+ All Categories
Home > Documents > riviera28/08/11

riviera28/08/11

Date post: 09-Mar-2016
Category:
Upload: rosario-rosario
View: 225 times
Download: 9 times
Share this document with a friend
Description:
giornale d'informazione
32
Egregio Signor Presidente, innanzitutto voglio dichiararLe l’inconsolabile mio rammarico per non potermi rivol- gere a Lei, chiamandola “Eccellenza”. Per come merita, soprattutto dopo la sua sgargiante foto con le anestetizzanti belle ragazze che hanno partecipa- to a Miss Italia nel Mondo. VOCAZIONI. Abbiamo visto il dr. Demi Arena con una scopa in mano spazzare qualche via di Reggio Calabria e ci siamo convinti ancor di più della verità pronunciata da Italo Svevo: la nostra vita è un errore di calcolo. Il dr. Demi Arena era nato per fare lo spazzino, e, contro la sua vocazione, s’è ritrovato a fare il sindaco. Il settimanale la Riviera tornerà in edicola Domenica 18 Settembre MIGLIOR SPETTACOLO Lo show di Peppe Voltarelli a Bovalino
Transcript
Page 1: riviera28/08/11

Egregio Signor Presidente,innanzitutto vogliodichiararLe l’inconsolabile

mio rammarico pernon potermi rivol-

gere a Lei,

chiamandola “Eccellenza”.Per come merita, soprattuttodopo la sua sgargiante fotocon le anestetizzanti belleragazze che hanno partecipa-to a Miss Italia nel Mondo.

VOCAZIONI. Abbiamo visto il dr. Demi Arena conuna scopa in mano spazzare qualche via di ReggioCalabria e ci siamo convinti ancor di più della veritàpronunciata da Italo Svevo: la nostra vita è un erroredi calcolo. Il dr. Demi Arena era nato per fare lospazzino, e, contro la sua vocazione, s’è ritrovato afare il sindaco.

Il settimanale la Riviera tornerà in edicola Domenica18 Settembre

MIGLIOR SPETTACOLOLo show di Peppe Voltarelli a Bovalino

Page 2: riviera28/08/11

DOMENICA 21 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 02

Page 3: riviera28/08/11

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 27

Roccella Jazz ha tanti voltie un solo straordinario

consenso che parte dauno dei festival più

importanti d'Europa,per allargare la sua

prospettiva a questapiccola oasi di benesse-

re e civiltà. Giuseppe peresempio, professore di

diritto e consulente d'azien-da che dopo esserci capitato

per caso nel 1994, ha decisodue anni fa di comprare casa,

solo che vive a Milano. “Amo que-sto posto per la qualità di quello che

offre, per la cordialità della sua gente,per il suo mare blu. Quando ero poco più

che ragazzo arrivai qui con un amico, fu unavventuroso viaggio in moto. Poi ci ho portato

mia moglie, poi siamo tornati con i figli e poi abbia-mo preso casa. Veniamo qui ogni volta che è possi-

bile, anche d'inverno. Tutto è diverso rispetto al miofaticoso quotidiano, Roccella è un vero toccasana.”

Concetto ribadito anche da Ester, brillante signoragreca trasferitasi da tempo a Taranto: “ Roccella èuna tappa fissa della mia estate da circa dieci anni.Accumulo le ferie e poi le trascorro qui, onesta-mente non saprei individuare altre possibili alter-native. Ogni anno trovo qualcosa in più e poi c'èquesto splendido festival di jazz che mi ha fattoapprofondire un genere verso il quale non avevoneanche una grande simpatia.” La pensa allostesso modo anche Paolo che è un musicista invia di formazione che arriva da Benevento:“Per me Rumori Mediterranei ha rappre-sentato uno stimolo in più per quella chepoi è diventata la mia strada. A casa miagirava qualche disco ma alcuni deimiei eroi musicali li ho visti qui per laprima e anche unica volta. Da JoeLovano e Bill Frisell fino a JanGarbarek ed Ornette Coleman.Quest'anno ho aspettato con ansia iconcerti di Ahmad Jamal e NicolaPiovani, ma il festival si fa apprezzareanche per l'originalità dei suoi progetti.”Brillano gli occhi anche per la padovana Giulia,anche lei pianista in erba che non ha mai mancatol'appuntamento con Roccella da dieci anni a questaparte: “Per me Roccella è semplicemente un postomagico. Ogni anno sono qui anche se ci devo stare per4-5 giorni. Amo i colori, i sapori, la cordialità dellagente. Secondo me sarebbe opportuno organizzare qual-che charter per far capire alla gente che vive dalle mieparti cosa vuol dire essere umani e disponibili. E se tuttoquesto ancora non bastasse ci sono anche i musicisti come

la straordinaria cantante americana Dee Alexander, chedal palco del porto, salutando il pubblico in apertura di con-certo ha detto “Grazie per avervi invitato in questoposto splendido, stamattina sono andata inspiaggia per rilassarmi e mi sono addor-mentata, non provavo questa sen-

sazione di relax da tempo,dovrò fare in modo di farmi

invitare come minimo adanni alterni.” Ma

quanto è bello starea Roccella.

Vittorio Pio

ROCCELLA

JAZZFESTIVAL

LA VOCE DEL POPOLO

Unacometaad agosto

Page 4: riviera28/08/11

ParlandoStyle

Primo Piano

di...

NORDICI&SUDICI

Le scagliette di nocciola e di cioc-colato, il sapore di cacao amaro.Con il trofeo dell’estate sedevamoin fila a un muretto in un orgasmodi mugolii. La gioia della vita, un

Moretto in mano, i giapponesi (infradito digomma) ai piedi e il mondo era nostro. Così ini-ziavano le roventi estati di un tempo, interrotte erovinate dal rientro degli emigrati che prendevanola scena, la tavola, i risparmi di un anno in cambiodi un po’ di zucchero a quadretti e qualche sgar-giante camicia a quadri. I peggiori erano i bambi-ni, si aggiudicavano il nostro trofeo senza sforzi. Cimandavano a comprare il Moretto per loro, pernoi al massimo qualche ghiacciolo alla fragola o allimone. In tavola vedevamo cibarie che non fre-quentavano mai le nostre case e noi dovevamoattendere che le cavallette riempissero le loro boc-che voraci sino allo sfinimento, per poter assaggia-re qualcosa. Noi facevamo le formiche e loro lecicale, non ci lasciavano nulla per i nostri inverniche per fortuna non erano né lunghi né rigidi.Andavano via con ogni briciola avanzata ai lorostomaci, e il disastro alimentare non era il peggio-re. La fame che ci procuravano avremmo potutoperdonargliela, l’inganno era il regalo velenosoche ci lasciavano. Ci raccontavano mondi splendi-di e noi siamo cresciuti, grazie alle loro insulsefavole, con la voglia di andar via, di raggiungere iparadisi di cui ci parlavano nei loro interminabilipranzi a spese nostre. Da grandi siamo andati inmassa a trovarli, abbiamo visto le loro umide casedi periferia, i casermoni anonimi che abitavano. Liabbiamo sorpresi a fare i lavori più umili e ci siamoseduti alle loro tristi tavole provando a riempire glistomaci con pastine in brodo e sottaceti saclà.Maledetti, ci hanno derubati da piccoli dei nostriMoretti, da grandi ci hanno consegnati alle nebbiee alle costrizioni del Nord. Quanto eravamo fessia non capire che la fame che avevano non potevaessere frutto di un paradiso, ma il prodotto di unavita di fatica, di sacrifici, di rinunce e fallimenti.Ah, potessimo rinascere che i nostri Moretti nonli avremmo ceduti più a nessuno e le nostre vite leavremmo cresciute per abitare il nostro mondoche è più paradiso degli altri.

Il moretto della Gelca

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 04

gregio Signor Presidente,innanzitutto vogliodichiararLe l’inconsolabile miorammarico per non potermirivolgere a Lei, chiamandola

“Eccellenza”. Per come merita, soprat-tutto dopo la sua sgargiante foto con leanestetizzanti belle ragazze che hannopartecipato a Miss Italia nel Mondo. Mala Costituzione- una ragione di più perspiantarla- ha abolito questo titolo, pur-troppo. E solo lenimento al crucciatorammarico mi viene dalla piena certezzache Ella, rifulgente per la sua modestiainnata e conservata , come le alici sott’o-lio, e, sovrano su tutti per il suo attacca-mento alla lettera e alla forma dellanostra Carta, me lo vieterebbe, sicura-mente.Ciò detto, vorrei entrare in argomento. Siccome, però, Ella,per come diffonde l’aura leggera attorno alla Sua persona, èuomo di alte letture e di riviste, solo se scritte in inglese, perfarLe intendere di cosa meno lamento, sento la necessità diinformarLa che su <la Riviera>> del 21 agosto il nostroDiavolo nero ha espresso il suo contorto compiacimento perla nomina a Presidente del parco marino regionale “Costadei gelsomini” del dr. Giuseppe Pezzimenti , da Lei decreta-ta. E al quale Ella deve voler un grande bene se con decre-to del 21 settembre 2010 gli aveva di già conferito l’inca-rico di componente del Nucleo di valutazione dei dirigentiregionali. Si capisce che il compiacimento, sia pure contorto, delDiavolo nero, era a scatola chiusa. Come Le è noto, ilDiavolo nero e i diavoli non hanno accesso a tutto ciò che èsacro e santo decreto. E, perciò, il nostro diavolo nulla sa deititoli fausti e dell’onusto curricolo che hanno fatto bendegno della nomina il dr. Giuseppe Pezzimenti, uscito sono-ramente sconfitto dalle elezioni comunali di Gerace allequali egli ha concorso come candidato-sindaco. Possibile chela detta nomina sia a risarcimento del danno ricevuto ? Soloil Diavolo nero, che in quanto tale, è il principe della menzo-gna potrebbe crederlo. Io no, ma vorrei lumi. Che non ven-gono dal Suo decreto presidenziale del 4 agosto 2011. Mi scusi, Signor Presidente, ma a me sembra che Ella si siacomportato nei riguardi miei e nei riguardi dei cittadini cala-bresi, che hanno il diritto di sapere, come don Abbondio neiconfronti di Renzo Tramaglino . Ha usato il latinorum, unalingua non decifrabile. E antideocraticamente apodittica.

Leggo, infatti, nel citato decreto che Ella ha preso atto“della verifica dei requisiti dei singoli candidati alla nominadi che trattasi [ Presidente]” e dei “ curricula” , allegati alladomanda, e da qui ha concluso che “ il sig. PezzimentiGiuseppe […] risulta in possesso dei requisiti per la nomina[…] ed in grado di assicurare il buon andamento e l’impar-zialità dell’organo al quale viene nominato”. Egregio Signor Presidente, io Le credo sulla parola, comeusano i buoni calabresi per i quali vale: l’uomo per la parolae il bue per le corna. Ma il buon tempo antico è passato datanto. Non ritiene, dunque, che, ai fini della trasparenza,conclamata dallo Statuto regionale, sarebbe di tutta utilitàche Ella ci dicesse in che cosa consistano i requisiti per lanomina a Presidente d’un parco regionale marino, quali irequisiti paralleli e il curriculum adempiente del dr.Pezzimenti, ex consigliere regionale? Se non altro , perché,trattandosi d’un ex consigliere , non vorrei pensare, zolfatodal Diavolo nero, che si tratti d’un vitalizio . Né voglio pen-sare che Ella, in assenza di elementi attivi e conducenti, abbiapromosso il dr. Giusseppe Pezzimenti con atto creativo diPadreterno. Poiché in Calabria un Padreterno, asceso daTerra in Cielo a miracolo mostrare, c’ è già. Due sarebberotroppi anche per la più docile delle teologie.Insomma, e per concludere, fuori i requisiti e il curriculum

del dr. Pezzimenti, che il mare e il suo fondo e la sua flora liconosce come un pesce in un’ampolla d’acqua dolce.Con i più distinti ossequi, certo che Sua Eccellenza non miguarderà in cagnesco, anche perché Eccellenza non è.Ovviamente dal lato costituzionale

Pasquino Crupi

GIOACCHINO CRIACO

LETTERAAPERTAALPRESIDENTE DELCONSIGLIO REGIONALE, FRANCESCO TALARICO

DEI REQUISITI E DEI CURRICULAE

Page 5: riviera28/08/11

la Riviera

DIAVOLO NERO

Maria Concetta Cacciola, di annitrentuno, madre di tre figli, la piùpiccola di 7 anni, ristretta in carce-re, è evasa dal carcere e dalledichiarazioni contro il padre e il fra-

tello, suicidandosi. Siccome ormai anche i pescinuotano in superficie, c’è stato anche chi s’èsbizzarrito nel chiarire se lo status della disgra-ziata giovane, mai prima dell’atto ultimo guarda-ta con pietà, fosse quello di “collaboratrice digiustizia” o di “testimone di giustizia”. Siamosicuri che, ove fosse stata assunta come “colla-boratrice di giustizia”, avrebbe avuto privilegi econcessioni tali da allontanare dalla sua mente ilpensiero del suicidio. Ma può anche darsi chesbagliamo.Detto crudamente, e ce ne scusiamo: si trattad’un cadavere e non d’una carogna. E in luogodegli avvoltoi, ci cono stati i commentatori : quel-li con il cuore in mano innanzitutto, come PieroSansonetti, e quelli con la ragion giuridica ,come il senatore siciliano Giuseppe Lumia, giàPresidente dell’Antimafia, più volte sbarcatonella provincia reggina per liberarci dalla‘ndrangheta . Ed è proprio di lui che qui voglia-mo intensamente interessarci.Il senatore Lumia, gran cacciatore di teste delin-quenti, distoglie lo sguardo , se mai l’abbia lìfatto irrompere, dal corpo esanime di MariaConcetta Cacciola e lo volge al sistema centra-le che governa la gestione di testimoni e colla-boratori il cui funzionamenti, dice, ha messo inmostra “limiti piuttosto evidenti”. E questi limitiegli intende correggere, se non proprio elimina-re. Non vorremmo incorrere nella dannazionedel senatore siciliano , ma per noi sta che infamiee suicidi sono il frutto della legislazione premia-le, promotrice dei pentiti, collaboratori o testi-moni che siano. Talché è contro questa che biso-gna intervenire, poiché da che mondo e mondola causa non si sradica, colpendo l’effetto.L’antibiotico del senatore Giuseppe Lumia lasciain piedi il sistema che porta una madre a suici-darsi e stringe i suoi a restare orfani.

Maria e Giuseppe

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 05

LAGIUSTIZIA È UN COSASERIA

GRATERI OSPITA ZUCCONI NELLA SUA GERACE

ESPERTI DI DIALETTOCALABRESE

NDRANGHETA APROCESSO

E fissata al 23 settembre laprima udienza del maxiprocesso alla 'ndrangheta cal-abrese al Nord. Le cui male retiorganizzattive dall’Aspromontea Milano non solo sono fitte,ma anche oscure. Sfoltite dalleintercettazioni. Bene, ma anchemale. Gli intercettati , poichéstupidi non sono, si parlano indialetto. Indecifrabile per laProcura di Milano. E così i PMlombardi hanno deciso dinominare per la decifrazionedelle parlate intercettate ungruppo di esperti di dialetto cal-abrese. Consigliremmo i pastoriin Aspromonte, se non ci fosseil sospetto della compatibilitàambientale.

Anna Laura Tringali

Ancora esemplari lezioni di legalità da parte di un grande magistrato,NicolaGratteri e di un grande giornalista,Vittorio Zucconi.Ma anche una lezione di"voglia di legalità" da parte della gente della Locride.Che vuole essere libera,di sce-gliere e decidere.Le foto realizzate da Enzo Lacopo e pubblicate sul sito online delsettimanale la Riviera ,che dimostra per l'ennesima volta di essere un giornale diinformazione e di formazione,sono significative.E parlano un linguaggio abbastan-za chiaro.C'è voglia di cambiamento.Contro qualsiasi condizionamento.Massicciapartecipazione popolare per la legalità.Senza ambiguità.Il coraggio della limpidez-za.Come erano chiare le canzoni di Giorgio Gaber ,di denuncia costruttiva.Eappena ho visto la foto con tutta quella gente seduta ad ascoltare chi da sempredice e scrive che "la giustizia è una cosa seria"(con il grande studioso di 'ndranghe-ta,Antonio Nicaso,ha realizzato il libro-intervista che ha questa frase cometitolo),chi lotta per la "libertà" dai soprusi mafiosi e dai condizionamenti dei politi-ci collusi,mi è tornata alla mente "La libertà", un'altra straordinaria ed indimenti-cabile canzone del mitico Giorgio Gaber.Cantava :"La libertà non è star sopra unalbero /non è neanche il volo di un moscone /la libertà non è uno spazio libero/libertà è partecipazione". E la grande partecipazione alla serata di Gerace,dà oggiconcretezza alle parole di Gaber,che diceva poi:"Vorrei essere libero, libero comeun uomo./ Come un uomo che ha bisogno /di spaziare con la propria fantasia /eche trova questo spazio /solamente nella sua democrazia". Democrazia .E' perdifendere questa grande conquista che magistrati come Nicola Gatteri quotidia-namente si battono contro le arroganti forze antisociali,che violano le leggi delloStato e le regole della convivenza civile.Un impegno costante,quello del giudice di

Gerace,che ha datoe continua a darebuoni frutti."Graziedott.Gratteri!",que-sto la "piazza dellalegalità di Gerace"ha detto con gratitu-dine al generoso ecoraggioso giudiceche ogni giornorischia la vita per ilbene di tutti!

DOMENICO LOGOZZO

foto Enzo Lacopo

Page 6: riviera28/08/11

Parland

LA COPERTINA MISS PLATÌ

di...

DOMENICA 28 AGOSTO2011 LA RIVIERA 06

Miss Platì per un motivospaziale è la più bella ditutte. In Aspromonte infatti, inquello originale, dove il buioè ancor più buio dellamezzanotte, si cammina nonsotto ma in mezzo alle stelle.E Venerdì 19 agosto, tragiovanissime stelle, Platì,meglio di Cape Canaveral,ha lanciato un diamantenella galassia.Ne serviranno tantissimi altriper costruire la CostellazioneD'Aspromonte. A Ovest, pura oltre iltramonto, altissima sopraMontalto e Polsi, potrebbecondizionare scontateprevisioni e rettificare vecchipregiudizi. Venti secchi e non cappe;luci bianche invece che blu;aquile e non civette; fasce alposto delle manette.Ma da ora Platì avrà bisognodel sostegno della bellezza diSan Luca, di quella di Africoe di Natile, sul versanteaspromantano jonico, e diparecchie altre sul quellotirrenico.Miss Aspromonte si può,sperando che a qualcunonon venga in mente diproporre la finale aGambarie che Aspromontenon è. Si potrebbe partire inveceilluminando Africo Vecchioche in questa congiuntura hale stelle dalla sua parte.

EDITORIALEdi ERCOLE MACRÌ

Nella foto sopraAdriana Catanzariti

eletta Miss Platì 2011In mezzo

Il numerossimo pubblico

sottola parata finale

delle miss

La Costellazioned’Aspromonte

Page 7: riviera28/08/11

la Riviera

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 07

nzi sul palco. Uno schiaffoin faccia ai luoghi comuni,ai soloni dell'informazio-ne, a quanti vogliono fare

di Platì la sede del male. E' andatain piazza la bellezza, sulla passerellaè salita la meglio gioventù con i voltifreschi e puri delle ragazze di Platì.Avete compreso bene, proprio nellapresunta culla del crimine globale lefiglie dell'Aspromonte hanno calca-to con sicurezza la scena. Hannodanzato su un palcoscenico per par-

tecipare alla selezione di un concor-so di bellezza. Un fatto normale perragazze che sono uguali a quelle diogni parte d'Italia, con sogni e aspi-razioni identiche a quelle delle lorocoetanee di altrove. Un fatto che èeccezionale solo per chi non cono-sce la nostra terra, per chi ha unapproccio superficiale e pregiudi-ziale con la Locride. Le ragazze sfi-lavano tranquille senza sentirsiaddosso il peso di un evento parti-colare, loro sanno di essere nate inun posto che chi non conosce giudi-ca negativamente, un paese avvezzoalla ribalta solo per i fatti di cronacanera. A dimostrazione della malafe-de di chi sentenzia senza conoscere,nessuno si è preso la briga di darespazio all'elezione di miss Platì,della bellezza locale che parteciperàalle prossime selezioni di ViboValentia. Cos'è, forse amiamo solola Platì dei bunker, delle retate?Non ci piace la Platì normale?Quella che porta i suoi ragazzi amostrare in piazza i sogni, le speran-ze? Ma come, non erano mafiosianche i bambini a Platì?Diciamocelo, quello che è successol'altra sera è spiazzante, ha sfatatotutto in una volta un cumulo dimenzogne così stratificate da sem-brare verità. Mentre la realtà è chePlatì non è un paradiso, anzi haparecchi problemi, che si chiamanodisoccupazione, abbandono, caren-

za di servizi e opportunità, e ovvia-mente anche criminalità, come ipaesi vicini e poi piano quelli piùdistanti. Platì ha problemi comeogni paese di una terra depressa etradita è ovvio ne abbia, né più némeno. A Platì la gente non è menobella o intelligente di altri posti, soloè un po' più sola, un po' più indifesa.Platì è accerchiata, come lo sonoAfrico o San Luca. E Platì ha, comegli altri, l'obbligo e la necessità dispezzare l'assedio, di uscire dalguscio in cui tanti malacarne, delposto e non, l'hanno rinchiusa. Ilsenso della sfilata è stato questo,qualcuno, soprattutto la sua gente,l'ha capito, tanti no. Tanti nonhanno compreso che Platì si vuoltogliere dal banco degli imputati sulquale per tanti anni si è lasciata met-tere. Non ci sono colpe genetiche dascontare, gli errori sono solo perso-nali e non collettivi. I platiesi nondevono, e non lo faranno, cospar-gersi il capo di cenere. Devono salire sulle passerelle, comehanno fatto le loro ragazze, mostra-re che il paese ha un'anima e unvolto che non coincidono con gliidentikit lombrosiani cuciti loroaddosso. Un volto e un'anima, inquesta occasione, non l'hanno avutoi tanti cronisti d'assalto che unavolta che non c'era da fare opera disciacallaggio sono spariti dalla circo-lazione.

RODERIGO DE CASTIGLIA

n più di 50 anni di podismo oratorionon mi era mai capitato di vedere unpopolo intero, contenuto dentro unapiazza, che, sorridente della ritrovata

voglia di dire la verità della storia, sembrava ,contro ogni legge fisica, slargarsi per fareposto a tutti. È accaduto a Platì, il paese piùvituperato del mondo, la notte del 19 agosto,prolungatasi fino alle prime luci dell' alba.Come a dire che tra il crepuscolo e la nottearriva l'aurora. Platì non farà eccezione.Dolce notte che un vento leggero premiavad'antichi ricordi quando le penne erano soloquelle degli uccelli e accarezzavano il cielo, enon sfregiavano, come ora, in mano a bipedisaltellanti, l'irredenta fatica millenaria delpopolo platiese . D'un popolo, prima crocifis-so sulla terra, poi in fuga, e, ai nostri dì, resotana di neonati, che, appena, desta la testa allaluce, mordono, come dice un letteratodell'Ottocento, Nicola Romano, la mano dellalevatrice, che alla vita li porta. C'era attorno al grande palco, dove si propizia-va l'elezione di Miss Platì - da scegliere traragazze di Platì, bellissime, disinvolte, di nativa

eleganza- una miriade di ragazzi, baciati dallanotte stellata. C'era, così come in ogni civiltà occidentale,una moltitudine promiscua, di uomini edonne, che applaudivano il passo sorseggiatodelle ragazze in gara.C'erano gli emigrati, che, ogni anno, mossi

dall'amore dei vecchi genitori, tornano alpaese, orgogliosi del loro paese, sapendone levisceri sane. C'erano le anziane donne- ne hanno viste ditutti colori e alle quali hanno fatto vedere ditutti i colori senza arcobaleno- che salutavanoe accompagnavano con gli occhi, rivolti al pas-sato lontano della loro adolescenza adulta, legiovinette di Platì, che con i loro tacchi pur

leggeri , là, nella piazza, la notte del 19 agosto,hanno provocato il rombo annunciante il crol-lo d'un mondo che fu, e fu soprattutto - lo ètuttora- nell'immaginazione collettiva.Tutta la nefasta veste, cucita con il pregiudi-zio, è stata stracciata. La bellezza, che nelllasocietà contadina, ferma su se stessa, era una

maledizione, adesso s’ è manifestatta comeun dono. È la bellezza rivelata delle ragazzedi Platì che libera definitivamente il paese dalmarchio di paese di 'ndrangheta, che fa ledonne recluse e monache di clausura.Quando mai un paese di 'ndrngheta solenniz-za pubblicamente la bellezza delle sue donne? Liberamente belle, questo ha detto l'elezionedi Miss Platì a Platì. Ed è il momento di met-

tere a posto le lancette dell'orologio, che,peraltro, a Platì hanno segnato sempre, dasempre, l'ora esatta, l'ora, che batteva sul qua-drante della Storia. Devono inventare un codice penale speciale,un codice secondo cui il delitto di uno è delit-to di tutti, per potere ridurre questo paese a

campo di concentramento. Qui gliavi fecondarono le terre con ilsudore della loro fronte, i nipotisolcarono l'Oceano per dare panee istruzione ai loro figli, e le proni-poti, il 19 agosto, sono state il coroche nel silenzio della sera hannoannunciato la primavera. La pri-mavera di Platì.Le lancette dell'orologio sono staterimesse a posto. Di questo, tornan-

do da Platì sul far del giorno, discorrevo conSandra, Maria Elena, e i miei compagni diAfrico. I quali mi domandavano: “E allora?”.E allora Platì, questa notte , ha scritto unapagina di letteratura meridionalista. Ovvero,uno schiaffo sonoro alla letteratura degli stro-finacci. Che, per sua natura, obbliga i suoidevoti a strofinare, come gli sguatteri, i piattidove si delibano pietanze antimeridionali.

Addio alle armiPlatì sugli scudi

Liberamente belle

Miss Platì è uno schiaffo in piena faccia ai luoghicomuni, ai pregiudizi, alla menzogna calcolata. Qui le figlie d’Aspromonte hanno calcato la scena

EssenzialeGIOACCHINO CRIACO

A

I

Una non insolita pagina di Letteratura meridionalista a Platì

Ma ci fu un tempo in cui le penne erano solo quelle degli uccellie accarezzavano il cielo, e non sfregiavano, come ora, in mano a bipedi saltellanti, l'irredenta fatica millenaria del popolo platiese,d'un popolo, prima crocifisso sulla terra, poi in fuga. E le ragazze del paese aspromontano rimenano il bel tempo

Gli errori sono personali e non collettivi.I platiesi non devono, e non lo faranno,cospargersi il capo di cenere

ILPECCATO ORIGINALE

Per l’informazione Platì attrae solo conla cronaca nera: arresti, bunker e retate

LAMALAFEDE

Page 8: riviera28/08/11

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 08

Page 9: riviera28/08/11

Reggio e dintorni

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 09

la Riviera

I costi della Politica«Ahi serva Italia, di dolore ostello, navesanza nocchiere in gran tempesta, nondonna di province, ma bordello!»(Purgatorio, Canto VI). Dante fu profeti-co. L’Italia è nel caos e oggi, chiunque, è ingara per spararla più grossa. Tagli, tagli,tagli. Questo è l’imperativo del momento.Ma tagli o ragli? Si poneva questa doman-da l’acuto Massimo Gramellini. Tagli deicosti della politica. E va bene. Ma anchetagli all’impazzata della storia patria? Perrisparmiare? Oppure per produrre altrespese nell’illusione di risparmiare? Negliultimi decenni c’è stata una ubriacaturagenerale. E’ partito il centrosinistra con lamodifica, per pochi voti, del titolo V dellaCostituzione. Poi sono arrivati Berlusconie Bossi ed hanno fatto il resto.Stravolgimenti dell’assetto costituzionale acolpi di decreti, leggine, voti di fiducia, eScilipoti vari. Invece di fare un’assembleacostituente che ridisegni la nuova architet-tura istituzionale attraverso un larghissimoe profondo dibattito, si va per la tangente.Con i mezzucci che usano di solito i par-venu che masticano poco di politica alta.Da qui la discussione aspra sull’annunciatotaglio dei piccoli comuni e delle piccoleprovince. Sia chiara una cosa. Non si puòtacciare la Calabria di eccessivo campanil-ismo. La bufera sta attraversando ognicampanile d’Italia, da Nord a Sud. E le dis-cussioni che si fanno qui si fanno in ognidove. Ma in Calabria i più avvertiti e atten-ti dovrebbero maneggiare il giocattolo condelicatezza perché c’è ancora una feritanon del tutto rimarginata che rimanda a 41anni fa. E ha fatto bene Pasquale MariaTripodi a mettere in guardia i colleghi daeccessivi sbandamenti. Quelli che oggi dis-involtamente lanciano proposte “innova-tive”, barattando presunti risparmi dovreb-bero rientrare nei ranghi perché la polem-ica agostana oltre ad esser inutile (sottol’aspetto storico) è anche dispendiosa epoco redditizia sul piano clientelare.

Ricordate quando furono promesse lemoltiplicazioni delle aziende sanitarie permotivi elettorali? La classe politicadovrebbe fare massa critica non sul singo-lo provvedimento, sebbene ognuno pensi,e non senza ragione, al proprio territorio,ma dovrebbe impegnarsi a pretendere unarevisioni generale dell’architettura isti-tuzionale. Ma torniamo alle province. Cisono partiti che da anni dicono chevogliono abolire le province. Il Pdl, Sel eUdc su tutte. Bene, che si aboliscano.Tutte. Ma il Pd è in mezzo al guado. NelPdl la mano destra non sa quello che fa lasinistra. La Lega fa quello che gli apre. Ecosì in periferia si litiga, ci si mobilita perun pericolo reale. E in questo dibattito cheè serio, tremendamente serio, arrivano leproposte più disparate. Una di queste è diunificare le sedi in un unico sito. La cosapiù semplice e intelligente. E dove individ-uare questo sito? Ammesso e non conces-so. Nel baricentro della Calabria. E dove sitrova l’ombelico geografico della regione?A Lamezia? No a Maida. Centro dell’ist-mo della Calabria. D’altra parte, come hogià scritto in un precedente numero, l’exconsigliere regionale Damiano Guagliardiha scritto un bel romanzo, “La rivolta dellepulci” (Città del Sole edizioni), in cui sognò l’in-augurazione della nuova sede unificatadella regione proprio a Maida. Ma è unromanzo.

BRUNO GEMELLIIl Premio “Micu Pelle” per il MeridionalistaLibero Pensiero Narrativo verrà assegnato il31 agosto in Bova Marina, Piazza Municipio,alle ore 21.30, a Gioacchino Criaco , unoscrittore profetico, l’unico scrittore calabreseprofetico dopo Gioacchino da Fiore eTommaso Campanella. Da Anime nere(2008) a Zefira (2009) ad American taste(2011) - tutti pubblicati dalla qualificata CasaEditrice Rubbettino- c’è uno scuotimentopotente e un indiscusso rinnovamento dellaletteratura del Sud. E, perciò, non a caso lascelta del Presidente del Premio, Pasquino

Crupi, direttore de «laRiviera» è caduta suGioacchino Criaco, nostroapprezzato e insostituibilecollaboratore. Un calabre-se con la testa alta nelvento gagliardo della lette-ratura meridionale e cala-brese che riporta all’ordi-ne del giorno della schifil-tosa cultura nazionale.

GIOACCHINO CRIACOINCORONAIL PREMIO“MICU PELLE”

Quando la pubblicità sdrammatizza

Un “Futtitinni” a caratteri cubitali campeggia all’ar-rivo delle Caronti di Villa San Giovanni. Si tratta diun singolare benvenuto? Di un invito a prendere lavita con più leggerezza? Di un consiglio dopo dueore di attesa all’imbarcadero di Messina che tihanno fatto arrivare tardi all’appuntamento? No, èil cartellone pubblicitario di una catena di negozid’arredamento siciliana che in tempi di crisi ti vieneincontro mostrando la massima elasticità nei paga-menti. Che dire? Al di là della discutibilità di certestrategie pubblicitarie, quel “Futtitinni” potrebbeessere accolto come un monito spiritoso, valido perpiù circostanze, che dopo una giornata nera ti fa sor-ridere.

Maria Giovanna Cogliandro

Page 10: riviera28/08/11

Parlandodi...

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 10

N on avrà ottenuto laparità in diversi campi,ma quanto al consumodi alcol il gentil sesso ha

ormai raggiunto gli uomini. Ledonne, un tempo guardate con diffi-denza e malizia se al ristorante ordi-navano del vino, oggi tracannanobirra e passano serate sbevazzando

vodka. Iniziano sindall’adolescenza aconsumare aperiti-vi alcolici, amari,superalcolici oliquori. Ragazzinie ragazzine, bulli epupe. Stando aidati Istat relativi al2010 il 30% delleragazze italiane dietà compresa tra i14 e i 17 anni beveoccasionalmente. Iragazzi sono il37,6%. Gli uominibevono per sentirsipiù maschi, ledonne per appari-re più belle e spie-tate. Ma a berenon sono solo leadolescenti. Beveoccasionalmente il

56,4% delle donne italiane di etàcompresa tra i 18 e i 24 anni, il 49,4%di età compresa tra i 25 e i 44 anni, il40% tra i 45 e 64 anni, e il 24,4%delle donne oltre i 65 anni. E ledonne reggine? Sono anche lorodelle grandi bevitrici? L’85% delledonne intervistate ha dichiarato dibere alcolici almeno una volta a setti-mana. Il 42% beve sempre durante ipasti. Il 37% (composto in maggio-ranza da giovani donne tra i 15 e i 25anni) beve fuori dai pasti, quasi ognisera. Le bevande preferite sono birrae cocktail per le più giovani e vino

per le donne dai 30 anni in su. E seper qualcuna si tratta solo di un bic-chiere di buon vino rosso che persinoil medico consiglia perché, comedicevano i nostri nonni, “fa buon san-gue” e, come dicono gli esperti, puli-sce le arterie abbassando il colestero-lo cattivo, qualcuna arriva a scolarsianche una bottiglia intera, soprattut-to se in compagnia di amici. Bingedrinking si chiama, è una sorta dibulimia da alcol, una moda cheimpazza in particolare tra i teenagere che prevede l’assunzione di 6 o piùbevande alcoliche, anche diverse, inuna singola occasione. Birra, vino,cocktail pesanti, superalcolici, buttatigiù tutto d'un fiato, senza sorseggia-re, un bicchiere dopo l'altro. Anchele donne reggine lo praticano, nonhanno problemi a confessarlo. Lofanno “perché non c’è niente di

male”, “perché si ride di più”, “per-ché ogni tanto ci vuole una botta divita”, “perché in vacanza bisognadivertirsi”, “perché si ritorna ragazzi-ne”, “perché rilassa e fa sentire piùdisinibite” e “perché chi beve soloacqua ha qualcosa da nascondere” –sostiene qualcuna, riprendendoBaudelaire. Il binge driniking non èuno sfogo da disperati, da emargina-ti solitari e infelici; si pratica in com-pagnia, in discoteca, alle feste traamici, il sabato sera, e lo sperimenta-no quasi tutti, ragazzi e ragazze, delleperiferie povere e figli di papà. Il10% delle intervistate ammette diseguire tale pratica abitualmente,mentre le binge-drinker occasionaliarrivano a toccare il 25%. E cosìBacco incontra Venere anche aReggio. Alle più grandi fa dimentica-re il passato, alle più giovani il futuro.La maggior parte, però, lo fa perpuro divertimento, non per vizio. Oalmeno così crede. Intanto i poten-ziali candidati all’alcolismo crescono,e si tratta soprattutto dei più giovanisotto i 18 anni. A quell’età l’alcol bru-cia letteralmente il cervello.L’organismo, infatti, è in grado diassorbire l’alcol a partire dai 20-21anni grazie ad un enzima. Prima diallora, sale al cervello provocandoserissime intossicazioni e distruggen-do i neuroni e le staminali neuraliconcentrati nell’ippocampo. Losanno tutti ormai. È per questo chevige un divieto anti-alcol per i giova-ni sotto i 16 anni. Un divieto che aReggio, come altrove, il più delle

volte viene disatteso. “So di amicimiei, coetanei, che frequentano i lidiin Via Marina e che consumanobevande alcoliche tranquillamen-te…” – ci rivela Giovanna N., quindi-cenne. Non si informano sull’età oforse i tacchi a spillo, il trucco pesan-te e gli abiti succinti traggono ininganno. E così il sabato sera si regi-stra il picco del consumo di alcol tragiovani e poco più che bambini.Sempre con riferimento alle ragazzereggine, in media le intervistate con-sumano 2 bicchieri, ma con profondee allarmanti differenze per età, conun massimo registrato per le giova-nissime, quelle al di sotto dei 18 anni,che arrivano a bere 4 bicchieri a sera-ta. È il fascino sottile degli alcolpop,bevande rinfrescanti, coloratissime,dolci e irresistibilmente cool, unmisto di succo di frutta o cioccolato ealcol (circa il 6%), pensate per i gio-vani tra i 18 e i 25 anni ma consuma-te anche dai quindicenni. I colorisgargianti e il sapore fruttato li fannosembrare innocue bibite per bambinima il contenuto alcolico è quello diun boccale di birra. Ci sono poi lebevande alcoliche dell’happy hour,quelle consumate con i salatini e leolive. Anche in questo caso non si faalcuna attenzione all’età. “Compare,lascia perdere mia commare che nonsa nemmeno lei quanto ha bevutooggi… l’impossibile!” e giù a ridere.Sono le sette del pomeriggio, sonosul treno diretto a Catanzaro Lido, equeste sono chiacchiere tra quindi-cenni.

Reggio, Bacco incontra Venere

Reggio

L’inchiestaDonne e alcolici

L’85% delle donne reggine consuma alcolici. Le più grandi lofanno per dimenticare il passato, le più giovani il futuro. Il 25% pratica il binge drinking, ovvero si “ingozza” di alcol,fino a 6 bicchieri, uno dietro l’altro.

MARIA GIOVANNA COGLIANDRO

I maggiori locali reggini nonrispettano il divieto anti-alcol sotto i 16 anni eservono alcolpop, bevanderinfrescanti dai colorisgargianti e dal saporefruttato che li fannosembrare innocue bibiteper bambini, ma ilcontenuto alcolico è quellodi un boccale di birra

IN EVIDENZA

QUELLE DELLA NOTTE

Page 11: riviera28/08/11

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 11

Page 12: riviera28/08/11

Parlando

Provincia

di...

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 12

Eugenio Fizzotti,un grande altruistaOgni qual volta Eugenio Fizzotti limitava i suoinumerosi impegni universitari, culturali, formativi, diproduzione bibliografica e di diffusione del pensierodel suo maestro Viktor Frankl, per venirsi a rinchiud-ere, per anni, in una stanzetta disadorna del CentroSalesiano di Locri, mi sono chiesto perché lo facesse.Perché mai un uomo dagli orizzonti culturali cosìvasti, psicologo di fama internazionale, riconosciuto,universalmente, come il rappresentante vivente piùstimato della logoterapia e analisi esistenziale, ha, dasempre, avvertito la necessità, impellente e interiore,di tornare in Calabria, in particolare nella Locride,per dedicarsi all’attività pastorale, alla lotta contro ilfenomeno mafioso, alla solidarietà, all’assistenza allefamiglie che avevano perso tragicamente un figliononché a diverse iniziative culturali?Lo ha fatto perché qui da noi la sua vita ha avuto sem-pre un senso.Nel vivere quotidiano in questa terra angustiata egliha realizzato l’ autotrascendenza, occupandosi deibisogni dei suoi fratelli, senza mai fare differenza trapersone umili o agiate, facendo comprendere a chi-unque l’abbia conosciuto che l’aforisma di SorenKierkegaard, tanto caro a lui e al suo maestro: “Laporta della felicità si apre verso l’esterno.”, non è una

frase vuota, ma un invito pressante riv-olto a ognuno di noi a ritrovare l’uman-ità perduta.Sì, in questa tanta vituperata Locride,infestata dalla mala pianta mafiosa,dove, in questi giorni di caldo afoso, ci sisveglia assaliti dall’olezzo dei rifiutiabbandonati sulle vie, Eugenio Fizzotti

ha incontrato uomini che non si arrendono. A questostato di cose e con loro ha sempre lavorato, insegnan-do a tutti noi che la felicità vera non è legata a benimateriali ma è un donare e un donarsi agli altri.Nei giorni scorsi Eugenio ha ricevuto a Bovalino ilPremio Pericle “Il libro dell’anno” per l’ultima suapubblicazione “La porta della felicità”, il giustoriconoscimento per l’uomo di cultura proveniente dacalabresi attenti a personalità che tanto incidono nelsociale.Domani, richiamato da una lettera di obbedienza delRettore Maggiore dei salesiani, tornerà a Roma,riprenderà il suo insegnamento presso l’ UniversitàPontificia Salesiana, l’Istituto Teologico per la VitaClaretianum e la Facoltà di Psicologia dell’UniversitàEuropea di Roma e si dedicherà ai suoi numerosiimpegni internazionali, ma nel suo cuore conserveràla nostra martoriata terra e, prima o poi, ci tornerà;noi saremo qui ad attenderlo a braccia aperte.

Pietro Alvaro

LA RASSEGNA

Funzionerà così il rinato Museo Nazionale Archeologico diReggio Calabria, quello che racconta la Magna Grecia intera,ma è famoso solo per due bronzee star. Funzionerà così, intor-no a loro, appunto. Una grande piazza d’ingresso segnata dageometrie e riverberi metafisici che come una contemporaneascena teatrale inquadra e lascia intravedere offuscati da unatenda, i meravigliosi e potenti Guerrieri di Riace. Il Bronzo A,quello “giovane” e nervoso, e il Bronzo B che è quello più“vecchio”, con grande corpo e testa piccola a causa probabil-mente di un perduto elmo.A e B (così furono battezzati da archeologi un po’ scarsi difantasia) potrebbero essere per Reggio Calabria quello che ilDavid è per Firenze. Invece il condizionale è d’obbligo.Perché nonostante il mistero che li circonda (da dove vengo-no; chi erano; perchè sono qui), nonostante il miracolosoritrovamento e l’indubbia qualità dell’opera, a differenza delDavid, A&B non si sono mai trasformati in icona per mer-chandising, magnete per turisti o logo da vendere caro aglisponsor. Anzi a tutt’oggi, secondo il “Quotidiano di Calabria”, i nostribronzei eroi hanno un terzo dei visitatori degli ippopotamidello zoo di Pistoia. E la cosa ovviamente dispiace, perchésenza nulla togliere agli ippopotami e soprattutto aMichelangelo, A&B sono persino più belli del David chenonostante il fiero aspetto a ben guardare mostra un corpo dacontadinotto toscano con mani grosse. Loro no.Sono alti, slanciati, perfetti. Come li volle Policleto, padre delfamoso canone di bellezza accademica. Gamba avanzata,equilibrio dinamico, flessioni che rispondono a tensioni,armonia della parti tra loro e con il tutto, obbedienza al chia-smo ovvero quella tecnica compositiva che disegnando qual-cosa di molto simile a una grande X porta il corpo umano asfiorare la perfezione divina.Così dicevano gli antichi. Così diciamo ancora oggi: bellocome un Bronzo di Riace. Lo sa persino Abercrombie & Fitchstorico marchio newyorkese che per vendere ai maschietti ita-

liani (e non) camicie aperte su addominali scolpiti e jeans cala-ti fino all’inguine, ha puntato su due modelli gemelli moltosimili ad A&B.E così fu anche per Dolce e Gabbana quando, lanciando lanuova campagna di mutande maschili, dissero “abbiamousato i calciatori perché sono i nostri Bronzi di Riace” e giùfoto di gruppo con Cannavaro, Zambrotta, Gattuso tutti s-vestiti da Bronzi.Forse è da queste considerazioni e dalla domanda “comesfruttare al meglio un tale tesoro mediatico?” che nasce iltanto discusso spot per incrementare il turismo calabrese,voluto dal governatore Giuseppe Scopelliti. Qui, un’animazio-ne piuttosto approssimativa e ingenerosa trasforma i semideiin due “tamarri” (corrispondente calabrese del “coatto”romano o dello “zarro” milanese) che escono nudi dalmuseo per far zingarate tra mari e monti. Non è piaciuto.Né agli studiosi (“Questo uso irrispettoso e volgare deiBronzi rischia di dar ragione a chi, come il ministroGalan, dice che la Calabria non li merita”, tuonòSalvatore Settis), né ai calabresi (“Il Quotidiano diCalabria” fu bombardato di proteste). Ma soprattuttonon è così che funziona.“Non si incrementa il turismo facendo uscire i Bronzi dalmuseo ma convincendo invece la gente ad entrarci”, pensa ilsovrintendente regionale Francesco Prosperetti che puntò aiBronzi appena nominato. Due opere così non si possono tene-re in cantina e il museo di Reggio, dati di afflusso alla mano,era poco più di una cantina. Certo l’ideale sarebbe stato uneffetto Bilbao: chiamare un archistar e regalare un capolavo-ro della contemporaneità agli uomini più belli dell’antichità,però i soldi… E poi a ben guardare, soffiando via la polvere, ilmuseo costruito da Marcello Piacentini durante il ventennioaveva un certo fascino da architettura razionalista e disegnatache in tanto dilagare postmoderno non guasta. Guastava peròil fatto che non ci fosse aria condizionata, che i servizi sem-brassero antichi quanto i reperti, che il percorso fosse tuttosbagliato e quel tesoro di collezione intristito da vecchiebacheche e disposto secondo desueti criteri di insiemistica(tipo: tutte le ciotole a destra e gli amuleti a sinistra).

Alessandra Mammì su “L’Espresso” del 23 agosto 20011

MUSEO NAZIONALE SUPERSTAR

Page 13: riviera28/08/11

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 13

Page 14: riviera28/08/11

A proposito di...

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 14

2 7,5

2 Per trovare un secondo posto bisogna scendere di un po’. Caulonia,con le sue notti è riuscita ad attrarre più che altri luoghi e in più va pre-miato il fatto che anche quest’anno il Tarantella festival, anche se piùarrogante del passato, ha saputo coinvolgere una moltitudine di perso-ne. A Caulonia, almeno per la Tarantella cinquemila persone ci vannoper più sere consecutive. Il resto è stato comunque interessante, moltele serate culturali con una tripletta di tutto rispetto con personaggi delcalibro di Piperno, Curcio e Criaco, oltre la solita movida dei locali not-turni. 3 Roccella Jonica non è riuscita a staccare il gruppo. Pulizia, servizi altop ed efficienza. Notte bianca, notte verde e Festival Jazz. Un teatro alCastello quasi sempre illuminato e un pullulare di cittadini e turisti chetra il giorno e la notte l’hanno fatta sembrare la “Saint-Tropez” dellaLocride. Ma quella di Roccella Jonica è una riconferma che dura dadiversi anni, segno che non solo una manifestazione come il FestivalJazz può definire una stagione o un modo di essere. Il successo diRoccella Jonica parte da lontano e durerà nel tempo. E’ questione dimentalità, politica seria e illuminata e i cittadini meno tamarri della

Locride fanno il resto. Voto7,54 Il lampo del “Welcome”non può risolvere una stagio-ne. Siderno passa da bella dinotte a attraente di giorno. Lagioventù, come cenerentola,dopo la mezzanotte scappavia. L’Ymca torna ad esseresolo mare e ombrelloni, ilresto non trova nessuna alter-nativa degna di nota. A solealto Siderno è impegnata aintrattenere turisti e cittadini

ma al calar del sole diventa solo meta di transito. Si consolerà un pococon la quattro giorni di Porto Salvo ma è un po’ pochino. Anche perSiderno serve attesa dopo un anno difficile su tutti i fronti. Quindi restia-mo attendisti e diciamo, anche qui per incoraggiamento, sufficienzapiena. Voto 7-5 Locri ha avuto senza dubbio la peggiore estate degli ultimi cinque osei anni. In altre parole non c’è stato nulla che abbia scatenato l’interes-se della Locride per raggiungere la cittadina di Zaleuco. Il solo “LeClub” non basta a tirare il carro. Per di più quest’anno anche scintille ditamarraggine da rissa hanno colorato le ultime sere. Insomma Locriviaggia un poco sull’inerzia degli altri anni e quindi regge e tiene botta,ma è chiaro che è palesemente in caduta libera. Se non si inverte la rotta

Bovalino

Locri - Siderno

1 8+Marina di GioiosaGioiosa Jonica

3 7+Roccella Jonica

4 7Ardore-Bovalino

5 7-Casignana

6 6,5Bianco - Gerace

7 6+Caulonia

8 6Monasterace

10 0Il mare

Un’estate sottotono dal punto di vista delle presenze turistiche, bella per leofferte culturali e gli spettacoli messi in campo. La nostra classifica vienestilata in base a parametri diversi e non solo per la qualità delle iniziative,tiene conto dell’investimento economico rapportato alla grandezza dellalocalità e alle esperienze precedenti.

SORPRESA

BOVALINO

1 La prima nota positiva è perBovalino. Dobbiamo dirlo, intempi di crisi si è fatto più diquanto si poteva e quest’annoanche i giovani hanno dato illoro contributo. Anzi forse laforza è stata proprio la colla-borazione. Tutti insieme

Masino & Ruggero) peruna Bovalino che spaziadalla festa dei Pirati aifuochi, come Bianco,alle analisi sui problemiambientali, alla presen-tazione di libri e serate

varie ben riuscite e iniziative nella Villacomunale e in piazza. Forse l’estate diBovalino è stata la prima a iniziare, già aluglio, dei suoi segnali positivi va dato conto.Raggiunge l’estate bovalinese la vetta conun colpo di teatro, una serata perfetta, comeracconta Criaco, dove oltre al talento diPeppe Voltarelli si verifica il fatto nuovo:tutti i presenti sono paganti e così si paga lospettacolo. Questa filosofia nuova risulta vincente.

Voto 9ESTATE 2010

Classifica estate 2011

Bovalino vince, batte la concorrenza e realizza lospettacolo estivo più bello con un concerto capola-voro di Peppe Voltarelli, e l'enfasi è un atto dovutonon un dono elargito. Non si picchino gli altri per-ché tutti meritano elogi. Tanti sono stati gli eventiriusciti degni di nota. Complessivamente la Locrideha offerto un pacchetto culturale e ludico di livello,la macchina del divertimento ha funzionato bene.Chi ha scelto la nostra terra andrà via soddisfatto, c'èstato di che nutrire lo spirito e il corpo; natura, pan-cia e cultura, unite a un'ospitalità genetica che las-ciano intontiti i turisti. Ancora enfasi? No, realtà,abbiamo l'età e l'esperienza per poter dire che ques-ta estate si stava meglio da noi che altrove. Abbiamofatto un salto in parecchie località turistiche italiane,l'aria, il mare, il cibo, la gente. Quest'anno da noitutto era più appetibile, tutto: le serate di Roccella,del Paleariza, di Caulonia, Siderno, Bovalino, Locri,Mammola .. l'elenco è lunghissimo. Eventi ognisera, per tutti i gusti. Tutto perfetto? No. Mancava ilmateriale base per la riuscita dell'estate, il turismo inquantità per dirla con Voltarelli. Poche presenze,come al solito. Pochi fortunati che quasi in solitu-dine si sono goduti le bellezze della nostra terra, unmare trasparente e un Aspromonte magico e integronel cuore dell'Europa. Evitiamo di snocciolare i

problemi strutturali che tengono lontani i turistidalla nostra regione, andiamo oltre, facciamo pro-poste. E' inutile tormentarci, turismo in quantità danoi non ci sarà mai .. e ringraziamo Dio, aggiun-giamo noi. Non ci serve, non è necessaria unamassa di persone buona a calpestare e sporcare las-ciando solo un obolo. La propensione naturale dellaLocride è all'accoglienza di un turismo determinato,selezionato e di livello. Siamo adatti a un pubblicorispettoso della nostra natura e della nostra terra.Vogliamo gente senza pregiudizi, capace di farsicoinvolgere, anche per pochi giorni, in una dimen-sione mentale millenaria. La Locride, lo Ionio,l'Aspromonte, sono esperienze mistiche, il cibo,l'acqua, l'aria sono immersi nel simbolismo. Quellidelle cotiche con i fagioli non si troveranno a loroagio, qua trippa per gatti non ce né, con buona pacedi chi ci vuole nduja e lupara. Siamo altro rispettoagli ologrammi che ci hanno cucito addosso, perquesto siamo propensi a ricevere gente con l'intelli-genza sufficiente a superare gli stereotipi. Puressendo popolari e rivoluzionari siamo per un turis-mo d'elite, mentale e non di tasca. Come Voltarellicrediamo che la soluzione occupazionale non sirisolva con una quantità enorme di turisti. Venganoin pochi, ma quelli buoni, disposti a spendere dipiù, perché da noi si può avere di più, nonostante lamala politica, la mala amministrazione, la malavita,che ci remano contro solo i ciechi possono negarel'evidenza di una splendida estate fornita dai tantivolenterosi della Locride abituati a buttare il cuoreoltre gli ostacoli e a rilanciare ogni anno la sfida,sebbene si ritrovino ogni fine stagione con le taschevuote. Grazie, a tutti, veramente tanti, che nonos-tante noi stessi e la zavorra che ci atterra ci hannoregalato un'estate magnifica. Per i soldi, ci rifaremol'anno prossimo.

Turismo in quantita' e bombole di gas

Voltarelli show

9 6 -Tutti gli altricomuni

1

Page 15: riviera28/08/11

la Riviera

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 15

si rischia il botto. Per quest’anno pazienza e chiudiamo gli occhi. Voto 7– (di incoraggiamento)6 Sant’Ilario entra tra le grandi proprio in virtù del suo essere un picco-lo borgo. Merito della sapiente regia di Maria Teresa D’Agostino, mira-bilmente assistita da Pasquale Brizzi e dalle associazioni del territorio.Tra la marina, Condoianni e il borgo antico, la cittadina ci ha regalatoun’offerta appetibile e di qualità, con l’acuto finale di un grandioso NinoRacco che ha seguito gli spettacoli musicali dei Quarta e gli incontri let-terari con gente come Enzo Romeo. Voto 6,67 Più piccolo e lontano è un luogo più difficile è attrarre turismo. Perqualcuno questo teorema va letto al contrario. Resta il fatto che quan-do a Casignana per almeno tre sere, nel borgo, le tradizioni raggiungo-no l’apice del successo è da segnalare. Come da sottolineare è il bagnodi folla per Anna Tatangelo e il tutto esaurito per le serata del MagnaGrecia Teatro alla Villa Romana. Un estate bomboniera per un borgocon meno di mille abitanti che rischia “l’accorpamento”. Va dato meri-to alle intuizioni e al “savoir-faire”. Voto 6,58 Benestare si distingue per l’ottimo intrattenimento, le serate delTarantella Time sono belle, la sua perla è rappresentata però dalla capa-cità di unire il divertimento all’impegno sociale che si concretizza conl’accoglienza offerta a 15 ragazzi provenienti dal continente africano.Bravo Rocca. Voto 69 Dopo cinque anni di spinta sull’acceleratore Ardore tira il fiato. Uncalendario ricco, come ogni anno, ma con un poco meno di qualità. Equesto anche per la tre giorni di festa che oramai è appuntamento fisso.La gente lo ha capito, e tranne l’ultima sera in cui c’è stato il pienone,Ardore ha fatto i conti con qualche spazio in più e qualche persona inmeno. Ma l’impegno, come in passato, c’è stato e riprendere fiato èobbligatorio, anche economicamente. Se magari qualcuno si rendesseconto che Ardore non è Montecarlo e che a dicembre si potrebbero evi-tare spese inutili (Natale è Natale), si metterebbe qualcosa da parte perfare esplodere l’estate. Comunque un buon lavoro. Voto 6.10 Per Marina di Gioiosa, Monasterace, Bianco, Gerace, Placanica,Mammola, Gioiosa Jonica, Caraffa e tutti gli altri comuni della Locrideun 6 – politico. Pochi soldi, lo sappiamo, e tanti problemi con la spazza-tura. Discorso a parte per Marina di Gioiosa che esce da una situazioneamministrativa drammatica e noi sappiamo che la gente della “Marina”saprà riprendersi in fretta dalle vicissitudini in cui è incappata. Gli atricomuni, specie i più piccoli, potrebbero lavorare in sinergia con i vicinidi casa e organizzare qualcosa di più interessante e soprattutto di qua-lità. Sappiamo che amministrare è difficile, ma non lo ha imposto nes-suno a chi ha deciso di mettersi la fascia intorno al petto, quindi rimboc-catevi le maniche.

1

4

6 7

8 9

5

2 3

Page 16: riviera28/08/11

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 16

SSEERRVVIIZZIIOO DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPEERR II CCIITTTTAADDIINNII,, nnuummeerroo vveerrddee::SSEERRVVIIZZIIOO DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPEERR II CCIITTTTAADDIINNII,, nnuummeerroo vveerrddee:: 800 678 910 11800 678 910 11

IINNDDIIRRIIZZIINNDDIIRRIIZZZZOO ZZOO Tutti i bandi sono disponibili sul sito dell’Unione Europea e della Commissione

Europea Rappresentanza in Italia: www.europa.eu.int - www.europa.eu.in/italia - Per maggiori informazioni è possibile contattare i nostri

uffici: Centro di informazione dell’UE - Europe Direct “Calabria&Europa”

info: Palazzo Ameduri, piazza dei Martiri 89046 Gioiosa IonicaTel: 00 39 0964 412400 - fax 0964 342022

email associazioneeurokom@tiscali. itwww.eurokomonline.eu

“ C“ CALABRIA & Europa”ALABRIA & Europa”

Secondo una relazione approvata dallaCommissione europea, il Fondo euro-peo di adeguamento alla globalizzazio-ne (FEG) ha aiutato l’anno scorsocirca 23.700 lavoratori, licenziati acausa della crisi economica e deiprofondi mutamenti strutturali verifi-catisi nel commercio mondiale: unnumero più che doppio rispetto a quel-lo dei lavoratori assistiti dal Fondo nel2009. Gli 83,5 milioni di euro erogatidal Fondo di globalizzazione dell’UE a9 Stati membri sono destinati ad aiuta-re le autorità nazionali a sostenere ilavoratori licenziati nella ricerca dinuove opportunità di lavoro.In occasione della pubblicazione dellarelazione annuale, László Andor, com-missario UE per l’occupazione, gliaffari sociali e l’integrazione, ha affer-mato: “Fin dalla sua istituzione nel2007, il Fondo europeo di adeguamen-to alla globalizzazione, in quanto stru-mento che esprime la solidarietàdell’UE, è intervenuto a sostegno dichi ha perso il posto di lavoro. Il Fondoha formato e assistito migliaia di lavo-ratori europei nella ricerca di un lavo-ro e continuerà a svolgere un ruolocruciale nella lotta alla disoccupazionee nella prevenzione di quest’ultima.”Ed ha aggiunto: “Il FEG rispecchia lanecessità di concentrarsi sulle sfide diquesto decennio e di mantenere fortiinvestimenti nel campo della formazio-ne, dell’innovazione e delle infrastrut-ture in Europa.”Dalla 4a relazione annuale sulle atti-vità del FEG emerge che nel 2010 icontributi FEG versati agli Stati mem-bri sono triplicati. Nel 2010, ilParlamento europeo e il Consiglio

d e l l ’ U n i o n eeuropea, inquanto autoritàdi bilancio dellaUE, hannoapprovato 31decisioni permobilizzare lerisorse del FEG:13 di esserispondevano adomande inol-trate nel 2010 e18 a domandeinoltrate nellaseconda metàdel 2009.Questa impennata rispecchia l’improv-viso avventarsi della crisi economica efinanziaria mondiale che ha portato aun drammatico incremento delledomande nel 2009. Nel 2010 è statoapprovato un numero di casi pari al tri-plo rispetto al 2009 e il cofinanziamen-to del FEG versato agli Stati membri èaumentato del 60%.I contributi FEG hanno riguardato 23688 lavoratori licenziati in 9 Stati mem-bri (Danimarca, Germania, Irlanda,Lituania, Paesi Bassi, Polonia,Portogallo, Slovenia, Spagna), per untotale di 83 554 141 di euro. L’aiuto èstato concesso per cofinanziare la sti-molazione del mercato del lavoroattraverso misure proposte e organiz-zate per i lavoratori dagli Stati membri,nei 24 mesi successivi alla richiesta. IlFEG ha cofinanziato il 65% dellemisure; il restante 35% è stato fornitoda fonti nazionali. Le misure concretedestinate alle persone in cerca di lavo-ro comprendono: assistenza intensa e

personalizzata nella ricerca del lavoro,vari tipi di formazione e di riqualifica-zione professionale, incentivi e inden-nità temporanei per la durata degliinterventi e altri tipi di sostegno comela creazione di imprese e regimi pub-blici a favore dell’occupazione.Il FEG, iniziativa nata da una propostadel presidente Barroso per aiutare lepersone che perdono il posto di lavoroper effetto della globalizzazione, èstato istituito dal Parlamento europeoe dal Consiglio alla fine del 2006.Inserendo il FEG nelle proposte per ilprossimo quadro finanziario plurien-nale al di là del 2013, la Commissioneintende dimostrare che anche in futu-ro l’UE continuerà a esprimere attra-verso questo Fondo la propria solida-rietà con i lavoratori licenziati e leregioni colpite.Contesto generale Nel 2010, la Commissione ha ricevutoin tutto 31 domande di assistenza del

FEG - una in più rispet-to al 2009. Esse sonostate presentate da 12Stati membri, per unaiuto totale di 169 994542 di euro del FEGdestinato a 31 995 lavo-ratori licenziati, appar-tenenti a 16 settori. TreStati membri hannopresentato domandaper la prima volta nel2010: Repubblica ceca,Polonia e Slovenia.Dall’inizio della suaattività nel gennaio2007, il FEG ha ricevu-

to 78 domande d’intervento per unimporto totale di 355 milioni di euro afavore di 76 000 lavoratori circa. IlFEG riceve oggi domande provenien-ti da un numero sempre maggiore disettori economici e di Stati membri.La relazione annuale descrive inoltre irisultati di 4 contributi assegnati dalFEG in anni precedenti a 3 Stati mem-bri (Spagna, Portogallo e Germania) eal modo in cui il FEG ha aiutato i lavo-ratori licenziati a trovare un nuovoposto di lavoro. Da essa emerge che 629 lavoratorilicenziati dal settore automobilistico,tessile e della telefonia mobile hannotrovato nuovi posti di lavoro o attivitàlavorative autonome entro la fine delperiodo di sostegno FEG di 12 mesi (il20% dei 3 146 beneficiari del soste-gno). Come diretta conseguenza della crisi, ilreinserimento professionale dei lavo-ratori è stato ostacolato da mercati dilavoro caratterizzati da difficoltà locali

e regionali e incapaci di offrire oppor-tunità di lavoro.3 Stati membri hanno raccolto unaserie di indicatori interessanti secondoi quali la situazione personale, la fidu-cia in se stessi e l’occupabilità dei lavo-ratori interessati sarebbero nettamen-te migliorate grazie all’assistenza e aiservizi del FEG, anche se non sempreessi hanno trovato rapidamente unanuova occupazione. Nelle regioni col-pite da esuberi, il FEG ha dato agliStati membri l’opportunità di agire inmodo più incisivo di quanto sarebbestato possibile senza i suoi finanzia-menti, sia sul piano del numero di per-sone assistite che su quello della dura-ta e della qualità dell’aiuto.Il contributo dell’UE ha inoltre per-messo ai paesi risposte più flessibili, ini-ziative più mirate e innovative e unamaggior attenzione ai lavoratori menoqualificati. L’assistenza cofinanziata dalFEG rafforza quindi l’investimentonello sviluppo di competenze, che hagià dimostrato di avere effetti positivisui tassi di reimpiego dei lavoratori aiu-tati, anche a medio e a lungo terminedopo la fine degli interventi del FEG.Il FEG è stato inoltre un utile strumen-to nei periodi di disavanzi di bilancio edi tagli nel settore pubblico, quando lerisorse nazionali scarseggiano e gliStati membri si riprendono a faticadalla crisi mondiale. Questi aspetti sot-tolineano una volta di più che il FEGfornisce un aiuto prezioso ai lavoratorilicenziati ed evidenziano la solidarietàdell’UE di fronte al cambiamento.Maggiori info suhttp://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=326&langId=en

In tempo di crisi si triplicano gli aiuti ai lavoratori forniti dal Fondo di adeguamento alla globalizzazione della UE

Istruzione e Cultura - APPRENDIMENTOPERMANENTE01/12/2011 prima scadenza - 01/03/2012 ultimascadenzaDescrizione:Il presente invito a presentare proposte si fondasulla decisione che istituisce il programma diapprendimento permanente, adottata dalParlamento europeo e dal Consiglio il 15novembre 2006 (decisione n. 1720/2006/CE)Obiettivi: a) contribuire allo sviluppo di unapprendimento permanente di qualità e pro-muovere risultati elevati, l’innovazione e unadimensione europea nei sistemi e nelle prassidel settore; b) sostenere la realizzazione di unospazio europeo dell’apprendimento permanen-te; c) contribuire a migliorare la qualità, l’attrat-tiva e l’accessibilità delle opportunità di appren-dimento permanente disponibili negli Statimembri; d) rafforzare il contributo dell’appren-dimento permanente alla coesione sociale, allacittadinanza attiva, al dialogo interculturale, allaparità tra le donne e gli uomini e alla realizzazio-ne personale; e) contribuire a promuovere lacreatività, la competitività, l’occupabilità e lo svi-luppo di uno spirito imprenditoriale; f) contri-buire a una maggiore partecipazione di personedi tutte le età, comprese quelle con particolari

esigenze e le categorie svantaggiate, all’appren-dimento permanente a prescindere dal retroter-ra socioeconomico; g) promuovere l’apprendi-mento delle lingue e la diversità linguistica; h)promuovere lo sviluppo, nel campo dell’appren-dimento permanente, di contenuti, servizi, solu-zioni pedagogiche e prassi a carattere innovati-vo basati sulle TIC; i) rafforzare il ruolo dell’ap-prendimento permanente nello sviluppo di unsentimento di cittadinanza europea basato sullacomprensione e sul rispetto dei diritti dell’uomoe della democrazia e nella promozione della tol-leranza e del rispetto degli altri popoli e dellaaltre culture; j) promuovere la cooperazione inmateria di garanzia della qualità in tutti i settoridell’istruzione e della formazione in Europa; k)incoraggiare il migliore utilizzo di risultati, diprodotti e di processi innovativi e scambiare lebuone prassi nei settori disciplinati dal program-ma di apprendimento permanente, al fine dimigliorare la qualità dell’istruzione e della for-mazione.Beneficiari: Il programma di apprendimentopermanente si applica a tutti i tipi e livelli diistruzione, di insegnamento e di formazioneprofessionali ed è accessibile a tutte le entitàelencate nell’articolo 4 della decisione. I candi-dati devono essere stabiliti in uno dei seguenti

paesi: - i 27 Stati membri dell’Unione europea, - i paesi SEE/EFTA: Islanda, Liechtenstein,Norvegia, Svizzera, - i paesi candidati: Croazia, Turchia. Conformemente all’articolo 14, paragrafo 2,della decisione che stabilisce il programma LLP,i progetti e le reti multilaterali istituiti nel qua-dro dei programmi Comenius, Erasmus,Leonardo da Vinci, Grundtvig e delle attivitàfondamentali del programma trasversale sonoaperti anche a partner di paesi terzi che non par-tecipano già al programma di apprendimentopermanente sulla base dell’articolo 7 della deci-sione. Si invita a consultare la guida LLP per idettagli sulle azioni interessate e sulle modalitàdi partecipazione. Importo disponibile:1 140milioni di EUR SCADENZE :Comenius Mobilità individuale degli alunni: 1°dicembre 2011 Comenius, Grundtvig: Formazione permanen-te Primo termine 16 gennaio 2012; 30 aprile2012; 17 settembre 2012 ComeniusAssistentati: 31 gennaio 2012 Comenius,Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig:Progetti multilaterali, reti e misure di accompa-gnamento 2 febbraio 2012

Leonardo da Vinci: Progetti multilaterali per iltrasferimento dell’innovazione 2 febbraio 2012 Leonardo da Vinci: Mobilità (compreso il certi-ficato di mobilità Leonardo da Vinci); Erasmus:Corsi di lingua intensivi (EILC) 3 febbraio2012 Programma Jean Monnet 15 febbraio 2012 Comenius, Leonardo da Vinci, Grundtvig:Partenariati; Comenius: PartenariatiComenius Regio; Grundtvig: Seminari 21 feb-braio 2012 Erasmus: Programmi intensivi (IP), mobilitàdegli studenti per studi e tirocini (incluso il cer-tificato di tirocinio del consorzio Erasmus) emobilità del personale (incarichi di insegna-mento e formazione del personale) 9 marzo2012 Grundtvig: Assistentati, progetti di volontariatodegli anziani 30 marzo 2012 Programma trasversale: Attività chiave 1 -Visite di studio Primo termine 30 marzo 2012 Secondo termine 12 ottobre 2012 Programma trasversale: Tutte le altre attività 1°marzo 2012 L’entità delle sovvenzioni e la durata dei proget-ti variano a seconda di fattori quali il tipo di pro-getto e il numero di paesi partecipanti.

Bandi in scadenza

Page 17: riviera28/08/11
Page 18: riviera28/08/11

Parlando

FOCUS

di...

DOMENICA 28 AGOSTO2011 LA RIVIERA 18

Crediamo sia arrivata l’ora di farla definitivamente finita e di dire ,senza peli sulla lingua,come stanno davvero le cose dentro Palazzo San Giorgio. Fiumi di veleno,tatticismi,trasversalismi e inciuci,ingiurie personali etc.. etc.. E’ questo a cui abbiamo assistitodall’inizio della campagna elettorale fino ad oggi. Ora basta. Ha ragione il consigliereBova quando afferma che al Comune ci sono tre minoranze è vero ma omette di direche a fronte di ciò c’è un'unica opposizione che è quella del centro sinistra ufficiale.

I consiglieri comunali Nino Liotta Demetrio Delfino

I mari calabresi dall'inchiestaPoseidonealla recente maglianera di LEGAMBIENTEAi tempi dei romani il potente e temutoPoseidone, padre del ciclope Poliremo e per-secutore dell'astuto Ulisse, in Calabria aveva isuoi tempi ed i suoi devoti. Quando i contadi-ni e pastori romani impararono a navigare,hanno dovuto fare i conti col Dio del mare chesolcava le onde su un cocchio, seguito da unostuolo di Nereidi, tenendo in mano il magicotridente. Forse per questa ragione il sostitutoLuigi De Magistris volle chiamare “ Poseidone“ la più importante inchiesta a carico dellaRegione Calabria che vide rinviati a giudizio ivertici politici ed amministrativi dell'Ente. IlProcuratore della Repubblica di Catanzaro,Giuseppe Borrelli, che ha continuato l'indagi-ne sottratta dal Procuratore MarianoLombardi al dott. De Magistris, terminato illavoro, notifica un avviso di conclusione delleindagini a quaranta persone inquisite, tutteper presunti illeciti sulla depurazione. Tra que-ste la posizione più grave è quella dell'ex presi-dente della Giunta regionale GiuseppeChiaravalloti, ex Procuratore della Repubblicae legale rappresentante del ufficio delCommissario per l'emergenza ambientale. Cisono pure Giovambattista Papello e ClaudioDicembrini, per avere svolto funzioni diresponsabile unico del procedimento, e SantoLico e Vincenzo Restuccia, imprenditori ope-ranti nel settore della depurazione. A tutti loroviene contestata anche l'associazione a delin-quere. Non facciamo i cronisti giudiziari e nonintendiamo riferire sul proseguo della vicenda.Abbiamo richiamato l'inchiesta Poseidoneperché nell'epoca la Regione Calabria, avendoa disposizione una grande massa di danaropubblico, aveva varato un grande piano perdotare finalmente la Regione di moderniimpianti di depurazione per offrire ai calabre-si ed ai turisti un mare pulito e cristallino. Male aspettative vanno presto deluse. L'inchiestamette in risalto che tanti impianti sono statiprogettati e realizzati male o solo in parte eche i quattrini hanno preso strade diverse daquelle su cui dovevano camminare. Va così infumo il piano più importante varato inCalabria sull'ambiente. Eppure ne era respon-sabile un ex Procuratore della Repubblica!Così tanti comuni calabresi continuano a sca-ricare a mare le loro fogne. D'estate, per cerca-re di nascondere il reato, per un malintesoamor di patria, fanno costruire sulle spiaggeove scaricano degli sbarramenti di sabbia perimpedire al liquame di defluire direttamente amare. Nessuno ha visto e vede mai niente.Solo poche volte abbiamo letto di inchiesteaperte da alcune Procure e di depuratorisequestrati. I calabresi ed i turisti però hannoancora modo di notare nelle incantevoli gior-nate estive, una certa schiuma marrone galleg-giare sulle onde placide, seguendo il corsodelle correnti. La stampa locale non è rimastaassente ed ha informato i cittadini e le Autoritàcompetenti. Ma nessuno ha sentito. Spesso laRegione, per mezzo dell'Ente che viene paga-to per monitorare il mare ed il territorio ha

emanato comunicati rasserenanti: la schiumamarrone non è dovuta al liquame delle fognema solo a mucillagine innocua. Alcuni credo-no, altri hanno fanno finta di credere, sempreper il solito malinteso amor di patria. Ma laGoletta verde di Legambiente non ha presoper buoni i dati forniti dall'Arpacal ed ha fattoi propri monitoraggi sulle lunghe coste cala-bresi. I risultati sono stati resi pubblici e divul-gati da buana parte delle carta stampata. Sonoallarmanti. Secondo i dati forniti dal Cignoverde la regione più inquinata è la Calabria.Qui mancano i depuratori ed abbondano gliscarichi fognari illegali. Molti depuratori nonfunzionano, altri solo parzialmente. Nel recen-te passato abbiamo assistito ad una buonacampagna di stampa sulle presunte navi deiveleni, ma su quello che arriva a mare, sotto gliocchi di tutti coloro che vogliono vedere, siparla poco, e solo d'estate, come se in invernofosse possibile scaricare a mare! Non parliamopoi dei paesi dell'entroterra dove i depuratorinon sono mai esistiti. E che dire di tanti fran-toi senza impianti di depurazione? Se le cosestanno così è naturale che ci siano responsabi-lità passate e presenti, omissioni di controlli eviolazioni di legge. E i tumori dalle nostre partisono in aumento. E' colpa del destino avversoo dell'inquinamento che sta dando l'ultimocolpo di grazia a una regione priva d'industriee che pertanto dovrebbe risultare ad inquina-mento zero? Se i dati del Cigno fossero ritenu-ti invece falsi andrebbero contestati con ognimezzo. Chi vede deve tacere per amor dipatria? E i Sindaci? Se ci sono facciano sentirela loro voce autorevole. E la Regione si svegli.O si pensa che il popolo calabrese, rassegnatoda secoli, sia ancora disposto a sopportaretutto, comprese le malattie e la morte perinquinamento? Anche i dittatorelli del NordAfrica erano tranquilli ma si sono visti disar-cionare da tanti giovani che all'improvvisohanno preso coscienza dei loro diritti.

La Tarantellaa CauloniaILARIO AMMENDOLIA

BRUNO CHINÈ

Può un piccolo centro della Locrideavere l’ambizione di mandare unmessaggio che vada ben oltre i propriconfini ?Il tentativo è arduo, ma la risposta èsì!La storia si muove sempre per piccoliimpulsi che poi mettono in moto unagrande energia tesa a cambiare lasocietà.Caulonia manda messaggi univociall’interno d’un unico progetto.Accoglie perché il tratto distintivodella migliore civiltà contadina è statal’accoglienza e l’ospitalità.Si apre a popoli diversi !Oggi a Caulonia vi sono giovani cheprovengono da tutta l’Africa, delMedio Oriente, dal Kurdstan.Si prega Dio in forma diversa masotto uno stesso cielo.E’ un Comune, tra i primi, a differen-ziare i rifiuti, perché vuole mandareun messaggio di amore all’ambienteed agli uomini che vi abitano.E’ un paese che lascia ovunque traccedel recupero della propria storia .Un popolo senza una forte identità èun popolo senza futuro.La festival della Tarantella è sicura-mente un grande evento, anche se perqualcuno non è tale o non esiste affat-to.Eppure non è paragonabile a mani-festazioni senza radici come laselezione d’una miss o una sagrasenza domani.A Caulonia la musica diventa ritmoed il ritmo, diventa ballo di massa,messaggio d’un popolo.Non si balla da soli ma insieme,bianchi e neri, cittadini della Locridee della Calabria, di tutta Italia, aprovare le stesse sensazioni ediventare un unico popolo.Caulonia piccolo frammento diumanità che guarda al Mediterraneoe che si riconosce in questa grandeciviltà che vive e si rinnova da millen-ni.Una vecchia commedia del nostrogrande Edoardo De Filippo diceva“a’ da passà a nuttata “.Passerà la nottata del Mediterraneoe qual giorno i ritmi , i tamburi, gliorganetti, delle coste d’Africa, dellaGrecia , del Kurdistan si unirannoalla nostra Tarantella, annunciandoun momento di riscatto.Caulonia è in una piccola tappa inquesto lungo e non facile cammino.Le migliaia di mani alzate in altonella splendida cornice di piazzaMese, il ritmo frenetico dellaTarantella, il suono dei tamburelli, ilballo dei giganti si fondono in ununico messaggio di speranza, di cul-tura, di politica, di arte che dallaLocride si alza verso il Cielo.

Quando i contadini e pastoriromani impararono anavigare, hanno dovuto fare iconti col Dio del mare chesolcava le onde su un cocchio,seguito da uno stuolo diNereidi, tenendo in mano ilmagico tridente. Forse perquesta ragione il sostitutoLuigi De Magistris vollechiamare “ Poseidone “ lapiù importante inchiesta acarico della Regione Calabriache vide rinviati a giudizio ivertici politici edamministrativi dell'Ente.

Page 19: riviera28/08/11

la Riviera

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 19

Discariche: dopo quattro annisempre lo stesso problema, culturaANTONIO CRINÒ

“Quando qualche mese fa avevamopreannunciato la probabile nascitadella sezione del Sel (Sinistra, ecolo-gia e libertà)” esorta il CosimoD'Agostino in una lunga intervistarilasciata ad un settimanale regionaledi prossima pubblicazione, “sapeva-mo che c'erano e ci sono i presup-posti per costruire un grande movi-mento di massa, capace di porsicome reale alternativa ai problemidel paese ed in particolare a quellidella nostra cittadina”.La notizia non ebbe solo una vastaeco nel paese con riverberi in diversicentri della Locride, ma sono piovuteun grande quantità di adesioni, chenaturalmente, ci suggeriscono dalcentro operativo del Sel locale,saranno formalizzate tra qualchegiorno, anche alla luce dello scioperogenerale nazionale indetto dallaCGIL. Da una sommaria lettura di datisciorinati nel corso dell'incontroemerge non tanto l'adesione ed ilsostegno di alcuni vecchi dirigenticomunisti come Totarino Capogreco,Bruno D'Agostino, Peppe Reale,tanto per citarne alcuni, di alcuni exdirigenti socialisti (al momento nonfacciamo i nomi) i quali sono allaperenne ricerca di una “casa” per farpolitica, ed ancora di un considerev-ole numero di più o meno giovaniche non solo guardano con interessela nuova organizzazione politica, madesiderano essere protagonisti dellaazione politica che il movimentointende fare nei prossimo futuro,anche perché le attuali rappresen-tanze istituzioni (il gruppo di oppo-sizione al consiglio comunale è lacer-ato al proprio interno (Panetta -Sgambelluri - Fragomeni).“E' un segnale alquanto positivo” cisuggerisce D'Agostino “ che meritadi essere valutato pienamente, anchealla luce della grave situazione eco-nomica. Per questo non si può nonessere preoccupati, soprattutto inambito locale se è vero come è veroche le casse comunali sono vuote(n.d.a: si dice che siano del tuttoscomparse) e che alla ripresa dell'an-no scolastico molti servizi nonpotranno essere garantiti (trasportominori, mensa scolastica, buoni libri,ecc.ecc.) con un oneroso esborsoeconomico per le famiglie. Nonaspetteremo sul greto del fiume ilpassaggio del cadavere, ma saremonon solo attenti e vigili, ma faremo lebattaglie civile che l'emergenza delmomento richiede”.B.N.

O si fapolitica, osi muore...

Vista anche la presenza di MonsignorCornelio Femia, vicario della curia di Locri,per dire della nascita dello Studio ComunaleMedici Volontari di Caraffa del Bianco sipotrebbe scrivere: factum est. E non soloperché viviamo in un tempo di crisi, di tagli,di ottimizzazioni ecc. L’inaugurazione dimartedì 23 agosto, tra numerosi cittadini emolti medici, di un centro ove dottori e spe-cialisti volontari, gratuitamente, eseguiran-no delle visite usufruendo di strumenti diultima generazione non è cosa da poco(soprattutto dalle nostre parti). Invece aCaraffa del Bianco si è riusciti a creare un’ac-cogliente struttura realizzata con i fondiassegnati ai sensi dell’art. 1 co.703 lett.(a,b)Legge 296/2006, mediante l’approvazione diuno Schema di Protocollo d’Intesa tra iComuni di Caraffa del Bianco, S. Agata delBianco e la Croce Rossa Italiana. Un picco-lo sogno per il sindaco di Caraffa del Bianco,Paolo di Giorgio, che da tempo si spende perla realizzazione del centro. La difficoltà dimuoversi, l’isolamento in cui i paesi sitrovano anche a causa di strade sempre diss-estate e il senso di abbattimento e solitudinein cui vivono tanti cittadini, hanno rappre-sentato la spinta propositiva di questo lodev-ole progetto sanitario. Moderatore della ser-ata il Prof. Vincenzo Stranieri (cultore diEtnologia all’Università della Calabria).

Presenti i rappresentanti della Croce RosseItaliana nella persona della Dr.ssaGiuseppina Cuzzocrea, la Croce Rossa diCareri nella persona del CommissarioGiovanni Musolino, il neo-consigliereprovinciale Dr.ssa Maria AlessandraPolimeno e molti amministratori del com-prensorio. Il Direttore della struttura sani-taria, dott. Antonio Toscano, ha parlato di“un sistema integrato di tipo socio-assisten-ziale-sanitario a tutela della salute e dell’ed-ucazione alla prevenzione”. Lo StudioComunale Medici Volontari, quindi, non

svolgerà alcuna attività di lucro, tantomenopotrà sostituirsi al Sistema SanitarioRegionale e Nazionale (Guardia Medica,118 ecc…). I medici volontari daranno laloro disponibilità e attesteranno la loro pre-senza cosicché i cittadini potranno preno-tare la visita medica gratuita presso ilnumero telefonico del Comune di Caraffadel Bianco. Tra i macchinari della strutturaanche un elettro-cardiografo, un eco-cardio-grafo e un defibrillatore ospedaliero che puòtrattare tutti i tipi di fibrillazione.

….Lo smaltimento dei rifiuti in Calabria,anche se non presenta al momento i carat-teri di emergenza di altre Regioni (vedi laCampania), potrebbe manifestarsi a brevein tutta la sua gravità se non si adottano infretta seri ed opportuni rimedi.La complessità dell’argomento e la sceltacorretta delle metodologie d’interventorichiedono una seria ed oculata program-mazione che preveda l’utilizzo razionale deitre sistemi di trattamento dei rifiuti : raccol-ta differenziata e riciclaggio, termovaloriz-zazione e utilizzo della discarica controllata.Nella nostra Regione non si è certamenteall’anno zero in questo settore, anche se dauna gestione commissariata ed emergen-ziale che ormai si protrae da anni e dainotevoli flussi finanziari concessi allaCalabria si sarebbe dovuto aspettare moltodi più, ma tant’è , occorre un serio approc-cio al problema da parte di tutti, dei cittadi-ni , degli Enti e degli Organi preposti,delleIstituzioni , delle Scuole e delleAssociazioni .Nella locride attualmente è in funzione unimpianto di selezione ed una discarica con-trollata consortile, funzionante ormai dacirca dieci anni.L’impianto di selezione e stoccaggio diSiderno, in funzione da circa un anno neces-sita al più presto di essere potenziato.Per quanto riguarda la discarica consortiledi Casignana, dove attualmente con-feriscono circa trenta Comuni, la suacapacita di abbanco..Sono parti di un mio articolo pubblicato da“la Riviera” nel numero del 27 maggio2007, oltre 4 anni fa, che prevedeva esatta-

mente quello che oggi si sta verificando.E’ finito il tempo dei proclami, bisognaagire, rimuovere subito la spazzatura dallestrade, poi costruire nuove discariche , inattesa che anche da noi si sviluppinometodologie e tecnologie che in altre partid’Europa funzionano in modo eccellenteda anni.La chiusura della discarica di Casignana perraggiungimento della capacità di abbancoha contribuito fortemente allo stato attuale,ma non si sarebbero potute costruire altrediscariche nel nostro territorio durante ilfunzionamento dell’impianto di Casignana,magari nell’alta locride?L’impianto di Siderno lavora a ritmi ridotti.Primo problema, quindi, è la dislocazioneoculata degli impianti sui territori e larazionalizzazione della loro gestione..Incrementare la differenziata è chiara-mente importante occorre organizzare la

filiera del rifiuto in tutte le sue articolazioni.L’ installazione di isole ecologiche certa-mente puo’ aiutare , anche se pare che ifinanziamenti siano limitati.Il termovalorizzatore nella provincia diCosenza è fondamentale ( si sapeva da anni,o no?), cosi’ come la realizzazione diimpianti per lo sfruttamento energetico delbiogas.La razionalizzazione delle distanze tra areedi produzione dei rifiuti e aree di smalti-mento è imprescindibile ( che senso haportare i rifiuti di Vibo a Rossano o vicever-sa?) .Si possono continuare ad elencare le coseda fare , quanto non è stato fatto , le anom-alie e le disfunzioni dell’Ufficio delCommissario , ecc. ecc. Tutte cose legittime, ma il nodo principale è di carattere cultur-ale.Continuare a considerare il rifiuto solocome fonte di inquinamento e non comerisorsa è un suicidio, continuare a fare polit-ica dell’ambiente strumentalmente è ungravissimo dannoOccorre produrre meno rifiuti, sensibiliz-zare sul tema i cittadini ad ogni livello.Per quanto riguarda gli aspetti di carattere

gestionale, occorre pretendere controlli sev-eri, sanzioni e pene pesanti per chi non lieffettua o non le prevede.Occorre nello stesso tempo che gli Enti

locali si adoperino,senza posizioni precosti-tuite e preconcette, ad affrontare la prob-lematica avendo come punti fermi la solida-rieta’e l’assunzione di responsabilita’, comeda qualche parte si è saputo dimostrare.Non abbiamo più tempo!

Caraffa, nasce lo Studio dei Medici Volontari

Page 20: riviera28/08/11

La

Lettere, note e schermaglie

gerenza

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 20

[email protected]@lariviera.191.itTel 0964/383478

la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

Direttore responsabile PASQUINO CRUPIIn redazione CRISTINA BRIGUGLIOPIETRO CRIACOMATTEO RASCHELLÀ

Art DirectorPAOLA D’ORSAImpaginazioneEUGENIO FIMOGNARI

COLLABORATORI

Gioacchino Criaco, Lele Nucera,Filippo Todaro, Anna LauraTringali, Mara Rechichi,Benjamin Boson, Nik Spatari,Maria Giovanna Cogliandro,Angelo Letizia, Marilene Bonavita,Francesca Rappoccio, MarioLabate, Franco Crinò, RuggeroBrizzi, Marco Andronaco, IsabellaGalimi,Maria Teresa D’agostino,Giovanna Mangano,

IL BRIZZOLATO di RUGGERO BRIZZI

C'è stato un sussulto.Sto iniziando a confidare sempre di più nellafascia 35-60 della nostra locride.Ci sono lì le migliori esperienze di solidarietà.Nei padri di figli ancora giovanissimi e precari,nati nella fase storico-economica più sfortunatadegli ultimi 30 anni.Nelle madri forti e amorevoli, casalinghe elavoratici dal cuore grande e dal carisma medi-terraneo.Li ho visti darmi una pacca sulle spalle e li hovisti provare a tenersi stretto ciò che hanno dipiù caro.Consapevoli delle difficoltà, non temono piùnulla, perché tutto ciò che hanno da dare lodanno sempre senza troppi indugi, coscienziosiche ogni elemento positivo che cade sulla cittàpuò essere un barlume di speranza per i proprifigli.La speranza di uno sviluppo che forse non cisarà mai, ma che comunque dona cibo ai sorri-si e fiato e distensione al corpo e all'anima.Sospende i pianti.Non le vorremmo più, in questa fine d'estate lelacrime d'addio e di emigrazione.Bisogna fare le cose.Noi sotto dei trenta ne abbiamo il dovere.Senza politici, senza compari, senza santi inparadiso, senza soldi. Facciamo le cose.Pensiamole e mettiamole in atto.Riappropriamoci degli spazi, parliamo con glianziani, cerchiamo collaboratori, facciamo rete.Vivere qui diventa difficile quando si è soli ognigiorno di più. Provateci ragazzi. Non partite. Inventate ilvostro futuro qui, tanto non c'è futuro da nessu-na parte. Questa crisi è l'occasione buona perquesta terra.Non abbandonatela anche ora.“Il 31 d'Agosto c'è una storia che nasce e un'e-state che muore”Su su.

C’è stato un sussulto

Reazione rivoluzionariaButtare per aria quello che non piace, farsaltare regimi, sistemi economici e sociali,semplificando, questa è rivoluzione.Restaurare convenzioni passate, questo inparole chiare e poche, significa esserereazionari. Non avendo io un buon nome,medaglie lucide né rivoluzioni da tutelare,mi posso permettere di proporre teoriecontrorivoluzionarie, anti moderne, vec-chissime e perciò ultrarivoluzionarie.Boccheggiate già? E' normale, il caldo, lostomaco pieno, la fretta di uscire, di nonperdersi l'ultimo scampolo di vacanza.Tenete duro, non la farò tanto lunga. Sonoconvinto, e lo dico apertamente, che oggi lavera rivoluzione non sono le bombe, il pro-gresso, le conquiste sociali, economiche osindacali. Lo sviluppo, l'avanzamento scien-tifico e tecnologico, l'evoluzione dei costu-mi. I reazionari di oggi sono gli anticon-formisti, quelli che vogliono cambi tuttoperché si rimanga immutabili. Io sono con-formista, sono per un ritorno al passato,

sono antimoderno, neotradizionalista, con-tro ogni globalizzazione che non sia quelladell'anima o del rispetto reciproco. Sonocontro le nazioni, i confini ma per unmondo dei popoli. Sono perché il pianetaresti vasto e i paesi dispersi. Sono per un po'di sani principi, per un mondo semplice, peruna civiltà limpida e poco complessa. Sonocontro i soldi, contro gli ogm, i ponti, le tav,i viaggi sulla luna. Sono per le piccolecomunità, per le identità in estinzione, perla fatica della terra e della vita. Amo il realee utilizzo il virtuale per portare fuori dallecase la gente. Sono per il parlare faccia afaccia e non al telefono, via mail o face-book. Sono, lo confesso, per un salto indi-etro di millenni, per le polis, le città statoformate da persone con affinità culturali,intellettive, con uno stesso sentire. Sono perun mondo a modello polis. Un mondòdelle città e non degli stati, un insieme cir-coscritto di persone che vivono in un limita-to contesto territoriale. E' fallito il modello

comunista, quello capitalista, sta per fallirela concezione di un unico villaggio globale.Bisogna tornare a una forma sociale com-patibile con la nostra capacità mentale efisica, per avere un futuro è necessario chi-uderla col futurismo, non serve altra inno-vazione o la scoperta di altri mondi.Dovremo riscoprire quell'universo immen-so e sconosciuto che è l'uomo. La dimen-sione della natura e dei suoi rapporti basi-lari. Eliminare definitivamente una serie diesigenze sovrastrutturali che complicano lavita ma non la migliorano. Tornare allaterra, al mare, all'aria. Lavorare per vivere enon per rincorrere la vita. La taglio qua e vilascio uscire, non vi rovino la coda dellevacanze. Ma fra qualche giorno, quandotornerete a una vita da allevamento, quan-do chiuderete a dieci mandate le vostrecase prigione, quando passerete la vita incode e ansie. Pensateci, ai discorsi di un ler-cio reazionario, un vecchio conformista checon questo mondo ha chiuso da parecchio.

INAUGURATA LA MOSTRA DEL MAESTRO GIACOMO LISIA

L’ANGOLO DI PARRELLO * ddii FFrraannccoo PPaarrrreelllloo

L’ARTE DI CATALDO A FROSINONE

Storia di un'invasione al contrario

RODERIGO DI CASTIGLIA

Bova marina, arriva la commissione d'accessoCOME TRA NOTTE E GIORNO

IL SINDACO DIVENTACOLLABORATORE DIGIUSTIZIA

FERNANDO SAGADO

Siamo negli anni '50 e '60. I nostri emigranti da Torino, Milano e altre città, rien-trano in Calabria per le ferie. Vengono accolti con i massimi onori. Loro ci par-lano di un mondo che noi non conosciamo. Le ragazze che rispondono al saluto,che ci sorridono se cediamo il posto sul tram, che al sabato vanno a ballare. Certo,i nostri emigranti si sforzano a parlare bene in italiano e così nascono le frasi“mamma sali sul tavolo” e “vengo a cena agli novi”.Invito un mio amico a cena, lui risponde che non può accettare perché non hatempo, deve fare il giro della parentela. “Ma Franco, perché non vieni anche tua Milano?” . “Ci penserò… ci penserò…”.

Ed ora è toccata al Comune di Bova Marina laprova estrema della Commissione d'accesso prefet-tizia. È una mazzata che, per delirio d'onnipoten-za, il sindaco dr. Giovanni Squillaci non s'aspettava. Nonostante il fardello pesante, che si portavaaddosso , fin dai primi passi amministrativi, per l'ar-resto di qualche consigliere comunale di maggio-ranza- di recente condannato a più anni di carcere,si pensava e faceva pensare d'essere l'Intoccabile.Non aveva forse protezioni potenti? E non avevadato dimostrazione d'amore vertiginoso per lalegalità, costituendosi parte civile come

Amministrazione comunale contro l'arrestato consigliere e gli altri arrestati dell'operazione “Bellu lavuru” per avere con i loro mis-fatti rovinato l'immagine del paese? La quale, a dire la verità per intero, era stata già guastata dall'avvilente modo d'amministraredel sindaco dr. Giovanni Squillaci, oriundo di Roccaforte, che consegna al volger di boa un mare impraticabile, un lungomare diru-to, l'immondizia padrona, la mancanza d'acqua, l'affondamento del centro Aismi del cui crollo l'Intoccabile reca la massima respon-sabilità, ancorché gli avvisi di garanzia abbiano raggiunto soltanto i tecnici.Ha subito cessato la spocchia il dr. Giovanni Squillaci all'arrivo della Commissione d'accesso, per la prima volta nella storia gloriosadi Bova Marina dove nello scontro tra partiti non c'è stato mai un terzo estraneo soggetto. Il Padrone sono me, che non ha avuto

bisogno di perdere il ben dell'intelletto, già da tempo cestinato, E ha presentato le dimis-sioni da sindaco, dichiarando di non voler essere d'ostacolo al lavoro dei commissariprefettizi. Altro rimbombo, questo, del delirio d' onnipotenza d'un montanaro montato. Chi può, infatti, ostacolare una commissione prefettizia? Ci dica, dottore.Il dottore, però, non dice e si disdice. Ben consigliato, ritira le dimissioni. Sapete perché?Perché lui, l'uomo delle Istituzioni, il garante della Legalità repubblicana, l'innamoratodella trasparenza, l'eletto delle ostie consacrate, vuole collaborare con la Commissioneprefettizia. Appunto, un collaboratore di giustizia. Cioè: tirarsi fuori e scaricare sullaGiunta, se non addirittura sulla minoranza, tutte le reponsabilità del malfatto, come ènelle sue abitudini, come è rito proprio dei collaboratori di giustizia. Deciso a percorrerefino in fondo la via della vergogna e a mezzo d'un manifesto della sua parte consiliareappiccicato sui muri lasciarci nella certezza che è meglio un cane da guardia che un cervo.Il primo può essere preso per le orecchie, il secondo per le corna. I vermi, invece, possonoessere solo schiacciati. Se si ha il coraggio di sopportare l'atroce schifo.

COM'ERA BELLO UNA VOLTA AGOSTO, CON L'ARRIVO DEI NOSTRI EMIGRANTI…

E' stata inaugurata il 6 agosto 2011 nella Città di Paliano (FR) presso la bellissima cornice delTeatro Esperia la mostra antologica del maestro Giacomo Lisia. In ricordo del decennale dallamorte dell'artista laziale la Città di Paliano, la Provincia di Frosinone e la Regione Lazio hannopatrocinato l'evento medesimo. Al convegno, tenutosi per aprire la kermesse, sono intervenutiil sindaco della città, Dott. Maurizio Sturvi, l'Assessore alla cultura, Dott. Simone Marucci, levarie istituzioni e gli eredi del maestro Lisia. Ospite e relatore della serata l'artista calabreseDiego Cataldo. La presenza del maestro Cataldo, artista e docente di discipline pittoriche al liceo artistico diSerra San Bruno, è per la Locride nota di vanto e di orgoglio poiché voluto insistentemente eper la sua vasta conoscenza della storia della pittura contemporanea dalla famiglia Lisia e dalleIstituzioni locali. Il suo intervento è stato raffinato ed incisivo, per nulla avulso dalla realtà localee nazionale anzi sempre e perfettamente aderente alle problematiche sociali e culturali delMezzogiorno. “Giacomo Lisia è un pittore di riferimento per un realismo diverso. Parla degli umili della pro-pria terra e nel contempo li porta fuori dalla stessa area geografica “ - ribadisce Diego Cataldonel suo intervento. “La sua anima non può e non deve essere dimenticata - continua l'artista -ma deve poter imprimere la sua azione salvifica anche alla realtà contestuale. Sarebbe dunqueimportante che le istituzioni potessero istituire a Paliano un “museo della ciociaria”. Progettomuseale, questo, che porterebbe con sé una valenza di consacrazione e di giusto merito perl'artista Lisia , ma anche e soprattutto un grande rilancio del territorio attraverso il turismo del-l'arte. L'Italia - conclude Cataldo - ha bisogno di forza e di energie positive per uscire dal bara-tro affinché attraverso la cultura si possano creare anche economia ed occasioni occupazionali.”Grande vetrina dunque per la pagina artistica della Calabria fuori dalla Calabria stessa. Edancora una volta importante intervento dell' artista calabrese in favore dell'arte al servizio delterritorio e comunque mai lontana dalla corrispondenza con i grandi maestri ed intellettualicontemporanei.

Page 21: riviera28/08/11

la Riviera

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 21

HANNO COLLABORATO

Francesco Laddarina, IanZimirri, Giuseppe Patamia,Alessandra Bevilacqua,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta,Valentina Elia, AntonioCormaci, Mario Labate,Antonio Tassone, GiulioRomeo, Ilario Ammendolia,Sara Caccamo, GiuseppeFiorenza, Daniele Mangiola,Sara Caccamo.

Le COLLABORAZIONI non precedute dallasottoscrizione di preventivi accordi tral’editore e gli autori sono da intendersigratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati allaredazione, anche se non pubblicati, nonverranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright dirittoesclusivo di “la Riviera Editore” per tutto ilterritorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui siesprimono giudizi o riflessioni personali, sonoda ritenersi direttamente responsabili.

PUBBLICITÀ

Per richieste di pubblicità rivolgersi a: Pi Greco Comunication srl info0964342679

GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e dei loghi pubblicita-ri nei loro spazi, l’Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, viola-zioni di diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati sono registrati dailegittimi proprietari.STAMPA: Master Printing S.r.l. - Modugno (BA) DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J.EDITORE - La Riviera S.r.l. Sede legale - Via dei Tigli, 27 - 89048 Siderno(RC) 0964383478ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane

KAPPADUE di RUGGERO CALVANO

PERFEZIONI ASPROMONTANERISPONDE il direttore

Ritratti *ddii DDiieeggoo CCaattaallddoo

Cantautore innovativo,frizzante nella satira eprofondo nei sentimenti, è ilmaggiore punto diriferimento musicalecalabrese nel mondo. Haentusiasmato Bovalino conun concerto suggestivo ebrillante.

PEPPE VOLTARELI

Ho letto in questi giorni sui quotidianilocali, per un'inchiesta sulla Procura,articoli di solidarietà verso ilProcuratore della Repubblica di ReggioCalabria da parte del Governatoredella Calabria, dei responsabili delleassociazioni “Libera”, “Museo dellaNdrangheta” e del responsabileantiracket e antiusura della Provincia diRC. E' un comportamento nobile che faonore a chi lo sostiene e nello stessotempo è un atto di responsabilità.Ma mi chiedo: dove erano questi signori(in letargo, in vacanza) qualche meseaddietro allorquando il pentito LoGiudice ( il nulla nello scenariondranghetistico), accollandosi (saràvero?) gli ultimi attentati (bombaProcura Generale, bomba alProcuratore Generale, ritrovamentobazooka sparato) per rendersi credibilee per salvare la pelle ai suoi familiari aseguito della collaborazione per la cat-tura del “ Supremo”, rilascia delledichiarazioni contro il Procuratoreaggiunto della DNA. Magistrato reggi-no doc che ha operato per circa undecennio alla Procura di ReggioCalabria? A seguito di dette dichiarazioni maiaccertate, palesemente fasulle in quantosuccessivamente smentite da diversipersonaggi tra i quali il fratello minoredel Lo Giudice, legalmente non utilizz-abili in quanto rese dopo il periodo con-sentito, il numero 2 della DNA vieneiscritto nel registro degli indagati daparte del Procuratore della DDA diReggio Calabria con tanto di pubblicità

nazionale.Per questa situazione nulla è stato dettoo fatto da parte dei succitati signori,forse perché, avendo interrogato lasfera di cristallo, sono detentori dellaverità?Ritengo che a livello personale sipuò esprimere solidarietà a chiunque,ma quando ci si qualifica come rappre-

sentante di Istituzioni o di Associazioni,il cui principio è la giustizia e la legalità,non si può essere di parte anche perché,questo comportamento, potrebbeindurre i lettori a pensare che questamanifestazione di solidarietà non sia deltutto disinteressata.

Un attento lettore

Solidarietà al Procuratore

Sono perfettamente d’accordo con il nostro amico lettore. L’Italia è il paese in cui tri-onfava la prassi d’un colpo alla botte e d’un colpo al cerchio.Ora, ci sono solo ivoltobottisti, che il colpo lo danno solo alla botte. Infoltiti dal cantante MassimoRanieri, incitante alla solidarietà da un palco ben pagato.

di ANTONIO ORLANDO

Nel 1831 Louis Auguste Blanqui, rivo-luzionario francese, metà anarchico metàsocialista, scrisse un curioso articolo dal titolo”Chi produce la zuppa merita di mangiarla”.Egli partiva da un assunto molto semplice,ma non certo semplicistico: se tutti i posses-sori di capitale, all'improvviso, scomparisserodalla faccia della terra, il mondo rimarrebbeesattamente lo stesso, cioè con le stesse fab-briche, con le stesse fattorie, con gli stessi edi-fici, insomma con tutto quello che noi chiami-amo patrimonio. Al contrario se a scomparirefossero tutti i lavoratori, tutti gli operai, tutti icontadini e tutti i braccianti allora i superstitimorirebbero di fame. Così se oggi, magica-mente, scomparissero quelli che chiamiamooperatori finanziari, agenti di borsa e specula-tori non moriremmo certo di fame perché leindustrie continuerebbero a produrre e lecampagne continuerebbero ad essere colti-vate. Ad immaginare il contrario vengono ibrividi perché noi non ci nutriamo di denarone metallico né cartaceo, né di raffinati dollariné di sofisticati euro e neppure di preziosesterline o di ricercati franchi svizzeri e tantomeno pranziamo con azioni, obbligazioni otitoli di Stato.La constatazione è talmente ovvia da esserevera anche se, come già accadeva 180 anniaddietro, apparentemente sembra sciocca.

Possediamo - e limitiamoci all'Italia - unenorme apparato produttivo, un patrimoniopubblico immenso e patrimoni privati diincalcolabile valore; disponiamo di un mondopieno di fabbriche, scuole, ospedali, uffici,abitazioni, fattorie; esiste una tecnologia sem-plicemente favolosa e possibilità di ricerca edi innovazione sono a portata di mano e… enon esiste ragione alcuna, impedimentoalcuno, ostacolo alcuno perché la gente nondovrebbe prendere questa roba e cominciaread usarla. Il ragionamento di Blanqui eraquesto e rispetto a quella situazione non abbi-amo fatto alcun passo avanti, ci siamo limitati(dov'è il progresso?) a sostituire i capitalisti-padroni delle ferriere di ottocentesca memo-ria con i moderni banchieri e finanzieri. “Il problema - dice l'economista americanoPaul Mattick - è che le persone sono così abit-uate all'esistenza del capitalismo, sono cosìabituati all'idea che è necessario lavorare perqualcun altro che non vedono che possonoprendere il loro posto”. Che non vedono, è ilcaso di aggiungere, quanto sia superflua WallStreet e quanto inutilmente pretenziosi siano

gli indici di borsa e quanto inutile spreco vi sianelle scommesse quotidiane (questo in realtàsono i contratti borsistici) di sfaccendaticocainomani annoiati. Che cosa trattiene lepersone da buttar giù questi castelli di carta?Da un lato a pochi viene in mente che si possafare senza causar danni, a pochi viene inmente cioè che il “re è nudo” e dall'altro lapolizia, l'esercito e tutti gli apparati repressivisono lì ad impedirlo perché il Capitalismodeve tramandare se stesso. E c'è pure un terzofattore costituito dal fatto che siamo statiaddomesticati e siamo abituati (o “ci” hannoabituati?) ad accettare per oro colato tuttoquello che ci viene propinato da giornali etelevisioni che ripetono, a pappagallo, quelloche il potere pretende sia la Verità. E così lepersone sono lì a chiedersi come mai la loropensione da 600 euro al mese dipenda dal-l'andamento del MIB o del DAX o del NAS-DAQ. E non osano fiatare perché dai tele-giornali qualcuno intima loro di non agitarsi,di non scioperare perché bisogna tranquilliz-zare i mercati, rassicurare le borse, frenare icambi e tenere sotto controllo l'inflazione e i

tassi d'interesse. Se poi arrivano le crisi o siverificano squilibri di dimensioni trau-matiche, occorre rimanere zitti e buoni, tantoc'è il superministro Tremonti-Colbert cheagisce per il bene del Paese. Viene da chieder-si, ma allora, chi vuole il male del Paese? esoprattutto chi lo ha causato? Al se-dicentepremier in queste circostanze gli piange ilcuore. Anzi a voler essere precisi, il suo cuoregronda sangue, manco fosse il sacro cuore o ilcuore immacolato di Maria o una delle tantemadonne piangenti. L'uso di un'immaginereligiosa, mistica, trascendente è semplice-mente geniale Lo spettacolo lo richiede.Poverino, deve essere distrutto da questa con-tinua altalena borsistica che sta mordendoanche i titoli delle sue tante aziende. Statesicuri che per voi e per noi non nutre alcunapreoccupazione. Quando infine siamo allacatastrofe come in Grecia o in Egitto o inTunisia e prima ancora in Argentina e inIrlanda, quando la gente, spinta dal bisogno,cambia il modo normale di comportarsi, allo-ra spuntano le armi, i terroristi, i Black-blocko pagliacci similari, tanto tutto fa brodo.L'esercito o la polizia sono un nemico terri-bile, tuttavia individuabile, visibile, sono quel-li che coprono i veri nemici invisibili. Non c'èpeggior nemico di un nemico invisibile, maancor peggiore è il nemico che non si vuolvedere.

Cantautore

CHI PRODUCE LA ZUPPA MERITA DI MANGIARLA

Credenti o no, tutti quelli nati in Occidente si sonosorbiti una buona razione di cultura cristiana. Non soa voi, ma a me una delle cose che più è rimastaimpressa e la storia dell'Eden. Per molta parte dell'in-fanzia ho odiato Eva. Era colpa sua se avevamoperso il paradiso terrestre. Per una stupida melaaveva consegnato l'umanità a una vita di sofferenza.A dire il vero , ce l'avevo con tutte le donne, sino aquando, adolescente, avevo scoperto che un po' esseassomigliavano al paradiso. Il mondo poi mi avevapreso, trascinandomi nei problemi quotidiani. Laquestione Eden l'avevo scordata . Come succede atutti adesso, in una vecchiaia senza più figli e senzapiù voglie, torno a riflettere sui problemi dell'uman-ità. E dalle vette del dolce Aspromonte dispenso ideerisolutive. Il concetto di paradiso era legato a unacondizione di natura, l'ambiente si prestava a soddis-fare le esigenze umane senza alcun sforzo da partedell'uomo. Un dono di Dio, tutto quello che servivaera a portata di bocca, mano o qualcos'altro. Unapalla insomma, per questo non ha funzionato. Dio,scomunica mi colga, ha toppato. Doveva evitare didarci il senno e tenerci brute bestie mosse solo da esi-genze naturali. Dolci e graziose caprette con l'erba dabrucare e l'acqua da bere. Saremmo stati felici edEva si sarebbe beccata un calcio in bocca se solo sifosse avvicinata al melo. L'intelletto è un brutto malee, la Chiesa mi perdoni, l'Onnisciente avrebbe dovu-to saperlo. Pensare fa male all'uomo, finisce sempreper cacciarlo nei guai. Il mondo ha bisogno di un po'di fatica, che stimoli la fame, la sete, il sonno chereleghi i pensieri in un canto. Vengo al punto, l'Edennon era adatto all'uomo perché troppo paradiso, Dionon si arrabbi, e senza un briciolo d'inferno, ancheSatana mi perdoni. L'uomo ha bisogno di sentirsipartecipe della propria vita, di essere utile ai propribisogni. Ed ecco la soluzione, l'Aspromonte. Il monteLucente è paradiso e inferno insieme, senza l'opera el'amore dell'uomo non da nulla, ma con un po' dicura e di fatica è in grado di fornire ogni ben di Dio.Olio, miele, grano, frutta. Ci vivo da un po' e vi garan-tisco che basta poco per starci bene, ed è sempremeglio fare il pastore che il metalmeccanico. Ah, peri peccatori irredimibili come me, non c'è vinomigliore del Caicino aspro montano e non c'èMadonna più bella della Maria della Montagna.

Page 22: riviera28/08/11

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 22

Ci avviciniamo alla nona edi-zione del premio PremioBonifacio che si terrà il prossimonovembre. Ultimamente ilPresidente della AccademiaBonifaciana, il Cavaliere dottorSante De Angelis, è stato inCalabria, in particolare nellaLocride, accolto dal DelegatoRegionale della stessa IstituzioneDomenico Lizzi, insieme ai suoicollaboratori. Il Presidente DeAngelis, più dettagliatamente haavuto l'occasione di visitare lapopolosa frazione Bosco S.Ippolito di Bovalino Marina. Adattirare l’attenzione delPosulatore delle Cause dei Santiin Vaticano è stato il Centroeducativo Padre Puglisi, e in par-ticolare la suora coraggio, SuorCarolina Iavazzo, braccio destrodi Padre Pino Puglisi a Palermo.Il Centro dedicato, appunto alprete ucciso dalla mafia, nascenell'ottobre del 2005 in un terri-torio particolarmente difficile: laLocride. La nascita del Centro èstata fortemente desiderata dallaFraternità "Buon Samaritano",una comunità di suore a sua voltavoluta dal Vescovo emerito mon-signor Bregantini, che ha rac-colto le sfide che questo territo-rio, stimolante ma non facile,propone quotidianamente. IlCentro è diventato in questiprimi anni di attività un luogo diincontro per giovani e gli adoles-centi; uno spazio aperto, palestradi vita umana e spirituale, for-mazione verso l'impegno respon-sabile; una valida alternativa allastrada, in un contesto dove lestrutture sociali e sportive sonofortemente carenti. Oltre che aBosco, il dottor Sante DeAngelis è stato per il secondoanno consecutivo in visita a Polsi,al Santuario della Madonna dellaMontagna, accolto dallo zelanteRettore Don Giuseppe (Pino)Strangio e dal suo staff. DonPino, lo ricordiamo, nella scorsaedizione del Premio BonifacioVIII, aveva ricevuto per ilSantuario mariano, il riconosci-

mento bonifaciano inter-nazionale, assieme a padreStefano De Fiores, uno dei mag-giori mariologi d’Italia e non soloe a Nicola Gratteri, procuratore

della Repubblica aggiunto pressoil Tribunale di Reggio Calabria,oltre naturalmente al Vescovo diLocri-Gerace monsignorGiuseppe Fiorini Morosini.

"Ringrazio sentitamente per l'ac-coglienza avuta - ci ha dichiaratoil Presidente Cav. De Angelis -sia l'amico don Pino Strangio,che madre Carolina Iavazzo. E'

sempre una grande emozioneintima e spirituale visitare il sug-gestivo santuario mariano diPolsi e ringraziare la madre diDio, per i doni ricevuti nel corsodell'anno e chiedere la sua parti-colare protezione... e poi donPino e i suoi ragazzi mi hannoriservato una calda accoglienzafamigliare. Don Pino - continua -è davvero un grande sacerdotezelante e carismatico e ha fattodi quel luogo di culto, a volte sot-tovalutato e infamato da chivuole descrivere al di fuori unaCalabria negativa, un grandecentro di preghiera e di spiritual-ità per famiglie giovani edanziani. Devo dire, che sonorimasto entusiasta anche dellavisita effettuata al CentroEducativo Don Puglisi, dove hoavuto modo di conoscere lesorelle della Fraternità BuonSamaritano e di informarmi dellevarie attività varate per sostenerei ragazzi meno abbienti e bisog-nosi o difficili da integrare nellasocietà. Un'opera meritoria, chesenza dubbio verrà gratificata ilprossimo autunno con il conferi-mento del Premio Bonifacio econ una collaborazione alle attiv-ità socio-culturali". "Mi preme -ha concluso il delegato dellaBonifaciana per la RegioneCalabria Domenico Lizzi -ringraziare il nostro PresidenteDe Angelis per essere venuto invisita nella nostra Delegazioneper il secondo anno consecutivo,dove abbiamo potuto presentar-gli altre realtà da tenere in con-siderazione non solo per il con-ferimento del premio Bonifacio,ma per instaurare rapportisociali, umani e istituzionali. Lasua visita, oltre alla Locride, èproseguita nel Cosentino, ed inparticolare a Paola, dove ha volu-to venerare il patrono della nos-tra Regione, San Francesco diPaola, con la visita al suo santu-ario. Tante sono i programmi incantiere, quindi, lo invito aritornare presto in Calabria".

CRV

la Riviera

Intervista a Sante De Angelis presidentenazionale dell’Accademia Bonifaciana

Page 23: riviera28/08/11

Calcio

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 23

la Riviera

TI PIACE GIOCARE A CALCIO?

Allora che aspetti, non perderel'occasione, iscriviti alla nostraSCUOLA CALCIO e vieni ad

indossare la maglia dellaFOSSA DEI LEONI!!!!

L'obiettivo è quello di accoglierti inun ambiente professionale

e nello stessotempo divertente e coinvolgente.

Attraverso il calcio potrai sperimentare momenti di vita

sensazionali edApprezzare esperienze importanti,quali la socializzazione, l'amicizia e

la cooperazione.VIENI A DIVERTIRTI

CON NOI

LE ISCRIZIONI SONO APERTE

Sarai seguito dal nostro staff tecnico

che è sinonimo di esperienza,serietà e professionalità.

Per praticare la tua attività sportivariceverai in dotazione il kit di

abbigliamento della SCUOLA CALCIO

Recati presso il Centro Sportivo F.Romeo sito in Siderno Via

Cerchietto - Prolungamento ViaFiume e riceverai tutte le indicazio-ni necessarie per l'iscrizione oppure

potrai effettuare la preiscrizionedirettamente sul sito:

www.fossadeileonisiderno.itTI ASPETTIAMO!!!

FOSSA DEI LEONIAPERTE LEISCRIZIONI

Ha avuto inizio ieri con gli anticipi Siena -Fiorentina e Cagliari - Milan il campionato diserie A 2011/12. È partita ufficialmente unastagione che dopo cinque anni consecutivinon vede l'Inter favorita, ma i cugini delMilan, con i nerazzurri relegati, almeno sullacarta, in seconda se non in terza fascia. Lapartenza del camerunense Eto'o attirato dasirene ultramilionarie (chi avrebbe detto dino a venti milioni, e dico venti milioni di euroall'anno?!) ha indebolito la squadra diGasperini. I presunti acquisti di Forlan,Palacio e qualcun altro, certo non equiparanoil livello della rosa nerazzurra a quella milani-sta. Il Milan è apparso più in forma e più inpalla dei cugini nella super Coppa e anche neltrofeo Berlusconi contro la Juventus, nono-stante le illustri assenze, ha dimostrato diessere già squadra. Comunque sia, esordiocasalingo per la Beneamata contro il Lecce diEusebio di Francesco. Difesa a tre conRanocchia, Samuel e Lucio, a centrocampodovrebbero esserci Zanetti, Thiago Motta,Jonathan e Sneijder, in attacco Alvarez eCastaignos, con ballottaggio tra Milito ePazzini, anche se non è da escludere i dueinsieme dall'inizio con esclusione del giovaneolandese. La Juventus che ha destato un'otti-ma impressione nel trofeo Tim, non confer-mata però dalla prestazione offerta al “LuigiBerlusconi”, gioca la sua prima partita di que-sta stagione in trasferta sul campodell'Udinese. Senza Matri infortunato, ci saràl'evergreen Alex Del Piero a guidare l'attacco,affiancato da Vucinic. Nel 4 - 2 - 4 di Conte,sugli esterni di attacco agiranno Krasic adestra e Vidal a sinistra. Davanti alla difesaPirlo, con Marchisio a coprirgli le spalle.Linea difensiva con Lichsteiner, Chiellini,Bonucci e De Ceglie; in porta Buffon. Nell'Udinese senza le stelle Inler, Sanchez eZapata, Guidolin spera di ripetere il miraco-lo dello scorso anno, col raggiungimento delquarto posto. Dodici mesi fa, una partenza

con l'handicap, cinque sconfitte consecutivetra cui lo 0-4 proprio contro la VecchiaSignora, sfociarono poi in una cavalcatatrionfale. Prima all'Olimpico per la Lazio cheospita il Chievo. Con Zarate separato in casa,i biancocelesti possono essere la lieta sorpre-sa del campionato, per gli ottimi innesti in untelaio già rodato. Sembra invece ancora lon-tana dallo stato di forma la Roma. Ha qualco-sa in comune con l'Inter (modulo da assimila-re e giocatori nuovi) e il campo di Bologna èun duro banco di prova. La neopromossaNovara, che torna in A dopo cinquantacin-que anni, ospita un Palermo già alle prese,ancor prima di iniziare, con le bizze del pro-prio presidente. Rosaneri completamenterinnovati senza Delio Rossi, Pastore, Cassanie Bovo, gli azzurri piemontesi hanno il loroscudetto da vincere: la salvezza. L' Atalantapenalizzata di sei punti in seguito al malaffa-re Calcio scommesse, cerca immediatamentei tre punti contro il Cesena. Ai bergamaschi

serve una partenza a razzo per cercare diazzerare quanto prima il deficit in classifica.Parma - Catania è una di quelle sfide, che ainizio campionato promette di tutto e di più.L'ago della bilancia propende per gli emiliani,per un organico più forte e per il fattorecampo, ma occhio agli etnei e alla voglia diMontella, che dopo la parentesi dello scorsoanno sulla panchina della Roma, vuol farebene dall'inizio con una squadra tutta sua.Napoli - Genoa apre la domenica con fischiod'inizio alle 18:00. In proporzione i parteno-pei sono quelli che si sono rinforzati di più edopo il terzo posto della passata stagione,ambiscono a qualcosa in più, come al supera-mento della fase a gironi della Champions.Tra proclami ad effetto e chi ha deciso divolare basso, tra partenze illustri e arrivi insordina, la cara, vecchia serie A riapre i bat-tenti. Perché se non ve ne foste accorti, saràanche il campionato più vituperato, più chiac-chierato, ma conserva intatto il suo fascino.

Milan favorita. Ieri con dueanticipi è partito il campionatoMASSIMO PETRUNGARO

Page 24: riviera28/08/11

Sport

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 24

A propositodi...

Il punto

Di Maggio: “A Roccellac’è un ottimo gruppo”

Clamoroso a Siderno, il neoacquisto Maldonado lascia lasquadra. Poco fa telefonicamenteabbiamo sentito il co presidenteRaffaele Salerno riguardo lavicenda Maldonado: “SiMaldonado ha lasciato il ritirosenza comunicarci nulla; non sap-piamo le motivazione per cuisiamo sorpresi quanto voi, ad ognimodo non ci sono problemianzi!!!; la Società, il direttore gen-erale Leonardo il direttore sporti-vo Panetta ed il Mister Fiorenzasono già a buon punto con alcunetrattative importanti. Abbiamodue nomi che sposeranno la causadel Siderno, in più posso annun-

ciare clamorose ed importantinovità per la nostra Società, chesicuramente conoscerete moltopresto, probabilmente in occa-sione della partita di Coppa Italiadi Domenica sera al Raciti controil Marina di Gioiosa Jonica”:Queste le dichiarazioni a caldo diSalerno, mentre il calciatoreMaldonado già domenica scorsa,ha giocato nelle fila del Praia. Peril Siderno Domenica in notturna cisarà la gara di Coppa con ilMarina, evento già sperimentatol'anno scorso dalla stessa Società,ma ora cambia lo scenario, la cat-egoria superiore è gli obbiettivianche.

L' uomo che dovrà trascinareil ROCCELLA si sentepronto e non vede l'ora di ini-ziare questa avventura inmaglia granata. VITTORIODI MAGGIO attaccanteclasse giusta per affrontarequesta avventura è entusia-sta di essere finalmenteapprodato nella città Jonica:"Il ROCCELLA da sempreè una società seria e solida,che ha costruito nel tempoottime formazioni.Finalmente quest'anno sonoqui, ho sposato il progettodel Presidente Giannitti e nesono felicissimo. Siamopronti ad affrontare al massi-mo questo campionato: ce lagiocheremo sempre". Poi ilcentravanti AMARANTO sisofferma sulla composizione

del girone che vedrà impe-gnata la sua squadra:"Nelgirone ci sono diverse squa-dre forti sia sul piano tatticoche atletico, ma noi siamopronti per affrontare questocampionato. La Squadra ècompleta, la società ha lavo-rato bene per completare almeglio la squadra: potenzial-mente c'è già un ottimo grup-po di base. Ci saranno tantipretendenti e noi tra questi, euno stimolo in più: alla finein campo si va sempre 11contro 11. Con il mistercome con i compagni c'è unbuon feeling. Mancanoancora due settimane all'ini-zio del campionato e cerche-remo di migliorare ancora".

Antonio Chieratratto da stadio radio

E' stata conclusa la trattativa dalManager Procuratore DomenicoMafrica per il giovane AndreaCarrozza anno 1993 centrocampistadel Catanzaro calcio, che ha firmatoper il Lumezzane calcio serie C1. Lastessa trattativa viene portata avanti sindal mese di Marzo, quando gli stessiosservatori del Lumezzane si sono reca-ti in Calabria per valutare le qualità tec-nico-tattiche del calciatore Andrea

Carrozza, e , sul quale non hanno avutonessun dubbio, tanto da poter esserevalutato sia dalla Beretti sia dalla Primasquadra. Il Procuratore Mafrica haceduto inoltre i calciatori GabrieleLoccisano 1993 portiere, dal Cesenaalla Nocerina e Pietro Morabito 1995terzino sinistro, dal Como allaNocerina.

Si attendono novità in casa Bianco dove a breve sarannoufficializzati numerosi colpi in entrata. Tra le tante tratta-tive, la società della locride starebbe trattando ancheMaviglia attaccante ex Locri, Africo e Brancaleone.Rimane comunque sempre ill punto interrogativo sulcampionato che andrà a disputare la squadra delPresidente Carone, che sarebbe stata inserita nel calen-dario di Coppa Calabria. Come noto il CAT, inserito nelgirone A di Promozione, ha rinunciato alla disputa dellaCoppa Italia Dilettanti, e questo risulta anche dai comu-nicati ufficiali, non è chiaro invece se il CAT disputerà ono il campionato di Promozione. Da quanto dichiaratodal Commissario Gentile la squadra sarebbe stata ritirataanche dal campionato ma ciò ancora non trova confermadai comunicati ufficiali del Comitato Regionale Calabria.Come noto il Bianco è in pole per un eventuale ripescag-gio, sempre che il Comitato decida per questa opzioneper colmare l'assenza del CAT. In tal caso bisognerà val-utare anche chi spostare nel girone A. Indiscrezionidarebbero il Real Catanzaro nel girone A, in quantoavrebbe fatto richiesta a suo tempo. Chiaramente di uffi-ciale ancora nulla, bisogna solo attendere le decisioni delComitato Regionale, quando incombe anche l'inizio delleostilità con il primo fischio d'inizio dei campionati

Clamoroso quanto trapela-to da Brancaleone, da dovepotrebbe partire AnielloSavino. L'attaccante, ancoranon sono chiare le moti-vazioni, vorrebbe lasciare lasquadra di mister Brando.Ad attenderlo ci sarebbe giàpronta la Palmese di misterDal Torrione che già avevacorteggiato l'attaccante exGioiese.Tratto da stadioradio

Il gran caldo di domenica scorsa, e l'incalzare dellatemperatura delle ultime ore, ha portato ilComitato Regionale a decidere il posticipo alle ore17:00 del fischio d'inizio delle gare di Coppa Italia,del 28 Agosto e 4 Settembre. Una decisione cherenderà felici calciatori ed addetti ai lavori.

Bianco in promozione

Savino lascia Brancaleone?

Coppa Italia: posticipato l’inizio di gara

Siderno: Maldonado lascia senza preavviso

Mafrica chiude alcuneimportanti trattative

Page 25: riviera28/08/11

la Riviera

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 25

“CALATI JUNCU 'CA PASSA LA CHINA”

Marrabegli di I e II classeE' calato il sipario sulla ventesima edizio-ne del torneo multirazziale ed extraregio-nale del circolo del tennis di Siderno pre-sieduto da più di un quarto di secolo dal-l'avv. Roberto ( poltrona non sostituibile).La novità più rilevante emersa in questaedizione è costituita dalle “lampanti” vit-torie, nel gruppo “marrabegli di secondaclasse”, Rao e Consoli, un'accoppiataquesta che ancora pretende di definirsinon solo“rossa” ma anche “comunista”,mentre nel gruppo di “marrabegli diprima classe” l'hanno fatto franca OrazioFemia e Tito Russo e Pino Tino.La banda dei cinque vincitori del torneo,tutto sommato, non è che ha incontratoenormi difficoltà a sconfiggere i concor-renti, anzi hanno contribuito i ritiri(Nicolò), i malanni (Scopelliti -Schirripa), le cocciutaggini (Cherubino -Macrì), il riservista indiano (leggi sociali-sta Marafioti) a far cantare loro vittoria. Anche se i risultati finali non costituisco-no una grande sorpresa nel panoramatennistico mondiale e quindi non scom-bussolano alcuna classifica, rimane tutta-via l'elevato tasso tecnico profuso negliincontri. E' significativa ad esempio laperfetta impostazione di “rovescio” del

Rao (vedi foto), il quale non ha lesinatocolpi da “gran maestro” (si presume nondi natura massonica), lasciando esterefat-to il numeroso pubblico accorso per l'oc-casione. “Calati juncu 'ca passa la china”. Chissàancora per quanto tempo gli sconfittidovranno rimanere chini in attesa ditempi migliori. Tuttavia essi non si scorag-giano, non hanno paura dei rovesci delRao, delle battute “raccomandate” diConsoli e così di seguito, ben sapendo chea tavola, pur con l'assenza dei tini di Tino,

la partita si è giocata tra “panzische e ven-trelle” e “bucatini con stocco” innaffiaticon vinogassosa del mulino. Certo se Carletto, talent scout del circolotennistico di Siderno, avesse contingenta-to i tempi del mangereccio, non solo nonci sarebbero stati abbandoni sul campo (omeglio dalla tavola), ma non avrebbecorso il rischio di essere licenziato in tron-co dal presidente del circolo. In ogni caso la prossima edizione saràuno scoop!

B.N.

Al CENTRO STUDI KARATE fervono i prepara-tivi per l'organizzazione dei Campionati del Mondodi Arti Marziali, che si disputeranno nel prossimonovembre. Il D.T. Vincenzo URSINO ha già traccia-to le linee guida per il programma d'allenamento invista del grande evento.Ancora una volta il team Calabrese si presenta aquesta vetrina mondiale da detentore dei titoli diCampione del Mondo nella specialità dei “kata indi-viduale”, “kata con Armi”, “kata con musica”, “kataa squadre” con il trio delle meraviglie ANGILLET-TA-FIGLIOMENI-GALLUCCIO che ha ancheconquistato una medaglia d'argento nella “selfdefence”.Come tutti sanno i Campionati Mondiali sono ilmaggior evento sportivo , ragion per cui se si vuolearrivare al top nella più importante competizionebisogna organizzare un programma di allenamentied un ciclo di gare che permetta ad ogni atleta diesprimere il proprio potenziale. Lo sa bene ilMaestro Ursino che forte della sua esperienza ultra-trentennale , ha messo a segno con il Centro StudiKarate una serie interminabile di vittorie, tra lequali,medaglie d'oro, d'argento e bronzo in variecompetizioni Nazionali ed Internazionali, conquis-tando più volte il primo posto come AssociazioneSportiva.Ma andiamo a conoscere un po' da vicino il “Team

Agonistico” che farà parte della spedizione mondi-ale:FIGLIOMENI Vincenzo , ANGILLETTADomenico, GALLUCCIO Gabriele , SCRUCI

Vincenzo, MACRI' Vincenzo MACRI' Domenico,OLIVETO Eros, FIGLIOMENI Tommaso,CORDI' Domenico, GUARNACCIA Alberto,GULLONI Mattia e FIGLIOMENI Vincent.

Campionati del Mondo di Arti Marziali 80 Nazioni - l'evento sarà trasmesso in Mondovisione da RAISPORT+

Page 26: riviera28/08/11

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 26

Page 27: riviera28/08/11

Cerimonia degli addii

DOMENICA 14 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 27

la Riviera

ANTONIO ORLANDO

Giovani che ammazzano, giovani che siammazzano e giovani ammazzati. La solitaestate calda, direbbe il classico cronista dinera. Un ragazzo ucciso in una pizzeria, unaltro freddato da un carabiniere per uno stu-pido scherzo, una ragazza che si suicida perun peso insopportabile e un altro ancora chestronca la vita del preside Vincenzo Nassoper un’assurda, tragica, terribile fatalità inuna torrida notte d’agosto. De Andrè avreb-be commentato “quando anche per morireci vuole tanto, troppo coraggio”. Si è perso ilsenso della vita? Hanno capito che la vita èquesta, è una ed una sola? hanno capito chela partita non ricomincia come nei videogio-chi? Non è possibile rassegnarsi al fatto cheun momento sei vivo ed un attimo dopo, solperché un giovinastro sta imprudentementee maldestramente armeggiando con il tet-tuccio dell’auto, sei morto. Cancellato persempre e di te non resta altro che un evane-scente ricordo. Credo che lo strazio dellafamiglia Nasso non sia neanche lontana-mente immaginabile ed a loro va tutta lamia personale solidarietà e sicuramente

quella di tutti coloro i quali hanno avuto modo di conoscere il Preside.Per l’ennesima volta siamo qui a constatare che la nostra società consu-ma vite umane alla stessa velocità con la quale consuma merci. Siamoqui a constatare che si è instillata dentro di noi una pulsione di morte chesta diventando incontrollabile. Da un lato c’è nelle nuove generazioniuna fretta ed una frenesia di vivere che brucia come un fuoco, che tra-volge come un’onda senza pensare al futuro. Senza tener conto dellanecessità di costruire il futuro. Dall’altro sembra esserci una spinta irre-frenabile verso una distruttività del proprio essere senza badare alla pos-sibilità che questi gesti possano colpire ignari estranei. Può darsi che con-tribuiscano l’incertezza del momento, la crisi economica, la mancanza diprospettive, l’assenza del lavoro e, come dicono i sociologi, la crisi deivalori tradizionali. Ognuno di noi si può dare le spiegazioni che vuole epuò tentare di razionalizzare comportamenti assurdi, senza senso esenza logica. Tuttavia non riuscirà a dare un senso a tutte queste mortiderivanti dalla spettacolarizzazione della società cioè dalla loro trasfor-mazione in rappresentazioni trascendentali. Tutte queste morti, quellesul lavoro, quelle sulle strade, quelle per incidenti vari, quelle per droga,quelle di mafia sono nient’altro che sacrifici umani a dei occulti, falsi ebugiardi. Sono le morti della modernità, dello sviluppo, del consumismo,del benessere materiale, della spensieratezza e della irresponsabilità.Quello che conta non è chiedere perdono o pentirsi e non è neppure ilsenso di colpa che ti attanaglia lo stomaco, quello che conta è riflettere,cominciare a riflettere. E’ facile chiedere perdono a posteriori per unattimo di follia. Ciò che conta veramente è tornare ad appropriarsi delproprio tempo, avere la capacità di viverlo e di assecondarne la natura-le, lenta, progressiva evoluzione. Seguire il dipanarsi dei giorni e delleore, godere del loro fluire senza avere la pretesa di dominare. Da que-sto punto di vista la reazione dei familiari del preside Nasso di fronte allarichiesta di incontro avanzata dal giovane investitore, è esemplare e per-fetta. Il tempo del perdono, per chi ha fede, potrà anche venire, ma iltempo della riflessione è ora. L’invito alla riflessione è rivolto a tutti noiperché siamo tutti coinvolti, siamo lo stesso coinvolti, torna a direFabrizio De Andrè. Il perdono è un gesto nobile, altissimo, ma privato,individuale, singolo; la riflessione non può che essere collettiva, coinvol-gente, diretta prima ad elaborare il lutto e la tragedia e poi a modificarecomportamenti e stili di vita. Se l’uomo si distingue dall’animale perchéha una coscienza, la coscienza ci deve ri-portare alla meditazione attra-verso la quale riacquisteremo la capacità di conversare, prima con noistessi e poi con gli altri. Conversare non significa parlare, non vuol direchiacchierare bensì scambiare idee, pensieri, sentimenti, sensazioni,emozioni, paure, gioie. Si possono adottare anche misure drastiche,applicare pene severissime, si può perfino arrivare a stabilire di ritirarela patente per tutta la vita a chi causa un incidente mortale, ma non cam-bierà nulla. Non cambierà nulla fino a quando non avremo rimosso defi-nitivamente questa concezione di mercificazione della vita che pervadela nostra attuale esistenza. Non cambierà nulla fino a quando la vita nontornerà ad essere un valore assoluto, il primo valore cui tutti gli altri sonosottoposti. Altrimenti al prossimo incidente torneremo a parlare di tra-gica fatalità e di inevitabile destino. Le onde del destino, però, sonosinuose, non è detto che debbano per forza essere tragiche.

Maria Boeti

Un gran signore lo potremmo definire. Figlio di contadini, nato e cresciu-to in un ambiente domestico sobrio, corretto dove la vita quotidiana sisvolgeva fra vita nei campi (per i genitori) e lo studio (per i figli). E com'èvero che un imperatore non muore per mano degli avversari ma per unservo sciocco così un matematico come Enzo Nasso per un pirata dellastrada.Mai una scorrettezza, mai una parola in più e, se volessimo ricordare unafra le tante azioni gentili, non potremmo che farlo rammentando, quandoda consigliere dell' ex Banca Popolare trasformata in s.p.a. ex Antonvenetase ne tirò fuori con una classe mai vista, portando all' attenzione dei soci lesue perplessità riguardo il traghettamento in un momento economicopoco fiorente e, sostenendo fino alla fine le sue tesi per la tutela e gli inte-ressi del popolo.Un punto di riferimento per i suoi fratelli: Marina e Franco che seguendole sue stesse orme entrambi giovanissimi entrarono nell' ambiente scolasti-co dove tutt'ora insegnano. E' stato il docente di moltie, per alcuni anche di ripetizioni private. Avevi lacunein matematica o in fisica?! L' unico della zona a cui tipotevi rivolgere era Enzo. Dal carattere calmo e sem-pre attento tranquillo e lungimirante lascia la mogliee due splendidi figli: Giuseppe e Miriam.E, permetteteci, cari lettori, di sottolineare un pensie-ro con forza: nessuno può pensare di vivere felicesapendo che, uscendo fuori dal proprio cortile per fardue passi a piedi, dietro l' angolo può esserci l' atti-mo fatale, per l' altrui distrazione. E' intollerabile chetutto sia musica assordante che fa sbandare ed ucci-dere. E sembra non basti neppure la certezza dellepene per cambiare rotta, infatti, da tutta la società sialza un grido di disperazione affinché i colpevoli ven-gano condannati per omicidio. E' pur vero che in que-sto caso specifico la poca illuminazione stradale hafatto la sua parte. Ma un atto mortale prodotto dallavelocità sostenuta di <un frettoloso> al volante va disicuro analizzato approfonditamente. Forse, non cisiamo accorti che si ha bisogno urgente (più che inpassato) di discorsi e di lunghe e profonde professio-ni di fede per capire che la vita è un dono bellissimo,la propria e quella degli altri. Perseverando nellameditazione per sdradicare la rozzezza che ormaicopre l' anima e, farci assimilare che: non tutto è pos-sibile! Enzo se n'è andato, qualcuno l' ha falciato. Luici osserverà da dietro una lastra di marmo… ormaiper sempre.

Vincenzo Nasso, avanti a tutti

Pasquale Antonio SalernoMedaglia d’oro per lunga navigazioneSono passati 10 anni da quando ci hailasciato. Sei stato un nonno unico emeraviglioso.Hai riempito ogni spazio delle nostregiornate non lasciando nulla al caso.Doveva essere tutto preparato edorganizzato alla perfezione peraccogliere noi diletti nipoti.Ti ringraziamo per essere stato connoi sempre presente non solo comenonno ma anche come amico, padre e

maestro.Sappiamo per certo che da lassù ciappoggi e condividi le nostre deci-sioni, anche se a volte dure e difficili,perchè ci hai insegnato a vivere nel-l’onesta’ e nel rispetto verso gli altri. Grazie nonno per continuare adesserci sempre vicino.Ti vogliamo tanto beneGiuseppe, Simona, Antonella eImma

Polistena piange un gran signore

Vincenzo Nasso era e resta un dirigentescolastico d'alto profilo meridionalista. IlLiceo Scientifico “Guerrisi”, sotto lasua guida , è stato sempre più innervatonegli ori della cultura calabrese, in altrescuole data per scomparsa, se non maiesistente. Non era fanatismo campanilistico, manetta consapevolezza che la scuola,quando non è legata al territorio, è uncorpo estraneo, un' emittente di sapereche non serve a niente o quasi a niente.Ora, Vincenzo Nasso non è più tra iviventi , essendo stato travolto e uccisoda un'auto pirata il 21 agosto. Era natosessantanove anni fa a Cittanova, chegiustamente lo rimpiange così come lascuola che guarda in avanti. Lui avanti atutti.

Page 28: riviera28/08/11

ParlandoEventi

Cultura e società

di...28 AGOSTO

CONDOFURI ORE 22:00Paleariza Concerto di AngeloBranduardiGIOIOSA JONICA ORE 21:00 Concerto Mimmo Cavallaro eTaranprojectFesteggiamenti in onore di San RoccoInfo 0964.410039SIDERNO LUNGOMARESpry art . Info 0964.342689

29 AGOSTO

LOCRI ORE 21:15Corte del Palazzo di CittàPresentazione del libro “Il secondotempo”

30 AGOSTO

GIOIOSA JONICA ORE 21:00Serata osservativa a cura delPlanetario “Pitagora”0964.410039

30 AGOSTO

CATONA ARENA A.NERI ore 21:00Concerto di Alessandra AmorosoInfo 0965.301092

01 SETTEMBRE

CITTANOVATradizionandu etnofest 1-2-3Settembre 2011Concerti di Otello Profazio, Peppe

Voltarelli, Malicanti Seminari di organetto, tamburellodanza tradizionale, costruzione dellalira

02 SETTEMBRE

CITTANOVAOre 22.00 Concerto Peppe Voltarelli Ore 23.00 Concerto Marasà SAN LUCA,Santuario di Polsi Festa della madonna della Montagna

Un momento particolarmen-te importante sarà quello cheI Presìdi del Libro-Locridevivrà il prossimo 29 agosto,alle ore 21.15, presso la cortedel Palazzo di Città di Locri.L'associazione, infatti, in col-laborazione con il Comune diLocri presenterà ufficialmen-te al grande pubblico il libro“Il secondo tempo - scrittisparsi” di Gaetano Briguglio,curato dalla moglie, GraziellaRusso ed edito da La Cittàdel Sole Edizioni di ReggioCalabria. La serata sarà l'occasione perricordare, ad un anno dallascomparsa, un intellettualecome Gaetano Briguglio cheha rappresentato un puntofermo della cultura calabrese,sia per quanto riguarda la suaintensa opera di docente difilosofia presso il LiceoClassico di Locri e sia nell'im-pegno sociale e politico.Gaetano Briguglio, com'è sot-tolineato nell'introduzione alvolume, non è mai stato untuttologo o un enciclopedicoilluminista. Sapeva mettere la

cultura al servizio della comu-nità, ma lo faceva con unasaggezza spontanea, mai sup-ponente, si dava perché que-sto era il suo modo di essereaperto, positivo, problemati-co ma non diffidente, genero-so ma non ingenuo, altruista etimido al stesso, serio e ironi-co quanto bastava per dareun'idea positiva della vita. All'incontro, moderato daPietro Melia, interverrannol'assessore alla cultura delComune di Locri, AldoDattilo, l'editore FrancoArcidiaco, l'antropologoLuigi Maria LombardiSatriani e lo storico SpartacoCapogreco. La serata, inoltre,sarà allietata dalle note di

Francesco Loccisano.Nel libro sono raccolti alcunidei lavori più importanti cheGaetano Briguglio ha svoltonei suoi ultimi anni di vita. “Ildolore - come evidenziaGraziella Russo - non è maistato mal di vivere e la malat-tia non è diventata il male cheti estrania da te e dagli altri.C'è stata coerenza e conti-nuità anche nella fase dellamalattia. Negli ultimi dueanni ha continuato a dedicar-si allo studio, a conferenze,relazioni”. Il prossimo 29 ago-sto parte del frutto di questolavoro sarò reso disponibileper tutti gli appassionati.

Prima presentazione del libro

Grande successo a Siderno per una lodevoleiniziativa realizzata da alcuni ristoratorilocali con il patrocinio del Comune. Stiamoparlando della nuova edizione della Festadella Pizza che anche quest’anno ha richiam-ato a Siderno tanti visitatori provenientianche dai Comuni limitrofi. È questo il sestoanno consecutivo che si svolge questoappuntamento con il gusto che vede perprotagonista “la pizza”, alimento base dellatradizione italiana preparata per l’occasionedai bravi pizzaioli del locale “White House”di Domenico Lizzi. L’ idea di far vivere aicittadini qualche piacevole momento estivodando la possibilità a tutti di partecipare adun autentico giorno di spettacolo ha riempi-to l’ampio piazzale antistante il locale.Protagonista indiscussa della serata è stata lamusica popolare con il gruppo tutto cal-abrese “I Cirelloti” ed il gruppo tutto sider-nese M60 che ha proposto un ampio revivaldi canzoni . “Siamo fieri di essere riusciti acreare le premesse per una manifestazionedi successo – ha detto l’assessore al turismoe spettacolo Maurizio Baggetta- quindi micomplimento con gli organizzatori ed i piz-zaioli che stasera hanno dato un piccolo sag-gio della loro bravura nell’espletamentodella loro attività lavorativa. Nel corso dellaserata si è svolta la sempre attesa “gara dellapasta” e la “gara di tarantella”. Alla fineapplausi per tutti ed appuntamento al prossi-mo anno.

FESTA DELLA PIZZA

A Siderno bagno difolla per la VI edizione

“Il secondo tempo-scritti sparsi” di Gaetano Briguglio

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 28

C'è una linea di delimitazione sottilissi-ma in tutto ciò che si verifica nell'ambitodi una festività religiosa in onore delSanto patrono di una città, tra la ritualitàdelle celebrazioni di fede e le manifesta-zioni di gioia e di liberazione di unacomunità.Quì, a Gioiosa Ionica, in occasione dellafesta di San Rocco, tale limite appare avolte invisibile perché il ballo votivo ed ilritmo assordante dei tamburi durante laprocessione altro non sono se non lachiusura di un cerchio che lega la comu-nità, il territorio in cui essa vive e la reli-gione in cui crede.Questa devozione è radicata nella storiadella nostra cittadina. E' la devozione deiPadri, non un semplice Santo ma il sim-bolo del paese. In Europa e prevalente-mente nelle zone latine si vive una curaparticolare per la conservazione delletradizioni processionali. Il Patrono è unpo' il padre della comunità, tanto è veroche in molte città italiane gli abitantiprendono il nome dal loro Patrono, ibolognesi di chiamano Petroniani, i mila-nesi Ambrosiani e cosi via. In questi gior-ni è stato detto che i festeggiamenti chenoi gioiosani dedichiamo al nostroPatrono sono pagani, non rilevando chein tempi passati la religione era anchepenitenza fisica. Ecco, quindi, che balla-re fino allo sfinimento fisico e assordarsicon il suono dei tamburi è anche unapenitenza per ringraziare il nostroPatrono. Per carità, stiamo attenti a nonsostenere che quanto accaduto neglianni passati abbia rappresentato la nega-zione del messaggio cristiano e religiosoa vantaggio del trionfo e della suprema-zia del diavolo quale incarnazione delmale e della illegalità. Così non è stato ecosì non è perché, a mio avviso, è piùcorretto sostenere che si tratta soprattut-to di una forza e di una tradizione popo-lare che si rimanda nei secoli e che coin-volge in un sentimento di fede e di libe-razione una intera comunità anche attra-verso l'espressione del ballo e del ritmodei tamburi per rievocare probabilmen-te le epidemie di colera e peste dell'Italiameridionale nel XVI secolo dalle qualiGioiosa si salvò dal contagio trovandorifugio nella devozione in San Rocco. Ilcompito della Chiesa, come insegna ilVangelo, tuttavia, è quello soprattutto direcuperare le anime deviate per toglierledalle grinfie del diavolo. Più la Chiesa faquesto e più riesce in questo suo compi-to fondamentale. L'inferno non rientra neanche nei pro-getti del più incallito peccatore, soprat-tutto se si ha cognizione delle condizioniabitative, tra i fuochi roventi, descrittenella Divina Commedia. Non a caso laredenzione quando si è verso la finedella vita terrestre diventa sempre piùuna prassi praticata. C'è una frase di SanBernardo che recita così: “Dio non ciama perché siamo buoni e belli, Dio cirende buoni e belli perché ci ama, se Dioci amasse solo quando noi fossimo bravi,buoni e perfetti, sarebbe molto triste”.

Elio Napoli, Consigliere Comunale

SAN ROCCO,TRADIZIONE SENZA TEMPO E SENZA SPAZIO

Page 29: riviera28/08/11

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 29

LE NOTE di MARA RECHICHI

Quando sta per finire la odio, non primache cominci e neanche dopo che è finita.Quando sta per presentarti il conto e tiannuncia che, nonostante tutti i tuoi sfor-zi, nonostante tutti i complimenti ricevutiper la creatvità, la professionalità, la bra-vura; nonostante tutto, non c’è posto perte in questo fazzoletto di Terra. E allora,amaramente, ti prepari a concludere chequesto posto è per pochi, fortunati, ange-licamente custoditi; che non c’è spazio pertutti. Dunque, bisogna partire e ripartire.Orsù, prepariamoci a partire e a ripartire.E se, come dice il proverbio “partire è unpò morire”, godiamoci il colpo di coda,raccogliamo le energie, apriamo il serba-totio, come un sarcofago egizio, e mettia-mo dentro: l’azzurro mare limpido, leimmagini della spiaggia affollata o assola-ta, la costa nitida come un abbraccio, ilverde inteso e fresco della montagna, iprofumi dei singoli luoghi, i sorrisi e glisguardi delle persone, tutte le cose bellevissute. Mettiamoci dentro i nostri cibipreferiti, sapendo già che appena ci allon-taneremo cambieranno di sapore. Scrivotutto questo mentre mi preparo a riparti-re, e chissà quanti come me! Chissà se lorosi sentono pronti! Eccolo il mal comune,che si avvicina materno, seduttivo, conso-latore, con potere illusorio, che dura giu-sto il tempo per farci sopravvivere: e fun-ziona pure. Ma basta, non vi tedio più conquesti pensieri personali, andiamocene almare, chè fa caldissimo e non si può staredietro uno schermo a scrivere le propriesensazioni, machissenefrega?Prendiamoci una pausa, allontaniamociper un paio di settimane, così dopo, l’esta-te ufficiale sarà finita, questo momentosarà passato, ci saremo ricaricati e perquest’anno non dirò più: odio l’estate. Arisentirci.

(da “Confidenze sussurrate di una locri-dea in emigrazione esiliante”, liberamentepreso da un quasi-incubo in dormivegliatrasformatasi in insonnia)

Odio l’estate

la Riviera03 SETTEMBRE

MAMMOLA ORE 22:00Cover Italian Bee Gees in Concerto -Festeggiamenti in onore del SantoPatrono San Nicodemo di Mammola

GUARDAVALLEAgriturismo Fassi a partire dalle 18:00Palio del Ciuccio- Lisarusa in concerto. Info tel. 0967 86431

“Gioiosa Dance”fa ballare la Locride

Giovedì 08 Settembre 2011Gli Stadio in Concerto a Siderno (RC) - PiazzaAncora in Calabria la mitica band capitanata daGaetano Curreri in attesa del nuovo singoloGiacinto & Gaetano, dedicata a Giacinto Facchettie Gaetano Scirea, e compreso nel nuovo cdDiamanti & Caramelle in uscita il 20 settembre2011. Per informazioni: www.stadio.com

GLI STADIO IN CONCERTO A SIDERNO

Bagno di folla a Siderno per gli

Il Roccella Jazz Festival con i

Un tripudio di pubblico e calore ha con-trassegnato il concerto degli Zero Assolutoa Siderno mercoledì 24.Il noto gruppo didj romani Thomas De Gasperi e MatteoMaffucci ha incanto una folla di ventimi-la persone che cantato per tutta la notte iritornelli del duo pop.Una serata nonsolo di musica e divertimento , il gruppoanche quest'anno ha confermato il pro-prio ruolo di testimonial della FondazioneANIA per la Sicurezza Stradale, con laquale stanno portando avanti progetti dedi-cati alla tutela della vita e alla prevenzionedegli incidenti stradali.

Anna Laura Tringali

Il reggaesound deiMarvanza approda alFestival Jazz. Dopo l’importante pre-senza al Primo Maggioil gruppo allestito daDomenico Panetta rag-giunge un altro impor-tante traguardo. La fatica e l’impegno diquesti ragazzi diMonasterace ha incon-trato il 17 agosto unulteriore riconoscimen-to in un concerto all’in-terno della suggestivabanchina del PortoDelle Grazie

Marvanza reggae sound

E' stata una esibizione “stellare” e seguita da un pubbli-co numeroso quella di cui sono stati protagonisti ifratelli Saverio e Francesca Rigitano ed i ballerini del-l'associazione “Gioiosa Dance” nella Piazza VittorioVeneto di Gioiosa Jonica.La coppia, che ha partecipa-to ai campionati nazionali e regionali riscuotendo ungrande successo,ha dato vita all'associazione “GioiosaDance” che sin da subito ha incontrato il favore di gio-vani e bambini ,al punto che ad oggi l'associazione contacirca 150 giovani allievi.Lo spettacolo ha visto alternar-si balli moderni e sinuose coreografie di musiche deigrandi autori italiani ma,soprattutto,i talentuosi allievidell'associazione hanno eseguito uno strepitoso musicaldedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia.Lo spettacolo,che ha avuto diverse tappe nel comprensorio, è stataben presto ospitata anche a Siderno,dove sin da subitoil primo cittadino si è dimostrato felice di dare spazio aduna manifestazione di alto livello quale è quella dell'as-sociazione di Gioiosa.I giovani ballerini e i fratelliRigitano ci danno appuntamento alla prossima estatequando incanteranno le nostre caldi notti estive con leloro armoniose danze.

Anna Laura Tringali

Serata entusiasmante quella svoltasi nel Rione Sbarre di Siderno. Si e' svol-ta presso il Lungomare lato Sud la famosa Sagra del Pesce rispolveratadagli infaticabili Michele Macri e Giuseppe Futia dell'Associazione RioneSbarre. Il tutto Patrocinato dall'Amministrazione Comunale di Siderno edalla Pro Loco di Siderno. La kermesse ha registrato l'esibizione del grup-po musicale Dance Messenger e con la speciale esibizione del maestro difisarmonica Angelo Lagana'. Ad apertura della serata e' stato ricordato ilcompianto Rocco Ritorto con il tributo offerto da Filippo Todaro che harecitato due delle famose poesie del poeta scomparso. Il tutto in una cor-nice stupenda immersa nell'area verde del Mini Golf dove sono statiallestiti dei tavoli per la degustazione. Il pesce l'ha fatta da padrona nel-l'evento, coinvolgendo numerosi turisti che hanno dato il loro particolarecontributo mettendosi a disposizione degli organizzatori. Sono stati servitipiatti di gamberi, calamari, alici e totani freschissimi. Gli organizzatoridell’Associazione Rione Sbarre hanno voluto rivolgere nel corso della ser-ata dei particolari ringraziamenti all'amministrazione Comunale, alSindaco Riccardo Ritorto, all'Assessore Maurizio Baggetta, al dott.Tommaso D'Africa ed a tutti gli sponsor che hanno reso possibile la mani-festazione che verrà riproposta anche l’anno prossimo.

Siderno :Successo per la sagra del pesce

Zero Assoluto

Page 30: riviera28/08/11

Parlando

Estate

al

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 30

Siete in coppia?Occupatevi di più dellapersona amata, mostra-tevi interessati ai suoipensieri e ai suoi senti-menti. Siete single? Unincontro vi lascerà sba-lorditi.

Non c’è nulla che viimpedisca di vivereserenamente il vostrorapporto d’amore, qua-lunque esso sia, perchéil passaggio di Venere cimette tutto il suo caricodi dolcezza.

Non lasciatevi sedurreda situazioni improba-bili, e proprio per que-sto così affascinanti, seavete già un partner.Splendide opportunitàper i single.

Complice Venere inVergine, non sarà diffi-cile stabilire una totaleintesa e armonia didesideri con il partner.Telefonate, messagginie inviti a sorpresa peralcuni single.

Sarà un bel periodo,questo, per tutti coloroche hanno un rapportosentimentale soddisfa-cente in corso. Saretemolto attenti alle esigen-ze del partner, vi daretemolto da fare.

La settimana si annun-cia quanto mai suggesti-va per la vostra vita sen-timentale grazie a unaserie di situazioni astraliquanto mai intriganti.Cotte fulminanti per ipiù giovani.

ARIETE

dal 21 marzoal 20 aprile

TORO

dal 21 aprileal 20 maggio

GEMELLI

dal 21 maggio al 21 giugno

CANCRO

dal 22 giugnoal 22 luglio

LEONE

dal 23 luglioal 23 agosto

VERGINE

dal 24 agostoal 22 settembre

Page 31: riviera28/08/11

la Riviera

DOMENICA 28 AGOSTO 2011 LA RIVIERA 32

Settimana impegnativaper molti di voi. Uncerto nervosismopotrebbe serpeggiaretra voi e il partner pervia dell’incrocio disso-nante tra Luna, Marte,Saturno e Plutone.

Giorni sereni e nottiappaganti vi attendono:potrete contare su un’in-tesa quasi perfetta con ilpartner. Gli astri promet-tono incontri interessantia chi è alla ricerca diemozioni nuove.

Una certa insoddisfa-zione sarà la causa pri-maria di alcune incom-prensioni. Venere nonvi è amica: attenti anon esagerare, a pre-tendere l’impossibiledalla persona amata.

E’ proprio l’influsso diVenere, vostra alleata,a rendervi particolar-mente affascinanti. Gliaffari di cuore, quindi,andranno più che bene.Belle novità per i sin-gle.

Se il vostro obiettivo èquello di vivere unacerta stabilità affettiva,allora cercate di nonessere assillanti con ilpartner, evitate diessere polemici eincontentabili.

Venere, in aspettodisarmonico, potrebbeminare quell’intesaprofonda che fa da col-lante alle relazioni dilunga data. Non siatetroppo critici nei con-fronti di chi amate.

BILANCIA

dal 23 settembreal 22 ottobre

SCORPIONE

dal 23 ottobreal 22 novembre

SAGITTARIO

dal 23 novembreal 21 dicembre

CAPRICORNO

dal 22 dicmbreal 20 gennaio

ACQUARIO

dal 21 gennaioal 19 febbraio

PESCI

dal 20 febbraioal 20 marzo

OROSCOPO

ANCORA BRILLOMA SOBRIO

La verità dell’Iride

Che dirvi, scrivo meglio con la birra e i mieipezzi sono più belli in stato d'ebbrezza.Peccato l'alcol sia volatile e consumi in fret-ta l'euforia, come la carta dissolve le vostreesistenze. Si la carta, a questo siete ridotti,ridicoli, senza rendervene conto. Avetecartolarizzato tutto, persino i sentimenti.Senza un pezzo di carta non siete certi diamarvi, ne fra uomini e donne o donne edonne o uomini e uomini. Non credete inun Dio senza un documento che accerti lavostra fede. Non vi riempite la panciasenza un foglio che vi compri un pane.Nemmeno il fuoco accendete senza unfoglio di carta, che sarebbe il male minore.Queste sono le conquiste del vostromondo. Neanche il culo riuscireste a pulir-vi senza la morbida cellulosa, per voi le felcisono solo piante ornamentali, mica ve leinfilereste fra le chiappe. E io sono semprepiù certo che l'evasione da Fleury sia statauna cazzata. Dentro la carta non contavanulla, se non quei maledetti papier d'arme-nie che insozzavano l'aria di vaniglia. Lettoe aria, nessuno ti chiedeva documenti esoldi, o no? Be, forse ricordo male, ma unpo' di dollari mi facevano bere, mangiare efumare meglio. Ecco, per questo sonoevaso, per cercare un mondo senza carta,un posto in cui vivere prescindendo da chisei, da cosa hai in tasca, da quanto è lungala tua fedina penale. Un luogo in cui nonserve il pezzo di carta, per alcunché. E ioviaggio da cinquant'anni e non l'ho maivisto. Neanche i viaggi nella droga eranoliberi, a ogni fermata serviva qualche dolla-ro per ripartire. Eccolo il diavolo vero, lacarta. Divora milioni di vite ogni giorno,esseri che la rincorrono e quasi mai la bec-cano, che si affaticano oltre ogni limite, cherinunciano a ogni principio. Tutti siamoconvinti che bisogna avere il denaro, aver-ne così tanto da non aver necessità di lavo-rare. Il denaro è tutto, l'amore, la salute, l'o-nore, la libertà. Quanto è sciocco l'uomoche ha sfidato i millenni per conquistaretutto e tutto quello che aveva l'ha trasferitosu carta, che per il sorriso di un figlio o lagioia di una moglie deve sganciare. Chesciocco io che con una sventola comeOhiane, un veliero sotto ai piedi e unamontagna di dollari a disposizione, mi gon-fio la pancia di birra per convincervi a zap-parvi gli orti e mandare a fanculo hogan,paciotti, veline, velone, calciatori, pupi esecchione. Che fesso io, che potrei goder-mi la vita e sbronzarmi a champagne secontinuassi a servire il mio padrone. Invecemi sento un eroe del cazzo e voglio fare larivoluzione.

di Benjamin Bowson

Blob of the week

Tanti auguri peril tuo battesimopiccoloVincenzo.

Il tuo papà, latua sorellinaMarika, gli zii ela nonna Maria.

"Paolo, caraffesein australia,riabbracciaSasà e Micodopo 50 anni"

Page 32: riviera28/08/11

Recommended