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SENATO~ DELLA REPUBBLICA · ceseMendès~Fral1ice,noi italiani sembram~ mabuonieuropei,...

Date post: 15-Mar-2021
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SENATO~ DELLA REPUBBLICA VI LEGISLATURA 445" SEDUTA PUBBLIC~t\ RESOCONTO "- MERCOLEDI 7 STENOGRAFICO MAGGIO 1975 Presidenza del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia, indi del Vice Presidente SPATARO INDICE AUTo.RIZZAZIONI A PRo.CEDERE IN GIU- DIZIO Autorizzazione alla relazione orale per i Doc. IV, nn. 130, 131, 132: PRESIDENTE BETTIOL , Pago 21089, 21090 . . . . . . 21089 Deliberazioni su domande: PRESIDENTE .. BETTIOL, relatore . . . . . . . . 21089 . 21089, 21090 Co.MUNITA' ECo.No.MICHE EURo.PEE Seguito della discussione dei documenti: {( Relazione sull'attività delle Comunità eu- ropee per ,l'anno 1973» (Doc. XIX, n. 2); « Relazione annuale sulla situazione econo- mica della Comunità» (Doc. XIX, n. 2-bis); {( Relazione sull'attività delle Comunità eu- ropee per l'anno 1974» (Doc. XIX, n. 3); {( Relazione annuale su1la situazione econo- mica della Comunità» (Doc. XIX, n. 3-bis): ARIOSTO, re latore 21076 BATTAGLIA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri . 21084 BERMANI . 21069 CIFARELLI . 21055 Discussioni, f. 1600. F ABBRINI PECORARO . Pago 21060 . 21073 CONGEDI . 21055 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione . . . . . . 21091 Approvazione da parte di Commissioni per- manenti . . . . . . . . . . . . . . 21091 Deferimento a Commissione permanente in sede referente ........... 21091 Richiesta di dichiarazione d'urgenza per il disegno di legge n. 1908: PRESIDENTE . . . . . 21092 Trasmissione dalla Camera dei deputati 21090 INCOMPATIBILlTA' Co.N IL MANDATO. PARLAMENTARE Cessazione d'incompatibilità per il senato- re Carmelo Francesco Salerno . . . . .21055 INTERROGAZIo.NI Annunzio .21092 PROCLAMAZIONE DI SENATORE . 21090 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150)
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SENATO~ DELLA REPUBBLICAVI LEGISLATURA

445" SEDUTA PUBBLIC~t\

RESOCONTO

"-MERCOLEDI 7

STENOGRAFICO

MAGGIO 1975

Presidenza del Vice Presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia,

indi del Vice Presidente SPATARO

INDICE

AUTo.RIZZAZIONI A PRo.CEDERE IN GIU-DIZIO

Autorizzazione alla relazione orale per iDoc. IV, nn. 130, 131, 132:

PRESIDENTE

BETTIOL

, Pago 21089, 21090

. . . . . . 21089

Deliberazioni su domande:

PRESIDENTE . .BETTIOL, relatore . . . .

. . . . 21089

. 21089, 21090

Co.MUNITA' ECo.No.MICHE EURo.PEE

Seguito della discussione dei documenti:{( Relazione sull'attività delle Comunità eu-ropee per ,l'anno 1973» (Doc. XIX, n. 2);« Relazione annuale sulla situazione econo-mica della Comunità» (Doc. XIX, n. 2-bis);{(Relazione sull'attività delle Comunità eu-ropee per l'anno 1974» (Doc. XIX, n. 3);{(Relazione annuale su1la situazione econo-mica della Comunità» (Doc. XIX, n. 3-bis):

ARIOSTO,re latore 21076BATTAGLIA,Sottosegretario di Stato per gliaffari esteri . 21084BERMANI . 21069CIFARELLI . 21055

Discussioni, f. 1600.

F ABBRINIPECORARO

. Pago 21060. 21073

CONGEDI . 21055

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione . . . . . . 21091Approvazioneda parte di Commissioni per-manenti . . . . . . . . . . . . . . 21091Deferimento a Commissione permanente insede referente . . . . . . . . . . . 21091

Richiesta di dichiarazione d'urgenza per ildisegno di legge n. 1908:

PRESIDENTE . . . . . 21092Trasmissione dalla Camera dei deputati 21090

INCOMPATIBILlTA' Co.N IL MANDATO.PARLAMENTARE

Cessazione d'incompatibilità per il senato-re Carmelo Francesco Salerno . . . . .21055

INTERROGAZIo.NI

Annunzio .21092

PROCLAMAZIONE DI SENATORE . 21090

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150)

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21055 ~

7 MAGGIO 1975445" SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del Vice Presidente

P RES I D E N T E . La seduta è aperta(ore 9,30).

Si dia lettum del p~acesso ver1bale.

V E N A N Z E T T I , Segretario, dà let-tura del processo verbale della seduta an-timeridiana del 23 aprile.

P RES I D E N T E . Non essendavi as-servazialDli, ill prooess'O veI1bale è approvato.

Nel corso deLla seduta pOltrail1ll1oesse~e ef-fettuate votazioni mediante pracedimentoelettronico.

Cangedi

P RES I D E N T E. Ha chiesto can-gedo il senatare Maìtinelli per giorni 1.

Annunzia di cessaziane di causa d'incampati-bilità can il mandata parlamentare per ilsenatare Carmela Francesca Salerna

P RES I D E N T E. H senatore CarmelaFrancesco Salermo ha comunicato aLla PJ:1esi-denza di aver r-assegnata, in data 5 maggio1975, le dimissioni dalla carica di Presidentedel Consorzio di industriaLizzazione dellaValle dei! Basento, e di aver cessato, :in paridata, daHe funmOlni inerenti a tal,e carica, ivicompresa l'ordi[}aria amministrazione.

Pertanto è venuta meno per il senatoreSalerno la causa di incompatibilÌità ,col man-dato parlamentare dichiarata dal Senato nel-la seduta dellO aprne 1975.

Seguita della discussiane dei dacumenti:({ Relaziane sull'attività delle Camunità eura-

pee per l'annOi 1973» (Doc. XIX, n. 2);({Relaziane annuale sulla situaziane eca-namica della Camunità» (Doc. XIX, nu-

ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

mera 2-bis); ({ Relaziane sull'attività delleComunità eurapee per l'annOi 1974» (Do-cumento XIX, n. 3); ({ Relaziane annualesuUa situaziane ecanamica della Camu-nità » (Doc. XIX, n. 3-bis)

P RES I D E N T E . L'Ol'dine del gior-no ,reca ill seguito della discussione dei do-cumenti: «Relazione suLl'attività delle Co-munità europee per l'anno 1973; « Relazioneannuale sullla situazione economica della Co-munità »; «Relazione sull'attività ddle Co-munità europee per l'anno 1974 }>;«Relazio-ne annuale sulla si,tuazione economica dellaComunità ».

È iscritto a padare 'il Isenator,e OihreHi.Ne ha facoltà.

C I FAR E L L I . Onorevole Presidente,

i'Omi sO'no domandato se dobbiamo,.e come,migliorare i:1 modo di trattare i probl,emideLla Camunità europea, i nostri problemieUlmpei, che sono li pI10blemi per ecceHenzadel nO'stro p~esente e del nostra dO'mani, stan-te che abbiamo riJlevato tanti inconvenientiaìl riguardo. Ebbene, in quest'O mio t,entativodi pensare ad un miglioramento .del mododi tratt:adi, debbo mi1evare che Sii è inserital'opera dell ~elato~e, .col:lega ÀrÌasto,Ìil qualecan rIa sua ~e11'azioneha avutO' il merit'O [}consoltanto di .Ì1TI'trodUirI1e:i,ldibattito, oome sta-bilito dall Regolament'O, ma di fOI1nire unesempio, a milO avviso notevolle e da notarecon lO'de, di una trattazione aggi'Ornata cheha cercato di 'supeI1a~e, tra 'l'al1Jro loon unavisione in pmspettiva dei probLemi, la stra-na situazione per cui in questo dibattito cioooupii,a:modi ,£atti che già erano invecchiatiqùando Ila Comunità ha 'redatto Ila reLazione,imposta dai trattati, e che arrear più so-no invecchiati per il tempo che il nostroMinistero degli ,aiìfari esteri ha impiegatoper tradUIila dmuna r.e11azioneail Parlamento

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21056 ~

445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAcc,TO 1975

,e per prendere posizione, come Govenno ita-Hano, sui vari pI1obil<emiin essa oomp~esi.

Questa mi,a premessa, ono~evdle Presiden~te, è fatta anche per un'altra Iragicme: rper~chè molto lodevolmente ill I1elatore neHa se-oonda parte de1la sua I1elaziiOneha volutofornil1ci una dooumentazione del lavoro del~le delegaziol1li, cioè degli organi di oaTaittereparlamenrt:ar,e a ITaiggio europeo, dall ,Parla-mento europeo al Consiglio d'Europa, all'As~semblea parlamentare deill'Unione de1l'EiU~ropa occidental,e, dando quindi notizia ,uffi.cicde c1ellavoro che compicmo i par1lamenta~l'i ita'u.ani [n questi organismi democraticidell'Europa in formazione.

Trovoohe è stata un'ottima idea, collegarelator,e: le ISiOdi poter aggiungere, a questoriconoscimento, quello alI personale del Se-nato, soprattUltto ai ooLlahoratori valorosideHte nostìI'e dellegazioni che noi del Par1a~mento ,europeog;ià conosciamo, ma ohe oc~corre s,iano oonosduti per i risultati della 10~

l'O opera pregevole, appassionata, seria, at-traverso gili atti del Senato e lodati dai sena-tori. Credo che questo ,r.ioonoscimenta ai na~stri ,collaborato.ri del Senato Slia molta importante perchè è unr1cOlllosdmento che vaaLla serietà pasta nel tentativa di rimediaread U[la situazione sempre più insastenibile.

Soegliienido fra i vari ,argomentli ~ non netratterò che t,re a quattro pemhè non in-tendo dar ,tondo alH'uniVierso~ mi muave~rò proprio da que110 più legato a questa si-tuazione, cioè J'asso1uta insostenibilità de]doppio man!dato fra par1lamentari nazionalli,e parlamentari europei. Siamo oltre i ilimiti

della ,serietà,dltne i limiti della oompatibiH-tà; il'abbiamo detto talIlte valte. Due soli col-leghi non vivono queSita v,iloenda, perchè tut.ti gli rultri sona, 'oome me, ,impegnati, aco-minciare dall'iHustre Presidente, nel Par1a~mento ,europeo e quando nel Padamento 'eu-ropeo si è discUlsso sUiIpJ:1ogetta 'cHriforma,tuNi abbiamo siOstenuto la necesSl1tà di sta.bilHre l'inoompatiib1Htà tra il mandalto nazio-naIe e il mandato europeo.

Sano molI-l'oILietoche ill mia calm amicoOinorevole Battaglia, che è mppresent'antedel Governo, paSisaneceprue questa mia rac-oomandazione. IiIPar1lamentoeu:mpeiO ha eila-

borato uno schema di convenzione 'che i no-ve Stati dovranno appI1o'Vare, Iche dovrà es-sere sottoposto alla ratifica dei nove Par1a~menti nazionali e che tratta anche i,l p,rohLe~ma della incompatibiLità tra mandato nazio-nale e mandato 'eUJJ:1opeo.Se Ulna r.ichiestanOli italliani possklmo '£are alI Governo deUa&epuhbli.oa è che questo punto sia ben pre~cisato in sede di ratifica di ,accordi intelI"na~zionali perchè, a mia mO'do di Viedere, solosupemndo questa gmvissima disfunzionepossiamo dare alIPar1I,amento eUJ:1OpeoIlavali~diltà che deve av,ere. E non si dica che pos~sono derivare vantaggi dail fatbo che i pada~mentari siano gHstessi perchè innanzi tut~to in una democrazia proprio dalila contrap-posizione tra vari aIigani deruva la migUorefunzionalità del sistema, e d'alltra parte, sevogliamo piOrtare un'a1Jlallogia,non si può se-riamente sosteneI1e che per essere meglio in~faI1mati di queUa che sucoede alla Camera,alcuni senatolI"i, diOvrebbem fall' palrte dellaCamera e viceversa. Questa è una assolutabizzarria e una assurdità che va superata.

So benissimo ~ e ,il sottosegretario Bat~

taglia, che ha ,esperienza di assemblee inter~nazionali, sta forse pensando a questo ~

che troveremo deUe di£fiodItà da parte deidanesi e soprattutto da parte degli inglesili qua!li su questo pUlIltO s'ono un po' comegli antichi romani che, giurilsti e giuspub~bilicisti lforrmidabi:1i, non conoepiViano che lacittadinalIlZa, aioè ,la candi~ione essenzialeper Ja rappa.1esentatività, potesse eSlseve ac~quisita diversamente che daLl'.estensione ter~ritoriaLe della città di &oma. Infatti resten~siane del~a cittadinalIlza 'mmana, <compiutada Caraoa111a,fu ef£ettuata estendenda didea1~mente i quarti,eri di &oma. Ebbene, gli ing1le~si del nostra tempo concepiscono SOliOunmppmto tra l'el,etto ,ed i suoi elLettori. Evi-dentemente bisognerà aiutauli a .vendersiconto di questo Hmite. Ma mi auguro che il5 giugno, nel referendum che aVirà Juago inGran Bretagna, i,l POPOliOinglese dica sì al-l'Europa. Ritengo che non si d~bba cederesu questo punta perchè è Ulnaquestione fon~damentalle. Bisa~a fare di tutto, nelle sedicompetenti, per far sì che questa inoongruen-za venga superata.

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21057 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOçONTO STENOGRAFICO

Il seoondo argomento, che vor:rei sottopor~re a'Ll',attenzione ddl'Assemblea, muove an-ch'esso dalil'esame deHa relazione ohe il se-natore AriO'sto ha predispoSlto. V,i è nella re-lazione questa considerazione: con J'esten-sione da sei a nove partecipanti, la Comuni-tà si è aHargata, ma non si è rafforzata. CO'nquesta estensiO'ne, si sono avuti non solo icasi :Qi:f£icillidetl'Id'anda e deHa Danimarca,ma anche guelrlo della Gran Bretagna, unpaese che si è dimostrato una forza frenan-te nell pI'ocesso di formazione di queI,la unio-ne politica che defini:rò sempI1e (con una ter-minologia che mi è cara e che viene da Maz-zillli e passa per Sforza, Etinaudi, Martino,De Gaspe:de giunge ai nosltri giomi) « StatiUniti d'Eu:rO'pa ». III resto sono parole. Siè detto che in questa p:rospettiva rIa GranB:retagna e gli iaJltri popoH che ho nominatonon sono oertamente una forza trainante emiL sembra che Ida questa al£fermazione ~

mi corregga ill relatorre se sbaglio ~ vengafuo.ri la considerazione che se :il referendumdO'vesse stabi:1ireche gli ingles.i :riprendono lalorostl'ada (un articolo recente in talI sensoè stato pubblicato sul giornale francese « LeMonde », un grande gioIlllale ma un classicoesempio dinaziOlnatismo che diventa neutra-:lismo e di inteHigenza che diventa sabota-trice ddl'HUlropa) noi faI1emo 10'ro pontid'oro e sottoscriveremo tutti glli accordi eco-nomici possihiJi per riprendere meglio lastl'ada dell1'uniHcazione.

p.ersonalmente, non sono d'accordo suquesta tesi e non già per testardaggine re-pubblicana nel rifarrmi a quel:1o che noi ~

s'intende non da soli :perchè non sai1emmostati dedsiv:i ~ in tutti li modi possihilli ab-biamo sempre sostenuto oontm il no dei gOil-listi e contlro le esitazioni àmglesi, cioè lanecessità di aprire la porta deJIa ComunitàallilaGran Bretagna. È !inrt1ltileche ripeta quile considerazioni :svolte tante volte. Ma nonmi ri,fenisco solo a questo e vorrei portaTe asostegno delma mia oonvinzione ~e pardle delsignor Callaghan, attuale ministro degli :este-ri deLla Gmn Bretagna, il quale, aH'indoma~ni del grlJsso dibattito nel Gove:rno inglese,ohe ha pO'rtato ana preva:lema ddla soJuzio-ne pro partecipazdJOne all['Europa, con le la-

ceraziO'ni che conosciamo, ha detto che, se la'Gran Bretagna ne venisse via, la Comunitàsa.mbbe ben diversa da quella che è e J'In-ghiilterra non av,rebbe più una voae validanel mondo contemporaneo. La seconda par-te di questa d1chiarazione non può esserciindiffe:rente perchè questa Eumpa Libera è'oomposta da questi paesi: non abbiamO'grandi spazi poHtici e ailternative, specie [}!elmomento attua:le. Sono convinto che M gior-no che l'Iillghilter.ra dioesse di no ,la Comu-nItà subirebbe un !COilpograv;e non ltanto dailpunto di vista della oonsistenza dei trattatiquanto dall punto di vista della fiducia inse stessa e delle prospettive costruttive chegià ora sono piuttoslto :t:Ìstrette.

Vorrei aggiungeIìe che condiV!ido fultimaparte ddle oonclusioni del nO'st:ro i'elatore,laddove ricorda il'iniz:iativa, che fu di SfO'r-za, di De Gasped e di Einaudi, per la 'costlÌ-tuzione del,la cosiddetta assemblea ad hoc,cioè per la prima spilnta verso ila creazionedi Ulna funzione costituzionale ]n relazioneail1aComunità di al,lora. Questo è :ill prece-dente alI quale dobbiamo collegarci quandochiediamo, come faccio io, che sia affidataal PaI1lamento eUI'Opeo (su queSito punto hapreso posizioni sempre perspioue e all'avan-guardi:a il vecchia federa:1ista Altiero Spinel~li) la fUlllzione di elaboraJ:1e ,i testi dell'unionepo1i:tilca. I Govel:rni S0l110inevitabilmente uni-Ia:tera!li. OcoorJ1e quindi che ta:le elaborazio-ne sia fatta in quel,la ,sede e che si faccia,come dirò tra hI'eve, Uillnuovo trattato.

Ora questa pI'Ospettiva di creare l'unionepolitica è a:1l',esame della opinio:ne pubblicaeuropea e dei suoli organi per due stmde. Laprima è costituita daU'iJncarico che è statodato nel vertice del dicembre 1974 al primo

, ministro belga Tindemans di redigere un rap-parto in mateda. Quando seppi che era sta-to dato l'incanko di formUllare questo rap-porto ebbi subito Ila convinzione che ci sifosse richiamati per ana:lOigia a queLlo cheera stato il rapporta Spaak che, come ènoto, fu ill punto di partenza della ripI1esaeuropeistica aU'indomani dei primi incontridi Messina che avevano indicato la possib:iJli-tà di andare avanti sul terreno economicoper reaHzzare l'unione politica europea e

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Senato della Repubblica ~ 21058 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGLO 1975

ohe costituisce tuttora un punto di riferi~menta fondamentaLe oanoreto pen:'lIe prospet~tive europee, per l'esigenza di unificwe l'Eu~ro:pa; direi che è una traduzione in termi~ni ooncreti ,e attua[i di quella che è >l'anticaoonvinzione degli europdsti e dei federali~\Sti, che senza dubbio nan ne disconosce ilgrande valore ideale ma ,lo traduce in termi~ni cancreti, sintetizzab1li, a mio giudizio, nel~l'affermaziane ohe non è più passibile a:f~frontare aLcun problema serio fondamenta~le per Ila vita di ciascuno dei singoli Stati en~tro i limiti nazianali. Questo non è più pas~sibile.

Pensavo che il rapparta Tindemans sa~rebbe stata [a stessa cosa. Ho !l'impressioneche, più che essea:-eun rapporto nel quale siidentifichina ,a1cune verità, vuoI essere unrapporto di sint,esi di tante opinion1. Io stes-so dopodomani dovrò ,esser,e alla riunianedell'Esecutivo internazianale del Mouve~ment européen, H quale davrà prendere po~sizione su una bazza di ardine del giornoprepar,ruto drul,suo p~esLdente Rey che dov:ràesse~e :pOliaffidata alI signar Tindemans; edanche il Pa::damento eumpeo Vierrà sentitosu questo punto.

Io ¥orl1ei ara dire <chese Tindemans deveraccog1ie~e ,quest,e opinioni e se è preziosaper Tindemans che parlino r Assaciazione deicomuni di Europa, ]'Union européenne fede~raliste, ,LIMavimento federalista itaHano, ilMouvement européen eocetera, se è malto1mpartante :La pr,esa di posizione del Par~lamento europeo, quello che accoPre è chesLano i Governi nazianali a dir,e a Tindemansohe essi maroeranno per Isastenere una s'Olu~zione di unione polIi:tica. E da questo puntodi vista mi consenta 11 rruppresentante delGaverno di Iricmdare <chequando ci fu il vo-ta negativo della F:rancia alla Comunità eu~'mpea di difesa, che a Itorto veniva ritenutaun episodio deLla guerra fI'edda, ma IChe in-vece, soprattutta per merita del GOViermoita~liana, era H tentatiÌlVa di superare lIe esitazia-ni delle savranità nazianali per o~eare un or.ganismo savranazionale (carne è nato, il trat~tata della Camunità europea di difesa com~pl1endeva nel suo preambo[o e nella sua pri~ma formulazione la creazione di un'assem~

blea pa11lamenta~e con effettivi poteI1i per~chè non sii patevaoonoepir,e di mettere Lnsie~me le farze armate o parte di esse senza so~vrapporre a queste una effettiva responsabi~Htà di poilitica internazionale, una effettivarespansabilità demacratica), quandO', ripeto,il 30 agosto 1954 ['AssemMea naziona:le flran-cese disse no alla CED, convergendo in quelno i militari come il maresciallO' Juin, il gi~gantesco De Gruu:l1enazionaUsta e ilsolaziani-sta e l'allora presidente del COllsitlio fran~cese Mendès~Fral1ice, noi italiani sembram~ma buoni europei, ma tut1avia non avevamaavuto ,ill comggio di portare queil dibattitonel 'llostm Par1lamenta. Ecco quindi senzanessuna cdtica (lo sa benissimo il sottosegre~tario Battaglia che nan sentirà da questaparte palitica delle oritiche all'operato) unsuggerimentO' che viene dall'esperienza. L'oc~oasiane Tindemruns signilfi.ca che è necessarioprendere paSliziane. Ebbene, LI Gov,erno ita-liruna assuma una pasizione aLI'avangual1diasu questo terl1ena fondamentaJ1e. Non faocia~ma nè i furbi nè gli attendisti, non sostenia~ma che prima si dev'Ono pronunciare gli al~tri perchè casì risohiamo di camprometterel'esita e camunque ci assumiamo una par~te di respansabilità.

Sull'unione poJiltica .in previs!Ìone dell rap~pO'rto Tindemans ,sta per pronunciaI1si ill Par~lamento eurapea.Came è nota, la Cammissio-ne :politka ne ha fatta oggetto di dibattita;n relatore per la Commissione politica, ildemocristiana belga onarevale Behrand, hainv,iato '!Jinquestionario cui Sii sta oercandodi ,rispande~e da pruI1tedei Ivari Gmuppi; eanche ill mia Gruppo è impegnata a discute~re su questa ,rispasta.

Vorrei qui sotta<H:neare ohe li dettagli di ta~le ri'spasta saranno ,i più diversi, ma queLloohe non dovremo aooettare è di essere pre~si dalLa paum di tentare ,la strada eLiun nu~va trattato. In sostanza si sostiene che sevagliamo fmre un nuova trattato ,dell'unianepo[itica avremO' delle divaricazioni e si par-la d1 far scaturire da quanto 'la Comunitàha fatto sul terreno econamico l'unione po~Htica e si fa appellla, da parte di giudsti,agIi arHwli 235 e 236 dell tmttato già esisten-tie per la CEE.

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21059 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

110sono sempre di questo pareIie: per l'Eu-ropa utllHa,aLleiamoci con li turchi, con leisole FallklaJJJid,rpmchè si bcda. Ma se guar-diamo, fuori dall'estI1ema rassegnazione, lecose ,in sè mi paIie che dobbiamo dfiutare laveochia tearia ohe daill'unione ,economica sipassi alla unione politica (assia: completia-mo la Comunirtà e poi aV.I'emo Il'unione pali-tica) perchè si tratta di terreni aperativi di-veI1si per oui ooconr1e un saho qualitativo.La mia opinione è che bisogna puntare sul-l'unione politica senza diI'e che sarà unaco-sa sui generis. No, se gli schemi sono questisi tratta di daIie al Parlamento europeo conl'elezione di.J1eUadei Isuoi membri la ,funzio-ne di camera dei popdli; si tlrcutta di trasfa'1'-mare il Consig1lio dei ministri in Senato (co-me dice la Castituziane degli Stati Uniti), inCamera degli Stati (come dice la Costituzio-ne delila Germania federale); si tratta diestendere i poteri della Corte di giustizia edi dare all'attuale Commissione, evidente-mente non nominata dai Governi ma con ilvaglio parlamentare dei due rami del nuovoParlamento europeo, la funzione di governonei campi di azione prestabiliti; si tratta, inrelazione a questo, di identifkare anche de-gli obiettivi ohe. a nostro giudizio, sono lapolitica estera e la politica deLla difesa. Nonè possibile faIie una politica estera senza unapolitica della difesa. Finiamola con l'esserenella condizione o del neutralismo o di averenama di t~nte polemiche che in realtà esi-stono, e soprattutto guaJ1diamoci dal ritene-re che si possa fare l'unione palitka senzariprendere seriamente la prospettiva dellaunione economica e monetaria.

Abbiamo detto tante volte che unioneeoonomica, soprattuttO' uninne monet.aria, si-gniiHca palitica dei biLand, politica della pro-grarnmazione econamica, poHtica deLI'OT'i,euJ-tamento tra .la spesa destinata ai cOlIlsmni ela spesa destinata agli investimenti. La mone-ta non è un pezza di carta oon cui i 'ragazzigiooal1o a « manopoli }) ma è una essenzialeespressione de]la palitica !l1Jelsuo complesso,de!lla valutaziane internazionale di uno Sta-to, del:le sue risarse, del,suo modo di esse-re, deil suo avvenire. Quindi unioneeoonomi-ca e monetaria sì, saprattutto anticipando

il più possLbHe 'lemiziative di sistemazionedel sistema monetario mondiaLe :indispensa-hiH per sostenere lIe poHtiche iTiguardanti. i9 paesi della Comunità, ma neil quadro del-l'unione politi:ca, senza ILaqua[,e rischiamodi pestare l'acqua nel martaio.

Vengo all'ultimo argomento (perr tener fe-de a quanto ave\ro detto aLl'inizio, ciaè cheintendevo solo sottolineare alcuni punti), cioèall'urgenza di fare questo salto di qualità.È un .argomen to per rIa pace e per la llibertà.Rendiamoci >COIIltache :nella crisi che si stasViolgendo nel mondo di oggi, noi popolieuropei rischiamo molto.

L'ultima valta che mi è ,capitato di parlar-ne in sede europea ho detto che furgenza dinealizzare >l'unione politica dell'Europa serr~ve anzitutto ad .impedire che si diventi aper-tamente o Jarvatamente dei protettorati deLlaRussia savie1JÌlCaa, per qualcuno, degli StatiUniti, se questi, uscendo dalla 110'1"0crisi,vo~r.anna trarnutar,e Ilaloro simpatia di untempo nella insofferenza nei confronti dellaComunità e delle libere genti d'Eumpa.

CJ1edo che in ogni IsettoIie dÌ! questo Par~lamento, soprattutto camunque da parte dinoi repubbHcani, si ritenga ohe nemmenO'per un'unghia passa ,essere valutata positi-vamente una prospettiva di ItaJlegener,e. Naiabbiamo voluto l'Europa come articolazio-ne fondamentale nell'ambita, o comunquesul presupposto, de]ll'AiUeanza a1!lantlÌlCaquan- ,da, nel pieno della gue~ra fIiedda, bisognavaimpedire che si finisse oome Ila Cecoslovac~ohia. Abbiamo ritenuto che, grazie alla pre-senza di questo soudo ohe nasceva da1l'al~leanza di paesi alIdi qua le al di là dell' At1an~tioo, bisagnasse part'are avanti l'unificazio-ne eumpea dei paesi rimasti iliberi. La Co-munità europea nan ha ohe un salo ilimite:i paesi demo'Oratici. Quando si instaura lademocrazia lin un paese dell'Europa, dob-biamo fare di tutto perchè essa entri nelLaCamunità. Questa m,] loons,ente, tra faltro,di auspicare che si possa ,ailpiù presto esten-dere a[ Partoga!Llo la partecipazione ana Co-munità eurapea. Siamo ilieti che la Grecia,tornalta ad avere strutture democratiche,cbdJeda~ .e noi italiani dovremmo faciHta:r~la al massimo ~ di partecipare in pieno, al

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21060 ~

445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESC>CONTO STENOGRAFICO

di là dei limiti del tflattato di as:sociaz1cme,aLla Camun1tà eu~opea.

La crisi amedoana è moilto grave ,ed io ri~tengo che dovremmoatffJ:1orrt,are run dibattitopa111amentare serio, approfondita ,e documen~tato alriguando. Si tratta di una crisi cheporta addirittura il P,l'esidente degli StaHUniti a gridare che oggi i[ popollo america~no, sempre aperto aLle immigrationi, sarebbeoontrario arlle ondate di immi,grazLone. Ilproblema è molto .complessa, 'tragico ed ècaratterizzato soprattutto. dal,la crisi del si~sterna istituzionale.

Di orisi nel mondo contemporaneo ne ab~biamo avute tante: crisi ,dJicredibilità, chevanno dan'aspetto sociaile a queHo n~ligioso,dalle wandi ideolog1e politiche (basti pensa-'re al contrasto tra Mosca ,e P,eohimo e cosìvia) aHe deluSlioni deLl'ondata, che ci sembra~va di indiscutibiJle civiltà democratioa, delladecoJonizzazione, agli aspetti deLla contesta-ziane che dO'Vl1Dquesi estrinseca fino ai li-miti eLiuna preoooUi]Jante vLolenZ!a. Ma fraqueste crisi del mondo oontempomneo unami sembra cararttedsltica ed è la crisi deisistemi costItuzionali. L'abbiamo in Inghil-tenra, con i'1 problema del terzo partito inrelazione ad un sistema elettora!le uminomi-nale, l'abbiamo. negli Stati Uniti d'Americacon i difficilissimi rapporti tra l'Esecutivo edill Congresso, in un mondo nel quale le de-cisioni devono essere più ,!lapide del pen,si:e-ro e nel quarle [e responsarbilità Viengono adassommarpsi. Onde ci sono sistemi [lei qUMinel segreto possono essere prese le decisio-ni più clamorose (basti pensare a che cosaè la struttura di Stato ,deLla Russia sovieti-ca), ci sono sistemi nei quali se non altroun alane di oscurità cirtcanda le decisionidi governa (basti pensare ai problemi dellaCina di Mao) e ci sona invece deg.li altri si-stemi nei quali can tutta la democrazia, lalibertà e la civiltà demacratica non vi sonounitarh~tà e prontezza nelle decisioni.

Savebbe quindi apportuno, ononevole rap-presentante del Go'V'emo, ohe praprio perqueLla funzione non già di annunciatone dinovità, perchè .can i mass media 'tutte 1e co-nascenze onrnai traVialHoano ,m P.ardamento,ma di sede di articolata e civile contrappasi-

7 MAGGIO 1975

zione di I1dee,illParnlamen1Jofacesse run<discor~sa appll'ofandita al rLguardo. Siamo infatti d1fronte .forse ad un vinoente neo-isolazLcmismoamerioano, forse ad una tvasformaziane del~l'orientamento. degli Stati Uniti venso l'Eu-ropa ,ed il monda.

Conoludendo, vorrei dilve che propria que~sta siltuazione non faarltro che spingere l'ur-genq:a di rafforzare ciò ohe già esiste e direallizzave, con il salta qua1:Ltativo d~11'un.ioneeuropea, quel:lo .che è stato un grande moti-vo di doostI1Uzione politica e mO'mIe dopo 'lasecanda guerra dv:He tra gli euwpei, e checastituisiCe la candicio' sine qua non per ilpmsieguo deLla dIÌlstensi:one ,ne[ mondo, perla pace di tutto il mondo, per rIa nostra in-dipendenza nazi:ornailee per ,la \l1ost!lalibentà.

Senza l'Europa ci saranno. a pvO'tettorati opeggio. (Applausi dal centro e dal centra-sinistra) .

P RES I D E N T E . ,:Èisoritto a pa'rJareil senatore Fahbrini. Ne ha facoltà.

F A B BR I N I. Signor Presidente, signorSottosegretario, anorevoli colleghi, il rischiod1e si può correre e ,che si corre in conoretoquando si è di fronte a dacumenti così volu-minosi, come ,le due relaziani iOhestiamo. esa-minando, voluminO'si e generali, è quello diridurre il dibattito all'esposiziane dei motividi insoddisfazione per ciò che l'Europa nonè e alla illlustrazione di ciò che l'Europa sivorrebbe che fosse; che d si riduca, in sastan-za, ad esprimere dei giudizi politici generalied a farmulare degli auspici più o meno ac-cettabili senza però produrre effetti politicidi qualche valare immediato. Tanto più che~ e in questo concoI1do can ,la tf'elazione del

senatore Ariasto ~ i dooumenti che sono sat-torposti al nastro esame dimastrano, comeegli dice neHa sua relazione, una notevolecarenza di visione d'insieme dei problemidel'la Camunità e samigliano ~ dice sempre

t~stualmente il senatore Ariosto ~ più al rap-porto di un consiglio di amministrazione chead una relazione governativa.

La relazione del Ministro è non soltantotrolPIPOsintetka, ma incapace di aiutare 10sv,oiIgimento di un dihatrtito parlamenltare

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Senato della Repubblica 21061 ....... VI Legislatura

445. SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

,che passa aocentratsi sOIPI1attutto atrtO'rno aiproblemI di maggioT,e attualità. Naturalmen-te, anch'io corro il nschio di limitarmi aenunciazioni generah, ma, ,a differenza di al~tn colleghi, ho un'attenuante, una giusti-ficazione, IRel10hèil senatore Ariosto, prop:rionella part~ iConolusÌlVade1la ISua relazione,dopo aver affe'l1mato che i \par1titi che hannol~cel'Ìo la via eurqpea durante la Resisltenzanon haTIno per nudlla Icarmbiato il 100rooTien-tamento, aggilunge Itestualmente lohe è muta~tO',invece, ma a favore dell'unità europea, l'~nentamento del ,PartÌ/to ,comunista i>talianoSI tratta di un'affermazione Ichiara e Ipreci-'sa, ma dI run'affel1IDazione trolPlPo Ilapidariache, se non tè aocolilllpagnruta da una slPiega~zione po,l1tka, può prOlVocar,e equivOlci.

Hcco pel1chè, pl1oIP'fiolal fine di evitare que..stiequivod, vOl1r-eÌ>chiariTe rumeno in parte

~ correndo quel ri,sohioche diceva Iprilma ~

il s,enso 'deUa sceLta eu:rolPea ,ejhe tè Istruta iCOIID-

piuta dal mio IpaI1tito. Vorrei intanto ricor~daTe d1e non si tratta di una scelta ÌlillIprov~'visa, 'ooIDiPÌiUtarecentemente, da aJttrÌJbu:ir~soprattJutto al noslt'ro ultimo >cO'ngresso na-zionalle. Si IPUÒsemmai agigÌlUngereohe ill no-stro uhimo congr,esso nazionale ha ulterior~mente auiocthito e predsato sia le motiva-zioni di questa nostra s,oelta, sia i >contenutipolitici e ideali che l'Europa dovrebbe averee che aggi, a nOlstro giudizio, non ha.

Il nastro atteggiamento, il nost'liO orienta-mento favorevole all'unità deLJ'Eurqpa, nO[Qsignifica affatto orientalIDento favo:revOlle epositivo nei oonfronti di quest'EUlropa delnove, così come è, dea,l'azione svolta da que-st'EurOlpa fino ad olggi e di 'certi orientamen-ti che vannO' al1l'i<ruternodi essa maturando.Siamo stati e siamo, ami, :verso quest'EUlI'o-pa così cOlmetè sltata ,costmitae verso la po-lItica fin qui svolta, molto critici; e ci battia-mo >con tenacia, pur nei limiti delila nOlstraforza ,cO'mpLessiva all'interno dell'Erul1Opa,per mutarla IP'rofondamente.

In quale direziO'ne pensialmo Isidebba cam-minare e lavorare per mutare l'Europa? Inprimo luogo, pensiamo., nella direzione del-l'autonomia. I1IP:rob1ema ,cthiav,e'che Ista oggidi fronte alla Camrunità tè senza atlteun dub-bio tI .probLema del:l'autonomia e deLl'indi-pendenza: o la Comunità persegue e rag~

DiscussIOni, f 1601.

giunge lUna reaJle autonOomia o nOonriusci'ràa sUiPerare la di,mensione della pura e sem-pHce Ziona di libero soambio.

Non si tratta naturalmente di capOlVO'lge--re, nè .di distI1UigJgerel'attuale ,sisltema di al-leanze politilohe e militari ohe Isono state con-,tra:tte dai lpaesi d1e fanno lPaJ1tedella Cornru-nità. Noi non IPoniamo questa IProb~ema. Lanostra posizione tè chiara, netta e molto re-sponsabile. E non sarà Icerto qrualche infelicee meslcthina battuta elettorale del senatoreFanfani a demolire questa nostra posizianenel suo più profO'ndo significato pO'litico.

Aibbiam,o ,ohiwament,e detto ~ e mi rife--risco alla relaziO'ne del segr,etario politico delnostro pa,rtito, anO'revole Berlinguer ~ alcongresso nazionaile (es1CiUsatemi se leggoqui integralmente questa parte del suo di-scO'rso) che« non rispO'nde agli interessi e aLleaspi:ra>zioni !più profonde deLle masse lavo-ratrici 'e de.lJl'intera nazione collOlcaTsi in unaposilZione ,di ostilità verso ,l'Unione Sovieticaa verso gli Stati Uniti; è anche per questocheabbiaJIDo affel1IDato che non IPoniama laquestione de.lJl'usdta deLl'ItaJlia dal ,Patto at-lantico in quanto qruestaeventua:lità 'e ognialtra uscita runtlaterale dall'uno o dall'adtroblO'cco in una situazione come quella eru<ro~pea non ,solo non sOIno effettuabiili ma fini-rebbero. per O's.tacolare e persino per rave-sciare quel p!rooesso di distensiO'ne iTIlterna~ziO'nale ahe rispande agli iruteressi di itutti iPOlpollie ,ohe si presentaooI1lcretamente ,cQ!-me la sola via att:raJVeI1sala qUaJle si 1P0s'sag~ungere al 19IT'aduaLesUlperamento dei .bloc-chi stessi ».

Questa tè .la ,posiziO'ne cihiara e precisa delno~tro partito ohe, ripeto, non potrà esserenè demolita ne>!suo piu profonda significatopOllitica nè ridotta nella sua importanza dallebattute infelici che il senatore Fanfani vafacendo attO'Tno aJtlanostra posizione in que-Sit'inizio di Calmp,agna elettoraLe.

Aibbiamo deMo e ripetamo ,cihe «la crisiche oggi attraversa la costruzione comunita-ria ~ e leggo ancora testuaLmente lPer queI~l'esigenza dichialJ.'1ezzaohe primaajptPrunto di~cevo ~ ci induce a battel1ci con maggioTedecisione per ,la IPro~pettiva di run'Eurolpaoaciden tale ,demOlcratka che non sia nè aill-,tiamerÌiCana nè antisovietica e ,che >oolsti1,uisca

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445a SEDUTA

VI LeRislatura

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

un fattol'e di ,pace e di siiOu:r~za Iper J'interaEurOlpa e 'per ,il mondo ».

Queste sono le !posizioni del nostro parti-to, posizioni ,dalle qualiaPlPare chiaro che,pur nel quadro ddle aUeanze ccmtratte daipaesi ohe compangono IlaComunità e che de-vono essere ohiaramente e semp~e ben deli-mitate alla sola sfera della difesa, riteniamO'po'Ssibi.le !per l'tBuropa conseguire queJl'oo-tonomia ohe

~

oggi all'Europa manca. IÈ, so-prattutto, secondo noi, un probleo:na di COC}-sapevolezza e di voaontà poU,tica, queJila coo~s3jpevolezza e queLla !Volontà politi.ca che,dobbiamo ri.conoscerlo apertamente, sono fi-nora mancate ai dirigenti delil'Europa comu-nitaria.

È v,ero ahe ogni tanto si avverte, sul !pia-:10 deLla ricerca de!J'autonQ[llÌa, quaLche sus-sul to che apTe a~l:a speranza, CQ[lle ad esem-pio avv,enne ail !Vertice di Copenaghen alfin-domani ,dello soo~pi'O deLla guerra del Kip-pur quando i Nove non soltanto dissero dicOIIllprendere le 'ragioni poHtkhe e umane deipopoh arabi, ma chiesem anche con fOTzal'applicazione della risolluzione .aell'ONU cheimponeva a Israele .la restituzione dei terri-tori oC'oll!pati.Ma dopo 'questi siUssuhi avvie-ne quasi sempre ohe tutto r~piomba neWI'al-linea.menlto Isostanziale alle !posizioni ameri-cane. ,Per iqlues'to il processo si è mosso neg1iultimi anni e rpurtro.ppo si sta ancora mu'O-vendo in senso in!Verso a quello deLl'aiUtano-mia ohe l'Euro.pa deve fThecessariamente con-quistare.

Per fortuna ~ e questo è un grande fattopolit100 ~ non siamo più oggi i soli a direqueste cose (le hanno dette del resto anchealtri colleghi IClhesono interveI1lUti prima dime in questo dibattito); oggi lIe dicono, insie-me con noi ~ ella ,r1ooI1dala stessa relazionedel senatore Ariosto ~ iPersonalità aU/tore-voHssime che sono ai v;eI1tiJCidella CQ[ll'll-nità. Mi riferÌ's:co, in !primo Iluogo, allpresi-dente della Commissione esecutiva, Ortoli,il quale in oocasione deLla presentazione delprogramma ,d'azione deLla Comunità !per il1975, di f'ronte al Parlamento di StrasbUl'lgo,iJ 18 febbraio scorso, ,dopola:ver affermato ohesono incontestabili alcuni processi e alcuni9UJcceS'siottenuti nell'attività .delda CQ[llU-

nità, ha diJchiarat'O: « Deve essere affeI1ffiatocon chiarezza, con la Istessa Imancanza di com-piacimento, che l'Europa ha bi,sogno di suc-cessi di ben altra portata per conseguire isuoi obiettivi di unità e di indipendenza. In-fatti, in punti essenziali ci traviamo a subireregressi e scacchi: il regresso deLla nOlsnraindi)pendenza, il ,restringer,si deltle n'Ostlre am-biziani, illparziale insuocesso istituzionale )}.

Vi 'risparmio :la lettura int,egrale di alounipassi di questo importante discol1s0 delPresidente della Commissione ove egli.dice .che noi eUl'O!peidobbiamo essere decisie determinati ad agire insieme con gli ami-ci americani quando i nostri interessi coin-cidono con i lara, ma dobbiamo essere al-tresì ,f.ermamente deeilsi a difendere gH inte-ressi deLl'Europa con la stessa determinazio-ne \politica e la ,stessa ,franohezza iOhegli ame-ricano pongono neLla difesa dei loro, senzacomplessi di inferiorità.

Non 'SIamo dunque più i Isoli a dire questecose; ile d1oono ancihe aJltri e dò confermaappunto la necessità di camminare spedita-mente, così come noi indichiamo, verso loobiettivo deH'autonomia; pel1chè, sia chia-ro, senza l'autonomia l'Europa non potràriuscire a fare niente di buono e soprattut-to non potrà riuscire a dare quel con-tributo .che \può e che deve dare autonoma-mente alla !Soluzione dei grandi Iproblemi in-ternazionali. Vorrei IriLeva:re che, qruando ilpresidente DI'tali pada di cO[I]jpleslsodi infe-riorità politka de~I'Euro.pa nei conwonti del-l'America, dice la stessa cosa che iJ Segretariogenera:le del nostro partito ha detto a propo-sito deUa politica estera italiana. Ha afferma-to infatti Bel1linguer ohe i governi italianihanno patito per anni e tuttora patiscono diuna specie di complesso di inferiorità, comese l'Italia fosse un paese che conta poco onulla, al quale non rimarrebbe che accodarsialle iniziative altrui. Mi sembra interessantequesta coincidenza: Ortoli ohe pa:I1ladi com-plesso di inferiorità politica dell'Europa neiconfronti degli Stati Uniti d'America e il no-stro pa,rtito che denuncia questo stesso com-plesso di inferiorità nei vari governi italianinella .politica estera. Questo complesso hadunque superato i confini del nostro paese einveste Ila stessa Comunità europea.

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VI LegislaturaSenato della Repubblict.< ~ 21063 ~

445" SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

Se è vero, come è vero, c:he questto com.plesso esiste, bisogna ,che il nostro paese el'Buropa riescano a IHberarsene al più !pre.~to; ne vanno di mezzo non sOllo1a dignitànostra e deIl'EurOlpa, ma soprattutto gli in-teressi dei POIPoli deLl'Europa e di ttutti glialtri paesi, e mi riferisco in primo luogo aipaesi del terzo mondo, i quali sperano moltoin una 'politka autonoma dell'811'rapa, unapolitica che, senza affatto contrastare il dia.i1ogoin COI'SOtra Stati Uniti e Unione ,sovie-tica, porti un suo autonomo e spednco con-tributo alla soluzione dei grandi ;problemidella cooperazione e della distensione illiter-nazionGuli.

Non c'è dubbio che si tratta di !pToiblemicOilTIplessi e difficili; si tratta COilTIunquediproblemi risollv:iJbilise e qtuando se ne abbiala consapevolezza ela necessaria volontà po-litica di affrontamIi. Non ce rdu:Obio,ad esem-pio ~ e di/co quesito per so,ttolineare quantovalgano la cO!ils3jpevolezza e la volontà poli-hca ~ ohe i vietnamiti, ,che !pure vivono in unpiocoLo paese, non hanno mÌ'nimamente solf..feno ,di questo complesso di inferiorità neiconnronti del gigante americano!

Eoco dunque riassuntivalmente la nostraposi!zione, ,ohe ricordo ai fini di queLla mia-l'ezza poHtica lcui mi induce l'affermazionelapidaria del senatore Ariosto: :per noi il\pri.mo connotato dell'Europa deve esseTe quel-lo del,l'auto!ilomia. Siamo quindi (per un'Eu-rOIPa autonoma Idhe non sia nè antisovieticanè antiamerkana, che sia anzi, per dirla intermini positivi, amica dell'una e dell'altrapOlt.enza, degli USA e deH'URSS. Siamo !perun'Europa alPerta allacoffiprensione dei p:m-blemi del terzo mondo, di quello un po' piùriooo e di quello IPovero, per r~pirendere unae.spressione usata dal s.enatore Vedovato.Siamo per un'EU!rolPa .che, nella Isua autono-mia e nella sua indipendenza, sia in gnl.do dicontribuire attivamente e positivamente al-la soluzione dei Igrandi prohLemi deLla sku-rezza e della coolpemzione.

È questo il problema fondamentalle cheponiamo al 'Centro del nostro iiIDlpegnointer-lIazÌ!onale; è questo il tema sul qua;le sltanrno.lavorando, tra tl'altro, i partiti 'Comunisti del-l'Europa in Ipr~parazione della loro .con£e-Irenza europea; iConf.erenza Iche ha avuto runo

dei momenti Ipiù Is1gniJficativie più ilmpol1tan.ti nel reoent.e incontro di Roma.

Da questa conferenza dei partiti comuni-sti, almeno a gi,1itdiziodi :noi cOIIDIUnistiita-liani, dovrebbero usdre i,dee e proposte damettere poi a Ico:nfronto iConqueLle delle .al-tre forze polittohe democratiche dell'EuI1OpaaLl'unico fine di riJcercare punti di intesa e dicollabomzione che peI'mettano di fare avan-zare la causa della sicurezza e derlla collabo-razione stessa.

In questo quadro, mentire ,anche :noi respin-giamo ,l'iIdea~ .ahe ha doondato i:l senatoreArioMo nella sua relazione ~ deH'ex presi-dente Brandt, secondo lcui sarebbe il 'caso disospendere temporaneamoote dalla GEE queipaesi, .come tl'Italia, ohesi trovano in condi-zioni economkfue più difficili ~ idea che miaUiguDOlo stesso Brandt albbia a:-itirato, dalmomento ohe non se ne è !più sentito (pal1lare

~~ prendiamo atto con piacere di un'altra di-chiarazione rilasciata giorni fa dalJo stessoex presidente del Consiglio della Germaniaoccidentale secondo la .quale si pone ancheai 'partiti .socialdemocratici illProblema deillaricerca dì un terreno di possibile coLlabora-zione iCon le forze ,comuniste IOhein EiU!I1Oipahanno una, forte hase lPopo,lare.

Prendiamo atto di questa diohiarazion.e eaffermiamo lohe su questo terreno e con que--sto spirito i comumsti italIiani sono semprepronti alLa rioerca, .coIllVinti .come sono oheanohe sullpiano europeo può essere decisil\Tal'intesa Itra lIe grandi iCOII1[pOnentiideali e po-l:tiohe dell'Europa, soprattutto ~'ÌlIltesa trale forze ohe 'si rkhiamano ailla das.se OiPeraiae ai lavoratori.

Certo è IOhesul !piano della cOSltruzione del-J',arutonomia dell'EuI101pa c'è più di un moti.vo !per essere fortemente pireooOUjpati e pes-simisti. Nessu:n lPasso in avanti è stato com-piruto venso ,la ricel1ca ,di un aocordo diretto eglobale tra [a Comunità e i Ipaesi IProduttoried esportatori di petrolio, ,cosÌ ,oome si ipo-

,tizzava <l'l vertice di Copenaghen; certo èche ha finora lprevalso, su tutti i problemienergetki, la tlinea americana che punta allacreazione di un fronte unko dei /paesi consu-matori contTo i paesi IProduttori, una lineache è stata anche aocoII1[p,agnata da eSiplidrt:ee perkolose lIllinaoce di a'ggres,sione venso i

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SenatO' della Repubblica ~ 21064 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSBMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

paesi produttori se essi non fossero diSlpostia riiVedere, sostanziaLmente, La LOIropolitkadei prezzi e del rifO'rnimento del (petrolio.

,La stessa :cO'l1ferenza ItripaI1tirta (propostadall :presidente hancese Giscaro d'Estai'Illg,alla quale hanno alacremente lavorato ai !l'ri..mi di 3Iprile i rrajPlpresentanti di aikuni deipaesi interessati, semb["a destinata al nau~fr3lgio per il netto ri:fìiUtoOiPIPostodai Tappre-sentanti del Governa americano alla discus~sione, in quella sede, oLtre cihe dei problemiderl petJrolio, anche di quelli delle materieprime. A dò si è aggiunto, nelle scorse setti.-mane, senza ohe vi siaSltata da parte degli Q["~ganismi comunitari e in particolare del Con~siglia la fonte e giusta Ireazione Iche il casocosì grave meritava, ~l fatto che gli Stati Uni~ti d'AmelI'Ìca ha'Iillo bloocato il riforniJ!Ilentodell'uranio aJ1r1oohito alle rcentralli nudea.ridei craesi ,del1a Comunità. L'han fatto iCan lamotivazione, che è rchhl':mmente [pretestuosa,che i paesi destinatari deLl'uranio non erano,n grado di .rislpettare le nomne di sicurrezza

che 1'irmpiego .di questo materiale assai deli-cato e pericoloso c0'mporta. Ma non c'èdubbio ,ohe Isi Itmtta di una motivazione pre-testuosa. La realtà è che anche nel settore del~le fonti energetiche alternative, verso le qua~li si stanno orientando un (po' tutti i paesi,ma VelI'SOle quali si s'ta in (particolare orien~tando la Comunità economica eur0'pea, 1'A-merka, con quest0' bLocco delle esportazionidell'uranio, ha voluto ammonire 1'EurOjpa, havaluto dire ad essa che, almeno a breve emedio tenmine, anohe sul !piano delle fontialtema1ive di enel1gia, l'EurQpa dovrà semprefa.re i iContioon gli Stati Uniti! Iilohe signmcapremere ancora subl'EurolP'a per,chè non plro-ceda sul piano della rkel1ca e del1la costlru-zione di una [Jro[Jda autonomia.

Nonostante queSiti :cedi:menti che, come di-cevo, inducono allpessimismo, noi continuia-mo Icomunque a IcredeI1eiChel'Europa possaavere una sua autonomia e (poSlsa svolgereuna funzione pasitiva, aut0'noma e indipen-dente, sulle grandi questioni internaziona~li. Ci augurIamo sOlltJanto,che anche le aLtrefmze 1P0lit1ohedemoarat1ohe, ,che rivendka-no anche esse l'autonomia ddl'EurOlpa, sacr-piano dimostrare, in iConcreto, ogni qua1vol~

7 MAGGIO 1975

ta se ne presenti l'occasione, :che ,sono coe~rerutemente per quest'autonomia.

Dopo queste prime considerazioni genera-li, :vengo ora ad aLtri [Jroihlemi, ed in (p!arti~calare al Iprablema della 'situazione eçon.o~mlca della Comunità. Dirco subito che Itrala~&ciovolutamente illsettore della IPollitica agri-cola comunitaria [JeJ:1chèquest'Aula se ne èaJII1ip1amentein.teressata qual1che giorno fa ei miei ,compagni, più eSlpenti e più cajpad di.me, hanno chiarito qual è la posizione deln0'stro partito. Varrei soltanto rilevare chela Istessa guerra ,del vino, guerm deprecab11eed aspra, rohepurtToplPO nOn si rèancora chiu-sa, VIene a canfermare che anche certe con-quiste camunitarie ,che sembravano onmaiconsol1date, Icome la Jibem dJ:1coIazione del~Je meJ1ci, sono aLquanto Ipreoarie e comun~que se["iamente in.sÌJdiate; e soprattutto roheanche da questa negativa e~perienza si devewane la conolusione 'ohe è giunto ilmomeTI.-to finalmente ,di andare veI1SOuna revisionegenerale della (politirCa agrÌ'CoLa deLla Comu-nità.

Fra i dacumenti che abbiamo al nostro esa-me, il più im[)ortante è, s1curamente, al,menoper me, quello :che si ["]ferisce alla siltuazioneeconom1ca della ComunÌJtà nel 1974 e aLle in-dicazioni ;per il 1975. Questo documento èmolto interessan.te, a Imio giudizio, per dueragioni: .perchè esso dà un quadro moltosintetico ma anche molto ve~itiero della SI-tuazione economilca deLla Camunità nel cor-so deJ 1974 e iPeJ:1Ohè,dà indicazioni di poli tÌ'Caeconomka e finanziaria al Governo del no-stro paese. Cosa si può leggere in questo do-cumento? Si può leggere che l'evoluzionede1I'attività economica nel 1974 è stata rCarat~terizzata dall'inflazione, da tensioni, da pe~santi disavanzi con l'estero, da squilibri del-le bilance dei pagamenti, da tendenze aMar1compartimentazione, il rohe significa ten-denza alla disgregazione della stessa zona dilibero scambio, da ,dismganizzazione delmercato dei capitali, da ridimensionamentodei programmi d'investimento, da dtaJ1di ne~gli investimenti nelle infrastrutture, da ten-sioni sociali, da anticipazioni inflazionisti-che, da sensibile divergenze; vi si può cioèleggere che la 'Situazione economica è statae rimane moho seria e molto preoccupante,

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7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

con al centro i problemi dell'inflazione e del-b disoCCllpazione.

11 quadro che ne esoe è assai drammatico.Da esso un dato 'risaMa in modo impressio-nante, un dato che a noi comunisti risu1ta1utt'altro che nuovo e che non ci sOIì]Jlrende,quello doè (ohe non è solo rell3Jtivo all'Euro-pa ma che è caratteristko di tutto il sistemaqpitalistko) dell'assoluta a:narchia. I vari

fattO'ri della vita economica si muovono anar-chkamente, ,l'uno 3Jocanto aIH'altr.o, o l'iUIIlOsovrapposto 'aH'a}tJro, in :un r3lplporto COI11-traddittorio che è di incontro, di convergen-za, di scontro .o di sepa:razione, di 'recÌlprococondiziona:mento o di scissione. Tali fattorimentono a nudo l'assenza o quanto meno !'i-nefficienza degli strumenti che dovrebberoas~kurare il idominio e !lagrui,da di queslteforze economiohe.

Eme:rge i,mperiosa ,da questa situazione

]' esivenza di mettere ordine nelle possibiliprospettive di Yi/presa e di svi.IiUlppOdeN'eco-nomÌ3 attraverso una Iprogrammazione se-ria e ri,p:orosa, che affidi un ruol.o rpreciso ruHe

"2.'rie e diversecoIDPonenti deLla vita eco-nomica ,della COlffiunHà; ,1'esigenza di conce-pire edi inserire questa programmazione,che appare sempre pill urgente e necessaria,nell'ambito di quella coaperazione interna-7io11éde della qW=1,leho già parlato, una coope-razione che ,sia fondata su una divisione in-ternazionale del lavoro dhe si proponga diutilizza;e razionalmente tutte de !risorse di-sDonibiH ne,l,I'EurOlpa e nel mondo.

È 'possibile una tale !palitica di rprogram-mazione nelil'ambiito della cooperazione in~ternazionale senza cambiare qualche cosane1,1a struttura del sistema e 'senza un S()lste-Q1J10attivo del1le forze IPopolari dei rpaesi dellaComunità? Sono oO'nvinto di no, ma sta so-prattutto a ,coloro che credono che ne11'am~hi! o di onesto sistema si possa fare ohissac-cbè e si ,possa arrivare chissà dove, dimostra-re se, senza c31mbiare niente in questo siste-ma, sia po<:,sÌibilè andare avanti verso i tra~guardi dei quali qui molti hanno parlato.

Dicevo o"he il dooumenlto è inlteressante an-c11("Iner le indi,cazioni ehe siU'glgerisce alInostro!DaeSe Cosa ci si ohiede? Ci si chiede di cO'n-siocJerare 1a 1atta all'infla1z;ione e il riequili-brio della nostra 'birlanda ,dei pagamenti co-

me obiettivi priorHari. Ci si lcihiede di cO'n-durre una IP()llitka rigorosa in materia di cre-dit()l e di finanza rPu:bbHca. Il CO'llSÌigiliodeiministri della GEE, dopo aver eSlp:resso ilpierno consenso alle misure adottate nel-J'estate s<COl'sadal Governo italiano, e parti-'cOlla:rmente all'aggmvio dell'Ìimposi'zione in-diretlta, dei contributi soiCÌaJlie delle ta,riffepubiblkhe, « misure ~ dke ill documento ~

desti'l1a'te in paortkolare a moderare nnore-mento del !potere di '3JoquistodeUe fam~glie »(che poi s1gnifica, in primo luogo, de11e fa-Miglie dei II3JVoratmi), mocomanda all'Ita-lia il contenime'l1to d~Ua 'slpesa rpuhbJi,ca com-pllessiva alI di sotto di queHa del '74 e il man-tenimento della 'linea selettiwa e restrittivadella poIitka creditizia e monetaria !portataavanti nei mesi scorsi dal Governo italiano.Ci si chiede in modo esrp1idto di mantenere

'Per tutto il '75 un'erogaz1ione comp.lessivadel credito al di sotto dei 22.400 milia:I'di, doèdi prolungare nel tempo qruell'iIDIpegno che1'Ital1ia assunse <con il Fando mornetario in-ternazionale e che è già scaduto nel marzoSC'Ol'SO.

Questo dooumento è interessante pe'I'chèmette in r1Mevo cOInchiarezza l'anima conser-vatrke Ide11a :po\HHca comuni/ta'ria. per cui,secondo la Comunità. tutto si risolwe in ter-mini 'Puramente congiunturali rprremendo suI-Te Igià difficiIi condizioni di vita dene fa:mj-

2'1ie dei lavoratori. Come a Idire .che, una vol-ta su-perata la condizione di crisi .che Il'Euro-pa sta attraveT'sando, tutt()l dorvrà continuare

cOlme prÌlma. senza camhiamenti, senza lerifolJ1l11e<c\heanche 1'eslperienza di questa seriacrisi economÌlCa invece suggerisce con forza.

Si rileva inoltre da ,questo document()l undistacco P1r()lfondo da,Ma reahà 1D01itka e isin.(heale del naese. Essa dice testualmente che({ questi sforzi di risanamento dovranno esse~

rE' Iperc;ef!ui,ti con fermezza ed in stTetta col-1?borazi()lne con !le pa:rti sociali ». Ma comeè possibiJ,e 'pretendere Questa 'stretta co11a-borazione se il dooument()l i,gnora totailmentele diverse Hnee di azione Idhe sono al centrodeig-randi movimenti sindacali e di massa?CornI:' è nossibHe chiedere ouesta S't~etta <coJ~19lhorazione al11e!parti sociali ed in Inrimo luo-Of)alle forze lavora'Ì'rki. ,qua:ndo 'si raocoman-

d3 una pOllitica di restrizione ,del <credito, di

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21066 ~

445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

stasi :negli investimenti, di blooco deLla (p:ro~duzione e conseguentemente di aumento del~la disOloou,pazione, !proprio nel momento incui non soltanto il nostro partito e tutto ilmovimento sindacale, ma anche eminentieconomisti italiani, affenrnano, criticandoduramente la (politica del Governo, che siamogià in grave ritardo nel lrilando ,degli Ì'rlJVe-stimenti necessari alla rÌ!P'resa delila nostraeconomia e pelr combattere la di:sooOUl]Jazio-ne impressionante, che in Iproslpettiva dovreb~be ulterionrnente agigrarvarsi?

B A T T A G L I A, Sottosegretario di Statoper gli affari esteri. Senatore Fabbrini, mi.consenta di osservare che lei ha dimenticatodi .leggere .leprime righe ,della seconda colon-na là dove si dice: «",dovrà essere mantenutaquesta linea restrittiva e selettilVa quanto me-no fino rulmomento in oui Isimanifesterannochiaramente gli effetti delle misure fiscaliadot,tate )}iprOlprio pe:mhè questa (pollitic a oJ-tretutto tende a sostenere il livello delil'oocu-pazione e l'aumento delle esportazioni. Comevede, la cosa è un po' più complessa.

F A B B R I N I . OnOirevoileSottosegreta~rio, lei sa che su questo tema c'è stata unalunghi:ssima polemica, a'D'ohe tra l'al11ro trasocia1isti e democristiani, non Tkoll1do inquale governo, tanto che si arrivò quasi allacrisi; e poi una pollemka sulla stampa con-dot'ta anche da eminenti economrsti :ÌJtaUani,cOlmedicevo, (prO(prio in merito ai danni chequesta politica IrestrittilVa comportava, quan-do già esistevano le >condizioni, quelle ohe leidi,ce che io avrei trasourato, per Ipolter ri,lan~ciare gli investimenti. Lei non può assoluta-mente dire OIggiche Ila sÌ'tua:zione. . .

B A T T A G L I A, Sottosegretario di Statoper gli affari esteri. Non ,posso certo dire chela si,truazione è Ipeggiore.

F A B B R I N.I . Non ,può (però nea'Thchene-gare ,ohe vi 'Sia stato un grwe ritardo nellaripresa degli investimenti pubblici e priva~ti da parte del GOlVerno,che era !poi quelloche volevo dire.

Si ha quasi !'impressione, dunque, chequando il Consitglio dei minilstTi della CEE

parla di colJahorazione intende in sostanzauna subo'l1dinazione ,che il :movimento sinda-cale italiano non aocetterà mai.

L'anima conse:rvatrke della ,poliitica co~munitaria e 1l,distacco dallla nostra ,realtà di-mostratI da quel documento so.no, a mio av-viso, abbastanza chiari e abbastanza espli-citi. Il faHo è che questa pOIIHica, suggeritadal Consiglio dei minist,ri, è stata .fatta pro-pria dal Governo ed è in via di attuazione innetto iContras'to con quanto, invece, chiedesu questo Ipiano il mavimento sinidaJcale e de~mocratico del nostro paese, rmovimento cheè profondamente (p'reooOUjpatodei ,grwi effet-ti recessivi che questa linea già ha provocatoe degli effetlti ,che IPotranno ancom aversi nel,proSlsimo rDuturo. Non solo: ma iC'rèquaLcunoall'interno del 'Governo ohe .persino si gla~ria di questa ipOilitilca,di restrizione eocessivadel credito.

In questi ultimi giorni, sulila sda di alcunedi,ohiarazioni seconda rme tro~Pipa att:ÌJmisti~che dell'onorevole OOllombo e sulla base diun unko dato ipOlsiltivoIrappresentato dal mi~glioramento della bilancia dei pagamenti, daalcune parti si affemma ohe la~Gredibilità delnostro ;paese neJl mondo sarebbe in :netta ri-presa. A ,conforto di questa tesi si r:ÌJ(p'ortano,oltre al fatto che l'Italia ha restituito antici-patrumente aLoune quote di prestiti contrattiall'este:ro, dkhialrazioni di eminenti uormi-ni di affari, di uomini !politki di altri paesi,di banchieri e di economisiÌÌ; diohÌ'rurazioniche in parte sono sollecitate dal /paTtito dimaggiOlraITlza'relativa ohe guida il Governae sono comunque ~ mi si penrnetta di dir~lo ~ cinké1lffiente strumentalizzate a fini elet~torali.

Lo stesso Presidente ,del Consilglia dei mi-ni'st,ri giorni fa, alH'iné1lUguré1lZionedella fieradell'agricoltura, a Foggia, ha parlato di unainversione di rotta nell'Oipinrone pubblica in-ternazionale. Dobbié1lffio !però dare atto alPresidente del Consiglio di aJvere afFrontatoquesti Iproblemi iConmolta Ipiù iCautela e conmol,ta !più /prudenza di quanto abbiano fattoaltri 'Suoi intimi collaboratori allI'interno delGoverno e alll'interno del .suo stesso partito.Questa maggiore cautela l'ha !portato a di-chi:alfale ohe oocorre guardarsi d:ligli ottimi~

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Senato della Repubblica ~ 21067 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

smi prematuri !peI1chèla situazione economi-ca del nostro !paese 'rÌ/IllaneiIDo~tOseria e !pre-ooc~pante, ~Iliohe se si è verifioato il datopositirvo del miglioramento della hilancia deipagamenti. ,

Ebbene, !Signor Sottosegretario, su prob[e--mi così importanti occOtrre essere mO'lto ohia-ri e molto franohi: nessuno nega che ci siastato DInmiglioramento dei nostri conti conl'estero ~ sa'rebbe sciooco [a,do; i dati sonoJì a ,dimostrarltO ~ anohe se la nostra bilan-da dei [pagamenti r1mane fortemente defici-taria. Vagilio !però di're che la DemO'craziacristiama si sbaglia di grosso se c-rede di Il:ro-vare in questo miglioramento della nostrabilancia dei !pagamenti un motivo di assolu-zione dalle col!pe g1raNissime che essa PO'rtasulle IpfOJp'rieslpaUe. Non /può esserd aIcUlIlaassoluzione /pemahè .la responsabilità ,primae fondamenta1e de1Ja situazione di crisi, cheera arrivata al Hmite del collasso, è da attri-buire in Iprimo luogo a 'chi ha ,di-retto la /pO-htka economica del 'nostro paese ininterrot-tamente dal 1947 ad oggi. Non solo, ma il mi-g1ioramento registrato neli1a nostra bilanciadei !pagamenti ha aV1Utoed h~ ancora un co-sto pesantissimo ,ohe ~ ,tutti devono rico-noscerlo ~ è stato tutto o quasi tutto 'Scarica-to ancora una !Volta sulle SlPalle dei lavOlra-tori e dei ceti medi del nosltro Ipaese. Se qual-cuno do'V'rà avere illmerito di questo mtglio-ramento della hilancia dei pagamenti questoqrualcuno è il mondo del lavoro. t? un costoelevatissimo che si è eSip,re:ssoe in terminidì forte e forzato contenimento dei consu-mi, non sol,tanto di quelli sUiperflui ~ basti

!pensare alla carne ~ e in termini di recessio-ne, di aumento deLla disoccupazione e di 00-mento delle ore in ,oassa integrazione.

La Democrazia oristiana non può sent1rsias~olta da questo piccolo miglioramento del-la nostra bilancia dei pagamenti dal momen-to che .la situazione economica rimane mol-to seria e grave e impone, oltre ad una ri-presa degli investimenti produttivi ~ chedeve essere assai più ampia di quanto il Go-verno ha recentemente deciso ~ anche unosforzo seno e congiunto di tutte le forze so-ciali e politiche del nostro paese che vo-gliono superare la orisi e far sì che l'Italiasi riprenda e si sviluppi. Vorrei dire che l' ot-

timismo diffuso a fini elettorali dalla Demo-crazia cristiana è un'altra prova della su-perficialità eon la quale essa affronta i graviproblemi economici e

<

politici del nostropaese!

Prima ,di a'V'Viarmial,la ,conclusione (e chie,do 'scusa se ho parlato trOlPpo, ma certe co-se sentivo il bisogno di dirle) vorvei farequaLohe annotazione rcrÌ'tÌlCasu aLcuni plro-blemi e in !primo luogo sulla lPoHtiroa-regio-naIe. Qui se ne è Ipar1ato ampiaJmoote; nepallIa tra l'altro ampiamente Ila stessa Irelazio-ne del senato.re Ariosto. I dati qua:ntitati!Vie qualitativi di questa !pO'litica sono già co-nosCÌiuti. Un fatto negativo ohe tutti ormairiconoscono alpertaJmente è la esiguità deifondi messi a di'Slposizione per la poI1tka re-gionale .da parte della ComUinÌità. Basti pen-sare ,che il d1va'rio tira il reddito pro capitedelle zone ,più avanzate dell'Eurqpa, come.la zona di AmbuI'go, in Germania, e le zonepiù arretrate, come la Calabria, in Italia, è dilUna a c1nque !per cElipÌirequanto insufficientisiano quei fondi che sono stati stanziati con!'istituzione del fondo regionaJle, fondi di ooiil 40 'per oento :andrà all'tItaLia.

VoDrei mettere in guaJ1dia i,l Governo dallrischio che l'Italia può correre e del qualegià si parIa negli ambienti coil11lUil1ita<ri,,che èquello di /perdere ancora una vo.lta 'UJll'ooca-sione ~bbastanza Ì/IlliPolrtante ,per dimostro-re che non soltanto siè IconsaipeIVolideH'esrtre-ma debolezza del nostro aPlparato sté1ltale(ohe è lento, brrEliginoso, mai in sintonia coitelJ11ipi,incElipace di esprimere quella prontez..za e queLl'efficienza che altri Ì'ilNecehanno eche sono comunque una caratteristica fonda-mentale degli Stati moderni) ma, proprio perl'UJtilizzazione rCl/Pida e 'Completa dei !fondimessi a diSIPosiziolIle dell'Ita.Iia, si è anchecapaci di trasfonmare questa cons:apevo'lezzain lUIl1asel'ia azione di riforma, di snellimen-to e ammodernaJmento den'EIi~parato deHoStato.

&pero ohe l'onorevole Andreotti, rohe è an-che lui membro del Panlamento europeo, ab-bia tratto dalla sua eSiperienza almeno que-sto insegnamento: ohe non si può assoluta-mente .permettere che Iper questa inefficienzapaurosa degli ongani !dello Stato si arrivi al-la fine ,dei rtre anni senza che l'Italia abbia

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Senato della Repubblica ~ 21068 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

utiHzzato interarrnente que1la somma di 624miHoni di unità di conto che le è stata asse~gnata.

VOTrei tra l'altro ricordare che c'è statoun Ipiocolo mistero .tra il momento della dif~fusione del primo cOffilt1lllkMoufficioso delvertice diParrigi e il momento della !pubbli~cazione definitiva di questo comum1ÌCato. Inquesto ulttmo dOiOumento ufficia,le definitirv,)è scomparrsa quel:lacontinuità IOheIla po,litkaregionale avrebbe dovuto avere. NO'n vorreiche al termine dei tre anni uno dei paesi,che è marggiomnente interessato alla :po,liticaregionale, cioè il nO'stro, man avesse utiliz~zato 'pienamente e tempestivamente quei fO'n-di, peJ:1chè se dò aocadesse quella tempora-nei,tà, quella slperiJmel1ita~ione,di cui qua1cu~no, ,ha parlato, potrebbe diventare I\.1nareal-tà: ,la 'politka IregiO'nale po,tn~bbe doè ohiu~dersi con gli stanziamenti destinati fin quiaI fondo.

Un altro problema IOhevorrei brevementetoccare, del quale si è paTlato mol,to (e neba ipa:r1ato anche il collega CliJfarellistamane),è .quello della Gran Bretalgna. Ci si 'Ohiede checosa rpotrehbe siJgnificare un eventuale ritilrodeLla Gran Bretalgna, con iJIreferendum, dal-la Comunità eurcmea, qUalliproblemi ciò ore e-rehbe. Io vorrei /però Iche O'ltre a porsi ql\.1e-sta domanda, del tutto legi1ttima, i coLleghi

'Sene ponessero un'aLtra, e doè ql\.1esta: perouale ragione in In~hilterra vi è una cO'sìfO'r-te .opposizione alla /permanenza nel MeJXatocomune? Non si tratta di una domanda dipooo conto. Se si tiene irrfaitti !presente il fat-to che coloro che maQ"giormente si ol])l1Jongo-no, alJa peJ:1manenza de1I'Inghilterra nel Mer~cato co,mune sO'no i Iabl\.1lristi.cioè ,l'o,rganiz-zazione ,politica ,che raJQJgrrUIPpae diri,ge tegran1di masse lavonatrici e PO'polari inglesi,tale oppo'sizione assume un fPireciso ed im~portante sigmi11cato po1itko. Si 'Può pensareche l'arvversione derirvi ,dalla preoooulPazionf'che l'InghHterra Ip,ossaper.dere una ,parte deJ.la sua autonomi,a; si /può 'Pensa1re,dhe essa de~:dvi dalla preoooupazione che craIpermanen.za nel1a CEE possa 'sconvolgere pro,fonda~mente certe regole democrati.ohe e i.stitU'2Jio.naIi interne; ma la sl1Jiegazione Ipiù convin-cente va 'rke:J:1cata neIIa ,convinzione che lapolitica .generale della Comunità, e in primo

luogo la IPolit'ka sociale, non Ipros1petta adessi, ai lavoratori inglesi, nessun serio pO'S-sibile miglioramento, deLle loro condizioni divita. La politica sociale della Comunità èsempre stata infatti all'ultimo gradino dellevarie politiche cO'muni, e Io rimane ancora.

Oual1ohe Ipalrola, infine, slul 'tema deIla de~mocratizzazione delle is.ti~tuzioni, di cui si èparla'to aIl1Jpiamente. Dieo subito, in IprOlPo~~ito, .che no,i comunisti siamo perfettarrnented'aiOcoJ:1do con la ,rkhies.ta della democratiz-zazione delle istirouziOlni Icomunita<rie. Il Par~lamentO' deve essere eletto a suffragio, unl~versale e diretto in base a runa legge unka:proporzionale, 'ITailida !per tutti i [paesi detlaComunità. E siamo del parere .che quantoprima dò avverrà tanto meglio sarà. Nel co-municato del ventke di Pa:rirgi si .dice .che dòdovrà av,venire «a p,artire al 1978 ». È: giàta<J1di,a nostro giudizio. Co,munque prendia-mo aNo del1'imp~gno che ,è stato assunto edkiamo: tutti noi .che .condividiamo qruestoobietrtivo .cenohiarmo di Oij)erarre attivamenteaffinchè quel « a !palrtÌ're dal 1978 », non pre-vedendo un Hmite di tempo finale, non siigni~nohi ,poi un ulteriore sHttamento, un ulterio-re rinvio di ,questo irmportante a'jJlpuntamen.to IOheil v,entice di Parigi ha dato ai POIpo!ideLl'Europa. Non dimentkhiaa:no nemmenoche su questo ilmpegno 'gravanO' .Ie riserrveeSlpllkite, Icontenute nello stesso comunkatodel verti.ce di Pa'rigi, sia rdeJ Go'Venno ingleseche del Governo .danese; ma operiamo tuttiIperahè contemporaneamente a:ltl'elezione sipossa anche verificare Un nOltevole sposta-mento dei !po,teri IOhe sono oggi esclusiva-mente aocentra:ti sul Consiglio dei ministri.Quest'aocentramenbo non è più tollerabile,soprattutto in una Eurqpa !ohe !Cambia, unaEuropa neMa quale la ~pillita democratica,a:nche se è insidiata da minacce e da 'peri-coB, è molto fOirte pemnè ha come Iprotalgo.nisti di primo !piano i [lavoratori del nostropa,ese e deJll'Euro!pa.

Concludo, dunque, nassumendo moltobrevemente ,la sostanza della nostra sceltaeurolPea ,r1facendomi a quanto ho detto al-!'inizio su benevola provocazione del senatO'r~Ariosto. Siamo :a fa'Vore di un'EurDlpa liJberaed autonoma, -in grado di inserksi positi.va~mente nel ,processo di distensione in .corso,

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VI LegislaturaSe/I'Ito della Repubblica ~ 21069 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Uln'Europa che sia amica degli USA e del-l'Unione SovieHca, é!lperta alla iCOilliprensio-pe dei grandi probLemi ,ohe travagli ano ilterzo e il quarto mondo, pJ10nta a fare digni-tosamente la sua !parte :nella rkeJ1ca di (posi~tive soluzioni a questi grandi problemi delmondo.

Siamo per un'EurOlpa democratica, noncentralizzata, che abbia un ,PaJr.lamento elettoa suffragio universale e che sia dotato diampi poteri legislativi e di controllo; ma sia-mo anche del parere che la democrazia nondebba esaurirsi neJla sea:n!pi1kefacoLtà chepuò essere ,data wl iCÌttadino della Comunità,di eleggere il PaJ1lamento. Abbiamo una con-cezione Ipiù moderna delTa democrazia; pernoi democra;zia signifi,ca partecipazione ['ea-le, alrticolazione 'reale, controLlo ,reale di tut->tigli aspetti della vitaeconomka, sociale e'poli6ca di una società ~ e questo vale natu-raLmente anohe !per l'EuI1O(pa ~ una societàche deve essere r1fomnata e trasfO'nmata !l1elpieno rispetto deMe regole democratkhe.

Coerenti iConquesta linea, sosteniamo dhequest'Eu1'01pa potrà irealmente democrrutiz.zalrsi, oltre rohe nel,le sue istituzioni, nei suoicontenuti, se riuscirà a modificare il rappor-to IOhefinora ha avuto con,Ie grandi masse la-voratrid e IPOlpolari, le quali non devono es-sere emargina:te, J]Jè>Sioloconsultate di rt:antoin tanto su questo o quel p,robJema, ma de-vono diventare le protagoniste della direzio-ne della società, e quindi le protagoniste del-l'Europa da costruire nell'indipetIldenza, neJ-la libertà, neJla giustizia sociale.

Su questo 'Piano ci auguriamo di tmvarel'itntesa e la coUaborazione leale e sinceradi altre forze dea:noaatiche del nostro paese

e dell'Europa. In questa direzione, comun~que, !per quanto iCÌrÌlguaIida, continueremo

a ,lavoralre ed a Ilottare lOon~rande tenacia eimpegno, >conqueLla tenacia e quell'inl(pegnoche su tutti i piani hamno sempre contraddi-stinto e contraddistinguono il nostro partito.(Applausi dall~estrema sinistra. Congratu-Lazioni).

P RES I D E N T E. È iscritto a pa["larreil senaJ1:O'reBermani. Ne ha facoJJà.

DISCUSSlOnt, f 1602,

BER M A N I. SignOlr Prresidente, O!l1ore-vale SotltosegJ1etarilO, stendiamo un pietosovelo sugli onorevoli colleghi che non ci so-no. Nel gennaio delllo SIOO1'SIOanno, quandodiscutemmo in quest'Aula sulle relazioni ri-guaJ1danti l'attività della Comunità europeaper gli anni 1971 e 1972, tl'at:tuale relatore sul-le relaziani per il 1973 e il 1974, coLlega eamico ArilOsto, intervenne nel dibatticto comerappresentante ,diel suo GruppO', dato che al-10m H J1ela1JOIJ1eera iÌIIsenaJtore P,eooraro. RiÌ-COJ1docome egli 'avesse I1ilevato che dal dibat-tito ~ che uva l'alt1'o, oome oggi, Sii svolgesempre alIla presenza di pochi o pochissimiiniziati ~ era emersa una serie di critiche edi rilievi che dava un'irmmagi1ne poco comor-tantle ddl'Europa comUlnitlari:a. Il senatorekr:ioslto aggiunse però che non voleva renderetale immagine più dolente di quanto fosisreenel suo interven1Jo oercò di sODtolinealre quan-DO di ~1:tività eUJ:1Opea socMisfacente ~ nonv'era certo da scialare nella scelta degli argo-menti ~ fosse staDo sVOlltO'.

Ma nonostante questa sua carità d'animoegli non potè esimersi dail faJ1e queUe oriticheche erano >inevi,tabiH e che erano state avan-zate da quaSli tutti gli iif]ltervenuti.

Quest'anno. iÌlIoo]1:ega Ariosto è addirittura

'l'elato1'e per quantO' riguarda l'attività deglia:nni 1973-1974 della Comunità, ma la sua po-sizione non è di moho mutata dato che è co~srtret'to, neMa ,sua pondJe1'osa e diffusa mlazio-ne, frutto di una fatica per cui tutti gli han re-so giustamente plauso, a comportarsi pres-sappoco sulla falsariga del suo intervento del-lo scorso anno. Infatti, quando dice ohe ilvertice di Parigi del 1972, quello di Copena-ghen del 1973, quello di Parigi del dicembre1974 sono stati, il primo in particolare, ricchidi promesse non mantenute, quando. dice cheper quanto 'l'iguaJ1da le iSltituzioni si è parlatomolto del loro rafforzamento, ma che nel cor-SIOdel 1973~74 non c'è stata alcuna dfolfmache incidesse in profandità in questo campo,quando dice anoora che lla poliitica regionaleha subìto un grave ritaJ1do e che quelle dellestrut:tu>]1e agricole e ddl'appIlOvvirgionamentoenergetico non hanno assunto una vera di-mensione comunitaria perchè i nove paesinon hanno avuto ancora la forza di supera~re ~ verità ben triste! ~ gli egoismi nazio-

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Senato della Repubblica ~ 21070 ~ VI Legislatura

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

nali, la sua critica è giustamente pesante ri~guardando in modo particolare problemi digrande importanza se non addirittura fonda~mentali per la Comunità. E vero che nel con~tempo egli dà bonariamente atto dell'esisten~za di importanti programmi che danno luo-go a speranze, ma, trattandosi pur sempre disperanze e non di fatti, possiamo avvolgerlenella carta verde della speranza e inchinarcialla benevolenza del nostro diplomatico re~latore.

Ma non voglio nè scherzare nè sorridere.Non è pl1Oprio il caso e saI1ebbe oltrertutto dipessimo gus:to, poichè .ills(matore Ariosto po-neanche lealmente in evidenza che non sonomancate aocanto a]lre zone grigie quelle ~or~tun:atamente più seJ:1ene, come il ['af£ofrZame[[l~to dei poteri del Parlamento europeo iÌn ma-teria di bilancio. La sua relazione spiega dif-£usamente oome detto Parlamento s,ia riusci~to a ottenere dal Consiglio dei ministri delleinnovazioni importanti per quanto riguaI1da isuoi poteri, tanto da 'oosltringerre il Consiglio,ne1lnovembre-dioembre del 1974, alla accetta~zione di palrte deHe richieste del Parlamentom tema di alUJillen:to del bilancio. Qruesto sa-rebbe dÌ' per slè suffidente, almeno a mio pa~reJ:1e, per slmentire quel pronosltioo pessimi~sltico che il senatore De Sanctis fece l'O 5iOOIrs.oann.o quando di'sse Itestual,mente che se il1973 nOn era statO' l'annO' deHJ'Europa mal'ann.o della grande paura, vi era il 1'ischioche il 1974 fosse <l'anno del crepuscolo del-l'Europa. NOIn vogil:ilo però diHondermi suipar1;icoJari delne relazioni governative poi.chè ciò porterehbe a un discoll"sO troppO' ,lun-go: preferisco far leva su quanto giustamentedice Io stes,so r:elatore, e cioè che ill nostrodibattito ha per ogg:etto soltan.to formalmen-te I1elazioni sl]l~l'alttirv:iltà della Comuniltà ne~1973 e 1974, per esamÌinare la si,tuazione daun punto di v.ilsta più genera,l,e. Non è più pos-sibile esaminare :la situazione nella Comu~nità senza tener presente la 'relazione tra ledifficoltà economiche, sOlciali, politiche del-n talia e lo stadio di sIVi1uppo del:i"integra-zione europea. Questa I1eLazione è diventatacosì stl1etta da poter dire che, esaminando(]e difficoltà in oui sii :trova ira costruzione del~

<l'Europ'a, si identifioa:no gH aspetti europeidelle diffiooltà ita:liane. Nel contesto econo-mico e social1e l'aspetto europeo della crisi

italianla è evidente e sot,toHneato da fatti dlia~morosi oome La recenrtJe gue:vra delllVÌ1IJ'o,masi tratta di vedere, dietro gli episodi, leragioni strutturali.

In questo moment'Ù si manrilfes,tano in Ita:liaalcuni segni che vengono giudicati di ripresama tale ripJ1esa, che è ben lung,i d:alìFesSiereassicurata, 'Come ha detto poco fa il senatoreFabbll"in,i, anche !Se dOlVesse effettivamenteconsolidarsi, significherebbe soltanto un ri-torno al vecohio modello di slViluppo che nonha risQ!lto i pmblemi stlootlturallli delLa socie~tà italiana. Ciò non dipende sOll'Ùda scelte ita~ilia:ne, bensì anche dal fatto che l'Ita:li:a si èt'rovata ad affJ101ntare La crisi con una econo.mia già profondamente integrata a livelloeuropeo, ma in una situazione in cui la Co~muniJtà non ma in gl1ado, come non :10 è an~aora, di attualJ1e una Viera e propria pianifica-zione europea.

D'aL1Jra parte propr:io ill grado di integI1a~zione dell'eoonomia itailiana ndl'econormiaeumpea rende più dilffki,le per non dire im-possibile una pianifioazione italiana adegua-'1Ja.Certamente questa siltuaiZione ha faV'omito:lleforze contrarie 'ad un camlbilC\jmento del mo-dello di sviluppo, che ha:nno così potuto arve-re il sopravvento e af£mntare: Iliaori'si con lapOIHitica congiunturale tradizionale che, perdefim:izione, lasda timmutata lla tendenza dirDondo. II fatto che -l'appa'rtenenza lalla Co-munità ahbia avuto conseguenze oonslervatri-ci siU!llo'svolgimento delUa pOllidca eoonomicaitaliana è gmve e va meditato. Al1la luce diquesta espeÒenza qua:lcunO' si è addirr:itturachiesto (qua:lche giorna:le l'ha scrit:to ancheesplicit'amente) se l'Ital1[a debba resta l'e an-cOlra nella Comunità. È evidente che bastaporsi ques1ta d/om3lll'da per respingeda. L'I ta~Ha non può fare a meno di 1'estaJ1e 'll!eUa Co-munità perchè non può svihuppa,re le sue fair-Zieproduttive ise non in run quadro eUlropeo emondiale, ma le :ragioni per !le quaH ci si puòporI1e questa domanda most:mno anche -che

l' !taMa deve adoperaI1si con i,l massimo im-pegno ~ molto di più di quanto si è fatta fi~

nora ~ per una tJ:1as£oI1mazione democraticadelllIa Comunità che le consenta di attuall"e unavera e propr:ia pi'anificazione democll"atica e,nel quadro di t'a:le lipia:nifioazi'Onre, una efficace

politica regiona:l1e e sodale.

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21071 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Queste osselrvazioni mOoSltralno in modo in-conrfutabi:le che l'Italia non può garantire laripresa dell'economia e mutare nel contempo:i!l moderno di sviluppo s,enza che venganosdoll'ti i nodi di dimensione iÌnternazionale edi carattereeur'Opeo: e i nodi da sC'Ì1ogl1eDesono ovviamente quelli della o:r~isimonetariainternazionale, del collegamento del proMe-ma energetico con quelLo delle materie primenel quadro di un acoardo con i p'a1esi produt-tO'ri, del rGont,]1oùlopoHtico delle sodetà multi-nazionali e via dicendo. Basta questa elenca-zi:one per stabi:lire che [a soluzione di ques.tiproblemi, la quale richiede un serio confron-to ura l'altro con il Governo americano, è pos-sibile solo a livello europeo, a patto che a taleIiveJ,lo si possa esprimere una volontà politi-ca sostenuta direttamente dai cittadini e dal-la classe operaia (che è poi la tesi sostenutadal collega Minnocci, da Fabbdni e da altri).Ciò mette in causa ovviamente nOll solo lapolitica economica dell'Italia ma anche la suapO'1it1c:a estera perchè non è possibile tratta-re con l'America la soluzione diÌ questi pro-blemi economild internaziÌonali senza definirein termini di Ipari:tià i rapporti tra l'Europa e1'Amerka. Quesrto problema non rientra an"cara nelile competenze della Comunità, madeve essel'e tenuto pr1esente sin da o:r;a" ,per-chè il tentativo di affrontarlo con la semplicecolllabOorazilOne int1er:governati¥a e la co]labo-raz,ione politica è faI:litO' misemmenlte. Lapartecipazione dell'Italia al Patto atlantico,quaJe che sia il giudiziO' che se ne possa daDeper 11passato, ha impediJto aH'I taJ~ia come aglialtri Stati ,eumpei .di esercitare un"influenzasugli avveni:menti mondiali, di svolgere unruolo efficace per qruanto riguavda la dist'en-sione :Ìint'e:rnazioI1lalle,la promozione de1lla llÌi-bertà e dell'indipendenza dei paesi del terzomondo, Ìil raggiungiJIDenrto di una giusta paoenel Medio Oriente, la oollahorazione demo'-cratica cIOn ii popoli g,t1eCO',spagnolo e porto-ghese. Basta Questo rapida cenno per mostra-re che la Comunità europea deve non solo ac-quistare ,la capacità di attuare una pianifica-z,ione eoonomica, ma anche quella di consen-th1e all'EuJ1Opa occidentale di svolgere il mo-10 che le oompete.

Tutte queste osserva,zliloni si riduconoirnfonda ad una. Abbiamo bisogno di una vera

Comuni:tà eurO'pea e nlOn ,l'abbiamO' ancora.È Ulna triste considerazione, ma è ve'l'a. Tu.t-tavia il vertice di Parigi dell: 9 e 10 di!cembre1974 ha aperto uno spiraglio, anzi più che unospiraglio Ull1Japiooola bI1ecda nel muJ10 deLlaconservazione. lil fallimento del piano Wer-ner, la oris:i sempre più grave deHa Comuni-tà europea, !'incapacità dei governi di risol-vere sul pi1ano nazionaLe i grandi problemipOo1itIcie sociali del momento hannO' indottoi capi di Stato e di governa ad aVVliare la pro-oedura per giungere all'elleziO'J.1Iediretta deJParlamento europeo entro il 1978 e ad appro-fondire i probIemi dell'unione europea con lamissiO'ne a:ufidata al primo ministJ10 belgaTÌlndemans di ela:bOlr'aire un I1a:pporto di sin-tesi entro la f,i,ne delll:'arma ({ oonsult'a1ndo an-che gli ambienti ra:pplìesentativi delll'opin:ionepubblica ».

È stato giustamente O'sservato da parte deiBedera:Hsti italiani 'e non iltahani che un' ele-zÌlon.e eurlopea oomporterebbe iI passaggiO'dall'attualle Comunità ~ una unione di Statiche riconosce il diritto di voto solo a livellodei p'a1esi membri ~ 'ad una vera e propdaComullltà, cioè una unione di Stati che rico-

nO'sce il ,dlilrittOodi VOlto anche a liVlello deI-Ili'Unione, oon le ovvie conseguenze. E l' os-servaziO'ne non ha solo un vallO're teorico. Inrealtà le decisioni del vertice di Parigihanno messo in mO't o sia gH organi più poH-tÌlci della Comunità, sia l'insÌleme dei movi-menti europeistici. Il 10 gennaio 1975 il pre-sidente della Commissione OrtoIi ha rivendi-oato la funzione politica deLla Comunità e laneoessità di I1ecupe1rare "l'indipendenza euro-pea. Il Pa:damento eUJ1OpeO',invitatO' ad ela-borave un progetto di oonvenZlilOne elettora-le, nOon ha perso tempo, e 'il 14 gennaio 1975ha già approvato il progetto di convenzioneper l'elezione a suffragio universale diI1ettodel Parlamento europeo. Il Movimento eu-Iropeo, ill COl1IsiglilO dei oomuni d'Europa,l'Un:ilone europea dei federa:listil e l'Associa-z10nle europea degli Ìi:n:segnanlt:isii stanno spon-taneamente aminearrdO' sUllIe stesse posiziÌoni.A giusta ragione essi ohioedoTho che ~l Consi-glio dei ministri deilla Comunità prenda tem-pe1stirvame'[]te 'Ì1nesame il progetto di conven-zione, fanno presente che non esiste nessunaragione per non anticipare a,a data dell'del-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21072 ~

445a SEDUTA ASSEMBl.EA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

zilOne europea e chiedono che sia ill Parla~mento europeo stesslO ad elaborare lo statutade1rl'UTIlione europea.

I partiti non hanno anoo:l1a pI1eSIOp'OsizioninJette, ma s'Ono consapevoli che l'avvenire del~l'Italia dipende in gran parte dalla forma chealS!siUlmerà <l'avvenÌ!re deH'EuI1opa, e quirndidevono, senza più perdeI1e tempIO, assumerele loro responsabiJità in ordine ai problemi!diell',dezi'One europea e dell'unione reuropea.Agli oI1gani porlirtici della Oomuni tà red ai mo-v1menti eurO'peirSlticiVla dconosairutO' ill mer:ir

'1:10'di aVle'I1eindÌiCabO' oon chia~ezza gli obiret~tivi da perseguire a bmve termime. Spetta aipartiti riilcompito di approfollJldire ,la naturapOl!itica e sociale di questi obÌ!ettivi e di starbriliJ1e un corllegamelJ1Jto tra il lo,ro persegui.mento e la volontà dei dttadini e del:la classeopemia. È questQil1 chiO'dO' su cui nlOn ci si,deve stancare clli batteI1e e ribattere perchèentri nel mUlro, sia pure di cementQ armatO'.

Certamente non è recito riservare Il:asOrlu-zione dei problemi politici e sO'ciali connessican l'elezione eurO'pea e l'U[lione europea adsoli governi, ai funzionari e agli esperti. Sitratta di scelte che complOrtana per i cittadi~mi e per I}a'Classe 'Operaàa alteI1native di enor-me importanZia.È quindi necessario che siafilOstesso ParlamentO' iltalianO' ad assumersila responsaJbiHtà principaJle delle scelte daattuaJ1si per faJre in modo che di,etro quellescdte si $lira,la voLontà del popo,lO' ita\1'iarn'Oedella classe aperaia. E bisagna far prestorpel'chè a paTti,re 'diall lOluglÌ'o 1975 'spetta ,al~l'Italia la presidenza del Consiglio dei mini-stri della OomU'nità ed ess:a ha quindi la PQS-sibiLrtà di eser'CÌitiaJreun ruolo di promozionee di iniziativa.

.considemtio che tutti i parrtirti costituzio~nali italiani sii sono 'PÌ!petUltamente diohiam,tifavorevoli alI:l'elezione europea, si può se!l1.'zaaltro c1iJ1e,sin da om, che ,ntalia deve iSlfrutta~;re queSlta O'ccéUsiorneper ottenene da parte delConsiglio dei ministri della CO'munità un esa~me tempestiivn del prl'O'gettO' rdi oonvr~mzim)Jeper l'elezione a suffragio universale dilr'ettodel PartlamentO' ellI1opecr. Ma bisogna nel oon~tempro aJUspÌcal'e che il PaI'llameJ]ta italianasappia espdrnere Uina visione europea globa"le per far sì che l'azione italiana nella CO'mu-nità sia eseJ10iltata nOIl1nel senso dei péUtteg~

giamenti fra interessi settlOriald e cmporativi,che non modificano nesswra situazÌ!one stl'Ut~turale, ma a favore di soluziani unitarie eu~ropee capaoii di far avanZJaJ:1enuovi mO'ddHeli vita politica e sociale.

Questa è ,l'attesa di ohi ha a cuore J'Euro~pa. Nonsri può negane che del nuovo si èfatto. Non si può dirsconosoeJ1e che mohiproblemi sui qUalli la Comuniltà sri erla com~porrtatatmppe vo,lte come i ba11erini di 'mi~

nuetto che fanno un passo avanti e uno indie~tro, con il risultato di stare sempre allo stes~

so postO', sona stati portati avanti. Lo stessofondo regionale, che è stato per tanto tem-po IOgget:to di di:scuSlsioni e oo~tese, è .stato fì~~almen;tei1stituÌto con una dotazione di 1,3

milioni di unità di conta per un triennia. Sì,è verO' che ciò non è molto, anzi è poco, dalto

quellO' rCihesi derv:e aJffrontare e risolvere, maè motivo di soddisifazioJ1Je per noi OOll'statarreche 1a maggiO'r parte del fondo, doè iJl40 peroenta, spetta atIJ'I>taLia, Siegui!ta dalla Gmn

BJ1et:agna con il 28 per cento e dalla Francia00111.H 15 per cento.

Sempre per quanta ci Il"'iguarda, dopo cheslOna emersi in tUltta la larD mammatioitàj problemi economki e sociali della nostraagricolltU'ra, è fuori di dubbio che approvata,came è starta appravata, daI nostro Parrilra-mento la legge di attuazione delle diretrt:ivecomunitarie, si :dapre in Italia ~ pur CIOIl1

tutte Le critiohe, anche giuste, fattre alla leg~gie ~ un disrOoa:so di politicaagriICola comunirl'aria, ewimilI1'andorsriilllpmtrarsi di una situa~Zlione di staJla che oostituiva motivo di im-barazzo grrandilS'silmO'rpier noi italiani presso laComunità. Fatto, questo, indubbiamente po~sitivo. Si stanno muO'venda ~ e vi ha moho

oontr1buito anche la conferenza sull'emigra-zione tenutasi a &O'ma ~ ancme i problemi

dei nostm lemi'gr'anti (e degli emigranti ingenere) nella Camunità, si è aJpprovata la di~

l1etti:va sulla pa:d'ficazione del lavorIO defl'uo~ma e della donna ed altra ancora. Tutto ciò

in un pelJ:''Ìodo dirfifiroili:srsimo in cui Ila Comu-nità ha dovuto nel contempo affrontare i pro~

blemi deUa orisi ,eoornomica generale e del1agenerale inflazione, mentre pende sui vastirpl10blemiJ da l1isolvere !'imbarazzante ipoteca

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SenatO' della Repubblica ~ 21073 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

del referendum de]]a G:uan Bretagna che nonsa ancora se deve rimanere o uscire dallaGamunHà.

Il cammino è dunque ancora diffidle. So-prattutt'O si dO'vraI1lllO'anco1ra superare certi

nazionaHsmi che fanno a pugni con la c'Once-zione europea e nessuno dovrà più pretende-:re, cO'm,eè avvenuto troppe voIte, la contro'-partilta élidognisaorifido ,:richiesto dallla po-litica comunitaria.

Presidenza del Vice Presidente S PA T A RO

(Segue BER M A N I ). Il giorno in cuisi finirà di considerare l'EurO'pa soltanto osoprattuttO' come un mercato comune e ci siconvincerà ohe <essa IraJppresenta ,il destinocomune dei nove paesi aui è legato il loroavvenire di libertà, di democrazia e di so-pravvivenza pO!litica nel mondo dovrà puralrrivare. Ed in quel momento oesserà queilloohe ieri il senatore Premo1là ha chiamato confrase suggestrva «.ill<teatlro di ombre ». Saràquello invece il vero giorno dell'Europa, quel-l'Europa che sinceri ,europeistd ~ e gli italia-ni, non dimentichiamO!lo, fumnlO tra i primiad esserlo ~ vOllevano e vO'gliono. Se questa

non fosse la meta fina,le del cammino che 0'1'-mai da tanti anni si è intrapreso, allora, caricolleghi che siete COinme nel1a CO'muui:tà, po'-tremmo staDe tJranquirllamente a casa, rispar-miandoci fatiche ed inut:iIl:i viaggi.

Maio ripeto queil10 ohe di1ssi 110soorso an-no.: hO' £ede, Inonosltante l'assenteismo ditroppa parte dei nostri politici sul problemadell'Euorpa, che la meta di cui ho detto siragg~ungerà. Ha detto Gramsci cheLa storiainsegna, ma ohe purtroppo [}Jon ha a1Hevi.Ebbene, noi d'ObbiamO' u:na vdIta tanto essereinvece buoni allievi della storia e guardar-ne una recentissima, quella degli avve-nimenti di Indocina. Essa ~ è stato giu-stamente detto ~ può portare ad una consi~derazione che riguarda anohe l'Europa i "cui .

popoli nO'n sono poi così diversi, come qual-CUl10 ha detto, se non altro per ragioni divIcinato e di interessi .comuni.

Rtiporto !testuailmelllte una oOlilsideraziloneche altri ha faJttO' le ohe faccio ben V1dl:entieri Imia: {{ Quando lIe f,J1oJJJtlierlesi abbattono ItI1apopO'li .la aui vocaz1one e il cui illlteresse è diuni,rsi, questO' pI1ooesso può diventar,e 'i>rrever~

sibille e ooloro che dal di fuo.ri f,osseI1O tentatidi impedirlO' e diI'itardar1o dovrebbero starein guardia ». È una considerazione da temersempre presente a sostegno deUa nostra fedeeuropea quanda oi pare che essa vaciUi.

L'Europa pdlitica, l'Eurapa del progressosociale e non soltalllto queUa dei mercati deveperciò continuare, contro tutte le avversità econtra tutti gli asslenteismi, ad essel1e l'unkofam V1ersO.illquale dobbiamo dilrtigerci. (Viviapplausi dalla sinistra e dal centro. CO'ngra-tulazioni) .

P RES I D E N T E. È iscriltto a paTlI:areil senatore Peaoraro. Ne ha facoltà.

P E C O R A R O. OnorevoLe Presidente,onorevole Sottasegretario, onorevoli colleghi,dobbiamo ll1ingraziare la Pl1esidenza del Se-nato per avere fissato per la prima metà del1975 la d~scussioiil'e sulla rel1aziolilego~emati-va ooncernente i p:uO'blemidelle Comunità eu-rO'pee. Viera è che aniOora una volta problemidli tempO' e cd:teri di oonVlenienza ci halIDooosrtre1Jto ad unificare le lTelazioni del 1973e del 1974; ma se il disattendere la nor-ma del Regolamen1Ja del Senato Don può innessun casa costituire motivo di elogia, vatuttavia oonsiderato che la visi'One retrospet-tiva dell'in1Jel'a biennio trascorso ci consentedi esaminare con maggiore attenzione, pITO-fondità e rilieve i prablemi non semplici nèfacili delll 'Oontesto oO'munitaria e ci mettein condizione di Il1illevanepiù siourame:nrtle lÌpJ1egi <ed li diJf,etti deUa gestione iltalian'a diquesto delicata settoJ1e, anche per es<se~ inoondiziloni di apportane correttivi e rimedi,ove ciò occorra. A tale propasito varrà la pe~na di ricordare ancora una volta quanto re-

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Senato della Repubblica ~ 21074 ~ VI Legislatura

44.5a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

centemente abbiamo avuto occasione di so-

stenere in quest'Aula: che ,la politica comu-nitaria non va riguardata come un settoredella politica estera, pur convenendo che inessa c'è una parte non trascurabile che con-cerne i rapporti interstatuali; ma in lineaprevalente la politica comunitaria è politicainterna e comu.nque conc~rnE' c crea legisla-zione nazionale perchè i regolamenti sononorme che ent,rano di pieno diritto a far par-te del patrimonio legislativo del 110St1"Opae-se e perchè ,le direttive, pur non essendo di-rettamente applicabiIi, sono leggi-quadro neiconfronti delle quali l'apparato istituziona-le interno è tenuto a legiferare nei settori dirispettiva competenza.

Tutta ciò niprapone anoora una volta laeJVilderrte inadeguatezza deHe struttU!J1e delMinistero <d:egjllieSI1Jeri'ad occuparsi di pJ:1Oble-mi ,del MercatO' comune. Una ta:l'e inadegua-tezza IpotJ1ebbe trovare una almeno parzialespiegaziO'ne nella so,stanziale ,incompetenza equindi impossibillÌttà da parte del Mi:nis1JeriOdegli affari es:teri di trattaJ1e oontemporaneacmente di problemi economici, monetari, fi-nanziari, industriali, agricoli, di problemi dellavoro, territoriali, ecologici e oasì via. Èpertanto necessaria che venga affrontato nel-la sua globalità e camplessità questa proble-ma istituzionale, costituzionale e amministra-tiva delle competenze e del coaJ1dinamento,se si vuole finalmente dare una risposta suf-ficiente ed efficiente ai problemi pasti dallapartecipazione deE'Italia alla Camunità eco-nomica eurapea.

DalLa mancanza di un siffatto I1e1Jrotlerraadeguato e solido derivano illioil:tie n'On esiguidiiietti e molte calieIlZ1e della nostra presenzaÌin EUJ:1Opa; difetti che in parte sono attribui-bili al nastl10 camttere, ana debollezza del no-s:tro appaI1ato buracratioo, all'esiSlten:oa diuna legisJazione spesso imprecisa, Q,acUinoSlaed obsoleta, ma che tJ10vana appunto um. 00-modo alibi in un contesto i:SltirtJuziouaJlefìluidae inconsistente.

Si faccia dunque uno, sforzo, promosso ne-oessral1hrmente dal Governo, per dare solidità,certezza e sicUirezza ad orga:ni deMo Stato ahiesi 'Ocoupino a pieno titoJo e oome oompitoesclusivo dei pl'Obllemi sia di caralttere meto-dologico silla di cGlIl'atte:re operativo le pratico

ohe susCÌltano :la pTiesenz:a e la partecipazionedel nostro paese alla Comunità economicaeuropea.

Si è pal11:ato di un Ministero pel" l'Europa.Non è gradito? Non importa. Si faccia unoommi'ssari:ato, un co,mitato di co'Ordinamlen-to dipendente dalla Pnesidenza del Consiglio,si istituisca un ufficio delle Comunità o in-somma U!n qUialsiasi a1t,:['OolDganismo alI qualecomunque 'si oonferiscano att'ribuzioni e po-teri intesi ad el,imÌinare la lentezzJa, l'incer-tezza eill disordi1ne, cattiVle qualità che ci han"no fatto dassirficare clOme l'anello debole dells.istema oomUinita:dlo; ca:ttive qualità ohe pur-t1ropp'O spessa convertono :in elementi di 'ap-pesa:ntilmento ed in pel'dii1te secche quergli stes-si provvedimenti ,nati e de:stJinati a reca:rcivan taggio.

Siamo oonv:ilnti che queste tendenze nega-tive che abbiamo rkordalto si,ano tuttavia su-scettibili di soLlecito raddrizzamento. La stes-sa 'espe:denza di questi due anni e ile più ve-oenti vicende de]la Comuniità se per un versohanno suscitato Illenos:tve recriminazioni peraltvo vevso ed rin aJcune OÌil'cost,anze esemplarici fanno intravvedere possibiHtà posi,ti~e.

P'vendi:amo ad esempio ill settore delil'agriool-tura: certamente non è encomiabile lÌI fattoche l,e divettiveaornunitarÌ'e emanatre neil-l'aprillle dre11972 siano diventate leggi internesoltanto nel mese d'ap:rile soO'rso, 'e non èoerto ammirsslibille che il nostvo paese, per lelentezze burool'altkhe che 110afEHggollo e 110avvHisoono, sia sempne l'uilltimo ad usufruiredelle piI10vvidenze a noi destinat,e dal FEOGAs.ia per la parte che riguarda il fondo d'orien-tamento che per 1a pante che tratta i fondidi garanzia; e n'On è certo accettabile che il

'saldo ag:rioOllo risuiLt:i pa:s1sivo in questi ultimianni per un paese po~era oome 1,'1talira. Madab biamorlconoscere ~ e grliene diamo vo-lentieri atto ~ che il Ministro dell'agricoltu-ra, nelle recenti vicende suscitate dalla guerradel vino. con ,la Francia e nella tlralttazionedei pJ:1Obillemi concemelOlti 1a politica deUacame, è riuscito a metteJ:1e nella sua giustaluce la posirzione delrI ta1ia e ha potuto md-drizzare 'O oomunque certamente migliO'raneuna situazilone ohe, per 11acoincidenza di va-rie circostanze negative, tendeva a !deter~o-

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Senato della Repubblica ~ 21075 ~ VI Legislatura

445a SEDuTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

mvsi gravemente a danno dei nostri operatoriagricOlli .

Da dò si 'può trarre l'insegnamento chequando Isi affrontano i pr0'hlemi con oompe-tJenza, CiO'nfel1mezza, con equilibri0' e quandO's.i è da]h palrte delila mgione non è diffidletrovare il bandolo di matasse sia pureintrli-cate.

A parte le ricO'1'date vioende che interessa-

n0' l'agricoltura, rÌiten:iamo vaJlga la pena disoffermarsi br'evemente su ahri, due gruppidJi problemi di cui traJtta egl]1egiamelllte la re-lazione Ar:iosto e che tJ10'vano una 10'1"0'neces-slaJria cO'Dl:ocazi<o[1jenel oontesto oomunitaiI"io.l!l primo gruppo di tali problemi è quelloche s.i rifer~soealle questioDli socia:li e special-meDlt'e ai 'p]1obl1emi r>EJgionaJli.Si tratta del va-st'O sf0'rz0' di equiparazione solidari,stika cheIlia Oomu'l1'ità è ohiama,ta ad espe1rine s'e essavuole assicmare ai vari paesi e aJ1e porpolazio-ni linteressaLe un livell0' di vita sufrEicirente-mente decoroso. Il 1974appu:nto ha visto 00-stituirsi finalmente il fondo di solirdrurietàDergionaae. L'ammontare che gli è stato attri-buito è ancora relativamente esiguo: si trat-ta di circa 1.000 milJ:ial1di di lire che ValDlnl0'erogati nei tJ1e ,esercizi dell 1975, dieil 1976 edel 1977. L'Italia, l'Irlanda e l'InghIlterra nel-la distribuZJione dei Bondirisul,tano i pé\!esiavvantaggiati.

Vero è che, come è Sltato au:torevoamente:dcordalto, a parte quesvo finanziamento, an~cara non è stata messa ['Il piedi una p0'litioavera e pr0'pria di p1'0'mozione reg:iona.le intesaappunto ad individuare i territori e le regionidepressi, a quantificare secondo indici effi-cienti e ragionati ,i gradi di depI'essione, a re-gistn\I'e i movimenti dem0'grafirci, le condi-z10ni delHe pop0'lazioni,.le occasioni di lavoro,le possibilità di industriallizzazione negli spe-cifici contesti territoriali, le forme dI promo~zione e di qualificazione professi0'nale e cosìvia. Tali considerazioni e questa elencazione,esemplificativa e non tassativa, siano tenutepresenti dai governi, e in particolare in que-sta sede ci rivolg\amo pressantemente al Go-verno italiano perchè, per quanto lo concer~ne, si adoperi a creare, a definire queste strut-ture intermedie conoscitive e legislaiiye ido-nee a dar vita ad una originale e consisten-te politica regioml'le.

PIOche parOlle per un altlro gruppo di p'm~Memi e cioè per i pr0'b'<llemi ecoTIomici e mo~netari e per i p1'oblemi enel'getici; poche rpa~rOlle perchè nel clOrso di questa interess.antedi'seussi'One, e in pdmo luogo neHa relazi0'neAriost0', 'essi hanno trovato larga e s:u£fidentet:rattazilOne. Mi s:i consenta tut,tavia di c'Onf'e-

l'ire a taJle al'goment0' un contributO' perso.naIe.

,Una pubblk.azione f1'ancese di alcuni meSlifa, concernente appuntO' i problemi maneta-ri, apriV'a il suo discorso affermando che ildissesto monetario negli ultimi due a trerunni era sta,to causato dal rincaro del prezzO'del petroliO'. A me sembra Ìirlvece ~ e credodi non sbagliare ~ che si pmnda Il:a causaper l'effetto e che il diso.rdine monetario.abbia una sua data di inizio ben precisa, cheè queHa dell 15 agosto 1971, allorchè Nixanabolì la convertibilità del dollaro in oro.Da a'lllora le monete hanno 'P~reso un ,11Orocorso vagante, una loro st/rada, che è statasemplicemente quella de1l'inf1aziOiJ1e. Da aJlo-ra ha avuto inizi D quella ,spirale inflazioni-stioa e siamo entI~ati ne] ma,rasma moneta-rilO che ha portato a quadrupl]!icare il prezzodel petuolio, ma che ha altvesì cain~olto ungran numero di materie prime e di prodottiagricoli, tanto che, mentre per tanti anni lederrate alimentari comunitarie avevano re~gistrato prezzi notevolmente più alti di quel-li del meI1cato internazionale, nel 1973 e nel1974 si è avuto un ribahamento della tendeiIl~za e i prezzi comunitari sono risUlltati assaial di sotto di quelli internazionali.

Ma per t'Ornare ail petrolio, mi permetto diaffidare alla vostra meditazione questa con-sÌiderazione: dall: 1971 ad oggi il prezzo deilpetrolio è Slal.:ùtodi quattro vohe e il prezzodell'om è allloh'ess:o quadrup~:icato. Se VQ-gliamo, quindi, oggi C0'nun'0'ncia d'oro com~priamo tanto petroHo quanto ne compra-

vam0' netl 1971.Questi fa1Jti dovrebbeI1o condu:rci a pensalre

che i paesi produttori di petroli D, che nehanno viste di ootte e dI orude in tema dimanov,re monetarile a 1'01'0' danno da partedei paeSli occidentali, questa v10lta hanno pre-s.o ,lie 1011'0mi'suI'e 'ed hanno fissato la ragionedi scambio del petJ1olio non in termini didollari, ma in vermini <di 01110,aome élJppare

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Senato della Repubblica ~ 21076 ~ VI Legislatura

445a SEDFTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

evident'e. Anzi i paesi produttori da un certopunto di vista hanno dato prova di modera-zione perchè, pur operando in regime di mo-nopolio, hanno mantenuto e non esasperatoquella ragione di scambio. Il fatto che dòabhia stravolvo il contesto ecanomÌICo e mo-netario mondiaIe ed abbia creato Ila rri:volu-zione in tutti i valori dei mercati internazio-nalri, 'e quindi, di 'ri.f1esso, in quelli lÌ:Irtemi,mi pme sia da attribuire nan tanto ~lla deci-sione degli sceircchi, quamto a quella delpresidente Nixon. Non varI1ei essere profeta,ma quest'uamo sarà ricardato negativamenteneHa storia forse meno per lIe sue malefattedel Wat'ergate, con le quali in fondo ha datola misura di una personale immoralità, cheper questa triste impresa che ha gettato10 scompiglio in ItuUO :il sistema mondiale de"gli scambi. Il fatto che poi ~e compagnie pro-duttrici di petrolio siano riuscite a ,salvarsicostituisce un capiltolo a prurte éhe in questasleeLenon mi tooca esam'Ìnare e che se maimerilterebbe un approfondimento perchè ven-ga reso noto in che Irapporto sta H benesserea i~l non benessere deWintera umanità comgli interess.i degli azionisti del petJ:1olio e deimanagers del petralia.

Queste vicende, come è noto, hanno avutoun dflesso largamente negativo sui rapportimonetari comurntari e in oanseguenza sulLepossibilità di proseguimento di una paliticamonetaria deUa CEE che conducesse a quel-la unione monetaria che è un gradino essen-ziale per il pracesso di integrazione.

Pur dichiarandod d'accolrdo su quanto èstato detto in quest'AuLa circa l'esigenza dipervenire all'unione politica senza che ci siritenga strettamente ,legati al conseguimentodi certi traguardi economici, finanziari, mo-netari, è pur vera che l'adeguamlento, l'av-vicinamentoO, il contemperamento di questestrutture risultano essenziatl:i aHa vita di unorganismo politicamente integrato, articola-to e in via di unificazione.

Ona:revoli colleghi, a questo punto spetlte-I1ebbe forse anche a me dire qualoasa suiproblemi istituzilonali, sull'identità della Co-

munità e in particoLare sruJl problema d~Ueelezioni dirette che diovI'ebbe 'trovare una

sua soluzione iniziale nel 1978. Ma ve ne fac-cio gtazia nOln soltanto per discre,lione 'e per

contenere in Limiti onestamenteri,stretti ilmio intervento, bensì anche per dare spazioe campo aU'amico senato:re Ariosto, illustretelatore in quest:a inte:t1es,sante discussione.

A tal p:mpasho consentitemi di caglierequesta grad1ta accasione per esprilme:re alsen:atiOlI1eAnvoslto, anohe neJ11amia qualità cJjpresidente della Giunta per gli affari delleComunità europee, un vivissimo ringrazia-mento e un cordialissimo plauso per aver ac~colto 1'invito mio e della Giunta di redigerela relazione per il 1973-74 e per la serietà,la pto£ondità le Ia oompletezza con le qualisono stati da .lui trattlati gli argoilleJJJti delll!areaazione; ser1età eoompletezza che, pur [l'ell~'la necessaria diHerenziazio[}Je delle dive:rs:eparti palitiche, slOno state riconosciute datutti gli or:ato~i che hannlO part,eCÌlpato aldibatti,to.

A t3l1e elagio mi permetta l'amico Ariostodi assaciare anche gli intelligenti e solertifunzionari e dipendenti dell'ufficio per i rap-porti con gli organismi parlamentari euro-pei ohe hanno contribuito con senno e conabnegazione all'ottimo risultato che il dibat-tito odierno ci consente di registrare. (Ap~plausi).

P RES I D E N T E . NoOn,essendovi ailtriiscritti a parlaTe, dichiaro chiusa la discus-sionE::.

Ha facoltà di paI11are l'onor;evol,e l'elatore.

A R I O S T O , relatore. Si,gnor P,reskten-te, onorevole SoOttosegr;etado, cari colleghi,mi t:rovo neHa fortunata 'si,tuazione :in cUli sipoOtrebbe trovar;e un parlamentare ingleseche, con il pragmatismo ~ in questo caso po~

trei parlare addirittura di realismo ~ che di-stingue quel papo[o, direbbe: sentita ~a di-scussione, sentiti tutti gli interventi, mi ri-metto allIa relazione e pmgo il Plresidentedidare il via al prosieguo della discussionestessa. Infrutti noOnho ,sentito argomenti con-tro il oomplesso della ,r,eJlazione.

Pertanto, In~l ,dngrazial'e anzitutto i colle-ghi che sono intervenuti per .il ,10110contri-buto e per aVler iln un certo !senso Irafforzatola convinzione che mi ha portato a ;r;edige-re la relazione, prendo attoO,molto dCGno-scente, di quan:to ha detto ill ,P'r;esidente del-

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Senato della Repubblica ~ Z1077 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

la Gi1mta e mi associo alI ringraziamento l'i-.

volto a tutti i coLlaboratori.Non mi dilungherò poichè è necessario li-

mitarsi a fare il punto della situazione cO'sìcO'me è prospettata neLla 'rrelazione e arTic-ohita da tutti gli interv,en.d.

!il sem.atorlìeMinnocci ha faJtto un''Ùsserva-zione che mi ha particolal'mente interessatoe ao:lpito. In fonda è uno dei pO'chi appun-tf che s'Ùno stati fatti; 'e~li osserva che ~a re-lazione non ha mess'Ù in giust'Ù rilievo ['aspet-to generale deUa politica oomunitaria che ècaratterizzato da un prevalere di pJ:1Opens,io~ni conservatrici e immobiListiche. Devo direche i:l senatO'rre Minnocci mi trova d'accordocon il suo riHevo: voglio anche Ilìkon'Ùscereche forse questo è uno degli aspetti, non di-rò negati'VIi, ma chem:ppresentano un pO"una deficienza della mia relazione. ,Però vo-glio ricordare al collega, amico e anche com-pagno Minnocci che per ,l,el'ealUzzazioni dellevarie politiche >delleComunità non s'Ùnoman-cate negli ,anni trascorsi e non mancano O'g-gi delle :notevO'li componenti della si:nistl1ademocratica europea. Se il collega MinnoocivuoI dke con questo che dobbiamo avere ilcoraggio dell'autocritica e di rivO'lgere, attra-verso questo dibattit'Ù, ,UIUriohiamo a questeforZJe 'che aVlrebbero ,dovuto ilottalìe di piùaHinchè la ri,sultant,e derl1epolitiche oO'muni-tarie avesse ,meno componenti conservatI1ici,su quest'Ù io sono d'aocordo e ,1.0ringrazioper il dliev'Ù fatt'Ù.

Devo dare qui atto dell'intelHgente chiarez-za dell'intervento del senatolìe Vedovato, dioui noi conO'sciamo da tempo le idee, che egliva 'I1ilpetendo ,in ogni oocarsi,one che gli ,con-sente, anche come presidente fino a pO'cotempo fa del Consiglio d'Europa, di propa-gandare queste idee che nel IlD'm 'CO'mplessooostituJscO'no una visi,one molto chiara delpresente e del futuro d'Europa.

n senatore PremoJi ha detto che ,la miarelazione pecca un poohino eLi ottimismo eohe le cd1:iiche ohe i'Ù faocio alla politicadeNe CO'munità <cO'sì cO'me 'Ci è 's'ÙttopO'stadai documenti del Ministero degli esteri, so-prattutto in rUna visi'Ùne ohe noi cerchiamodi avere anche oltre quei documenti, sonotroppe blande; ed ha aggiunto ,che l'esame

è sotto certi aspetti un po' superficiale. Pos-so anche accettare questo r1lievo da partedel senatore Premoli; senonohè cade in con-traddizione pelchè quando egli ~ con la

moderatezza che ca!ratterizza gli inter-

venti di tutti i nO'stri amici liberali ~

mette in riHevo le debolezze, le manchevo-lezze, gli errori della Comunità nella politi-ca cO'munitada, usa gli argomenti prenden-doli di saJna pianta dalla mia ~elazione. E al-lora i ,casi sono due: o questi a:rgO'menti ioli ho esposti .o non H ho ,esposti. Se li hoesposti la sua critica iniziale ohe fa da cap-pello nO'n ha Iragion d'essere; se non JJihoesposti !lui ha ragione: ma lui H ha usati,dunque H ho esposti; i,l silUO'gismoè chiuso.Egli inveoe a:d un oerto momento diventa

~ e vorrei potelìmi assoaiane di :più anch'io~ più v:iolento neUa critica alle insufficienzegovernative, insufficienze che peraltro so-no state oggetto di cdtica ,da parte di piùinterventi, non sOllo di quello del sle:nat'ÙrePIiemorli; il cappello pO'i :l'abbiramo ,sentitodall senatore Pecoraro laddO've ha invitato ilGoverno a studiare un sistema diverso di in~tervento nelrla Comunità europea per tuttoil oompLess'Ù della politica europea, dLevan-do che lillMini'stero degli esteri, reO'ntutta labuona volontà, non ha strumenti sufficien-ti per seguire, ,irrrtervenire, essere effioace~mente e tempestivamente plìesente in UIUset-tO're della politica non salo estera, ma eco-nomica e sociale, che interessa tantoill n'Ù~stro paese.

Voglio oonoludere inVli,tando i,l senatorePremO'li a non associarsi a quanti mitizza-no ill 1978 oome l'anno delle relezioni del Par-lamento a suffragi'Ù diretto universale. Te-niam'Ù presente che ill vertioe di PaI1i,gi,cheha dato il via, ha detto esplicitamente: «aparti<re dal 1978 }};quindi potrà essere il 1978o il 1979, ma è opinione generale che non sidebba alndare oltre ill 1980. SuLla t,endem.zarehe c'è a £i,ssa:re le date future sono estre-mamente soetHeo. L'i:mportrante è rehe Le reo-se camminino, !'idea:le è ohe albbiano un oeil:"-to rÌ'tmo e soprattutto è impoI1tante che 111.0nsi rfermiiDJo.

li senatore Artieri, in un :Ìintervento mol-to sereno, ha neagito a dò che nella Idazio~

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21078 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

ne definliamo « egoismi nazionaili ». Eg1li loohi ama un traslato e afferma che invece chedi egoismi nazionali, ohe in fondo hanno unacerta saoralità, bisognerebbe parlare di« differenza sostam.zialle di poHtiche nazio-naH ». Siooome noi mettiamo più .che altrol'accento suH'aspetto politioo della questio-ne, continuo a dire che si tratta di « egoisminazionali ». Devo poi dire al sle:natore Artie-l'i, che mi spiace non sia presente, che misembra molto audace la sua affermazione(e l'abbiamo sentito nell'interessante inter-vento del senatore Fabbrini) secondo cui « icormunist!i)} penso che 3!lluda ai comunistiitaliani «vogliono una Europa sotto l'ege-monia sovietica ». Ad un uÒmo così inteHi-gente, a parte la sua collocazione politica,deve essere sfuggito questo grosso svarione.

Il senatore Bonaldi dà nel suo intervento,anch' esso _irrrteI'essante, molti 'suggerimenticostruttivi che abbracciano un po' tutte leattività e le politiche dellla Comunità e de-dica particolare attenzione alla importan-za che ha, nell'immediato avvenire, il Par-lamento eUI'opeo. così iOome è attualmente eoome dov:rebbe eSlser:enel momento iJncui sene organizzerà l'elezione a suffragio diretto,soprattutto tenendo conto che questo attonon dovrebbe essere disgiunto daLl'arricchi-men to di altri poteri çlel Panlamento stesso.Egli invita poi il mondo politico a decidersisulla priorità deLla politica rispetto all'econo-mia o viceversa. Immagino che il slenatoreBonaldi volesse riferirsi all'unione economi-ca e monetaria ed aLla integrazione politica.

Ebbene, la convin~ione, che traspar.e anchedaMa Irelazione, è che, eSlsendo stata fissatacome tappa indispensabille il''UlniOlneecono-mka e monet3iria, questa unione impHoa ungrosso passo avanti anche a:1'e!~!'integrazionepo!litioa in quanto per l'eallizzare la prima ènecessario sprov¥edere i Gover:ni nazionalidi loro poteri per cOlllferi:di alla Comun:iltà.D'ahJ1O canto ll'iJntegrazione politica vuoleproprio questo, .aioè che i Igoverni nazionaliconferrscano pJ10pri poteri agli organ:i,srmichegovel1lleram.no ~'Europa unita.

n senatore Bnugger ha fatto una pUlntua-lizzazione amOJ1Osadel panorama offerto dalcompiIesso deHe politkhe della Comunità.

Egli, .insieme al senatore Bermam.i, è di quel-Li che brontolano costam.temente, ma .che so-no anche sostanzialmente i più ottimisti per-chè sono i più il1JJllamomti dell'Eumpa. Di~fatti iil senatore Brugger invita a non dram-matizzare gli insuocessiÌ" che definisce tem-poranei e che vede f1duciosamente superabi-li nell'immediato fu1Juro. Egli aggiunge ohequello cheoOln:ta è mal1ciar,e vlerso rindipell~denza; VIcammino è lento ma sicum, bastache 110sii voglia. Naturalmente crede di piùall'eoolt1omia che aLla politica, Ù'sservandoqueLLo che ho >3\~utomodo di diI'e poco fa.

n senatoTe De Sanctis ha detto delle coseche non condivido ma -che hanno obiettiva-mente un certo int,eresse. SeoÙ'ndo Ilui Il'unio-ne politica è in cdsi perchè è lin cdsi l'ideadell'Europa. Naturalment,e non poteva nonentmre in pOII,emicacon il ,senatore MinnÙ'cci,Ìil quale aHerma .ohe Il'Eumpa vera non cisarà fin tanto che l'Europa non sarà !'im-magine del'la realizzazione, sì, della llibertà,ma lilnsieme deLla giustizia SOIciale.Secondo ilsenatore De Sanctis questo è un vOller porrt-a-re un elemento di 10tta -di classe in una real-tà politica ohe è oonfigurata oon degli aspet-ti che a suo giudizio dovrmbbero escludereaddirit,tura a priori 1a lotta di classe.

Non entriamo lin questa discussione; dida-ma soltJanto che potrebbe esser,e oggetto do-mani di una specie di areopago dove si di-scutano, ad alto livello, questi aspetti socio-logici e ideologici. Comunque anche dal rap-pvesentante del Movimento sOlcia!le!italiano-Destra nazionale abhiamo sentito una oÙ'nfes-sione di 'attaccamento all'Europa. Egli diceohe io ho trasoumto nella l1elazione il p.res-sam.te e stressante .probLema delle emigrazio-

I ni interne alla CEE. Voglio ricordaI'gH che,nelle pagine dedicate all'esame critico dellapolitica regionale, includo prÙ'prio questoprobLema. A mio giudizio, nella politica re-gionale va visto anohe un modo di risolverequesti problemi in prÙ'spettiva, se ovviamen-te la politica regionale domani si arricchiràdi molti mezzi in più di quelli che sÙ'no mes-si oggi a sua disposizione. Ciò vale, natural-mente, se non ci sarà ~ come teme il sena-

tore Fabbrini ~ una conclusione dopo iltrÌ'ennio, ma se vi sarà invece prÙ'prio una

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Senato della Repubblica ~ 21079 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

specie di politica istituzionale con larghi mez-zi per colmare e modificare gli squilihri chepurtroppo caratterizzano troppi aspetti del-

l'Europa attuale.Il pmblemade~la immigrazione dovrà es-

sere lJIna delile componenti più importanti.Ma voglio 'rispondeIie qui 'aJ senatore DeSanctis, il quaLe, ad un certo momento, haillesiSO l'accento sui peccati italiani verso laComlLIlità. Sì, ha ragione, Isono molti i pecca-ti italiani, sono molte \le inademp:ienze. SonotaJi e tante per cui in molti c'è J'immaginedi un'Italia la qUé1llesa'rebbe la più scorrettanei riguarrdi delle norme comunitarie.

Ebbene, io sto compiendo uno studio, dalquale ~ almeno dai primi risultati ~ vien

fuori una Ita'lia completamente diversa. Pri-ma di tutto, compa,rativamente con la Fran-cia, con l'Olanda e con la stessa Germania,non è vero che le nostre infrazioni alle nor-me comunitarie sono superiori.

D E S A N C T IS. NOD l'ho detto insens.o assoluto.

A R I O S T O , relatore. In s,ensc, asso-luto no, ma oomunque non ci coi11ochiamoneanche al seoondo o a'l terzo p.osto. C'è p.oiun altro !fatto, che pure nirsulta daLlo studioche st.o rOompirendoe che r,enderò '11otoai col-Leghi che si appassionano ra questa mateJ:iÌJa:il ricorso alle casse della Comunità do-vrebbe essere pel1centua~mente in misuramaggiore per il'Halia. Farse per ,Le insuffi-cienze tecnico-burocratiohe dell'Italia questoè molto lontano dal veriHcarsi per quantoriguarda il settme deLl'agricoltura. Ma al-trettanto accade per altri settori.

Questo va documentato pel1chè abbiamol'immagine di un'I talia ~ e questa è una

falsità assol,uta ~ quasi parassita nei con-fronti deLle casse de~1a ComunMà. Mi dispia-ce di non aver avut.o il tempo di reahzzarecompletamente questo studio che, tradottoin percentuali, in gran parte rovescia questaimmagine ohe anche noi panlamentari ,euro-pei ta'lvolta d troviamo a subire, ralmeno £inadesso. o,ra che ho questi dati, vi ass:kuro

~ ,e spem che rfarannoatltr,ettanto gli amicidel P,al1lamentoeul'Opeo e del Consiglio d'Eu-

rapa ~ che reagÌirò ,e farò in modo ,che que-sto documento sia diffus.o il più p.ossih1le,perchè è un documento « scioccante}} che ~

ripet.o ~rov'escia questa immagine che sid~ff.onde tmpp.o spess.o suHa nostra ItalLanei riguardi della ComUI1lità.

Vorrei dedicar;e qualohe minutoal1l'inter-vento del coUega Cifarelli, ma mi trova co-sì consenziente ohe ritengo superfluo il far-lo. Noi vE::niamotutti e due da una lunghissi~ma ,niuniane che abbiamo avuto con iilGrup-po socia:lista de:lPa111amento euDOpreoa Trie-st.e dove abbiamo cHscusso pDOpriO dei pro-blemi inerenti .al tema <della identità politi~oa dell'unione europea.

Ringrazio il senatOIie .Oilfa!reBiper il rico~noscimento di organ:idtà alla mia Iielazione.Vaglio dferirmi soltanto agli apprezzamentiche ha fatto 'S'UI~l'InghiJltenra.Siooome moJticol1egh1 vi hanno Ifatt.o dferimento .e poichèneLla mia rerlazione ci sono alcuni aspettiche possono apparÌil'eoontraddHtori, credodi dover chiarire bene qual è .il mio pensie-ro. Naturalmente è un tema sUllquale è pos~sihiUssimo re vorrei dir.e quasi natura:le ~

nan dico dovemso ~ illdissentir,e. Negli al~legati aHa relaZJ~one ho ~nserito un artiooloche mi aveva i'ill'Press~onato; ,lo avevo lettosul giornale « Le Mande ». L'articolista è ri-tenuto uno degli eUl'Opdsti oonvinti (e que-sto in Erancia è già moho se non si appar-

I tiene a certi settori politici) ,e anche un com-petente '~n materia di politiea europea gene-rale. Questo artkolista sostiene che in fon-do sarebbe stato meglio che l'Inghiherra nonfosse entrata nella Comunità e auspica addi~rittura che, attraverso il referendum, dichia-ri di non vOller più partecipare aMa stessaComunità. Ritiene che l'InghHterra rappre-senti un appesantimento nel cammino ver-so !'integrazione europea.

IiI collega Cifane1li ha detto ohe bisognaprendere con. lIe pinze certi pubbLicisti, oer~ti scrittori francesi di cose politiche europeeperchè più o meno ~ ma Ilui non Lo ha det~to ~ sono sempre ammalIati di gollisrmo an~che se non sono gol1isti. Non vorrei che fosseso.rta l'equivoco che lio Ila pensi come quel-Il'aIitioolista. SOIno oonv:Ìinto deLla necessità,se non assoluta per1omemo IreLativa, della pre-

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Vl LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21080 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

s'Emza de~l'Inghilterra net1la Oomunitàeuro-pea, Sul prossimo referendum pesa un in-terrogativu. Per ill mO'mento nè i s'Ondagginè chi ultimamente ha visitato l'InghJil1teI1raci hanno saputo dil'e, <con la certezza che Viipuò ess,eI1ein queste lOose, qua:l,e ,sarà il ri-sultato della consultaziO'ne, attraverso il re-ferendum, del popolo i:nglese.

Dev'O ricoTdare qui :l'acuta osservazionefatta dal 'senatOl'e Fabbrinli ciroa Il',esigenzadi chiederei peI10hè il mondo del ,lavoro in-glese, che è rappresentato dalIle Trade Unions,che a loro volta sono politicamente rrappre-sentate in altissima pel'centu3'le dal Labourparty, è così maggioritariamente contrarioa:ll'entrata dell'Inghilltena :nella CO'munità.L'osservazli,one del se:na:tOl'e Palbbrini in par-te mi trova consenziente, ma suscita in meanche dei dubbi. Non pO'ssiamo cancelLlarecon un colpo di spugna, oosì come non ab-biamo potuto canoeli1are con un co~po dispugrna il goIHsmo dei tempi ,diiDe Gaul:le edi quelli immediatamente 'successivi a DeGauLle, La 'tendenza i!solaz:i,onista dell'InghH-terra che paradossalmente aJlligna e persistedi più tra ,le das,si medie e opemie. Pel'chè?Rispondo a mia volta ail senatore Fabbrini:pel'chè le conquiste del mondo del lavoro inInghilterra sono state mggiunte molto primarispet'to al restO' d'Europa. Il mO'ndo del la-voro inglese è O'rgog:liO'sodi aver camminatocosì rapidamente, e prima delle altre organiz-zazioni operaie; ed è UIDooamente e sindacal-mente oomprensibile ohe ,sia 'greloso di que.s'te conquiste, anche pe:I1chè ~ e qui ha ,ragio-ne Fabhdni ~ un occhio, per benevolo chesia, gettato s,Ulll'EuI1Opa ci fa vedeI1e un'Eu-ropa che da questo punto di vista è mO'ltopiù conservatrice e moltO' più arretrata, ri-spetto ai pl'oblemi del lavoro.

Ad O'gni modO' voglio di,re che sarei un pes-simo ilnterpl'ete deUa volontà della Giunta selasciassi l'equivoco che io, come relatore del-la Giunta, auspichi che l'Inghilterrra non per-mémga nel seno della Comunità.

Già in parte ho 'mlsposto al coHega Fab-brini, ma ill IStUOint.ervento merita qualchealtro appunto. Qui devo pa:nlare a titolo per-sonale perchè quanto ha detto Fabbrmi nonera ipotiiZzabi:lequando ho steso ila l1elazio-

iJ1e.Ho messo in evidenza .che rispetto ad al-tri paesi nai abbiamo tutto Il'arco delle for-ze pOllitiche .che è eurO'peilsta e ho messo an-che in rilievo che ~'ultima adaLriva:re e adassocia:rsi a tutto li!l.resta del mO'ndo politicaitaliano è stato il Partito camunista. Il se-natore Fabbnini ha detta .che \sono stato la-pidario; nan spettava a me ~ e difatti ,l'ha

fatto 'lui mO'lto bene ~iil1ustr3're quali so-no i mativ.1,l'emoti, presenti .e di pmspetti-va, per cui il Pa:rtito comunista Siiè aggiun-to a!Llafamig1lia leUl'apea dove noi dichiaria-mO'che è benvenuto. Ma sO'prattutto metto inrilievo che è 1nteressant,e dò che egli ha det-to, doè che l'ob1ettJilvo del Partito comuni-sta (e peT .esseI1e, didamo oosì, molto a po-sta il ooHega Fabbrini ha Letto l'interventodi Berlinguer al oongresso del Partita oamu-nista) è un'Eul'Opa lsì sada:lmente avanzata~ e ,su questo spero .che siamo tutti d'ac-COII1do ~ ma anche ~ led è runa oosa sullaquale siamo ancora più d'aooO'rdo ~ un'Eu-

:rapa indipendente ed autonama. Egli aggiun-ge, e mi pare che sia supeI1fìluo: indipendeiJ1tedalla Russia e indipendente dall'America. Hafatto bene H senatolr'e Fabhdni 'ad aggiunger-la, ma quando diciamo autanama e indipen-dente è chial'O che basterebbe la .diipendenzadall'uno o dall'altro peI1chè l'Europa non fas-se più nè autonama nè indipendente.

Noi prendiamo atto can molta IleaLtà .cheil Partito comunista nei suai rappresentantial Pal'lamentoeurapeo manifesta l11illatteg-giamento molto .critioo ,e prevalentementeusa l'astensiane IÌn quanto vuole con questodire che non è soddilsfatta (d'altra parte ilsenatare Fabbrini l'ha iiLlustrato) di eamevanno ;}ecase sul piano saciale e sul pianoeconùmica ÌJn Europa, ma d'altira parte vua-le anche dire, appunta .can a'astensiarne, cheè per l'Europa, oome peraltro è stato dettocan alltrettanta chiaI1ezza dall senatore DeSanctis in una p:rospet1Ji'Valmolta diversa, mache a mio giudizio entra pO'i nel qua<ko ge-neral,e.

Pr:endo atta di questo impegno del Par-tito comunista Id,spetta aLl'Europa ove il di-scarso e il coHO'quio possono essere più age-voli perchè non abbiamo problemi di pOlli-tica .interna.

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21081 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Se Imi consente, senatore Fabbrini, il suointeI\liento sarebbe stato estremamente iIIl~

teressante se non <Ci fosse stata quella pa~I1entesi di polemica elettoraile oon ]1 senato~re FanfanIÌ e Ila Democrazia cristiana, nel me-rito deLla qru:ale non lentm, ma che non ave-va ni,ente a che vedere oon 'la dis,ouslsiane suquesta relaziane.

Il senatore Bermani ha sempre assunto unatteggiamentoaritioo sia perchè, oome sada~lista, non può essere Isaddisfatto di oome van-na certe politiche della Comunità, sia perchè,COlme anZJiana appartenente al PaIilamentoeumpeo, vede oerte disfunzioni che non puòapprovare. Però sia dai suoi atteggiamentiche dal suo intervento emerge che fOI1sefratutti Inoi egli è il più innamorato deLl'Euro~pa; infatti ha fatto un esame critico delllasituazionle politica ed economica deLla Ca-munità, ma ha concluso con accenti pienidi speranza. Anzi ci ha ricoDdato una cosaohe abbiamo dimenticato in questo dibatti-to, doè che nel 1975 spetterà all'Italia il tur~no di presidenza del Consiglio dei ministri.E ,10 'ringrazio per questo richiamo perchèfra H 1975 e iJl1976 saranno pDese detlle deci~siani molta importanti, cioè nei prossimi me~si capiremo se Isi potrà Vieramente procederesUJHavia dell'.iJntegrazione politica ed econo~mica appUDe Ise saremo condannati a tarna-re indietro. E voglio riteni['e al caro amicoBermani una oonvinzione che non è solomia, ma di molti parlamentari ,eu:mpei: sista discutendo in questa momento ~ e 'quan-to sto per ,di,re riguarda anche il Governoper cui sarebbe stata opportuna :la presenzadel Ministro che purtroppo in questo mo-mento è fisicamente indisposto ~ deLl'in-

carico che è stato dato al pdmo ministrobelga Tindemans di preslentare un rapportoche, facendo la sintesi di tutte le opinioni,di tutte le dottrine, vorrei dire, dei vari Statie del1e varie torrze politiche, sociali e Isinda-calLi, ci dica quali sono le prospettive del-l'Europa unha.

Questo è un momento estremamente deli~cato perchè mette in evidernza prrima di tut-to certe ilgnavie. Se oggi fQsse stato pnesenteil Minilstro degli esteri, non so se sarebhe sta-to in grado di diTe a'1,Par,lamento e in Ispecie

al Senato deLla :Repubblioa quali sono, siapure a grandi linee, Ilerispast,e che il Gover-no italiano Isi appresta a daDe all'onolrevoleministl10 Tilndemans.

B A T T A G L I A , Sattasegretaria diStato per gli affari esteri. Se non 110sa lui,spera che non 110 venga a chiedere a me!(Ilarità).

A R I O S T O , relatore. Se Il'onorevoleMinistm :fosse statQ qui 11'0aVlrei pregato diimpegnarsi a venilroelo a dire tra un mese enon oltrepo:ichè il tempO' assegna:to al ,rap-porto Tindema:ns Ispira nel dicembre 1975.

Vovrei fare inoltre pI1esente che, come ab~biamo IélvUtOmodo di n11evaIienegli inoontriavvenuti .:unseno al Parlamento europeo, siinsinua anche ndle forze Isocialiste, come inquelle :democdstiane, in quelle [iberali, inqueille golliste, in quelle dei democratici delprogresso e così via, una specie ,eLi:legge ditendenza esiziale. Si ha talmente paura chela pmspettiva di un'EuI1opa ben delineata,oon la divisione ,e la configuraziOlne dei pote~ri, sia tanto difficile da raggiungere e siacosì ostica ad a'kuni gov1emi che, pUll'di manincarrer,e :nel pericolo che :la d:uffiooltà e laostilità inducano a buttar per aria tutto, sidioe che è trorppo presto, che basta pe,rfe~zionare ~ ne ha parlato anche egregiamenteil collega Cifa:mHi ~ lie procedure attuaili,snellire ,la COlmmissione, 'rendere più fu:nzia~nan:te .illConsigliQ dei mini,s1Jd, dare un con-tentino alI Parlamento ,europeo e vedere co~me vanno le cose. Personalmente sono delparere di un parlamentare francese che nonè un socialista ma è del nostro gruppo, Mau-nice Faure, che sostiene che non bisogna nu-trire irllusiOlni: così oome stanno ,andando,le cose ci avvidniamo slempre di più ,ad unostato tale di ddioolo per cui per dascun at~tore di questo dramma diventerà iUID.proble-ma di coscienza. se restare sullla scena oandare dignitosamente a casa. Purtroppoques.ta tendenza c'è. Persanalmente ,aredoche sia minoritaria e frutto di calcoli meschi-ni e di una paura non meglio def.inibiJle chedovrebbe poter essere 'sconfitta. Però il sO'lofatto che questa tendenza eSlilstemi .iJnduoead

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VI LegisLaturaSenato della Repubblica ~ 21082 ~

7 MAGGIO 197544Sa SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

esortare il GOVlernoitaJliano e i colleghi acombatterla.

L'Ettropa unita è necessaria all'HaJlia el'Italia è neoessaria a:ll'Europa. :E.una vec-chia af£eI1mazione suMa quale non :Ì:nsistere-mo, ma nOln :riesco a v,edere un ritorno aLleposizioni emmpee aJnteriori o immediatamen-te susseguenti ai trattati di Roma senza chequesto ero no deH'attuaJI,e reaIltà ,europea de-termini per rItaHa dei drammi pericolosis-simi 'sul piano politico, soaiale ,ed ancheis,tÌ'tuzionale.

Per Hnke, voglio TilspondeI1e hrevementeanche al collega Peooraro il quaJle, oltre adaver posto, come dicevo .aJL1':inizio,un pro-blema di e1ì1ìidenza, di tempestività ,e di ca-pacità di intervento del Ministero degli este-ri, che in questo momento secondo il colle-ga Pecoraro e seoondo noi maJnca non di buo-na volontà ma di strumenti per questavigi-lanza oontinua e questa ItempestiviHà neoes-saria in tutte lIe fasi della politica comuni-taria, si è soffermato un po' sul fondo r,e-gionaJle riassumendo brnIantemente tutte leosservazioni fatte su questo aJrgomento. Pe-rò nella conalusicme non posso seguirlo per-chè sento i md'ei limiti: egli ha lfa:t,touna bel-la disquisizione, che non so fino a che puntosia condivisa dagli econamisti, 'sul petraliae sull'oro; e in fonda fa risalire alla sciagura-ta decisione di Ni::wn di abbandona:r:e l'orocome punto di riferimento per le parità mo-netarie !'inflazione. Forse potremmo anchediscutere su questo, ma non è la sede oppor-tuna.

Pertanto, concludendo e ringraziando dinuovo tutti i coHeghi per illo:ro apporto fe-oondo a questa di'Sicussione, li invÌ'to a nonformaJlizzarsi anche se questi dibattiti ~ è

suooesso così aJnche altre volte ~ si svol-gano non dico nell'.indiHeI1enza, ma in unrelativo disi1nteresse. E non dico questo per-chè manca il Minilst:ro; lealmente ho dato,atto che li,lMinilstro degli esteri ha fatto sa-per,e che era moLto dolente di nOln parted-parle, ma Ile sue condizioni Hsiohe non glielaconsen tivaJllo.

Onorev0'le Sottosegretado, onorevo!1Ì <C0'ne-ghi, noi stiamo vivendo un momento para-

dossaJle; abbiamo detto a ohiare Ilettere chepurtroppo in questi ultimi anni, in m0'do par-ticolare nel 1972-1973~1974, abbiamo avutodeLle amarezze. Ha scritto nella relazione chei vertici di Parigi, di Copenaghen erano ric-chi di promesse ma sono sta:ti pregni e pro-

I duttori di grandi deLusioni. 'Vr0'glioanche di-re con molta onestà, in questo sentendomividno alla prima parte deLl'esposizione diparecchi colleghi, che hanno cominciato inmO'do molto negativo cercando poi di risaJireverso la speranza, che il mO'mento, OisservatoO'biettivamente ~ per la situazione in cuiversaJno i vari Stati camponenti la Comunitàper la crisi eoonomica 'con i suoi ahi e i sUOlibassi ~, è difficile, e, se si valge lo sguardoagli anni inizialmente quasi trionfalistici delMercato or2mai troppo lontani, dovremmoconcludere che è il momento più negativosul quale basare le nostre speranze per ilcammino verso l'integrazione eurOipea. Mail paradosso è proprio nel fatto che :lal pun-ta di vista politko generale non c'è maistato momento più felice di questo per im-porre agli europei l'unificarsi e l'integrarsi.

Si è accennato aLla 0'risi amerioana. Si trat~ta di un discorso estremamente debcato ediffki1e ed io mi assOicio alla riohiesta delsenatore CifaJ1elli, che auspica sul tema undibattito alle Camere. Si tratta, beninteso,di un invito rivalto al Governo. Comunque,al di là e al di sopra delle interpretazionistrumentali, non c'è dubbio che è l'esecuti-vo american0' .che è entrato in crisi e quin-di l'aspetto t<Téldizionaledi questa grande po-tenza ha subìto una sC0'ssa. Quando sentia-mo dire ~ sono parole dell'altro ieri ~ Kis-

singer, non S0' c0'n quanta ingenuità, conquanto cini\smo, con quanto reaJismo o conquanta onesta, che, se non ci f0'sse stato Wa-tergate, non si sarebbe avuta quella conclu-sione nel Vietnam; quando sentiamo il g0'-verno delle Filippine che mette in discus-si0'ne il suo tipo di alleanza ed i suoi rappar-ti con gli Stati Uniti perchè si tr0'va di fron-te ad un presidente che prende degli impe-gni e poi non può manteneI1li per un votodel Conglresso, così ohe il governo stessodelle Filippine afferma che a questo puntoprende la sua libel1tà, bis0'gna fermarsi a ri-1ìlettere. Tutto questo però davrebbe far par-

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Senato della Repubblica ~ 21083 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

te di un dibattito politico nel quale non vo~gliamo pe[' ocra entI1a:re.

Cosa ci inteI1essa a questo punto? Non c'èdubbio, per £iloamericani che si sia, che laAmerica ha sempl1e un po' strumentalizzatole forz,e politiche dei paesi europei rispettoalla prospbttiva dell'unione europea. Non vo~gliamo dar1e interpretazioni che vanno al dilà de.lila materia trattata e che potrebberoessere so.spettate di essere strumentali, manon c'è dubbio che l'America ha sempre fre-nato il cammino veBSO l'integrazione euro~pea, o, se l'ha aiutato, lo faceva neLla misu-ra in cui si profHava una unione europeache faoeva comodo all'America. Potrei ci-tave qui gli ultimi due discOlrsi di FOIrd pri~ma dell'annuncio del suo viaggio in Europa.

Noi limitiamoci a dire: oggi l'Americachiama l'Europa, cioè siamo sicuri che daquesto momento gli ostacoli ad una acqui~sizione di una totale indipendenza dI movi-mento da parte dall'Europa sono molto mi~nori. Non entriamo nel merito del perchèe del per come accada ciò, ma approfittia~mone.

Non credo, come qualouno sostiene, chela Russia abbia mtel1esse a frenatre il cam~mino verso l'integrazione europea. Credo chesia invece negli in1JeI1essidella Russia guar~dare all'Europa. Anohe la Cina guarda al~l'Europa; 1a guarderà magari in funzioneantirussa, ma questo avviene. Il terzo mon-do guarda all'Europa. !il mondo arabo, siaquello deUa « petrolandia » sia quello povero,gual1da all'Europa e se l'Europa saprà ritro~vare ed iniziare dinamicamente il camminoverso la sua integrazione pOltrà salvare l'equi~librio mondiale e togliere a tuW noi le preoc-cupazioni che oominciano a nascere suLlaconservazione della pace, nelle prospettivepiù o meno lontane.

Qualche giOll1nofa irl presidente deLla Re~pubblica federale tedesca si è recato in vi~sita ufficiale a Parigi, con quaLe scopo pre~ciso nOln 10 so. Devo onestamente prender,eatto di quello che è accaduto. La visita diScheel a Giscard D'Estaing è stata caratte~rizzata, attraveBSO i coLloqui, i comunicatiufficiali e le interviste, dal tentativo, pe{,aJl~tra in parte riuscito, di far rinascere tra ledue potenze una chirara volontà europeisti-

7 MAGGIO 1975

ca. L'invito di Scheel a Giscal1d D'Estaing,anche nell'ipotesi di un no degJi inglesi allaComunità europea, sta. a testimoniare la vo~lontà di prendere essi in mano la leadershipdeLl'Europa che si andrebbe a costruire SOlt~to La loro guida.

È stato ricovdato qui che anche qualchefrancese può dirsi padre dell'Eul1Opa; c'è an-che Adenauer che è padre dell'Europa. Maci sOlnopiù itlahan.i padri dell'Europa çli quel-li stranieri messi insieme. Io domando aJMinistro degli esteri se nOln sente in questomomento la necessità di unirsi a questoduetto in modo che si faocia per lo menoun terzetto (ci vorrebbe anche iJ Belgio peril suo Spaak).

RaccOlmandiamo pertanto al Governo ita~liano di non autoemarginarsi 1mquesto mo-mento. >Sappia il GoveI1ll0 dare La sensazio-ne anohe agli Stati dell'EurOlpa che esso hauna volontà europeiJstica non inferiolre a queJ~la degli altri.

Concludo tentando una spiegazione del fa~moso passo. di Brandt che prevedeva l'allon~tanamento dell'IltaHa e dell'Irlanda dal co~sidetto tI'eno della Comunità. Naturalmentesiamo tutti obietti~amente contuari. Non dob~biamo però togliere questa fmse dal conte~sto. Se La giudiohiamo così cOlme suona, essanon può che essere riprovevole. BIìandt peròha fa1Jto questa propOlsta in un momentoestremamente dvammatico, in cui sembraViache tutto andasse per aria. L:a prOlposta per-tanto non era nè contro l'Itallia nè contrai paesi poveri. La sostanza era che, se persaJvare quaJche oOlsache consentisse di man-tenere viva la speranza dell'Europa unitaem necessario dil1e all'Italia di mettersi rno~mentaneamente da parte, si doveva farlo.Brandt dunque, se ha detto queste parole,che avulse dal contesto suonano male, rima-ne sempr~ uno degli uomini più europeistiche conosciamo e lo ricoI1diamo negli appas~sionati suoi interventi, quando era cancel~liere della Repubblica federale tedesca, alParlamento europeo.

Onorevole Sottosegretario, rivolgo a lei,ohe così autorevollrnente ed efficacementerappresenta il Ministro, l'invito a darsi dafare di più anohe perchè i problemi dellaComunità siano presenti nell'opinione pub~

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21084 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA -REsacaNTa STENaGRAFICa

blica italiana. VoNei dire molta brutalmen-te: due canzonette di meno e qualche no-tizia di più su quanto interessa l'attivitàdella Comunità eUJ:1Orpeaattraverso la televi-sione. Gli organi di informazione ignoranocompletamente questo argomento. E comepossiamo pretender,e che ci sia un'O'pinionedi massa che condivida questi problemi e visi interessi con spirito demooratico, dal mo-mento che non facCÌ!amo niente perchè que-sto avvenga?

In ques!t'AUila sono Ì!ntervenuti tutti euro-peisti convinti, con delle sfumature diversesulle prospettive future, tutti però cO'nscidella necessità che l'Italia entri attivamentein questo COllCel1tae Cl stia dignitosamente.Mi pare che il Pal11amento facda abbastanzail suo dovere; noi invitiamo il GoveI'110 afare il suo. (Vivi applausi dal centro, dal cen-tro-sinistra e dalla sinistra).

P RES I D E N T E .' Ha facoltà di par-laxe l'onorevole Sottosegretario di S1ato pergli affari eiSteri.

B A T T A G L I A, Sottosegretario diStato per gli affari esten. Onorevole Presi-dente, onorevoli senatori, desIdero anzituttoesprimeTle da questo banco del Governo ilpiù vivo apprezzamento per l'ampiezza. diquesto dibattito, per 1a ricchezza e la varie-tà di voci che lo hanno costeliLato e per lamolteplicità de11e suggestiO'ni che lo hannoanimato. Tale apprezzamento vOl1reiestende-TIein primo luogo al Presidente deHa Giun-ta per gli af£ari europei, attraverso la cuiopera si è anticipato rispetto all'anno scor-so un dibattito che spem il prossimo anno,con gli stessi sforzi, possa esse:re ulteriar-mente anticipato. Un vivo ringrazramento ri-voJgo al senatore Ariosto per la re1azlOneassai p:recisa ed ampia che ha fatto e per1a replica così puntuaLe a tutti gli intervenutiin questo dibattito: una replica che mi con-sente di nO'n usare la stessa teanica di ri-sposta diretta aH'uno e aLl'altro, ma di estrar-:re ~ direi ~ dal dibattito che si è svoltofino a questo mO'mento alouni elementi po-litici più salienti e più attuali, per concen-trare su questi 1a mia attenzione.

Il primo elemento che vorrei sO'ttolineareè quello che risulta dalla presente negativasituazione europea, concordemente ricono-sciuta da tutti gli omtori intervenuti, e quimessa in riHevo con part1colare asprezzaoritica dagli unioi due discorsi di reale op-posizione alla prospettiva dell'Europa inte-grata che si sono ascoltati in quest'Aula eche, non a caso, sono stati i discorsi delGroppo del movimento sociale italiano-de-stra nazionale.

In eHetti, quando il senatore Artieri par-lava ieri deYa distinzione di Anatole Francetm l'Europa deHe addizioni e l'Europa del-le integrazioni, e si riferiVia aL1a sua prefe-renza per l'Europa delle addizioni contro laEuropa delle integrazioni, egli esprimeva, insostanza, la oondaIllla e lo Isoetticismo peril più grande sforzo di costruzione demo-cratica che è stato compiuto in Europa dal-la fine della secO'nda guerra mondiale in poi.

Occor,re forse osserv.aJ:1e,a questo propo-sito, che la dottrina ohe sta al fondo dell'Eu-ropa deN,e addiziO'ni o dell'Europa delle pa-trie può essere criticata o aocettata, ma ha _

una sua coerenza pO'litica assai rilevante, chepO'rta a svolgimenti politici precisi: i rap-porti o nO'n rapporti al di là ddl'A1Jlantico,per esempio, a al di là del Mediterraneo, perfare un secondo esempio. Allolra non si può,da parte dei nostri colleghi deLl'estrema de-stra, criticare j;1Governo, la maggioranza egli europeis1i in generale per non tenere unaposizione sufficientemente equilibrata, inmerito a questi problemi, in un senso o in unaltro, e contemporaneamente volere che siaffermi una dO'ttrina di Europa delle patrieo di Europa deLle addizioni, che ha svolgi-menti che essi stessi, per primi, rifiutano.Non con spirito pO'lemico ma in pura sede dianalisi della prospettiva pO'litica che i coUe-ghi del Movimento sociale italiano-Destra na-zionale ci offrono, debbo riJlevaJ:1eche essi di-mostrano una sostanziale incO'erenza di pen-siero e non O'ffrono, quindi, alcuna prospet-tiva sulla politioa internaziornale del nostropaese.

Desidero aggiungere un secondo elemen-to, aocogliendo una distinzione che è stataqui opportunamente sottolineata' da parte diqualcuna, tra ciò che è avvenuto o sta av-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21085 ~

7 MAGGIO 197544Sa SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

venendo in Europa e il processo di integra-zione dell'Eurapa. Sano due momenti diver-si che esigono due giudizi diversi.

È vero che il prooesso integnativo del-l'Europa non ha avuto momenti di rilevan-za intel1llazionale, particolarmente in questiultimi anni. Ma è amche vero che dentro lastruttura europea si sono pmdotti fatti po-sitivi e rilevanti di cui forse OOCOl~resotto-lineare l'interesse. La crisi del movimentodi unità europea (è 1Jmppo chiaro, onorevo-li cOILleghisenatori; voi l'avete detto del re-sto moJto meglio di me; io lo dirò con g,ran-de brevità per chiudere questo dibattito intempi per noi tutti accet1Jabili) ha ragioniprecise e di fondo che non dipendon0 daHavoLantà o dalla non volontà dei singali go-ve:mi, senatore Ariosto.

Lo scatenamento del nazionalismo europeoè un fenomeno che ha radici prafonde e cheavrà conseguenze pI1ofonde. Non si possonomettere in moto in Europa per dieci anniinteressi nazionali, pskalogie, tipi di atteg-giamento, conseguenti sviluppi di politioaestera, bloccando il processo di unità euro-pea, senza ohe poi l'Europa ne risenta a lun-go. Il nazionalismo ha scatenato, ha messoin moto interessi e oreato costruzioni, svoll-gimenti politici che peseranno sull'avvenireeuropeo. La orisi energetica è un fenomenoche si è aggiunto allo scatenamento del na-zionalismo e che nan dipende certo dallavoJontà dei governi europei. E dietro la eri-

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si energetica c'è la crisi finanziaria, la criSIrecessiva dell'ecanamia internaz!Ìanale ed eu-.rapea in particolare; c'è la pausa inglese chederiva anche, in parte, da tutto questo.

E d',altra parte abbiamo tutti riconosciu-to concordemente come si fosse pecoato diattimismo negli anni 1969-1970 quando siera ritenuto che un approccio sostanzialmen-te monetaristico avrebbe potuto rapidamen-De portare all'unifioaziane ecanomica e, al dilà, poi, all'unificazione politka.

Tutto questo compJesso di elementi si èschiaociato sulla debole costruziorne europeanel mamento di maggIOre difficoltà, nel mo-mento in cui si chiude¥a una fase. È suc-cesso ohe l'intero sistema internazionale equindi anche la costruzione eurapea hannosubìto per questo camplesso di clementi

scasse profonde che esigano oggi un ripen-samento di tutti gli strumenti internaziona-li che sono stati oastlruiti ormai venticinqueanni fa, neLl'immediato dapogueril'a, in pre-senza di situazioni che hanno assai poco aohe fare con quelle di oggi.

P,rimo compito dei governi europei in que-sta situazione in cui un t,ale masso si eraabbattuto sulla debole costruzione europeaera qudlo di tamponare, di evitare che siverificassero fenomeni dissociativi, che han-no trovato qua1che espressione teorioa an-che nelle osservazIOni dell'ex primo minist'rotedesco Brandt, che qui sono state ripOT-tate e suHe quali ha testè detto qualcosa diHIustrativo e di esplicativo il senatore Ario-sto. Dicevo che primo compito dei g0'verniel'a tampona~e e creare le c0'ndizioni per ri-prendeI'e il cammino.

Ci s0'no prospettive oggi? Ci p0'ssono esse~re e mi pal'e che abbia 0'sservàJto esattamenteLI senatore Arios,to, ne1la sua replica, che èpossibile che questo inizio di sviluppi posi-tivi si cominci a realiz:z;ar,e concretamentenella seconda metà deH'anno ohe coincidecon il semestre di pmsiden:z;a deHa Comuni-tà europea da parte dell'Italia, legate comesono queste prospettive p0'sitive ad una se~rie di fenomeni che avranno i loro ri,fl,essiesattamente nd secondo semestre: da unaparte, il referel1dU1n inglese il cui esito con-cordemente gli europeisti sperano p0'sitivo;dall'altra, la ripresa economica internaziona-le di cui si cominciano ad intravvedere i se-gni e senza della quale mancherebbe unostrumento di SUppOl'to di urn prooes;so fede-rativo, assaciativo eUl'orpeo reale; e, anco<ra,il rapporto Tindemans, come strumento diveriHca per cercare di realizzare qualoosadi C011Cl'eto anche sul piano istituzionale,che sarà presentato appunto nella seoondametà deU'anno.

Emerge a questo punto, onorevali se~natori, un problema assai dibattuto chemi domando se non sia un poco astrat-to: se debbano venir prima gli clementi po~litici oppure quelli economici, se l'approc-cio debba essere istituzionale-politico o sedebba essere eoonomico, finanziario o mone-tario, o debba essere, come ha detto il se-

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VI LegislaturaSenato della RepubblicG ~ 21086 ~

445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

nato're Fabbrini, Ull1 approccio di program-maziane. Siamo tutti d'aocardo can lui, ri-t,engo, quandO' dlev:a che l'elemento dellapragrammazione econamÌiCa a livello europeoè un dato essenzial!e di una castruziane eu-ropea. Ma allora, sena1Jore Fabbrini, se siaccetta il dato deMa pragmmmaziane euro-pea, non si può più parlaI'e di subordinazia-ne dei gaverni nazionali aM'impostazione co-munitaria. Evidentemente, se si aocetta laprogrammazione in sede comunitaria, biso-gna poi essere coerenti ad essa anche in sedenazionale.

Tutti questi elementi ci sono: mi pareastratto discutere se sia pl1ecedente ~il mo-mento politico o queLla econamko o quelladella progimmmaziOine. Si tratta di giungerea cambiamenti di struttura anche in sede eu-ropea, si tratta di giungere certamente adun'Europa indipendente ed autonoma. Equando diao autonama ~ come tanti hannodetta «autanoma » in 'questa sede ~ inten-do autonoma nel senso più COirretto dellaparola. L'autonomia è un elemento essen-zia:1e della partnership: non esisterebbe part-nership reale, ma esisterebbe invece rappor~to di subOirdinazione, se non esistessero forza,unità e autanomia deltl'Eurapa. Ma nan var-rei che quando SI usa l'espressIOne « autono-mia e indipendenza dell'Eurapa », senatoreFabbrini, ci fasse qualche altro cancetto die-tro a quello, appunto, di autonamiae di in-dipendenza che è comune a tutti gli europei-sti: nOin varrei che ci fasse un cancetto diter~aforzismo eurapeo che ,riproduce nien-t'altro che la dottrina nazionalista deLl'Euro-pa de.Lle patrie, che ha avuto conseguenzeoosì negative per lo sviluppa europeo di que-sti anni.

Quindi questo problema dell'autonomia edeU'indipendenza deLl'Europa va sperimen-tata in termini concreti rispetto ai problemicancreti che esistono nel mOimento politicoattuale in sede internazionale, e sui qualibisogna dennire il nostro atteggiamento nonastrattamente, attraverso la dottrina deLl'au-tonomia e dell'indipendenza, ma can presedi posizione precise sui problemi deLl'equi-librio internazionale, della siourezza del no-stro paese, dell'indipendenza della costruzio-ne eurapea.

l,l probLema deLl'approocio nan è un pro-blema da tavolino, non può esser:e risoltaattraversa una scelta priorit:a:ria. Una olassepalitica degna di questa nome non stabili-sce a tavolinO' che casa debba venir prima;afferra dI ratto ,le oocasioni politiche che sipresentanO' conCl1etamente in relazione aglisvolgimenti ddla situazione internazionalein tutti ,i :suoi aspetti: afferra Il'oocasione isti-tuzionale se essa si pJ:1esenta, afberra l' oc-oasiane palitica, afferra Il'oocasianeecono-mica le stabilisce in canoreta quali sono glistrumenti per portare avanti un suo disegnasurategico, come del resto dioe giustamenteil senatore Ariosta neLla parte finale dellasua relazlOne, quandO' afferma con moltachiarezza che non c'è una via esclusivamen-te ecanomica verso l'unità europea, nè d'al-tra parte può esistere una via esclusivamen-te politica.

Vi sono, come dicevo, degli svolgimentipositivi possibili nellla seconda metà del-l'anno; vedremo in che misura, vedremoin ohe dimensione. B certo ohe di fronte aquestI sviluppi positivi acquista un valareanche maggiore ciò che si è ,realizzato di ele-menti positivi in questi due anni all'internodeLla Comunità europea. Vorrei osservare,ad esempio ~ cosa che non è stata forse mes-sa sufficientemente in rilievo, nemmeno dallastampa internazionale~, che le consultazionifra i ministri dell' economia dei nove paesidella CEE hanno avuto in questi ultimi tem-pi una cadenza ed un ritmo che non avevanO'avuto in passato e che i governi si sono impe-gnati, non solo al vertice di Parigi ma anchesuccessivamente, a politiche economiche incerto senso complementari, per cui i paesi abilancia dei pagamenti eccedentaria promuo-vono pragrammi di rilando congiunturaleche pos,sano aiutare i paesi a struttura eco-nomica più debole a riequilibrare le loro bi-lance dei pagamenti, attualmente deficitarie.In questa campo è stata raggiunto un impor-tante accordo. per utilizzare la formula delprestito camunitario ohe deve servire perandare incontro ai paesi particolarmente col-piti dal deficit petrolifero. E non è un casoche il meccanismo del sastegno monetario amedia termine abbia avuto una prima pO'si-tiva attuazione e abbia riguardato un paese

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Senato della Repubblica ~ 21087 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA -REsocaNTa STENaGRAFICa

particO'larmente cO'Lpita daLla crisi petroli-fera come il nostro.

Ma c'è stata una importante nO'vità chei senatori qui intervenuti hanno rilevato esulla qUalIe quindi mi tratterrò assai breve-mente; si tmtta del fO'ndo regionale di svi-luppo, che ha in dotazione 1,3 mihom di uni-tà di conto, ill 40 per cento dei quwlI è riser-vato al nostro pa;ese. Desidera assicurare adéìJ10unisenatori intervenuti, dal senatore Pre-moli 311senatO'l'e Bermani, che siamo già adun buon punto per quanto rigua!rda i pro-getti oonor:eti ohe debbonO' servire ad utiliz-zare gh stanziamentì a nostra dlspo.siziO'nesul bilancio comunitario, dO'Po l'istituzionedel fondo. region~le di sviluppo. Sono pro-getti in co,rsa di elaborazione in sede di Mi-nistero deJ bila;ncia e della programmazione,affidati a meridiona;listi convinti e credo chepatiremo fare III questo campa un buon la-voro a Bruxelles.

Nè ho bisogno di sottolineare, dopO' quan-to è stato detto, il salto di qualità che l'isti-tuzione del fondo ,:r:appresenta rispetto allasItuazIone euro.pea. D'altm parte è anchevero che vi è una politica comumtaria dellestrutture agricole che è in cO'rso di Illventa-riazione e che sarà aggetta di un importantedibattitO' per la definizione di una nuova po-litica agricola co.mune nei prossImi mesI. Esarà di primaria importanza quanto in sededi pO'litioa agncoJa è stato fatto finora inmateria di pO'litica dei prezzi e 'che va oggiin1Jegrato cOInuna seria pO'litica delle strut-tur,e che superi gli aspetti negativi della pO'-litica dei prezzi. D'altl'Onde da parte itéìJlia-IJ.a non si è mai mancato di sattoHneare lanecessità deMo sviJluppo i!nterno della Co-munità quale condiziO'ne per una credibilepraiezione esterna della Comunità stessa. Eallora, da questo punto di vista, debbo direche la proiezione pO'Jitka esterna ha avutoun impmtante momento qUéìJlldoi nove pae-si ddla CEE hanno firmato queU'accordocon 46 paesi dell'Africa, del Pacifico e deiCaraipi che co.stituisce in un oerto senso unevento di po,rtata stO'rioa, perchè è il primoaccordo di questa ampiezza e non ha prece-denti nel1a stO'ria de1!e IrelaziO'ni internazIO-nali tra paesi indust,rializzati e paesi in viadi sviluppo, perchè per la prima volta inte-

7 MAGGIO 1975

re aree geografiche hanno nego.ziato coHetti-,vamente un sistema completO' e strutturatodi cooperazione economica che abbracciatutti i settori da queHO' finanziario a queUocommerciale, alJa stabHizzazione degli intrai-VidelLe espartazioni, ciO'èdei redditi, dei pae-si produttO'ri di materie prime o dei paesidel terzo e del quartO' monda. .Abbiamo dauna parte 268 milioni di abitanti di 46 paesidel terzo monda e dall'altra 257 milioni dieuropei che stnngono un patto di associa-zione; questo è ill frutto deLla pO'litica uni-taria che ,l'Europa ha svolto e de1!<aproiezio~ne che questa pohtica consente dI effettuareverso il mondo esterno aJtbraversa queste re-lazioni con l paesi del terzo e del quartamO'ndo, ohe stanno pa;l'ticolarmente a ouorea tutte Le fO'rze democratiche interessate asviluppi econO'micI e sociali di riforma deJlasocietà nazionale e internaziona!le.

NO'n mi dilungo sul prO'blema degli svHup-pi istituzio.nali che qUI è stato trattato. È Vlr-tualment:e pronto un testo di modifica deitrattati, come saprete meglio di me, ano-revoli senatO'n, per la procedlLl1a dei bilanci.È già entrata III vigore una procedura di con-oertaziO'ne tra Consiglio e PaJrlamento sugliatti di portata generale del Consiglio. Mi pa-

l'e <che la questione, per quanta riguarda lemodiHche del trattato e i nuovi poteri chevengono attribuiti aI PaI11amento europea inmateria dI bilancio, sia oggi aLl'esame delPanlamento eul'o.peo; spe1Jta ad essa, nei tem-pi dovuti, mandare aVlanti la cosa, ma svi-luppi istituzionali si sono avuti e si passano

avel'e e crediamo siano importanti da tuttii punti di vista.

Non mi diffanderò neppure, onorevoli se-natori, suLl'importante ,lavoro che la Comu-nità ha svolto per il rinego:z;iata britannicoohe ha dato dimostrazione delJa flessibilitàdel meccanismi interni delila CO'munità e delfatto ohe essi, sia pure in una cO'ndiziane pre-valentemente negativa dal punto di vistaesterno, sono statI capaci di funzionare.

MI consentano invece gli onorrevoli sena-tori di rispondere brevemente qualcosa allelorO' osservaz;ioni relative aLla relazione pre-sentata dal Governo. Tali O'sservazioni sonovenute da v,arie parti politiche e quindi mi

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VI Legislatura')enato della Repubblica ~ 2'1088 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

sembra giusta una risposta il più possibìleserena e obiettiva. Sono stato un po' sor~preso dai ri:lievi conoernenti ila struttura del~la relazione perchè anche 'recentemente ave-vo letto i:n alcuni saggi, pubblicati su auto-revoili riviste di scien:zJa politka contenentianche ILavoridi approfondimento dei proble~mi ddl'attività parlamentare, che raramentel'uno o l'altro ramo del Parlamento si tro-vano in posseslso di dati, di dementi di giu~dizio, di elementi tecnici forniti dai Ministeri.Pensavo quindi che iliapossibilità assiouratain questa oocasione aJle Camere di avere unaserie di dati, di documentazioni, di elementitecnki precisi su cui farsi un giudizio, comequelli forniti dallla relazione così vasta cheè stata presentata dal Ministero, venisse ac-colta benevolmentle dal Senato come elemen-to di piattaforma per approfondire i pro-blemi e per passare ad un ampio dibattitoPOHtlCO.

F A B B R I N I .t:. soprattutto il !testoche accompagna la :reilaiziOlnedel Ministeroche è assolutamente insufficiente.

B A T T A G L I A, Sottosegretario di Statoper gli affari esten. Il fatto è che quando i Mi~nisteri presentalno dooumenti !politici si chie-dono dooumenti tecnici e qruando !presenta~no documenti tecndJCi si Ichiedono grandi di-scorsi ipolitiICÌ. Me!ttiamoci d'accoI'do una

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voha !per sempre. Personalmente credo dhe,per il lavoro ;pairlamentare sia importantedisporre, secondo quanto Iprevede la legge,del resto, di una serie di documenti e di da~ti che servano di iPiattafoI1Ina al suo aijJpro-fondimento pohtko. D'aLtra parte devo direche ho avuto l'iiilliPressione che alleuni sena-tOTinon abbianO' rilevato ,che :nel documentonon c'è sohanto la :lettera di intmduzione PO'-lìtica a lfinma del Minist1fo, ma anche Uilllpri-ma capitollo di 12 caI1te1leche definisce esat-tamente Je politkhe ,d'insieme e i momentipoUtici più importanti della Comunità. Sipuò di,ssentire o consentire sul fatto che que~sto primo capitolo e la relazione siano vaHdio meno, ma non si può chiedere di mutare lasirruttura della relazione IprolPrio Iperohè è im-portante Iper il Panlamento disporre una vol~

ta tanto di dati e di cifre piuttosto che di ar-gomentazioni di ca>rattere generale.

Vor,rei d'a,}tra parte ricordare al 'SenatoreFabbri:ni con tutta amicizia ,eihequesta 'reJa~zione si aggirunge aUe prese di posizione delGoverno sia sulla politica estera in generale,sia 'sulla politica Icomun~taria, sia in sede dipresentazione del Governo alle Camere, sia insede di discussioni di politka estera, tanto inAula che in Commis.sione, e che ancora re-centemente hanno avuto in quest'Aula, co~me ricoI1dava il senatore Faibbrini, due mo-menti 1Injportaruti: Ila diSioussione sul tTatta~to di non ,proliiferazione nudeaTe, che inve-stiva naturàlmente tutti i problemi eurOtpei,e quella sui problemi della politica agricolacomunitaria, che sono di grande importanza.

Comunque è evidente, onorevole relatOlre,che non ci sono relazioni di quest't mole che<nonpossano essere milgliorate. Il Governo de--sidera inoltre asslcuraI1e di aver lP,reso notadei suggerimenti degli onmevoli senatori evedrà co:me possano ess.ere Iconcretamentetradotti in atto. !D'alluralPante vorrei dire alsenGlltore ,Pecoraro, che autoI1evolmente haposto illproblema, ,ohe non c'è stTUttura am-minist'rat'ieva, in particolare :non c'è st'rutturaamministrativa italiana, ohe non !possa es-sere migliorata e che quindi anahe Ila Sltrut~tura del nostro Ministero degli esteri puòcertamente essere migliorata Ida queSito pun-to di vista. Ma vorrei osservare all'onorevolesenatore Pecoraro ohe di problemi oomuni-tari si occupano contemporaneamente mi~nisteri e ministri e sottosegretari molteplicie numerosi, come quelli che sono nel,l'Agri~cO'ltura, nel Tesoro, ne11'Industria, nel Lavo-ro, nelle Finanze, nella Sanità, nelle Parte~cipazioni statali, mel Commercio estero, nelBilancio, nel Mini,stero del rMezzogioTno, neiT'Tas:porti, mella IPubbHca is,t1ruzione, quasiin tutti i ministeri. Onorevole senatore, è rea~listicamente ooncepibi1e che tutti questi mi-nistri e questi ministeri si spO'glino delTe lorocompetenze per passarle ad un nuovo mini~stero e tanto meno al Ministero degli esteri?

P E C O R A R O. C'è illcoordinamento.

B A T T A G L I A, Sottosegretario di Statoper gli affari esteri. Io ,oredo che il iproble~

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 11089 ~

445a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

ma, su cui si sta lavorando oggi, sia appuntoque.1lo di assiourare un maggiore coor-dinamento senza mutare lIlessuna struttura;questo è un ,pro!blema seri'O, è un iP:roblemasu cui il Ministero sta facendo qualche cosadi rCOJ1icretoe credo ,che i Ipdmi effetti si \Sia-no già visti in queste riulIlioni a Bruxelles; sisono arvut,eriunioni di 'C'ool'dinamento ,fra Mi~nistri, riunioni di ,coordinament'O a ilirvdlo didirettOlri generali, a -livello di funzionari diMinisteri: è una pilaJttafoJ1masulHa qUlalepos-siamo mardare meglio.

Io vi ringrazio, onorevoli senatori, dell'at-tenzione che voi avet,e dedkato a questa rela-zione, del 'Contrrihuto !Cheavete dato all'aiplpro-fondimento di questi problemi di comune in.teresse. (Vivi applausi dal centro).

P RES I D E N T E. È oosì condlll1so ildibattito sui dooomenti XIX,rnn. 2, l'-bis, 3 e3-bis.

Autorizzazione alla relazione oralesui Documenti IV, nn. 130, 131~è 132

B E T T I O L. Domando di parlare.

,p RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B E T T I O L. A nome della Giunta del-le elezioni e delle immunità parlamentari,ch1edo di essere autorizzato a lriiferire oral-mente, a norma dell'artioolo 77, secondocomma, del Regolamento, sulle domande diautorizzazione a procedere in giudizio con-tro il senatore Pisanò, per il reato di diffa-mazione aggravata con il mezzo della stam-pa (articoli 595 del Codice penale e 13 dellalegge 8 febbraio 1948, n. 47) (Doc. IV, n. 130);contro il senatore Pisanò, per il reato di dif-famazione aggravata c'Onil mezzo della stam-pa (articoH 595 del Codice penale e 13 dellalegge 8 febbraio 1948, n. 47) (Doc. IV, n. 131);contro il senatore Pisanò, per il reato di dif-famazione con il mezzo della stampa (arti-coli 595 del Codice penale e 21 della legge8 febbraio 1948, n. 47) (Doc. IV, n. 132).

,P RES I n E N T E. Non facend'Osi os-servazioni, la riohiesta avalIlzata dal senatoreBettiol è a,ocolta.

Deliberazioni su domande di autorizzazionea procedere in giudizio

P RES I D E iN T E. L'olìdine del giornoreca l'esame di alcune domande di autoriz-Zdzione a p.rocedere in giudizio.

La ipriJmadomanda di autorizzazione a /pro-.cedere è qudla arvanzata nei ,confronti delsenatore P1salIlò per il reato di diffamazioneaggraiVata con il mezzo della stampa (artiJco1i595 del codice penale e 13 deHa legge 8 feb-braio 1948, n. 47) (Doc. IV, n. 130), per laquale è stata autorizzata la relazione orale.

Ha facoJtà di IpanlaI'e l'onorevole relatore.

B E T T I O L, relatore. Signor Plres1dente,abbiamo tl1e domande idi autorizzazione aprocedere, se mi è lecita :u.n'affemnaz10nescherzosa, nel confronti di un nostro fedeleabbonato, il senatore Pisanò: in base al do-oumento IV, n. 130, si chiede l'autorizzazio-ne per il reato di diffamazione aggravatacon 11 mezzo della stampa pel1chè avrebbeindkato come incriminato per peculato talesignor Gallo Mario. La nostra Giunta è mol~to sensibile alle diffamazioni peJ1chè ritieneche la reputazione individuale sia un beneparticolal1mente tutelato dalla Costituzione.E dato che poi qui c'è la possibilità in con-creto della exceptio veritatis, il senatore Pi-sanò deve essere rinviato a giudizio avendoa suo favore la possibilità di dimastrare laverità di quanto affermato. Quindi per iln. 130 la Giunta ritiene che l'autorizzazionedebba essere concessa.

P RES I n E N T E. Metto ai voti la p.ro-pasta della Giunta di concedere l'autarizza-zione a procedere. Chi l'approva è pregato dialzare la malllo.

È approvata.

Segue la domanda di autarizzazione a ip~o-cedere in giudizio avanzata nei confronti del

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Senato della Repubblico ~ 21090 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

senatore Pi,sanò per il reato di diffamazioneaggravata con i,l mezzo della stalIl1Jpa(art100-]i 595 del,oodice penale e 13 della ,legge 8 feb-braio 1948, n. 47) (Doc. IV, n. 131), per laquale è stata autorizzata la relazione orale.

Ha facoltà di /pamlare l' onOlrevo[,e relatore.

B E T T IO L, relatore. Anohe /per quan-to riguarda il documento IV, n. 131, si chie-de l'autorizzazione a l]JrOIcedere,contro il se-natore ,Pisanò per il reato di difbmazioneaggravata con il mezzo della st3lIDlPal]Jerchènel suo giorna!le « 11Candido» aJV,:wbbe,inuna lista di appartenenti aLle Brigate rosse,indicato tale signor GrÌlIl1aLdiCar10 come uo.ma probalbillmente legato a quest'oI1ganizza-zione. Questo rstgnore si è pa:rtÌ.ColaI1ffientesentito co~pito lIlella sua reputazione poichèormai tutti sono d'aocoI1do nel ritenere cheJe Brigate 'rosse fomnino una :società non <cer-tamente onorata. ,:È quindi necessariotrute-lare l'onore del Gl1imaldi CaI1lo ohe si è sen-tito offeso. Per:tanto Qa ,Giunta ritiene ohel'autori:zzaz10ne debba essere concessa.

P RES I D rEN T E. Metto ai voti Lapm-posta della Giunta di oOlncedere l'autor,izza-zione a p!t'ocedere. Chi (l'approva è rpregato dialzare la mano.

È approvata.

Segue la domanda ,di autorizzazione a /pro-cedere in giudizio avanzata nei confronti delsenatore Pi,sanò per il reato di diffamazione,oon ,i,lmezzo della starrI1jpa(aI1tico.li 595 delcodice penale e 21 deLla rlegge 8 febbraio1948, n. 47) (Doc. IV, n. 132), per la quale èstata autorizzata la relazione orale.

Ha facolltà di parlare l'onorevole l'datare.

B E T T I OL, rt~llatore. ,Per quanto :ri-guwda quest'autorizzazione c'è un prohQen:naprocedurale ,ohe !precede ogni altro esame.

Viiene ,ohiesta l"autorizzazione a procederecontro il senato:re Giongio 'Bisanò quale di-rettore polirtiroo di «Candido ». Seoondo leleggi vigenti, runa reslPonsalbilità lPal1tkoJarenon esiste per Ìil direttore IPQlittoo, a menoche non sia coautore o partec~pe nel lJ:'eatoperpetrato dall'autore. Direttore politico è

un titolo puramente OIIlo~]fico a lo si metteper caTa'tterizzare ,l'orientamento poIttico delgiornale, ma «Candido}) ha un suo direttorereSlponsabile vero e prO/P'l1io.

Rirteniamo !Che in questa situaZJione qruestadomanda sia lIlon esatta Iperchè contraria 9quanto stabilito nell'articolo 57 del codicepenale. Pertanto la Giunta ritiene che nonsi debba concedere l'autorizzazione a pro-cedere.

P RES I D E N T rE. MeMo ai \l:oti laproposta de!l1a GiUiIltadi >nonconcedere l'au-torizzazione a !procedere. Chi J'ap/pfI1Qvaè !pre_gato di a.Izare la mano.

£ approvata.

Proclamazione di senatore

P RES I D E N T E. La Giunta delleelez,Lonie delle immuniltà parlamentari ha co-mUJl1icatoche, oocorrendo provvedere, ai sen-si deLl'articolo 21 della legge e!lettorale peril Senato, al['attribuzione del seggio resosivacante nella regione della Toscana, in se-guito alle dimi,ssioni del 'senatore GiuseppeAverardi, ha riscontrato, nella seduta del 7maggio 1975, che :iJlp:dmo dei candidati none1etti deil Gruppo, aui il p:redetto senatoreapparteneva, è iÌ~signor Carmelo VincenzoLatino.

Do atto aMa Giunta di questa sua comu-!11Cazione e proclamo senatore il candidatoCarmela Vincenzo Latino per la regione del-la Toscana.

Avverto che da oggi decorre, nei confrontidel nuovo proclamato, il termine di ventig10rni per la presentazione di eventuali re-dami.

Annunzio di disegno di lèggetrasmesso dalla Camera dei deputati

P RES I D E N T E . Il Presidente dellaCamera dei deputati ha trasmesso il seguen-te disegno di rl'egge:

« Autorizzazione a<!a'ammmisuazione delleposte re deililetelecomUiIlÌcaluiOni e a:ll'Azi,enda

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VI Legislatur'lSenato della Repubblica ~ 21091 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

di Stato per J servIzI telefonici a superareper il 1974 i limiti di spesa per prestazionistraordi:nad,e» (2076).

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. Sano stati lpI1ese:n-tati i sleguenti disegni di legge di iÌI1!Ìziativadei senatari:

DE CAROLIS, MERLONI, FARABEGOLI, DE MAR~ZI, DAL FALCO, ASSIRELLI, DE VITO, DELLA

PORTA, COPPOLA,MARTINAZZOLIe COLELLA.~

« Sta:nziamenta di ,fandi per i finanziamenti afavore deUe pi-ocole 'e~medie industrie e del-l'antÌigi'anato » (2077);

VERONESI, BIANCHI, BOLDRINI, BONAZZOLA

R UHL Ada Va1eria, BRUNI, D'ANGELOSANTE,FERRUCCI, PAPA, PERNA, PIOVANO, SCARPINO eURBANI. ~ « Provvedimenti finanzil:ariUl'gen-ti a favore delle Lihere UniveI1sità dell'AbI1l1.Z-we della Ubera Università di Urbina»(2078);

SIGNORI, VIVIANI, CIPELLINI e LICINI. ~

« Modifiche al testo un:ioa deHa Il'eggepe:r leelezio,ni del,la Carn,era dei deputati, aJPpro~vata .con decreta del Presidente del1a Rerpub-hlka 30 marzo, 1957, [l, 361, ,eaLla ,legge 6 feb-braio, 1948, n. 29, Irecant'e l1iOI1meper l'elezia-ne del Senato, della RepubhLka» (2079);

BASADONNA, NENCIONI 'e PAZIENZA. ~ « Mo-

dHìcazione allregime dell'IV A per l,e impreseartigiane minori» (2080).

Annunzio di deferimento di disegno di leggea Commissione permanente in sede referente

P RES I D E N T E. Il seguente disegnodi Ilegge è 'stato defeT!ito :in 'SIederererente:

alla la Commissione permanente (AffaricostituzionG\Jli, affari della Presidenza delConsiglio e dell'interno, ordinamento gene~

l'aIe della Stata e della pubblica ammini-strazione) :

TANGA,ed ahlIli. ~ « CostItuziane deLla Cas-sa derpO'silui e 'P1I'els:titiin ,ente di diritto pub-blioo .oon sede Ìin Rama » (2039), 1p1revipareridella 6a e della 8a Cammissiane.

Annunzio di approvazione di disegni di leggeda parte di Commissioni permanenti

P RES I D E N T E . Ne1le sedute di ieri,le Cammiss.ioni permanenti hanno, apprava-to, i seguenti disegni di legge:

la Commissione permanente (Affa:ri casti-tuz1anali, affari della Pvesidenza del Consi-glia e deLL'interna, ordinamento ,gene:ra'l,edel~la Stata e deLla pubblica ammit11lilstraziane):

ALBERTINI e CENGARLE. ~ «Madifiica agLiartÌiCali 7 e 8 deHa ,},egge5,1uglio 1964, nume-ra 607, cancernente i,l regalamenta di alcUlJ1equestiani ecanamiche, patnimoniali e finMl~ZJiarie tra la Repubblica itaJ1iana e la Repub~blica federale di Germania» (881);

Deputata CASTELLUCCI.~ « Concessione dipensiane straardinal'ia a favore dei deputatidichiarati decaduti neilla seduta del 9 na-vembre 1926» (1744), con modificazioni ri-spetto al testo approvato dalla la Commissio~ne permanente della Camera dei deputati;

BUCCINI. ~ «Inquadramento, deg1i rn.se-

gnanti elementari di ruaJa di,staccati pressale scuale di palizia » (1817);

« Pravv,idenze per le iniziative assistenzi:a-l,i del.I'Unione Mal:iana ciechi» (1902);

Deputata SISTO,. ~ « Con.oessiane di pen-

sione straordinaria a favor,e dei depUJtati del-la "Opposizio,ne neLl'Aiula" nel1a XXVII [e-gJislatura» (1962);

2a Commissione permanente (Giustizia):

Deputati MICHELI Pietra ed ,altri. :........{( Ma-di.fÌcaziani agli articali 2751, 2776 e 2778 delCadice civdlle ed all'artkola 66 deHa Jegge30 aprHe 1969, n. 153, in mat,eria di privi-

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Senato della Repubblica ~ 21092 ~ VI Legislatura

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

legi per i crediti dei coltivatod diretti, deiiprofessionisti, deHe imprese rurtigim1e e de-gli agenti di commercio» (973), ZUGNO eDE VITo. ~

({ ModiHcazione aLl'articolo 2751del Codice civi,l,e per oostitui['e UIIl privHegiogenerale sui beni moMli a favore di creditidi ,Ìl1llpresleartigirune » (244), LUGNANO,ed rultri.

~({ PiriviJegio dei crediti di Javoro neUe pro~

oedure fallimenta:vi» (435) e: PAZIENZA edal!t1ìÌ. ~ ({PII1ivHegio dei iOI1editi di Ja>VOlrOnel-

le procedure fal>1imentruri e conco['sua1i»(636), in un testo unificato, e con modiflca-zioni risperto al testo del disegno di leggen. 973 già approvato dalla 4a Commissionepermanente della Camera dei deputati e conil seguente nuovo titolo: ({ Modificazioni alCodice civile e alla legge 30 aprile 1969,n. 153, in materia di privilegi }).

4a Commlssione permanente (Difesa):

({ Nuove norme per il servizio di leva})(1977); con l'approvazione di detto disegnodi legge restano assorbiti i disegni di legge:LEPRE e LICINI. ~

({ Riduzione e frazionamen-to del servizio di leva}) (33), PELIZZO ed al-tri. ~ Riduziane del servizio militare di le-va}) (1234), VENANZETTI ed altri. ~

({ Madifi-ca all'articolo 86 del decreto del Presidentedella Repubblica 14 febbraio 1964, n. 237,cancernente leva e reclutamento abbligato-l'io nell'Esercito, nella Marina e nell'Aeronau-tica» (1537) e: CIPELLINI ed altri. ~

({ Ab-bassamento dell'età per la chiamata al ser~vizio militare di leva. Riduzione del servizio,militare di leva. Esonero dal servizio, militaredi leva per i coniugati con prole» (1893);

DELLA PORTAed altri. ~ Proroga della leg-ge 2'0 dioembre 1971, n. 1155, .I1eCaI1Itenormeper la dispensa dal servizio di leva dei gio-vani dei comuni di Tuscania e di Arlena diCastro, in provincia di Viterbo, impiegatinella ricostruzione e nello sviluppo dei co-muni predetti, colpiti dal terremoto del feb-bmia 1971» (20'07-Urgenza).

Annunzio di richiesta di dichiarazioned'urgenza per il disegno di legge n. 1908

P RES I D E N T E . I Isenatori Dei!.Pa-ce, Rossi Dacia, Artiali, MarmO', ZlavatJ1llini,

iMari, CipoLla e Canet'ti hanno chiesto, a Il1!Olt-

. ma dell'alrtkolo 77, primo comma, del Rego-i Jamento, la dichiarazione d'urgenza per ì1

:disegno di legge: deputati BORTOLANIed al-tri. ~ ({ Inoentivazione de1l'assO'ciazioruismodei produttori agricol:i neJ settore wortecnicoe norme per la determinazione del pI1ezza divendita del latte aLla produzione» (19'08).

Ai sensi del sopracitato artioolo del Re-golamento, la disoussione della rkhiesta an-1Jidetta avrà Iluogo aJll'ilnizio deHa seduta po-meridiana di mrurtledì 13 ilnaggio 1975.,

Annunzio di interrogazioni

,p RES I D E N T E. Invitto il senatorçSegretario a ,dare annunzio delle interroga-zioni Ipervenute alla IPresidenza.

V E N A N Z E T T I, Segretario:

ENDRICH, TANUCCI NANNINI. ~ Al Mi-nistro della difesa. ~ (Già 4 -4262)

(3 - 1645)

FERMARIELLO, ABENANTE, PAPA. ~ Al

Presidente del Consiglio dei ministri. ~ Inconsiderazione dell'impI'ovviso ,ed immotiva-to provvedimento del Minilstro deLla marinamercantil,e di sostituire, alla v.i'gil,iadi un'im-port8.lnte consultazione elettomle, il commis-sario del porto di Napoli con alltro commis-sario;

ritenendo che t,aIe provvedimento rien-tri in una vepgognosa logica di spartizionedel potere, tanto più inacoettabile o¥e sipensi a ltutte 1e inadempi100ze del Governanei confronti del sistema portuale napole-tano;

prospettando l'assoluta neoessità che ilpI'ovvedimento venga sospeso,

gli interroganti chiedono di sapere qUalliinizia<tive si .inwnJd'ano assumere, nel pienorispetto deLla Jegge, per dall'e finalmente alConsorzio aUJtanomo del pO'l'to di Napoli ipropri organi O'rdinari di gestione.

(3 -1646)

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Senato della Repubblica ~ 21093 ~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

SGHERRI, MADERiCHI, TEDESCO TATÙGiglia. ~ Al Ministro dei trasporti. ~ Perslapere se è a conoscenza del fatto che il con--sarzio «Vianini Ma:nf:redi », aprpal,tatore dell'Otto FigHne-Rorvezzano, ha fatto notificare,trami,te la PrefetttUm di Firenze, j deoretiper l' accUlpazione dei teIi:reni tra Candeli el'Arno. Alcune maestranze ideI cornsorrzio pre-detto ,si sono ipI1e:sentate sul pos'to aon ruspeper iniziare i Lavori di impianto del cantiere.!il comune di Bagno a Ripoli ha diffidatoi rapPI'esentanti ddla ditta ad aprire il cran-1Ìe:re, impedendo, oosì, l'aocesso ai tellirenisui quali ~ per deC'Ìlsione UillHaterok delleFe:rI1oviedello Stato ~ Idbvr,ebbepassare iJtlraJociato della « dkettissima ».

QuelJe opere, se realizzate, violereibbero ilpiano mgoklitore generale e la legge sullaprotezione del paesaggio ed andrebbero insenso contrar1o a:Lla soluzione p:rospettatadalla Regione, dagli Enti looali e dalle forzlepolitiohe e culturali di F1renz,e e del suo aom-prensorio, per l'attrav:ersamemto della cittàda pa:rt'e ddla «di:I1ettisisima».

In un momento poHHoo particolarmentedeHoato per ,lo scioglimento dei Consigli elet-t:ivi, la grav,e iniziativa in atto suscita fon-date ed allarmanti pmoocupazioni ed è quan-to mai inopp'Ortuna, tanto più che è al la-voro 'la Commislsione mista nominata dalMinistero e che sarà dalle conclusioni aIleqUalli perverrà la Commissione suddetta chedorvmnno disoendere ~ come il Ministro

ha aSlsicumto ~ le ld~cisioniopea:-ativein me-rito al problema rtrattato.

Aippane ohiaI1O,invece, che con tali atti sioerca di far trovare Firenze ed il corl1?-pren-soria che la airconda di fronte a fatti com-piuti ed iI1reparabitli.

Gli interroganti, in consideraziane di quan-to sopra esposto, chiedono al Mimi,sltrose nomritiene nece1ssado r1chiedere 'UJrgentementealla Direzione generale del:le Ferl'ovie delloStato che intervenga nei oonfron'ti della dit-ta aprpaJtat:rice perchè sos:peruda i lavori, ac~CQI~liendocosì anche le ricMeste della Regio-ne Tos.cana, del comune di Bagno a Ripolie degli Enti locali del comprensoI'io fioren-tino.

I

II

i

I

IIi(3 ~ 1647) II!

Interrogazioni

con richiesta di risposta scritta

FERMARIELLO, PAPA. ~ Al Ministro deibeni culturali ed ambientali. ~ Pier sapere:

se risulti a verità la notizia della vendiltaad una società anonima dell' ex eremo deipadri bigi al «des:erto» \di Sail1!t'Agata suidue Golfi (MaS'salubl'ense-Narpoli);

se ta'l,e zona sia vincolata;quali iniziative si int'endano adattare per

tutelare e valorizzare, nel pubblico interesse,un ambiente di stupenda bellezza.

(4-4271)

FERMARIELLO, ABENANTE. ~ Al Mi-nistro della marina mercantile. ~ Per sa-pere ~ nell'approssimarsi deUa ,stag1ione esti-va ed in considerazione dell'interesse turi-stico della peniisola sorrentina ~ quali ur-genti iniziative concrete, d',intesa con le Am-minis.tlrazioni comunali interessate e conl'Ente proViinciale del turismo, si intendanoadottare per Iìisolvere finalmente,seppurein modo parziale, il problema del libero ac-ceslso al mare e deWorganizzazione di spiag-ge libere, allo scopo di consentire ai citta-dini ed ai turisti la balneazione senza dovernecessariamente sottostare a pedaggi o al-l'uso obbligatorio di strutture baLneari pri-vate.

(4 - 4272)

PINNA. ~ Al Ministro dell'industria, delcommercio e dell'artigianato. ~ Per sapere:

se sia a conoscenza deLla completa scom-parsa dello zucchero pI1esso i dettagliantide11a città di Cagliari a segUlÌltodi voci circaun forte aumento di pI'ezzo;

se gli risulti che taLe fatto, oJtI'e a OI1eareseri prohlemi per la popoLazione, impedisceuna completa al:imentazione, specie negli asi-li, neLle scuole materne, negli ospizi e negliospedali, sì da creaI1e serie pI1eocoupazioni;

se non ritenga necessaIiID ed opportunodisporre un'acoorata indagine onde accer-tare <l'occultamento del prodotto e, quindi, lacorsa ad un ingiustificato aocaparramento.

(4 ~ 4273)

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VI LegislaturaSenato della Repubblìco ~ 21094 ~

7 MAGGIO 1975445a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

PINNA. ~ Ai Ministri della difesa, dellefmanze, dell'interno e di grazia e giustizia.~ Premesso che !'interrogante è venuto aconoscenza dell'azione giudiziaria promossadall'Unione nazionale delle forze di poliziain pensione, Comitato regionale di Cagliari(che raccoglie carabinieri, agenti di custo-dia, finanzieri, agenti di pubblrica sicurezzae forestali) per ottenere l'eliminazione delledisparità di trattamento e, conseguentemen-te, la parificazione della pensione a quellagoduta da pari grado ed anzianità che ven-gono attualmente collocati in pensione;

rilevato che i cennati pensionati hannodovuto ricorrere contro le sperequazioni esi-stenti in danno di tal une categorie di pen-sionati militari e delle forze di polizia, peri quali ~ sia pure gradatamente e in que-st'ultimo periOldOldi tempo ~ vanno manife-

standosi segni premonitori di un significa-tivo, sia pure ancorn par2Jiale, lfieonOlscÌmen-to, soprattutto in oonelaziOlne con H deLkart:oe difficile ,compi:1Jo espletaJf)O;

accertato che, nella fattispecie, il ricor-so in sede legale si basa, fondamentalmente,contro le ingiustizie create dalle leggi n. 336del 24 maggio 1970, n. 824 della nOlvembre1971 e n. 628 del 27 ottobre 1973, e che atale iniziativa hanno aderito la presidenzadell'Unione ed il sindacato militare SINAM;

considerato che le prime due leggi han-no escluso dai benefici combattentistici co-loro che erano già in posizione di quiescenzaal 7 marzo 1968 e che, più precisamente, conla legge n. 628 del 1973 non è stato concessol'assegno perequativo al personale collocatoa riposo anteriormente alla gennaio 1973,nè, tanto menOl,l'irndermità d'istituto al per-sonale delle forze di polizia, benefici entram-bi pensionabili,

si chiede di conoscere la ragione per laquale le predette categorie ~ ampiamentemeritevoli solo quando sono chiamate alladifesa delle leggi costituzionali dello Stato,per la tutela delle libertà democratiche e,più in generale, dei diritti dei cittadini ~

non debbano avere l'auspicato riconoscimen-to equiparativo, a livello pensionistico, dalmomento che hanno espletato identico ser-vizio, sia pure in periodo antecedente allaemanazione delle cennate leggi.

L'interrogante propone, infine, una riu-nione tra i Ministri interrogati e le rappre-sentanze sindacali per discutere in ordinealla vertenza insorta e tentare una pacifica,onesta soluzione, nella convinzione che, cosìoperando, si possano tutelare reciprocamen-te gli interessi di una benemerita categoria,troppo a lungo dimenticata, e lo stesso pre-stigio dello Stato, ancora una volta chiamatoin causa in sede civile per il riconoscimentodi palesi, elementari, sacrosanti diritti.

(4 -4274)

PINNA. ~ Al Ministro dell'agricoltura e

delle foreste. ~ Per Slaipere:

se sia a cOInoscenza della complleta, to-tale impraticahiHJtà delLa Slt'mda denominaIta« Is Pontigheddus a ,s'Arzia1ra », in agro deloomune di Cabms, in rprorvinda di Oristano,delLa quale si servono, neCeSI5'ariamen1Je, tut-ti i contadini che si recano per questiO!nidi 1avoro nella penisola del Sinis;

se, trattandosi di una stra:da obbligaJta,non rHenga iU'rgenteed opportuno ~ pro-

prio ,in considerazione dell'impOlI'tanza didetta via di comunicaziOlne ~ un SUOIinrtelf-

vento, d'intesa Con la Riegione sal1da, ondegaranti1re ai contadini di quell'importanrtis-sima centro la possibilità di eseguil1e i la-vori nel comparto agricolo, il più impo[<tanteper queiHa popolazione.

(4 -4275)

PINNA. ~ Al Ministro dei beni culturalied ambientali. ~ Per sapere:

se sia a conoscenza del grave Istato diabbandono in aui versa i'l pozzo sacro dietà nuragica situato pI1esiso la ohiesa diSant'Anastasia, in comune di Sarda'ra (pro-vincia di CagliaJri) e deMo scempio che nehanno compiuto dei vandali;

quali imziative inten,'da assumere, d'in-tesa con la Regione saLda, per tutdare il P'~trimonio a'f'Cheo:logico dell'IsaIa.

(4-4276)

PINNA. ~ Al Ministro del tesoro. ~ Persapere che cosa osti aHa concessione deiI' ono-rifiicenza di Vittorio Veneto aJ signor MotzoFrancescangelo, nato a SantulussuTgiu il 13febbraio 1898 ed ivi reside!l1lte in via Sassu

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Senato della Repubblica ~ 21095 ~ FI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

n. 4, ,i,lqual,e ha inoLtrato 'Ìis'tanza aM'OnHne,tramite il Munioipia, circa un annO' fa.

(4 - 4277)

TANGA. ~ Al Ministro del lavori pubbli~ci. ~ Premesso che nei comuni dell'Irpiniae del Sannio colpiti dal terremoto del 1962sussiste tuttora una notevole carenza di al-laggi e che numerose famiglie di sinistratidimorano ancora in case dichiarate inabi~tabili o malsane;

tenuto canto del fatto che in questi ul-timi anni non sono stati dispasti interven-ti per la castruzione di case di edilizia resi-denziale pubblica, con l'utilizzazione dellapercentuale prevista per le zone colpite dacalamità ai sensi della legge n. 865 del 1971,

!'interragante chiede di conoscere se il Mi-nistro non ritenga di promuavere, con carat-tere d'urgenza, i provvedimenti per l'attua-zione, neille predette zone, di un adeguatopragramma di castruzione di case per sini-strati, con le pravvidenze di cui alla leggesopra indicata.

(4 -4278)

TANGA. ~ Al Presidente del Consiglio deiministri ed at Ministri dell'agricoltura e delleforeste, delle partecipazioni statali e del bi-lancio e della programmazione economica.~ Premesso che, nel quadro dell'attuale pro-blematica del settore agricolo, si pone consempJ1e maggiareevidenza l'esigènza di unaadeguata organizzazione gestianale neUe va-rie fasi di produziane e di mercatO';

rillevato ohe i singali opeTatari agricali,data la limitatezza delle aziernde, nan pos-sanO' essere rn g1mdo di realizzare una prO'.duz'Ìiane a liveUi campetitivi, nel quadradellla complessa e mutevale situaziane deimercati in vasti ambiti internazianali;

rilevata, peraltrO', che l'attuale strutturadella gestione caoperativa .delle aziende, spe~de nelle l1egiani meridionali, nan è in gradO'di far fronte aHa oamples1sità del fenameniche il settore agrircalla presenta;

data atta che La situaziane di grave edevidente squilibriO' degli aspetti QlTganizza~tivi del settore agricala, in rapporta ad al-tri settari della praduzione, determina pre-giudizÌie\'ali rj,£le,ssisuH' econamia in generale;

evidenziata l'esigenza indeTogabile di in-terventi promazianali e di sosltegna a cumdel pubblici poteTi, in lJ1elaziane ad analoghiinte['Venti attuat,i nel settore indusrtriale,

l'interrogant1e chiede di canoscere se ilGoverna non ritenga di disporre, can urgen-za, provvedimenti atti a g:a:rantire, in ama-genei ambiti territoriali,anche att:raver!sonnterventa pubblica, un'adeguata e raziana~le arganizzaziane della p'J1oduzian:ee del mer-oata nel setltOlTeagrilcola, al fine di elevarneil livella di efficienza, secanda criteri mader~ni, con consegurenti posÌJtivi riflessi sul ~ed~dita e sur11'<ecanomiain generale.

(4 ~ 4279)

TREU, TOGNI, AGRIMI, MURMURA. ~

Al Ministro dell'interno. ~ Gli interroganti~ can riferimento aHa sciapero proclamatodai vigilli del fuocO' nei giorni 6 e 7 maggiO'1975 e ohe, non assicurando i,l servizio di

I interventO' e di Slicurezza negli aeroporti, hacastretto a lunghe e pesanti interruzioninei ca1legàmenti aerei, sia nazionah che in-ternazianali ~ chiedono di canoscere oameil Mil1'iSlt,ro intende provvedere e quali mi-SUire plTedisparre ~ a paDte ogni giudiziO'sui limiti e sui diritti dell'azione sindacalein un CorpO' quale quello dei vigili de1 fuo-

cO' ~ perchè siano aSlsicuratd quei servizi

essenzia:1i che riguaI1dana nan sahranta leesigenze aeroportuali, ma il comples'sa diinterventi e di attività pubbliche a cui isuddetti organilsmi sono impegnati.

(4 -4280)

Ordine del giornoper le sedute di martedì 13 maggio 1975

P RES I D E N T E. Il Senato tornerà armni,rs'i mrurtedì 13 magg,io in due sedute piUb~bUche, ,la prima allJe OIDe10 e .la seoonda alleore 17, oan il seguente oI1dine del giarno:

ALLE ORE 10

L Interragazioni.

II. Inlterpellanze.

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Senato della Repubblica ~ 21096 ~ VI Legislatura

7 MAGGIO1975445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ALLE ORE 17

I. Dislcus'sione, ai sensi dell'a:t1tkolo 77, pri~mo comma, del RegOilameIlito, del)la richie~sta di dichiaraz10ne d'urgenza per il dise~gno di legge:

Deputati BORTOLANIed a,Ltlri; BAR~DELLI ed altri. ~ I,)]Jcentivazione dell'asso-ciazionismo dei prooottori agrrico~i nel set~tore zO'otecnico e nomne pelI" 'la dete["[I}ima~zione del prezzo di vendita del lat,te aHaproduzione (1908) (Approvato dalla Came-ra dei deputati).

II. SeguitO' della discussiorne dei disegni dilegge:

1. ModiHche all'oJ:1dinamento dell'Avvo-catUI1a deLlo Stato (1573).

BARTOLOMEI. ~ Modif.iche dell'olJ1dina-memo dell'Avvooa,tum dell1O'Stato (288).

ARENA ed all'tri. ~ Mod~fÌiCazioni aU'or-

dinamentO' dell'Avvocatura deJlo Stlato(337).

CUCINELLI e VIVIANI. ~ Nu!O"\~edi-sposiiZioIlii sulla momma a Isost1tuta avva-cata glenemle delllo Stato ed adeguamootadei ruOlli organici degli avvacati e dei pro-ouratO'J:1ideLlo Stato (426).

PIERA!CCINI ed a:ltri. ~ Modificlhe del~l'ordinamento deII'Avvocatura deHo Sta~to (684).

2. Proroga deil 'termine per l'emanazionedi aLcuni decreti con valore di Jegge o'J:1dina~ria di oui allllalegge 30 luglio 1973, n. 477,recamte delega al GOlVemo per l'emaJlla~z10ne di norme sulla stalto giuridica de~personalle diretdvo, 1spettivo, docente enon docente della slouola matmna, elemen-tm'e, seoondaria ed artistioa dello Stato(1792~B) (Approvato dal Senato e modifi~cato dalla Camera dei deputati).

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO:

FERMARIELLO, CHI~ROMONTE, V A~

LENZA. ~ Al Presidente del Consiglio dei

ministri. ~ Per sapere in base a quale cri-

terio, oppure obbedendo a quali pressiani,il Ministro della pubblica istruzione, chedovrebbe contribuire alla tutela dei valoripaesistid, culturaLi e storici del nostro Paese,ha autorizzato una vergognosa lottizzazionein Vioo Equense, in località Montechiaro,nei pressi della strada statale n. 145, inco~raggiando cosÌ, oltre che la colpevole iner-zia dei pubblici poteri ed il decadimento delgenerale senso civico, la furia distruttricedella più ignominiosa speculazione.

Gli interroganti ~ ritenendo che l'inter-vento del Ministro della pubblica istruzionesia tanto più grave ove si consideri lo sforzogeneroso che cittadini ed organismi fannoper salvaguardare un ambiente unico al mon~do, quale è quello costituito daUa penisolasorrentino~amalfitana ~ chiedono quali mi~sure si intendano adottare per impedire unnuovo, intollerabile scempio.

(3 ~ 1057)

ENDRICH. ~ Al Ministro senza portafo~glio per i beni culturali e per l'ambiente. ~Per sapere:

a) se gli consti che iJ soprintendente alleantichità di Reoma, p'l'ofìessor Gianfilippo Ca~rettoni, ha dichiarato che non si può esclude-re ~ data l'insufficienza dei mezzi destinati

alla manutenzione ed al rafforzamento dellestrutture ~ che nuovi crolli si verifichino nel

Colosseo e nel Palatino;b) se gli consti che in analoga aUarman~

te situazione d'instabilità si trovano gli anti~chi monumenti di numerose altre localitàitaliane;

c) che cosa intenda fare per la tutela diopere che hanno somma importanza storica,artistica e turistica.

(3 ~ 1316)

MADERCHI. ~ Al Ministro della pubblica

lstruzione. ~ Premesso che lo Stato ha ac-

qui'Slitol'edificio, risal,ente all'epOlca del tardo'500, della Vt1la Altieri, sita in Ori01o Roma~no, e che l'Amministrazione di quel comuneintendeva assicurare alla pubblica utilizza~zione i,l relativo paJ:1COdell"estenslio!l1e di et~tari 8 e mezzo che, invece, il pl'oprietario in-tende cedere ai signor avvocaiÌo Claudio Pe~

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Senato della Repubblica ~ 21097 ~~ VI Legislatura

445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 7 MAGGIO 1975

tmooi per la somma di 32 milioni di lire, !'in-terrogante chiede di conosoere se il Ministronon ritenga di dover esercitare, neH'interessedello Stalta, il didtto di prelaZìiOlILe,aHa scopadi sa:lvagua1rdare un bene artistico di tale ri-levanza, !in cansiderazione delle particalaritàofferte dal parco di Villa AIHeri, sat'tapostaa vinicolo paesistico ed artistico, e di assicu-rare alla dispanib1lità pubblica, rinsieme alfabbricato, anche il ciroostant'e parco, in ac-caglimento del parere espresso daHa campe-tente Soprintendenza ai monumenti.

(3 -1403)

SPORA. ~ Al Ministro della difesa. ~

Per sapere se è a conoscenza del fatto cheun carabiniere dell'8° battaglione di stanzaa Roma è stato recentemente congedato diautorità dall'Arma con la scusante « di scar-so rendimento ».

Si tenga conto che detto carabiniere, neglianni precedenti, era stato valutato un buonelemento, attaccato all'istituzione, ed avevaricoperto anche incarichi di fiducia. In ef-fetti, risulterebbe che la causa vera del graveprovvedimento sia scaturita dal fatto che egliera stato visto, il 14 febbraio 1975, t'ransitarcin abito civile, con la sua autovettura, inpiazza Venezia, nel momento in cui era inatto una riunione di agenti di pubblica sicu-rezza che avevano assistito ad una messa insuffragio della guardia Marchisella, rimastavi ttima di una mano Criminale.

L'interrogante, pertanto, chiede che vengaappurata la verità, in quanto il fatto di tran-sitare in una piazza di Roma in un partico-lare momento non può essere ritenuto unmotivo plausibile per un così drastico prov-vedimento, specie se visto alla luce del giu-stificato fermento esistente tra le file delmilitari, pnivi di ogni difesa dei loro dtnittidemocratici e costituzionali.

(3 - 1592)

BONALDI, BERGAMASCO, BROSIO.Al Presidente del Consiglio dei ministri edal Mmistro della difesa. ~ ,Per sapere:

cOlme giudicana la partecipaziane di mi-litari in divisa ~ anche se quei « caraggiasi »

nascandevano il volto ~ ad un co,rteo di far-

ze extra-parlamentari svoltosi a Milano il 25aprile 1975, nel quale, fra l'altro, si asten-tevana cartelli recanti volgari ingiurie an'in-dirizzo delle Forze armate;

se ritengona che sia questo un madadegno di celebrare la Resistenza, alla qualeha pure eraicamente concarsa il Corpo diliberazione dell'Esercita italiano;

quali pravvedimenti ritengona di adot-tare affinchè simili avvilenti episadi nan ab-biano mai più a ripetersi.

(3 -1636)

ENDRICH, TANUCCI NANNINI. ~ Al Mi-nistro della difesa. ~ Per S'apeJ:1e:

1) se non IIihenga inoompatibile con liilprestligio deLle forZìe armate liil fatto che deimilitari ~ in divisa e con I~lvaLto slemico~perto da un fazzoletto ~ partecipino a cor-tei di extra-parlamenta:ni;

2) quali m1sure irntenda adottare affirn~

chè simili episodi non abbiano più a veri-ficarsli.

(3 - 1645)

INTERPELLANZE ALL'ORDINE DEL GIORNO:

ENDRICH. ~ Al Ministro dei beni cultu-rali e dell'ambiente. ~ Per sapere a quali cri~teri intenda informa,re la sua attività e qualiprovvedimenti concreti si proponga di adot-tare al fine di:

dare attuazione agli impegni assunti dalGoverno itaiLiano che ha firmato a Londra, il 6maggio 1969, la Convenzione europea per laprotezione del patrimonio archeologico;

porre un argine al continuo trafuga-mento di apere d'arte;

assicurare agli italiani ed agli stranierila possibilità di visitare i nostri musei, moltidei quali sono sempre chiusi.

(2 -0374)

BRANCA, GAL~NTE GARRONE, ROSSIDante. ~ Al Ministro della d.ifesa. ~ P,re-messo:

che Il SINAM è un « sindacato» aventelo scopo di «difendere gli interessi econo-mici, sociali e mOirali del personale delle

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 21098 ~

445a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Forze armate e corpi dì polizia sia in ser~vizio che in quiescenza », come risulta dall'al"ticolo 2 del suo atto costitutivo pubblicatonel «Giornale dei militari »;

che la legge vieta le associazioni sinda~cali .fra militari,

gli interpellanti chiedono di sapere perquali motivi il Ministro, nella Irisposta al~l'interrogazione 4 ~3466, mostri di ignorarela struttura e gli scopi notissimi del SINMle si sia sottratto o si sottragga all'obbligodi applicare la legge (come certo avrebbefatto se iJ sindacato fosse sorto altrimenti, ,

7 MAGGIO 1975

con contrassegni di maggiore autonomia),così da .far nascere il sospetto che questavolta non si sia intervenuti proprio perchèdetta assooiazione ha natura paciosa ed 0:5-sequiente, casalinga e madida di melodram-matiche cadenze.

(l ~0396)

La seduta è toLta (ore 13,25).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari


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