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Sa. Ma. Lerichiestedelsindacato persalvaguardarelevittime ... · cata riduzione delle denunce di...

Date post: 22-Jul-2020
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M entre pro- seguono le iniziative di sensibi- lizzazione e si attuano le prime misure per as- sicurare le giuste tute- le alle donne vittime di violenza domestica che si trovano a convi- vere, per via delle ur- genti misure di conte- nimento del contagio da coronavirus, in ca- sa con il proprio ag- gressore, anche il sin- dacato confederale preme perché siano messe in campo speci- fiche azioni per far fronte alle difficoltà delle vittime in que- sto particolare perio- do emergenziale. Il tutto è partito, come ricorderete, dalla mar- cata riduzione delle denunce di violenza al numero 1522, gestito dal Telefono rosa, tan- to da indurre la Mini- stra Bonetti a prende- re adeguate misure non solo per una diffu- sione più capillare del numero verde sul ter- ritorio nazionale, chie- dendo direttamente al Presidente del Con- siglio la sua pubbliciz- zazione all’interno della campagna di co- municazione con l’in - vito a restare a casa, ma anche per render- lo più fruibile tramite smartphone. Con Cgil e Uil abbiamo lavorato in questi gior- ni in stretto raccordo con la Commissione parlamentare d’in - chiesta sul femminici- dio a cui abbiamo fat- to arrivare, in vista del- la preparazione di un emendamento al De- creto-legge “Cura Ita- lia”, una nota unita- ria con alcune propo- ste sul tema della vio- lenza di genere e quel- la domestica. Abbia- mo fatto presente a ri- guardo che le necessa- rie misure messe in at- to per il contenimento del contagio da Co- vid19 rappresentano per il sindacato moti- vo di grande preoccu- pazione. La violenza contro le donne non si ferma, anzi rischia di aggravarsi proprio in questo periodo che ve- de l’obbligo di resta- re a casa e quindi del- la convivenza forzata. Per le donne chiuse in casa e soggette alle violenze del proprio partner, ovviamente, tutto ciò rappresenta un pericolo ulteriore, con chiare difficoltà a potersi rivolgere e a contattare lo stesso numero 1522. Senza dimenticare i figli, che presenti a casa per la chiusura della scuola, si ritrovano ad essere vittime passive delle violenze stesse. Ecco perché - abbiamo pre- cisato - non dobbiamo abbassare la guardia e, anzi, dobbiamo chiedere con più for- za, proprio in questo momento, maggiore attenzione e assicura- re maggiori garanzie a queste persone rese ancora più fragili, in li- nea con i principi stabi- liti nelle convenzioni di Istanbul e Lanzaro- te. Abbiamo ribadito, inoltre, la necessità che nelle procure re- stino operative le pro- cedure di emergenza per le denunce e si ri- corra a tutte le misure necessarie, anche me- diante l’applicazione di decisioni innovati- ve, come quella che ha visto protagonista nei giorni scorsi il pro- curatore della Repub- blica di Trento il quale ha stabilito che in que- sti casi non saranno più la donna e il mino- reoiminoriadabban- donare l’abitazione della coppia ma l’au - tore delle violenze. Una soluzione molto importante che nella nota abbiamo chiesto di estendere rapida- mente a tutto il terri- torio nazionale. Sul piano economico, ab- biamo richiesto altre- sì l’introduzione di mi- sure di sostegno per aiutare più concreta- mente le donne a fuo- ruscire dalla violenza. Insomma, abbiamo proposto una serie di interventi da circoscri- vere a questo periodo emergenziale ma non solo, che comprenda- no necessariamente: una campagna infor- mativa capillare sul numero 1522; la diffu- sione di tutti i disposi- tivi di sicurezza per le donne e le operatrici delle case rifugio e dei centri antiviolenza; l’individuazione di nuove strutture di al- loggio ai sensi della no- ta del 21 marzo 2020 n.15350/117 (2) del Ministero dell’Inter - no; l’istituzione di un fondo per le esigenze specifiche atte a ga- rantire l’uscita delle donne dalla spirale della violenza; l’esten - sioneadalmeno6me- si del congedo per le donne vittime di vio- lenza unitamente ad una maggiore esigibili- tà dell’istituto; il ri- spetto delle norme di sicurezza per le consu- lenze tecniche d’uffi - cio (Ctu) ed eventual- mente la loro sospen- sione laddove non pos- sano offrire tali garan- zie. Auspicando quanto prima la fine di questa difficile fase per la vi- ta del Paese, anche per tornare ad affron- tare più compiutamen- te e in maniera più strutturata il fenome- no della violenza ma- schile sulle donne e sui minori, come Coor- dinamento nazionale donne non faremo mancare il nostro con- tributo per affrontare al meglio tutte le situa- zioni e le criticità che si dovessero ulterior- mente presentare. Liliana Ocmin I l nostro Continente, purtroppo, è alle prese con una crisi eco- nomica senza precedenti a causa della pandemia da coronavi- rus, a partire dall’Italia, le cui proiezioni calcolate ad oggi pre- vedono un impatto negativo sul Pil molto consistente - il Cen- tro studi di Confindustria parla di caduta cumulata del Pil nei primi due trimestri dell’anno che può arrivare fino a -10%. Il momento storico è fondamentale per capire se l’Europa cam- bia pagina e affronta l’emergenza in maniera condivisa oppu- re in ordine sparso, lasciando i paesi più fragili al loro destino. Il vertice del Consiglio europeo dei giorni scorsi, dopo annunci e smentite sul da farsi, si è presentato ancora diviso, con i paesi delNord-GermaniaeOlandaintesta-contrariadaffrontarela crisi mettendo in comune le risorse e quelli del Mediterraneo che invece chiedono titoli di debito europei (coronabond) per risollevare l’economia europea. Di fronte a tutto questo, le as- sociazioni femminili italiane, “Noidonne” e “Noi Rete don- ne”, si sono rivolte, tramite una Lettera Aperta, direttamente alle due donne che in questo momento rappresentano i vertici dell’Europa, Ursula von der Leyen, Presidente della Commis- sione Europea e Christine Lagarde, Presidente della Banca Cen- trale Europea, con queste parole: “Siamo a una difficilissima prova della Storia e le classi dirigenti devono dimostrare, ora, di essere all'altezza delle circostanze e di saper rinsaldare la fiducia nelle istituzioni. Due donne ai vertici delle istituzioni eu- ropee sono una coincidenza eccezionale, risultato di un lungo impegno per l'emancipazione e la libertà delle donne. Ci aspet- tiamo da voi decisioni libere, destinate a riformulare e rinsalda- re l'idea di un'Europa dei popoli, solidale e delle donne. Confi- diamo che deciderete senza mai perdere di vista il vostro esse- re donne, fattore decisivo per ridisegnare le priorità economi- che e consolidare la democrazia e i diritti civili acquisiti”. L.M. L’Europadi fronte allanuova crisieconomica: “Noidonne” e “Noi Rete donne” scrivonoa Ursulavon der Leyen e a Christine Lagarde Lerichiestedelsindacato persalvaguardare le vittime diviolenzadomestica conquiste delle donne Nella foto un “frame” dello spot promosso dal Dipartimento Pari Opportunità a sostegno delle donne vittime di violenza con l’obiettivo di promuovere il numero 1522, attivo h24, e far conoscere l’app “1522”, disponibile su IOS e Android U na pagina facebook ’Mamma smart,peraiutarelemammeinca- sa con i figli al tempo del covid-19. Una rete composta da volontari, gratuita, per confrontarsi con professionisti e al- tre donne attraverso una serie di incon- tri online. Oltre a #acasaconibimbi, ’Mamma smart’ dedica uno spazio al- le donne incinte, #acasaconlapancia, per offrire consigli. Il progetto nasce da tre amiche, Valentina che è una counselor, professionista in Analisi Transazionale Psicosociale, Alice, oste- trica, e Lucile, che lavora in un’agenzia di comunicazione. "Il progetto è nato da una chiacchierata tra amiche - spie- ga Alice - siamo tre mamme. Valentina ciharaccontatochenelsuosettoreso- no sempre più le richieste d’aiuto da parte di mamme in difficoltà a gestire ilmomento,tralavorodacasaebambi- ni. Abbiamo cercato di creare un grup- po per parlarci e sentirsi meno sole". Sa. Ma. Genova, al via il progetto Mamma Smart per gestire a casa lavoro e figli ? 6 6 giovedì 2 aprile 2020 Dibattito
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Page 1: Sa. Ma. Lerichiestedelsindacato persalvaguardarelevittime ... · cata riduzione delle denunce di violenza al numero 1522, gestito dalTelefono rosa, tan-to da indurre la Mini-stra

Mentre pro-seguono lein i z ia t i vedi sensibi-

lizzazione e si attuanole prime misure per as-sicurare le giuste tute-le alle donne vittimedi violenza domesticache si trovano a convi-vere, per via delle ur-genti misure di conte-nimento del contagioda coronavirus, in ca-sa con il proprio ag-gressore, anche il sin-dacato confederalepreme perché sianomesse in campo speci-fiche azioni per farfronte alle difficoltàdelle vittime in que-sto particolare perio-do emergenziale. Iltutto è partito, comericorderete, dalla mar-cata riduzione delledenunce di violenza alnumero 1522, gestitodal Telefono rosa, tan-to da indurre la Mini-stra Bonetti a prende-re adeguate misurenon solo per una diffu-sione più capillare delnumero verde sul ter-ritorio nazionale, chie-dendo direttamenteal Presidente del Con-siglio la sua pubbliciz-zazione all’internodella campagna di co-municazione con l’in -vito a restare a casa,ma anche per render-lo più fruibile tramitesmartphone.Con Cgil e Uil abbiamolavorato in questi gior-ni in stretto raccordocon la Commissioneparlamentare d’in -chiesta sul femminici-dio a cui abbiamo fat-to arrivare, in vista del-la preparazione di unemendamento al De-creto-legge “Cura Ita-lia”, una nota unita-ria con alcune propo-ste sul tema della vio-lenza di genere e quel-

la domestica. Abbia-mo fatto presente a ri-guardo che le necessa-rie misure messe in at-to per il contenimentodel contagio da Co-vid19 rappresentanoper il sindacato moti-vo di grande preoccu-pazione. La violenzacontro le donne non siferma, anzi rischia diaggravarsi proprio inquesto periodo che ve-de l’obbligo di resta-re a casa e quindi del-la convivenza forzata.Per le donne chiuse incasa e soggette alleviolenze del proprio

partner, ovviamente,tutto ciò rappresentaun pericolo ulteriore,con chiare difficoltà apotersi rivolgere e acontattare lo stessonumero 1522. Senzadimenticare i figli, chepresenti a casa per lachiusura della scuola,si ritrovano ad esserevittime passive delleviolenze stesse. Eccoperché - abbiamo pre-cisato - non dobbiamoabbassare la guardiae, anzi, dobbiamochiedere con più for-za, proprio in questomomento, maggiore

attenzione e assicura-re maggiori garanzie aqueste persone reseancora più fragili, in li-nea con i principi stabi-liti nelle convenzionidi Istanbul e Lanzaro-te. Abbiamo ribadito,inoltre, la necessitàche nelle procure re-stino operative le pro-cedure di emergenzaper le denunce e si ri-corra a tutte le misurenecessarie, anche me-diante l’applicazionedi decisioni innovati-ve, come quella cheha visto protagonistanei giorni scorsi il pro-

curatore della Repub-blica di Trento il qualeha stabilito che in que-sti casi non sarannopiù la donna e il mino-re o i minori ad abban-donare l’abitazionedella coppia ma l’au -tore delle violenze.Una soluzione moltoimportante che nellanota abbiamo chiestodi estendere rapida-mente a tutto il terri-torio nazionale. Sulpiano economico, ab-biamo richiesto altre-sì l’introduzione di mi-sure di sostegno peraiutare più concreta-

mente le donne a fuo-ruscire dalla violenza.Insomma, abbiamoproposto una serie diinterventi da circoscri-vere a questo periodoemergenziale ma nonsolo, che comprenda-no necessariamente:una campagna infor-mativa capillare sulnumero 1522; la diffu-sione di tutti i disposi-tivi di sicurezza per ledonne e le operatricidelle case rifugio e deicentri antiviolenza;l’individuazione dinuove strutture di al-loggio ai sensi della no-ta del 21 marzo 2020n.15350/117 (2) delMinistero dell’Inter -no; l’istituzione di unfondo per le esigenzespecifiche atte a ga-rantire l’uscita delledonne dalla spiraledella violenza; l’esten -sione ad almeno 6 me-si del congedo per ledonne vittime di vio-lenza unitamente aduna maggiore esigibili-tà dell’istituto; il ri-spetto delle norme disicurezza per le consu-lenze tecniche d’uffi -cio (Ctu) ed eventual-mente la loro sospen-sione laddove non pos-sano offrire tali garan-zie.Auspicando quantoprima la fine di questadifficile fase per la vi-ta del Paese, ancheper tornare ad affron-tare più compiutamen-te e in maniera piùstrutturata il fenome-no della violenza ma-schile sulle donne esui minori, come Coor-dinamento nazionaledonne non faremomancare il nostro con-tributo per affrontareal meglio tutte le situa-zioni e le criticità chesi dovessero ulterior-mente presentare.

Liliana Ocmin

Il nostro Continente, purtroppo, è alle prese con una crisi eco-nomica senza precedenti a causa della pandemia da coronavi-

rus, a partire dall’Italia, le cui proiezioni calcolate ad oggi pre-vedono un impatto negativo sul Pil molto consistente - il Cen-tro studi di Confindustria parla di caduta cumulata del Pil neiprimi due trimestri dell’anno che può arrivare fino a -10%. Ilmomento storico è fondamentale per capire se l’Europa cam-bia pagina e affronta l’emergenza in maniera condivisa oppu-re in ordine sparso, lasciando i paesi più fragili al loro destino. Ilvertice del Consiglio europeo dei giorni scorsi, dopo annunci esmentite sul da farsi, si è presentato ancora diviso, con i paesidel Nord - Germania e Olanda in testa - contrari ad affrontare lacrisi mettendo in comune le risorse e quelli del Mediterraneoche invece chiedono titoli di debito europei (coronabond) perrisollevare l’economia europea. Di fronte a tutto questo, le as-sociazioni femminili italiane, “Noidonne” e “Noi Rete don-

ne”, si sono rivolte, tramite una Lettera Aperta, direttamentealle due donne che in questo momento rappresentano i verticidell’Europa, Ursula von der Leyen, Presidente della Commis-sione Europea e Christine Lagarde, Presidente della Banca Cen-trale Europea, con queste parole: “Siamo a una difficilissimaprova della Storia e le classi dirigenti devono dimostrare, ora,di essere all'altezza delle circostanze e di saper rinsaldare lafiducia nelle istituzioni. Due donne ai vertici delle istituzioni eu-ropee sono una coincidenza eccezionale, risultato di un lungoimpegno per l'emancipazione e la libertà delle donne. Ci aspet-tiamo da voi decisioni libere, destinate a riformulare e rinsalda-re l'idea di un'Europa dei popoli, solidale e delle donne. Confi-diamo che deciderete senza mai perdere di vista il vostro esse-re donne, fattore decisivo per ridisegnare le priorità economi-che e consolidare la democrazia e i diritti civili acquisiti”.

L.M.

L’Europadi fronteallanuova

crisieconomica:“Noidonne”

e“NoiRetedonne”scrivonoa

UrsulavonderLeyeneaChristineLagarde

Lerichiestedelsindacatopersalvaguardare levittime

diviolenzadomestica

conquiste delle donne

Nella foto un “frame” dello spot promosso dal Dipartimento Pari Opportunità a sostegno delle donnevittime di violenza con l’obiettivo di promuovere il numero 1522, attivo h24, e far conoscere l’app“1522”, disponibile su IOS e Android

Una pagina facebook ’Mammasmart, per aiutare le mamme in ca-

sa con i figli al tempo del covid-19. Unarete composta da volontari, gratuita,per confrontarsi con professionisti e al-tre donne attraverso una serie di incon-tri online. Oltre a #acasaconibimbi,’Mamma smart’ dedica uno spazio al-le donne incinte, #acasaconlapancia,per offrire consigli. Il progetto nasceda tre amiche, Valentina che è unacounselor, professionista in Analisi

Transazionale Psicosociale, Alice, oste-trica, e Lucile, che lavora in un’agenziadi comunicazione. "Il progetto è natoda una chiacchierata tra amiche - spie-ga Alice - siamo tre mamme. Valentinaci ha raccontato che nel suo settore so-no sempre più le richieste d’aiuto daparte di mamme in difficoltà a gestireil momento, tra lavoro da casa e bambi-ni. Abbiamo cercato di creare un grup-po per parlarci e sentirsi meno sole".

Sa. Ma.

Genova,alviailprogetto

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? 66 giovedì 2 aprile 2020 Dibattito

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