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Rotary Club 88... · dell'Ospedale Oftalmico o la Casa di Riposo per Musicisti, o altre mille -...

Date post: 16-Feb-2019
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Rotary Club Milano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto Riunione n. 19 del 7 Febbraio 1989 Bollettino n. 1301 Iscritti n. 68 Presenza odierna in percentuale (provvisoria) = 79,36% Presiede: GIUSEPPE FERRARIS MORTARINO Presenti : 50 AMATO AVANZINI BARBACCIA BARGNA BARRANCO BAZZI BELLINAZZO BENI BERTINI BOVATI BRUSEGANI CALAPRICE CALASTRI CATTANEO CEPPARO CHITI DAMIOLI DE BOSIO DE MAZZERI DI CICCO FALCK FERRARIS FERRINI * * * * * * * * * * » * * * 11 11 17 17 14 19 08 19 12 19 17 06 19 10 04 07 02 12 08 10 19 16 GARAVOGLIA CAVEREI GIORGI GIUNTA GIUNTA G. GRISOTTI GUAZZONI GUSELLA INGRASSIA JOVANE LAMBERTENGHI LUCANO LURIDIANA MAGRI MANGIAFICO MANGILI MARCHESI MASCHERPA MAZZA MORPURGO NOVELLO PAJANI Hanno cortesemente avvertito della loro * * * * * * * * * * * * * * * * * 14 12 09 08 11 08 11 17 18 10 19 11 19 19 19 17 19 13 08 09 18 15 PANDOLFI PEDUZZI PELOSI PERANI PICCIOCCHI PIZZI PIZZI D. POLIFRONI PREDETTI RACO RAIMONDO REBAY REGGIORI REPOSI ROMANI SCULLICA SEGRE STORI STROPPA TRIBUNO VALSECCHI ZANCHI ZANGIACOMI * * * * * * * * * * * * * * * * * * 10 19 19 15 11 10 07 19 18 19 05 19 16 19 19 19 O8 09 19 14 19 19 assenza : Calaprice , Calastri , Ceppare , Chiti, Damioli, Garavoglia, Gusella, Lucano, Pajani, Pizzi R. Sono esentati dall'obbligo di presenza a norma dell'art. 8, par. 5, lettera e) dello Statuto Internazionale: BAZZI-BELLINAZZO-DE MAZZERI-FALCK-GARAVOGLIA-MARCHESI-MAZZA-REGGIORI-ROMANI- ZANCHI-ZANGIACOMI Sono esentati dall'obbligo di presenza a norma dell'art. 8, par. 5, lettera d) dello Statuto Internazionale: PIZZI D. DE BOSIO 20121 MILANO - VIA FILIPPO TURATI, 27 - TELEFONO 6225.1
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Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

Riunione n. 19 del 7 Febbraio 1989

Bollettino n. 1301

Iscritti n. 68

Presenza odierna in percentuale

(provvisoria) = 79,36%

Presiede: GIUSEPPE FERRARIS MORTARINO

Presenti : 50

AMATO

AVANZINI

BARBACCIA

BARGNA

BARRANCO

BAZZI

BELLINAZZO

BENI

BERTINI

BOVATI

BRUSEGANI

CALAPRICE

CALASTRI

CATTANEO

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LAMBERTENGHI

LUCANO

LURIDIANA

MAGRI

MANGIAFICO

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MARCHESI

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MAZZA

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NOVELLO

PAJANI

Hanno cortesemente avvertito della loro

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PANDOLFI

PEDUZZI

PELOSI

PERANI

PICCIOCCHI

PIZZI

PIZZI D.

POLIFRONI

PREDETTI

RACO

RAIMONDO

REBAY

REGGIORI

REPOSI

ROMANI

SCULLICA

SEGRE

STORI

STROPPA

TRIBUNO

VALSECCHI

ZANCHI

ZANGIACOMI

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—19

assenza : Calaprice , Calastri , Ceppare ,

Chiti, Damioli, Garavoglia, Gusella, Lucano, Pajani, Pizzi R.

Sono esentati dall'obbligo di presenza a norma dell'art. 8, par. 5, lettera e)

dello Statuto Internazionale:

BAZZI-BELLINAZZO-DE MAZZERI-FALCK-GARAVOGLIA-MARCHESI-MAZZA-REGGIORI-ROMANI-

ZANCHI-ZANGIACOMI

Sono esentati dall'obbligo di presenza a norma dell'art. 8, par. 5, lettera d)

dello Statuto Internazionale:

PIZZI D.

DE BOSIO20121 MILANO - VIA FILIPPO TURATI, 27 - TELEFONO 6225.1

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

Presenti presso altre riunioni:

Ospiti del Club:

Ospiti rotariani: Dr. Casserà - R.C. Milano - FioriGìanni Gusella - Rotaract

Alessandra Predetti - RotaractGigi Bertani - Rotaract

Paolo Crespi - RotaractLuca Garau - RotaractMassimo Minotti - Rotaract

Ospiti di Soci:

CALENDARIO DELLE RIUNIONI

Riunione odierna Prossime Riunioni

7 Febbraio- 1989 - ore 12,45

Ristorante "Giannino"

Relazione del Presidente

14 Febbraio 1989 - ore 20

Ristorante Giannino

Con SignoreDanilo Sassi presenta la

sua collezione:"Gli abiti da sposa attraverso

il tempo"

21 Febbaio 1989 - ore 12,45

Ristorante "Giannino"Informazioni Rotariane

Dibattito

Aperitivo offerto dal Governatore e spumante offerto da Raco e Valsecchi per iloro compleanni.

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

CONVIVIALE DEL 7 Febbraio 1989

L'assemblea è affollatissima, l'appello del Presidente ad

intervenire è stato accolto con slancio di amicizia.

Piccola osservazione conviviale: si dice che la tradizione è una

forza morale, di una persona di un gruppo o di un popolo o di uno

Stato. I sociologi sostengono che essa è la memoria collettiva.

Forse è per questo che anche oggi la lista contemplava il

salmone. Ma la Lega verde per la protezione del salmone rosa non

fa nulla? (per proteggere noi).

Il Presidente Ferraris saluta cordialmente i giovani amici del

Rotaract presenti e l'ospite Casserà di Milano Fiori. Legge la

lettera mensile del Governatore che illustra le iniziative della

Rotary Foundation per i borsisti, iniziativa che ha un vasto

respiro internazionale.

Quindi tratta l'argomento per il quale ha volutamente predisposto

un testo scritto, perché la parola non possa prevalere sul

pensiero: tema che gli è particolarmente caro e che lo ha spinto

a chiedere ai soci di intevenire oggi.

Il tema è la partecipazione alla vita del Rotary in genere e del

nostro Club in specie, l'animazione della partecipazione, dati di

fatto concreti che afferma di vedere oggi, nel servire la sua

carica di Presidente, meglio di quanto gli fosse accaduto nella

posizione di socio.Nella vita rotariana vi sono certamente luci,

ma anche ombre, che non è leale né corretto sottacere. Sono

ombre, per esempio, l'abbandono della sala durante la conferenza,

mettendo a disagio il relatore; la fiacca adesione ad iniziative

rotariane, sia quelle a vasto respiro sia quelle più semplici che

si verificano in un incontro.

La qualità dei rotariani - puntualizza Ferraris - può dare di

più e di meglio, poiché far parte del Rotary è una qualificazione

che va onorata. E sta proprio a noi migliorare la pur già

apprezzabile qualità del nostro Club.

Un insistito applauso saluta l'appassionato discorso del

Presidente.

Intervengono in merito, Marchesi, Raco, Casserà, Magri.

Essendovi ancora parecchie richieste di interventi, data l'ora e

la opportunità che il dibattito sulla relazione di Ferraris -

compresa la sua risposta - abbia agevole spazio, la discussione

viene aggiornata alla conviviale del 21 prossimo.

Parecchi soci hanno espresso il personale desiderio di avere il

testo della relazione del Presidente.

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

RELAZIONE DEL PRESIDENTE GIUSEPPE FERRARIS MORTASINO

Quando devo tenere qualche piccola relazione lo faccio

abitualmente parlando - come si usa dire - "a braccio". Ma, per

questa circostanza ho preferito scrivere quello che avevo in

animo di dire: ciò allo scopo non solo di dare il massimo

possibile di chiarezza a concetti che sembrano - già a me stesso

che li enuncio - un poco confusi e magari velleitari, ma anche

per evitare che la parola prenda il sopravvento sul pensiero, e

conduca quindi fatalmente fuori tema: o -peggio- venga a

prestarsi ad interpretazioni troppo diverse da quello che è nelle

mie intenzioni comunicare.

Vi prego anzitutto di voler considerare l'assoluta umiltà con la

quale mi sono accinto a queste riflessioni ed a renderne -a mio

giudizio, doverosamente - partecipi Voi, cari amici.

E' l'umiltà di chi, facendo parte di un gruppo, si rende conto di

non riuscire - per ciò almeno che lo riguarda - ed esprimere

nemmeno in piccola parte tutte le potenzialità che il gruppo

stesso possiede: e, nel contempo, si rende conto -ancora una

volta!- dell'enorme distanza che divide del buone intenzioni

dalle realizzazioni delle stesse, anche delle più modeste.

Vi assicuro, comunque, che questa mia chiacchierata un pregio lo

ha: quello della brevità; ho cercato difatti di essere il più

conciso possibile sia per dare il massimo spazio all'eventuale

discussione, sia perché rivolgendomi a Voi -molti dei quali più

esperti di me di Rotary- non è certamente necessario entrare nel

dettaglio: le situazioni sono a Voi così note, che è sufficiente

enunciarle per averle già davanti ben chiare in tutte le loro

implicazioni.

Tutti noi abbiamo sentito dire più volte che il Rotary si conosce

bene solo se vi si partecipa attivamente: e che il massimo di

partecipazione - e, quindi, di conoscenza - si ha con la

presidenza: compito che, a rotazione, tocca a tutti i soci,

compatibilmente con gli impegni e le inclinazioni di ognuno.

Anch'io sto facendo questa esperienza: e ho potuto quindi

rendermi conto delle contraddizioni attraverso le quali si passa,

osservando il medesimo oggetto da due punti di vista differenti.

Vorrei fare qualche piccolo esempio.

Eccone uno: quando ero "semplice" socio criticavo il dilagare

delle iniziative con signore. Mi pareva che fosse "tradito" lo

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

spirito che informava il Rotary che conoscevo quando -e

sentendomene grandemente lusingato - ne ero entrato a far parte;

ora non solo promuovo queste iniziative ogni volta possibile, ma

cerco di trovarne di nuove. Mi chiedo: era giusto il mio punto di

vista precedente o quello attuale?

So cosa si potrebbe rispondere: che negli anni cambiano tante

cose, che vi è un'evoluzione in tutto, e che quindi il mutamento

di indirizzo non è che l'adeguamento ad una differente

sensibilità.

Ma - se mi consentite - sarebbe una risposta accomodante e,

quindi, di ... comodo! Sappiamo tutti benissimo che se si vuole

adattare un principio stabilito ad una esigenza emergente, è

sempre il principio che ne fa le spese: a meno che l'esigenza non

sia tale da dover mutare il principio stesso.

Un'altra notazione, a proposito - questa - della raccolta di

fondi: molti - ed io tra essi - trovavano inopportuno il

richiamo, sia pure molto garbato, di qualche tesoriere a

partecipare alle varie iniziative. Ma la recente esperienza della

lotteria di Natale (per non far sentire nessuno in obbbligo di

acquistare i biglietti, la vendita è stata affidata - anziché

alle "nostre" signore - ad alcune hostesses: rna il ricavato è

stato pari a meno della metà del valore dei premi in palio!)

questa esperienza , dicevo, induce a riconsiderare la validità

della procedura.

Ancora un esempio delle contraddizoni di cui si diceva: è

capitato diverse volte anche a me, per il passato, di uscire

dalla sala mentre era in corso la discussione post-conferenza: ma

solo ora, essendo fisicamente vicino al conferenziere, riesco ad

avvertire tangibilmente il disagio che questi prova quando si

accorge di tante graduali defezioni. Eppure ricordo bene che,

anni addietro, non vi era nessuno che lasciasse la sala prima del

colpo di campana di chiusura.

Cosa è cambiato? Forse le conferenze di questi ultimi anni sono

diventate più noiose, o noi siamo terribilmente più pressati

dagli impegni?

Tornando all'argomento principale, mi accorgo di essermi perso in

minuzie: e si sa che, guardando troppo l'albero, si perde di

vista la foresta.

Ma la foresta dov'è? Quali sono le iniziative di ampio respiro

che ci vedono tutti impegnati? Personalmente, credo di poter dire

che un impegno con larga partecipazione vi sia stato per la FolioPlus. E il resto? So che si potrebbero citare parecchie sigle

(CAM, RYLA, eccetera) di cui però molti che pure effettuano

magari versamenti a loro favore, non conoscono neppure il

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

significato.

Sono, per lo più iniziative dovute alla lodevole abnegazione di

alcuni: e se trovano attraverso il Rotary la legittimazione a

raccogliere fondi tra i Soci, non per questo - credo - si possono

pienamente definire "rotariane" .

E che dire della frantumazione, della polverizzazione di queste

iniziative? Ogni Club ne ha almeno una. Sarà il reparto

dell'Ospedale Oftalmico o la Casa di Riposo per Musicisti, o

altre mille - tutte lodevolissime, intendiamoci, iniziative: ma

che hanno, queste, di peculiare per potersi dire rotariane?

Osserviamoci intorno; anche per la strada vediamo una quantità di

manifesti pubblicitari riguardanti: il Comitato contro la

vivisezione, il soccorso ai malati gravi, la difesa dei bambini

maltrattati, la raccolta di fondi a favore dei distrofici, e via

discorrendo.

Sono iniziative che possono inquadrarsi in quel fenomeno

dilagante - per molti versi altamente positivo, ma nei confronti

del quale si possono avanzare anche molte riserve - che si

definisce "volontariato". In ogni caso si tratta di azioni ben

precise, con uno scopo chiaramente definito, che creano opinione,

sensibilizzano le persone, provocano raccolte di fondi (talvolta

in misura cospicua), rimediano a carenze delle istituzioni,

suscitano solidarietà e simpatia. Iniziative per la maggior parte

"giovani" e che devono il loro successo sia alla precisione delle

finalità che alla determinazione dei promotori: ho desiderato

ricordarle non per - in nessun modo - paragonarle a ciò che il

Rotary fa o non fa; ma solamente per notare quante cose si

possono fare, in quanti campi si può intervenire, in quanti modi

si possono mettere a frutto - per usare un'espressione

evangelica - i talenti che abbiamo.

E noi, mi chiedo, noi rotariani come mettiamo a fruttto questi

nostri comuni talenti? Nella sola Milano i rotariani sono oltre

1.600. Essi rappresentano - noi rappresentiamo - con prevalenza

il meglio nelle varie professioni ed attività; del Rotary fanno

parte la maggioranza delle persone più qualificate e

qualificanti, e che ricoprono gli incarichi più prestigiosi.

(Per inciso, e tra parentesi, se in mezzo ad essi vi è qualcuno

che - per così dire - abbassa la media, ciò è causato da una

visione distorta e strumentale del Rotary, che trova comunque la

sua legittimazione nella continua raccomandazione di Evaston di

aumentare l'organico, di fondare nuovi Clubs, di allargare le

categorie, eccetera. Come sarebbe più opportuna - a mio giudizio

- una raccomandazione che invece imponesse di rivedere

periodicamente le varie situazioni e posizioni personali, sicché

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

significato.

Sono, per lo più iniziative dovute alla lodevole abnegazione di

alcuni: e se trovano attraverso il Rotary la legittimazione araccogliere fondi tra i Soci, non per questo - credo - si possono

pienamente definire "rotariane".

E che dire della frantumazione, della polverizzazione di queste

iniziative? Ogni Club ne ha almeno una. Sarà il repartodell'Ospedale Oftalmico o la Casa di Riposo per Musicisti, o

altre mille - tutte lodevolissime, intendiamoci, iniziative: mache hanno, queste, di peculiare per potersi dire rotariane?

Osserviamoci intorno; anche per la strada vediamo una quantità dimanifesti pubblicitari riguardanti: il Comitato contro lavivisezione, il soccorso ai malati gravi, la difesa dei bambini

maltrattati, la raccolta di fondi a favore dei distrofici, e via

discorrendo.

Sono iniziative che possono inquadrarsi in quel fenomenodilagante - per molti versi altamente positivo, ma nei confronti

del quale si possono avanzare anche molte riserve - che sidefinisce "volontariato". In ogni caso si tratta di azioni ben

precise, con uno scopo chiaramente definito, che creano opinione,sensibilizzano le persone, provocano raccolte di fondi (talvolta

in misura cospicua), rimediano a carenze delle istituzioni,

suscitano solidarietà e simpatia. Iniziative per la maggior parte"giovani" e che devono il loro successo sia alla precisione delle

finalità che alla determinazione dei promotori: ho desideratoricordarle non per - in nessun modo - paragonarle a ciò che ilRotary fa o non fa; ma solamente per notare quante cose si

possono fare, in quanti campi si può intervenire, in quanti modisi possono mettere a frutto - per usare un'espressioneevangelica - i talenti che abbiamo.

E noi, mi chiedo, noi rotariani come mettiamo a fruttto questi

nostri comuni talenti? Nella sola Milano i rotariani sono oltre

1.600. Essi rappresentano - noi rappresentiamo - con prevalenzail meglio nelle varie professioni ed attività; del Rotary fanno

parte la maggioranza delle persone più qualificate equalificanti, e che ricoprono gli incarichi più prestigiosi.

(Per inciso, e tra parentesi, se in mezzo ad essi vi è qualcuno

che - per così dire - abbassa la media, ciò è causato da unavisione distorta e strumentale del Rotary, che trova comunque la

sua legittimazione nella continua raccomandazione di Evaston diaumentare l'organico, di fondare nuovi Clubs, di allargare lecategorie, eccetera. Come sarebbe più opportuna - a mio giudizio- una raccomandazione che invece imponesse di rivedere

periodicamente le varie situazioni e posizioni personali, sicché

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

far parte del Rotary fosse sempre e costantemente garanzia di

una qualificazione professionale e morale di grandissima

levatura!).

Chiusa questa parentesi, fermiamoci a considerare quale peso ha

il Rotary in situazioni che pure chiederebbero - invocherebbero,

vorrei dire - una presa di posizione, un impegno diretto di

un'associazione di persone così altamente qualificate. Diciamo

subito: nessun peso.

Deriva questo da una nostra scarsa credibilità? Dalla volontà di

non apparire? E' una scelta che facciamo o una situazione che

subiamo? E1 un fatto logico o - date le premesse - assurdo? In

altre parole: è una cosa che ci sta bene? L'essere identificati -

da una parte dell'opinione pubblica - come persone che si

riuniscono periodicamente al ristorante per una buona mangiata ci

fa sorridere per superiorità o per indifferenza?

Vedete: so bene che queste considerazioni sono tutt'altro che

originali, e che noi tutti - oltre ad averle sentite tante altre

volte - le abbiamo ben presenti, tanto sono ovvie: ma molte voltel'ovvio ha bisogno di essere riconsiderato, valutato,

ridimensionato: ed è quello che questa sommessa chiacchierata

vorrebbe sollecitare.

Mi parrebbe giusto parlare di tante altre cose. Ad esempio: del

"tu" rotariano, del portare o non portare il distintivo, del

fatto che le più ampie discussioni assemblear! hanno avuto come

argomento il luogo della conviviale, del contenuto delle riunioni

del Mediolanum, di alcuni fatti dell'Istituto Rotariano, delle

caratteristiche degli InterClubs, del rapporto professionale tra

Rotariani, del fatto che gli assenteisti sono ... le vere colonne

economiche del Rotary!

Ma, dovendo concludere, per i motivi di tempo che avevo promesso

di rispettare, Vi chiedo di consentirmi semplicemente una

considerazione - per così dire - esortativa:

noi possiamo fare certamente ben poco - se non addirittura nulla

- perché il Rotary diventi ... più rotariano: ma è assolutamente

in nostro potere far diventare il nostro Club (che, per un

simpatico gioco dialettico del governatore, è già il migliore

d'Italia) il più rotariano: ciò inteso soprattutto nel senso di

un maggior impegno globale di tutti i Soci: ed è in questa

direzione che ritengo occorra lavorare, creando sin d'ora le

premesse perché vi sia - su modello direi quasi aziendale - un

piano d'azione ben preciso, con un regolare controllodell'avanzamento dei lavori, delle attribuzioni delleresponsabilità e così discorrendo.

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

Concludo pregandovi di ricordare lo spirito con cui, all'inizio

ho dichiarato di voler affrontare i temi così importanti ed

impegnativi; rileggendo quanto ho scritto, mi sono accorto di

averlo fatto in modo inorganico, anche un poco disordinato e

forse un tantino ingenuo: ma non ho voluto cambiare quanto

scritto di getto, per non levare spontaneità ad un discorso che

viene prima dal cuore che dalla mente e tramutarlo così in una

specie di arida relazione da consiglio di amministrazione.

Rotary ClubMilano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

NOTIZIE DELLA SEGRETERIA

I gruppi FININVEST e LOTTA ITALIANA CONTRO I TUMORI hanno

organizzato per il 28 Febbraio 1989 per le ore 20.45 presso il

Teatro Manzoni, l'anteprima della rappresentazione

"II Gallo"

tratto dal romanzo "II Bell'Antonio" di V. Brancati

con Turri Ferro, regia di Lamberto Piaggelli.

Le adesioni devono essere comunicate entro il 22 Febbraio ai

seguenti numeri:

23.54.24 - 26.63.481

II costo della serata, comprensivo di buffet freddo, sarà di Lit.

100.000.=

L'amico Dr. MARIO BAZZI ha cambiato il numero di telefono. Il

nuovo numero è:

760.12.330

II nostro socio e amico LIONELLO AMATO è stato nominato

Amministratore Delegato della S.I.R. S.p.A., del Gruppo Ferruzzi.

Rotary Club.Milano - Sesto San Giovanni - 2O4° distretto

ROTARY INTERNATIONAL204° DISTRETTO - ITALIA

R E N Z O M A R C H E S IGovernatore 1988-89

Caro Presidente, caro Segretario,

Milano, 1° Febbraio 1989

Febbraio porta il nostro impegno ali' INTESA MONDIALE.Infatti tra gli scopi del Hotary è specificamente detto:"Propagare la comprensione reciproca, la buona volontà e la pace fra na-zione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevolifra gli esponenti delle varie attività economiche e professionali, unitinel comune proposito e nella volontà di servire".Da qua consegue l'opportunità di sviluppare i Club Contatto, le iniziative APIM, i Comitati interpaese e ovviamente, la Rotary Foundation.E1 particolarmente della R.F. che Vi voglio ancora parlare, invitatovianche dalla situazione allarmante creatasi a seguito delle scarse contri,buzioni dello scorso anno che ha visto tutti i Club impegnati nella rac-colta di fondi per la campagna POLIO PLUS.Quali migliori messaggeri di pace mondiale potremmo inviare in tutto ilmondo se non i nostri borsisti?Dal suo inizio la R.F. ha finanziato 18.400 borse di studio per una spesadi 126 milioni di dollari, ai quali quest'anno se ne aggiungeranno altri14 milioni.Nell'anno in corso 332 gruppi di studio si recheranno in 60 regioni diverse.E ancora la R.F. sponsorizzerà i primi scambi di gruppi di studio con laPolonia e l'Unione Sovietica ed ha allo studio scambi di giovani indicatidal Rotary con giovani della Repubblica Popolare Cinese.Questo serve a creare "la pace fra nazione e nazione" !Tutto ciò non dimenticando le altre attività della R.F. quali i soccorsiper calamità, le "sovvenzioni speciali" i progetti APIM, il programma 3He i Forum per la Pace.L'anno prossimo, in funzione delle scarse contribuzioni, il nostro Distretto avrà diritto ad una sola borsa di studio. Vogliamo ritornare alle4 o 5 di cui il nostro distretto ha sempre beneficiato ? Saràsufficiente che entro la fine di quest'anno rotariano ogni Club assegni2 o 3 P.H.F. o versi il corrispondente quale donazione.Il 23 del corrente mese il Rotary celebra l'84° anno della sua fondazione.Ecco una magnifica occasione di ricordarlo con una donazione alla RotaryFoundation.

Vi prego caldamente di operare per il raggiungimento di tale obbiettivo.

Molti cordiali saluti.

/ «c

P.S. Vi rammento l'incontro sulla Informazione Rotariana, che avrà luogoil 18 marzo presso il Centro Congressi Cariplo - Via Romagnosi 6 -

dalle 9 alle 13 - come Vi ho scritto il 10 Gennaio u.s.

20131 MiJano Viale G<-an Sasso, 15 - Tei 02.2366658 - Tlx 332460 LIFINT I - Fax 02.2404232


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