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S. De Luca, F. Matalucci - Dati sul servizio idrico in Italia: il ruolo delle politiche di coesione

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Roma, 26 novembre 2014 Dati sul servizio idrico in Italia: il ruolo delle politiche di coesione Simona De Luca – Francesca Matalucci Unità di valutazione degli investimenti pubblici Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica
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Page 1: S. De Luca,  F. Matalucci - Dati sul servizio idrico in Italia: il ruolo delle politiche di coesione

Roma, 26 novembre 2014

Dati sul servizio idrico in Italia: il ruolo delle politiche di coesione

Simona De Luca – Francesca Matalucci

Unità di valutazione degli investimenti pubblici

Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica

Page 2: S. De Luca,  F. Matalucci - Dati sul servizio idrico in Italia: il ruolo delle politiche di coesione

Cos’è la politica di coesione territoriale

Trae fondamento e legittimazione dalla Costituzione italiana (art. 119 comma 5 – art. 3 comma 2) e dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (art. 174), che richiedono “interventi speciali” per promuovere uno “sviluppo armonioso” (Trattato) e per “rimuovere gli squilibri economici e sociali” (Costituzione)

Ha lo scopo di incrementare le opportunità di sviluppo (crescita e inclusione sociale) dei cittadini, indipendentemente da dove vivono

In Italia è sostenuta da risorse comunitarie e nazionali:

l’Unione europea mette a disposizione circa un terzo del proprio

bilancio con i Fondi Strutturali che hanno obbligo di cofinanziamento nazionale

gli “interventi speciali” previsti dalla Costituzione italiana sono invece affidati anche (sebbene non solo) al Fondo di Sviluppo e

Coesione (FSC, ex FAS, ex Fondo aree depresse)

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Una policy orientata ai risultati

Le politiche di coesione hanno tipicamente un orizzonte di medio-lungo periodo e richiedono da sempre un forte orientamento a

risultati esplicitati ex ante per i diversi luoghi e ambiti tematici su cui intervengono

Obiettivi di Servizio: esperienza di policy orientata a risultati misurati con indicatori statistici (terzietà della fonte) su livelli di

erogazione di servizi essenziali con target uguali per tutti: da sistema premiale a programmazione controllata

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Politiche di coesione e statistiche territoriali

In Italia le politiche di coesione hanno contribuito significativamente ad aumentare disponibilità e tempestività delle statistiche territoriali

A fronte di un panorama iniziale molto povero (primi anni 2000) sono stati realizzati importanti investimenti che hanno consentito di soddisfare il bisogno sia di dati che di indicatori statistici e amministrativi:

Oggi la disponibilità pubblica di statistiche territoriali è significativamente accresciuta

per misurare il contesto territoriale

.

come supporto alla programmazione delle policy

.

per monitorare l’attuazione delle politiche

per favorire la partecipazione pubblica

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Conti Pubblici Territoriali: il DPS è direttamente produttore di dati sulla contabilità pubblica a livello regionale (spese e entrate della PA e del Settore

Pubblico Allargato)

Indagine sulla povertà: rilevazione Istat oggi a regime. Significativo

contributo del DPS – anche sul piano metodologico – per avvio e prime rilevazioni associate a indagine sui consumi

Trasporti: misurazione statistica ancora problematica per difficoltà di coordinamento tra fonti e soggetti amministrativi titolari di dati e rilevazioni

Rischio sismico e idrogeologico: indicatori di «nuova» produzione basati anche su dati amministrativi (Protezione Civile e ISPRA). Attività metodologiche in corso per passare da Comuni a popolazione esposta e

superare questioni di sensibilità alla policy

Esempi di supporto alla produzione di dati territoriali

Esperienza complessivamente positiva ma «in continuo divenire»

Censimento acqua: tre edizioni realizzate da Istat interamente finanziate dal DPS. Ampliamento progressivo del campo di osservazione,

coordinamento con diversi soggetti istituzionali (Min Ambiente, ISPRA), dati disaggregati per specifiche partizioni territoriali (agglomerati urbani)

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ammontare complessivo degli investimenti che, a partire dagli anni 2000, hanno garantito supporto metodologico e produzione di statistiche territoriali

34 milioni per attività tecnico-scientifiche di coordinamento nazionale, con il ruolo guida del DPS, dando impulso e accompagnando la produzione di dati territoriali

Rete dei Conti Pubblici Territoriali in primis

Finanziamenti della coesione per la produzione statistica

12 milioni (di cui 2/3 da fondi europei) finanziano accordi e convenzioni per la produzione di dati con dettaglio territoriale

Siglati con Istat in primis ma anche con altri produttori di statistiche ufficiali (Ispra, Invalsi, Ministero della Salute, …)

Fondi nazionali coesione

Fondi strutturali

PON Assistenza

Tecnica

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Convenzione DPS-ISTAT per gli Obiettivi di Servizio

1,7 M€ (di cui 0,5 M€ di cofinanziamento Istat)

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Indicatori di riferimento sul servizio idrico

Inizialmente

Acqua non dispersa (S.10)

Quota di popolazione equivalente

servita da depurazione (S.11)

ma

quindi si è introdotto

Quota di popolazione equivalente urbana servita da depurazione (Dettaglio Indicatore S.11)

al momento della definizione del meccanismo degli Obiettivi di Servizio non erano disponibili dettagli per lo scorporo della quota di reflui organici di provenienza industriale. Dalla rilevazione 2008 (con ricostruzione per il 2005) è disponibile l’informazione sulla depurazione delle sole acque reflue urbane e quantificabile, per impianti misti, la componente concessa per la depurazione di scarichi organici provenienti da imprese industriali

Percentuale di acqua erogata sul totale dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale

Percentuale di abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue urbane con trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti totali urbani della regione

Percentuale di abitanti equivalenti effettivi civili serviti da impianti di depurazione che effettuano trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti totali urbani della regione

Approfondimenti su quantificazione Abitanti Equivalenti civili/industriali con confronto tra valori effettivi (da enti gestori) e potenziali (da stima archivi Istat) cioè numeratore e denominatore di S.11 dettaglio

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Tempestività, disaggregazione e approfondimenti

Riduzione del lag temporale, maggiore frequenza e aumento dei tassi di risposta

Disaggregazione a livello di ATO, agglomerati urbani, …

Approfondimenti:

Indicatore su percentuale di acqua potabilizzata sul totale di

acqua prelevata a scopo idropotabile

Indicatore su percentuale di popolazione dei comuni con rete

fognaria con reflui totalmente depurati

Questioni relative agli agglomerati urbani e all’adeguamento alla

normativa europea di settore (Direttiva 91/271/CE)

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Monitoraggio periodico verso gli obiettivi

Progressi lenti con qualche preoccupante regresso

Qualità delle acque approssimata dalla capacità di trattamento

Valore di

partenza

Distanza residua

da colmare

Progresso Regresso

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

target

75%.25% 50%

Acqua non dispersa (%)

Quota di popolazione equivalente urbana servita da depurazione (%)

23% 47% target

70%.

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Acqua non dispersa: dati 2012 per ATO in Italia

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

target 2013 regioni del Mezzogiorno = 75%

Figura II.1 - QUOTA DI POPOLAZIONE EQUIVALENTE URBANA SERVITA DA IMPIANTI

DI DEPURAZIONE CON TRATTAMENTO SECONDARIO E TERZIARIO (Indicatore dettaglio

S.11 Obiettivi di Servizio), 2008

58,0 54,4

48,2

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

target 2013 regioni del Mezzogiorno = 70%

Fonte: elaborazioni DPS-UVAL su dati ISTAT

Valore massimo a livello di ATO

Valore regionale

Valore minimo a livello di ATO

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Quota di popolazione equivalente urbana servita da depurazione: dati 2012 per ATO in Italia

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

target 2013 regioni del Mezzogiorno = 70%

Figura II.1 - QUOTA DI POPOLAZIONE EQUIVALENTE URBANA SERVITA DA IMPIANTI

DI DEPURAZIONE CON TRATTAMENTO SECONDARIO E TERZIARIO (Indicatore dettaglio

S.11 Obiettivi di Servizio), 2008

58,0 54,4

48,2

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

target 2013 regioni del Mezzogiorno = 70%

Fonte: elaborazioni DPS-UVAL su dati ISTAT

Valore massimo a livello di ATO

Valore regionale

Valore minimo a livello di ATO

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Investimenti delle politiche di coesione nel settore idrico

Iniziativa di open government sulle politiche di coesione in Italia, promossa dal DPS che rende

disponibili in formato aperto i dati sui progetti finanziati dalle politiche di coesione per valutare l’efficacia e la coerenza dell’impiego delle risorse

OpenCoesione

Port

ale

open

coes

ion

e.g

ov.

it

Sottosettore CUPNumero

progetti

Importo

(milioni di euro)

Risorse idriche (*) 287 1.332,8

di cui:

- progetti in attuazione 244 723,9

- assegnazioni CIPE 43 608,9

Opere di smaltimento reflui e rifiuti (**) 608 2.643,2

di cui:

- progetti in attuazione 461 1.134,7

- assegnazioni CIPE 147 1.508,5

Totale 895 3.976,0

Progetti pubblicati su OpenCoesione con natura "Infrastrutture" in ambito idrico secondo la classificazione CUP

(*) Sono considerate tutte le categorie CUP proprie del sottosettore (**) Per i progetti in attuazione sono considerate le categorie: • impianti depurazione acque • impianti di stoccaggio e sollevamento

acque reflue • reti fognarie Per le assegnazioni CIPE non sono disponibili dettagli sulle categorie e pertanto sono inclusi anche eventuali progetti relativi a rifiuti urbani o speciali

Fonte: www.opencoesione.gov.it

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Grazie!


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