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SERIE TIMONE GRAMMATICA INGLESE - …...GRAMMATICA INGLESE I volumi della collana O-Key consentono...

Date post: 03-Mar-2020
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E S EDIZIONI IMON ® PER TUTTI I CONCORSI GRAMMATICA INGLESE 202/9 i LIBRI per concorsi più venduti in Italia SERIE TIMONE Gruppo Editoriale Esselibri - Simone Estratto della pubblicazione
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ESE D I Z I O N I

IMON®

PER TUTTI ICONCORSI

GRAMMATICAINGLESE

202/9

i LIBRIper concorsipiù venduti

in Italia

SERIETIMONE

202/9PER TU

TTI ICO

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IMO

Gruppo Editoriale Esselibri - Simone

PER TUTTI ICONCORSI

www.simone.it

EDIZIONI SIMONE

202/92009

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte,

è da considerarsi copia fuori commercio

come da normativa vigente, mentre il solo numero

costituisce prova d’acquisto.

ISBN 978-88-244-6810-7

,!7II8C4-egibah!

€ 8,00

GRAMMATICAINGLESE

I volumi della collana O-Key consentono di apprendererapidamente concetti e contenuti indispensabili a unaconoscenza generale, ma non lacunosa, degli argomentioggetto di concorsi, esami o colloqui di lavoro.

202/1 Grammatica italiana202/2 Letteratura italiana dalle origini ai giorni nostri202/2A Letteratura italiana dall’Ottocento a oggi202/3 Storia: dalle origini al XXI secolo202/3A Storia contemporanea202/3B Storia d’Italia dal 1861202/4 Educazione civica202/5 Geografia d’Italia e d’Europa202/5A Geografia fisica e Scienze della Terra202/6 Aritmetica e Geometria202/7 Scienze (Fisica, Chimica, Biologia)202/8 Informatica202/9 Grammatica inglese202/10 Attualità

GRA

MM

ATIC

AIN

GLESE

Gruppo Editoriale Esselibri - Simone

Estratto della pubblicazione

ESE D I Z I O N I

IMON®

Gruppo Editoriale Esselibri - Simone

PER TUTTI ICONCORSI

GRAMMATICAINGLESE

TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Vietata la riproduzione anche parziale

Tutti i diritti di sfruttamento economico dell’opera appartengono alla Esselibri S.p.A.(art. 64 D.Lgs. 10-2-2005, n. 30)

Questa collana costituisce una valida alternativa per quanti non intendonoacquistare i libri comprensivi di tutte le materie per uno specifico concorso

Il testo è a cura di Antonella Elia

Il catalogo aggiornato è consultabile sul sito Internet: www.simone.itove è anche possibile scaricare alcune pagine saggio dei testi pubblicati

Finito di stampare nel mese di luglio 2009dall’Officina Grafica Iride - Via Prov.le Arzano-Casandrino, VII Trav., 24 - Arzano (NA)

per conto della Esselibri S.p.A. - Via F. Russo, 33/D - 80123 - (Na)

Grafica di copertina a cura di Giuseppe Ragno

Estratto della pubblicazione

PREMESSA

Strumenti essenziali per chi si appresta a sostenere concorsi, esami ocolloqui di lavoro, i volumetti della collana O-Key consentono lo studio e ilripasso di diverse materie, dalla Grammatica italiana alla Letteratura, dallaStoria alla Geografia, dall’Inglese all’Informatica e all’Attualità, attraversotrattazioni che, pur nella snellezza tipica delle sintesi, garantiscono esausti-vità e precisione. La struttura, improntata alla massima funzionalità, con-sente di apprendere rapidamente i concetti indispensabili a una conoscenzagenerale ma non lacunosa degli argomenti. Semplicità del linguaggio, ag-giornamento dei contenuti e un’estrema praticità d’uso completano le carat-teristiche di ogni singolo testo.

Il presente volume propone le tematiche grammaticali fondamentalidella lingua inglese, e ne consente uno studio rapido e sistematico, agevo-lando chi abbia l’esigenza concreta di apprendere in tempi brevi una disci-plina comunque vasta e complessa (come sempre è, d’altronde, l’approccioa una lingua straniera). Nelle 192 pagine di quest’agile compendio, anchegrazie a una nutrita serie di esempi esplicativi, non viene tralasciato nientedi quanto è necessario a fissare le norme di base che regolano l’utilizzoscritto e parlato della lingua del Regno Unito.

Estratto della pubblicazione

Estratto della pubblicazione

CAPITOLO PRIMO

L’ALFABETO

Rispetto all’alfabeto italiano, formato da ventuno lettere, quello inglesene contiene cinque in più: le tre consonanti j, k, x e le due semivocali w, y,per un totale, dunque, di ventisei lettere, di seguito elencate insieme con lerispettive trascrizioni fonetiche.

A [ei] N [en]

B [bi:] O [ou]

C [si:] P [pi:]

D [di:] Q [kju:]

E [i:] R [a:r]

F [ef] S [es]

G [d�i:] T [ti:]

H [eitʃ] U [ju:]

I [ai] V [vi:]

J [d�ei] W ['dˆblju:]

K [kei] X [eks]

L [el] Y [wai]

M [em] Z [zed]

In inglese la conoscenza dell’alfabeto è fondamentale per la compitazionedei vocaboli (cioè per poter leggere lentamente una parola, separando i singo-li suoni o le sillabe che la compongono), ovvero per eseguire correttamente lospelling (pronuncia distaccata delle singole lettere che compongono una pa-rola), che può essere richiesto mediante una delle seguenti frasi: What’s thespelling of …? oppure How do you spell …? (Qual è la compitazione di …?).

Si ricordi che durante lo spelling:

• le lettere maiuscole si fanno precedere dalla parola capital (John Smith= capital d�ei – ou – eitʃ – en; capital es – em – ai – ti: – eitʃ);

Capitolo Primo6

• se in una parola si susseguono due lettere uguali, se ne pronuncerà unasola preceduta da double (What’s the spelling of «book»? bi: – doubleou – kei).

L’ortografia inglese non è fonetica. La stessa lettera (o lo stesso gruppodi lettere) si può pronunciare in modo differente in parole diverse:

enough (gh = f)eight (gh è muta)ghost (gh = g)

Per fornire un aiuto ulteriore nella pronuncia delle parole inglesi moltidizionari riportano l’alfabeto fonetico, costituito da simboli che rappresen-tano i vari suoni.

CONSONANTI

SUONO INGLESE ESEMPI COME IN ITALIANO…

p pen, tip paneb but, web benet two, bet tipod do, odd dolcets chair, nature, teach cinesedz gin, joy, edge giardinok cat, kill, queen, thick cambiog go, get, beg garaf fool, enough, leaf farov voice, have viteθ thing, with th sonoroð this, breathe th sordos see, city, pass, listen solez zoo, rose resos she, sure, emotion, leash sciroccoz pleasure, beige fr. Georgeh ham h aspiratam man, ham musican no, tin naveŋ singer, ring fr. cinql left luce

w we uovoj yes iodio

Estratto della pubblicazione

7L’alfabeto

VOCALI

SUONO INGLESE ESEMPI COME IN ITALIANO…

a: father a molto allungatai: see finei city i molto brevee bed belloə: bird fr. heureæ lad, cat suono aperto tra la a e la e√ run, enough a molto breveɔ not, wasp rosao: law, caught corsou put u molto breveu: soon, through lunaə about a quasi muta

DITTONGHI

SUONO INGLESE ESEMPI COME IN ITALIANO…

ei day sceiccoai my mai con la i molto breveɔi boy poi con la i molto breveau now ciaoiə near, here spia con la i quasi mutaεεεεεə hair, there reale con la e apertauə tour tua con la a quasi muta

SEGNI D’INTERPUNZIONE

PUNTEGGIATURA IN INGLESE IN ITALIANO

. full stop punto, comma virgola: colon due punti; semicolon punto e virgola? question mark punto interrogativo! exclamation mark punto esclamativo’ apostrophe apostrofo- hyphen trattino

— dash lineetta() (marks of) parenthesis parentesi tonde[] (square) brackets parentesi quadre… dots punti di sospensione“ ” inverted commas virgolette* asterisk asterisco

Estratto della pubblicazione

CAPITOLO SECONDO

IL SOSTANTIVO

Sommario: 1. Formazione del plurale. - 2. Sostantivi numerabili e non numerabili. -3. Pair nouns (sostantivi usati solo al plurale). - 4. Nomi collettivi. - 5. Nomi compo-sti. - 6. Plurale dei nomi propri.

1. FORMAZIONE DEL PLURALE

In inglese, proprio come in italiano, i sostantivi possiedono di normadue forme: una per il singolare e l’altra per il plurale.

La formazione del plurale richiede solitamente l’aggiunta di una -s allaforma singolare del nome (book/books; dog/dogs).

Tuttavia non mancano le eccezioni, corrispondenti ai casi di seguito spe-cificati.

• I sostantivi che terminano per -s, -ss, -sh, -ch, -x e -z aggiungono -es.Tutti tranne ox (bue), che al plurale diventa oxen.

bus (autobus) busesboss (capo) bossesbox (scatola) boxesflash (lampo) flashes

• I sostantivi che terminano per -o aggiungono -es, tranne canto, photo,piano, radio, che aggiungono solamente una -s.

potato (patata) potatoestomato (pomodoro) tomatoes

ma:

photo (foto) photos

• I sostantivi che terminano per -y preceduta da consonante cambiano la yin i ed aggiungono -es, mentre quelli in cui la y è preceduta da vocaleseguono la regola base, aggiungendo semplicemente -s al singolare.

country (paese) countries

9Il sostantivo

city (città) citiesfly (mosca) flies

ma:

boy (ragazzo) boys

• I sostantivi che terminano per -f o -fe formano il plurale in -ves, tranne chief,cliff, gulf, roof e safe, che sono regolari e aggiungono soltanto una -s.

half (metà) halvesknife (coltello) knives

ma:

chief (capo) chiefscliff (scogliera) cliffssafe (cassaforte) safes

Inoltre, sempre nel gruppo dei nomi che terminano per -f o -fe, alcunipossono formare il plurale in entrambe le forme (quella regolare o quel-la in -ves).

hoof (zoccolo di animale) hoofs o hoovesscarf (sciarpa) scarfs o scarves

• Determinati sostantivi hanno forme diverse per il singolare e per ilplurale.

child (bambino) childrenfoot (piede) feetman (uomo) menmouse (topo) micetooth (dente) teethwoman (donna) women

• Hanno la stessa forma per il singolare e per il plurale i seguenti sostanti-vi: deer (cervo), series (serie), sheep (pecora), species (specie), quasitutti i nomi di pesci (trout, salmon etc.), nonché aircraft (aereo), space-craft (navicella) e hovercraft (aeronave).

• Hair (capelli), fruit (frutta) e fish (pesce) si usano al singolare con valoredi plurale, ma in riferimento a specifiche unità si possono volgere alplurale.

My hair is black. I miei capelli sono neri.Two hairs in my soup! Due capelli nella mia minestra!

Estratto della pubblicazione

Capitolo Secondo10

• Taluni sostantivi di origine greca o latina hanno forme plurali greche olatine.

basis (base) basescrisis (crisi) crisesdatum (dato) dataoasis (oasi) oasesphenomenon (fenomeno) phenomena

• Il plurale di penny è:

— pennies, se si considerano le singole monete;— pence, se ci si riferisce a un importo di denaro.

Have you got four pennies? Hai quattro penny?(= four coins of 1 p. each) (= quattro monete da 1 p. ognuna)

The ticket costs 60 pence. Il biglietto costa 60 pence.

2. SOSTANTIVI NUMERABILI E NON NUMERABILI

La maggior parte dei sostantivi inglesi ha sia una forma singolare cheuna plurale. Si tratta di nomi di oggetti, persone o concetti che possonoessere enumerati e che pertanto sono chiamati sostantivi numerabili. Al-cuni nomi, però, come coffee (caffè), milk (latte), water (acqua), sugar (zuc-chero), wine (vino), tea (tè), non possono essere enumerati, pur ammetten-do altre forme di numerazione (a bottle of wine, una bottiglia di vino; a cupof coffee, una tazza di caffè; a glass of water, un bicchiere d’acqua etc.),cosicché vengono denominati sostantivi non numerabili.

I nomi numerabili:

— hanno il singolare e il plurale;— possono avere il verbo al singolare e al plurale;— possono essere preceduti da a o an;— possono essere usati con many o con a few.

I nomi non numerabili:

— hanno una sola forma;— possono avere solo il verbo al singolare;— non possono essere preceduti da a o an, o da un numero;— possono essere usati con much e con a little.

Estratto della pubblicazione

11Il sostantivo

Per riferirsi a quantità determinate di nomi non numerabili si devonoadoperare delle misure, sicché ciascuno di questi nomi può essere indicatocon una determinata unità di misura.

a bottle of milk una bottiglia di lattehalf a pound of tea mezza libbra di tèa drop of water una goccia d’acquatwo pieces of paper due pezzi di carta

Alcuni sostantivi non numerabili possono essere usati al plurale nel lin-guaggio informale.

Can I have two teas and two Posso avere due tè e due birre,beers, please? per favore?Coffees are available here. Qui si servono caffè.

Non sempre ciò che è numerabile in italiano lo è in inglese, e viceversa.Ad esempio, nella lingua inglese sono considerati non numerabili, così daessere costruiti col verbo al singolare, i seguenti sostantivi: advice (consi-gli), furniture (mobili), hair (capelli), information (informazioni), money(soldi), luggage (bagagli), travel (viaggi), work (lavoro), homework (com-piti per casa), progress (progresso), research (ricerca), weather (tempo at-mosferico). Per rendere numerabili tali nomi bisogna usare piece o bit + of.

Her hair is fair. I suoi capelli sono biondi.Can I give you a piece of advice? Posso darti un consiglio?

Alcuni nomi non numerabili, pur terminando per -s, non sono plurali,cosicché vogliono anch’essi il verbo al singolare. Tali sono: news (noti-zia), linguistics (linguistica), politics (politica), mathematics (matemati-ca), physics (fisica).

What is the news? Che notizie ci sono?Mathematics is an interesting La matematica è una materia in-subject. teressante.

Talvolta è possibile incontrare un nome numerabile con significato similea quello di un sostantivo non numerabile, come avviene, ad esempio, con:work – a job / travel – a journey / money – a coin o a note etc.

She is fond of travel. Ha la passione per i viaggi.She is planning a journey to Africa. Sta organizzando un viaggio in

Africa.

Capitolo Secondo12

Si ricordi, infine, che determinati sostantivi, pur avendo la forma al sin-golare, in realtà sono sempre plurali, per cui richiedono il verbo al plurale.Tali sono: people (gente), police (polizia), clergy (clero), cattle (bestiame).

There were many people. C’era molta gente.The police are making enquiries. La polizia sta indagando.

Un cenno a parte per people, comunemente usato come plurale di per-son (persona): one person, two people, three people. Tale sostantivo è con-siderato regolare, così da prendere la -s al plurale, quando significa «popo-lo», nel senso di comunità nazionale o etnica (the peoples of Europe, i po-poli dell’Europa).

3. PAIR NOUNS (SOSTANTIVI USATI SOLO AL PLURALE)

In inglese sono sempre plurali i nomi indicanti oggetti e capi di vestiarioformati da due parti indivisibili, come binoculars (binocolo), scissors (for-bici), pliers (tenaglie), scales (bilancia), tights (collant), shorts (short), pyja-mas (pigiama), jeans (jeans), trousers (pantaloni), glasses (occhiali), tweez-ers (pinzette) etc. Nel caso in cui si debba indicare un determinato numeroo una certa quantità di questi stessi sostantivi, occorre usare pair(s) of.

I need some trousers. Ho bisogno di pantaloni.These pyjamas are expensive. Questi pigiami sono costosi.

4. NOMI COLLETTIVI

I sostantivi indicanti gruppi di persone unite tra loro in virtù di un deter-minato vincolo (familiare, politico, religioso, sportivo etc.) possono essereseguiti sia da un verbo al singolare che da un verbo al plurale.

Si usa il verbo al singolare se si pensa al gruppo nel suo complesso.

The family has been living here for hundreds of years.La famiglia ha vissuto qui per centinaia di anni.

The government isn’t very popular.Il governo non è molto popolare.

Si usa il verbo al plurale se si pensa al gruppo come insieme dei singoli.

The family have all gone on holiday.Tutta la famiglia è andata in vacanza.

13Il sostantivo

Manchester United aren’t playing very well.Il Manchester United non sta giocando molto bene.

Alcuni dei nomi collettivi più comuni sono: association (associazione),audience (pubblico), class (classe), clergy (clero), club (circolo), committee(comitato), company (società), council (consiglio), crew (equipaggio), crowd(folla), family (famiglia), gang (banda), government (governo), jury (giu-ria), majority (maggioranza), minority (minoranza), public (pubblico), staff(personale), team (squadra/équipe), union (sindacato).

5. NOMI COMPOSTI

Nella lingua inglese i nomi composti sono formati da due o più parti(toothbrush, spazzolino; tin-opener, apriscatole), in genere da un sostantivoche si pone davanti a un altro sostantivo, il primo dei quali è quasi sempresingolare, anche se il significato è plurale (shoe shop, negozio di scarpe). Ilplurale di questa tipologia di nomi si costruisce aggiungendo -(e)s al so-stantivo principale.

shoe shop (negozio di scarpe) shoe shopstoothbrush (spazzolino) toothbrushesteacup (tazza da tè) teacupsbrother-in-law (cognato) brothers-in-lawpasser-by (passante) passers-by

6. PLURALE DEI NOMI PROPRI

In inglese può avere il plurale anche un nome proprio (the Browns, isignori Brown), il quale, se preceduto da un titolo, dà luogo a una di questedue costruzioni:

— the + titolo al singolare + nome proprio al plurale (the Miss Browns, lesignorine Brown);

— the + titolo al plurale + nome proprio al singolare (the Misses Brown, lesignorine Brown).

Qualora, invece, vi sia un nome di parentela, soltanto questo viene resoal plurale (the Brown sisters, le sorelle Brown).

Estratto della pubblicazione

CAPITOLO TERZO

L’ARTICOLO

Sommario: 1. Articolo indeterminativo. - 2. Articolo determinativo. - 3. Casi in cuinon si usa l’articolo.

1. ARTICOLO INDETERMINATIVO

In inglese è invariabile nel genere e può avere due forme, che in italianocorrispondono a «un / uno / una»:

• a, utilizzabile davanti alle parole che cominciano per consonante;• an, utilizzabile sia prima dei termini che iniziano per vocale, sia davanti

alle parole che cominciano per h muta, le quali nell’inglese correntesono soltanto quattro: heir (erede), honest (onesto), honour (onore), hour(ora); ad esempio: In an hour’s time, In un’ora.

A / an non cambia quando si riferisce a nomi indicanti persone di sessomaschile o femminile (He is an actor, Lui è un attore; She is an actress, Leiè un’attrice) e si può usare davanti a un sostantivo numerabile singolare perfare riferimento a qualcuno o a qualcosa la cui identità non è nota agli inter-locutori o comunque non è definita.

Can I have a cake? Posso avere un dolce?He is an honest man. È un uomo onesto.

Mentre in italiano esiste una sola parola (uno) che funge da articoloindeterminativo e da aggettivo numerale, in inglese l’articolo a / an è diver-so dal numerale one, in luogo del quale può essere sempre utilizzato, a menoche si voglia enfatizzare il concetto di una (e una sola) persona o cosa.

I asked for one apple, not two! Ho chiesto una mela, non due!One car is enough, there are only Una macchina basta, siamo solothree of us. in tre.

Si noti, in particolare, la differenza tra a day e one day: il primo denotaun periodo di tempo di un giorno, il secondo un giorno indeterminato. Lostesso vale per morning, afternoon, evening, night.

Estratto della pubblicazione

15L’articolo

I spent a day with him last week.Ho trascorso un giorno (intero) con lui la settimana scorsa.

I met him one afternoon last week.L’ho incontrato un pomeriggio della settimana scorsa.

Usi particolari di a / an sono:

— davanti ai nomi indicanti un mestiere o una professione; in questo casonon si può mai omettere (Mr Malone is a writer and Mr Stein is anartist, Il signor Malone è uno scrittore e il signor Stein è un artista; I’ma nurse and he is a mechanic, Io sono un’infermiera e lui è un meccani-co; He became an engineer, Diventò ingegnere);

— davanti ai nomi indicanti la nazionalità, per specificare la quale si puòcomunque usare anche un aggettivo (He is an Englishman and she is anAmerican, Lui è inglese e lei è americana; oppure He is English and sheis American, Lui è inglese e lei è americana);

— davanti ai nomi indicanti la fede religiosa o politica (He is a Catholic andshe is a Protestant, Lui è cattolico e lei è protestante; She is a Repub-lican, Lei è una repubblicana);

— in espressioni nelle quali l’articolo significa «ogni», «ciascuno», consenso distributivo (These apples are forty pence a kilo, Queste mele co-stano 40 pence al chilo; You can only do fifty miles an hour on this road,Puoi fare solo 50 miglia all’ora su questa strada);

— in certe espressioni di tempo o di misura (Three times a week, Tre voltela settimana; Ninety miles an hour, Novanta miglia all’ora);

— dopo half (half an hour, mezz’ora);— nelle costruzioni con such a, quite a (He’s such a fool!, È un tale scioc-

co!; There were quite a number of people, C’era molta gente).

2. ARTICOLO DETERMINATIVO

In inglese è invariabile sia nel genere che nel numero, in quanto ha unasola forma, the, che in italiano corrisponde a «il / lo / la / i / gli / le». Si usadavanti a tutti i nomi maschili, femminili e neutri, sia plurali che singolari.

The boy is Kevin. Il ragazzo è Kevin.The boys are Kevin and Michael. I ragazzi sono Kevin e Michael.The water is warm. L’acqua è calda.

Capitolo Terzo16

The si pronuncia:

— ðə davanti a consonante;— ði davanti a vocale e alle parole che iniziano per h muta.

the (ðə) bus l’autobusthe (ðə) house la casa

the (ði) apple la melathe (ði) hour l’ora

Di norma si usa:

• quando il sostantivo è già stato nominato in precedenza (I watched aconcert and a film on TV last night. The concert was good, but I didn’tlike the film, Ho visto un concerto e un film in TV ieri sera. Il concertoera bello, ma il film non mi è piaciuto);

• con nomi numerabili e non numerabili, purché indichino persone o coseben determinate dal contesto (That’s the man I was speaking about,Quello è l’uomo di cui parlavo; That’s the music I wanted to listen to!,Questa è la musica che volevo ascoltare!);

• quando ci si riferisce a cose di cui esiste un unico esemplare: the earth(la Terra), the king (il re), the moon (la Luna), the Reformation (la Rifor-ma) the sky (il cielo), the South Pole (il Polo Sud), the sun (il Sole), theweather (il tempo atmosferico), etc.

Usi particolari dell’articolo determinativo sono:

— davanti ai nomi di strumenti musicali (I can play the piano, not the gui-tar, So suonare il piano, non la chitarra) e di invenzioni scientifiche (Mar-coni invented the radio, Marconi inventò la radio);

— davanti ai nomi di determinati luoghi (I’m going to the country / thecinema / the factory, Andrò in campagna / al cinema / in fabbrica). Nelcaso di alberghi, ristoranti, cinema indicati con un nome proprio seguitoda un genitivo sassone, l’articolo the non deve essere usato (Mary’s Hotele non The Mary’s Hotel). La stessa regola vale per le chiese o le catte-drali il cui nome è costituito da quello di un Santo più il genitivo sassone(St. Peter’s Church e non The St. Peter’s Church);

— davanti ai nomi geografici di fiumi (the Mississippi, il Mississippi), mari(the Mediterranean Sea, il Mar Mediterraneo), oceani (the Pacific Ocean,l’Oceano Pacifico), canali (the Panama Canal, il Canale di Panama),catene montuose (the Alps, le Alpi), deserti (the Sahara desert, il deserto

Estratto della pubblicazione

17L’articolo

del Sahara), arcipelaghi (the Shetlands, le isole Shetland) etc., nonchédavanti ai nomi di nazioni contenenti un nome comune (the USA, gliStati Uniti; the United Kingdom, il Regno Unito);

— davanti ai nomi seguiti da of (the Statue of Liberty, la Statua della Liber-tà; the Bank of Scotland, la Banca di Scozia).

3. CASI IN CUI NON SI USA L’ARTICOLO

In inglese, di regola, non si usa alcun articolo davanti ai possessivi (mysister, mia sorella; my friend, il mio amico), dinanzi ai nomi propri (con osenza titoli) e alle abbreviazioni (Dr Humphrey, il dottor Humphrey; Presi-dent Bush, il presidente Bush; NATO, la NATO; UNESCO, l’UNESCO),prima dei nomi comuni usati in senso generale (Dogs are faithful animals, Icani sono animali fedeli), oppure quando sussista un’idea di possesso o ap-partenenza, in presenza della quale si adoperano gli aggettivi possessivi (Johnloves his mother, John ama la [sua] madre).

Inoltre esistono determinati nomi comuni che non richiedono alcun arti-colo quando vengono considerati con riferimento alla loro funzione. Talisono, ad esempio: bed (letto), church (chiesa), college (collegio), hospital(ospedale), market (mercato), prison (prigione), school (scuola), sea (mare),university (università).

He was sent to prison. Fu mandato in prigione.

Con i medesimi nomi, però, allorquando si faccia riferimento all’edifi-cio o al luogo, bisogna utilizzare l’articolo the.

The prison is just close to the church. La prigione è proprio vicino allachiesa.

Si faccia attenzione ai sostantivi work e home, che vanno sempre utiliz-zati senza l’articolo determinativo (Judy has gone to work, Judy è andata alavoro; Mr Brown is at home, Il signor Brown è a casa).

Ulteriori casi in cui non si adopera l’articolo sono i seguenti:

— davanti ai nomi di continenti (Asia, l’Asia), nazioni (England, l’Inghil-terra, sebbene non manchino eccezioni come the Congo, il Congo; theSudan, il Sudan etc.), laghi (Lake Ontario, il lago Ontario), montagne(Mount Everest, il monte Everest), ma si ricordi che laghi e capi voglio-no l’articolo quando sono seguiti da of (the Lake of Geneva, il lago diGinevra; the Cape of Good Hope, il capo di Buona Speranza);

Estratto della pubblicazione

Capitolo Terzo18

— dinanzi ai nomi di giochi (Can you play cards?, Sai giocare a carte?) esport (Swimming is my favourite sport, Il nuoto è il mio sport preferito);

— prima dei nomi di mezzi di trasporto e comunicazione preceduti dallapreposizione by (by bus, con l’autobus; by bicycle, con la bicicletta; bye-mail, per e-mail; by fax, per fax; by phone, per telefono; by plane, conl’aereo; by train, con il treno etc.);

— davanti ai nomi dei giorni della settimana (Sunday, Monday etc., domeni-ca, lunedì etc.), dei mesi (January, February etc., gennaio, febbraio etc.),delle festività (Christmas [Day], il giorno di Natale; Easter [Sunday],domenica di Pasqua), come pure davanti ai nomi di momenti della giorna-ta preceduti dalla preposizione at (at dawn, all’alba; at noon, a mezzo-giorno; at sunset, al tramonto; at night, di notte), davanti all’indicazionedi anni (in 1942, nel 1942; before 1789, prima del 1789) e, facoltativa-mente, davanti ai nomi di stagioni (in [the] spring, in primavera);

— dinanzi ai nomi di lingue (Italian is a difficult language, L’italiano è unalingua difficile);

— prima dei nomi che indicano i pasti (When would you like to have din-ner?, Quando vorresti cenare?), ma si ricordi di usare the quando neldiscorso si fa riferimento a un pasto specifico (I enjoyed the dinner wehad last night, Mi è piaciuta la cena di ieri sera).

Estratto della pubblicazione

CAPITOLO QUARTO

I PRONOMI PERSONALI

Sommario: 1. Pronomi personali soggetto. - 2. Pronomi personali complemento. -3. Posizione dei pronomi personali complemento.

1. PRONOMI PERSONALI SOGGETTO

Vengono utilizzati come soggetto di un verbo e devono sempre essereespressi, tranne che nelle frasi coordinate alla principale.

I persona singolare I ioII persona singolare you tuIII persona singolare he - she - it egli - ella - lui - lei - esso/aI persona plurale we noiII persona plurale you voiIII persona plurale they essi/e

Il pronome di prima persona singolare si scrive sempre con la letteramaiuscola: I. Quando si accompagna a nomi o pronomi di altra persona, sicolloca sempre per ultimo, come forma di cortesia.

I live in Rome. Io vivo / abito a Roma.Paul and I went to the cinema Paul ed io siamo andati al cine-last night. ma ieri sera.

You è l’unico pronome per la seconda persona singolare e plurale, cosic-ché in italiano corrisponde tanto a «tu» che a «voi», ma equivale anche allaforma di cortesia «Lei».

Where do you go at weekend, John? Dove vai / Dove va (Lei) per ilweekend, John?

Where do you go at weekend, John John e Alan, dove andate per iland Alan? weekend?

La terza persona singolare ha tre forme diverse: he per il maschile, sheper il femminile, it per il neutro. He e she si possono usare anche per fare

Estratto della pubblicazione

Capitolo Quarto20

riferimento ad animali (soprattutto domestici) rispettivamente di sesso ma-schile e femminile, mentre it si usa per quelli di sesso indefinito, nonché perindicare le cose.

Martin is tired, he is in bed. Martin è stanco, è a letto.I can’t find Ann. Is she at home? Non riesco a trovare Ann. È a casa?

We si usa in riferimento ad un gruppo di persone, compresa quella cheparla. Tale pronome s’incontra spesso nel linguaggio scritto, quando l’auto-re intende coinvolgere il lettore.

We work for IBM. Lavoriamo per l’IBM.As we saw on page 4 … Come abbiamo visto a pagina 4 …

They è l’unico pronome che si adopera alla terza persona plurale, siaessa maschile, femminile o neutra.

Peter and Helen come from Dublin: they are Irish.Peter ed Helen vengono da Dublino: sono irlandesi.

2. PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO

Sono quelli indicati nello specchietto.

I persona singolare me me, miII persona singolare you te, tiIII persona singolare maschile him lo, gli, luiIII persona singolare femminile her la, le, leiIII persona singolare neutra it lo, la, gli, leI persona plurale us noi, ci, ceII persona plurale you voi, vi, veIII persona plurale them loro, essi/e, gli, li, le

Di norma si usano:

• come complemento oggetto (Follow me, please, Seguimi, per favore);• come complemento di termine (George sent you these flowers, mummy,

George ti ha mandato questi fiori, mamma; Now, children, I’ll give you thenecessary instructions, Ora, bambini, vi darò le istruzioni necessarie);

• dopo una preposizione (Peter lives here now, and Jane lives with him,Peter vive qui ora, e Jane vive con lui; Where is Mrs Richards? I want tospeak to her, Dov’è la signora Richards? Voglio parlarle);

Estratto della pubblicazione

21I pronomi personali

• dopo il verbo to be, nella forma impersonale con it, usata comunementenell’inglese parlato (Who is it? It’s me, Chi è? Sono io).

3. POSIZIONE DEI PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO

I pronomi personali complemento seguono sempre il verbo, col qualenon si fondono mai (I drink coffee: I drink it with milk, Io bevo caffè: lobevo con il latte).

Quando è complemento di termine il pronome personale complementocomunemente precede il complemento oggetto, e in tale posizione perde lapreposizione to. Tuttavia, è possibile anche collocarlo dopo il complementooggetto, ma in questo caso deve essere preceduto da to.

I give him an apple. oppure I give an apple to him. Gli do una mela.

Se il complemento oggetto è un pronome, è meglio attenersi alla costru-zione normale (verbo + complemento oggetto + complemento di termine),la quale va seguita anche quando il complemento di termine è più lungo delcomplemento oggetto, oppure se si vuole dare maggiore enfasi al comple-mento di termine.

I give it to my brother. Lo do a mio fratello.Give it to my Italian friend. Dallo al mio amico italiano.

Alcuni verbi, per lo più di origine latina, richiedono sempre il dativo conla preposizione to, come avviene, ad esempio, per to explain (spiegare), toreply (rispondere), to say (dire, affermare), to speak (parlare), to talk (chiac-chierare, parlare). Con questi verbi, qualora in una frase figurino sia il com-plemento oggetto che il complemento di termine, si seguirà puntualmentela costruzione normale, vale a dire: soggetto + verbo + complemento ogget-to + complemento di termine.

I explain the lesson to him. Gli spiego la lezione.I explain it to him. Gliela spiego.

CAPITOLO QUINTO

FRASE RELATIVA E PRONOMI RELATIVI

Sommario: 1. Frase relativa. - 2. Pronomi relativi. - 3. Omissione di who, which, that. -4. Preposizioni nelle frasi relative. - 5. Sostituzione dei pronomi relativi which e that.

1. FRASE RELATIVA

Si tratta di una frase subordinata che si unisce alla principale attraverso ilpronome relativo e consente di qualificare un sostantivo (ovvero di fornireulteriori informazioni su qualcuno o qualcosa) senza ricorrere a un sempliceaggettivo, bensì utilizzando appunto un’intera frase.

Può essere di due tipi:

• defining (attributiva), se aggiunge una determinazione necessaria allafrase principale. In quanto tale, costituisce una parte essenziale del perio-do e non può essere omessa senza alternarne il significato;

The boy who comes from New York won the game.Il ragazzo che viene da New York vinse la partita.

The girl who works at the cafè is John’s sister.La ragazza che lavora al caffè è la sorella di John.

• non defining (appositiva), se aggiunge una determinazione non neces-saria alla frase e si potrebbe quindi omettere. Le frasi di questo tipo sicollocano generalmente in forma di inciso, fra due virgole, o come ap-posizione dopo una virgola, a conclusione del periodo.

Bicycles, which are very popular, are a cheap means of transport.Le biciclette, che sono molto diffuse, sono un mezzo di trasporto econo-mico.

He never writes to his father, who is in England.Egli non scrive mai a suo padre, che è in Inghilterra.

23Frase relativa e pronomi relativi

2. PRONOMI RELATIVI

La funzione del pronome relativo è quella di collegare la proposizionedi cui fa parte (detta appunto «relativa» o «secondaria») con una proposi-zione precedente (detta «principale» o «reggente»), facendo le veci di unnome in essa contenuto. Si riferisce sempre alla parola che lo precede, ocomunque segue la persona o la cosa a cui è riferito, in modo da evitareambiguità nella frase.

I pronomi relativi italiani «che / il quale / la quale / i quali / le quali»corrispondono in inglese a:

who / whom usati solo per le persone

which adoperato per le cose e per gli animali

that impiegato per persone, cose e animali

I pronomi relativi italiani che denotano possesso (di cui / del quale /della quale / dei quali / delle quali), invece, si traducono in inglese con:

whose usato preferibilmente per le persone, ma anche per cose eanimali

of which costruzione alternativa a whose per cose e animali

Who: viene impiegato in riferimento a persone quando queste svolgonofunzione di soggetto, ma nella lingua parlata informale può essere usatoanche con funzione di complemento (sempre in riferimento a persone).

The boy who phoned is Martin’s brother.Il ragazzo che ha telefonato è il fratello di Martin.

She is the woman who I saw yesterday.Lei è la donna che vidi ieri.

Whom: viene adoperato in riferimento a persone che nella frase svolgo-no funzione di complemento, sia diretto che indiretto. In particolare lo si usanella lingua scritta, oppure quando si vuole adottare uno stile più formalenella lingua parlata (sempre, però, che la persona a cui si riferisce non siasoggetto della frase).

This is a poem by the writer whom we mentioned.Questa è una poesia dello scrittore che abbiamo menzionato.

Capitolo Quinto24

Which: è utilizzato quando ci si riferisce a cose e ad animali e può esse-re sia soggetto che complemento.

The letter which is on the table is for you.La lettera che è sul tavolo è per te.

Is that the restaurant which stays open until midnight?È quello il ristorante che è aperto fino a mezzanotte?

Si può usare which anche per riepilogare il significato di un’intera fraseprecedente, traducendolo in italiano con «il che / la qual cosa» (He says heloves me, which I think is true, Egli dice che mi ama, il che penso sia vero).Questo tipo di frasi relative con which sono non defining.

That: si adopera per persone, cose e animali, dunque può sostituire who,whom, which, usati esclusivamente come soggetto e complemento nelle fra-si relative defining.

The lady that / who phoned is Mrs Fox.La signora che ha telefonato è la signora Fox.

Here is the book that / which you gave me yesterday.Ecco il libro che mi hai dato ieri.

In pratica that può essere sempre utilizzato, purché:

— non sia preceduto da preposizione, la quale, se c’è, deve essere postaalla fine della frase relativa (She is the teacher that I spoke to, Lei èl’insegnante con la quale ho parlato; The train that we travelled in wasold, Il treno in cui abbiamo viaggiato era vecchio);

— non dia inizio a una frase non defining, riconoscibile in quanto posta travirgole (ad esempio, nella frase «Il treno, che è un comodo mezzo ditrasporto, arrivò in ritardo» il pronome relativo non si traduce con that,ma con which: «The train, which is a comfortable means of transport,arrived late»).

Il ricorso a that è comunque obbligatorio sia dopo un superlativo (She isthe finest woman that ever lived, È la donna più bella che sia mai esistita),sia dopo all, any, only, it is (He is the only boy that speaks English fluently,Egli è l’unico ragazzo che parla l’inglese in maniera fluente).

Inoltre, that è spesso impiegato come congiunzione, equivalente all’ita-liano «che» (He says [that] he loves me, Egli dice che mi ama), mentre nellinguaggio familiare, sia scritto che parlato, viene generalmente omesso,

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