Programma di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione degli ambiti urbani
degradati e dismessi
ENGINEERING
decreto dirigenziale della regione campania n.294 del 03.07.2008
ElaboratiUrbanistici
Diritti riservati e proibita la riproduzione anche parziale e la cessione a terzi senza espressa autorizzazione
Progetto di RiqualificazioneLocalita’ Santa Clementina
Comune di Benevento
ElaboratoUrb_03_R Studio di Prefattibilita’
___Aprile 2013
ING GIANLUIGI BARRETTA
Oggetto
Scala
Il Progettista Il Committente
Data
Revisioni
Note
Comune di Benevento – Località S. Clementina - Programma di Edilizia Residenziale Sociale Decreto Dirigenziale Regione Campania n.396/2009.
Giustino Costruzioni S.p.A. Progettista: ing. Gianluigi Barretta
Progetto Definitivo
STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE
1
STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE
La realizzazione degli interventi in progetto comporterà, come del resto tutte le categorie
di opere, inevitabili ripercussioni di carattere ambientale. L’individuazione di tali
conseguenze può essere sinteticamente ed efficacemente condotta facendo riferimento,
da un lato, alle singole componenti ambientali (atmosfera; ambiente idrico; suolo e
sottosuolo; vegetazione; flora e fauna; rumore e radiazioni; paesaggio; salute pubblica) e,
dall’altro, alle caratteristiche del sito e dell’opera in grado di determinare un impatto
sull’ambiente, ovvero FATTORI quali:
- attività di cantiere connesse alla costruzione dell’opera;
- occupazione del suolo
- approvvigionamento materiali
- smaltimento materiali
- emissioni sonore
- volumi emergenti
ENTITA’ DEGLI IMPATTI DI CIASCUN FATTORE SULLE COMPONENTI AMBIENTALI E
INTERVENTI DI MINIMIZZAZIONE
a. Attività di cantiere connesse alla costruzione dell’opera
Durante le fasi di costruzione delle opere potranno aversi, come del resto avviene nelle
vicinanze di qualsiasi cantiere, fastidi dovuti a essenzialmente a polvere, intralcio della
viabilità, un incremento temporaneo della rumorosità ambientale. Tali impatti, atteso il
carattere di provvisorietà, possono generalmente ritenersi poco rilevanti e comunque i
loro effetti tendono ad esaurirsi con l’ultimazione dell’opera. Per ridurre l’entità degli
impatti che si possono determinare, durante i lavori di costruzione dovranno essere
adottati provvedimenti precauzionali quali l’utilizzo di macchine silenziate, per diminuire i
rumori, e l’aspersione di acqua sulle strade e sulle aree impegnate dal cantiere.
Al fine di mitigare l’impatto di cantiere saranno individuate e localizzate
cartograficamente le aree di cantiere, le eventuali piste necessarie e le aree di stoccaggio
materiale previste per i lavori di movimento terra relativi ai vari interventi in progetto.
La predisposizione della fase di cantiere dovrà essere effettuata con accurata previsione
di tutte le aree disponibili cercando di ottimizzare gli spazi disponibili e le occupazioni
permanenti, sulla base di reali esigenze lavorative, gestionali e di sicurezza, valutando la
presenza di recettori sensibili in un contorno significativo ad esse. Inoltre si prevederanno
opere di mitigazione adeguate durante la fase di cantiere relative all’eventuale
innalzamento del livello acustico tollerabile, nell’ ambiente abitato circostante, per
evitare disturbi alla popolazione residente.
Il progetto esecutivo dovrà approfondire le previsioni approvvigionamento di materiali
inerti, provvedendo ad elaborare un piano di gestione degli inerti, ai sensi dell’ art. 186
del D.lgs. n. 4/2008: tali dati dovranno pertanto chiarire i quantitativi riutilizzati nei
Comune di Benevento – Località S. Clementina - Programma di Edilizia Residenziale Sociale Decreto Dirigenziale Regione Campania n.396/2009.
Giustino Costruzioni S.p.A. Progettista: ing. Gianluigi Barretta
Progetto Definitivo
STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE
2
cantieri, quelli acquistati, i conferimenti agli impianti di trattamento dei materiali ed in
discarica. Saranno individuati anche eventuali impianti di trattamento dei materiali da
costruzione per produrre “materia prima secondaria” presenti nell’area oggetto
dell’intervento. Tali materiali saranno utilizzati per le opere in progetto (ad esempio i
sottofondi), stante l’effettiva possibilità di poter utilizzare tali materiali riciclati.
Sarà definito un dettagliato piano della viabilità, grazie al quale sarà possibile minimizzare
gli effetti negativi legati sgli eventuali incrementi di traffico nelle zone limitrofe all’area di
progetto e al fine di garantire la piena efficienza delle strade nel contesto urbano.
Considerato che buona parte degli interventi si colloca in ambito urbanizzato, saranno
predisposti tutti gli accorgimenti atti a contenere il rilascio di poveri. Particolare cura sarà
rivolta alla preparazione delle superfici dei piazzali di stoccaggio in modo da evitare che,
con la movimentazione dei materiali con gli automezzi, si determini il trasferimento di
terra e fango lungo il percorso viario delle aree di utilizzo, creando o incrementando la
possibilità di rilascio di polveri trascinate dal flusso veicolare, poi disperse in atmosfera.
b. Occupazione del suolo
L’ intervento previsto determina un consumo di suolo agricolo e sono state valutate tutte
le possibili misure di mitigazione del consumo di suolo e di impermeabilizzazione,
prevedendo per la pavimentazione dei parcheggi l’utilizzo di pavimentazione permeabile
inerbita (pannelli alveolari in materiale plastico o autobloccanti forati), anche al fine di
migliorare l’inserimento ambientale delle opere nel contesto. Relativamente alla scelta
delle specie vegetali si prevede la messa a dimora di specie autoctone in tutte le
sistemazioni, aventi come finalità prevalente quella di interventi di ricucitura naturalistica.
c. Approvvigionamento materiali e smaltimento materiali
Nel caso in esame, il problema più gravoso, associato allo smaltimento del materiale
derivante dalle operazioni di scavo necessarie per la realizzazione delle opere verrà risolto
utilizzando gran parte del terreno per il rimodellamento dello stato dei luoghi stante la
consistente area a verde prevista in progetto.
d. Emissioni sonore
nel caso delle opere in esame, le maggiori fonti sonore sono costituite dalle attività
lavorative connesse alle operazioni di esecuzione e di esercizio delle opere.
Considerata la posizione geografica del sito oggetto dell’ intervento, gli unici soggetti
esposti gli addetti ai lavori, per i quali occorre prevedere idonee misure di prevenzione
contenute nelle più recenti disposizioni normative in tema di sicurezza sui cantieri edili.
e. Volumi emergenti
In un’ottica di corretto inserimento ambientale e paesaggistico le forme compositive, il
posizionamento sul lotto, le altezze massime, il rapporto tra le parti edificate ed aree
pertinenziali verdi ed i materiali sono coerenti tra loro e col contesto edilizio presente,
garantendo un miglioramento complessivo dell’area, con l’idoneo inserimento dei volumi,
Comune di Benevento – Località S. Clementina - Programma di Edilizia Residenziale Sociale Decreto Dirigenziale Regione Campania n.396/2009.
Giustino Costruzioni S.p.A. Progettista: ing. Gianluigi Barretta
Progetto Definitivo
STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE
3
rispetto al contesto interessato, con il ricorso a soluzioni progettuali caratterizzate da
attenzione alla sostenibilità ambientale ed al risparmio energetico.
In merito all’ inserimento architettonico, l’intervento ha come obiettivo fondante la tutela
del paesaggio e dei suoi tratti distintivi, dei beni culturali, delle caratteristiche ed identità
locali, che nel caso degli insediamenti a servizio si declina nel riconoscimento e tutela di
caratteri specifici e tipizzanti storico-culturali, paesaggistici, urbanistici ed architettonici
esistenti e nell’ attenzione all’ inserimento nel contesto tramite anche la ricerca di qualità
tecnica/ambientale dei nuovi volumi, realizzazione di parcheggi interrati, fermo restando
la necessità di far emergere dalla composizione planimetrica generale, alcuni elementi,
quali ad esempio gli edifici pubblici o di interesse pubblico, ai quali sarà affidato il compito
di essere elementi ordinatori per la composizione architettonica dell’intervento.
f. Localizzazioni alternative
La localizzazione proposta, nel confronto con le alternative possibili, è certamente la più
opportuna non necessitando di rilevanti opere di urbanizzazione e di scavi, data la
centralità del luogo e l’orografia pianeggiante. Pur configurandosi come intervento
autonomo, l’insediamento si relaziona con l’esistente edificato, con la possibile
utilizzazione dei servizi esistenti ed il conseguente contenimento delle spese di gestione.
Infine non crea alcun disagio alla popolazione residente per essere l’area prescelta
abbastanza facilmente isolabile, da un punto di vista cantieristico, rispetto al nucleo
edificato.
INDIVIDUAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI
La soluzione progettuale qui proposta, prevede una serie di interventi che reinterpretano
il tradizionale concetto di “casa” secondo due aspetti:
- riduzione delle risorse
attraverso l’uso sapiente di materiali naturali e tecnologie innovative, di modalità ed
apparati in grado di garantire un reale risparmio energetico dell’involucro edilizio e che
utilizzi fonti rinnovabili;
- la sostenibilità
Intesa come capacità di considerare la casa parte integrante del territorio, progettata
quindi, con appropriate forme e tecniche che, non consumando risorse, possano divenire
elementi, per ora sperimentali, ma successivamente necessari al recupero del processo
edificatorio.
L’intervento, dunque, rifacendosi alle metodologie della progettazione bioclimatica e
alla bioedilizia, pone come suo obiettivo primario il miglioramento della qualità
complessiva dell’ambiente e dell'ambiente costruito.
Gli obiettivi progettuali sono scaturiti della lettura dei dati, emersi dall’analisi del sito;
in particolare sono stati analizzati i requisiti necessari a soddisfare il risparmio energetico ,
utilizzare al meglio i materiali e le tecnologie naturali, cercando di attenersi ai criteri di
compatibilità ambientale.
Comune di Benevento – Località S. Clementina - Programma di Edilizia Residenziale Sociale Decreto Dirigenziale Regione Campania n.396/2009.
Giustino Costruzioni S.p.A. Progettista: ing. Gianluigi Barretta
Progetto Definitivo
STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE
4
L'intero insediamento è organizzato come complesso bioclimatico, in cui si supera
l’idea riduttiva della singola unità abitativa o dell'edificio, privilegiando il concetto di unità
ecologica insediativa, la quale resta in stretto rapporto con il contesto, innescando un
sistema di risorse, con cui interagisce.
Il modello insediativo proposto sfrutta i cosiddetti "vantaggi ambientali" propri del
sito, tali elementi divengono fattori vincolanti dell'impianto insediativo, che non rimane
statico, ma si evolve attraverso adattamenti successivi, che generano la complessità delle
forme e la differenziazione funzionale.
FATTIBILITA’ TECNICA
L’intervento, per quanto riguarda il risparmio delle risorse, prevede il recupero delle
acque meteoriche che vengono convogliate in apposite cisterne idriche, così come fatto
negli insediamenti storici, e successivamente utilizzate, dopo opportuno trattamento, per
usi domestici e per la irrigazione, dei giardini e degli spazi verdi comuni, garantendo la
chiusura del ciclo delle acque, il risparmio e il riutilizzo delle stesse.
Il tema del risparmio energetico è affrontato attraverso attenta valutazione del
comportamento termico del "sistema edificio-impianto", considerato in "organica
integrazione con il contesto climatico e ambientale", caratterizzato da un clima
caldo-umido.
Il raffrescamento, degli edifici e dell'intera unità ecologica, è garantito, in analogia ed
affinamento col modello tipologico tradizionale, da spazi filtro ventilati ed ombreggiati sui
fronti maggiormente esposti al sole, da un sistema di ventilazione meccanica controllata
per il ricambio dell’aria, come previsto dalla norma UNI-EN 15251, al fine di mantenere la
qualità dell’aria all’interno degli edifici, da varie specie vegetali, sempreverdi e
caducifoglie, la cui disposizione favorisce i meccanismi di regolazione climatica, dall’
opportuna disposizione dei corpi di fabbrica, al fine di garantire adeguati flussi di
ventilazione e la creazione di zone d'ombra.
Nella configurazione distributiva delle abitazioni si è posta particolare attenzione alla
disposizione degli ambienti, al fine di garantire ottimale resa e comfort ambientale.
In particolare sono state adottate soluzioni tecniche tradizionali ed uso di materiali e
trattamenti di finitura naturale, insieme a soluzioni innovative, quali il sistema di
ventilazione meccanica controllata per il ricambio dell’aria, i collettori solari per il
riscaldamento dell'acqua per usi sanitari, pannelli fotovoltaici per la produzione di energia
elettrica condominiale, in rapporto alla scelta di ancorare l'immagine del nuovo
insediamento al codice linguistico delle preesistenze ambientali.
Per quanto concerne la "qualità fruitiva" il nuovo sistema insediativo, rispetto al
preesistente, è strutturato in modo da consentire una fruizione differenziata e
fortemente flessibile degli spazi.
Questi rivestono ruoli diversi: dalla trama viaria, su cui si affacciano le case, agli spazi
pubblici, luoghi di aggregazione e di identificazione delle unità di vicinato, ai giardini che
rivestono un ruolo privato o semiprivato:
Il nuovo insediamento riconosce tale sistema di valori e lo ripropone adattandolo alle
nuove esigenze.
Comune di Benevento – Località S. Clementina - Programma di Edilizia Residenziale Sociale Decreto Dirigenziale Regione Campania n.396/2009.
Giustino Costruzioni S.p.A. Progettista: ing. Gianluigi Barretta
Progetto Definitivo
STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE
5
La cellula abitativa è parte di un aggregato complesso in cui si distinguono spazi privati
che hanno funzione ecologica e funzionale, spazi comuni che hanno funzione ecologica e
sociale.
Per centrare l'obiettivo della "flessibilità" e per garantire la presenza di "soluzioni
evolutive" sono stati previsti alcuni semplici accorgimenti in sintonia con il metabolismo
ecologico dell'insediamento visto come macchina bioclimatica.
Tra le singole unità abitative sono stati previsti spazi di connessione, ambiti altamente
flessibili per ruolo e destinazione, che possono essere utilizzati nel tempo in modo
differente;nell’ottica della evoluzione dell’organismo edilizio ed abitativo, la potenzialità
di ampliamento delle residenze si esplica nella possibilità di trasformare in altezza e in
volumetria delle unità edilizie.
Il nuovo insediamento di edilizia sperimentale è infatti concepito come un sistema
ecologico in cui vengono messi in atto numerosi accorgimenti, sia di matrice storica che
legati all'innovazione, per la realizzazione di un sistema insediativo integrato con le
valenze territoriali e compatibile con esse.
A tal fine sono state proposte le seguenti soluzioni innovative:
- relazione del progetto con il contesto, visto sia nei suoi aspetti storici, sia in quelli
legati alle specificità ambientali;
- orientamento armonico dell'edificio in rapporto al percorso del sole e
distribuzione delle funzioni secondo le diverse zone termiche;
- integrazione e permeazione tra interno e esterno dell'abitazione, creazione di
spazi di fruizione all'esterno pensati in continuità sia con gli spazi della casa, sia
con gli spazi comuni di relazione dell'intero insediamento;
- produzione di energie non inquinanti, riduzione delle perdite di calore,
miglioramento della resa termica e del comfort microclimatico, uso di soluzioni
tecnologiche adeguate al raggiungimento di buoni valori di inerzia ed isolamento
termico;
- messa in opera di impianti per la raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche;
- sistema di fitodepurazione;
- area destinata alla produzione del compost.
Le acque meteoriche vengono raccolte e riutilizzate per usi irrigui e, dopo necessario
filtraggio, per usi domestici; a tal fine l'acqua piovana, raccolta dalle coperture e dalle
terrazze, viene convogliata in apposite cisterne di accumulo integrate.
Viene garantita inoltre la permanenza di ampie porzioni di suolo permeabile
(giardinetti privati, ambiti comuni, piccoli orti, viabilità interna ai lotti) che contribuiscono
al miglioramento del microclima e dell'assetto idrogeologico complessivo, consentono
l'attecchimento di specie erbacee, arboree ed arbustive, consentono il ravvenamento
delle falde idriche e il riequilibrio idrogeologico.
I rifiuti organici, provenienti dai giardini e dalle cucine verranno utilizzati per la
preparazione di composti da reimpiegare in sito come fertilizzante naturale.
In analogia con queste tesi, in fase progettuale, sono state adottate le seguenti
soluzioni tecniche:
Comune di Benevento – Località S. Clementina - Programma di Edilizia Residenziale Sociale Decreto Dirigenziale Regione Campania n.396/2009.
Giustino Costruzioni S.p.A. Progettista: ing. Gianluigi Barretta
Progetto Definitivo
STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE
6
- sistema di ventilazione meccanica controllata per il ricambio dell’aria, come
previsto dalla norma UNI-EN 15251, al fine di mantenere la qualità dell’aria
all’interno degli edifici;
- infissi in P.V.C. con vetri-camera con gas ad alta efficienza energetica;
- giardini (a nord) arricchiti da vegetazione arborea e arbustiva, al fine di creare
una zona dalla quale attingere aria raffrescata;
- filtri verdi realizzati con specie caducifoglie, che consentono la creazione di
fitte zone d'ombra in estate e il passaggio della radiazione solare in inverno
- controllo della ventilazione naturale con accorgimenti riguardanti sia il
complesso insediativo che la singola unità abitativa;
- impianto centralizzato con collettori solari esposti a sud e collocati sui tetti
piani degli edifici per la produzione di acqua calda sanitaria;
- impianto di riscaldamento a pavimento radiante, funzionante a bassa
temperatura e dotato di impianto centralizzato a pompa di calore
geotermica, con sistema di canalizzazione del calore per i singoli
appartamenti;
- impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica di uso
condominiale ;
- impianto di captazione delle acque piovane per uso irriguo;
- utilizzo di prodotti certificati: STANDARD ANAB- materiali per la bioedilizia.
CONCLUSIONI
Lo scopo dell’intervento proposto, è quello di realizzare un complesso residenziale nel
rispetto dell’ambiente circostante e del confort abitativo.
Non verranno, infatti, creati impatti negativi di rilievo e, comunque, sono state
predisposte opportune misure compensative.
E’ prevista un’ integrazione tra funzioni residenziali, spazi complementari alle funzioni
abitative e attività terziarie, in particolare commerciali, tali da evitare la frammentazione
e la tipizzazione delle soluzioni insediative.
Contribuiscono, comunque, a migliorare la qualità ambientale, come già detto sopra, gli
interventi mirati quali l’utilizzo di energia fotovoltaica, di sistemi solari attivi e passivi, di
utilizzo di materiali di recupero e bioedili, la raccolta differenziata. L’intervento, dunque,
dal punto di vista ambientale e paesaggistico, non crea alcun tipo di impatto negativo.