubblicità
9. flessibilità 10 specificazione
Principi del bilancio• Unità il totale delle entrate finanzia indistintamente tutte
le spese• Universalità tutte le entrate e tutte le spese devono essere
iscritte in bilancio (sono vietate le gestioni fuori bilancio)• Integrità le entrate devono essere iscritte al lordo delle
spese eventualmente da sostenere per la loro riscossione• Veridicità e attendibilità un bilancio è vero quando è
attendibile, ossia le stime e le previsioni sono verosimili• Pareggio entrate = uscite (non vale per lo Stato)• Flessibilità iscrizione in bilancio di fondi di riserva• Specificazione le entrate e le spese devono essere
ordinate secondo una specifica classificazione
Postulati dell’Osservatorio per gli enti locali• Comprensibilità informativa supplementare da inserire
nella RPP• Significatività utilità dell’informazione per gli
utilizzatori del bilancio• Attendibilità l’informazione è scevra da errori• Coerenza nesso logico tra pianificazione,
programmazione e gestione• Neutralità l’informazione deve essere scevra da
distorsioni o preconcetti• Prudenza devono essere iscritte solo le entrate che si
prevede siano accertabili nel periodo amministrativo; i proventi realizzabili non devono essere contabilizzati, mentre lo devono essere le spese ancorchè non certe e definitive
Competenza finanziaria e competenza economica
• In base al principio della competenza finanziaria le entrate e le spese devono essere ricondotte alle fasi dell’accertamento e dell’impegno
• In base al principio della competenza economica costi e proventi devono essere attribuiti all’esercizio al quale si riferiscono, indipendentemente dalla manifestazione finanziaria.
• Ricavo il processo produttivo è terminato e/ o l’erogazione del servizio è avvenuta;i proventi tributari e i trasferimenti si considerano conseguiti nell’esercizio in cui l’entrata è stata accertata
• Costo il fattore produttivo ha ceduto la sua utilità e/o è correlato al provento
Bilancio di previsione annuale dello Stato
È costituito da tre documenti:• Stato di previsione dell’entrata • Stati di previsione della spesa (tanti quanti sono i
ministeri)• Quadro generale riassuntivo Il ministero dell’economia e delle finanze con il
dipartimento della ragioneria generale dello Stato predispone un progetto di bilancio
da sottoporre ad approvazione parlamentare entro il 30 settembre
• Se il progetto di bilancio non viene approvato prima dell’inizio del nuovo anno finanziario si fa ricorso all’esercizio provvisorio
si possono impegnare per ciascun mese solo somme non superiori a 1/12 di quelle stanziate nel bilancio non ancora approvato
Se la spesa è obbligatoria e non può essere frazionata in dodicesimi lo stanziamento deve essere contenuto nei limiti della spesa strettamente necessaria.
L’esercizio provvisorio può avere durata massima di 4 mesi, pertanto il bilancio deve essere approvato entro il mese di aprile
Struttura del bilancio statale
Entrate 1. Titoli (secondo la
provenienza)2. Upb (strumentali
all’approvazione parlamentare)
3. Categorie (secondo la natura)
4. Capitoli (secondo l’oggetto)
Spese 1. Upb spesa corrente,
spesa in c/capitale, spesa per rimborso prestiti
2. Capitoli (secondo l’oggetto)
In distinti allegati le spese sono rappresentate per :
a. Categorie economicheb. Funzioni obiettivo
Unità previsionali di base- art. 2 legge 468/1978
Il progetto di bilancio a legislazione corrente è formato sulla base dei criteri stabiliti dal Dpf . Il progetto di bilancio è articolato per Upb, stabilite in modo che a ciascuna Upb corrisponda un centro di responsabilità amministrativa a cui è affidata la relativa gestione
L’Upb è l’unità elementare del bilancio politico (da sottoporre ad approvazione delle Camere).
Le bilancio amministrativo le Upb sono scisse in capitoli
Per ogni Upb devono essere indicati:1. L’ammontare dei residui attivi e passivi alla
chiusura dell’esercizio precedente 2. L’ammontare presunto delle entrate che si
prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare nell’anno in cui il bilancio si riferisce
3. L’ammontare presunto delle entrate che si prevede di riscuotere e delle spese che si prevede di pagare nell’anno in cui il bilancio si riferisce.
Sono oggetto di approvazione parlamentare solo i punti 2 e 3.
Ministero
Unità previsionale di base (centro di responsabilità amministrativa)
Spesa corrente Spesa in C/capitale Rimborso prestiti
-di funzionamento
-Per interventi
-Per trattamento di quiescenza
-Oneri del debito pubblico e comuni
-unità per spese di investimento
-Unità per oneri comuni (fondi speciali e altre spese)
Spese per il rimborso del debito pubblico
Struttura del bilancio statale
Entrate Titolo 1: tributarieTitolo 2: extratributarieTitolo 3: alienazione e
ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti
Titolo 4: accensione di prestiti
Spese
Titolo 1: spese correnti
Titolo 2: spese in c/capitale
Titolo 3 Rimborso di prestiti
Le entrate di cui ai titoli 1, 2 e 3 sono dette entrate finali perché acquisite a pieno titolo per effetto di diritti vantati nei confronti di altri soggetti.
Le entrate di cui al titolo 4 sono dette strumentali in quanto acquisite mediante il ricorso al mercato dei capitali
Il quadro generale riassuntivo riepiloga, sia per cassa che per competenza, le previsioni di entrata e di spesa ed evidenzia i risultati differenziali
• Risparmio pubblico = (entrate titoli 1 + 2) - spesa corrente
• Saldo netto da finanziare = (entrate titoli 1+2+3) – (spesa corrente + spesa in c/capitale)
• Indebitamento netto = (entrate titoli 1 + 2 + 3 al netto riscossione dei crediti) – (spese correnti + in c/capitale al netto delle operazioni su partecipazioni e anticipazioni)
• Ricorso al mercato= entrate finali – tutte le spese
Struttura del bilancio annuale del Comune
Entrate
Titoli secondo la fonte
Categorie tipologie dell’entrata
Risorse secondo l’oggetto
Capitoli unità elementare
Spese
Titoli aggregati economici
Funzioni tipologia dell’attività
Servizi singoli uffici
Interventi natura economica
ENTRATE• Titolo I: tributarie• Titolo II: contributi e
trasferimenti correnti dello Stato o altri enti
• Titolo III extratributarie• Titolo IV : alienazioni,
trasferimenti di capitale e riscossione crediti
• Titolo V: accensione di prestiti
• Titolo VI : servizi per conto terzi
SPESE
• Titolo I: spese correnti
• Titolo II: in c/capitale
• Titolo III: rimborso di prestiti
• Titolo IV: servizi per conto terzi
Esempio: titolo 1- entrate tributarie
Categoria 1 imposte dirette
Risorsa ICI
Negli Enti obbligati alla redazione del PEG le risorse devono essere ulteriormente suddivise in capitoli (unità elementari dell’entrata)
Titolo 1: Spese correnti
Funzione 1 funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo
Servizio1organi istituzionali
Intervento - spese per il personale
Funzione 3: -- polizia locale
Servizio 1 polizia municipale
Intervento spese per il personale
Equilibri di bilancio secondo il Tuel
• Equilibrio di parte corrente:Entrate correnti (titoli I+II+III) = (Spese correnti +
quote di prestiti in scadenza)• Pareggio finanziario:Entrate di competenza = spese di competenza• Equivalenza dei servizi per c/terzi• Equilibrio Fonti/impieghi:A ogni spesa in c/capitale devono corrispondere
uno o più stanziamenti di entrata indicanti le relative fonti di finanziamento
Equilibrio di parte correnteequilibrio Fonti /impieghi
Entrate correnti (titoli 1 +2 +3)
Spese correnti
Entrate in c/capitale
Accensione di prestiti
Spese in c/capitale
Il garante del mantenimento degli equilibri di bilancio è il responsabile del servizio finanziario il quale deve verificare la copertura finanziaria su ogni impegno di spesa e dare il visto di regolarità contabile
Iter di formazione, approvazione e controllo del bilancio
1. Il consiglio formula gli indirizzi generali 2. I responsabili dei servizi in collaborazione con
gli assessori inoltrano le proposte di bilancio3. Il bilancio è deliberato dalla giunta4. Lo schema di bilancio va trasmesso al collegio
dei revisori che deve esprimere il suo parere5. Bilancio e suoi allegati vanno trasmessi al
consiglio per l’approvazione che deve avvenire entro il 31/12
La gestione provvisoria
Se il consiglio dell’Ente non approva il bilancio di previsione entro l’inizio dell’esercizio a cui il bilancio si riferisce, scatta la gestione provvisoria
Possono essere effettuate solo le operazioni necessarie al funzionamento dell’ente e quelle derivanti da obblighi giuridici precedentemente assunti
In bilancio gli stanziamenti di spesa sono articolati in servizi.
In pratica possiamo affermare che il bilancio complessivo è composto da tanti bilanci quanti sono i servizi
1: Servizio ….entrate …spese …
1 2
Funzioni Servizi
01- Generali, amministrazione, controllo e gestione
01.Organi istituzionali
02. Segreteria generale
… …………….
05. Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
02 – Giustizia 01.Uffici giudiziari
02. Casa circondariale a altri servizi
04- Istruzione pubblica 01. Scuola materna
02. Istruzione elementare
Negli enti obbligati alla redazione del PEG :
• I servizi sono suddivisi in centri di costo
• I centri di costo sono suddivisi in capitoli
Esempio funzione di istruzione pubblica
Servizio scuola elementare ---> centro di costo--mensa scolastica
Art. 165 commi 8 e 9 Tuel
• A ciascun servizio è correlato un reparto organizzativo, semplice o complesso composto da persone e mezzi, cui è proposto un responsabile
• A ciascun servizio è affidato, con il bilancio di previsione, un complesso di mezzi finanziari del quale risponde il responsabile del servizio
I centri di costo / servizi e i relativi responsabili sono
individuati nel PEG
Con l’individuazione dei responsabili del centro di costo si verifica il passaggio dalla fase politica alla fase tecnica: dalla giunta al funzionario (dirigente) dell’ente che gestisce il servizio e che è responsabile dei risultati raggiunti
IL PEG è un documento di programmazione operativa
• È obbligatorio nei comuni con più di 15 000 abitanti
• Consente di collegare struttura organizzativa e responsabilità di bilancio
• Rende concreto il controllo di gestione in quanto in esso vengono determinati i costi e i risultati raggiunti per ogni centro di costo
Un centro di costo è una costruzione contabile riferita a un insieme di operazioni per le quali si determina la spesa inerente al consumo dei fattori produttivi
Non esiste uno schema obbligatorio di PEG né una classificazione obbligatoria dei centri di costo.
I centri di costo rispecchiano la struttura organizzativa dell’ente
I servizi individuati dal DPR 194/1996 sono 52, ma non
necessariamente nel PEG si hanno 52 centri di costo
COMUNI DI GRANDI DIMENSIONI
I servizi possono essere disarticolati in più centri di costo
ESEMPIO: funzioni nel settore sociale - Servizio 1: asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori
Sub servizio a) mensa Sub servizio b) trasporto
Nei comuni di piccole dimensioni vi è l’esigenza di istituire centri
di costo per le attività trasversali, comuni a tutti i servizi
Esempio refezione scolastica: il servizio mensa può essere scorporato dalle singole funzioni istruzione materna, elementare ecc. per essere considerato un unico centro trasversale a più servizi
Ipotesi di costruzione del centro di costo: mensa scolastica
• Entrata: titolo III – categoria: proventi dai servizi pubblici- risorsa: proventi dal servizio mensa scolastica
• Spesa: titolo I- funzione: istruzione pubblica- servizio: assistenza scolastica
1) Si analizzano le dotazioni e si individua il responsabile
2) Si quantificano le risorse e gli interventi
Analisi delle dotazioni
• Personale : numero dietisti, cuochi, assistenti
• Beni strumentali: attrezzature da cucina, frigoriferi ecc.
• Beni immobili: locali di proprietà, locali in affitto
• Individuazione del responsabile: economo
Dati finanziari
• Risorse
Rette a tariffa piena
Rette a tariffa agevolata
Totale risorse
• Interventi (spese)
Costi per il personale
Acquisto di beni di consumo
Affitto locali
Totale spese
Nell’attribuzione dei costi al centro occorre individuare i costi diretti e i
costi indiretti.Costi diretti si imputano
direttamente al centro (esempio costi per il personale di cucina)
costi indiretti sono comuni a più centri (esempio energia elettrica) e
devono essere ripartiti
L’attribuzione dei costi comuni a più centri avviene utilizzando
criteri razionali su base unica o su base multipla
Su base unica -- tutti i costi indiretti si attribuiscono sulla base di un unico parametro (come per esempio il costo primo: somma di tutti i costi diretti)
Su base multipla -- ciascun costo indiretto è attribuito in base a uno specifico parametro (esempio ore di funzionamento dei macchinari, metri quadrati dei locali in cui si svolge il servizio prestato … ecc.)
Esempio centro di costo mensa scolastica
Costi diretti :• per il personale 500• per acquisto di beni di
consumo 500• per affitto locali 50
TOTALE costo primo
1 050
Costi indiretti:
° costi per servizi (energia elettrica, spese telefoniche..) Totale complessivo sostenuto dall’ente per tutti i centri nel periodo considerato 800
Supponiamo che l’attribuzione dei costi per servizi allo specifico
centro avvenga su base unica• Si determinano i costi primi per tutti i centri • Si riparte il costo per servizi in proporzione al costo
primo (il costo per servizi è considerato funzione diretta del costo primo)
ESEMPIOCosto primo complessivo di tutti i centri 4000 (di cui
1050 centro mensa scolastica) Costo per servizi comune a più centri 800Costo per servizi attribuito al centro mensa scolastica 210
(coefficiente 0,2 x 1050)
Flessibilità del bilancio
• fondo di riserva: è di ammontare compreso tra lo 0,30% e il 2% della spesa corrente. E’ inserito nella funzione di amministrazione, gestione e controllo. E’ utilizzato con deliberazione della giunta per far fronte a spese correnti non previste
• Fondo svalutazione crediti: rettifica il valore nominale dei crediti secondo il criterio del presunto valore di realizzo (non corrisponde a impegni di spesa)
Ammortamento
• È il procedimento attraverso il quale un costo pluriennale viene ripartito tra gli esercizi di competenza
• È iscritto solo nella parte relativa alla spesa corrente, senza alcuna posta compensativa in entrata
• L’obiettivo dell’accantonamento è quello di limitare la capacità di spesa allo scopo di finanziare acquisti futuri di beni pluriennali