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riviera21/08/11

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giornale d'informazione
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Si fanno i nomi del dr. Nicola Gratteri e del dr. Bruno Giordano quali candidati all’alto ufficio di Capo della Procura di Reggio Calabria. Che Dio tenga le sue sante mani sul loro capo, imponendo il silenzio-stampa fino all’estrema decisione.
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Si fanno i nomi del dr. Nicola Gratteri e del dr.Bruno Giordano quali candidati all’alto ufficio diCapo della Procura di Reggio Calabria. Che Diotenga le sue sante mani sul loro capo, imponendo il silenzio-stampa fino all’estrema decisione.

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DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 02

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DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 03

Peppe Voltarelli in concerto Viaggio trale canzoni che hanno accompagnato il

più grande cantautore calabrese nel mondo info “Vivitavilla” 320.9168665

Bovalino Marina, Villa Comunale ore 22,30

KauloniaTarantella Festival

Caulonia Superiore - Piazza mese

ore 21:00Kaulonia Tarantella Festival

dal 23 al 27 Info www.kauloniatarantellafestival.it

Zero Assoluto in concerto

Con la splendida cornice del lungomare delle palme a Siderno gli Zero Assoluto in concerto

Ore 21.00

Gerace Festa Patronale Musica popolare calabrese

conParafonè "Il ritorno dei suoni",cui seguirà il tradizionale ballo del

"Cavalluccio".Gerace ore 21:30 Piazza del Tocco

Edoardo Bennato in concerto

Caulonia, piazza Mese ore 22:00

info: kaulonia taantellafestival.it

Festa di San RoccoConcerto Mimmo Cavallaro TaranProject

Mostra Fotografica e esposizione “i tesori di Platì” presso Palazzo Furore

Info 0964/47764 Platì ore 21:30

Festival di musica classica della locrideOrchestra del Teatro Francesco Cilea di Reggio

Calabria diretta dal maestro Alessandro TirottaVaracalli al Trombone e Pelle al pianoforte

Locri, Teatro del Palazzo della Cultura ora 20:30

Premio Stella 2011Verranno premiati tre sidernesi DOC del calibro di

Vincenzo Gentile, Natale Femia e Sergio Cremona .Chiuderanno la serata i “Goodbye” cover dei Pooh

Siderno, lungomare delle palme

1° selezioneMiss Mondo 2012

Reggio Calabria Lungomare 21:30

Info 0965.362111

"Gustando il Borgo

La gastronomiaimmersa nella cultura".

Gioiosa Jonica ore 21:00Itinerario gastronomico-

folkloristico, degustazionedi prodotti tipici e di

specialità locali e artisti distrada.

UsteggStage itinerante di danza e strumenti

dell'Aspromonte Meridionale Vallata del Sant'Agata - Cataforio

(RC) 17 - 23 Agostowww.ustegg.it

25agostogiovedi

27agostosabato

22agostolunedi

Estate. Giorno e notte nella nostra provincia

26agostovenerdì21agosto

domenica 23agostomartedì

24agostomercoledì

“Omaggio a Michele

Guerrisi”

Cittanova BibliotecaComunale ore

19:00

Musical“Cenerentola”

San Nicola d'Ardore- P.zza

Chiesa ore 21,30Info

www.comune.ardore.rc.itwww.ardoreinfesta.it

Concerto Officina Zoè

Caulonia Piazza Mese ore 22:00

www.kauloniatarantellafestival.it

Kaulonarte

Art Expo

Monasterace2011Venerdì 26

Info 0964.732229

MagnaGrecia Teatro

FestivalReggio Calabria -Piazza Castello

ore 21:00

Peppe BarraRitmallà

orchestraInfo www.magna-graeciateatrofesti-

val.it

Magna Grecia Teatro Festival

Locri Tempio Marasà ore 21:00

Amor Y Odio - Teatro del Carro

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la Riviera

DIAVOLO NERO

Giuseppe Pezzimenti, medico pressol’Asl di Locri, appartiene alla categoriadi quelli che furono. Ei fu sindaco diGerace. Ed ei fu consigliere regionale.Poteva chiamarsi comodamente il fu

Mattia Pascal se fosse capitato tra le mani di LuigiPirandello. E, invece, incappando nelle mani scivo-lose degli elettori, ha dovuto accontentasi di esseresemplicemente il fu Giuseppe Pezzimenti. Senzagrave danno, a dir vero. La Calabria è terra di culto dei defunti, che, qualchevolta, onde lenire il dolore per la precoce perdita,riappaiono dopo avere maturato nell’oltretombapoliedriche virtù che li rendono , come i polipi, capa-ci d’allungare una branchia un po’ qua e un po’ là.Tale la sorte del fu Giuseppe Pezzimenti, che tornatra i vivi, tra quelli che sono , avendo ben meritatodel governo di centrodestra per il fatto nudo e crudod’aver partecipato, da candidato, alla battaglia vitto-riosa dell’Altissimo Onnipotente Bon Signore.V’era già tornato tra i consulenti e gli esperti, di cuisi dota a ogni nuova ondata elettorale il Consiglioregionale. V’era tornato, più precisamente, comecomponente del Nucleo di Valutazione con decor-renza 1 ottobre 1910 con un compenso lordo men-sile di 2.065 euro. Uno stipendio, insomma, né altoné basso, superiore comunque a quello di tanti inse-gnanti dopo anni e anni di servizio. Ovviamente, il cervello del fu Giuseppe Pezzimenti,anche se deteriorato dalla applicazione a fatti d’or-dinaria amministrazione, aveva bisogno di qualcosadi più d’uno stipendio aggiuntivo . Aveva bisogno diqualcosa che fosse in grado d’esaltare il suo slanciocreativo. Ché non si può far correre da asino, avreb-be detto Guicciardini, uno che è fatto per correre dacavallo. E così, per non ridurre il purosangue asomaro, è arrivato qualche settimana il decreto delPresidente Talarico che alza il fu GiuseppePezzimenti a Presidente del Parco marino diBrancaleone. A cui il fu dei fu era destinato.Condividendo con le tartarughe, abitatrici del Parco,la lentezza ,vincente il pié veloce Achille, ed essen-do un nuotatore provetto, accorto, impareggiabile.Cioè, che va secondo corrente.

Il fu Giuseppe Pezzimenti

DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 05

POLAROID 1 L’obiettivo su «Roccella Jazz»

Un altro evento legato a Siderno ha fatto parte del cartellonedella XXXI edizione del festival "rumori Mediterranei". Si trattadell'omaggio a Piero Cusato che, oltre a essere stato un valentemusicista ed innovatore in campo musicale, è stato anche unimportante collaboratore del festival.L'evento che si è svolto il 12 agosto in Piazza Portosalvo aSiderno, è stato realizzato con il settimanale "La Riviera" e con"Under Construction - Redazione Aperta".

POLAROID 2 13 agosto, il giorno della CivettaPrimo compleanno per il Kukumerla, uno dei locali estivi di maggioresuccesso della estate nellaLocride. Grazie a fratelli Robertoe Salvatore e alla talentuosaCarmelina, Siderno può vantareuna notte di assoluto livello. Grande atmosfera e suggestioniall’interno della villa sullungomare cittadino. Provareper credere . Auguri

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ParlandoStyle

Primo Piano

di...

NORDICI&SUDICI

Anzi, è scoppiata la terza guerramondiale ma non allarmatevi èsolo lo scenario fantascientificodel futuro prossimo partorito daqualche mente satura di acidi

andati a male. La trama di un fantasy thriller conelementi suggestivi che circola fra i patiti delcomplottismo, ve ne do conto perché riguardain parte anche la Calabria: le sei o sette bancheche custodiscono i forzieri del mondo hannodichiarato guerra ai governi nazionali, tengonoda anni in pugno gli stati sovrani con un sistemadi ricatti e attacchi dimostrativi. Sembra che laguerra sia a una svolta, le nazioni cercano di resi-stere e le multinazionali hanno in mente di sca-tenare un attacco senza precedenti, a suon dicatastrofi naturali, o pseudo tali. L'arma prescel-ta per piegare la resistenza sarà il petrolio, le hol-ding non chiuderanno i rubinetti, anzi li apriran-no a tutta manetta. Le grandi compagnie petro-lifere fanno parte del complotto e sono prontead aprire falle nei loro pozzi sparsi in tutto ilmondo. Il disastro della piattaforma Deepwater,davanti alle coste degli Stati Uniti è stato solouna prova, come è un avvertimento la perdita dipetrolio al largo della Scozia, nel mare del nord.Presto si farà sul serio se i governi non firmeran-no la resa continuando a pagare le banche. Perquel che riguarda voi, scorre un mare di petro-lio, sotto il mediterraneo, che va dalla Basilicataa Reggio. Lo Jonio è un gruviera tempestato dipozzi, costruiti fra la fine degli anni settanta e iprimi anni ottanta, fanno parte della riserva stra-tegica accantonata per quando verranno esauri-te le fonti asiatiche e africane. I nostri mari fraun po' diventeranno neri e il disastro segnerà ilfuturo dell'umanità. Ma, ripeto, niente paura èsolo fiction e non vi allarmate se vedete stranenavi al largo delle coste ioniche, trasportanomercanzie cinesi. Lo sapete che sono un tossico,e anche se non mi inietto nulla da anni nellevene il danno ormai è fatto, non basterebberolitri di attack a tenere insieme i miei neuroni.

Arriva la peste

DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 04

Il Giappone non piace ai locresi,oppure la loro plateale assenza dal-più importante party per discotecaridell’intera regione, nasconde deimalumori tra gli addetti ai lavoridelle due cittadine più importantidella Locride?Locri ha ceduto da qual-che anno a Siderno loscettro di regina per unanotte. Solo per unanotte, la più importante,quella della mezz’estate.Per il resto Le Club è illocale che ha registratopiù presenze, il piùcostante. Ma il campio-nato non è la finale diChampions League. Efino a quando il diverti-mentificio locrese, a cuiva riconosciuta l’ideazio-ne di un’ estate diversain questo territorio(soprattutto grazie alThe Different Party)non troverà una soluzio-ne, il Welcome farà il Barcellona. Più di 5000 presenze per l’edizione2011 che ha catapultato la cittadina

Jonica nel Giappone Imperiale difine ottocento. E Mentre Gheishe,samurai e grandi guerrieri ballavanoritmi estivi nella pancia della marinasidernese, più di 400 kamikaze siriunivano al “le Club”, due chilome-tri più a Sud, in un anti-Welcome

che secondo chi vi ha par-tecipato è stato diverten-tissimo e che ha soprattut-to segnato l’interruzionedei rapporti tra l’organiz-zazione sidernese capita-nata dalla tirannide(Bruzzese ,Spadaro,Scordo, Bata) e quellalocrese dell’ultimo impe-ratore Peppe Fontana. Unboicottaggio.«Meglio piacere tanto apochi che poco a tanti»andavano dicendo alcuniaddetti locresi intollerantial sushi alla sidernese.Una dichiarazione cheapre una nuova rivalità:Siderno e Locri nuova-

mente contro. Non più sui campi dicalcio ma nei party.È di nuovo derby.

WELCOME FOR JAPAN LOCRI INTOLLERANTEAL SUSHI ALLA SIDERNESEGIOACCHINO CRIACO

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La copertina

DOMENICA 21AGOSTO 2011 LA RIVIERA 07

la Riviera

O meglio, gli inglesi non valgono i calabresi. E non è un primatoo un motivo d'orgoglio è la legge dell'appeal. Sei morti nell'isoladella Manica di Jersey, due donne, due uomini e due bambini.Nelle stesse ore, in cui i media italiani ricordavano il quarto anni-versario della strage di Duisburg, in Inghilterra venivano trucida-te sei persone, sei vite falciate dalla follia umana. Sei cadaveri fre-schi serviti ai mostri della notizia. Niente, il fatto non ha sfondatoné sui giornali né in tv. Eppure erano sei, gli inglesi, come i pove-ri ragazzi di San Luca. La differenza l'ha fatta la 'ndrangheta, lacalabresità delle vittime, così in questo caso non verrà offuscatal'immagine dell'Inghilterra, né ci saranno giudici e politici chepronunceranno parole dure davanti alle telecamere. I miti popo-li dell'Occidente dormiranno sonnitranquilli perché non c'è il mostrocalabro a minacciare la loro quiete. Iconcittadini dei morti non si dovrannocospargere il capo di cenere, chieden-do scuse collettive per colpe personali.Il mondo gira così, un petardo esplosoda noi diventa un ordigno nucleare, lebombe degli altri sono quasi sempreinnocui trick e track. Veramente eragià successo l'anno dopo Duisburg, aDusseldorf a due passi dalla città dellastrage, erano state uccise cinque per-sone in una gelateria italiana, per unattimo si era pensato a un ennesimoeccidio calabrese, invece le vittimeerano frutto di una guerra fra turchi etutti sono andati a letto tranquilli. Delresto a Roma siamo a quota ventitréomicidi dall'inizio dell'anno, ma accer-tato il mancato coinvolgimento deicalabresi la vita è tornata a scorreretranquilla, sino alla prossima interru-zione a colpi di calibro 38. Quanto èbello il mondo dove noi calabresi nonriusciamo a scatenare la nostra mali-gna natura e gli assassini sono bravagente pronta a essere riabilitata e rein-serita nel contesto civile. I mostrinostrani, invece, sono da subito messi

all'inferno, senza benefici purgatori ali o penitenziari. Niente da dire, ilnostro male è sempre e comunque più male degli altri. Ed è giusto così,agli altri Dio, o chi per lui, ha dato mondi opachi, nei quali si sopravvi-ve più che vivere. Noi siamo nati in un paradiso assediato da diavoli stra-nieri, ci siamo traditi l'un l'altro e sparso come bestie il nostro sangue.Non meritiamo perdono, solo calci in bocca. Continuiamo a versare san-gue che laviamo con lacrime di coccodrillo. Sarebbe stato meglio nasce-re all'inferno, almeno saremmo stati considerati piccoli, innocui mostrial pari degli altri.

GIOACCHINO CRIACO

Il mercato dei mortiJersey non vende come Duisburg

Il 15 agosto di 4 anni fa fu strage a Duisburg. Sotto i colpi diun commando, partito da San Luca , cadono sei giovani :Sebastiano Strangio, Marco Mammo, Tommaso Venturi, i fra-telli Francesco e Mario Pergola, Francesco Giorgi - ed è nota-zione raccapricciante- appena sedicenne. D'inciso, diciamo chesiamo alla fase estrema della degenerazione della 'ndranghetain banditismo americano. Ma questo è un discorso da ripren-dere in altra occasione.Quattro anni dopo la Corte d'Assise di Locri commina 8 erga-stoli, parecchi anni di carcere, e due assoluzioni. Il caso giudi-ziariamente è chiuso, almeno per quanto riguarda il primogrado di giudizio. Merita, comunque, quella strage una pubbli-ca rievocazione a mezzo stampa. Ed è quello che accade.La Calabria e, parimenti, San Luca sono terre speciali. Da nondimenticare. Noi possiamo dimenticare il 14 luglio 1789, e,infatti, l'anniversario della Rivoluzione francese non vienericordato. Noi possiamo dimenticare il 17 novembre 1917, e,infatti, l' anniversario della Rivoluzione socialista d'Ottobrenon viene ricordato. Ma non si può dimenticare il 15 agosto2007 di Duisburg, e, infatti, viene ricordato . Sapete perché?Perché i calabresi, non solo quelli che delinquono, ma anchequelli che lavorano e si guadagnano il pane con il sudore della

loro fronte, sono sempre sotto processo per metamorfosi. Ineffetti, il processo ai banditi di Duisburg, chiuso dalla Corted'Assise di Locri, s'è mutato in processo a tutta San Luca, atutta la provincia reggina, a tutta la Calabria. Altrove, per esempio, a Torino o a Milano, un delitto, più fre-quentemente una bancarotta fraudolenta recano il segnodella responsabilità personale. E nessun giornale oserà scri-vere che se un torinese delinque, è tutta Torino delinquente.Ma da noi vige un codice penale speciale: il delitto di uno è ildelitto di tutti. Non esiste il delitto individuale. Esiste il delittocollettivo. Pagano tutti per uno o per più di uno: certo nongiudiziariamente, ma sicuramente sotto il profilo dell'imma-gine. Il quarto anniversario della strage di Duisburg è il 150° anni-versario della assunzione della Calabria a corpo criminale col-lettivo. Ma dove sono i meridionalisti d'antan, d'un tempo? Cisono rimasti solo i meridionalisti al governo .

Il bilancino e il bilicoPASQUINO CRUPI

Il quartoanniversariodi Duisburge il 150°anniversariodella assunzione della Calabriaa corpo criminale collettivo

Sei omicidi invisibili sull’isola della Manica seppelliti e dimenticati dalla grande stampa che, prodigiosa, risuscita gli ammazzati del 15 agosto 2007 per doveroso omaggio alla Calabria assassina

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DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 08

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Reportage Energia di casa nostra

DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 09

la Riviera

La piccola boa, lì sul mare, andava su e giù seguendo le onde,nell'indifferenza generale: in fondo ce n'erano tante altre chefacevano lo stesso. Eppure i suoi movimenti non passavanoinosservati: uno studioso, orologio alla mano, ne misurava ilperiodo e cominciava a pensare...Sembra un romanzo ma è realtà, una realtà non lontana danoi: il mare del quale si parla è infatti quello di ReggioCalabria e lo studioso in questione è Paolo Boccotti,Ordinario di Costruzioni Marittime nella Facoltà diIngegneria dell'Università Mediterranea.Sulle sponde dello Stretto, di fianco al circolo velico dellaFIV, sorge un laboratorio unico al mondo, il Natural OceanEngineering Laboratory, figlio dell'intuizione di Boccotti(che ha la carica di Direttore Scientifico) e di una straordina-ria combinazione di elementi quali il regime dei venti , le con-dizioni del fondale, l'ampiezza del braccio di mare e altroancora. Il Direttore del NOEL Felice Arena, Ordinario diCostruzioni Marittime presso l'Università Mediterranea, miha raccontato la storia di questo laboratorio che permette losvolgimento di small-scale field experiment, ossia fare misuredi laboratorio nel mare “vero”.Tutto nasce nel 1987: sei mesi dopo la nomina a professoreordinario nella Facoltà di Ingegneria, Paolo Boccotti ricevet-te il compito di progettare i laboratori di idraulica.L'elaborato del giovane professore fu tradizionale, compren-dendo anche la classica vasca dotata di generatori di onde. Lacostruzione di questa struttura e del relativo padiglionesarebbe stata, però, piuttosto costosa e lunga da realizzare. Aquesto punto tornarono utili le osservazioni citate in apertu-ra che suggerirono a Boccotti la possibilità di operare diretta-mente in mare. Egli aveva notato come nella costa orientaledello Stretto di Messina ci fossero spesso piccole onde cheavevano tutto l'aspetto di modelli in scala ridotta delle ondedi i tempeste, modelli che rispettavano (non entriamo tropponel dettaglio) i vincoli teorizzati da Froude perché la “simili-tudine idraulica” fosse valida. Nel biennio 1989-1990 l'ideaprese corpo e si arrivò all'esperimento “ibrido” - tecniche estrumenti di laboratorio usati nel mare vero - i cui risultatifurono positivi e permisero sia la positiva verifica della teoriamatematica quasi-deterministica sulla meccanica delle ondedi mare nel frattempo elaborata da Boccotti, sia la confermadefinitiva che il mare davanti a Reggio Calabria era un labo-ratorio naturale.Si aprì allora una nuova fase, con esperimenti compiuti neglianni successivi fino al 1994, anno nel quale l'Università pensòdi impiantare un laboratorio stabile, il NOEL. L'iter iniziò nel1994 e l'attività iniziò già quando la struttura era poco più diun telaio di cemento armato; nel 2001 si ebbe il primo espe-rimento mentre l'inaugurazione ufficiale del nuovo laborato-rio di 300 metri quadrati, con spiaggia e specchio di mare inconsegna demaniale, si ebbe nel 2005, anno nel quale si ebbel'importante attività sperimentale riguardante la generazionedell'energia. La gestione del laboratorio, inizialmente affida-ta ad un consorzio esterno, fu presa in carico direttamentedall'Università nel 2009, avendo un nuovo impulso che portòin pochi mesi a condurre due importanti esperimenti, unosulle forze delle onde sulle dighe foranee, e uno sugli “spettri

direzionali delle onde” (che indicano le direzioni di propaga-zione delle varie frequenze con le quali pulsa l'energia delleonde di mare). Al di là dei formalismi e delle parole compli-cate, per capire la portata di questi esperimenti basta pensa-re che il primo è riuscito a stabilire che le forze esercitate daimarosi su una diga foranea sono maggiori nella direzionedalla terra al mare: la diga è, in altre parole, più risucchiataverso il mare che spinta verso la terra!Nel NOEL sono stati condotti altri importanti esperimenti,compresi alcuni che comportano promettenti sviluppi econo-mico-ambientali. Già negli anni '80 Boccotti aveva teorizzato,basandosi sulla sua teoria delle onde, - e brevettato - unimpianto che convertiva l'energia delle onde, trasferendolaad una massa d'aria che poteva essere usata per far girare unaturbina. Finalmente, 6 anni or sono e proprio sfruttando l'in-credibile laboratorio che è il mare dello Stretto, un modelloin scala del REWEC (REsonant Wave Energy Converter) èstato collaudato fornendo i risultati teorizzati da Boccotti edal gruppo di lavoro del NOEL. Il sistema, giunto alla suaterza versione, è stato già adottato dal costruendo porto turi-stico Marina di Cicerone, situato a Formia. Si tratta di unaparticolare barriera frangiflutti “sintonizzata” sul moto ondo-so e del quale assorbe anche il 100 % dell'energia (nel casodelle onde di “mare morto”) cedendola ad una massa d'ac-qua contenuta al suo interno. Già questa caratteristica èestremamente interessante, dato che l'assorbire tutta o quasil'energia dei marosi minimizza o addirittura annulla le onderiflesse, eliminando le difficoltà di navigazione provocate avolte proprio da queste riflessioni. Se aggiungiamo il fatto cheREWEC ha un'”affidabilità progettuale” del tutto simile aquella di viadotti, gallerie, ponti ci si rende conto che la suaprogettazione e messa in opera non si discostano significati-vamente da quelle necessarie alla costruzione di una norma-le diga foranea rispetto alla quale, però, ha una maggiore effi-cacia nell'assorbi-mento dei flutti.La massa d'acquacontenuta all'in-terno della strut-tura del REWECsi muove su è giù,imprimendo all'a-ria che la sovrastaun movimentoalternato che la porta a uscire e rientrare attraverso appositisfiati. Questa massa gassosa ha una notevole energia che èpossibile recuperare sistemando speciali (devono girare nellostesso senso a prescindere dalla direzione dell'aria) turbinegeneratrici negli sfiati stessi. Le onde trasportano una moleenorme di energia e, recuperandola in questo modo, saràpossibile contribuire significativamente ai fabbisogni dellapopolazione. I numeri che ci ha dato il Professor Arena sonomolto interessanti. Nelle coste meglio esposte del

Mediterraneo (ad esempio quella occidentale dellaSardegna) si prevede di arrivare ai 10.000 MWh all'anno perogni km di diga, per un valore pari a circa 3,6 milioni di euroin 12 mesi per ogni km di diga. Le cose possono andare anco-ra meglio nell'oceano, con una produzione stimata di 66.000MWh/km in California e 40.000 MWh/km nella costa euro-pea dell'Atlantico, aprendo prospettive interessanti anche aipaesi in via di sviluppo.Un'importante personalità italiana ha detto, pochi mesi fa:“La gente non mangia di cultura” ma gli studi teorici diBoccotti e del suo team danno e daranno un mestiere aparecchie persone e prospettive migliori a intere popolazioni(la Mauritania, con 20 chilometri di REWEC, potrebbe qua-druplicare la sua disponibilità di energia elettrica). Già nel2005 è infatti nata, su impulso di Felice Arena, Wavenergy,una società che ha il compito di sviluppare impianti commer-ciali REWEC; essa è licenziataria esclusiva in Europa delbrevetto REWEC del professor Boccotti ed è stata ricono-sciuta come spin-off dell'Università Mediterranea.La chiacchierata con il professor Arena è finita, risalgo sullungomare (un altro italiano importante, D'Annunzio, lodefinì “Il più bel chilometro d'Italia”) con molti pensieri intesta e negli occhi l'azzurro dello Stretto punteggiato di picco-le boe che vanno su e giù, seguendo le onde...

Un laboratorio marinounico al mondo... Sarà in California, Inghilterrao Giappone? No, è a Reggio Calabria

NICODEMO ANGÌ

Il direttore scientifico PaoloBoccotti insieme a un gruppo di studenti

Sopra.Il professor Arena è al centrodella foto dove si riconosce Franco Einaudi,

Director of the Earth Sciences Directorate at the Goddard Space Flight, USA.

Sotto. L’esperimento del 2005sulla costa orientale dello Stretto davanti al NOEL

Uno Stretto aperto sul mondo

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Parlandodi...

DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 10

BRUNO GEMELLI

Stella alpina, dafne, campanula.Gelsomino, zagara, bergamotto. Trale due tipologie di flora ci sono 1.600chilometri di distanza. Da Thusis nelCantone dei Grigioni - Svizzeratedesca- a Saline Joniche, 38°Parallelo. Il Nord europeo e il Sudmediterraneo. Dalla lingua romanciaalla lingua grecanica. Due mondi lon-tani. Uniti da un problema, comesostengono i pessimisti, e da un’op-portunità, come affermano gliottimisti. Cioé, la costruzione di duecentrali a carbone. Una a Brunsbüttel,città nel Nord della Germania, situatasulla foce del fiume Elba, vicino alMare del Nord. L’altra a SalineJoniche, frazione di MontebelloIonico, comune in provincia di ReggioCalabria. Mettiamo ordine ai luoghi. I due nuovi siti energetici sono statiprogettati dalla Sei spa del gruppoHera con sede a Milano. La compo-sizione azionaria di questa societàenergetica vede come socio di mag-gioranza la Repower AG di Thusiscon il 57,50 %. Ci sono i favorevoli e icontrari alla costruzione delle duecentrali a carbone; sia al Nord che alSud. Tant’è che per il 27 agosto prossi-mo a Coria, capoluogo del Cantonedei Grigioni, si svolgerà unamani-

festazione contro la costruzione delledue centrali. A promuovere l’iniziati-va è l’associazione Zukunft statt kohle(Futuro invece di carbone), con l’obi-ettivo di sensibilizzare la popolazionelocale e di bloccare gli investimenti delsocio di maggioranza di Sei, Repower,di cui il Cantone dei Grigioni possiedeil 46% delle azioni. La protesta si svol-gerà a pochi giorni dal dibattito sul-l’energia del Gran Consiglio Reticoprevisto per il 30 e 31 agosto. E il tamtam tra la Svizzera e la Calabria è giàin funzione da tempo. Il 27 aprile scor-so le Associazioni dell’Area grecanicasi sono mobilitate per dire No allacostruzione della centrale a carbonesulla costa jonica.La Regione Calabria è contraria allacostruzione della centrale a carbonedi Saline Joniche. Disse No la prece-dente giunta regionale. Una contrari-età riconfermata dall’attuale esecutivoe dal Governatore: «Ho sempre dettodi essere contrario alla realizzazionedelle centrali a carbone sia a Salineche a Rossano, ma è necessariotrovare, anche attraverso un dialogocon i comuni, soluzioni che possanorilanciare sia l’area di Rossano chequella di Saline. Il turismo è l’unicarisorsa che può far decollare definiti-

vamente il territorio di Saline, par-tendo proprio dal rilancio del portoinsabbiato ormai da parecchi anni».Chiaro.

Tuttavia, una recente inter-vista a Fabio Bocchiola,amministratore delegatogruppo Sei, fatta dal diret-tore di Lettera43.it PaoloMadron, fa intravedere checi sono ottime possibilitàche la centrale a carbone diSaline si realizzi. «I lavori aSaline potrebbero iniziaregià nel 2013. La centraledovrebbe entrare in fun-zione al massimo nel2019», ha dettoBocchiola. Su quali basi?Intanto la presenza della‘ndrangheta è un proble-ma e l’amministratoredelegato di Sei dice algiornale online: «Se undomani ci fossero col-legamenti con qualsiasiforma di malavita, ilprogetto sarebbe affos-sato. Per evitare tuttociò stiamo dialogandoquotidianamente conmagistratura e prefet-tura per arginare

qualunque tipo di influenza esterna».Occorre anche ricordare cheRepower è il nuovo proprietario deiterreni della centrale, rilevati nel 2006dalla Sepi, un consorzio di privati chea sua volta l’aveva prelevata dai pro-prietari originari dellaLiquichimica, che fu costruitanegli anni ’70 dal petroliere RaffaeleUrsini: mai entrata in funzione. Si trattava di derivare dal petroliodeterminate molecole, bioproteine,che sarebbero servite a produrremangimi. Una fabbrica gemella eragià nata nell’Unione Sovietica. Siaprirono i cantieri e fu subito unameraviglia, a partire dalla ciminiera, lapiù alta d’Europa. Poi, polvere.E allora da cosa nasce la superbiaottimistica di Bocchiola? Dice aMadron: «Nell’ottobre 2010 abbiamoottenuto la Via.. Il parere della com-missione è positivo, manca però quel-lo dei Beni culturali, che nel 2010hanno espresso parere negativo, unavalutazione che ci ha lasciato moltoperplessi. Mi pare più un parere politi-co che di sostanza». Ma sul sito delMinistero non c’è traccia del provved-imento che li riguarda.Osserva Madron: «I Beniculturali parlano infatti di vin-

colo archeologico

sull’area e di una bozza di Piano terri-toriale regionale della giunta Loieroper cambiare destinazione d’uso del-l’area». E Bocchiola rilancia: «Unabozza senza valore, perché annullatadalla prima seduta dell’amminis-trazione Scopelliti che sembra dispos-ta a dialogare». Ma Scopelliti ha con-fermato il No. E sempre Madronannota: «Spulciando tra i decreti Via pubbli-cati dal ministero c’è però un decretodi parere negativo sulla riconversionea carbone della centrale a olio com-bustibile e a turbogas di Rossano, inprovincia di Cosenza».Qualcuno bara.Lettera 43.it incalza: «La Sei, pur assi-curando che il progetto avrà il minimoimpatto ambientale, ha messo sulpiatto 50 milioni di opere di compen-sazione. Opere da valutare insiemecon la politica locale, ma che dovran-no favorire l’integrazione della strut-tura nel territorio. Ma se la centralenon provoca danni e produce soltantobenessere per la Calabria, perché - si

sono chiesti gli oppositori dellacentrale - compensare con tantisoldi?». Taglia corto Bocchiola:«È una prassi ormai consolidata,

non è legata alla nocività dell’-opera. Se dovessero verificarsiproblemi per la salute verrà

chiusa».Incredibile!

QUALCUNO BARAPrimo Piano Saline Joniche e la Centrale a carbone

E Fabio Bocchiola, amministratore delegato della Sei, lancia la superbia ottimistica dell’affare concluso

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Parlando

Reggio e provincia

di...

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L'avevamo capito subito, appena ricevu-to l'invito, con una semplice telefonatada parte del curatore, a partecipare a“Stato dell'arte - Calabria”, la

Biennale di Venezia, 54 Padiglione Italia ReggioCalabria inaugurata qualche giorno fa a VillaGenoese Zerbi, che qualcosa non andava: troppafretta da parte degli organizzatori a chiudere la par-tita con un nostro assenso a inviare un'opera, scar-sa attenzione alle esigenze esposi-tive - di spazio, di luce, di didasca-lie, di supporti filmati - che questaopera esigeva. La tentazione a nonpartecipare, come ci risulta abbia-no fatto altri artisti calabresi , èstata forte. Poi ha prevalso la fidu-cia nell'arte e l'amore per laCalabria e abbiamo inviato unagrandiosa “Ultima Cena”. Esporlaa Palazzo Zerbi non aggiungevanulla e nulla toglieva a un artistacome Nik Spatari, riconosciuto daanni a livello internazionale, ma l'i-naugurazione della mostra ci pare-va una occasione utile di incontrocon gli altri artisti, con le autoritàche avrebbero partecipato e congli appassionati d'arte calabreseche già conoscono e ammiranoNik Spatari.Purtroppo la cerimonia del 31 luglio si è rive-lata l'ennesima inutile passerella di politici e cosiddetti“esperti”, che, con atteggiamento di sufficienza, si sonoappena accostati a Nik Spatari e alla sua opera, senza ilminimo rispetto dovuto a un artista della sua statura edella sua laboriosità che ha rinunciato alle glorie e alle ric-chezze internazionali per amore della Calabria e dove ètornato quarant'anni fa per realizzare insieme a HiskeMaas MuSaBa, l'unico museo-cantiere-laboratorio di artecontemporanea che c'è in questa regione. Nel 1969 abbia-mo deciso di intraprendere quest'avventura rendendo“fertile” un area desolata e abbandonata;quarant'annidopo la straordinaria commistione tra arte, paesaggio earcheologia ha creato in MuSaBa un unicum che attiraogni anno quasi diecimila visitatori da tutto il mondo eche trova spazio nelle principali guide artistiche interna-

zionali.E' qualcosa che dovrebbe unire e inorgo-glire tutti i calabresi.Spatari è patrimonio di enor-me valore e di esempio per giovani e meno giova-ni, è un uomo che si fa vanto dell' essere uomo delsud, rivendica orgogliosamente le sue radici,crede nei giovani e lo fa concretamente dedican-do molto del suo tempo all'insegnamento.Non èpossibile che chi ha finanziato “Stato dell'arte-Calabria” non sappiano discernere tra arte e arte

e tra artisti e artisti, e soprattut-to non sappiano tributare ilminimo riconoscimento a chi èunanimemente considerato ilpiù grande artista calabresevivente.Abbiamo assistito aPalazzo Zerbi a una indecorosaammucchiata di colori doveimportanti artisti sono statiumiliati dalla situazione logisti-ca della esposizione e dalla scar-sissima considerazione loroattribuita.Noi vogliamo ancoracredere in una Calabria cherinuncia al fucile a canne mozzeper imbracciare pennelli, scal-pelli, cazzuola. Recentementesono arrivati a MuSaBa 100ragazzi di Platì con i loro inse-gnanti: sono meravigliosi, bra-

vissimi, curiosi e molto attenti, eleganti nel portamento.Hanno una visione ricca e originale della vita e l'hannosaputa esprimere, attraverso i colori e le forme, con un'in-telligenza contenuta e piena di emozioni. Nik Spatari, cheha il dono non solo di esprimersi attraverso l'arte, maanche di far esprimere gli altri, è costretto a rassegnarsi achiedere udienza ai Ministri regionali, a redigere suppli-che, a protestare affinché la sua Opera e il MuSaBa, patri-monio unico, non vengano copiati, trascurati, o, peggio,distrutti dall'oblio.Non c'è futuro per una regione che nonsa riconoscere i meriti, anche nell'arte.La meritocrazia èl'unico antidoto alle raccomandazioni, alle appartenenze,alla mafia. Per questo protestiamo vivamente e chiediamoagli altri artisti e ai Calabresi sensibili di unirsi alla nostraprotesta.

Hiske Maas

Nik Spatari: “Stato dell'arte - Calabria”,inutili passerelle a Villa Zerbi

Nella foto in alto Nik Spataricon VittorioSgarbiSottoPalazzo Zerbia ReggioCalabria

Focus Siderno :Atti vandalici1

Siderno :Atti vandalici2La giunta comunale di Siderno nell'ambito delprogetto di riqualificazione del lungomare dellePalme aveva deliberato di provvedere ad alcuniinterventi a lato monte del lungomare (nella zonadell'ex pastificio Cataldo), con la chiusura deiparcheggi non autorizzati e la piantumazione dipiante ornamentali e siepi. Ma a Ferragosto, per-sone ignote, hanno provveduto a tagliare le cateneposte per impedire l'accesso al sito, danneggiandole piante ornamentali e le siepi e mettendo fuoriuso l'impianto di irrigazione.

C'è, sulla spiaggia di Siderno, un piccolo stabilimen-to balneare (24 ombrelloni arancioni) stretto traaltri due molto più pretenziosi, gestito dall'associ-azione di volontariato dell'Unione Italiana Lottaalla Distrofia Muscolare. Mecoledi mattina,17agosto, scendendo alla spiaggia,ci siamo trovati difronte ad un desolante spettacolo:tutti gli ombrel-loni erano stati tagliati con sorprendente precisionelungo i raggi, in modo da non poter più servire alloro scopo.I l nostro sconcerto è stato tanto piùgrande in quanto si colpisce un piccolo stabilimen-to che è un fiore all'occhiello per una cittadinaaperta e solidale quale Siderno vuole essere. Alcunidi noi lo frequentano da moltissimi anni (da quan-do la famiglia Congiusta ha voluto istituirlo in ricor-do del figlio Domenico) e ne condividono i fini disolidarietà nei confronti dei disabili. Poichè questonon è il primo atto di vandalismo di cui lo stabili-mento è fatto oggetto, desideriamo rendere notoquesto grave episodio di intolleranza,per salva-guardare un'attività che non ha scopo di lucro ed èestremamente positiva nell'offerta turistica diSiderno.Un'azione così incivile non ferisce soltantola UILDM ma squalifica anche tutti i lidi di questameravigliosa costa jonica. (Dei Turisti)

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A proposito

Locride

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Vedi Napoli, e poi muoriBRUNO CHINÈ

I calabresi, di giorno in giorno,si convincono sempre più che lanostra Regione, sullo smalti-mento dei rifiuti, sta seguendole orme di Napoli. I nostri paesifino a qualche anno fa quasipuliti, oggi sono invasi dai rifiu-ti, in quanto, si dice che le disca-riche si siano riempite ed iSindaci oggi ricevono, dalCommissario regionale all’am-biente, il permesso di scaricaresolo una parte dei rifiuti pro-dotti, mentre il resto, ed è lamaggior parte, resta nelle stra-de dei centri abitati. Non è faci-le per i non addetti ai lavoricapire come siamo arrivati aquesto punto. Certo ci sonoresponsabilità vecchie e nuovedei Presidenti della GiuntaRegionale. Leggiamo quotidia-namente sulla stampa che tantiSindaci si rivolgono ai Prefettimentre altri starebbero addirit-tura programmando incontricon Vescovi. A nessuno, standoai resoconti dei giornali, sem-bra sia venuto in mente di per-correre la via maestra che èquella che porta direttamenteal Presidente RegionaleScopelliti, visto che in materia

di smaltimento dei rifiuti lacompetenza è dell’Ente regio-ne. Il compito della raccolta deirifiuti è delegato ai Comuni iquali, fino a quando hannoavuto a disposizione le discari-che, vi hanno provveduto più omeno bene. Ora i siti mancanoe non ci sono inceneritori.Come mai chi aveva il compitodi vigilare e provvedere, aven-do a disposizione una grandemassa di danaro pubblico, nonha provveduto? Si tratta delsolito complotto del Nord con-tro la nostra povera regione? Ivari Presidenti che si sono alter-nati alla guida della Regionenon erano a conoscenza chemancava un piano per la rac-colta differenziata e lo smalti-mento? Ma anche i Comunihanno le loro responsabilitàper non aver messo al primoposto dei loro programmi i pro-blemi dell’ambiente e per nonaver preteso dalla Regionepiani efficienti di raccolta diffe-renziata e smaltimento deirifiuti organici. Per responsabi-lità della Regione oggi manca-no sia le discariche sia gli ince-neritori. Come a Napoli. Névale chiedere la testa del com-missario regionale all’ambien-

te. Questi viene nominato dalPresidente dell’Ente regione edopera per conto dello stesso.Non riusciamo a capire perquali ragioni i sindaci non sirivolgano al PresidenteScopelliti, l’unico che ha il pote-re ed i mezzi per risolvere il pro-blema. In questa calda estate tanti paesisono invasi dai rifiuti ed i Sindacisono disperati. Eppure laCalabria è poco popolata ed haun territorio vasto. Non sarebbecerto difficile aprire discarichecontrollate o trovare siti per gliinceneritori. Invece i greti deitorrenti e delle fiumare, le spiag-ge, le colline, le montagne rigur-gitano rifiuti d’ogni genere, e daanni. A questo punto i sindacinon possono tirare avanti comenel passato. Né la gente puòcontinuare a vivere rassegnata a

tutto. E’ ora di pretendere servi-zi efficienti. Non paghiamo piùtasse dei cittadini del Nord perla cattiva amministrazione deidiversi Governatori? Sarebbeanche ora che la Regione ren-desse pubbliche le risorse chenegli anni sono state gestite daiCommissari all’ambente assie-me ai risultati raggiunti. ISindaci, tutti senza differenza dicolore politico ( oggi in politica icolori sono tutti sbiaditi) devonoessere uniti nel pretendere unpiano regionale di raccolta diffe-renziata e relativo smaltimento.Se non lo fanno sono complici, ela gente lo deve sapere. InCalabria si possono creare siadiscariche controllate sia incene-ritori. Dimostri il PresidenteScopelliti coi fatti che intenderompere col passato. Ma tengapresente che il tempo è scaduto.

L’emergenza cronica dei rifiuti

di ILARIO AMMENDOLIA

Il vescovo di Locri , monsignorMorosini, sarà presente alla riunionedei 42 consigli comunali della Locrideche si volgerà a Siderno il 24 settem-bre.Nell’incontro tra il direttivo dell’asso-ciazione dei comuni ed il vescovodella Dicesi v’è stata una vasta conver-genza e assoluta consapevolezza sullanecessità di partire dagli ultimi percostruire una Locride diversa e soli-dale.E dagli ultimi si parte dal momento incui in vista della convocazione con-giunta dei 42 consigli comunali ilprimo incontro richiesto è quello con idetenuti nel carcere di Locri.Non possiamo chiudere gli occhidinanzi a questa discarica umana Nonci può essere una società giusta quan-to si tollerano luoghi di sofferenza e ditortura. Colpevoli o innocenti ? Nonspetta a noi giudicare. Per noi deb-

bono essere solo uomini ed in quantotali tutelati dalla nostra Costituzione e, prima ancora, dalla nostra Umanità.Non si può pensare che in un carceredove appena potrebbero essere ospi-tati appena 90 persone ve ne sonoduecento. Diventa un luogo di

crudeltà, di sevizie e di morte.Il secondo incontro i sindaci lo faran-no con i degenti e gli operatori del-l’ospedale di Locri. Anche in questocaso si va consumando una violenzache finisce con l’essere una violenza diclasse. A Locri ci sono bravissimi pro-

In preparazionedel 24 settembre

Cosimo Sansalone unangelo in camice bianco

Non è uno dei tanti professionisti calabresi affermatisi alnord bensì un vero e proprio “Angelo in camice bianco”che non ha mai dimenticato o rinnegato le proprie originie si prodiga, ormai, da anni, per tutti i suoi corregionali oltreche per ogni ammalato e sofferente gli si presenta innanzi.Stiamo parlando del famoso e stimato chirurgo CosimoVincenzo Sansalone, cauloniese DOC trapiantato aMilano ormai “Da una vita”. L’AmministrazioneComunale cauloniese, lo ha voluto premiare, organizzandouna apposita cerimonia pubblica, a furor di popolo, neglianni scorsi perché a Caulonia Sansalone è molto amato.Figlio di un “Eroe” del lavoro, Luigi Sansalone, uno deiprimi emigrati calabresi in Germani, che con le sue rimesseha contribuito a far crescere e ad arricchire il nostro Paese,il noto chirurgo non fa mai visite private, anche se non è

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la Riviera

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L’intervista/ M. Cristina Spinosa

fessionisti, ed ottimi lavoratori, ma unpessimo ospedale.Un luogo da dove chi può fugge el’ospedale finisce con l’essere punto diriferimento solo per la fasce più debolied indifese della popolazione.In questi ultimi tempi, anche in virtù

della dolorosa soppressione del-l’ospedale di Siderno, le cose invece dimigliorare sono peggiorate e seri-amente, mentre i responsabili sem-brano evaporati nel nulla..Non ci può essere una Locride diver-sa se non si parte da questi luoghi.Le strade o le piazze sono importantima nella consapevolezza che ogni per-sona ha un valore che deve essereanteposto a qualsiasi opera pubblica.Infine dobbiamo scorticarci di dossola camicia di forza che altri ci hannocucito. Noi non siamo mafiosi. Noisiamo coloro che la mafia la combat-tono, guardandola negli occhi e incon-trandola nelle strade, non con la retor-ica bolsa e malsana dell’antimafia odella criminalizzazione di massa, macon fatti concreti. Noi costruiamogiorno dopo giorno una società in cuigrandi valori come la solidarietà,l’uguaglianza, il dialogo, l’impegnoculturale, la democrazia, scacciano lamafia. In questo ottica i sindaci hannoaccolto l’invito del vescovo di Locri diessere a Polsi, in fascia tricolore, il 2settembre.Ribadiremo con forza che Polsi .per icattolici, è un luogo di preghiera. Per

tutti gli altri e innanzitutto per quantoabitano nella Locride, Polsi è un terri-torio della Repubblica Italiana checonsideriamo nostro e non siamodisponibili a riconoscere altra sovran-ità che quella del popolo calabreseche noi rappresentiamo.V’è una Locride diversa che si fa stra-da. Qualche mese fa dianzi ai resping-imenti in mare, abbiamo dichiaratol’intera Locride “terra di accoglienza”.Poteva sembrare un gesto retorico edinvece è uno di quei casi in cui la polit-ica diventa fatto quotidiano. Giorno19 agosto un pulman porterà bambiniindifesi, sbarcati a Lampedusa senzagenitori. Li porterà nella Locride.Troveranno ospitalità a Benestare, aMonasterace, a Caulonia, a Riace.Lasceranno luoghi di detenzione dimassa per strutture più umane ed amisura dei minorenni che verrannoaccolti.Milano ha dato la disponibilità peraccogliere 15 minorenni la Locride neaccoglierà 75.Non c’è niente di eroico o di straordi-nario. Si tratta solo di accoglienza,ma…è questa la Locride che cammi-na verso il futuro!

L’altra Calabria, vista da Torino

contrario ad esse, per evitare, come lui afferma, “strumental-izzazioni”. Numero uno in chirurgia dei trapianti di rene epancreas, effettuati a centinaia all’Ospedale Niguarda diMilano, il cui reparto specifico ha diretto per anni, oggi dirigela struttura complessa di chirurgia di Vigevano, collegata conl’Università di Pavia. Considerato figura di spicco nello sce-

nario sanitario internazionale, con piacere trascorre regolar-mente le proprie vacanze nella terra che gli ha dato i natali,assieme alla moglie, anch’ella una professionista del mondodella sanità. Il grande medico che ha, con fierezza e fermezza,sempre manifestato il suo orgoglio di essere cauloniese e cal-abrese, per i grandi successi raggiunti ha evidenziato di esserericonoscente al dr. Belli, suo maestro di chirurgia, eall’Ospedale Niguarda. “Infatti” – ha detto – “non lavoreròmai abbastanza e bene per poterli ringraziare per l’opportu-nità che ho avuto.” Il prof. Sansalone, in merito alla sanitàmeridionale ha pure dichiarato che “L’idea che mi sono fattoè giustificata da una mia esperienza di ispettore per i centritrapianti. Ho visitato le realtà di: Napoli, Reggio Calabria,Palermo, Catania, Cosenza, Sassari ecc. e ho dovuto amara-mente constatare che quelle calabresi e campane sono le piùdifficili. Quello che differenzia la Campania e la Calabria dallealtre regioni è che sembra che in queste due non ci sia unavoglia di far bene camminando a passo spedito per recuper-are il tempo perduto. Ciò non vale solo per il comparto sani-tario” – ha concluso, lanciando un appello affinché tutti siimpegnino per il riscatto e il rilancio della nostra terra – “maanche per tanti altri settori.” ( GIUSEPPE CAVALLO)

Assessore alle pari opportunità, all'economato, ai contratti eappalti del comune di Torino MariaCristina Spinosa ha inoltreuna delega speciale quella “ai piani dei tempi e degli orari dellacittà”.Vuole parlarci di questa delega così particolare?Io sono una delle cinque donne che compongono la giunta, quin-di una giunta a 50% di donne. I piani e i tempi di una città sonoimportanti per migliorare la qualità della vita delle persone. Inogni caso Torino è una città che ha già una cultura della banca deltempo e quindi ottimizzare i trasporti non può che incidere posi-tivamente sui tempi della città.Come viene vista la nostra Locride con gli occhi di un torinese?Fortunatamente non ho retro pensieri soprattutto grazie al fattoche ho potuto visitare terre lontane come l'ArabiaSaudita,Turchia, Sudan. Senza dubbio questa è una zona di cui siparla spesso e in modo non sempre positivo. Ma c'è un'altraCalabria di cui bisogna parlare. Io sono qui ospite di amici e hoavuto modo di scoprire un posto affascinante dal punto di vistapaesaggistico, ma soprattutto mi ha incantato questa straordinar-ia vicinanza tra il mare e la montagna.Se lei si trovasse a presiedere il Comitato dei Sindaci le prime trecosa farebbe?In realtà ho molto rispetto per il lavoro degli altri e che non siafacile dal di fuori dettare delle linee guida. Bisogna conoscerebene un territorio per poterlo gestire bene, ma senza dubbio pun-terei sulle bellezze naturalistiche, una politica di valorizzazione delterritorio per rivalutare le tradizioni anche culinarie, ad esempioil caso di Mammola dove lo stocco è un volano per il territorio, edin fine anche un'ottimizzazione dei trasporti.

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Parlando

Attualità

di...

Prerogativa della manifestazione “Mangiaresano, riappropriarsi delle proprie tradizioni,progetto di educazione alimentare rivolto allescuole primarie e secondarie del comune diCaulonia, è creare una rete di relazioni tracontadini, produttori, aziende agricole e gio-vani consumatori. Qualificare, dove possibile,le produzioni locali per valorizzare il contestoterritoriale esistente. La necessità di recuperare modelli alimentaripiù tradizionali e sani, nasce dall'esigenza diorientare i bambini verso un modello di ali-mentazione diverso da quello correntementedominante, incentrato su prodotti dellagrande catena alimentare standardizzati espesso dalle scarse qualità nutritive.Contemporaneamente si tenta di rafforzare illegame dei ragazzi con la propria “terra” perrendere evidente come il ruolo delle attivitàrurali e il mantenimento delle produzionilocali siano elementi prioritari per la salva-guardia del proprio patrimonio culturale edenogastronomico.Ne consegue che tra le azioni previste vi è uncoinvolgimento diretto dei produttori locali

ma anche dei docenti e delle famiglie deglistudenti che partecipano al progetto.Tra i principali obbiettivi del progetto:- Individuazione della filiera produttiva dellespecificità alimentari locali;- Comprensione e valorizzazione del patrimo-nio agro-alimentare esistente;- Incentivazione e promozione del mondoagricolo e contadino;- Promozione del turismo “scolastico” inambito rurale.

Responsabile progettoEnzo Di Chiera

“MANGIARE SANO”

Welcome for Japan La migliore locanda del Welcome...

RIAPPROPRIARSI DELLE PROPRIE TRADIZIONI

Come ogni anno all'interno dell'or-mai più nota festa estiva “Welcome”è stata organizzato un concorso perdecretare la miglior locanda. Perassolvere l'arduo compito è stata con-vocata una giuria d'eccellenza com-posta da:

Presidente Pasquino Crupi,Direttore de "la Riviera", MariaTeresa D'Agostino giornalista diCalabria Ora, Gioacchino CriacoScrittore, Sonia Topazio giornalista,Giurleo Pasquale architetto,Bruzzaniti Bruno organizzatore di

Eventi (Zefiro Live) e ManuelaGreco esperta di moda.Le valutazioni della giuria hannodato vita alla seguente classifica:Lao she chaguan 39Centlo benessele. 35Il tempio 30

Tsunami 28Laotong 26The king sache 25Na kagata 25Con chi lai 21Veni vidi e non bivi 21Robie. 18

È in svolgimento dal 18 e fino al 28 agostopresso l’impianto sportivo Tennis club diSiderno, si terrà il torneo di calcetto 4’MEMORIAL “ALBALUCIA e FEDERI-CA”. In un clima di totale sintonia, solidarietàe ricordo, si contenderanno i trofei cinquesquadre maschili e due femminili composteda amici e parenti di Albalucia Caricari eFederica Petrolo, le giovani ragazze che per-sero la vita nel giugno 2008 a seguito di unincidente stradale avvenuto a Siderno, in cuiperse la vita anche il giovane Alessio Larosa.All’evento memoriale è collegata un’impor-tante iniziativa: le famiglie delle ragazze col-gono l’occasione per promuovere l’adozionea distanza dei bambini dell’Uganda apparte-nenti all’associazione “Antonio Gallo”, ungiovane anch’esso volato in cielo prematura-mente. Nello specifico, i genitori delle duegiovani hanno adottato due bambine, ShabilaNalugo e Jennifer Kulabirawo, certi che que-sto sia un vivo pensiero sia di Albalucia che diFederica in quanto, in passato, le due giovaniebbero l’opportunità di vivere questa espe-rienza. Nella speranza che quest’iniziativascuota le coscienze di molti, le famiglie invita-no chi è interessato a rivolgersiall’Associazione “L’albero del sorriso” diIvana Barranca.

"IV Memorial AlbaLucia e Federica"

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Cala sempre un molesto velo di malinconiaquando , siccome quasi compiuto tutto il suodovere verso la vita, la vita degli studi, la società,la famiglia, i compagni, qualcuno dei nostri tra-passa nell'aldilà. Non saprei dire esattamente seil detto velo di malinconia è agitato dal ventod'un generoso egoismo, che vorrebbe per sem-pre vivo tra i vivi l'amico che si precede nell'ab-bandono. O, se viceversa, è dettato dallo sgo-mento d'esser rimasti in pochi, ancora più pochi,a tenere alta la fiaccola del meridionalismo, cioédel pensiero che non si piega alle mode, delMezzogiorno che non si riduce a cera dovesenza disturbo affondano le loro sudice unghie inordisti del sud, delle vertebre che sono piùdure della storia avversa. Ma nel caso di RoccoRitorto, venuto a morte il 14 agosto, non hodubbi. È la malinconia storica che ci avvolge : nellungo viaggio, per lui interrotto, dentro laCalabria aspra e difficile non siamo giunti allagloriosa meta prefissa della Calabria grande chenon fosse più amara. E questo viaggio, per quel-li che non hanno desistito, diventa più duro, piùaccidentato, forse meno invitante, dopo il con-gedo di Rocco Ritorto.

segue alla pagina successiva

di PASQUINO CRUPI

Rocco Ritorto un intellettuale vero

LA SCOMPARSA

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Le opere

FOCUS

di...

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Ritorto

Ritorto in compagnia di Francesco Barbaro

Rocco Ritorto con la sua consorte

La copertina dellibro di RoccoRitorto 'a hjarat-ta .Il disegno èdi Correale

Cani arraggiatiDisegno di NikSpatari

SPILAZZIDisegno diGiuseppeCorreale

Un busto realizzato da Giuseppe Correale

di PASQUINO CRUPI

Rocco Ritorto un intellettuale vero

Egli fu della pattuglia, generatrice di moltitu-dini progressiste, di coloro , che, come ricor-da Paolo Catalano, alla sera andavano nellaPiazza Municipio di Siderno per osservare ilmondo, comprenderlo, cambiarlo, soprattut-to il Sud, la Calabria, Siderno, le nostre cam-pagne, affollate di fame e d'onestà. Degiuomini, che fecero di Siderno un faro diciviltà, rimane forse il ricordo, dato lo scempiocalcolato della memoria, operazione, questa,di fondamentale necessità per fare delMezzogiorno, della Calabria, di Siderno unterritorio, deserto d'ogni valore attivo e positi-vo. Così non sarà di Rocco Ritorto, uomotutto d'un pezzo, cittadino probo, intellettualedel popolo e per il popolo, personalità imper-via, studioso intenso della nostra cultura edella nostra storia, militante socialista. Poetasempre: e quando in Piazza Municipio gli sor-rideva negli occhi severi un avvenire di pace,di libertà, d'uguaglianza, e quando quelridente avvenire fissava, come una Madonnaimperitura sull'altare, nei suoi versi dove rim-bombava e rimbomba la voce del popolo, chenon muore mai. Egli fu della poesia che vincedi mille secoli il silenzio, E, se nel crepuscolodel trapasso, che avvia ad una aurora a noisfuggente, avesse avuto una manciata diminuti a sua disposizione, gli sarebbero fioritisulla bocca i versi d'un grande poeta regginoGiuseppe Morabito, fatti anche per lui, fattipropri da lui, agonisticamente diretti allamorte:

Pighhiati l'ossa mia,Ti po' levari.

Ma i versi chi scriviaCu tantu amuri

Restano sempri .Ne' po' scancellari.

Come a voler consolare la sua famiglia. Comea voler dire a tutti che tutto ciò a cui lavo-riamo, che tutto ciò che costruiamo, ha unasua intatta presenza, un valore incancellabile.A un patto, però: che il sillabario, come quel-lo dellla sua missione di maestro, rechi leparole della giustizia sociale e della libertà.

Un signore della pennaLibero

Nella sua attività di cronista aveva conosciuto la vita semplice dei lavo-ratori e con accenti epici ci aveva raccontato le loro lotte quotidiane.Maera anche tanto altro . Era un educatore lui. Era impegnato con pas-sione e competenza ad accompagnare i bambini sulle strade del sapere.Maestro e cronista dunque, ma era soprattutto un poeta che in verna-colo sprigionava la sua verve eccezionale. Come è stato scritto “La poe-sia di Rocco Ritorto passa dalla satira di costume al sentimento,dallacaricatura al linguaggio sociale,dalla solidarietà per chi patisce all'invet-tiva contro chi potrebbe e dovrebbe creare un mondo di eguaglianza edi libertà e che invece gestisce il potere come uno strumento per per-petuare l'ingiustizia e tenere divisa l'umanità in ricchi e poveri,dominatie subalterni”. Ma è stato anche un grande appassionato di ricerca stori-co-letteraria e in particolare della sua Siderno ha approfondito la storiae le origini. Un addio a un grande maestro che ha educato, informato,ricercato e raccontato e che ha lasciato una traccia indelebile nel cuoredel paese.

la Redazione

Carissimo direttore,sento la necessità impel-lente di condividere con lei una spontaneariflessione.Ammetto di essere un'inguaribileromantico e , perciò,ho vissuto l'inesauribiledolore della perdita di un caro amico,maes-tro di vita e memoria di un'Italia fiera e alcontempo umile, con angoscia esconforto.L'angoscia di non rivederlopiù,nella versione terrena del fatto visivo per-chè con gli occhi del cuore sento la sua pre-senza,l sconforto che sono sempre i miglioria lasciarci per primi.Fin qui,potrebbe sem-brarle l'umano sfogo di un dolore che,nelvoler essere condiviso sa solo che iltempo,medicina ante litteram saprà lenire.Inrealtà,come una goccia di pioggia chescivolando sul vetro scorre e guizza ,incro-ciandosi ed unendosi alle altre e, quando latempesta finisce,lascia il segno del suo cam-mino, oggi ciò che mi stupisce non è l'im-prevedibilità del gioco d'acqua,metafora del-l'altalena di emozioni che la morte scate-na,ma guardo attento alla mia traccia sulvetro. Riccardo Ritorto sapeva di avere unpadre eccezionale, uno di quei pochi uominiche ,una volta fatto,pare all'officina della vitabuttino lo stampo,ma noi non sapevamoancora che grande lavoratore fosse il nostrosindaco. Sfido chiunque a darmi prova dichi perdendo un genitore,amore insostitu-ibile e dolore incolmabile,è pronto ad adem-piere da subito-vidi il mio sindaco uscire dalpalazzo municipale esattamente il giornodopo i funerali di Rocco Ritorto-le respons-abili e gli oneri del tran tran quotidiano.Lamorte provoca rabbia,frustrazione,disper-azione e solitudine,i sentimenti si rincor-rono,deviano e poi si spengono.Le traccerestano.Grazie sindaco

Un Amico

Maestro di color che non sanno

L’officina della vitaLA LETTERA

Amò la poesia dialettale e amò la ricerca storica. Tali i suoi saggi storici: Tavole massoniche, vol. I(Pellegrini, Cosenza 2004), Tavole massoniche, Vol. II (Ivi 1994), Tavole massoniche, vol. III (Ivi2001), La massoneria. Da «All’Oca e Alla Graticola» di Londra alla costa deiGelsomini in Calabria(Ursini, Catanzaro 2003). Tali le sue raccolte poetiche in dialetto: Hjangazzi (Arti Grafiche,Ardore 1974), Jancu e nigru (Frama Sud, Chiaravalle Centrale 1990), Pampini (Arti Grafiche,Ardore 1995). Nel 2006 aveva pubblicato presso l’editore Franco Pancallo di Locri Florilegio-Storia e antologia della poesia dialettale calabrese dalle origini ai nostri giorni.

MIMMO LOGOZZO

R osario caro,quando su facebook holetto il tuo messaggio: “Ciao Roccogrande maestro”, ho intuito , manon volevo crederci, per questo ti ho

scritto: “Rocco chi” ? Poi la tua risposta: “Ritort”.Ho avuto una stretta al cuore, ho capito il tuostato d’animo, non hai avuto la forza di conclude-re il cognome. Non hai messo la “o” finale, comese quella “o” mancante potesse mantenere anco-ra in vita il caro maestro di tutti noi .Tu,come me,avrai pensato all’epoca delle grandi battaglie poli-tiche, agli anni in cui tuo padre (grande sindaca-lista, grande senatore, ha lavorato sempre per ilbene comune) e mio padre (il sindaco degli ulti-mi) erano impegnati in politica, la politica dellagente, per la gente, e Rocco Ritorto era uno diloro. Sono addolorato. E’ un Ferragosto triste perme. Più volte, anche quest’anno, avevo detto a te

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la Riviera

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e ad Antonio Tassone, che avevo tanta voglia dirivedere Rocco. Da voi ho saputo che non stavatanto bene.Resta il rimpianto ed il ricordo,degli anni lonta-ni e di quelli più vicini. Gli telefonaidall’Abruzzo quando la “sua” Siderno l’avevapremiato. Era contentissimo nel risentirmi. Erafelice per le congratulazioni che gli facevo,”conil cuore”,perchè conoscevo le sue doti. Tutte lesue straordinarie doti! Gli avevo detto:”Verrò atrovarVi quando ritorno a Gioiosa per le ferie”.E rispettai la promessa. Abbiamo parlato delpassato. Abbiamo parlato del presente.Abbiamo parlato del futuro. Tra promesse nonmantenute, scetticismo e l’”ottimismo dellavolontà”, ricordato sempre da un grande sociali-sta calabrese, Giacomo Mancini. Il suo costan-te pensiero era per Siderno, credeva nella“rinascita”. Come ti ho detto,avrei voluto rive-derlo nei giorni di luglio trascorsi a Gioiosa. Mail tempo è volato via rapidamente e non ho potu-to farlo. E oggi mi pento di non averlofatto.Dovevo trovare lo spazio e il tempo neces-sario ,non un “ritaglio” di tempo , per riverire erispettare una persona che mi ha sempre rispet-tato .Ripartendo,avevo fatto questo proposito,stavolta molto deciso:”Andrò a trovarlo aNatale”.Purtroppo il tempo è scaduto.ERocco,al quale ho dato sempre del “voi” come sifa con persone che si stimano e sirispettano,resterà nei miei occhi,nelle mie orec-chie e nella mia mente con la voce e l’immagi-ne del “maestro” forte e brillante,sanguigno ecreativo,costantemente in prima fila per difen-dere i diritti dei più deboli.Con la schiena dritta!Un altro pezzo della Calabria dei sani ideali e

dei sani principi se ne è dunque andato.Unaperdita immensa .Un maestro di vita. Unamico sincero,un grande uomo di cultura,socia-

lista dai forti ideali .Scrittore,poeta dialettaletra i più illustri della Calabria del Novecento edel nuovo millennio,giornalista rigoroso,che hoavuto modo di apprezzare negli anni indimenti-cabili del Giornale di Calabria,il quotidiano “deicalabresi per i calabresi”.Conservo gelosamenteun suo libro di poesie in vernacolo calabrese “‘ahjaratta”. Dedicato “Ai miei cari figli Riccardo eMaurizio”. Ebbe la bontà di farmenedono.Prezioso segno di amicizia vera:”AMimmo Logozzo affettuosamente .Gioiosa J. 23-7-1979.Rocco Ritorto”.L’ho portato con me aCosenza,dove abitavo quando ero CapoRedattore del Giornale di Calabria.L’ho portatocon me in Abruzzo,dove per 27 anni ho lavoratonella Sede Rai di Pescara,ricoprendo per moltotempo l’incarico di Capo Redattore.Sarà con meanche a Roma,nel mio ufficio di CapoRedattore Centrale della Rai-Tgr.E’ preziosoper me.Mi ricorda le radici,mi fa sentire il caloreumano di un amico vero,un grande dellaCalabria culturale e politica.Le illustrazioni dellibro,che ho accanto al computer e mentre scri-vo ogni tanto mi fermo per sfogliarlo conemozione e commozione, sono di Raffaele

Correale e Nik Spatari.La presentazione è diSaverio Strati.”Un attaccamento forte alla pro-pria terra che è poi la madre.Non si deve,non sipuò parlare che bene della propria madre,anchequand’è ignorante e povera,vestita dicenci.Sarebbe rinnegarla,disprezzarla; e un attocome questo sarebbe sacrilego,darinnegati”,scriveva Strati a proposito della poe-sia di Rocco Ritorto.Il libro è stato pubblicato inun particolare periodo storico dellaCalabria.Erano gli anni della speranza,della pro-grammazione economica ,dello sviluppo.Si vole-va uscire dall’eterno isolamento,dall’emergenzacontinua .La speranza,dopo il buio .RoccoRitorto metteva a confronto con straordinariaefficacia ed ironia il passato ed il presente.Primadi tutto l’orgoglio delle radici.Ecco i versi finalidi Calabria mia :” L’aria è ‘nu poema,’n’armo-nia/’Nu profumu d’amuri e ‘i tarantella./Chist’è ‘a terra d’ ‘a calabrisella!/’Nu mazz’i hjuri è ‘aCalabria mia!”. E poi un’altra poesia che sembrascritta proprio oggi.Il titolo è Cu ‘ sbaglia paga.Leggiamo la parte iniziale:”Cu’ sbaglia paga,/Fudittu sempi,/E si ripeti,/’Nta tutti i tempi./Però,cupaga,/Cca ‘nta l’Itaglia,/’On’esti sempi/Chidu chi

sbaglia./Si ndavi u sbaglia/’Nu disgraziatu,/’On’aviscampu,/Paga salatu;/Ma s’è u Cuvernu/Chi faciguai/Chidu ‘on si vidi/Pagari mai.” Non a casoscriveva di lui Gerhard Rohlfs:”Rocco Ritortoappartiene a quei poeti dialettali che non solo sascegliere temi ed argomenti che riguardano idiversi aspetti della civiltà moderna,ma egli lipresenta e li svolge con frizzante e penetranteverismo”.

Era un giornalista attento. Un signore dellapenna. Libero. Faceva opinione. Scriveva pezziesemplarmente onesti.Mai fazioso.Mai di parte.La libertà d’informazione e il rispetto dellaverità sempre e senza condizionamenti.Raccontava i fatti. Affrontare i problemi conpassione e coraggio! Ho avuto l’onore della suaamicizia,mi inchino davanti alla sua bara.CaroRiccardo e caro Maurizio,dovete essere orgo-gliosi di un padre e di un maestro che vi lasciae ci lascia una straordinaria eredità morale,figura integerrima della Calabria dei buoni e deigiusti! Ciao professore Ritorto,amico indimenti-cabile della mia bella gioventù giornalisticacalabrese, compagno illuminato,uomo del popo-lo ! Con l’animo affranto, depongo sulla Vostratomba un profumatissimo garofano rosso,coltonel campo dei grandi socialisti che hanno lottatoper una Italia migliore e per una Calabria diver-sa:da Sandro Pertini a Giacomo Mancini .Indimenticabili .Lassù parlerete ancora di politi-ca,quella con la P maiuscola,quella di una volta,del “ben-fare”,non l’odierna condizionata edumiliata dal “malaffare”!Caro Rosario,a te,a me,ai figli di RoccoRitorto,a tutti quanti hanno conosciuto uominiilluminati della nostra bella ed amara terra,rima-ne un compito molto gravoso ed importante:non far dimenticare chi amava la Calabria!

© FRANCESCO D. CARIDI

Ildestino alfine riverente hafatto sì che l’ultimo respiro diRocco Ritorto avvenisse conla luna piena, che rischiara la

notte dei poeti. E prima che scoccasse ilgiorno di Ferragosto, che è sempre“capo d’inverno”, perché insinua il volgi-mento della stagione calda, anche sesolamente le piante e i sognatori se neaccorgono col variare sommesso degliumori. I comuni mortali guardano il satellitecon occhio distratto, gli aedi invece sirivolgono a Selene con l’eterno leopar-diano canto notturno di un pastoreerrante: «… Pur tu, solinga, eterna pere-grina, / Che sì pensosa sei, tu forse inten-di, / Questo viver terreno, / Il patirnostro, il sospirar, che sia…». Ritortocon i suoi versi trasmigranti non puntò aconfidare inutilmente le proprie speran-ze alla luna distante, ma attrasse questaalla terra per congiungerla alla naturaumana, e quindi per renderla gravidadelle gioie e delle sofferenze, delle fati-che e delle peregrinazioni, delle sfide edelle ironie e degli errori della nostragente. Nello spontaneo impianto foneti-co di una tradizione linguistica antica,quella della valle magnogreca del fiume

Precariti, dove si bagnarono anche letruppe di Pirro e di Annibale, Ritortoriversò una passione civile, una testimo-nianza letteraria, una aspettativa politi-ca, che unite divennero canto e “cunto”(narrazione a doppio registro).Quando, quasi quattro anni fa, mi chie-sero degli appunti per una presentazionein pubblico della raccolta di poesie diRocco Ritorto “Una appressu all’atta”,prefata dal compianto Sharo Gambino,mi fu facile osservare che il poeta avevaevocato le radici idiomatiche calabresicon maestria e purezza. Infatti, a Ritortova riconosciuto il merito di essersi sem-pre rifatto alla parola primordiale delnostro vernacolo e di aver riportato nellagrafia tutti quei suoni originali, aspri eteneri insieme, sibilanti e gonfi di aspira-te, che pure tradivano la provenienzageografica dell’autore, nato a Focà diCaulonia. Ma il suo non è stato certo unesercizio semantico per diletto di erudi-to, giacché Ritorto, mai dimentico dellasua formazione di insegnante e della suavocazione di giornalista, ha cercato,attraverso la poesia incisa di fonemi arischio di estinzione, di riconquistarespazi alla cultura “altra”, ingiustamenteseparata dalla modernità, e al buonsenso popolare. L’amore sincero per laterra di Calabria, nei versi colti diRitorto diventa elegìa perfino nella sati-ra che fustiga i cattivi costumi, e mai gia-culatoria (se ne vedono in giro di illette-rati che invece frignano in simposio leproprie pive).Mentre risfoglio alcuni suoi libri per con-fermare un rispetto che egli volle a suavolta amabilmente contraccambiare inpiù di un’occasione, esprimo un vecchioauspicio: che in ogni biblioteca pubblicai libri di Ritorto possano avere un postodi rilievo nelle sezioni dell’antropologiaregionale e della memoria storica e lette-raria, a mo’ di segnacoli per i posteri.

Alle radici dellanostra lingua

Un maestro di vita. Un amico sincero, un grande uomodi cultura, socialista dai forti ideali . Scrittore, poeta dialet-tale tra i più illustri della Calabria del Novecento e delnuovo millennio, giornalista rigoroso, che ho avuto mododi apprezzare negli anni indimenticabili del Giornale diCalabria, il quotidiano “dei calabresi per i calabresi”.

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La

Lettere, note e schermaglie

gerenza

DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 20

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la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

Direttore responsabile PASQUINO CRUPIIn redazione CRISTINA BRIGUGLIOPIETRO CRIACOMATTEO RASCHELLÀ

Art DirectorPAOLA D’ORSAImpaginazioneEUGENIO FIMOGNARI

COLLABORATORI

Gioacchino Criaco, Lele Nucera,Filippo Todaro, Anna LauraTringali, Mara Rechichi,Benjamin Boson, Nik Spatari,Maria Giovanna Cogliandro,Angelo Letizia, Marilene Bonavita,Francesca Rappoccio, MarioLabate, Franco Crinò, RuggeroBrizzi, Marco Andronaco, IsabellaGalimi,Maria Teresa D’agostino,Giovanna Mangano,

IL BRIZZOLATO di RUGGERO BRIZZI

Qualche giorno fa mi trovavo in quel di Roccella, allanotte bianca. Aleggiavo, tra una birra e una chiacchie-rata, nei pressi del palco principale dove si alternava-no, in diretta tv, numerosi gruppi. Mi passavano davanti immagini di strane “famigliemoderne” e di un sacco di bella gente sorridente. Non avevo capacità di giudizio sulle band poiché arri-vato tardi, ma avevo capacità di osservazione per nota-re a distanza di pochi minuti due cose che mi hannofatto molto riflettere. Mentre un caro amico mi illustrava il programma delKaulonia Tarantella Festival la piazza roccellese un po’stanca e sopita si ripopolava e ricompattava alle primenote dei Quartaumentata. Un corto circuito tra ciò cheleggevo per l'ennesimo anno stampato sul cartellone diKaulonia e quello che succedeva a pochissimi chilo-metri dalla cittadina che ospita il festival, alle 3 di notte,proprio in quel momento. Un grandissimo gruppo, eccellenza della Calabria edel Mediterraneo ancora una volta assente dalTarantella Festival, che stava ricompattando centinaiadi persone a notte fonda e li entusiasmava con la pro-pria musica. No, c’è qualcosa che non va caro sig.Eugenio. Non credo di bestemmiare se chiedo unaspiegazione. Al Kaulonia Tarantella Festival hannosuonato tutti negli ultimi anni. Gruppi che talvolta non avevano nulla a che fare conla musica tradizionale e popolare (ma va benissimo),gruppi di un circuito di scambi e favori che bisognamantenere e riprodurre, gruppi pessimi e inascoltabili,ma anche eccellenze calabresi, italiani ed internazio-nali. Capisco, forzatamente e contro la mia cultura,l'autoesclusione vicendevole di band vicine a circuiti“rivali” (i quarta non sono schierati ne “pro badolato”,ne “pro caulonia”, ma suonano, semplicemente la loromusica senza aggravare le strane deviazioni calabresi),ma si rende conto che lei da quando è diventato diret-tore artistico del festival popolare più importante diCalabria ha, sistematicamente, escluso il gruppo dimusica etnica calabrese con più dischi, più concerti,più storia, più tour in giro per l’Italia e per il mondo edavvero più aperto alle contaminazioni alla worldmusic di Calabria? …..ma na sfera i suli c’è sempri!?

Una sfera di luceL’angelino sicilianoFERNANDO SAGADO

Da troppo tempo siamo abituati alle inva-sioni da Nord. Il Sud sembrava ormai des-tinato a essere solo terra di conquista,l'Italia si conferma però paese strano e danoi è possibile l'inversione di ogni fenome-no, anche di quello invasivo. Ecco dunquele armate della Trinacria marciare sulBelpaese, senza schioppi e spade, solo conla forza del cervello e di una terra da sem-pre nazione, anche sotto le mentite spogliedi regione, seppure a statuto speciale.Chapeau alla grandezza della Sicilia chegrazie all'intelligenza della sua classe diri-gente è riuscita a ritagliarsi spazi di autono-mia sotto ogni regime che storicamente l'haoccupata. Oggi, l'isola più grande delMediterraneo, va oltre, prova il colpogrosso. Tenta una colonizzazione al con-trario, cercando di far sua l'Italia, e non èuna boutade, un dato di fatto semmai.Pensateci bene: siciliano è il segretario delpartito di maggioranza relativa al governo,il PDL. Siciliana è la seconda carica delloStato, il presidente del Senato RenatoSchifani. La pattuglia siciliana è la più nutri-ta nel governo Berlusconi, con Nitto Palma,La Russa, Prestigiacomo. I nomi più impor-tanti della magistratura sono siciliani,Pignatone e Grasso per fare due nomi.Ligresti e Caltagirone sono tra gli impren-ditori più grandi, passati indenni a ogni gov-erno e tempesta. L'elenco sarebbelunghissimo e scopriremmo presenze diorigine siciliana sorprendenti, in ognicampo. Ci soffermiamo sulla punta di lan-cia delle truppe sicule, l'Angelo nazionale,la stella politica nata da un collegamentotelevisivo di Michele Santoro con la Sicilia.“La mafia mi fa schifo” diceva l'Angelo conqualche pelo in più sulla testa, e molti inmeno sullo stomaco. Lo stratega di Arcorese ne innamorò al primo sguardo e lo portòai piani alti di Forza Italia. Angelino ha

lavorato sodo negli anni, ha scalato il montee oggi è il numero uno del PDL. Unnumero uno autentico e non il fantoccio diun ventriloquo. Autentico perché il re soleè al tramonto e vero perché inserito in unasquadra di siciliani intelligenti, dietro aiquali magari si muove un sempre vivoDell'Utri. Un gruppo di potere forte, che haintenzione di durare, che si prepara alla

caduta del governo, che si sente pronto aportare un giorno un siciliano a palazzoChigi. Chi lo sa? Magari proprio l'Angelino.Lui ci crede, non so se per colpa propria oaltrui, ma ne è convinto. E scusate la miapochezza culturale, che in mancanza di ele-menti strutturali ancora la fiducia del nos-tro nella fisiognomica. Lo so che è unescamotage ma altro non ho da darvi. Lasua postura, il suo sguardo, il tono dellavoce danno tutta la dimensione del sentirsistatista. Già nelle foto sembra l'uomo deldestino. Sembra ma non lo è, non lo sarà.Sbaglierò, ma a La Riviera siamo abituatialle scommesse azzardate, e se mi sbaglionon perderò certo una faccia che non ho.Sono un nessuno, e al contrario di altri neho coscienza. Penso che Alfano abbia fattoun errore determinante: ha dato per scon-tato, a suo favore, il voto del Sud, puntandoa quello del Nord. Si è proposto come ilnemico peggiore della mafia, fatto merito-rio, lo ha fatto augurando la morte incarcere ai mafiosi, il che a qualcuno piaceràma ha fatto rabbrividire i garantisti, i liber-tari, i socialisti e i liberali. Unadichiarazione che travalica il dettato costi-tuzionale, ma soprattutto lo mette fuori dauna concezione liberale della vita. Si èmesso politicamente a destra, molto adestra, si è staccato con un Sud profonda-mente garantista, più di quello che si pensi,e non si è ricongiunto con un Nord, in partepiù cinico, che valuta negativamente la suadifesa a oltranza della posizione diBerlusconi nei confronti dei giudici. Questasua ubiquità, giustizialista al Sud e iper-garantista al Nord gli alienerà un consensoche sente in tasca. Non andrà a RomaAngelino, la sua conquista si fermerà alleporte della Basilicata. Lui e il suo gruppoalla fine si accontenteranno di una sola con-quista, per altro già saldamente in manoloro, la Calabria, un premio da poco e soloin chiave giudiziaria.

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DE ITINERE SUOWoody Allen sostiene, non del tutto ironicamente e neppure cinicamente, di essereassolutamente contrario alla morte. Possiamo dire - in fede - di esserlo tutti. Purtroppoquesto non ci affranca dall'inevitabile trapasso né ci lascia refrattari dinanzi allo sgo-mento dell'avvenuto altrui viaggio. Altrui, appunto. Il solo che possiamo comprenderecome definitivo. Di questo viaggio - a volte - rimane ineguagliabile eco di figure illustrie degne. Di pensieri ed azioni simbolo di un tempo, di uno spazio, di una storia, di unamemoria e di una terra. Per la terra di Calabria e per la sua gente, per coloro che hanno

vissuto il tempo e lo spazio attra-verso le sueparole, le suecronache e lasua penna,sempre atten-ta e maisuperficiale.Ma anche perchi, giovane eintellettualmente vivace, ha subi-to il fascino di un maestro. Pertutti, insomma, questo è ilmomento della riflessione e delsilenzio dinanzi al definitivoviaggio del poeta, scrittore egrande giornalista RoccoRitorto. Siamo tutti contrari allamorte.

Storia di un'invasione al contrario

Sono incorso in una colossale svista. Il manifesto “Il giusto e l'arrogante”recava un P.S. finale di questo tenore: “Liberamente tratto e adattato daun editoriale di Fernando Sagado pubblicato quotidiano <<LaRiviera>> e posizionato a lato di un'intervista , con tanto di foto, delnostro amato Sindaco”. Di questo Post scriptum non mi sono accorto, nonpotevo accorgermene, essendomi pervenuta una copia monca. E per questoho attribuito una sorta di furto letterario ai riproduttori dell'articolo diFernando Sagado. Ritiro l'accusa e non mi cospargo, però, la testa dicenere. Quel Post scriptum rafforza la malafede dei riproduttori e degliattacchini del manifesto. L'intervista, accompagnata da foto del giovane ecoraggioso Sindaco di Polistena , e l'articolo di Fernando Sagado, nella stes-sa pagina, non contenevano nessuna maliziosa allusione da parte nostra. enessuna traslazione era possibile operare. Nemmeno per sogno. Ma è soloper incubo che quelli di “Polistena nel cuore” la abbiano potuta derivare.Quando non si dorme bene, l'indomani certo è che si legge e non si capisce.Come prova il semianalfabetismo giornalistico e politico di “Polistena nelcuore”.

Roderigo di Castiglia

A proposito del “manifesto” di Polistena. La rabbia e la cafonaggine

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la Riviera

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HANNO COLLABORATO

Francesco Laddarina, IanZimirri, Giuseppe Patamia,Alessandra Bevilacqua,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta,Valentina Elia, AntonioCormaci, Mario Labate,Antonio Tassone, GiulioRomeo, Ilario Ammendolia,Sara Caccamo, GiuseppeFiorenza, Daniele Mangiola,Sara Caccamo.

Le COLLABORAZIONI non precedute dallasottoscrizione di preventivi accordi tral’editore e gli autori sono da intendersigratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati allaredazione, anche se non pubblicati, nonverranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright dirittoesclusivo di “la Riviera Editore” per tutto ilterritorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui siesprimono giudizi o riflessioni personali, sonoda ritenersi direttamente responsabili.

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KAPPADUE di RUGGERO CALVANO

Perdonatemi ma questa settimana non cisaranno cronache. Solo uno sfogo, la biledi un vecchio che a settantasette annisuonati non cede. Vuole vivere e morirecon l'onore intatto. L'onore, che parolaimmensa, enorme se rapportata allapochezza dell'uomo, eppure anche nei nos-tri piccoli e fragili corpi c'è posto per l'im-mensità, la mia grandezza è l'onore, nevado orgoglioso, anzi è l'unico orgoglio cheho. Ve lo ripeto nuovamente, a vantaggiodi chi lo avesse scordato, l'onore di unuomo non è quello che gli esseri primor-diali infilano in mezzo alle cosce delledonne in un frainteso e orrido senso di pos-sesso materiale. L'onore è la coerenza conle proprie idee, la stima per se stessi, illegare indissolubilmente la propria vita aun principio. La scelta fra l'essereAmadriadi o Driadi. I miei principi non liho mai traditi, come non ho mai tradito lamia donna che sposato per ben tre volte.Perire con l'onore intatto è complicato,implica scelte drastiche e non permette dis-trazioni. Per questo vivo nella coloniapenale di Khampusa city, fra la feccia del-l'umanità. Ho girato in lungo e in largo ilmondo, ho sfrecciato per le vie dellaLocride sulla mia porsche verde del 78. Hofrequentato gli uomini e l'incontro è statotragico, uno alla volta ho visto fior di per-sone crollare di fronte alle esigenze dellavita. Ho visto i migliori uomini tornarebambini e vendersi per le caramelle. Hovisto gente grande crollare ai piedi di unvizio, di un soldo, di una bella gonna o untorso villoso. Ho visto tutti tradire tutti e hocapito quanto è inutile la lotta contro lefragilità umane. Ho compreso quantocomplessa e strana sia la natura umana.Ogni giorno della mia vita mi sono sveglia-to accanto a fratelli che non riconoscevopiù, improvvisamente nemici. Mi sonostancato di pulire cessi che inevitabilmentesi incrostavano di merda a ogni contrizionedell'anima umana. Per questo sto tra ifetenti, perché so che con loro l'igiene èinutile, ti sporcano perché sono natisporchi. L'orrore più grande per un uomoè andare a letto col migliore amico e sco-prire all'alba che è diventato un nemico, inuna sola notte. Sarò patetico ma moriròcome sono nato, controllerò i vizi e ledebolezze, non voglio nemici intorno,soprattutto non voglio un nemico dentro dime.

Il nemico accantoRISPONDE il direttore

Ritratti *ddii DDiieeggoo CCaattaallddoo

Tu rose n‘hai chiantatua lu giardinu/ Chispandunu l’adduri sti

vie vie/ Dimmi aundil’hai misu lu chjantuni/Ca viju mi chjantu rosicou a ttia/Ca a vita è fatta di mig-ghiari i cosi/ Cosi dinenti e cosi di valuri/Ma i cosi cchiù preziosisunni i rosi /. Chjanta‘na rosa/ Chi ti crisciamuri.( da Chjanta ‘na rosadi Giovanni Funari)

Rocco Ritorto

Nel “Paradiso d’Europa”, (così definivaGerace il compianto Prof. SalvatoreGemelli), il solleone di mezz’agosto ciha “regalato“ l’emozione forte delmelodramma, per dirla come nel cine-ma, con colpo finale di scena al limitedell’inverosimile. Lo straordinario evento è avvenuto ven-erdì 12 agosto, alle ore 18,00, all’internodel nobiliare Palazzo Oliva di Grimaldi -Serra , durante lo svolgimento dei lavoridel Consiglio Comunale. Sorpresi eattoniti per l’incantesimo, abbiamo assis-tito inermi all’auto-incoronazione deltitolo di Bürgermeister Palazzo delTocco, Sede Municipale, è diventato,così, teatro impotente , padre putativodel nuovo “ capo dei cittadini”.La formalizzazione del riconoscimentoera un atto dovuto. Già dal recente inse-diamento, la figura monocratica, domi-nante, inflessibile ha tracciato un solcoprofondo tra Amministrazione eCittadini.L’accesso al Palazzo di Città avviene, dis-criminatamente, soltanto dopo l’identifi-cazione, la registrazione e la motivazionedella visita agli Uffici Comunali da partedei Cittadini, quasi con una procedurapoliziesca.L’impiego improprio delle risorse umanee l’utilizzo scorretto di mezzi ha fornitoulteriori elementi per l’incoronazione.In questo mese di Agosto “ la sfida piùardua di Gerace come affrontare il cres-cente numero di automobili che varcanole sua mura” , indicata con priorità nellelinee programmatiche, è stata “risolta”trasformando una Comunità solidale,aperta, in una Città blindata , chiusa, e leporte urbiche, pur prive di battenti, sbar-rate, interdette. Infine, il ricorso allarimozione forzata fa da cornice a questodesolante quadro.L’epicentro è stato registrato, come dice-vamo, nell’aula consiliare della Città diGerace.L’epilogo sì è materializzato allorquandol’unico intervento, ad opera del con-sigliere di minoranza presente, hadimostrato che le due variazioni al bilan-cio erano state adottate dalla Giunta

con altrettante delibere dichiaratamentee manifestamente illegittime, per vio-lazione degli artt. 175 e 187 del T.U.E.L.Respinte le richieste, il seguito è storia.Palazzo del Tocco…. annulla gli asses-sori e l’assemblea, nomina lo scabino, egenuflesso ad alta voce supplica:Con permessoooooo: fate largo alBorgomastro !

P.S. Cari Concittadini, nutriamo speran-za che le prime piogge autunnali atten-uino il surriscaldamento agostànorestituendoci un primo cittadino alservizio e non al governo della città.

Per la Lista Civica IL BENE IN COMUNE: Consigliere

Giuseppe Cusato.

“Con permesso: Fate largo al Borgomastro !”Lettera aperta agli abitanti della Città di Gerace «Paradiso Europa»

Giuseppe Cusato, che ha combattuto una nobile battaglia per la conquistadel Comune di Gerace, non riuscivendovi vincitore, ritorna ai suoi lettori e a tutti i suoi concittadini con la lettera aperta che pubblichiamo. È. un attomeritorio. Poiché, però, la lettera aperta riguarda soprattutto il sindacoPino Varcalli, spetta a lui entrare nelle questioni poste dal suo avversointerlocutore. Noi, pe questa volta, proclamiamo la nostra neutarlità.

Desidero esprimere di vero cuore, anche a nomedella mia famiglia, il più vivo ringraziamento perle manifestazioni di affetto e di vicinanza che, quo-

tidianamente, mi vengono espresse da tutti voi amici,conoscenti, fan, persone comuni, di Siderno e di tutto ilcomprensorio, per l’ormai nota situazione famigliare chesto vivendo con mia figlia Alessia.Non ho parole ma dico GRAZIE a tutti per il sostegnonon solo morale e psicologico.Grazie a quanti mi hanno incitato, nonostante tutto, aproseguire con gli impegni assunti per animare le vostreserate.La strada è lunga e difficile da percorrere prima di giun-gere al traguardo.So di certo che anche voi mi seguirete perché il mio deside-rio è diventato anche il vostro.

Grazie a quelli che hanno pregato, stanno pregando epregheranno per Alessia e per gli altri bambini ricoveraticon lei.La preghiera è il metodo più efficace per avere quellaforza per rendersi disponibili a tutti coloro che bisogno diaiuto.La malattia non deve essere causa di scoraggiamento o diribellione, ma va offerta al Signore in unione con le sof-ferenze di Gesù, come dono di riparazione e di amore.Ed infine un ringraziamento particolare agli staff medicidegli Ospedali di Firenze, agli assistenti sociali, alle associ-azioni di volontariato, per le attenzioni riservate nellecure,nell’assistenza non solo di mia figlia ma di tutti i pic-coli pazienti lì ricoverati.

Vi abbraccio tutti.Severino (NONNA CATA)

SEVERINO PASQUALINO (NONNACATA) RINGRAZIA...

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Proviamo a testare lo stato diforma delle pretendenti alloscudetto. Partiamo dai campioniin carica, dal Milan. La squadradi Allegri è in una condizionepsicofisica più che buona,soprattutto dopo il vittoriosoderby in Super Coppa. La con-quista del trofeo ha ridato con-sapevolezza ai rossoneri, che,forti nell'aver messo in bachecail ventottesimo trofeo nell'eraBerlusconi, possono guardarecon ottimismo alla stagione alleporte. Manca ancora una pedi-na, il fantomatico Mister X, maanche quest'anno saranno lasquadra da battere. Ci spostia-mo di qualche metro e andiamoin casa Inter. È insieme allaJuve, la vera incognita della sta-gione. Scriverlo per i nerazzurripuò apparire un azzardo, ma lacessione di Eto'o, il mese di stopdi Maicon, Milito che tornadopo una stagione ai box, e leidee tattiche di Gasperini, nonmettono la Beneamata in poleposition. L'altra incognita, comescritto, è la Juventus.Paradossalmente ha tutte lecarte in regola per tornare a vin-cere, ma allo stesso tempo ilcrac dello scorso anno potrebberipetersi. Acquisti nuovi, comelo scorso anno, allenatorenuovo, come lo scorso anno. Afavore della causa juventina gio-cano però due fattori: un allena-tore che ha il dna bianconero, euna certa cattiveria ringalluzzitadalle recenti vicende legate aCalciopoli. C'è poi curiositàintorno al Napoli. L'anno scorsofu una piacevole sorpresa, que-st'anno ci si attende il salto diqualità C'è la Champions chepotrebbe distrarre, ma avertenuto Hamsik, Cavani e quasisicuramente Lavezzi, è indice divoler puntare in alto. E poiacquisti di primo ordine: Inler,Dzemaili, Donadel e Santana.Dopo una stagione in chiaroscu-ro, la Roma di Luis Enriqueproverà a inserirsi nel gruppoche conta. A Trigoria ancora c'èil cartello work in progress, staal tecnico spagnolo non farsi tra-volgere dall'ambiente. Sembrastare un po' meglio la Lazio, senon altro per aver un impiantogià collaudato arricchito dibuoni giocatori. Sono queste lesolite note, quelle che si gioche-ranno lo scudetto, senza nessu-na sorpresa

Massimo Petrungaro

IL PUNTO SULLA SERIE A

Si presenta al Sant'Agata all'ora dipranzo e sfoggia subito un sorriso lim-pido, rotondo. E' Ramos BorgesEmerson, nuovo acquisto amaranto. Ildifensore brasiliano, dopo aver saluta-to mister Breda, venuto ad incontrarloin sede, si è raccontato ai microfoni delsito ufficiale.Come ogni storia, è bene partire dalleorigini. "Vengo dal Sud del Brasile -spiega - da Joinville, nello stato diSanta Caterina". Alto e biondo, brasi-liano atipico come un'altra vecchiaconoscenza dei tifosi amaranto,Mozart. "Sì, ma lui è un grande regista,io pur nascendo centrocampista con iltempo sono diventato prima terzinosinistro, poi centrale difensivo", ride.E' arrivato in Italia ormai parecchi annifa, è padrone della lingua, del BelPaese conosce ormai cultura e tradizio-ni. "Ho iniziato con l'Atletico Cagliaripoi, pur restando in Sardegna, sonopassato alla Nuorese, squadra con laquale abbiamo compiuto una splendidacavalcata dall'Eccellenza alla C2. Poi iltrasferimento a Taranto e la lunga egratificante esperienza a Lumezzane.In Italia ormai sono di casa, mi trovo ameraviglia".Lo descrivono come uno specialista deicalci piazzati. "E' una cosa sulla qualeho lavorato moltissimo nel corso deglianni, mi diverte. Sì, è vero, nellaNuorese in un campioanto ho anchesegnato 12 gol ma allora giocavo daesterno sinistro nel 3-5-2. Sono riuscitoa segnare un buon numero di reti incarriera (più di 40, ndr) soltanto in unastagione sono rimasto a secco".Emerson si concede anche ad un aned-doto. "Quando ho saputo dell'interes-samento della Reggina? Nei giorniscorsi, mi avevano tenuto nascostotutto. Quando me l'hanno detto hopensato fosse uno scherzo... (ride anco-ra di gusto, ndr) poi è stato addiritturail Presidente a chiamarmi per chieder-mi se fossi interessato a vestire lamaglia amaranto. La risposta era scon-tata, già sapere che la Reggina mi aves-se seguito mi aveva riempito il cuored'orgoglio. Non potevo farmi sfuggirequesta occasione, eccomi qua". "Nonvoglio promettere nulla ai nostri tifosi -conclude il brasiliano felice, pronto adaffrontare il suo primo allenamentocon i compagni - solo che darò tutto mestesso per onorare una maglia così pre-stigiosa e rendere merito alla fiduciache è stata riposta in me".

Regginacalcio.com

Emerson"La Reggina, mi sembra di sognare...

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Sport

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A propositodi...

L’intervista

Parla Elso Pelle dirittoresportivo del Roccella

Il siderno inizia la stagione ufficiale a DavoliIl Siderno si prepara ad affrontare questopomeriggio il Davoli nel primo turno dellaCoppa Italia. La compagine di mister Fiorenzasi sta preparando sul terreno del“Filippo Raciti” per non farsi trovareimpreparato all'avvio del torneo dieccellenza previsto per l'inizio di set-tembre. La squadra sembra caricataal punto giusto per poter iniziarebene una stagione che si preannun-cia difficile anche alla luce dellecampagne di rafforzamento operatedalle altre compagini. La dirigenzacon in testa i copresidenti Salerno,(nella foto) e Gattuso per ora attendedi valutare eventuali movimenti inentrata o uscita per un necessario rafforzamen-to. Certamente anche oggi sarà calcio d'agosto e

quindi non si potrà giudicare con serenità lasquadra ma trattandosi di un valido test controuna formazione di buon livello come il Davoli

del locrese Ciccio Esposito potreb-bero emergere indicazioni utili pergli eventuali schemi che misterFiorenza intenderà attuare . C'è atte-sa tra i tifosi per vedere all'opera inuovi arrivati tra cui Maldonado eRando ma anche per capire qualcosadi più del nuovo Siderno che senzagrandi proclami e senza spese folli hacercato di privilegiare gli aspettimotivazionali dei calciatori che com-pongono la rosa. Non rimane altro,allora, che aspettare la gara odierna

di Davoli, per capirne di più circa le ambizionistagionali del nuovo Siderno.

A pochi Giorni dall’inizio del massimocampionato di Eccellenza, e prima dellagara ufficiale di Coppa Italia aTaurianova, parla Elso Pelle direttoresportivo del Roccella.Ha lavorato per tutta l’estate su tutti ifronti e ora si gode i frutti del lavoro. Ildiesse Elso Pelle sta assistendo ogni gior-no al ritiro del Roccella, con la consape-volezza di aver operato bene di concertocon mister Figliomeni. Patron Giannitti,gli ha conferito pieni poteri ad entrambi,per regalare alla piazza una squadra com-petitiva per il campionato;Direttore analizziamo l’ operato dellasocietà: “La squadra si è ringiovanita parecchio.Ci sono diversi ragazzi interessanti. Gli“over” soddisfano le nostre aspettative inpieno. Credo che abbiamo fatto un buonlavoro in sede di allestimento dell’organi-co facendo acquisti mirati. E’ prestoancora per dare un giudizio complessivoma già si intravede qualcosa di buono”. Da attento osservatore delle sedute diallenamento visto che la vediamo sulcampo ogni giorno, è in grado di tastareil polso al gruppo?“Percepisco un forte entusiasmo in tuttigli atleti. Tutti hanno voglia di far bene eciò non può che rendermi felice. C’è unatmosfera familiare: i calciatori devonocapire di far parte di una grande famiglia.Allo stesso tempo, però, sanno bene chenessuno ha il posto assicurato. Devonoguadagnarselo sul campo sin da ora”.Capitolo mercato. Ci dice qualcosa in piùoppure è categorico?“Stiamo offrendo al mister la massimadisponibilità. Al momento ci ha fattosapere che la squadra è a posto così. Adogni modo qualora ce ne fosse bisogno

saremo pronti ad intervenire apportandoi dovuti correttivi”. Questione “Ninetto Nuscolo” siete soddi-sfatti come Società?“questo impianto, sta subendo dei lavoridi restyling, il terreno di gioco finalmenteè a posto, e altri di contorno saranno cer-tamente necessari, ma per ora diciamoche va bene così.”Ci illustra il lavoro durante il ritiro?“un doveroso pensiero per mister ToninoFigliomeni, che sta dando la sua impron-ta alla squadra sin dai primi giorni di riti-ro: A lui e ai suoi collaboratori vanno imiei complimenti. Stanno lavorandobene. Con Tonino in panchina saremo ingrado di dire la nostra, oltre ad essere ungrande tecnico è un grande trascinatore.E’ in piena sintonia con le scelte societa-rie. Non sta lasciando nulla al caso anche

sotto il profilo organizzativo.E’ a tutti glieffetti un manager all’inglese”. Ci parli un parli un po’ delle linee guidaper il prossimo anno tracciate in sede diprogrammazione: “Dobbiamo disputare un campionato daprimi della classe non dimenticandociche però ci sono altre pretendenti alla vit-toria finale. Dimostreremo di saperaffrontare la categoria dopo i primi dueanni di adeguamento e assestamentocome anche piu’ volte ha detto anche ilPresidente Giannitti.. Per farlo abbiamocondotto una campagna acquisti oculatasenza spese folli e ponendo un tetto agliingaggi. Andare oltre le nostre possibilitàsarebbe stato un grave errore. PorteremoRoccella dove merita.

Antonio ChieraTratto da stadioradio

Cento anni di calcio, "cento anni di pas-sione". Doveva essere un appuntamentosocio-culturale e così è stato, ciò che è anda-to in scena lo scorso 10 Agosto a Bovalino èstato qualcosa di straordinario, un vero suc-cesso per una manifestazione che ha fattorivivere tutte le storiche imprese dellaBovalinese, ma soprattutto è riuscita a rac-contare il calcio a Bovalino dal 1911 ad oggi,attravero ospiti, immagini fotografiche e fil-mati rarissimi, Tutto ciò grazie alla grandepassione dei bovalinesi, che attraverso ilcomitato "Bovalino 100 anni di passione" hamesso su una manifestazione che sarà ricor-data negli anni. Il 10 Agosto all'intitolazioneufficiale del Comunale a Lollò Cartisano, acui ha partecipato anche il Presidente delComitato Regionale Calabria SaverioMirarchi insieme al Vice Presidente dellaLega Nazionale Dilettanti AntonioCosentino, si sono incontrate le vecchie glo-rie della Bovalinese, abbiamo assistito amomenti di rara commozione e felicità, inun mix che ha creato un clima surreale al"Cartisano". Tutti i calciatori uno ad uno sisono presentate al folto pubblico presentesulle gradinate, per poi scendere in campoper affrontarsi in una gara simbolica. Ma lamanifestazione non si è limitata a questo èandata ben oltre anche sulla Piazza CamilloCostanzo dove Tonino Raffa ed Anna MariaImplatini insieme a tantissimi ospiti hannopresentato il libro "100 anni di passione",una raccolta di tutto il panorama amarantoa Bovalino degli ultimi 100 anni, un granlavoro dei tanti sostenitori dei colori ama-ranto: Enzo Orlando, Vincenzo Marzano,Enzo Dicembre, Franco Vottari, Rocco LaCava, e speriamo di non dimenticare nes-suno, perchè il minimo che meritano è diessere citati per l'impegno profuso nellarealizzazione dell'opera che attualmente èdisponibile nelle librerie ed edicole diBovalino.

Bovalineseancora echi peril centenario

STAGE ACADEMYJUVENTUS

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L’intervista

I traguardi di Massimiliano Dibrogni

Massimiliano Dibrogni,dopo l’esperienza diVarese, è stato chiamatodal Palermo calcio comeresponsabile organizzati-

vo. L’aspetta un bel lavoro ?A Varese ho trascorso 4 anni splendidi,dalla C2 ai Play Off per la Serie A, direiche tutto funzionava al meglio, dentro efuori dal campo, credo siano situazionidifficilmente ripetibili dove i risultati spor-tivi sono la conseguenza di tante compo-nenti. Adesso Palermo, è una piazzaimportante, ormai abituata al grande cal-cio. E’ sicuramente una realtà moltodiversa da Varese, servirà gestire tantesituazioni ma credo sia un’avventuramolto stimolante.Quali sono gli obiettivi della compaginerosanero del presidente Zamparini ? Valorizzare il parco giocatori cercando diottenere un piazzamento tra le prime 7-8della serie A; a Palermo abbiamo unabuona rete di osservatori, ben strutturata,che opera con molta attenzione sul merca-to internazionale, soprattutto sudamerica-no, con l’obiettivo di inserire giovani giàpronti per la Prima squadra e valorizzarlifacendoli giocare in Serie A.Del presidente si dice che sia un mangia-allenatori che impressione si è fatto ? Il Presidente è una persona molto compe-tente di calcio, vive la squadra intensa-mente, è un istintivo, molto spesso le scel-te sono frutto della sua passione e deltroppo amore per il Palermo. Comunquedi averne di Zamparini in Italia.Ci vuole dire quali sono i suoi compitiall’interno della società ? Inizialmente, fino alla fine del mercato,mi occuperò della parte sportiva insie-me al Direttore Sportivo Sogliano,quindi mercato e gestione della squa-dra; successivamente mi occuperò diaspetti organizzativi e di gestione socie-

taria.Dopo Cataldo eBarillaro un altrosidernese riesce adimporsi come diri-gente sportivo, unabella soddisfazione?Ho fatto tantagavetta e sonocontento diciò perchéritengo siapiù fortifi-c a n t e .Ho tra-scorso5

anni a Roma inFIGC con vari incarichi, ho fatto di tutto,collaborando anche due riviste sportive;poi sono passato al Varese con il ruolo diSegretario Generale e quindi DirettoreGenerale. Adesso Palermo…Cosa ricorda dell’esperienza di calcia-tore del Siderno?Il calcio è stato sempre la mia grandepassione, sin da ragazzino andavo allostadio a vedere giocare il Siderno,

quindi poter giocare nella squadradella mia città è stato bellissimo.

Ricordo e saluto con grandeaffetto due grandi

Dirigenti sidernesi,Enzo Leonardo

ed EnzoCommisso e

faccio ungrosso

i n

bocca al lupo al mio ex compagno di squa-dre e amico Gianni Fiorenza per la nuovaavventura in Eccellenza.Perché il calcio , secondo lei, sta perdendofascino tra i giovani e sono sempre dimeno i neo tesserati alla F.I.G.C. ?Non credo stia perdendo fascino, in Italiasi vive per il calcio e i giovani sono semprepiù affascinati; il problema sono le struttu-re, non ci sono campi per allenarsi, spessoanche i più giovani devono percorrere sva-riati kilometri per raggiungere i campi diallenamento, molti di questi in pessimecondizioni. Il problema è generale, ancheil nord c’è un problema di campi, questodisincentiva e i genitori indirizzano i pro-pri figli verso altro.Si sente di ringraziare qualcuno per il tra-guardo professionale appena raggiunto ? Sono a Palermo insieme al DirettoreSportivo Sean Sogliano, è la persona concui lavoro da ormai più di 4 anni, c’è unrapporto che va aldilà dell’aspetto lavora-tivo. E’ stato lui a volermi fortemente alPalermo ed io ho sposato il progetto per-ché ritengo sia un grandissimo professio-

nista, molto competente. C’è stimareciproca e lavoriamo sempre con

molta serietà ed entusiasmo.

Sul bellissimo lungomare di Siderno, presso icampetti del “tennis club” si sta svolgendo inqueste serate d'estate un entusiasmante tor-neo di calcetto. Torneo “FOR AFRICA” a scopo esclusivo dibeneficenza. L'importante e sensibile inizia-tiva vede protagonisti l'associazione “Gliamici del tennis” insieme al club service“Kiwanis Magna Grecia Luigi Giugno”. Lesomme raccolte saranno devolute a favoredel progetto ELIMINATE, service sposato alivello internazionale dal Kiwanis in collabo-

razione con l'UNICEF. L'obiettivo è di rac-cogliere fondi per l'acquisto di vaccini nec-essari alla prevenzione del tetano materno eneonatale. Questa terribile patologia rappre-senta una tra le principali cause di mortalitàinfantile nei paesi più poveri e uccide unneonato ogni nove minuti e migliaia dimadri. La sinergia tra l'Unicef e il Kiwanismira ad eliminare il tetano in pochi anni.Continua l'operato del club sul territoriolocrideo, il quale sulla stessa scia, in quest'an-no sociale presieduto dal Dott. Antonio

Varrà, inserisce le altre iniziative a supportodel progetto ELIMINATE. Si ricordano “IlConcerto Di Natale” e la manifestazione“KforK”, la vendita di kiwi in tutte le princi-pali piazze del comprensorio. A sostegno di questa benevole iniziativatante sono le squadre scese in campo, cheaccompagnati sempre da una folta cornice dipubblico stanno onorando e animando levarie partite di calcio che si susseguono nellevarie serate fino ad arrivare alla finale.

CLUB KIWANIS “FOR AFRICA”

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Una vocalist Jazz, Merle- Anne Prins George , un clarinetto,Raul Colosimo, due DjFabio Tombae AndreaRoberto hanno sancito un feeling tra il jazz sperimentale e l’housemusic di qualità.

«Scambiatevi il segno della pace» l’esortazioneevangelica si è materializzata sulla spiaggia diSiderno grazie a quattro profeti della musica. Il14 agosto una vocalist Jazz, Merle- Anne PrinsGeorge e un clarinetto, Raul Colosimo, entram-bi adottati da Parigi e due Dj Fabio Tomba eAndrea Roberto entrambi indigeni, hanno sanci-to un feeling tra il jazz sperimentale e l’housemu-sic di qualità con una stretta di mano.Mille e cinquecento persone. White Party. Sulla splendida marina sidernese, all’interno delcontenitore Ymca una performance per intendi-tori, una performance che può contaminarecomportamenti commerciali e addirittura cam-biarli. Anche la sana evasione ha sete di qualità e sem-pre meno grazie a Dio di «Balla per me ballaballa, tutta la noche sei bella… »E addirittura, ci dice Raul Colosimo «Sarebbestrepitoso, nella terra che sta esprimendo note diassoluto livello nel panorama europeo per quantoriguarda la musica popolare, provare a trovare quelleitmotiv mediterraneo da sempre terra di approdoe di grandi scambi»Culturali naturalmente?Mi risponde Merle-Anne, voce strepitosa emoglie di Raul.«L’esperienza del White Party, e te lo dice una chevive in una capitale mondiale, è stata un’esperienzaultramoderna, in alcuni tratti, superiore a quellaparigina: la risposta del pubblico, molto numeroso,è stata di grande gusto. Ci siamo trovati di fronte auna frontiera di normalità. Non abbiamo notatoalcuna differenza con Jam Session francesi».Raul, zampogna e clarinetto quindi?«Una meraviglia assoluta a cui manca solo unaciliegina»

Ovvero?«La chitarra battente del vostro CiccioLoccisano»E i sostegni per permettere alle note di que-sto territorio di scavalcare i confini naziona-li?«Qualcuno come Peppe Voltarelli ci è già riusci-to, ma la Calabria istituzionale, e te lo dice uncalabrese d’origine, è molto indietro rispetto aisuoi artisti. Se un gruppo pugliese va a suonare in Franciaper esempio, il gettone con cui la regione Pugliasostiene i suoi talenti parte da tremila euro». E metti che venga una ragazza e ti dice sesuoni bene il clarinetto?«Gli direi che alcuni pensano di sì. Ma di unacosa sono convinto: il mio clarinetto ha trovatoil miglior assetto con Merle-Anne . Per semprespero».E allora: la pace e la grande musica si semprecon voi. .

Jim Bruzzese

Cultura e società

White partyfrontiera mediterranea

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ParlandoEventi

Cultura e società

di...

«Siamo in cinquemila. Ottocento per la polizia». La battuta è del comi-co Paolo Migone, mattatore dell'ultima serata di Borgo in fiore 2011. Ilsindaco Rocco Mario Clemeno, in prima fila all'anfiteatro, ride digusto. E non solo per la battuta: «Nell'ultima serata, come l'anno scor-so, abbiamo fatto il pienone. Il comico di Zelig ha confidato allo staff

di aver registrato, a Placanica, ilrecord di pubblico in questa sta-gione. Nell'arco delle quattroserate hanno partecipato allamanifestazione, complessiva-mente, oltre 15.000 persone.Un successo. Superiore alleaspettative e ai numeri dell'edi-zione 2010». «Il successo diBorgo in fiore è il successo ditutta Placanica - afferma MarioClemeno - E' il successo di unapopolazione che ha dimostrato

di volersi unire per rilanciare il suo paese, in nome di storie e tradizioniche i placanichesi hanno saputo trasformare in arte e gioia».«Grazie a Borgo in fiore - osserva il sindaco - da qualche anno si sa chea Placanica c'è un castello medievale, che un convento domenicanofino a poco tempo fa adibito a frantoio è il luogo dove il filosofoCampanella diventò Fra' Tommaso. E soprattutto, che Placanica è unodei borghi antichi più belli della Calabria».

Oltre 15 mila presenze, unsuccesso di tutta Placanica

Borgo in fiore edizione 2011

Lorena Mesiano, la diciottenne di Caraffa delBianco che avevamo “segnalato” ed intervis-tato più volte sul nostro giornale, approdaalle finali nazionali che si svolgeranno aMontecatini Terme. A Badolato, difatti, il 10agosto, si è aggiudicata la fascia “MissDeborah 2011” che le permetterà di parteci-pare alla selezione conclusiva di Montecatini(dove 60 ragazze, scelte tra 200 concorrenti,diventeranno le protagoniste della più impor-tante manifestazione di bellezza italiana).Quest'anno la conduzione di Miss Italia saràaffidata a Fabrizio Frizzi. Le aspirantireginette della bellezza arriveranno nella cittàtermale il 25 agosto e, dopo una primaselezione al Teatro Verdi, si trasferiranno alPalaterme per le serate finali che andranno indiretta Rai il 18 e il 19 settembre. Noi, comesempre, ci auguriamo che la vincitrice sia unacalabrese. Quindi forza Lorena, in bocca allupo con la consapevolezza che “ la Rivieraporta bene ”.

LorenaMesiano

alle finali di Miss Italia

“Per la prima volta, dalla sua costruzionequasi cento anni fa, il Faro di Punta Stilo conla sua atmosfera di magia e sogno, è statoreso fruibile dai cittadini, diventando cornicedi un evento culturale di grande rilievo”. Conqueste parole Maria Teresa D'Agostino haaperto la serata “Echi di vento e di mare”.L'evento, promosso dal Comune diMonasterace, grazie alla concessione da partedella Direzione Marittima di Reggio Calabriadell'utilizzo dello spazio antistante al faro, èstata l'occasione per valorizzare un luogomagico e suggestivo per tutti i monasteracesi.Ovviamente, protagonista dell'evento non èstato solo il Faro, ma anche il mare e il vento,raccontati da grandissimi autori comeConrad, Virginia Wolf, Pessoa, Caproni,Pavese, Marquez e Kafka. Il tutto con le dol-cissime note dell'accompagnamento musicaledell'orchestra “Calliope” di Monasterace,composta da Noemi Passarelli al clarinetto,Maria Stella Tedesco al violino, BarbaraTassone al violoncello, Marco Froio allatastiera e la giovanissima Elena Morano alla

chitarra solista. Gli arrangiamenti dei branisono stati realizzati dal M°Christian SalvatoreCosimo Gara. Una serata, dunque, per usareuna terminologia tecnica, tutta prodotta incasa dal Comune di Monasterace. Le letturesono state affidate a Carmen Raco, con-sigliere comunale con delega alla cultura, aCristina Briguglio e ad Alberto Gatto (inizial-mente aveva dato la sua disponibilità anchel'attore Antonio Tallura ma non ha potutoprendere parte a causa di un imprevisto). Unintenso fuori programma è stato poi realizza-to dal gruppo di Reggio Emilia “Compagniateatrale chili cinque di sale teatro”. “Il segretodella riuscita di questa serata - ha dichiaratouno degli ideatori dell'evento, l'avvocatoDomenico Vestito- è stata la collaborazione ela corresponsabilità di tutti. Ci siamo messi ingioco, ognuno per le proprie competenze e,insieme, siamo riusciti, con costi molto con-tenuti, a realizzare a Monasterace un'altraserata ad alto contenuto culturale. Perdimostrare ancora una volta al sindaco e aisuoi concittadini la vicinanza e la solidarietà di

tutta la Locride.” Dunque Monasterace siconferma essere un paese ad alta vocazioneartistica, prova ne è la grande presenza digruppi e associazioni che promuovono la for-mazione musicale e culturale dei giovani, conrisultati sorprendenti, come ha dimostratomirabilmente l'associazione Calliope Musicacon l'esecuzione di brani di Bach, Albinoni,Morricone, Piovani ecc.“Valorizzare questoluogo, al di la della sua funzione specifica, sig-nifica, oggi, valorizzare un intero territorio,che ha fame e sete di una rinnovata speranzae di inseguire un sogno lontano, illuminato,fugacemente, come fa il faro, ma comunquepossibile” ha ricordato chiudendo la serata ilsindaco Maria Carmela Lanzetta “da moltotempo coltivavamo il sogno di poter realiz-zare qualcosa di bello in questa location cosìaffascinante, e finalmente ci siamo riusciti.Questa è la prova che a volte basta volerlo!”.L'auspicio è che questo sia solo il primo di unaserie di iniziative per valorizzare e renderepienamente fruibile il Faro di Punta Stilo.

C.B.

RIVIVE IL FARO DI PUNTA STILO

Lunedì 29 agosto alle ore 21:15, presso la Corte del palazzo di Città di Locri, l'Associazione iPresìdi del Libro-Locride e il Comune di Locri presenteranno il libro "Il secondo tempo -Scritti sparsi" di Gaetano Briguglio, a cura di G. Russo, Città del Sole edizioni. Il compiantoprofessore Briguglio, ha insegnato al Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri, si è occupato preva-lentemente di filosofia, di cinema e di cultura calabrese. Info [email protected]

A Locri serata in ricordo di Gaetano Briguglio

Il RicordoQuando la scorsa settimana èvenuto a mancare Benito Diano pertutti “Begna”,i ragazzi dell’Ymca diSiderno hanno perso un altrogrande punto riferimento. Ogginavigano a vista ma forti di una

convinzione:non tradire lospirito disolidaretà ed’amiciziaricevuto ineredità daipadrifondatori.GrazieBegna

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LE NOTE di MARA RECHICHI

Oggi è domenica, per voi che leggete. Perme che scrivo ancora no e sto nel bel mezzodel mio Evento preferito.Il Roccella JazzFestival quest’anno ha un titolo in linea conil monotema nazionale “Unitàlia in-atte-sa”,l’eterna gravidanza della nostraItalia.Non sappiamo ancora cosa partorirà,pare che l’ecografista si rifiuti di farcelosapere, non vuole rovinarci la sorpresa.Sappiamo invece quanto sia “inattesa”l’Italia che si trovano davanti i migliaia diappassionati che giungono a Roccella enella Locride, al Sud, in questi giorni.Labellezza dei luoghi legata alla bellezza dellaMusica, in tutti i suoi generi e in tutte le sueespressioni, col suo fondamentale contribu-to alla formazione della nostra Italia.E poiil respiro internazionale, consolidato, inquesto Festival aperto al mondo.Ed eccol’esordio, con Rea/Boltro in Opera e poi Di Meola in World Sinfonia,mentre si presta orecchio e cuore al com-pianto Maestro Cusato nel ProgettoAnassagora di Sgambelluri; si fa in tempoad applaudire una straordinaria Cricelli inBalistreri; e poi ancora Papasov e la suaBalkan Music.Si passa per luoghi, di luoghiin luoghi.Si approda a Roccella, nei siti con-sueti del Festival, per restare incantatidavanti ad ogni performance: l’innocenzadell’Orchestra Giovanile di Delianuova; laclasse di Danielsson; l’energia inesauribiledei Marvanza.E si giunge ai giorni finali,quelli dei “fuochi d’artificio” per dirla conDamiani. Mercoledì, Riondino e Donàcon-fondono filosofia e poesia, canticchiatama poesia, con il pensiero di Emo e quellodi Nietzsche, tra “famiglie di triglie e abusi-vi accasati paguri, ed esultanza per il lavorocompiuto”.Prima dei concerti serali dellasuperlativa Gambarini e dell’eleganteGomez, faccio uno spuntino. Fiinisco lapizza, so che devo differenziare il rifiutocartone, ma essendo sporco il dubbio miassale: è carta o indifferenziata? Roccella ècosì scandalosamente pulita che trovo lasoluzione: me lo porto a casa, tra i mieirifiuti. E intanto mi dico: altro che jazz,Roccella è rock!

Roccella è... Rock

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Amargine del fitto programma musicale di“Rumori Mediterranei”, sono stati assegnati ipremi dedicati a Sergio Pinchera, l’indimenticabi-le segretario

del l ’AssociazioneCulturale Jonica la cuifigura è stata ricorda-ta da Sisinio Zito,Cesare Berlingeri,Vincenzo Staiano ePaolo Damiani. E’stata l’occasione perricordare l’opera infa-ticabile dell’uomo cheha accompagnato dipari passo le vicendedel l ’AssociazioneJonica, sodalizio cul-turale che nei suoitrentacinque anni diattività vanta un curri-culum che la ponecome esempio assoluto d’eccellenza. “Sergio- ha ricordatoil senatore Zito-è stato per lungo tempo il mio più strettocollaboratore, molte delle cose che abbiamo poi realizzatonon si sarebbero neanche potute abbozzare senza la sua

arguzia e capacità che sono ancora molto vivide e presentifra di noi. Prepareremo apposite celebrazioni per questanostra importante ricorrenza, partita molti anni fa alla stre-

gua di un impresadonchisciottesca eche invece ha avutouna felicissima perquanto travagliatap a r a b o l a ” .Riconoscimenti perl’originalità e la qua-lità delle proposteartistiche, sono andatiquindi a ManuelaCricelli, RaulColosimo, NicolaIervasi. BrunoGelonesi, FaustoScirchio, AlessioSisca, Nino Cannatà eCna Quartet. I vinci-tori sono stati premia-

ti oltre che dagli stessi Zito e Berlingeri, anche da Paola,figlia del segretario Pinchera, impegnata da molti anni nellostaff organizzativo del festival, e Giuseppe Certomà, attua-le Sindaco di Roccella Jonica.

Roccella Jazz ricorda Sergio Pinchera

S. Nicola di Caulonianel nome del cinghialeQuando Enzo di Chiera è salito sulgrande palco allestito nel camposportivo di San Nicola di Cauloniaper presentare il gruppo pugliese deiRione Junno e dare il via alla secon-da sagra del cinghiale, neanche il piùottimista degli organizzatori avrebbeosato pensare… che da lì a poche

ore sarebbe precipa-ta una fiumanaumana. L’anno scorso ildebutto, quest’annola conferma.Numeri… da grandieventi, oltre dieci-mila presenze!Sorprendente l’af-fluenza ma anche laqualità dei servizi, especiaalmente labontà delle pietanzetipiche, realizzateda mani sapienti,scrupolosamentesecondo le ricette delle antichegenerazioni. E poi il decoro assicu-rato dall’ottima organizzazione dellaSquadra Cinghialai con l’ausilio delCircolo Arci San Nicola. Ottimo ilservizio d’ordine curato dai volonta-ri della Protezione Civile diCaulonia Marina per l’intera duratadell’evento.Due serate all’insegna della buonatavola, delle tradizioni e dell’alle-gria, con le sonorità dei Rione Junnoe dei TarantProject di Mimmo

Cavallaro e Cosimo Papandrea, giovani giganti dellamusica del popolo. Ed è così che una sagra nostrana,avolta nell’odore saporoso delle carni, si è trasforma-ta in evento. Da ricordare, da ripetere. Voluto soprat-tutto dai giovani i quali sanno di essere giganti poichésanno di stare, e vogliono stare, sulle spalle degliantichi. Anche per le sagre vale che il presente e ilfuturo hanno un cuore antico.

nella foto diFrancecsco Truono,il senatore SisinioZito premiaManuela Cricelli

LA MAGIA CHE DURA

150 colori d’Italia, da Torino in Calabria

LOCRI / FESTIVALDELLAMUSICACLASSICA

Il concerto del 21 agosto 2011, alle ore 20.30, nel Teatro del Palazzo della Cultura della Cittàdi Locri, chiude la programmazione estiva del Festival di Musica Classica della Locride. Sitratta di un concerto per trombone e orchestra e pianoforte e orchestra. L'orchestra è quelladel Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria diretta dal M° Alessandro Tirotta e i solistisono il M° Saverio Varacalli al trombone e il M° Loredana Pelle al pianoforte.L'evento, fortemente voluto dai Soci dell'Accademia Senocrito, consolida il lavoro fatto inquesti anni dall'associazione nel ratificare collaborazioni con altre associazioni ed enti locali,per ultimo quella con l'Amministrazione comunale di Locri, allo scopo di mantenere vivo l'in-teresse per la musica e l'arte che può esprimere il nostro territorio.Il programma della serata prevede un'Ouverture tratta dal “Don Giovanni” di Mozart, ilConcertino per trombone e orchestra di David, di nuovo Mozart con la celebre Ouverture da “Le nozze di Figaro”e il Concerto K491 per pianoforte e orchestra di Mozart.Il Concertino per trombone e orchestra op.4 fu composto dal compositore tedesco Ferdinand David nel 1837. Essocontiene alcuni dei migliori elementi del periodo romantico tedesco, combinando motivi ritmici e lirici insieme. Trail primo e il terzo movimento, di carattere eroico e drammatico, è interposto un tempo di marcia funebre di inten-sa commozione che ritrae una vasta gamma di stili espressivi romantici.Mozart compose in tutto 27 concerti per pianoforte e orchestra di cui solo due in tonalità minore. Il secondo deidue è il concerto n. 24 in Do minore K 491, scritto nel 1786. Si tratta di un'opera di carattere tragico, in cui l'orche-stra risulta essere la più ampia che il compositore abbia mai impiegato in un concerto, con l'impiego di oboi e cla-rinetti assieme. La ricchezza di suono dell'orchestra è sfruttata da Mozart soprattutto nella parte finale, nella qualeè adottata una forma diversa dall'usuale rondò: quella del tema con variazioni.

Natalina Misogano

Si è fermata a Gioiosa Marina una pregevole Mostra d'Arte visiva itinerante che, partita da Torino il 23 marzo 2011,dopo il Salone Internazionale del libro, ha toccato la città di Cremona e,in Calabria, Stilo. L'autrice di questoevento,originaria di Marina di Gioiosa Jonica, si chiama Lina Marando, in arte Mirandolina, la quale gestisce nelcapoluogo piemontese la Galleria "Vivi Arte Viva", punto di incontro di artisti qualificati nello scenario dell'Arte con-temporanea. La Mostra che comprende opere di induscusso valore, si inserisce nelle celebrazioni del 150° anniversariodell'Unità d'Italia, per veicolare lungo lo stivale, quell'insieme di valori che diventano la condizione necessaria verso un"impegno civile di alto significato", una testimonianza, in questo magnifico lembo di terra calabra, di quanto sianoimportanti le sinergie per raggiungere obiettivi spesso impensabili. Sarebbe giusto sottolinearequanto il nostro territorio è ricco da sempre di Storia, Arte e Cultura, e con una punta di orgogliodice la Marando questa Mostra vuole significare l'esatto contrario di quanto i Savoia non hannosaputo fare per valorizzarlo. Un manipolo di artisti piemontesi e non, partono da Torino anzicchèda Marsala per "liberare" con la loro Arte il Sud da tutti quei pregiudizi e luoghi comuni che spes-so offuscano questa martoriata terra.... all'insegna del bello, del buono, e del vero "gridano" la lorogioia dello stare insieme. Molti i visitatori turisti e non, nei cui volti si leggeva la soddisfazione diaver visto oltre alle bellezze del territorio il meglio che ogni artista ha cercato di dare scrutando infondo alla propria anima. Interessante e "colta" la presentazione della Mostra fatta dal prof. EnzoPapa, noto critico d'Arte, che ha sottolineato in termini schietti e precisi quanto l'Arte, quella conla "A" maiuscola, e che risiede nel Dna di ognuno di noi, puo' fare per migliorare il mondo.

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AndiamoCinema

Estate

al

DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 30

Negli ultimi giorni vi sietesentiti trascurati dalla for-tuna, ma questa settima-na potete ritrovare caloree senso degli affetti fami-liari e delle amicizie checontano. Sorridete allavita!

L’argomento soldi nondeve occupare tutta lavostra attenzione anche sein settimana si prevedonouscite cospicue per chi haresponsabilità familiari. Sesentite che calano le ener-gie prendetevi più tempoper voi e riposate.

Questa settimana puòdarsi che facciate qualchegaffes che potrebbe crea-re degli equivoci con lapersona amata. Tranquilli!Nulla è perduto, sapretecome farvi perdonare.Salute discreta.

La bella posizione astraleè di buon auspicio per lavita sentimentale, questosignifica che durante que-sta settimana cerchereteuna persona che sappiaapprezzare i vostri senti-menti.

L’amore può essere davveroritratto con i colori dell’ar-cobaleno, grazie alle prote-zioni planetarie che sonoancora più forti nellaseconda parte della setti-mana. Non esagerate atavola con i grassi!

Le vostre indecisionipotrebbero avere final-mente termine; questa èuna settimana intensa per isentimenti e ci sono bellis-sime novità anche se aveteun amore lontano!

ARIETE

dal 21 marzoal 20 aprile

TORO

dal 21 aprileal 20 maggio

GEMELLI

dal 21 maggio al 21 giugno

CANCRO

dal 22 giugnoal 22 luglio

LEONE

dal 23 luglioal 23 agosto

VERGINE

dal 24 agostoal 22 settembre

CINEMA NUOVO Siderno,info:0964/ 342776 Captain America 18.00 - 20.00 - 22.15

CINEMA ARENA Siderno,info:333/ 7672151Prossima apertura

CINEMA GOLDEN Roccela J, info:333/ 7672151Harry Potter e i doni dellamorte17.40 - 20.00 - 22.10CINEMA VITTORIA Locri, info:339/7153696 Chiuso per ferieCINEMA GARIBLDI Polistena,info:0966/ 932622 Chiuso per ferie

CINEMA POLITEAMA Gioia T., info:0966/ 51498Harry Potter e i doni della morte18.00 - 21.00CINEMA ODEONReggio C.,info:0965/ 898168 Chiuso per ferieCINEMA AURORA Reggio C.,info:0965/ 45373Chiuso per ferie

NUOVA PERGOLA Reggio C.,info:0965/ 21515 Chiuso per ferie (riapertura giovedì 18 agosto)MULTISALA LUMIERE Reggio C.,info:0965/ 51036 Chiuso per ferie (riapertura giovedì 18 agosto)

Torna, dopo diversi anni, sotto la direzione artistica diPaolo Sofia e Ruggero Brizzi e la produzione esecutivadell’agenzia INTRAFORA: “VIVITAVILLA”.Una tre giorni di musica e spettacoli che rivitalizzeranno ilparco delle rimembranze di Bovalino.3 concerti di livello internazionale che vedranno Bovalinocapitale della world music per 3 giorni: 20, 21 e 22 agosto.Un festival che agirà in tre direzioni:- Creare un movimento artistico di conta-minazione, seguendo le tracce valorialidella stessa INTRAFORA (produzioniesterne in calabria, produzioni calabresifuori regione).- Creare un movimento di pubblico che,attraverso un contributo di 15 euro pertutte e tre le serate, crei le sinergie adattea far crescere la propria comunità acqui-sendo culture che non appartengono alleproprie. Pagare i concerti è l’unica formula pervederne sempre di più vicino casa.- Rivalorizzare i luoghi di socialità che untempo raccoglievano culture, chiacchieree storia di vita popolare dei paesi e dellecomunità.PROGRAMMA ARTISTICO:20 Agosto, ore 18 SEMINARIO GRA-TUITO DI PERCUSSIONI Ore 22,30AFRIKANA’ ENSAMBLE in concerto -Percussioni, tamburi e danza dai sud delmondo.

21 AgostoOre 22,30 PEPPE VOLTARELLI in concerto - Viaggiotra le canzoni che hanno accompagnato il più grande can-tautore calabrese in giro per il mondo.22 AgostoOre 22,30 LUNA PIENA in concerto - Suoni e musichedal mediterraneo con la splendida voce della regina del“Fado” Margarida GuerrieroL’ingresso per le tre serate in abbonamento è di euro 15(300 posti riservati a sedere). Per tutti coloro che acquisteranno l’abbonamento vi saràun capoun della stessa cifra dell’abbonamento da scontarepresso tutti gli Euronics di Calabria e Sicilia.La direzione si riserva la possibilità di chiudere i cancelliqualora le prevendite degli abbonamenti fossero state tutteesaurite.

Bovalino,Vivitavilla Festival

KauloniaTarantella FestivalDal 23 al 27 agosto torna il KAULONIA TARANTELLA FESTI-VAL, giunto alla sua 13° edizione, che quest'anno raddoppia dandoil via anche alla prima edizione della rassegna nazionale di musicapopolare per nuovi artisti, il “Kaulonia Tarantella Future”. IlKAULONIA TARANTELLA FESTIVAL, divenuto punto diriferimento culturale per l'intera regione, si avvale da tempo dellaprestigiosa direzione artistica del cantautore Eugenio Bennato, chequest'anno regalerà al pubblico del festival un duetto inedito con il

fratello Edoardo.Novità di questa edizione sarà il “PREMIO CAULO-NIA-CNI” che verrà assegnato a “DaDaDa”-RAI1(programma televisivo in onda su Rai1 alle ore 20.30,da giugno a tutto agosto) come miglior programmatelevisivo musicale dell'anno. Per questa occasionel'On. Nicola Galloro consegnerà detto premio aMichele Bovi, capostruttura di RAI 1, e a ElisabettaBarduagni, che ne cura la regia, durante la serata finaledi sabato 27 agosto. L'evento è promosso dall'amministrazione comu-nale di Caulonia sotto la guida dell'assessore allacultura dott. Giovanni Riccio, con il patrociniodella Regione Calabria e della Provincia diReggio Calabria e del coordinamento organizza-tivo e promozionale della CNI Music -Compagnia Nuove Indye. Radio PopolareNetwork affiancherà il Kaulonia TarantellaFestival con dirette e interventi speciali primadurante e dopo l'evento.Amnesty International, la più importante orga-nizzazione internazionale per la tutela dei dirittiumani, supporterà e sarà fisicamente presenteall'edizione 2011 del KAULONIA TARANTEL-LA FESTIVAL.

Giovedi 11 agosto e' stato sfatato unmito, le feste possono riuscire in cala-bria anche se la musica non e' sempredel solito genere. Tutto questo grazie ad un evento particolare: Blackwaves una festa che sie' svolta al Tijuana a Roccella Jonica durante la quale si e' toccato ogni genere della musicablack, dall' hip hop al reggae passando per ritmi tribali suonati dai jambe, che hanno accom-pagnato uno spettacolo di giocoleria colorata a tema, grazie alle artiste della body paintinglocresi. A loro, come ai ragazzi di Locri e di Rosarno che si sono esibiti in un live hip hop, ea tutti i dj sia di Locri che di Siderno che hanno selezionato accuratamente la musica, facen-do danzare piu di 500 persone fino alle 6 del mattino,vanno i ringraziamenti da parte di chiha organizzato il tutto in maniera impeccabile e con tanti sacrifici, cioe': Roberta, Massimo,Amelia, Sergio, Salvatore e Francesca. Ma un particolare ringraziamento va soprattutto aRoby e Fra, che si sono esibite in un gioco con il fuoco molto rischioso. Grazie di cuore atutti, e arrivederci al prossimo anno, o chissa', forse prima....staremo a vedere!

Vibrazionipositive dimusica black

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la Riviera

DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 32

Se l’amore di sempre nondà soddisfazioni orapotrete conoscere unapersona particolarmentecoinvolgente ed appassio-nata, il problema semmaisarà scegliere: le conquistenon mancheranno!

La sfera professionale saràmolto movimentata, cercatedi ritagliare spazio per ilvostro cuore, nonostante voirazionalmente lo respingiatedovete ammettere che sietesempre condizionati dall’e-motività.

Scoprirete la voglia diessere fedele ma ancheparticolarmente incostan-te, tutto è lecito questasettimana che risveglia lavostra voglia di amare.Date più spazio allavostra creatività ed inven-tiva.

Un bel cielo, quello diquesta settimana, giustoper l’amore, lo svago, illavoro e la salute e che vivede pigramente intenti agodervi il godibile. Grazieal vostro savoir-faire otter-rete ciò che volete!

Sarà l’arrivo dell’estate ol’aria delle vacanze, maquesta settimana la vostrapassionalità rischia di rag-giungere livelli di guardiae tracimare! Imparate adestreggiarvi tra i moltispasimanti.

C’è un momento per pen-sare, uno per agire, unoper soffrire e uno per gioi-re, ma a volte c’è una set-timana per fare tuttoinsieme: questa appunto!Salute discreta.

BILANCIA

dal 23 settembreal 22 ottobre

SCORPIONE

dal 23 ottobreal 22 novembre

SAGITTARIO

dal 23 novembreal 21 dicembre

CAPRICORNO

dal 22 dicmbreal 20 gennaio

ACQUARIO

dal 21 gennaioal 19 febbraio

PESCI

dal 20 febbraioal 20 marzo

OROSCOPO

UBRIACO FRADICIO

La verità dell’Iride

Drogato no, in quel campo ho datoabbastanza. Per scrivervi però ho biso-gno di bere, parecchio. Non sono piùin grado di stendere una nota che siadi un qualche interesse per voi, senzasbronzarmi a dovere. Mi piace la birra,la Mythos greca è capace di tirarmifuori storie straordinarie, come ai beitempi in cui pendevate dalle mie lab-bra e la vostra realtà non aveva ancoraaffogato la mia fantasia. Guardate cheroba mi spinge sulla penna l'alcol. Lafalla nell'oceano americano che hainondato di petrolio il mare? Le eru-zioni dei vulcani che bloccano i voliaerei? Il terremoto in Giappone? Ivirus letali che devastano le popolazio-ni? Gli tsunami? Le torri gemelle?Tutto opera dei poteri economici.Dietro a tutto ci stanno loro. Ma si, leeruzioni ci stanno da una vita e anchequando c'erano velivoli meno modernisi volava lo stesso, ora invece intericontinenti restano a terra. La crisi eco-nomica? Finta. Creata a tavolino. Ilreale non esiste più, tutto è virtuale.Di vero c'è solo la scelta del potereeconomico di scendere in campo aper-tamente e governare il mondo senzaintermediari. Gli Stati sovrani non esi-stono più. C'è qualche nazione chetenta di contrastare il mostro e alloragiù a far esplodere bombe o far crolla-re borse, avanti con stragi o epidemie.Per decenni abbiamo creduto cheMosca, Washington o Tel Aviv domi-nassero il mondo e ci fosse la loromano dappertutto. Cazzate, cumulienormi di cazzate e noi ci siamo sem-pre bevuti tutto. L'economia, e lefamiglie che la controllano, guida ilpianeta. Gli stati nazionali sono fan-tocci. L'Occidente ha provato a resi-stere per un po' e il mostro l'ha messoin ginocchio economicamente, ha spo-stato in Oriente il benessere. Anche ilGiappone si è opposto e un terremototeleguidato l'ha portato nell'abisso.Gli inglesi hanno attaccato un magna-te e gli è arrivata la rivolta in casa. Gliamericani ne hanno arrestato un altroe le borse sono crollate. L'Occidenteha attaccato le fonti di petrolio e leforze armate più potenti del mondonon riescono ad abbattere il regimelibico. Eh, che ne dite? Da oggi noncrederò più a nulla, né mi berrò alcun-ché. Sempre e solo birra per continua-re ancora a vivere, perché la mia lati-tanza abbia un senso, e soprattuttoperché voi mi stiate ad ascoltare e LaRiviera non butti via le mie lettere.

di Benjamin BowsonCestisti per caso...per niente

Ivo Papasov e la moglie hanno ritrovato“La Bussola”

Blob of the week

Il “bello” della notiziaGianluca Albanese

Auguri a Joy e Franco Commissoper le loro nozze d’oro

Bellissima...anche più diBelen

Giardana De leo

Leggendo “La Riviera”Mimmo

A Locri come al ForoItalico

Giuseppe Gelonese

“Cortese” e con stileLuigi Cortese

50 anni di matrimonio e siamano come il primo giorno

Nicola e Olga Croce

Tre grandi amici

“Pezzi Grossi”Mimmo Lizzi e Francesco Primerano

Frafrà e il “piparolobruscienti”

Più pirata o più signore ?Bruno Macrì

John Lennon e Yoko OnoAntonio e Lorenzo

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