+ All Categories
Home > Documents > Rivista Consorzio Sanità (num. 0)

Rivista Consorzio Sanità (num. 0)

Date post: 10-Jun-2015
Category:
Upload: francesco-amato
View: 419 times
Download: 1 times
Share this document with a friend
2
IL NETWORK DEL SISTEMA SANITARIO Aprile 2009 00 Mensile di Informazione per la Sanità Gentili lettori, vorrei riuscire a trasmettere attra- verso questo editoriale l’entusiasmo per questo progetto che ha l’obiettivo di ridisegnare una sanità diversa, efficiente, integrata, condivisa, grazie so- prattutto alla partecipazione di tutti i professionisti coinvolti. Il consorzio sanità nasce proprio dalle esigenze delle aziende sanitarie di condividere i principali processi aziendali, aggregando e coin- volgendo tutti gli operatori del settore. Il mondo sanitario non può essere più concepito come un sistema frammentato, non programmato nei metodi e nei budget. L’obiettivo è quello di ottimizzare l’efficienza gestionale, aumentare l’efficacia dell’attività e razionalizzarne i co- sti. Inoltre, la condivisione delle informazioni clinico-diagnostiche è fondamentale per migliorare l’assistenza, la formazione, l’approfon- dimento medico ed il confronto continuo tra le diverse specialità che sono alla base di una sanità di eccellenza. I manager e tutti gli opera- tori sanitari hanno l’obbligo di credere nel cambiamento e mettere in campo iniziative che vadano in questa direzione. Il fine del network è quello di mettere assieme il maggior numero di operatori del circuito sanitario e offrire loro l’opportunità di beneficiare di servizi esclusivi, quali la piattaforma per gli acquisti disponibile sul portale 24 ore al giorno con prezzi vantaggiosi ed una banca dati personalizzata. Il giornale mensile è a firma di autorevoli medici, operatori sanitari e importanti protagonisti del management sanitario a tutti i livelli, il portale internet interattivo a disposizione delle aziende. Gli obiettivi del consorzio sono molteplici e la crescita sarà graduale e solida nel tempo. Dott. Alfonso Longobardi Amministratore Unico Consorzio Sanità IL NETWORK DEL CONSORZIO i P ARTNERS dicono Sterilfarma s.r.l. – Interporto di Nola – per informazioni: 081/5108887 GLI ASSOCIATI I FORNITORI LEADER Centro Antidiabete AID Stabia Castellammare di Stabia · 0818711389 Centro Antidiabete AID Oplonti Torre Annunziata · 0818614375 Centro Antidiabete AID Napoli Napoli · 081411195 Centro Antidiabete AID Irpino Avellino · 0825680031 Centro Antidiabete AID Nocera Nocera Inferiore · 0815178406 Centro Antidiabete AID Nola Nola · 0815125333 Centro Antidiabete AID Tirreno Cava dei Tirreni · 089464273 www.bionovasrl.com Preveniamo le infezioni ospedaliere! Il rischio clinico da infezioni, rappresenta una delle principali anomalie delle aziende sanitarie ed ospedaliere, che ogni anno causa il proliferare di malattie infettive, che nella maggior parte dei casi portano anche al decesso. Molto spesso le cause di tali infezioni sono legate alla scarsa igiene delle strutture sanitarie e a disattenzioni degli stessi operatori. Proprio per tutelare la salute di pazienti ed operatori sanitari è necessario che tutte le aziende sanitarie si assu- mano l’onere di ricercare sempre le migliori soluzioni per prevenire ed evitare il maggior numero di episodi di infezioni. In tale contesto le aziende fornitrici ricoprono un ruolo chiave, in quanto hanno il dovere di ricercare le soluzioni migliori consigliando i prodotti pre l’igiene d’eccellenza, il cui utilizzo elimini completamente in tal modo tali rischi e contribui- sca a garantire ambienti di lavoro sicuri. Luca Clemenza Titolare Steril Farma Bayer LifeScan - Johnson & Johnson company Roche Menarini G.E. Medical Bionova Srl Sterilfarma Chorus PRESIDENTE ONORARIO Giovanni Longobardi AMMINISTRATORE UNICO Alfonso Longobardi COMITATO SCIENTIFICIO Sandro Gentile Gerardo Corigliano RESPONSABILE LEGALE Amedeo Iannella PROGETTO GRAFICO Michele Esposito www.consorziosanita.com www.centroaid.it dal 1952 per la prevenzione, lo studio e la cura del diabete e delle sue complicanze Sede: Rampe Brancaccio, 45 · 80132 Napoli Uffici: Via San Lorenzo, DI.LA. Park · 81030 Teverola (CE) Tel 081.8119786 - e.mail: [email protected] Srl
Transcript
Page 1: Rivista Consorzio Sanità (num. 0)

IL NETWORK DEL SISTEMA SANITARIOAprile 2009 00Mensile di Informazione per la Sanità

Gentili lettori, vorrei riuscire a trasmettere attra-verso questo editoriale l’entusiasmo per questo progetto che ha l’obiettivo di ridisegnare una sanità diversa, efficiente, integrata, condivisa, grazie so-prattutto alla partecipazione di tutti i professionisti coinvolti. Il consorzio sanità nasce proprio dalle esigenze delle aziende sanitarie di condividere i principali processi aziendali, aggregando e coin-volgendo tutti gli operatori del settore. Il mondo sanitario non può essere più concepito come un sistema frammentato, non programmato nei metodi e nei budget. L’obiettivo è quello di ottimizzare l’efficienza gestionale, aumentare l’efficacia dell’attività e razionalizzarne i co-sti. Inoltre, la condivisione delle informazioni clinico-diagnostiche è fondamentale per migliorare l’assistenza, la formazione, l’approfon-dimento medico ed il confronto continuo tra le diverse specialità che sono alla base di una sanità di eccellenza. I manager e tutti gli opera-tori sanitari hanno l’obbligo di credere nel cambiamento e mettere in campo iniziative che vadano in questa direzione. Il fine del network è quello di mettere assieme il maggior numero di operatori del circuito sanitario e offrire loro l’opportunità di beneficiare di servizi esclusivi, quali la piattaforma per gli acquisti disponibile sul portale 24 ore al giorno con prezzi vantaggiosi ed una banca dati personalizzata.Il giornale mensile è a firma di autorevoli medici, operatori sanitari e importanti protagonisti del management sanitario a tutti i livelli, il portale internet interattivo a disposizione delle aziende. Gli obiettivi del consorzio sono molteplici e la crescita sarà graduale e solida nel tempo.

Dott. Alfonso LongobardiAmministratore Unico Consorzio Sanità

IL NETWORK DEL CONSORZIO

i PARTNERS dicono

Sterilfarma s.r.l. – Interporto di Nola – per informazioni: 081/5108887

GLI ASSOCIATI I FORNITORI LEADER

Centro Antidiabete AID StabiaCastellammare di Stabia · 0818711389

Centro Antidiabete AID OplontiTorre Annunziata · 0818614375

Centro Antidiabete AID NapoliNapoli · 081411195

Centro Antidiabete AID IrpinoAvellino · 0825680031

Centro Antidiabete AID NoceraNocera Inferiore · 0815178406

Centro Antidiabete AID NolaNola · 0815125333

Centro Antidiabete AID TirrenoCava dei Tirreni · 089464273

www.bionovasrl.com

Preveniamo le infezioni ospedaliere!

Il rischio clinico da infezioni, rappresenta una delle principali anomalie delle aziende sanitarie ed ospedaliere, che ogni

anno causa il proliferare di malattie infettive, che nella maggior parte dei casi portano anche al decesso.

Molto spesso le cause di tali infezioni sono legate alla scarsa igiene delle strutture sanitarie e a disattenzioni degli stessi

operatori. Proprio per tutelare la salute di pazienti ed operatori sanitari è necessario che tutte le aziende sanitarie si assu-

mano l’onere di ricercare sempre le migliori soluzioni per prevenire ed evitare il maggior numero di episodi di infezioni.

In tale contesto le aziende fornitrici ricoprono un ruolo chiave, in quanto hanno il dovere di ricercare le soluzioni migliori

consigliando i prodotti pre l’igiene d’eccellenza, il cui utilizzo elimini completamente in tal modo tali rischi e contribui-

sca a garantire ambienti di lavoro sicuri.

Luca Clemenza Titolare Steril Farma

Bayer

LifeScan - Johnson & Johnson company

Roche

Menarini

G.E. Medical

Bionova Srl

Sterilfarma

Chorus

PRESIDENTE ONORARIO

Giovanni Longobardi

AMMINISTRATORE UNICO

Alfonso Longobardi

COMITATO SCIENTIFICIO

Sandro GentileGerardo Corigliano

RESPONSABILE LEGALE

Amedeo Iannella

PROGETTO GRAFICO

Michele Esposito

www.consorziosanita.com

www.centroaid.it

dal 1952 per la prevenzione, lo studio e la cura del diabete

e delle sue complicanze Sede: Rampe Brancaccio, 45 · 80132 NapoliUffici: Via San Lorenzo, DI.LA. Park · 81030 Teverola (CE)

Tel 081.8119786 - e.mail: [email protected]

Srl

Page 2: Rivista Consorzio Sanità (num. 0)

Dott. Nello de Martino

Giornalista Telecapri

Negli ultimi 50-60 anni lo stile di vita caretterizzato dal consumo di alimenti ad alta densità energetica ma con scarso potere saziante e dalla spesa energetica più bassa sta turbando l’equilibro biolo-gico perfetto che aveva impiegato milioni di anni per realizzarsi, con il conseguente sviluppo “epidemico” di malattie meta-boliche, fra le quali il diabete (con più di 230 milioni di persone affette) e l’obesità (300 milioni), e delle loro complicanze micro e macroangiopatiche. Se-condo l’International Diabetes Federation (IDF) entro il 2025 saranno 380 milioni le persone con diabete, ma il dato più preoccupante (indipendentemente dal livello di sviluppo del paese) è l’incremento dell’obesità infantile:

IL DIABETE MELLITO: la pandemia del 2000...

Introduzione: quadro demografico ed aspetti epidemiologici

Dott. Gerardo Corigliano

Direttore Sanitario Centro Antidiabete AID NapoliPresidente ANIAD

Il Professore Alberto del Genio, Direttore del Dipartimento di Chirurgia della Seconda Università degli Studi di Napoli, ha ricevuto, dalla Organizzazione Mondiale sugli studi dell’Esofago (O.E.S.O.) la qualifica di Mem-bro Onorario. Tale titolo rappresenta il mas-simo riconoscimento nel campo dell’esofago, un vero e proprio Oscar che, nella storia è stato attribuito a livello mondiale solo ad altri 15 chirurghi. Tale identificazione, consegue ad una serie di pionieristiche intuizioni, oggi accettate dalle comunità scien-tifiche del mondo, nel campo della chirurgia mini-invasiva e laparoscopica. Standardizzatore della tecnica antireflusso senza sezione dei vasi brevi, dell’utilizzo della endoscopia e della manometria intra operatoria, della miotomia estesa con plastica totale nella acalasia, primo in Italia ad effettuare l’esofagectomia totale laporoscopica. “L’utilizzo delle tecni-che laporoscopiche, in cui ho creduto sin dall’inizio - ci rac-conta il Professore che ha realizzato oltre 20000 interventi - rappresenta la più importante innovazione nella storia della chirurgia. Permette, infatti di eseguire gli interventi con una precisione maggiore della chirurgia tradizionale aperta, con-sentendo al paziente di avere un decorso più agevole, con recupero in tempi straordinariamente brevi ed un notevole ri-sparmio economico sulle spese sanitarie pubbliche e private. Le cicatrici sono quasi invisibili e le complicanze postopera-torio risultano ridotte. Eseguo con questo tipo di chirurgia di routine, tutte le patologie ga-stro-intestinale tipo di colon, esofago, sto-maco, obesità, colecisti, pan-creas, e molte altre.”La chirurgia mini-invasiva è molto vantaggiosa per il paziente, tanto da essere diventata uno standard per alcu-ne patologie diffuse. A livello regionale sono presenti alcuni centri ad alto livello assistenziale che, insieme a queste re-altà di eccellenza, pongono la nostra regione all’avanguardia nella offerta di chirurgia laparoscopica. Va ricordato che, an-che la chirurgia mini-invasiva non è esente da rischi e com-plicanze e quindi va eseguita nei centri di riferimento con un alto volume di pazienti, dove il tasso di complicanze è minore, la selezione del trattamento è scrupolosa, ed il livello di soddisfazione del paziente maggiore.

Dott. Francesco AmatoAmministratore CHORUS

Consulente Sistemi Informatici Centri AID

SANITÀ E PROGRAMMAZIONEIl servizio sanitario pubblico è tenuto ad assicurare ai propri cittadini l’erogazione dei livelli essenziali di assi-stenza sanitaria sia attraverso le strutture pubbliche che quelle private. La specialistica privata in campania ero-ga il 60% delle prestazioni sanitarie attraverso i centri p.a.che insistono sul territorio. Difatti, ogni anno viene stabilito un tetto di spesa per tutta la macroarea di specia-listica ambulatoriale che comprende le seguenti branche: Diabetologia, Laboratori di analisi cliniche, radiologia, dialisi, riabilitazione, cardiologia. Dall’anno 2002 è stato introdotto nel nostro sistema sanitario regionale il prin-cipio del limite finanziario “tetto di spesa” per i centri ambulatoriali privati accreditati con lo scopo di ridurre e soprattutto controllare la spesa saniaria.La normativa, però, penalizza le strutture nell’erogazione delle prestazioni in quanto i fondi vengono sempre più ridotti nonostante la richiesta di assistenza presso gli am-bulatori privati è sempre più crescente per diversi motivi di forte attrazione(standards di efficienza, liste di attesa minime). La programmazione annuale, nei limiti e nei termini economici dei tetti stabiliti dalla regione, è affi-data a ciascuna ASL in concertazione con le Associazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative.Compito delle aziende sanitarie è quello di individuare per ogni branca specialistica l’effettivo fabbisogno per

i propri residenti facendo riferimento, nell’attribuzione del volume di prestazioni necessarie e nel relativo volume economi-co, a quelli che sono i fattori epidelmiolo-gici della patologia, il numero degli utenti del proprio bacino e i livelli essenziali di assistenza da assicurare. Una volta determinato per ogni branca il tetto di spesa erogabile viene, sottoscritto con le relative As-sociazioni il Protocollo d’intesa sulle base del quale le singole strutture private andranno a sottoscrivere il rela-tivo contratto. È bene sottolineare l’importanza delle as-sociazioni di categoria, le quali devono far valere quelle le esigenze delle singole branche affinchè i volumi di pre-stazioni attribuiti siano sufficienti a ricoprire gli effettivi fabbisogni assistenziali. Non solo,ma le stesse associazio-ni, devono soprattutto vigilare affinchè vengano rispettati i principi delle direttive nazionali e regionali che trovano attuazione nelle delibere specifiche.

Avv. Amedeo IannellaResponsabile Tavoli Tecnici ASL

Centri Antidiabete AID Campania

Velocizzare, semplificare, rendere più efficiente il flusso di dati che accompagna la presa in carico di un paziente da parte di una struttura sanitaria. Questi gli ambiziosi obiettivi che la digitalizzazione della sanità prospetta per il futuro. A 70 anni dallaprima regolamentazione italiana (legge Petragnani del 1938) l’idea alla base della cartel-la clinica elettronica non è cambiata di molto: qualsiasi contatto tra un cittadino ed un sistema sanitario genera una descrizione che può essere raccolta in un fascicolo consultabile dal cittadino stesso e dalle persone autoriz-zate. Dalla carta all’informatica il passo non è brevissimo ma ci stiamo arrivando. L’obiettivo principale attualmen-te riguarda la definizione di standard che, nel rispetto della privacy, permettano l’efficiente interscambio delle formazioni: non serve avere un fascicolo sanitario elettro-nico se non si possono confrontare tra loro le informazio-ni generale da sistemi diversi. I protocolli internazionali per il trattamento dei dati sanitari sono essenzialmente due: DICOM, dedicato al trasferimento di immagini digi-talizzate tra sistemi diversi, e HL7, dedicato alle informa-zioni cliniche amministrative, mentre i profili utilizzati attualmente sono tre: europeo (EHRCOM), australiano (HISA) e nordamericano (IHE). Ma il punto focale è la definizione dei vocabolari, la condivisione della termi-nologia da utilizzare nei documenti; la parola giusta per esprimere quel concetto, univoca e senza possibilità di interpretazione. In italiano è difficile. In Italia 15 regioni hanno già i loro sistemi di gestione del fascicolo sanita-

rio elettronico ma questi non si parlano. Esistono gli standard, vogliamo adottarli? Piuttosto che andare avanti a sperimenta-zioni di protocolli diversi? Il mio più gros-so timore è che ancora una volta per ogni interazione fra due sistemi ci si inventa un protocollo di comunicazione ad-hoc per risolvere il problema senza una visione d’insieme. Piuttosto che spendere i soldi nel-la realizzazione di software qui occorre progettare i dati, le specifiche comuni poi il software. potrebbe diventare tutto semplice, basta darsi regole comuni e condivide-re informazioni e software libero. Comunque la strada è tracciata con tutto il buon senso possibile percorriamo-la. I vantaggi offerti dalla digitalizzazione degli archivi sono evidenti: la ricerca dei dati contenuti in un suppor-to digitale richiede al massimo pochi secondi indipen-dentemente dalla quantità di dati contenuti nell’archivio in generale e nella singola cartella in particolare. Alle cartelle sarà inoltre possibile allegare in maniera velo-ce immagini ed esami strumentali che potranno essere condivisi in una rete diagnostica che annullerà i tempi di consulenze specialistiche tra medici operanti in sedi diverse, rendendo inutile anche, una parte degli sposta-menti effettuati dai malati e riducendo sensibilmente i costi di tutto il sistema.

www.consorziosanita.comwww.consorziosanita.com

LA CARTELLA CLINICA DIGITALELE NUOVE FRONTIERE DELLA CHIRURGIA

l’International Obesity Task Force parla di oltre 155 mi-lioni di bambini in età scolare gravemente in sovrappeso, mentre l’OMS registra in solo due anni un aumento del numero di bambini obesi dal 12,2% al 15,6%. In Italia si registra la presenza di 2 milioni e 643 mila persone colpite da diabete, con una prevalenza del 4,5% di cui il 92,2% del totale (2 milioni e 437 mila) è rappresentato dal tipo 2; in particolare nel Mezzogiorno si registra la più alta percentuale con un tasso pari al 5,2% (contro il 4,5% del Centro ed il 309% del Nord). Inoltre si osserva una maggiore esposizione degli uomini (1 milione e 403 mila, il 53,1%) rispetto alle donne (1 milione 239 mila, il 46,9%) a causa della presenza di ormoni che nel sesso maschile favoriscono la formazione di adipe viscero-ad-dominale, fattore di rischio della patologia. Invece, sotto il profilo della ripartizione per fasce di età, secondo i dati Istat, la prevalenza aumentacon l’avanzare dell’età con un picco del 33,35% nella corte di 65-70 anni, per poi decrescere dopo i 75 anni...

Intervista al Prof. Alberto Del Genio


Recommended