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RINNOVATI GLI ORGANI DIRETTIVI NAZIONALI E LOCALI I … · D opo la parentesi “tecnica” del...

Date post: 25-Aug-2020
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Poste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/2003 - (conv in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1 DCB Cagliari n.3 luglio-agosto 2013 R.ETE. IMPRESE ITALIA SARDEGNA NELLA MORSA DEL FISCO RINNOVATI GLI ORGANI DIRETTIVI NAZIONALI E LOCALI I PROGRAMMI DEI QUATTRO PRESIDENTI PROVINCIALI
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Poste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/2003 - (conv in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1 DCB Cagliari

n.3 luglio-agosto 2013

R.ETE.

I M P R E S E I TA L I AS A R D E G N A

NELLA MORSADEL FISCO

RINNOVATI GLI ORGANI DIRETTIVI NAZIONALI E LOCALI

I PROGRAMMI DEI QUATTRO PRESIDENTI PROVINCIALI

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Campagna Donna

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Dopo la parentesi “tecnica” del Governo Monti, in tanti con-fidavano in una svolta della classe politica per il rilancio dell’economia italiana. Spera-vamo di vedere le premesse per l’auspicato sviluppo, per un ritorno alla “normalità”,

che poi significa essenzialmente una cosa: lavoro per tutti, imprese e dipendenti. Purtroppo, dopo i primi mesi dell’attività di governo a guida Pd-Pdl-Scelta civica-Unione di centro, ci siamo accorti che niente è cambiato: siamo sempre lì, immobili, ad osservare le piroette dei governanti di turno. Gli italiani sono stretti dalla morsa del fisco che colpisce tanto gli im-prenditori, quanto i cittadini. Senza peraltro benefi-ciare di un livello accettabile di servizi.Alle belle parole e alle tante promesse elargite a tut-ti i livelli, non hanno fatto seguito provvedimenti concreti: gli unici che valgano ancora qualcosa, in un Paese che ormai ha una credibilità internazio-nale prossima allo zero assoluto, come confermano anche alcuni accadimenti recenti. Da anni, e non solo in campagna elettorale, sentiamo un leit motiv che spesso ci ha illusi (ma che, ormai, non fa presa neppure quello: abbiamo capito che sono soltanto parole al vento): mi riferisco alla presunta volontà di alleggerire il carico fiscale. Cosa che, puntualmente, non accade. Anzi, accade esattamente il contrario. Ogni tanto cercano di confonderci le idee, modifi-cando l’acronimo o la definizione di un’imposta o di una tassa. Più raramente, le stesse vengono addirit-tura soppresse, ma il fisco sa come mettere le mani nelle nostre tasche: si introducono nuovi interventi pecuniari, e le casse dello Stato sono al sicuro.Lo Stato siamo noi, dirà qualcuno. È vero sino a un certo punto: perché gli apparati (partiti compresi, perlomeno sino a quando non saranno aboliti i fi-nanziamenti pubblici) e la burocrazia vengono ali-mentati con i soldi dei contribuenti, spesso in ma-

niera esagerata. Non c’è la volontà ferrea e convinta, nonostante le parole, di tagliare certi capitoli della spesa pubblica: per i più svariati motivi. La politica italiana cerca di tenere in vita se stessa, infi-schiandosene del re-sto del Paese che è alla canna del gas. È miopia pura, perché stanno portando l’Italia allo sfa-scio. E non è una que-stione di schieramenti: al governo, attualmen-te, siedono forze di cen-tro, di centrosinistra e di centrodestra. Direi che tutto l’arco parlamenta-re è rappresentato. Tutti insieme, appassionata-mente. Eppure, i tributi locali sono aumentati (era ov-vio che sarebbe accadu-to, visti i tagli che Regio-ni, Province e Comuni sono stati costretti a su-bire a cascata), lo scatto dell’Iva al 22% è stato temporaneamente congelato (ma vedrete che, tra qualche mese, sarà riproposto come unico, possibile antidoto al default). Aumenta-no le accise, si profila la falce della Tares (sarà il colpo di grazia per tanta gente), mentre la Sardegna si è vista respingere dal Governo la proposta della Re-gione di tagliare l’Irap per le imprese sarde: sarebbe stata una boccata d’ossigeno, invece si continua a stare sott’acqua. In apnea. Come accade da troppi anni.

Marco [email protected] 3 3_

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Nella morsa del fiscoLA PAROLA AL PRESIDENTE

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CAT Confesercenti Sardegna s.r.l. è il Centro di Assistenza Tecnicaalle imprese del commercio e del turismo, che svolge attività di: • indagini di mercato e costruzione di banche dati• promozione e sviluppo del commercio elettronico• informazione sulle opportunità di finanziamento alle imprese• formazione e aggiornamento professionale• altre attività di servizio inerenti il settore del commercio e turismo, così come previste dal suo statuto.

TCAT si rivolge agli operatori commerciali e turistici, alle imprese di servizi e ad altre imprese che hanno necessità di supporto e consulenza nella loro attività e a tutti quelli che intendono avviare un’attività in proprio in questi settori.CAT è autorizzato ad operare, ai sensi delle leggi nazionali e regionali, con deliberazio-ne della Giunta Regionale della Sardegna.

Cagliari • Via Cavalcanti, 32 • Tel. 070.40.09.91Carbonia • Via Liguria, 27 • Tel. 0781.66.00.26Serramanna • Viale Matteotti, 3 • Tel. 070.91.31.191

Sassari • Via Bogino, 25 • Tel. 079.25.92.041Olbia • Via del Perugino • Tel. 0789.20.35.92 • 0789.28.182

Nuoro • Via L. Da Vinci, 40 • Tel. 0784.30.188Tortolì - Via M. Virgilio, 45 • Tel. 0782.62.43.10Siniscola • Via Risorgimento, s.n. • Tel. 0784.87.51.20Macomer • Via C. Umberto I, 131 • Tel. 0785.732.38Bitti • c/o Comune • Tel. 346.18.66.832Orosei • c/o Comune • Tel. 346.18.66.832

Oristano • Via Canepa, 3 • Tel. 0783.21.02.08

LE SEDI

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CONFESERCENTI MAGAZINETutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, articoli, fotografie, disegni non si restituiscono anche se non pub-blicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l’autorizzazione scritta pre-ventiva da parte dell’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comporta responsabilità alcuna per l’Editore. Gli autori e l’Editore non potranno in nessun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute.

Direttore responsabileLuigi [email protected]

EditoreConfesercenti regionale della Sardegna

RedazioneVia Cavalcanti, 32 - 09128 CagliariTel.: 070-400991 Fax: [email protected]

RedazioneMarco Sulis, Giambattista Piana, Nicola Murru

Ufficio [email protected]

StampaNuove Grafiche Puddu SrlVia del Progresso 6 - 09040 Ortacesus (Ca) Tel. 070 [email protected]

DistribuzionePoste Italiane Spa

Hanno collaborato in questo numeroRoberto Bolognese, Antonio Canu, Dario Capelli, Giambat-tista Piana, Salvatore Poddi, Antonello Solinas, Milena Zara

Registrazione tribunale di Cagliari n°18/98 del 18/02/1998Diritti Riservati

PresidenteMarco Sulis

Vice presidente vicarioAntonio Canu

DirettoreGian Battista Piana

Vice presidenteDario Capelli

Vice presidenteAntonello Solinas

Vice presidenteRoberto Bolognese

ConsiglieriTonino LaiDavide MarcelloGiuseppino MeloniMichele MeloniNicola MurruSalvatore PoddiGianni Simula

LA GIUNTA REGIONALE

CAT Confesercenti Sardegna s.r.l. è il Centro di Assistenza Tecnicaalle imprese del commercio e del turismo, che svolge attività di: • indagini di mercato e costruzione di banche dati• promozione e sviluppo del commercio elettronico• informazione sulle opportunità di finanziamento alle imprese• formazione e aggiornamento professionale• altre attività di servizio inerenti il settore del commercio e turismo, così come previste dal suo statuto.

TCAT si rivolge agli operatori commerciali e turistici, alle imprese di servizi e ad altre imprese che hanno necessità di supporto e consulenza nella loro attività e a tutti quelli che intendono avviare un’attività in proprio in questi settori.CAT è autorizzato ad operare, ai sensi delle leggi nazionali e regionali, con deliberazio-ne della Giunta Regionale della Sardegna.

Cagliari • Via Cavalcanti, 32 • Tel. 070.40.09.91Carbonia • Via Liguria, 27 • Tel. 0781.66.00.26Serramanna • Viale Matteotti, 3 • Tel. 070.91.31.191

Sassari • Via Bogino, 25 • Tel. 079.25.92.041Olbia • Via del Perugino • Tel. 0789.20.35.92 • 0789.28.182

Nuoro • Via L. Da Vinci, 40 • Tel. 0784.30.188Tortolì - Via M. Virgilio, 45 • Tel. 0782.62.43.10Siniscola • Via Risorgimento, s.n. • Tel. 0784.87.51.20Macomer • Via C. Umberto I, 131 • Tel. 0785.732.38Bitti • c/o Comune • Tel. 346.18.66.832Orosei • c/o Comune • Tel. 346.18.66.832

Oristano • Via Canepa, 3 • Tel. 0783.21.02.08

LE SEDI

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8 ASSEMBLEA ELETTIVA CONFESERCENTI REGIONALE Marco Sulis confermato alla guida per un altro quadriennio

10 Ecco i nuovi dirigenti regionali

12 Bolognese: “Pensiamo alle emergenze senza dimenticare i progetti di sviluppo”

14 Solinas: “Tuteliamo meglio gli associati a costo di ridurre i servizi”

16 Capelli: “La nostra strenua battaglia contro fisco e grande distribuzione”

18 Canu: “Massima attenzione ai trasporti e ai troppi ostacoli burocratici”

20 CONFESERCENTI REGIONALE Assemblea nazionale Confesercenti, Venturi avanti tutta “Serve un Progetto Italia”

22 Confesercenti Giovani, il vicepresidente nazionale Emanuele Frongia sprona il Governo: “Ministro Zanonato, così non va”

24 Conciliazione vita-lavoro, Punto Family Friendly per tutelare imprese, lavoratori e famiglie

26 Legge di Stabilità 2013, tutte le novità in materia di fatturazione

29 La crisi tra cause ed effetti Poddi: “Possiamo uscirne soltanto se tutti i settori si coalizzano” 30 Bandi regionali, a settembre parte il censimentodi locali storici e ristoranti tipici

32 Gas fluorurati, dichiarazione annuale,la scadenza era al 31 maggio

33 Iva, procedimenti penali per i ritardi nei pagamenti

34 Collaboratori familiari, il Ministero chiarisce: ecco i casi in cui il rapporto è occasionale

36 Decreto legge n. 76/2013, le agevolazioni per assumere e stabilizzare i giovani

38 Lavoro intermittente, le modalità di comunicazione per le chiamate dei lavoratori

39 Esercizi commerciali e tabaccherie, autorizzata la vendita delle sigarette elettroniche

40 LA pAROLA ALL’ESpERTO

42 NOTIzIE IN BREVE

50 CONFESERCENTI pROVINCIALE CAGLIARI

56 CONFESERCENTI pROVINCIALE NUORO E OGLIASTRA

62 CONFESERCENTI pROVINCIALE SASSARI E GALLURA

SommarioPoste Italiane S.p.A. Sped in A.P. - D.L. 353/2003 - (conv in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1 DCB Cagliari

n.3 luglio-agosto 2013

R.ETE.

I M P R E S E I TA L I AS A R D E G N A

NELLA MORSADEL FISCO

RINNOVATI GLI ORGANI DIRETTIVI NAZIONALI E LOCALI

I PROGRAMMI DEI QUATTRO PRESIDENTI PROVINCIALI

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CONFESERCENTI REGIONALE

Marco Sulis confermatoalla guida per un altro quadriennio

L’Assemblea elettiva della Con-fesercenti Sardegna ha confer-mato Marco Sulis alla guida della Presidenza regionale per il prossimo quadriennio. Sa-bato 25 maggio al Castello di San Michele, a Cagliari, Sulis si è presentato come unico candi-

dato della nostra Associazione ed è stato eletto per acclamazione, dopo la sua relazione introduttiva e gli appassionati interventi di alcuni delegati, tra cui i confermati presidenti provinciali di Cagliari e Ori-stano, Roberto Bolognese e Antonello Solinas, il direttore della sede di Sassari, Gianni Simula, il pre-sidente del CresFidi, Pinuccio Meloni, e il presidente di AssoHotel, Carlo Amaduzzi. I lavori, coordinati dal vicepresidente vicario regionale di Sassari, Antonio Canu, sono stati chiusi dal segretario generale della Confesercenti, Mauro Bussoni.

Nell’introduzione della giornata, Marco Sulis ha illu-strato brevemente la desolante situazione economica che si registra in Italia, evitando di pronunciare la pa-rola crisi. “Non perché non mi renda conto di quante e quali difficoltà siamo chiamati ad affrontare quoti-dianamente, da qualche anno a questa parte e in par-ticolare nell’ultimo periodo. Preferisco, però, parlare di criticità e delle possibili soluzioni da mettere in campo per superarle”, ha spiegato.Parlando di criticità, Sulis ha fatto riferimento a proble-matiche di vario livello: un ambito nazionale (accesso al credito, pressione fiscale, riscossione, eccesso di burocrazia, liberalizzazioni) e uno regionale (su tutti, la continuità territoriale di merci e persone e l’abusivismo). Marco Sulis ha analizzato brevemente ogni singola voce, proponendo le soluzioni che la Confesercenti Sardegna suggerisce alla classe politica e dirigente. “Il presente e il futuro dipendono da noi, ma non sol-

Assemblea elettiva Confesercenti regionale

Panoramica dell’assemblea

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tanto da noi – ha sottolineato Sulis –. Imprese e As-sociazioni di categoria possono fare moltissimo per il Paese, ma non possono e non devono sostituirsi alle istituzioni”.In ambito turistico, per esempio, la Confesercenti – insieme alla Confcommercio – ha varato il progetto STS. “Abbiamo superato gli steccati e convinto le com-pagnie Tirrenia-Cin e Meridiana a praticare tariffe più economiche, per fronteggiare il calo del movimento passeggeri da e per la Sardegna nella stagione estiva – ha sottolineato Sulis –. Così come concreta è l’istitu-zione del Numero Verde, introdotto per dare un sup-porto tecnico ad imprenditori e lavoratori in difficoltà: anche qui abbiamo riscosso la fattiva adesione delle Asl territoriali, per il supporto psicologico, delle Asso-ciazioni di volontariato e dei consumatori”.Sulis ha poi rivolto un appello ai rappresentanti del-le istituzioni: “Bisogna avere il coraggio di mettere in discussione il Patto di stabilità e sbloccare le risorse che giacciono nelle casse di Regione e Comuni. Quei soldi servono alle imprese e alle famiglie, mentre ora stanno arricchendo soltanto le banche”.Barbara Argiolas, assessore alle Attività produttive del Comune di Cagliari, ha portato i saluti della mu-nicipalità del capoluogo, ma si è pure soffermata su alcuni aspetti non secondari di una situazione eco-nomica che sta travolgendo non solo le imprese e i cittadini, ma anche gli Enti locali. “Su di noi, ultimo ter-minale della pubblica amministrazione, grava anche il peso di certe imposte che rischiano di diventare in-sopportabili per tutti. Penso con terrore alla Tares, per

esempio, oppure all’Imu per gli alberghi. Il Governo nazionale e la Regione devono rendersi conto che l’I-talia e la Sardegna possono riprendere la marcia della ripresa e dello sviluppo solo se si rende più leggera la pressione fiscale alle imprese e ai cittadini”.Mauro Bussoni, infine, ha concentrato l’attenzione su alcuni concetti chiave. “Le imprese hanno bisogno di crediti, di aiuti, di scelte diverse da quelle fatte da-gli ultimi Governi, in quanto esse hanno ingessato il mondo del lavoro. C’è lavoro soltanto se ci sono im-prese. Il neoeletto ministro del Lavoro, Enrico Giovan-nini, nelle sue prime uscite ufficiali ha toccato proprio questo aspetto. Va creata una nuova generazione di imprenditori. Troppe imprese nascono e muoiono in un lasso di tempo brevissimo. Spesso a causa della rigidità delle banche. I soldi oggi servono non a fare investimenti, ma a sopravvivere. Alle banche è stato dato un aiuto straordinario, con i bond; ora devono rimettere in circolo quei soldi, magari attraverso il si-stema dei Confidi che abbassa il rischio degli istituti di credito”. Bussoni ha poi ricordato che “siamo in una condizione di eccezionalità, perciò occorre un passaggio speciale. L’80% delle imprese è in sofferenza non perché sia de-cotto, bensì perché non riesce ad operare nel mercato interno. Le Pmi danno lavoro al 62% dei lavoratori occupati in Italia, eppure ricevono dalle banche soltanto il 20% del credito disponibile. Il restante 80% va alla grande industria e alla Pubblica amministrazione. È una situa-zione paradossale e insostenibile”.

Marco Sulis

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CONFESERCENTI REGIONALE

SULIS MARCO - PresidenteCANU ANTONIO – Vice Presidente vicarioPIANA GIAN BATTISTA – Direttore CAPELLI DARIO – Vice PresidenteSOLINAS ANTONELLO – Vice PresidenteBOLOGNESE ROBERTO – Vice PresidenteLAI TONINO – Consigliere di giuntaMARCELLO DAVIDE – Consigliere di giuntaMELONI GIUSEPPINO – Consigliere di giuntaMELONI MICHELE – Consigliere di giuntaMURRU NICOLA – Consigliere di giuntaPODDI SALVATORE – Consigliere di giuntaSIMULA GIANNI – Consigliere di giuntaAMADUZZI CARLO – Consigliere di presidenzaCANNONI CATERINA – Consigliere di presidenzaCAREDDA SIMONETTA – Consigliere di presidenzaFRONGIA EMANUELE – Consigliere di presidenzaFRONGIA CINZIA– Consigliere di presidenzaMASIA SALVATORE – Consigliere di presidenzaMOLINARI GIAN LUIGI – Consigliere di presidenzaPILI ANTONELLO – Consigliere di presidenzaPIRODDI GIOVANNI – Consigliere di presidenzaPORCEDDU BRUNELLA – Consigliere di presidenzaRUGGIU GABRIELA – Consigliere di presidenzaSALERNO SANDRO – Consigliere di presidenzaSANNA GAVINO – Consigliere di presidenzaSCHIRRU LUCIA – Consigliere di presidenzaTARAS LORETTA – Consigliere di presidenza

PRESIDENZA REGIONALE

Ecco i nuovi dirigenti regionali

Panoramica assemblea

Intervento di Roberto Cadeddu, assessore alle Attività produttive del Comune di Nuoro

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11Le imprese hanno bisogno di crediti, di aiuti, di scelte diverse da quelle fatte dagli ultimi Governi, in quanto esse hanno ingessato il mondo del lavoro.”

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»Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti

Intervento di Carlo Amaduzzi, presidente regionale di Assohotel

Intervento di Barbara Argiolas, assessore alle Attività produttive e al Turismo del Comune di Cagliari

Panoramica dell’assemblea

Intervento di Roberto Cadeddu, assessore alle Attività produttive del Comune di Nuoro

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CONFESERCENTI REGIONALE

ROBERTO BOLOGNESE, presidente del-la Confesercenti provinciale di Cagliari: “Bisogna distinguere in maniera netta le emergenze attuali dal programma che vorremmo sviluppare nel prossimo qua-

driennio. Cominciamo dalle prime, partendo dall’an-nosa vicenda dei baretti del Poetto: è qualcosa di scandaloso, perché la classe politica non ha saputo evitare l’intervento della magistratura con un provve-dimento risolutivo. Poi c’è un problema che si protrae da anni, e spesso esula dalla competenza degli stessi Comuni: mi riferisco all’apertura di nuovi centri com-

merciali, come è accaduto nelle scorse settimane a Cagliari e nell’hinterland. Quindi c’è la piaga dell’abu-sivismo, che riguarda in particolare i settori dell’abbi-gliamento e dell’ortofrutta: quella è concorrenza slea-le, perché anche per i ‘regolari’ c’è una crisi spaventosa, eppure pagano tasse e imposte. È inutile mettere dei regolamenti, se poi non si applicano. Altro problema riguarda le tasse locali. Temo che a dicembre ci sarà un macello fiscale con l’introduzione della Tares. De-vono dirci qual è il consumo di rifiuti da parte dei sin-goli esercizi. Come fanno a determinarlo? Prevedo un bagno di sangue, anche perché con l’introduzione di

Bolognese: “Pensiamo alle emergenzesenza dimenticare i progetti di sviluppo”

Dopo le Assemblee elettive

BOLOGNESE ROBERTO - PresidenteMARCELLO DAVIDE – Vice Presidente VicarioMURRU NICOLA – Direttore PORCEDDU BRUNELLA – Vice DirettoreCAREDDA SIMONETTA – Vice PresidenteFRONGIA EMANUELE – Vice PresidenteFRONGIA FABRIZIO – Vice PresidentePILI ANTONELLO – Vice PresidenteCARCANGIU FABIOMEDDA MARCOMOLINARI GIANLUIGIPIGA ALESSANDRAPINTUS CESAREPIRAS MOSE’SULIS MARCOBOZZO ANDREABRAICOVICH EGIDIODELFINO CARLOFRONGIA CINZIALITTARRU ALESSIALOCCI CATERINAMASCIA SERGIOMUREDDU GIANLUCASABA PAOLOSPISSU FRANCESCAVARGIU GIUSEPPEZUDDAS IGNAZIO

In grassetto i componenti la Giunta provinciale.

PRESIDENZA PROVINCIALE CAGLIARI

Roberto Bolognese, presidente provincialeConfesercenti Cagliari

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nuovi balzelli l’Italia è diventata ufficialmente il Paese di Pulcinella. Per quanto riguarda l’immediato futuro, un discorso a parte va fatto per i progetti di rivitalizza-zione dei centri urbani, con il concorso fattivo di tutti i soggetti istituzionali. Oggi, chi arriva all’aeroporto di Elmas non trova niente che reclamizzi bellezze e ser-vizi della città di Cagliari: è inammissibile! Dobbiamo smetterla di improvvisare. Oggi ognuno cammina per conto suo, occorre una seria programmazione nei tempi giusti. Altre note dolenti: la regolamentazione dei distributori di carburanti, con l’introduzione di una legge regionale ‘ad hoc’, del settore degli agenti immobiliari (oggi costretti a lavorare in un’autentica giungla legislativa) e l’inizio di un vero rapporto di col-laborazione tra Comuni e ambulanti. Anche in questo caso la pubblica amministrazione mostra una distan-za siderale dalle realtà che vivono quotidianamente gli operatori. Dovrebbero stare di meno in ufficio e toccare con mano ciò che accade fuori dai Palazzi”.“Alcuni Enti – è il parere di Bolognese – dovrebbero collaborare di più e meglio con il mondo delle Pmi, specialmente in momenti di particolare crisi come questo. Mi riferisco per esempio all’Autorità portuale di Cagliari. Vorrei vedere finalmente il porto urbano del capoluo-go sardo, uno dei pochi così ben collegati agli snodi dei trasporti e ben inserito in un centro storico più vivo che mai, puntare definitivamente sul diporto tu-ristico traslocando tutto il commerciale nell’attiguo Porto canale. Ciò permetterebbe la tanto declamata destagionalizzazione, con la potenzialità di circa 2.000 posti barca in una posizione assolutamente privilegia-ta. Sarebbe il volano per un indotto dalle potenzialità così virtuose da poter rappresentare una svolta per l’intera città. Basti pensare alla cantieristica e all’as-sistenza nautica (per ogni 2 posti barca, un posto di lavoro a terra), all’indotto del traffico croceristico, a tutti i consumi che si riverserebbero sull’ambito com-merciale e ricettivo della città. In questo contesto pare quasi scontato includere la Camera di commercio che, con le sue partecipazioni nei vari Enti (aeroporto, Au-torità portuale, Casic, Banco di Sardegna), deve svol-gere un ruolo primario nel sostegno e nello sviluppo delle imprese sarde. Si chiede un impegno eccezio-nale, così come è eccezionale questa crisi che sembra non aver fine. Maggior sostegno vuol dire più linfa ai Confidi che sono la prima linea di frontiera nella dura guerra alla crisi; più collaborazione con le università per dare vi-sibilità alle nuove idee e ai nuovi progetti, con mag-giore attenzione a chi innova e a chi si immette nel mondo delle imprese. Seguiamo con più attenzione il mondo giovanile: già collaboriamo con l’associazione Tdm2000, la più attiva e prolifica associazione interna-zionale della Sardegna, impegnata in campo europeo con varie iniziative come l’Erasmus per imprenditori.

CONFESERCENTIPROVINCIALEDI CAGLIARI

Via Cavalcanti, 3009128 Cagliari

Tel.: 070.40.23.70Fax: 070.49.30.51

www.confesercenticagliari.it

Nicola Murru, direttore provinciale Confesercenti Cagliari

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CONFESERCENTI REGIONALE

ANTONELLO SOLINAS, presidente Con-fesercenti provinciale di Oristano: “La nostra Giunta, immediatamente dopo la rielezione che ha confermato quasi tutti i componenti di quella uscente, ha deciso

di tornare all’antico, vale a dire di occuparsi della tute-la diretta delle aziende iscritte. Ci sembra ancora più importante del fornire servizi, per esempio sul fronte del credito, in quanto possono aiutare a combattere l’emergenza in maniera più efficace. La verifica delle cartelle di Equitalia e degli interessi applicati è una delle emergenze più pressanti: abbiamo capito che molte cartelle sono da ritenersi nulle. Le richieste che ci stanno pervenendo sono numerose, sicuramente più di quanto ci aspettassimo: per noi è una sorpresa, siamo andati ben oltre le attese, tanto che sono arriva-ti nuovi tesseramenti. Le aziende stanno morendo, se non le teniamo in vita è inutile pensare a nuovi servizi, per giunta a pagamento. Ecco perché, per la restante

SOLINAS ANTONELLOANGIUS MARIA GRAZIABRUNZU ADOLFO VALENTINODORASCENZI MARCOORRU’ FRANCESCOPODDI SALVATORESABA ELIASCHRRU LUCIATATTI RAIMONDOCANU RENZOCARRUS ROBERTOCARTA GIAMPIEROCARTA PATRIZIADESSI’ PEPPINOMANCA FERDINANDOMELE ANTONELLOMUSCAS MASSIMOSABA ROBERTASADERI NICOLETTATURNU FRANCESCOVACCA PINAIn grassetto i componenti la Giunta provinciale.

PRESIDENZA PROVINCIALE ORISTANO

Solinas: “Tuteliamo meglio gli associatia costo di ridurre i servizi”

Dopo le Assemblee elettive

Antonello Solinas, presidente provincialeConfesercenti Oristano

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parte del 2013, abbiamo un solo imperativo: tenere in vita l’esistente per ripartire con slancio l’anno pros-simo. In fondo, è la ‘mission’ di ogni Associazione di categoria che si rispetti. Forse l’avevamo dimenticato, o perlomeno trascurato. In ogni caso lo proporrò con forza anche in seno alla Presidenza regionale della Confesercenti, perché è un problema che riguarda tutto il territorio sardo”.

CONFESERCENTI PROVINCIALEDI ORISTANO

Via Canepa, 309170 Oristano

Tel.: 0783.21.02.08Fax: 0783.21.01.30

www.confesercentioristano.itSalvatore Poddi, direttore provincialeConfesercenti Oristano

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CONFESERCENTI REGIONALE

DARIO CAPELLI, presidente Confeser-centi provinciale Nuoro-Ogliastra: “Lo scenario politico ed economico che l’attuale situazione ci propone, appa-re incerto più che mai e difficilmente

decifrabile. Fenomeni quali la liberalizzazione (che con il Governo Monti ha subito inspiegabili ulteriori accelerazioni), la restrizione del credito, l’abusivismo dilagante e la crisi del turismo hanno determinato, e determineranno ancor di più in futuro, profondi cam-biamenti nella nostra realtà economica, sui quali sia-mo chiamati a vigilare. Pena la permanenza stessa dei nostri operatori sul mercato. Tutto questo, se da una parte ci preoccupa, dall’altra deve rappresentare per noi uno stimolo in più a fare meglio per stare sempre più vicini alle nostre imprese”.“Soltanto nei nostri settori di riferimento (commercio e turismo), nel territorio della Camera di commercio di Nuoro, dal 2009 al 2012 abbiamo avuto un saldo negativo di 377 aziende, passando da 8.401 (6.292 commercio, 2.109 turismo) a 8.024 aziende (5.879 commercio, 2.145 turismo). Purtroppo il 2013, così come ampiamente previsto, si avvia ad essere un anno da dimenticare, ben peggiore del 2012. Nel pri-mo trimestre 2013 questo trend ha subìto un’ulterio-

Capelli: “La nostra strenua battagliacontro fisco e grande distribuzione”

Dopo le Assemblee elettive

CAPELLI DARIO – PresidenteAMADUZZI CARLO – Vice Presidente VicarioMELONI GIUSEPPINO – Vice PresidenteRUGGIU GABRIELA – Vice PresidenteTARAS LORETTA – Vice Presidente PIANA GIAN BATTISTA – DirettoreSANNA GAVINO – Vice DirettoreARRIGO DONATELLACANU NATALEMURA TONINOMURRU MARIOPIRODDI GIANNIROSU SEBASTIANOSALERNO SANDROSTARA ROBERTOBARACCA SALVATORECADEDDU ROBERTOCAMPUS SEBASTIANOCARTA MONICACAVADA TONINOCHESSA PIETROCODA VALERIOCRISPONI GIANMICHELECUALBU DELIADEIANA GONARIADEL RIO FILIPPODELOGU GIOVANNADEMURTAS MARCOFLORIS COSTANTINOFLORIS MICHELELAI TONINOLAU ISABELLAMOI ANTONELLOMUREDDU FRANCESCOPINTUS SALVATOREPIRAS PAOLAPODDA MARIA TERESAPORCU DANIELERUIU CLAUDIASABA ARMANDOSERRA SANDROVERACHI GRAZIANOVITALI ROBERTOZANDA DANIELAIn grassetto i componenti la Giunta provinciale.

PRESIDENZA PROVINCIALE NUORO

Dario Capelli, presidente provincialeConfesercenti Nuoro

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re, preoccupante accelerazione con 251 cancellazioni e 61 iscrizioni nel commercio, e 65 cancellazioni e 21 iscrizioni nel turismo, con un perdita quindi di 190 aziende nel commercio e 40 nel turismo. È inutile evi-denziare che, se il trend dovesse restare invariato, a fine anno registreremmo un saldo negativo di circa 500/600 negozi, con le ovvie conseguenze negative su economia e occupazione. Questi numeri ci dicono quanto difficile sia diventato fare impresa nel com-mercio”.“Per arginare la deriva – prosegue Capelli – è necessa-rio agire su più livelli: da un lato occorrono politiche nazionali volte alla diminuzione degli aggravi fiscali per cittadini e imprese, e favorire il rilancio dei con-sumi; dall’altro, è necessario intervenire sui problemi particolari del settore che sono veramente tanti. Ne ho già citato alcuni, prima: la stretta creditizia, l’ecces-siva presenza della grande distribuzione, l’eccessiva pressione fiscale, l’eccesso di liberalizzazioni, l’abu-sivismo, la crisi del turismo. Sono temi su cui difficil-mente si potrà incidere a livello provinciale, ma su cui comunque non possiamo e non dobbiamo spegnere i riflettori, cercando nel nostro piccolo e nel limite del possibile di far seguire ai nostri discorsi azioni concre-te. Questo è quello che abbiamo cercato di fare, per esempio, con Libera la Domenica, la campagna a sostegno della proposta di legge di iniziativa popola-re che tende a riportare nell’alveo delle competenze regionali le normative su aperture e chiusure delle attività commerciali, con l’obiettivo ultimo di porre un freno all’eccesso di liberalizzazioni che hanno fa-vorito, come probabilmente era nelle intenzioni del Governo, solo la grande distribuzione. Con il ‘sempre aperto’, infatti, come ampiamente detto e previsto, non sono aumentati i consumi, e tantomeno l’occu-pazione come qualcuno ci voleva far credere. Anche a Libera la Domenica abbiamo dato il nostro contri-buto, raccogliendo sul territorio oltre 1.700 firme cer-tificate. Così abbiamo fatto con l’iniziativa Sardegna sulla cresta dell’onda, un’iniziativa di respiro regio-nale che Sandro Salerno ci spiegherà meglio ma che proprio da Nuoro, grazie all’azione dei responsabili di Assoturismo e Assohotel, ha tratto il maggiore im-pulso progettuale e realizzativo. Non dimentichiamo poi il nostro progetto Tipico a tavola, coordinato da Bastiano Rosu: oltre a innescare importanti e nume-rosi rapporti commerciali tra vari operatori, ci ha dato un’incredibile visibilità nei media e nei più importanti social network”.“Importante è stato anche l’impegno profuso negli ul-timi anni nel cercare di costruire un’offerta formativa adeguata ai nostri operatori per favorirne la loro cre-scita, in coerenza con la nostra ambiziosa missione “di promuovere lo sviluppo della piccola e media impre-sa. Tante altre sono le iniziative con le quali abbiamo cercato di dare il nostro contributo alla crescita e allo

sviluppo delle nostre aziende, distinguendoci sempre per lo spirito professionale e innovativo che ha ca-ratterizzato i nostri progetti; e dicendo questo, pen-so all’APP delle strutture ricettive della provincia realizzato con il contributo della Camera di commer-cio. In questo contesto, la Confesercenti deve sempre puntare a migliorarsi coniugando il suo tradizionale e consolidato ruolo di rappresentanza, con una funzio-ne tesa alla creazione di ulteriore valore aggiunto per le imprese associate”.

CONFESERCENTI PROVINCIALE

DI NUORO

Via L.Da Vinci, 4008100 Nuoro

Tel.: 0784.301.88Fax 0784.20.85.34

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Giambattista Piana, direttore provincialeConfesercenti Nuoro

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CONFESERCENTI REGIONALE

CANU ANTONIOSIMULA GIAN BACHISIOLUIU ANTONELLOMASIA SALVATOREMURONI EUGENIOCANNONI CATERINADETTORI DANIELAFILIA EMANUELAKAHIA ANJELMELONI MICHELEMOLINU ROBERTOMURGIA MARCOPEDRINI FRANCESCO GAETANOROGGIO GIOVANNISALARIS MAURIZIOIn grassetto i componenti la Giunta provinciale.

PRESIDENZA PROVINCIALE SASSARI

Canu: “Massima attenzione ai trasportie ai troppi ostacoli burocratici”

Dopo le Assemblee elettive

ANTONIO CANU, presidente provincia-le Sassari: “Dobbiamo porre la massima attenzione ai trasporti e combattere contro gli ostacoli burocratici. Questa, in sintesi, ciò che ho detto nel corso dell’As-

semblea elettiva della Confesercenti di Sassari-Gallu-ra, che si è svolta il 20 aprile scorso a Sassari, durante la quale sono stato rieletto all’unanimità”. Durante i la-vori, caratterizzati da un’attiva partecipazione di ope-ratori dei settori commercio, turismo e servizi, e dai titolari di piccole e medie imprese anche del settore artigiano, Canu – agente di assicurazioni sassarese – si è riproposto con un programma che ha come obiet-tivo primario quello della tutela politica e sindacale delle piccole e medie imprese. “Questo momento drammatico di crisi economica – sottolinea – colpisce duramente i più deboli, non solo con la continua ves-sazione delle tasse ma anche con normative inique ed ingiuste. La Confesercenti è in prima linea e al fianco degli imprenditori, sia dal punto di vista legale che da quello morale. Il Numero Verde recentemente attivato per ascoltare e sostenere le imprese in difficoltà ne è un esempio, insieme alla recente convenzione siglata con l’Adusbef per le problematiche relative a condi-

Antonio Canu, presidente provincialeConfesercenti Sassari

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zioni bancarie e cartelle Equitalia”. La nuova dirigenza, che vede una importante presenza femminile, inten-de attivare “processi di progettazione nuovi e corag-giosi che consentano alla Confesercenti di recitare un ruolo importante nel supporto e nel rilancio del commercio, del turismo, delle Pmi e dell’imprendito-ria femminile in un periodo di disorientamento e forte crisi economica. Tra questi, particolare attenzione ver-rà posta al problema dei trasporti da e per la Sarde-

CONFESERCENTI PROVINCIALE

DI SASSARI

Via Bogino, 2507100 Sassari

Tel.: 079.259.20.41Fax 079.259.02.75

www.confesercentisassari.it

gna per persone e merci, agli ostacoli burocratici per le imprese, come ad esempio le nuove proposte per il rilascio del Durc provvisorio, per dare la possibilità alle imprese di lavorare e di poter così regolarizzare le proprie posizioni”. “Insieme alla nuova Direzione – conclude Canu – sarò impegnato in questo mandato nella costante presenza nei luoghi istituzionali della provincia di Sassari e ad incrementare la presenza e rappresentatività nella provincia di Olbia-Tempio”.

Gianni Simula, direttore provincialeConfesercenti Sassari

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CONFESERCENTI REGIONALE

L’Assemblea nazionale della Confesercenti, che si è svol-ta a Roma il 19 giugno scorso, ha riconfermato alla guida il presidente Marco Venturi.  Alla presenza del ministro dello Sviluppo economico, Flavio Za-nonato, Venturi – nella sua rela-

zione introduttiva – ha dichiarato “l’apprezzamento per gli interventi che il Governo ha varato nella prima parte di giugno: dal fisco al Fondo di garanzia per le Pmi, dai processi ad Internet, dalla Pubblica ammini-strazione all’uso del suolo”. Ma i problemi aperti che stanno penalizzando il no-stro Paese sono molto più ampi, ha ricordato Venturi, il quale ha avanzato al Governo Letta cinque proposte a favore delle Pmi: “In primis,  lo Stato incominci a pa-gare i suoi debiti verso le imprese. Poi, le sanzioni per il ritardato pagamento di tributi regolarmente dichiarati sono abnormi, e quindi de-vono essere drasticamente ridotte, così come mora, interessi ed aggio relativi al debito fiscale vanno con-tenuti. Stop al pignoramento della prima casa, ma va introdotta anche l’impignorabilità dell’immobile in cui opera l’impresa. Infine va ribaltato il principio per cui prima si paga l’imposta e poi si contesta la legitti-mità della stessa”.“Serve un Progetto Italia – ha sottolineato il presi-dente della Confesercenti – per imprimere una svolta all’economia del Paese e tornare a crescere, eliminan-do gli ostacoli allo sviluppo. Non esistono ricette de-finitive, ognuno deve fare la sua parte: io mi impegno a fare la mia, e già nella prima parte del mio prossimo mandato intendo mettere al centro della nostra inizia-tiva un ‘Progetto Italia’. Un impegno forte con i nostri imprenditori su cinque temi che sono diventati vere e proprie barriere allo sviluppo: no all’aumento dell’I-va e della Tares, no all’eccesso di liberalizzazioni, no alle sanzioni abnormi di Equitalia a carico di chi non può pagare; sì, invece, a detassazione e defiscalizza-zione per nuova occupazione per 3 anni, sì alle nuove risorse ai Confidi e sì ai mini bond alle imprese con tutoraggio delle associazioni”. Su questi temi, ha con-

tinuato Venturi, “coinvolgeremo le istituzioni a tutti i livelli, nazionali e territoriali. Ovviamente non ci limiteremo a proporre, ed intorno

Venturi avanti tutta“Serve un Progetto Italia”

Assemblea nazionale Confesercenti

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Ma non è semplice intervenire”. Il ministro ha anche dedicato una battuta alla questione dell’Imu: “Voglia-mo ridurla per i beni strumentali delle imprese. Ca-pannoni e negozi sono come la prima casa”, ha detto, aggiungendo che “è necessario introdurre forme di deducibilità per le imprese”.Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha poi ag-giunto nel corso dei lavori assembleari: “Dobbiamo aiutare le imprese in questo momento di incertezza a investire sul lavoro con una maggiore flessibilità in entrata. Bisogna mettere il carro davanti ai buoi, è una cosa un po’ strana ma utile. Se aspettiamo che i prov-vedimenti legislativi producano un aumento di oc-cupati, dovremo aspettare a lungo. Invece dovremo aiutare le imprese a investire su nuova occupazione in vista della ripresa”.

a questi temi metteremo in moto l’intera Confedera-zione, le categorie ed il territorio. Ognuno farà la sua parte”.Tra le richieste avanzate dalla Confederazione la ridu-zione della pressione fiscale, il ritorno dell’Iva al 20%, l’irrobustimento dei Confidi per rimettere  in moto i finanziamenti alle imprese, il varo di un piano stra-tegico per il turismo e l’approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare su ‘Libera la Domenica’ contro la liberalizzazione sfrenata degli orari e delle aperture commerciali introdotta dal decreto ‘Salva Italia’. E poi: niente Imu sui beni strumentali delle im-prese.Il ministro Zanonato ha annunciato: “Il Governo sta fa-cendo tutto il possibile per evitare aumento dell’Iva e trovare una copertura alternativa. Questa è la volontà.

Il confermato presidente nazionale, Marco Venturi (a destra) con il presidente regionale Marco Sulis

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Emanuele Frongia, vicepresidente nazionale di Confesercenti Giovani, mercoledì 3 luglio ha incontrato a Roma il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato. In-sieme a una delegazione di giovani imprenditori, il 33enne cagliaritano – fresco della nomina nell’ufficio di

Presidenza della Confesercenti Sardegna – si è fatto promotore di una serie di richieste a nome dei colle-ghi sardi. “La nostra regione – ha sottolineato Frongia – si sta distinguendo sempre più per l’elevato tasso di disoccupazione giovanile, ben più alto della già preoc-cupante media italiana. Stiamo affrontando una crisi occupazionale senza precedenti: i dati parlano di una media del 50%, con punte del 72% in alcuni territori. Una situazione che, purtroppo, non è nuova: la Sarde-gna conosce da decenni un’emorragia di risorse uma-ne che la porta a perdere i migliori giovani, obbligati a cercare lavoro oltre mare. Da questo punto di vista, il Decreto Lavoro rappresenta un’autentica beffa al concetto di innovazione e di merito che, peraltro, non risolve i problemi di coloro ai quali il Decreto è rivolto. Per anni abbiamo evidenziato i dati preoccupanti che vedono l’Italia tra i Paesi fanalini di coda in Europa per numero di laureati. Parallelamente, ci troviamo ad af-frontare un’emergenza di drop out scolastico inaccet-tabile per un Paese moderno. In questo quadro a tinte fosche, il Decreto Lavoro pare limitarsi, con lo spirito del provvedimento tampone, a prendere meramente atto di una situazione negativa, relegando in secondo piano quanti investono in formazione e crescita per-sonale. Mi domando dove sia la spinta all’innovazione e alla crescita, se alle aziende vengono concessi incen-tivi all’assunzione che riguardano, in via esclusiva, per-sonale scarsamente o per nulla qualificato”.“Uno dei primi elementi – ha concluso Frongia – che viene inculcato nella formazione d’impresa è la defini-zione di un obiettivo da perseguire. Al ministro Zano-nato chiedo, pertanto, quale dovrebbe essere il nostro obiettivo come aziende, secondo l’attuale Governo. Forse la sopravvivenza? Esistono alcuni strumenti che,

Il vicepresidente nazionaleEmanuele Frongia sprona il Governo:

“Ministro Zanonato, così non va”

Confesercenti Giovani

rispetto all’investimento di cui necessitano per esse-re attivati, hanno un coefficiente di risultati altissimo. Parlo, per esempio, dell’Erasmus finanziato con fondi europei. Può essere questo uno strumento su cui in-vestire ulteriormente”.

Emanuele Frongia

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800-011731

AVVISO AI COMMERCIANTI

possono intervenire con i loro consulenti convenzionati, in tutte le fasi di riorganiz-zazione e ristrutturazione aziendale che comportino un’analisi giuridico-economica della crisi dell’impresa, al fine di adottare importanti scelte gestionali orientate, so-prattutto, al risanamento aziendale e allaristrutturazione del debito.

Parliamone…

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CONFESERCENTI REGIONALE

Punto Family Friendly per tutelareimprese, lavoratori e famiglie

Conciliazione vita-lavoro

Da anni si fa un gran parlare di conciliazione vita-lavoro, ep-pure ancora c’è tanta strada da fare: perché la classe politica mostra scarsa attenzione nei confronti di un problema che riguarda svariati milioni di ita-liani. La Sardegna, e in partico-

lare il territorio meridionale (per intenderci: il Caglia-ritano, il Medio Campidano e il Sulcis Iglesiente) sta tentando di recuperare il tempo perduto. In questo senso, il seminario “Facciamo il punto” che si è tenuto nel quartiere fieristico del capoluogo isolano il 3 mag-gio scorso, è servito a chiudere il lungo percorso che il Comitato IF provinciale aveva avviato nel lontano 2006. Sulla spinta di alcune, preziose testimonianze (Mantova in particolare), la Camera di commercio di Cagliari ha promosso e sostenuto due progetti, e poi attivato uno Sportello dedicato alla conciliazione. Il Comitato IF, lo scorso mese di aprile, ha aperto il Pun-to Family Friendly per il supporto ad aziende ed im-prenditori/imprenditrici intenzionati a sperimentare azioni positive sulla conciliazione vita-lavoro, anche in un’ottica di sostegno all’imprenditoria femminile e di sviluppo di pratiche di responsabilità sociale d’im-presa. Il Punto Family Friendly di Cagliari è al lavoro per strutturare un servizio di eccellenza sul territorio,

in coerenza con i princìpi locali, nazionali ed europei, aprendo la possibilità ad eventuali canali di finanzia-mento anche transnazionali.Simonetta Caredda, consigliere camerale e rappre-sentante della Confesercenti Sardegna nel Comitato IF, fa il punto della situazione. “È vero, partiamo in ri-tardo rispetto ad alcune regioni, però un po’ tutto il territorio nazionale presenta le stesse problematiche, in quanto c’è un problema culturale di fondo: sia i di-pendenti che i lavoratori autonomi sono stati istruiti, o comunque hanno imparato, ad organizzare il lavoro nell’ambito di un sistema piuttosto rigido. Oggi av-vertiamo una maggiore sensibilità rispetto a questo argomento. Naturalmente bisogna sempre tenere conto della produttività del lavoratore e delle esigen-ze dell’azienda. Le linee di intervento sono molteplici, ma non sempre tutte applicabili in ciascuna realtà im-prenditoriale”.Il Comitato IF di Cagliari si pone pochi ma ben preci-si obiettivi, tra cui appunto la diffusione delle buone pratiche della conciliazione vita-lavoro attraverso in-formazione, formazione e divulgazione presso tutte le istituzioni, le Associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali. Il primo passo è stato compiuto sei anni fa, quando la Camera di Commercio ha aderito al Proto-collo d’intesa del 7 gennaio 2005 tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e l’Unioncamere, con il

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quale le parti hanno concordato di “instaurare un rap-porto di collaborazione per la promozione delle op-portunità offerte dall’art. 9, Legge 53/2000, lettera C, anche attraverso l’attività dei Comitati per la promo-zione dell’imprenditoria femminile”. Ciò è possibile se si sviluppano iniziative per la diffusione e lo sviluppo di progetti che consentano la sostituzione del titola-re di impresa o del lavoratore autonomo che benefici del periodo di astensione obbligatoria o dei congedi parentali, con altro imprenditore o lavoratore autono-mo. Nel 2007 il Comitato IF di Cagliari ha promosso l’Ac-cordo Quadro riservato alle tre province della Sarde-gna meridionale, sottoscritto anche dalla Consigliera regionale di parità e dall’omologa della Provincia di Cagliari, dai sindacati confederali, dalle Associazioni di categoria Confesercenti, Cna, Agci, Confcommer-cio, Coldiretti, Cia, LegaCoop, Confcooperative, Api Sarda (oggi Confapi), Confprofessioni, Cpo avvocati.Nel dicembre del 2008 il Comitato IF, in collaborazio-ne con l’Agenzia regionale per il Lavoro, ha avviato il Corso di formazione per consulenti in conciliazione Vita familiare e Lavoro, rivolto a consulenti delle As-sociazioni di categoria, operatori dei Centri servizi per l’impiego della Sardegna meridionale, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e degli uffici delle Con-sigliere di parità regionale e provinciali, imprenditori e imprenditrici. Nel gennaio-febbraio 2009 si è tenuto un laboratorio su progetti concreti delle diverse tipo-logie previste dall’art. 9 della Legge 53/2000, rivolto ai consulenti delle Associazioni di categoria e agli ope-ratori dei Csl.Nel dicembre dello stesso anno il Comitato IF ha orga-nizzato il Seminario “Conciliazione vita e lavoro”, per un aggiornamento sull’ultima revisione dell’articolo 9, in seguito alle modifiche apportate dall’art.38 Leg-ge n. 69/2009. Nel corso del 2010 il Comitato ha pubblicato la gui-da “Conciliazione tempi di vita e di lavoro” ed attivato la Banca dati per sostituti di impresa, per accogliere i curricula dei candidati alla figura di sostituzione, in

modo da agevolare titolari di impresa, lavoratori au-tonomi e liberi professionisti nell’individuazione del sostituto d’impresa.Nel periodo marzo-aprile 2011, il Comitato per l’Im-prenditoria femminile in collaborazione con la Consi-gliera di parità della Provincia di Cagliari ha organizza-to il convegno “Progettare e realizzare buone pratiche di conciliazione: art. 9 della legge 53 del 2000”. L’inizia-tiva ha visto il coinvolgimento del referente del Dipar-timento delle Politiche per la famiglia, la Consigliera di parità della Provincia di Mantova, i referenti di enti, istituzioni, Associazioni datoriali, imprese e sindacati, “vale a dire tutti i soggetti indispensabili allo sviluppo della rete territoriale in tema di conciliazione”, come sottolinea Simonetta Caredda.Soltanto nel dicembre 2012 si è arrivati all’approva-zione del finanziamento dei progetti riferiti all’art. 9 Legge 53/2000 da parte del Dipartimento Politiche per la famiglia. “Grazie a questi fondi – sottolinea Ca-redda – abbiamo deciso di sostenere e promuovere due progetti nel nostro territorio di competenza: uno si chiama “Rete Conciliazione Vita-Lavoro: Facciamo il punto”, l’altro “Il diritto di conciliare”. Il primo si rifà al comma 1 dell’articolo 9, dunque parliamo di dipen-denti di imprese private locali. Il secondo, invece è ascrivibile al comma 3, dunque è riservato ai lavora-tori autonomi. Sappiamo perfettamente che, in certi periodi della vita, ci può essere la necessità di ricorrere a questo strumento. È un’opportunità di cui si avverte un forte bisogno”.Il prossimo passo? “L’istituzione di un Tavolo di con-certazione – taglia corto Simonetta Caredda – perché, se la Regione non recepisce e articola gli interventi, la rete non può decollare. La base sta ponendo istanze, progetti e azioni di diffusione, ma ora tocca alla classe politica dare gambe a tutto questo. Come è avvenuto in Lombardia ed Emilia Romagna, per citare gli esem-pi più eclatanti. Non a caso ci siamo affidati alla Varia-zioni Srl di Mantova quale tutor del nostro progetto: l’esperienza di questa società si è rivelata fondamen-tale per noi”.

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CONFESERCENTI REGIONALE

L’art. 1 (c. dal 325 al 328) della Legge di Stabilità 2013 ha ap-portato diverse modifiche alla disciplina sulla fatturazione in recepimento della Direttiva 45/2010/UE. Di seguito ripor-tiamo una breve sintesi espli-cativa.

La fattura elettronicaLa fattura elettronica è espressamente subordinata all’accettazione da parte del destinatario, stabilendo che per fattura elettronica si intende la fattura che è stata emessa e ricevuta in un qualunque formato elet-tronico. Secondo le nuove prescrizioni la fattura elet-tronica deve garantire i requisiti di autenticità dell’ori-gine, di integrità del contenuto e di leggibilità.L’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto possono essere garantite mediante sistemi di control-lo di gestione che assicurino un collegamento affida-bile tra la fattura e la cessione di beni o la prestazione di servizi ad essa riferibile, ovvero mediante l’appo-sizione della firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente o mediante sistemi EDI di trasmissione elettronica dei dati o altre tecnologie in grado di ga-rantire l’autenticità dell’origine e l’integrità dei dati”.La fattura elettronica si ha per emessa, tra l’altro, quando viene messa a disposizione del cessionario o committente, ad esempio sul sito o sul portale elet-tronico dell’emittente oppure del terzo incaricato dell’emissione per suo conto.Ulteriori indicazioni in materia verranno fornite anche tenendo conto dei lavori del “Forum italiano sulla fat-turazione elettronica”, con l’obiettivo di individuare e proporre misure atte a favorire l’adozione della fattu-razione elettronica da parte di imprese e lavoratori autonomi.

Il nuovo contenuto della fatturaL’art.21, c. 2, del D.P.R. n. 633/72 innova anche il conte-nuto della fattura, elettronica o cartacea. Le novità ri-

guardano i dati identificativi del cessionario/commit-tente nonché la valuta in cui devono essere indicati gli importi. Circa i dati identificativi del cessionario/committente, la precedente formulazione richiede-va esclusivamente l’indicazione della ditta, denomi-nazione o ragione sociale, residenza o domicilio dei soggetti fra cui è effettuata l’operazione, del rappre-sentante fiscale nonché ubicazione della stabile or-ganizzazione per i soggetti non residenti. Per effetto della modifica normativa, oltre i sopracitati elementi, in fattura dovrà essere sempre indicato:il numero di Partita Iva del soggetto cessionario o committente quando si tratti di soggetto passivo sta-bilito nel territorio dello Stato;il numero di identificazione Iva attribuito dallo Stato membro di stabilimento in caso di soggetto passivo stabilito in un altro Stato membro dell’UE;il Codice fiscale nel caso in cui il cessionario o commit-tente, residente o domiciliato nel territorio dello Stato non agisce nell’esercizio d’impresa, arte o professione.

Termini e modalità di emissione della fatturaRimane ferma la regola generale, se-condo cui la fattura deve essere emessa al momento di effettuazione dell’operazio-ne determi-nata (art. 6 del D.P.R. n. 6 3 3 / 7 2 ) . V e n g o -no, però, ampliate le fat-tispecie in relazione alle quali è possibile derogare a tale regola. In particolare:per le cessioni di beni la cui consegna o spedi-zione risulta da documento di trasporto o da altro

Tutte le novità in materia di fatturazione

Legge di Stabilità 2013

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documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l’operazione nonché di prestazioni di ser-vizi individuabili attraverso idonea documentazione, effettuate nello stesso mese solare nei confronti del medesimo soggetto, può essere emessa una sola fat-tura, recante il dettaglio delle operazioni, entro il gior-no 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle medesime;per le cessioni di beni effettuate dal cessionario nei confronti di un soggetto terzo per il tramite del pro-prio cedente, la fattura è emessa entro il mese succes-sivo a quello della consegna o spedizione dei beni;per le prestazioni di servizi rese a soggetti passivi sta-biliti in altro stato membro dell’UE non soggette ad Iva ai sensi dell’articolo 7-ter (per carenza del requisito territoriale), la fattura è emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’opera-zione (v.d. paragrafo precedente);per le prestazioni di servizi rese o ricevute da un sog-getto passivo stabilito fuori dell’UE la fattura è emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di ef-fettuazione dell’operazione (si tratta delle prestazioni di servizi di cui all’art.7-ter, rese da un soggetto pas-sivo non stabilito nel territorio dello Stato a un sog-getto passivo stabilito in Italia o e delle prestazioni di servizi diverse da quelle di cui agli articoli 7-quater e 7-quinquies, rese da un soggetto passivo stabilito nel territorio dello Stato ad un soggetto passivo stabilito in altro Paese.

Le annotazioni in fatturaL’art. 21, c. 6, del D.P.R. n. 633/72 con riferimento a de-terminate operazioni richiede l’annotazione in fattura

del peculiare regime applicabile all’operazione stessa (rendendo di fatto facoltati-

va l’indicazione della speci f ica

norma c o m u n i t a -

ria o nazionale, richiesta obbligatoria-

mente dalla precedente normativa).

Si tratta, in particolare di:cessioni relative a beni in transito o depositati in luoghi soggetti a vigilanza doganale, non soggette all’imposta a norma dell’art. 7-bis, c. 1, per le quali è prescritta l’annotazione “operazione non soggetta”;operazioni non imponibili di cui agli artt. 8, 8-bis, 9 e 38-quater, per le quali è prescritta l’annotazione “ope-razione non imponibile”;operazioni esenti di cui all’art. 10, eccetto quelle in-dicate al n. 6), per le quali è prescritta l’annotazione “operazione esente”;operazioni soggette al “regime del margine” previsto dal D.L. n. 41/95, per le quali è prescritta, a seconda dei casi, l’annotazione “regime del margine – beni usati”, “regime del margine – oggetti d’arte” o “regime del margine – oggetti di antiquariato o da collezione”;operazioni effettuate dalle agenzie di viaggio e turi-smo soggette al regime del margine previsto dall’ar-ticolo 74-ter, per le quali è prescritta l’annotazione “regime del margine – agenzie di viaggio”;le operazioni soggette a “reverse charge”, per le quali è prescritta l’annotazione in fattura con la dicitura “in-versione contabile”.

Ampliamento delle operazioni soggette a fattura-zione Si amplia la gamma delle operazioni che, quando ef-fettuate da soggetti passivi stabiliti nel territorio del-lo Stato, sono soggette ad obbligo di fatturazione. Si tratta, in particolare, delle operazioni non soggette ad imposta per carenza del requisito di territorialità di cui agli artt. da 7 a 7-septies del D.P.R. n. 633/72. Parallelamente all’estensione delle fattispecie sogget-te ad obbligo di fatturazione, la Legge di Stabilità ha modificato il regime sanzionatorio relativo alla vio-lazione degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione ed individuazione delle operazioni sog-gette ad IVA; la modifica consiste nell’integrare, nello

stesso regime di sanzionabilità, le operazioni “non soggette ad IVA” alle operazioni “non impo-

nibili” ed “esenti” (tra il 5% e il 10% dei corrispetti-vi non documentati o non registrati).

La nuova fattura semplificataL’art. 1, c. 325, lett. e), della l. n. 228/12, ha introdotto

la nuova disciplina della fattura semplificata, inserita nel nuovo art. 21-bis del D.P.R. n. 633/72. Tale disposi-zione prevede che la fattura di ammontare comples-sivo non superiore a 100 euro nonché, a prescindere dall’ammontare, la “fattura rettificativa” (c.d. nota di variazione dell’imponibile o dell’imposta), può essere emessa in modalità semplificata, recando almeno le seguenti indicazioni:data di emissione;numero progressivo che la identifichi in modo univo-co;

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CONFESERCENTI REGIONALEditta, denominazione o ragione sociale, nome e co-gnome, residenza o domicilio del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonché ubica-zione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti;numero di partita IVA del soggetto cedente o presta-tore;ditta, denominazione o ragione sociale, nome e co-gnome, residenza o domicilio del soggetto cessiona-rio o committente, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; in alternativa, in caso di soggetto stabi-lito nel territorio dello Stato può essere indicato il co-dice fiscale o il numero di partita IVA, oppure, in caso di soggetto passivo stabilito in un altro Stato membro dell’UE, numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato membro di stabilimento;descrizione dei beni ceduti e dei servizi resi;ammontare del corrispettivo complessivo e dell’im-posta incorporata, oppure dei dati che permettono di calcolarla;per le fatture di rettifica, il riferimento alla fattura ret-tificata e le indicazioni specifiche che vengono modi-ficate.L’operazione può essere indicata in modo sintetico e non è richiesta la distinta esposizione dell’imponibile

e dell’imposta, essendo sufficiente indicare l’importo totale comprensivo dell’operazione e l’ammontare dell’imposta incorporata o, in alternativa, i dati che permettono di calcolarla.La fattura semplificata non è mai ammessa per le se-guenti operazioni:cessioni intracomunitarie di cui all’art. 41 del D.L. n. 331/93;operazioni non soggette ad Iva per difetto del requi-sito della territorialità, effettuate da soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato nei confronti di sog-getti passivi debitori dell’imposta in un altro Stato membro con il meccanismo dell’inversione contabile.Con Decreto del ministro dell’Economia e delle Finan-ze, il limite di 100 euro potrà essere elevato fino a 400 euro e potrà essere consentita l’emissione di fatture semplificate anche senza limiti di importo per le ope-razioni effettuate nell’ambito di specifici settori di at-tività o da specifiche tipologie di soggetti.

Fatture emesse mediante misuratori fiscaliLe fatture possono essere emesse anche mediante gli apparecchi misuratori fiscali. In questo caso, il sogget-to cedente o prestatore può essere identificato con i dati determinati con il Decreto del ministro dell’Eco-nomia e delle Finanze.

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La crisi economica che avanza imper-territa anche in Sardegna (inutile portare dati e fatti: è sempre più ne-gativo, il trend, su tutta la linea dell’e-conomia e dei consumi) contribuisce comunque a far riflettere sulle mo-dalità come le persone, i cittadini di ogni rango e soprattutto gli impren-

ditori di qualsiasi ordine e grandezza si rapportano al fenomeno della crisi economica. Sono le più dispa-rate, le posizioni che vengono manifestate, e spesso sono tra di loro in totale contraddizione. Nessuna sorpresa di questo fatto, preso atto della sacrosanta libertà di opinione a favore di ognuno e manifestabile in ogni circostanza e per qualsiasi questione. Però fa non poco riflettere che operatori dello stessa condi-zione sociale si confrontino sulla crisi economica con opposte opinioni e, soprattutto, con contrapposte soluzioni: come se il raggiungimento della propria soluzione dipendesse strettamente dalla mancata so-luzione degli altri. Questo accade anche nei settori del commercio, del turismo e dei servizi; spesso gli opera-

Poddi: “Possiamo uscirne soltantose tutti i settori si coalizzano”

La crisi tra cause ed effetti

tori, dopo aver ragionato sulle cause e sugli effetti del-la crisi economica, della profonda recessione in corso, delle nere prospettive che vengono avanzate da più parti, non sono per niente d’accordo, non tanto o non solo nell’analisi delle cause, ma anche e soprattutto nelle soluzioni e i modi di uscirne, in una certa misura sani e salvi. Una prima conclusione: manca la consapevolezza che il destino di questi settori è legato, anzi, dipende strettamente da quello degli altri settori produttivi; se in questi settori crolla la produzione, diminuiscono i fatturati, cala il livello occupazionale, e quindi dimi-nuisce a picco in basso la massa dei redditi salariali distribuiti, e pertanto del livello del potere d’acquisto, quindi non può che crollare la capacità d’acquisto di merci e servizi di ogni genere, e di conseguenza il fat-turato delle vendite di merci e servizi.Dove sta la logica del ragionamento che viene propo-sto e il suo sbocco? Che non esiste (non può esistere in alcuna forma e misura) una soluzione “interna” ai settori del commercio, del turismo, dei servizi. Molti operatori di queste attività ritengono che possano/debbano trovare, o essere posti in condizioni di tro-vare, le soluzioni “fai da te”, nel senso di individuarle e realizzarle completamente dentro (e quindi in sostan-ziale autonomia) il proprio settore. Niente di più sba-gliato e di più facile per andare dritti verso la rovina delle proprie attività, andando addirittura a vedersi/volersi contrapposti agli altri settori produttivi, in par-ticolare quelli industriale ed agricolo. Al contrario, è all’esterno (non “dentro al”) del proprio settore, ossia della propria bottega, negozio, ristorante, albergo, la soluzione della crisi; è in questi altri settori produttivi la soluzione per intravedere una possibile soluzione ed uscita dalla crisi. Se questi settori ripartono, se la produzione risale a crescere, se il potere d’acquisto ricomincia a salire, se la massa salariale e monetaria circola in misura più ampia, ripartono anche il com-mercio, il turismo, i servizi. Pertanto la conclusione è: dobbiamo stringere un patto forte tra tutti i settori per uscire insieme dalla crisi economica.

Salvatore PoddiPresidenza regionale Confesercenti

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CONFESERCENTI REGIONALE

L’Assessorato regionale al com-mercio ha pubblicato nel Buras del 30 maggio scorso  i bandi per la tutela delle attività dei Lo-cali Storici del commercio (sca-denza 30 settembre 2013) e per il riconoscimento dei Ristoranti Tipici (scadenza 10 settembre).

TUTELA ATTIVITÀ DEI LOCALI STORICI DEL COM-MERCIOSi tratta, in sostanza, di un censimento delle attività che in qualche modo possono essere considerate storiche, in quanto operanti da oltre 50 anni (an-che non consecutivi), per la stessa classe merceologica, nonostante siano in sedi diverse e ad opera di diver-si titolari. Più precisamente, il bando si riferisce alle se-guenti categorie di attività: - esercizi commerciali di vi-cinato, di cui all’articolo 4, comma 2, della L.R. n. 5/2006, operanti sia nel settore ali-mentare che non alimentare (comprese edicole e rivendite di generi di monopolio); - esercizi pubblici di sommini-strazione di alimenti e bevan-de. Sono inoltre stabiliti i se-guenti livelli di riconoscimento, per i quali si rimanda ai conte-nuti del bando: 1. Locale Storico 2. Attività Storica 3. Insegna Storica

RISTORANTI TIPICIIl ristorante tipico dovrà naturalmente soddisfare i re-quisiti richiesti dal Disciplinare predisposto dall’Asses-sorato. Questi locali dovranno proporre ricette della tradizione gastronomica locale utilizzando prodotti tipici, avere una Carta dei vini con una significativa presenza di etichette locali (90%) e una Carta delle

A settembre parte il censimento di locali storici e ristoranti tipici

Bandi regionali

acque minerali sarde. Dovranno presentare una sele-zione di olii extravergini di oliva sardi (almeno quattro etichette) ed evidenziare l’offerta tipica in ogni forma di comunicazione (anche con traduzione in lingua lo-cale). A questi locali viene data inoltre la possibilità di attrezzare appositi corner per la vendita al dettaglio delle produzioni tipiche regionali.

PROMOZIONE E INIZIATIVE DI SUPPORTORistoranti Tipici e Negozi Storici saranno promossi tra-

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mite divulgazione via web, promozione su quotidiani e riviste nazionali ed estere. L’Amministrazione regio-nale potrà, a riguardo, avviare programmi specifici e interventi mirati alla salvaguardia dei locali, specie nel caso dei negozi (manutenzione, restauro, ristruttura-zione, adeguamento degli impianti, misure per arredi e attrezzature).

E comunque i locali selezionati, come è previsto nel bando, godranno di premialità per l’accesso a incen-tivi a valere su eventuali altre leggi regionali. Chiun-que fosse interessato ai bandi potrà rivolgersi alle sedi Confesercenti, dove riceverà assistenza gratuita  da parte dei nostri operatori nella predisposizione della pratica. (gbp)

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CONFESERCENTI REGIONALE

L’art. 16 del DPR n. 43/2012, pre-vede che “entro il 31 maggio di ogni anno gli operatori del-le applicazioni fisse di refri-gerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore, non-ché dei sistemi fissi di prote-zione antincendio contenenti

3 kg o più di gas fluorurati ad effetto serra, devo-no presentare al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare una dichiarazione contenente informazioni riguardanti la quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati relativi all’anno precedente sulla base dei dati contenuti nel relativo registro di impianto”. In caso di man-cata presentazione della dichiarazione, è prevista una sanzione da 1.000 a 10.000 euro.Va considerato, a tal proposito, che è da considerare operatore, ai sensi dell’art. 2 del DPR n. 43, “il pro-prietario dell’apparecchiatura o dell’impianto (…) qualora non abbia delegato ad una terza persona l’effettivo controllo sul funzionamento tecnico degli stessi”. Ne deriva, per tutti i proprietari del-le predette tipologie di apparecchiature (meglio specificate in seguito) che non abbiano proceduto a delegarne il controllo a terzi, l’obbligo di invia-re una dichiarazione all’Ispra entro il 31 maggio di ogni anno, pena l’applicazione delle predette sanzioni.Va detto comunque che, per il 2013, il sito del sistema Ispra (sinanet.isprambiente.it) rendeva disponibile il sistema di compilazione per tutto il mese di giugno. Nel frattempo segnaliamo l’opportunità per i pro-

prietari delle seguenti apparecchiature e sistemi fissi (cioè non in movimento durante il loro funziona-mento), contenenti una carica circolante di 3 kg o più di gas fluorurati ad effetto serra:refrigerazione (cioè raffreddamento di spazi di imma-gazzinamento o prodotti al di sotto della temperatura ambiente; sono inclusi anche gli scambiatori di calore industriali);condizionamento dell’aria (raffreddare e/o controlla-re la temperatura dell’aria in ambienti confinati man-tenendola ad un determinato livello);pompe di calore (estraggono energia dall’ambiente o da una fonte di calore di scarto per fornire calore uti-le, tipicamente sono apparecchiature ermeticamente sigillate);sistemi di protezione antincendio (installati in rispo-sta ad un rischio di incendio specifico in uno spazio definito);delegare, mediante apposito contratto, il control-lo dei suddetti apparecchiature e/o sistemi a ditte autorizzate, le quali prenderanno a quel punto in carico anche gli obblighi di dichiarazione all’Ispra.Evidenziamo infine che sono certamente esclusi dal campo di applicazione della dichiarazione:gli impianti di condizionamento dell’aria montati su-gli autoveicoli o, più in generale, su tutte le tipologie di mezzi di trasporto;i sistemi di refrigerazione montati su tutte le tipologie di mezzi di trasporto;l’attrezzatura utilizzata per la ricarica degli impianti di condizionamento dell’aria montati sugli autoveicoli;gli estintori portatili (perché tipicamente durante il loro funzionamento sono in movimento);tutte le apparecchiature che utilizzano esclusivamen-te sostanze refrigeranti o estinguenti diverse dai gas fluorurati ad effetto serra previsti dalla dichiarazione o comunque non contemplate dall’allegato I al Rego-lamento 842/2006 (es. R-22, CO2, sabbia, ammoniaca, etc.);tutte le apparecchiature contenenti refrigeranti o estinguenti a base di gas fluorurati ad effetto serra che prese individualmente hanno carica complessiva minore di 3 kg.

Dichiarazione annuale, la scadenza era al 31 maggio

Gas fluorurati

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Sono numerosi i decreti penali di condanna recapitati in questi ultimi mesi a piccole e medie realtà azien-dali in numerose località della Sar-degna, per non essere riusciti a ver-sare nei tempi previsti Iva annuale per importi superiori ai 50mila euro. Questi imprenditori, nel migliore

dei casi, sono stati condannati a sei mesi di reclusione ai sensi dell’art.10 ter del D.L.vo 10 marzo 2000 n.74, pena poi trasformata in sanzione pecuniaria di 37.500 euro (pari a 250 euro per ogni giorno di reclusione).LA NORMAL’art.10 ter del D.L.vo 10.3.2000 n.74 (introdotto dall’art.35, comma 7, del D.L. 4 luglio 2006 n.223, con-vertito nella legge 4 agosto 2006 n.248) punisce, con la reclusione da sei mesi a due anni, il mancato ver-samento dell’Iva per un importo superiore a 50mila euro, dovuta – per ogni periodo d’imposta – in base alla dichiarazione annuale. Il versamento si considera omesso, ai fini del-la norma penale in esame, quando non viene effettuato entro il termine per il paga-mento dell’acconto relativo al periodo d’imposta suc-cessivo ( 27 dicembre).“Il reato in esame – spie-ga Gian Battista Piana, direttore regionale della Confesercenti – si con-suma con la omissione del versamento Iva nel momento in cui scade inutilmente il suddet-to termine di legge. Purtroppo, il tardi-vo pagamento non estingue il reato: questo vuol dire che, se anche il contri-buente si dovesse ravvedere e doves-

Iva, procedimenti penaliper i ritardi nei pagamenti

In arrivo pesanti sanzioni per i morosi

se iniziare a pagare quanto dovuto allo Stato in via del tutto volontaria, dimostrando quindi tutta la sua buona fede, verrà certamente condannato con decre-to penale ad un minimo di 6 mesi di carcere, che poi vengono generalmente commutati in una pena pecu-niaria (250 euro al giorno) pari a 37.500 euro. Pertanto si concretizza l’assurda situazione di chi è già in crisi di liquidità per le ragioni che tutti conosciamo e non è riuscito a versare l’Iva nei tempi previsti, ma lo ha fatto con i modi e i tempi consentiti dalla norma tributaria (questo è importante evidenziarlo), eppure viene pu-nito con una ulteriore multa di 37.500 euro”.“Tutto questo è assurdo – aggiunge Piana –, è una legge che ha un effetto psicologico devastante per l’imprenditore, il quale finisce di avere qualsiasi spe-ranza e voglia di lottare contro le difficoltà imposte da questa crisi interminabile. Siamo proprio all’inizio della fine”.“Queste sono le cose concrete su cui i nostri politici dovrebbero esprimersi – conclude Piana – anziché giocare ad ipotizzare doppi turni e semi presiden-

zialismi vari, fare e disfare tavoli, cose in-somma che interessano

esclusivamente chi ha la pancia piena e non è ag-grappato solo con le unghie all’orlo

del precipizio. Que-sta è una norma che, in un periodo come questo, va imme-diatamente sospesa per lo meno per chi con gli atti dimostra la più completa buona fede. Sono questi gli imprenditori che vanno accompagnati e aiutati a superare i momenti di difficoltà e non affossati al primo errore e nei fatti espulsi dal mercato”.

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CONFESERCENTI REGIONALE

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Direzione generale Attività ispettive – ha fornito dei chiarimenti in merito alla corretta interpretazione della disciplina sulle presta-zioni di natura occasionali rese dal familiare in ambito imprenditoriale nei settori artigia-nato, commercio ed agricoltura. In partico-lare, la questione riguarda la possibilità per

l’imprenditore che rientra in uno dei citati settori, di utilizzare l’attività di familiari, già titolari di altro rap-porto di lavoro, pensionati o soggetti che non svolga-no tale attività in modo prevalente o continuativo, a titolo di collaborazione occasionale, senza necessità di assolvere gli obblighi nei confronti dell’Istituto pre-videnziale competente.Nella Circolare viene fatto presente che spesso la col-laborazione prestata all’interno di un contesto fami-liare viene resa in base ad un legame solidaristico ed affettivo che si articola nel vincolo coniugale, di pa-rentela e di affinità che non prevede la corresponsione di alcun compenso. Inoltre, la circostanza che il lavoro sia reso da un familiare contribuisce a determinare, in molti casi, la natura occasionale della prestazione la-vorativa, così da escludere l’obbligo di iscrizione del familiare stesso presso l’Ente di previdenza.Secondo quanto indicato dal competente Ministero, nell’ambito delle collaborazioni occasionali rese in base alle suddette motivazioni, possono essere ricon-

dotte le prestazioni rese:dai pensionati, i quali non possono garantire al fami-liare che sia titolare o socio dell’impresa un impegno con carattere di continuità;dal familiare impiegato full time presso altro datore di lavoro, considerato residuale e limitato il tempo a disposizione per svolgere altre attività o compiti con carattere di prevalenza e continuità presso l’azienda del familiare.

Nei casi sopra citati, la collaborazione del familiare è, quindi, da considerarsi “presuntivamente” di natura occasionale. Un ulteriore parametro, utile al riscon-tro dell’occasionalità nelle collaborazioni familiari, può essere desunto dalla disposizione di cui all’art. 21, comma 6 Ter, Legge n° 326/03 e succ. modif. (spe-cifico per il settore dell’artigianato), che fissa in 90 giorni nel corso dell’anno il limite temporale massi-mo di collaborazione occasionale e gratuita prestata nel caso in cui il familiare sia impossibilitato al lavoro. Tale parametro, ha precisato il Ministero, può essere ragionevolmente applicato agli artigiani, al commer-cio e al settore agricolo, considerati i comuni aspetti previdenziali. Pertanto, viene indicato che, nei diversi contesti settoriali, appare opportuno legare la nozio-ne di occasionalità al limite quantitativo dei 90 giorni, intesi come frazionabili in ore, ossia 720 ore nel corso dell’anno solare.

Il Ministero chiarisce: ecco i casi in cui il rapporto è occasionale

Collaboratori familiari

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www.liberaladomenica.it

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Uf-ficiale 28/6/2013 Serie generale n. 150 il Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76 recante tra le altre cose disposizioni urgenti in materia di occupazione giovanile. Il Decreto Legge attualmente è in attesa di conversione in legge ordinaria, con

eventuali modificazioni, che dovrà effettuarsi entro il prossimo 28 agosto. Qui di seguito riportiamo una primissima nota di sintesi del DL per la parte  inerente le agevolazioni per le assunzioni di giovani (art. 1).Art. 1 - Nuove assunzioni e stabilizzazione profes-sionale dei giovani. Vi sono due forme di incentiva-zione dell’occupabilità giovanile. La prima riguarda le nuove assunzioni. La seconda concerne la stabilizza-zione professionale dei giovani.Nuove assunzioni per lavoratori molto svantag-giatiAl fine di favorire la stabilizzazione professionale dei giovani, le disposizioni di cui al primo comma dell’art. 1 del Decreto Legge prevedono l’istituzione di un in-centivo a favore dei datori di lavoro che assumano con contratto a tempo indeterminato. In particolare, l’incentivo è corrisposto al datore di lavoro che assu-ma lavoratori di età compresa tra i 18 e i 29 anni, i quali rientrino in una delle seguenti condizioni:a)  siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;b)  non abbiano conseguito un diploma di scuola media superiore o professionale;c) vivano soli e abbiano a carico una o più persone.Detto incentivo è corrisposto al datore di lavoro uni-camente mediante conguaglio nelle denunce contri-butive mensili nel periodo di riferimento (un regime particolare è previsto per il settore dell’agricoltura).L’ammontare dell’incentivo è pari a un terzo della re-tribuzione mensile lorda imponibile ai fini previden-ziali per un periodo di 18 mesi. In ogni caso, il valore mensile dell’incentivo non può eccedere la soglia di 650 euro per lavoratore assunto in conformità alle di-sposizioni qui in esame.

Le assunzioni di cui al menzionato art. 1 comma 1 de-vono essere effettuate a partire dal giorno successivo alla data di entrata in vigore del Decreto, e in ogni caso non antecedente a quella di cui al comma 10 (Atto di riprogrammazione della Regione commi 10 e 12 art.

Le agevolazioni per assumere e stabilizzare i giovani

Decreto legge n. 76/2013

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Erogazione in unica soluzioneper chi vuole svolgere attività d’impresa

1) e non oltre il 30 giugno 2015 e devono necessaria-mente determinare un aumento occupazionale net-to, il quale è calcolato sulla base della differenza tra il numero di lavoratori rilevato in ciascun mese e il nu-mero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti all’assunzione. Ai fini di tale calcolo, i dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale sono ponderati in base al rapporto tra le ore pattuite e l’orario normale di lavoro.In caso di imprese facenti parte dello stesso gruppo, l’aumento occupazionale può considerarsi effettivo solo se considerato al netto delle diminuzioni occu-pazionali verificatesi nelle società controllate, collega-te o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto giuridico.Stabilizzazione professionale dei giovaniIl comma 5 dell’art. 1 disciplina l’ipotesi di correspon-sione dell’incentivo a favore del datore di lavoro nel caso di stabilizzazione professionale (conversione del precedente contratto in contratto di lavoro a tempo indeterminato). In questo caso l’incentivo è corrispo-sto per un periodo di 12 mesi e comunque entro i li-

È stato pubblicato sulla G.U. n.133 dell’8 giugno il Decreto del 29 mar-zo scorso, che indica le modalità di erogazione in unica soluzione dell’indennità ASpI e mini-ASpI, die-tro presentazione di apposita istan-

za telematica all’Inps, per i lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazio-ne, beneficiari dell’indennità mensile ASpI o mini-ASpI, che intendano intraprendere un’attività di lavoro autonomo o avviare un’attività di autoim-presa o microimpresa o associarsi in cooperativa in conformità alla normativa vigente o che inten-dono sviluppare a tempo pieno un’attività auto-noma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente, la cui cessazione ha dato luogo alla prestazione ASpI o mini-ASpI. La prestazione con-siste nella liquidazione in unica soluzione dell’in-dennità mensile ASpI o mini-ASpI, per un numero di mensilità pari a quelle spettanti e non ancora percepite.I lavoratori interessati devono trasmettere tele-

maticamente all’Inps domanda recante la spe-cificazione circa l’attività da intraprendere o da sviluppare, secondo le indicazioni fornite dall’Isti-tuto medesimo. L’istanza dovrà essere corredata dalla documentazione comprovante ogni ele-mento che attesti l’assunzione di iniziative fina-lizzate allo svolgimento dell’attività che dà titolo all’erogazione del trattamento. La domanda deve essere trasmessa entro i termi-ni di fruizione della prestazione mensile ASpI e mini-ASpI e, comunque, entro 60 giorni dalla data di inizio dell’attività autonoma o dell’associazio-ne in cooperativa.L’indennità anticipata dovrà essere restituita, nel caso in cui il lavoratore instauri un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo spettante di indennità corrisposta in for-ma anticipata. Il lavoratore dovrà, pertanto, dare comunicazione scritta dell’avvenuta assunzione alla sede dell’Inps che ha liquidato l’anticipazione medesima, entro 10 giorni dall’inizio dell’attività dipendente.

Aspi e Mini Aspi

miti di 650 euro mensili, a condizione che ricorrano i seguenti requisiti:- il lavoratore rientri in una delle condizioni descritte ai punti a), b) e c) di cui sopra, con esclusione del la-voratore rispetto al quale il datore di lavoro abbia già percepito un incentivo per l’assunzione;- le assunzioni comportino un incremento occupazio-nale netto;-  a tale stabilizzazione si abbini necessariamente un’ulteriore assunzione di lavoratore. Qualora tale seconda assunzione non rientri tra le ipotesi di cui al paragrafo A (lavoratori molto svantaggiati) non si ac-cederà ai benefici previsti per i lavoratori molto svan-taggiati.Adeguamento procedure InpsL’Inps adeguerà le proprie procedure informatizzate al fine di ricevere le dichiarazioni telematiche di ammis-sione all’incentivo e disciplinerà le modalità attuative del presente incentivo con una circolare. L’incentivo verrà riconosciuto dall’Inps in base all’ordine crono-logico riferito alla data di assunzione più risalente in relazione alle domande pervenute.

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CONFESERCENTI REGIONALE

Il Decreto 27 marzo 2013 del Ministero del Lavoro, pubblicato di concerto con il Mini-stero per la Pubblica amministrazione sulla G.U. n.141 del 18 giugno, precisa le modalità di comunicazione della chiamata di lavoro intermittente, in vigore dallo scorso 3 luglio. Il Decreto sancisce che la comunicazione deve essere effettuata attraverso il modello

di comunicazione telematico “Uni-Intermittente”, con-tenente: i dati identificativi del lavoratore; i dati identi-ficativi del datore di lavoro; la data di inizio e fine della prestazione lavorativa cui la chiamata si riferisce.Il modello deve essere trasmesso esclusivamente se-condo una delle seguenti modalità:via e-mail all’indirizzo di posta elettronica certificata appositamente creato;tramite il servizio informatico disponibile sul portale Cliclavoro (www.cliclavoro.gov.it).È utilizzabile anche la modalità sms, contenente alme-no il Codice fiscale del lavoratore, da utilizzarsi esclu-sivamente in caso di prestazione da rendersi non oltre le 12 ore dalla comunicazione.Successivamente, la Direzione generale per le Politi-

che dei servizi per il lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha emanato il Decreto diret-toriale 25 giugno 2013 che adotta il modello di co-municazione “Uni-Intermittente” per l’invio della co-municazione della chiamata del lavoro intermittente, così come previsto dal Decreto Interministeriale del 27 marzo 2013. Il modello, disponibile all’interno del portale Cliclavoro.gov.it, deve contenere i dati identi-ficativi del lavoratore e del datore di lavoro e la data di inizio e fine cui la chiamata si riferisce. Il Decreto direttoriale del 25 giugno conferma che il modulo deve essere trasmesso esclusivamente se-condo una delle seguenti modalità: - via email all’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) [email protected];- attraverso il servizio informatico reso disponibile sul portale Cliclavoro. Si conferma, infine, l’ulteriore mo-dalità di comunicazione attraverso l’invio di un sms, utilizzabile esclusivamente in caso di prestazione da rendersi non oltre le 12 ore dalla comunicazione. Le nuove modalità di invio sono attive dal 3 luglio 2013, giorno in cui è entrato in vigore il Decreto intermini-steriale del 27 marzo 2013.

Le modalità di comunicazioneper le chiamate dei lavoratori

Lavoro intermittente

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Il D.L. 28 giugno 2013, n. 76 ha previsto, all’art. 11, una serie di disposizioni che in-teressano la vendita delle sigarette elettro-niche negli esercizi commerciali ordinari e nelle tabaccherie. Il comma 22 dell’art. 11, in sostanza, assoggetta (a far data dal 1° gennaio 2014) ad imposta di consumo, nella misura pari al 58,5 per cento del prez-

zo di vendita al pubblico, i “prodotti succedanei dei prodotti da fumo”, e cioè “i prodotti contenenti nico-tina o altre sostanze idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati nonché i dispostivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne

consentono il consumo”.Si evidenzia comunque che, in

attesa di una disciplina organica della

produzio-ne e

d e l c o m m e r c i o di tali prodotti, la vendita dei medesimi è im-mediatamente consentita anche alle rivendite dei generi di monopolio e agli esercizi muniti di patentino, nonostante l’art. 74 del DPR n. 1074/58 (Regolamento di esecuzione della legge sulla organizzazione dei servizi di distri-buzione e vendita dei generi di monopolio) vieti a queste attività la commercializzazione di prodotti o sostanze atti a surrogare i generi di monopolio.Dunque, dal 28 giugno scorso è ammessa la riven-dita, oltre che negli ordinari esercizi commerciali, anche nelle tabaccherie dei dispostivi meccanici ed elettronici (sigarette elettroniche o e-cig), comprese le parti di ricambio, che consentono il consumo dei prodotti contenenti nicotina o altre sostanze idonee a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati.La commercializzazione di questi prodotti viene inoltre assoggettata alla preventiva autorizzazione da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli

Autorizzata la venditadelle sigarette elettroniche

Esercizi commerciali e tabaccherie

nei confronti di soggetti che siano in possesso dei medesimi requisiti stabiliti per la gestione dei depo-siti fiscali di tabacchi lavorati. I medesimi soggetti da autorizzare sono tenuti alla preventiva prestazione di cauzione, in uno dei modi stabiliti dalla legge n. 348/82 a garanzia di quanto dovuto per ciascun pe-riodo di imposta.Il soggetto autorizzato decade in caso di perdita dei requisiti soggettivi o qualora sia venuta meno la garanzia. In caso di violazione delle disposizioni in materia di liquidazione e versamento dell’imposta di consumo e in materia di imposta sul valore aggiunto è disposta la revoca dell’autorizzazione.Il contenuto e le modalità di presentazione dell’i-stanza ai fini dell’autorizzazione, le procedure per la variazione dei prezzi di vendita al pubblico dei pro-dotti di cui sopra, nonché le modalità di prestazione della cauzione, di tenuta dei registri e documenti contabili, di liquidazione e versamento dell’imposta di consumo, eccetera,  saranno definiti successiva-

mente con Decreto del ministro dell’Econo-mia e delle Finanze, da adottarsi entro

il 31 ottobre 2013.Da ciò, oltre che dalla

co n s i d e ra z i o n e che detti

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dotti saran-no assoggettati ad imposta di consumo solo dal 1° gennaio 2014, si desume che gli esercizi commerciali ordinari, fino all’approvazio-ne del decreto, potranno continuare ad effettuare la vendita delle sigarette elettroniche e relative ricari-che senza la prevista autorizzazione e la prestazione di cauzione. Sempre in relazione a questo argomen-to si ricorda, infine, che con l’Ordinanza del 2 aprile scorso il Ministero della Salute ha fissato sino al 31 ottobre 2013 il divieto di vendere le sigarette elet-troniche con presenza di nicotina ai minori di anni diciotto. (gbp)

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LA PAROLA ALL’ESPERTO

LA PAROLAall’esperto

Un futuro imprendito-re ci pone questa do-manda: Vorrei aprire una ta-baccheria; nel mio paese ci sono dei lo-cali commerciali sfit-ti. So che ci sono delle

regole. Vi segnalo che gli abitanti del paese sono circa 6.000 e che la rivendita più vi-cina ad uno dei locali che ho individuato è distante 200 metri: posso aprire l’attività e qual è la procedura da seguire?

Gentile lettore, la normativa di settore è stata recentemente modificata e le regole relative alle distanze

sono diventate più stringenti. Infatti, con Decreto n. 38/2013, in vigore dal 16 aprile scorso, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha adottato la nuova disciplina della programmazione delle rivendite di tabacchi. Il provvedimento implicitamente supera la previgente regolamentazione di settore (Circolare n° 4/2001 dell’AAMS). Trattandosi di un Decreto di ordi-

Risponde Milena Zara, coordinatrice regionale Assotabaccai

ne tecnico ha maggiore forza rispetto alla circolare dell’AAMS, in caso di ricorsi da parte di eventuali con-trointeressati ai provvedimenti presi dagli uffici dell’A-genzia delle Dogane e dei Monopoli. In relazione alla sua domanda, Le segnalo che rispetto alla Circolare n° 4 non è più prevista, per i Comuni fino a 10mila abi-tanti, la distanza non inferiore a 200 metri: vale ora la distanza di 300 metri nei Comuni con popolazio-ne fino a 30mila abitanti. La distanza è intesa come

il percorso pedonale più breve ed è calcolata secondo le disposizioni applicative stabilite con provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel rispetto delle disposizioni del Codice della strada. Un ulteriore parametro che deve essere conside-

rato è quello della redditività e produttività minima delle tre rivendite più vicine a quella da istituire; in particolare l’Ufficio competente verifica gli aggi re-alizzati dalla vendita di tabacchi. Rispetto alla Circo-lare n. 4/2001, il Decreto n. 38 ha introdotto un nuo-vo sistema per l’istituzione delle nuove rivendite. La Circolare n. 4 prevedeva segnalazioni per l’istituzione di nuove rivendite da far prevenire all’Amministrazio-ne entro il primo trimestre dell’anno. D’ora in poi, gli Uffici competenti adotteranno per ogni anno solare due piani semestrali per l’istituzione delle rivendite ordinarie, considerando i punti vendita già esistenti

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Sono pervenute diverse richieste di chiarimenti in materia di reddito im-ponibile ai fini del paga-mento dei contributi pre-videnziali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali. La richiesta

riguarda principalmente l’eventuale assog-gettamento ai contributi previdenziali dei redditi di capitale o di partecipazione diver-si da quelli dell’attività che ha dato luogo all’obbligo di iscrizione all’Inps.

Purtroppo (nonostante sia effettivamente diffici-le intravedere una logica) la risposta non può che essere affermativa. I contributi previden-

ziali in argomento, infatti, sono calcolati sulla totalità dei redditi d’impresa dichiarati ai fini Irpef, prodotti

nello stesso anno al quale il contributo si riferisce (ai sensi dell’art. 3 bis del D.L. 19 settembre 1992, n.384, convertito con modificazioni nella legge 14 novem-bre 1992, n.438).La stessa Corte Costituzionale, con sentenza 25 set-tembre/7 novembre 2001, n.354, aveva dichiarato in-fondata la questione di legittimità costituzionale della citata disposizione, confermando che i contributi pre-videnziali sono dovuti non solo sul reddito dell’attivi-tà che ha dato luogo all’iscrizione ma anche su tutti gli altri eventuali redditi di impresa conseguiti dal con-tribuente nel periodo di riferimento, quali i redditi di partecipazione. Il rinvio alle norme fiscali operato dall’art.3 bis della disposizione citata, inoltre, legittima la individuazione dei suddetti redditi in quelli d’impresa propriamente detti (vale a dire quelli disciplinati dal capo VI del Te-sto unico delle imposte sui redditi - DPR 22 dicembre 1986, n.917 - artt. 51/79) ed in quelli come tali consi-derati.La circolare Inps n° 102 del 12 dicembre 2003, nel vo-ler confermare la sopraccitata tesi, precisa che l’art.51 del Tuir considera redditi d’impresa non solo quelli che derivano dall’esercizio, per professione abituale delle attività indicate nell’art.2195 del Codice civile, ma anche quelli derivanti dall’esercizio di attività or-ganizzate in forma di impresa dirette alla prestazione di servizi che non rientrano nell’art. 2195 citato. Infine, si legge nella circolare, l’art. 6 del Tuir stabilisce che i redditi delle società in nome collettivo ed in acco-mandita semplice, da qualsiasi fonte provengano e quale che sia l’oggetto sociale, sono considerati red-diti di impresa e come tali attribuiti ai singoli soci in ragione della loro partecipazione agli utili.

nonché le istanze di trasferimento nel frattempo per-venute. Rispetto al passato, inoltre, l’attuale disciplina non prevede il parere della Guardia di Finanza e delle Associazioni di categoria. L’Ufficio competente formu-la, entro il 31 marzo ed il 30 settembre, lo schema di piano per l’istituzione delle rivendite ordinarie. In re-lazione a ciascuno schema di piano semestrale, entro il 30 aprile ed il 31 ottobre l’Ufficio competente rende pubblico lo schema di piano in apposita sezione del sito istituzionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Mo-nopoli. A quel punto, l’ufficio competente, definito lo schema di piano alla luce di tutti gli elementi istruttori acquisiti, comunica l’avvio del procedimento di istitu-zione delle nuove rivendite ai titolari delle tre riven-dite più vicine situate a distanza inferiore a 600 metri dalla sede di quella di nuova istituzione, assegnando loro 15 giorni per eventuali osservazioni. Decorso tale termine, alla luce di tutti gli elementi istruttori acqui-siti, l’Ufficio competente approva il piano definitivo di istituzione dalle nuove rivendite e, per ciascuna zona individuata come idonea per tale istituzione, pub-blica l’avviso per l’assegnazione. Alla luce dei nuovi parametri sanciti dal decreto n. 38, il locale da lei in-dividuato non è dunque adatto in quanto non rispet-ta il parametro della distanza, Le consiglio quindi di cercare un locale commerciale che disti almeno 300 metri rispetto a quello della rivendita più vicina già in esercizio.

Risponde Gian Battista Piana, direttore regionale Confesercenti

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DAL FISCOLAVORO

E PREVIDENZA NOTIZIE IN BREVE fisco, e previdenzalavoro

a cura di Giambattista Piana

IRAP APPLICABILE AL PROFESSIONISTA CON PERSONALEIN “OUTSOURCING”La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8962 del 12 aprile  scorso, si è nuovamente soffermata sul tema dell’Irap per i professionisti. In particolare, ha precisa-to che anche il ricorso al lavoro di terzi per la fornitura di tutti i necessari servizi  (dalla telefonia al segreta-riato) in forma rilevante e non occasionale, ma conti-nuativa, integra il presupposto dell’esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata, previsto dall’articolo 2, comma 1, del Dlgs 446/1997. Pertanto, anche in tal caso si rende applicabile l’Irap. Non rileva, infatti, che la struttura posta a sostegno dell’attività professionale del contribuente sia fornita da persona-le dipendente o da un terzo in base ad un contratto di fornitura, ma rileva il carattere di autonoma orga-nizzazione.Fonte: Fisco Oggi/Fisco e Tasse

IVA E NUOVE REGOLE SULLA FATTURAZIONE, I CHIARIMENTI DELLE ENTRATEL’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la  Circolare n. 12/E del 3 maggio,  con cui fornisce i primi chiari-menti sulle numerose novità fiscali introdotte dal D.L.

n. 179/2012 e dalla Legge di Stabilità 2013  (Legge n. 228/2012). I temi af-frontati spaziano dalla maggiorazione delle detrazioni per i figli a carico alla fattura semplificata, dalle novità per i titolari di reddito d’impresa alle novità per le imprese di assicurazione ed all’I-vie e all’Ivafe. Con particolare riguardo alla  fatturazione, la Circolare ricorda

che sono intervenute diverse modifiche alla normati-va, in ottemperanza a quanto previsto dalla Direttiva 45/2010/UE. La Circolare fornisce chiarimenti in me-rito alla  fattura elettronica, al contenuto della fattu-ra  (imposta e imponibile devono essere indicati con arrotondamento al centesimo di euro), ai  termini ed alle modalità di emissione della fattura, alle annota-zioni in fattura (per determinate operazioni è richiesta

l’annotazione in fattura del regime applicabile), alla fattura semplificata (possibile per importi complessi-vi non superiori a 100 euro, nonché – a prescindere dall’ammontare – per le note di variazione).Fonte: Fisco Oggi/Fisco e Tasse 

REGISTRO IMPRESE, DOMANDE SEMPRE CON LA PECCon la Circolare del Ministero dello Sviluppo econo-mico n. 3660 del 24 aprile scorso, è stato reso noto il parere del Consiglio di Stato sulle conseguenze a ca-rico delle società che presentano al Registro delle im-prese una domanda senza indicare il proprio indirizzo Pec. Si tratta, ovviamente, delle società che si sono co-stituite prima del 29 novembre 2008 (quelle iscritte al Registro imprese dal 29 novembre 2008, infatti, hanno dovuto comunicare il proprio indirizzo Pec in sede di iscrizione), prevalentemente società di persone. L’art. 37 della Legge n. 35/2012 stabilisce che il Registro im-prese, se riceve una domanda di modifica senza che venga indicata la Pec, deve sospenderla per 3 mesi in attesa che la società integri tale informazione. Il Con-siglio di Stato ha affermato che,  trascorsi invano anche i 3 mesi, l’uf- ficio del Registro deve  respingere l a domanda.  Tra lìaltro, questa soluzione è già prevista per le imprese indivi-duali obbli-gate a comu-nicare la Pec entro il prossi-mo 30 giugno 2013.Fonte: Il Sole 24 Ore/ Fisco e Tasse

SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI: ORA SONO COSTITUIBILIDal 22 aprile 2013 è possibile costituire le nuove Stp, vale a dire le Società tra professionisti.  Il  Decreto n. 34/2013 emanato dal Ministero della Giustizia di con-

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certo con il Ministero dello Sviluppo economico, è in-fatti entrato in vigore. Nelle nuove società vi possono entrare anche i soci finanziatori, purché i professioni-sti mantengano almeno i due terzi del capitale socia-le. Ciascun socio può partecipare ad una sola società. Le nuove Società tra Professionisti possono essere co-stituite come società di persone, società di capitali o cooperative.Fonte: Il Sole 24 Ore/ Fisco e Tasse

PER GLI STRANIERI CONTANTE PIù LIBEROI cittadini extra-Ue che effettuano acquisti cash in Ita-lia presso commercianti al minuto, agenzie di viaggio e turismo, non sono tenuti a rispettare il limite di mille euro per il trasferimento di denaro contante. Per loro il Decreto legge n. 16/2012 ha elevato il tetto a 15mila euro. Dunque, lo straniero che al ristorante paga in contanti mille euro non rischia nulla perché usufru-isce della deroga prevista al divieto. Naturalmente la legge prevede alcuni adempimenti: al momento dell’operazione, il titolare dell’attività commerciale o dell’esercizio deve acquisire fotocopia del passapor-to del cessionario o del committente, nonché l’auto-certificazione che non si tratti di cittadino italiano o europeo o dello spazio economico europeo. Nel pri-mo giorno feriale successivo deve versare il denaro contante su un conto corrente intestatogli presso una banca, consegnando a questa copia della ricevuta della comunicazione preventivamente effettuata alle

Entrate.Fonte: Il Sole 24 Ore

CHI DONA LA CASA NON PERDE LE DETRAZIONICosa succede alle detrazioni del 36% o del 50%, in caso di donazione di un immobile? Questo ha chie-sto un lettore al nostro giornale. Per prima cosa viene chiarito che la donazione è assimilata alla vendita. Dal primo gennaio 2012, in caso di vendita, la detrazione residua viene trasferita all’acquirente persona fisica dell’immobile, salvo diversi accordi fra le parti. Nel periodo in cui l’immobile del lettore è stato donato, la norma stabiliva che il diritto alla detrazione poteva rimanere in capo al donante non avendo l’atto previ-sto il trasferimento del beneficio agli acquirenti. Solo in seguito, cioè dal 1°gennaio 2012, l’impostazione è cambiata e il diritto alla detrazione segue automati-camente l’immobile. Nel caso prospettato, il donante può conservare il diritto ad usufruire della detrazio-ne, essendosi le parti accordate in tal senso. L’Agenzia delle Entrate, però, non condivide questa tesi e ritiene che la detrazione residua spetti all’acquirente.Fonte: Il Sole 24 Ore

EqUITALIA SEMPLIFICA IL PAGAMENTO A RATEEquitalia semplifica l’accesso alle dilazioni dei ruoli. Adesso i contribuenti che vogliono pagare a rate le

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DAL FISCOLAVORO

E PREVIDENZA

cartelle possono farlo per importi fino a 50mila euro e per un numero massimo di 72 rate complessive, senza la necessità di dover allegare alcuna documentazione comprovante la situazione di difficoltà economica.Vantaggi. Le novità in materia di rateazione, rese nota dalla Direttiva Equitalia del 7 maggio 2013, si vanno a sommare ad una serie di misure correttive che negli anni si sono succedute. Già in passato la Direttiva n. 17 del 13 maggio 2008 aveva chiarito che per debiti fino a 5mila euro la rateazione sarebbe stata concessa senza la necessità di allegare alcun documento com-provante lo stato di difficoltà economica. Poi, ancora nel 2012, la Direttiva n. 7 aveva, da un lato, innalzato ulteriormente da 5mila euro a 20mila euro la possibili-tà di dilazionare su semplice istanza e, dall’altro, aveva ridotto la funzione dell’indice Alfa stabilendo che non fosse più un requisito di accesso alla dilazione, ma solo un parametro per la determinazione del numero massimo di rate concedibili.Funzionamento della “nuova” modalità di rateazione. Equitalia, come detto, può concedere il rateizzo delle somme dovute fino ad un massimo di 6 anni (72 rate) per i m p o r t i fino a 50mila euro. Per cifre superiori resta, invece, neces-saria la presen-tazione di alcuni documenti aggiunti-vi per dimostrare la situa- z i o n e di temporanea difficoltà econo- mica. L’im-porto minimo di ogni rata è pari a cento euro. Nella richiesta di rateazione il contribuente può indicare la preferenza per un piano di dilazione a rate variabili e crescenti, più basse all’inizio, nella prospettiva futura di un miglioramento della situazione economica del contribuente stesso. Chi ha ottenuto la rateazione non è più considerato inadempiente, per cui potrà usufruire di due importanti vantaggi:1) potrà richiedere il Durc per partecipare alle gare di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi;2) Equitalia non potrà iscrivere ipoteca nei suoi con-fronti, né tantomeno attivare qualsiasi altra procedu-ra cautelare ed esecutiva finché è in regola coi paga-menti.La rateazione è prorogabile una sola volta, fino ad un massimo di 72 rate, se durante i pagamenti in corso si dimostra il peggioramento della situazione di dif-ficoltà posta a base della concessione della prima ra-teazione.Fonte: Fisco Oggi/Fisco e Tasse

STOP ALLE TELECAMERE OCCULTE SUL POSTO DI LAVOROIl Garante della Privacy, nella newsletter del 24 marzo 2013, n. 34 ha vietato alla società editrice di un quo-tidiano del Sud il trattamento dei dati personali effet-tuato attraverso apparati di ripresa installati in modo occulto presso la propria sede. Dagli accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza su mandato del Ga-rante, è emerso che 15 delle 19 telecamere di cui è composto l’impianto di videosorveglianza erano state nascoste in rilevatori di fumo o in lampade di allarme, all’insaputa dei lavoratori, ai quali non era stata forni-ta alcuna informativa sulla presenza dell’impianto, né individualizzata, né semplificata (ad es. cartelli visibili, collocati prima del raggio di azione delle telecamere). Le uniche informazioni,  peraltro insufficienti, erano scritte su un cartello di piccole dimensioni

(15x15 cm), affisso a tre me-tri di altezza nell’ingresso

del luogo di lavoro. A seguito dell’interven-to del Garante, la so-cietà non potrà più

utilizzare i dati raccolti e dovrà limitar-si alla l o r o

conser-vazione

per con-s e n t i r e

u n ’e v e n -tuale attività di accertamento

da parte delle autorità competenti. Il Ga-rante, inoltre, avendo rilevato anche irregolarità nella raccolta dei dati personali degli abbonati alla testata giornalistica, ha prescritto alla società di riformulare la modulistica cartacea e quella online, inserendo tutte le informazioni sull’uso dei dati necessarie per render-la conforme alla normativa.Fonte: Fisco e Tasse

PROROGA DETRAZIONE 50% E 55%-65%: DECRETO LEGGE IN GAZZETTASulla  Gazzetta Ufficiale n. 130 del 5 giugno 2013 è stato pubblicato il Decreto Legge n. 63 datato 4 giu-gno 2013,  che  proroga fino al 31 dicembre 2013 le detrazioni del 50%  per le ristrutturazioni edilizie e del 55%, nella nuova misura più elevata del 65%, per gli interventi volti al risparmio energetico dell’edifi-

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cio. Per i condomìni, la detrazione del 65% vale fino al 30 giugno 2014. Il Decreto è entrato in vigore il 6 giugno e reca la denominazione “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parla-mento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sul-la prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesio-ne sociale”.Fonte: Gazzetta Ufficiale/Fisco e Tasse

DETRAZIONE 65%: RESTANO FUORI GLI IMPIANTI

DI CLIMATIZZAZIONE E GLI SCALDACqUARestano tagliati fuori dalla  detrazione Irpef/Ires del 65%  le spese per interventi di  riqualificazione ener-getica degli edifici sostenute dal 1° luglio 2013 al 31 dicembre 2013,  inerenti la “sostituzione di impianti di climatizzazione invernale  con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia” e la “sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldac-qua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria”. Per queste due tipologie di spese, quindi, il bonus (pari al 55%) è scaduto lo scorso 30 giugno.Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse

DECRETO DEL FARE PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALEÈ stato  pubblicato  sul Supplemento Ordinario n. 50 della Gazzetta Ufficiale n. 144 del 21 giugno 2013 il D.L. n. 69/2013 (c.d. “Decreto del fare”), recante dispo-sizioni urgenti per il rilancio dell’economia. Il provve-dimento è entrato in vigore sabato 22 giugno 2013. Il Decreto contiene anche novità fiscali. Per rilanciare la nautica, arriva un taglio alla tassa sulle imbarcazio-ni introdotta dal Governo Monti, ora prevista solo per imbarcazioni di lunghezza superiore a 14 metri (pri-ma era 10 metri). È stata soppressa, poi, la norma che prevedeva la  responsabilità solidale dell’appaltatore

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e la responsabilità sanzionatoria del committente (da 5mila a 200mila euro) per il versamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell’Iva dovuta dal subappaltatore o dall’appaltatore.  Abrogato anche il 770 mensile.  La  Robin Tax viene estesa anche alle imprese energetiche con ricavi che superano i 3 mi-lioni di euro ed un imponibile superiore a 300 milioni di euro. Numerose le novità riguardanti la  riscossio-ne. È prevista l’abolizione, a partire dal 30 settembre 2013, dell’aggio che Equitalia praticava per l’espleta-mento dei servizi di riscossione. Equitalia potrà iscri-vere  ipoteca  ma non  potrà più  espropriare la prima casa, se questa è l’unico bene del debitore o è la sua residenza anagrafica. Tale regola non vale solo per gli immobili A/8 e A/9. Per tutti gli altri immobili diversi dalla prima casa, l’espropriazione potrà essere attiva-ta solo per debiti superiori a 120mila euro. La riscos-sione dei debiti erariali iscritti a ruolo potrà avvenire, poi, anche mediante pagamenti in 10 anni (120 rate), anziché in 6 anni (72 rate) previsti finora. Il beneficio della dilazione decadrà solo dopo il mancato paga-mento di ben 8 rate e non più di 2. Dal 30 settembre prossimo, non sarà più applicato l’aggio alle cartelle di pagamento. Tra le altre misure del decreto, spunta una “riedizione” della Legge Sabatini, grazie alla qua-le le Pmi potranno accedere a finanziamenti e anche contributi a tasso agevolato per l’acquisto di macchi-nari per un massimo di risorse di 5 miliardi di euro. Le Pmi agevolate potranno impiegare anche il leasing fi-nanziario. Viene previsto, poi, un taglio di 550 milioni all’anno del peso fiscale sulle bollette.Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse

PMI, PIù AGEVOLAZIONIDAL DECRETO DEL FAREIn base a quanto stabilito dal c.d. “Decreto del fare”, va-rato il 15 giugno scorso dal Governo, le piccole e me-die imprese  potranno accedere più agevolmente ai  finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari,  impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo. I finanziamenti saranno  concessi entro il 31 dicembre 2016  dalle banche convenzio-nate. Avranno una durata massima di 5 anni e per un valore non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa. Il Decreto prevede, inoltre, il potenziamento del Fondo centrale di garanzia, per consentirvi l’acces-so ad un maggior numero di piccole e medie imprese.Fonte: Fisco Oggi

RISCOSSIONE: DILAZIONE FINO A 10 ANNI PER LE SOMME ISCRITTE A RUOLOIl decreto del fare (D.L. 69/2013) ha introdotto all’art. 19 del D.pr. 602/1972 il nuovo comma 1-quinquies, che permette di usufruire di un maggior termine per

il pagamento delle somme iscritte a ruolo per il con-tribuente che si trova  in una comprovata e grave si-tuazione di difficoltà  legata alla congiuntura econo-mica. Il debito potrà essere dilazionato fino a 120 rate mensili (quindi fino a 10 anni). L’accesso alla proroga è tuttavia condizionato al pos-sesso di alcuni requisiti: accertata impossibilità di as-solvere il pagamento, secondo un piano di rateazione ordinario; valutazione della solvibilità in relazione al piano di rateazione concesso. Le modalità di attua-zione della norma dovranno es- sere definite con un decreto del Mi-nistero dell’Economia da ema-nare entro 30 giorni dalla con-versione in legge. È invece  operativa da subi-to la regola secondo cui la decadenza dalla rateazione si ha solo dopo il mancato pagamento di ben otto rate anche non consecutive, an-ziché due consecutive.Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse

GLI INTERMEDIARI POSSONO COMUNICARE AL FISCO I DATI SUI CONTI CORRENTIDal 24 giugno 2013, le banche, le Poste e tutti gli al-tri  intermediari potranno inviare all’amministrazione finanziaria i dati relativi ai rapporti finanziari dei loro clienti.  Il sistema di trasmissione (c.d. Sid) è telematico e mira a selezionare in modo migliore i soggetti a rischio evasione, che saranno così perseguiti in modo più ef-ficace. Ad essere inviati saranno i dati relativi ai saldi iniziali e finali e le movimentazioni  distinte tra dare e avere, per ogni tipologia di rapporto. Oltre ai con-ti correnti  saranno monitorati anche i conti deposi-to  titoli, le  gestioni patrimoniali,  i  rapporti fiduciari, le carte di debito/credito, le operazioni extra conto, le cassette di sicurezza, i certificati di deposito, i buoni fruttiferi e i contratti derivati. L’Agenzia delle Entrate ha assicurato che tutti i dati che entreranno nel ser-ver del fisco saranno cifrati, in modo da evitare accessi

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non autorizzati alle informazioni.Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse

DURC, VALIDITÀ ESTESA A 180 GIORNILa durata del Durc è estesa da tre mesi (come avve-niva sino a poche settimane fa) a ben 180 giorni. A stabilirlo è l’art. 31 del c.d. “Decreto del fare” varato dal Governo lo scorso 15 giugno. Viene, inoltre, stabilito che il medesimo Durc in corso di validità possa esse-re utilizzato anche per più di una delle fasi in cui si

sviluppa la procedura amministrativa: in particolare, il Durc ac-quisito nella prima fase, cioè per la verifica della dichiarazione sostituti-va, può essere utilizzato anche nelle altre due fasi, cioè per l’aggiudicazione e la stipula di un contratto.

Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse

AUMENTO DELL’IMPOSTA

DI BOLLO FISSA A 2 E 16 EURO

Con la  Legge n. 71 del 24.06.2013,  di conversione del D.L. n. 43/2013,  pubblicata sul-la Gazzetta Ufficiale n. 147 del 25 giugno,  sono state apportate modifiche agli importi dell’im-posta fissa di bollo di € 1,81 e di € 14,62. Tali importi sono ora  ele-vati rispettivamente a € 2,00 e a € 16,00,  con impatto su molti contri-buenti. La decisione è stata presa per far fronte ai maggiori oneri con-nessi con la ricostruzione in Abruzzo dopo il sisma del 2009. La Legge n. 71/2013 entra in vigore il giorno suc-

cessivo alla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale e, pertanto, i nuovi importi dell’imposta fissa di bollo sa-ranno applicati a decorrere dal 26 giugno 2013Fonte: Fisco Oggi

DICHIARAZIONE OMESSA, CREDITO SCOMPUTABILE DALL’AVVISO BONARIOL’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 21/E del 25 giugno, è tornata ad affrontare il tema relativo all’uti-lizzo delle eccedenze di imposta maturate in annua-

lità per le quali non sono state presentate le dichia-razioni  dell’Iva, dei redditi o dell’Irap, argomento in passato già trattato nella circolare n. 34/E/2012. Con la nuova Circolare, a differenza della precedente – che concedeva al contribuente la facoltà di chiedere il ri-conoscimento del credito non evidenziato in dichia-razione o attraverso domanda di rimborso (articolo 21, Dlgs n. 546/1992), oppure nella eventuale fase di mediazione (o di conciliazione giudiziale) – si anticipa il momento del riconoscimento del credito già duran-te la lavorazione dell’avviso bonario, in virtù dei prin-cipi di efficienza, economicità e speditezza dell’azione amministrativa.Fonte: Fisco Oggi/Fisco e Tasse

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DAL FISCOLAVORO

E PREVIDENZA DETRAZIONE 50% ESTESA ANCHE AGLI ELETTRODOMESTICI CLASSE A+Nell’iter di conversione in legge  del D.L. n. 63/2013 (c.d. “Decreto del fare”), il passaggio del testo  al Se-nato ha segnato  l’estensione del bonus del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edi-fici anche ai condizionatori con pompa di calore (cioè che fanno sia caldo che freddo). La detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni, già prevista anche per l’acquisto di mobili da arredo nel limite di spesa di 10mila euro, viene ora estesa anche alle spese di ac-quisto di “grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’ar-redo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”.Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse

BONUS AFFITTO PER LE LOCAZIONI CON CONTRATTO TRANSITORIOSono possibili i bonus affitti anche per contratti di lo-cazione di natura transitoria. Anche chi ha stipulato o rinnovato un contratto, ai sensi della legge 431/1998, ha diritto alla detrazione di 300 euro, se il reddito

complessivo non supera 15.493,71 euro, e di 150 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 e 30.987,41 euro. Per redditi superiori a quest’ultimo importo, invece, non spetta alcuna agevolazione. È bene ricordare che il bonus spetta solo se l’immobi-le oggetto della locazione è destinato ad l’abitazione principale, cioè quella nella quale il soggetto titolare del contratto o i suoi familiari dimorano abitualmente.Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse

PACCHETTO SEMPLIFICAZIONI: DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE OBBLIGATORIA SOLO IN CASO DI ATTIVO SUPERIORE A 75.000 EUROSono esonerati dall’obbligo di presentare la dichiara-zione di successione, e si alleggerisce la documenta-zione, coloro che accettano un’eredità con un attivo inferiore a 75mila euro. Infatti, il valore “soglia” dell’at-tivo ereditario devoluto al coniuge o ai parenti in linea retta, viene di fatto alzato (prima fissato a 50 milioni delle vecchie lire), per poter essere esonerati dall’ob-bligo di presentare la dichiarazione di successione. Inoltre, per chi la presenta, diventa più facile allegare la documentazione: non occorre più accompagnare necessariamente la denuncia con gli originali o le co-pie autenticate dei documenti, ma sono sufficienti le

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copie non autenticate, insieme alla dichiarazione so-stitutiva dell’atto di notorietà. In precedenza, l’art. 28, c. 7, del T.U. in materia di imposta sulle successioni e donazioni fissava un valore più basso dell’attivo eredi-tario, al di sopra del quale scattava l’obbligo della de-nuncia. I contribuenti erano esonerati dal presentarla, infatti, solo al verificarsi delle seguenti condizioni: - l’eredità devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto; - valore dell’attivo ereditario non superiore a lire 50 milioni e senza comprendere beni immobili o diritti reali immobiliari.Fonte: Fisco Oggi

BONUS MOBILI, PRIME INDICAZIONIL’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un comunicato stampa in cui ha fornito le prime indicazioni sul “bo-nus mobili”  previsto attualmente dall’art. 16 del  D.L. n. 63/2013, precisando che occorrerà comunque at-tendere l’esatto contenuto della norma come risulterà dalla conversione in legge del Decreto, attualmente all’esame del Parlamento. Il bonus riguarda i con-tribuenti che eseguono  lavori di ristrutturazione di immobili residenziali, i quali hanno diritto ad una de-trazione Irpef del 50% per le spese sostenute per l’ac-quisto di mobili destinati all’arredo  degli immobili

oggetto di ristrutturazione, con un tetto massimo di spesa di 10mila euro. Le Entrate precisano che, per fruire della detrazione, i contribuenti devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione agevolati, quindi indican-do la causale del versamento (quella ora prevista per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione), il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto desti-natario del bonifico. Le Entrate, da ultimo, precisano che con successive comunicazioni saranno forniti ul-teriori chiarimenti al riguardo.Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse

PEC IMPRESE INDIVIDUALI, CHIARIMENTI DA UNIONCAMEREUnioncamere ha emanato una nota sull’obbligo della Pec per le imprese individuali. In particolare ha preci-sato che le ditte individuali che non hanno iscritto il loro indirizzo di Posta elettronica certificata entro il 30 giugno 2013, non saranno assoggettate alle sanzioni previste dall’art. 2630 del Codice civile (da 103 a 1.032 euro); viene tuttavia sospesa la domanda di iscrizione al Registro fino a 45 giorni, decorsi i quali la domanda di iscrizione al Registro viene respinta.Fonte: Il Sole 24 Ore/Fisco e Tasse 

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CAGLIARI

La Sardegna continua ad essere un obiettivo privilegiato dei gruppi che costruiscono e vendono le gran-di strutture di vendita al dettaglio. Infatti, sul tavolo dell’Assessorato regionale al Commercio sono perve-nute altre cinque richieste di auto-rizzazione all’apertura di centri com-

merciali artificiali. Anche la nostra Associazione ha ricevuto la convocazione per una conferenza di servizi al Comune di Sestu, per la richiesta di autorizzazione di una grande struttura di vendita non alimentare in località Su Moriscau; conferenza di servizi alla quale le Associazioni come la nostra possono solo portare la loro opinione ma non hanno diritto di voto, diritto che invece è ad esclusivo appannaggio di Regione, Provincia e Comuni.Viene spontaneo chiedersi: cosa ha la Sardegna di tanto attrattivo per far sì che questi grandi gruppi decidano di investire nel nostro territorio? Ci chiedia-mo: fino a che punto si voglia arrivare nei confronti

Dall’isola dei nuraghi alla terra dei centri commerciali

Commercio

di un sistema distributivo che ormai è al collasso, so-prattutto per la piccola distribuzione, da cui arriva la vera produzione di ricchezza per il nostro territorio? Soprattutto, ci piacerebbe che chi ci deve tutelare e rappresentare prenda provvedimenti forti a sostegno del piccolo commercio. Sappiamo molto bene che, in virtù della tutela dei principi della libera concorrenza, non è più possibile mettere limiti numerici alla cre-azione di grandi strutture di vendita, ma sappiamo altrettanto bene che è possibile mettere limiti impor-tanti relativamente all’impatto ambientale, urbani-stico e viario, con impegni di varia natura che cerchi-no di contrastare il proliferare di questi “mostri” che stanno rovinando la nostra economia, già fortemente danneggiata da una crisi che sembra non voler fini-re. Agli amministratori regionali chiediamo di provare con tutte le loro forze a bloccare l’ennesima, grande struttura di vendita e che, una volta per tutte, siano davvero rappresentativi degli operatori commerciali che abitano e fanno vivere il territorio nel quale ope-rano.

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Numerosi commercianti del centro di Cagliari, dome-nica 7 luglio, dalle 18 alle 20.30, hanno aderito all’a-pertura straordinaria per

proseguire le vendite a saldi che, quest’e-state, sono cominciate sabato 6 luglio. Si tratta di una tradizione commerciale tipi-ca del periodo, sostenuta dal Consorzio Insieme e dal Consorzio Cagliari Centro Storico, che vede l’impegno dei negozi del centro per dare una spinta in più alle vendite. Tutti i negozi interessati, oltre 250 in tutto il capoluogo, hanno esposto una locandina che riprendeva l’argomen-to saldi, partendo dal presupposto che i

negozi del centro possono offrire un’of-ferta sicuramente di gran lunga superio-re rispetto a qualsiasi centro commercia-le artificiale.La Confesercenti provinciale di Cagliari sostiene e promuove ogni iniziativa dei centri commerciali naturali volta a rivita-lizzare e a sviluppare il commercio nelle aree urbane, auspicando sempre una grande adesione e partecipazione da parte dei commercianti, per rendere più forti possibile iniziative come questa e di creare quel circolo virtuoso tanto ne-cessario per il commercio cittadino in un periodo di crisi così pesante come quello che stiamo vivendo.

Apertura straordinaria dei negozi

Il 21 giugno scorso a Cagliari, nel corso Vitto-rio Emanuele (nel tratto tra le vie Palabanda e Tigellio), si è svolta la seconda edizione di “Strade Scritte”. L’iniziativa, nata dalla siner-gia di operatori commerciali e culturali attivi sul territorio, si prefigge l’obiettivo di legare il tema della lettura e della diffusione dei libri a quello del rilancio delle attività commercia-

li, attraverso l’adozione simbolica di un libro da parte di un esercizio commerciale. La prima edizione, tenu-tasi nel novembre dello scorso anno, ha registrato un importante successo di pubblico e partecipazione. Lo stesso è accaduto in occasione dell’edizione 2013, organizzata in collaborazione con la Confesercenti: Cagliari è stata uno dei poli principali dell’iniziativa in-ternazionale ideata da Patrizio Zurru di Piazza Repub-blica Libri e dalla Marcos Y Marcos di Milano.L’idea di creare rete, che all’inizio ha visto la libreria unire 250 realtà in tutta Europa per una magica not-

La seconda edizionedi “Strade Scritte”

Commercio

te della lettura, è stata riprodotta come rete reale sul territorio, in una collaborazione che ha coinvolto tutti gli operatori del tratto del corso Vittorio Emanuele in-teressato. Inoltre, lo sforzo e le capacità organizzative degli operatori della via sono stati apprezzati anche dal Comune di Cagliari, che ha deciso di affidare al gruppo, sempre per la notte del 21 giugno, l’organiz-zazione di eventi alla Mediateca Comunale di Via Ma-meli e alla Galleria d’arte comunale dei Giardini pub-blici. L’Università di Cagliari, con la Facoltà di Scienze della comunicazione, ha deciso di sostenere l’evento, mettendo a disposizione un gruppo di suoi studenti perché operassero come agevolatori di comunicazio-ne, proponendo ai turisti e ai passanti le varie inizia-tive. La Palabanda Edizioni, un’associazione culturale, ha poi creato sinergie con gli operatori alberghieri e i ristoratori della città, vista le richieste di partecipa-zione all’evento giunte da tutta la Sardegna e persino dalla penisola.

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CAGLIARI

Il 13 luglio ha preso il via, a Cagliari, il progetto “E-State nel Corso”, un’iniziativa della Confe-sercenti provinciale di Cagliari che ha come obiettivo la riqualificazione e la rivitalizzazio-ne del corso Vittorio Emanuele e delle zone limitrofe. Il progetto, voluto fortemente dal presidente provinciale, Roberto Bolognese, e dal vicepresidente Emanuele Frongia, ha

visto come protagonista assoluta la nostra Associazio-ne che si è impegnata con il Comune di Cagliari in una iniziativa di chiusura al traffico dell’intero Corso Vittorio Emanuele per ogni fine settimana (venerdì e sabato) dalle 20 alle 3 della notte, per consentire ai numerosi pubblici esercizi presenti in quella zona nevralgica del capoluogo di mettere i tavolini all’aperto e soddisfare

anche la clientela in cerca di refrigerio notturno, man-giando all’aria aperta e facendo shopping nei tanti ne-gozi aperti per l’occasione.“Il progetto – racconta Emanuele Frongia, che è anche un operatore del corso Vittorio Emanuele – ha avuto una preparazione di circa quattro mesi, con numerose riunioni e incontri con gli operatori e con il Comune di Cagliari. È stato un po’ difficile convincere i ristoratori ma, per fortuna, le prime giornate di chiusura al traffico ci hanno dato ragione”.“Va dato atto – aggiunge Roberto Bolognese – che, oltre all’impegno forte messo in atto dai nostri uffici, i quali con grande dedizione hanno fatto sì che tutto filasse liscio, abbiamo lavorato molto bene con l’Asses-sorato comunale alle Attività produttive guidato dalla

Il progetto “E-State nel Corso” riscuote un notevole successo

Il commercio nelle vie del centro

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dirigente Antonella Delle Donne, che si è impegnata per trovare le opportune soluzioni ad alcuni impasse burocratici che rischiavano di non far partire la manife-stazione. Vi è stata poi la forte determinazione politica degli assessori comunali alle Attività produttive, Bar-bara Argiolas, e del Traffico, Mauro Coni, i quali hanno determinato il grande successo dell’evento”. Il proget-to prevede un programma differente per ciascun fine settimana, con musica, iniziative per bambini, sport, degustazione di vino, birra artigianale e prodotti tipici sardi. Sono presenti anche numerosi hobbisti che, con i loro manufatti, rendono viva la strada. La prima sera-ta, il 13 luglio, è stato un grande successo: circa 10mila persone si sono date appuntamento nel corso Vittorio Emanuele. A lato, il programma completo:

13 luglio: Jazz wine Festival 19/20 luglio: Animazione per bambini 26/27 luglio: Sport 2/3 agosto: Moda 9/10 agosto: Mondo Fiori e Mondo Animali 16/17 agosto: Animazione Medievale 23/ 24 agosto: Carnevale e Musica 30/31 agosto: Birra Artigianale 6/7 settembre: Il Corso… Danza 13/14 settembre: Sardegna in… Corso

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CAGLIARI Accoglienza crocieristi,grande occasioneper la città

Saldi anticipati,un (brutto) film già visto

Ci sono giunte tantissime segnalazioni da parte di commercianti che si lamentava-no del fatto che diverse attività commer-ciali, a Cagliari e nella zona della ex S.S. 131, come ogni anno, hanno anticipato i

saldi di fine stagione, comunicandolo attraverso sms, e-mail e addirittura con il posizionamento di cartelli nelle vetrine e la pubblicità sui giornali. Raccogliendo e condividendo il malumore di quei commercianti che rispettano in pieno le regole, non possiamo accettare che si continui, anno dopo anno, a non rispettare la legge regionale 18 maggio 2006, n. 5 che recita all’ar-ticolo 7: “Le vendite straordinarie, eccetto quelle di liquidazione per cessazione o cessione d’attività, sono vietate nei quaranta giorni antecedenti la data d’inizio delle vendite di fine stagione”.Comprendiamo la forte preoccupazione dei commer-cianti che provano in tutti i modi a resistere a questa crisi tremenda, e possiamo accettare che sporadica-mente durante la stagione si promuovano i propri articoli per pochi giorni. Ma quando diventa una costante, con ritmi frequentissimi, allora si configura una concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta le regole. “Abbiamo cercato in tutti i modi – spiega Davide Mar-cello, presidente provinciale Fismo-Confesercenti – di intervenire per far rispettare la legge, ma non c’è sta-to nulla da fare. Troviamo molto grave che gli orga-ni preposti al controllo non svolgano efficacemente il loro lavoro e permettano l’imbarbarimento della sana competizione imprenditoriale a danno dei tanti commercianti onesti che, nonostante abbiano gravi problemi e necessità di incassare per far fronte agli impegni finanziari, attendono il giorno dei saldi, con il risultato di una diminuzione del potere d’acquisto dei potenziali clienti. Mi sembra doveroso, quindi, in-formare tutti i negozianti rispettosi delle regole che la Fismo è al loro fianco, ma non ha gli strumenti per impedire questa ripetuta violazione delle regole”.

Il 18 maggio scorso, al porto di Cagliari, è arrivata una nave da Crociera della Royal Caribbean con oltre 4.000 passeggeri a bordo. La nave si è trat-tenuta nel capoluogo sino alla sera. La Camera di commercio di Cagliari, con l’ausilio organiz-

zativo delle Associazioni provinciali di Confesercenti e Confcommercio, ha proposto una serie di iniziative collaterali per rendere la città la più accogliente possi-bile. Si sono infatti esibiti alcuni gruppi folk (i Mamu-thones di Samugheo, i Tenores e il gruppo di Oliena) che, con passaggi itineranti per le vie del centro, han-no allietato i numerosi turisti. Mostre gastronomiche di prodotti tipici e visite guidate ai principali monu-menti del centro storico hanno completato il pacchet-to di promozione. Per la migliore riuscita dell’iniziati-va sono state coinvolte gli esercizi commerciali, con oltre 180 adesioni tra negozi e attività di varia natura merceologica. I ristoratori della zona storica (oltre 20) hanno proposto menu che richiamavano alle tipicità e alle produzioni locali. Ai turisti è stata consegnata una brochure che illustrava tutte le iniziative in due lingue (italiano e inglese), insieme a una cartina. Tut-te le attività del centro hanno esposto una locandina che richiamava l’evento, al fine di dare un senso di unitarietà a tutte le iniziative affinché il turista si sen-tisse parte integrante di un circuito ragionato. È stato, questo, il primo tentativo di una operazione di tale portata. Riteniamo che siano state poste le basi ne-cessarie per costruire il “pacchetto turistico Cagliari”. Tutti insieme verso una unica direzione: lo sviluppo turistico della nostra città.

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Cagliari, luce a sbalzinel centro storico:imprenditori infuriati

Ennesimo disservizio nel centro storico di Cagliari: dopo i ripetuti stacchi della cor-rente elettrica nella zona del corso Vittorio Emanuele, stavolta è toccato al rione Mari-na, con comprensibili disagi per tutti i risto-

ratori che, fruendo della mitezza del clima di queste sere, hanno colto l’occasione per mettere i tavolini all’esterno, trovando il gradimento degli avventori, moltissimi dei quali turisti. Purtroppo però, nonostan-te le tariffe commerciali particolarmente esose per le attività produttive e della ristorazione, il servizio elet-trico non si sta dimostrando efficiente, in quanto sono ormai ripetute le interruzioni della corrente. In più di un’occasione i black out nel quartiere Marina, partico-larmente affollato di turisti, hanno lasciato le strade in quella sorta di oscuramento che sa tanto di clima di rievocazione storica per i bombardamenti america-ni del 1943. Agli attoniti avventori non è restato altro che lasciarsi guidare da una percezione sensoriale ol-fattiva data dai profumi e dai sapori dei piatti dei risto-ranti, acuita dall’ assenza di una percezione sensoriale visiva. Passeggiando così per la via Sardegna, nono-stante i ruderi della chiesa di Santa Lucia che ricorda-no quei tristi eventi di 70 anni fa, ci piace pensare che la guerra sia finita e gli americani vengano a Cagliari per mangiare, e non per bombardare…

Marina di gusto

Proseguono le attività di animazione del centro storico di Cagliari. Nell’ambito del-le manifestazioni inserite nel programma “Marina di Gusto”, si svolgono da maggio una serie di iniziative volte ad animare le

vie del centro, con musica itinerante e menù tipici presentati e offerti dai numerosi ristoranti della zona.Attrazione della giornata sarà la “Large Street Band”, una banda musicale con oltre 13 elementi, che an-dranno in giro per tutto il centro storico con musi-che jazz e funky, balletti e con il coinvolgimento del pubblico. Il circuito coinvolge il largo Carlo Felice, la via Roma e le strade della Marina, oltre al viale Regina Margherita. Non è la prima volta che la banda circola in queste zone, e il successo è assicurato. Non manca-no neppure i ristoranti che, per l’occasione, propon-gono menu tipici a prezzo fisso. “Si tratta di una delle tante iniziative che vedono come unici protagonisti gli operatori del centro storico e della Confesercenti – sottolinea Roberto Bolognese, presidente della Con-fesercenti provinciale di Cagliari – che, autotassando-si, cercano di dare nuova linfa al territorio nel quale operano. Infatti, si tratta di una attività totalmente autofinanziata, ma che ha avuto e avrà un fortissimo richiamo”.I concerti itineranti si svolgono la mattina dalle ore 12.30, con partenza dalla via Roma, e la sera dalle ore 19.30 con partenza dal largo Carlo Felice.

La festa dell’arte

Il Circolo d’Arti e l’Assoartisti-Confesercenti il 30 giugno scorso hanno proposto a Cagliari la “Festa dell’Arte”. L’associazione culturale Circolo d’Arti ha aperto lo studio a tanti artisti e allievi per un pomeriggio di festa dedicato all’arte.

Un’occasione informale per conoscersi, mostrare alcune opere ed introdurre una riflessione sul ruo-lo dell’arte e sulla possibile condivisione di obiettivi comuni. Tra un drink ed uno spuntino si è parlato di luoghi, modi e percorsi per incidere sulla crescita cul-turale del territorio. È stata anche l’occasione per far conoscere l’Assoartisti, una Federazione di categoria aderente alla Confesercenti provinciale di Cagliari, che ha lo scopo di promuovere, tutelare ed aiutare tutte le persone che fanno dell’arte, sotto ogni punto di vista, il loro lavoro e la loro impresa. L’Assoartisti-Confesercenti conta nella sola provincia di Cagliari decine di aderenti e si sta sviluppando sempre di più.

Corso per barman

Alla Confesercenti provinciale di Cagliari stanno per chiudersi le iscrizioni al cor-so professionale per Barman, della dura-ta di 40 ore. Il corso ha come obiettivo primario quello di fornire ai partecipanti

un quadro sufficientemente ampio degli aspetti sia teorici che pratici, relativi alla preparazione di cocktail alcolici e analcolici. Ogni corsista avrà una postazione pratica dove poter effettuare le prove necessarie per conoscere le pratiche di beverage nazionali e interna-zionali. Il corso prevede gruppi composti da un mas-simo di 8 persone, per garantire un’assistenza quasi personale e un approfondimento delle prove di alto livello. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione e i nomi dei partecipanti saranno inseriti nel database a disposizione delle aziende che necessitano di barman esperti. Per ulteriori informa-zioni ed iscrizioni è possibile recarsi presso la nostra sede di Cagliari, in via Cavalcanti 30, oppure telefona-re al numero 070-402370.

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NUORO E OGLIASTRA

Lettera apertaal sindaco di Macomer

Pubblichiamo la lettera aperta inviata dalla Confe-sercenti di Macomer alla nuova Amministrazione comunale del centro del Marghine.

Gentile Sindaco,ci sembra innanzitutto doveroso congratularci per la sua elezione e porgere a Lei, alla sua Giunta e a tutto il Consiglio comunale il nostro più sentito augurio di buon lavoro.Sappiamo che non sarà facile

amministrare una città che, negli ultimi anni, ha avuto una evidente quanto pericolosa involuzione che ha fi-nito per determinare una situazione di disagio. forse tra le più pesanti dell’Isola. Noi commercianti, ma in genere le piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato patrocinate dalla Confeser-centi, vorremmo con la presente ricordarLe tutta una serie di problemi della nostra città che purtroppo si tra-scinano da anni, forse troppi, senza trovare la benché minima soluzione. Il nostro comparto ha subito negli ultimi anni  una contrazione dei volumi d’affari molto accentuata, probabilmente superiore ad altre località, che sta decretando progressivamente la scomparsa di moltissime aziende, spesso storiche, che avevano rap-presentato negli anni il successo commerciale e impren-ditoriale di Macomer. Le cause di questa autentica mo-ria, come Lei potrà immaginare, sono tante e complesse, ma non sempre da riportare solo ed esclusivamente alla congiuntura internazionale o alla famigerata crisi dei consumi. Spesso esistono una serie di concause, proba-bilmente singolarmente meno apparenti, ma che nel complesso determinano e accelerano certe dinamiche.Come Confesercenti, con sole finalità collaborative e di stimolo, ci permettiamo di elencarne alcune nella con-vinzione che, se adeguatamente trattate, potrebbero se non invertire almeno attenuare gli effetti della tendenza in atto.Parcheggi. È opportuno che i parcheggi interrati siano resi definitivamente gratuiti al servizio dell’utenza com-merciale. I parcheggi sul Corso, con sosta ad orario limi-tato, hanno risolto in parte il problema, ma non basta.Viabilità interna cittadina. Bisogna mettere mano alla mancanza cronica di segnaletica orizzontale e ver-ticale, creare nuovi sensi unici ed invertirne alcuni (vedi via Satta).

Corso Umberto. Chi lo percorre per la prima volta è col-pito dalla vetustà del Corso. Sono metà le serrande (una volta sedi di fiorenti attività) arrugginite e abbassate da tempo, scarsissima l’illuminazione, il fondo  stradale è penoso e alcune costruzioni quasi fatiscenti. I marcia-piedi sono troppo malridotti e soprattutto si avverte una mancanza quasi imbarazzante di verde (la carenza di verde è diventata ormai una caratteristica di Macomer).Ricettività alberghiera. Ma con poco più di quaran-ta posti letto, chi crediamo di far venire a Macomer?  Due soli alberghi, quasi inesistenti i Bed and Breakfast, sconosciuto l’albergo diffuso (se ne parla da tanto tem-po…), pochissimi gli agriturismi. Per fortuna abbiamo tanti ristoranti, pizzerie e pubblici esercizi veramente competitivi ed accoglienti. In generale crediamo, comunque, che i macome-resi abbiano diritto ad una città più accogliente e accattivante!Soldati di stanza a Macomer. Per curiosità, andate a contare agli ingressi di Macomer quante vetture, con dentro soldati che fanno servizio nelle caserme, entrano in città ogni giorno senza che vi si fermino. Che assurdi-tà: questi soldati lavorano a Macomer e non spendono

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EqUITALIA

quando riorganizzazione fa rima con disservizio

Il progetto di riorganizzazione (che si legge chiu-sura) di numerosi sportelli territoriali di Equita-lia, sta creando una serie di disagi ai cittadini

ed alle imprese, di cui davvero – in questa grave situazione economica e sociale – non si sentiva il bisogno. Di fatto si prevede la chiusura di sportel-li anche importanti come quello di Siniscola che abbraccia il territorio che va da Orosei e la Bassa Baronia sino a San Teodoro, con una popolazione di circa 40mila abitanti. Ciò significa che, per ogni piccola cosa (come pagare una semplice rata) bi-sognerà recarsi allo sportello provinciale, che a sua volta sarà intasato dai flussi che oggi sono distribu-iti nei territori e che si concentreranno nella sede principale, costringendo i contribuenti a viaggi e file, con il rischio di non arrivare allo sportello e tro-vare soluzione alle proprie istanze.Tutto questo è inaccettabile, anche perché la socie-tà Equitalia percepisce sulle somme incassate degli aggi a dir poco esosi, a fronte dei quali non intende neppure garantire servizi con standard minimi di un Paese che possa definirsi civile. Chiediamo alla Direzione regionale di rivedere il progetto di razio-nalizzazione, partendo dal buon funzionamento dei servizi e non da mere logiche di tagli alla spe-sa… che da soli non hanno mai prodotto niente di buono.La Confsercenti denuncia questo ulteriore indebo-limento dei presìdi di servizi essenziali ed invita le istituzioni, i cittadini e le Associazioni di imprese e cittadini a promuovere adeguate forme di pro-testa, sino quando non verranno ristabilite condi-zioni minime di operatività dei servizi garantiti da Equitalia. (gbp)

in città! Siamo sicuri di aver fatto tutto, in questi anni, per favorire il loro soggiorno?Accessi a Macomer. Lo svincolo a raso sulla S.S. 131, a nord della città, è una trappola per gli automobilisti. Non si parla più di interventi. Positivo sarà il nuovo ingresso a Macomer in zona ospedale, elegante e comodo. Non altrettanto lo è quello a sud (posto di blocco, per capirci): pericoloso, inadeguato (ci vorrebbe una bella rotonda), come pure è necessario un intervento su quel rudere a ridosso del vecchio patronato scolastico in prossimità della chiesa di San Pantaleo. L’entrata a ovest da Santu  Lussurgiu rappresenta una di quelle sceneggiate tragi-comiche   italiane.Le attività del terziario di mercato,  nonostante il perdurare di questa gravissima situazione di crisi, con-tinuano ad essere tra i maggiori contribuenti; ma Imu, Tares, tassa sulle insegne e pubblicità, suolo pubblico, eccetera, sono diventati balzelli oramai insostenibili. Crediamo che le piccole attività del settore commerciale, se non altro per la funzione sociale che esse svolgono, abbiano diritto ad una maggiore attenzione da parte delle Amministrazioni soprattutto quando esse vanno a ipotizzare e costruire tasse e tariffe. Crediamo che un riconoscimento in termini di sgravi fiscali sia dovuto, anche perché sono queste le attività creano ancora un minimo di aggregazione sociale e da sole qualificano i contesti urbani. Questo, Signor Sindaco, ci sentiamo di scriverLe con uno spirito collaborativo e propositivo, nella speranza che questa Amministrazione sappia ri-attivare il dialogo costruttivo con le Associazioni ormai interrotto da parecchi anni.

La Confesercenti di Macomer

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NUORO E OGLIASTRA

Il Sil, sindacato italiano librai e cartolibrai aderente alla Confesercenti, ha presentato un esposto all’Antitrust per denunciare l’a-buso dei buoni acquisto da parte di alcuni esercizi della grande distribuzione. I quali, nel periodo della vendita dei libri scolasti-ci, propongono campagne di sconto “da considerare effettuate in violazione del di-

vieto di legge, a volte aggirandolo mediante artifizi che comunque perseguono il medesimo obiettivo sostanziale”. È il caso, per esempio, dei volantini dif-fusi recentemente da un noto supermercato di Nuoro e in diversi centri della provincia, che pubblicizzano uno sconto del 20% sul prezzo di copertina dei libri di testo, specificando poi, con caratteri tipografici di minore evidenza, che in realtà si tratta di uno sconto offerto in “buoni spesa”, spendibili presso lo stesso su-permercato.“In definitiva, in questo modo – spiega Dario Capelli, presidente provinciale della Confesercenti – la grande distribuzione pratica uno sconto superiore a quello ammesso dalla legge n. 128/2011 e che, pur concre-tizzandosi secondo una modalità diversa, realizza le medesime finalità vietate dalla legge ed impedisce, peraltro, alle librerie la possibilità di concorrere con la stessa grande distribuzione, dal momento che esse per ovvie ragioni legate alle diverse dimensioni non

possono promuovere campagne analoghe, anche in considerazione del fatto che l’unico prodotto posto in vendita dalle medesime è proprio il libro. A questo si aggiunge, spesso, l’incertezza dei Comuni nel com-piere interventi decisivi, malgrado le nostre segnala-zioni”.“Riteniamo quindi – conclude Capelli – che le iniziati-ve dei supermercati sui libri di testo scolastici presup-pongono la violazione delle legge sul libro, in quanto superano lo sconto previsto, e della legge n. 27/2012 per pratica commerciale scorretta”.Ricordiamo a riguardo che il Tribunale di Campobas-so, con provvedimento Rep. 1527/11 del 16.8.2011, ha considerato questa pratica commerciale “una ma-niera, in verità piuttosto palese, di aggirare il limite dello sconto del 15% offrendo un buono spesa che l’acquiren-te può utilizzare (…) su altri prodotti”. Il Tribunale, nel caso di specie, ha ritenuto sussistere i profili per la configurabilità di un atto di concorrenza sleale, “che va identificato nella sussistenza di una situazione di con-correnzialità tra due o più imprenditori e la conseguente idoneità della condotta di uno dei due concorrenti ad arrecare pregiudizio all’altro (…)”. “L’azione potenzial-mente lesiva dei diritti del ricorrente (…) è idonea a svia-re clientela con difficoltà di accertare poi, a distanza di tempo, i relativi danni, non agevolmente quantificabili e suscettibili di continuo incremento”.

Il Sil-Confesercenti all’Antitrust: “Con i buoni acquisto

si aggira la legge sul libro”

Esposto contro la grande distribuzione

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La Camera di commercio di Nuoro ha pubblicato un bando per l’asse-gnazione di contributi destinati alla creazione di microimprese, al fine di generare imprenditorialità e occupa-zione stabile di cittadini comunitari che, alla data di pubblicazione del bando, abbiano residenza nell’am-

bito territoriale della Camera di commercio di Nuoro.BeneficiariSono beneficiari delle agevolazioni di cui al presente bando le imprese di nuova costituzione, sotto qual-siasi forma giuridica, che intendono localizzare la sede legale ed operativa nell’ambito territoriale del-la Camera di commercio di Nuoro. Sono considerate “imprese di nuova costituzione”, ai fini del presente bando, quelle non ancora costituite alla data di pre-sentazione della domanda. Sono equiparate alle im-prese di nuova costituzione le aperture di nuove uni-tà locali ad opera i imprese già esistenti.Contributo e intensitàIl contributo massimo previsto dal bando, per ogni singola iniziativa, è pari al 60 % della spesa ammessa. Il contributo non può essere superiore, in ogni caso, a 30mila euro. I richiedenti sono obbligati a co-finan-ziare le spese relative all’iniziativa imprenditoriale per la parte residua non coperta dal contributo. Vengono considerate ammissibili tutte le spese fatturate e so-stenute successivamente alla presentazione delle do-mande, come di seguito riportato:a. Acquisto di macchinari, attrezzature, software, bre-vetti e licenze, arredi, macchine d’ufficio, hardware e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresa, ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza; per la valutazione della congruità dei costi proposti è necessa-ria la produzione di almeno un preventivo.b. Progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e degli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, valutazione di impatto ambientale, collaudi di legge, oneri per le concessioni edilizie; il costo di tali spese è ammesso a contribuzione per un importo non superiore all’incidenza del 10%, al netto dell’Iva, su-gli investimenti ammissibili.c. Studi di fattibilità economico-finanziaria e redazione

del business plan, corsi di addestramento; il costo di tali spese è ammesso a contribuzione per un importo non superiore all’incidenza del 10%, al netto dell’IVA, sugli investimenti ammissibili.d. Infrastrutture specifiche aziendali.e. Ristrutturazione di immobili e adeguamento dei locali alle norme vigenti in materia di sicurezza e igienico sa-nitarie, di proprietà o per il quale si abbia titolo di dispo-nibilità di durata non inferiore a 5 anni a decorrere dalla data di ammissione alle provvidenze. Rientrano in tale voce anche le spese relative ad impianti elettrici, termoi-draulici, di climatizzazione, nonché opere murarie ed as-similate (ammesse a contribuzione se effettuate su beni immobili destinati all’attività d’impresa). Tali spese non potranno incidere in misura superiore al 30%, al netto dell’Iva, sugli investimenti ammissibili. Se l’immobile non è di proprietà del soggetto beneficiario, deve essere presentato idoneo titolo di possesso stipulato a nome dell’impresa beneficiaria e regolarmente registrato.f. Acquisto di attrezzature e macchinari usati alle seguen-ti condizioni: produzione di apposita autocertificazione attestante la provenienza del bene, sulla cui veridicità l’Ente camerale si riserverà di effettuare gli opportuni ac-certamenti presso l’Amministrazione finanziaria.g. Rilascio della polizza assicurativa di cui all’art. 4 lett. c) del presente bando, fino ad un massimo di mille euro. h. Rilascio della fideiussione di cui all’art. 4 lett. d) del presente bando, fino ad un massimo di mille euro.

Sono considerate non ammissibili:a. le spese per l’acquisto e la costruzione di immobili; b. le spese per l’acquisto di mezzi mobili targati; c. le spese per l’acquisto di mezzi mobili non targati, il cui utilizzo non sia strettamente connesso al ciclo produttivo; d. le spese per l’acquisto di attività preesistenti; e. le spese per le attrezzature e macchinari acquistati attraverso la locazione finanziaria (leasing).

Le domande dovranno pervenire entro e non ol-tre le ore 14 del 5 settembre 2013 (solo nel caso di invio a mezzo posta, farà fede il timbro postale). Per qualsiasi chiarimento contattare i numeri di Nuoro (0784/32188; 346/1866832 – 346/1866833) o Tortolì (339/7015745).

Contributi “de minimis” a nuove imprese finalizzati all’occupazione stabile

Camera di Commercio, bando pubblico 2013

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NUORO E OGLIASTRA

Riuscire ad individuare se sia nato prima l’uovo o la gallina non è cer-to cosa di poco conto. Sicuramen-te, milioni di persone nei secoli si sono dilettati in questo interes-sante dilemma, senza arrivare mai ad alcuna soluzione. Un po’ come succede oggi nel cercare di capire

se sia la crisi del “sistema azienda” a determinare le attuali dinamiche sui prestiti bancari o viceversa sia il discutibile comportamento delle banche a compro-mettere definitivamente i già fragili equilibri azienda-li ormai messi a dura prova dall’attuale congiuntura economica.

La Banca d’Italia conferma:stretti i cordoni della borsa

I dati della provincia

Difficile farsi un’opinione precisa a riguardo, facilissi-mo purtroppo riscontrare quanto progressiva sia in-vece in Sardegna, e soprattutto in provincia di Nuo-ro/Ogliastra, la restrizione del credito alle imprese. Gli ultimi dati della Banca d’Italia evidenziano, infatti, che gli impieghi bancari a favore del totale delle imprese della provincia di Nuoro/Ogliastra sono diminuiti nel corso del 2012 del 6% (-4,5% il dato relativo alla Sar-degna); e se rimane pressoché invariato il livello di im-pieghi a favore del totale delle imprese del commer-cio e turismo (-0,1%), si riduce invece pesantemente

IMPIEGHI BANCARI IMPRESE TOTALI

31-dic-11 31-dic-12

TOT. Fino a 5 addetti TOT. Fino a 5 addetti TOT. Fino a 5 addetti

1.179 260 1.147 244 -2,7 -6,0 21,3

Sardegna 13.332 2.350 12.469 2.244 -6,5 -4,5 18,0

VARIAZ % ANNUA Incidenza %

imprese�no a

5 addetti

Prov. Nu/Og

(-4,2%) quello relativo alle piccole imprese dello stes-so comparto (cioè la quasi totalità).In un periodo quindi in cui sarebbe stato necessario, soprattutto a favore di queste ultime, intervenire con determinazione e coraggio per assicurare la liquidità necessaria per superare il grave stato di crisi, di contro si registra con rammarico una chiusura pressoché to-tale dei cordoni della borsa. Naturalmente, siamo tutti consapevoli che gli istituti di credito in quanto impre-se non possono che seguire logiche di profitto, ma la sensazione spesso è che le risultanze negative relative alle istruttorie delle singole pratiche non siano sem-pre e completamente giustificate. D’altronde, anche il solito ritornello relativo a sofferen-

ze e incagli sembrerebbe non giustificare questa ten-denza in atto; se da una parte infatti registriamo, anno dopo anno, una sempre più accentuata contrazione del credito erogato alle piccole imprese, vediamo che invece, nel corso del 2012, l’incidenza delle sofferenze si è ridotta sensibilmente (-7,6% per le imprese del commercio e turismo di piccole dimensioni). Trattasi naturalmente di materia molto tecnica e di difficile comprensione, soprattutto per i non addetti ai lavori; ma proprio per questo sarebbe opportuno che qual-cuno spieghi quali siano le logiche che giustifichino

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SOFFERENZE IMPRESE TOTALI

31-dic-11 31-dic-12

TOT. Fino a 5 addetti TOT. Fino a 5 addetti TOT. Fino a 5 addetti

214 57 223 55 4,5 -4,2 24,5

Sardegna 2.012 485 2.226 489 10,7 0,8 22,0

VARIAZ % ANNUA Incidenza %

imprese�no a

5 addetti

Prov. Nu/Og

IMPIEGHI BANCARI IMPRESE COMMERCIO E TURISMO

31-dic-11 31-dic-12

TOT. Fino a 5 addetti TOT. Fino a 5 addetti TOT. Fino a 5 addetti

1.406 93 406 89 -0,1 -4,2 21,9

Sardegna 4.254 735 3.948 693 -7,2 -5,7 17,5

VARIAZ % ANNUA Incidenza %

imprese�no a

5 addetti

Prov. Nu/Og

SOFFERENZE IMPRESE COMMERCIO E TURISMO

31-dic-11 31-dic-12

TOT. Fino a 5 addetti TOT. Fino a 5 addetti TOT. Fino a 5 addetti

62 22 65 20 5 -7,6 31,4

Sardegna 582 147 621 143 6,7 -2,8 23,0

VARIAZ % ANNUA Incidenza %

imprese�no a

5 addetti

Prov. Nu/Og

tecnicamente certe dinamiche. In questo modo pro-babilmente si riuscirebbe anche ad attenuare (cosa auspicabile) una certa conflittualità evidente tra le parti in causa. In caso contrario, a voler pensar male, avrebbe gioco facile chi volesse avanzare teorie secondo le quali a

monte ci siano delle direttive preordinate tendenti a ridurre in modo indiscriminato lo stock del credito erogato alle imprese, o perlomeno a quelle di più pic-cole dimensioni, per magari poi investire da altre parti o in altri modi il denaro di cui i vari istituti bancari di-spongono. (gbp)

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SASSARI E GALLURA

FIBA

La crisi fa cambiare la politica dei prezzi

questa estate la crisi economica spingerà il 55% degli italiani a rinunciare alle vacanze: lo ha an-nunciato il Codacons, l’Associazione dei consu-

matori che indica nella politica dei prezzi una delle cause di questa rinuncia. Tuttavia, sin dai primi week end di sole, le spiagge della Sardegna sono state prese d’assal-to, forse persino più che in passato. Il merito è da attribu-ire anche agli stabilimenti balneari che, per contenere l’e-morragia di clienti, hanno proposto gli stessi prezzi della passata stagione. Addirittura, in alcuni casi, al consueto pacchetto ombrellone-lettino hanno incluso dei servizi che prima si pagavano a tariffe più elevate. “Visti i tempi di magra – spiega Franco Pedrini, componente regio-nale della Fiba Confesercenti – non possiamo fare altro che portare avanti una politica di sostenibilità, basata sul congelamento delle tariffe e sull’offerta di maggiori servizi: se la gente non ha soldi, non possiamo di certo sparare prezzi esagerati”.

Grande successo e piena soddisfazione da parte di iscritti e docenti al 1° Corso base di cucina or-ganizzato dal Cescot-Confesercenti, in collabo-

razione con il ristorante-pizzeria “La Torre” di Ozieri, con la partecipazione dello chef executive Michele Farru. Secondo il coordinatore territoriale della sede zonale di Ozieri, Marco Murgia, “i quattro cuochi (Salvatore Polo, Pierluigi Putzu, Antonello Spanu e Michele Farru), in virtù della loro alta specializzazione, hanno certa-mente contribuito all’ottima riuscita del corso”.Il corso, della durata di 30 ore ripartite in 10 lezioni, è stato prevalentemente pratico e i 16 partecipanti di età e provenienza differenti, ma con la stessa passio-ne per la cucina, hanno avuto la possibilità di scoprire i segreti delle varie pietanze, imparando a cucinare sia piatti tradizionali che innovativi. Al termine si è svolta una verifica con la realizzazione di un menù completo interamente a cura dei corsisti, in base alle ricette istrui-te durante le lezioni. La Confesercenti, per soddisfare le numerose richieste pervenute, nei prossimi mesi darà seguito a nuove edizioni del Corso di cucina base e di II livello.

Dal 15 luglio 2013 saranno atti-vati i bandi di finanziamento alle imprese, conosciuti come Pisl/Poic. Detti bandi a carat-tere comunale possono in-teressare anche il settore del commercio e del turismo e consistono in finanziamenti a

tasso zero, senza interessi, per soggetti non bancabili, rimborsabili in cinque anni. In questa prima tornata i bandi, in provincia di Sassari, riguarderanno i Comuni di Burgos, Florinas, Siligo, Bonnanaro, Mores, Bana-ri Badesi, Codrongianos, Martis, Monteleone Rocca Doria, Muros, Cheremule, Borutta, Thiesi, Ozieri, Bo-norva, Bono e Valledoria. Per quanto riguarda la pro-vincia di Olbia-Tempio, sono interessati i Comuni di Budoni, Luogosanto, Bortigiadas, Luras e Berchidda.Intanto sono già attivi i bandi del Gal Logudoro-Goce-

Bandi di finanziamento,ecco le opportunità per le imprese

Sportello Impresa

ano inerenti le Misure 311 (agriturismo, agricampeg-gio, maneggi, fattorie didattiche), rivolti alle imprese agricole. È inoltre in pubblicazione il bando relativo alla Misura 323, Azione 3: “Conservazione e recupero degli elementi architettonici tipici del paesaggio ru-rale della Sardegna”, rivolto ai privati. Lo stesso Gal è in procinto di pubblicare i bandi riguardanti le attività di piccola ricettività (B&B e affittacamere), artigiana-to tipico, servizi. Si informa infine che l’Assessorato regionale dell’Artigianato, Turismo e Commercio ha pubblicato un bando, con scadenza il 23 agosto pros-simo, relativo alla concessione di finanziamenti per il completamento e il miglioramento dell’offerta delle imprese turistiche. Per l’area Sassari, Alghero, Porto Torres, Stintino, Castelsardo, Sennori e Sorso è attivo il bando di finanziamento alle imprese “Piano di Svi-luppo locale”. La scadenza per le manifestazioni di in-teresse è fissata per il 26 agosto prossimo. Si comunica che la Confesercenti provinciale ha stipu-lato una convenzione con la società Agenzia Luna e Sole Srl per l’istruttoria delle pratiche. Per informazio-ni contattare i nostri uffici di Sassari ed Ozieri ai se-guenti numeri: 079-2592041 (Sassari) e 320 4036385 (Ozieri).

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www.parlaimpresa.it

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IndirizziutiliCONTATTI

SEDI PROVINCIALIConfesercenti Provinciale di CagliariVia Cavalcanti, 30 • 09128 CagliariTel.: 070.40.23.70 • Fax: 070.49.30.51

Confesercenti Provinciale di SassariVia Bogino, 25 • 07100 SassariTel.: 079.259.20.41 • Fax 079.259.02.75

Confesercenti Regionale della SardegnaVia Cavalcanti, 32 09128 • CagliariTel.: 070.40.09.91 - Fax: 070.48.68.32e-mail: [email protected]

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Confesercenti Provinciale di NuoroVia L.Da Vinci, 40 • 08100 NuoroTel.: 0784.301.88 • Fax 0784.20.85.34

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