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Scuola medica salernitana.pdf

Date post: 29-Nov-2015
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Storia della scuola medica salernitana
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Scuola Medica Salernitana 1 Scuola Medica Salernitana La scuola medica in una miniatura del Canone di Avicenna (LA) « Si tibi deficiant medici, medici tibi fiant haec tria: mens laeta, requies, moderata diaeta. » (IT) « Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta. » (Scuola Medica Salernitana, Regimen Sanitatis Salernitanum) La Scuola Medica Salernitana è stata la prima e più importante istituzione medica d'Europa nel Medioevo (XI secolo); come tale è considerata da molti come l'antesignana delle moderne università [1][2][3][4][5] . I fondamenti e l'importanza della scuola La Scuola si fondava sulla sintesi della tradizione greco-latina completata da nozioni provenienti dalle culture araba ed ebraica. Essa rappresenta un momento fondamentale nella storia della medicina per le innovazioni che introduce nel metodo e nell'impostazione della profilassi. L'approccio era basato fondamentalmente sulla pratica e sull'esperienza che ne derivava, aprendo così la strada al metodo empirico e alla cultura della prevenzione [6] . Di particolare importanza, dal punto di vista culturale, è anche il ruolo svolto dalle donne nella pratica e nell'insegnamento della medicina. Le donne che insegnarono e operarono nella scuola divennero famose col nome di Mulieres Salernitanae.
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Scuola Medica Salernitana 1

Scuola Medica Salernitana

La scuola medica in una miniatura del Canone di Avicenna

(LA)« Si tibi deficiant medici,medici tibi fiant haec tria:mens laeta, requies, moderata diaeta. »

(IT)« Se ti mancano i medici,siano per te medici queste tre cose:l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta. »

(Scuola Medica Salernitana, Regimen Sanitatis Salernitanum)

La Scuola Medica Salernitana è stata la prima e più importante istituzione medica d'Europa nel Medioevo (XIsecolo); come tale è considerata da molti come l'antesignana delle moderne università[1][2][3][4][5].

I fondamenti e l'importanza della scuolaLa Scuola si fondava sulla sintesi della tradizione greco-latina completata da nozioni provenienti dalle culture arabaed ebraica. Essa rappresenta un momento fondamentale nella storia della medicina per le innovazioni che introducenel metodo e nell'impostazione della profilassi. L'approccio era basato fondamentalmente sulla pratica esull'esperienza che ne derivava, aprendo così la strada al metodo empirico e alla cultura della prevenzione[6].Di particolare importanza, dal punto di vista culturale, è anche il ruolo svolto dalle donne nella pratica enell'insegnamento della medicina. Le donne che insegnarono e operarono nella scuola divennero famose col nome diMulieres Salernitanae.

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Princìpi e metodoLe basi teoriche erano costituite dal sistema degli umori elaborato da Ippocrate e Galeno, tuttavia il vero e propriobagaglio scientifico era costituito dall'esperienza maturata nella quotidiana attività di assistenza ai malati. Con latraduzione dei testi arabi, si aggiunse a questa esperienza una vasta cultura fitoterapica e farmacologica[7].

La leggenda della fondazione

L'acquedotto medioevale di Salerno

La fondazione della scuola risale all'Alto Medioevo e non vi ènessun documento che possa certificare con precisione una data diriferimento. La tradizione tuttavia lega la nascita della scuolaall'evento narrato da una leggenda.

Si racconta che un pellegrino greco di nome Pontus si fermò nellacittà di Salerno e trovò rifugio per la notte sotto gli archidell'antico acquedotto dell'Arce. Scoppiò un temporale e un altroviandante malandato si riparò nello stesso luogo, si trattava dellatino Salernus; costui era ferito e il greco, dapprima sospettoso, siavvicinò per osservare da vicino le medicazioni che il latinopraticava alla sua ferita. Nel frattempo erano giunti altri dueviandanti, l'ebreo Helinus e l'arabo Abdela. Anche essi si dimostrarono interessati alla ferita e alla fine si scoprì chetutti e quattro si occupavano di medicina. Decisero allora di creare un sodalizio e di dare vita a una scuola dove leloro conoscenze potessero essere raccolte e divulgate.

La storia

« Sono altre quattro le città preminenti, Parigi nelle scienze, Salerno nelle medicine, Bologna nelle legge, Orleans nelle artiattoriali »

(Tommaso d'Aquino)

Nella storia della Schola Medica si possono distinguere tre periodi:• IX-X secolo: primo periodo, di cui si hanno scarse notizie• XI-XIII secolo: periodo del massimo splendore• XIV-XIX secolo: periodo della decadenza

IX-X secoloLe origini della Scuola dovrebbero risalire al IX-X secolo, anche se su questo primo periodo la documentazione èpiuttosto scarsa. Poco si sa della natura, laica o monastica, dei medici che ne facevano parte e non è chiaro se laScuola avesse già un'organizzazione istituzionalizzata.Fin dal IX secolo vi era a Salerno una grande cultura giuridica nonché l'esistenza di maestri laici e di una scuolaecclesiastica. Accanto ai maestri del diritto vi erano però anche quelli che curavano il corpo e insegnavano i dogmidell'arte della salute. I nomi di questi medici partono dalla seconda metà dell'VIII secolo quando Arechi II fissò lasua dimora a Salerno fino all'XI secolo quando il nome di questa città si diffuse in Europa. La venuta a Salerno diAdalberone di Laon, nel 984 per curarsi, ci fa capire la fama dei medici di Salerno.Di sicuro è noto che nel X secolo la città di Salerno era già molto famosa per il clima salubre e la sapienza dei suoimedici. Di essi si racconta che «erano privi di cultura letteraria, ma forniti di grande esperienza e di un talentoinnato». Infatti in questo periodo la natura degli insegnamenti era fondamentalmente pratica e le nozioni venivanotramandate oralmente.

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XI-XIII secolo

Costantino

La posizione geografica ebbe sicuramente un ruolo fondamentalenella crescita della Scuola: Salerno, porto al centro delMediterraneo, subisce e metabolizza gli influssi della cultura arabae greco-bizantina. Dal mare arrivano i libri di Avicenna e Averroè,e dal mare giunge a Salerno anche il medico cartagineseCostantino l'Africano (ossia dell'Ifrīqiya) che visse nella città perdiversi anni e tradusse dall'arabo molti testi: gli Aphorisma e iPrognostica di Ippocrate, Tegni e Megategni di Galeno, ilKitāb-al-malikī (ossia "Liber Regius", o Pantegni) di Alī ibnˁAbbās (Haliy Abbas), il Viaticum di al-Jazzār (Algizar), il Liberdivisionum e il Liber experimentorum di Rhazes (Razī), il Liberdietorum, il Liber urinarium e il Liber febrium di Isaac Israeli ilVecchio (Isaac Iudaeus)

Sotto questa spinta culturale si riscoprono le opere classiche alungo dimenticate nei monasteri. Grazie alla Scuola Medica, lamedicina fu la prima disciplina scientifica a uscire dalle abbazieper confrontarsi di nuovo con il mondo e la pratica sperimentale.

A tale proposito notevole importanza ebbero i monaci: i monasteridi Salerno e della vicina Badia di Cava dovevano avere una certaimportanza nella geografia benedettina, infatti notiamo nella città nell'XI secolo la presenza di tre importantipersonaggi di quest'ordine: il papa Gregorio VII, l'abate di Montecassino Desiderio (futuro papa Vittore III) e ilvescovo Alfano I.

In questo contesto la Scuola di Salerno cresce e si sviluppa fino a raggiungere il massimo del suo splendore tra il X eil XIII secolo. A quell'epoca giungevano alla "Schola Salerni" persone provenienti da tutta Europa, sia ammalati chesperavano di essere guariti, sia studenti che volevano apprendere l'arte della medicina. Il prestigio dei medici diSalerno è largamente testimoniato dalle cronache dell'epoca e dai numerosi manoscritti conservati nelle maggioribiblioteche europee.Nel 1231 l'autorità della scuola veniva sancita dall'imperatore Federico II: nella sua Costituzione di Melfi si stabilivache l'attività di medico poteva essere svolta solo da dottori in possesso di diploma rilasciato dalla Scuola MedicaSalernitana. Nel 1280 Carlo II d'Angiò approvò il primo statuto in cui la Scuola veniva riconosciuta come Studiumgenerale in medicina..

XIV-XIX secoloCon la nascita dell'Università di Napoli, la Scuola cominciò a perdere via via importanza. Col tempo il suo prestigiofu oscurato da quello di università più giovani: Montpellier, Padova e Bologna in primo luogo. L'istituzionesalernitana tuttavia rimase in vita per diversi secoli finché, il 29 novembre 1811, fu soppressa da Gioacchino Muratin occasione della riorganizzazione dell'istruzione pubblica nel Regno di Napoli. L'ultima sede fu il Palazzo Copeta.Le rimanenti "Cattedre di Medicina e Diritto" della Scuola Medica Salernitana operarono nel "Convitto nazionaleTasso" di Salerno per un cinquantennio, dal 1811 fino alla loro chiusura nel 1861, avvenuta per ordine di FrancescoDe Sanctis, ministro del neonato Regno d'Italia.

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SediLa scuola, nonostante ci siano al riguardo notizie non suffragate da riscontri documentari, ha avuto varie sedi perl'insegnamento e il conferimento delle lauree. Secondo l'illustre storico salernitano Riccardo Avallone, le sedid'insegnamento, in ordine cronologico e spesso in contemporaneità, furono: la reggia di Arechi o le sue adiacenze; lacappella superiore e inferiore di S. Caterina, nell'atrio e ai piedi della scalinata marmorea del duomo (le odierne saleSan Tommaso e San Lazzaro).A causa dell'inagibilità della cappella di S. Caterina, la principale sede della scuola fu in seguito il palazzo dell'anticapretura, ubicato in via Trotula de Ruggiero. L'ultima sede della scuola fu l'ex seminario arcivescovile.

La nuova facoltà di MedicinaIl 18 ottobre 2005, il ministro dell'istruzione Moratti, il presidente della Regione Bassolino, il presidente dellaProvincia Villani, il sindaco di Salerno De Biase e il rettore Pasquino hanno firmato il protocollo d'intesa perl'istituzione della facoltà di medicina nell'Università di Salerno.La nuova facoltà si pone come continuazione ideale della millenaria tradizione della Scuola Medica Salernitana.

Istituto Europeo di Ricerche BiomedicheIl 14 settembre 2012 viene inaugurato l'EBRIS (Istituto Europeo di Ricerche Biomediche di Salerno) nei locali delrecuperato Convento di San Nicola della Palma, in via De' Renzi. L'Istituto, guidato dal professore Alessio Fasano,ed affiancato dall'Università di Harvard, ha lo scopo principale di ricercare nuove cure per la celiachia e vari disturbialimentari.

L'Istituzione dell'Azienda Universitaria-OspedalieraIl 31 gennaio 2013 è stato firmato dal Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Mario Monti, ildecreto per l’istituzione dell'Azienda universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona - Scuola MedicaSalernitana”.[8]

L'ordinamentoIl curriculum studiorum era costituito da:• 3 anni di logica;• 5 anni di medicina (comprese chirurgia e anatomia);•• 1 anno di pratica con un medico anziano;Era inoltre prevista, ogni 5 anni, l'autopsia di un corpo umano.Da notare che nella Scuola, oltre all'insegnamento della medicina (dove le donne erano ammesse sia come insegnantiche come studenti), si tenevano anche corsi di filosofia, teologia e legge ed è per questo che alcuni la consideranoanche come la prima università mai fondata. Si badi bene, però: non fu mai chiamata "università", giacché fu propriocon la scuola salernitana che nacque la parola.

Materie di insegnamentoLe materie di insegnamento nella Scuola medica salernitana sono a noi note attraverso uno speciale statuto. I docentidella scuola distinguevano la medicina in teoria e pratica. La prima dava gli insegnamenti necessari per conoscere lestrutture del corpo, le parti che lo compongono, le loro qualità, la seconda dettava i mezzi per conservare la salute eper combattere le malattie. E, in conformità di tutte le scuole, che anche a Salerno seguirono, i dogmi della medicinai quali avevano il loro fondamento nei principi di Ippocrate e Galeno, che costituiscono le basi dell'insegnamentomedico. I testi più antichi dei maestri di Salerno non si discostano da questa tradizione. Il water è stato una loroinvenzione medica per l' intestino.

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Testi antichi ci informano della diffusione in regioni lontane delle dottrine mediche salernitane. Siffatti cimeli sonocompresi in un codice che è conservato nella Capitolare di Modena proveniente dall'abbazia di Nonantola.L'esistenza di tali documenti, mentre ci conferma l'antichità dell'insegnamento medico a Salerno, d'altra parte ci dà laprova che la tradizione della cultura latina non si era spenta e centro di diffusione di essa era Salerno.Riguardo poi, alla filosofia aveva un dominio assoluto Aristotele. La Scuola, immobilizzata nelle sue teorie, nacqueippocratica e morì tale, senza seguire le nuove correnti mediche e filosofiche, che avevano portato un profondorinnovamento nel campo scientifico. Le lezioni consistevano nell'interpretazione dei testi dell'antica medicina. Mamentre la medicina, procedeva lenta, in Salerno una nuova arte si affacciava nel campo scientifico. Questa arte è lachirurgia che per prima in Salerno si eleva alla dignità di una vera e propria scienza per opera di Ruggiero diFugaldo. Egli scrive il primo trattato di chirurgia nazionale che trova la sua diffusione in tutta Europa. Perciò fin dalXII secolo Salerno era meta di studenti stranieri specialmente tedeschi. Ma con la diffusione dei libri arabi,l'influenza scientifica della scuola, che si riteneva attaccata alle tradizioni latine andò diminuendo, mentre nelleprincipali università dell'Italia Settentrionale ebbero notevole sviluppo le dottrine arabe. Di queste era un seguace edivulgatore un alunno della scuola di Salerno, Bruno da Longobucco.

Almo Collegio SalernitanoIl Collegio Medico era un corpo accademico indipendente della Scuola. Esso aveva lo scopo di sottoporre gli scolariche avevano compiuto gli anni di studio richiesti a un rigoroso esame per ottenere il privilegio dottorale, non solo peresercitare la medicina ma anche per insegnare.Il Collegio Medico era un'organizzazione professionale per la difesa dei propri interessi e della propria dignità eanche per porre un freno all'opera nefasta dei medicastri.Il primo atto sovrano che convalidò le prerogative del Collegio dando il riconoscimento giuridico ai titoli accademicida esso rilasciati, risale all'imperatore Federico II nel 1200. Tutti i medici della città erano Alunni e anche essigradualmente avevano il diritto di entrare nel Collegio. Per consuetudine la funzione del conferimento delle lauree sisvolgeva nella Chiesa di San Pietro a Corte, o in San Matteo o nella Cappella di Santa Caterina.Ma all'inizio dell'anno 1000 il conferimento ebbe luogo nel palazzo di città. Il giuramento rappresentava la più altaconcezione morale della funzione del medico, il quale giurava di porgere il suo aiuto al povero senza chiedere nulla enello stesso tempo era una sublime affermazione dinanzi a Dio e agli uomini di serbare una vita onesta e severità dicostumi. Per conseguire la licenza all'esercizio della farmacia, cioè in arte aromatariae si richiedevano al candidatoqualità morali spiccatissime, onestà e illibatezza di costumi, qualità queste che la Scuola tenne sommamente inpregio. I diplomi di laurea molto spesso rappresentavano la manifestazione più evidente dei sentimenti religiosi deigiovani, che conseguirono il titolo di dottorale in Salerno. L'autenticità dei privilegi dottorali era attestato dal notaio.Il privilegio dottorale, rilasciato dal Collegio di Salerno, aveva valore dovunque il laureato in Salerno si presentasseper predicare l'esercizio professionale. Nei privilegi dottorali non solo era segnata la data in cui il candidato avevasostenuto l'esame ma anche l'anno del pontificato di chi era stato elevato al seggio pontificio. Il calendario civile,variava secondo i diversi stati ma non variava ovviamente l'anno di elevazione al pontificato. Onde per la stessauniversalità della Chiesa cattolica era logico che si tenesse in conto l'anno di riferimento del pontificato, tanto piùche il privilegio assai spesso era destinato ad assicurare la capacità scientifica del laureato in paesi stranieri. Aidiplomi non mancava mai il sigillo del Collegio in ceralacca. In questi sigilli di forma circolare è ben visibile nelmezzo lo stemma della città rappresentato dal patrono San Matteo in atto di scrivere il Vangelo.

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I docenti della scuolaOccorre fare una distinzione tra il medicus e il medicus et clericus perché segnano due periodi distinti della medicinasalernitana. Il medicus rappresenta le origini in cui l'arte è empirismo ed egli ricorre a espedienti per porgere aiuto alsofferente. Il medicus et clericus si distingue per la conoscenza dell'arte e per dottrina perciò è un dotto. ConGarioponto (che esamina gli antichi scrittori latini prendendo Ippocrate e Galeno a modello) la medicina salernitanacomincia il suo periodo aureo. Con Garioponto vediamo la per la prima volta una donna, la famosa Trotula deRuggiero che ascende agli onori della cattedra, detta preziosi dogmi di medicina e dà istruzioni per le partorienti.All'inizio dell'anno mille a Salerno c'era una scuola ben ordinata la quale sorse per opera di cultori delle disciplinemediche. Si ritiene che l'epoca della fondazione della scuola risalga alla comparsa della Societas forse intorno allaprima metà dell'XI secolo. La prima costituzione della Societas si formò per opera di quei jatrophisici, che preserosede sul colle Bonae diei e Salernitam Scholam scripsere. Furono essi che gettarono le basi di quella scuola e di essatramandarono il ricordo dettando il Flos medicinae, monumento di grandezza e di pietà che parla al popolo con laparola del cuore e a esso corre incontro per dargli il farmaco che lo sollevi.L'insegnamento della medicina a Salerno nel Medioevo era esercitata da privati docenti cui veniva dato l'appellativodi medici. All'epoca scarso era il numero dei medici e molti erano avviati all'arte salutare per tradizione di famiglia eciò perdurò per varie generazioni. La Schola era un istituto con un'organizzazione indipendente, costituita dainsegnanti con particolari meriti e di essa era responsabile il Praeses. Fu titolo di merito l'anzianità quando fu creatoil Prior come suprema dignità del Collegio. Ma il Praeses non aveva nulla in comune col Prior poiché la sua autoritàsi svolgeva nell'ambito del collegio sorto più tardi. La Scuola medica salernitana può contare numerosi maestri. Ledottrine mediche diffuse da Garioponto e dai suoi contemporanei non si estinsero con essi; altri maestri seguirono leloro orme. Nella seconda metà del XII secolo tre illustri maestri onorarono i loro predecessori: maestro Salerno,Matteo Plateario junior e Musandino. Notevoli furono del maestro Salerno le sue Tabulae Salernitanae in cui riunì isemplici secondo le loro virtù, Il Compendium che completa le Tabulae e forma con esse un trattato di terapiagenerale e di preparazione dei farmaci. Matteo Plateario junior apparteneva a una famiglia di insigni cultori dell'artemedica. Nelle sue Glosse Plateario junior descrive piante e dà cognizioni intorno alla sofisticazione di vari prodottimedicinali. Musandino è il celebre maestro, il Praeses, la somma autorità di quel consesso di dotti, destinati adivulgare i dogmi della medicina. Un eminente figura di prelato, ben degno di stare accanto all'Arcivescovo Alfano,fu Romualdo II Guarna che ebbe una speciale predilezione per l'arte medica. Egli fu chiamato due volte al capezzaledi Guglielmo I di Sicilia. Un altro maestro tenuto in gran conto dalla regina Giovanna II di Napoli fu AntonioSolimena che fiorì alla fine del XIV secolo. Egli si distinse per la sua dottrina e per le grandi prove da lui date disapere. Perciò egli fu elevato all'alto ufficio di Maestro Razionale della Magna Curia. Altra figura nobilissima dipatriota e di scienziato fu Giovanni da Procida. Non mancano nei secoli precedenti maestri salernitani che prestaronola loro opera a operazioni belliche. A servizio dell'esercito di Roberto d'Angiò, duca di Calabria, operante in Sicilianel 1299 si trovano Bartolomeo de Vallona e Filippo Fundacario. Molte opere di maestri salernitani andarono perse.Ai maestri della scuola spetta il grande merito di aver dettato per la prima volta le norme che il medico deve seguire,quando egli si trova presso il letto del malato. Esse sono un documento prezioso, da cui si rivela quanta importanzaquei maestri attribuissero alla missione del medico e quale fosse il loro spirito di osservazione e la profondaconoscenza del corpo umano.

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Il Regimen Sanitatis Salernitanum

Per approfondire, vedi Regimen Sanitatis Salernitanum.

È il trattato più famoso prodotto dalla scuola; l'opera, in versi latini, risulta essere una raccolta di norme igieniche,poste a fondamento della sua dottrina.

Medici celebri e personalità legate alla Scuola

Matteo Silvatico con i suoi allievi

• Garioponto (X-XI secolo)• Pietro Clerico (X-XI secolo)• Alfano I (XI secolo)• Costantino l'Africano (XI secolo)• Trotula de Ruggero (XI secolo, la

più nota delle mulieresSalernitanae)

• Pietro da Eboli (XII secolo)•• Giovanni Afflacio• Nicolò Salernitano (XII secolo)• Saladino d'Ascoli (XII secolo)• Giovanni Plateario, marito di

Trotula e i figli:

• Giovanni Plateario il Giovane eMatteo Plateario (XII secolo)

• Niccolò da Reggio (Nicola Deoprepio - XIII secolo)• Ruggero Frugardi (XIII secolo)• Giovanni da Procida (XIII secolo)• Abella Salernitana (XIV secolo, una delle mulieres Salernitanae)• Costanza Calenda (XV secolo, una delle mulieres Salernitanae)• Matteo Silvatico (XIV secolo)• Rebecca Guarna (XV secolo, una della mulieres Salernitanae)• Mercuriade (XIV secolo; probabilmente uno pseudonimo, era una delle mulieres Salernitanae)• Vincenzo Braca (XVI-XVII secolo)• Domenico Cotugno (XVIII-XIX secolo)• Giuseppe Gaimari (XVIII-XIX secolo)

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Celebrazioni e iniziative

Il Francobollo celebrativo

• Nell'aprile del 2006 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali haistituito l'edizione nazionale “La scuola medica salernitana”. A taleedizione partecipano la Società Internazionale per lo Studio del MedioevoLatino di Firenze, l'Università di Salerno, l'Università di Losanna, l'ÉcolePratique des Hautes Études di Parigi, il Warburg Institute di Londra,l'Università Paris I (Panthéon-Sorbonne) e l'Università di Valladolid.

• Il 17 settembre 2007 lo Stato italiano ha emesso un francobollo percelebrare la Scuola Medica Salernitana. L'immagine riprodotta sulfrancobollo è tratta dal manoscritto Galeni in Ippocratis aphorismos et inlibrum pronosticorum, custodito nella Biblioteca nazionale di Napoli.

LeggendeOltre a quella già citata dell'incontro dei Fondatori, numerose sono le leggende che ruotano attorno alla Scuola o isuoi medici.

Leggenda del Povero EnricoUna delle più celebri è la cosiddetta Leggenda del Povero Enrico, tramandata dai menestrelli tedeschi medievali e"riscoperta" da Longfellow nell'Ottocento. Enrico, principe di Germania, era un giovane splendido e forte, fidanzatocon la giovane principessa Elsie. Un giorno, però, egli fu colpito dalla lebbra e cominciò a deperire rapidamente,tanto che i sudditi, vedendolo ormai destinato a morte certa, lo ribattezzarono "il Povero Enrico". Il principe, unanotte, ebbe un sogno: il diavolo in persona gli suggerì di andare a farsi curare dai medici salernitani, riferendogli chesarebbe guarito solo se avesse fatto un bagno nel sangue di una giovane vergine che fosse morta per luivolontariamente. Nonostante Elsie si fosse immediatamente proposta per l'orrendo sacrificio, Enrico rifiutò sdegnato,preferendo ascoltare il parere dei medici. Dopo un lungo viaggio, tutta la corte arrivò a Salerno ed Enrico, prima dipresentarsi alla Scuola Medica, volle recarsi in Cattedrale per pregare sulla tomba di San Matteo. Qui, in preda a unavisione, si ritrovò miracolosamente guarito dal male, e sposò Elsie sullo stesso altare del Santo.

Leggenda di Roberto e SibillaAltra tradizione è quella della Leggenda di Roberto di Normandia e Sibilla da Conversano. Roberto di Normandia,durante le crociate, fu colpito da una freccia avvelenata. Poiché le sue condizioni erano parse subito gravi, egli, diritorno in Inghilterra, si fermò a Salerno per consultare i medici, il cui responso fu drastico: l'unico modo persalvargli la vita era quello di succhiargli via il veleno dalla ferita, ma chi l'avrebbe fatto sarebbe morto al suo posto.Roberto respinse tutti, preferendo morire, ma durante la notte sua moglie Sibilla da Conversano gli succhiò il veleno,morendo così per il suo amato sposo. Questa leggenda è raffigurata in una miniatura sulla copertina del Canone diAvicenna, in cui si vede Roberto con la sua corte che, alle porte della città, saluta e ringrazia i medici, mentre sullosfondo le navi sono pronte a partire; sulla sinistra, altri quattro medici si occupano di Sibilla, riconoscibile dallacorona, avvizzita dal veleno.

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Note[1] The subversion of Australian universities, edited by John Biggs and Richard Davis, 2002 (http:/ / www. bmartin. cc/ dissent/ documents/ sau/

), pag. 20 The concept of a university (http:/ / www. bmartin. cc/ dissent/ documents/ sau/ sau02. pdf)[2] Enclopedia Britannica - storia della medicina (http:/ / www. britannica. com/ EBchecked/ topic/ 372460/ history-of-medicine/ 35653/

Translators-and-saints#toc35656)[3] Sul sito ufficiale della scuola medica (http:/ / www. scuolamedicasalernitana. it/ articoli/ la_scuola_medica. htm)[4] L'importanza della scuola (http:/ / www. scuolamedicasalernitana. it/ articoli/ importanza_della_scuola. htm)[5] Antica scuola salernitana (http:/ / www. drviscardo. it/ scuola_salernitana. htm)[6][6] Premessa storica di Cecilia Gatto Trocchi alla "Regola sanitaria Salernitana", Newton Compton, Roma 1993[7] Museo Virtuale della Scuola Medica (http:/ / www. museovirtualescuolamedicasalernitana. it/ it/ la_scuola_medica)[8] http:/ / corrieredelmezzogiorno. corriere. it/ salerno/ notizie/ cronaca/ 2013/ 1-febbraio-2013/

facolta-medicina-firmato-decretodal-governo-ok-azienda-universitaria-2113800677282. shtml

Bibliografia• La regola sanitaria salernitana, premessa storica di Cecilia Gatto Trocchi, introd. di Roberto Michele Suozzi,

Roma, Newton Compton, 1993, ISBN 88-7983-006-6• La scuola medica salernitana e i suoi mestieri, Andrea Sinno, a cura di Marcello Napoli, Avellino, Edizioni

Ripostes, 2002• Trotula: un compendio medievale di medicina delle donne, a cura di Monica H. Green; traduzione italiana di

Valentina Brancone, Firenze, SISMEL - Edizioni del Galluzzo, 2009• Fiore di Medicina ovvero Regola Sanitaria Salernitana, premessa, traduzione, note a cura di Gianfranco Lotti e

Ilaria Lotti Peyron, Genova, Il Nuovo Melangolo, 2013.

Voci correlate•• Salerno•• Storia di Salerno•• Medicina medievale•• Compendium Salernitanum•• Museo didattico della scuola medica salernitana

Altri progetti

• Wikiquote contiene citazioni di o su Scuola medica Salernitana

• Commons (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altrifile su Scuola medica Salernitana (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/Category:Schola_Medica_Salernitana?uselang=it)

• Questa voce è inclusa nel libro di Wikipedia Aforisti Occidentali.

Collegamenti esterni• Edoardo D'Angelo, Scuola medica salernitana (http:/ / www. treccani. it/ Portale/ elements/ categoriesItems.

jsp?pathFile=/ BancaDati/ Federiciana/ VOL02/ FEDERICIANA_VOL02_000505. xml&idOrigine=63159fc0-9bf0-11dc-9284-0016357eee51), Enciclopedia Federiciana, Vol. II, Istitutodell'Enciclopedia Italiana Treccani

• Sito ufficiale della Fondazione scuola medica salernitana (http:/ / www. fondazionescuolamedicasalernitana. org/)

• Il testo del Regimen Sanitatis Salernitanum (http:/ / www. fh-augsburg. de/ ~harsch/ Chronologia/ Lspost11/Regimen/ reg_sana. html)

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Fonti e autori delle voci 11

Fonti e autori delle vociScuola Medica Salernitana  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62157658  Autori:: Aedo89, Alfio, Alfredo Pisanti, Andrea Jagher, AttoRenato, Cloj, Dapal, Daski, Davide21,Daĉjo, Denghiù, Dommac, Dreamaker, Elcairo, Etrusko25, Eumolpo, Ferdinando Scala, Generale Lee, Giaros, Gliu, Ilario, Intermedichbo, Ligabo, Lucretius, Lucus, Luisa, M7, Madip86, Marco27, Marcol-it, Moloch981, Nevermindfc, No2, Oilema, Phantomas, Pracchia-78, Raffaespo, Retaggio, Ripepette, Roquejaw, Rubinomaria, Sailko, Salli, Shivanarayana, Ticket2010081310004741, Trikke, Vermondo, Yurivict, 65 Modifiche anonime

Fonti, licenze e autori delle immaginiFile:ScuolaMedicaMiniatura.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:ScuolaMedicaMiniatura.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: DenghiùComm, E-Soter, Fredou, Giaros,Man vyi, 2 Modifiche anonimeFile:Acquedotto medievale di Salerno.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Acquedotto_medievale_di_Salerno.jpg  Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0 Autori:: M2mFile:Konstantinderafrikaner.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Konstantinderafrikaner.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: Enzian44, G.dallorto, Giaros, Mattes,Mel22, Polarlys, Wst, 3 Modifiche anonimeImmagine:Exquisite-kfind.png  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Exquisite-kfind.png  Licenza: GNU General Public License  Autori:: GuppettoFile:MattheusSilvaticiBotanicGarden.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:MattheusSilvaticiBotanicGarden.jpg  Licenza: Public Domain  Autori:: GiarosFile:FrancobolloScuolaMedicaSalernitana.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:FrancobolloScuolaMedicaSalernitana.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: Giaros, GliuFile:Wikiquote-logo.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Wikiquote-logo.svg  Licenza: Public Domain  Autori:: -xfi-, Dbc334, Doodledoo, Elian, Guillom, Jeffq, Krinkle,Maderibeyza, Majorly, Nishkid64, RedCoat, Rei-artur, Rocket000, 11 Modifiche anonimeFile:Commons-logo.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commons-logo.svg  Licenza: logo  Autori:: SVG version was created by User:Grunt and cleaned up by 3247, basedon the earlier PNG version, created by Reidab.File:Open book nae 02.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Open_book_nae_02.svg  Licenza: Public Domain  Autori:: naeFile:Asclepius_staff.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Asclepius_staff.svg  Licenza: Public Domain  Autori:: AnonMoos, Lusanaherandraton, Popolon, VIGNERON, 2Modifiche anonimeFile:Cross of the Knights Templar.svg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Cross_of_the_Knights_Templar.svg  Licenza: Public domain  Autori:: User:KbolinoFile:Salerno - Sunset Panorama.jpg  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Salerno_-_Sunset_Panorama.jpg  Licenza: Creative Commons Attribution 2.0  Autori:: Sabrina

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