SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PARITARIA … · -organizzare le UA (Unità d'apprendimento) ......

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PARITARIA“MONS. VIANELLO”

P.O.F.PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

a.s. 2013-14

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PARITARIA “MONS. VIANELLO”Dec. Min. 28/02/2001

ISTITUTO MADONNA DEL ROSARIOVIA PINCOLINI, 3 - 43036 FIDENZA (PR)Tel. 0524 81088 Fax 0524 84508

Web: http://scuolavianello.wordpress.com/

E-mail [email protected]

Piano Offerta Formativa 2013-14

CHE COS’E’ IL POF

Il POF, Piano dell’Offerta Formativa, è il documento fondamentale della scuola, la sua cartad'identità: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sueattività.Il POF è elaborato dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio di istituto ed ha durataannuale. Il POF è un documento pubblico che si può ritirare su richiesta in segreteria, oppure scaricare informato digitale del sito dell’Istituto.

1. L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

A. LE FINALITÀ DELLA SCUOLA

Come espresso nel PEI (Progetto Educativo d'Istituto), il "cuore" della scuola è l'alunno intesoinnanzitutto come persona in divenire. Pertanto egli viene posto al centro dell'azione educativa inarmonia con i gli attuali studi pedagogici, i principi costituzionali e con le aspirazioni del fondatoredella scuola stessa.

Nei confronti dei ragazzi il personale docente e non docente si è dato un'impostazione educativacon obiettivi ambiziosi, ma sentiti e condivisi: il piacere di venire a scuola; il piacere di crescere; il piacere di imparare; il piacere di porsi delle domande; il piacere di darsi delle risposte; il piacere di interagire con gli altri; il piacere di sapersi comportare nel rispetto degli altri.

B. LA STRUTTURA E L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

La "Scuola Media Mons. Mario Vianello" - oggi Scuola Secondaria Paritaria di I° Grado - è nata aFidenza nel 1984 per volontà della Curia Vescovile, della Congregazione delle suore Domenicane diPompei e dei genitori, che avvertivano fortemente l'esigenza di una continuità educativa fra lescuole cattoliche già esistenti. Legalmente riconosciuta dal 1987, con il Decreto Ministeriale n. 6734 del 28/02/2001 la Scuola haottenuto la parità scolastica a partire dall'anno scolastico 2000-2001.

Scuola Secondaria di I grado Parificata “MONS. VIANELLO” via Pincolini, 3 - 43036 FIDENZA (PR) Tel. 0524 84508 E-mail [email protected]

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L'edificio che la ospita è ubicato a Fidenza in via Pincolini, 3, in un'area non centrale della città marecentemente rivalutata dal punto di vista urbanistico. La scuola secondaria, che si trova nell'alaposteriore dello stabile adiacente ai locali della scuola materna, si snoda entro una vasta, area verdeattrezzata.

Il rispetto degli standard di igiene ed accoglienza è garantito da condizioni ambientali ottimali:ambienti spaziosi, luminosi, accoglienti, conformi alla normativa vigente e resi sicuri anchemediante adeguate forme di vigilanza da parte del personale scolastico, un corretto utilizzo deglispazi e delle attrezzature e l'esistenza di un piano d'evacuazione in caso di calamità.

Al primo piano la scuola dispone di: un vasto atrio affacciato sul giardino; 3 aule ordinate confortevoli e luminose, complete di servizi interni ad uso esclusivo delle allieve; l'ufficio di presidenza; la sala insegnanti; altri due servizi ad uso degli allievi.

Il piano terra consta di: sala multimediale/aula di scienze; aula d’informatica; altri due servizi ad uso degli allievi; teatro.

In convenzione con la Curia Vescovile, la scuola dispone inoltre dell'utilizzo della palestra delPalazzetto Don Bosco e, in convenzione con il Comune, delle strutture sportive della città.

C. LA COMUNITÀ EDUCATIVA, LE RISORSE PROFESSIONALI, GLI ORGANI COLLEGIALI

Nell’ l’Anno Scolastico in corso la struttura funziona a servizio di un corso completo triennale per unnumero complessivo di 68 alunni/e;

La COMUNITA' EDUCATIVA svolge un'azione formativa collegiale ed unitaria.E’ composta dalle seguenti figure, che svolgono funzioni e ruoli diversi secondo le specifichecompetenze: la comunità religiosa; il dirigente scolastico; l'équipe pedagogica.

La COMUNITA' RELIGIOSA delle Suore Domenicane "Figlie del Santo Rosario di Pompei", fondatrici


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dell'istituto, nella figura della Direttrice si fa garante di un servizio formativo fedele all'impiantoeducativo pompeiano costruito sulla pedagogia del "riscatto", che lo stesso Bartolo Longo haelaborato.

Il DIRIGENTE, nella figura della suora già Preside dell'Istituto Canossa prof. Luisa Merlin, promuovela collaborazione e il dialogo tra le scuole della città. Sua Vicaria è la prof. Luisa Cuomo, direttricedella comunità religiosa. L'ÉQUIPE PEDAGOGICA, composta dai docenti, concorre esplicitamente a determinare la fisionomiadella scuola, sia sul piano professionale sia sotto il profilo umano.

Il PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE è così composto: n. 10 docenti che formano il Collegio Docenti; n. 1 docente di supporto allo studio guidato; n. 1 non docente (segretaria).Agli insegnanti viene chiesto di: accogliere lo stile educativo della scuola; mantenersi aggiornati sulle metodologie didattiche e pedagogiche; mostrarsi disponibili a lavorare in un'ottica collegiale; essere sempre aperti al dialogo con gli alunni e i genitori; animare incontri formativi e informativi; operare in collaborazione con le diverse realtà educative. Tra i componenti del Consiglio di Classe sono nominati i docenti coordinatori per ogni classe con leseguenti funzioni: redigere i verbali ed espletare la documentazione relativa ai Consigli di Classe; occuparsi del materiale didattico; favorire il dialogo aperto e continuativo con i singoli allievi; monitorare le attività didattiche svolte; prendersi cura della valutazione in itinere delle UA pluridisciplinari; mantenere buoni rapporti con i genitori e colleghi; coordinare i rapporti scuola-famiglia-territorio in relazione ad attività, progetti e iniziative.

Gli ORGANI COLLEGIALI (OO.CC.): in base alla Legge 62/2000 sulla Parità scolastica e alla Legge53/2003 sulla Riforma scolastica e nello spirito di partecipazione sancito dal D.P.R. 31 maggio 1974rappresentanti nel Consiglio di Classe (quattro per ciascuna classe) e nel Consiglio di Istituto (unoper ciascuna classe);


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La gestione della scuola si articola nei seguenti organi di partecipazione e gestione:

ORGANICOLLEGIALI

COMPONENTI COMPITI SCANSIONEDI LAVORO

Consigliod'Istituto

- Dirigente- Rappresentante dell'Ente

gestore- N. 3 Insegnanti- N. 3 Genitori - Rappresentante della Chiesa

locale

Delibera in merito a:- proposte del Collegio Docenti- approvazione dei progetti- attività promozionali- dialogo con il territorio

Una volta perquadrimestre

Collegiodocenti

Dirigente scolastico e tutti gliInsegnanti

Elabora i criteri per:- stendere i PSP (Piani di Studio

personalizzati)

- organizzare le UA (Unitàd'apprendimento)

- attivare i laboratori

- determinare l'orario scolasticoe delle lezioni

- nominare il coordinatoreVerifica l'azione educativo-didattica in itinereElabora proposte educativo -didattiche da inserire nel POF

A iniziodell'annoscolastico e, inmedia, unavolta perquadrimestre

Consiglio diclasse

Insegnanti della classe - Redige i documenti dei PDP,tenuto conto dei criterielaborati dal Collegio Docenti

- Nomina il coordinatore- Attiva le UA- Valuta l'apprendimento degli

alunni

A iniziodell'annoscolastico e, inmedia, unavolta al mese

Consiglio diClasse Allargato

Insegnanti della classeRappresentanti di classe deigenitori

Condivide il lavoro del Consigli diClasse con i rappresentanti deiGenitori

Una volta perquadrimestre


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D. IL TERRITORIO E LE SUE RISORSE

L'Istituto "Vianello" crede nell'integrazione Scuola-Territorio, si caratterizza come realtà educativache interagisce con la più ampia comunità sociale e civica, e mantiene vivi il dialogo ed il confrontocon tutte le figure istituzionali legate al territorio.

La CHIESA locale è il primo referente. Le indicazioni della Curia Vescovile sulla pastoralefamiliare e scolastica, quindi, rappresentano un orientamento fondamentale del pianodell'offerta educativa.

Gli ENTI LOCALI (Comune, Provincia e Regione) dialogano con la scuola attraverso iniziativemirate al completamento della scelta educativa della scuola.

Le ASSOCIAZIONI LOCALI CULTURALI E DI VOLONTARIATO, pubbliche e private sono incontatto diretto con la scuola anche attraverso progetti finanziati dal Comune come sostegno esupporto alla crescita della persona.

Le SCUOLE del territorio statali e paritarie hanno in comune con noi vari progetti educativo-didattici. Inoltre tutte le scuole cattoliche della provincia di vario ordine e grado sono in rete suvari progetti per un continuo scambio e una mutua collaborazione.

La FIDAE (Federazione italiana delle Attività Educative) vede associata da tempo la nostrascuola, che ne apprezza le iniziative e ne condivide gli obiettivi.

Gli EX ALUNNI vengono spesso interpellati per offrire alla scuola il proprio contributo diesperienze nell'ottica della continuità formativa e del raccordo con il territorio.

2. OFFERTA EDUCATIVA

A. FINALITÀ EDUCATIVE.

Il "Vianello" è una scuola: attenta alle esigenze individuali degli alunni/e; collaborativa nei confronti delle varie componenti della comunità educativa; pronta a interagire con il territorio; regolare nel servizio; sensibile nei confronti delle famiglie meno agiate.


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Il "Vianello" si caratterizza per: la consapevolezza dell'impegno educativo assunto di concerto con le famiglie; una spiccata tensione per la costruzione dell'identità e dello sviluppo delle risorse personali

attraverso specifici percorsi di orientamento; la partecipazione alla rete di scuole cattoliche di Parma e Provincia; un clima sereno in cui far vivere e lavorare gli alunni.

Il "Vianello" lavora per: favorire rapporti collaborativi fra i docenti; accogliere alunni e genitori in un clima di serenità e fiducia; aggiornare la preparazione formativa-culturale-didattica degli insegnanti attraverso l'adesione a

seminari, corsi e gruppi di studio; confermare la realizzazione di un cammino di formazione personalizzato e rispettoso della

crescita personale di ciascun allievo nei suoi ritmi di apprendimento; continuare ad offrire una testimonianza di fede; crescere insieme agli alunni, consapevole che non si insegna solo ciò che si sa ma soprattutto ciò

che si è; aiutare i ragazzi ad "allenarsi a dire sì alla vita, non da soli ma insieme, all'interno di una

comunità che sa amare".

B. OBIETTIVI FORMATIVI

In sintonia con le finalità educative e le linee guida proposte dalla Riforma scolastica, il Collegio deiDocenti, ha stabilito di individuare cinque Unità di Apprendimento pluridisciplinari, sulle qualideclinare la programmazione didattico-educativa annuale.

I temi delle mappe tematiche, sulle quali sono chiamati ad operare i docenti in base allecaratteristiche peculiari delle rispettive discipline, sono i seguenti:

Classe prima1) Identità: sviluppo della persona Ricostruire la storia personale attraverso la riflessione sul

proprio vissuto. Riconoscere le dimensioni corporea,affettiva, cognitiva, creativa della propria personalità e leproprie azioni quali “indicatori” di interessi, attitudini,risorse.

2) Comunicazione: linguaggio elinguaggi

Comprendere e produrre, individualmente o in gruppo, inmodo creativo semplici messaggi di vario genere, con l’usodi linguaggi disciplinari specifici.

3) Collaborazione e gestione dei Interagire nei gruppi di lavoro e di socializzazione


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conflitti: cultura e culture riconoscendo e rispettando i vari punti di vista, fornendo ilproprio contributo alla realizzazione del compito comune e/o al conseguimento dei risultati attesi.

4) Ricerca del significato: futurosostenibile

Riconoscere e decodificare fenomeni culturali e ambientalipresenti nel contesto vitale, individuarne le cause eprospettare risposte per la soluzione dei problemi.

5) Responsabilità Comprendere il significato e delle regole nei vari contesti.Assumere comportamenti appropriati e consapevoli nellediverse situazioni scolastiche in coerenza con le regolevigenti, con i ruoli e le funzioni esercitati.

Classe seconda1) Identità: star bene con gli altri Ascoltare, riconoscere e rispettare le diversità,

comprendendo il valore e l’importanza della relazionalità trapari e con gli adulti, nelle sue diverse declinazioni:confronto, conflitto, dialogo, amicizia, sostegno, impegnocomune.

2) Comunicazione: linguaggio elinguaggi

Rappresentare e comunicare in modo efficace eventi,fenomeni, concetti, principi, emozioni, sentimenti, pareri,con l’uso di linguaggi disciplinari diversi e con soluzionicomunicative creative.

3) Collaborazione e gestione deiconflitti: cultura e culture

Sviluppare la consapevolezza del proprio e dell’altrui ruolonel gruppo, provando ad elaborare ed applicare semplicistrategie di negoziazione e contribuendo alla realizzazionedi eventuali progetti comuni.


Interpretare ed analizzare fatti e fenomeni dei contesti percogliere le interdipendenze, i problemi, i valori in gioco, e lestrategie complesse per ipotizzare delle soluzioni.

5) Responsabilità Assumere precise responsabilità nelle diverse situazioni divita, in rapporto ai compiti assegnati e alle scelte effettuateautonomamente, anche nei confronti di altre persone(compagni e adulti).

Classe terza1) Identità: progettare, progettarsi Riconoscersi membri di una comunità, cittadini, soggetti

attivi di diritti e doveri. Sviluppare in ciascun allievo laconoscenza di sé, con i propri limiti e i propri punti di forza,anche al fine di una convivenza serena con chi sta lorointorno. Lavorare per giungere a una scelta consapevole del


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nuovo ciclo di studi da intraprendere. 2) Comunicazione: linguaggio elinguaggi

Produrre a livello individuale o nel gruppo, messaggi dicomplessità differenti, di genere diverso e con linguaggidisciplinari specifici e vari supporti (cartacei, informatici,multimediali).

3) Collaborazione e gestione deiconflitti: cultura e culture

Leggere la complessità circostante, vicina e lontana percomprenderne gli aspetti di maggiore conflittualità esuggerire strade di soluzione e cooperazione.


Studiare le conseguenze dei fatti e dei fenomeni considerati,per individuare possibili linee di azione in relazione alladignità umana e alla salvaguardia dell’ambiente.

5) Responsabilità Ricostruire il quadro di regole che riguardano la nostra vitanei diversi ruoli sociali che rivestiamo e confrontarlo con ilquadro valoriale sotteso al proprio stile di vita.

Ogni anno, inoltre, la scuola propone uno slogan, un messaggio forte che fa da filo conduttore alleattività e che ha lo scopo di sollecitare gli alunni a "spendersi" e a "mettersi in gioco" per sé e per glialtri, promuovendone la crescita globale. Per l'anno in corso il motto è: “GIORNO DOPO GIORNOPER IL NOSTRO DOMANI".

C. ATTIVITÀ DI CONTINUITÀ

La scuola svolge incontri con i docenti della scuola primaria per garantire la continuità didattica ededucativa nel passaggio alla scuola secondaria. Nel corso di questa attività viene anticipata laconoscenza e le esigenze dei singoli alunni in modo da offrire una adeguata accoglienza e facilitarel’ingresso nella nuova realtà scolastica.

D. DIDATTICA INCLUSIVA (integrazione alunni disabili e/o in situazione di disagio sociale)

BES (Bisogni Educativi Speciali)Il Consiglio di classe individua situazioni con bisogni educativi particolari e, sulla base dei singoli casi,predispone una specifica programmazione volta a superare temporanee difficoltà manifestate daglialunni (vedi modello BES allegato A).

PDP (Piani didattici personalizzati)Gli alunni diversamente abili seguono una programmazione personalizzata e individualizzata,elaborata con il concorso delle figure specializzate di riferimento; i criteri e le modalità divalutazione vengono stabiliti alla luce della situazione e dei bisogni di ogni singolo alunno delineati


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nel PDP (Piano Didattico Personalizzato) e vengono documentati su fascicolo a parte (vedi es.modello PDP allegato B per la dislessia).

E. GIUDIZIO ORIENTATIVO

A conclusione dell’attività didattica del primo quadrimestre del terzo anno il Consiglio di Classe ètenuto a formulare (attraverso l’apposito modulo di cui all’allegato C) un giudizio orientativo per lascelta della scuola secondaria di secondo grado che terrà conto:

del percorso scolastico compiuto; delle attitudini rilevate; dell’esito del percorso di Orientamento offerto agli alunni; del profitto raggiunto nelle diverse discipline.

3. LE SCELTE CURRICOLARI

A. SCUOLA /TEMPI SCUOLA

L'orario settimanale delle lezioni è distribuito in n. 6 giorni (dalle 8.00 alle 13.00), più eventualirientri pomeridiani per attività opzionali preceduti dal pranzo e da una breve pausa di svago esocializzazione.

L’offerta si articola in 30 ore settimanali, collocate in orario antimeridiano, 29 dedicate agliinsegnamenti obbligatori e 1 ora per attività di laboratorio e di potenziamento.

Il monte ore annuale relativo ad ogni disciplina è stato ripartito come segue:

Italiano ore 198 corrispondenti a 6 ore settimanaliScienze matematiche ore 198 corrispondenti a 6 ore settimanaliLingua inglese ore 99 corrispondenti a 3 ore settimanaliLingua tedesca ore 66 corrispondenti a 2 ore settimanaliStoria cittadinanza e costituzione ore 66 corrispondenti a 2 ore settimanaliGeografia ore 66 corrispondenti a 2 ore settimanaliTecnologia ore 66 corrispondenti a 2 ore settimanaliArte e immagine ore 66 corrispondenti a 2 ore settimanaliMusica ore 66 corrispondenti a 2 ore settimanaliCorpo movimento e sport ore 66 corrispondenti a 2 ore settimanaliReligione ore 33 corrispondenti a 1 ora settimanale


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Il totale annuale corrisponde a ore 990

Per soddisfare particolari esigenze delle famiglie, a coloro che ne fanno richiesta, la scuola offre iseguenti servizi aggiuntivi:

il servizio di anticipo sull'orario scolastico a partire dalle ore 7.30;

uno spazio pomeridiano per lo studio guidato per cinque giorni settimanali (ore 14.00-16.00); il servizio mensa con pasti forniti dall’Azienda di Ristorazione collettiva CAMST.

B. PROGETTI/ATTIVITÀ

1. Laboratori

Le proposte opzionali della scuola riguardano, nella fascia oraria pomeridiana, i seguenti laboratori: strumento musicale; latino; lingua straniera; preparazione alla certificazione esterna Trinity;

interdisciplinari CLIL (Content and Language Integrated Learning); altri attivabili a seconda dei progetti approvati dal Consiglio di classe.

2. Trinity

Gli alunni che ne faranno richiesta potranno avere accesso all'esame Trinity, tenuto da un docentemadrelingua in base al livello di competenza raggiunte opportunamente verificate dall’insegnante diLingua inglese dell’allievo.Il Trinity College London è un ente certificatore delle competenze linguistico-comunicative in linguainglese. Le certificazioni Trinity possono essere valutate come crediti formativi per l'esame di Statosecondo la normativa vigente. Le certificazioni di lingua inglese, principalmente quelle ISE, sonoriconosciute da molte facoltà universitarie per l'ammissione e per i crediti universitari.Trinity è incluso nell'elenco degli Enti certificatori pubblicato dal Ministero Italiano della PubblicaIstruzione il 12/07/2012 (Prot. AOODGAI/10899) ed aggiornato il 28/01/2013 (Prot. AOODGAI/1200)

3. Recupero e potenziamento

Normalmente i singoli docenti attuano attività di recupero in itinere nel momento in cui individuanoparticolari o temporanee situazioni di carenza, inoltre, se risultasse necessario, fin dal primoquadrimestre potranno essere istituiti laboratori di recupero.


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Per gli alunni che dimostreranno disponibilità e particolare interesse potranno essere istituitilaboratori di potenziamento.

4. OFFERTA DIDATTICA

A. COMPETENZE DISCIPLINARI

Di seguito vengono riportate le competenze disciplinari obiettivo dell’offerta didattica in formasintetica, per la forma analitica si rimanda all’allegato D del presente POF. Competenze per ITALIANO

Prima Competenza:riflettere sulla lingua (in senso morfologico, sintattico e lessicale) e sulle sue regole difunzionamentoSeconda Competenza:comprendere ed analizzare informazioni verbali e testi scrittiTerza Competenza:produrre testi orali e scritti in relazione ai diversi scopi comunicativi.

Competenze per STORIAPrima Competenza Collocare in successione, calcolare e confrontare la durata, utilizzare il nome tradizionale delleepoche storiche, e contestualizzarne fatti e fenomeni.Seconda Competenza Stabilire relazioni e interrelazioni tra fatti e fenomeni storici.Terza Competenza Comprendere e utilizzare i linguaggi e i procedimenti del metodo storiografico per compieresemplici operazioni di ricerca storica.Quarta Competenza Condividere i valori della vita sociale, civile e politica e dare il proprio contributo di cittadinoresponsabile.

Competenze per GEOGRAFIAPrima Competenza Leggere e riconoscere anche in contesti diversi gli elementi dell’ambiente fisico e antropicoSeconda Competenza Stabilire relazioni e interrelazioni tra ambienti fisico e antropicoTerza Competenza Comprendere e utilizzare i linguaggi e gli strumenti specificiQuarta Competenza


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Rispettare l’ambiente e agire in modo responsabile nell’ottica dello sviluppo sostenibile

Competenze per INGLESEPrima Competenza - Competenza A2/B1*Comprendere e ricavare informazioni dall’ascolto, dalla visione e dalla lettura di brevi testi divaria tipologia.Seconda Competenza - Competenza A2/B1* Interagire oralmente e per iscritto in situazioni di vita quotidiana per esprimere informazioni estati d’animo.* Le competenze per l’educazione linguistica fanno riferimento al QCER

Competenze per TEDESCOPrima Competenza - Competenza A1/A2*Comprendere e ricavare informazioni dall’ascolto, dalla visione e dalla lettura di brevi testi divaria tipologia. Seconda Competenza - Competenza A1/A2* Interagire oralmente e per iscritto in situazioni di vita quotidiana per esprimere informazioni estati d’animo.* Le competenze per l’educazione linguistica fanno riferimento al QCER

Competenze per matematicaPrima Competenza Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, scritto ementale, anche con riferimento a contesti reali.Seconda Competenza Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti,invarianti, relazioni, in situazioni reali. Terza Competenza Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi,utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo. Quarta Competenza Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate egiustificando il procedimento seguito.

Competenze per SCIENZE NATURALI, CHIMICHE e FISICHEPrima Competenza Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti dellavita quotidiana, formulare e verificare ipotesi, utilizzando semplici schematizzazioni emodellizzazioni.Seconda Competenza


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Riconoscere le principali interazioni tra mondo biotico ed abiotico, individuando laproblematicità dell'intervento antropico negli ecosistemiTerza Competenza Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche diattualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, allapromozione della salute e all’uso delle risorse

Competenze per tecnologiaPrima Competenza Conoscere l’energia nelle diverse forme e le sue implicazioni nell’ambiente e nella vitadell’uomo con particolare riferimento all’energia elettrica e le sue applicazioni tecnico pratiche Seconda Competenza Saper riconoscere la composizione e il valore nutritivo degli alimenti e dei pasti principali al finedi acquisire un corretto comportamento alimentare e la consapevolezza dell’importanza delrapporto alimentazione/salute per svolgere qualsiasi attivitàTerza Competenza Conoscere il territorio urbano ed extraurbano e le basilari norme di comportamento secondo ilvigente codice della strada per assumere comportamenti corretti e responsabili Quarta Competenza Saper utilizzare con precisione gli strumenti da disegno per rappresentare composizioni anchecomplesse di solidi in proiezione ortogonale e nelle diverse viste assonometricheQuinta Competenza Applicare le conoscenze specifiche e utilizzare gli strumenti informatici per gestire il propriolavoro scolastico in autonomia

Competenze per musicaPrima Competenza Conoscere ed usare in maniera completa gli elementi della notazione tradizionaleSeconda Competenza Eseguire con adeguata abilità brani musicali, anche polifonici, da solo o ingruppoTerza Competenza Elaborare materiali sonori avvalendosi di voci, strumenti e nuove tecnologieQuarta Competenza Utilizzare l’esperienza musicale nel contesto delle varie discipline

Competenze per arte e immaginePrima Competenza Saper elaborare un immagine data e/o saper interpretare la realtà circostante attraverso unafase di osservazione accurataSeconda Competenza


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Produrre messaggi visivi: realizzare elaborati personali e creativi utilizzando le tecnicheappropriate.Terza Competenza Conoscere le tecniche artistiche: utilizzare nel modo corretto i materiali e le tecniche apprese.Quarta Competenza Apprezzare il patrimonio artistico riferendolo ai diversi contesti storici e culturali: leggere edinterpretare criticamente l’opera d’arte utilizzando il linguaggio specifico.

Competenze per corpo-movimento e sportPrima Competenza Padroneggiare con sicurezza i diversi schemi motori adattando l’azione alle variabili spazio-temporaliSeconda Competenza Conoscere le diverse funzioni motorie e utilizzare i principi elementari per promuovere il propriobenessere psicofisicoTerza Competenza Analizzare e gestire in modo consapevole gli aspetti della propria e altrui esperienza motoria –sportiva interiorizzandone i valori.

Competenze per religionePrima CompetenzaEssere corresponsabili e consapevoli, in modo adatto all’età, delle radici storiche, linguistiche,letterarie ed artistiche che ci legano al mondo giudaico e dell’identità spirituale e materialedell’Italia e dell’Europa.

B. VALUTAZIONE

La valutazione è parte integrante di ogni percorso di apprendimento e viene proposta con leseguenti caratteristiche.

1. Finalita’ Accompagnare l’alunno nel percorso di riflessione sulle proprie capacità per sviluppare,

attraverso l’autovalutazione, le dimensioni cognitive, affettive, relazionali e ad intravedere ilproprio progetto di vita.

Raccogliere tutti i dati utili a: individuare la situazione di partenza; programmare interventi mirati, calibrati, personalizzati e, quando serve, differenziati.


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2. Modalita’ di documentazione Osservazioni sistematiche ed occasionali: tabulate periodicamente su tracce predisposte

dall’insegnante e condivise nei consigli di classe, per rilevare il comportamento di ciascun alunnoe per valutare il percorso di apprendimento realizzato rispetto alle dimensioni cognitiva,affettiva e relazionale.

Rilevazione degli apprendimenti: prove oggettive e non, per verificare i risultati cognitiviraggiunti e le modalità del percorso effettuato.

Valutazione dei prodotti e quantificazione dei risultati, anche ricorrendo a valutativi predefiniti. Stesura del Documento di valutazione: viene compilato dagli Insegnati secondo criteri operativi

comuni. Per ogni alunno si segnalano: Progressi rispetto al livello di partenza; Livelli di apprendimento raggiunti; Eventuali distanze d’apprendimento dai traguardi indicati dalla programmazione; Nuove azioni di base di recupero e/o di potenziamento che la scuola intende intraprendere.

3. Il giudizio sintetico Il giudizio sintetico viene trascritto sul documento di valutazione; non è costituito dalla mediaaritmetica degli esiti delle verifiche, ma esprime il livello di apprendimento raggiunto da ognisingolo alunno in ogni ambito disciplinare, rispetto agli obiettivi indicati dal percorso curricolaresecondo criteri che si possono così esplicitare:

10(OTTIMO edECCELLENTE)

sa padroneggiare con sicurezza e autonomia le abilità acquisite e satrasferirle con prontezza in contesti nuovi

9(DISTINTO)

sa padroneggiare le abilità acquisite e sa trasferirle in contesti nuovi

8(BUONO)

ha sviluppato le capacità concettuali e strumentali acquisite ed è benavviato ad applicarle

7(DISCRETO)

ha sviluppato le capacità concettuali e strumentali acquisite ed è avviatoad applicarle

6(SUFFICIENTE)

ha sviluppato le capacità strumentali di base. Sa utilizzare conoscenze econcetti in situazioni simili

5(NON SUFFICIENTE)

ha sviluppato in parte le capacità strumentali di base e, se guidato, sautilizzare conoscenze e concetti in situazioni simili

4 (GRAVEMENTEINSUFFICIENTE)

gli apprendimenti e le capacità strumentali di base appaiono frammentarie destrutturati

3(NONCLASSIFICABILE)

l’alunno rifiuta di sottoporsi alla verifica, dichiarando la propriaimpreparazione (orale); L’elaborato si presenta nullo (scritto)


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In ottemperanza al regolamento di valutazione del DPR 22/06/09 n°122 art.2 comma 7, in caso divoto assunto a maggioranza dal Consiglio di classe “i docenti possono prevedere che i voti in decimisiano accompagnati da giudizi sintetici e analitici”. (Vedi allegato A nota finale).

4. La certificazione delle Competenze Muovendo dall’esperienza pregressa la Scuola si propone di declinare le competenze finali delprocesso di maturazione della persona dello studente partendo dal PECUP nazionale,dall’osservazione dei bisogni degli alunni e dall’osservazione della realtà socio – culturale del nostroterritorio.

Il livello di competenza è espresso come segue: - 6 (essenziale) : la competenza è dimostrata in forma essenziale; l’alunno affronta compiti

delimitati in modo relativamente autonomo e dimostrando una basilare consapevolezza delleconoscenze e abilità connesse.

- 7-8 (medio) : la competenza è manifestata in modo soddisfacente; l’alunno affronta i compiti inmodo autonomo, con discreta consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connessee parziale integrazione dei diversi saperi.

- 9-10 (eccellente): l’alunno affronta compiti impegnativi in modo autonomo, originale eresponsabile, con buona consapevolezza e padronanza delle conoscenze ed abilità connesse,integrando diversi saperi.

Per la griglia analitica di valutazione dei livelli di competenza raggiunti si veda l’allegato E.

5. Criteri di valutazione del ComportamentoL’Istituto Mons. Vianello si è dotato di indicatori per valutare la condotta degli alunni con un voto. Gli indicatori utilizzati per la valutazione del comportamento sono: rispetto delle norme di comportamento; rispetto del regolamento di Istituto; partecipazione alla vita di classe; rendimento scolastico.

In particolare: rispetto verso se stessiIndicatori:1) impegno e costanza nel lavoro scolastico2) cura della persona e del proprio linguaggio3) uso responsabile del proprio materiale

rispetto verso gli altriIndicatori:osservanza del regolamento d’Istituto


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1) rispetto delle figure istituzionali e del personale non docente2) rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni3) rispetto del materiale altrui

rispetto verso l’ambienteIndicatori:1) utilizzo responsabile delle strutture e del materiale della scuola2) utilizzo appropriato degli spazi comuni3) comportamento responsabile ovunque e anche durante le visite di istruzione

Sulla base degli indicatori di cui sopra è stata deliberata dal Collegio dei Docenti una griglia divalutazione, come punto di riferimento per l’assegnazione del “Voto di Condotta” di ciascunstudente (allegato …)

6. Provvedimenti disciplinariL’applicazione dei provvedimenti disciplinari spetta ai docenti o al consiglio di classe (nei casi piùgravi), dopo una attenta valutazione di tutti i fattori concorrenti e sempre in chiave educativa.Di seguito si indicano, in ordine crescente di gravità, i diversi provvedimenti applicabili:

note sul diario e comunicazioni con le famiglie colloqui con le famiglie note a registro richiamo del preside notifica alla famiglia in modo ufficiale sospensione dalle lezioni sospensione dalle attività didattiche o dalle uscite didattiche insufficienza nel voto in condotta

5. PARTECIPAZIONE

A. RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

Se protagonisti dell'azione educativa della scuola sono gli alunni, anche i genitori ricoprono un ruolodi primissimo piano. La scuola riconosce loro il privilegio irrinunciabile della piena responsabilitàdell'educazione dei propri figli, quindi ne promuove e ne valorizza al massimo la funzione,ponendosi in atteggiamento di ascolto e di collaborazione nei loro confronti.

1. Funzione attiva dei genitori nella scuolaIl genitore che sceglie la nostra scuola ha l'opportunità di:


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conoscere e condividere il POF (Piano dell'Offerta Formativa) e il PEI (Progetto Educativod'Istituto);

partecipare attivamente agli Organi Collegiali e rendere partecipi tutti i genitori; riscontrare una continuità tra l'intervento educativo della famiglia e quello dell'équipe

pedagogica; tenere aperto il dialogo con il Dirigente scolastico ed i sui collaboratori; spendersi in prima persona per interventi finalizzati a particolari attività e/o progetti; cooperare, secondo la competenza che gli è propria, attraverso un confronto orientativo sul

processo d'apprendimento del proprio figlio.

2. Attività formative rivolte ai genitoriLa scuola promuove incontri culturali e formativi di forte spessore educativo tenuti da esperti emomenti di riflessione e condivisione dei problemi allo scopo di supportare le famiglie nel delicatocompito educativo che le aspetta soprattutto durante la fase della preadolescenza e adolescenza;

3. AGESC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche)Presso la scuola è operante lo "sportello" AGESC, l'Associazione Genitori riconosciuta dal Ministerodella Pubblica Istruzione alla quale ci si può liberamente associare. Auspicando una fortepartecipazione associativa, l'Istituto ne sostiene e ne valorizza la funzione.

4. Patto educativo di corresponsabilità1. I GENITORI trovano nella scuola un supporto e una continuità alla loro funzione educativa.

A loro si chiede di: accogliere lo stile educativo ispiratore della scuola; partecipare ai momenti forti della vita di scuola; aderire agli incontri formativi loro indirizzati; eleggere i loro rappresentanti di classe, chiamati a collaborare con l'équipe pedagogica; proporre iniziative.

2. I Genitori rappresentanti di classe si impegnano a:

prendere parte agli incontri collegiali; relazionare alle famiglie quanto emerso in sede di Consiglio; farsi portavoce di eventuali problemi e successi.

3. Gli ALLIEVI sono i protagonisti dell'azione educativa. La scuola si impegna a rispettarne lapersonalità, le inclinazioni e ad aiutarli nel delicato cammino di crescita, stando loro accantoe stimolandoli a: partecipare alle lezioni con curiosità e spirito di ricerca; promuovere il successo formativo di ognuno; sentirsi responsabili della propria crescita umana e culturale, impegnandosi con costanza

e assiduità nel lavoro;


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avere coscienza dei diritti e doveri nell'ambito della realtà educativa che li ospita; orientarsi per guardare in prospettiva un proprio progetto di vita.

6. LE SCELTE ORGANIZZATIVE

A. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO

Le scelte organizzative della scuola sono state sviluppate attraverso i seguenti documenti a cui sirimanda per una specifica lettura: Regolamento d’Istituto Norme comportamento alunni Piano per la sicurezza

B. CALENDARIO SCOLASTICO

Il calendario scolastico 2013/2014, come stabilito dalle disposizioni regionali è così articolato: Inizio lezioni: 16 settembre

Festività di rilevanza nazionale: 9 ottobre (festa del Santo Patrono ) 1 novembre, festa di Tutti i Santi 8 dicembre, Immacolata Concezione 25 dicembre, S. Natale 26 dicembre, S. Stefano 1 gennaio, Capodanno 6 gennaio, Epifania Lunedì dell’Angelo 25 aprile, anniversario della Liberazione 1 maggio, festa del Lavoro 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

Sospensione delle lezioni: 2 novembre, commemorazione dei defunti

Vacanze natalizie dal 24 al 31 dicembre; dal 2 al 5 gennaio

Vacanze pasquali: i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al

Lunedì dell’Angelo Termine delle lezioni:


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6 giugno (con slittamenti nel caso di coincidenze con sabati o giorni festivi)

7. ATTIVITA' DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA EDUCATIVA

La scuola “Mons. Vianello” considera importante l'attualizzazione del POF, pertanto viene svoltaun'attività di autovalutazione della sua attuazione al fine di verificare i seguenti punti:

la validità e la rispondenza alla domanda educativa dei genitori e alle esigenze del territorio sulpiano dell'offerta formativa

l'efficacia dei piani di studio personalizzati l'efficienza nell'utilizzo delle risorse umane, professionali, strutturali e finanziarie della scuola il tasso dell'insuccesso e della dispersione scolastica la validità di iniziative tese ad ampliare l'offerta formativa, il recupero, la formazione e

l'aggiornamento destinati ad alunni, genitori e docenti.

Il livello di conseguimento degli obiettivi indicati nel P.O.F. viene verificato attraverso: l'analisi dei risultati didattici conseguiti dagli alunni il grado di soddisfazione espresso da allievi e genitori a conclusione dei progetti il monitoraggio in itinere del servizio offerto.

Fidenza, 21/11/2013La Preside

Prof.ssa Luisa Merlin


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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PARITARIA … · -organizzare le UA (Unità d'apprendimento) ......

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