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supplemento a DISMAMUSICA MAGAZINE - anno XIV n. 69 - novembre 2012 aut. tribunale di Monza n. 1701 del 16/12/2003

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3catalogo SHG · RITMI

Speciale Catalogo SHG 35 | RITMI SHOWSuppl. editoriale a Dismamusica Magazine

Anno XIV - n. 69 (Nov. 2012)Redazione:

S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20814 Varedo (MB) tel 0362 583672 - fax 0362 544356

www.dismamusica.it - [email protected] Direttore Responsabile: Gianni CameroniDirettore Editoriale: Cristiano CameroniHanno collaborato: Silvana Antonioli, Alberto Biraghi, Marco Cristofaro, Susi de Pretis, Andrea Dell’Amico, Luca Friso, Erich Perrotta, Gianni Rojatti Progetto grafico e impaginazione: S&G Partners srlStampa: Tecnografica - Lomazzo


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Un immenso atto di fiducia 4di Gianni Cameroni

20 anni dopocioè 20 anni prima... 6di Alberto Biraghi, Susi de Pretis, Andrea Dell’Amico, Luca Friso

Chitarristi e batteristi,fratelli del Rock 8di Gianni ‘Jana’ Rojatti

Torna l’introvabile libro sulla Fender di Maurizio Piccoli 14di Alberto Biraghi

I rudimenti del tempofra batteria e... 16di Cristiano Cameroni

In mostra 20Gli Eventi 56Planimetria generale 58Tutti gli Espositori 60

ASSAGOFORUM11 novembre2012

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SUppleMentO A

44 catalogo SHG · RITMI

moltissimi anni seguo SHG e sono stato io quello che otto anni fa ha proposto di realizzare un “SHG da portare a casa”, il catalogo-rivista che parla della manifestazione, questa pubblicazione che anno dopo anno cresce e si sviluppa fino a diventare (quasi) una vera rivista per appassionati. Questo catalogo è colpa mia, con la complicità degli accordiani e di tutti gli esposi-tori (vera anima di questa giornata speciale) che prima timidamente, poi con sempre maggiore convinzione, ci mandano materiali, fotografie e notizie per riempire di senso queste pagine.Il primo numero del catalogo SHG aveva 24 pagine. Il numero che avete in mano ha 64 pagine: un atto di straordinario consenso nel mare burrascoso della nostra economia, un segno di ottimismo (tipico di chi fa musica) pro-iettato nel futuro, oltre la collina. E come responsabile della comunicazione esterna di DISMAMUSICA, l’Associazione che rappresenta oltre l’80 per cento del mercato nazionale, non posso che essere soddisfatto del risultato. Venia-mo da due anni di dura contrazione del mercato, di fatica economica e fi-nanziaria, di incertezza e di timore. Ma nonostante questo guardiamo avanti con la voglia di costruire. Per compilare questa pubblicazione ho parlato con liutai giovanissimi, con appassionati di elettronica con la testa e il cuore in ampli e pedali, con este-ti alle prese con finiture, colori, motivi e dettagli, con musicisti alla ricerca parossistica del loro sound, con innamorati del legno, con patiti del metacri-lato… Ho parlato con chi esalta il nuovo, con chi ricerca il vecchio (nel sen-so del vintage di qualità), con appassionati che cercano prodotti-boutique e con autocostruttori… E ho cercato il minimo comun denominatore che uni-sce tutte queste persone per portarlo nelle pagine di questa pubblicazione. Contro ogni logica e contro ogni pessimismo, l’ho anche trovato: si chiama fiducia nel futuro e nella musica.

Gianni CameroniResponsabile Ufficio Stampa Dismamusica

Un immensoatto di fiducia

Da


anni dopo, ancora ci piace guardare avanti. Quindi, anzi-ché raccontare il passato come ver-rebbe spontaneo, raccontiamo chi siamo (a chi non ci conosce), cosa stiamo facendo e cosa faremo. Con-sideriamo amici i musicisti che fre-quentano Accordo, SHG e RitmiShow, compa-gni di un’avventura co-minciata nel 1992 e destinata a continua-re almeno per i prossi-mi vent’anni. La società Accordo.it srl (editrice del sito Accordo.it e organizzatrice di SHG e RitmiShow) è oggi la più diffusa realtà editoriale italiana nel settore di strumenti, musica e di-dattica. Il sito aggrega oltre 35mila utenti registrati e ha una media giornaliera di 40mila visitatori.

lA StRUttURA e il MAnAGeMentLa redazione non ha un luogo fisico di lavoro: tutta l’attività si svolge online e ogni giovedì si tiene una riunione di redazione su Google Hangout, del-la durata di 2-3 ore, nel corso della quale si pianifica il lavoro, si decido-no le strategie, si discute, si program-mano le attività di sviluppo.

Il lavoro day-by-day si svolge su quattro liste di discussione, due gior-nalistiche (raccolta dei contenuti e decisioni operative) e due tecniche (sviluppo del sito e segnalazione di bug, quest’ultima H24, che raccoglie le segnalazione del sistema di moni-

toraggio Nagios che fa scattare gli alert in caso di problemi ai server).La piattaforma, sviluppata dalla so-cietà partner Sinte srl, gira su cin-que server cloud presso la webfarm di Seeweb. La direzione è composta da noi quattro soci. In ordine alfabetico: Alberto Biraghi (direttore responsa-bile), Susi de Pretis (presidente del CdA e direttore commerciale), An-drea Dell’Amico (manager dei siste-mi informatici), Luca Friso (direttore esecutivo). Ciascuno di noi opera con la mas-sima autonomia nei propri cam-pi di competenza e si relaziona con gli altri nelle riunioni del Consiglio di Amministrazione, nelle assemblee

20 anni dopo cioè 20 anni prima

soci e con infinite telefonate a ogni ora del giorno e della notte. La redazione è una delle più belle congreghe di musicisti. Affiatatis-sima, è costantemente in riunione sulla lista tutti@, una fucina di idee e proposte. È composta da musicisti,

professionisti o dilet-tanti di ottimo livello. Età media 33 anni. Eccoli, in ordine alfabe-tico.

Paolo anessi, jazzista, di-datta, compositore e tutto il resto, partecipa alle pro-

ve degli strumenti e contribuisce at-tivamente alla didattica.

alessio Berlaffa è uno dei nostri collaudatori. Appas-sionato di chitarre Ibanez

è perfettamente a suo agio con una vecchia Fender o una Rickenbacker, che sa far suonare come si deve.

GaBriele Bianco è responsa-bile del sistema editoriale, delle relazioni tra le testa-

te, di Audio e Ritmi. Informatico, ha sempre un occhio sul monumentale database di Accordo.

di Alberto Biraghi, Susi de Pretis, Andrea Dell’Amico, Luca Friso (i soci di accordo.it srl)

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La nuova linea di valvolari targata SOUNDSATION sbarca finalmente in Italia. Nati per metterti a tuo agio nei territori del più tipico sound made in England, gli amplificatori full tube della serie CAMDEN sono ora disponibili in versione combo (20W/30W) e in versione testata (30W) con cabinet dedicati.Dinamica, medi cremosi in evidenza, ricchezza armonica e corposità: armonica e corposità: il Britsh tone a regola d’arte.

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Camden-3030 30 Watt - Celestion 12” Seventy 80 - Valvole finali: 2 x EL 34Valvole preamplificatrici: 3 x 12AX7 + 1 x 12AT7 - 2 canali: Clean e Overdrive - EQ: 3 bande con controllo Push-Pull sul tono Middle - Riverbero a molla (attivabile via footswitch) - Master volume - FX loop regolabile

Camden-30HVVersione testata del Camden-30 (disponibili cabinet dedicati 1x12” e 2x12” equipaggiati con Celestion Seventy 80)

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Denis Buratto intervista, ri-prende, coordina le pro-ve e collabora attivamente

all’organizzazione di SHG e Ritmi-Show, ma fa anche tutto il resto, quando c’è qualcosa da fare è il pri-mo a dire “faccio io!”.

Pietro Paolo falco, diplo-mando al conservatorio, è responsabile del sito più

frequentato e attivo (Chitarra) e tie-ne d’occhio quello che succede su People. Partecipa volentieri ai test degli strumenti (soprattutto se pro-dotti da PRS...)

feDerica PuDva, ultimo ac-quisto della redazione, ha una cultura musicale enci-

clopedica. In poche settimane è di-ventata una star su People, non solo grazie all’aspetto.

Gianni rojatti è creatore e responsabile di Didattica. Musicista straordinario, ha

innumerevoli conoscenze tra gli eroi della chitarra, che accettano sempre volentieri di partecipare alle sue le-zioni.

A questi si aggiunge una lunga lista di altri collaboratori, sempre più nu-merosi, che partecipano come col-laudatori, didatti, giornalisti.

i pROGetti peR il 2013La piattaforma Accordo 4, anda-ta online nella primavera 2012, è avanzatissima e verrà solamen-te perfezionata nel 2013. Il budget per la tecnologia sarà quasi total-mente allocato sullo sviluppo delle piattaforme mobile (IOS e Android), con due app, entrambe basate su HTML5.

La prima servirà a porgere i conte-nuti di Accordo in modo che siano comodamente fruibili su smatpho-ne e tablet. La seconda app, legata a Didat-tica, sarà dedicata al mercato in lingua anglosassone oltre che a quello italiano, a cui fornirà le-zioni e lick in collaborazione con alcuni dei più noti professioni-sti della musica. Coordinato da Gianni Rojatti, sarà un proget-to totalmente nuovo, innovativo, ambizioso, con cui porteremo Ac-cordo a varcare i confini nazionali per raccogliere lettori e musicisti in giro per il mondo. In parallelo è in fase di svilup-po avanzato Accordo Internatio-nal, un sito specifico che porgerà i migliori contenuti di accordo in lingua inglese prima, poi in altre lingue. •


ti piace il rock e suoni la chitarra elettrica, hai capito che stavi veramente facendo sul serio la prima volta che hai provato a suo-nare con un batterista. Al primo colpo di grancassa c’è una cannonata che ti scuote le budel-la, i tuoi power chord d’improvvi-so si fanno giganteschi, finalmente stanno dritti e fieri sul tempo, con un tiro che fino a quel momen-to avevi sentito solo nei dischi. Le frustate di rullante ti dan-no alla testa e all’inizio ti fan-no chiudere gli occhi a ogni colpo. Ma per la prima volta osi, ci sei costretto, a spingere il volume dell’amplificatore oltre la metà. E da quel giorno, sotto quel volume l’am-plificatore non ti suonerà più.

Chitarristi e batteristi,fratelli del Rock

Sempre insiemeChitarristi e batteristi crescono in-sieme e formano le band, passando pomeriggi a provare cover e asso-lo, capaci di rifarti fedele fino all’ul-tima rullata il più epocale concerto dei Guns’n’Roses nel garage di casa. I cantanti fanno le bizze, curano la promozione, disegnano le locan-dine, scrivono i testi e scelgono le

foto. I bassisti se la tira-no e - sotto sotto - so-gnano di lasciare la band e mettersi a studiare jazz o trovare un ingag-gio in un gruppo funk. Ma chitarrista e bat-terista sono sempre lì che trafficano, strumen-ti alla mano. Loro sono

davvero rock. Il sabato pomeriggio prendono la macchina e vanno per negozi a provare strumenti, a vede-re clinic, a sentire concerti che poi commentano tra birrette e sigaret-

te nelle pause di sessioni di prove infinite.Nel suonato di una band il batterista è quello più nascosto e sepolto die-tro a piatti e tom, il chitarrista quel-lo più in vista, primadonna con muri di Marshall alle spalle. Ma poggia-no uno sull’altro e sanno scambiar-si i ruoli, sicuri che senza la solidità dell’uno non c’è spazio per l’esube-ranza dell’altro. Sanno che se impa-rano a pensare alla stessa maniera, se pestano con la stessa intenzione, se riescono ad anticipare e appog-giare le reciproche intuizioni posso-no fermare o far andare al doppio della velocità il cuore di chi ascol-ta. Pura magia.

i più iMpeGnAtiPoi, quando si registra, chitarristi e batteristi sono quelli che ci mettono di più perché in studio di registrazio-ne muovono e smuovono montagne di strumenti, microfoni, cavi, ampli-

Sedi Gianni ‘Jana’ Rojatti

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se Penso all’accoppiata chitarra e batteria, non pos-so fare a meno di citare i fratelli Van Halen. Eddie ini-ziò suonando la batteria mentre Alex che suonava la chitarra, aspettava che il fratello fosse fuori casa per brandire bacchette e tamburi. Si scambiarono gli stru-menti ed ecco la magia: allora come oggi, i due fratel-li hanno un interplay strepitoso e sia in studio, sia live, la loro interazione è perfetta e inimitabile. Ho trenta-quattro anni, lo stesso tempo che è passato dal primo disco dei Van Halen, eppure - per me e molti altri- i fratelli olandesi continuano a essere un punto di riferi-mento. Tornando indietro nel tempo, anche altri fratel-

li hanno reso celebre l’accoppiata chitarra e batteria: per esempio i fratelli Abbott. Quando il compianto “Dimebag” Darrel e Vinnie Paul fondarono i Pantera, il loro brutale approccio agli strumenti cambiò le sorti del glam e dell’hard rock da cui pro-venivano. Non finisce qui: si possono citare “Bonzo” Bonham-Jimmy Page, Ian Paice-Richie Blackmore e in tempi più recen-ti l’attualissimo Dave Grohl con Kurt Cobain. Quando si suona bisogna fare amicizia con i fonici, per avere in spia i riferimenti indispensabili per suonare al meglio, quin-di non bisogna dimenticare il loro apporto. E non si possono dimenticare i bassisti, che sono l’anello di congiunzione tra rit-mica ed armonia, tra “pestapelli” e “seicorde”. Ma per me la cosa più importante è sempre ascoltare e sentire il portamento di charleston e rullante, per appoggiarmi al batterista ottenendo il giusto groove. Quando questo accade si entra quasi in simbiosi ed è un momento favoloso.

Alessio Berlaffa

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ficatori, fusti, piatti, casse. Per una linea o due di basso che ci posso-no essere in un brano, possono star-ci anche cento parti di chitarra, da suonare con duecento chitarre o tre-cento amplificatori diversi attraver-so mille pedalini. Per un canale o due del mixer che possono servire al bas-sista, una batteria con meno di otto canali non la riprendi. E con le cen-to chitarre che hai fatto, otto cana-li di batteria sono da sfigati. E allora puntualmente i canali raddoppiano. Ed eccoci di nuovo con chitarristi e batteristi costretti dai tempi di al-lestimento e montaggio a partire sempre prima, su station wagon die-sel zeppe all’inverosimile, con am-mortizzatori che implorano pietà. E in questi lunghi viaggi si ascoltano montagne di dischi, si confessano ambizioni, sogni e progetti che il più delle volte, inevitabilmente, si con-cretizzano nell’idea di fare le scarpe al cantante e formare un’altra band con più spazio per sonorità retrò e preziosismi strumentali. Nella storia del rock ci sono gigan-teschi batteristi che sono stati il pi-lastro di titani della chitarra: Alex per Eddie Van Halen, Mike Portnoy per John Petrucci nei Dream Theater, John Bonham nei Led Zeppelin per Jimmy Page. Ma ci sono stati anche tanti chitarristi e batteristi che era-no la stessa unica cosa. Come Steve Jones e Paul Cook dei Sex Pistols. La loro ritmica era un bubbone rock che pulsava così vi-rulento e violento da innescare l’in-fezione del punk. O Dimebag Darrel e suo fratello Vinnie Paul, che suo-navano così incollati da rendere le ritmiche dei Pantera la cosa più im-petuosa che ti potesse arrivare in faccia dopo un pugno. Ci sono bat-teristi si che si sono immolati per dare solidità alle proiezioni oniri-che dei loro chitarristi come Lar-ry Mullen con The Edge negli U2.

solo con il Passare del tempo mi sono reso conto che se con una mano diteggio sulla tastiera, con l’altra posso in certi casi imitare i movimenti ritmici e in un certo senso la fisicità di un batterista. Ovvio, non sempre, ma a volte il tocco più incisivo o un movimento ampio di un braccio destro, mi fanno sentire il corpo in movimento sullo strumento… come un batterista.All’inizio di ogni nuova situazione musicale cerco sempre di saperne di più sul batterista, il “drummaio”, per capire come sarà il suonarci insieme e come ma-gari mi influenzerà.Mi ritengo molto fortunato nell’aver suonato con grandi batteristi, un elemento di forte crescita musicale. A pensarci bene, lo strumento sul quale mi casca sem-pre l’orecchio è la batteria, insieme agli altri strumenti che tutti insieme fanno il suono del brano (voce, piano, chitarra, archi, fiati… ecc). Molti dei batteristi con cui ho suonato, oltre che grandi musicisti, sono diven-tati oggi grandi amici. Uno di questi è sicuramente Valentino Uberti: grande fe-eling, tecnica e capacità, “spostato” come me quanto basta per divertirsi a fare musica insieme.

Paolo Anessi

MezzO chitarrista o mezzo batterista?


il Batterista è quella povera anima che una volta raggiunta la postazione in studio, sala prove o palco, si siede al cospetto del proprio strumento, dà un primo colpetto a un elemento qualsiasi del proprio set e viene sepolto di insulti e sguardi in-timidatori. A quel punto inizia la lunga e interminabile serie di strumenti da accordare e per la quale è necessario che lui resti pietrificato sullo sgabello della batteria e per sicurezza, bacchette sul rullante. Anzi, se stacca la cordiera è anche me-glio, che disturba...Il batterista è però anche un elemento fondamentale per quanto riguarda la credibilità all’interno di un gruppo. Trovo diffi-cile immaginare i grandi chitarristi senza alle spalle - a scandire il tempo - i batteristi che li hanno accompagnati. Cresciuto a pane e Dream Theater, sono sempre rimasto colpito dalla forte alchimia che per anni ha unito Mike Portnoy a John Petruc-ci. Ma anche dei fratelli Van Halen, passando per Bud Spencer Blues Explosion, Dolcetti del nostro Jana o i meno conosciuti fratelli Jarzombek: spettacolari. Alla base di tutto, una grande intesa, che è alla base del sapore del gruppo.

Gabriele Bianco

QUELLA POVERA ANIMA

O viceversa chitarristi come Andy Summers, che pennellavano tap-peti di accordi e singhiozzi reggae su cui far poggiare le prodezze ir-ruenti di Stewart Copeland nei Po-lice. Oppure virtuosi assoluti come Marco Minnemann e Guthrie Go-van degli Aristocrats o Tosin Abasi e Matt Garstka degli Animals As Le-aders che in un continuo scambio e sovrapporsi di virtuosismi parlano la lingua degli alieni.Insomma, possiamo dirlo: chitarra e batteria sono tutto quello che serve, il binomio sotto il quale non si può scendere per suonare rock. •


Da chitarrista innamorato dell'aspetto ritmico dello stru-mento, ho sempre avuto un rapporto di odio-amore con i batteristi, più un pizzico d'invidia.Sarà che la natura non mi ha graziato di un buon orecchio melodico, sarà che ho avuto la fortuna di dividere il palco con batteristi particolarmente capaci, ma nel tempo ho svi-luppato uno spiccato interesse per l'incastro - a volte spi-goloso più della paletta della mia ESP, a volte liquido come un dive bomb sulla stessa - che può venirsi a creare quan-do un musicista ritmico e uno melodico/armonico raggiun-gono la giusta sinergia.Tutto il groove, l'incisività e spesso anche la potenza di un brano provengono da lì, da quanto io alla chitarra e lui, die-tro le pelli, ci conosciamo.Con i nostri effetti e le mille chitarre che ci piace scambia-re come figurine siamo alla continua ricerca di quella di-storsione che dia cattiveria al ritornello, del compressore che dia pugni nello stomaco a ogni stoppato. Eppure basta ascoltare con attenzione i più bei dischi di sempre per ac-corgersi che magari quel ritornello di chitarra ha un sempli-ce arpeggio appena in crunch, mentre è la batteria a pestare sui piatti e scuotere il tutto. Oppure che se nel bridge la batteria non avesse dato quella manciata di colpi di rullan-te omoritmicamente al riff di chitarra, quest'ultimo non ci sarebbe rimasto in testa per giorni. Per un chitarrista non esiste miglior effetto di un buon supporto ritmico vivo e interat-tivo col quale smettere di sbrodolare assolo come su una drum machine e cominciare a fare Musica.

Pietro Paolo Falco

un fonico mi ha raccontato una sua teoria secondo la quale le frequenze emesse dai rullanti, unite al volume esagerato, siano dannose per la psiche dei batteristi. Effettivamente, da quando suono, un batterista sano non l’ho ancora trovato, ma in fondo mica si può pretendere tutto! Scherzi a parte, vedere Ritmishow accanto a SHG non può far altro che ricordarmi quanto sia divertente stare in una band e soprattutto avere un drummer dietro i tamburi. Provate a suonare Master Of Pup-pets su una backingtrack e capirete cosa intendo. Ogni stacco, ogni ritmica, perfi-no un assolo può diventare una bomba se con il batterista basta un colpo d’occhio per intendersi, viceversa può trasformarsi in un disastro colossale se si vive su due mondi diversi. Tornando alla psiche deviata dei batteristi, forse anche noi chitarristi proprio nor-mali non siamo, sempre lì a sperimentare, collegare pedali, cavi, cavetti, prova que-sto plettro, “hai visto il nuovo ampli in legno fossilizzato?”. Forse non è colpa del

rullante, forse è colpa della musica e forse non è pazzia... Quindi prendiamoci una pausa con Accordo Show, lustriamoci un po’ gli occhi e poi tutti a propri posti di combattimento, chi dietro le pelli, chi davanti a un full-stack, non ce ne vogliano cantanti e bassisti...

Denis “Burats” Buratto

FORSE È COLPA DELLA MUSICA

ODIO, AMORE E... INVIDIA


In pieno ESI (Epoca Senza l'Internet), divorati i radi articoli di Maurizio (uno al mese se andava bene), l'unico modo per avere altre informazioni sulle chi-tarre era andare all'origine: gli Stati Uniti. Ordinai i pochi libri disponibili all'e-poca, una pila di arre-trati di Guitar Player, mi abbonai al bolletti-no di Gruhn Guitars e al fantastico Vintage Guitar di Guitar Trader. Dopo aver capito che non ser-viva essere Clapton per meritare una Fender, entrai in possesso della mia pri-ma Telecaster, serie S7 (fine anni 70), frassino chiaro, pesantissima e "suono un po' ghiacciato", come si diceva al-lora. Ma l'obiettivo era una "pre-Cbs", l'eccellenza secondo il nostro guru, che arrivò da Red Bank (NJ) come rega-lo di nozze della mia mamma (anche lei musicista) nel 1984: una Stratoca-ster classe 1956 in magnifiche condi-zioni originali. La magia di quella Fender che profu-mava di antico si innestò sul libro di Maurizio Piccoli Fender: Storia di un mito, pubblicato nel 1985, producendo l'alchimia che mi portò a girare gli Sta-tes a caccia di storie sulla chitarra e dei suoi protagonisti. Dopo aver incontra-

to Leo Fender, Freddie Tavares, George Fullerton, George Gruhn e innumerevo-li altri mostri sacri decisi di condivide-re le mie scoperte con il mondo italiano della chitarra. Nel 1992, assieme a un

gruppo di amici ap-passionati tra cui mi piace ricordare Paoli-no Canevari, Maurizio Gottardi e il compian-to Roberto Pistolesi,

diedi vita a una associazione culturale ("Accordo") che pubblicava una fanzine ("Nashville") e organizzava un evento chitarristico ("Second Hand Guitars"). Vent'anni dopo, Accordo è una delle re-altà editoriali più conosciute e stima-te nel mondo della chitarra, con oltre 35mila utenti registrati, 40mila lettori ogni giorno, una redazione con cui an-che Piccoli collabora e le risorse neces-sarie per rendere di nuovo disponibile il suo libro, in versione totalmente rifatta e aggiornata, con la storia dei venticin-que anni successivi alla prima edizione. È il nostro modo di dire grazie a Mau-rizio per tutto quello che ha fatto per il mondo italiano della chitarra.

Alberto Biraghi (direttore di Accordo.it)

Accordo esiste e se oggi può, con orgoglio, riporta-

re agli appassionati questo libro in edi-zione ampliata e riveduta, gran parte del merito va a Maurizio Piccoli. Perché l'ha scritto, ma soprattutto perché sen-za i suoi magnifici articoli sulle chitarre oggi Accordo neppure esisterebbe. Ho scoperto gli articoli di Piccoli nel 1980 in aeroporto, tentando di so-pravvivere al ritardo biblico di un volo. Esauriti quotidiani, Quattroruote, Muc-chio Selvaggio, Espresso e Progresso Fotografico, ero passato per disperazio-ne a una rivista di strumenti musicali, attratto dallo strillo "Fender Stratoca-ster: storia e segreti". Strimpellatore di Zerosette e liuto-chi-tarra Hofner (cfr. Fabrizio De Andrè), guardavo con rispetto le magnifiche Fender nelle vetrine di Ricordi e Mon-zino, ma non coglievo la differenza tra Mustang, Telecaster e Stratocaster. Le parole Fullerton, pre-Cbs e micro-tilt non mi dicevano nulla, chiamavo "sal-mone" il magnifico "fiesta red" della chitarra di Hank Marvin e non pensa-vo di meritarne una.I racconti di Piccoli, scritti come solo lui sa fare, colpirono il mio immaginario, aprendomi la porta di un mondo ma-gnifico di cui mi innamorai all'istante.

Se

Torna l’introvabile libro sulla Fender di Maurizio Piccoli

In vendita a SHG presso lo spazio Accordo, dove è pre-sente l’autore dalle 14,00 alle 15,00 per salutare i suoi lettori e firmare le copie.


primo dettaglio che stu-pisce, parlando con Maurizio Dei Laz-zaretti, è la voce. Amichevole, chiara, pulita. E velocissima, tanto che chi come me è abituato a prendere ap-punti a penna deve fare affidamen-to soprattutto... sulla memoria. Ma è un problema soltanto apparente: Maurizio ha il dono di spiegarsi con grande facilità. E quel che dice resta impresso a lungo nella mente di chi lo ascolta.

il libRO, le SUe MOtivAziOniSarà anche per questo che il suo Time Rudiments –144 pagine dedi-cate allo studio della percezione del tempo, uscite da poco per i tipi di Vo-lonté & Co.– ha ricevuto una buonis-sima accoglienza. Maurizio, che tutti conoscono per l’intensissima attività dal vivo e in studio al fianco dei “pi-lastri” della musica moderna, è an-

che un ottimo didatta. Uno capace non solo di trasmettere conoscenza, e di trasmetterla con modi piacevo-li ed efficaci, ma soprattutto capa-ce di individuare, ancora prima che si manifestino, i bisogni più profon-di di chi studia.Time Rudiments nasce con questo preciso scopo. Il libro, raccon-ta Maurizio, “vuole consigliare un modo diverso di riconosce-re, affrontare e risolvere le dif-ficoltà”. Una nuova via nata in effetti parecchi anni fa.“Quando, appena diciasset-tenne, tornai dal Berklee College of Music di Boston con una valigia piena di libri, metodi e spartiti –racconta Maurizio– ero convinto di avere in mano tutto quello che occorreva per diven-

Iltare un buon batterista. In realtà mi sbagliavo: nonostante tutta quel-la carta, e tutta la tecnica in essa contenuta, già dalle prime esperien-

ze professionali in sala di re-gistrazione mi accorgevo dell’insorgere di difficol-tà inaspettate. Con mio grande stupore, consta-

tavo che molte cose sem-plici richiedevano un grosso sforzo di concentrazione.

Lo studio intenso, la tecni-ca più ardita non risolveva-no il problema. In seguito mi

resi conto che alcuni musicisti riuscivano, anche solo con la voce, ad avere un senso ritmi-

co più deciso, chiaro e preciso; compresi allora che il problema nasceva dentro di me, ancor pri-

ma di toccare lo strumento. Anni e anni di studio e di esperienza mi

I rudimenti del tempo:fra batteria e...

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Centoquarantaquattro pagine per prendere confidenza con il tempo. È quanto promette Time Rudiments - Una guida per migliorare la perce-zione del tempo, il volume firmato da Maurizio Dei Lazzaretti da poco uscito per i tipi delle edizioni Volonté & Co.Accompagnato da un CD che contiene le tracce in MP3 per lo svolgi-mento di tutti gli esercizi e dei test di verifica (con BPM fissati a 60, 100 e 150), il volume si articola su 23 capitoli che vanno, significativamen-

te, dalla scoperta dell’Internal Clock (letteralmente “orologio interno”) allo sviluppo della Internal Voice o “voce interiore”. “Scrivendo gli argomenti di questo lavoro– dice Mauri-zio Dei Lazzaretti– ho scelto solo le cose che mi sembravano utili a crescere come musici-sta, a riconoscere i propri limiti; ho evitato di entrare in discorsi complicati privilegiando i concetti dietro ogni studio. Credo che questo sia un modo per non dare troppa impor-tanza agli esercizi e di comprenderne invece il loro autentico scopo”. •

hanno convinto infine che la per-cezione del tempo sta alla radice di ogni performance. In questo sen-so, una cattiva percezione del tem-po non potrà mai essere corretta da nessuna tecnica funambolica né da eccellenti conoscenze armoniche”.

AllA RiceRcA del teMpO peRdUtOInsomma, il tempo è un potente ele-mento unificante delle diverse com-ponenti della musica. Ed è proprio partendo da questa con-statazione che si snoda il percorso di Time Rudiments. Un cammino “alla ricerca del tempo” che si compo-ne di test (per verificare la capacità percettiva), esercizi e piccole provo-cazioni che, come Maurizio sottoli-nea nella presentazione, “hanno la funzione di mettere a nudo i proble-mi che ostacolano il cor-retto fluire del pensiero musicale”.

UnA pROpOStA peR tUttiPresentato così, il percor-so didattico sembrereb-be aprirsi non soltanto al mondo della batteria, ma a tutti i musicisti. Il tema è per noi di par-ticolare interesse, viste le inedite in-terazioni che la contemporaneità di Ritmi Show e Second Hand Guitars

propone. La reazione di Maurizio a questo spunto non si fa attendere.“Hai perfettamente ragione: in effet-ti le argomentazioni che qui espon-go sono buone per tutte le categorie di strumenti. Se poi parliamo nello specifico di interazioni, il discorso si può ampliare in molte direzioni.... Se è vero che il chitarrista può impara-re molto dalla gestione del tempo di un batterista, è vero anche il contra-rio. E cioè che un batterista ha mol-to da imparare dal confronto con gli altri strumenti”.

il bAtteRiStA e lA chitARRA“Io, ad esempio –prosegue Mauri-zio– ho sempre avuto la chitarra in casa: mio fratello, che di profes-

sione è avvocato, l’ha sempre suona-ta. Questo ha fat-to sì che la chitarra,

che io stesso pratico con una discre-ta manualità, entrasse in profondità nel mio orizzonte musicale, portan-do con sé gli elementi dell’armonia e della melodia, che non apparten-gono naturalmente al linguaggio dei batteristi. Conoscerli ti dà però mol-ti punti in più: perché a quel punto sei dentro la musica, provi più pia-cere nell’accompagnamento, con-dividi con gli altri un pensiero più ampio”.

SceGlieRe beneInsomma, la collaborazione fra bat-terista e chitarrista –e in senso più ampio fra musicisti di diversa estra-zione– svolge un ruolo fondamenta-le nella formazione della personalità musicale. E qui si apre un altro capi-tolo importante, quello della didat-tica. Oggi ci si chiede spesso quali siano le strade più giuste da percor-rere. Il mercato offre migliaia di cor-si più o meno seri, iter formativi più o meno certificati, concorsi... Come possono, soprattutto i più giovani, orientarsi in questo labirinto e fare la scelta giusta?“Secondo me non è poi così diffici-le, e ti dirò il perché”, risponde tran-quillo Maurizio. “Nel nostro Paese manca innanzitutto una buona or-ganizzazione. Intendiamoci: nel set-tore accademico i Conservatori sono ben strutturati, ci mancherebbe; ma nel campo della musica moderna –

il libro in breve


passami questa definizione, anche se spiccia– dobbiamo lavorare ancora molto per definire le priorità di stu-dio. La tecnica, la teoria, l’armonia, l’arrangiamento, la musica d’insieme, la composizione... sono come tante scatole separate che vengono pro-poste il più delle volte in modo ca-suale. Il problema vero che ciascuno si deve porre è: dove voglio arrivare? Cosa voglio fare con la mia batteria?”.

idee chiARe“Questo –taglia corto Maurizio– sgombera il campo da moltissimi dubbi. Perché a quel punto si tratta solo di costruire le competenze che permettono di essere sempre pronti. Qui si apre però un altro problema: le competenze, infatti, si acquisiscono soprattutto attraverso l’esperienza, e questa fase è decisamente venu-ta meno. Anni fa, quando muovevo i primi passi nel settore, partecipa-

vo a infiniti provini, facevo audizio-ni, suonavo tantissimo in giro. Oggi moltissime di queste strade si sono chiuse. E le scuole non riescono, o non possono, offrire nessun rimpiaz-zo. Risultato: si richiede professiona-lità prima ancora che si sia avuta la possibilità di costruirla. In conclusio-ne, per come la vedo io, la didattica dovrebbe offrire anche gli strumenti

che permettono di costruire una so-lida esperienza. Dopodiché ciascuno è libero di seguire la strada, e i per-corsi formativi, che più gli sembrano opportuni”.Ci permettiamo un’ultima battu-ta: perché abbiamo l’impressione che perché questo accada ci vo-glia, ancora una volta, un bel po’ di.... Tempo. •


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scorso maggio, a Sarzana, ab-

biamo presentato le prime copie del libro “La chitarra Jazz - suoni e colori”, dedi-cato al mondo della chitar-ra Archtop in particolare, e Jazz in generale. Avevamo appena terminato di scri-verlo. È stato un lavoro lun-go. Per due anni abbiamo raccolto materiale, scrit-to i testi, corretto, tradot-to, scelto le foto… Siamo andati a New York, scatta-to centinaia di foto, preso contatti, controllato prove di stampa e colori, spesso sbagliati! Ma poi il libro è finalmente uscito.

Gli iniziL’idea era nata dalle lunghe conversazioni tra il chi-tarrista e il liutaio, come tante ne avvengono nei la-

boratori di tutto il mondo. Il chitarrista ha esigenze, cerca soluzioni e sperimen-ta strade per dar voce alla musica che gli sale da den-tro. Il liutaio, che da una parte vive le stesse tensio-ni artistiche, dovrebbe dar voce al chitar-rista e alle sue voci. Dall’in-contro di que-sti due mondi nascono, ap-punto, lunghe ore di scam-bio reciproco, di confronto e di costruzione. Lunghe conversazioni che prendono forma poi tra le mani di entrambi, in mate-riali e in strumenti sul ban-co del liutaio e in musica tra le mani del chitarrista.

Volevamo mettere queste esperienze a disposizione di chi ne fosse interessato.Nel primo capitolo abbia-mo tentato di dare del-le brevi pennellate storiche sulla nascita e il ruolo della

chitarra nella musica Jazz dalle origini fino ad oggi, inserendo monografie de-dicate a musicisti, stru-menti e liutai che vengono comunemente considera-

ti le pietre miliari di questo genere musicale. Nella se-conda parte abbiamo ten-tato una “catalogazione” delle chitarre e degli am-plificatori disponibili e più usati, che hanno segna-to tappe importanti nella storia del Jazz. Nella terza parte abbiamo poi voluto rendere conto su “traccia” di quanto detto in prece-denza, e quindi far sentire la voce di chitarre ed am-plificatori. Il libro è com-pletato infatti da un DVD con le registrazioni degli strumenti presentati nel-le schede del libro. Per ogni strumento sono proposte le registrazioni riguardanti tre esecuzioni differenti: fin-gerstyle (pizzicato a dita), a plettro e un’improvvisazio-ne su una traccia registra-ta con lo stesso strumento.

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Storia di libri(ma sopratutto di chitarre...)

di Erich Perrotta


La particolarità delle regi-strazioni è che per ciascu-na esecuzione è possibile ascoltare tre punti di ripre-sa differenti: la microfona-zione davanti alla chitarra, per ascoltare la componen-te acustica dello strumen-to, il segnale diretto ripreso dal pick up e la ripresa da-vanti all’amplificatore. Tale ricchezza di materiale per-mette di conoscere a fondo le caratteristiche timbri-che dello strumento e la sua risposta alla dinamica di esecuzione.

QUAlche RinGRAziAMentOFantastiche sono state, in corso d’opera, le mani che si sono tese ad aiutarci: an-zitutto Paolo Nicora, che ha corretto, letto, riletto, li-mato, tradotto, tagliato, cucito, e fornito supporto psicologico. John Montele-one e Sandro Gibellini, che ci hanno scritto le prefazio-ni. Mentre cercavamo ma-teriale fotografico, verso la fine della stesura, Bob Be-nedetto (!!!), il famoso liu-taio statunitense, ci ha fatto una sorpresa stupefa-cente. Con estrema sempli-cità ci ha scritto: “Ciao, so che state scrivendo un libro, serve materiale?”. Fantastico!Una volta terminato il tutto, sembrava di essere al gior-no dopo aver dato un esa-me all’Università… Un po’ di spossatezza, tensione re-sidua, un velo di depressio-ne post partum. Ma vedere questi scatoloni pieni di li-bri con le tue foto, le tue parole, i tuoi sforzi… Beh!

Dopodiché sono arrivate le prime recensioni. Quando ti fanno i complimenti di persona, tendi sempre im-barazzato a fare un po’ il modesto, a nicchiare. Ma quando le leggi stampate su carta e magari sei solo nel tuo laboratorio, e nes-suno ti vede, puoi lasciar-ti andare ad ogni tipo di esultanza e deliranza!

“(…) te lo leggi e ti diver-ti. Poi ci studi e arricchi-sci il tuo bagaglio tecnico. E quando hai finito te lo tie-ni sul tavolo, lo risfogli, ci ritrovi una cosa. Oggetto magnifico. Ho nella mia bi-blioteca praticamente tutti i libri sulla chitarra pubblica-ti tra la fine degli anni ‘70 e oggi, dai classici di Wheeler e Duchossoir alle pubblica-zioni esoteriche giappone-si. La chitarra jazz - suoni e colori ci entra a pieno ti-tolo, senza complessi di in-feriorità nei confronti della produzione d’Oltreoceano.” (Alberto Biraghi, Accordo.it).

“Erich Perrotta e Pao-lo Anessi firmano a quattro mani quello che per il set-tore della liuteria a pizzico è destinato a diventare il li-bro dell’anno. (…) Uno stru-mento di consultazione che può aprire la via ad ulterio-ri approfondimenti e che, nel complesso, ha senz’altro il merito di rendere ancora più affascinante un mondo già classico eppure sempre pronto ad aprirsi a nuove vie. (…)” (Cristiano Camero-ni, Dismamusica Magazine, giugno-luglio 2012). •

L’esperienza matura-ta durante la registra-zione del materiale audio contenuta nel DVD è servita come stimolo e sfida per produrre il CD “Sacro e Profano” di Simona e Paolo (disponibile qui a SHG), contenen-te delle rivisitazioni interpretate in duo chitarra e voce di standard d’oltreoceano ac-costati alla canzone tradizionale italiana.

Per il CD abbiamo registrato le chitarre con tre punti di ripresa come nel libro, e il risultato è una chitarra con una spazialità so-nora profondissima: in primo piano c’è il suono delle 16 pollici Ran de Gal di Erich Perrotta, sbattuto in faccia senza ritocchi ad evocare il sound anni ’30 alla Django Reinhardt, poi viene la se-miacustica raccolta da pick up e ampli, e sullo sfondo aleggiano i vapori dell’elettronica. Tra una sessione e l’altra in studio l’abbiamo battezzata “chitar-ra in 3D”. Il tutto arricchito da reminiscenze pinkfloydiane e da un’interpretazione eccezionale di Simona che rende i pezzi così unici ed emotivamente godibili!

Ma su questo è bene non svelare troppo… •

dAl libRO Al cd


In occasione del 125° anniver-sario della nascita dell’azienda, Yamaha ha scelto di partecipa-re a SHG 35 presentando tante novità del catalogo di chitarre e bassi 2012/2013. In mostra ci sono le nuove linee di elet-troacustiche, le nuove Pacifica, i bassi entry level e high end e gli amplificatori THR. Questi ultimi, premiati sia al NAMM che a Francoforte, sono la grande novità della stagio-ne con tre nuovi modelli. Una versione Hi Gain per le sono-rità più aggressive, una Bouti-que per chi ama blues e jazz e un ultimo modello dedicato alle acustiche. Tre modelli persona-lizzati, che mantengono le ca-ratteristiche che li hanno resi dei bestseller del catalogo: suo-ni realistici e raffina-ti, performance da scheda audio di alto livello e due coni per 10W complessi-vi di tecnologia ste-

reo hi-fi. Inoltre viene fornito in bundle con Cubase e un sof-tware dedicato, così da rendere il THR la soluzione perfetta per tutte le esigenze di un chitarri-sta tra le mura di casa.

Tra le chitarre spiccano la li-nea di elettroacustiche A-Seri-es e i nuovi modelli di Pacifica. Le A-Series vengono arricchite di una versione sunburst, man-tenendo intatte le caratteristi-che dei due modelli: All Solid

e sistema di preamp SRT per il top di gamma A3 e So-lid Top per le A1, entrambe con una lussuosa hard case compresa nel prezzo. Le Pa-

cifica presentano invece lo stes-so hardware ‘d’autore’ (pick up Seymour Duncan, meccaniche Grover locking) e nuove colora-zioni. Tra i bassi, Yamaha rinno-va la linea dei bestseller RBX170 con una versione Exotic Wood con top in Mango e lancia una linea rinnovata dei BB2024, top della gamma per la produzione a 4 corde made in Japan: mani-co in acero e colorazione Satin Black per bassi che hanno fatto la storia. Come sempre sotto i tre diapason troverete una cura ec-cezionale di ogni dettaglio e una qualità delle tecnologie e delle finiture che caratterizza Yamaha come marchio d’eccellenza nella produzione di strumenti musica-li da più di un secolo! •

YAMAhA 2012: 125 Anni di tRAdiziOne, 125 Anni di innOvAziOne

YAMAHA LAINATEwww.YAMAHA.IT 02 935771

ROLAND ITALY ARESEwww.ROLAND.IT [email protected]

QUAttRO pASSi tRA le nUOve v-dRUMS

Con la nuova linea V-Drum, che a Rit-mi Show 2012 viene presentata in pompa magna, Roland si fa in quattro. Tanti sono, infatti, i nuovi modelli con cui il costrut-tore si rivolge al pubblico: con il risulta-to che chiunque può trovare nella gamma V-Drum la risposta giusta alle proprie esi-genze.Il nuovo step di ingresso nel mondo del-le batterie elettroniche Roland è dunque il modello HD-3 V-Drums Lite. Nel grup-po dei quattro kit qui a fianco è il primo in basso a sinistra: e basta uno sguardo rapidissimo per capire che si tratta di una configurazione molto compatta, adatta sia ai principianti sia a quanti (studenti, scuole...) cercano uno strumento di quali-tà dalle dimensioni ridottissime.Un gradino più in alto troviamo il kit TD-11 “V-Compact”. Disponibile in due varianti (con V-Pads e pelli mesh per rullante e tom, oppure con pad su tutti i pezzi e V-Pad sul solo rullan-te), incorpora basi per l’accompagnamento e

lo studio, la piena compatibilità con le funzio-ni Roland Wireless Connect e una porta USB.Il presidio della fascia cosiddetta “media” è affidato ai due TD-15 “V-Tour”. La differenza fra le due versioni è qui legata alla predispo-

sizione per l’uso con hardware tradizio-nale e alla scelta dei V-Pads. Il cambio di marcia è evidente, in termini di pre-stazioni, grazie alla presenza delle tec-nologie SuperNATURAL e di Behavior Modeling. Insomma: si parla di fascia media, ma questo è uno strumento che ha già tutte le carte in regola per regala-re ampie soddisfazioni anche ai batteri-sti più esigenti.Al vertice dell’offerta troviamo infine i due TD-30 “V-Pro”. Per la realizzazione di questi strumenti, gli ingegneri Roland non sono scesi a compromessi: e hanno inse-rito sensori di ultimissima generazione, una tavolozza sonora sterminata, avanza-te funzioni di editing per la personalizza-zione del suono. E, ancora, unità effetti,

funzioni di registrazione, controlli dedicati e una miriade di connessioni sulle ampie su-perfici della centralina. A questo punto non vi resta che prendere le bacchette e sedervi allo strumento... •


le SORpReSe di pRinALa postazione Prina è, ad ogni edizione di SHG, uno scrigno da scoprire. Ogni volta lo specialista del vintage d'autore fa scaturire dal suo punto vendita nel cuore di Milano, a due passi dalle Co-lonne di San Lorenzo, dei piccoli grandi gioielli, ai quali ci si avvi-cina quasi con deferenza.Anche quest'anno non delude i suoi estimatori, e si presenta con una gamma sorprendente: "Ab-biamo prodotti che non esito a definire 'pezzi d'oro' da ammira-re e, se possibile, da agguantare al volo", dichiara con malcela-to orgoglio Ivano Chiodo. Si ri-ferisce soprattutto a una Gibson Centenario 94 ES335 in tiratu-ra limitata, a un'altra Gibson L5 anch'essa in tiratura limitata, e a una Fender Strato Master Todd Krause, che è la terza in tiratura limitata. Proseguendo nel vinta-ge di rango, si devono citare una Gibson ES 175 del 1961 e una ES 350 del 1977: spettacolari.Non ci si limita a questo, con Pri-na. Allo stand ci sono ampli da boutique come i Fargen e i Bru-no, liuteria americana targa-ta Spalt e Don Grosh, pedali da gustare con grande attenzione, come Moogerfooger, Carl Mar-

tin, Bear Foot, EC Custom, Ve-muram e molti altri ancora, con la possibilità, attraverso gli spe-cialisti del punto vendita, di as-semblare pedaliere complesse e assolutamente appaganti.Tornando alle chitarre, l'offerta a questo SHG include anche un corner acustico, con le Goodall Gran Concert e le Gibson Montana Gold.Ivano Chiodo ci tie-ne però a sottolineare che la presenza a una fiera, pur importan-te e suggestiva come SHG, non può esau-rire il mondo "Prina". "Bisogna passare dal nostro punto vendita per capire qual è la vastità e la completezza della nostra offer-ta", sottolinea l'operatore mila-nese. Inutile quasi sottolinearne il motivo: da Prina c'è la gam-

ma completa Epiphone (acusti-ca, elettrica e semiacustica), ci sono le riedizioni vintage Fen-der, c'è il mondo Yamaha, sia con le nuove acustiche serie Concert sia con la gamma di ampli THR nelle versioni blues, rock, acou-stic e metal... E il riferimento va anche alle iniziative che vengo-

no proposte al pubblico, come l'Epiday (24/25 novembre), i Gibson Day (il prossimo è il 13 Gennaio) e le nu-merose clinic di famo-

si e virtuosi esecutori: per questi ultimi bastino gli esempi di Dave Go-odmann (Febbraio 2012) per il settore acustico, di

Soren Andersen (Giugno 2012) e di Alessandro Cona, an-cora per l'acustico, la cui presen-za è attesa all'inizio del prossimo dicembre. •

PRINA MILANOwww.PRINA.IT [email protected]

Mi pASSi il MicROFOnO?

E a volte, dopo questo sem-plice gesto, si vorrebbe avere qualcosa che pulisca la su-perficie della capsula: quan-do la si avvicina alle labbra si vorrebbe una superficie pulita, e a volte anche l’odo-re è poco piacevole. Batteri e residui (il fia-to, l’umidità) possono ge-nerare infatti conseguenze quasi imbarazzanti. Ma-ster Music presenta a SHG una novità assoluta: del-le salviette detergenti pro-fessionali specifiche per microfoni (MicCheck), in grado di rimuovere con di-screzione qualsiasi residuo e di eliminare i cattivi odo-ri che possono sprigionarsi dalla capsula: con poco più di mezzo euro il microfono è pulito e delicatamente pro-fumato di menta. Geniale! •

MASTER MUSICwww.master-music.it

I cavi assemblati della serie Silos sono conside-rati prodotti entry-level di casa Bespeco. Questo per il prezzo finale, ma i cavi Silos sono il frutto di una costante ricerca fi-nalizzata a perfezionare il design, l’utilizzo di ma-teriali durevoli e il fun-zionamento nel tempo. Il risultato è un prodotto straordinario ad un prezzo veramente incredibile.Questo prodotto sta creando all’interno della stessa Bespeco un certo imbarazzo perché ha un prezzo che farebbe pensare a un risparmio sulla qualità, ed è in-vece il frutto di una intelligente

SilOS, Un pROdOttO StRAORdinARiO AllA pORtAtA di tUtti...

applicazione di metodi costrutti-vi che riducono i tempi di produ-zione e garantiscono una qualità che può tranquillamente compe-tere con i prodotti “top” dei mar-chi più blasonati del mercato.Il cavo utilizzato mantiene tutte le caratteristiche standard di un cavo di alta qualità Bespeco: rame

O.F.C., schermatura 94% a sede obbligata e aggiun-ta di altri materiali che ne triplicano la resisten-za a fatica, guaina grafiti-ca semiconduttiva, guaina esterna in pvc ad alto con-tenuto di silicone. I connettori, oltre ad es-sere saldati con la tecnica

del pre-riscaldamento delle par-ti, godono della speciale “iniezio-ne di resina”. Questa tecnologia consente di isolare le saldature ed assicura-re all’utente un’ampia fedeltà di segnale e lunga durata nel tem-po. Incredibile, forse, ma assolu-tamente vero! •

BESPECO 071 7819152-3www.bespeco.it [email protected]

SUOnO bOUtiQUe & lOOK SUpeR cOOlGli ingegneri della MOOER han-no realizzato una superba serie di pedali true-bypass ed ultra-com-patti: suono boutique, costruzio-ne impeccabile, grande versatilità nei controlli, il tutto ad un prez-zo alla portata di ogni budget di

spesa. Inoltre, grazie alla loro dimensione contenu-

ta, possono essere inseriti in qualsia-si setup… Non ci si dovrà più privare di

un effetto solo perché lo si usa poco, o

perché non si ha spazio nella pe-daliera! •

BACKLINEwww.backline.it


pROdOtti, SeRvizi e Un vOtO: È lA pROpOStA MOOnhOUSe A ShG 35

Quest’anno la presenza di Mo-onHouse Music a SHG è più che mai attiva. Oltre ad aver accet-tato con entusiasmo di occuparci della gestione tecnica dei pal-chi, abbiamo strutturato il nostro stand per dare visibilità a tutte le nostre attività come le sale prova, lo studio di registrazione, lo stu-dio di mastering, lo staff di pro-duzione artistica, il laboratorio “NERO custom guitar” (che ef-fettua, in collaborazione con Ac-cordo, il set up immediato del tuo strumento) e non ultima la pre-parazione della quarta edizione di “Valvole di Sfogo”, l’unico even-to italiano interamente dedicato agli amplificatori “boutique”.L’iniziativa si svolgerà dopo SHG, presso la nostra sede di Milano in via Pizzi, e comprenderà quattro appuntamenti, ognuno dedica-to ad un diverso costruttore che, in un pomeriggio intero, vi spie-gherà nel dettaglio il suo pro-dotto mettendolo a vostra totale disposizione. In questo modo po-

trete provarlo “a volume” diret-tamente con il vostro strumento, in tutta la tranquillità di una sala prove. L’ingresso sarà, anche quest’anno, gratuito e chi parte-ciperà potrà vincere un premio messo in palio direttamente dal marchio che espone, mentre per chi non potrà aderire fisicamente alla giornata ci sarà l’opportuni-tà di seguirla in diretta streaming sul sito di Accordo.

La grande novità di quest’an-no è che sarete voi stessi a vo-tare quale, tra i prodotti esposti al SHG, varrà la pena di appro-fondire, rivedere e soprattut-to suonare agli appuntamenti di “Valvole di Sfogo”. All’ingresso di SHG le nostre ho-stess “Moongirls“ distribuiscono una scheda la cui compilazione vi permetterà di esprimere la vo-stra preferenza. •

MOONHOUSE MUSIC MILANOwww.moonhouse.IT 02 539 7714

Aramini, distributore leader in Italia anche nel segmento delle percussioni, si presenta con una ricca esposizione di marchi sto-rici e di grande suggestione, tra i quali spiccano Paiste, Ludwig, Vic Firth, Duende Cajon e Remo. Particolare evidenza è riserva-ta alle battetrie Ludwig, con i nuovi modelli Club date, la bel-lissima e scintillante edizione li-mitata Stainless Steel, il modello Epic e la Legacy Classic utilizzata

da Vin-nie Co-laiuta.

Si rimane “fol-gorati”: è que-sto l’effetto che gli Overdrive e i Distorsori KOR hanno fatto su Andrea Braido, Massimo Varini, Chicco Gusso-ni. Michele Quaini, Mel Pre-vite (Ligabue), Mac (Negrita), Giorgio Cocilovo, Lello Pani-co, Umberto Fiorentino, Ciro Manna, Maurizio Brunod, Da-vide Pannozzo, Vanny Tonon, Marcello Zappatore, solo per citare alcuni professionisti che li utilizzano.

Felici utiliz-zatori e testi-monial di un prodotto che ama definirsi “Artistico”, in

quanto dentro ci sono il lavo-ro, la competenza, l’esperien-za, l’anima e la passione per i suoni della chitarra elettrica...La filosofia costruttiva è sem-plice: riuscire a ottenere con circuiti rigorosamente analo-gici i suoni che hanno fatto la storia della chitarra elettrica, in modo che ogni chitarrista trovi il proprio suono.E quindi c’è il rispetto per le sonorità della chitarra, ci sono dinamica e calore, uni-te da una scoperta (il circuito HFD proprietario, High Fre-quency Distortion) che per-mette a tutti i pedali KOR di esaltare le armoniche supe-riori lasciando le frequenze fondamentali inalterate e na-turali.Un dato im-portante: tut-ti i pedali KOR sono rigoro-samente fat-ti a mano in Italia con il top della compo-nentistica reperibile sul mer-cato mondiale e costruiti per durare nel tempo. •

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Per quanto riguarda inve-ce Paiste, va citata la nuo-va linea PST8 in Bronzo CuSn8 adatta per set ad ogni volume e live di ogni genere musicale: la si ri-conosce subito per l’ec-cezionale effetto di lucidatura brillante e il suono pulito, chia-ro, pieno, caldo e preciso.Sempre da Paiste ci sono anche i nuovi Alpha Black Hyper firma-ti Joey Jordison in bronzo CuSn8 adatti per set con volumi medi e alti, Metal, Heavy Rock, Crosso-ver, Punk, Metalcore.

Questi mo-d e l l i sono ri-c e r c a t i

anche da-gli amanti degli

stili Metal: hanno un suo-

no chiaro, pungente, metallico, energico e aggressivo. Da ricor-dare anche i nuovi Alpha Boomer firmati Nicko McBrain in Bronzo CuSn8: piatti dal volume forte e deciso, con un suono chiaro, fre-sco, pieno e ben definito.E non possono mancare i Formu-la 602 utilizzati da Vinnie Cola-iuta nella tournée 2012 di Sting. Piatti in CuSn20 (Traditional bronze) adatti a volumi bassi e medio alti, recording, live, jazz, fusion, blues, pop melodico, folk, acustico. Hanno un suono caldo, ricco, preciso e controllato. •


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FBT, che il prossimo anno festeggerà i 50 anni dalla sua fondazione, è presen-te a Milano con due stand: a Ritmishow2 vengono pre-sentati i prodotti di marchi prestigiosi come Pearl, Sa-bian e Hardcase, mentre a SHG 35 vengono presentate le chitarre acustiche ed elet-troacustiche Crafter insieme agli amplificatori a valvole realizzati da FBT e Ci-cognani.A Ritmishow2 in particolare l’atten-zione viene puntata sulla batteria Pe-arl VBA, distribu-ita solo in Italia e negli Sati Uni-ti. E proprio qui Ellade Bandini e Christian Meyer concludono il tour

FBT RECANATIwww.fbt.it [email protected]

italiano del “Sa-bian Cymbal Vote”, iniziativa inte-rattiva che anche

quest’anno coinvol-ge gli appassionati di tutto il mondo per la scelta, su base de-mocratica, del “piatto Sabian 2013”. La partecipazione alla vota-zione, possibile presso i riven-ditori di tutta Italia elencati

sul sito FBT, porterà alla composizione di un set “italiano”

di quattro piatti che verrà presentato in

occasione del pros-simo NAMM Show (in programma ad Anaheim dal 24 al 27 gennaio pros-

simi) e che sarà inviato in dono al

Fbt AllA SOGliA dei 50

vincitore, estratto fra quanti si saranno registrati per partecipa-re all’iniziativa. La registrazione, fra l’altro, dà diritto ad un buono sconto spendibile entro tre set-timane per l’acquisto di uno dei prodotti dei marchi Pearl, Sabian, Hardcase. •

La nuova linea di ampli e casse Blackstar ID:Series è rivoluzionaria nell’af-fiancare al tradizio-nale set di controlli la versatilità della programmabi-lità. Nei suoi primi cinque anni di vita, Blackstar ha aperto la stra-da all’innovazione nel settore dell’amplificazione per chitarra elettrica. La ID:Series rappresen-ta il culmine raggiunto dalla ri-cerca e dallo sviluppo durati più di sette anni. Gli esclusivi control-li permettono di scolpire il proprio suono e memorizzarlo in preset, in modo da avere tutto pronto per le esibizioni live.La nuova serie della Blackstar uti-lizza la tecnologia brevettata True Valve Power che offre la risposta di sei valvole completamente di-verse: EL84, 6V6, EL34, KT66, 6L6, KT88. Quando attiva, è in grado di fornire la medesima dinami-ca, compressione e tutte le ca-

AMpli pROGRAMMAbili:lA nUOvA lineA id

ratteristiche sonore di un amplificatore val-volare, riproducen-do, unica al mondo, la stessa potenza acu-stica in uscita di un

amplificatore valvolare di equiva-lente wattaggio. Il Voice Control del preamplificatore, inoltre, pre-senta ben sei diversi canali: Clean Warm, Clean Bright, Crunch, Su-per Crunch, OD 1, OD 2. Quando usato in contemporanea con l’e-sclusivo controllo Blackstar ISF (Infinite Shape Feature) è possi-bile riuscire ad ottenere qualsi-asi suono desiderato. La sezione effetti offre modulazioni, delay e riverberi di qualità studio che possono essere usati contempo-raneamente e che è possibile me-morizzare nel proprio suono.In altre parole, secondo gli stes-si produttori questi amplificatori sono in grado di offrire una su-perba flessibilità insieme ad una grande semplicità di impiego. •

BACKLINE MILANO

peR lA diveRSità“Trattare marchi e modelli al-ternativi, contraddistinti tutti da un ottimo rapporto qualità-prezzo, in modo da offrire alla clientela un’ampia possibili-tà di scelta slegata dai classi-ci brand”. A parlare è Roberto Tosin di Music Revolution, che così descrive le linee-guida di questa scommessa. Fra i marchi trattati ci sono Wolf, Xaviere, Kraken, Castley e SX (chitarre e bassi elettrici); e poi Oliveira, Alvarez, Deviser e Pro Arte (nel settore acusti-co). Un’attenzione particola-re è dedicata inoltre al settore degli strumenti mancini. •

MUSIC REVOLUTION015 811447


Toccare con mano le batterie Gretsch; testare le qualità del Made in Italy, nonché l’innovazione e l’originalità dei nuovi prodot-ti Volume –il marchio ideato dal fondatore di Tamburo Tul-lio Granatello che rinnova con Proel una collaborazione di fatto mai interrotta. Sono questi i punti fermi della presen-za di Proel alla seconda edizione di Ritmi Show. Una presenza che si allarga fino a comprendere un piccolo estratto dell’offer-ta di Toca –prestigioso brand di percussioni ed accessori– e una selezione dell’hardware a marchio Gibraltar.La serie delle novità si apre con Tamburo. L’ultima nata nei laboratori dell’azienda di Sant’Omero si chiama Opera Hybrid, ed è una batteria in finitura Bronze Sparkle (nella foto in basso a destra), con configurazione Cassa 22”x18” – Timpani 14”x14” e 13”x13” – Tom 12”x8” e 10”x8” – Rullante 14”x5,5”.Realizzata a mano su specifiche elabora-te in collaborazione con artisti ed endorser, impiega fusti in doghe di acero massello del Nordamerica e betulla, cerchi Die-cast, pel-li Evans e blocchetti di nuovo design T-lug. Il risultato è uno strumento che, grazie all’ampio range di accordature possibili, of-fre una ricca gamma di nuove sonorità.

pROel A tUttO cAMpO, peR chi AMA il RitMOSempre al marchio Tamburo, presen-

te fra l’altro con rul-lanti “Made in Italy”

Formula e Opera, fa riferimento il modello Formu-la Rock in fini-tura Black. “È un drumkit custom

ideale per il rock”, spiegano alla Proel, “accompagnato da una finitura speciale studiata dal nostro labora-torio artigiano”.Ed eccoci ai due due modelli Volume del-la serie Lightdrum: il risultato di una lun-ga e complessa ricerca sulla composizione del metacrilato, più comunemente chiama-to acrilico o plexiglass. Al termine degli studi, è stato possibile ottenere per centrifugazio-ne un fusto senza sal-datura estremamente sottile (dai 2,5 ai 4,5 mm). Un fusto con omogeneità fisica e meccanica sull’inte-ra superficie, capace di garantire un suono potente con una sen-sibile prevalenza dei toni medio-bassi.

Lightdrum, insomma, è uno strumento leg-gero, resistente, con un range sonoro mol-to ampio, capace di soddisfare le esigenze di qualsiasi batterista. I drum set, per giunta, sono componibili in tutte le misure tradizio-nali, dal 8’’ alla 24’’ di diametro.I patiti di “quel grande suono Gretsch” avran-no invece di che saziare occhi e orecchie con la batteria Usa Standard. Quella esposto è una splendida Vintage Champagne Sparkle con cassa da 22x18, timpani da 10X7, 12X8 e 16X16 e rullante 14X5,5. Al suo fianco, una bellissima Energy, batteria Gretsch di produ-zione asiatica assolutamente all’altezza del-la fama che accompagna da quasi un secolo i tamburi fabbricati dall’azienda statunitense. Nello spazio demo, dedicato a Tamburo, il giovane Marco Lanciotti e la sua band sono chiamati a intervalli regolari per esaltare le caratteristiche sonore della Formula Rock.

Assieme al gruppo, si avrà l’occasione di ascoltare le qua-lità acustiche del-la nuovissima Variax James Tyler JTV69 e del nuovo amplifica-tore valvolare DT25, entrambi prodot-ti della statunitense LINE6. •

PROEL SANT’OMEROwww.PROEL.COM [email protected]

Quando si guarda alla gamma di prodotti Alden si rimane spes-so ammirati per le finiture, l'e-stetica e la "presenza scenica" dei vari modelli. Sembrano, per dirla con un visitatore di un'al-tra manifestazione dove Alden era presente, "chitarre vere".La definizione ha fatto sorride-re i titolari, che ci hanno fatto vedere da vicino i prodotti, citandone anche i prezzi consi-gliati al pubblico. Beh, non sono prezzi strac-ciati, sono prezzi giu-sti per prodotti di rango. "Non ha sen-so proporre al mer-cato prodotti di basso profilo: a chi giovereb-be?" ci ha detto il titolare.

Alden, pROdOtti inteReSSAnti A Un pRezzO... GiUStO!"Preferiamo effettuare una scelta attenta su una gamma di modelli di qualità medio-alta e alta, che possiamo pro-

porre a prezzi molto aggressivi nel rapporto qualità prezzo".Prova di questo fatto è la scel-ta professionale di alcuni mu-sicisti affermati (nella foto a destra, il modello Alden Blue

Line Ze fa bella mo-stra di sè nelle mani di Franco Giaffreda, del gruppo "Biglietto

per l'Inferno") che hanno dato spa-

zio ad Alden diret-tamente "on stage".

Oltre che con la ricca gamma di

chitarre e bassi, Alden è presente anche con due nuovi

modelli di Ca-jon che si in-seriscono nelle nuove tenden-ze percussi-ve. Anch’essi

si impongono all’at-tenzione per il rapporto qualità-prezzo assolu-tamente interessante. E anch’essi, manco a dirlo, sono veri! •

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Autentici best seller del ca-talogo Ibanez, gli strumenti Premium rappresentano una gamma di chitarre e bas-si nati per offrire prestazio-ni oltre ogni aspettativa. Dalle splendide elettriche RG Pre-mium (ora anche a 7 corde) ai raffinati bassi SR Premium, le nuove Ibanez Premium vo-gliono vincere anche la sfida di posizionarsi sul mer-cato a un prezzo estre-mamente aggressivo, pur mantenendo il livel-lo qualitativo notevol-mente al di sopra dei più rigorosi standard pro-fessionali. Equipag-giati con hardware ed elettroniche high-end, questi strumenti sono costruiti dai migliori liutai Ibanez con materiali altamente selezionati e una cura maniaca-le dei dettagli. E con queste cre-

ibAnez pReMiUM: peR AndARe OltRe OGni liMite

denziali, le Ibanez Premium stanno rapidamente diven-tando la scelta preferita da un sempre crescente numero di

professionisti.Tra le varie serie di elettriche Ibanez, le RG Premium sono spesso adottate come lo stru-mento definitivo per il wor-king musician di oggi. Questo anche per le scelte tecniche di riferimento, come la dotazione

del nuovo ponte tremolo Ibanez Edge-Zero II con sistema ZPS e le prezio-se lavorazioni che ga-

rantiscono sempre una stabilità di accordatura perfetta e la massima suonabilità. In più, i pickup origi-

nali PAC-VM, apposita-mente progettati per le RG

Premium, portano all’estremo il potenziale di questi strumenti a livello di emissione sonora. •

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Dreamaker Amps è un labora-torio artigianale specializzato nella realizzazione di ampli val-volari per chitarra. Dal 2007 ad oggi ha realizzato un catalogo di prodotti su misura su specifiche esigenze dei mu-sicisti di diversa estrazione. Tutti di altissima qua-lità e capaci di rispondere alle aspettative dei musicisti più esigenti.Il processo interamente arti-gianale permette di migliorare costantemente i prodotti, ma an-che di personalizzare su richiesta dettagli che vanno dall’equili-brio timbrico dell’amplificatore, al colore del tolex. Il rapporto di-retto con l’utente finale è quindi uno degli aspetti più importan-ti del lavoro di Dreamakers; che supera così i limiti imposti dalle

cOStRUiAMO SOGni... AMpliFicAtiproduzioni in serie per realizzare veri e propri pezzi unici. Tra i principali utilizzatori degli amplificatori Dreamakers spic-cano i nomi di Phil Palmer (Eric Clapton, Bob Dylan, Tina Turner,

Dire Straits, Ge-orge Michael,...), Terence Reis (The Straits), Lapo Consortini (Pat-ty Pravo), Drigo (Negrita) e Da-

niele Silvestri.In occasione di SHG 35 vie-ne presentata la nuova testa-ta Magic Dream: un ampli che ben rappresenta la personale ri-visitazione dell’intramontabile quartetto di EL84 che ha fatto la storia del rock...Oltre alle testate e ai combo, sono naturalmente disponibili i diffusori dedicati e gli accesso-ri per amplificatori. •

DREAMAKER LAINATEwww.MOGARMUSIC.IT 02 935 961


Segni particolari: praticamen-te tutti. La Morgoth JT8 Fan-ned della foto qui a fianco è senz’altro una delle chitarre più originali in esposizione. Intanto per il numero del-le corde, che arriva a otto (sì, la vista non vi inganna). Quin-di per il Fanned Fretting: una caratteristica che nella no-stra lingua indichiamo con la locuzione tasti inclinati e che ha lo scopo di garantire un’intonazione di qua-lità superiore.Giulio Negrini spie-ga così la scelta: “Uno dei problemi strutturali della chi-tarra, da sempre, è il sistema di intonazio-ne. Nella stragrande maggioranza degli strumenti disponi-bili in commercio, tutte le corde han-no la stessa scalatu-ra, anche se differiscono per diametro e per nota emes-sa. Non è così nel pianoforte o nell’arpa, strumenti la cui forma caratteristica è dettata proprio dall’esigenza di disporre di cor-de di lunghezza diversa”.In un mondo ideale, a diametro maggiore della corda dovrebbe corrispondere una scalatura più lunga... con ripercussioni bizzar-re sulla forma della paletta!

GnG nel SeGnO del... FAnned FRettinG“La risposta più innovativa e più efficace a questo problema è pro-prio il Fanned Fretting”, confer-

ma Negrini. All’atto pratico, la cosa si risolve in una disposi-zione inedita del ponte (con conseguente customizzazio-

ne dei pickup) e nel disegno ine-dito dei capotasti.“In questo modo si ottiene una scalatura lunga sulla sesta cor-da ed una scalatura corta sulla prima, avendo così una lun-ghezza intermedia in prossimi-tà della corda centrale”.L’attuale Morgoth JT8 Fan-

ned, la più evolu-ta delle chitarre GNG della serie Fanned,

è una chitarra “catti-va ma elegante”. Che

sottolinea le proprie ambizioni con ma-teriali e compo-nenti di altissima qualità. E qui l’oc-

chio va al bellissi-mo top in pioppo italiano

“quilted”. Al manico in acero fiam-mato, con la sontuosa tastiera in ebano del Gabon sulla quale fanno bella mostra di sé i ventisei tasti in acciaio. Ancora, ci piace ricordare la particolarità del ponte a sellette singole e della doratura dell’har-dware, che dona alla Morgoth JT8 Fanned un tocco di preziosità che non guasta. In fondo, stiamo pro-prio parlando di un gioiello... •

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Spesso l’Italia è vista come sintesi di "spa-ghetti, pizza e mandolino", espressione che, peraltro, va un po’ stretta a chi nel Bel Paese si impegna a realizzare progetti diversi dalla cucina e dal folklore. Partendo da qui, e con garbata ironia, nasce Spaghetti Guitar Tools: negozio on line dedicato alla vendita di pe-dali per chitarra e basso, amplificatori, corde, cavi e accessori, di progettazione e produ-zione esclusivamente italiana.L’offerta si basa su un'eccellenza artigia-na di indubbio valore e tradizione: realtà come Masotti, da anni punto di riferimen-to di professionisti e appassionati con pedali

e amplificatori dalla grande per-sonalità e sonorità, Vinteck, spe-cializzata nella realizzazione di soluzioni di switching esclusive, LAA Custom, giovane e apprez-zata "officina di suoni" allo sta-to dell'arte, Secret EFX, artefici di un progetto dallo spiccato appe-al e dal suono inconfondibile e ti-tanico, e ancora T Pedals, I Spira, Jad&Frèer, Dogal Strings, MAMA, Referen-ce Laboratory, Tabacco Amplificazione... tutti esempi di aziende che hanno scelto di perse-guire i propri obiettivi nel Paese in cui sono

nate, evitando tentazioni pro-duttive orientali a basso costo e promuovendo la via della qualità totale e senza compromessi, ti-pica di chi ama il proprio lavoro.Spaghetti Guitar Tools è quin-di un negozio fatto da appassio-nati, per appassionati: spiccata personalità e suono ai massimi livelli sono il marchio di fabbri-

ca di tutto l'assortimento del negozio onli-ne. E lo slogan potrebbe quindi essere (per noi italiani) Spaghetti Guitar Tools... suona come mangi! •

SpAGhetti, eFFetti e…

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ReAlKit pRO: FAcile e cOnveniente

È firmato Soundsation il nuovo Realkit Pro, un drumkit elettronico dal look accatti-vante, flessibile, di grande fa-cilità di montaggio, dotato di pad Velocity Sensitive per una dinamica paragonabile ai drumkit tradizionali. “Per garantire la massima espressività, il rullante è prov-visto di pad Real Feeling a tre diverse zone di risposta.”, spie-gano alla Frenexport. I piat-ti offrono la possibilità di stop immediato (choke) e il crash presenta due zone distinte. La centralina è al tempo stes-so evoluta e facile da gestire: è infatti provvista di un display retroilluminato e un’interfac-cia utente decisamente user-friendly. Da qui si può selezionare uno qualsiasi dei 50 preset che co-stituiscono una interessante e

ricca libreria di suoni di qua-lità in grado di appagare tut-ti i gusti. Insomma, Realkit Pro suona bene con tutti i gene-ri musicali... anche perché, grazie alle trenta posizioni di memoria aggiuntive, ciascun utente ha la possibilità di per-sonalizzare la paletta sonora, registrando fra l’altro le im-postazioni dell’equalizzatore e dell’unità DSP integrata. Per le sessioni di pratica sono invece presenti 52 demo song che si affiancano alla funzione metronomo.Il rack pre-assemblato, studia-to per consentire un montag-gio rapidissimo, è la ciliegina sulla torta di un kit elettroni-co di ultima generazione che si propone al mercato forte di un rapporto qualità/prez-zo decisamente molto interes-sante... •

FRENEXPORT PORTO RECANATIwww.SOUNDSATIONMUSIC.COM


La decisione di presidiare SHG 35 è nata dall'esigen-za, da parte dell’operato-re milanese, di presentare a un pubblico fortemente mo-tivato e competente le ulti-me novità a livello di offerta per l'universo chitarristico. E le novità sono molte. Par-lando di chitarre riguarda-no i tre marchi distribuiti: Washburn, Hohner e Aria. Parlando inve-ce di amplificazione spicca la nuova of-ferta di modelli val-volari Randall. Nel settore dell'effetti-stica si impongono le nuove propo-ste Modtone, con un distorsore, un delay e un gainer. Ma procediamo con ordine.Per Washburn vanno citate le due

MASteR MUSic e ShG 35nuove solid-body artigiana-li con aggressiva finitura nero opaco, rigorosamente made in USA: il modello XMS442B

con caratteristiche di grande pregio (corpo in mogano, ma-nico in acero con giunzione radiale, tastiera in ebano, mec-caniche Grover Exclusive nere, ponte Floyd Rose® Special con bloccacorde, un pick up Dun-can USM Humbucker al ponte ed un pick up Su-

stainiac® al ma-nico, selettore a tre posizioni,

selettore sustai-ner on/off, selet-

tore sustainer normal/har-monic, controlli di tono e di volume) e la sorella mino-

re XM442B. Ad esse si affiancano due nuo-

ve serie: le Dark Evil (solid body

con corpo in pioppo e due humbucker) e le HB36 Vintage, modelli semicaustici hollow body a dop-pia spalla mancante.Per Hohner vengono presentate le chitar-re EGS (Ergonomic Guitar System) per una eccezionale suo-

nabilità an-che da seduti (la forma è da scoprire), mentre con Aria arriva-no quattro nuovi model-li per la serie AD, con il modello di punta AD-150, che presenta una serie di caratteristiche di grande

spessore: tavola in abete engel-mann massello, fasce e fondo in palissandro massello, manico in mogano, tastiera in ebano, mec-caniche Grover, hardware dorato.Una nota a parte merita la nuova

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gamma valvolare Randall Diavlo, che schiera una nuova testa-ta (RD50H) da 50 watt, con pre a 5 valvole, controllabile da pe-daliera (opzionale); un Combo valvolare anch'esso da 50 watt (RD50C) con pre a 5 valvole, fi-nale a 2 valvole e speaker da 12"; e un diffusore compatto da ab-binare alla testata o al combo, anch'esso con speaker Diavlo ap-positamente progettato per que-sta serie. •

Carlo Carbone è liu-taio a Savona. Liutaio moderno, che si oc-cupa di costruzione e riparazione di stru-menti elettrici. Lui parte dalla scel-ta di legni e com-ponenti e arriva allo strumento finito, su misura per il clien-te. A SHG porta l’ul-timo nato, il modello Romeo’s, studiato a tavolino con il diret-to interessato Romeo Tedde, un talentuo-so chitarrista locale che varia i suoi gusti musicali passando at-traverso Jazz, Blues, Fusion e Rock. Dopo svariate ricerche per trovare uno strumen-to che si adattasse alle sue esigenze, ne ha voluto uno su mi-

sura, creato per lui da Carlo Carbone. Body e paletta sono stati di-segnati dallo stesso Romeo, che ha volu-to un corpo vuoto con una buca da lui dise-gnata. La scelta poi di legni figurati con ve-nature particolari ha reso il top in cocobo-lo e la tastiera in ulivo adatti alla sua chitar-ra. Il body e il manico sono realizzati in mo-gano. Da appassiona-to Gibsoniano, Romeo

ha voluto mantenere i due humbucker pon-te e manico selezio-nabili con il classico switch a 3 posizio-ni, ma in questo par-ticolare modello sono stati aggiunti il single coil centrale e il coil splitting al ponte per aumentare la gamma di suoni. E gli ottimi MAMA pickup realiz-zati a mano svolgono alla perfezione il loro ruolo su questa chi-tarra. •

dA SAvOnA: chitARRe di RAnGO

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più... SpAziO Al SUOnO, cOn zAcROSImmaginate di spedire per gioco il vostro ampli preferito nello spazio; e di andare a recuperar-lo, dopo uno spetta-colare splash down nell’oceano, per ve-rificare in che condi-zioni si trovi dopo le tremende sollecita-zioni del viaggio.Come dite? Non fa-reste mai una cosa del genere? Beh, è chiaro... il viaggio nello spazio richiede elettroniche de-dicate, capaci di resistere a sollecitazioni estreme, e di ampli con queste caratteristi-che non ce ne sono...A meno che non si stia parlando degli splen-didi modelli prodotti a Livorno da Zacros En-gineering. I due ingegneri che stanno alle spalle di questo marchio rigorosamente bou-tique, nello spazio ci sono andati per davve-ro. O, per meglio dire, ci hanno mandato per anni apparecchi elettronici allo stato dell’ar-te. Finché non hanno deciso, in omaggio alla comune passione per la chitarra, di trasferi-re “sulla Terra” le competenze acquisite, per dare vita a prodotti che sembrano effettiva-mente un po’... alieni.

“Il nostro obiettivo”, raccontano gli ingegne-ri, “è quello di soddisfare le esigenze dei

chitarristi professionisti, degli esperti e

di tutti co-loro che fino ad oggi han-no cercato invano l’am-p l i f i c a t o -re definitivo. I nostri pro-

dotti sono mirati soprattutto a loro, e nascono, come

i prodotti aerospaziali, per garantire la mas-sima affidabilità anche nelle condizioni ope-rative più estreme”.Ecco dunque spiegata la presenza di compo-nenti e materiali del tutto insoliti: condensa-tori in carta e olio, resistenze a impasto di car-bone, condensa-tori al tantalio, condensatori elet-trolitici per alte tensioni, cavi in rame/argento con guaina in teflon, trasformatori sovradimensionati rea-lizzati su specifica, PCB con spessore e rame maggiorati... Insomma, qui si fa sul serio; an-che perché ogni singolo componente è salda-

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to a mano secondo i parametri di saldatura qualificata spazio che i due ingegneri/costrut-tori hanno appreso nei corsi speciali condotti dall’Istituto Italiano della Saldatura.Tutto questo prende forma definitiva nei tre modelli che costituiscono la gamma Zacros, e che vengono presentati a SHG. PTCA, il pri-mo finale stereo in classe A pura mai costru-ito in due unità rack, è indicato per i generi rock-blues, rock, fusion. FTP-250 è invece un finale stereo in classe A/B con controlli vo-lume, feedback e brilliance indipendenti per ciascun canale che eroga 50W+50W RMS di potenza ed è indicato per jazz, rock e metal.Dulcis in fundo, FTPR, il “gioiello di casa Za-cros”: un preamplificatore programmabile completamente valvolare da due unità rack. “Il preamp”, chiariscono alla Zacros, “è in-dicato per qualsiasi genere musicale. È sta-

to infatti progettato in modo da disporre sia di suoni molto puli-ti sul canale clean, sia di super distor-ti anche veramente

estremi sul canale lead, il tutto con una cir-cuiteria che impiega esclusivamente valvo-le, resistenze e condensatori. Nessun circuito integrato, nessun transistor, nessun diodo è presente sul circuito di segnale”. •

In casa Vinteck le sod-disfazioni non mancano. Oltre agli ormai noti si-stemi switching per effet-ti TB10MKII, TB10LT, TB5+, l’ultima nata, il modello V-UNO, sta avendo sempre più apprezzamenti anche in ambito professionale. Non ultimo il chitarrista dei Negrita, Drigo, che ne

fa uso ormai consolidato, e che l'ha utilizzata anche nel recentissimo tour ne-gli USA.Parlando proprio di questa pedaliera, lo stesso Dri-go ha detto: "Sono soddi-sfatto della mia pedaliera. Ho fatto molte scelte, ma alla fine con pochi pez-zi riesco a esprimere con

disinvoltura e freschezza i nostri vent'anni di escur-sioni stilistiche. Quanto alla V1, andrebbe prova-ta. Una volta provata non si torna indietro. Non c'è molto altro da dire: senza di lei tutto suona peggio. Non solo fa alla perfe-zione quello che promet-te, ma ha anche il più bel buffer che abbia mai pro-vato. E questo è un plus: dalla chitarra ai pedali, fino a quello che esce dai coni, ogni cosa è decisiva-mente più efficace e sen-sibile”.Ma non è tutto. Un al-tro grande professionista italiano, Jurij Ricotti, ha avuto parole di grande ap-prezzamento per il Buff’n

boost, un pedale buffer con boost di 28 dB inte-grato, senza compressione né distorsione. "Il BNB è in assoluto il miglior booster che ho mai provato, il suo-no e la timbrica vengono rispettati e, a differenza di altri buffer che taglia-no alcune fre-quenze, il

BNB è assolutamen-te neutro, mentre la se-zione booster riesce dove nessun altro booster arri-va facilmente. La dinami-ca viene aumentata anche fino a 15-20db senza an-dare in distorsione, ed è ottimo da usare pre effet-ti o post effetti prima del-

la sezione reverb e delay. Il migliore in assoluto. E

last but not the least, 2 pedali in 1... un bel rispar-mio di spazio!” •

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www.randegal.com

La Galli Strings quest’an-no ha compiuto la bellezza di 122 anni, ed è un’azienda ita-liana specializzata nella costru-zione di corde ed accessori per strumenti musicali. In effetti la sua fondazione risale al 1890, e si inserisce nella grande tradi-zione partenopea di produzione di strumenti musicali a pizzico e ad arco. Facilmente definibile leader di settore, Galli è uno dei produttori più attivi al mondo, forte di un catalogo che com-prende corde per oltre 200 tipi diversi di strumenti, dagli archi per la musica classica a decine

di strumenti etnici, passando per i più estremi generi musicali (dropped electric guitar e fret-less electric guitar). E a questo vastissimo panorama di pro-dotti si affianca anche un ricco catalogo di accessori come cu-stodie, cavi, plettri, avvolgicor-de ecc.Con 20 dipendenti e una strut-tura distributiva che si esten-de su 113 paesi del mondo, la realtà Galli ha una storia ricca e articolata, che è bello risco-prire nei dettagli ampiamen-te descrtitti sul sito web (www.gallistrings.com). Sensibile agli

aspetti innovativi nella produzione di corte, Gal-li si propone come azien-da attenta ai materiali e pronta a rimettersi ogni volta in gioco. La più re-cente innovazione è l’in-troduzione delle corde “Procoated” cioè rivestite:

un impercettibile film di ma-teriale poliuretanico ricopre le corde, evitando il contatto con il sudore e gli agenti atmosfe-rici. Questo tipo di trattamento prolunga di 2 o 3 volte la natu-rale vita delle corde preservan-done nel contempo la sonorità. I grandi cambiamenti socio-culturali legati alla globalizza-zione turbano poco l’azienda, le cui solide fondamenta pog-giano su capacità tipicamente e spiccatamente italiane: l’arti-gianalità e la manualità accu-

mulate nel tempo e trasmesse di generazione in generazione.Artigianalità è la capacità di progettare “in progress”, di non pensare tutto prima, ma di ve-dere in corso d’opera cosa può essere migliorato. Gli spunti, le osservazioni, le esigenze di cen-tinaia di musicisti nel corso de-gli anni hanno inciso una traccia indelebile sulle corde musicali, corde che migliorano ogni volta che vengono usate, ogni singola volta che un musicista offre uno spunto di riflessione. •

GAlli: cORde, e nOn SOlO!

GALLI STRINGS NAPOLIwww.GALLISTRINGS.COM 081 759 00 29


Il Plexiglass è una materia pla-stica formata da polimeri del metacrilato di metile, este-re dell’acido metacrilico. Nel linguaggio comune il termine metacrilato si riferisce general-mente a questo polimero. In pa-role povere, questo materiale è il Plexiglass, materiale affasci-nante e dalle caratteristiche sor-prendenti, che Maber utilizza da anni per lavori e prodotti di gran-de raffinatezza. Da tempo, però, lo studio e l'impiego di questo materiale si è rivelato partico-larmente adatto per costruire fu-sti per batterie acustiche con una eccellente risposta in frequen-za ed è per questo che Maber ha lanciato la affascinante linea di batterie Maber Drums.

peRchÉ in MetAcRilAtO?

A differenza dei fusti in legno, quelli in metacrilato non soffro-no assolutamente di eventua-li variazioni climatiche: freddo, caldo, umidità non sono più un

problema. Il suono fluisce dal-lo strumento con sorprenden-te continuità e potenza. Per le sue caratteritiche il plexiglass si presta anche a creare pannelli fonoimpedenti ideali per la co-struzione di barriere insonoriz-zanti per batteria: un servizio che Maber fa solo su richiesta. Una soluzione semplice ed eco-nomica per isolare acustica-mente la batteria in sala prove e l'ideale per situazioni live che richiedano tale necessità.Sempre su richiesta (e questo è un plus importante) ogni fusto è completamente personalizza-bile: a seconda delle specifiche esigenze è possibile realizzare drumset differenti, unici ed ori-ginali... •

MABER DRUMS BRESCIAwww.MABERDRUMS.COM 030 3229117

Quest’anno M.O.V.Guitars si presenta in acustico. Pres-so lo stand situato nella sala “silenziosa”, è infatti possi-bile provare ed ascoltare gli ukulele Historia prodotti in collaborazione con Valerio Pennisi (nella foto insieme a Bob Brozman).

Gli ukulele sono un nuovo ramo della produzione de-gli strumenti che escono dal laboratorio M.O.V. Guitars di Paderno Dugnano, nelle di-verse dimensioni e finiture tutte custom. Immancabili gli strumenti semiacustici che portano sulla paletta la firma dell’autore, “Viola” e poi le “extreme customization” rea-lizzate nel laboratorio. •

Gli UKUlele FAnnO...hiStORiA

MOV GUITARSwww.MOVGUITARS.COM

Una vera raffica di novità: LAA Custom si presenta a SHG con tre pedali, un amplificatore e un sistema a 11 loop per la gestione via midi di pedali e amplificatori. Risposte a esigenze dei musicisti con i quali LAA Custom si con-fronta di continuo, e dai quali ha anche spunti e sug-gerimenti per nuove soluzioni e costan-ti aggiornamenti alla propria gamma.Ma veniamo ai det-tagli... A SHG viene finalmente svelato lo StarPhaser: un pha-

pedAli e SOlUziOni dA tORinOser non invasivo e molto liquido sfruttabile su tutti i suoni anche più distorti. Sono poi presenti l'ACME Rocket (un boost sporco in grado di ricreare il bottom end di un 100W accompagnato da una saturazione molto leggera) e il Germanium Boost, il pedale

perfetto per spingere qualsiasi ampli verso la saturazione.Sempre in questa specialissima gior-nata viene presen-

tato il nuovo ampli. Il suo nome è PRIMADONNA 30, la piccola

di casa LAA-CUSTOM. Un progetto da 30W con due canali boo-stabili, eq separata, loop e river-bero a molla. Il tutto in meno di 10Kg per un prezzo esplosivo di circa 1000,00 Euro. È disponibi-le sia combo che testata e vie-ne presentata da Michele Quaini.L'ultima grossa novità è rappre-sentata da un’interfaccia inno-vativa per la gestione dei pedali. In un case compatto sono conte-nuti 11 loop e altrettanti buffer

in classe A, un A/B Box, l'usci-ta tuner disaccoppiata e un si-stema di riduzione dei rumori di commutazione. Questo "ogget-to" può essere pilotato via Con-trol Change e Program Change da qualsiasi pedaliera midi. La programmazione può avvenire anche onboard attraverso l'in-terfaccia LCD a pagine o un PC tramite USB. •

LAA CUSTOM TORINOwww.MABERDRUMS.COM 030 3229117


LIZARDUNTERBERGER

SCUOLA SUPERIORE DI MUSICA (SPM)Chitarra elettrica 1 UD + CD MLR 704Chitarra elettrica 1 BI + CD MLR 705Pianoforte / Tastiere 1 UD MLR 706Pianoforte / Tastiere 1 BI MLR 707Batteria / Percussioni UD + CD MLR 710 Chitarra acustica e classica 1 UD + CD MLR 818Batteria e percussioni 2 UD + CD MLR 865

SCUOLE MEDIE A INDIRIZZO MUSICALE

SCUOLE DI MUSICA PRIVATE

INSEGNANTI DI SCUOLE DI MUSICA PRIVATE

SCUOLA SUPERIORE DI MUSICA (SSM)Basso elettrico VOL. 1-2 + CD MLR 729Basso elettrico VOL. 3-4 + CD MLR 736 Chitarra acustica VOL. 1-2 + CD MLR 731 Chitarra acustica VOL. 3-4 + CD MLR 737Chitarra elettrica - Hard Rock e Heavy Metal VOL. 1-2 + CD MLR 734Chitarra elettrica - Hard Rock e Heavy Metal VOL. 3-4 + CD MLR 730Chitarra elettrica - Rock e Blues VOL. 1-2 + CD MLR 726

Chitarra elettrica - Rock e Blues VOL. 3-4 + CD MLR 733Pianoforte acustico e digitale VOL. 1-2 + CD MLR 727Pianoforte acustico e digitale VOL. 3-4 + CD MLR 738

Armonia musicale moderna MLR 735Lettura ritmica MLR 728Teoria e lettura musicale + CD MLR 725

LIZARD

La collana delle accademie LIZARD

UNITÀ DIDATTICHE BRANI D’INSIEME

CD AUDIO VISITA IL SITO WEB www.lacertopolis.com

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FBT Elettronica è un'azienda storica interamente italiana, le-ader nel settore del Professional Audio, presente con i propri pro-dotti in oltre 40 Paesi nel mon-do. E per questa edizione di SHG/Ritmi Show proprio a FBT è stato chiesto di essere sponsor tecnico della prima assoluta presso il Fo-rum di Assago. Per questo motivo, oltre che negli stand all’interno di entrambe le manifestazioni, FBT è presente su tutti i palchi che ve-dono protagonisti i musicisti per demo, esibizioni e presentazioni.

Il "suono" di SHG35 e Ritmi Show 2 porta è un suono tutto FBT, ottenuto grazie all'impiego del sistema composto da Vertus CLA 604a e Ver-tus CLA 208Sa c o m p l e t a -ti dallo sta-ge monitor StageMaxX

12Ma. Sono tutte novità 2012 deci-samente apprezzate dai mercati na-zionali ed internazionali. E a questi, a livello di amplificazione professio-nale, si aggiunge il line array profes-sionale Vertus CLA, il nuovo sistema

modulare dalle molte-plici configu-

razioni di utilizzo che deve la sua straordina-

ria flessibilità

di impiego anche alla vasta gamma di accessori. •

SpOnSOR tecnicO e MOltO di più...

In alto: lo stabilimento FBT di Recanati

A sinistra: StageMaxX 12Maè il nuovo stage monitor

senza compromessi, posizionabile in due differenti inclinazioni per una

resa acustica perfetta. Oltre che nel tradizionale colore

grigio antracite, Vertus e StageMaxX sono disponibili

anche in colore bianco.

FBT RECANATIwww.fbt.it [email protected]


Agata, Petra e Camilla. Se cercate bene fra gli stand, non potrete non incontrarle. Badate bene, però: non sono tre fanciulle, ma tre effetti a pedale. Per la precisione, un overdrive/booster, un distorsore/fuzz e un si-gnal buffer.A produrli è Effettidiclara, un laboratorio che ha base a Marino, in provincia di Roma, e che si presenta per la prima volta a SHG.Massimo Pastori, che insieme a Tiziano Russo condivide la “carica” di titolare del laborato-rio, ci ha anticipato che l’esposizione mila-nese è stata scelta per la presentazione di qualche novità, oltre che dei pedali realizzati nel corso degli anni. “Sarà l’occasione giusta per chi non ha ancora avuto modo di provare i nostri effetti”, conclude. E in... effetti, se ci passate il gioco di paro-le, gli stompbox di Effettidiclara sono tut-ti da provare. Non soltanto per il suono, che si può apprezzare in parte attraverso i sam-ples presenti sul sito (www.effettidiclara.it); ma soprattutto per la caratteristica di “pezzo unico” che ciascun esemplare mantiene, pur rimanendo conforme al progetto complessi-vo. Insomma, la costruzione interamente ar-

eFFettidiclARA peR lA pRiMA vOltA A ShG

tigianale –in opposizione alla replica su scala industriale– è un valore centrale per Effet-tidiclara. Talmente importante da indurre i costruttori a manifestarlo anche nel design: ogni stompbox viene addirittura pitturato a mano con tinte diverse. “La vita”, scherzano Massimo e Tiziano, “è uguale a una scato-la di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita!” •

EFFETTIDICLARA 06 9384500www.EFFETTIDICLARA.com [email protected]

SiGnAtURe peR danny pOMO

Sono tantissimi, e tutti di prima grandezza, gli artisti con cui Daniele Pomo –sessionman ap-prezzat i s s imo anche come di-datta– ha col-laborato nel corso della sua brillante carriera. Dionne Warwick, Graham Nash, Patty Pravo, Mariella Nava, Tosca, Mietta, Paolo Vallesi, Valeria Rossi... sono solo al-cuni dei “big” che si sono rivolti a Daniele per affidare alle sue bacchette la sezione ritmica delle proprie produzioni.Da quest’anno, a questo elenco si aggiun-ge il nome di Vater. Il celebre produttore di bacchette di Holbrook, di cui Danie-le Pomo è endorser, ha infatti iniziato la commercializzazione delle bacchette Da-niele Pomo Signature. •

MASTER MUSIC 02 95.32.81.02www.master-music.it

MANNE SCHIOwww.MANNE.com [email protected]

bUOne vibRAziOni... peR i nUOvi bASSi MAnneCi sono voluti mesi di lavoro per arrivare alla costruzione del nuovo Vibrabass, lo stru-mento a marchio Manne che discen-de dal precedente modello Acustica e che nasce, come si legge sul sito Man-ne, per risolvere “i noti problemi dei bas-si acustici a cassa piena”.Ma lasciamo il racconto allo stesso An-drea Ballarin. “Mi sono preso un po’ di tempo quest’estate per lavorare a questo progetto, raccogliendo le idee, proget-tandolo e poi costruendo questo modello nuovo di zecca (...). È uno strumento fi-glio delle nostre esperienze ormai quasi ventennali di costruzione dell’Acou-stibass, sulle quali abbiamo inne-stato un nuovo sistema costruttivo ed alcuni aggiornamenti”.Così, se il look appare perfetta-mente in linea con la tradizione (e con il design originale della AcustiVibe, fatto in ragione del quale non pochi, prima di... con-tare le corde, pensano che si trat-ti di una chitarra), lo stesso non si può dire delle scelte progettuali, che qui an-diamo ad elencare.

La prima e più evidente novità è il pickup al ponte: quella montata sul Vibrabass è in-

fatti l’ultima release del modello pie-zo, ed è stata sviluppata nello specifico proprio per questo progetto. Sul fronte

delle essenze si impone un body in Ko-rina (“completamente svuotato”, precisa Ballarin) contrapposto allo scintillante top in pioppo. Il manico, in perfetto stile Man-ne, fa registrare la presenza di una tastiera sottile in resina, di laminato e di laterali in acero. Completano il tutto i tre controlli di tono (posizionati sulla fascia) e il pickup “annegato” in quella che sembra essere

la buca. “L’equilibrio particolare che si viene a creare attraverso l’inte-razione dei due pickup”, conclude Andrea, “è uno dei punti di forza che

ci sono stati segnalati dai bassisti a cui lo abbiamo fatto provare. Questa caratteristica per-mette infatti di riempire la sonorità del piezo tramite il

pickup magnetico”. Una caratteristica sulla quale si

sta ragionando, in casa Manne, per una eventuale versione upright e fretless... •

Backline presenta del-le edizioni autunnali per raffinati intenditori e per collezionisti. Ha infatti an-nunciato la distribuzione delle nuovissime Fall Limi-ted Edition Taylor, per l’occasione realizzate con dei legni e dei mo-delli davvero esclusivi ma, soprattutto, rea-lizzate in pochissimi esemplari.

Per que-sta esclusiva edizione au-tunnale, infatti, si parla di un solo pezzo ciascuna per le serie Presentation e Quilted Sapele, e sola-mente una dozzina di pez-

zi in totale per la Serie 400! Gli appassiona-ti non possono perde-re questa occasione speciale di avere un pezzo da collezione Taylor! •

le RARità tAYlOR

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METAFORE PER IL MUSICISTATEORIA E TECNICA DELL’IMPROVVISAZIONE JAZZRandy Halberstadt - MB 235 - Pagg. 330 - € 34,90Traduzione italiana di Danilo Memoli

UN LIBRO CHE ESPRIME CON SEMPLICITÀ ANCHE I CONCETTI PIÙCOMPLESSI (DA QUI IL TITOLO METAFORE), PER RISOLVERE DIFFICOLTÀCOMUNI ALLA MAGGIOR PARTE DI STUDENTI E MUSICISTI SU STUDIO EIMPROVVISAZIONE, TEORIA E PIANOFORTE, PRATICA DI PALCO EACCOMPAGNAMENTO, ESPANSIONE DELLA PROPRIA IDENTITÀ MUSICALE.

AEBERSOLD VOL. 2NIENT’ALTRO CHE BLUES - JAZZ & ROCKJ. Aebersold - MB 220 - Pagg. 44 - Con CD - € 19,90Traduzione italiana a cura di Alessandro Rubino

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AEBERSOLD VOL. 42BLUES IN TUTTE LE TONALITÀJ. Aebersold - MB 141 - Pagg. 64 - Con CD - € 19,90Traduzione italiana a cura di Alessandro Rubino

PER AMPLIARE I PROPRI ORIZZONTI BLUES, IN TUTTE LE TONALITÀ,CON MELODIE, ACCORDI E PARTI PER TUTTI GLI STRUMENTI.AEBERSOLD INSEGNA: «LA MUSICA NON PUÒ ATTRAVERSARCIPASSIVAMENTE, DOBBIAMO AVERE COSCIENZA DEL DOVE ANDIAMOIN RAPPORTO ALLA STRUTTURA ARMONICA DI UN BRANO.»

JAZZMASTER COOKBOOK Jim Grantham - MB 193 - Pagg. 372 - € 34,90Traduzione italiana a cura di M. Andreoni e F. Salerno

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ACCENTS AND REBOUNDSgeorge Lawrence stone MB 280 - pagg. 52 - € 14,90Trad. Italiana di Ricky Turco

MetoDo avanzato che prosegue e aMpLia stick controL. per Lo stuDio DeLLo sviLuppo DegLi accenti attraverso accurati stuDi, che porteranno aLL’aMbiDestria DeLLe Mani e sviLupperanno iL controLLo Ma anche iL tocco in graDo Di soDDisfare Le richieste più precise DeLLa Musica Di oggi. incLuDe uno speciaLe suL ruLLo pressato.

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METODO DI BANJO AUTODIDATTAtony trischka MB 293 - pagg. 52 - Con DVD - € 16,90Traduzione Italiana di Pierluigi Bontempi

MetoDo seMpLice e graDuaLe, per principianti, scritto Da un granDe Maestro DeL banjo, tony trischka. DaLLe basi per arrivare aD un LiveLLo Di abiLità interMeDio. con utiLi consigLi Di faMosi virtuosi DeL banjo, esercizi e brani bLuegrass in tab. iL DvD aiuta e Diverte.

CANzONIERE UKUlElE aa. vv. MB 290 - pagg. 192 - € 14,90

iL priMo canzoniere itaLiano per ukuLeLe, con 83 seLezionatissiMi successi (testi e accorDi) Dei più granDi artisti internazionaLi tra cui: avriL Lavigne, banD aiD, barry white, biLLy haLey & the coMets, bLonDie, bLues brothers, burt bacharach, cher, DaviD bowie, DiDo, eLvis presLey, frank sinatra...

La storia del basso elettrico scritta dallo stesso protagonista. In Bass Machine (Edizioni BigBox con la collaborazione di Bassli-ne Music Shop), Antonio “Rigo” Righetti si diverte a interpretare il ruolo del Precision Bass, stru-mento progettato dal geniale Leo Fender nel lonta-no 1952 e pen-sato per offrire volume e ma-neggevolezza ai contrabbassisti dell’epoca. Seppur compe-tente in materia, Righetti decide di non soffermarsi troppo su dettagli tecnico-costrut-tivi, scegliendo invece di raccon-tare (anzi, di far raccontare al protagonista) una sua versione della storia, che descrive l’evolu-zione dello strumento tramite le gesta dei bassisti elettrici che, a suo parere, ne hanno determina-to la fortuna. Ne viene fuori un racconto ori-ginale, “leggero” nella forma, ma ricco di contenuto, come è tipico di certe scritture specialistiche di matrice anglosassone. Nel diver-tente scambio di ruoli tra auto-re e protagonista, Bass Machine riesce a offrire informazioni sto-riche sull’evoluzione della tecnica e spunti di riflessione sull’esse-re bassisti tutt’altro che banali, così che persino i “non-musicisti”

(purché appassionati ascoltatori di musica) possono apprezzarne la lettura. “Non ho pensato a un lettore tipo cui rivolgermi”, spie-ga l’autore: “Non ho mai pensato di scriverlo neppure per bassisti. È come quando scrivi musica: non pensi a nessun utente finale, ti

esprimi in piena libertà, tentando di creare qualcosa di bello. Lo so che può sembrare fin troppo ambizio-so, ma questo è l’unico modo che conosco, un’espe-rimento di libertà totale!”. Bass Machine è pieno di citazio-

ni extra-bassistiche, spesso an-che extra-musicali. “Le citazioni extra-bassistiche”, afferma Ri-ghetti: “hanno rappresentato in qualche modo croce e delizia di chi ha dovuto fare l’editing del libro. Credo che una delle mie passioni preponderanti sia quel-la verso la scrittura e la lettura; i libri hanno rappresentato l’inizio del mio cammino verso una cul-tura che tende a liberare l’uomo, attraverso le porte che sono rap-presentate dalle parole che tut-ti troviamo. Diciamo che non mi piace pensare alla musica come un settore isolato ma credo sia giusto considerarla facente par-te di un sistema di vasi comuni-canti”.

Antonio “Rigo” Righet-ti è bassista e cantauto-re italiano. Le sue linee di basso si trovano su qualche milione di dischi. Rocker nell’anima, osses-sionato dal suono, ha av-viato una carriera solista Adora suo figlio Angelo, Francesca, un bel Preci-sion dentro a un Ampeg... A SHG tiene una presenta-zione del libro che è anche concerto e ascolto guidato di vinili con le musiche di alcuni bassisti che hanno segnato la storia del basso elettrico. •

il bASSO elettRicO Si RAccOntA

Casanova e Chianura Edizioniwww.auditoriumedizioni.it [email protected]


Non chiamatelo soltanto negozio. Percussion Villa-ge è un’autorità. Un luogo abitato da operatori esper-ti che vivono alla continua ricerca di prodotti, solu-zioni e materiali. Lo scopo: garantire al grande pub-blico di professionisti e appassionati lo sta-to dell’arte dell’offerta mondiale in tema di strumenti a percussione.Prendiamo ad esempio il marchio Odery: alle sue spalle c’è un’im-presa brasiliana che opera da più di vent’anni nel setto-re, e che impiega legni e materiali “di tutto rispet-to”, come dicono i ragazzi di Percussion Village, per produrre strumenti dall’in-vidiabile rapporto qualità/prezzo. Il catalogo Odery fa riferimento principalmente a tre modelli costruiti con acero, betulla e imbuia –un legno tipico brasiliano. Si chiamano rispettivamente Cu-stom, Eydentity (nella foto in basso a destra) e Fluence, e sono disponibi-li in combinazioni e finiture diverse. “Si va dal Jazz Set fino al kit con sette pezzi”, precisa Gianfranco, di Percussion Village. Che conclude ri-cordando come le batterie, che sono disponibili sia laccate che satinate, possono essere acquistate con o sen-za meccaniche.Un tema, quello dell’hardware, che conduce naturalmente all’argomen-to dei piatti. Quelli proposti da Per-

peRcUSSiOn villAGe: cOn il RitMO nel SAnGUe!

PERCUSSION VILLAGE 02 54116205www.PERCUSSION-VILLAGE.IT [email protected]

cussion Village sono principalmente i Tur-kish Cymbals: una gam-ma ricca che si è evoluta nel corso degli anni fino a guadagnare la stima di musicisti importanti, come Michele Salgarello,

Ivan Ciccarelli e Roberto Paglieri. Fra i piatti Turkish più importanti citiamo i modelli Mil-

lennium, Dark Hammer, Zeyphros, Vin-tage Soul, Rock Beat e Rock Beat

Raw... oltre ai nuovissimi piat-ti della serie Moderate, re-

alizzati con una lega B20 e disponibili nei formati Crash 16” – 18” / Ride 20” / HiHat 14”.Per concludere, una men-zione speciale va riserva-

ta alla ricchissima linea di accessori a marchio PV: una

gamma che proprio quest’anno si arricchisce di Mallett, Bacchette,

Rods e spazzole di vario tipo. •

pedAli di tUtti i cOlORi (e non solo...)

Se vi imbattete nel test corner Joyo, mettete in conto una sosta prolun-gata. Perché qui è possibi-le provare tutti –sì, avete letto bene, tutti– i peda-lini a marchio Joyo. Che non sono pochi. Anzi: la gamma attuale compren-de ventotto modelli, ri-partiti più o meno equamente fra

distorsori, si-m u l a t o r i , modulatori,

Booster, Noi-se Gate, Switch e unità... speciali.

La prova è interes-sante anche per-chè gli stompbox possono essere pro-

vati in tutte le confi-gurazioni possibili. E questo grazie anche alla disponibilità del nuovo multi-alimen-tatore a uscite isola-te JP-01e dell’unità PXL8, un Pedal Loo-per per 8 effetti.

JP-01, in particolare, si mette in luce per la presenza di una protezione integrata per cortocircuito, con led di segnalazio-ne sulle singole uscite ed uscite isolate.

Le sorprese però non fi-niscono qui; perché nel-la postazione di Suona.it fanno bella mostra di sé anche le armoniche professionali a marchio

Seydel. Anche in questo caso, la gamma completa of-fre una grande varietà

di “colori”: le tonalità disponibili sono infat-

ti tantissime –anche le più “impensate”– e tutte da

scoprire... •

SUONA.IT [email protected]

I fusti in noce rappresentano a un tem-po una raffinata scelta estetica e una straordinaria scommessa (vinta) a livel-lo acustico.Il noce, legno nobile per eccellenza, si presta infatti a una accurata lavorazione, perché la sua rigidità, unita alla scelta di produrre la-mine da 5 o 6 millimetri di spessore, garan-tisce una straordinaria tenuta nel tempo con una bassa reazione ai mutamenti climatici (umidità e temperatura). La linea Starclas-sic si arricchisce dunque di quasta superba

gamma di prodotti, curati singolarmente da-gli artigiani Tama, che lucidano ogni singolo fusto nella tonalità bruna, capace di esalta-re anche la raffinatezza delle meccaniche e delle parti metalliche. Il risultato è una eccezionale risposta ai transienti e un formidabile incremento di potenza nella parte più profonda dello spet-tro sonoro. •

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A vederla funzionare si ha l’impressio-ne che sia uno strumento software. E invece è di puro metallo, e anche bel-lo forte. Stiamo parlando della novità più attesa fra quelle con cui FX Case si presenta al Forum di Assago: il model-lo TCP 2.0. Bella da vedere, comoda nell’impiego, espandibile oltre ogni aspettativa (con la possibilità di collegare fino a 16 loop di pedali), la nuova pedalboard accoglie due importantissime innovazioni.La prima, che passa sotto il nome di “Switchless”, è una funzione brevettata che permette lo scambio tra i vari preset sen-za il minimo rumore di commutazione. Ma ancora più interessante è, a nostro parere, la funzione “Reverse”.Grazie ad essa è possibile invertire la posizio-ne dei pedali all’interno della catena audio senza intervenire fisicamente sul cablaggio.“La pedalboard”, spiegano in quel di Pisto-ia, dove nascono tutti i prodotti a marchio FX Case, “dà la possibilità di attivare o di-

sattivare l’inversione su determinati loop. I led dei pulsanti notificano l’avvenuta inversione lampeggiando –anzichè rimanere fissi, come nei loop tradizionali”.Accanto alla TCP 2.0, FX Case pre-senta il nuovo Looper Programmabi-le 2.0. Le specifiche parlano di otto canali

espandibili a dodici, di complete funzio-nalità MIDI, della possibilità di implemen-tare –su richiesta– le medesime funzioni innovative presenti sulla pedaliera TCP 2.0.Ma c’è dell’altro: perché il costrutto-re toscano. che progetta e realizza rigo-rosamente a mano pedaliere e sistemi di controllo di alta qualità, vanta un catalo-go piuttosto ricco. Del quale fanno parte anche gli effetti modificati. “Tutti, o quasi, sanno che i pedali a vol-te non suonano veramente come ci aspet-

tiamo”, chiariscono alla FX Case. “Ma è possibile, su mol-ti pedali, eseguire alcuni ritocchi al circuito inter-

no per migliorarne le pre-stazioni”.

Cry Baby, Boss, Ibanez... e chi più ne ha più ne metta. Pre-sentatevi da Claudio con una

richiesta, magari qualche spe-cifica... e lui farà il resto! •


Accade, a volte, che le idee alla base di un prodotto siano così radicate nel pensiero di un imprenditore da superare persino la logi-ca commerciale. Qualcuno chiama questo fe-nomeno con il nome di mission o di filosofia aziendale; altri parlano malignamente di os-sessione. Nel caso di Angelo Tordini –fondatore e ani-ma di Reference Laboratory, il produttore di cavi di altissima qualità che ancora una volta è sponsor tecnico di SHG / Rit-mi Show– possiamo impiegare tranquillamente senza tema di smentita tutte e tre le definizioni.Nel bel mezzo di un imponente ro-adshow che sta gi-rando per tutta Italia –fra l’altro con la partnership di Accordo– Tordi-ni affronta il doppio appuntamento di Se-cond Hand Guitars e di Ritmi Show 02 con l’energia e l’entusiasmo di sempre.“Think, plug and play. È questo –racconta– il nuovo motto con cui ci presentiamo al pubblico. Perché dopo tan-ti anni passati a spiegare l’im-portanza dei cavi di segnale ci rendiamo conto che il cammino è ancora lungo. Che spessissimo chi ac-quista un cavo o un microfono lo fa ascol-tando le ragioni della pubblicità e del prezzo e non, come sarebbe più logico, quelle del proprio orecchio”.Reference Laboratory, lo ricordiamo, affian-ca all’attività di progettazione e produzio-ne di cavi e sistemi audio la distribuzione in Italia di marchi esteri leader nel settore del-la ripresa del suono (Audix), dei sistemi audio (Adamson) e dell’effettistica per chitarra (Source Audio). “Ci troviamo –commenta Tor-dini– a lavorare lungo tutta la catena del segnale, dalla ri-presa al mixer, dalla console al sistema di amplificazione. È una prospettiva interessante, che ci obbliga a valutare ogni giorno l’importanza dei cavi”.Spesso sottovalutati, i cavi di segnale sono il mezzo attraverso cui il suono dello stru-mento viene trasportato da un punto all’altro dello studio o del palco. Se di cattiva qualità, possono generare problemi fastidiosi. Come

REFERENCE LABORATORY 071 7202120www.REFERENCELABORATORY.COM [email protected]

l’introduzione di interferenze dovute alla mancanza di una schermatura adeguata o la perdita di sezioni importanti del segna-le audio.“Il guaio –continua Tordini– è che in gene-re nessuno se ne accorge, se non nel caso di problemi macroscopici. Mi spiego: se un cavo fa rumore viene cambiato, in tutti gli altri casi va bene, non si discute nemme-no. Se invece non connette, se ne acquista-

no altri tre, secondo il motto meglio tre cavi economici che uno di

qualità”.In questo panorama de-

solante c’è tuttavia qualche luce. Sta cre-scendo, seppur len-tamente, una nuova generazione di tec-nici e musicisti che conosce le pecu-liarità acustiche di strumenti e voci, e che di conseguen-za sa scegliere i

cavi con l’orecchio.Non è un caso, insom-

ma, che i tecnici di SHG abbiano scelto Reference.

“La differenza è enor-me”, dice Tordini. E anche

quest’anno Reference Laborato-ry ha predisposto una postazione di ascolto dove questa affermazione può essere verifi-cata. Postazione che può essere replicata con facilità anche in un qualsiasi punto vendita che abbia in assortimento i cavi Reference.“Su questo stiamo insistendo tanto. E mi per-metto di lanciare un appello a tutti i lettori: andate in un negozio con i vostri strumenti (chitarra, ampli, stompbox, microfoni, vede-te voi, ma portatevi i vostri cavi) e chiede-te di provare i nostri cavi sulla vostra catena audio. Metteteli ovunque: fra il microfono e

il pre, fra la chitarra e la pedaliera, fra un effetto e l’altro e da questi al mi-xer e alle casse. Abbiamo cavi per tutte le necessità e per tutti i gusti, anche in funzione dello stile mu-sicale. Indipendentemente

dalla scelta che farete, sono certo che senti-rete la differenza”.Tutta questa sicurezza è ampiamente motiva-ta. Al di là delle caratteristiche elettriche, per il cui approfondimento vi lasciamo volentieri ad uno dei sette workshop in programma oggi –o, se preferite, ad una qualsiasi delle date del workshop Migliora il suono della tua band– i

cavi Reference hanno caratteristiche fisiche diverse rispetto alla media. Come quella che va sotto il nome di Oxygen Free, che Tordini ci spiega così: “L’ossigeno fa a pugni con la capa-cità del rame di condurre un segnale audio. At-tenzione, non parliamo di un semplice segnale elettrico: se dovete accendere una lampadina, va benissimo un cavo di rame qualsiasi. Ma il segnale musicale è un’altra cosa, e perché non si lasci sul terreno una buona fetta delle in-formazioni è necessario impiegare un rame speciale. Un rame dal quale l’ossigeno viene eliminato con un procedimento apposito. Na-turalmente non è una caratteristica comune, né si tratta di un materiale a buon mercato.... ma la differenza si sente, eccome!”Le occasioni per provare di persona la diffe-renza Reference (e Audix, nel caso di una ri-presa microfonica) non mancano in questo doppio SHG / Ritmi Show. Oltre ai test presso lo stand, nel corso della giornata sono infat-ti sette i seminari sui palchi 1 e 2 durante i quali è possibile confrontarsi con il Referen-ce Team, una band di artisti che impiegano i prodotti della Casa di Osimo.“Sono incontri illuminanti”, conclude Tordini. “Di recente mi sono confrontato con un can-tante che impiegava un noto microfono da voce. Gli ho chiesto per quale motivo avesse scelto proprio quel modello, e se al momento dell’acquisto avesse preso in considerazione delle alternative. Alla sua risposta negati-va, gli ho chiesto di cantare senza amplifica-zione, tenendo le mani aperte a fianco delle orecchie. In questo modo si percepisco-no chiaramente le carat-teristiche della propria voce senza passare attra-verso le alterazioni dovute a com-pressione ed equalizzazione dell’impianto. Superata questa prova, gli ho proposto il confronto fra il suo vecchio microfono e un microfono Audix per voce con cavo Reference”. L’aneddoto vuole rimarcare l’importanza di una valutazione atten-ta del suono e di una conseguente scel-ta consapevole in fase di acquisto. Per la cronaca, il cantante ha poi imme-diatamente abbandonato il vecchio microfono per il nuovo. “La passio-ne per la musica –conclude Tordi-ni– non può subire il penalty di un filo...” •

peR MiGliORARe il SUOnO dellA bAnd... e dellA vOce


teMpO di nOvità in cASA WeApOnQuasi in sincronia con l’edi-zione del ventennale di SHG si rendono disponibili per il mercato italiano i nuo-vi esemplari della Weapon® 2012 /// SIX™. Uno strumen-to che, per dirla con le parole del suo ideatore Julius Loglio, “è connotato da una sostan-ziale evoluzione nell’ergono-mia del corpo e da un diverso sistema di finitura ad alta re-sistenza”.

L’obiettivo, naturalmente, resta quello di garantire pre-stazioni ineguagliate sia sul piano della resa acustica che sul versante dell’ergonomia. In questo senso, un ruolo fondamentale è giocato dal Framework, il nuovo body er-gonomico in lega di allumi-nio da cui si diparte il manico brevettato realizzato in ma-teriali compositi.Ad unire le parti c’è l’esclu-sivo sistema di giunzione F.A.N. (Full Access Neck) al 24° tasto. Le caratteristiche dello strumento si comple-tano quindi con la paletta reversibile Weapon® Dou-bleFace, l’elettronica atti-va EMG, il ponte Floyd Rose original.“I punti forti della nuo-va chitarra”, dichiara Julius Loglio, “sono il bilanciamen-to ottimale e la perfezione timbrica. Che vi invito natu-ralmente a provare di perso-na presso lo stand....” •

“Artesound promette non solo il suono che tutti noi custodia-mo nei nostri sogni, ma anche un colpo d’occhio dalla spicca-ta personalità e dal feeling uni-co. Amplificatori che si sentono a proprio agio sui grandi palchi come nei club, come nel proprio salotto”.Sono le parole testuali con cui Romano De Carlo, fondatore di Artesound, ci ha presentato la fi-losofia a cui fa riferimento per la progettazione e la costruzione dei suoi amplificatori. Una filosofia che non scende a compromessi, ma che al contra-rio si impernia sulla ricerca co-stante della qualità assoluta, nella convinzione che solo un prodotto superlativo, ridonda-

Se il SUOnO Si FA bellO

ARTESOUND 333 10 84 752www.ARTE-SOUND.COM [email protected]

to e ben costruito, può reggere alla pro-va del tempo. Ecco quindi spiegata la scelta, ad esempio, di impiegare sol-tanto materiali e componentistica di altissima qualità. Negli amplificatori a marchio Artesound si trovano cabinet in legno massiccio, chassis in alluminio, trasformatori sovra-dimensionati che la-vorano senza stress, valvole selezionate ed accoppiate, con-densatori di qualità, resistenze ad impa-sto di carbone o os-

sido di carbone.La medesima attenzio-ne è dedicata ovviamente alla fase progettuale; ma è nella costruzione ma-nuale di ogni singolo am-plificatore che la perizia e l’esperienza Artesound si manifestano con mag-giore chiarezza. È anco-ra De Carlo a precisare: “I montaggi elettrici fatti a

mano con la tecnica point-to-point o su turret board con cavi per alte temperature garantiscono a que-sti amplificatori alta qualità del suono, robustezza e durata eccezionali”. A que-sto si aggiunge poi la grande attenzione da sempre dedicata agli aspetti esteriori di ciascun ampli. “Il design”, conclude De Carlo, “è sempre stato importantissi-mo per Artesound. I nostri amplificato-ri sono anche belli da vedere, e questo non è un fatto di

importanza seconda-ria. Per riassumere: qualità della progettazione, qualità dei ma-teriali, costruzione maniacale e aspetto esteriore magnifico... Possiamo assicurare ai nostri clienti che il loro acquisto è più che oculato. Davvero, chi investe in un ampli Artesound ha la ga-ranzia di un oggetto che man-tiene il suo valore inalterato nel tempo”. •

WEAPONwww.WEAPONGUITARS.COM

I nuovi rullanti Premier Aviation appartengono alla British Collec-tion, una selezione di strumenti di altissimo livello, progettati e rea-lizzati in Gran Bretagna.Anch’essi sono stati progettati ispirandosi alle tradizionali tecni-che degli artigiani inglesi e par-tendo dai materiali migliori, come uno splendido rovere inglese ge-orgiano. A questi rullanti, circon-dati dalle batterie Premier, Master Music affianca anche il nuovo set di piatti Benny Greb: tre nuo-vi modelli della Byzance Vintage Series, prodotta in casa Meinl con la complicità del batterista Benny Greb. I nuovi piatti Sand Cymbal

MASteR MUSicnel MOndO delle peRcUSSiOni

Models sono martel-lati a mano e ven-gono realizzati con la lega bronzea B20. Sulla superficie superiore viene applicato un trattamento di sab-biatura che conferisce loro un suono e un look decisamente vin-tage. E sempre da Meinl c’è la nuova gamma di Ca-jon professio-nali. Realizzati artigianalmen-te in Spagna, completano la già vasta gam-ma di cajon

Meinl. Curiosi i nomi scelti per i nuovi modelli, destinati al mondo Flamenco: Soleà, Buleria e Segue-riya. Ogni modello ha caratteristi-che costruttive diverse, come per esempio la posizione delle corde

interne, o la tavola battente. Mai prima d’ora un produt-tore industriale si era spinto così avanti nella realizzazio-ne di un Cajon pro, fatta ec-cezione naturalmente per le raffinate produzioni artigia-nali andaluse. •

MASTER MUSIC 02 95.32.81.02www.MASTER-MUSIC.IT [email protected]


Chissà se lo avete rico-nosciuto. Il signore con gli occhiali che sie-de alle spalle delle due Ferrarelle nella foto qui a fianco è un certo De Gregori. Il simpati-co chitarrista in shorts della foto in basso, in-vece, risponde al nome di Carl Verheyen. Da noi è meno noto, ma la sua band forse ha qual-che speranza di esse-re ricordata: si chiama Supertramp.Cosa abbiano in comu-ne è presto detto: en-trambi costruiscono una parte considere-vole del proprio sound impiegando i prodotti a marchio VDL. VDL Professional Ana-logics è un’azienda ita-liana specializzata in apparecchiature audio di fascia hi-end ed ef-fettistica per chitarra e strumenti. Quest’an-no si affaccia per la prima volta a SHG per presentare al pubblico alcune novità, nonchè l’intera linea di prodotti a catalogo, dei qua-li si dice siano già un “classico” per profes-sionisti e appassionati.Valerio Di Loreto, che della VDL è... l’inizia-le, nel duplice senso di fondatore e di nome, ha assicurato la presenza dell’intera gam-ma di apparecchiature da studio: il pre-

amplificatore Duepre, il compressore ottico ad attenuazione psi-coacustica Otticomp, e il nuovo equalizza-tore 5 bande full pa-rametric. Tutti in uso presso alcuni fra i più importanti studi di re-gistrazione e foni-ci italiani ed europei, come dimostra la ter-za foto, scattata a Ber-lino.Per quanto riguarda gli effetti a pedale, SHG è il teatro della presen-tazione (con relativo hands on) della se-conda versione de “il Distorsore” e del nuo-vo boost, definito alla VDL come un vero e proprio preamplifica-tore da studio racchiu-so in un pedale.Tutti i pedali (vale a dire l’Overdrive, il Di-storsore, il Fuzz, il Bo-ost e il Tremolo) sono a disposizione del pubblico per prove

pratiche. Per chi poi desidera fare quattro chiacchiere, l’appuntamento è all’interno dello stand, in condivisione con un nome molto noto al popolo della chitarra: Spa-ghettiGuitarTools. “In un ambiente cordia-le (anche per le orecchie)”, conclude Valerio, “potremo parlare di quello che da sempre ci appassiona di più”. •

VDL Professional Analogics www.vdlanalogics.com [email protected]

QUAlità SenzA cOnFini dA vdl pROFeSSiOnAl AnAlOGicS

GROOVSTER è un nuovo e aggressivo marchio che propone corde create per soddisfare le esigenze dei musicisti che vogliono sem-pre il meglio per il proprio strumento a costi ragione-voli. Sul sito groovsterstrings.com si legge testualmen-te: "Le nostre corde uni-scono l'alta qualità dei

materiali provenienti dagli USA, esattamente gli stes-si utilizzati dai più blasona-ti costruttori di corde, ad un'attenta ricerca sul suono e sulla resi-stenza all'ossida-zione, per offrire il meglio in ter-mini di timbrica, presenza e dura-ta del tuo sound".

La scelta è quel-la di offrire a ogni musicista la possibiltà di ac-quistare diretta-mente online dal

produttore, a prez-zi ovviamente molto competitivi, sia cor-de per chitarra che

per basso. •

cORde Online

GROOVSTER www.groovsterstrings.com

di dOnAtOSul sito di Di Dona-to Guitars si incon-tra questa frase: “La tradizione liuteristi-ca italiana rappre-senta sicuramente una delle maggiori ricchezze culturali, artisti-che ed artigianali del nostro Paese. Di Donato Guitars raccoglie questa tradizione ma cer-ca al contempo di proporre strumenti innova-tivi in grado di ispirare l’utilizzatore e stupire l’ascoltatore. Vogliamo dare al musicista uno strumento esclusivo ed affidabile in grado di accompagnarlo in ogni situazione e capace di materializzare le sue emozioni. Chi l’ha prova-ta l’ha definita viva. Noi non arriviamo a tan-to ma suggeriamo di provarla, anche venendoci a trovare”.Il riferimento è agli strumenti veramente ori-ginali di Di Donato, che parte da un corpo in alluminio e approda a finiture in legni pregia-ti, costruendo di fatto una nuova sintesi per la realizzazione di chitarre capaci di dire qualco-sa di nuovo. Reduce dalla recente esperienza canadese (Di Donato ha partecipato su invi-to al Montreal Guitar Show, durante il quale si è confrontato con artisti del calibro di Spalt, Teuffel, Nik Huber, Ritter e molti altri) nel-la cui cornice era l’unico italiano presente nel-la sezione elettrica, che comprendeva peraltro un numero chiuso di 40 partecipanti da tut-to il mondo, Di Donato ha anche avuto inco-raggianti riscontri commerciali grazie all’inizio della distribuzione negli Stati Uniti e a Singa-pore attraverso negozi boutique, focalizzati su strumenti speciali.Quest’anno ha anche la possibilità di ave-re come endorser proprio qui a SHG Mr. Tony Remy (www.tonyremy.com), musicista londine-se che suona regolarmente con artisti del ca-libro di Sarah Jane Morris, Annie Lennox, Jack Bruce e che ha collaborato con tantissimi al-tri, da Herbie Hancock, passando per Incognito e Matt Bianco, fino a Joshua Redman. “Siamo orgogliosi di avere la possibilità di far sentire i nostri strumenti attraverso un musicista così talentuoso e viscerale” commenta un emozio-nato Enrico Di Donato a questo proposito.Ma c’è un’altra grande soddisfazione che sta coronando i sogni dell’innovativo liutaio italia-no: entro fine anno un suo strumento entrerà a far parte della collezione del National Guitar Museum negli Stati Uniti, l’unico museo ame-ricano dedicato alla storia e allo sviluppo della chitarra elettrica. Al momento in cui andiamo in stampa lo strumento sta per essere termina-to. Visitate lo stand Di Donato: se i tempi sono stati rispettati, questo “pezzo da museo” è visi-bile in anteprima proprio qui a SHG! •

DI DONATO GUITARSwww.didonatoguitars.it


Shine, diRt & GlAM: dA JAde & FRÈeS 50 WAtt RMS in 9 KG di peSONell’era del prêt-à-porter, dove tutto si ri-duce alle minime dimensioni, non poteva-no assolutamente mancare gli amplificatori “compattissimi” per chitarra e basso. Shine, Dirt e Glam sono le tre nuove nate di casa Jad&Frèer. Testate valvolari per chitar-ra che offrono 50 watt RMS in pulito (80/90 watt in full clipping) spremuti da tre valvole di pre-amplificazione (12ax7) e due valvole finali (6L6 o EL34 in base al modello), il tut-to racchiuso in un case in legno da 40x22x22 cm, con un peso complessivo di 8,9 Kg. “Se stessimo parlando di monocanali”, preci-sano alla Jad & Frèer, “la cosa potrebbe an-

JAD & Frèer CASTENEDOLOwww.jadefreer.net [email protected]

che essere plausibile, ma se vi dicessi che si tratta di modelli a due/tre canali e che proba-bilmente arriveremo a quattro?”.Le tre testate si pre-sentano in ordine cre-scente di caratteristiche. Shine, che apre la serie, è una monocana-le con riverbero digitale integrato regolabi-le, equalizzatore a tre bande e due ingressi indipendenti con controlli di gain, utilizzabili contemporaneamente attraverso un classico

A/B switch; le sonorità spaziano dai puliti più cristallini e punchy, al jazz, al blues, all’hard rock.Dirt offre invece due canali; la sua architettura divide nettamente se-zione pulito e sezione distorto con equalizzazioni separate, un gain ed un volume indipendenti su ogni ca-nale. Può ottenere con facilità suoni arpeggi limpidi, overdrive cremosi e lead dai gain generosi.

Tre canali, infine, costi-tuiscono il terreno di gioco di Glam - un mo-dello classico con clean, crunch e lead, equaliz-zazioni separate tra la sezione pulita e la se-zione overdrive, un gain

ed un volume su ogni ca-nale. Con un pulito che può arrivare ad un leggero overdrive, un crunch presente e mas-siccio ed un lead estremo, questo prodotto è davvero una testata “tuttofare”.Ciascun modello dispone di una pedaliera di controllo interfacciata con un cavo jack ste-reo, due uscite per le casse ad impedenza se-lezionabile (4, 8 o 16 ohm), send e return seriale escludibile da footswitch, regolazioni di Presence e Depth sul finale e doppio ma-ster volume selezionabile da pedaliera. Dulcis in fundo, tutte vantano una dinamica ecce-zionale ed un rumore di fondo quasi nullo grazie alle innovazioni introdotte nella pro-gettazione dei circuiti. Che possono... pardon, devono essere provate di persona! •

YAMAHA LAINATEwww.YAMAHA.IT 02 935771

In occasione della sua prima vera par-tecipazione a Second Hand Guitars, Yamaha ha deciso di portare come ospite uno dei suoi endorser più apprezzati e sti-mati a livello in-ternazionaleÈ Victor Smolski: chitarrista bie-lorusso, compo-sitore e mente creativa dei Rage, metal band tede-sca che calca le scene da più di 20 anni. L’esibizione al Fo-rum sarà l’ultima di un breve clinic tour italiano in cui Smolski pre-senterà la versio-ne signature della sua RGX420DZII, disponibile in un lus-suoso pack con cd, dvd ed altri gadget personalizzati. Una chitarra pensata per rispondere alle aspettative di ogni sh-

redder che si rispetti, e che nonostante il prezzo accessibile presenta tutte le caratteristiche di uno strumento high

end, dai legni all’hardware di alto livello. Au-tore di vari testi e dvd di didat-tica, chitarrista, violoncellista e pianista (nonché guidatore di ral-ly…) Smolski è da anni uno dei chi-tarristi metal più apprezzati per la sua tecnica e le sue evoluzioni classiche, come sull’ultimo album Majesty and Pas-sion dove rivisi-ta Bach in chiave moderna insieme

a tantissimi ospiti, della scena metal internazionale e non solo. Vi invitia-mo a non perdere la sua clinic alle ore 15:00 sul palco 4! •

victOR SMOlSKi A ShG 35!

ENGL dedica agli amanti del metal moderno una testata pensata solo per loro e prodotta in serie limitata. Si tratta di un progetto comples-so e ambizioso, che nasce dalla collaborazione e dalla complicità con il chitarrista dei Rage, il russo Victor Dimitrievic Smolski.Secondo un’intervista citata anche sulle pagine di Accordo, Smolski, chitarrista solista, tastieri-sta e arrangiatore per il trio heavy metal tede-sco Rage fin dal 1999, racconta di aver sempre avuto un debole per gli amplificatori ENGL, e di averne usati molti nel corso degli anni, al-ternandoli in studio e sui palchi per sfruttare i punti di forza di ogni modello.Oggi le sue richieste specifiche e pertinen-ti hanno incontrato la proposta degli ingegneri ENGL, consentendo di dare alla luce una testata in grado di sprigionare la potenza di cento watt grazie a un finale basato su valvole 6L6 protet-te da un aggressivo pannello frontale sul quale campeggia scintillante il logo ENGL. •

UnA enGl d’AUtORe

MOGAR MUSIC 02 935 961www.MOGARMUSIC.IT


Un GiOiellO di plettRO, dA SiGnUM eUROpePiù che ad un’esposizione di chitarre, la foto a fianco fa pensare ad una maison della gio-ielleria. Ed è proprio così: perché Signum Eu-rope, che l’anno scorso aveva fatto una prima comparsa a SHG, è davvero un’azienda atti-va nella filiera dell’oreficeria e dell’argente-ria. Un’azienda che opera in tutta Europa, il cui patron Franco Pilotto “soffre” di una pas-sione tutta speciale: quella per le chitarre.Come conseguenza diretta di questa... malat-tia, Pilotto ha deciso di portare nel mondo dei suoni l’esperienza e la bravura degli ora-fi. Ne è nato un prodotto, il plettro LW#03, che si impone per il disegno innovativo, per la qualità dei materiali e per i risultati acustici che è in gra-do di offrire. Ma andiamo con ordine...“All’indomani di SHG34”, ha raccontato Pilotto nel corso di un’intervista recentemen-te apparsa su Accordo, “vole-vo creare un nuovo plettro che fosse un concentrato di tec-nica, esperienza e abilità co-struttiva. (...) mi sono quindi dedicato interamente, nel cor-so del 2011 e del 2012, alla

realizzazione di ben otto mo-delli diversi. Prototipi che han-no saputo raccogliere non solo le mie esperienze personali di musicista, ma anche quelle di altri amici musicisti e maestri con cui sono in contatto. Il ri-sultato così raggiunto è stato la creazione di un nuovo plet-tro che ha superato tutte le nostre aspettative”.LW sta per “Lethal Weapon”: un acronimo che è anche una descrizione. Il plettro rea-

lizzato da Signum è in effet-ti un oggetto rivoluzionario, che nelle intenzioni di chi l’ha progettato vuole migliorare il modo di suonare di chi lo sce-glie. Chi lo ha provato sostie-ne che, dopo una prima fase di “apprendimento”, si arriva ad una sua completa assimila-zione. Merito del foro centra-le ovale, che impone, per così dire, la postura corretta.Ma merito anche della finitura

pregiata –una satinatura speciale che viene ap-plicata a mano, pezzo per pezzo– e della scelta dei materiali, qui variati in funzione del tipo di risposta acustica che si vuole provocare.Chi lo desidera è dunque invitato a provare i due modelli oggi disponibili. LW#03 Silver, in Argento massiccio (nella lega Sterling Silver 925), si fa riconoscere per la ricchezza e la brillantezza del timbro, oltre che per l’origi-nale capacità che ha di “accarezzare” le cor-de senza creare uno shock di contatto.LW#03Gold, invece, è costruito in ottone e ricoperto da una placcatura protettiva in oro 18 carati. Ha un attacco duro, grintoso, par-ticolarmente privo del tocco soft. •

SIGNUM EUROPE Bassano del Grappawww.SIGNUMEUROPE.COM [email protected]

Da più di dieci anni, la Music Academy di Bologna coltiva inten-si rapporti con le più autorevoli scuole di musica del pianeta per rafforzare la propria vocazione internazionale e garantire una pro-posta didattica d’avanguardia, certificata su scala nazionale ed eu-ropea. La rete mondiale di relazioni, inaugurata sul finire degli anni Novanta attraverso il fitto rap-porto di collaborazione con il LA Music Academy allora coordina-to da Frank Gambale, si estende oggi alle maggiori scuole Vocatio-nal (l’ACM Guilford, in Gran Bre-tagna, e il Musicians Institute di Hollywood), alle grandi università (University of Essex) e ad impor-tanti enti certificatori, come il bri-tannico Edexcel.Questa complessa serie di intera-zioni rappresenta oggi la risposta più autorevole al problema della sostanziale mancanza di un rico-noscimento istituzionale degli studi musicali. Grazie infatti al rigido programma di certificazione –che prende forma attraverso una ve-rifica continua dei requisiti qualitativi imposti dagli enti incaricati– i Diplomi rilasciati da Music Academy (Bachelor of Art), equivalenti

delle Lauree triennali italiane di 1° ciclo, hanno valore in tutta l’U-nione Europea, nel Commonwealth (53 Paesi tra Asia, Oceania, Afri-ca e Canada) e sono facilmente parificabili negli Stati Uniti. Al di là della pura e semplice certificazione dei titoli di studio, i rap-porti con le Università estere garantiscono a tutti gli studenti lo

scambio inter-culturale e impor-tanti opportunità internazionali. Queste si fanno particolarmen-te interessanti con il program-ma CSA (Centro Sviluppo Artisti): un laboratorio che offre ai giova-ni talenti l’aiuto concreto dei Tu-tors delle Academy nella fase di composizione e arrangiamento del primo repertorio originale, e che in seguito garantisce il con-tatto con l’industria discografica e il management attraverso uno Showcase in cui gli allievi si esi-biscono dal vivo.

Non è un caso che molti degli studenti di Music Academy siano oggi rispettati professionisti con al loro attivo la partecipazione a produ-zioni e tour di primissimo piano. La didattica di qualità, soprattutto se certificata, dà sempre ottimi risultati... •

M.A. bOlOGnA: lA didAtticA dAllA QUAlità ceRtiFicAtA

MA Europe BOLOGNAwww.maeurope.org 051 63 13 706


BRBS POGGIO RENATICOwww.brbsamplification.com [email protected]

La visita alla postazione BRBS Amplification merita senz’al-tro una sosta prolungata. Il costruttore di Poggio Renati-co espone quest’anno l’intero ventaglio della sua produzio-ne. In posizione dominante c’è la gamma delle testate ar-tigianali per chitarra, che si compone di tre modelli diver-si per specifiche e target di ri-ferimento.Il primo “soggetto” in mo-stra è la 3 canali BRBS100 (di cui proponiamo un’immagine... ravvicinata in basso a destra), pensata per gli amanti dei suoni rock british in cerca di maggior versatilità. Al suo fianco sono esposte la 2 canali compatta da 50 watt Vin-tage Class –per suoni piu morbidi ma di ca-rattere– e la 3 canali midi EX3, che alla BRBS definiscono come “il massimo della versatilità unito a suoni eccellenti ed alla costruzione artigianale di elevata qualità... un must per il moderno guitar hero e per il rock-metal”.Se tutto questo non vi basta, date un’occhiata agli altri pro-dotti che BRBS porta a SHG. Troverete una cassa da 4x12”, casse da due altoparlanti e cavi segnale di altissima qualità. Ol-tre alla gradevolissima sorpresa

dei pedali “True Drive”, over-drive rigorosamente boutique che qui vengono presentati in anteprima. “Tutti i nostri prodotti”, ci ha raccontato Sebastiano Bar-birato, fondatore e anima di BRBS amplification, “impie-gano i migliori componen-ti disponibili sul commercio. Componenti che, mi piace ri-cordarlo, vengono scelti non soltanto per le loro caratte-

ristiche tecniche, ma anche e soprattutto per il modo in cui influiscono sul timbro finale. A volte la scelta fa a pugni con il valore intrinse-co e tecnologico del singolo componente, ma troviamo che questo non costituisca un pro-blema. Ciò che importa davvero è il suono”. Che oggi a ciascuno è dato di scoprire... •

teStAte, cAbinet, pedAli, cAvi: bRbS A tUttO cAMpO libRi, dA RiMini A... tUttO il MOndOQuante volte vi è capi-tato di cercare uno spar-tito, una trascrizione, una tablatura e di non venirne a capo? Perché si trattava di un pezzo raro, perché il vostro negoziante di fiducia non ce l’aveva a magazzino, perché la spedi-zione tardava... Spiegazioni fantasiose a parte, se volete trovare e ricevere in tempi ragionevoli anche gli spartiti per chitarra più introvabili, la risposta alle vostre esi-genze si chiama Chitarra Lampo. Il negozio riminese, che molti conosco-no quasi esclusivamente attraverso il sito web, è da tempo un’autorità nella ven-dita per corrispondenza di partiture, li-bri e affini –ivi compresi video didattici e accessori. La lunga esperienza matura-ta “sul campo” è uno dei valori aggiunti centrali di Chitarra Lampo. Detto in al-tre parole, questo si traduce in tempi di consegna ridotti all’osso, in costi di spe-dizione contenuti grazie all’applicazione di tariffe agevolate, in una competenza e disponibilità (anche ad agosto!) che non conoscono limiti.A SHG, Chitarra Lampo non ha potuto portare fisicamente tutti gli oltre 6.000 prodotti che oggi conta a catalogo. Ma non temete: se non trovate qualcosa, lo potete sempre ordinare... via web! •

chitarra lampo riminiwww.chitarralampo.com

lOOK vintAGe,nOMe AGGReSSivOPer scoprire di che pa-sta sono fatti, bisogna ascoltarli qui. Ci rife-riamo agli amplificato-ri Hurrycane, un nome curioso che riporta la ri-visitazione della parola inglese Hurricane “per-sonalizzata” con l’inconsueta “y” che ne modifica l’impatto linguisti-co. Sotto, in piccolo, la scritta “hand made sound”, che ne sottolinea l’anima artigianale e la cura dei dettagli.

Sul sito, www.hurrycane.it, si annuncia l’anteprima a “SHG 35”, stimolando la curiosità. Salvo Bonsignore è natural-mente felicissimo di far capire a ogni appassionato di che pasta sono fatti questi nuovi venuti nel panorama elet-tronico italiano... •

HURRYCANE [email protected]

dA FReneXpORt, tRe nUOvi vAlvOlARiLa nuova li-nea di valvola-ri Soundsation sbarca final-mente in Italia. Progettati per mettere il musicista a proprio agio negli affascinanti territori del più tipico sound made in England, impiegano una tecno-logia valvolare decisamente con-vincente. Gli ampli full tube della serie Camden sono disponibili sia in ver-sione combo (20W/30W) che in ver-sione testata (30W) con cabinet dedicati. Con essi si ottengono una eccellente risposta dinamica, medi cremosi in evidenza, ricchezza ar-monica e rotonda corposità del suo-no: il British tone a regola d’arte.

Vediamoli dun-que da vicino.Camden-20 rag-giunge 20 Watt con un cono Ce-

lestion da 12”. Impiega due valvole EL84 nel finale e una combinazio-ne di due 12AXWA e una 12AU7 per la sezione pre. Switch Low-Hi Gain, EQ a 3 bande con Push-Pull sul Middle e Riverbero a molla com-pletano il giro. Camden-30 offre 30 Watt e si differenzia per la presenza di due EL 34 (finali) e 3 12AX7 più una 12AT7 (pre) per due canali: Cle-an e Overdrive. In versione testata (Camden-30H), vede la disponibili-tà di cabinet dedicati 1x12” e 2x12” con coni di alta qualità Celestion Seventy 80). •



Non è facile descrivere sulla carta gli splen-didi Rammerdrum, i tamburi armonici d’ac-ciaio lavorato a mano che sorprendono per il colore del suono, per la sua forza delicata e per il pregio della finitura. Questi strumenti, che nascono nel laborato-rio napoletano di Marco Tirino, assomiglia-no a un disegno e alla levità di una poesia. Il timbro con cui si esprimono non è lontano da quello dello steel drum: rispetto al quale co-stituiscono tuttavia un’evoluzione importan-te, sia dal punto di vista stilistico sia sotto il profilo squisitamente musicale.

pOeSie d’AcciAiO

Disponibili in tre versioni distinte (Black, Gold, Red) costruite a partire da altrettan-te scale pentatoniche, mettono sotto le dita del percussionista una tavolozza di otto suo-ni che offre una gamma straordinaria di sfu-mature. Per rendersi conto delle possibilità espressi-ve non c’è modo migliore della prova diret-ta. Ove questa non sia possibile, consigliamo la visione del breve ma suggestivo video di-sponibile sul sito Rammerdrum, che accosta all’esecuzione di un brano originale una se-quenza di immagini catturate durante le fasi di produzione. Sarà così possibile apprezzare a pieno an-che la dimensione artigianale del progetto Rammerdrum. Un vero e proprio “universo sonoro” che Marco Tirino così ci ha descrit-to: “Acciaio, mani esperte e tanta pazienza… questo serve per creare i tamburi armonici. La totale artigianalità nel crearli, la passio-ne e l’impegno nel fare le cose, li rende uni-ci, e dona loro quella specifica sonorità che li distingue”. •

RAMMERDRUM NAPOLIwww.RAMMERDRUM.COM 349 5510151

Sono belli nella forma, oltre che nel suono, gli effetti a pedale che Costa Lab presen-ta a SHG. Realizzati interamente a mano

nel solco di una tradizione che pretende un confronto conti-nuo e costante con i musicisti, nascono dall’ascolto dei biso-gni che si manifestano on the road. “Dietro a ciascun pedale”, ci ha confidato il costruttore Co-stantino Amici, “ci sono i con-sigli di tutti i musicisti con cui

ho interagito negli anni, ma anche la reale percezione del pensiero di un chitarri-sta alle prese con devices più o meno com-plessi e più o meno utili all’ottenimento del suono desiderato”.Non è un dettaglio da poco: il fondatore di Costa Lab non è soltanto un raffinato in-gegnere elettronico. Il suo curriculum, che

vi invitiamo a leggere sulle pagine del bel sito www.costalab.com, parte infatti “da una vecchia Hoffner elettrica che era ri-dotta molto male”. E passa per una lunga attività vissuta suonando con varie forma-zioni in giro per piazze e locali. “Per mol-to tempo”, racconta Amici, “ho continuato l’attività di musicista accanto a quella di tecnico ed è stata un’esperienza davvero molto formativa”.C’è quindi un motivo che fa suo-nare così bene i pedali Costa Lab. La ricerca del suono giusto di-pende dall’evoluzione del gusto artistico, e di conseguenza non ha mai fine. È la via della “qua-lità totale”, conclude Costantino, “con una ricerca costante dei ma-teriali migliori e con la cura dei particolari che solo un lavoro ma-nuale può avere”.

Modelli come il Cho-rusLab, il CostaLab Buffer o i diversi overdrive a ca-talogo hanno conquistato così le simpatie di musi-cisti di prima grandezza, che hanno scelto questi stompbox per dare forma al proprio suono. Max Gazzè, Pippo Matino, Massimo Moriconi, Lello Panico, Ricky Portera... i nomi sono tantissimi.

Due di loro sono presenti a SHG per far sentire dal vivo qualità e caratteristiche delle proposte Costa Lab. Sono il bassista Pip-po Matino e il chitarrista Lello Panico. Due artisti il cui modo di suonare si è evoluto anche gra-zie a Costa Lab, per entrare de-finitivamente “nel vocabolario moderno di come si deve suo-nare”. •

COSTALAB NAPOLIwww.COSTALAB.COM 349 5510151

teORiA e tecnicA deGli eFFetti A pedAle

dAlle cOlline del chiAnti...

Chi, aggirandosi tra i tavoli di SHG, si imbat-te in un intenso profu-mo di vino, è arrivato senz’altro allo stand di Domenico Tancredi, un produttore toscano di Chianti e olio di oli-va, appassionatissimo di rock, che ha voluto legare la propria eti-chetta alla musica. “L’idea –ci scrive– è nata solo ed esclusivamente per il mon-do della musica. Mettere in comunicazio-ne uno dei marchi storici di vino italiano con il genere di musica che amo e seguo è un sogno che si realizza”. La vigna del Chianti Rock si trova a Vin-ci presso la Fattoria di Faltognano, in pro-vincia di Firenze. L’aspetto più originale del progetto è la personalizzazione del-le bottiglie per ogni tipo di evento o ini-ziativa. E tutto in modo molto semplice: applicando un bollino adesivo si può ren-dere originale qualsiasi proposta!L’idea di personalizzare le bottiglie sta avendo un discreto successo e segui-to, soprattutto nel campo della regali-stica (anche aziendale) e in particolare nel mondo della musica. La vendita è attiva anche online, con tre diversi Kit che offrono bottiglie e gadget a mar-chio Chianti Rock. •

CHIANTI ROCK 339 34.34.128www.chiantirock.com

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CASALE BAUER MAPEX

betUllA neRA

Si fa davvero notare, e non solo per il colore, il nuovo kit Mapex della serie Meridian Black. Raven, questo il nome del set, è costruito in acero e betulla. E se delle essenze origina-li mantiene la “chiarezza” acustica, sul piano cromatico sceglie la strada di un nero inte-grale dall’effetto naturale, che sconfina ad-dirittura sulle meccaniche canna di fucile.L’effetto scenico è assicurato, ma è solo l’i-nizio. Perché Raven è scuro anche nella voce, capace di imporsi immediatamente con i suoi toni scuri e profondi.A questo effetto non è estranea la grande cassa da 22” x 20”: che è accompagnata in questo allestimento da fusti a profondità ri-dotta. Stando alle specifiche, si devono pro-prio a queste misure la sorprendente velocità di risposta dei singoli pezzi e la precisione dei dettagli, che rimangono perfet-tamente intellegibili an-che nel bel mezzo di una improvvisazione... a tutto campo. La foto a fianco resti-tuisce bene le pro-porzioni fra i diverse pezzi, ma mette in evidenza anche una scelta progettuale insolita.

È la decisione di appoggiare a terra entrambi i timpani (il primo misura 14” x 12”, il secon-do 16” x 14”).

Motivata da un ra-gionamento squisita-mente ergonomico, la

configurazione per-mette al batteri-sta di tenere il ride

più vicino a sé e di ottimizzare di conse-

guenza la propria performance.Black is black! •

www.CASALEBAUER.COM www.mapexdrums.it

Come tradurre-ste Old Man? Forse come uomo vecchio o anziano. Nel caso di Paolo Mantovani da Formigine, però, la traduzione non serve. Perché l’Old Man in questione non è una persona, ma un punto vendita. Anzi, per dirla tut-ta è un crocevia della cultura rock –e non solo. Uno sguardo al ricchissimo assorti-mento con cui l’Old Man si presenta al Forum basta a chiarire le idee. Sui tavoli sono allineate in bella mostra tracolle in cuoio di ogni tipo, per chitarra e per basso, importate o prodotte a mano. E poi stivali in abbondanza, con variazioni dal texano al biker all’anfibio; campiona-ture di capi in pelle ispirati al mondo rock, biker e country. Per non parlare poi delle t-shirt ufficiali Gibson e Fender, dei capi ispirati alla cultura rock e dell’autentico diluvio di spille, toppe, stampe ricerca-te e accessori. Per dirla con le parole del-

lo stesso Mantovani, l’Old Man è “un gran-de bazar”. Che da più di trent’anni propone con passione, profes-sionalità e coerenza un modo originale di vive-re –e vestire– il rock.

Non a caso, all’Old Man si fanno un punto d’onore della scelta di privilegiare, in luo-go delle marche più blasonate, la fantasia, la creatività e la qua-lità dei capi ricercati con pazienza e pro-fessionalità sui mer-cati internazionali.Dall’81 ad oggi, Pa-olo “Old Man” Man-tovani ha viaggiato molto. Nello spazio geografico come in quello musicale, co-noscendo artigiani, musicisti, produttori, appassionati. Ha organizzato sfilate, ide-ato e prodotto calendari, affiancato foto-grafi e agenzie di spettacolo. Sarà per questo che gli articoli esposti a Formigine –oggi anche a SHG– hanno un “sapore” diverso. Che ricalca il payoff ri-gorosamente italiano dell’Old Man: libe-ri di essere! •

l’UOMO delle tRAcOlle(e nOn SOlO...)

OLD MAN FORMIGINEwww.OLDMAN.it 059 57.21.62

VOLONTÈ & CO. 02 45473285www.volonte-co.COM [email protected]

il MAnUAle diGitAleChitarristi veri e aspiranti tali, è venuto il momento di mette-re una mano... sul tablet! Pro-prio in queste settimane, infatti, le edizioni Volonté & Co. hanno dato corpo al primo e-book ita-liano interamente dedicato alla didattica strumentale.L’e-book, 140 pagine per 560 MB di “peso”, è la versione tutta digitale del primo volume del ce-lebre Chitarrista da Zero, il metodo che por-ta la firma di Donato Begotti e Roberto Fazari.

Questa edizione, che rappresen-ta un importan-te “primo passo” per l’editoria di-dattica italiana in genere, bene-ficia ampiamen-

te delle possibilità multimediali: tanto che al testo e alle foto si affianca una ricchissima sezio-ne di esempi video estremamen-te dettagliati e di basi audio da impiegare per l’esecuzione degli esercizi proposti.Non mancano neppure i test in-terattivi, posizionati al termine di ciascun capitolo per la ve-rifica delle abilità (nella foto a

fianco si vede appunto la schermata del test conclusivo del primo capitolo). Compatibile con iPad, l’edizione digitale di Chitarrista da Zero è disponibile sull’Apple iBook Store al prezzo di 11 euro e 99; e per dovere di cronaca aggiungeremo che è possi-bile scaricare a titolo gratuito un estratto per la valutazione dei contenuti.Per dirla con gli autori, divertimento ed effi-cacia sono assicurati! •


“Build Your Own Music è la nuova realtà di servizi per realizzare il tuo proget-to musicale. Non importa se hai appena iniziato a suonare, se sono anni che cerchi lo stru-mento dei tuoi sogni, o se sei fi-nalmente riuscito a registrare il tuo primo demo! Sul sito ByO-Music sono disponibili dei pro-fessionisti pronti ad affancarti nelle tue scelte e a realizzarle al meglio”.Si presenta così, con uno stile di-retto e amichevole, l’innovativo servizio di customizzazione e di “build to order” che viene propo-sto attraverso il sito byomusic.it.I pilastri su cui si fonda ByOMu-sic, assicurano gli organizzatori, sono qualità e personalizzazione. ByOMusic infatti ha una strut-tura fessibile, che permette di lavorare su singoli ordini, e sod-disfare di volta in volta le più svariate richieste. Dietro la fne-stra virtuale del sito, c’è la “rete

Build You Own”, un gruppo di di-versi artigiani e professionisti che collaborano al processo pro-duttivo, ognuno per un singolo aspetto: una volta effettuato un ordine personalizzato, il team di design lo tradurrà in un progetto unico che liutai, verniciatori, fo-nici, compositori, tecnici elettro-nici, ecc. realizzeranno con tutta la qualità artigianale del “fatto a mano”, sia che si tratti del body della chitarra, del pickup per il basso o del mix dei brani.La proposta ByOMusic (per il momento) si divide in due macro sezioni: Liuteria e Sound Design. Ma ci sono già le basi per allar-gare questo complesso e com-pleto servizio ad altre tipologie di strumenti e prodotti e poter rispondere alle più svariate esi-genze. •

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L’asta microfoni-ca MS11, uno tra gli ultimi nati di casa Bespeco, gode di ca-ratteristiche tec-niche veramente all’avanguardia. È stata battezzata asta “ibrida” perché per realizzarla è sta-to utilizzato un at-tento connubio tra materiali metallici e sintetici. Ogni aspet-to di questo prodot-to è stato studiato per facilitarne l’uti-lizzo e alleggerirne il peso, senza inci-dere sulla robustez-za e sulla stabilità in ogni situazione. Base, snodo cen-trale e contrappeso posteriore adotta-no due materiali di-versi: le parti interne

dove scor-rono i vari tubi metal-lici sono re-alizzate in “Nylon Ca-ricato a Fibra di Vetro” e le parti esterne sono inve-ce costruite in lega di zinco. Il primo consente l’adegua-to scorrimento dei tubi senza rischio di graffiature e at-triti inopportuni ol-tre a possedere doti formidabili per leg-gerezza e resistenza agli urti (alcuni test di laboratorio at-tribuiscono ad esso una resistenza vici-na a quella dell’ac-ciaio). La seconda (lega di zinco) è una lega particolarmen-

te preziosa per la sua comprovata re-sistenza agli agen-ti atmosferici e alle sollecitazioni.Il connubio di que-sti due materiali ha consentito di otte-nere un’asta micro-fonica professionale dal design accatti-vante e con un ot-timo rapporto peso/robustezza. Tutto questo senza andare a penalizzare la sta-bilità che, grazie al notevole contrappe-so posteriore, è ga-rantita in qualsiasi circostanza. •

MS11, l’AStA ibRidAFAi dA te, FAttO peR te

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Chissà se i chitarristi e i bassisti sono più vanitosi rispetto a un tempo o se la mania di protagonismo ha colpito tutti... Sta di fatto che tra i chitarristi e i bassisti sta spopolan-do la voglia di battipenna personalizzati!A ben vedere, la mania che circonda quel “pez-zo di plastica” –che per di più non suona– è piena-mente giustificata. Al di là del compito che svolge –ricevere i colpi di plettro (o penna) per preservare il legno del-lo strumento– il batti-penna ha una funzione spesso centrale. Pensia-mo alla Stratocaster: qui

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è la struttura portante dei pickup e di buona parte dell’elettronica… scusate se è poco! E così, proprio in funzio-ne della sua centralità, costruttori e liutai han-no cominciato a sfrut-tarlo per caratterizzare i propri strumenti, al pun-to che in molti casi il bat-tipenna è diventato un elemento caratterizzan-te della chitarra... nonché un importante terreno d’azione per aziende spe-cializzate come Battipen-na.it, che hanno fatto di questa “normale masche-rina” il proprio cavallo di battaglia, offrendo idee e soluzioni di livello.

tAntiSSiMe pOSSibilitàDate un’occhiata in giro: al novanta percento cir-ca dei pezzi in materia-le plastico si affiancano battipenna in legno, in metallo... e versioni esclu-sive come i modelli ma-dreperlati e tartarugati. E poi gli specchiati, i si-mil-metallo, i trasparen-ti e i colorati, perfetti per chi vuole vivere all’ultima moda.Alla scelta del materia-le si abbina spesso l’ado-zione di motivi stampati.

Anche in questo caso, no-tano i ragazzi di Batti-penna.it, le strade sono infinite: mascherine con stampa di foto personali, loghi del proprio gruppo, texture, sfondi, dediche o quant’altro!

il FAttORe tecnicOGli effetti, come dimo-strano le foto tratte dal book di Battipenna.it, sono eccellenti. Soprat-tutto se chi realizza la mascherina unisce com-petenze di natura esteti-ca e cura tecnica. Perché

tutto funzioni occorre in-fatti curare nei minimi dettagli forma esterna, forature, spazi e sedi.Una buona perizia per-mette ad esempio di mo-dificare la configurazione dei pickups, dei potenzio-metri o dei selettori man-tenendo la linea estetica originale dello strumento.Affidarsi ad un produtto-re competente, insomma, conviene. Anche perché non tutti i battipenna sono uguali... nemme-no quelli apparentemen-te identici! •

Obsidian è il secondo kit della se-rie Meridian Black Mapex® con caratteristiche “Player Designed”, pensate per soddisfare diretta-mente le esigenze dei batteristi di oggi. Questo kit in edizione spe-ciale è prodotto in tiratura limita-ta e con una configurazione e un look decisamente unici. La finitu-ra Volcanic Glass Sparkle con il classico hardware cromato rende il kit Obsidian vivo sotto i riflettori. Proprio come la pietra vulcanica da cui prende il nome, ha un aspet-to scuro e rilucente.I fusti in acero e betulla sprigionano un suono potente e con una risposta profonda e pronunciata sulle basse frequenze, mentre gli interni in finitura nera aggiungono risonanza e proiezione a questo kit.Il kit è dotato di cassa da 24x14”, tom da 12x8” montato su supporto per rullan-te, timpano da 16x16”, rullante da 14x7” e supporto per rullante opzionale S750A.L’Obsidian viene venduto come kit di fusti, ed è così possibile scegliere di abbinargli l'hardware Mapex preferito. •

MApeX in Kit

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Non vi siete mai chiesti come pulire in modo effi-cace le corde della vostra chitarra? Frenexport pro-pone una soluzione rivo-luzionaria e... definitiva.The string cleaner™ è un accessorio dalla forma studiata, che abbraccia le corde da entrambi i lati e sfrutta un panno in mi-crofibra per rimuove i depositi di sporco. Secondo i costruttori, non necessita di alcun deter-gente, e nonostante questo è lavabile e riutilizzabi-le centinaia di volte. Utilizzato regolarmente prima di riporre lo strumento, contribuisce a preservare il timbro, la resistenza e la durata del set di corde, ol-tre a garantire (sempre!) la scorrevolezza delle cor-de pulite. Può essere impiegato su qualsiasi chitarra e sulla maggior parte degli strumenti a corda. •

il tOOl deFinitivO peR lA pUliziA delle cORde



ROtOdRUM, l’AvventURA cOntinUA...

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L’anno scorso parlavamo di RotodruM come di una realtà innovativa che si affacciava alla prima edizione di Ritmi Show “con l’entusia-smo di un neofita”. Dodici mesi dopo, l’inte-resse che questi drumkit sanno suscitare nel pubblico italiano ed internazionale è anco-ra molto alto.Anche perché Avantime, la rivoluzionaria batteria acustica costruita a partire dall’intu-izione dell’impiego delle slitte di acciaio per la modellazione fisica dell’ampiezza di cia-scun elemento, è ormai giunta alla terza se-rie. E può già vantare un discreto stuolo di ammiratori non solo in Italia, ma in diversi

Paesi di tutto il mondo.“Per ora”, ci ha confidato il co-struttore Riccardo Martinaz-zi di ritorno da una velocissima puntata in Germania, “non po-tevo fare di più. Sono pur sem-pre un piccolo artigiano! Ma la RotodruM ha oggi la sua nic-chia di mercato, con distributo-ri in Spagna, Corea e Australia; a cui si aggiungono diversi punti vendita in Italia”.Insomma, le richieste di prova-re la RotodruM si moltiplicano,

tant’è vero che in quel di Brescia stan-no pensando seriamente di fare un sal-to oltreoceano per partecipare al Winter NAMM 2013.Nel frattempo, il pubblico di Ritmi Show può apprezzare di persona l’anima in-confondibile di questo drumkit, che è capace di modificare a piacere il colore del suono per adattarsi alle necessità del momento. E che alla grande versatilità operativa –che lo avvicina moltissimo

alle batterie elettroniche– aggiunge l’indub-bia comodità del trasporto. Grazie al sistema delle slitte a scorrimento, i fusti sono infatti “virtuali” e non hanno ingombro. L’intero strumento occupa quindi, una volta smontato, lo spazio fisico di una grancassa. Con grande sollievo di chi, con la batteria, af-fronta spesso scomodi viaggi per raggiungere i palchi più lontani. E che, come recita lo slo-gan RotodruM, è per vocazione unico e ini-mitabile: choose to be unique! •

Un vUlcAnO di... i-SpiRAziOni

www.I-SPIRA.COM [email protected] RIMINI

Un lungo elenco di novità: è quello con cui I-Spira si presenta all’appuntamento di SHG. Sui tavoli del produttore di Rimini ci sono nuovi, interessantissimi pickup, e uno stompbox dalla doppia anima. Ma andiamo con ordine, e partiamo dal pi-ckup che troneggia al centro di questo box. Si chiama Vulcano; e il nome, come ci ha scherzosamente confidato Luca Villani, si adatta perfettamente alla sua indole! “Si tratta infat-ti”, prosegue Villani, “di un trasduttore bilama, proget-tato su speciali magneti al neodimio realizzati su mi-sura, in grado di erogare una potenza ve-ramente notevole. Ad essa fa da contraltare la possibilità di ottenere ottimi timbri in configurazione split, la cui naturalezza ga-

rantisce il man-tenimento delle sonorità tipiche della strato, mi-scelandosi mol-to bene con i singlecoil puri”.

I medesimi ma-gneti sono alla base dell’ST90: una rivisitazione singlecoil del leggendario Gibson P90, che –citiamo ancora Villani– “porta il sound della Stra-to ad una presenza e dinamica tutte da sco-prire”. Il modello Novantasette, infine (foto in alto a destra), traghetta nel mondo delle sette corde il Novantuno, a sua volta basato

su una struttura P90 trasfe-rita nel formato di un hum-bucker full-size.Sul fronte dei pedali, inve-ce, il 2012 porta l’introdu-zione del modello Crunch

Machine. Come dicevamo poco fa, è un pe-dale dalla doppia funzione indipendente di booster ed overdrive. In modalità booster migliora la resa dello strumento aumentan-done la presenza ed esaltandone le caratte-ristiche di attacco. In modalità Drive lavora con livello indipendente, come un preamp a due canali, per arricchire il suono con tutte le possibili sfumature del “crunch”. Insomma, anche quest’anno da I-Spira c’è molto da provare e da ascoltare... •

Chitarre e accessori sot-to costo: sono le occasio-ni in cui ci si può imbattere

da Guitars & More (D52), a causa dell’imminente chiusu-ra del reparto chitarre.“La nostra attività –spiega-no i titolari– si concentrerà

in futuro esclusivamente sul nego-zio online di merchandise ufficiale di gruppi rock (Rock Maniac), attraverso il sito internet www.rock-maniac.com”. Trattandosi di un portale dedicato, l’assorti-mento è virtualmente infinito: anni ’60, ’70, ’80 e ’90 sono rappresentati assieme alle for-mazioni più moderne, lungo un ventaglio che si apre a trecentosessanta gradi su tut-ti i generi musicali. Fra l’altro, Rock Maniac offre non soltanto T-shirt, felpe ed accesso-ri di abbigliamento, ma anche prodotti uni-ci, accessori per la casa, gadget esclusivi e personalizzati. I prodotti sono tutti ufficia-li e importati direttamente dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra. Last but not least, i visitatori di SHG possono ritirare presso lo stand un buono sconto da utilizzare per i loro acquisti online. •

OccASiOni e nOvità!

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Per chi vuole costruirsi, o anche solo assemblare, lo strumento dei suoi sogni, per chi desideri miglio-rare le prestazioni del-la chitarra o del basso, con componenti di mi-glior qualità e prestazio-ni c’è una meta obbligata al SHG 35: Sala Acoustic & Vintage, isola C 25-30È lo stand della Wilder Davoli, da de-cenni il primo r i f e r i m e n t o in Italia per le parti di ri-cambio per customizza-zioni o ripara-zioni. Anche quest’anno la Wilder è presente con una grande esposizio-ne di body e manici ver-niciati e non, ideali per un upgrade dello stru-mento o per assembla-re ex-novo la chitarra da sempre sognata. L’a-zienda di Parma presen-

l’UniveRSO WildeRta anche grandi novità estratte dal suo catalo-go a partire dal nuovo ar-rivo di casa Intellitouch il “freedom one”, un pe-dale accordatore, unico nel suo genere, che na-sce per soddisfare anche il professionista più esi-gente grazie alle funzio-ni ed alla precisione che hanno reso famosi gli ac-

cordatori In-tellitouch. Ma non è tutto. Il pedale funge anche da si-stema wire-less: grazie al comodo e leg-

gerissimo trasmettitore a jack è possibile liberar-si dall’ingombro del cavo.Rimanendo in ambito di pedali, tante novità anche dal mondo di AMT. Dalla gelida Siberia infatti, ar-riva una caldissima serie di nuovi drive, distorsori e pedali modulazione.

Per chi, invece, preferi-sce il suono acustico, magari quello di una chitarra resofonica, lo stand Wilder of-fre un’oc-c a s i o n e imperdibile: ammirare da vicino e provare i nuovi “dobro” Smith & Young. Queste chitarre, volute e proget-tate dai due più illustri nomi di casa National, ri-spondono alla crescente richiesta di resofoniche con ponte spider (dette appunto dobro) di qua-lità rispetto alla dozzi-nale offerta su cui si era adagiato il mercato ne-

gli ultimi tempi.T a n t e le novi-tà anche

per quanto ri-guarda l’hard-

ware per strumenti: in particolare segnalia-mo una vasta esposizio-ne di ponti e meccaniche Hipshot e Tone Pros, que-sti ultimi diventati ormai un “must” per tutti colo-ro che hanno chitarre a ponte fisso. Basta pen-sare che Gibson ha scelto Tone Pros come fornito-re ufficiale dell’hardware di gran parte degli stru-menti in produzione. Fra la vasta scelta di ponti ci sono anche i modelli del-

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la Super-Vee che vantano fra i proseliti nomi alti-sonanti del main stream chitarristico internazio-nale: Carl Verheien, Eric Johnson, Scott Anderson, Joe Bonamasa e moltissi-mi altri… •

L’offerta Zildjan si am-plia sull’intero catalogo, e coinvolge le linee A Cu-stom, K Costantinoples e K Custom con una serie im-ponente di nuovi prodotti, segnati dalla consueta raf-finatezza nelle finiture, so-lidità nella costruzione e costanza nella resa. Una particolare menzio-ne va a un prodotto parti-colare, l’Acoustic Electric System, che si è guada-gnato il prestigioso rico-noscimento di “Editors’ Choice” della rivista sta-

nOvità A vAlAnGA...

tunitense Electronic Mu-sician. La motivazione che accompagna questo ambito riconoscimento fa un certo effetto: il pro-dotto viene definito sen-za mezzi termini “la più importante innovazio-ne degli ultimi 400 anni di storia nel campo delle percussioni”. Il premio è stato conferito durante lo scorso NAMM, alla presenza di Craigie Zildjian, CEO della Avedis Zildjian e Debbie Zildjian, Vicepresidente. •

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AREA DEMO STAGE 3-4

SHG VINTAGE & ACOUSTIC

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DEMO AREA - STAGE 5-6

SECOND HAND GUITARS

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CLASSIC

VINTAGE

& ACOUSTIC

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DEMO AREASTAGE 1 & 2



DEMO AREA STAGE 1-2 + 3-4

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SHG CLASSIC

SHG CLUBSTAGE 1-2 & 5-6

RITMI SHOW

SECOND HAND GUITARS 35RITMI SHOW 2

Nov 11, 2012 - MEDIOLANUM FORUM

WA

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DEMO AREA

DEMO AREA

DEMO AREA

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AREA DEMO STAGE 3-4

SHG VINTAGE & ACOUSTIC

DEMO STAGE 3-4

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DEMO AREA - STAGE 5-6

SECOND HAND GUITARS

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CLASSIC

VINTAGE

& ACOUSTIC

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DEMO AREA STAGE 1-2 + 3-4

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SHG CLASSIC

SHG CLUBSTAGE 1-2 & 5-6

RITMI SHOW

SECOND HAND GUITARS 35RITMI SHOW 2

Nov 11, 2012 - MEDIOLANUM FORUM

WA

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DEMO AREA

DEMO AREA

DEMO AREA

WARDROBE D49

POINT

Tutti gli espositori

ArAmini Strumenti muSicAliVia XXV Aprile, 36 - 40057 cadriano di Granarolo BO - tel. 051 6020011 [email protected] - www.aramini.net

FBt Via P. Soprani, 1 - 62019 recanati mc - tel. 071 [email protected] - www.fbt.it

FreneXPOrtVia e. Ferrari, 10 - 62017 Porto recanati mc - tel. 071 [email protected] - www.frenexport.it

m. cASAle BAuerVia iV novembre, 6/8 - 40057 Granarolo Dell’emilia BO - tel. 051 [email protected] - www.casalebauer.com

mABer DrumSVia Val del caffaro, 7 - 25100 Brescia BS - tel. 030 3229117 [email protected] - www.maberdrums.com

miniGuitArS.itVia don luigi Sturzo, 7 - 22063 cantù cO - tel. 02 9688612 [email protected] - www.miniguitars.it

mOGAr muSicVia Bernini 8 - 20020 lainate mi - tel. 02 [email protected] - www.mogarmusic.it

muSic POOlVia Garibaldi 66 - 27049 Stradella PV - tel. 0385 42020 [email protected] - www.musicpool.it

AQuArium

HAll -1

AQuArium

42 - 43

mASter muSicVia Papa Giovanni XXiii, 23 - 20090 rodano mi - tel. 02 9532102 [email protected] - www.master-music.it

AQuArium

rOtODrumVia nona 25 - Villaggio Badia - 25123 Brescia BS [email protected] - www.rotodrum.com

SiXtemAloc. mezzano Passone, 11 - 26846 corno Giovine lO - tel. 0377 69370 www.sixtema-line.com

rOlAnD itAlYViale delle industrie, 8 - 20020 Arese mi - tel. 02 [email protected] - www.roland.it

All FOr muSic Via Pier de crescenzi, 4 - 40131 Bologna BO - tel. 051 6492682 [email protected] - www.allformusic.it

24-25-26-27-28-29

38-39-40-41

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04 - 05 - 06 - 07

22 - 23 - 08 - 09

muSicAlBOX Via dell’Artigianato, 9/A - 37135 Verona Ve - tel. 045 8205716 [email protected] - www.musicalbox.com

02 - 03

nAGA DiStriButiOn itAlY Via novara, 27 - 20020 rebecchetto con induno mi - tel. 339 4617646 [email protected] - www.nagadistribution.com

10

PArSeKVia Po, 52 - 66020 San Giovanni teatino cH - tel. 085 [email protected] - www.markdrum.it

01

PercuSSiOn VillAGeVia A. Anfossi, 6 - 20135 milano mi - tel. 02 [email protected] - www.percussion-village.it

20 - 21

PrOelVia alla ruenia, 37/43 - 64027 Sant’Omero te - tel. 0861 81241 [email protected] - www.proel.com

22 - 23 - 08 - 09

rAmmerDrumVia co.le montelungo 40 - 80131 napoli nA - tel. 349 5510151 [email protected] - www.rammerdrum.com

46

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VOlume DrumSVia 1° maggio, 12 - 21022 Azzate VA [email protected] - www.volumedrums.com

sixtema

ritmi AccOrDOritmi.accordo.it


Foyer demo area ritmi Show

• 5 pad, 3 piatti, pedale ottico Hi-Hat e pedale cassa• Pad rullante con pelle Natural Feel e 3 zone di risposta• Piatto crash Dual Zone (Bell e Edge), piatti con funzione Choke, Hi-Hat aperto chiuso• Centralina con display LCD retroilluminato e connettore unico per setup comodo e veloce• 50 suoni Drum• 50 suoni Drumkit preimpostati, 30 definibili• 52 Demo song con fuzioni drum only e mute• Funzione metronomo con parametri Tempo, Time Signature e Sound• DSP con effetti riverbero• Equalizzatore con 8 preset• Editing dei singoli suoni• • Editing dinamica e risposta ai colpi• Funzione record (fino a 10 brani)• Uscita USB per funzioni Master MIDI• Uscita cuffia, Line Out, Line In• Rack pre-assemblato per rapida installazione• Pedale cassa incluso nella confezione

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Distribuzione

www.frenexport.it

REAL TOUCH, REAL FEEL.Soundsation presenta il nuovo Realkit-Pro, un drumkit elettronico di ultima generazioneLook accattivante, flessibile, di grande facilitàdi montaggio, dotato di pad Velocity Sensitive per una dinamica paragonabile ai drumkit tradizionali.

www.soundsationmusic.com

AlDen SetPOint Srl via A. morandi, 7 - 21040 uboldo VA - tel. 02 96780483 [email protected] - www.aldenitaliaguitars.com

AluSOnicVia Pio la torre, 2/c - 47843 misano Adriatico rn - tel. 328 [email protected] - www.alusonic.com

Arte SOunDVia Grava, 77 - 32015 Bastia di Puos d’Alpago Bltel. 333 10.84.752 - [email protected] - www.arte-sound.com

BAttiPennA.itVia roma, 1 - 20014 nerviano mitel. 0331 1770966 - [email protected] - www.battipenna.it

BrBS AmPliFicAtiOnVia Aldo moro, 28 - 44028 Poggio renatico Fe - tel. 340 [email protected] - www.brbsamplification.com

cHitArrA lAmPOVia montello, 14 - 47921 rimini rn - tel. 0541 [email protected] - www.chitarralampo.com

crAzY tuBe circuitS82 Adamantiou Korah str - 16232 Byron, Athens GreciAtel. (+30) 2130045387 - [email protected] - www.crazytubecircuits.com

crAzYPArtS / nOVAKWesterfeldort, 45 - D-31177 Harsum Deutschland tel. +49 (0)51 27.14.767 - [email protected] - www.crazyparts.de

criS muSicVia Bovisasca, 97 - 20157 milano mi - tel. 02 [email protected] - www.crismusic.com

DF GuitAr WOrKSVia caravaggio, 172/b - 80126 napoli nA - tel. 081 [email protected] - www.guitarscorner.com

eFFettiDiclArAVia Sant’Anna 5/a - marino rm - tel. 06 [email protected] - www.effettidiclara.com

eSSetiPicKSc. da casai, 16 - 37142 Santa maria in Stelle (Vr) tel. 347 26.10.459 - [email protected] - www.essetipicks.com

Fm muSicVia montevideo, 6/F - 10134 torino tO tel. 011 0685262 - [email protected] - www.fmusic.it

FreneXPOrtVia enzo Ferrari, 10 - 62017 Porto recanati mctel. 071 75.95.011 - www.frenexport.it

FuSiOn ScHOOlVia r. Grazioli lante, 62 - 00190 roma rm tel. 338 84.24.259 - [email protected] - www.fusionschool.it

GAlli cOrDe muSicAliVia cupa S. croce, 25 - 80143 napoli nA tel. 081 75.90.029 - [email protected] - www.gallistrings.com

GiAnAnDloc. cafaggio, 3 - 57016 rosignano li - tel. 348 [email protected] - www.gianand.com

GuitArS & mOreVia Piave 51 - 39012 merano Bz tel. 0473 235018 - [email protected] - www.rock-maniac.com

GuitAr cluBVia collecchio, 8 - 20148 milano mi - tel. 02 70.63.84.12 [email protected] - www.guitarclub-magazine.com

i-SPirAVia Acquario, 85 - 47923 rimini rn - tel. 0541 [email protected] - www.i-spira.com

inSOunD - Gtr&BASS - [email protected] - www.auditoriumedizioni.it

D31

B6

A7 - A11

e5

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D34 - D38

FAleGnAmeriA cAStelliniVia XXV aprile 37 - 41016 novi di modena mO - tel. 347 [email protected]

c18

FBtz.i. Squartabue - 62019 recanati mc - tel. 071 [email protected] - www.fbt.it

D22 - D27

A18

A12 - A16

c4

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A1

GArBuJOVia unità d’italia, 79/101 - 24033 carnusco d’Adda BG tel. 035 798036 - [email protected] - www.garbujoguitars.com

D54

HAll -1

BeSPecO PrOFeSSiOnAlS.S. 16, km 315,05 - 60022 Castelfidardo ANtel. 071 78.19.152 - [email protected] - www.bespeco.it

cOStAlABVia De Gasperi, 38 - 00013 mentana rm - tel. 347 [email protected] - www.costalab.com

HurrYcAneAmPSvia Bellini 28 - 92010 Siculiana AG - tel. 347 [email protected] - www.hurrycaneamps.com

D21

Tutti gli espositorisecondhandguitars.com

B.Y.O. muSicVia milano 16 - 21046 malnate VA - tel. 328 [email protected] - www.byomusic.it

BAcKlineVia dell’Aprica 16 - 20158 milano mi - tel. 02 69015709 [email protected] - www.backline.it

Di DOnAtO GuitArSVia Bastie interne - 30034 mira Ve - tel. 328 [email protected] - www.didonatoguitars.it

DiAPASOnVia laghi di Avigliana, 27 - 12030 manta cu - tel. 349 [email protected] - www.diapasonmusica.com

DiSmAmuSicAcorso Venezia, 49 - 20121 milano mi - tel. 02 [email protected] - www.dismamusica.it

DOGAlSanta croce 2004/A - 30135 Venezia Ve - tel. 041 [email protected] - www.dogalstrings.it

AQuAriumD30

c8

B8

DreAmAKer AmPSVia monte Baldo 31/b - 37016 Garda Vr - tel. 347 [email protected] - www.dreamakeramps.com

D3

FX cASeVia di mezzo, 9 - 51100 Pistoia Pt tel. 347 6360246 - [email protected] - www.fxcase.it

G&G GuitAr SOunD centerVia Aurelia nord, 340 - 19021 Arcola SP - tel. 0187 [email protected] - www.guitarsoundcenter.com

D5

JAD & FrèerVia Patrioti 31/c - 25014 castenedolo BS tel. 333 9404808 - [email protected] - www.jadefreer.net

e6

GuitAr tecH VintAGe StOreVia Garibaldi 7 - 03100 Frosinone Fr tel. 0775 1691826 - [email protected]




AccOrDOVia De togni 7 - 20123 milano (mi) [email protected] - www.accordo.it


Foyer ingresso

e7

B2

D34 - D38

A38

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A40

D43 - D48

D40

c3

A41

A37

c9

D52

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D6

DrOPlAY PrOmeGAVia Spinetti 2/b - Vigodarzere PD - tel. 049 [email protected] - www.droplay.it

D34 - D38

cHiAnti rOcKwww.chiantirock.com

c16

cHitArrA AccOrDOchitarra.accordo.it


D73

lenzOttiVia emilia est, 885/A - 41100 modena mO tel. 059 364114 - [email protected] - www.lenzotti.com

tHree GuitArSVia consolare, 67 - 25030 zocco di erbusco BS tel. 030 77.60.773 - [email protected] - www.3guitars.com

VintecKcorso Vittorio emanuele ii, 123 - 10128 torino tO tel. 339 76.26.891 - [email protected] - www.vinteck.com

reFerence lABOrAtOrYSS 16 Km 309,350 - 60027 Osimo An - tel. 071 [email protected] - www.referencelaboratory.com

reAni GuitArSVia roma, 8 - 22010 moltrasio cO [email protected] - www.reaniguitars.com

rOllinGcASterGuitArcOllectiOnVicolo San Giuseppe, 19 - 25065 Gussago (BS) tel. 335 57.19.284 - [email protected]

VDl PrOFeSSiOnAl AnAlOGicS121 W. State Street - 47121 Forlì Fc - tel. 392 [email protected] - www.vdlanalogics.com

liuteriA GnGVia roma di migliarina, 50 - 41012 carpi mO - tel. 349 [email protected] - www.liuteriagng.it

D42

liuteriA AlVermAnncorso nazioni unite, 82 - 10073 ciriè tO - tel. 011 9210227 [email protected] - www.liuteria-alvermann.com

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lucKY muSicViale cassala, 7/2 - 20143 milano mi tel. 02 58.10.32.39 - [email protected] - www.luckymusic.com

D55 - D66b

m.O.V. GuitArSVia della libertà, 3 - 20037 Paderno Dugnano mi tel. 02 39.44.54.53 - [email protected] - www.movguitars.com

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leOnArDO SerGun - mr. StOmPVia luca della robbia, 13 - 20090 monza mB - tel. 392 5192138 [email protected] - www.mrstomp.com

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mA eurOPe-mPDA ASDVia t. tasso, 13 - 40129 Bologna BO - tel. 051 [email protected] - www.ma2000.it

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mAnne GuitArSVia Paraiso, 28 - 36015 Schio Vi - tel. [email protected] - www.manne.com

B4

lXA liuteriA Per AmOreVia dell’Artigianato 9/a - 37135 Verona Vetel. 393 9238438 - www.lxa.it

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menDOmuSic.itVia Andrea costa, 14 - 20090 trezzano sul naviglio mi tel. 320 8805336 - [email protected] - www.mendomusic.it

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mASter muSicVia Papa Giovanni XXiii, 23 - 20090 rodano mi tel. 02 95.32.81.02 - [email protected] - www.master-music.it

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muSic GAllerYVia monti, 52 - 20017 rho (mi) tel. 02 93.90.93.72 - [email protected] - www.musicgallery.it

A7 - A11

mOGAr muSicvia Bernini 8 - 20020 lainate mi - tel. 02 [email protected] - www.mogarmusic.it

e1 - e2 - e3

mOOnHOuSeVia G. F. Pizzi 29 - 20146 milano mi - tel. 02 [email protected] - www.moonhouse.it

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micHelutti’SVia Angelo Ottolini 30 - 26100 cremona cr tel. 347 7359124 - [email protected] - www.micheluttis.com

D2

PAGelli GitArrenBAuBauurtga 123 - 7412 Scharans cH - tel. (+41) 79 [email protected] - www.pagelli.com

PrinA Strumenti muSicAlicorso di Porta ticinese, 3 - 20123 milano mi tel. 02 89.42.90.80 - [email protected] - www.prina.it

A42 - A49

A19

muSicAl BOXVia dell’Artigianato 9/A - 37135 Verona Vrtel. 045 8205716 - [email protected] - www.musicalbox.com

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SiSmeVia Adriatica, 11 60027 OSimO StAziOne Antel. 071 78.19.666 - [email protected] - www.sisme.com

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