PaesaggiBibliotecheScuole e infanziaLuoghi del lavoroInterniCantine
Speciale BOLOGNA
Rivista dell’architettura italiana
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Pubblicazione periodicaOttobre 2009
Iscrizione al Tribunale di Pesaron° 442 del 06/12/1998
Direttore responsabilePaolo Paci
Direttore editorialeFranco Panzini
Coordinamento di redazioneBarbara Piccolo
RedazioneValentina Alessandrini, Lucia Biondi, Laura Del Monte,Pietro Fratta, Francesca Guidoni
Progetto graficoGeorgia Matteini Palmerini
Ufficio graficoFrancesca Focarini, Giovanna Pompili, Simona Sabattini
Direzione MarketingEmanuele Scapini
MarketingAlessandra Fachechi, Ginevra Ridolfi
Responsabile web marketingRoberto Gaetaniello
Web marketingRaffaella Cancrè
FotografiSergio Bigi, Roberto Bossaglia, Nicasio Ciaccio, Marco Civinelli, Luciano D’Angelo, Paola de Pietri, Oscar Ferrari, Luigi Filetici, Tony Garbasso, Image Service, Saverio Lombardi Vallauri, Peter Lindbergh, Moreno Maggi, Alberto Muciaccia, Pietro Savorelli, Paolo Semprucci, Andrea Sestito, David Vicario, Filippo Vinardi
Ufficio [email protected]
StampaSat - Pesaro
Redazione Quid Edizioni Srlvia degli Abeti 190 - 61122 Pesarotel. 0721 42501 - fax 0721 [email protected]
Progetti è un’iniziativa editorialeQuid Edizioni
ConceptPaolo Paci
progetti
64 Tra scrittura e lettura Ma:design Massimiliano Patrignani Doretta Rinaldi Monica Zaffini
SCUOLE E INFANZIA
80 All’aria aperta Studio Made Associati
88 Gioco libero Stefano Piazzi Luigi Tundo A++ Associati Marco Barbieri Filippo Giovannini Enrico Montevecchi Marco Nori
94 Forme ludiche Alvisi Kirimoto + Partners
102 L’oasi dell’educare Paola Macchi
110 Giardino d’inverno Natoffice Christian Gasparini
LUOGHI DEL LAVORO
118 Semplici geometrie Medir Architetti Roberto Ianigro Valentina Ricciuti
126 Operazione Glasnost Riccardo Diotallevi
134 Architetture Formula Uomo MDN Marco Visconti & Partners
PAESAGGI
8 La collina della pace Luigi Franciosini
16 Storie e natura Nicola Martinelli
22 Archeologia materica 2T_R Architetti Associati Luca Montuori Riccardo Petrachi Marina Checchi
28 Paesaggi camminati Serena Savelli
32 Modulazioni di superficie Studio Made Associati
BIBLIOTECHE
42 Libri al forno Nazzareno Petrini Matteo Avaltroni Anna Serretti Raffaele Solustri Marco Silvi Renato Tonti
50 Entrare fuori, uscire dentro Elisabetta D’Amato Michele Testa Filippo Testa Fabio Lanfranchi Fulvio Cocchi
56 Eredità Zeri Sergio Bettini
60 Luce e gravità Juan Navarro Baldeweg
INTERNI
152 Domesticità creativa GAP Architetti Associati Federico Bilò Alessandro Ciarpella Francesco Orofino
160 Gioco in scatola Fabrizio Miccò
166 00 House Filippo Bombace
172 Comporre, ricomporre Andrea Trebbi
178 Il giardino verticale di casa Valentina Rocchetti
CANTINE
184 Il gusto della natura Carlo Pozzi Alessandro Buongiovanni
190 Ali in alluminio Fiorenzo Valbonesi
196 Tagli di luce mediterranea Ruffinoassociati Fabrizio Ruffino Silvestro Calandra
208 In vigna AT Studio Roberto Mazzer Mauro Merlo Lamberto Danese Mauro Middei
216 Indirizzario
219 Architettura e territorio
32 13450 80
102 scuole e infanzia 103 Milano
L’oasi dell’educareDa una casa di produzione cinematografica nasce l’asilo “Il Bruco” a Milano
Testo - Valentina AlessandriniFoto - Saverio Lombardi Vallauri
InterventoAsilo nido “Il Bruco”
LuogoMilano (MI)
ProgettistiPaola Macchi (progettazione e direzione lavori)
Partners di progettoMaria Claudia Civelli, Ettore Lariani
CommittenteCoince Srl
Anno di redazione2003-2004
Anno di realizzazione2004
Costo700.000,00 euro
Imprese esecutriciImpresa Roberto Cappelli
Imprese fornitriciCodifimpianti per impianti elettrici; Targetti per corpi illuminanti; Pratmar per la cucina; Royal Mosa per rivestimenti ceramici; Grands Tapis per parquet e rivestimenti in pvc; Omnnitex per i tendaggi; Teknopar per gli arredi su misura, Gonzaga per gli arredi, Spazio Arredo per giochi e arredi; Marbad per la realizzazione di Fiorellino lavandino; Mondo Bimbo per la realizzazione de La Sedia Allegra; F.L.M. floricolture; Alexander Hamilton; Caterina Enni per le decorazioni pittoriche
Dati dimensionaliMq 550 interni, mq 200 esterni (in parte coperti)
Caratteristiche tecniche particolareRistrutturazione dell’immobile, valorizzazione dell’esistente di pregio, strutture e tecnologie d’avanguardia
Paola Macchi
Un’oasi educativa in un’asettica cornice cittadina, un am-biente protetto dove socializzare, imparare, crescere. In un immobile del 1925 al centro di Milano, che ospita-va una casa di produzione cinematografica, l’architetto Paola Macchi è intervenuta con un’opera di ristruttura-zione che ha riqualificato gli spazi per ospitare l’asilo nido “Il Bruco”. L’edificio si presentava fortemente caratte-rizzato da elementi strutturali di memoria industriale e preindustriale, come i cento metri quadri del lucernario di copertura; l’opera ha richiesto demolizioni e ricostruzioni, un risanamento totale delle murature, dei pavimenti con vespai areati con in aggiunta la creazione di spazi esterni vivibili e visibili da ogni visuale con effetto moltiplicatore per il gioco e la sperimentazione. Filo conduttore della riorganizzazione degli spazi è la forma-gioco del bruco, che si snoda in maniera fluida; tutte le aule sono tra loro connesse attraverso porte scor-revoli e pareti mobili che possono trasformare gli spazi. La progettazione è stata impostata a misura di bambino, privilegiando proporzioni e percorsi coerenti alle dimen-sioni e percezioni dei piccoli, lavorando su colori che fa-voriscono le diverse attività, decorando ogni ambiente in modo da offrire stimoli costanti; rilevante è l’attenzione dedicata all’aspetto materico, tattile, cromatico, di tex-ture e a quello sonoro, pensato attraverso impianti di diffusione centralizzati e gestibili autonomamente senza echi e riverberi. L’ingresso avviene nel salone polivalente dedicato alle attività di movimento; qui si trovano da due blocchi per l’accoglienza del colore dell’oceano, decorati con delfini guizzanti, che regolano l’accesso alla struttura. L’ampio locale si presenta come un giardino d’inverno; grazie alle trasparenze delle antiche capriate in ferro re-staurate, di giorno penetra nella stanza una luce solare zenitale, ben regolata da tende oscuranti. Di sera l’illumi-nazione è garantita da lampade solari. La pavimentazione è pluricromatica: un tappeto in pvc colorato è inserito nel rovere e favorisce la suddivisione temporanea delle aree di gioco. Quattro nicchie contrap-poste dipinte propongono altrettante zone climatiche del
mondo; l’elefante e il pappagallo per la zona tropicale, giraffe e leoni nel deserto della zona arida, orsi e pinguini raffigurati nel ghiaccio polare, scoiattoli e cerbiatti nella zona temperata. Ogni ambientazione diventa un libro aperto nel quale il bambino è il protagonista e gli animali i personaggi della fiaba. Dal salone si accede alla zona bagni e alle aule; ogni am-biente ha un tema, il mondo, il giorno, la notte, l’autun-no-inverno, la primavera-estate, e un colore dominante. Lo spazio nanna è un habitat tranquillo dedicato ai mo-menti di riposo dei bambini; l’aula notte è caratterizzata dal blu, colore rilassante utilizzato per il pavimento, per il soffitto e che sale in parete formando onde sinuose. Grandi plafoniere ovoidali, con corpo centrale blu, illu-minano la stanza. I toni del giallo solare sono stati scelti per l’aula dedicata alle attività didattiche, al gioco e al pranzo. Anche qui la pavimentazione gialla prosegue con onde sinuose sulle pareti; i corpi illuminanti sono gli stessi dell’aula sonno per garantire una continuità visiva. Per le attività manuali e per sviluppare esperienze tattili, visive, motorie e creative c’è l’atelier di pittura. Il colore scelto per questo ambiente è l’arancione e sulle pareti sono raf-figurate foglie che cadono. L’aula è contraddistinta anche dal soffitto a plafone con travi e assito, originari, in legno a vista verniciato bianco.Nell’aula musica i bambini trovano uno spazio dove can-tare, ballare e suonare, tutte attività che li stimolano aiu-tandoli a riconoscere ed esprimere i propri sentimenti. L’aula è caratterizzata dal verde che in parete disegna fili d’erba. Una grande vetrata dilata lo spazio della stanza verso l’esterno, sul cortile. Una passerella in quota attra-versa le aule pittura e musica ed è pensata come un albe-ro le cui foglie sono dipinte sulla balaustra: questo spazio è stato pensato per i genitori che possono osservare i bambini nelle loro attività senza interferire. Infine anche i bagnetti, ampi e colorati, sono stati pensati per attività didattiche, ma non di gioco bensì di apprendimento gra-zie ai lavandini disegnati appositamente dall’architetto Paola Macchi.
Salone polivalente
104 scuole e infanzia 105 Milano
Veduta dell’ambiente bagno; aula mensa
Piante e vedute dell’interno
106 scuole e infanzia 107 Milano
Veduta della sala polivante
Arredi a misura di bambino diventano strumenti educativi
Testo - Valentina AlessandriniFoto - Saverio Lombardi Vallauri
InterventoFiorellino Lavandino, design per asilo nido
ProgettistaPaola Macchi
Anno di redazione2004
Impresa esecutriceMarbad Srl
InterventoSedia Allegra, design per asilo nido
ProgettistiMaria Claudia Civelli, Ettore Lariani, Paola Macchi
Anno di realizzazione2005
Impresa esecutriceMondo Bimbo
Dati dimensionaliDiametro cm 32; altezza sedute cm 20-40; altezza max schienali cm 57
La maestra propone una storia: racconta di farfalle e di fiori, di pesci e di colori, e i bambini disegnano. L’educa-trice li chiama ancora, questa volta per la merenda… poi, tutti a lavare le mani. Lo stimolo costante dell’immagina-zione, la ripetizione delle azioni quotidiane, come quelle dedicate all’igiene personale, sono attività che consen-tono al bambino di sviluppare la fantasia e le capacità dell’intelletto. A supporto delle attività quotidiane in un asilo, fondamentale importanza la ricoprono gli arredi della struttura che, oltre a essere pensati a misura di bam-bino, possono proporsi anche come importanti strumen-ti educativi. È il caso di Fiorellino Lavandino e di Sedia Allegra, due oggetti di design per l’infanzia sviluppati dall’architetto Paola Macchi e inseriti nel progetto dell’asi-lo nido Il Bruco. Fiorellino Lavandino è nato nel 2004 da uno schizzo giocoso frutto di reminescenze di cartoons, per la realizzazione dell’azienda Marbad Srl. Il lavandino progettato a quota di bambino ricorda, nella forma, un fiore ed è costituito dall’assemblaggio di quattro lavabi cilindrici, che rappresentano ciascuno i petali del fiore, attorno a un parallelepipedo di plexiglas, il gambo, in cui sono contenuti i collegamenti idraulici. Questi sono mantenuti volutamente a vista per stimo-lare la curiosità infantile. Infine, per completare il fiore, sono stati inserite delle bocche arcuate, i miscelatori, e alcuni tubi flessibili e orientabili, con specchietti rotondi come terminali, che rappresentano i pistilli. Funzionale per insegnare ai bambini l’attenzione per l’igiene quo-tidiana, Fiorellino Lavandino è uno strumento didattico utile anche per permettere la visione dei meccanismi
idraulici interni attraverso la colonna centrale trasparen-te. I bambini sono attratti anche dagli specchietti collo-cati sui flessibili orientabili che diventano un gioco per disegnare forme e riflettere luci e colori. La realizzazione è stata impostata assemblando lavabi bianchi in acciaio vetrificato di Alape e adattando la rubinetteria della serie Mem di Dornbracht. L’erogazione dell’acqua è attivata da piccole manopole a nastro, mentre la miscelazione è pre-impostata e affidata a un controllo in remoto. Dopo l’attività in bagno, l’educatrice riporta i bambini in classe. Qui i tanti colori e le forme di Sedia Allegra stimolano la fantasia; una storia racconta di una stella azzurra e di un tulipano arancione, la maestra gioca con le sago-me delle sedie proponendo un’attività multisensoriale. Il progetto Sedia Allegra è stato sviluppato dall’architetto Paola Macchi nel 2005, collaborando con gli architetti Maria Claudia Civelli e Ettore Lariani. La seggiola a pianta tonda è realizzata in multistrato di Betulla e Esoflex, con una fessura che permette molteplici assemblaggi. Proprio nell’apertura applicata della seduta è possibile inserire diversi schienali, disponibili in molteplici forme e colori; un cuore rosso, una palla gialla, un quadrifoglio verde, ogni giorno i bambini potranno inventare una nuova sto-ria e vivere una nuova avventura ispirati da un oggetto funzionale, dal design multiforme e dall’assemblaggio semplice. Per lo schienale, infatti, l’inclinazione è fissa; una volta infilato questo resta solidale e non facilmente sfilabile grazie a un meccanismo di fermo, una frizione metallica d’aggancio posta sotto la seduta, che scatta con l’inserimento nella fessura.
108 scuole e infanzia 109 Milano
Particolari del lavandino
Fiorellino Lavandino nel bagno dell’asilo “Il Bruco”