Date post: | 18-Dec-2014 |
Category: |
Business |
Upload: | riccardo-polesel |
View: | 1,320 times |
Download: | 1 times |
ENERGIE RINNOVABILI E WEB:UN RAPPORTO DA “ALIMENTARE”
INTERNET E ENERGIE RINNOVABILI:DUE SETTORI “SIMILI”
Parole chiave: partecipazione, passione per la tecnologia, condivisione delle informazioni, ricerca
dell'efficienza e di trasparenza
INTERNET E ENERGIE RINNOVABILI:DUE SETTORI IN CRESCITA
Utenti Internet in Italia (Marzo 2010): 32 milioni,+11,9% rispetto al 2009
Fonte: Audiweb
Energie rinnovabili
in Italia (2009): +13% di energia prodotta con fonti
alternative
Fonte: Dipartimento Energia del
Ministero dello Sviluppo
Economico
INTERNET IN ITALIA: ALCUNI NUMERI
Il 66% degli italiani tra gli 11 e i 74 anni naviga in Internet
Il 46,3% degli utenti usa il Web per informarsi
Il 21,4% lo utilizza per mantenersi in contatto con amici e parenti
Il 25,6% si lamenta della poca fruibilità dei siti Internet
Fonte: Audiweb
INTERNET E ENERGIE RINNOVABILI:DUE SETTORI CHE SI INTEGRANO?
Come valutare la relazione esistente tra il settore delle fonti alternative e quello del Web?
Facendo una verifica sul campo:
Sono state prese le aziende espositrici a SolarExpo 2010, fiera di riferimento del settore delle energie rinnovabili.
Sono stati analizzati i loro siti Internet in base ad alcuni parametri.
Risultati? Molto sorprendenti.
Andiamoli a vedere.
1. ANALISI DELLA STRUTTURA DEI SITI WEB
Il 51% delle aziende ha un sito “vecchio” o “obsoleto” (struttura realizzata 3-5 anni fa, testi non realizzati appositamente per il Web, immagini a bassa definizione, inesistenza di contenuti multimediali).
Il 33% ha un sito “attuale” (struttura realizzata 2-3 anni fa, testi brevi ma non incisivi, presenza di immagini a buona definizione, qualche video aziendale).
Il 16% ha un portale “innovativo” (struttura realizzata 1-2 anni fa, testi realizzati per essere interessanti per l'utente, presenza di numerose immagini e video).
Un'azienda su due dovrebbe valutare di realizzare un nuovo portale
2. ANALISI DELL'AGGIORNAMENTO DELLE “NEWS”
Il 52% delle aziende non ha news aggiornate(ultime notizie di uno o due anni fa, inserimento di massimo due news all'anno, poca cura nella realizzazione dei testi, inesistenza di sezioni dedicate ai media)
Il 48% dei siti ha news aggiornate (almeno tre notizie del 2010, cura nella realizzazione dei testi, presenza di sezioni dedicate ai media).
Un'azienda su due dovrebbe dedicare qualche risorsa alla realizzazione e
all'aggiornamento delle news
3. ANALISI SULLA POSSIBILITÀ DI LEGGERE IN PIÙ LINGUE
Il 45% delle aziende ha un sito esclusivamente in italiano
Il 55% ha un portale disponibile in almeno due lingue (italiano e inglese). Di queste, il 35% ha dalle tre alle cinque lingue, in base ai propri mercati di riferimento
Questa scelta dipende ovviamente dai mercati di riferimento di ogni azienda. Ma i portali sono accessibili da ogni parte del mondo: perché non prevedere almeno qualche pagina in
inglese? Le opportunità di business sono, per definizione, imprevedibili.
Un'azienda su due potrebbe riflettere sulla possibilità di “promuovere” sé
stessa almeno in inglese
4. ANALISI SULL'APERTURA DEI SITI AI NUOVI SOCIAL MEDIA
Facebook ha 400 milioni di utenti, Twitter “solo” 100 milioni. Sono 100 milioni i video guardati ogni giorno su YouTube. E i blog sono oggi considerati fonti di pari dignità rispetto ai media tradizionali. Le aziende attive nelle energie rinnovabili sono attente al fenomeno più attuale ed “esplosivo” del Web?
Solo il 9% dei siti dispone di “collegamenti” con i Social Network (pagine su Facebook o su Twitter, blog aziendali, video caricati su YouTube, presenza di feed RSS, etc.)
Il 91% delle aziende sembra ignorare completamente il fatto che ormai “i mercati sono conversazioni” (Cluetrain Manifesto)
Nove aziende su dieci dovrebbero chiedersi: cosa sono i Social Media?
IL SOLAREXPO E' ANDATO BENE ...
… ORA SI POSSONO PRENDERE DIVERSE
DIREZIONI
UN CONSIGLIO: PUNTARE SUL WEB
Perché il futuro della comunicazione aziendale sta nelle relazioni con i propri utenti su Internet
Perché ha un rapporto costi/benefici molto favorevole
Perché “apre le porte” dell'azienda a ogni utente, in Italia e nel mondo
Perché prevede risultati tangibili e misurabili in modo semplice
UNA SOLUZIONE: UN PARERE DALL’ESTERNO
Un consulente esterno può far vedere le cose da un'altra prospettiva.
Con numerosi vantaggi:
•Obiettività (essendo esterno)•Competenza (è un addetto ai
lavori)•Formazione (delle risorse
interne)•Costi (pari a quelli di una
persona interna)
L'AZIENDA E IL WEB: UN RAPPORTO COSTANTE
REALIZZARE UN SITO WEB ATTUALE E'
SOLO IL PRIMO PASSO …
… LA COSA PIÙ IMPORTANTE E' MANTENERLO “VIVO”.
E QUESTO COMPITO SPETTA A VOI.
“Spesso grandi imprese
nascono da piccole
opportunità”
Cogliamole insieme!
CREDITS:
L'aforisma qui sopra è di Demostene.
Le immagini utilizzate in questa presentazione sono state prese da:http://lornali.comhttp://dynamicpatents.com/bloghttp://blogs.ubc.ca http://settegiorni.blogsome.comhttp://www.azzeroco2.it
“I comunicatori devono essere persone in grado di far comprendere un problema in 10 minuti e con 14 slide,
invece che in giorni e con decine di documenti”
Riccardo PoleselVia G. Pico 2541037 Mirandola (MO)Email: [email protected]. +39 347.0644599Blog: liberononprofessionista.blogspot.com