(Allegato 1)
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ROMA CAPITALE
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Fantasia. Progetto di promozione della lettura per bambini della fascia 0-10 anni.
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore E - Educazione e Promozione culturale 02. animazione culturale verso minori
I
NZ 01772
ALBO REGIONE LAZIO
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6) Descrizione sintetica del progetto:
Fantasia è un progetto di promozione della lettura per bambini della fascia 0-6 anni che si propone di:
statali, l’importanza della lettura come occasione di gioco e di relazione tra bambini e genitori bambini nella fascia d’età 0-6 anni.
di base tra i neogenitori l’importanza della lettura come occasione di gioco e relazione con i loro bambini nella fascia d’età 0-6 anni.
(Quartieri: Nuovo Corviale, Casetta Mattei, Bravetta, Colle del Sole, Trullo, Ponte Galeria,Portuense) attraverso l’intervento nelle strutture educative pubbliche (Nidi e scuola d’infanzia.
lettura dei bambini attraverso la promozione di momenti per sviluppare tale attività come attività felice
giovani coppie e in generale i genitori dei bambini di questa fascia d’età. Destinatari: Bambini della fascia d’età 0-6, bambini dei nidi dei quartieri citati, bambini delle scuole d’infanzia dei quartieri citati, dei quartieri citati, genitori, insegnanti e pediatri (che insistono nei quartieri citati del Municipio 11 ex 15). Si stima di raggiungere: il 50% dei 1175 iscritti agli asili nido di Roma Capitale Municipio 11 ex 15; il 50% dei 3228 iscritti alle Scuole dell’Infanzia di Roma Capitale Municipio 11 ex 15 Tutte le coordinatrici dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia che operano nel territorio di riferimento I beneficiari del progetto saranno : genitori, Insegnanti scuola dell’infanzia, Educatrici, Pediatri e bambini 0-6 anni
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7) Obiettivi del progetto:
Obiettivo generale 1 Aumentare il numero dei lettori abituali nel territorio di riferimento della Biblioteca (Quartieri: Nuovo Corviale, Casetta Mattei, Bravetta, Colle del Sole, Trullo, Ponte Galeria,Portuense). Questo perché i lettori abituali sono una percentuale di chi entra in contatto con i libri nella prima infanzia: chi non ha questa opportunità potrebbe non diventare mai lettore. Obiettivo specifico 1 Favorire l’interesse per la lettura nei bambini attraverso la promozione di iniziative volte a creare esperienza di lettura felice. Obiettivo generale 2 Avvicinare genitori, insegnanti ed educatrici/ori nidi alla ricchezza della letteratura per l’infanzia e quindi di quanto questo influisce sulla ricchezza e lo sviluppo del mondo psicologico e sulla loro creatività. Obiettivo specifico 2 Tramite un programma annuale di attività e iniziative si svilupperanno nei territori interessati esperienze di conoscenza e approfondimento della letteratura per l’infanzia e delle ultime e più significative produzioni editoriali per bambini e verrà inoltre distribuito in prestito, tramite la biblioteca, un kit di primi libri alle famiglie dei nuovi nati e dei genitori di questa fascia d’età. Obiettivo generale 3 Promuovere tra i neogenitori l’importanza della lettura come occasione di gioco e relazione con i loro bambini nella fascia d’età 0-10 anni. Obiettivo specifico 3 Organizzare in biblioteca incontri con genitori, insegnanti e educatrici/ori nidi per spiegare come utilizzare libri e letture per bambini al fine di stimolare il loro interesse. Obiettivo generale 4 Favorire relazioni e autoaiuto e di consapevolezza sull’importanza della lettura tra le giovani coppie e in generale i genitori dei bambini di questa fascia d’età. Obiettivo specifico 4 Organizzazione di incontri e laboratori in biblioteca in cui i genitori e i loro bambini si scambiano esperienze di lettura condivisa come momenti ludici e di creatività. Obiettivo generale 5 Creare nel territorio dei quartieri citati un ambiente favorevole alla lettura per i bambini della fascia d’età 0-10, i bambini dei nidi, i bambini delle scuole d’infanzia, bambini delle scuole elementari coinvolgendo genitori, insegnanti e pediatri. Obiettivo specifico 5 Verrà promosso un “Patto locale per la lettura”, che coinvolgerà istituzioni,imprese private, banche del territorio, associazioni culturali e di volontariato, biblioteche, case editrici, librerie, scuole e università chiamate ad unire gli sforzi, i mezzi e le iniziative per favorire l’aumento degli indici di lettura. A tal fine sarà proposto e definito sia con il Municipio 15 Arvalia Portuense (e i relativi servizi per l’Infanzia - Nidi e Scuole dell’Infanzia) che con una rete di Associazioni e dal Centro Commerciale della zona un accordo di reciprocità rispetto agli obiettivi del progetto stesso al fine di estendere la conoscenza e l’apporto al progetto da parte di tutti gli attori pubblici e istituzionali coinvolti. Vengono inoltre allegate a tale proposito le seguenti lettere di adesione: Municipio 11 ex 15 di Roma Capitale; Ass.ne culturale La Mela Magica; Ass.ne Culturale SADILIBRO; Associazione Culturale School of Dreams.
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8) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Preparazione dei materiali dei laboratori, collaborazione nella realizzazione dei laboratori di lettura ad alta voce presso la biblioteca nicolini, nidi e studi pediatrici del territorio, creazione di presentazioni anche attraverso materiale fotografico, somministrazione dei questionari in uscita, di gradimento, raccolta di materiali utili alla rilevazione del gradimento ( disegni, lettere dei bambini e degli insegnanti)
8) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
9) Numero posti senza vitto e alloggio:
10) Numero ore di servizio settimanali dei volontari:
11) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
12) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Articolazione oraria in due turni giornalieri di 5 ore su 6 giorni (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 14.00 e dalle 14.00 alle 19.00, il sabato entrambi dalle 8.00 alle 13.00). Si richiede la disponibilità ad articolare l’orario di lavoro, nell’ambito delle 30 ore settimanali e dei 6 giorni lavorativi, con adattamento e flessibilità dell’orario in relazione a particolari esigenze; assicurando eccezionalmente la presenza ad iniziative di tipo serale massimo fino alle h. 23 (necessari slittamenti orari). Il servizio verrà svolto prevalentemente in una singola sede indicata nel progetto, ma i volontari potranno essere coinvolti anche in iniziative che comportino attività all’esterno delle biblioteche. Disponibilità a spostamenti per recarsi presso scuole, per sviluppare rapporti esterni con altri soggetti del territorio, per diffondere locandine relative ad iniziative in programma, o per altre esigenze che prevedano la partecipazione delle biblioteche ad iniziative in luoghi diversi dalle proprie sedi. I volontari di Servizio Civile nell’ambito del progetto svolto saranno anche coinvolti nelle attività generali della Biblioteca a scopo formativo di carattere generale, questo consentirà loro di acquisire una maggiore esperienza professionale di carattere generale relativa al lavoro di una biblioteca pubblica.
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13) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe
14) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe
15) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Requisiti di base
Titoli preferenziali:
informatica -socio-pedagogico, con specifica
preferenza per il settore educativo;
oscenze base di informatica: pratica nell’uso del PC: Word, Excel, Internet, Posta
elettronica, navigazione internet.
16) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Municipio 11 ex 15 Arvalia - Portuense;
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CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
17) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
18) Eventuali tirocini riconosciuti :
19) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Il riconoscimento verrà formalizzato attraverso un attestato proposto al termine dei progetti. In particolare nell’ambito di questo progetto le competenze che i volontari potranno
acquisire sono:
Competenze di base / Ascoltare attivamente Fare piena attenzione a quello che altri stanno dicendo, soffermandosi per capirne i punti essenziali, ponendo domande al momento opportuno ed evitando interruzioni inappropriate 2. Competenze di base / Comprendere testi scritti Comprendere frasi e paragrafi scritti in documenti relativi al lavoro 3. Competenze di base / Parlare Parlare ad altri per comunicare informazioni in modo efficace 4. Competenze di processo / Apprendimento attivo Comprendere le implicazioni di nuove informazioni per la soluzione di problemi presenti, futuri e per i processi decisionali 5. Competenze di processo / Monitorare Monitorare e valutare le prestazioni lavorative personali, di altre persone o di organizzazioni per migliorarle o correggerle 6. Competenze di processo / Senso critico Usare la logica e il ragionamento per individuare i punti di forza e di debolezza di soluzioni, conclusioni o approcci alternativi ai problemi 7. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Comunicare con persone esterne all'organizzazione Comunicare con persone esterne all’organizzazione, rappresentare la stessa verso i clienti, il pubblico, le amministrazioni ed altre entità esterne, personalmente, in forma scritta, per telefono o via e-mail. 8. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Comunicare con superiori, colleghi o subordinati Fornire informazioni ai superiori, ai colleghi e ai subalterni, per telefono, in forma
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scritta, via e-mail o personalmente 9. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Esibirsi o lavorare a contatto diretto con il pubblico Esibirsi per il pubblico o occuparsi direttamente del pubblico. 10. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Far crescere e attivare gruppi di lavoro Incoraggiare e far crescere la fiducia reciproca, il rispetto e la cooperazione fra i membri di un gruppo. 11. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Fornire consulenze e suggerimenti ad altre persone Fornire linee guida e suggerimenti qualificati alla dirigenza o ad altri gruppi su questioni tecniche o relative a sistemi o processi 12. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Interpretare il significato delle informazioni Interpretare o spiegare il significato di informazioni ed il loro possibile utilizzo 13. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Monitorare e controllare risorse Monitorare e controllare risorse e supervisionare le attività di spesa 14. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Risolvere controversie e negoziare con altre persone Gestire lamentele, negoziare, calmare dispute e risolvere conflitti 15. Competenze tecnico professionali (interazione con gli altri) / Stabilire e mantenere relazioni interpersonali Creare rapporti di lavoro costruttivi e cooperativi e mantenerli nel tempo.
Formazione generale dei volontari
20) Contenuti della formazione:
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Macroaree:
1 - “Valori e identità del SCN”
- L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
- Dall’obiezione di coscienza al SCN
- Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e
nonviolenta
- La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 - “La cittadinanza attiva”
- La formazione civica
- Le forme di cittadinanza
- La protezione civile
- La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 - “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
- Presentazione dell’Ente
- Il lavoro per progetti
- L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
- Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
- Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Moduli:
Modulo A il patto formativo Agenda Presentazione dei progetti Attività di conoscenza Documento di lavoro Raccolta delle aspettative
Modulo B
Dall’Obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà
Il dovere di difesa della Patria
La difesa civile non armata e non violenta
Non violenza come scelta di vita.
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Modulo C
Esposizione delle caratteristiche e delle peculiarità dei ruoli e delle
figure professionali coinvolte nei progetti del Comune di Roma ai
sensi della Circolare 10.11.2003 dell’UNSC.
Ruolo del volontario in servizio civile;
Diritti e doveri del volontario;
Gli aspetti etici del volontariato;
Motivazioni e aspettative;
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Cenni fondamentali della Costituzione – Unione Europea
Il servizio civile internazionale
Il servizio civile tra UNSC ed Enti; Modulo D
La cittadinanza attiva
La protezione civile
La solidarietà e le forme di cittadinanza
Carta di impegno etico
Funzioni UNSC. - Il servizio civile nel Comune di Roma.
La dimensione di partecipazione alla società civile attraverso la scelta
di una esperienza istituzionale;
La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile
Modulo E
Legislazione del Servizio Civile;
Legge 230/98;
Legge 64/01.
Normativa vigente
Servizio civile Nazionale: associazionismo e volontariato;
Modulo F
I progetti di servizio civile di Roma Capitale;
Metodo della progettazione nel lavoro degli Enti
Modulo G
Organizzazione di Roma Capitale
Regolamento dell’organizzazione degli uffici e servizi
Cenni di Legislazione degli Enti Locali
Statuto – Autonomia statutaria, autonomia organizzativa;
Riforma del Titolo V della Costituzione L. 3/2001 – concetto di
sussidiarietà;
Il servizio civile come processo di comunicazione e cultura
Modulo H
I rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro
Le misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro
21) Durata:
75 ore
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Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
22) Contenuti della formazione:
Docente: Baratta Grazia Maria:
Docente: Baroni Viviana:
. 626/94 e del D. Lgs. N. 81/08 (1 ora)
preposti; il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; i lavoratori addetti al Pronto Soccorso, antincendio, evacuazione. Obblighi, responsabilità, sanzioni (1 ora)
collettiva presenti sul posto di lavoro (1 ora)
Procedure riferite alla mansione: rischi connessi alla propria mansione/posto di
lavoro; dispositivi di Protezione Individuale obbligatori; obblighi, responsabilità,
sanzioni (2 ore)
ti dell’attività di pronto
soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori; i piani di emergenza; il
soccorso antincendio; l’evacuazione (2 ore)
Docente: Bazzocchi Silvia:
UNESCO (2 ore)
Docente: Antonio Trimarco
- Metodologie per la comunicazione: comunicazione istituzionale, informale, personale, locale, nazionale, etc.; strumenti della comunicazione, scritti, verbali, on-line; specificità della comunicazione per attività senza fini di lucro; cenni alle metodologie di fund raising. (4 ora) - Marketing e comunicazione territoriale, presenza della biblioteca sul proprio territorio: come accrescere visibilità, fidelizzare gli utenti e promuovere la struttura. (4 ore) - Il Progetto ministeriale 2012 “In Vitro”: Caratteristiche, scopi, obiettivi. (3 ore) - Docente: Elisabetta Segna
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- Realizzazione, manutenzione e aggiornamento delle pagine web: i principali prodotti del mercato (software) (2 ore) - le pagine web di Roma Capitale e dell’Istituzione Biblioteche di Roma; i siti-satellite; regole per una corretta manutenzione; l’uso dei social network del web 2.0. (4 ore) Docente: Laura Totonelli:
Informazioni di base sullo sviluppo psicologico del bambino e sulle interazioni con genitori e adulti (4 ore)
Lo sviluppo delle capacità del linguaggio e dell’alfabetizzazione negli anni di vita
prima della scolarizzazione. Aree di sviluppo e di competenza del bambino. (10 ore)
- La competenza fonologica
- Lo sviluppo del linguaggio orale
- La conoscenza del linguaggio scritto
- la conoscenza delle convenzioni della scrittura (corrispondenza relativa tra
linguaggio orale e linguaggio scritto – si scrive da sinistra a destra e dall’alto in basso,
l’alfabeto rappresenta i suoni del linguaggio orale);
- la conoscenza delle funzioni della scrittura (un testo che racconta una storia che
da’ informazioni e che da’ istruzioni)
- Conoscenza del’alfafabeto 8conoscenza delle lettere e dell’associazione tra una
lettera e il suo nome e tra una lettera e il suo suono
Docente: Anna Maria Di Giovanni - Sintesi storica della letteratura e della editoria per ragazzi. ( 4 ora) - Il progetto Nati per leggere: Nascita, caratteristiche, evoluzione e lo stato - attuale (3 ore) - il mondo dei libri per piccolissimi; generi, temi, autori; i criteri di scelta le diverse modalità di lettura (dialogica, di gruppo) e narrazione (3 ore) - il piacere della lettura e la motivazione/preparazione personale (3 ore) - gli elementi che facilitano l approccio alla lettura: spazi, tempi e durata (3 ore)
23) Durata:
75 ore
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24) Orientamento lavorativo:
Argomento Metodologia ore
Analisi del contesto socio-
economico e del sistema di
lavoro locale:
1) settori economici,
2) tipologia di aziende,
3) competenze
richieste.
Lezione frontale
Laboratori informatici
Incontri con Referenti del mondo
delle imprese
3
Le politiche attive del
Lavoro: chi le realizza, a chi
si rivolgono
Lezione frontale
Incontri con Referenti istituzionali
3
Il curriculum vitae e la
lettera di accompagnamento
Lezione frontale
Laboratori informatici
Incontri con Referenti dei Servizi per
la ricerca del lavoro
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Il colloquio di lavoro: come
affrontarlo al meglio e
promuovere se stessi
Simulazioni, incontri con
responsabili delle R.U. di realtà
aziendali
2
L’autoimprenditoria: i
percorsi ed i soggetti
istituzionali
Conoscere le opportunità di
finanziamento e le agevolazioni a
livello comunitario, nazionale e
locale e le procedure da espletare per
l’avvio di un’impresa; la redazione
del piano d’impresa.
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Cercare lavoro è un momento particolare nella vita di ciascuno; un momento carico
di aspettative, dubbi, incertezze. Trovare un’occupazione è uno dei “lavori” più
impegnativi, soprattutto in un contesto mutevole ed incerto come quello attuale:
occorre, pertanto, favorire la conoscenza del contesto socio-culturale di riferimento,
del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle opportunità offerte dal sistema
istituzionale e non solo.
L'orientamento rappresenta, quindi, un sostegno a quanti si trovano a vivere processi
di transizione (fine del percorso formativo, avvio della ricerca del lavoro o il rientro
nel mercato del lavoro). Non va dimenticato che il soggetto dell’orientamento, nel
nostro caso il giovane volontario del servizio civile, è al centro del processo di
orientamento, e va considerato soggetto attivo e non oggetto dell’orientamento.
Il servizio di orientamento deve tener conto delle risorse personali dell’individuo,
degli sbocchi professionali, dei percorsi formativi, del mercato del lavoro entro cui
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ci si muove.
L’orientamento è un processo continuo che coinvolge i soggetti istituzionali e non
che ruotano intorno al giovane, soprattutto nei momenti di transizione tra
formazione e lavoro e viceversa.
Le azioni dell’orientamento devono essere coerenti con le esperienze già maturate
(anche nel caso in cui esse siano considerate negative) e con le opportunità ed i
vincoli esistenti nelle diverse situazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e
individuare ipotesi concrete di lavoro.
L’ intervento di orientamento deve tener conto di:
- tipologia di intervento (informazione, empowerment, consulenza)
- azioni (ricostruzione, allargamento, strategie di coping)
- argomenti dell’orientamento (proprie risorse, percorsi formativi, sbocchi
occupazionali, il mercato del lavoro)
- condizioni/vincoli (personali, sociali, strutturali).
L’attività di orientamento, esercitata da operatori qualificati si caratterizza, in
particolare, per l'offerta di attività informative e formative (analisi contesto socio-
economico, dati sul mercato del lavoro, legislazione, previsioni occupazionali,
opportunità formative, etc.) utili al soggetto in orientamento.
Nel processo di orientamento il soggetto diventa protagonista, con la guida
dell’operatore rafforza le competenze di comprensione, di valutazione e di
fronteggiamento del contesto di riferimento, in particolare attraverso l'acquisizione
di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro.
La ricerca del lavoro passa attraverso le politiche attive del lavoro: tutte quelle
iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e
l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come
auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità.
Le politiche attive si differenziano dalle politiche passive in quanto queste ultime
mirano a ridurre il disagio sociale connesso alla disoccupazione attraverso misure di
supporto (es. come il sostegno al reddito), mentre quelle attive intendono, invece,
inserire (o re-inserire) nel mercato del lavoro coloro che ne sono esclusi.
Coerentemente con l'Agenda di Lisbona e la Strategia Europea per l'Occupazione
(SEO), le politiche attive del lavoro mirano realizzare in modo coordinato un
insieme di politiche in materia di lotta alla disoccupazione, articolate inizialmente
nei 4 obiettivi fondamentali (i cosiddetti pilastri SEO):
- occupabilità: accrescere le capacità di un individuo di trovare lavoro;
- imprenditorialità: sviluppare lo spirito imprenditoriale ed attuare
l’autoimpiego;
- adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per adeguarle ai
mutamenti del mercato del lavoro;
- pari opportunità: favorire le politiche di uguaglianza delle opportunità
per tutti ed aumentare i tassi di occupazione femminile.
Gli strumenti per realizzare questi obbiettivi sono: la formazione, la riqualificazione,
gli strumenti di orientamento, l’alternanza scuola – lavoro, i tirocini e le work
experiences, il servizio civile.
La programmazione e l'attuazione delle politiche attive del lavoro passa attraverso
un lavoro costante di analisi della situazione locale e di progettazione di misure
adeguate a rispondere ai fabbisogni rilevati. Le risorse finanziarie necessarie sono
reperite soprattutto attraverso i Fondi Europei, che rappresentano uno strumento
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importante per realizzare azioni innovative (studi, ricerche, scambio di buone
pratiche, sperimentazioni, ecc.).
La ricerca del lavoro non può non tener conto del contesto socio-economico in cui
ci si vuole inserire: quanto richiesto a Milano è diverso da quanto richiesto a
Palermo, così come le esigenze delle grandi aziende sono diverse da quelle delle
piccole. Inoltre, vanno considerati i limiti individuali imposti dalla famiglia od altri
vincoli rispetto alla possibilità di spostarsi.
Lo specifico mercato va analizzato rispetto ai diversi contesti: occorre valutare le
esigenze organizzative in modo da impostare il proprio piano di marketing.
Grande o piccola azienda? Il sistema economico italiano è caratterizzato dalla
piccola impresa, a volte ritenute, a torto, meno interessanti o professionalizzanti per
costruirsi un profilo professionale: negli ultimi anni si è riscontrato che vi sono dei
punti di contatto fra i profili professionali delle piccole e grandi aziende, rendendo le
competenze acquisite trasferibili da un contesto all’altro.
Strumenti indispensabili per la ricerca del lavoro sono il Curriculum e la lettera di
accompagnamento: durante la formazione si analizzeranno le varie tipologie e si
vedrà come esso rappresenti il primo passo per chiunque cominci a cercare lavoro.
La selezione: L’obiettivo del colloquio di selezione è riscontrare la corrispondenza
fra il candidato e le esigenze del ruolo organizzativo. Il selezionatore può adottare
diverse tipologie in relazione a:
- Abilità specifiche richieste rispetto al ruolo
- Tipologia di ricerca del lavoro (tipo contratto)
- Caratteristiche del candidato
- Professionalità.
Generalmente i colloqui sono almeno 2 o 3, di cui uno sicuramente con il proprio
capo diretto.
Per il selezionatore un colloquio è efficace quando fa comprendere la
corrispondenza fra persona e ruolo ed evidenzia le caratteristiche del candidato.
L’intervista può essere strutturata, in cui si susseguono domande precise utili alla
raccolta delle informazioni o non strutturata, con domande che non seguono una
successione rigida e che spesso vengono stimolate dalle risposte del candidato. Altre
indicazioni importanti relative alle interviste è il loro carattere individuale o di
gruppo.
Prepararsi al colloquio e vincere lo stress, gestire l’attesa: durante la formazione
si faranno delle simulate in cui sarà possibile evidenziare il capitale professionale
ed esperienziale, gli obiettivi professionali e di carriera, le esigenze ed i vincoli che
ciascuno ha, anche senza esserne pienamente consapevole.
Durante le simulate si proporranno le domande più frequenti che i selezionatori
rivolgono durante l’intervista ai candidati.
Per quanto riguarda l’autoimprenditoria, durante la formazione verrà affrontata
intendendola non solo come capacità di far nascere o condurre aziende, ma
come dimensione della persona, capace quindi di affrontare il lavoro in modo
flessibile e pro-attivo, individuando problemi e soluzioni efficaci e originali. È
un’occasione per scoprire i propri punti di forza originali e gli stimoli a essere
presenze attive, flessibili, efficaci, capaci di innovazione in ogni ambito.
Si parlerà delle caratteristiche che deve possedere chi vuole mettersi in proprio, delle
leggi che agevolano l'autoimpiego per la realizzazione e l'avvio di piccole attività
imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione,
della realizzazione del business plan.
E’ prevista la presenza in aula di testimoni privilegiati (responsabili R.U. aziende,
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selezionatori, esperti del mondo del lavoro, ecc.) e, se possibile, saranno effettuate
visite nei Centri che si occupano di politiche attive per il lavoro e autoimprenditoria.
25) Promozione delle Pari Opportunità (giovani stranieri, giovani a bassa scolarizzazione,
portatori di handicap):
Nell’ambito del progetto si riserva un posto per un giovane volontario straniero
26) Innovazione:
In sintonia con la nuova tendenza in atto nel nostro Paese che vede i cittadini partecipare in modo attivo alla gestione dei beni comuni in un’ottica di
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amministrazione condivisa si prevede che i volontari effettuino 4 interventi all’interno di parchi giochi del Municipio XI per attività di flashmob e letture animate
27) Partnership e azioni di rete:
Municipio 11 ex 15 Arvalia - Portuense; Pediatri di zona, Gruppo pediatrico In4 per loro, Neuropsichiatri di zone; Associazione di volontariato S.ADI.Libro; Associazione Culturale Magic BlueRay; Associazione La Mela magica – Banca del Tempo di Corviale.
28) Networking territoriale:
A partire dal momento della Formazione Generale, le classi vengono formate in
modo tale da fare incontrare i volontari assegnati ai diversi progetti e inoltre si
organizzano momenti comuni per visite-incontri con altri uffici di Roma Capitale
(protezione civile, musei e siti della sovrintendenza) o con altri Enti del Terzo
Settore.
Durante i dodici mesi di Servizio Civile, dopo il terzo mese di attività i volontari di
tutti i progetti partecipano ad un incontro generale convocato dall’Ufficio Servizio
Civile di Roma Capitale, dove raccontano le loro esperienze in relazione all’attività
svolta nel proprio progetto, rispondendo a domande e osservazioni rivolte dai
volontari degli altri progetti.
Inoltre tutti i volontari partecipano agli Eventi che i singoli progetti periodicamente
organizzano in modo aperto al pubblico o alla propria specifica utenza, al fine di
approfondire la conoscenza delle attività degli altri volontari e di verificarne anche
la ricaduta concreta sui cittadini-utenti del servizio o della specifica attività di
Servizio Civile.
Infine, gli ex-volontari di Roma Capitale, hanno attivato da diversi anni una pagina
Facebook, attraverso la quale nuovi e vecchi volontari possono scambiarsi opinioni,
critiche e proposte.
Tutte le azioni sopra descritte consentono ai volontari di incontrarsi e scambiare
esperienze mediamente per più di tre volte durante i 12 mesi di servizio.