scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
scaricato da www.sunhope.it
Alcuni tumori sono curati con la terapia biologica, come quelli della mammella, in cui si ha
l'iperespressione del gene ERB-2. Il TRASTUZUMAB è un Ab monoclonale che blocca
l'attivazione di ERB-2; esso è cardiotossico e non va mai associato quindi alle antracicline.
Il CETUXIMAB blocca il recettore ERB-1, coinvolto nei tumori del colon-retto; tra i suoi effetti
collaterali ci sono follicolite a livello della pelle e diarrea.
Il BEVACIZUMAB blocca il VEGF, inibendo la neoangiogenesi, però esso provoca ipertensione
ed emorragie perché blocca i vasi e causa necrosi delle pareti.
Altri farmaci intervengono sulla cascata enzimatica innescata dai recettori che hanno attività
autofosforilante tirosinchinasica, legandosi a essi e inibendone l'autofosforilazione. Tra essi ci
sono l'IMATINIB (per la leucemia mieloide cronica), l'ERLOTINIB, il GEFITINIB (si lega
all'ERB e si usa nel cancro del polmone), il LAPATINIB (si lega all'ERB nel cancro della
mammella), il SUNITINIB e il SORAFENIB (che si legano al VEGF e sono usati nella terapia
del tumore del rene).
23
scaricato da www.sunhope.it