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scheda%20progetto%20PIGNATAro

Date post: 20-Mar-2016
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REGIONE CAMPANIA NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Nome identificativo dell’intervento Interventi di ampliamento dell'area del Depuratore Comunale per realizzare un impianto di compostaggio dell'umido proveniente dalle raccolte differenziate e del verde da potature (il titolo attribuito deve identificare univocamente l’opera e deve corrispondere alla denominazione del progetto indicato nella richiesta di inserimento nel PPR) Beneficiario Finale : Comune di PIGNATARO MAGGIORE (Corrisponde al soggetto proponente e attuatore dell’intervento, salvo il caso previsto dall’art. 3 dell’Avviso. In tal caso indicare l’attuatore.) Numero identificativo dell’intervento ______________________________________________________ (da non compilare – compilazione a cura degli uffici regionali) Legale rappresentante del Beneficiario Finale Avv. Giorgio Magliocca, Sindaco (Indicare anche la qualifica) _____________________________________________________________________________________________________ Luogo e Data __________________________ La predisposizione della scheda e la relativa sottoscrizione impegnano il firmatario sulla veridicità e correttezza delle informazioni riportate. In caso di aggiornamento di una scheda presentata precedentemente, si prega di evidenziare con un asterisco, nell’indice a pagina 2, i punti modificati e di riportare in tali punti le variazioni apportate con carattere rosso, grassetto e sottolineato. Firma leggibile timbro
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REGIONE CAMPANIA

NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI

Nome identificativo dell’intervento Interventi di ampliamento dell'area del Depuratore Comunale per realizzare un impianto di compostaggio dell'umido proveniente dalle raccolte differenziate e del verde da potature

(il titolo attribuito deve identificare univocamente l’opera e deve corrispondere alla denominazione del progetto indicato nella richiesta di inserimento nel PPR) Beneficiario Finale : Comune di PIGNATARO MAGGIORE (Corrisponde al soggetto proponente e attuatore dell’intervento, salvo il caso previsto dall’art. 3 dell’Avviso. In tal caso indicare l’attuatore.) Numero identificativo dell’intervento ______________________________________________________ (da non compilare – compilazione a cura degli uffici regionali) Legale rappresentante del Beneficiario Finale Avv. Giorgio Magliocca, Sindaco (Indicare anche la qualifica) _____________________________________________________________________________________________________ Luogo e Data __________________________ La predisposizione della scheda e la relativa sottoscrizione impegnano il firmatario sulla veridicità e correttezza delle informazioni riportate. In caso di aggiornamento di una scheda presentata precedentemente, si prega di evidenziare con un asterisco, nell’indice a pagina 2, i punti modificati e di riportare in tali punti le variazioni apportate con carattere rosso, grassetto e sottolineato.

Firma leggibile

timbro

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REGIONE CAMPANIA. NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Scheda tecnica intervento

Pagina 2 di 32 Sigla Beneficiario Finale ________________________________

INDICE

Numero identificativo dell’intervento (da non compilare – compilazione a cura degli uffici regionali):__________________

SEZIONE I: IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO................................................................................................................................................................. 3

SEZIONE II: VALENZA STRATEGICA ....................................................................................................................................................................................... 5

PARTE II.A: CONSISTENZA STRATEGICA .................................................................................................................................................................................. 5

PARTE II.B: RILEVANZA STRATEGICA ...................................................................................................................................................................................... 7

SEZIONE III: SOSTENIBILITÀ TECNICO-AMMINISTRATIVA .................................................................................................................................................. 8

PARTE III.A: QUALITÀ DELLA PROPOSTA ................................................................................................................................................................................. 8

PARTE III.B: CONFORMITÀ TECNICO-AMMINISTRATIVA .......................................................................................................................................................... 12

PARTE III.C: ASPETTI AMBIENTALI........................................................................................................................................................................................ 15

SEZIONE IV: SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA ECONOMICA E SOCIALE .................................................................................................................................. 18

PARTE IV.A: INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO............................................................................................................................................................... 18

PARTE IV.B: FATTIBILITÀ FINANZIARIA................................................................................................................................................................................. 20

PARTE IV.C: FATTIBILITÀ ECONOMICA .................................................................................................................................................................................. 26

PARTE IV.D: SOSTENIBILITÀ GESTIONALE ............................................................................................................................................................................. 31

PARTE IV.E: RISULTATI ATTESI ............................................................................................................................................................................................ 32

PARTE IV.F: IMPATTI SOCIO-ECONOMICI ATTESI ................................................................................................................................................................... 32

Le sezioni I, II, III e i punti 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 43, 58, 59, 60, 61, 62 della sezione IV sono obbligatori per tutti gli interventi.

Per gli interventi il cui COSTO TOTALE (punto 7 della scheda) è compreso tra 5 M€ e 10 M€ è obbligatorio compilare ANCHE i punti 42, 44, 45, 46, 47, 50, 51, 52 della sezione IV della scheda.

Per gli interventi il cui COSTO TOTALE (punto 7 della scheda) è maggiore di, o uguale a, 10 M€ è obbligatorio compilare tutti i punti della scheda.

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REGIONE CAMPANIA – NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Scheda tecnica intervento

Pagina 3 di 32 Sigla Beneficiario Finale ________________________________

SEZIONE I: IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO

1. Nome identificativo dell’intervento: Interventi di ampliamento dell'area del Depuratore Comunale per realizzare un impianto di compostaggio dell'umido proveniente dalle raccolte differenziate e

del verde da potature .

2. Beneficiario finale (soggetto attuatore) (il beneficiario finale/soggetto attuatore è l’ente proponente e appaltante) Ente Comune di PIGNATARO MAGGIORE Indirizzo (Civico, CAP, Località)

VA DEL MUNICIPIO

Telefono Fax e-mail Funzionario di riferimento

3. Tipologia dell’intervento Nel caso di lotto funzionale deve trattarsi di lotto funzionalmente autonomo; indicare se l’intervento era incluso in un PI nella programmazione 2000-2006)

X Infrastruttura materiale

Infrastruttura immateriale

X Intervento completo

Lotto funzionale (specificare a lato)

Ampliamento intervento già esistente

Completamento intervento già esistente

Lotto intermedio - funzionale

Intervento incluso in uno strumento di programmazione negoziata (PI, PRUSST, Patto territoriale, etc.)

Nome strumento

4. Misura POR di riferimento (Indicare la misura e azione del POR 200/2006 con cui si ritiene che il progetto sia coerente)

MISURA/AZIONE OBIETTIVO 1 2 GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DEI RIFIUTI” POR FESR 2007/2013

5. Ambito Programmazione FAS di riferimento (Indicare il settore FAS con cui si ritiene che il progetto sia coerente)

SETTORE FAS

6. Ambito di impatto strategico del DSR 2007-2013 di riferimento

(indicare un solo ambito strategico; gli ambiti di impatto strategico sono illustrati in dettaglio nel Documento Strategico Regionale ex DGR 1042/06 scaricabile dal sito http://www.sito.regione.campania.it/focus_nuova_programmazione_2007_2013/documenti.htm)

1) Campania piattaforma logistica integrata sul Mediterraneo; x 2) Una regione pulita e senza rischi; 3) Il mare bagna la Campania; 4) La Campania in porto; 5) La Campania una regione patrimonio del mondo; 6) Una regione alla luce del sole; 7) Una regione giovane per i giovani; 8) Una regione in cui “occupare conviene”; 9) La cura del ferro continua;

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10) La Campania si fa bella restaurando le città ed il paesaggio; 11) Qualità degli alimenti è qualità della vita e dello sviluppo; 12) La ricerca abita in Campania; 13) La Campania amica di chi fa impresa; 14) La Campania della dignità e della socialità. Un welfare campano

7. Costo dell’intervento Il costo dell’intervento si intende omnicomprensivo, includendo spese tecniche, somme a disposizione, IVA etc.

Finanziamento richiesto € 4.948.944 Cofinanziamento pubblico € 0,00 Cofinanziamento privato € 0,00 COSTO TOTALE DELL’INTERVENTO € 4.948.944

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SEZIONE II: VALENZA STRATEGICA

PARTE II.A: CONSISTENZA STRATEGICA

8. Descrizione sintetica dell’intervento (descrivere sinteticamente

l’intervento inquadrandolo nel contesto territoriale; specificare come l’intervento contribuisce allo sviluppo del contesto territoriale di riferimento; indicare, laddove ricorre, la destinazione d’uso dell’opera).

L’intervento prevede :

1) Un impianto di compostaggio della frazione umida, del verde e

dei fanghi, oggetto della presente richiesta di finanziamento;

La gestione integrata dei suddetti impianti consentirà di risolvere, in

loco, il problema della valorizzazione, trattamento e smaltimento dei

rifiuti complessivamente prodotti in un bacino di circa 40.000 abitanti.

L’intervento offrirà quindi ai comuni circostanti la possibile, definitiva,

soluzione alla gestione dei rifiuti ivi prodotti.

9. Coerenza dell’intervento con gli obiettivi specifici della misura del POR

Gli obiettivi del decreto legislativo 152/2006 hanno imposto alle

municipalità obblighi riguardo alle modalità di gestione della frazione

umida dei RSU, forzando di fatto il ricorso a trattamenti alternativi per

questa frazione rispetto agli smaltimenti massivi, non più in linea con le

attuali direttive della Comunità Europea.

In relazione a ciò, vanno considerati i seguenti punti:

1) la raccolta differenziata dell’ umido porta alla costituzione di un

flusso di rifiuto caratterizzato da alto contenuto in acqua ed alte

concentrazioni di materiali facilmente biodegradabili;

2) questo materiale non si presta ad essere compostato tal quale, in

quanto il basso contenuto in secco non è sufficiente a garantire le

condizioni di stabilità strutturale del cumulo. Ciò comporta aggiunte

sostanziali di agenti strutturanti, o produzione di percolati che incidono

pesantemente sulla sostenibilità economica del processo nel suo

complesso;

3) la fase liquida presente nell’umido potrebbe, qualora estratta e

separata, essere inviata ad un depuratore per una eventuale

stabilizzazione nella linea fanghi, previo verifica delle potenzialità di

trattamento della stessa.

Per le suddette motivazioni l’Amministrazione comunale di Pignataro

Maggiore, in collaborazione con la società Pignataro Patrimonio, di

totale proprietà del comune di Pignataro Maggiore, ha prospettato la

possibilità di ampliare l’attuale area del Depuratore Comunale per

realizzare un impianto di compostaggio delle matrici organiche , previo

separazione della fase liquida contenuta in essa con un impianto di

pretrattamento tipo quello prodotto dalla Greenmec srl di Reggio

Emilia; la fase liquida estratta sarà inviata a stabilizzazione aerobica

nell’attuale a linea fanghi dello stesso depuratore.

10. Coerenza dell’intervento con l’ambito di programmazione FAS Max ½ pag.

11. Coerenza dell’intervento con le azioni dell’ambito di impatto strategico del DSR 2007-2013 (le azioni previste per ciascun

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ambito di impatto strategico sono illustrate in dettaglio nel Documento Strategico Regionale scaricabile dal sito http://www.sito.regione.campania.it/focus_nuova_programmazione_2007_2013/documenti.htm)

Max ½ pag.

12. Integrazione dell’intervento con le scelte strategiche “di rete” definite nel DSR 2007-13 (le scelte strategiche di rete sono illustrate in dettaglio nel Documento Strategico Regionale)

Max ½ pag.

13. Interazione dell’intervento con gli altri programmi e strumenti che insistono sul territorio di riferimento (ad esempio, Progetti Integrati, Patti territoriali, PRUSST, ecc...) (indicare se l’intervento è incluso in programmi complessi o progetti integrati, specificando quali)

Max ½ pag.

14. Interazione sinergica dell’intervento in relazione alla strategia di sviluppo del territorio di riferimento (Indicare se l’intervento è in continuità con il POR 2000-2006 e in che modo sviluppa, integra, potenzia o porta avanti azioni previste nel periodo di programmazione 2000-2006. In presenza di un Accordo di reciprocità specificare come l’intervento è servente ai temi dell’Accordo)

Max 1 pag.

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PARTE II.B: RILEVANZA STRATEGICA

15. Rilevanza strategica dell’intervento rispetto al contesto

(capacità di incidere attraverso i fattori competitivi e/o strutturali) (illustrare l’incidenza dell’intervento rispetto ai fattori competitivi e ai fattori strutturali di cui al Documento Strategico Regionale). Specificare altresì la rilevanza rispetto alle priorità di Lisbona II.

Max 1 pag.

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SEZIONE III: SOSTENIBILITÀ TECNICO-AMMINISTRATIVA

PARTE III.A: QUALITÀ DELLA PROPOSTA

16. Descrizione tecnica dell’intervento

(Indicare in che cosa consiste l’intervento. Descrivere le sue caratteristiche tecniche, localizzative e dimensionali mettendo anche in evidenza l’eventuale frazionabilità dello stesso in lotti funzionali.) La sezione di compostaggio è stata predisposta per il co-compostaggio di fanghi

biologici palabili con eventuali altre frazioni organiche provenienti da raccolte

differenziate finalizzate, matrici atte a formare miscele ottimali per la partenza e lo

sviluppo di una bio-ossidazione termofila (compostaggio aerobico). L'obiettivo

primario dell'impianto è la stabilizzazione aerobica della frazione secca ottenuta nella

sezione di pretrattamento dell’umido , della frazione verde e dei fanghi prodotti dal

lottatore centrifugo, a valle della digestione anaerobica.

Il metodo prescelto è quello dei cumuli dinamici aerati che consentono un controllo

totale del processo sia tramite l'insufflazione/aspirazione regolata di aria, che il

rivoltamento completo della massa. Tutto ciò consente di evitare la formazione di zone

anossiche e quindi di eliminare ogni sviluppo di cattivi odori.

I cumuli sono collocati in un ambiente chiuso in depressione, ottenuto con una serra,

con una totale ventilazione della zona sovrastante la massa in compostaggio con

eliminazione di ogni zona morta e potenzialmente anossica.

L'aria estratta verrà inviata a biofiltri a compost per l'abbattimento di eventuali residui

odori.

I rifiuti accoglibili presso la sezione di compostaggio proposta sono i seguenti:

1) frazione organica dei rifiuti solidi urbani raccolta separatamente (20 01 08) (20

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03 02);

2) rifiuti vegetali di coltivazioni agricole (02 01 03);

3) segatura, trucioli, frammenti di legno di sughero (03 01 02) (03 01 01) (03 01

03) (03 03 01);

7) scarti di legno non impregnato (15 01 03) (20 01 07) (03 01 01);

9) rifiuti ligneo cellulosici derivanti dalla manutenzione del verde ornamentale

(20 02 01);

10) fanghi di depurazione, fanghi di depurazione delle industrie alimentari (19 08

04) (19 08 05) (02 02 01) (02 02 04) (02 03 01) (02 03 05) (02 04 03) (02 05 02) (02

06 03) (02 07 05) (03 03 02) (19 06 02).

L'accoglimento di ulteriori biomasse scelte tra quelle ammesse all'impianto di

compostaggio sarà regolato da un preciso protocollo di gestione.

I rifiuti sopra elencati derivano da:

1) frazione umida derivante da raccolta differenziata RSU;

2) coltivazione e raccolta dei prodotti agricoli;

3) attività forestali e lavorazione del legno vergine;

7) fabbricazione di manufatti di legno non impregnato, imballaggi, legno non

impregnato (cassette, pallets);

9) manutenzione del verde ornamentale;

10) impianti di depurazione, impianti di depurazione dell'industria alimentare.

I rifiuti sopra elencati avranno le seguenti caratteristiche:

1) saranno costituiti unicamente dalla frazione umida separata prima della raccolta

degli RSU ed esenti da rifiuti pericolosi;

2) deriveranno dalle ordinarie pratiche agricole;

3) deriveranno dalle ordinarie pratiche forestali, da lavorazioni con trattamenti

fisici o termici;

7) non deriveranno da lavorazioni che prevedono l'impiego di trattamenti chimici;

9) saranno costituiti unicamente dalla frazione ligno-cellulosica derivante dalla

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manutenzione del verde ornamentale, escluso il materiale proveniente dallo

spazzamento delle strade;

10) i fanghi avranno caratteristiche conformi a quelle previste all'allegato IB del

D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 99 e saranno utilizzati in misura non superiore al 35% sulla

sostanza secca nella preparazione della miscela di partenza, tale percentuale potrà

essere elevata al 50% per i fanghi derivanti da impianti di depurazione delle industrie

alimentari.

Il dimensionamento è stato effettuato sulla base delle seguenti ipotesi:

frazione secca da pretrattamento (peso) 5 ton/die

frazione secca da pretrattamento (volume) 9 mc/die

verde da potatura (peso) 20 ton/die

verde da potatura (volume) 33 mc/die

fanghi digeriti 1 ton/die

totale da compostare 26 ton/die

44 mc/die

8.049 ton/anno

L'operatività netta è di 310 die/anno per una potenzialità di targa di 9.000 ton/anno. Il

materiale in ingresso all'impianto verrà lavorato in 6 h/die (ovvero in parallelo alle ore

di lavoro della stazione di pretrattamento).

Il quantitativo massimo di compost di qualità da immettere nel mercato su base annua

è di 5.000 Ton/anno.

La destinazione finale del prodotto (compost di qualità) sarà: agricoltura,

floravivaismo, mercato minuto, ecc..

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17. Localizzazione intervento su tavola 1:25.000 (indicare le principali vie di comunicazione, le eventuali emergenze territoriali dal punto di vista

paesaggistico e delle funzioni urbane e territoriali, indicare inoltre le coordinate UTM o Gauss Boaga; in caso di infrastruttura immateriale indicare laddove possibile il territorio interessato all’intervento)

coordinate ______________________________________________________________________

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PARTE III.B: CONFORMITÀ TECNICO-AMMINISTRATIVA

18. Congruenza con la programmazione delle OOPP in vigore L’infrastruttura è inserita nel programma triennale delle opere pubbliche ai

sensi della L.109/94 e s. m. ed i. L’infrastruttura è inserita nell’elenco annuale delle opere pubbliche ai sensi

della L.109/94 e s. m. ed i.

19. Appaltabilità (il progetto si intende immediatamente appaltabile quando è provvisto della validazione necessaria per indire la gara d’appalto ex DPR 554/99; in caso di infrastruttura immateriale si intende per immediatamente appaltabile qualora sia già stato approvato il disciplinare tecnico ovvero il capitolato d’oneri)

Il progetto è immediatamente appaltabile Se il progetto è immediatamente appaltabile specificare il tipo di

appalto: Appalto concorso (con progetto preliminare) Appalto integrato (con progetto definitivo) Appalto (con progetto esecutivo) X Il progetto non è immediatamente appaltabile

20. Stato della progettazione In caso si risponde positiva, indicare la data di approvazione; altrimenti indicare il numero di giorni stimato.

Stato Disponibilità (SI/NO)

Data di approvazione/giorni

necessari per la disponibilità

Studio di fattibilità

Progetto preliminare SI

Progetto definitivo

Progetto esecutivo

21. Conformità agli strumenti urbanistici e di programmazione 1. Elencare gli strumenti urbanistici vigenti di riferimento per l’infrastruttura in oggetto e barrare la casella in caso di conformità ad essi

1.1 In caso di non conformità, specificare i provvedimenti che si intende

adottare e il percorso amministrativo in base alla LUR Campania n. 16/2004

_________________________________________________

1.2 Qualora necessario, specificare se all’emissione del decreto di esproprio si ritiene che i vincoli ad esso preordinati siano ancora vigenti. In caso negativo, specificare i provvedimenti che si intende adottare.

_________________________________________________

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REGIONE CAMPANIA. NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Scheda tecnica intervento

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22. Quadro dei vincoli

L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo idrogeologico

L’intervento ricade in zona soggetta a rischio idraulico L’intervento ricade in zona soggetta a rischio frana L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo paesistico

L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo archeologico

L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo sismico L’intervento ricade in zona di rispetto ferroviario L’intervento ricade in zona di rispetto autostradale L’intervento ricade in zona di rispetto stradale L’intervento ricade in zona soggetta a servitù militari L’intervento ricade in zona soggetta ad altri vincoli ostativi alla sua realizzazione

Specificare vincolo/i

23. Conformità a norme di carattere ambientale

L’intervento è soggetto a V. I. A. nazionale L’intervento è soggetto a V. I. A. regionale L’intervento ha ricadute su un Sito di Interesse Comunitario (SIC), e/o una Zona di Protezione Speciale (ZPS.) e/o una riserva naturale.

Specificare quali

L’intervento è soggetto a “rischio di incidente rilevante”

24. Quadro riassuntivo degli atti amministrativi (specificare quali sono gli atti amministrativi necessari per l’appaltabilità dell’opera, indicando il soggetto competente per l’emanazione e la disponibilità o meno di tali atti; specificare non solo gli atti interni dell’Amministrazione beneficiaria, ma anche quelli da acquisire presso Enti esterni e presso la Regione Campania).

Tipo di atto Soggetto competente Emanato SI/NO

Eventuali tempi previsti per l’emanazione

25. Conferenza di servizi Non è necessaria X E’ necessaria, ma non è stata esperita Era necessaria ed è stata esperita con il seguente esito: Indicare anche la data della conferenza di servizi

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26. Cronogramma

(ogni casella corrisponde ad un trimestre). Per tutto ciò antecedente al 31.12.2006 indicare solo le date PERIODO DI REALIZZAZIONE DELL’EVENTO

EVENTI Data inizio

Data fine 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Affidamento progetto definitivo X

Redazione progetto definitivo X

Concessioni, autorizzazioni, etc X

Affidamento progetto esecutivo X

Redazione progetto esecutivo X X

Validazione progetto (specificare su quale livello di progettazione)

Emissione del decreto di finanziamento X

Esperimento procedure di gara X

Selezione e aggiudicazione X

Consegna delle aree

Inizio lavori X

Esecuzione lavori

Fase 1: (specificare)

Fase 2: (specificare)

Fase 3: (specificare)

Collaudo X

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PARTE III.C: ASPETTI AMBIENTALI

27. Sensibilità ambientale del territorio su cui insiste l’infrastruttura

(Descrivere gli elementi ambientali – acqua, aria, suolo…- e paesaggistici sensibili, caratteristici del territorio su cui insiste l’infrastruttura) Max 1 pag.

28. Criticità ambientali connesse all’intervento (indicare, in termini qualitativi e quantitativi, i principali problemi ambientali connessi alla realizzazione dell’infrastruttura. Evidenziare gli elementi inquinanti prodotti dall’intervento, in fase di cantiere e di esercizio)

1. Rispondenza dell’intervento ai criteri di sostenibilità

Rilevante Non rilevante

Riduzione al minimo dell’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili

X

Utilizzo delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione

X

Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti

X

Conservazione e miglioramento dello stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi

X

Conservazione e miglioramento della qualità dei suoli e delle risorse idriche

X

Miglioramento della qualità delle risorse storiche e culturali

X

Miglioramento della qualità dell’ambiente locale X Contributo alla protezione dell’atmosfera X Sensibilizzazione alle problematiche ambientali e sviluppo dell’istruzione e della formazione in campo ambientale

X

Promozione della partecipazione del pubblico alle decisioni legate a strategie sostenibili

X

2. Azioni volte a ridurre le emissioni

(Specificare le eventuali misure di mitigazione che si intende attuare per ridurre le emissioni e l’impatto ambientale, indicando con quali tempi e risorse si intende attuarle) L’intervento mira a risolvere le attuali criticità presenti nell’area e legati

alla impossibilità di chiudere, in loco, il ciclo di raccolta e trattamento

dei rifiuti, ed in particolare delle frazioni umide e secche destinate al

riutilizzo.

La sezione di compostaggio della restante parte solida separata

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REGIONE CAMPANIA. NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Scheda tecnica intervento

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dall’umido nell’impianto di pretrattamento dell’umido del tipo quello

messo a punto da Greenmec, del verde di potature e dei fanghi digeriti è

progettata in modo da non creare disturbi nell'ambiente circostante, in

particolare per i cattivi odori emessi.

Per ovviare a tali inconvenienti, generati da una errata maturazione

della sostanza organica con assenza di ossigeno, si è progettato un

impianto di aerazione forzata del cumulo che, insieme al quotidiano

rivoltamento dello stesso, ridurrà al massimo la emissione di cattivi

odori.

Inoltre, la prima fase della fermentazione, che è quella che produce

maggiormente cattivi odori, è ottenuta in un ambiente chiuso, ove

l'impianto di aerazione provvede anche ad aspirare gli odori presenti,

filtrando successivamente l'aria attraverso il compost maturo che

realizza un filtro a compost.

Per evitare inoltre inconvenienti alle falde acquifere, si è previsto di

realizzare le aree di conferimento, di compostaggio e di vagliatura su

pavimentazione in battuto di cemento provvista di impianto di raccolta

del percolato che verrà in parte riutilizzato sul cumulo in fermentazione

per compensare le perdite di umidità.

La maturazione avverrà su area asfaltata; su tutta la superficie

dell'impianto le acque piovane verranno raccolte tramite adeguata rete

fognaria.

Le acque di percolazione e le prime piogge verranno inviate al

confinante depuratore, impedendo in tal modo una qualsiasi

contaminazione delle falde acquifere o delle acque superficiali.

Il processo di depurazione biologica a cicli alternati in vasca unica con

ultrafiltrazione consente di ottenere un’acqua depurata nei limiti della

tabella sul riutilizzo.

Inoltre tale processo consente di gestire con flessibilità il carico

variabile durante l’anno ( punta estiva).

ODORI

La sezione di compostaggio, così come prevista, è caratterizzata dalle

seguenti peculiarità di conduzione del processo.

Il materiale in ingresso viene disposto, sin dal primo scarico, su un

piano aerato (aia compostaggio) che consente:

- di ventilare immediatamente la massa evitando

l'imputridimento della stessa;

- di inviare immediatamente alla sezione anaerobica la fase

liquida estratta dal pretrattamento;

- il drenaggio, asporto e riciclo del liquido di percolazione

evitando così che il piede del deposito sia saturo di umidità e

perciò anossico.

Si garantisce in tal modo l'assenza di promanazione di odori dalle

masse in deposito, nonchè la preparazione di miscele ottimali (mai

sature di umidità) per l'innesco della fase di compostaggio (termofila).

Dopo 24 ore è garantita una temperatura dalla biomassa non inferiore a

330 K.

Durante il compostaggio viene rilasciata acqua che in parte vaporizza

ed in parte drena. Quest'ultima viene evacuata tramite i tubi porosi di

fondo che recapitano in una rete di raccolta dotata di tenute idrauliche.

Tale operazione consente di eliminare ogni sviluppo di odori da liquidi

di percolazione.

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Parallelamente la rete di aria di insufflazione/aspirazione, pure dotata di

tenute idrauliche, garantisce l'immissione di "tutta l'aria" nella massa in

compostaggio. Per effetto di tali accorgimenti è possibile garantire

l'assenza di sviluppo di cattivi odori anche nelle prime fasi,

caratterizzate da una più intensa dinamica del processo.

Questo si deve ritenere pertanto totalmente controllato. L'odore fruttato,

che può essere talvolta percepito a qualche metro dalla zona di

operazioni della voltacumuli (solo nei primi tre giorni), è totalmente

ossidato per effetto dell'aria atmosferica e non viene più percepito a

distanza di 510 m dalla zona di rivoltamento.

La stessa concezione della alimentazione dei cumuli è fondata sulla

necessità di garantire quanto sopra esposto. Infatti l'alimentazione di

testa (trasversale) e non longitudinale dei cumuli, consente di limitare e

frazionare il tempo di rivoltamento del materiale fino a tre giorni di età.

Le portate dei vapori rilasciati sono graduate e frazionate in modo tale

da consentire una loro veloce bio-ossidazione, con conseguente

immediata eliminazione dell'odore fruttato tipico del processo nelle fasi

iniziali.

COMPOST

La produzione di compost di qualità , stimata in circa 11.000 ton/anno,

potrà consentire un suo impiego sia a sostegno della locale attività

agricola, anche in vista di una possibile conversione a forme biologiche

o bio.dinamiche, sia per attività di bonifiche di suoli eventualmente

inquinati , nel rispetto delle procedure ce potranno essere fissate dalla

Regione Campania o dalle autorità di vigilanza.

3. Il progetto ricade in un programma per il quale è stata effettuata la Valutazione Ambientale Strategica (VAS)?

x No Si Indicarne gli estremi e quali indicatori ambientali sono stati

adottati: Max 1 pag.

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SEZIONE IV: SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA ECONOMICA E SOCIALE

PARTE IV.A: INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO

4. Analisi della domanda attuale e potenziale (fornire indicazioni quantitative relative alla domanda che l’intervento attiva e/o soddisfa)

L’impianto viene progettato per trattare l’umido prodotto da un bacino di 40.000

abitanti, secondo le seguenti ipotesi dimensionali:

numero abitanti 40.000

produzione RSU procapite 1,3 Kg/die

468 Kg/anno

produzione annua 18.720 Ton/anno

Pertanto la produzione annua stimata è pari a 18.720 Ton/anno.

In tal modo l’impianto potrà soddisfare, oltre il fabbisogno del Comune di Pignataro

Maggiore, anche le esigenze dei comuni limitrofi , facilitando il conferimento

dell’umido in quanto la localizzazione dell’impianto risulta centrale e baricentrica

nell’area di interesse.

Si ipotizza che con la raccolta differenziata si riesca ad intercettare un quantitativo di

umido pari al 30% della produzione dei RSU.

Pertanto la quantità di FORSU da trattare è pari a 5.616 ton/anno.

A questa si deve aggiungere la produzione di verde e di scarti organici da

manutenzione dei parchi e giardini, matrice che, per il basso contenuto di umidità e di

carbonio volatile, non dovrà essere immessa nel reattore anaerobico, ma direttamente

nel capannone di compostaggio, insieme alla frazione secca del pretrattamento e ai

fanghi

L’impianto viene pertanto dimensionato per i seguenti quantitativi di umido:

produzione annua 18.720 Ton/anno

raccolta differenziata umido 30%

umido raccolto annuo 5.616 Ton/anno

umido settimanale 110 Ton/settimana

umido giornaliero ( 6 giorni settimana) 18 ton/die

verde da potatura (peso) 20 ton/die

verde da potatura (volume) 33 mc/die

fanghi digeriti 1 ton/die

5. Analisi dell’offerta attuale e potenziale (fornire indicazioni quantitative relative all’offerta che l’intervento intende potenziare)

Attualmente non esistono nell’area impianti in grado di soffi sfare la

domanda.

Tutta la domanda futura potrà essere soddisfatta dall’impianto previsto.

6. Convenienza dell’infrastruttura per il territorio L’impianto consente di chiudere in loco il trattamento della frazione umida,

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producendo compost di qualità. In tal modo si riducono i costi economici del servizio di gestione dei rifiuti, si riducono i rischi ambientali connessi alle difficoltà di smaltimento, si incrementa l’occupazione e si sostiene la conversione dell’economia agricola locale

7. Alternative considerate (indicare se sono state considerate soluzioni alternative all’intervento, anche tecnologiche, e indicare le ragioni per le quali sono state scartate)

Max 1 pag.

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PARTE IV.B: FATTIBILITÀ FINANZIARIA

8. Quadro economico dell’infrastruttura (indicare i costi da sostenere per la realizzazione dell’intervento, disaggregandoli per anno e per

tipologia di costo) Tipologia di Costo 0 1 2 3 4 … Totale

Importo lavori 4.031.040 Spese tecniche 468.000 Espropri IVA 449.904 Altri costi (specificare: …………………)

TOTALE 4.948.944

9. Temporizzazione delle risorse finanziarie (suddividere per anno il totale delle risorse pubbliche e private, specificando per le risorse private le modalità di acquisizione –project financing, art. 19 L. 109/94…-)

RISORSE

0 1 2 … Totale

Comunitarie Nazionali Regionali 4.948.944 Comunali

Pubbliche

Altro……… Private Specificare ………………..

TOTALE 4.948.944

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10. Descrizione metodologia analisi finanziaria (Descrivere l’impostazione metodologica seguita per l’analisi finanziaria, indicando le tecniche di previsione dei costi e dei ricavi. Il numero di anni da prendere in considerazione è funzione della vita utile dell’opera, che varia a seconda del settore e della tipologia di intervento)

Nel caso di un finanziamento della regione Campania pari all’investimento previsto (

4.948.944 euro ), i risultati economico-finanziari saranno i seguenti:

COSTI

anni amm. 7

costo annuo amm. 0

manutenzione (4% VALORE IMPIANTO) 174.720

PERSONALE ( 4 OPERATORI+ TECNICO+ CAPOIMPIANTO) 260.000

SPESE CONSUMO ( CARBURANTE, ENERGIA) 200.000

SPESE AMMINISTRAZIONE E C.D.A. 60.000

totale costo annuo 694.720

RICAVI

TRATTAMENTO FORSU

TONNELATE DIE 18,4

RICAVO IN ENTRATA 90,0 EURO/TON

COSTO SMALTIMENTO SCARTI 160,0 EURO/TON

TONNELLATE DI SCARTI ( 5%) 0,9

RICAVI DIE 1.652 EURO/DIE

COSTI DIE 147 EURO/DIE

DIFFERENZA 1.505 EURO/DIE

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TRATTAMENTO DEL VERDE

TONNELATE DIE 20,0

RICAVO IN ENTRATA 30,0 EURO/TON

COSTO SMALTIMENTO SCARTI 160,0 EURO/TON

TONNELLATE DI SCARTI ( 5%) 1,0

RICAVI DIE 600 EURO/DIE

COSTI DIE 160 EURO/DIE

DIFFERENZA 440 EURO/DIE

RICAVI DA SMALTIMENTO IN ENTRATA 1.945 EURO/DIE

GIORNI 310

RICAVI ANNUI DA SMALTIMENTI IN ENTRATA 602.932

RICAVI DA VENDITA COMPOST 100.000

TOTALE RICAVI ( SMALTIMENTO + ENERGIA+ COMPOST) 702.932 EURO

utile annuale 8.212 EURO

Come si evidenzia, con la copertura da parte della Regione dell’investimento richiesto, si

possono prevedere tariffe di conferimento ridotte di circa il 50 % rispetto alle attuali , ( 90

euro/ton per l’umido e 30 euro/ton per il verde) , necessarie a garantire l’equilibrio

economico-finanziario della gestione.

Tali riduzioni delle tariffe determineranno conseguenti vantaggi economici nella gestione del

ciclo dei rifiuti.

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11. Costi di investimento (quantificare i costi di investimento, disaggregandoli per anno e per tipologia –opere civili, opere impiantistiche,

manutenzione straordinaria…-)

0 1 2 3 4 5 … n

Totale

12. Costi di esercizio (quantificare i costi di esercizio, disaggregandoli per anno e per tipologia –es. acquisti, manutenzione ordinaria…-)

0 1 2 3 4 5 … n

Totale

13. Ricavi (quantificare i ricavi, disaggregandoli per anno e per tipologia. Prendere in considerazione gli eventuali rientri tariffari –es. pagamento di un canone, di un pedaggio…- e non – es. sovvenzione pubblica su biglietto di trasporto pubblico, rientri derivanti da spazi forniti a privati per scopi pubblicitari…- Considerare anche il valore residuo dell’opera, ovvero il valore dell’infrastruttura al termine della vita utile del progetto)

0 1 2 3 4 5 … n

Totale

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14. Calcolo del VAN e del TIR (indicare il tasso di attualizzazione utilizzato. La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 5 M €)

Tasso di attualizzazione: __________________________________________

Motivazione della scelta del tasso di attualizzazione

Max ½ pag. VAN finanziario TIR

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29. Piano di copertura finanziaria (evidenziare la capacità del progetto a provvedere alla copertura del fabbisogno finanziario, sia nella fase di investimento che in quella di esercizio)

Voci 0 1 2 3 4 5 6 .. n

Totale costi di investimento Copertura costi di investimento Risorse pubbliche Risorse private Altre risorse finanziarie pubbliche: Risorse regionali Risorse comunali Altro Totale fabbisogno di esercizio Copertura fabbisogno di esercizio Saldo finanziario Totale fabbisogno Totale copertura Saldo

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PARTE IV.C: FATTIBILITÀ ECONOMICA

30. Descrizione metodologia analisi economica (Descrivere l’impostazione metodologica seguita per l’analisi economica, indicando le tecniche di previsione dei costi e dei benefici economici. La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 5 M€)

Max 1 pag.

31. Costi diretti (fornire una descrizione dei costi diretti dell’intervento. I costi diretti sono tutti quelli relativi alla realizzazione e gestione dell’infrastruttura, depurati dai “trasferimenti” positivi alla Pubblica Amministrazione –imposte e oneri sociali. La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 5 M€)

Max 1 pag.

32. Costi indiretti (fornire una descrizione dei costi indiretti dell’intervento. I costi indiretti sono tutti quelli generati indirettamente dalla realizzazione e dalla gestione dell’infrastruttura e ai quali è possibile attribuire un prezzo di mercato. La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 5 M€)

Max 1 pag.

33. Costi esterni (fornire una descrizione dei costi esterni dell’intervento.

I costi esterni sono quelli connessi alle esternalità negative alle quali non è possibile attribuire un prezzo di mercato. Quantificarli ove possibile in termini monetari indicando le modalità di stima. La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 5 M€)

Max 1 pag.

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34. Analisi dei costi diretti, indiretti e esterni nella fase di realizzazione dell’intervento (La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 10 M€)

0 1 2 3 4 .. n Totale

Costi diretti Costi indiretti Costo esterni

Totale

35. Analisi dei costi diretti, indiretti e esterni nella fase di esercizio dell’intervento (La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 10 M€)

0 1 2 3 4 .. n Totale

Costi diretti Costi indiretti Costo esterni

Totale

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36. Benefici diretti (fornire una descrizione dei benefici diretti

dell’intervento. I benefici diretti sono tutti i benefici generati direttamente dalla realizzazione e gestione dell’infrastruttura, depurati dai “trasferimenti” negativi –sussidi e altre forme di agevolazione finanziaria e reale- La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 5 M€)

Max 1 pag.

37. Benefici indiretti (fornire una descrizione dei benefici indiretti dell’intervento. I benefici indiretti sono tutti quelli generati indirettamente dalla realizzazione e gestione dell’infrastruttura, e ai quali è possibile attribuire un prezzo di mercato. La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 5 M €)

Max 1 pag.

38. Benefici esterni (fornire una descrizione dei benefici esterni dell’intervento. I benefici esterni sono tutti quelli generati indirettamente dalle esternalità positive dell’infrastruttura, e ai quali non è possibile attribuire un prezzo di mercato. Quantificarli ove possibile in termini monetari indicando le modalità di stima. La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 5 M €)

Max 1 pag.

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39. Analisi dei benefici diretti, indiretti e esterni nella fase di realizzazione (La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di10 M €)

0 1 2 3 4 .. n Totale

Benefici diretti Benefici indiretti Benefici esterni

Totale

40. Analisi dei benefici diretti, indiretti e esterni nella fase operativa (La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di10 M €)

0 1 2 3 4 .. n Totale

Benefici diretti Benefici indiretti Benefici esterni

Totale

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41. Calcolo del valore attuale netto economico, del saggio di

rendimento interno economico e del rapporto benefici/costi (La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 10 M €)

Max ½ pag.

42. Elenco riassuntivo di tutti i costi e i benefici che non sono stati monetizzati (Elencare sinteticamente i costi e i benefici non monetizzati .La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 10 M €.)

Max 2 pag.

43. Analisi di sensitività e del rischio (Svolgere l’analisi sia per l’analisi finanziaria che per quella economica. La compilazione non è obbligatoria per i progetti il cui costo totale dell’intervento è minore di 10 M€)

Max 2 pag.

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PARTE IV.D: SOSTENIBILITÀ GESTIONALE

44. Descrizione del modello di gestione prescelto

Max 2 pag.

45. Descrizione delle modalità di attuazione del modello di gestione prescelto (indicare anche le modalità di copertura dei costi di gestione ed evidenziare le criticità)

Max 2 pag.

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PARTE IV.E: RISULTATI ATTESI

46. Indicatori di realizzazione (quantificare gli indicatori di

realizzazione, attuali e attesi relativi all’opera. Es. Km di strada, mq di superfici realizzate, ecc)

Tipologia indicatore

Indicatore

Valore attuale

Valore atteso

Realizzazione

47. Indicatori di risultato (quantificare gli indicatori di risultato, attuali e

attesi, relativi all’opera. Es. flussi di traffico, flussi di visitatori, ecc..) Tipologia indicatore

Indicatore

Valore attuale

Valore atteso

Risultato

PARTE IV.F: IMPATTI SOCIO-ECONOMICI ATTESI

48. Impatti attesi (indicare quali sono gli indicatori di impatto che

l’intervento mira ad attivare ed il livello di contribuzione stimato: alto, medio o basso.)

Indicatore

Livello di contribuzione


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