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Scuola Rapfiles.5-c-forever.webnode.it/200000264-9fc86a0c4a/Scuola... · 2015. 5. 30. · ora che...

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1 Docenti di Classe Patrizia Macinagrossa, Vincenza Rago, Elena Ceglie, Carla Lopez, Laura Allampreda Scuola Rap La storia dell’uomo dal concepimento alla nascita L'albero della vita di Gustave Klimt DS Gianna Maria Paola Tarantino
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Docenti di Classe

Patrizia Macinagrossa, Vincenza Rago,

Elena Ceglie, Carla Lopez, Laura

Allampreda

Scuola RapLa storia dell’uomo dal concepimento alla nascita

L'albero della vita di Gustave Klimt

DS Gianna Maria Paola Tarantino

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Presentazione

La sceneggiatura della recita di fine anno è parte integrante dell’Unità di Apprendimento interdisciplinareprogettata dalle docenti del Consiglio di Interclasse per le classi VC-D della Scuola primaria El/7 Montello dell’ICSantomauro ed ha come sfondo integratore l’Essere umano nelle sue diverse sfaccettature: biologica, sociale,espressiva e comunicativa.

Nasce dalla profonda esigenza da parte delle famiglie della nostra giovane utenza di non essere lasciate solenell’affrontare temi delicati, quali lo sviluppo puberale sempre più precoce nella Scuola primaria e l’Educazioneall’affettività e alla sessualità. La percezione del sé e la netta sensazione che qualcosa stia cambiando nelproprio corpo, il divenire progressivo della crescita, per maschietti e femminucce, rappresentano un momentospeciale e molto affascinante della vita.

Una vita che può nascere, così all’improvviso, per l’arrivo di una sorellina, come è capitato a Paride, che da ungiorno all’altro deve necessariamente crescere e suo malgrado diventare grande.

Il quadro di Klimt, che apre in copertina il nostro lavoro, rappresenta nei suoi tre pannelli, l’Albero della Vita,l’Attesa e l’Abbraccio, l’origine di ogni cosa e, dunque, il punto di partenza del nostro viaggio conoscitivo allascoperta dell’Uomo e delle sue origini.

L’itinerario inizia da lì, dal caldo abbraccio tra l’uomo e la donna, ovvero, dal concepimento di un bimbo nell’attod’amore e si conclude con la nascita, che chiude un ciclo della vita, quello intrauterino, e ne apre un altro nelmondo degli umani.

La narrazione della storia intrisa di tenerezza, ma anche di paura e di speranze nel futuro, conduce i bambini adutilizzare l’apprendimento delle Scienze sperimentali e della Lingua italiana quali strumenti per interpretare larealtà, alla scoperta del mondo, navigando nel web e costruendo pagine web.

Il sito realizzato narra il processo dell’apprendimento dei bambini a guisa di Diario di Bordo.

Durante la navigazione, gli alunni di VC comunicano, con il linguaggio del blog e del social network, le scopertefatte nei 5 anni della Scuola primaria, ricostruendo in un percorso meta cognitivo divertente ed espressivo, glianni più belli della propria esistenza.

I progressi fatti nella vita scolastica sono la tematica nucleare dell’intera drammatizzazione e sono presentati allefamiglie che, in una divertente e scanzonata lezione in aula sono i veri protagonisti della scena, partecipando inmodo interattivo alla vita di classe con lezioni aperte di Microscopia e con lezioni di Anatomia, Embriologia eCitologia spiegate allegramente, ma con perizia, dai RAGA di VC.

La Storia dell’uomo, dal concepimento alla nascita, drammatizzata con la tecnica delle Ombre cinesi, è la storiaraccontata dal bambino che si trova ancora nell’utero, protetto dal liquido amniotico della pancia della suamamma.

Le performance descritte rappresenteranno le prove complesse, autentiche, in situazione, per verificarel’acquisizione di competenze disciplinari e trasversali alla fine dei 5 anni di Scuola primaria: “Comunicare,Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo e responsabile”. Queste ultime espresse nella dimensioneesplorata, “Le relazioni con gli altri” scelta con il criterio “Io collaboro e cresco insieme” rilevate in modooggettivo e docimologico con Rubriche valutative ideate sulla libera interpretazione delle teorie di M. Castoldi.

di Patrizia Macinagrossa

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INIZIA LA LEZIONE

Eleonora: “Signori e signore, nonni e nonne, care sorelline e fratellini…”

Pranzo F.P.: “Siete qui per presentare la recita di fine anno… penserete voi, vero? E invece no!!”

Tutti i bambini insieme muovendo il dito in segno di negazione fanno l’eco:

“ E invece no…no…no”

Paiotta F.P.: “Siamo qui per interrogarvi!!”

Tutti i bambini insieme rivolti ognuno verso i propri genitori, facendo l’occhietto e ammiccando:“ E già, già…”

Eleonora: “ Infatti, siete seduti come noi ai banchi di questa classe virtuale, per seguire unalezione speciale…sull’esperienza più affascinante e misteriosa che l’essere umano può provarenella sua esistenza…la nascita”

Adriana: “ Ma siete qui anche e soprattutto per provare le stesse cose che abbiamo provato noi,ogni giorno, in questi 5 anni di scuola…”

Pamela: “ Questo sentimento si chiama empatia…che voi non provate abbastanza quando tuttele mattine ci buttate giù dal letto dicendo: (tutti insieme, facendo le smorfie…)

- Pamela alzaaaaatiiii è tardi! Devi andare a scuola…”

Pranzo: “ Eh già: un vero incubo!!! Dunque, anche per voi oggi è il primo giorno di scuola!!”

Adriana: “ Avete paura? Bene, benissimo!! ( Facendo l’eco tutti i bambini ripetono bene, bene,benissimo…) State provando quello che abbiamo provato noi quando per la prima volta siamoentrati in aula!!!”

Alessandra: “ Eh però! Avete un abbigliamento stravagante per essere tra i banchi di scuola!!”

Eleonora: “ Non avete la divisa!! Il famigerato grembiulino blu!!”

Pranzo: “ Rimediamo subito!” e Giulia e Alessandra, Greta e Aurora vanno dalle mamme e daipapà e fanno indossare loro il fiocco.

Paiotta F.P scatta una foto che Sofia fa vedere immediatamente sullo schermo gigante.

Adriana: “ Come siete belli!!! Ora sì che possiamo iniziare la lezione nella nostra… ”

Tutti insieme: “Scuola rap!”

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Canzone SCUOLA RAP dello Zecchino d’oroRap…rap…rap…rap…

Alla mia maestra piace tanto Jovanotti,viene a scuola tutti i giorni per interrogarci,

sì, però, non fa mica come gli altri,che, si sa, danno voti bassi o alti.

Bassi o alti…Bassi o alti…

Lei pretende invece che rispondiamo a tempo “yea”e si dica la lezione con bravura e precisione

con il fare stravagante che distingue quel cantanteCon quel passo snoccolato e quel ritmo sincopato

Che fa Tum-cha tum-tum-chaTum-cha tum-tum-cha

Rap scuola rap…È proprio tanto bello imparare con il rap…

Rap… maestra rapSei forte, sei un mito, sei il meglio che c’è.

Rap scuola rap…Mi piace andare a scuola

Se la scuola è così rap!Sei per tre diciotto, sei per quattro ventiquattro,

sei per cinque fanno trenta, sei per sei fa trentasei,sì, però, tu sai dirmi esattamente

come mai il sole nasce sempre a oriente.Con l’armata a Waterloo fu sconfitto Bonaparte,

il pianeta più vicino alla nostra terra è Marte.Se qualcuno chiede a me cosa mai è l’erre tre

lo collego col pi greco, con la sfera e poi ti dicoChe fa Tum-cha tum-tum-cha

Tum-cha tum-tum-chaRap scuola rap…

È proprio tanto bello imparare con il rap…Rap… maestra rap

Sei forte, sei un mito, sei il meglio che c’è.Rap scuola rap…

Mi piace andare a scuolaSe la scuola è così rap!

Fotosintesi si dice quel processo stranocon la luce e con le foglie, è il clorofilliano

E, se vuoi, ti rispondo alla domandaguarda che solo in Cina vive il panda.

Stanno in Africa i leoni, dappertutto gli scimmioniper cui Cesare, si sa, non fu per fatalità

che in quel marzo sfortunato cadde a terra pugnalato!

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E ora che ti ho dimostrato che col rap ho ben studiato,tutti a Tum-cha tum-tum-cha

Tum-cha tum-tum-chaRap scuola rap…

È proprio tanto bello imparare con il rap…Rap… maestra rap

Sei forte, sei un mito, sei il meglio che c’è.Se tu rappi geografia, storia, scienze e geometria

Saprai bene le lezioni,non avrai preoccupazioni!

Rap scuola rap…Mi piace andare a scuola

Se la scuola è così rap!Rap!

I SCENA: Il dubbio

I bambini anche se la musica è finita, ballano ancora intorno ai banchi.

Entra la maestra e cerca di farli zittire, chiamandoli per nome, ma loro continuano imperterriti achiacchierare intorno ad un compagno. La maestra tra il rassegnato e l’indispettito li richiamasuonando la campanella.

Maestra Giulia: “ Bambini al mio tre tutti seduti…UNO, DUE e TRE! Francesco ho detto seduti!Antonio, Paride, Michele!!! Michele? Dov’è Michele? Avete visto Michi? Non è venuto a scuolaoggi?”

I bambini si scostano e compare Michele che ha sul capo un grosso punto interrogativo.

La maestra Giulia scioccata: “ Michele…ma che cosa ti è successo? Ogni giorno, c’è qualcosa distrano in questa classe!” Con le mani a reggersi il capo: “Lo so, morirò di crepacuore prima diandare in pensione …, non terminerò i programmi nemmeno quest’anno!!!” Rassegnata:“Neanche oggi si fa lezione! Avanti raga, chi sa cos’ha Michele? Parliamone”

Francesco Pranzo: “ Non vuole giocare… lui è triste…”

Marco: “ Dice cha ha fatto un brutto sogno e che non ha dormito, stanotte…”

Maestra Giulia: “ Michelino qualcuno ti ha fatto arrabbiare? Chi è stato? Se me lo dici gli mettouna brutta nota sul quadernetto degli avvisi…”

Letizia: “ No maestra non si fa così, non si grida ai compagni”

Maestra Giulia: “ Scusa Leti, ma qui c’è qualche bambino monello che ha fatto girare leciribiricoccole a Michelino!!! Allora? Chi ti ha fatto girare le… Ciribiricoccole, che poi girano,

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girano pure alla maestra, le ciribiricoccole e si rompono tutte, insieme alle palline…di Natale,ovviamente! Avanti chi è stato?”

Tutti alzano gli occhi al cielo in segno di sacrosanta innocenza…

Michele prende coraggio e con voce tremula dice: “ Maestra ho fatto un brutto sogno: ero in unsupermercato, enorme… Tutto solo…c’erano tante casse, alcune nere, alcune rosse e alcunegialle e io non sapevo cosa scegliere. Avevo perso mamma tra la gente e tutti mi chiedevano:-CHI SEI, CHI SEI, CHI SEI? Cosa farai quando finirà la scuola primaria? Dove andrai? Cosa ne saràdi te? E tutti piangevano, maestra! Pure tu!”

Si alzano in piedi e intorno a Michele, che spaventato li guarda, cantano:

Canzone di L. Battisti “ Con il nastro rosa”

Inseguendo una libellula in un prato

un giorno che avevo rotto col passato

quando già credevo di esserci riuscito

son caduto.

Una frase sciocca un volgare doppio senso

mi hanno allarmato: non è come io la penso,

ma il sentimento era già un po' troppo denso

e son restato.

Chissà, chissà chi sei chissà che sarai

chissà che sarà di noi

lo scopriremo solo vivendo

Comunque adesso ho un po' paura,

ora che quest'avventura

sta diventando una storia vera,

spero tanto tu sia sincera!

Il magazzino che contiene tante casse

alcune nere, alcune gialle, alcune rosse

dovendo scegliere e studiare le mie mosse

sono all’impasse.

Mi sto accorgendo che son giunto dentro casa

con la mia cassa ancora con il nastro rosa

e non vorrei aver sbagliato la mia spesa o la mia sposa.

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Chissà chissà chi sei, chissà che sarai,

chissà che sarà di noi.

lo scopriremo solo vivendo

Comunque adesso ho un po' paura

ora che quest'avventura

sta diventando una storia vera

spero tanto tu sia sincera!

La maestra suona la campanella: “ Ragazzi…silenzio!!”

Paride con fare eccitato: “ Un incubo come quando Rosita si perde e non la trovo! Rosita, dovesei Rosita?”

Alessandro: “ Paride non è un video gioco, è una cosa seria!! Allora Michi, tu cosa hai fatto?”

Michele: “ Niente, le mani hanno iniziato a sudare, le gambe hanno fatto Giacomo Giacomo, ionon ho capito più niente; non mi ricordavo nemmeno il mio nome!!”

Giuliana: “ Michele sei il solito…non controlli la paura!! Ricordati che bisogna avere paura solodegli item degli INVALSI…quelli sì che ci fanno tremare come un budino… non del futuro enemmeno della Scuola media, sai?”

Michele: “Sì lo so, ma il problema è che stamattina mi sono svegliato con questo puntointerrogativo sulla testa…e non si stacca”

Paride: “ Aspetta ci penso io!!!”

Marco: “ Ti aiuto io Paride…”

Paiotta F.P: “ No faccio io…lui è mio amico!”

E iniziano a strattonare Michele….

Maestra Giulia: “ Fermi tutti, non si usano le mani… ma la testa!!!”

Antonio: “ Hai ragione maestra. Secondo me non è questo il modo per risolvere i problemi.Bisogna essere saggi e usare la logica. Dunque! Se è una domanda proviamo a rispondere, chissàforse si stacca. Maestra facciamo un brain storming, per aiutare Michi. ”

Pamela: “Io penso che le casse abbiano un significato in base ai colori: quelle nere sono il dolore,i sacrifici, le brutte cose della vita insomma!”

Alessia: “Quelle gialle sono la speranza, i sogni, i desideri.”

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Letizia: “ Quelle rosse sono l’amore per il fidanzato!!” e si alza e va ad abbracciare FrancescoPranzo.

Aurora: “ Ma anche le nostre passioni per la danza…”

Sofia: “ Per i cavalli…”

Antonio: “Per il nuoto”

Claudio: “ Per il basket…”

Maestra: “ E per lo studio? Nessuno ha la passione per lo studio!?? (tutti rimangono in silenzio)Oh povera me!”

Michele prova a staccarsi il punto interrogativo, ma niente…

Adriana: “ Ragazzi, non si stacca…dobbiamo trovare la risposta giusta alla domanda…”

Claudio: “ Sì, ma qual è la domanda che ti frulla in testa?”

Michele timidamente: “Io chi sono e cosa ne sarà di me l’anno prossimo?”

Claudio: “ Facile tu adesso sei un BRO di scuola primaria, a settembre sarai sempre un BRO, madi scuola media!! ” e prova a staccare il punto interrogativo…che non si stacca.

Paiotta F.P. con veemenza: “ Sei un animale”…Michi prova a strappare…

Antonio: “Francesco che dici????”

Paiotta F.P. “ Raga, ma cha avete capito? Animale nel senso di mammifero…”

Pranzo F.P.: “ Io lo so chi è lui! E’ un mio amico!!!” Michi prova, di nuovo, ma non riesce.

Giuliana: “ Sei figlio di mamma Flora. È vero Flora che Michele è tuo figlio?”

Risponde la mamma di Michele in modo spontaneo…

Giuliana: “ Brava Flora risposta esatta. Un punto in più sulla pagella!!!”.

Michele prova a staccare il punto interrogativo, ma non si toglie…

Aurora: “, sei un raga simpatico…” Gaia: “Sei un maschietto!!!”, ma il punto interrogativo non sistacca.

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II SCENA: Il web

Antonio: “Fai parte della MITICA VC ormai la tua storia di alunno è scritta per l’eternità nellepagine web del nostro sito 5^C Forever_ Traghettando verso il futuro, tra passato e presente”.

Aurora: “A proposito raga dobbiamo pubblicare il sito, che ne dite, lo inauguriamo adesso inonore dei nostri dubbi irrisolti??”

La maestra Giulia estrae i nominativi del genitore che viene a pubblicare

Sofia apre il sito web: “ Si apre da Webnode, si scrive lo username e la password, poi si entra amodificarlo, quindi si pubblica…vediamo chi viene a pubblicare la prima pagina, l’Homepage!”

Dopo la pubblicazione della Homepage …battito di mani

Giuliana: “ L’homepage è composta dall’Indice, dalla pagina di presentazione al navigatore edalla galleria fotografica”

Marco: (Si apre la galleria della Homepage)“ La galleria rappresenta tutte i momenti piùsignificativi della nostra storia di alunni… Ti ricordi Michi? Capisci adesso chi sei?”

Eleonora: “Poi ci sono tante altre pagine che si collegano tra loro con i link, ovvero parole calde,di raccordo.”

Paride: ( Si apre la pagina dei testi) legge il suo testo dedicato a Penelope

Gaia: (Si apre la pagina L’apprendimento con le tecnologie) “ Cliccando sui link navighiamo anchenel web . Dobbiamo stare molto attenti perché noi nativi digitali, ovvero noi che siamo nati conl’ANDROID in mano e che al primo vagito non siamo venuti al mondo, ma ci siamo connessi con ilmondo, possiamo incorrere in tanti pericoli…”

Marco: ( Si apre il link netiquette)“ Perciò abbiamo imparato la netiquette e le regole dellanavigazione…”

Sofia: “ Poi ci sono altre pagine dove abbiamo racchiuso i nostri testi. Vedi Michele c’è anche lapagina CHI SIAMO! Ci sei anche tu!!!”

Greta legge la presentazione di Michele, mentre Michele mima se stesso.

Michele prova a staccarsi il punto interrogativo, ma nulla accade.

Tutti si siedono sconfitti e sconsolati.

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III SCENA: Una macchina perfetta

Si sente una voce nell’auditorium:

Sharon nascosta sotto il banco: “ Forse non è sufficiente!”

Gli alunni meravigliati si alzano in piedi, si guardano intorno ma non vedono nessuno.

Letizia: “ Chi sei? Dove ti nascondi?”

Sharon: “ Mi chiamo IO. Sono una voce e se mi cercate fuori di voi, non mi troverete mai!”

Alessandro: “ Da dove vieni? Dalla pancia? Dalla gola?”

Sharon: “ Vengo dal cuore e dalla mente… (uscendo da sotto il banco) Rare sono le persone cheusano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe, cosìnarrava la nostra cara Rita Levi Montalcini…”

Alessandra: “ Cosa vuol dire?”

Sharon: “ Vuol dire che dobbiamo imparare a usare la mente e il cuore, ma per farlo dobbiamoimparare a conoscerci bene…”

Michele: “ Ma come si fa?”

Pranzo Francesco: “Forse dobbiamo capire come funzioniamo, siamo esseri umani, in fondo,delle macchine quasi perfette…”

Sofia: “ Ma di cosa siamo fatti noi?”

Paiotta F.P: “ lo dico io, io lo so… Siamo fatti di acqua, di ossa e di nervi…”

Claudio: “ …certi nervi però, vengono solo in alcuni momenti!! Me lo dice sempre mia madre: -Smettila Claudio! Non giocare col pallone nel salotto! Quando fai così, mi vengono certi nervi!!!”

Alessia: “ E poi? Cosa succede?”

Claudio al centro…

Claudio: “ Succede che il nervoso…

Greta: “ …forma abbreviata di sistema nervoso…”

Claudio: “…mette in movimento anche l’apparato muscolare volontario, in particolare i muscolidelle gambe, perché tutti si mettono a correre intorno al tavolo: io davanti, dietro di memamma che vorrebbe acchiapparmi… dietro mamma, la nonna che vorrebbe invece difendermidagli schiaffoni e infine mia sorella che ha paura che la nonna abbia un attacco di cuore e cercadi fermarla”

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Segue il teatrino dell’inseguimento, intorno ai banchi: Claudio corre, inseguito da mammaGiuliana, inseguita da nonna Gaia, inseguita dalla nipotina Sofia che vuole fermarla.

La maestra richiama gli alunni all’ordine suonando la campanella.

Applausi… Giuliana resta vicino a Claudio seduta sulla sedia al centro trafelata…

Alessandro: “ Il brutto è quando la mamma riesce a prenderti prima della nonna… Sono dolori,vero?”

Claudio: “ Sì e allora capisco di avere i recettori del dolore nell’ipoderma…ma tutti concentratiqui e qui e qui (indica le parti delicate dove ha ricevuto gli schiaffoni). Mio padre, che nelfrattempo è rientrato a casa stanco morto, dopo la partita di calcio che ha visto con i suoi amici,la ferma e le fa fare gli esercizi di inspirazione ed espirazione ( Mimo F. P. Pranzo), per calmarla”

Alessia: “Scommetto che è proprio in quel momento che hai scoperto che gli esseri umani sonoforniti di polmoni per respirare!”

Claudio: “ Sì ma anche che siamo fatti di ossa perché mio padre, che ha calmato mia madre, nelfrattempo si è incavolato e aggiunge, agitando in modo minaccioso la Gazzetta dello sport chepurtroppo non ha ancora finito di leggere…”

Pranzo F.P. agitando la gazzetta in modo minaccioso: “ Se lo fai di nuovo ti spezzo tutte le ossa eti faccio saltellare a piè pari con le stampelle, fino al campo di basket!!!”

Alessandro: “ Ahhhgggg! Ho capito! Solo una cosa mi sfugge! Come fai a sapere che siamo fattidi acqua?”

Paride: “ Beh!! Dopo tutti gli schiaffoni che avrà preso dalla madre e dal padre, sai quantelacrime avrà versato???”

Marco: “E quelle non sono fatte di acqua salata?”

Claudio: “ Già, caro Bro, più che salate però le lacrime che ho versato, sono amare,amarissime!!”

Paiotta F.P.: “ Allora ti sei accorto che abbiamo, sulla lingua, le papille gustative e, sotto lesopracciglia, gli occhi… ma ATTENTO, ti do un consiglio, NON BISOGNA MAI CREDERE A CIÒ CHEVEDIAMO!”

Alessia: “ Cosa vuoi dire Francesco?”

Paiotta F.P.: “ Ora ti dico: mia madre ogni volta che trova un calzino puzzolente sul comodino,proprio vicino alla foto della mia comunione, esclama- Non posso credere ai miei occhi!! E,mentre lo dice, li fa diventare tanto così (sgranando gli occhi), poi la congiuntiva diventa rossa,rossa, le pupille si stringono come quelle dei serpenti, e i bulbi oculari escono fuori dalleorbite…”

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Pamela: “ Allora la paura, mi fa drizzare i peli delle braccia, mi si stringe lo stomaco e mi viene davomitare, il colon si indurisce e inizia a contrarsi facendo raddrizzare tutte le anse dell’intestino,che perciò alla fine si chiama retto e io a quel punto corro in bagno…”

Antonio: “ Meglio del Bifidus dell’Activia (toccandosi la pancia)…ti senti leggero, leggero e la tuapancia ringrazia la mamma e le sue sgridate!!”

Alessia: “ Come vi capisco!!! Pure la mia fa così: quando litigo con i miei fratelli, i capelli sidrizzano in testa…poi spalanca la bocca, come se fosse dal dentista, fa vedere tutti i denti, iponti e le protesi che ha messo con i soldini di papà e URLA, URLA, URLA!!!”

Aurora: “ E lì hai capito che abbiamo i muscoli erettori del pelo, che in bocca ci sono 32 denti eche le corde vocali sono adeguate a fare gli acuti e che oltre i 120 decibel ti sfondano itimpani!!!”

Greta: “ Proprio così! Pensa che mia madre è una bravissima cantante, quando litigo con miasorella Sveva fa certi acuti!!! Pensa che la signora del piano di sopra quando li sente, batte lascopa sulle pareti e grida:- Abbassate il volume della radio!!”

Gaia: “ Il timpano vibra, le onde sonore fanno muovere il martello che batte contro l’incudine,che fa vibrare la staffa. Il suono melodioso della mamma va a finire nel cervello che…

Paride: “ Si spappola…”

Gaia riprende il discorso da dove lo aveva lasciato, con santa pazienza: “ …che lo percepisce…eio capisco che è proprio il momento di smetterla di fare la monella!!!”

Letizia: “Sì perché a fare certi giochi con i fratelli, ti fai male ed esce il sangue maestra.Dobbiamo stare attenti e quando esce dobbiamo disinfettare e mettere il cerotto”

Aurora: “E quando ti fai male capisci di avere l’apparato circolatorio, con vene arterie e un cuoregrande così!!”

Tutti insieme: “Come il tuo Leti…” TUM TUM TUM

Maestra Giulia : “Diciamo ragazzi che più che dal libro avete imparato come siete fatti dasignificative e universali esperienze di vita!”

Alessandra: “Allora riassumiamo: abbiamo capito di essere fatti da Apparati e Organi, tutticollegati tra loro…gli Organi sono fatti da Tessuti e i Tessuti…? Da cosa sono fatti i tessuti?”

Marco: “ Da cellule…”

Alessandra: “ Tutte uguali?”

Marco: “ No secondo me sono diverse…”

Alessandra: “ Come ve le immaginate?”

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Marco: “ Le cellule nervose sono come delle strade che portano ad una città…”

Alessandra: “ Vero, hanno vie chiamate dendriti dove corrono i neurotrasmettitori e al centroc’è il nucleo che raccoglie i segnali, li interpreta e li invia sotto forma di comandi ai vari organi”

Antonio: “ Le cellule che vedete sono astrociti di cervello di topo, infatti anche gli animali hannoun cervello e gli organi…che sono tutti collegati tra loro. Se io ho fame e non mangio, ho un calodi zuccheri che mi fa sragionare e mi incavolo con tutti. Se litigo con i miei amici, poi, digrigno identi e partono le fibre muscolari striate che con un sinistro, dato col destro, colpisce nelcentro…!!”

Antonio mima un pugile con i guantoni sulla faccia di Alessandro, che stravacca a terra colpitocon K.O.

La Maestra Giulia con il campanello e gridando: “ Ragazzi!!! Tutti a posto!!”

Sofia: “ Maestra che vuoi farci…Capita sempre così ai maschi! lo stomaco comanda il cervello enon viceversa!!”

Adriana riprendendo la lezione: “ Ma le cellule hanno tutte la stessa forma, secondo voi?”

Pamela: “ Io credo di no, dipende dalla loro funzione.”

Sofia: “ Io immagino che le cellule della pelle siano piatte e lisce…”

Adriana: “Le hai mai viste da vicino?”

Antonio: “ Io no. E voi? (Rivolto al pubblico) Le volete vedere?”

Alessia fa vedere come funziona il microscopio…

Maestra Giulia estrae un biglietto e il genitore estratto si avvicina al microscopio.

Adriana spiega come preparare un vetrino e fa il prelievo sulla cute con il nastro adesivotrasparente.

Gaia: “Le foto che vedete sono originali, sono state fatte da noi al microscopio, perciò scusatecise non sono molto chiare. Le potete trovare nel nostro sito web. Quelle che state osservandosono le cellule della pelle, prese dall’epidermide, lo strato più esterno dell’apparatotegumentario sono cellule piatte e unite strettamente, hanno bordi e forma irregolare”

Giulia estrae un biglietto e Pamela aiuta un genitore con il Cotton Fiok a fare il prelievo e apreparare il vetrino.

Eleonora: “Anche nella bocca ci sono delle cellule che possiamo prelevare, le cellule dellamucosa buccale, che fanno parte dell'epitelio e si presentano sottili, trasparenti e stropicciate.”

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Giuliana: “Anche le cellule vegetali sono fatte così, le cellule sono dei mattoncini, l’unitàfondamentale di ogni essere vivente, hanno diverse forme a seconda dell’organismo a cuiappartengono”

Giulia estrae un biglietto e Aurora prepara il vetrino della cipolla.

Sharon: “Queste sono cellule di cipolla: sono di forma rettangolare e hanno il margine netto, inquanto oltre alla membrana cellulare presente anche nella cellula animale, hanno la paretecellulare…”

Giulia estrae un biglietto e Greta prepara i vetrini con la buccia di pomodoro

Giulia: “Le cellule del pomodoro sono molto colorate per la presenza di cromoplasti conpigmenti rossi; sono esagonali, hanno il contorno spesso e regolare, assomigliano alle celledell’alveare. Robert Hooke, infatti, dopo aver osservato le cellule del sughero al microscopio, lechiamò cellule proprio per questo motivo.”

Giulia estrae un biglietto Paiotta F.P. prepara i vetrini con le cellule di epidermide di zucchina

Giulia estrae un biglietto e Alessandro prepara i vetrini con le cellule delle foglie.

Antonio: “Le cellule delle foglie sono verdi come quelle della zucchina per la presenza dicloroplasti con clorofilla verde, ma anche rosse come quella della Bouganvillae; hanno forme econtorni diversi, a seconda della pianta da cui sono state prelevate”

Giulia estrae un biglietto, Francesco Pranzo prepara i vetrini con le spore di muffa.

Alessandro: “ Nel vetrino si vedono dei cerchietti che assomigliano un po’ a dei globuli rossiperché sono schiacciati al centro, quelli sono i gameti delle muffe del pane dette spore, mentreal centro vedete uno sporangio che è una capsula che contiene le spore. In questo caso le muffesi stanno riproducendo perché gli sporangi sono esplosi e le spore si sono sparse ovunque.”

Giuliana: “ Ora che abbiamo capito come siamo fatti sia a livello macroscopico che microscopico,sono sicura che il punto interrogativo di Michele si staccherà!!” Michele prova a staccarlo, mainutilmente…

Antonio: “ Forse, non basta ancora…forse dobbiamo capire come è stata costruita questamacchina perfetta!! Chi ci ha fatto insomma!”

Canzone l’Albero della vita di Zanichelli

La cicogna non saràma i bimbi allora chi li porterà?

Vieni e guarda insieme a noi,col microscopio lo capirai.

Vedrai girini pazzi chedanzano attorno cercan, di entrar.

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L’ovulo è già pronto masoltanto uno ne accoglierà.

Il più veloce cosa farà?Prende rincorsa e no non busserà

La strada è giustae lui lo sa.

L’appuntamento non lo mancherà.La divisione inizierà,

in 4-8 e via così.Sembra starno da capir,ma il segreto è tutto lì.Lentamente crescerà

dentro la pancia si riscalderàe mentre aspetta sentirà,

che la sua mamma lo proteggerà.Quel puntino che è laggiù…

Lo vedi?Sai eravamo noi.

Dicci nonna siamo qua,riavvolgi il nastro che si fa?

Paiotta F.P: “ Semplice! Noi siamo nati dall’unione di 2 cellule chiamati gameti. La cellula uovo ogamete femminile e dallo spermatozoo o gamete maschile. Lo volete vedere? A me lo haportato zia Nenè dal suo laboratorio di analisi”

Adriana mostra il filmato…. “ E’ un bel furbetto, vedete come corre? Il più veloce raggiungerà lacellula uovo e formerà lo zigote e poi la blastula, la morula…l’embrione e infine il feto!”

Sofia: “ Immaginate che ha una lunghissima coda che lo fa muovere velocemente e una testaappuntita come un ago detto acrosoma…come una freccia che colpisce il bersaglio e fa centro…”

Pamela: “ E la cellula uovo, come è fatta?”

Greta: “ La cellula uovo è moltooooooo più grande dello spermatozoo, è pienotta come la lunapiena e ricca di proteine e di colesterolo…. buono però!!”

Aurora mostra un uovo: “ Eccolo qui! Sì cari ragazzi la cellula uovo è proprio un uovo di gallina…Scusate mamme non volevo dire che siete delle galline, però anche voi da quando sietediventate signorine, ogni mese, producete una cellula simile a questa e se papà non sta attento,arriva un fratellino o una sorellina.”

Paride: “ Proprio come è nata Penelope, mia sorella…l’amore della mia vita! Ma non ho capitobene come hanno fatto mamma e papà”

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Antonio disegna alla lavagna, facendo il mimo invita sua madre e suo padre a simulare il suoconcepimento ( la mamma dipinge un ovulo regge il foglio e il padre con la cannuccia lo colpiscecon il colore azzurro).

Marco (spiega al papà) e Alessandra (spiega alla mamma) portano il Das vicino al banco al centrodell’auditorium e Giulia estrae due genitori (mamma e papà) che ad occhi chiusi plasmano unembrione insieme (2 foulard e Das)

Sharon: “ Semplice vero? All’inizio eravamo un pensiero, un sogno, un desiderio… il più grande eil più incredibile progetto di mamma e papà che insieme hanno iniziato a narrare la loro fiabad’amore… ed ora eccoci qua!!!”

IV SCENA: La fiaba

Gaia: Tutto incominciò quando un uomo e una donna, inizialmente solo amici, un giorno, forsedi lunedì, perché tutte le storie importanti iniziano di lunedì, sostituirono alla parola io, un noi. Ela loro vita cambiò del tutto.

Alessandro spegne le luci e si accende il faretto e l’auditorium si trasforma in una sala da ballo.

Canzone “ La fiaba” tratto da La bella e la bestia di Walt Disney

di Gino Paoli e Amanda Sandrelli

C’è una bestia chesi addormenterà

Ogni volta che bella come sei le sorriderai.

Quello che non si può neanche immaginare

è una realtà che succede già

e spaventa un po’.

Ti sorprenderà, come il sole ad est

quandosale su e spalanca il blu

dell’immensità…

(2 volte)

Stessamelodia, un’altraarmonia

Semplice magiache ti cambieràti riscalderà.

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Quando sembra chenon succeda più

Ti riporta viacome la mareala felicità.

Ti riporta viacome la marea

la felicità.

Paride: “ E poi? Cosa è successo? Così è stata concepita Penelope?”

Sharon: “Sì, sicuramente, da un caldo abbraccio, come ci ha spiegato Gustav Klimt nella suameravigliosa opera. Fin dalla notte dei tempi, la storia della nascita è sempre stata la piùfantastica e la più straordinaria delle storie; ma quella che ascolterai adesso è la più poetica, lapiù incredibile di tutte, perché narrata dal bambino stesso. Shhhh!!! Lui è lì che ascolta.”

Paride e Claudio prendono il materassino e lo mettono al centro…e il telo leggero.

Tutti gli alunni intorno a reggerlo e una mamma o un papà stesi sotto a fare il bimbo nellapancia) tutti i bambini cantano in coro la ninna nanna veneta Fa’ninì bon bon

V SCENA: Le ombre cinesi

1. Narratore Paiotta F.P.: “ Sto cercando casa. Ho trovato un monolocale, conveniente,categoria lusso, con ogni comodità…affittasi per nove mesi ad un inquilino tranquillo. Unvero gioiello! Che lotta però per quell’appartamento. Eravamo in tre o quattrocentomilapotenziali inquilini…ma a furia di spintoni e gomitate, sono arrivato io!

2. Narratore Sofia: “ Ecco è tutto sistemato. Certo ci sono state alcune formalità darisolvere, ma ora è tutto a posto e ho traslocato. L’appartamento è davvero grazioso, maenorme per me che sono grande solo otto o nove millimetri.”

3. Narratore Alessia: “ Che strana la gente! Sono qui da più di un mese e la mia padrona dicasa è andata da un esperto per appurare se ci sono o no e ha dovuto fare , per saperlo,tre o quattro esami del sangue…quando si è accertata della mia presenza, l’haraccontato a al padrone di casa: gli ha gettato le braccia al collo e tutti e due si sonomessi a piangere…Ma non sembravano tristi…forse erano commossi.”

4. Narratore Eleonora: “ Ho preso una decisione: chiamerò la mia padrona di casa mammae quello che le sta vicino papà. Sapete cosa penso? Che avrò tanti fastidi con la mamma,fin che starò qui…Appena mi muovo, lei si sente male e piange; dopo pochi minuti ride epoi di nuovo, piange: è proprio un tipo instabile! Io me ne sto tranquillo per i fatti miei elei non può fare altrettanto? Valle a capire le mamme!!”

5. Narratore Alessandro: “Se continuerò a crescere di questo passo, un bel giorno non cistarò più qua dentro! Poche settimane fa ero così piccolo! La testa non era più grande diuna o minuscola ele gambe erano due virgolette…Ora la testa è come una O maiuscola e

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le braccia e le gambe come parentesi. A proposito, c’è un orologio in giro? Ho sentitodire che è il cuore…e vi ho detto che mi sono fatto i polmoni? E le narici per respirare? Ele ossa? Ora posso muovere le gambe e le braccia: che divertimento!”

6. Narratore Antonio: “ Oh come sono eccitati la mamma e il papà! La mamma annunciache mi chiamerò Giulia, Alessandra, Alessia…Il papà dice che mi chiamerò Giulio,Alessandro, Alessio, come il nonno e aggiunge che sarò un maschio e che non si discutesu questo punto!! La mamma lo guarda, sorride e, intanto, sferruzza scarpine rosa…”

7. Narratore Marco: “Ora so sputare in quanto ho le ghiandole salivari che produconosaliva; non troppo lontano, però, perché l’appartamento si fa sempre più piccolo!”

8. Narratore Letizia: “Sono tre mesi che abito qui, potrei anche mangiarmi le unghie,giacché mi sono cresciute.”

9. Narratore Pamela: “ Sono di cattivo umore! La mia mamma è stupida. Se continueràcosì, me ne andrò!!! Mi ha portato in discoteca. Dormivo profondamente. All’improvvisomi sono sentito sbattere da una parte all’altra. Risultato: io mi sono offeso e lei è statamale! Gliel’ ha detto anche il dottore che, se non metterà la testa a posto, rischierà diperdermi.

10. Narratore Giuliana: “ Come sto bene qui! Potrei viverci per sempre! Ho la circolazionedel sangue e mi sento al settimo cielo! Anche la mamma ora sta meglio. E’ molto piùcalma e non ha più la nausea! E quando la mamma sta calma, anche il papà sta calmo etutti stiamo calmi!! Che famiglia felice formiamo insieme!!!”

11. Narratore Sharon: “ Ogni sera la mamma è seduta col pancione all’aria; il papà le mettela mano per sentire se ci sono …Io l’accontento e tiro grossi calci per farmi sentire! Mipiacerebbe avere uno specchio. Vorrei vedere come sono con i capelli e qualche volta hoil singhiozzo e faccio dei salti e la mamma si spaventa, povera mamma!!”

12. Narratore Gaia: “La mamma continua a guardarsi allo specchio e intanto fuma. Aproposito del fumo, ho una protesta da fare …è come se non potessi respirare. Quandolei fuma, tirerò dei grossissimi calci per farla smettere, perché per fortuna mi ubbidisce!”

13. Narratore Giulia: “La mamma è andata ancora dall’esperto: mi piace quel dottore,perché sa tutto di me, senza conoscermi. Sono lungo 35 cm e peso 600g. La mamma silamenta con lui: è depressa perché non può indossare gli abiti estrosi che le piaccionotanto per altri due mesi. Anch’io sono nervoso: come farò a farmi rinnovare il contrattoper altri nove mesi? Allora, mi succhio il pollice e, dalla paura, mi stanno crescendo icapelli in testa…

14. Narratore Adriana: “La mamma, in questi giorni, corre da un negozio all’altro e comperaun sacco di indumenti per me…forse pensa che indossi quelle stupide cuffiette e quelletutine da astronauta? Sto così bene, vestito della mia sola pelle, rosea, liscia, vellutata!!Che senso hanno quei vestiti?”

15. Narratore Aurora: “ Scalcio troppo in questi giorni e la mamma dice che devo essere duegemelli, perché un bambino solo non potrebbe fare tanta confusione! Quando lamamma dice così, il mio papà si preoccupa: due gemelli? Costerebbero troppo!!

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16. Narratore Greta: “ La mamma adesso è al nono mese e io peso migliaia di volte più diquanto, la prima volta sono entrato nella sua pancia.”

17. Narratore Claudio: ora siamo all’ospedale della maternità. Il dottore ha auscultato lapancia della mamma con lo stetoscopio e ha assicurato che tutto va bene: la cosadovrebbe accadere da un momento all’altro… Io, che non sono stupido, ho capito chestanno tramando contro di me. Forse vogliono darmi lo sfratto!

18. Narratore Pranzo F.P.: “ All’improvviso ho capito che stanno cercando di prendermi percostringermi ad uscire e, poiché la mia stanzetta ha una sola uscita, ho fatto l’unica cosasensata: ho sbarrato l’uscita!! Mi sono girato tutto su me stesso e li ho giocati…però cheposizione scomoda! Il sangue mi sale alla testa!!”

19. Narratore Alessandra: “ Ehi voi! Siete degli incoscienti! Dovrebbe esserci una legge cheproibisca di trattare una persona innocente in questo modo!!Protesterò! Farò valere imiei diritti! Lasciatemi! Voglio restare con la mia mamma!”

20. Paride mimando la nascita sul tappeto: “Aiuto!! Ue…Ue…Ue…!!”21. Tutti: “ Ciao mamma, ciao papà eccomi qua!!!”

Canzone Il ciclo della vita tratto dal cartone animato di Walt Disney Il re Leone

di Ivana Spagna

E un bel giorno ti accorgi che esistiche sei parte del mondo anche tu

Non per tua volontà. E ti chiedi chissàSiamo qui per volere di chi?

Poi un raggio di sole ti abbracciai tuoi occhi si tingon di blu

e ti basta così, ogni dubbio va viae i perché non esistono più.

E' una giostra che va questa vita chegira insieme a noi e non si ferma mai.

E ogni vita lo sa, che rinasceràin un fiore che fine non ha.

E' una giostra che va, questa vita chegira insieme a noi e non si ferma mai.

E ogni vita lo sa che rinasceràin un fiore che fine non ha.

Greta: questa che avete ascoltato è una storia che si ripete da migliaia di anni: è la mia storia,ma è anche la tua storia…e la tua, la tua (indicando nel pubblico) è un ciclo che non finisce mai…

Gaia: La fiaba a volte è a lieto fine e dura un’intera esistenza, a volte capita che le strade siseparino al bivio della vita e quell’uomo e quella donna si allontanino per percorrere sentieridiversi, ma non abbandoneranno mai il frutto del loro amore...e dedicheranno a lui ogni cosa…

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Canzone Per te

É per te che sono verdi gli alberi e rosa i fiocchi in maternità

É per te che il sole brucia a luglio

É per te tutta questa città

É per te che sono bianchi i muri, che la colomba vola

É per te il tredici dicembre

É per te la campanella a scuola

É per te ogni cosa che c'è

NINNA NANNA NINNAE

É per te ogni cosa che c'è

NINNA NANNA NINNAE

É per te che a volte piove a giugno

É per te il sorriso degli umani

É per te un'aranciata fresca

É per te lo scodinzolo dei cani

É per te il colore delle foglie, la forma strana delle nuvole

É per te il succo delle mele

É per te il rosso delle fragole

É per te ogni cosa che c'è

NINNA NANNA NINNAE

É per te ogni cosa che c'è

NINNA NANNA NINNAE

É per te il profumo delle stelle

É perte il miele e la farina

É per te il sabato nel centro, le otto di mattina

É per te la voce dei cantanti, la penna dei poeti

É per te una maglietta a righe

É per te la chiave dei segreti

É per te ogni cosa che c'è

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NINNA NANNA NINNAE

É per te ogni cosa chec'è

NINNA NANNA NINNAE

É per te il dubbio, la certezza, la forza, la dolcezza

É per te che il mare sa di sale

É per te la notte di natale

É per te ogni cosa che c'è

NINNA NANNA NINNAE

É per te ogni cosa che c'è

NINNA NANNA NINNAE

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L’OPERA

Scuola rap è un’opera teatrale nata da un’idea tratta dal libro Orientare per educare di S. Liturri,P. Macinagrossa e riadattata per gli alunni di VC.

Il riadattamento si è ispirato al percorso biennale …e per ben cominciare 4b del PON F3_moduloIn viaggio con il corpo…La Ri_nascita condotto dall’esperta dott.ssa Loredana Iafrate, progettatodal DS prof.ssa Gianna Maria Paola Tarantino, organizzato con la collaborazione della docentePatrizia Macinagrossa in qualità di Facilitatore di Sistema e mediato dalla docente Elena Ceglie,Tutor d’accoglienza.

ATTORI DELLA RECITA SCOLASTICA IN ORDINE ALFABETICO

ALBEROTANZA Pamela, BLASI Eleonora, CORRADO Antonio, DE PALMA Giuliana, LALARIOAlessia, LONGO Sofia, LOPORCHIO Gaia, LOSACCO Sharon, MACINAGROSSA Giulia, MASCETTI

Adriana, MASTRONARDI Greta, PAIOTTA Francesco Paolo, PELUSO Marco, PIRONEAurora, PRANZO Francesco Paolo, PROCACCI Paride Leon, PRUDENTINO Claudio Giuseppe,

ROTONDO Alessandra, SERVADIO Michele, VERNICH Alessandro e ZACCARO Letizia

TITOLI DI CODA

La stesura della sceneggiatura della drammatizzazione è opera della docente PatriziaMacinagrossa.

La regia è delle maestre Patrizia Macinagrossa e Vincenza Rago.

La conduzione dei canti è della docente Laura Allampresa.

L’accompagnamento con la chitarra della ninna nanna Fa’ ninì bon bon è della docente CarlaLopez.

La coreografia è a cura dei docenti dell’associazione Oro Dance Danza sportiva Rosalba Leone eOronzo Longo.

Il coordinamento delle presentazioni multimediali e la presentazione del sito web sono a curadell’alunna Sofia Longo.

La scenografia e i costumi sono a cura di Danila Massari e di Bruno Mascetti.

L’allestimento delle scene sono a cura di Raffaella De Bari e di Danila Massari.

Si segnala la partecipazione di Alessandra Amendolare, studentessa di Biotecnologia, per laconsulenza tecnica sull’uso del microscopio.

Realizzazione del sito web a cura degli alunni di VC con finanziamento del progetto regionaledell’art.9.

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RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano i genitori esperti che, con le loro lezioni, hanno reso più Rap la nostra bella scuola:

- Sig. Bruno Mascetti esperto in modellismo- Sig. Felice Pirone Odontotecnico- Dott.ssa Maria Grimaldi Avvocato- Dott.ssa Anna Grimaldi Biologa- Dott. Giovanni Loporchio Bancario- Dott. Giancarlo Macinagrossa Primario in Clinica oculistica

Si ringrazia la nostra Dirigente che, credendo fermamente in un nuovo modo di fare scuola,ci ha dato l’opportunità di vivere al meglio queste avvincenti avventure conoscitive.

Si ringraziano, inoltre, tutti i genitori per la collaborazione e la pazienza mostrate neiconfronti delle maestre, supportando il loro delicato compito di educatori e condividendomomenti sereni e meno sereni di questo fondamentale e delicatissimo ciclo scolastico.

Si ringraziano, infine, con immenso affetto gli splendidi Raga della VC, per la loro allegra escanzonata performance teatrale e per aver allietato e reso frizzante la quotidianità di questicinque tenerissimi anni di Scuola primaria.

LE MAESTRE

Patrizia, Enza, Elena, Carla e Laura


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