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“SELF STABBING SUICIDE”: 116 CASI OCCORSI NELLA CITTÀ … · Sezione di Medicina Legale,...

Date post: 16-Feb-2019
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“SELF STABBING SUICIDE”: 116 CASI OCCORSI NELLA CITTÀ DI MILANO DAL 1993 AL 2016. FRANCESCHETTI L, BORACCHI M, CIPRANDI B, GENTILE G, MACIOCCO F, VIGNALI G, ZOJA R. Sezione di Medicina Legale, Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano via Luigi Mangiagalli 37, 20133 – Milano Introduzione Le armi da taglio sono frequentemente utilizzate a scopo etero-lesivo, mentre di rado vengono impiegate come mezzi suicidiari: secondo fonti letterarie, soltanto il 0,5-0,7% di tutti i casi di suicidio viene commesso con questa modalità [1,3,4]. Per tale ragione, specialmente quando sul corpo non si rinviene un'unica lesione, è fondamentale distinguere tra una modalità lesiva etero- o auto-diretta [2,5]. Nella distinzione fra queste due possibilità, altri elementi possono divenire fondamentali nell’analisi del caso, come l’anamnesi della vittima, i dati circostanziali e di sopralluogo, e le dettagliate caratteristiche delle lesioni [3,6]. In questo studio, presentiamo l’analisi dei casi di suicidio con armi da taglio, occorsi a Milano negli ultimi 24 anni. Risultati Dei 116 casi di suicidio mediante armi da taglio, 13 sono stati realizzati con modalità combinata, ovvero sommando alla lesività da arma bianca quella asfittica, chimica o cinetico-meccanica. Circa le caratteristiche dei soggetti coinvolti, si tratta prevalentemente di maschi italiani con un’età compresa tra 41 e 50 anni, affetti da patologie psichiatriche. Le armi più utilizzate sono risultate essere i coltelli da cucina, mentre, nella totalità dei casi, il luogo scelto è stato l’abitazione del soggetto deceduto. Le lesioni sono risultate singole in meno della metà dei casi, più frequentemente monodistrettuali e localizzate agli arti superiori o al torace. Nell’attribuzione dell’evento ad un gesto autolesivo, hanno influito soprattutto l’eventuale presenza di lesioni “da assaggio”, le caratteristiche delle lesioni, l’assenza di segni di lotta e di sangue in altre zone rispetto a quella del rinvenimento. Materiali e metodi Per questo studio, sono stati dapprima analizzati retrospettivamente 23417 verbali di autopsia redatti presso la Sezione di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano tra il 1993 e il 2016. Tra questi, sono stati identificati 4022 suicidi totali, dei quali sono stati analizzati solamente quelli realizzati con armi da taglio. Nei casi di interesse per il presente studio, sono stati analizzati: le caratteristiche delle vittime; i dati circostanziali e di sopralluogo; la distribuzione, il numero e la sede delle lesioni riportate; la tipologia di arma usata. Conclusioni Nei casi di sospetto suicidio con arma bianca si rende necessario un approccio forense basato sull’approfondito esame della scena, su un’accurata raccolta di dati anamnestico-circostanziali e sulla valutazione di ogni aspetto ricavabile dall’esame autoptico. Solo l’integrazione di questi dati permette di fornire un giudizio motivato sulla modalità di accadimento del fatto. RIPARTIZIONE MENSILE 13 6 11 8 10 2 8 8 9 10 10 0 2 4 6 8 10 12 14 Febbraio Marzo Aprile maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre 8 4 8 4 8 3 4 2 3 11 7 4 14 3 5 8 2 4 6 3 3 1 4 0 2 4 6 8 10 12 14 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 RIPARTIZIONE ANNUA DECADI DI ETA’ 1 14 20 25 22 18 8 8 0 20 40 60 80 100 11-20 aa 21-30 aa 31-40 aa 41-50 aa 51-60 aa 61-70 aa 71-80 aa 81-90 aa SI NO PREGRESSI TENTATIVI SI NO PREGRESSI PROPOSITI LUOGO 0 20 40 60 80 100 Abitazione Albergo Strada Parco Veicolo Bar Ospedale Ufficio Carcere Cinema Fiume MEZZI da cucina 79 da pane 1 svizzero 1 11 4 4 2 2 1 1 Taglierino Cocci di vetro Bisturi Balestra Rasoio Coltello SEMPLICI n° Casi Lamette Forbici Farmaci 2 CO 1 Soda 1 Corda 1 Sacchetto 1 Cavo elettrico 1 Taglierino 1 Metadone 1 Cacciavite 1 COMBINATI n° Casi Coltello ANAMNESI PATOLOGICA E USO DI FARMACI Depressione 57 Sindrome ansiosa 6 Psicosi 2 11 Sindrome ansiosa 3 Emiparesi 1 Asma 2 Cardiopatia 1 Tossicodipendenza 1 Neoplasia 3 HIV 2 Ictus cerebri 1 Paraplegia 1 Alcolismo 1 Tossicodipendenza 1 Alcolismo Diabete 1 Tossicodipendenza HIV 1 Psichiatrich e semplici Patologie di natura psichiatrica Psichiatriche associate ad altre Depressione Psicosi n° Casi Disturbo bipolare Altre patologie n° Casi 3 2 1 2 1 4 Epilessia Osteoporosi HIV Ipertrofia prostatica Neoplasia Cardiopatia N° casi 1 1 1 3 3 1 1 3 Associati Morfina Cortisone 1 Antinfiammatori Antiretrovirali Cardiotonici Singoli Farmaci per altre patologie Analgesici Antiasmatici Anticoagulanti Antiepilettici Antineoplastici N° casi 27 4 7 1 1 Ansiolitici 5 Antipsicotici 3 Analgesici 1 Ansiolitici Antinfiammatori 1 Farmaci per patologie psichiatriche Singoli Associati Antidepressivi Antipsicotici Psicofarmaci Metadone Narcotici Antidepressivi AB + contusiva AB + chimica Arma bianca MODALITA’ La ripartizione anno – specifica della popolazione, mostra un andamento generale molto irregolare, con tendenza, negli ultimi anni, al decremento Il numero dei casi di suicidio mostra una riduzione statisticamente significativa nel mese di Luglio. Al di sotto dei 20 anni non si ascrivono vittime; nelle successive decadi si osserva un incremento progressivo, con picco massimo nella decade 41-50 Statisticamente significativa la prevalenza degli eventi suicidari in ambiente domestico In merito alle pregresse patologie, 83 vittime erano affette da una malattia di natura psichiatrica, con prevalenza statisticamente significativa di sindrome depressiva (72 casi); a seguire, sono state riscontrate patologie croniche ed evolutive, come sindromi neoplastiche e cardio-vascolari. All’anamnesi farmacologica risulta statisticamente significativa la prescrizione di farmaci attintenti l’ambito psichiatrico (50 vittime su 65 totali). La lesività semplica da arma bianca è risultata prevalere in 103 vittime (88,7% del totale). Negli altri casi, la lesività è risultata di tipo combinato: modalità chimica (3,4%), varie modalità asfissittiche (2,5% nello specifico: annegamento, impiccamento, plastic bag suffocation) e precipitazione (4,3%) da un’altezza compresa tra i 6 e i 25 metri. Una sola vittima ha impiegato tre modalità lesive differenti: arma bianca, lesività chimica e contusiva. Il 13,7% delle vittime aveva già tentato almeno una volta il suicidio Il 26% delle vittime aveva già manifestato propositi suicidari N° di vittime N° di colpi autoinferti 51 1 21 2 14 3 7 4 5 5 3 6 4 7 1 9 3 10 1 12 1 15 1 18 1 23 1 25 1 30 1 61 COLPI casi 1 15 28 10 38 1 Torace 2 Addome 2 Arti superiori 6 Addome 2 Arti superiori 5 Arti superiori Arti inferiori 1 5 Tutti i distretti Distretti coinvolti Monodistrettuali 93 casi (80%) Pluridistrettuali 23 casi (20%) Capo Collo Torace Addome Arti superiori Arti inferiori Collo Torace SEDI ATTINTE SESSO Femmine Maschi Prevalenza nettamente a favore della popolazione maschile sulla femminile con un rapporto di 3,5:1 VITALITA’ MICROSCOPICA DELLE LESIONI T. Masson, pleura, 400X T. Masson, cute naso, 200X T. Masson, cute torace, 200X La vitalità delle lesioni è stata accertata all’istologia con colorazione Tricromica di Masson Bibliografia [1] Cazzaniga A, Cattabeni CM, Luvoni R, Zoja R (2006) Compendio di medicina legale e delle assicurazioni. Ed. Utet pgg.126-133. [2] Peyron PA, Casper T, Mathieu O, Musizzano Y, Baccino E (2017) Complex Suicide by Self-stabbing and Drowning: A Case Report and a Review of Literature. J Forensic Sci. doi: 10.1111/1556-4029.13537. [3] Pelletti G, Visentin S, Rago C, Cecchetto G, Montisci M (2017) Alteration of the Death Scene After Self-stabbing: A Case of Sharp Force Suicide Disguised by the Victim as a Homicide? J Forensic Sci. 62:1395-1398. [4] Pradipkumar Singh Kh, Keisham S, Rishilu K (2014) Suicidal death due to stabbing: a case of rare occurrence. J Indian Acad Forensic Med. 36:434–436. [5] Kranioti EF, Kastanaki AE, Nathena D, Papadomanolakis A (2017) Suicidal self-stabbing: A report of 12 cases from Crete, Greece. Med Sci Law. 57:124-129. [6] Vassalini M, Verzeletti A, De Ferrari F. Sharp force injury fatalities: a retrospective study (1982-2012) in Brescia (Italy). J Forensic Sci. 59:1568-1574. Esame tossicologici: le matrici biologiche - liquidi (sangue cardiaco e femorale, urine e bile) e visceri (cervello, polmone, rene, fegato, contenuto gastrico e capelli) – campionate durante le autopsie delle vittime, sono state utilizzate per le analisi tossicologiche routinarie eseguite presso la Sezione di Tossicologia Forense dell'Università degli Studi di Milano, su 45 vittime (39%), secondo quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria. Dai risultati ottenuti è emerso come 10 vittime (22%) avessero fatto uso di sostanze alcoliche (BAC compreso tra 0,6 e 3,5 g/L) e come 21 (47%), al momento della morte, avessero concentrazioni di farmaci e dei loro metaboliti, appartenenti alla famiglia delle benzodiazepine e degli antidepressivi, maggiori rispetto ai range terapeutici; in nessun caso la concentrazione è risultata letale. Le restanti 14 vittime (31%) sono risultate negative.
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“SELF STABBING SUICIDE”:116 CASI OCCORSI NELLA CITTÀ DI MILANO DAL 1993 AL 2016.

FRANCESCHETTI L, BORACCHI M, CIPRANDI B, GENTILE G, MACIOCCO F, VIGNALI G, ZOJA R.Sezione di Medicina Legale, Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano

via Luigi Mangiagalli 37, 20133 – Milano

IntroduzioneLe armi da taglio sono frequentemente utilizzate a scopo etero-lesivo, mentre di rado vengono impiegate come mezzi suicidiari: secondo fonti letterarie, soltanto il 0,5-0,7% di tutti i casi di suicidio

viene commesso con questa modalità [1,3,4].Per tale ragione, specialmente quando sul corpo non si rinviene un'unica lesione, è fondamentale distinguere tra una modalità lesiva etero- o auto-diretta [2,5]. Nella distinzione fra queste due

possibilità, altri elementi possono divenire fondamentali nell’analisi del caso, come l’anamnesi della vittima, i dati circostanziali e di sopralluogo, e le dettagliate caratteristiche delle lesioni [3,6].In questo studio, presentiamo l’analisi dei casi di suicidio con armi da taglio, occorsi a Milano negli ultimi 24 anni.

RisultatiDei 116 casi di suicidio mediante armi da taglio, 13 sono stati realizzati con modalità combinata, ovvero sommando alla lesività da arma bianca quella asfittica, chimica o cinetico-meccanica. Circa

le caratteristiche dei soggetti coinvolti, si tratta prevalentemente di maschi italiani con un’età compresa tra 41 e 50 anni, affetti da patologie psichiatriche. Le armi più utilizzate sono risultate essere icoltelli da cucina, mentre, nella totalità dei casi, il luogo scelto è stato l’abitazione del soggetto deceduto. Le lesioni sono risultate singole in meno della metà dei casi, più frequentemente monodistrettuali elocalizzate agli arti superiori o al torace. Nell’attribuzione dell’evento ad un gesto autolesivo, hanno influito soprattutto l’eventuale presenza di lesioni “da assaggio”, le caratteristiche delle lesioni,l’assenza di segni di lotta e di sangue in altre zone rispetto a quella del rinvenimento.

Materiali e metodiPer questo studio, sono stati dapprima analizzati retrospettivamente 23417 verbali di autopsia redatti presso la Sezione di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano tra il 1993 e il 2016.

Tra questi, sono stati identificati 4022 suicidi totali, dei quali sono stati analizzati solamente quelli realizzati con armi da taglio. Nei casi di interesse per il presente studio, sono stati analizzati: lecaratteristiche delle vittime; i dati circostanziali e di sopralluogo; la distribuzione, il numero e la sede delle lesioni riportate; la tipologia di arma usata.

ConclusioniNei casi di sospetto suicidio con arma bianca si rende necessario un approccio forense basato sull’approfondito esame della scena, su un’accurata raccolta di dati anamnestico-circostanziali e sulla

valutazione di ogni aspetto ricavabile dall’esame autoptico. Solo l’integrazione di questi dati permette di fornire un giudizio motivato sulla modalità di accadimento del fatto.

RIPARTIZIONE MENSILE

13

6

118

10

28 8 9 10

10

02468101214

Febbraio

Marzo

Aprile

maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

84

848

34 2 3

11

7

4

14

35

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1994

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2001

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2009

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2011

2012

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2015

RIPARTIZIONE ANNUA DECADI DI ETA’

114 20

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8 80

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11-20 aa 21-30 aa 31-40 aa 41-50 aa 51-60 aa 61-70 aa 71-80 aa 81-90 aa

SI

NO

PREGRESSI TENTATIVISI

NO

PREGRESSI PROPOSITI

LUOGO

3

0 20 40 60 80 100

Abitazione

Albergo

Strada

Parco

Veicolo

Bar

Ospedale

Ufficio

Carcere

Cinema

Fiume

MEZZI

da cucina 79da pane 1svizzero 1

11442211

TaglierinoCocci di vetroBisturiBalestraRasoio

Coltello

SEMPLICI n° Casi

LametteForbici

Farmaci 2CO 1Soda 1Corda 1Sacchetto 1Cavo elettrico 1Taglierino 1Metadone 1Cacciavite 1

COMBINATI n° Casi

Coltello

ANAMNESI PATOLOGICA E USO DI FARMACI

Depressione 57Sindrome ansiosa 6Psicosi 2

11

Sindrome ansiosa 3Emiparesi 1Asma 2Cardiopatia 1Tossicodipendenza 1Neoplasia 3HIV 2Ictus cerebri 1Paraplegia 1Alcolismo 1Tossicodipendenza 1

Alcolismo Diabete 1Tossicodipendenza HIV 1

Psichiatriche sem

plici

Patologie di natura psichiatrica

Psichiatriche associate ad altre

Depressione

Psicosi

n° Casi

Disturbo bipolare

Altre patologie n° Casi321214

EpilessiaOsteoporosiHIVIpertrofia prostatica Neoplasia

Cardiopatia

N° casi

11133113

Associati Morfina Cortisone 1

AntinfiammatoriAntiretroviraliCardiotonici

Singoli

Farmaci per altre patologie

AnalgesiciAntiasmaticiAnticoagulantiAntiepiletticiAntineoplastici

N° casi274711

Ansiolitici 5Antipsicotici 3Analgesici 1

Ansiolitici Antinfiammatori 1

Farmaci per patologie psichiatriche

SingoliA

ssociati

AntidepressiviAntipsicoticiPsicofarmaciMetadoneNarcotici

Antidepressivi

AB + contusivaAB + chimica

Arma bianca

MODALITA’

La ripartizione anno – specifica della popolazione, mostra un andamento generale molto irregolare, con tendenza, negli ultimi anni, al decremento

Il numero dei casi di suicidio mostra una riduzione statisticamente significativa nel mese di Luglio.

Al di sotto dei 20 anni non si ascrivono vittime; nelle successive decadi si osserva un incremento progressivo, con picco massimo

nella decade 41-50

Statisticamente significativa la prevalenza degli eventi suicidari in ambiente domestico

In merito alle pregresse patologie, 83 vittime erano affette da una malattia di natura psichiatrica, con prevalenza statisticamente significativa di sindrome depressiva (72 casi); a seguire, sono state riscontrate patologie croniche ed evolutive, come sindromi neoplastiche e cardio-vascolari.

All’anamnesi farmacologica risulta statisticamente significativa la prescrizione di farmaci attintentil’ambito psichiatrico (50 vittime su 65 totali).

La lesività semplica da arma bianca è risultata prevalere in 103 vittime (88,7% del totale). Negli altri casi, la lesività è risultata

di tipo combinato: modalità chimica (3,4%), varie modalità asfissittiche (2,5% nello

specifico: annegamento, impiccamento, plastic bag suffocation) e precipitazione

(4,3%) da un’altezza compresa tra i 6 e i 25 metri. Una sola vittima ha impiegato tre modalità lesive differenti: arma bianca,

lesività chimica e contusiva.

Il 13,7% delle vittime aveva già tentato almeno una volta il suicidio

Il 26% delle vittime aveva giàmanifestato propositi suicidari

N° di vittime

N° di colpi autoinferti

51 121 214 37 45 53 64 71 93 101 121 151 181 231 251 301 61

COLPI

N° casi

1152810381

Torace 2Addome 2Arti superiori 6Addome 2Arti superiori 5

Arti superiori Arti inferiori 15Tutti i distretti

Distretti coinvolti

Monodistrettuali 93 casi (80%

)Pluridistrettuali 23

casi (20%)

CapoColloToraceAddomeArti superioriArti inferiori

Collo

Torace

SEDI ATTINTE

SESSO

Femmine

Maschi

Prevalenza nettamente a favore della popolazione maschile sulla

femminile con un rapporto di 3,5:1

VITALITA’ MICROSCOPICA DELLE LESIONI

T. Masson, pleura, 400X

T. Masson, cute naso, 200X

T. Masson, cute torace, 200X

La vitalità delle lesioni è stata accertata all’istologia con colorazione Tricromica di Masson

Bibliografia[1] Cazzaniga A, Cattabeni CM, Luvoni R, Zoja R (2006) Compendio di medicina legale e delle assicurazioni. Ed. Utet pgg.126-133.[2] Peyron PA, Casper T, Mathieu O, Musizzano Y, Baccino E (2017) Complex Suicide by Self-stabbing and Drowning: A Case Report and a Review of Literature. J Forensic Sci. doi: 10.1111/1556-4029.13537.[3] Pelletti G, Visentin S, Rago C, Cecchetto G, Montisci M (2017) Alteration of the Death Scene After Self-stabbing: A Case of Sharp Force Suicide Disguised by the Victim as a Homicide? J Forensic Sci. 62:1395-1398.[4] Pradipkumar Singh Kh, Keisham S, Rishilu K (2014) Suicidal death due to stabbing: a case of rare occurrence. J Indian Acad Forensic Med. 36:434–436.[5] Kranioti EF, Kastanaki AE, Nathena D, Papadomanolakis A (2017) Suicidal self-stabbing: A report of 12 cases from Crete, Greece. Med Sci Law. 57:124-129. [6] Vassalini M, Verzeletti A, De Ferrari F. Sharp force injury fatalities: a retrospective study (1982-2012) in Brescia (Italy). J Forensic Sci. 59:1568-1574.

Esame tossicologici: le matrici biologiche - liquidi (sangue cardiaco e femorale, urine e bile) e visceri (cervello, polmone, rene, fegato, contenuto gastrico e capelli) – campionate durante le autopsie dellevittime, sono state utilizzate per le analisi tossicologiche routinarie eseguite presso la Sezione di Tossicologia Forense dell'Università degli Studi di Milano, su 45 vittime (39%), secondo quanto dispostodall’Autorità Giudiziaria. Dai risultati ottenuti è emerso come 10 vittime (22%) avessero fatto uso di sostanze alcoliche (BAC compreso tra 0,6 e 3,5 g/L) e come 21 (47%), al momento della morte,avessero concentrazioni di farmaci e dei loro metaboliti, appartenenti alla famiglia delle benzodiazepine e degli antidepressivi, maggiori rispetto ai range terapeutici; in nessun caso la concentrazione èrisultata letale. Le restanti 14 vittime (31%) sono risultate negative.

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