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Rilevazioni preventive a medio e lungo termine StatoRegioniProvince /Comuni DpfPiano regionale di...

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Rilevazioni preventive a medio e lungo termine Stato Regioni Province /Comuni Dpf Piano regionale di sviluppo Linee programmatic he e piano generale di sviluppo Legge finanziaria RPP Bilancio pluriennale Bilancio pluriennale Bilancio pluriennale
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Page 1: Rilevazioni preventive a medio e lungo termine StatoRegioniProvince /Comuni DpfPiano regionale di sviluppo Linee programmatiche e piano generale di sviluppo.

Rilevazioni preventive a medio e lungo termine

Stato Regioni Province /Comuni

Dpf Piano regionale di sviluppo

Linee programmatiche e piano generale di sviluppo

Legge finanziaria RPP

Bilancio pluriennale Bilancio pluriennale

Bilancio pluriennale

Bilancio annuale Bilancio annuale Bilancio annuale

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Il Dpf

• Deve essere presentato dal governo al parlamento entro il 30 giugno

• Indica gli obiettivi macroeconomici e gli strumenti per conseguirli e gli obiettivi di finanza pubblica

• È tipicamente un documento di indirizzo politico che vincola l’amministrazione solo quando è recepito nel bilancio

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La legge finanziaria

• Dispone il quadro finanziario di riferimento per il periodo compreso nel bilancio pluriennale (in coerenza con il Dpf)

• Rappresenta lo strumento con cui si effettuano gli interventi nelle entrate e nelle spese

• Apporta le modifiche alla legislazione vigente (variazioni aliquote, detrazioni /deduzioni, ecc.)

• Determina il saldo netto da finanziare e il ricorso max al mercato dei capitali

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Il saldo netto da finanziare è l’importo massimo dei debiti a medio e lungo termine da contrarre per garantire la copertura delle spese (correnti e di investimento).

(Entrate tributarie + entrate extratributarie + alienazione di beni patrimoniali) – (spese correnti + spese per investimenti)

Il ricorso massimo al mercato finanziario = saldo netto da finanziare + somme necessarie per rimborsare i prestiti in scadenza

Entrate finali – Spese totali (correnti, d’investimento e per rimborso prestiti)

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Linee programmatiche e piano generale di sviluppo

• Linee programmatiche- illustra gli obiettivi

politici- è redatto dal sindaco o

dal presidente (primo adempimento pianificatorio)

- deve essere approvato dal Consiglio

Piano generale di sviluppo- è tratto dalle linee

programmatiche di cui rende operativi gli obiettivi

- è un documento tecnico predisposto dalla Giunta

- definisce il contenuto degli interventi e ne quantifica il costo

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Processo pianificatorio delle Province e dei Comuni

1. Fase politica

Il candidato (sindaco /presidente) presenta agli elettori le linee programmatiche

2. Fase politica

Il Consiglio approva gli indirizzi generali

3. Fase tecnica

L’ufficio di programmazione confronta gli indirizzi generali con le effettive possibilità di realizzazione

4. Fase politica

La Giunta viste le proposte dell’ufficio programmazione vara il piano generale di sviluppo

5. Fase tecnica

L’ufficio programmazione articola il piano generale di sviluppo in programmi e progetti

6. Fase tecnica

L’ufficio programmazione aggiorna i programmi secondo le indicazioni dei responsabili dei servizi

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La RPP• Esplicita la compatibilità tra ripartizione delle

risorse e obiettivi programmatici• Nello Stato è accompagnata dalle relazioni

programmatiche di settore e da leggi pluriennali di spesa

• Negli Enti locali analizza il contesto territoriale (popolazione insediata, bisogni da soddisfare) e quantifica le risorse disponibili. Stabilite le priorità descrive i programmi di spesa, disarticolandoli ove previsto in progetti

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Elementi particolarmente significativi della RPP

1. Obbligo di motivare scostamenti di spesa di un determinato programma rispetto a quanto preventivato nell’esercizio precedente

2. Obbligo di descrivere dettagliatamente il programma e di indicarne le finalità

3. Specificazione degli obiettivi da raggiungere per i dirigenti (interventi di spesa da attuare con le risorse assegnate)

4. Obbligo di dimostrare la coerenza tra quanto contenuto nella RPP e altri documenti di programmazione

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Relazione previsionale e programmatica art. 170 tuel

•Ha carattere generale ed è riferita a un periodo pari a quello del bilancio pluriennale

•Pianificazione strategica (planning)

•Si compone di due parti:

1.Descrizione del contesto generale del territorio (dati fisici e morfologici, economia insediata, bisogni da soddisfare);

2.Descrizione delle risorse finanziarie disponibili e programmi di spesa

E’ allegata al bilancio annuale di previsione

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Nella RPP le spese sono suddivise in:

• Programmi (definiscono le linee generali dell’ente in termini di obiettivi da raggiungere e di risorse da impiegare).

• Progetti (costituiscono una suddivisione dei programmi di cui definiscono le specifiche modalità di realizzazione)

La suddivisione della spesa in programmi è obbligatoria, mentre è facoltativa la specificazione dei singoli progetti

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Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali

È riservato alla legge dello Stato e stabilito dal Tuel il quale prevede un sistema di programmazione e di rendicontazione basato sui documenti di:

1. Programmazione: linee programmatiche ; piano generale di sviluppo; RPP; bilancio pluriennale e bilancio annuale; PEG);

2. Gestione del bilancio: gestione finanziaria delle entrate e delle uscite; ricognizione dello stato di attuazione dei programmi

3. Rendicontazione : conto del bilancio; prospetto di conciliazione; Conto economico e conto del patrimonio

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Fasi Documenti

Pianificazione strategica Linee programmatiche

RPP

Bilancio pluriennale

Programma triennale dei lavori pubblici

Programmazione RPP (per la parte relativa al primo esercizio)

Bilancio annuale

Elenco annuale dei lavori pubblici

Budgeting PEG

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Bilancio pluriennale

• Nello Stato copre un periodo non inferiore a tre anni; nei Comuni nelle Province prende in considerazione un numero di anni pari a quello della regione di appartenenza (non inferiore a tre anni)

• È redatto in termini di competenza• È allegato al bilancio annuale• È scorrevole• I valori attribuiti alle entrate e alle spese nel primo anno

coincidono con quelli contenuti nel bilancio annuale• Ha una struttura correlata a quella della RPP

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Bilanci di previsione

• Derivano dalla contabilità finanziaria e sono redatti in termini di competenza e/o di cassa

• Hanno carattere autorizzatorio e devono essere approvati dall’organo consiliare o dal parlamento

• Assolvono più funzioni:

1. Tecnica esprime grandezze attive e passive

2. giuridico – autorizzatoria l’organo elettivo autorizza l’organo amministrativo a “spendere”

3. Politica è uno strumento di politica economica

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Bilancio annuale di previsione • Nello Stato è di cassa e di competenza e può essere

approvato in disavanzo;• Negli enti locali è solo di competenza e non può essere

deliberato in disavanzo• Principi generali:

1 annualità 2 unità

3 universalità 4. integrità

5. veridicità 6. attendibilità

7. pareggio 8. pubblicità

9. flessibilità 10 specificazione

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Principi del bilancio• Unità il totale delle entrate finanzia indistintamente tutte

le spese• Universalità tutte le entrate e tutte le spese devono essere

iscritte in bilancio (sono vietate le gestioni fuori bilancio)• Integrità le entrate devono essere iscritte al lordo delle

spese eventualmente da sostenere per la loro riscossione• Veridicità e attendibilità un bilancio è vero quando è

attendibile, ossia le stime e le previsioni sono verosimili• Pareggio entrate = uscite (non vale per lo Stato)• Flessibilità iscrizione in bilancio di fondi di riserva• Specificazione le entrate e le spese devono essere

ordinate secondo una specifica classificazione

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Postulati dell’Osservatorio per gli enti locali• Comprensibilità informativa supplementare da inserire

nella RPP• Significatività utilità dell’informazione per gli

utilizzatori del bilancio• Attendibilità l’informazione è scevra da errori• Coerenza nesso logico tra pianificazione,

programmazione e gestione• Neutralità l’informazione deve essere scevra da

distorsioni o preconcetti• Prudenza devono essere iscritte solo le entrate che si

prevede siano accertabili nel periodo amministrativo; i proventi realizzabili non devono essere contabilizzati, mentre lo devono essere le spese ancorchè non certe e definitive

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Competenza finanziaria e competenza economica

• In base al principio della competenza finanziaria le entrate e le spese devono essere ricondotte alle fasi dell’accertamento e dell’impegno

• In base al principio della competenza economica costi e proventi devono essere attribuiti all’esercizio al quale si riferiscono, indipendentemente dalla manifestazione finanziaria.

• Ricavo il processo produttivo è terminato e/ o l’erogazione del servizio è avvenuta;i proventi tributari e i trasferimenti si considerano conseguiti nell’esercizio in cui l’entrata è stata accertata

• Costo il fattore produttivo ha ceduto la sua utilità e/o è correlato al provento

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Bilancio di previsione annuale dello Stato

È costituito da tre documenti:• Stato di previsione dell’entrata • Stati di previsione della spesa (tanti quanti sono i

ministeri)• Quadro generale riassuntivo Il ministero dell’economia e delle finanze con il

dipartimento della ragioneria generale dello Stato predispone un progetto di bilancio

da sottoporre ad approvazione parlamentare entro il 30 settembre

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• Se il progetto di bilancio non viene approvato prima dell’inizio del nuovo anno finanziario si fa ricorso all’esercizio provvisorio

si possono impegnare per ciascun mese solo somme non superiori a 1/12 di quelle stanziate nel bilancio non ancora approvato

Se la spesa è obbligatoria e non può essere frazionata in dodicesimi lo stanziamento deve essere contenuto nei limiti della spesa strettamente necessaria.

L’esercizio provvisorio può avere durata massima di 4 mesi, pertanto il bilancio deve essere approvato entro il mese di aprile

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Struttura del bilancio statale

Entrate 1. Titoli (secondo la

provenienza)2. Upb (strumentali

all’approvazione parlamentare)

3. Categorie (secondo la natura)

4. Capitoli (secondo l’oggetto)

Spese 1. Upb spesa corrente,

spesa in c/capitale, spesa per rimborso prestiti

2. Capitoli (secondo l’oggetto)

In distinti allegati le spese sono rappresentate per :

a. Categorie economicheb. Funzioni obiettivo

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Unità previsionali di base- art. 2 legge 468/1978

Il progetto di bilancio a legislazione corrente è formato sulla base dei criteri stabiliti dal Dpf . Il progetto di bilancio è articolato per Upb, stabilite in modo che a ciascuna Upb corrisponda un centro di responsabilità amministrativa a cui è affidata la relativa gestione

L’Upb è l’unità elementare del bilancio politico (da sottoporre ad approvazione delle Camere).

Le bilancio amministrativo le Upb sono scisse in capitoli

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Per ogni Upb devono essere indicati:1. L’ammontare dei residui attivi e passivi alla

chiusura dell’esercizio precedente 2. L’ammontare presunto delle entrate che si

prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare nell’anno in cui il bilancio si riferisce

3. L’ammontare presunto delle entrate che si prevede di riscuotere e delle spese che si prevede di pagare nell’anno in cui il bilancio si riferisce.

Sono oggetto di approvazione parlamentare solo i punti 2 e 3.

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Ministero

Unità previsionale di base (centro di responsabilità amministrativa)

Spesa corrente Spesa in C/capitale Rimborso prestiti

-di funzionamento

-Per interventi

-Per trattamento di quiescenza

-Oneri del debito pubblico e comuni

-unità per spese di investimento

-Unità per oneri comuni (fondi speciali e altre spese)

Spese per il rimborso del debito pubblico

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Struttura del bilancio statale

Entrate Titolo 1: tributarieTitolo 2: extratributarieTitolo 3: alienazione e

ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti

Titolo 4: accensione di prestiti

Spese

Titolo 1: spese correnti

Titolo 2: spese in c/capitale

Titolo 3 Rimborso di prestiti

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Le entrate di cui ai titoli 1, 2 e 3 sono dette entrate finali perché acquisite a pieno titolo per effetto di diritti vantati nei confronti di altri soggetti.

Le entrate di cui al titolo 4 sono dette strumentali in quanto acquisite mediante il ricorso al mercato dei capitali

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Il quadro generale riassuntivo riepiloga, sia per cassa che per competenza, le previsioni di entrata e di spesa ed evidenzia i risultati differenziali

• Risparmio pubblico = (entrate titoli 1 + 2) - spesa corrente

• Saldo netto da finanziare = (entrate titoli 1+2+3) – (spesa corrente + spesa in c/capitale)

• Indebitamento netto = (entrate titoli 1 + 2 + 3 al netto riscossione dei crediti) – (spese correnti + in c/capitale al netto delle operazioni su partecipazioni e anticipazioni)

• Ricorso al mercato= entrate finali – tutte le spese

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Struttura del bilancio annuale del Comune

Entrate

Titoli secondo la fonte

Categorie tipologie dell’entrata

Risorse secondo l’oggetto

Capitoli unità elementare

Spese

Titoli aggregati economici

Funzioni tipologia dell’attività

Servizi singoli uffici

Interventi natura economica

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ENTRATE• Titolo I: tributarie• Titolo II: contributi e

trasferimenti correnti dello Stato o altri enti

• Titolo III extratributarie• Titolo IV : alienazioni,

trasferimenti di capitale e riscossione crediti

• Titolo V: accensione di prestiti

• Titolo VI : servizi per conto terzi

SPESE

• Titolo I: spese correnti

• Titolo II: in c/capitale

• Titolo III: rimborso di prestiti

• Titolo IV: servizi per conto terzi

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Esempio: titolo 1- entrate tributarie

Categoria 1 imposte dirette

Risorsa ICI

Negli Enti obbligati alla redazione del PEG le risorse devono essere ulteriormente suddivise in capitoli (unità elementari dell’entrata)

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Titolo 1: Spese correnti

Funzione 1 funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo

Servizio1organi istituzionali

Intervento - spese per il personale

Funzione 3: -- polizia locale

Servizio 1 polizia municipale

Intervento spese per il personale

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Equilibri di bilancio secondo il Tuel

• Equilibrio di parte corrente:Entrate correnti (titoli I+II+III) = (Spese correnti +

quote di prestiti in scadenza)• Pareggio finanziario:Entrate di competenza = spese di competenza• Equivalenza dei servizi per c/terzi• Equilibrio Fonti/impieghi:A ogni spesa in c/capitale devono corrispondere

uno o più stanziamenti di entrata indicanti le relative fonti di finanziamento

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Equilibrio di parte correnteequilibrio Fonti /impieghi

Entrate correnti (titoli 1 +2 +3)

Spese correnti

Entrate in c/capitale

Accensione di prestiti

Spese in c/capitale

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Il garante del mantenimento degli equilibri di bilancio è il responsabile del servizio finanziario il quale deve verificare la copertura finanziaria su ogni impegno di spesa e dare il visto di regolarità contabile

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Iter di formazione, approvazione e controllo del bilancio

1. Il consiglio formula gli indirizzi generali 2. I responsabili dei servizi in collaborazione con

gli assessori inoltrano le proposte di bilancio3. Il bilancio è deliberato dalla giunta4. Lo schema di bilancio va trasmesso al collegio

dei revisori che deve esprimere il suo parere5. Bilancio e suoi allegati vanno trasmessi al

consiglio per l’approvazione che deve avvenire entro il 31/12

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La gestione provvisoria

Se il consiglio dell’Ente non approva il bilancio di previsione entro l’inizio dell’esercizio a cui il bilancio si riferisce, scatta la gestione provvisoria

Possono essere effettuate solo le operazioni necessarie al funzionamento dell’ente e quelle derivanti da obblighi giuridici precedentemente assunti

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In bilancio gli stanziamenti di spesa sono articolati in servizi.

In pratica possiamo affermare che il bilancio complessivo è composto da tanti bilanci quanti sono i servizi

1: Servizio ….entrate …spese …

1 2

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Funzioni Servizi

01- Generali, amministrazione, controllo e gestione

01.Organi istituzionali

02. Segreteria generale

… …………….

05. Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

02 – Giustizia 01.Uffici giudiziari

02. Casa circondariale a altri servizi

04- Istruzione pubblica 01. Scuola materna

02. Istruzione elementare

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Negli enti obbligati alla redazione del PEG :

• I servizi sono suddivisi in centri di costo

• I centri di costo sono suddivisi in capitoli

Esempio funzione di istruzione pubblica

Servizio scuola elementare ---> centro di costo--mensa scolastica

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Art. 165 commi 8 e 9 Tuel

• A ciascun servizio è correlato un reparto organizzativo, semplice o complesso composto da persone e mezzi, cui è proposto un responsabile

• A ciascun servizio è affidato, con il bilancio di previsione, un complesso di mezzi finanziari del quale risponde il responsabile del servizio

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I centri di costo / servizi e i relativi responsabili sono

individuati nel PEG

Con l’individuazione dei responsabili del centro di costo si verifica il passaggio dalla fase politica alla fase tecnica: dalla giunta al funzionario (dirigente) dell’ente che gestisce il servizio e che è responsabile dei risultati raggiunti

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IL PEG è un documento di programmazione operativa

• È obbligatorio nei comuni con più di 15 000 abitanti

• Consente di collegare struttura organizzativa e responsabilità di bilancio

• Rende concreto il controllo di gestione in quanto in esso vengono determinati i costi e i risultati raggiunti per ogni centro di costo

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Un centro di costo è una costruzione contabile riferita a un insieme di operazioni per le quali si determina la spesa inerente al consumo dei fattori produttivi

Non esiste uno schema obbligatorio di PEG né una classificazione obbligatoria dei centri di costo.

I centri di costo rispecchiano la struttura organizzativa dell’ente

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I servizi individuati dal DPR 194/1996 sono 52, ma non

necessariamente nel PEG si hanno 52 centri di costo

COMUNI DI GRANDI DIMENSIONI

I servizi possono essere disarticolati in più centri di costo

ESEMPIO: funzioni nel settore sociale - Servizio 1: asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori

Sub servizio a) mensa Sub servizio b) trasporto

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Nei comuni di piccole dimensioni vi è l’esigenza di istituire centri

di costo per le attività trasversali, comuni a tutti i servizi

Esempio refezione scolastica: il servizio mensa può essere scorporato dalle singole funzioni istruzione materna, elementare ecc. per essere considerato un unico centro trasversale a più servizi

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Ipotesi di costruzione del centro di costo: mensa scolastica

• Entrata: titolo III – categoria: proventi dai servizi pubblici- risorsa: proventi dal servizio mensa scolastica

• Spesa: titolo I- funzione: istruzione pubblica- servizio: assistenza scolastica

1) Si analizzano le dotazioni e si individua il responsabile

2) Si quantificano le risorse e gli interventi

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Analisi delle dotazioni

• Personale : numero dietisti, cuochi, assistenti

• Beni strumentali: attrezzature da cucina, frigoriferi ecc.

• Beni immobili: locali di proprietà, locali in affitto

• Individuazione del responsabile: economo

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Dati finanziari

• Risorse

Rette a tariffa piena

Rette a tariffa agevolata

Totale risorse

• Interventi (spese)

Costi per il personale

Acquisto di beni di consumo

Affitto locali

Totale spese

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Nell’attribuzione dei costi al centro occorre individuare i costi diretti e i

costi indiretti.Costi diretti si imputano

direttamente al centro (esempio costi per il personale di cucina)

costi indiretti sono comuni a più centri (esempio energia elettrica) e

devono essere ripartiti

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L’attribuzione dei costi comuni a più centri avviene utilizzando

criteri razionali su base unica o su base multipla

Su base unica -- tutti i costi indiretti si attribuiscono sulla base di un unico parametro (come per esempio il costo primo: somma di tutti i costi diretti)

Su base multipla -- ciascun costo indiretto è attribuito in base a uno specifico parametro (esempio ore di funzionamento dei macchinari, metri quadrati dei locali in cui si svolge il servizio prestato … ecc.)

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Esempio centro di costo mensa scolastica

Costi diretti :• per il personale 500• per acquisto di beni di

consumo 500• per affitto locali 50

TOTALE costo primo

1 050

Costi indiretti:

° costi per servizi (energia elettrica, spese telefoniche..) Totale complessivo sostenuto dall’ente per tutti i centri nel periodo considerato 800

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Supponiamo che l’attribuzione dei costi per servizi allo specifico

centro avvenga su base unica• Si determinano i costi primi per tutti i centri • Si riparte il costo per servizi in proporzione al costo

primo (il costo per servizi è considerato funzione diretta del costo primo)

ESEMPIOCosto primo complessivo di tutti i centri 4000 (di cui

1050 centro mensa scolastica) Costo per servizi comune a più centri 800Costo per servizi attribuito al centro mensa scolastica 210

(coefficiente 0,2 x 1050)

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Flessibilità del bilancio

• fondo di riserva: è di ammontare compreso tra lo 0,30% e il 2% della spesa corrente. E’ inserito nella funzione di amministrazione, gestione e controllo. E’ utilizzato con deliberazione della giunta per far fronte a spese correnti non previste

• Fondo svalutazione crediti: rettifica il valore nominale dei crediti secondo il criterio del presunto valore di realizzo (non corrisponde a impegni di spesa)

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Ammortamento

• È il procedimento attraverso il quale un costo pluriennale viene ripartito tra gli esercizi di competenza

• È iscritto solo nella parte relativa alla spesa corrente, senza alcuna posta compensativa in entrata

• L’obiettivo dell’accantonamento è quello di limitare la capacità di spesa allo scopo di finanziare acquisti futuri di beni pluriennali


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